PARROCCHIE N.S. ASSUNTA E N.S. DELLA NEVE OVADA · 2015-03-20 · Nell'imminenza della Pasqua,...

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In apertura di questo "Qui Parrocchia" vogliamo fare memoria di tre ricorrenze molto si- gnificative che stiamo vivendo in questo periodo a livello ecclesiale e di un fatto storico di portata universale ed eterna. 1. L'anno della vita consacrata. Un anno dedicato a riscoprire che senso ha la vita delle suore, dei frati, dei monaci, delle comunità religiose nella Chiesa e nel mondo d'oggi. Un anno dedicato a capire che non è esagerato e nemmeno impossibile dedicare la vita a Dio, vivendola come ha vissuto Gesù: tutto per il Padre e per i fratelli. Nelle nostre Parrocchie abbiamo già realizzato alcune iniziative in merito ed altre si presenteranno. E mentre ringraziamo tutte le famiglie religiose presenti nella nostra comunità per il loro servizio, non manchiamo di riconoscere il loro apporto in vari ambiti diversi e di pregare perché lo Spirito dia loro coraggio, fede, e nuove vocazioni. 2. Il bicentenario della nascita di Don Bosco. Il 16 agosto 1815 a Castelnuovo d'Asti, che poi diventerà Castelnuovo Don Bosco, nasce- va Giovanni Bosco, destinato a diventare un sacerdote veramente grande che anche il Papa Pio IX e Leone XIII interpelleranno più volte per avere consigli; l'apostolo dei gio- vani che saranno il cuore del suo ministero e ai quali dedicherà gran parte delle sue risorse fisiche e spirituali perché diventassero "buoni cristiani ed onesti cittadini"; un edu- catore formidabile con il suo metodo preventivo, che faceva leva su "ragione, religione, amorevolezza". Non possiamo dimenticare la sua figura proprio noi di Ovada, città nella quale lui passò molte volte, sostò, e lasciò un vivo ricordo di sé. 3. L'ostensione della Sindone. In questi ultimi anni più volte questo sacro telo è stato esposto alla venerazione dei fedeli. Quest'anno verrà esposto dal 19 aprile al 24 giugno nel Duomo di Torino. Esso pur nel dibattito scientifico che lo circonda, resta "un'icona scritta col sangue" (come la definì il Papa Benedetto XVI) che richiama la sepoltura di Cristo e più in generale tutta la sua Passione e quindi il mistero di amore e di salvezza vissuto dal Figlio di Dio. Nell'imminenza della Pasqua, ricordare questa reliquia ci aiuta e vedere "al vivo" ciò che Cristo ha fatto per noi e diventa una meditazione formidabile. Infine il fatto di portata universale ed eterna, a cui la Sindone ci ha già avvicinati: il Venerdì Santo e la Pasqua; la morte e la risurrezione di Cristo, che celebriamo in questi giorni. Per non cadere nell'abitudine e nella superficialità, ci facciamo aiutare dalle parole di quel grande vescovo che fu Mons. Tonino Bello. Parole franche, ma profonde; parole di fede e di speranza. 1 ALCUNE RICORRENZE

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In apertura di questo "Qui Parrocchia" vogliamo fare memoria di tre ricorrenze molto si-gnificative che stiamo vivendo in questo periodo a livello ecclesiale e di un fatto storico diportata universale ed eterna.

1. L'anno della vit a consacrat a. Un anno dedicato a riscoprire che senso ha la vita delle suore, dei frati, dei monaci, dellecomunità religiose nella Chiesa e nel mondo d'oggi. Un anno dedicato a capire che nonè esagerato e nemmeno impossibile dedicare la vita a Dio, vivendola come ha vissutoGesù: tutto per il Padre e per i fratelli. Nelle nostre Parrocchie abbiamo già realizzatoalcune iniziative in merito ed altre si presenteranno. E mentre ringraziamo tutte le famigliereligiose presenti nella nostra comunità per il loro servizio, non manchiamo di riconoscereil loro apporto in vari ambiti diversi e di pregare perché lo Spirito dia loro coraggio, fede,e nuove vocazioni.

2. Il bicentenario della nascit a di Don Bosco.Il 16 agosto 1815 a Castelnuovo d'Asti, che poi diventerà Castelnuovo Don Bosco, nasce-va Giovanni Bosco, destinato a diventare un sacerdote veramente grande che anche ilPapa Pio IX e Leone XIII interpelleranno più volte per avere consigli; l'apostolo dei gio-vani che saranno il cuore del suo ministero e ai quali dedicherà gran parte delle suerisorse fisiche e spirituali perché diventassero "buoni cristiani ed onesti cittadini"; un edu-catore formidabile con il suo metodo preventivo, che faceva leva su "ragione, religione,amorevolezza". Non possiamo dimenticare la sua figura proprio noi di Ovada, città nellaquale lui passò molte volte, sostò, e lasciò un vivo ricordo di sé.

3. L'ostensione della Sindone.In questi ultimi anni più volte questo sacro telo è stato esposto alla venerazione dei fedeli.Quest'anno verrà esposto dal 19 aprile al 24 giugno nel Duomo di Torino. Esso pur neldibattito scientifico che lo circonda, resta "un'icona scritta col sangue" (come la definì ilPapa Benedetto XVI) che richiama la sepoltura di Cristo e più in generale tutta la suaPassione e quindi il mistero di amore e di salvezza vissuto dal Figlio di Dio.Nell'imminenza della Pasqua, ricordare questa reliquia ci aiuta e vedere "al vivo" ciò cheCristo ha fatto per noi e diventa una meditazione formidabile.

Infine il fatto di port ata universale ed eterna , a cui la Sindone ci ha già avvicinati: ilVenerdì Santo e la Pasqua ; la morte e la risurrezione di Cristo, che celebriamo in questigiorni.Per non cadere nell'abitudine e nella superficialità, ci facciamo aiutare dalle parole di quelgrande vescovo che fu Mons. Tonino Bello. Parole franche, ma profonde; parole di fedee di speranza.

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ALCUNE RICORRENZE

PARROCCHIE

N.S. ASSUNTA E

N.S. DELLA NEVE

OVADA

Perché tutti possano conosceree partecipare

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"Miei cari fratelli,nel Duomo vecchio di Molfetta c 'è un grande Crocifisso diterracotta. L'ha donato, qualche anno fa uno scultore delluogo. Il Parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente,l'ha addossato alla parete della sagrestia e vi ha appostoun cartoncino con la scritta: "Collocazione provvisoria".La scritta, che in un primo momento avevo scambiatocome intitolazione dell'opera, mi è parsa provvidenzial-mente ispirata, al punto che ho pregato il Parroco di nonrimuovere per nessuna ragione il Crocifisso di lì, da quel-la parete nuda, da quella posizione precaria, con quel car-toncino ingiallito.Collocazione provvisoria. Penso che non ci sia formulamigliore per definire la Croce. La mia, la tua croce, nonsolo quella del Cristo.Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzel-la. Animo, tu che provi i morsi della solitudine.Abbi fiducia, tu che bevi il calice amaro dell'abbandono.Non ti disperare, madre dolcissima, che hai partorito unfiglio focomelico.Non imprecare, sorella, che ti vedi distruggere giornodopo giorno da un male che non perdona.Asciugati le lacrime, fratello, che sei stato pugnalato allespalle da coloro che credevi tuoi amici.Non angosciarti, tu che per un tracollo improvviso vedi ituoi beni pignorati, i tuoi progetti in frantumi, le tue fatichedistrutte.Non tirare i remi in barca, tu che sei stanco di lottare e haiaccumulato delusioni a non finire.Non abbatterti, fratello povero, che non sei calcolato danessuno, che non sei creduto dalla gente e che, invecedel pane, sei costretto ad ingoiare bocconi di amarezza.Non avvilirti, amico sfortunato, che nella vita hai visto par-tire tanti bastimenti, e tu sei rimasto sempre a terra.Coraggio. La tua croce, anche se durasse tutta la vita, èsempre "collocazione provvisoria ". Il Calvario, dove essaè piantata non è zona residenziale.E il terreno di questa collina dove si consuma la tua sof-ferenza, non si venderà mai come suolo edificatorio.Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietàdella croce.C 'è una frase immensa, che riassume la tragedia del cre-ato al momento della morte di Cristo: "Da mezzogiornofino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra".

Forse è la frase più scura di tutta la Bibbia. Per me è unadelle più luminose.Proprio per quelle riduzioni di orario che stringono, comedue paletti invalicabili, il tempo concesso al buio di infieriresulla terra.Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Ecco le spondeche delimitano il fiume delle lacrime umane. Ecco lesaracinesche che comprimono in spazi circoscritti tutti irantoli della terra. Ecco le barriere entro cui si consumanotutte le agonie dei figli dell'uomo.Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è con-sentita la sosta sul Golgota.Al di fuori di quell'orario, c'è divieto assoluto di parcheg-gio. Dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte lecroci. Una permanenza più lunga sarà considerata abusi-va da Dio.Coraggio, fratello che soffri. C 'è anche per te una depo-sizione della croce. C 'è anche per te una pietà sovru-mana. Ecco già una mano forata che schioda dal legno latua. Ecco un volto amico, intriso di sangue e coronato dispine, che sfiora con un bacio la tua fronte febbricitante.Ecco un grembo dolcissimo di donna che ti avvolge ditenerezza.Tra le braccia materne si svelerà, finalmente, tutto il mi-stero di un dolore che ora ti sembra assurdo.Coraggio. Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomerig-gio. Tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riac-quisterà i suoi colori verginali, e il sole della Pasquairromperà tra le nuvole in fuga.Un abbraccio.

