Parrocchia Santuario Madonna in Campagna - Gallarate 2011 ... · consegna definitivamente al...

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IncontroAnno XXXIII - n° 5 - Ottobre 2011

Periodico della Comunità Parrocchiale di Madonna in Campagna - Gallarate

www.micgallarate.it

Dir. Resp. : don Carlo ManfrediReg.Trib.Busto A. N. 09/01

Stampa: A.Ferrario Ind.Graficavia Madonna in Campagna 1, Gallarate.

Il presente numero è stato chiuso il 9 Ottobre 2011

Ne sono state stampate 2.000 copie. Viene recapitato a tutte le famiglie residenti

nel territorio della parrocchia ed offerto a quanti sentono di amare

MADONNA IN CAMPAGNA.

FOTO DI COPERTINA70° DI COSTITUZIONE DELLAPARROCCHIAI PARROCI

Indirizzi utili

don Carlo Manfredi, parrocovia Leopardi, 4 - tel. 0331 [email protected]

Centro Parrocchiale Paolo VIvia Bachelet 9 - tel. 0331 [email protected]

Suore, Figlie di Maria Ausiliatricevia Pio La Torre 2 - tel. 0331 796541

Orari SS. Messe:

sabato e prefestive: ore 18.00festive: ore 8.00, 9.30, 11.00, 18.00feriali: ore 8.00mercoledì: S. Messa della Comunità, ore 20.45 (Cappella del Centro Parr.)giovedì: ore 15.00 S. Messa (Santuario)venerdì: S. Messa per i ragazzi, ore 17.00 (Cappella del Centro Parrocchiale)

Sommario

Vita San Carlo pagg. 4-5Festa dello Sport pag. 6GMG Madrid pagg. 7-10A Zarqa, Giordania pagg.10-11Pellegrinaggio inTerra Santa pagg. 12-13Matteo, salesiano pag. 14Intervista a suor Anna pagg. 16-17Prossimamente pagg. 18-19Anagrafe parr. pagg. 20-23

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Anche se il mese di settembre e l’inizio d’ottobre hanno, dal punto di vistameteorologico, allungata l’estate 2011, il nuovo e atteso numero di INCONTRO laconsegna definitivamente al “dolce ricordo”, come sempre ricco di nostalgia …

Ricordare e basta non porta lontano, occorre raccogliere il messaggio,meglio i tanti messaggi che questo tempo ricco di iniziative ci consegna, per nonrimanere semplicemente prigionieri di ingannevoli ricordi di ciò che è stato, con ilpericolo che il vissuto, purificato da ogni difficoltà e fatica, è sempre e solo “bel-lo”…

Invece anche questa estate, come ogni esperienza umana, è segnata dalchiaro-scuro delle nostre vicende personali e non … E dalla realtà a volte com-plessa da decifrare.

Così lasciamo un GREST 2011, come sempre, ricco di gente soprattutto diragazzi e ragazze che per sei settimane si sono confrontati su di un cammino dicrescita umana e cristiana che ha chiesto, agli animatori e animatrici, di misurar-si con una proposta coinvolgente non solo da un punto di vista tecnico, ma conuna riflessione sui valori che muovono oggi gli animatori del nostro Oratorio: “ani-matore cristiano, non par- time, ma tutto l’anno”.

E come dimenticare le feste? Queste hanno segnato nel tempo l’estate.Da quella dello Sport, non più all’inizio dell’anno, ma alla fine, così chi ha fatto unpercorso sportivo in oratorio ha un momento tutto suo per ritrovarsi con tutti e darcorpo a quel messaggio tipico dell’oratorio: SPORT in Oratorio … da non confon-dere con il detto “SPORT d’oratorio” inteso come attività di bassa qualità e mar-ginale. Mentre qui ci sono persone che investono tempo, e anche “denaro” percreare uno sport a misura dei ragazzi.

Le diverse iniziative poi vissute “fuori parrocchia”: vacanze, pellegrinaggi,giornata mondiale della gioventù, hanno avuto la caratteristica dei “numeri” con-tenuti, ma un’ampia gamma di esperienze – provocazioni - valori per chi le havissute in prima persona. Un patrimonio personale, ma che chiede di essere con-diviso.

L’ultima “novità” di questa lunga estate è stato il passaggio di “testimone”tra direttrici dell’oratorio: suor Vilma e suor Anna, un momento delicato, ma utile,anche se in anticipo di un anno, per un confronto e un potenziamento sui valori ele scelte circa il percorso educativo dell’Oratorio.

