Parrocchia SS.Nazaro e Celso in Prospiano anno 2017 … compiere passi di riconciliazione, mediante...

8
Notiziario informatore della unità pastorale Parrocchia S. Lorenzo in Gorla Minore Parrocchia SS.Nazaro e Celso in Prospiano anno 2017 mese di GENNAIO www.upast-gomipro.it - TEL E FAX 0331.600042 3386000761 DON GIUSEPPE - oratoriogorlaminore.blogspot.it [email protected] La parola del Parroco - omelia del 31.12.2016 Noi dovremmo sempre somigliare a Maria che serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore (Lc 2, 19), Invece restiamo spesso alla superficie di noi stessi, quasi spettatori distratti del rapido scorrere del tempo che trascina via tutto, verso continue sere, Ma nell'ultima sera dell'anno, il nostro sguardo vuole farsi più attento e il nostro cuore accetta di meditare, perche questa è ora di memoria, di consegna, dl giudizio, di rimpianto struggente, di solenne religiosa gratitudine. E proprio per tutto questo, sarebbe propizio rendere presente tra noi un lungo silenzio che distenda lentamente immagini, voci, incontri, gioie, paure, dolori che per ognuno di noi hanno composto il calendario di questo anno, giunto adesso alla sua ultima pagina. Sarebbe certamente un silenzio che ci scuote e ci ristora, che ci fa sentire imputati di mali commessi ma anche assolti e abbracciati da una grande misericordia, Un silenzio che non resterebbe attraversato solo dalle nostre emozioni ma diventerebbe luogo dove Dio fa intendere le sue parole di giudizio severo, e di consolazione, e di amore… Ognuno le ascolti. Le mie parole vorrebbero solo servire quelle, dare a loro una sonorità corale, farsi loro eco. Perciò le traggo dalla mia meditazione, e le presento a voi con umiltà, con rispetto, e però anche con la forza di quella carità pastorale che è mio ineludibile dovere. Non mi sento padrone di nessuna coscienza, ma non posso non sentirmi posto in un ministero sacro di guida, di esortazione, dl lode e di benevoli richiami perchè ognuno sia aiutato nel suo cammino, e tutta la comunità sia aiutata ad essere cristiana. Così, io mi pongo un po' come il padre che, a capotavola, discorre con la sua famiglia di ciò che si vive, ed è un intreccio di memorie, di bilanci, di propositi. Come sempre avviene in una casa dove ci si vuol bene, c'e subito il dolore dei posti rimasti vuoti. Ripenso con voi ai nostri morti di questo anno (sono 54: 36 a Gorla e 18 a Prospiano). Non si sono allontanati da noi. Lo sappiamo. Non sono "scomparsi", come si usa dire, nè sono stati "tolti al nostro affetto" come ugualmente si usa dire, lo sappiamo. Ma il non ritrovare più acconto a noi il loro volto, il non sentirli più rispondere alle nostre parole, iI non godere più del loro abbraccio, ci ferisce di una tristezza che non può essere guarita dal tempo. Ci può aiutare soltanto la fede cioè la certezza che essi sono nella vita vera, quella che non subisce più nè corrosione, nè affanno, e che un giorno li ritroveremo, e ricomporremo quella comunione visibile che la morte ha lacerato. Ma per credere questo abbiamo bisogno della preghiera, abbiamo bisogno del l'Eucarestia. E vorrei qui ripetere quanto ho gdetto in oltre occasioni: a volte ai funerali mi sorprende e mi dispiace che proprio i famigliari del defunto non gli offrono e non offrono a se stessi I'aiuto dell' Eucaristia, limitandosi a guardare altri che lo fanno. In quel momento, più che nelle lacrime e nei fiori, I'amore trovi la sua espressione (e il dolore troverà il suo conforto) ricevendo la Comunione. E’ molto più eloquente l’umile gesto di confessarsi e fare la Comunione per i propri cari, che intervenire pubblicamente con parole che, a volte, non richiamano nemmeno le certezze cristiane. 1

Transcript of Parrocchia SS.Nazaro e Celso in Prospiano anno 2017 … compiere passi di riconciliazione, mediante...