Don Tonino Bello, Vescovo"

Ognuno ha il proprio Venerdì Santo che assume voltidiversi. Non fermiamoci lì, guardiamo avanti dove c'è laPasqua. A tutte le famiglie di Ovada l'invito a partecipare alle cele-brazioni della Settimana Santa, portando in esse la pro-pria vita, con il suo carico di dolore e speranza, di fede edi dubbio, di lamento e di invocazione. Cristo è morto pertutti ed è risorto per tutti. In quella morte c'è il nostromorire, ma in quella risurrezione c'è la nostra vita nuova.Buona Pasqua.

Don Giorgio, Don Domenico

INDICEPag. 01 - Alcune ricorrenzePag. 03 - Archivio Parrocchiale - Notizie dal Consiglio Pastorale ParrocchialePag. 04 - La Vita Consacrat a nella Chiesa di oggiPag. 05 - Il Cammino QuaresimalePag. 06 - Don Valorio tutto per Dio - I Lupi Giornalisti

SEMI DI CARITA’Pag. 07 - Relazione dello sportello Caritas - anno 2014Pag. 10 - Expo 2015 - Il mondo di Papa Francedsco

Pag. 11 - Incontri dei fidanzati e gruppo famiglie - A proposito di innamorati Pag. 12 - Avulss - Corso base per il volont ariato socio sanit ario 2015Pag. 13 - L’unione fa la forzaPag. 14 - Grillano: Present azione del libro di Diego Manetti - La Parrocchia bene comunePag. 15 - Collegamenti Missionari - Pellegrinaggi e gitePag. 16 - Settimana Sant a

Parrocchie N.S. Assunta e N.S. della Neve. Uf ficio Parrocchiale V ia Santa Teresa n.1 15076 Ovada (AL)tel. 0143 80404 fax 0143 832140 E-mail [email protected] Sito internet www .parrocchiaovada.it

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NOTIZIE DAL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALEUno dei punti di riflessione del CPP è stato sulle UnitàPastorali che non è semplicemente una risposta organiz-zativa a problemi posti dal mutare delle condizioni del vis-suto religioso delle comunità ecclesiali, ma è una sceltache consente di crescere nell' esperienza di comunione emissione a cui la Chiesa è chiamata. Per evitare il rischiodi fraintendimento occorrono, però, alcune precisazioni:anzitutto le Unità Pastorali non sono una nuova entità cheviene a sovrapporsi o aggiungersi a quelle già esistenti,né si riducono ad una nuova organizzazione della Chiesa,semmai costituiscono un mododiverso di affrontare le tematiche e iproblemi della situazione eccle-siale, sociale e culturale, senzasostituire le parrocchie. Non si cos-tituiscono dall'oggi al domani, macon progressiva gradualità acquis-teranno una fisionomia più matura,partendo, per esempio, dall'ele-mento oggettivo della territorialitàper mezzo del quale capire qualiparrocchie, vicine ed omogenee,possano e debbano collaborare traloro. L'Unità Pastorale non ha lo scopo di creare unasovrastruttura difficile da gestire e nemmeno delle "super-parrocchie" che assorbano o sopprimano le singole iden-tità, bensì realizzare una "comunione di comunità", dovel'intento è quello di una valorizzazione e di un aiuto vicen-devole che consenta l'esperienza di una maggiore vitalitàdi coesione e di missione. Questo obiettivo deve unifor-mare le scelte organizzative: la delimitazione delle areeterritoriali, che devono essere omogenee e tenere in altaconsiderazione l'habitat umano; la collaborazione tra le

comunità cristiane, in primo luogo tra le parrocchie comp-rese in tali aree, così da realizzare la pastorale d'insieme,che si esprime soprattutto nei servizi comuni alle parroc-chie dell'Unità Pastorale; l'organizzazione dei servizi pas-torali propri delle comunità presenti in quel determinatoluogo; favorire l'attuazione della corresponsabilità-parteci-pazione dei laici, i quali non sono considerati come sem-plici collaboratori del parroco o dei presbiteri, ma comecredenti che in forza della loro vocazione-missione radica-ta nei sacramenti dell'iniziazione, sono chiamati ad

assumere precisi servizi nellacomunità cristiana.Dalle riflessioni precedenti si può

concludere che l'Unità Pastorale èuno spazio di comunione tra par-rocchie di un'area territoriale omo-genea, in cui è possibile promuo-vere una forma di collaborazioneorganica, configurata e riconosciu-ta istituzionalmente, quale espres-sione significativa di pastorale d'in-sieme. Essa non intende privaredella necessaria e specifica cura

pastorale nessuna comunità parrocchiale, ma vuole pro-muovere un'azione pastorale più efficace e omogenea perlo stesso territorio.Calandoci nella nostra realtà, in uno dei prossimi ConsigliPastorali, si discuterà su questo tema, partendo dal ques-tionario distribuito dalla Diocesi, sul cammino-percorsodelle Unità Pastorali tra le parrocchie di Ovada e come cisi può porre di fronte al resto della zona.

La segreteria

Ferrera CandidaFerrari Giancarlo

Canobbio AntonellaMarenco Venceslao

Ientile GiuseppeArata PietroFolli Luigi

Grillo Paola FedericaPerfumo Luigi

Cavanna AlfredoFlaccadoro Maria

Albertelli NicoPiana Emilio

Prato Maria FelicinaDe Berchi Pietro

Belperio GiocondaVarenna AntoniettaRepetto LazzaroGalli Annunziata

Laido EdaCaneva Maria Maddalena

Olivieri RosaNervi Liliana

Morchio FernandaAschero Teresina

Pisoni Madre GiuseppinaFerrando Angelo Romano

Grosso SeverinaCanepa LidiaCamera Luigi

Rizzo MargheritaMargaritella Carmelina

Priarone MarioCarrea Ivana Maria

Parodi LuigiMazza Colomba Maria

Olivieri Maria InesIvaldi Davide AldoAmbrosi Fernanda

Parodi MarioBodrato Domenico Sebastiano

Mazzarello GiuseppinaTrifiletti Vincenzo

ARCHIVIO PARROCCHIALEBATTESIMI (Ovada)

Vera Martinez Valeria CeciliaGrassano Tarikua Francesca

Mariani TommasoCalcagno Filippo

Briata Aurora SofiaRaffaghello Alice

Oltolini PietroAschero Guido Maria Luigi

FUNERALI (Ovada)

Nervi Ippolito

FUNERALI (Costa)

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LA VITA CONSACRATA NELLA CHIESA DI OGGI"La vit a consacrat a è un dono prezioso per laChiesa e per il mondo" ha quindi concluso Pap aFrancesco "Non trattenetelo solo per voi stessi;condividetelo, port ando Cristo in ogni angolo delmondo".

Attualmente in Ovada ci sono 6 comunità religiose femmi-nili di vita attiva, una comunità di clausura e una comuni-tà religiosa maschile.

1.- SUORE MADRI PIE DI NOSTRA SIGNORA DELLASAPIENZA.Vengono chiamate Madri Pie o anche Franzoniane, sonoun istituto religioso di diritto pontificio. La congregazionetrae origine da un'opera pia per l'educazione gratuita dellefanciulle del popolo iniziata da Nicoletta Gatti aSampierdarena (Genova): grazie al interessamento diDomenico Derchi, ricco fabbricante, la direzione dell'ope-ra venne affidata a Paolo Gerolamo Franzoni (1708-1778)che il 3 dicembre 1754 diede alla comunità di Maestre unaregola ispirata a quella data da San Francesco di Salesalle Visitandine. Il 5 luglio 1826, per desiderio del marche-se Giacomo Spinola, le religiose fondarono una filiale aOvada in Piemonte: la comunità si sviluppò autonoma-mente dall'istituto di origine e diede vita a una congrega-zione autonoma di Madri Pie. I rami genovesi e di Ovadadella congregazione vengono riuniti il 20 settembre 1976con decreto della congregazione per i religiosi.Attività e diffusioneLe Madre Pie si dedicano principalmente all'istruzione eall'educazione cristiana della gioventù. Sono presenti inItalia e in Perù. In Ovada sono presenti nell'Istituto SantaCaterina e nelle opere parrocchiali.

2.- SUORE DELLA SANTA CROCE (MENZINGEN)Sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio fon-dato il 16 ottobre 1844 ad Altorf, in Alsazia (Francia) dalsacerdote cappuccino Teodosio Florentini (1806-1865) laprima superiora generale fu Bernarda Heimgartner (1822-1863) ritenuta cofondatrice dell'istituto. Il 17 ottobre 1884la prima comunità si stabili a Menzingen (Svizzera), dovevenne aperto una scuola privata. Attività e diffusioneL'insegnamento resta la loro principale occupazione,affiancate dalle opere di promozione sociale e nel settoresanitario. Sono presenti nei quatro continenti Europa,America Latina, Africa, Asia (India). In Italia nella diocesidi Milano e Acqui Terme. In Ovada sono presenti soprat-tutto nel santuario di san Paolo della Croce, collaboranonella catechesi, nelle opere caritative e nella scuolamaterna Ferrando.3.- FIGLIE DI N. S DELLA NEVE

Il Fondatore della congregazione è un umile sacerdoteSavonese, il canonico Giovanni Battista Becchi (1785-1845), il quale non fu insensibile di fronte alla situazionesociale e umana di Savona, in quel preciso momento:bimbi lasciati incustoditi per le strade o per incuria o pernecessita di lavoro, adolescenti che chiedevano istruzio-ne, fanciulle povere e orfane. Raccolse in una casa di suaproprietà, in Vico del Molino, alcune giovani buone evolenterose e fondò una piccola comunità preparando leragazze spiritualmente e concretamente alla missione.Nel 1843 venne eretta la congregazione con denomina-zione Figlie di N. S. della Neve. Carattere tipico del cari-sma è una spiccata connotazione contemplativa, inseritanella quotidiana donazione di sé là dove l'uomo vive lasua sofferenza e il suo bisogno.Attività e diffusioneSi dedicano all'istruzione dei bambini e dei ragazzi inscuole di formazione professionale. Sono presenti inItalia, in Brasile e in Perù. A Ovada, nella casa di via Novi,le suore si dedicano all'accoglienza.