La ricchezza di questa estate 2011 ci permette di affrontare con fiduciae coraggio il cammino che ci attende … Così che l’autunno e il prossimo invernopossano essere solo eventi metereologici.

don Carlo

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IL CARDINALE E LA PESTE A

MILANO

La sua vita di uomo - e di cardi-nale – fu segnata dagli anni dellapeste a Milano che cominciò amanifestarsi nell’Agosto 1576.San Carlo riuscì a tramutare que-sta terribile esperienza in occa-sione per aiutare la sua gente.Il contagio fu rapidissimo, già asettembre si contavano circa sei-mila morti e molte personalità au-torevoli, tra cui il governatorespagnolo, si erano rifugiate in lo-calità lontane e sicure. L’arcivescovo Carlo invece, scel-se di rimanere a Milano pur sa-pendo bene il rischio che correvatanto che fece subito testamentonominando erede universale deisuoi beni l’Ospedale Maggiore diMilano.Non si accontentò di procurare eorganizzare i soccorsi dall’arcive-scovado - chiedendo e ottenen-do grande disponibilità e collabo-razione da parte di uomini e don-ne che visitavano e soccorreva-no gli appestati - ma lui stesso sirecava al lazzaretto e alle 200capanne fatte costruire al di fuoridelle porte della città per poterospitare tutti i contagiati.San Carlo usciva tutti i giorni avisitare i malati e a soccorrerli nelcorpo e nello spirito.

Arrivò l’inverno e fu necessariotrovare indumenti e coperte; SanCarlo non si perse d’animo: utiliz-zò le tappezzerie e i drappeggi dicasa sua distribuendoli a larghe

mani.La sua attività fu instancabile,organizzò confraternite religiosee istituti benefici e continuò avisitare la sua grande diocesiportando sollievo spirituale e aiutieconomici anche alle parrocchiepiù piccole e lontane.Fece molto dal punto di vista pra-tico ma fece altrettanto anche sullato spirituale: organizzò e parte-

cipò a numerose processioni perchiedere la fine dell’epidemia in-segnando che sempre l’uomo ènelle mani di Dio e affidando tuttii fedeli alla Madonna.Nel settembre 1577 la peste finì,almeno nella città di Milano.Continuò invece ancora con lun-ghi strascichi nel resto della Dio-cesi ma nessuno dimenticò l’al-truismo dell’arcivescovo che nel1584 tornò al Padre.

Morì giovane, a 46 anni, provatodalla fatica e dal lavoro duro.Anche negli ultimi tempi continuòle sue visite pastorali, talvoltasenza nemmeno mangiare e dor-mire per poter testimoniare lafede cristiana e la misericordia diDio a quante più persone possi-bili.

Alessandra

Stiamo ripercorrendo, moltovelocemente, la vita di SanCarlo Borromeo, co-patronocon Sant’Ambrogio della Dio-cesi e di cui si celebra il 4°centenario di canonizzazione.Nel numero di giugno abbia-mo ricordato il suo ingresso acapo della Diocesi e la suastraordinaria attività ...

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I SACRI MONTI DI VARALLO E VARESE

Una delle caratteristiche principali dellafede di san Carlo fu la sua devozione aMaria. Frequentava spesso il Sacro

Monte di Varallo e l’ultimo suo pellegri-naggio è di pochi giorni prima dellamorte.Diede forte impulso alla costruzione delSacro Monte di Varese come luogo dipellegrinaggio e di preghiera a Maria,occupandosi della comunità religiosa diSanta Maria del Monte perché vi vede-va un luogo privilegiato e benedetto, unsegno speciale della benedizione dellaMadonna, un cammino tra le 14 cappel-le che porta dolcemente al Santuariopermettendo la preghiera e la medita-zione dei misteri della vita di Cristo.Non fece in tempo a vedere l’inizio deilavori per la costruzione della Via Sacradi Varese che si conclusero nel 1690.

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“HUMILITAS” IL PROGRAMMA DELLA

SUA VITA

Tutte le sue fondazioni furono con-trassegnate dal suo motto, formatoda una sola parola: HUMILITAS, umil-tà.San Carlo sostituì presto il simboloaraldico dei Borromeo con la parola“Humilitas”, che divenne il program-ma della sua vita, di cristiano ancorprima che di cardinale. Quandovoleva trascorrere qualche ora diservizio agli altri e di preghieraandava all’attuale chiesa di SanBarnaba, dove ancora un’incisionericorda che lo stesso San Carlo per

umiltà lavava anche i piatti.

Vedute dei Sacri Monti di Varallo e di Varese

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VACANZE ADOLESCENTI

MILANO-PALERMO:

ANDATA E RITORNO!