Page 1: Parrocchia SS.Nazaro e Celso in Prospiano anno 2017 … compiere passi di riconciliazione, mediante pensieri e atti di umiltà e di misericordia che alla fine allietano la vita liberandola

Notiziario informatore della unità pastorale

Parrocchia S. Lorenzo in Gorla Minore – Parrocchia SS.Nazaro e Celso in Prospiano

anno 2017 mese di GENNAIO www.upast-gomipro.it - TEL E FAX 0331.600042 – 3386000761 DON GIUSEPPE - oratoriogorlaminore.blogspot.it

[email protected]

La parola del Parroco - omelia del 31.12.2016

Noi dovremmo sempre somigliare a Maria che serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore (Lc 2, 19), Invece restiamo spesso alla superficie di noi stessi, quasi spettatori distratti del rapido scorrere del tempo che trascina via tutto, verso continue sere, Ma nell'ultima sera dell'anno, il nostro sguardo vuole farsi più attento e il nostro cuore accetta di meditare, perche questa è ora di memoria, di consegna, dl giudizio, di rimpianto struggente, di solenne religiosa gratitudine. E proprio per tutto questo, sarebbe propizio rendere presente tra noi un lungo silenzio che distenda lentamente immagini, voci, incontri, gioie, paure, dolori che per ognuno di noi hanno composto il calendario di questo

anno, giunto adesso alla sua ultima pagina. Sarebbe certamente un silenzio che ci scuote e ci ristora, che ci fa sentire imputati di mali commessi ma anche assolti e abbracciati da una grande misericordia, Un silenzio che non resterebbe attraversato solo dalle nostre emozioni ma diventerebbe luogo dove Dio fa intendere le sue parole di giudizio severo, e di consolazione, e di amore… Ognuno le ascolti. Le mie parole vorrebbero solo servire quelle, dare a loro una sonorità corale, farsi loro eco. Perciò le traggo dalla mia meditazione, e le presento a voi con umiltà, con rispetto, e però anche con la forza di quella carità pastorale che è mio ineludibile dovere. Non mi sento padrone di nessuna coscienza, ma non posso non sentirmi posto in un ministero sacro di guida, di esortazione, dl lode e di benevoli richiami perchè ognuno sia aiutato nel suo cammino, e tutta la comunità sia aiutata ad essere cristiana. Così, io mi pongo un po' come il padre che, a capotavola, discorre con la sua famiglia di ciò che si vive, ed è un intreccio di memorie, di bilanci, di propositi. Come sempre avviene in una casa dove ci si vuol bene, c'e subito il dolore dei posti rimasti vuoti. Ripenso con voi ai nostri morti di questo anno (sono 54: 36 a Gorla e 18 a Prospiano). Non si sono allontanati da noi. Lo sappiamo. Non sono "scomparsi", come si usa dire, nè sono stati "tolti al nostro affetto" come ugualmente si usa dire, lo sappiamo. Ma il non ritrovare più acconto a noi il loro volto, il non sentirli più rispondere alle nostre parole, iI non godere più del loro abbraccio, ci ferisce di una tristezza che non può essere guarita dal tempo. Ci può aiutare soltanto la fede cioè la certezza che essi sono nella vita vera, quella che non subisce più nè corrosione, nè affanno, e che un giorno li ritroveremo, e ricomporremo quella comunione visibile che la morte ha lacerato. Ma per credere questo abbiamo bisogno della preghiera, abbiamo bisogno dell'Eucarestia. E vorrei qui ripetere quanto ho già detto in oltre occasioni: a volte ai funerali mi sorprende e mi dispiace che proprio i famigliari del defunto non gli offrono e non offrono a se stessi I'aiuto dell' Eucaristia, limitandosi a guardare altri che lo fanno. In quel momento, più che nelle lacrime e nei fiori, I'amore trovi la sua espressione (e il dolore troverà il suo conforto) ricevendo la Comunione. E’ molto più eloquente l’umile gesto di confessarsi e fare la Comunione per i propri cari, che intervenire pubblicamente con parole che, a volte, non richiamano nemmeno le certezze cristiane. 1

Page 2: Parrocchia SS.Nazaro e Celso in Prospiano anno 2017 … compiere passi di riconciliazione, mediante pensieri e atti di umiltà e di misericordia che alla fine allietano la vita liberandola

Ma ora, torniamo al nostro "discorrere in famiglia" in questo sosta di fine d' anno. Non è possibile dire in breve tutto quello che vorrei dire. Raccolgo solo tre voci di cui sento particolare urgenza: la catechesi dei bambini, poi la domenica, infine la carità:

1.Innanzitutto un richiamo per la catechesi dei bambini e dei ragazzi. Ho I'impressione (soprattutto in questi ultimi anni) che alcuni genitori, pur

iscrivendo e mandando i loro bambini alla Catechesi, lo facciano con poca convinzione, poco entusiasmo, mossi più da motivi di confronto che di fede: lo si fa perche lo fanno anche gli altri, per “non restare indietro”, ma che arrivi presto il traguardo della Cresima, e così sarà finito il "fastidio" - (in 61 hanno ricevuto la S.Cresima in questo anno ma solo 12 continuano la loro catechesi!) - di doverli mandare; e intanto tutto diventa una difficoltà: il giorno, I'orario, gli appuntamenti che alla Catechesi si collegano (celebrazioni, vita di oratorio…). E ci sono bambini, che vengono appesantiti da tanti altri impegni, da tante cose da fare, e così partecipano alla Catechesi con stanchezza, con attenzione breve e superficiale, e con povertà di frutti (anche se è giusto pensare che la grazia del Signore lavori al di là di quanto riusciamo a vedere noi). Vorrei ricordare ai genitori la loro responsabilità educativa (che il Concilio Vaticano chiama "gravissima"!), e, poichè si tratta di educare dei cristiani, ricordino I'importanza di una Catechesi che sia vissuta con la serietà di una scuola di vita, dove non si imparano solo alcune risposte, alcune definizioni, ma dove si impara a vivere da cristiani; e naturalmente questa serietà conta molto sui genitori, sulla sincerità della loro fede e sulla limpidezza del loro esempio. Tutto ciò che la Parrocchia, con le sue attività oratoriane, propone ai ragazzi, agli adolescenti e ai giovani ha l’unico scopo, come insegna don Bosco, di educare buoni ed onesti cittadini. Anche perché, oggi più che mai, indicare alla gioventù proposte serie di educazione è divenuto priorità indispensabile: lo svuotamento di senso e la noia dilagante – ce ne siamo fin troppo accorti ! – non costruiscono nulla di buono anzi distruggono la loro stessa vita e tolgono la gioia, espressione tipica dell’età giovanile !

2. La seconda voce di questa conversazione è l'Eucaristia domenicale, o più propriamente la domenica, di cui l'Eucaristia è il cuore vivo. Papa Francesco ci ha più volte richiamato al senso di questo giorno, che è dedicato a commemorare le grandi opere compiute da Dio nella storia del mondo, ed è il giorno in cui il Signore risorto convoca e conta i suoi discepoli per nutrirli della sua Parola e del suo Corpo; poi essi estenderanno nella giornata I'amore, la pace, la gioia, la speranza che attingono da questo incontro, e così la domenica diventa davvero una festa, diventa giorno dell' amicizia, giorno della famiglia, giorno dei gesti più belli della carità. giorno che fa da figura profetica del giorno eterno del paradiso. Dobbiamo purtroppo costatare che molti perdono il senso vero della domenica e quindi innanzitutto quello dell' appuntamento eucaristico a cui ci si sottrae con indifferenza. A Natale, un giovane mi diceva: "Oggi, don Giuseppe, nell'omelia dovrebbe rimproverare tanti che in altre feste sono assenti". GIi ho risposto di no, perche il Signore raccomanda di "non spegnere il lucignolo fumigante", e coloro che vengono a bussare alla porta anche dopo lunghe assenze non trovino una accoglienza aspra (il "prodigo" tornato, ebbe il bacio, le feste, le musiche ...). Ma è certamente una sofferenza proprio mentre ci si rallegra nel vedere assemblee così numerose in quel giorno: perche non sono così ogni domenica? Perché tanti genitori non percepiscono la necessità di partecipare con i loro figli alla Messa domenicale: è solo qui che attingi l’acqua che disseta per la vita eterna ! E la partecipazione, oltre che fedele, deve essere fervente e questo significa innanzitutto la puntualità: ci sono arrivi che continuano a celebrazione inoltrata, e ci sono uscite (si direbbe "fughe") quando ancora non è conclusa dalla benedizione. E poi la partecipazione fervente e ascolto devoto della Parola di Dio, ed è coralità di preghiera e di canto perchè non siano appena alcune voci ma tutto un popolo che insieme lode. invoca, rende grazie ... Belle Eucaristie, perchè sia bella la vita cristiana! L’Eucarestia è inoltre il luogo dove nasce l’unità della Parrocchia: solo se si prega insieme si sarà capaci di stare insieme ! E poi, lasciatemelo dire: quanti nonni e nonne (magari i genitori stessi) che potrebbero dare buon esempio di saggezza andando alla Messa feriale pregando per i loro figli o nipoti, comunicano invece solo la preoccupazione di passare ore e ore al parco o nelle chiacchiere o giocando e sprecando soldi alle macchinette, ecc ! 2

Page 3: Parrocchia SS.Nazaro e Celso in Prospiano anno 2017 … compiere passi di riconciliazione, mediante pensieri e atti di umiltà e di misericordia che alla fine allietano la vita liberandola

3. Ed un’ultima voce voglio ricordare che qualifica la vita cristiana: ed è la carità. Universale per definizione, essa deve esprimersi innanzitutto con le persone più vicine. E il volersi bene è cosa del cuore. ma che deve anche farsi vedere. Una parola sbagliata non può bastare per spegnere la benevolenza, il saluto, ed erigere muri di incomunicabilità. Il dover spartire soldi ereditati, non può bastare per ferire a morte I'amore anche tra fratelli.