4.- SUORE OSPEDALIERE DELLA MISERICORDIAÈ la prima congregazione religiosa femminile sorta inRoma legata al servizio ospedaliero da un quarto votoparticolare di ospitalità. È nata dal grande cuore dellaPrincipessa Teresa Orsini Doria Pamphili il 16 maggio1821, presso l'Ospedale di san Giovanni in Laterano, perrispondere ad un bisogno della società del suo tempo:assistenza dei malati in ospedale. Le Suore Ospedalieredella Misericordia sono pronte a dare il loro contributo perchi soffre, contributo non solo di alta competenza profes-sionale, ma anche di carità e di conforto, offrendo la pro-pria vita per il bene dei fratelli, realizzando così il Vangelodi Gesù: "Nessuno ha un amore più grande di questo:dare la vita per i propri fratelli" (Gv 15,13)Attività e diffusioneOggi come ieri proseguono il loro cammino di dedizione edi evangelizzazione all'uomo che soffre in molte parti delmondo: Italia, America, India, Filippine; Madagascar,Nigeria, Svizzera, Argentina, Polonia, Camerun, Congo. AOvada sono presenti nell'ospedale civile e, recentemente,nella chiesa dei padri Cappuccini.

5.- FIGLIE DI NOSTRA SIGNORA DELLA PIETÀLa fondatrice Maria Teresa Camera (1818-1894), è nativadi san Lorenzo di Ovada. Prende coscienza della miseriae della povertà in cui vivono tanti fratelli poveri e bisogno-si anziani. A Ovada si dedica all'assistenza degli ammala-ti e delle famiglie più povere, la chiamano l'angelo conso-latore. Alcune giovani attirate dalla sua generosa dedizio-ne si associano a lei e insieme scelgono il servizio agliultimi. Nel 1892 prende vita la nuova congregazione conl'approvazione delle prime regole da parte del Vescovo diAcqui, Monsignor Giuseppe Marello. Nel 1972 l'istitutoviene eretto a congregazione di diritto pontificio. Lo spiri-to del carisma è vivere e testimoniare il mistero dellacroce di Cristo e di Maria Addolorata con una vita di per-fezione evangelica al servizio dei fratelli più poveri eabbandonati.Attività e diffusioneLe Figlie di N.S. della Pietà sono presenti in Italia, Perù,Filippine e Isole Salomone con case di accoglienza, case

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di riposo, mense per i poveri, scuole materne ed operanonel servizio pastorale delle parrocchie dove sono presen-ti. In Ovada sono presenti nella residenza per gli anzianie opere parrocchiali.

6.- ISTITUTO MISSIONARIE SECOLARI DELLA PAS-SIONE Il Fondatore fu padre Disma Giannotti, passionista eFrancesca Costa confondatrice. Il 5 Giugno del 1949nasce il primo nucleo di consacrate; il 16 novembre 1963le religiose giungono ad Ovada per la custodia della casanatale di San Paolo della Croce. Il 7 novembre 1968.Il vescovo di Acqui, Mons. Dell'Omo, approva la pia unio-ne come "Pie Secolari Passioniste". Nel 1974 FrancescaCosta viene a conoscenza di un altro gruppo simile alloro, presente in Sicilia e, nel 1975, le religiose s'incontra-no a Roma per una fusione. Dal 1980 le Pie SecolariPassioniste sono di diritto diocesano e nel 1999 l'istitutoviene eretto a istituto di diritto Pontificio.Attività e diffusioneVivono la consacrazione nel lavoro, nella famiglia e nellecircostanze ordinarie della vita rimanendo nel mondoincarnando il carisma di san Paolo della Croce, fondatoredei Passionisti. Sono diffuse in Italia, America, Austria,Brasile, Colombia e Messico. In Ovada sono custodi dellacasa natale di san Paolo della Croce e prestano la loroopera di animatrici nel "Centro amicizia anziani".

7.- PADRI SCOLOPISono un ordine religioso fondato nel sec XVII da sanGiuseppe Calasanzio (1557- 1648), patrono universale ditutte le scuole popolari cristiane del mondo. Calasanzioha fondato la prima scuola gratuita aperta a tutti a Roma,nel quartiere di Trastevere. Con la sua iniziativa ha affer-mato il diritto all'educazione di tutti i fanciulli ed i giovani.Per conseguire questo scopo nel 1617 Calasanzio fondòla congregazione dei chierici regolari della Madre di Diodelle scuole pie. Papa Gregorio XV elevò la congregazio-ne al rango di ordine religioso nel 1621. L'ordine subito siestese in Italia e nell'Europa centrale. Attualmente è pre-sente in vari paesi nei quattro continenti: Europa,America, Asia e Africa.Attività e diffusioneSono presenti in 32 nazioni del mondo e realizzano il loro

carisma dedicandosi alla formazione culturale e moraledei bambini, dei ragazzi e dei giovani nella scuola, neigruppi giovanili e alla formazione dei laici e degli inse-gnanti, in oratori, centri educativi e parrocchie. Ad Ovadasono presenti nella chiesa di san Domenico e guidano lasezione locale degli scouts.

8.- MONACHE PASSIONISTELe "Passioniste" sono "suore di clausura". Il fondatore èSan Paolo della Croce (1694-1775). Durante la sua vitaterrena San Paolo fondò due Congregazioni: i PadriPassionisti e le Monache passioniste. La prima idea diaffiancare al ramo maschile anche quello femminile fu diuna figlia spirituale di S. Paolo, Agnese Grazi di Orbetello(Grosseto). Sono monache contemplative di clausura checondividono in pieno il carisma, la veste e la regola delsanto Fondatore. Quando san Paolo della Croce si con-vinse che era volontà di Dio, diede inizio alla fondazionedel primo monastero a Tarquinia (Viterbo), pur sapendo diandare incontro a mille difficoltà burocratiche ed economi-che. Nel 1922 le Passioniste acquistarono, ad Ovada, unconvento situato sulla collina delle Cappellette, nella peri-feria della città, costruito tra il 1900 ed il 1905 dal missio-nario Cappuccino Padre David Bruno, ma mai occupatodalla comunità francescana. In questo monastero visse laServa di Dio Madre Leonarda Boidi (1908-1953).Attività e diffusionePer circa un secolo il Monastero di Tarquinia rimaseunico. Il secondo fu fondato in Francia, a Mamers. Da quiuscirono poi le fondatrici del terzo Monastero, aperto inBelgio, a Thielt. In Italia, dopo un periodo di stasi, sorseroparecchi monasteri: Lucca nel 1905, Vignanello (Vitervo)nel 1915, Ovada nel 1922, Genova nel 1941, Costiglioled'Asti nel 1975 ed altri.La vera e propria diffusione delle Monache Passionistecominciò dunque all'inizio del sec. XX. Da qui partironopure le prime fondazioni all'estero: Pittsburgh (USA) nel1910, Bilbao (Spagna nel 1918), S. Paolo (Brasile nel1936), Sittard (Olanda nel 1938), quindi in Argentina, inGiappone, in Inghilterra , nelle Filippine, in Indonesia, ecc.Nel 1979 i Monasteri delle Passioniste erano 31 con oltre500 monache.

Suor Giacomina

Papa Francesco ha indetto, a 50 anni dalla promulgazio-ne del decreto conciliare "Perfectae caritatis", l'Anno dellaVita Consacrata che durerà fino al 02 Febbraio 2016, mail 2015 sarà anche l'anno del Sinodo della Famiglia, cheavrà luogo dal 4 al 25 ottobre, preceduto dal SinodoStraordinario dell'autunno scorso, e che dovrà essere labase per la riflessione e gli approfondimenti da attuarein questo anno nella Chiesa. Alla luce di questi due impor-tanti appuntamenti si è scelto di suddividere il camminoquaresimale tra queste due vocazioni, quella della VitaConsacrata e quella della Famiglia, nella piena consape-volezza che il servizio degli uni e degli altri, sono una pre-senza di testimonianza nella chiesa locale, portatrici digrazia e ricchezza per tutti. Innovativa è stata la scelta diiniziare il cammino quaresimale con la visione del film"Uomini di Dio" che ha avuto un buon riscontro anche fra

i giovani. È la storia di sette monaci trappisti francesi cheabitavano nel monastero di Tibirihine, in Algeria, seque-strati da terroristi islamici e barbaramente assassinatinella primavera del 1996. Contrariamente alla triste vicen-da ,il film ha svelato l'amore dell'uomo per l'altro uomo,che supera la paura e l'egoismo in vista di uno scopo piùelevato, l'Amore con la maiuscola. Ha mostrato la quoti-dianità del bene, le normali umanissime potenzialità checiascuno di noi porta in sé, il faticoso discernimento sucome affrontare situazioni drammatiche, cercando noncome venirne fuori a tutti i costi, ma piuttosto come poter-le attraversare tutti insieme. Particolare e ricca di signifi-cato la serata della Testimonianza delle VocazioniReligiose a cui sono seguite le altre serate sulle temati-che sopra delineate.