Siamo decollati dal famosissimoe trafficatissimo aeroporto di Mi-lano Malpensa al mattino prestoin direzione aeroporto Falcone &Borsellino di Palermo, ex aero-porto Punta Raisi.A Palermo ci aspettava un pul-lman che ci ha portato al nostroluogo di pernottamento; subitoalcuni hanno notato che nellapiscina, molto vicino alle lorocamere, dei bambini giocavanoe si divertivano visionati da ra-gazzi/animatori che svolgevanola stessa funzione che hanno gliadolescenti nei nostri oratori. Al pomeriggio ci siamo fatti unbuon bagno ristoratore graziatida alcune nuvole che sono pas-sate senza far danni.Il giorno dopo siamo partiti dibuon mattino per andare a SanVito lo Capo, dove siamo rimastifino alla sera. La spiaggia era

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FESTA DELLO SPORT

18 GIUGNO

SPORTIVAMENTE INSIEME

Una girandola di colori, un ab-braccio a formare la “S” e la “I” ,losport è colore, è incontro, è co-noscenza, è vita.MANUEL FINESSI, campione delmondo categoria non vedenti,cintura nera 2° dan, inaugura lafesta accompagnandoci per ma-no nel mondo del non vedere.Il Sesto Senso ... viaggio nelbuio. Accendiamo la FIACCOLA: è Ilmomento in cui accogliamo Gesùin persona nella nostra vita. Eglidiventa pane per noi. Non impor-ta se vinciamo o perdiamo, ciòche importa è che se Gesù è connoi ... la vittoria è sicura.Per tutta la giornata una carellatadi sport, danza, ginnastica, vol-ley, basket, calcio, judo hannoimpegnato gli ALL-EDUCATORI delnostro oratorio che hanno pre-sentato e fatto provare a grandi epiccoli le nostre proposte di sportin oratorio. La festa ha dato il VIA al TORNEO

DI BASKET e al TORNEO DI CALCIO A

5 che dal 20 giugno al 24 lugliohanno visto protagoniste squa-dre amatoriali e non, che SPORTI-VAMENTE INSIEME, hanno datoesempio di professionalità e ami-cizia.Tra gli impegni sportivi un appun-tamento eccezionale il 13 luglio. Il nostro oratorio ha ospitato lasquadra nazionale di Basket incarrozzella a cura di HandicapSport Varese, una dimostrazionedi vero sport agonistico: i prota-

gonisti, pur non avendo la totalemobilità degli arti inferiori, ci han-no dimostrato che con lo sport,una grande volontà di vita e lafede si possono superare gliostacoli che la vita ti può far in-contrare.

Le due associazioni PGS eOSGB, hanno ringraziato l’orato-rio con una targa intitolata “LOSPORT IN ORATORIO”, e in par-ticolare suor Vilma e don Carloche hanno dedicato tanto del lorotempo ad aiutarci nel cammino diformazione che ha portato PGS eOSGB a vivere insieme questegiornate come un GIOCO DISQUADRA VINCENTE.

Daniela

Si tratta di cartoline parti-colari, illustrate dalle foto-grafie scattate per fermareesperienze estive, vissutedentro e fuori la nostra co-munità, durante questa lungaestate!

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stupenda e il mare non era dameno; in quel momento ci siamocompletamente dimenticati ilNord amando sempre più laSICILIA. La settimana è stata divisa tramomenti di svago e ascolto di te-stimonianze ed esperienze moltoforti: tra le tante, a mio parere,quelle che hanno lasciato di più ilsegno sono state la visita e ani-mazione allo ZEN dove si è vistala “Palermo più brutta” che peròci ha lasciato un’immagine stu-penda dell’entusiasmo e dellavoglia di mettersi in gioco deibambini del luogo! La seconda è stata la testimo-nianza della FONDAZIONE “GIOVAN-NI E FRANCESCA FALCONE” in cui ciè stato raccontato tutto quelloche ha fatto il giudice Falcone equello che sta facendo tuttora lafondazione.Infine, non meno importante, c’èda ricordare tutto quello che inostri educatori e accompagna-tori hanno fatto per noi, infatti ci

preparavano gli incontri, le sera-te, chiudevano un occhio sullenostre capatine nelle camere al-trui, ecc... Come conclusione vorrei usareuna frase che si continuava asentire durante la vacanza: voiche leggete questo articolo ricor-

date che per stare bene insiemebisogna essere: BUONI CRISTIANI E

ONESTI CITTADINI!