Bisogna compiere passi di riconciliazione, mediante pensieri e atti di umiltà e di misericordia che alla fine allietano la vita liberandola da un macigno e da una vergogna. Ci sono incomprensioni, invidie, silenzi irritati, indifferenze, ci sono litigi che si prolungano diventando divisioni di cuori e di persone. L’unità nei cuori, nella parrocchia, nelle famiglie: queste devono essere le mète che annullano ogni divisione ! E carità vuol dire anche avere memoria, dentro il proprio benessere, di persone che sono nel bisogno, nella povertà. Devo dire che molti, a Natale, hanno avuto questa memoria e hanno compiuto atti generosi: li lodo e li ringrazio; ma questi sentimenti di solidarietà non scompaiano dal cuore quando si spengono le luci natalizie!

Carità è anche accogliere le voci che vengono dal mondo, dalle grandi calamità naturali, dalle aree di miseria e di fame: in questo momento il pensiero va a tutti i Missionari (particolarmente ai nostri), che sono i servitori della compassione di Cristo verso i suoi fratelli più poveri ai quali portano il suo Vangelo, cioè la verità, il pane, I'elevazione sociale.

Ecco, non finirebbe mai la conversazione familiare che siamo soliti intrattenere I'ultima sera dell'anno, Ringrazio il Signore per i bambini battezzati: 47 (41 a Gorla, 6 a Prospiano), per i matrimoni celebrati: 13. Altre cose vorremmo dirci. Ma si è fatto tardi. Adesso è tempo di andare, riprendendo ad ascoltare i sentimenti di cui è carica questa ora finale, C’è la malinconia del saluto a questo anno, cioè a questo altro frammento della nostra vita, e c'e la timidezza dell'andare incontro al 2017 che è ancora mistero. Sentiamo il bisogno di essere accompagnati nel passaggio, e garantiti di un accompagnamento che non venga mai meno nei giorni futuri. Quando il santo Curato d’Ars, nel lontano 1818, giunse in quelle povere terre, le trovò avvolte di silenzio e di povertà. Cercando verso sera qualcosa da mangiare, gli si fece incontro una vecchia donna che lo invitò a condividere la sua povera cena. Poi gli disse:"Oh, restate sempre con noi. Siamo così soli qui, e gli inverni qui sono cosi lunghi". Noi lo diciamo stasera al Signore di restare con noi nel nuovo anno: e la nostra solitudine troverà conforto nella certezza della sua Provvidenza, e i nostri inverni avranno il sole della sua grazia e del suo amore. Adesso,volgendo per l'ultima volta lo sguardo all'anno che si allontana, su tutti i sentimenti prevalga la riconoscenza. Riconoscenza che si fa ancor più viva pensando ai due grandi eventi di grazia che vivremo nel prossimo 2017: la vista pastorale del nostro Arcivescovo Card. Angelo Scola al decanato Valle Olona il prossimo 10 febbraio e, ancora di più, la visita di Papa Francesco all’intera Diocesi di Milano, il sabato 25 marzo. Si, intoniamo e cantiamo con tutta la nostra riconoscenza, I'inno a Colui che regge e conduce e salva la nostra vita e la vita del mondo: Noi ti lodiamo,o Dio, ti proclamiamo Signore. O eterno Padre, tutta la terra ti adora.

3

Unità pastorale Gorla Minore – Prospiano

‘Nelle orme dei Santi’ Bologna - Pistoia - Lucca – Pisa

21/25 aprile 2017 Quota di partecipazione: € 430

Informazioni e Iscrizioni in casa parrocchiale

entro il 22 gennaio 2017

(e comunque fino ad esaurimento posti)

* caparra € 80

* supplemento singola € 15 a notte

Domenica 29 gennaio

Festa della Santa famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria

Festa di tutte le famiglie

10, S.Messa per tutte le famiglie

12.30, pranziamo insieme

(iscrizioni Roberto e Stefania3473924493

Luigi e Lidia 3489517428)

14.30, animazione in oratorio per tutti

15.30, incontro per tutte gli sposi

dei primi 10 anni di matrimonio

(centro S.Carlo)

16.30, preghiera per tutti e merenda

lunedi 9 gennaio – catechesi per tutti

‘un Santo al mese’ Chiesetta Crocifisso,Gorla Minore, ore 21

ore

Page 4: Parrocchia SS.Nazaro e Celso in Prospiano anno 2017 … compiere passi di riconciliazione, mediante pensieri e atti di umiltà e di misericordia che alla fine allietano la vita liberandola

Calendario parrocchiale unità pastorale Gorla Minore – Prospiano

Mese di gennaio

5 g 18.30 (a Gorla) e 20.30 (a Prospiano), S.Messa prefestiva

21, in chiesa Gorla: il coro voci bianche ‘Arnatese’ invita tutti al concerto natalizio

6 v Solennità della Epifania di Gesù

10, a Gorla, S.Messa con celebrazione dei S.Battesimi e inizio corso di preparazione al

matrimonio cristiano

14.30, corteo dei Magi (partenza dalla residenza Gonzaga con sosta alla cooperativa Gruppo

Amicizia, al collegio Rotondi e arrivo alla Chiesa). In Chiesa, preghiera nella giornata dei ragazzi

missionari e bacio a Gesù Bambino.