Luisa

IL CAMMINO QUARESIMALE

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Non di rado, nel corso del tempo che passa, il ricordodella figura di don Valorio, parroco a Ovada fino al 2001,ci invita a riflettere sulla sua testimonianza di vita cristianache ha lasciato a quanti lo hanno conosciuto. In particola-re, in quest'anno, dedicato da Papa Francesco alla VitaConsacrata nel cinquantesimo anniversario della promul-gazione della Costituzione dogmatica Lumen gentiumsulla Chiesa, come pure del Decreto sul rinnovamentodella vita religiosa Perfectae caritatis, don Valorio ci fapensare a questo aspetto della sua vita.Cosa significa Vita Consacrata? Innanzituttopartiamo dai termini: consacrazione deriva daconsacrare, cioè rendere sacro. Sacro inmodo pieno e prioritario si dice di Dio e dellecose o persone lo diciamo per la relazioneche hanno con Lui. La parola consacrazio-ne, infatti, designa un atto che unisce aDio mediante un legame talmente strettoda far sì che la persona sia riservata alSignore. È Dio che sceglie e l'uomo,accogliendo la chiamata, risponde donan-dosi.Allargando gli orizzonti possiamo dire chela chiamata fondamentale ed essenziale diogni cristiano è quella battesimale e attra-verso di essa Dio lo fa suo, lo consacra perrenderlo figlio nel Figlio. E l'unzione, propriadel rito del Battesimo, con i due oli (olio deicatecumeni e crisma) indica anche ai nostrisensi la nostra appartenenza a Dio. Su questo"essere di Dio" don Valorio insisteva molto, richia-mando la memoria del Battesimo e invitandoci a ricordareinsieme alla data della nostra nascita anche quella delnostro Battesimo, nascita alla vita di figli di Dio. E siccomela Chiesa non è altro che l'insieme di coloro che, presi da

Cristo e in Lui inseriti, partecipano e vivono "della suastessa vita, essa è, tutta quanta, un popolo che Dio con-sacra a sé" (cfr LG 9).In aggiunta, i consacrati che, oltre a quella battesimale,vivono una nuova consacrazione seguendo i consiglievangelici della castità dedicata a Dio, della povertà e del-l'obbedienza (sacerdoti e religiosi) sono un dono divinoche la Chiesa ha ricevuto e che sempre conserva. La fre-

schezza delle testimonianze nei venerdì di quaresimadi alcuni religiosi che vivono nella nostra comuni-

tà parrocchiale ci ha fatto assaporare la bellez-za di chi, rispondendo alla chiamata di Dio, è

diventato dono, segno e profezia per noitutti. La loro numerosa presenza nellanostra città, dunque, ci interpella: quantoconta Dio per me? Metto Dio al primoposto nella vita? Anche i laici, infatti, con-sacrati nel Battesimo, "condividono con iconsacrati ideali, spirito, missione", ci faosservare Papa Francesco nella sua let-tera apostolica del 28 novembre 2014perché " l'Anno della Vita Consacratanon riguarda soltanto le persone consa-crate, ma la Chiesa intera" (III,2).Questa convinzione ha spinto don Valorio

in tutte le sue scelte: ad esse dava sempreuna duplice direzione, verticale e orizzonta-

le in quanto il suo vivere da consacrato "tuttoper Dio" gli dava forza ed energie nuove per

andare verso gli altri con la passione e l'amoredi cui era capace per portare a tutti la misericordia

di Dio.Lo ricorderemo nella Messa di sabato 14 marzo alle ore20,30 presso il santuario di san Paolo della Croce.

Anna

DON VALORIO TUTTO PER DIO

Il branco Seeonee del gruppo scout Ovada 1 nel corso deimesi di Gennaio e Febbraio si è impegnato in un'attivitàsul giornalismo. I piccoli giornalisti infatti, guidati dallaPulce e dai suoi fantastici amici, sono riusciti ad appren-dere tante informazioni sull'attività del Giornalismo. Nellaprima fase hanno imparato a conoscere le parti del gior-nale, in un secondo momento ilgiornalista Daniele Prato ha inse-gnato loro i trucchi del mestiere e letecniche stilistiche per la stesura diun buon articolo. Sabato 31Gennaio infine i piccoli giornalistisono stati inviati per le vie del cen-tro di Ovada ad intervistare i cittadi-ni su come vivono e vedono la lorocittà. Dalle diverse interviste che inostri reporter hanno fatto sonoemerse alcune informazioni utili perla conoscenza della propria cittadina: la maggior partedegli intervistati ritiene che Ovada sia una città tranquillae bella, il monumento più significativo è la Parrocchia e ilparco più verde è il Parco Pertini. Dalle numerosi intervi-ste è emerso anche che sarebbero da migliorare la manu-tenzione delle strade, i parcheggi potrebbero essere non

a pagamento e gli ovadesi spererebbero in più locali pergiovani. Ovada, a detta degli intervistati, dovrebbe averepiù zone verdi e un centro storico più pulito e riqualificato.La gelateria più buona risulta essere l'"Officina del gusto"e il ristorante più raffinato "L'Archivolto"….che dire insom-ma i piccoli ma ormai esperti giornalisti-lupetti hanno dav-

vero impegnato tutte le loro forze epotenzialità nel cercare informazio-ni utili e nuove sulla propria cittadi-na .E' stata sicuramente un'espe-rienza arricchente e significativapremiata anche dal sindaco PaoloLantero che ha ringraziato i lupettiper il loro lavoro d'indagine chechissà potrà essere di spunto perpromuovere il territorio e la splendi-da città di Ovada! La Pulce e la suaredazione"l'Eco della Pulce" ringra-

zia quindi tutti i piccoli giornalisti che l'hanno aiutata ariconquistare la creatività,la fantasia e il piacere dello scri-vere e augura loro tante nuove indagini ed interviste dariportare sulla scia dell'inchiostro fresco…..

Gruppo Scout

I LUPI GIORNALISTI - Dal gruppo Scout Ovada 1

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RELAZIONE DELL0 SPORTELLO CARITAS - ANNO 2014

SEMI DI CARITA'Foglio di animazione alla carità della Caritas Parrocchiale di Ovada

Anno 2 Numero 1

Nel 2014 lo Sportello Caritas è stato aperto 99 volte neigiorni di mercoledì e sabato dalle ore 9,30 alle ore 11,30.Il servizio di 25 volont ari impegnati a rotazione, ha per-messo di mantenere attivi i seguenti settori:

- il Centro d'ascolto e distribuzione viveri, - lo Sportello lavoro, il Guardaroba,- il trasporto, - l'approvvigionamento e la registrazione delle

derrate aliment ari.Durante l'anno, nella sua sede di via Santa Teresa, sisono rivolti allo Sportello in modo continuativo 122 capifamiglia residenti in Ovada, in rappresentanza di 377familiari ; la maggior parte di essi è venuta una sola voltaalla settimana, altri tutte e due le volte alla settimana ecirca 73 persone, senza fissa dimora, sono venute saltua-riamente. La frequenza media giornaliera degli assistiti èstata di 23 capifamiglia .La provenienza delle persone assistite è la seguente: 63dall'Ecuador, 40 dalla Romania, 94 dall'Italia, 45 dalMarocco, 58 dal Perù, 37 dall'Albania, 8 dalla Polonia e innumero minore (32) da altri Stati dell'Europa, dell'Africa,dell'Asia e dell'America del Sud.

Esaminando i numeri sopra riportati relativi alle personeche ogni settimana frequentano lo Sportello emerge ildato che documenta la notevole diminuzione delle per-sone assistite in modo continuativo. Tale diminuzione puòessere spiegata con la situazione di crisi economica esociale del nostro Paese che obbliga alla mobilità nume-rose famiglie in cerca del lavoro, che non c'è più nel luogodi residenza, e di abitazioni meno costose. Da alcuni anniesse tentano di superare le difficoltà sopportando notevo-li sacrifici, accettando qualunque lavoro, anche momenta-neamente lontano da casa, pur di riuscire in qualchemodo a mantenere sé e la famiglia. Purtroppo, però, sem-pre più persone si arrendono e, se straniere, tornano avivere in patria e se italiane spostano la residenza in ter-ritori dove riescono ad avere condizioni di vita dignitosa.

- Da quanto detto sopra si spiega anche facilmente il con-sistente aumento delle persone che nell'anno sono venu-te al nostro Sportello saltuariamente , tentando di ricu-perare condizioni di vita migliori; siccome non ci sonoriuscite, non si sono più viste.- I racconti di chi è venuto saltuariamente al Centrod'Ascolto, sicuro che nessuno viene allontanato senzaaver ricevuto anche soltanto un piccolo sostegno, sonosovente drammatici e coinvolgono emotivamente i volon-tari.- Il dato veramente preoccup ante è pero quello riferi -to agli It aliani: per la prima volt a risult ano essere ilnumero maggiore fra gli assistiti , superando anchequello degli Ecuadoriani, da sempre i più numerosi. Ilpaese si è impoverito in modo grave negli ultimi anni; oraanche nei piccoli centri come il nostro si tocca con manola grande preoccupazione delle famiglie perché manca illavoro, soprattutto quello meno qualificato e per i giovani.Nelle famiglie diminuisce la speranza di potercela fare anon cadere nella miseria.

CENTRO D'ASCOLTOIl cambiamento di organizzazione iniziato nel 2012 èormai accettato da tutti e ha influito molto positivamente arendere i colloqui più sereni in modo che il clima che siinstaura aiuti a mitigare le angosce e permetta di faraccettare risposte parziali o negative nella consapevolez-za che non vengono date per cattiva volontà o preferen-ze rivolte ad alcune persone, ma per obiettive valutazionio per carenze di mezzi con cui lo Sportello deve fare iconti.Attualmente, per ogni persona assistita continuativamen-te, è stato predisposto un fascicolo contenente i dati per-sonali dei componenti la famiglia, la documentazionedella situazione economica e ogni altra certificazione utilea valutare gli interventi di aiuto, soprattutto quelli relativi alpagamento di affitti, di servizi quali luce e gas, di visitemediche, di acquisto di medicinali e di spese relative aipermessi di soggiorno. Il "lavoro in rete" con le Espressioni Caritative dellaParrocchia, con gli Enti Pubblici, in particolare ilConsorzio dei Servizi Sociali, con Professionisti di varisettori, con Insegnanti è ormai un punto di forza dellanostra presenza sul territorio e permette ai volontari dimigliorare la propria preparazione e competenza per ten-tare di risolvere problemi a volte molto complessi.

