H. Curtis, N.S. Barnes, A. Schnek, A. Massarini Invito alla
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H. Curtis, N.S. Barnes, A. Schnek, A. Massarini
Curtis et al., Invito alla biologia.azzurro © Zanichelli editore 2020
Invito alla biologia.azzurro
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Capitolo 16 Le difese dell’organismo
Lezione 1. Il sistema linfatico Lezione 2. L’immunità innata Lezione 3. L’immunità acquisita e mediata da anticorpi Lezione 4. L’immunità mediata da cellule Lezione 5. Le malattie da immunodeficienza
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Il sistema linfatico
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Il sistema linfatico è un sistema di
vasi separato da quello sanguigno,
le cui principali funzioni sono:
• Mantenere costante la presenza
di liquidi e di soluti nel sangue.
• Trasportare alcune sostanze,
come proteine, lipidi e vitamine
liposolubili.
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I vasi linfatici e i linfonodi
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• Nei vasi linfatici si raccoglie il liquido interstiziale
che esce dai capillari e rimane nei tessuti.
Questo liquido biancastro e simile al plasma è detto
linfa. La linfa impedisce il ristagno di liquido a livello
interstiziale e lo rimette in circolo nelle vene.
• I linfonodi sono formati da tessuto spugnoso ricco
di globuli bianchi e rimuovono dalla circolazione
microbi, particelle estranee e cellule morte o
danneggiate.
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Gli organi linfoidi
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Gli organi linfoidi primari comprendono:
• il timo
• il midollo osseo rosso
Gli organi linfoidi secondari
comprendono:
• i linfociti maturi • i linfonodi • la milza • le tonsille • le placche di Peyer
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FISSA I CONCETTI • Quali sono le principali funzioni del sistema linfatico?
• Cos’è la linfa e perché è importante?
• In che modo i linfonodi sono coinvolti nella difesa
dell’organismo?
• Quali sono gli organi linfoidi primari e secondari?
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L’immunità innata
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L’ immunità innata, o aspecifica, è l’insieme delle
prime linee di difesa dell’organismo.
È costituita da barriere anatomiche e da risposte non
specifiche che distruggono in maniera indiscriminata il
materiale estraneo con cui vengono a contatto.
La difesa contro gli agenti patogeni è essenziale per
conservare l’omeostasi dell’organismo.
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La prima linea di difesa del corpo
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• La prima barriera contro gli agenti patogeni è costituita
dalla pelle, che non lascia entrare microrganismi nel
corpo.
• Se un microrganismo riesce a oltrepassarla, incontra
una seconda linea difensiva costituita da alcuni tipi di
globuli bianchi con funzioni di difesa non specifica:
• cellule dendritiche
• macrofagi
• cellule natural killer
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La risposta infiammatoria
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• La risposta infiammatoria è un sistema di difesa
non specifico messo in atto da un tipo di globuli
bianchi, i mastociti. • Queste cellule liberano istamina, una sostanza che
attira altri globuli bianchi che inglobano gli organismi
estranei.
• L’infiammazione si manifesta con arrossamento della
pelle, gonfiore, dolore e aumento di temperatura.
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La risposta infiammatoria
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Le proteine di difesa Nel plasma sanguigno sono presenti diverse proteine con funzione di difesa:
• una ventina di proteine che fanno parte del sistema del complemento;
• le citochine, messaggeri chimici prodotti dai globuli bianchi
che sincronizzano le comunicazioni tra le fasi della risposta
immunitaria. Interferoni e interleuchine sono esempi di
citochine.
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FISSA I CONCETTI • Spiega cosa si intende per immunità innata e perché è
anche detta aspecifica.
• Quali tipi di globuli bianchi sono coinvolti nella risposta
immunitaria non specifica?
• Elenca i sintomi dell’infiammazione.
• Descrivi le fasi della risposta infiammatoria.
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L’immunità acquisita
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L’immunità acquisita, o
specifica, comprende le
risposte mirate contro i
diversi agenti patogeni.
Sia la risposta innata sia
quella acquisita dipendono
dall’interazione di numerose
cellule, tra cui diversi tipi di
globuli bianchi.