Al termine, tombolata della ‘befana’ al centro S.Carlo

8 d 10, S.Messa e catechesi bambini di I elementare e loro genitori

9 l 21, catechesi mensile per tutti ‘un santo al mese’ (chiesetta Crocifisso, Gorla)

12 g 21, Scuola decanale della Parola adulti (cripta S.Giulio, Castellanza

19 g 20.30, a Prospiano, S.Messa e incontro decanale gruppi missionari

22 d 10, S.Messa e incontro bambini II elementare e loro genitori

23 l 21, catechesi nei gruppi di ascolto della Parola di Dio con la radio parrocchiale

25 m 21, consiglio unità pastorale con Mons. Giampaolo Citterio, Vicario Episcopale

26 g 20.30, a Gorla, S.Messa per i bambini di IV elem e loro genitori

27 v 21, incontro decanale di tutti i catechisti/e con Mons. G.Citterio, Vicario Episcopale, a Fagnano

Olona (oratorio S.Stanislao)

29 d Festa della Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria.

10, S.Messa per tutte le famiglie, per i bambini di III elementare e i loro genitori.

12.30, al centro S.Carlo, pranzo per tutte le famiglie e animazione in oratorio.

15.30, incontro per tutti gli sposi dei primi 10 anni di matrimonio (centro S.Carlo)

Grazie di cuore a tutti per le offerte raccolte nelle buste durante le benedizioni natalizie alle famiglie. Le spese per il nuovo campo di calcio a Gorla e per la casa della pastorale giovanile a Prospiano sono davvero tante. AssicurandoVi il ricordo nelle S.Messe, confidiamo nella Vostra collaborazione. Dio Vi benedica.

4

Prospiano Note benefiche Offerte Sacramenti € 400,00 (Battesimi e funerali) Offerta natalizia (in 139 buste) € 1.957,00 Offerta natalizia (da ditte) € 2.770,00 Spese di famiglia Compensi dicembre € 200,00 Spese correnti (gas, enel, ecc.) € 870,00

All’ombra della Croce 16.Uboldi Lucia di anni 82 17. Colombo Mario di anni 86 18. Amadori Dario di anni 70

Gorla Minore Note benefiche

Offerte Sacramenti € 560,00 (Battesimi, matrimoni e funerali) Offerta natalizia (in 526 buste) € 11.445,00 Pro missioni (da negozi) € 400,00 Per campo calcio oratorio - in memoria N.N. € 1.000,00 - cena e tombolata 17/12 € 720,00

Spese di famiglia Compensi dicembre € 600,00 Spese correnti (gas, enel, ecc.) € 4.090,00 Attività caritative € 310,00

Rinati in Cristo 36. Villella Leonardo di Walter e Colombo Laura 37. Tuccio Anna di Gaetano e Salmoiraghi Stefania 38. Matrone Mia di Francesco e Ferioli Giada 39. Gallingani Astrid Maria di Stefano e Forlani Miriam 40. Lucchetti Mayla di Melissa 41. Eustacchio Riccardo di Matteo e Colombo Elena 42. Motta Francesco di Vito e D’Ippolito Veronica

All’ombra della Croce 30. Atzori Marco di anni 59 31. Ubbiali Francesco di anni 92 32. Margutti Ercole di anni 89 33. Caldiroli Pinuccia di anni 80 34. Ferioli Pietro di anni 90 35. Angaroni Giordano di anni 77 36. Cocco Rossana di anni 84

Auguri a tutti

don Giuseppe,

don Andrea,

le Suore

Scuola materna S.Carlo e Terzaghi

Iscrizioni anno scolastico 2017/18

in segreteria della scuola

dal 16 gennaio al 6 febbraio (ore 9-16)

(ore 9-/16)

Page 5: Parrocchia SS.Nazaro e Celso in Prospiano anno 2017 … compiere passi di riconciliazione, mediante pensieri e atti di umiltà e di misericordia che alla fine allietano la vita liberandola

Mercoledi 1 feb

lo ‘stile’ della Chiesa nel mondo attuale la trasformazione missionaria della Chiesa