DISTRIBUZIONE VIVERIIl 2014 è stato un anno molto difficile in questo settore. Al31.12.2013, infatti, ha cessato la propria attività di eroga-zione di prodotti alimentari l'AGEA AIUTI CEE, Ente cheriforniva gratuitamente e mensilmente lo Sportello per la

Nazionalità Anno 2012

Anno 2013

Anno 2014

Ecuador 156 117 63

Italia 104 115 94

Romania 94 82 40

Marocco 73 59 45

Perù 66 47 58

Albania 39 41 37

Polonia 9 16 8

Altri Stati 44 42 32

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maggior parte dei viveri da distribuire agli assistiti.Il carico mensile è diminuito quindi drasticamente e nel-l'anno sono stati assegnati al nostro Sportello quintali 32di riso e 14 quintali di pasta, facenti parte della giacenzadell'Ente soppresso. Sono mancati totalmente olio, burro,zucchero, latte, formaggio e altri generi migliori sia sotto ilprofilo nutrizionale che qualitativo. Il Banco Alimentare per la Provincia di Alessandria ha for-nito viveri per un totale di 55 quintali, di cui 5 quintali costi-tuiti prevalentemente da pelati, legumi, bevande analcoli-che, acqua minerale, cipster e sfogliatine di patate. LoSportello ha dovuto spendere una notevole somma indenaro per migliorare la qualità dei viveri ricevuti eaumentarne la quantità La Comunità Parrocchiale harisposto generosamente all'invito, che anche quest'annole abbiamo rivolto, in prossimità del S. Natale, e ha contri-buito sia con offerte in denaro che con donazioni di gene-ri alimentari.Per brevità non ricordiamo tutte le persone e gli Entiche da tempo aiut ano lo sportello a sostenere chi è nelbisogno; citiamo soltanto chi si è unito a noi recentemen-te come due negozi di generi alimentari: "Pasta fresca" diCagnolo Anna e "Macelleria-Rosticceria" di Marco eMonica Garrone, perché pensiamo che il bene sia conta-gioso e che questa nuova forma di aiuto possa essere distimolo per altre generose ed originali modalità di collabo-razione con lo Sportello Caritas. Al mercoledì e al sabatoi negozi donano cibi pronti, di ottimo livello, ben confezio-nati da distribuire in giornata; due volontari, prima dell'a-pertura della sede, si impegnano a ritirare dai negoziquanto viene donato, in modo da riporre i vari pacchettinel frigo in attesa degli assistiti. Un grazie particolare va a tutti i partecip anti alla cenache si è svolta presso la Chiesa di S. Paolo e a tutti ivolontari del Circolo "IL BORGO" di Ovada che l'ha offer-ta.Inoltre lo Sportello ha potuto distribuire a tutte le famiglie,con figli piccoli, materiale scolastico. Infatti la COOP diOvada ha promosso una raccolta di oggetti, denominata"UNA MANO PER LA SCUOLA ", fra i suoi clienti a cuihanno collaborato i nostri volontari. Ringraziamo di cuoreil Supermercato per l'iniziativa molto gradita, ci auguriamoche venga ripetuta per i prossimi anni.

GUARDAROBA, DISTRIBUZIONE MOBILI E OGGETTIPER LA CASANell'anno le richieste di indumenti, scarpe, biancheria,lenzuola e coperte sono ulteriormente aumentate rispettoagli scorsi anni.Il guardaroba ha potuto soddisfarle grazie alla generositàdei sostenitori. Le maggiori necessità sono state manife-state dalle famiglie che hanno bambini e che, per motivifacilmente comprensivi, tendono ad appropriarsi deglioggetti migliori ogni volta che accedono al servizio.L'impegno di chi fra i volontari ha una particolare capaci-tà nel tenere in ordine il locale adibito a tale settore inmodo che tutti, a turno, possano scegliere in base alle loronecessità è stato fondamentale per rendere ordinato esereno il servizio. Il locale da quest'anno è arredato inmodo più funzionale, come un negozio, dove nessunocerca da solo ciò che gli serve, ma viene ascoltato e ser-vito dai volontari.Anche per questo settore di attività, come era già statofatto per il Centro d'ascolto e per la Distribuzione viveri,

l'introduzione dei numeri progressivi di accesso, stadando i suoi frutti in ordine al miglioramento dei rapportiinterpersonali, sia nei confronti dei volontari che fra le per-sone assistite.Molto apprezzata è stata la distribuzione di oggetti per lacasa quali piatti, posate, bicchieri e generi simili che ven-gono portati in sede e, con le stesse modalità di cui sopra,distribuiti direttamente a chi ne ha bisogno.Per i mobili o altri oggetti ingombranti quali stufe, frigorife-ri, televisori, passeggini, data la mancanza di spazio perimmagazzinarli, si è invece predisposta una semplicebacheca, divisa in due settori: una dei donatori e l'altra deirichiedenti. Mediante contatti telefonici, le persone inte-ressate possono stabilire modalità d'incontro, definiremodi e tempi di ritiro in modo da raggiungere

SPORTELLO LA VOROLa situazione di crisi economica del nostro Paese, nell'an-no appena terminato, si è molto sentita anche in Ovada.Le notizie che ascoltiamo in TV o leggiamo sui giornalirelative alla mancanza di lavoro o ai licenziamenti sonopurtroppo realtà che vengono testimoniate dalle personeche incontriamo le quali le vivono giornalmente con ansiae amarezza. La partecipazione di noi volontari alle lorosofferenze ci sprona a fare ogni tentativo per risolverealmeno alcuni problemi, ma la possibilità di dare aiutoconcreto a coloro che non hanno lavoro, quest'anno si èdrasticamente ridotta.Riceviamo continuamente la visit a di persone chechiedono lavoro, ma molto difficilmente di chi neoffre .Scarsissime sono state le volte in cui domanda e offerta sisono incontrate e per di più il lavoro è durato per un breveperiodo.

BORSE LAVOROLe offerte raccolte durante le "cene di digiuno" dei vener-dì di Quaresima del 2013, non state utilizzate per la man-canza di datori di lavoro disponibili ad accogliere alcuni diquesti progetti. Purtroppo piccole industrie che in altrimomenti avevano dato alla Caritas questo aiuto, nonsono più state in grado di accogliere nessun nuovo lavo-ratore, perché hanno dovuto addirittura licenziare chi eragià alle loro dipendenze. Con l'inizio del 2015 uno spiraglio si è aperto e finalmen-te da febbraio si è potuta mettere in attuazione una BorsaLavoro della durata di tre mesi.

MENSA "AMICI A PRANZO"Nei locali sottostanti la Chiesa di San Paolo della Croceha continuato a funzionare la mensa "Amici a pranzo ",grazie alla collaborazione del Consorzio del ServiziSociali, della Parrocchia, delle Suore di alcuni IstitutiReligiosi e di una quarantina di Volontari che offronogenerosamente e puntualmente il loro servizio.La mensa funziona molto bene e offre ad una ventina dipersone ogni giorno la possibilità di consumare un pastocompleto. Dal dicembre 2013 (quando la mensa ha inizia-to il suo servizio) al dicembre 2014 ha servito 5.844 pasti.Il Consorzio dei Servizi Sociali, la S.Vincenzo e la Caritas,riconosciuta la condizione di disagio, si occupano delladistribuzione dei buoni con i quali le persone si presenta-no alla mensa per ottenere il pasto.

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ADOZIONI A DISTANZAAlcuni volontari, come ogni anno hanno raccolto le quoterelative alle Adozioni a distanza, realizzate tramite laCaritas Diocesana. Nell'anno 2014 ne sono state rinnova-te e avviate 21 in varie parte del mondo.

ACCOGLIENZA PROFUGHIInfine ricordiamo la partecipazione della Caritas all'attua-zione del progetto di Assistenza ai cittadini stranieri prove-nienti dall'Africa che l'I.p.a.b. Soggiorno Borsalino diAlessandria ha iniziato ad Ovada su invito dellaPrefettura, in collaborazione con le autorità cittadine.Nella nostra città vivono ormai da qualche mese 13 giova-ni africani in attesa della loro regolarizzazione e/o ricono-scimento dello status di rifugiati.Da subito i responsabili dell'I.p.a.b. ci hanno coinvolti percollaborare a rendere il loro soggiorno fra noi sereno epositivo. Ci siamo attivati per fornire lenzuola, coperte,indumenti e con la disponibilità ad accogliere uno o dueragazzi a turno in aiuto ai volontari nel servizio delloSportello Caritas. Pensiamo che il contatto con le personeli possa aiutare a sentirsi utili, a superare velocemente levarie difficoltà di adattamento e ad impegnarsi con convin-zione nell'apprendimento della lingua italiana, indispensa-bile per l'inserimento nella loro nuova condizione di vita.

CONCLUSIONEAl termine della relazione che lo SPORTELLO CARITASannualmente prepara perché la Comunità Parrocchiale

sia informata sulla sua attività, vorremmo ricordare leparole che P APA FRANCESCO ha scritto per laQuaresima 2015 : ……"Cari fratelli e sorelle, quanto desidero che i luoghi incui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e le nostrecomunità in particolare, diventino delle isole di misericor-dia in mezzo al mare dell'indifferenza!"……….."Per questo, cari fratelli e sorelle, desidero pregarecon voi Cristo in questa Quaresima: "Fac cor nostrumsecundum cor tuum": "Rendi il nostro cuore simile al tuo".Allora avremo un cuore forte e misericordioso, vigile egeneroso, che non si lascia chiudere in se stesso e noncade nella vertigine della globalizzazione dell'indifferen-za."…..