A. G

Tante volte abbiamo sentito par-lare della GMG (Giornata Mon-diale della Gioventù), ma cosaessa sia davvero lo può saperesolamente chi vi ha partecipato! E anche un racconto non riusciràmai a farle onore.La Giornata Mondiale non è so-lamente una modalità che i gio-vani utilizzano per manifestare alPapa, guida ed esempio per lacomunità Cattolica, tutto il loroaffetto e la loro ammirazione; maè anche un magnifico punto di ri-trovo per tutte quelle personeche, unite da una stessa fede elegate da principi comuni, nonvedono l’ora di gridare al mondola gioia del proprio essere Cri-stiani. In questa GMG si è raggiunto unnumero record di presenze: lamaggioranza era costituita daSpagnoli, Italiani e Francesi. Nonsono mancate però piccole ograndi rappresentanze da ognialtro Paese, neanche da parte diquegli Stati in cui la religione

Cattolica è la minoranza e spes-so non ben vista: Cina, Qatar,Iran …La gente che vi si incontra è ve-ramente moltissima; e pensareche essa sia lì per uno stessoscopo e con una immensa gioia,voglia di conoscere e mettersi ingioco è incredibile!L’atmosfera che si respira è dav-vero magica; ci sono un’allegriae una spontaneità inimmaginabi-li. Gente da ogni parte del globo,che porta fiera la bandiera delproprio paese e cerca di barat-tarla con quelle di altri Stati insegno di amicizia e comunione;persone che, pur vedendoti perla prima volta nella loro vita, sifermano a chiacchierare con te,chiedendoti interessati come tustia e da dove tu venga. La felici-tà che si prova poi nello scorge-re da lontano, in mezzo a quei 2milioni di persone, una facciaconosciuta è davvero unica. Quest’anno si è offerta Madrid diospitare la GMG; ma pur essen-

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do essa una città meravigliosa lenostre foto sono state dedicatequasi tutte agli incontri e agliscambi con le altre nazioni, a tuttii sorrisi e i momenti di gioia checi hanno accompagnati, ai gentilivolontari che ci hanno ospitato eaiutato a Galapagar (dove allog-giavamo) e, ovviamente, al no-stro caro Papa.La GMG però non finisce qui,essa ha anche molti momenti diriflessione e formazione, durantei quali si può seriamente pensarealla propria vita e a come si vivela Fede. Spunti e domandeimportanti vengono lanciati du-rante le tre catechesi che si ten-gono i giorni prima della Veglia;esse sono presiedute da Car-dinali, ognuno dei quali appro-fondisce un aspetto del temadella Giornata Mondiale, portan-do anche esempi concreti e testi-monianze che possono essere diaiuto. Il tema di questa GMG era“FIRMES EN LA FE”, ossia “SALDI

NELLA FEDE”; il nostro motto suo-nava però così: “RADICATI E FON-DATI IN CRISTO, SALDI NELLA FEDE!”. Le nostre catechesi si tenevanoin diversi padiglioni della fiera diMadrid, divisi per nazionalità;ma, essendo gli italiani più di60.000, ci siamo ulteriormentedivisi in più padiglioni. Il nostrofantastico padiglione 9 ospitava“solo” 12.000 italiani, tra cui tuttala diocesi di Milano. Prima di ini-ziare l’incontro con il Cardinaleeravamo accolti da musica ebans con gli animatori, durante lapausa di 15 minuti di silenzio erapossibile confessarsi da unostuolo di preti che circondava ilpadiglione e al termine dellacatechesi celebravamo un’alle-gra messa cantata. La primariflessione è stata guidata dalCardinale di Firenze GiuseppeBetori, la seconda da quello diGenova, Angelo Bagnasco e laterza catechesi, quasi un omag-gio a noi Ambrosiani, l’ha guidataDionigi Tettamanzi. Qui c’era l’occasione per trovare

qualcuno di conosciuto!! Vederballare 12.000 persone tutte in-sieme era davvero bello, ancorapiù emozionante è stata la con-fessione in quel contesto e la ce-lebrazione della Messa semprecosì partecipata e solenne, mamai noiosa.Sfortunatamente due momentiimportanti della GMG non siamoriusciti a viverli bene: a causa diun ritardo del pullman, non ab-biamo potuto partecipare allaMessa di apertura e di benvenu-to e alla Via Crucis abbiamo par-tecipato ma da molto lontano enon vivendo quindi pienamenteogni gesto del Santo Padre. Èstato molto significativo peròvedere come, pur essendo spar-si per diverse vie della città, sipotesse seguire con attenzione epassione la celebrazione.I due momenti forti però sonostati sicuramente la Veglia delsabato sera e la Messa delladomenica mattina con il Papa. Inqueste due occasioni l’emozionee l’adrenalina è tale che spessonon riesci a percepire tutta la bel-lezza e la profondità delle omeliee delle preghiere proposte, edevi rileggerle e risentirle, unavolta giunto a casa in tranquillità,per coglierne la vera essenza.