Giovedi 2 febbraio

il ‘volto’ di una comunità evangelica una madre dal cuore aperto

Venerdi 3 febbraio

il ‘linguaggio’ della Chiesa: passa parola, ovvero, passa LA Parola

Luogo: Parrocchia San Lorenzo di Gorla Minore, ore 21

Predicatore: Padre Marzio Calletti, rettore emerito Santa Casa di Loreto

Tutti i fedeli delle Parrocchie del Decanato Valle Olona sono invitati

5

Ai fedeli della Chiesa Ambrosiana

Con viva gioia e letizia grande

accogliamo il nostro Arcivescovo. Card. Angelo Scola,

in visita pastorale al nostro Decanato

Chiesa S.Maria Assunta (via Dante)

Fornaci di Fagnano Olona Venerdi 10 febbraio , ore 21

Tutti siete invitati

Prepariamoci all’incontro con il nostro Arcivescovo,

successore degli Apostoli,

partecipando agli Esercizi Spirituali che ci aiuteranno a riflettere sulla

esortazione Apostolica ‘EVANGELII GAUDIUM’ di Papa Francesco

sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale

Programma della visita

di Papa Francesco

Incontri

di grazia

nel

2017

Page 6: Parrocchia SS.Nazaro e Celso in Prospiano anno 2017 … compiere passi di riconciliazione, mediante pensieri e atti di umiltà e di misericordia che alla fine allietano la vita liberandola

e a tutti gli abitanti

della città metropolitana

e delle terre di Lombardia

Carissimi,

Papa Francesco viene a Milano il 25 marzo 2017,

solennità dell’Annunciazione della Beata Vergine

Maria per il ministero che gli è stato affidato di

confermare nella fede i suoi fratelli (Lc 22,32).

In questa terra, laboriosa fino alla frenesia e forse

incerta fino allo smarrimento, generosa fino allo

sperpero e forse intimorita fino alla spavento,

sentiamo il bisogno e domandiamo la grazia di

essere confermati in quella fede che gli Apostoli ci

hanno trasmesso e che attraversa i secoli fino a noi.

Ci incamminiamo verso l’evento della visita papale

con il desiderio che non si riduca ad esperienza di

una emozione intensa e passeggera: sia piuttosto una

grazia che conforti, confermi, orienti la nostra fede,

nel nostro cammino verso la Pasqua, in preghiera

con Maria e offra ragioni e segni per la speranza di

tutti gli uomini e le donne della nostra terra.

Aspettiamo la vista di Papa Francesco quale

compimento della “visita pastorale feriale” in atto

nella nostra diocesi, che si propone di intuire il passo

che il Signore ci chiede per continuare a irradiare la

gioia del Vangelo: sarà pertanto utile riprendere

Evangelii Gaudium e la Lettera Pastorale Educarsi

al pensiero di Cristo, perché sia maggiormente

conosciuta e approfondita e perché diventi realmente

“anima” della vita delle comunità, attraverso

proposte di preghiera, per esempio in momenti di

prolungata adorazione, iniziative di formazione, per

esempio in occasione di catechesi per adulti e della

predicazione speciale nei quaresimali.

Siamo in cammino per custodire e far risplendere i

tratti di una Chiesa umile, disinteressata e beata,

come Papa Francesco stesso ha raccomandato alla

Chiesa Italiana, nel Convegno ecclesiale di Firenze.

Ci prepariamo a ringraziare il Papa per il dono del

Giubileo straordinario della Misericordia annunciato

in Misericordiae vultus.

Avremo cura che l’abbondante effusione di grazie, sperimentata da molti, continui a portare frutto nel

vivere il sacramento della riconciliazione nelle nostre chiese e nelle chiese penitenziali (in coerenza con

quanto ci chiede il Papa nella lettera apostolica Misericordia et misera, in cui sono richiamati anche altri

aspetti importanti del cammino successivo al Giubileo). A questo proposito sarà opportuno che in ogni

chiesa siano decisi e pubblicati orari di presenza assicurata del confessore e potrà essere fruttuoso che il

sacramento della confessione sia celebrato anche in forma comunitaria.

A nessuno manchi mai l’offerta della misericordia del Padre che rigenera la vita e nutre la speranza. 6

Dobbiamo insistere sulla conversione missionaria delle nostre comunità e la responsabilità della

testimonianza di cui deve farsi carico ogni battezzato. “Ho un popolo numeroso in questa città” rivela il

“In questa

città

io ho un

popolo

numeroso,

dice il

Signore” (Atti 18,10)

Page 7: Parrocchia SS.Nazaro e Celso in Prospiano anno 2017 … compiere passi di riconciliazione, mediante pensieri e atti di umiltà e di misericordia che alla fine allietano la vita liberandola

Signore all’apostolo scoraggiato (cfr At 18,10). I passi che le comunità decidono durante la visita

pastorale devono orientare il cammino di tutti verso il campo che è il mondo, con le opere di misericordia

e le parole che ne rivelano l’origine e il senso.