Memori di ciò è confermatala validità del motto

Aiutaci ad aiutare

Per chi volesse aiutare, può provvederecon un bonifico utilizzando il seguente

IBANIT 10 G 05034 48451 000000002442

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IL MONDO DI PAPA FRANCESCO:

“Questa economia che uccide”Alle prove generali di Expo, all'hangar Bicocca di Milano,dove 500 esperti parlano del tema scelto per l'esposizio-ne universale "Nutrire il pianeta - Energia per la vita",irrompe il videomessaggio di Papa Francesco. "No, aun'economia dell'esclusione e della iniquità. Questa eco-nomia uccide" ha affermato ilPontefice citando la suaEvangelii gaudium."Per favore,siate coraggiosi e non abbiatetimore di farvi interrogare nei pro-getti politici ed economici da unsignificato più ampio della vita -ha continuato-, perché questo viaiuta a "servire veramente il benecomune" e vi darà forza nel mol-tiplicare e rendere più accessibiliper tutti i beni di questo mondoIl videomessaggio di PapaFrancesco parte dal discorsofatto in occasione della visita allaFao, per fare sentire forte il suoappello alle istituzioni: "rinunciareall'autonomia assoluta dei mer-cati e della speculazione finan-ziaria e agire anzitutto sullecause strutturali della inequità".Dignità per tutti, esorta Bergoglio,che invita a non perdersi in sterili"sofismi". "Oggi - osserva il Papa- nonostante il moltiplicarsi delle organizzazioni e i diffe-renti interventi della comunità internazionale sulla nutrizio-ne, viviamo quello che il santo Papa Giovanni Paolo IIindicava come `paradosso dell'abbondanza. Infatti, c'ècibo per tutti, ma non tutti possono mangiare, mentre lo

spreco, lo scarto, il consumo eccessivo e l'uso di alimentiper altri fini sono davanti ai nostri occhi". Il Pontefice indi-ca tre atteggiamenti concreti:"Abbiate uno sguardo e uncuore orientati non ad un pragmatismo emergenziale chesi rivela come proposta sempre provvisoria, ma ad un

orientamento deciso nel risolverele cause strutturali della povertà.Ricordiamoci che la radice di tuttii mali è la iniquità". Il Papa invitaad essere "testimoni di carità":"Da dove deve partire una sanapolitica economica? Su cosa siimpegna un politico autentico?Quali i pilastri di chi è chiamatoad amministrare la cosa pubbli-ca? La risposta è precisa: ladignità della persona umana e ilbene comune. Purtroppo, però,questi due pilastri, che dovrebbe-ro strutturare la politica economi-ca, spesso sembrano appendiciaggiunte dall'esterno per comple-tare un discorso politico senzaprospettive né programmi di verosviluppo integrale". "La terra, cheè madre per tutti, chiede rispettoe non violenza o peggio ancoraarroganza da padroni. Dobbiamoriportarla ai nostri figli migliorata,

custodita, perché è stato un prestito che loro hanno fattoa noi. L'atteggiamento della custodia - ricorda Francesco- non è un impegno esclusivo dei cristiani, riguarda tutti".

La Stampa.it 07/02/2015

Tra gli obiettivi di Expo c'è quello, importantissimo, di met-tere a punto una Carta di Milano che contenga i nuovidiritti e doveri dell'umanità sul cibo. In un mondo in cui,ogni anno, si sprecano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo,Governi e istituzioni hanno il dovere di creare una nuovacultura del consumo alimentare. L'idea della Carta di Milano è quella di preparare un docu-mento condiviso da consegnare a fine Expo al segretariogenerale dell'Onu, Ban Ki-moon il 14 ottobre 2015. AExpo delle Idee, l'incontro di preparazione che si è tenutoa Milano, il ministro delle Politiche Agricole, MaurizioMartina, ha annunciato che la prima versione della Cartasugli impegni assunti da Expo sarà presentata già il pros-simo 28 aprile.La Carta nasce sulla base del Protocollo Milano, messo apunto dalla Fondazione Barilla Center for Food andNutrition (BCFN). Come evidenziato dagli studi del Bcfn, il sistema alimen-tare mondiale è segnato da contraddizioni e paradossi:nonostante venga prodotto cibo in abbondanza per tutti,quasi un miliardo di persone soffre la fame, mentre si con-tinua a sprecare il cibo e sfruttare la terra per dare da

mangiare al bestiame e alle macchine.Nel Protocollo di Milano della Fondazione Barilla, sonoelencate misure concrete per combattere lo spreco ali-mentare dal campo alla tavola; lottare contro la fame e l'o-besità, promuovendo stili di vita sani a partire dalla giova-ne età; incoraggiare un'agricoltura più sostenibile oppo-nendosi alla speculazione finanziaria sulle materie primealimentari Si un semplice obiettivo: misure di sostenibilitàper abbattere lo spreco alimentare nel mondo del 50%entro il 2020. Vi hanno finora aderito, tra gli altri, il fonda-tore di Slow Food, Carlin Petrini, lo chef e "attivista ali-mentare" Jamie Oliver, il WWf, Save the Children e altreorganizzazioni.

La Carta di Milano sarà la vera eredità di Expo 2015, ildocumento su cui i Paesi nelle loro diverse espressioni siimpegnano per promuovere la sostenibilità alimentare nelmondo. Se la domanda di Expo è "come nutriremo il pia-neta?", la Carta si propone come una risposta possibile.

Panorama.it 07/02/2015

EXPO 2015: La Carta di Milano

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A PROPOSITO DI INNAMORATI

INCONTRI DEI FIDANZATI E GRUPPO FAMIGLIE

“Una Chiesa in Cammino”

San Valentino, amarsi per sempre sotto la Croce.Sarà che sono di Perugia, e san Valentino è il patrono diTerni, e si sa che il campanilismo provinciale raggiunge agil-mente le vette del ridicolo; sarà che ero la ragazzina secca elunga a cui nessuno regalava cioccolatini; sarà che MisterRight per lunghi anni è sembrato introvabile, dovendo rispet-tare canoni di perfezione elevatissimi - leggermente più affa-scinante del Grande Gatsby, leggermente più bravo a scrive-re di Michel Houellebecq, leggermente più brillante dei fratel-li Marx messi insieme... Insomma, San Valentino io non l'homai festeggiato, e alla notizia dell'incontro del Papa con ifidanzati ho avuto un moto di perplessità. Mi sono chiestacosa c'entri una cosa molto seria come l'amicizia con il Dioincarnato che muore in croce per noi con le rose, i cioccola-tini, gli apostrofi rosa tra le parole t'amo.Niente. Ovviamente non c'entra niente. Ma è tutto lì il sensodell'amore. Se c'è un luogo dove è davvero possibile dare unsenso alla festa dei fidanzati, uno solo, questo è ai piedi dellacroce. Il fatto è che solo l'amore di Dio rende possibile unacosa così improbabile, assurda, ardua e folle come l'amoretra un uomo e una donna. L'amore per sempre. È totalmen-te irragionevole, su, siamo seri. Chi può davvero credere chequelle cose che adesso trovi irresistibili: il modo di muoverele mani, di distogliere lo sguardo, di dire "pronto" al telefono,tra venti anni non ti daranno ai nervi? Chi può pensare chel'uomo o la donna che rispondono al tuo bisogno di oggi - chesia desiderio di protezione, istinto materno o voglia di legge-rezza - saranno ancora giusti domani, quando sarai un uomoo una donna diversa? Chi può pensare di adattarsi a unacreatura appartenente a un'altra specie - maschile o femmi-nile - e che non parla neanche la stessa lingua (basti pensa-re alla apparentemente innocua locuzione "Ciao, come va?"che per un uomo è una formula di cortesia, mentre per unadonna è l'invito ad aprire gli anfratti del proprio cuore perspiegare con dovizia di particolari, esattamente, "come va" lasua vita in quel momento, tanto che come è noto certi uomi-ni evitano accuratamente di lasciarsi sfuggire di bocca ladomanda, per paura di dover ascoltare la risposta).Dio. Solo Dio può dire per sempre. E allora, adesso che cipenso, passando sopra all'avversione per le Valentine col

pizzo che come Charlie Brown ho sempre atteso invano, sec'è un luogo dove ha senso festeggiare l'amore, è solo nelcuore della Chiesa. L'amore come lo intende tutta la culturaoccidentale, ormai divenuta planetaria - emozione, desideriodi conquista, gusto della scoperta - è solo l'inizio, ma l'amo-re come capacità eroica di dare la vita tutta intera per l'altro,questo non può che venire da Dio. Sarà un amore capace disopravvivere alla fine o almeno alla trasformazione delleemozioni, sarà capace di mettere una croce - è inevitabileche avvenga, anche nel più riuscito dei matrimoni - sui desi-deri del proprio cuore, sarà anche capace di affrontare rinun-ce crudeli, amputazioni di sé, potature, a volte del centro delcuore sanguinante, sarà capace di capire che un uomo e unadonna sono sempre due povertà che si donano l'una all'altra,piene di difetti, di ferite, di affetti sballati.Il mondo dice all'uomo di ascoltare il suo cuore senza esita-re. È rimasta solo la Chiesa a dire all'uomo la verità, ed è fon-damentale che continui a farlo, perché mai come oggi è statavox clamans in deserto: siamo creature ferite, malcerte, insi-cure, infedeli. Noi sappiamo che dal cuore dell'uomo vieneuna valanga di cose sulle quali non possiamo sempre fareaffidamento. Il cuore ci fa desiderare, cioè alzare lo sguardoverso le stelle. Ma il desiderio è una parte dell'amore.L'amore è un giudizio, una scelta, una decisione, un coman-damento. Il primo dei comandamenti di Dio all'uomo èappunto Shemà, Israel. Ascolta Israele. Ascolta un'altra fontedi informazione su te stesso, ascolta qualcuno che è piùgrande di te, e vede più lontano. Karol Wojtyla, quando davescovo seguiva le coppie di fidanzati, le ammoniva: nondire "Ti amo", dì piuttosto "Partecipo con te dell'amore diDio".