Nonostante ciò l’attenzione e ilsilenzio che calano nel momentodell’Adorazione sono sbalorditivi;milioni di persone che, in unostesso istante, alzano al cielotutte le loro preghiere e richieste.Noi eravamo ospitati in un exaereoporto militare veramentegrandissimo, Cuatro Vientos; ederavamo nel settore C4, questosignifica esattamente in prima filadavanti al Papa!! Anche in questo però non siamostati molto fortunati, ma sicura-mente molto bravi!! Infatti, dopoaver avuto un’intera settimanamolto bella e caldissima, la seradella Veglia ha iniziato a diluvia-re, distraendoci e facendocimorire di freddo. Nonostante ciòniente è riuscito a fermare edemoralizzare i 2 milioni diragazzi che erano lì, come hadetto molto teneramente il Papa.Ci siamo infatti subito coperti eabbiamo ricominciato a gridare alSignore che eravamo lì per lui:“ESTA ES LA JUVENTUD DEL PAPA!”.La pioggia ha completamentebagnato i fogli dell’omelia delPapa, che è quindi saltata; non èsaltata però l’Adorazione, che hafatto tornare un perfetto silenziosu tutto l’immenso spazio checoprivamo. Dopo un caloroso

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saluto e ringraziamento da partedel Santo Padre la notte è statalunga e fredda; ma per la felicitàe l’emozione l’alba è giunta pre-sto. Benedetto XVI° ha fatto ilsuo ingresso ed è passato pro-prio a 30 centimetri da noi!! LaMessa conclusiva è stata vera-mente speciale! L’enorme aero-porto, sveglio ormai da diverseore, era completamente copertoda colori di bandiere, maglie ecappellini che lo facevano asso-migliare sempre più ad un bellis-simo ed enorme tappeto tutto

ricamato. Le immagini dei maxi-schermi che mostravano le ripre-se dall’alto delle migliaia di per-sone presenti mettevano la pelled’oca!! L’omelia del Papa è statadavvero bella ed è arrivata drittaai temi che più provocano i gio-vani: la vocazione, l’amicizia conGesù, la fede nella realtà in cui sivive. Una bella e intensa esperienza,rafforzata dallo stare insiemesemplice, spontaneo, sincero, tranoi del Decanato di Gallarate.Uno stare insieme anche nelle

giornate extra GMG, quelle cioètrascorse a gustare il paesaggiodi Carcassonne e di Barcellona.Noi ora sappiamo che la GMGnon si è conclusa a Madrid, anzilì è incominciata per continuarenelle realtà parrocchiali, nellanostra vita, nelle nostre attività,nelle nostre scelte, nel nostrorestare saldi nella fede. E intantoci diamo appuntamento a Rio deJaneiro per la GMG 2013!

Chiara

UUUUNNNN BBOOOOMMBBOOOOMM DDIIDDII EENNEERRGGIIAAEENNEERRGGIIAA :: CC:: CC AASSAAAASSAA IIII TTAALLIIAATTAALLIIAA ,, JJMMJJ 22001111,, JJMMJJ 22001111LL’’ESPERIENZAESPERIENZA DELDEL VVOLOLONTONTARIAARIATTOO

“Donando non ci si priva, ma si faaumentare in noi la forza di crea-re o rigenerare. Per questo ogniatto d’amore e di generosità [...]è una resurrezione, come l’albe-ro potato che ricresce con mag-giore vigore” ERICH FROMM

Niente di più vero: l'esperienza divolontariato alla Giornata Mon-diale della Gioventù lo testimo-nia! La mia avventura madrilenaprende avvio l’1 e termina il 27agosto. Ciò che è successo in questigiorni è un turbinio di episodi edemozioni forti, indescrivibilmentelucenti nella mia memoria, nono-stante il brusco ritorno alla realtà.Innanzitutto, come mai ho decisodi vivere la JMJ 2011 in questomodo si spiega con la citazionedi Fromm: una GMG da pellegri-na l'ho già sperimentata a Sid-ney, nel 2008. Quest'anno hoscelto di donare quest'estate aglialtri e ho, quindi, colto l'opportu-nità quando ho trovato il bandosul sito della CEI. Da qui la deci-sione di partire alla volta di Ma-drid, senza conoscere nessuno esenza sapere una parola di spa-gnolo!Noi, volontari di CASA ITALIA, sindal lungo viaggio in macchinache ci ha condotti da Roma verso