L’Arcivescovo porterà il Santo Chiodo per le strade della diocesi durante le Via crucis di Quaresima per

accompagnarsi alle comunità in cammino nel segno della Pasqua, con l’annuncio dell’amore fino alla fine

che conforma ai sentimenti e alla mentalità di Cristo, al punto da rendere possibile essere misericordiosi

come è misericordioso il Padre. Nessuno deve lasciarsi rubare la gioia dell’evangelizzazione (EG 83), che

diventa conversazione quotidiana, educazione alla fede nelle famiglie, pratica ordinaria negli affetti, nel

lavoro, nella festa. Un “popolo numeroso” ha bisogno del Vangelo e questa nostra città lo invoca con

segni e linguaggi molteplici.

Il programma della visita di Papa Francesco è stato pubblicato: l’intensità di quella giornata rivela

l’affetto del Papa e il suo desiderio di raggiungere tutti e noi tutti vogliamo prepararci a ricambiare

l’affetto e a farci raggiungere dalla sua parola. Vogliamo tutti essere presenti, non pretendendo il

privilegio di essere i primi, i vicini, i preferiti, ma desiderando la grazia di essere benedetti dentro il

popolo numeroso che questa città esprimerà in quell’occasione.

In preparazione alla visita pastorale del nostro Arcivescovo, Card. Angelo Scola, il Vicario Episcopale, Mons. Giampaolo Citterio e il Decano, stanno incontrando i singoli consigli pastorali parrocchiali del nostro Decanato ed alcuni ambiti pastorali particolarmente significativi. Nei primi giorni dello scorso dicembre, si è svolto, a Gorla Minore, l’incontro dei GRUPPI DI ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO. Ho avuto la gioia di partecipare a questo incontro come membro di un gruppo di ascolto della Parola di Dio della nostra comunità parrocchiale e ne vorrei dare testimonianza a tutti coloro che non hanno potuto essere presenti: è stato un momento di grande condivisione fra le diverse realtà parrocchiali del nostro decanato Valle Olona, nel quale ci siamo confrontati sul lavoro svolto e su quanto rimane da fare per migliorare questa nostra esperienza. La serata si è aperta con una Santa Messa molto suggestiva ed è proseguita con l’incontro vero e proprio fra il vicario episcopale e i rappresentanti dei vari gruppi. Il dibattito è stato preceduto da un video breve, ma molto significativo, che ci ha fatti riflettere sul significato dell’evangelizzazione nei nostri tempi. La figura del cristiano evangelizzatore è oggi rappresentata da chi sa stare accanto al proprio fratello con garbo e senza imposizioni, mostrando la propria Fede con serenità, senza giudicare ma facendo sentire la propria vicinanza con la preghiera e le azioni concrete. Più che le parole dette conta la testimonianza! Nella relazione dei vari rappresentanti si sono evidenziati punti di forza e punti di debolezza dei vari gruppi; comune a tutti è l’esperienza della preghiera e della lettura condivisa dei testi suggeriti (quest’anno il “discorso in parabole” dal vangelo di Matteo 13, 1-52), diversi i modi di rapportarsi a quanto introdotto dagli animatori: chi con la preghiera, chi con la meditazione, chi con il tentativo di portare nella vita quotidiana gli insegnamenti evangelici. Difficile per tutti l’allargamento dei gruppi a nuovi partecipanti: in questo senso Monsignor Citterio ci ha suggerito di testimoniare la bellezza di questo nostro ritrovarci insieme alle giovani coppie appena sposate o alle famiglie che hanno i bambini iscritti all’Iniziazione Cristiana (catechismo). Sarebbe bello però portarla anche al di fuori dello stretto ambito parrocchiale! Ultimati i confronti ci siamo ritrovati per un allegro buffet, sempre gradito e sempre utile a stringere nuove conoscenze e rinsaldare vecchie amicizie. Vorrei concludere con un appello sentito: venite ai gruppi d’ascolto. Si tratta di un impegno davvero piccolo, piccolo, poco più di un’ora al mese. Gli animatori sono preparatissimi, le case accoglienti. Non abbiate paura, venite innanzitutto per ascoltare e, se vi sentirete pronti, per portare la vostra esperienza. Se anche non parlerete, uscirete da questi incontri rafforzati nella Fede e nutriti nell’anima. Gesù ha detto: “non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4, 4). Ecco, nei gruppi d’ascolto riscoprirete proprio la bellezza di essere saziati dalla Sua parola. Vi aspettiamo! Prossimo incontro di catechesi

nei gruppi di ascolto nelle famiglie: 7 lunedi 23 gennaio, ore 21

Page 8: Parrocchia SS.Nazaro e Celso in Prospiano anno 2017 … compiere passi di riconciliazione, mediante pensieri e atti di umiltà e di misericordia che alla fine allietano la vita liberandola