Costanza Mirigliano - Da Avvenire, 14 febbraio 2014

Martedì 10 marzo con la celebrazione eucaristica ed unmomento conviviale si e' concluso il primo corso 2015 deifidanzati in preparazione al matrimonio.Questi incontri rappresentano una delle tappe fondamen-tali del matrimonio cristiano ma, a volte passano per esse-re una noiosa incombenza cui non è possibile sottrarsiquando si sceglie di sposarsi in Chiesa.Ma pensando al lungo ed importante viaggio che i futurisposi si accingono ad intraprendere, partecipare a questiincontri di preparazione alle nozze è sicuramente un'oc-casione , un'esperienza che meriterebbe maggiore consi-derazione. Tanti sono gli argomenti trattati: dalla vita dicoppia, all'amore indissolubile,alla fedeltà,alla fecondità.C'è però un aspetto che viene sempre sottolineato in que-sti incontri, come viene vissuta la fede nella coppia, e quiemerge sempre che c'è un'alta percentuale di fidanzatiche si dichiara “praticante saltuario”, queste rispostefanno riflettere sull'importanza di organizzare questiincontri che tengano presente dei bisogni dei futuri sposi,

che nonostante le loro scelte di vita a volte lontane o indif-ferenti alla Chiesa, apprezzano questa esperienza diChiesa in cammino che è fatta di meditazione, di riflessio-ne e di preghiera e di apertura alla comunità.Esperienza che al termine di questi incontri viene ritenutadagli stessi futuri sposi, molto utile per la futura vita dicoppia cristiana e di genitori. Ecco perché a questi giova-ni sposi proponiamo di continuare una volta coniugati, l'e-sperienza ormai consolidata da anni del gruppo famigliadella parrocchia di Ovada, che rappresenta un modo divivere la fede con uno 'stile della famiglia cristiana' cherappresenta una ricchezza, con la consapevolezza diconfrontarsi, discutere e trovare mediazioni nelle sceltenella quotidianità, sostenendosi vicendevolmente, purconsapevoli delle difficoltà del nostro tempo, convinti chesolo con l'apertura verso gli altri e il servizio alla comuni-tà passa il progetto di Dio sulle nostre famiglie.

Giovanna e MarIo

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AVULSS

CORSO BASE PER IL VOLONTARIOATO SOCIO SANITARIO 2015

L'AVULSS E':"una Associazione di Volontariato in campo socio-sani-tario a servizio del cittadino, ossia aperta e orientataverso ogni persona in stato di bisogno e di sofferenza;"una associazione apartitica, libera ed autonoma di citta-dini che, interpretando le diverse situazioni culturali, pro-fessionali, sociali, politiche, alla luce dei principi cristiani,si mettono soprattutto a servizio degli ultimi, sia diretta-mente, sia intervenendo nelle realtà socio-sanitarie.

SCOPO DEL CORSOOffrire a quanti lo desiderano la possibilità di acquisirel'indispensabile preparazione di base:"per l'esercizio del volontariato in campo socio-sanitario,un volontariato organizzato, qualificato e riconosciuto;"per essere in grado di offrire una qualificata presenzaaccanto a chi si trova in situazioni di bisogno e di diffi-coltà.

DESTINATARI DEL CORSOIl corso, aperto a tutti, è predisposto in modo da facilitarela possibilità di inserirsi nell'Avulss.A coloro che avranno frequentato almeno i 3/4 dellelezioni verrà rilasciato un Attestato di Frequenza.

I VOLONTARI AVULSSpossono operare:" negli ospedali" nelle case di riposo " a domicilio accanto al malato o a chi vive in solitudine

COME ISCRIVERSI AL CORSOCompila la scheda di iscrizione allegata al presentepieghevole e consegnala in Canonica in via S.Teresa 1 (difianco alla Chiesa Parrocchiale di Ovada) oppure contat-ta il seguente recapito telefonico: 0143/821004.

"Quando curi una malattia puoi vincere o perdere; quando ti prendi cura di una persona vinci sempre! "

CORSO BASE PER ILVOLONTARIATO SOCIOSANITARIO

"Un po' del tuo tempo per chi ha bisogno di te"

PRIMA PARTEPer una comprensione dei fondamenti del volontariatosocio-sanitario.Giovedì 9 Aprile: presentazione del corso Presidentedell'AVULSS di Ovada, Tommy Gazzola. Situazioni dibisogno e risposte dei servizi territoriali nella realtà dell'o-vadese Dott.ssa Loredana Comeri Direttore DistrettoSocio-sanitario di Ovada.Lunedì 13 Aprile: la cultura della salute e il ruolo delvolontariato nel quadro della legislazione vigente Dott.Giancarlo Faragli Direttore Unità di Valutazionescreeing oncologici Asl AL.Giovedì 16 Aprile: la spiritualità del volontario cristianoDon Giorgio Santi Parroco di Ovada, assistente spiritualeAVULSS di Ovada. Sabato 18 Aprile: prima Giornata Residenziale ore 15.00Volontariato come scelta di vita. Identità e caratteri delvolontario Avulss Responsabili AVULSS c/o SantuarioN.S. delle Rocche di Molare.

SECONDA PARTEPer una formazione socio-sanitaria di base dell'operatorevolontario. Lunedì 20 Aprile: Malattie mentali: uno sguardo partico-lare verso l'Alzheimer Dott.ssa Daniela ConzanoResponsabile provinciale A.I.M.A.Giovedì 23 Aprile: Malattie infettive: rischi e prevenzionenel rapporto con il paziente Prof. Giovanni CassolaPrimario Malattie Infettive dell'Ospedale "Galliera" diGenova.Lunedì 4 Maggio: Malattie oncologiche: profili relaziona-li, terapie del dolore e fase terminale Dott.ssa PaolaVarese Primario Medicina Interna dell'Ospedale di OvadaGiovedì 7 Maggio: Handicap e disabilità: situazioni dibisogno e opportunità Prof. Pietro Moretti Docente I.C.Pertini, Coordinatore del Centro Nuove Tecnologie eDisabilitàLunedì 1 1 Maggio: L'anziano: salute e malattia Dott.ssaMelania Briata Medico geriatra Asl di Alessandria.

Sede: Santuario San Paolo della Crocec.so Italia, 66 - OVADA

INIZIO DEL CORSOGiovedì 9 aprile 2015

TERMINESabato 6 giugno 2015

ORARIO LEZIONIdalle 20.30 alle 22.30

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TERZA PARTEPer una formazione di base alla relazione interpersonale.Giovedì 14 maggio: I volontari e la comunicazioneDott.ssa Alessandra Chiarlo, Dott.ssa Cristina InvernizziPsicoterapeute Centro dei Legami di Acqui TermeLunedì 18 maggio: approcci psicologici alle nuove dipen-denze Dott.ssa Giulia Rainoni Psicologa con specializza-zione in psicologia criminale e investigativa.Giovedì 21 maggio: le dinamiche di gruppo: lavorareinsieme per servire meglio Dott.ssa Ilaria AmbrosinoPsicologa psicoterapeuta.Lunedì 25 maggio: quali approcci filosofici e spirituali neiconfronti della morte? Prof. Diego Manetti Docente di

Storia e Filosofia e scrittore.Giovedì 28 maggio: la psicologia del malato PadreDomenico Parietari Delegato vescovile OFTAL.Giovedì 4 giugno: ascoltare e dialogare per aiutare meglioDott.ssa Daria Ubaldeschi Psicologa psicoterapeuta DHOncologico Ospedale di Ovada.Sabato 6 giugno: seconda giornata residenziale ore15.00 Malattia, dolore e morte in una luce Cristiana disperanza e di comunione Prof. Paolo GiovanniMonformoso Supervisor counselor - referente I.S.U.E.(Istituto Scienze Umane ed Esistenziali) del Piemonte c/oSantuario N.S. della Guardia di Grillano d'Ovada.

L'"Expo" era il tema che hafatto da scenografia alCarnevale svolto il 14 feb-braio, organizzato da duegruppi emblematici dellanostra cittadina: Borgallegro eScout.La festa si è svolta presso ilsalone del S.Paolo ad Ovadae ha accolto più di un centinaiodi persone.Gli Educatori e i Capi Scouthanno deciso di unire le pro-prie forze e le proprie idee perrealizzare un piacevole pome-riggio all'insegna del diverti-mento e dello spirito di squa-dra!Sulla base di questo tema, ibambini si sono travestiti da:camerieri, tavoli, posate, e chipiù ne ha, più ne metta!I ragazzi sono stati divisi indieci gruppi e hanno dovutosostenere delle prove a tappe.Ogni tappa corrispondeva aduno Stato e se la squadrasuperava la prova otteneva uningrediente che alla fine sareb-be servito a redigere un menùcompleto. Sono stati premiati imenù più succulenti e sostan-ziosi e il miglior costume dellafesta che è stato vinto da unragazzo appartenente al grup-po Scout.Nonostante il grigiore del cielo,le ore trascorse all'interno delsalone sono state piene dirisate e di serenità!Il pomeriggio si è concluso indolcezza con un abbondantebuffet di torte, biscotti, pane enutella e le immancabili bugie!!

Alessia, un'educatrice.

“L’UNIONE FA LA FORZA!”