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La risposta immunitaria
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La risposta immunitaria acquisita prevede due fasi:
• la risposta primaria, a breve termine, contro l’attacco
iniziale;
• la risposta secondaria, a lungo termine, fornisce una
rapida difesa dai successivi attacchi dello stesso agente.
La specificità della risposta immunitaria dipende dai linfociti B e T che, una volta attivati, producono due tipi di cellule:
• plasmacellule, coinvolte nella risposta primaria;
• cellule della memoria, coinvolte nella risposta secondaria.
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L’attivazione dei linfociti
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• Perché un linfocita si attivi e si inneschi una risposta
immunitaria, deve entrare in contatto con un antigene.
• Un antigene è una molecola o una struttura cellulare che
l’organismo non riconosce come propria (non self).
• Ciascun antigene presenta sulla propria superficie uno o più
determinanti antigenici.
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L’immunità mediata da anticorpi La risposta umorale è la difesa immunitaria che prevede la
formazione di anticorpi e coinvolge i linfociti B.
• Dalla superficie dei linfociti B sporgono particolari anticorpi
che funzionano da recettori.
• Quando un linfocita B incontra un
antigene complementare, si attiva
dando origine a plasmacellule e a
cellule della memoria.
anticorpo
• Le plasmacellule agiscono da
«fabbriche» di anticorpi specializzati.
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Azione dei linfociti B
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Immunità attiva e passiva • Si ha un’immunità attiva quando il sistema
immunitario risponde a un antigene proveniente
dall’esterno.
• Quando si assumono anticorpi precostituiti, si ha
un’immunità passiva, che può essere naturale o
artificiale.
• Un esempio di immunità passiva naturale è
rappresentato dagli anticorpi che il neonato assorbe
con l’allattamento al seno.
• Le iniezioni di siero ricco di anticorpi e i vaccini attivano un’immunità passiva artificiale.
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FISSA I CONCETTI • Spiega cosa si intende per immunità acquisita e perché
è anche detta specifica.
• Quali sono le due fasi della risposta immunitaria
acquisita e in cosa consistono? Quali globuli bianchi
specializzati sono coinvolti?
• Qual è la differenza tra antigene e anticorpo?
• Fai un esempio di immunità attiva, immunità passiva
naturale e immunità passiva artificiale.
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L’immunità mediata da cellule La risposta mediata da cellule è la difesa immunitaria che
coinvolge i linfociti T, che interagiscono direttamente con le
cellule infettate.
• I linfociti T hanno recettori specifici sulla loro membrana.
• Quando un linfocita T incontra un
antigene complementare, si attiva
dando origine a cellule attivate e
a cellule della memoria.
• Le cellule attivate distruggono le
cellule infettate.
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I linfociti T I linfociti T si distinguono in due classi:
• linfociti T citotossici (o TC)
• linfociti T helper (o TH)
I linfociti T citotossici hanno il compito di demolire le
cellule cancerose o infettate da un microrganismo.
I linfociti T helper svolgono un’azione di coordinamento
della risposta immunitaria. Si attivano quando entrano in
contatto con macrofagi contenenti agenti virali.
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AzionedeilinfocitiTcitotossici
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Le malattie da immunodeficienza
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Tutte le malattie da immunodeficienza sono dovute ad
alterazioni del sistema immunitario.
Si distinguono in:
• immunodeficienze primitive, di origine genetica;
• immunodeficienze secondarie, di origine infettiva. La SCID (Severe Combined Immune Deficiencies)
è un esempio di immunodeficienza primitiva. L’AIDS, causato dal virus HIV (Human
Immunodeficiency Virus) è un esempio di
immunodeficienza secondaria. virus HIV
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FISSA I CONCETTI • Descrivi i principali passaggi della risposta immunitaria
mediata da cellule e fai un confronto con la risposta
umorale mettendo in evidenza differenze e somiglianze.
• Quali tipi di linfociti T esistono e quali funzioni svolgono?
• Cosa si intende per immunodeficienza primitiva e
secondaria? Fai un esempio per ciascuno dei due casi.