Pubblichiamo alcune indicazioni date, su incarico di Papa Francesco, dalla CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE (sul sito www.vatican.va è possibile scaricare l’intero testo del documento)

Istruzione Ad resurgendum cum Christo circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri

in caso di cremazione

Per risuscitare con Cristo, bisogna morire con Cristo, bisogna «andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore» (2 Cor 5,8). Con l’Istruzione Piam et constantem del 5 luglio 1963, l’allora Sant’Uffizio ha stabilito

che «sia fedelmente mantenuta la consuetudine di seppellire i cadaveri dei fedeli», aggiungendo però che la cremazione non è «di per sé contraria alla religione cristiana» e che non siano più negati i sacramenti e le esequie a coloro che abbiano chiesto di farsi cremare, a condizione che tale scelta non sia voluta «come negazione dei dogmi cristiani, o con animo settario, o per odio contro la religione cattolica e la Chiesa». Questo cambiamento della disciplina ecclesiastica è stato poi recepito nel Codice di Diritto

Canonico (1983) e nel Codice dei Canoni delle Chiese Orientali (1990). Nel frattempo la prassi della cremazione si è notevolmente diffusa in non poche Nazioni, ma nel contempo si sono diffuse anche nuove idee in contrasto con la fede della Chiesa. La Congregazione per la Dottrina della Fede ha ritenuto opportuno la pubblicazione di una nuova Istruzione, allo scopo di ribadire le ragioni dottrinali e pastorali per la preferenza della sepoltura dei corpi e di emanare norme per quanto riguarda la conservazione delle ceneri nel caso della cremazione….. Seguendo l’antichissima tradizione cristiana, la Chiesa raccomanda insistentemente che i corpi dei defunti vengano seppelliti nel cimitero o in altro luogo sacro. Seppellendo i corpi dei fedeli defunti, la Chiesa conferma la fede nella risurrezione della carne, e intende

mettere in rilievo l’alta dignità del corpo umano come parte integrante della persona della quale il corpo condivide la storia. Non può permettere, quindi, atteggiamenti e riti che coinvolgono concezioni errate della

morte, ritenuta sia come l’annullamento definitivo della persona, sia come il momento della sua fusione con la Madre natura o con l’universo, sia come una tappa nel processo della re–incarnazione, sia come la liberazione definitiva della “prigione” del corpo. Laddove ragioni di tipo igienico, economico o sociale portino a scegliere la cremazione, scelta che non deve essere contraria alla volontà esplicita o ragionevolmente presunta del fedele defunto, la Chiesa non scorge ragioni dottrinali per impedire tale prassi, poiché la cremazione del cadavere non tocca l’anima e non impedisce all’onnipotenza divina di risuscitare il corpo e quindi non contiene l’oggettiva negazione della dottrina cristiana sull’immortalità dell’anima e la risurrezione dei corpi. La Chiesa continua a preferire la sepoltura dei corpi poiché con essa si mostra una maggiore stima verso i defunti; tuttavia la cremazione non è vietata, «a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana». Qualora per motivazioni legittime venga fatta la scelta della cremazione del cadavere, le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nel cimitero o, se è il caso, in una chiesa o in un’area appositamente dedicata a tale scopo dalla competente autorità ecclesiastica. Per i motivi sopra elencati, la conservazione delle ceneri nell’abitazione domestica non è consentita. Per evitare ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista, non sia permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo oppure la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti, tenendo presente che per tali modi di procedere non possono essere addotte le ragioni igieniche, sociali o economiche che possono motivare la scelta della cremazione. Nel caso che il defunto avesse notoriamente disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana, si devono negare le esequie, a norma del diritto.

Come già sapete, Padre Francis, residente a Nizzolina, ha

terminato i suoi studi e, in questi giorni, è tornato in Africa per

svolgere la sua missione pastorale. Era suo l’impegno di

celebrare la S.Messa prefestiva del sabato sera, ore 20.30, a

Prospiano: lo ringraziamo di cuore. Purtroppo, abbiamo saputo

che difficilmente verrà sostituito a breve tempo. Nella speranza

di non creare disagio e certi della Vostra comprensione, dalla

solennità dell’Epifania (6.1.2017) la S.Messa delle 20.30 del

sabato sera a Prospiano sarà sospesa.