- Il Mondo del Nostro Oratorio -

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Toccante testimonianza, più che semplice presentazionedi un libro, quella a cui si è assistito sabato 28 febbraiopresso il santuario N.S. della Guardia di Grillano, con lapresenza dello scrittore casalese Diego Manetti. Il temadell'anticristo, richiamato dall'omonimo libro scritto a quat-tro mani con Padre Livio, è stato argomentato con sapien-te profondità, scandagliando le diverse fasi della storiadell'umanità, pervasa, fin dalle origini, dall'azione anticri-stica. Manetti ha fondato la sua relazione sulla Rivelazione delleSacre Scritture, per poi analizzare il Magistero dellaChiesa e alcune profezie e visioni di mistici cattolici, for-nendo una descrizione puntuale, organica, dell'anticristo,con interessanti riferimenti all'attualità, ove nelle pieghedegli avvenimenti escatologici si fa ancora più forte,secondo il collaboratore di Radio Maria, la presenza deldemonio.Citando Papa Francesco, l'autore ha messo in luce chel'uomo è sottoposto da sempre all'azione di Satana,descritto come omicida e menzognero, e che la societàattuale deve guardarsi dal subdolo tenttativo del malignodi svuotare il cristianesimo della sua essenza, ossia lafigliolanza divina di Gesù Cristo.

La conferenza è stata condotta sul tracciato dell'esperien-za personale di Manetti, che ha rapito e commosso il pub-blico con toccanti aneddotti tratti dalla sua vita spirituale,creando in sala un clima di autentica fratellanza cristiana.

Tommy Gazzola

GRILLANO: PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI DIEGO MANETTI

LA PARROCCHIA BENE COMUNELa chiesa parrocchiale, piccola o grande che sia, rivesteun ruolo centrale per gli aspetti della vita religiosa di unacittà come di un paese, ma si pone spesso come centrodi aggregazione, di socialità, di incontro. Partecipare quin-di alla propria parrocchia non è solo essere presenti allefunzioni con assiduità, ma sentire la chiesa come la pro-pria casa, che ha bisogno di cure e di attenzioni. E quindila comunità diviene anche famiglia, ove si condividonogioie, pensieri e preoccupazioni. La parrocchia è ancheluogo di volontariato: e come potrebbero sopravvivere lechiese se non ci fosse la presenza di volontari che sioccupano delle diverse necessità legate alla manutenzio-ne ordinaria, all'amministrazione, all'accoglienza, alla pre-parazione delle funzioni visto il numero ridotto di sacerdo-ti? Ma chi sono questi volontari impegnati nelle attivitàparrocchiali? Molti lo sono da generazioni, hanno seguitoi genitori quando erano bambini e sono i testimoni storicidei cambiamenti, conoscono a menadito tutti gli angolidelle chiese, ricordano bene quello che c'era una volta ene portano la memoria nel cuore e negli occhi. Altri sisono aggregati per amicizia, in modo più o meno occasio-nale, ma poi si sono "affezionati" e proseguono da anninell'attività che loro è divenuta più congeniale: lucidare ipavimenti, recuperare arredi carichi di anni e di… tarli,disporre i fiori valorizzando quello che si trova nei campio nei giardini, preparare per la funzioni religiose, lavaretovaglie e paramenti, occuparsi delle utenze (riscalda-mento, illuminazione), preparazione delle feste… Talvoltasubentrano segni di umana stanchezza, gli anni passanoinesorabili e le forze fisiche diminuiscono, si fanno stradala necessità e il desiderio di coinvolgere forze nuove. Edallora, come successo di recente, entrano a fra parte del

consiglio o si pongono semplicemente come collaborato-ri persone giovani. Il rapporto fra i diversi membri delgruppo diviene così un ponte fra generazioni, che stimolaa rinnovare, a vedere la realtà anche sotto prospettivediverse, pur nel reciproco rispetto. Per le persone menogiovani impegnarsi nelle attività parrocchiali è momento diaggregazione, di socialità, di sano impiego del tempo libe-ro, per i più giovani è tempo sottratto allo svago, aglihobby, al riposo… e forse vale davvero doppio. Graziequindi a tutti, in particolare a Pia, Laura, Elisa, Sara chehanno contribuito in modo determinate a far scenderel'età media delle "pie donne" e hanno portato una ventatadi leggerezza! Ma attenzione: conservare i beni anchepoveri della parrocchia è segno di rispetto per gli antena-ti che con grandi sacrifici hanno comprato arredi toglien-dosi letteralmente il pane di bocca, ma significa anche tra-mandare valori, sani principi, tradizioni. La Confraternitadel SS. Sacramento, oltre a organizzare le processionidel posto, partecipa a iniziative esterne; la Corale, cheaffronta la rigidità dell'inverno in una chiesa poco riscalda-ta per preparare canti che rendono solenni le funzioni reli-giose, merita un plauso prolungato, grazie in particolarealla direttrice Lorella alla quale facciamo i migliori auguriper il prossimo lieto evento. La Parrocchia vive in unacomunità allargata, in piena collaborazione con laSAOMS per promuovere sentimenti di solidarietà e spiritodi aggregazione. Ecco perché il bilancio della parrocchiadi Costa è sempre in attivo: non solo per la parsimoniacon cui si affrontano le spese, ma soprattutto per la parte-cipazione generosa, attiva e consapevole! BuonaPasqua a tutti!

Luciana Repetto

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PELLEGRINAGGI E GITE 2015VENERDÌ 1° MAGGIO CARRARA - LERICI

Programma: - partenza da P.zza XX Settembre alle ore 6,30- arrivo a Colonnata (Carrara) e visita guidata ad una cava di marmo tutt'ora in lavorazione;- trasferimento a Carrara: S. Messa nel Santuario di N. S. delle Grazie; - trasferimento a Lerici con pranzo libero e visita alla nota località turistica e al suo castello;- sosta a Santa Margherita Ligure e visita alla località turistica- rientro previsto per le ore 22

Prenotazioni in sacrestia entro il 15 Aprile e fino ad esaurimento posti

SABATO 23 MAGGIO TORINO - MUSEO EGIZIO E SINDONEProgramma:- partenza da P.zza XX Settembre alle ore 6,00- arrivo a Torino e visita alla Sindone alle ore 8,00- visita guidata al Museo Egizio alle ore 9,30 (suddivisi in due gruppi); - pranzo libero;- ore 14,30 visita al centro storico di Torino con guida- ore 17,30 visita e S. Messa festiva nella Basilica di Maria Ausiliatrice- ore 19,30 partenza per il rientro e arrivo previsto per le ore 21,30

Prenotazioni in sacrestia entro il 15 Aprile e fino ad esaurimento posti

24 - 31 AGOSTO TOUR DELLA ROMANIACON I SUOI CASTELLI E MONASTERI

Per informazioni ed iscrizioni in sacrestia ENTRO IL 5 GIUGNO 2015

Agenzia Organizzatrice: Europeando Europa Acqui Terme

Parrocchia N. S. Assunt a - Via S. Teresa, 1 - 15076 OvadaTelef. 014380404; fax 0143832140

COLLEGAMENTI MISSIONARISono giunte alcune note di ringraziamento alGruppo Missionario e alla Parrocchia diOvada: Suor Lucia rivolge un sentito grazieagli Amici del Gruppo Missionario per lasollecitudine a favore di Marco, un bambi-no di 4 anni che frequenta l'asilo. Ha biso-gno di genitori o per lo meno di uno diloro perché senta l'amore personificato epossa crescere con i suoi limiti, nel pienorispetto della sua personalità. Se nessu-no si prenderà cura di lui dovrà essere siste-mato in una casa di bambini, in attesa di esse

re adottato, anche se la sua particolare situazionerichiede una maggiore attenzione . Anche per

gli Amici della Parrocchia ci sono buonenotizie per Luz Gabriela Galindo Palominoche è stata promossa, ha trascorso unbreve periodo di vacanza, ma la mamma,nonostante si sacrifichi molto, non trovalavoro e quindi per la famiglia è difficile lasopravvivenza giornaliera. Queste due dif-

ferenti segnalazioni ci invitano a riflettere ea intraprendere veri atti di solidarietà.

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Parrocchie N. S. Assunt a e N. S. della Neve - Ovada

DOMENICA DELLE PALMEBenedizione degli ulivi: - Costa: ore 9,45 davanti all'Oratorio- Assunta: ore 10,45 in P.za S. Domenico. - S. Paolo: ore 10,45 nel piazzale antistante la chiesaSeguirà la processione verso la chiesa, la lettura della Passione e lacelebrazione dell'Eucaristia.

MERCOLEDI SANTO: GIORNO DELLA RICONCILIAZIONECelebrazioni penitenziali e confessioni: ore 17,30 all'Assunta; ore20,45 Santuario di S. Paolo.

GIOVEDÌ SANTOCelebrazione della cena del Signore: ore 18 a Costa; ore 20,45all'Assunta e a S. Paolo (durante la celebrazione ci sarà il rito dellalavanda dei piedi e verranno presentati alla comunità i bambini chefaranno la prima comunione).All'Assunt a adorazione eucaristica a turni per tutta la notte, fino alle17,30 del Venerdì Santo.

VENERDÌ SANTOCelebrazione della Passione del Signore: ore 16 a S. Paolo; ore17,30 all'Assunta; ore 18 a CostaVia Crucis per le vie della città: ore 20,45

SABATO SANTOL'ora della Madre: preghiera e riflessione. Ore 8,30 - 9,30 Santuario diS. PaoloVeglia Pasquale: ore 20,30 a Costa; ore 22 all'Assunta e a S. Paolo(durante la celebrazione rinnoveremo la memoria e gli impegni deisacramenti che ci hanno fatto diventare cristiani)

DOMENICA DI PASQUAOrario festivo: Costa ore 10; Assunta ore 8 - 11 - 17,30; S. Paolo ore 9- 11. Celebrazione dei vespri all'Assunta: ore 17.

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