Madrid, siamo diventati un belgruppo. Non un semplice insie-me di persone più o meno affia-tate, bensì un vero aggregato diragazzi motivati, con spessore,in vera sintonia e spirito di condi-visione. E abbiamo condivisotanto … 24 ore su 24 vivevamotutti insieme per allestire CasaItalia, per poi fornire l'aiuto ade-guato ai pellegrini Italiani, nellaconsapevolezza di fare qualcosadi grande, di importante ai fini diun'ottimale riuscita della JMJ.Un clima di vita semplice, ma allostesso tempo arricchente graziealla preghiera quotidiana, alla

sfera del servizio e della condivi-sione che nasceva nel vivere astretto contatto, sempre. Unacontinuità che non ha subito de-fezioni nemmeno durante i giornicentrali della JMJ, nel completocaos generato da disguidi, inci-denti, scambi di alloggi, furti,ammalati. Anzi, il legame tra noisi è rinvigorito, trasformandoci inun team, e l'obiettivo di ciò chestavamo facendo è diventato unqualcosa di assolutamente foca-le: il sale di ogni giorno, il fonda-mento di ogni ora spesa per glialtri. "Fondati e radicati in Cristo,saldi nella fede": il motto della

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GMG di quest'anno non l'abbia-mo sperimentato frequentando lecatechesi e gli appuntamenti co-muni, bensì nell'azione, sotto ilsole, dai compiti più difficili (ilCentro Informazioni o la sorve-glianza notturna) a quelli più pra-tici (la pulizia o l'approvvigiona-mento), con la volontà di esseresufficientemente esaurienti ed ef-ficienti. Durante il primo periodo mi sonooccupata principalmente dell'al-lestimento dell'UFFICIO COMUNICA-ZIONE NAZIONALE, dove poi sisarebbero riuniti tutti i giornalistie i responsabili stampa durantela settimana della JMJ. Curavo ilsito ufficiale della CEI e quellodella GMG, così come la paginafacebook di Casa Italia, aggior-nando quotidianamente tali siticon articoli, foto e messaggi dacasa. Bello essere parte di un

compito così grande, di una re-sponsabilità affidata!Poi, successivamente, come tuttigli altri, ho ricoperto ogni sorta diservizio in Casa Italia, semprecol sorriso e con una grandeenergia da donare. In particolare,ero l'addetta accoglienza deivescovi italiani all'aeroporto, le-vatacce alla mattina e lunghe at-tese, ripagate dalla gentilezza edalla cortesia di tutti gli ospitati.È bello ripensarci da qui e ritor-nare all'intensità portata nelcuore in questa esperienza cheha visto il nascere di nuove ami-cizie, trovate sul cammino, concui ho condiviso quella sponta-neità che sorge solo quando lerelazioni si basano sulla fiducia,sulla completa conoscenza, frut-to di quello strano microcosmoche siamo riusciti a creare aMadrid. Legami che si sono

creati in modo naturale dall'ade-sione ad un unico obiettivo e dal-la comunione di se stessi.Amicizia e condivisione, grandirisate e grande profondità. Lagiusta commistione di un viveresano, semplice, conviviale e ilcalore di tante persone che simuovono insieme, in sincrono,per far parte di qualcosa a livellomondiale. Il risultato è stataun'atmosfera meravigliosa, chemi ha dato una carica di energiaincredibile. Una bella sensazio-ne. Sentimenti contrastanti digioia e nostalgia.Ora non resta che cercare di por-tare con me la totalità dell'espe-rienza, rilasciando questa vitalitàpoco per volta, nella quotidianità.

Federica

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DDDDAAAA VVIICCIINNOOVVIICCIINNOO ,, ,, NNEESSSSUUNNOONNEESSSSUUNNOO ÈÈÈÈ DDIIVVEERRSSOODDIIVVEERRSSOODAL CANTIERE DELLA SOLIDARIETÀ

A ZARQA, GIORDANIA

Questa frase credo possa esprimere al meglio l’essen-za dei miei 21 giorni di Cantiere della Solidarietà inGiordania, a Zarqa, a pochi kilometri da Amman.Prima di salire sull’aereo che da Linate avrebbe porta-to me e i miei compagni di avventura ad Amman, le in-cognite erano tante. Io e gli altri sette volontari ci scam-biavamo mail per decidere cosa portare, che materialecomperare e quali CD mettere in valigia, ci chiedevamoanche come avremmo fatto a comunicare: l’euforia eratanta, ma il timore di non farcela faceva capolino tra inostri mille pensieri! Ma è bastato il primo giorno di SUMMER SCHOOL, nel-l’oratorio della Chiesa Latina, per spazzare via ogni

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dubbio. Balli, canti, teatro, lavorimanuali, corso di italiano … 100adolescenti che tutte le mattinealle 8.30 erano carichi e pronti adaffrontare una nuova giornata al-l’insegna del divertimento nonpotevano che spronarci a dare ilmassimo!Il divertimento era tanto: tra gio-chi e danze tipicamente giordanisuper gettonati erano anche igiochi che facciamo anche noi alGREST e balli di gruppo che allefeste in oratorio sono un must,tipo la colita o la macarena: tuttoil mondo è paese!A bordo campo, con la scusadell’”oggi io non gioco” si sede-vano davvero in pochi e molti cicoinvolgevano tentando di inse-gnarci la loro lingua, per altro conscarsi risultati! La nostra pronun-cia non andava proprio, maalmeno suscitavamo risa diffusenel cortile dell’oratorio!La fatica non consisteva solo nel-l’ingegnarsi per trovare il ballonuovo o per spiegare un giocomezzo in inglese-mezzo a gesti,ci siamo anche fatti belle sudatea pulire e rimbiancare case … Ma non è ancora abbastanza: ilvero lavoro è stato quello al cimi-tero! Un campo santo che ormaiaveva preso le fattezze di unadiscarica in miniatura. Tra letombe sconnesse abbiamo tro-vato davvero l’inimmaginabile:con l’aiuto degli scout locali

siamo riusciti, più o meno, ariportarlo alle sembianze origina-rie!I pomeriggi, poi, erano all’inse-gna dell’incontro. In piccoli grup-pi visitavamo le famiglie di Zarqa,dalle meno abbienti alle piùfacoltose, cercando di capire usie costumi di una cultura moltodiversa dalla nostra, ascoltandole storie raccontate in un ingleseun po’ stentato, assaggiando ciòche ci veniva offerto, guardandofoto di famiglia e lasciandoci ab-bracciare da braccia ormai vec-chie che da tempo non riceveva-no giovani sorrisi.Un CANTIERE CARITAS non è sololavoro, fatica e sudore, ma anche

e soprattutto, incontri, scambi disguardi, conoscenza di una cul-tura diversa dalla tua, coi suoiprofumi, i suoi sapori particolari,le musiche, i balli, le incompren-sioni che sfociano in risa, e ilmuezzin che alle 4 del mattino ticanta nelle orecchie …Fulcro dell’esperienza sono peròi legami stretti e duraturi intessu-ti con gli altri volontari, frutto dellavoro gomito a gomito, dellacondivisione di gioie e difficoltàdel quotidiano e dall’aperturagratuita di sé per trasformarequel qualcuno che ti è statomesso a fianco all’inizio di que-sto cammino, senza che tu loscegliessi, in un amico che ticonosce quasi più di quello concui vivi da sempre.È difficile, una volta tornati davacanze non del tutto convenzio-nali, sedersi davanti ad un PC echiedersi “come faccio a tra-smettere tutte le emozioni chemi porto dentro in poche righe?”.Ma ho accettato la sfida e sperodi essere riuscita a farvi immagi-nare una piccola parte della miaesperienza. Certe cose se non le sperimentinon le puoi capire … ma se nes-suno ti dice che esiste la possibi-lità di viverle non potrai mai pro-vare anche tu!

Miriam

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Da tempo pensavo al pellegri-naggio in Terra Santa ma circo-stanze e situazioni mi avevanoindotta, sempre, a procrastinare.Poi la decisione: non si potevaaspettare oltre. Sono partita spin-ta certamente dalla fede, ma an-che da quel pizzico di sana curio-sità che c’è in ognuno di noi. Partendo, sapevo di non potertrovare intatti gli ambienti descrit-ti dai Vangeli e di non poter pog-giare i miei piedi sulle orme diGesù: duemila anni di storia can-cellano e trasformano irrimedia-bilmente certe connotazioni. Ero,quindi, alla ricerca di emozioni.Che dirvi? Le emozioni sono sta-te tante e, purtroppo, concentra-te in così poco tempo che hannobisogno di tempi e spazi di silen-zio per essere elaborate, assa-porate, trasmesse. Proverò, co-munque, a comunicarvi piccoliflash di mie annotazioni.

Appena approdata in Galileasono stata investita da una luceche non ha confronti. Che cos’è,la luce diffusa del mare? O quel-la delle cime dei monti innevati?Niente! Al confronto dell’abbaci-nante luce di Gerusalemme, Be-tlemme, Nazareth ....Man mano che si avanza, la ter-ra, qui, è una meravigliosa tavo-lozza di colori che vanno dal-l’ocra bruna al beige chiaro conpiccole chiazze nere di basalto egrosse pietre grigie. Il paese diGesù penso sia uno degli scena-ri più belli del mondo; luce, colo-ri, armonia; l’equilibrio delle li-nee, la fusione dei colori, il blu

delicato del cielo, così concavo, illuccichio di una straordinaria pri-mavera!I paesaggi che si attraversanoparlano al nostro spirito e nonsmettono di cantare nel nostrocuore. Questo luogo, unico nellasua travolgente bellezza, all’oc-chio di chi osserva, appare unapiccola perla abbracciata da uncielo immenso perfettamente cir-colare e di una profondità e tra-sparenza uniche. In terra diIsraele vince il cielo! Percepisco subito perchè Dio sisia manifestato agli uomini qui, inquesti luoghi e perchè il Figliodell’Uomo sia nato in questaterra benedetta!

Qui i Vangeli perdono la loro con-notazione di fatti narrati e diven-tano presenza viva e palpitante.Gesù mi è venuto incontro sullago di Tiberiade attraverso unpaesaggio di incomparabile bel-lezza che invita a sognare, solle-cita la meditazione, suscita lapreghiera. Le sue acque cosìcalme, così placide, così blu ...unblu di una leggerezza, di una tra-sparenza, di una dolcezza infini-te. E poi sempre quella luce,quella straordinaria luce!Sull’increspatura leggera delleonde si “vedono” i passi del Si-gnore, invisibile e presente che tiviene incontro. Questo lago nonpotrò dimenticarlo; resterà persempre nei miei occhi e nel miocuore.

Ho ritrovato il Cristo: nel Get-zemani, dove di notte abbiamo

pregato ed adorato, sulla Via Do-lorosa durante la Via Crucis, sulCalvario seguendo la coinvol-gente processione dei padri fran-cescani. L’ho ritrovato nel deser-to durante la celebrazione Eu-caristica. Qui tutto ti parla di Lui,vivo e presente: durante i riti, nel-l’aria, nel cielo unico ed impara-gonabile nel suo orizzonte infini-to.E poi ancora nella casa di Pietro,ove l’archeologia ci ha donatoemozioni forti restituendoci am-bienti molto vicini alle descrizionievangeliche.

Il nostro gruppo si è subito for-mato come unità di anime in ri-cerca, grazie anche ad Ermen-garda che con la sua solarità hacontribuito, come sempre nel suostile, in questo senso. E soprat-tutto a Gabi, guida palestinesecolta, preparata, ricca di fede econ doti comunicative veramenteeccezionali. Credo siano nateanche delle belle amicizie all’in-terno del gruppo. L’ultimo giornoabbiamo visitato il seminario diBeit Jala, vicino a Betlemme, do-ve abbiamo pranzato con Baha,il “nostro seminarista”, ragazzodolcissimo e penso veramenteconvinto della sua scelta.L’accoglienza è stata veramentesquisita da parte di tutti. Nelmomento del distacco la commo-zione si è impadronita di noi; holetto negli occhi dei pellegrini,che mi erano accanto, le miestesse emozioni ed il proposito ditornare. Suor Vilma ha colto lacommozione e, con dei canti, ha

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3300 AAggoossttoo -- 66 SSeetttteemmbbrree

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cercato di farci superare quel no-do alla gola: grazie suor Vilma! Egrazie anche a don Carlo chesenza troppe parole e forse piùcon i suoi silenzi, ha saputo spro-narci a fare questa meravigliosaesperienza di fede.

Cosa ho portato a casa?La mia Fede: pur non essendomai stata basata su sentimentali-smi, abitudini o esteriorità diqualsiasi tipo, tuttavia la “pesan-tezza del vivere” spesso portaciascuno di noi a far sì che sullanostra anima si formi come unpiccolo-grande strato di arenellache offusca il nostro sentire.Ebbene questo viaggio ha, condelicatezza, rimosso questo stra-to perchè la sorgente potesseriprendere a zampillare e riemer-gere nella sua trasparente bel-lezza. Ho pregato per tutti e per ciascu-no in particolare, perchè ognimembro di questa nostra comu-nità possa prima o poi (meglioprima!) vivere questa straordina-ria esperienza di fede. Da Ge-rusalemme non si torna mai amani vuote ....! A tutti un abbraccio in Cristo.

Lina

Nella foto in alto, al centro, si ve-de Baha, il seminarista “adottato”dall’A.C. parrocchiale

NELL’ANNUALE RICORRENZA DISAN PADRE PIO, UNA IMMAGI-NE DELLA SANTA MESSA CELE-BRATA NEI GIARDINETTI DIVIA PUGLIA.

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MMaatttteeoo,, SSaalleessiiaannoo ddii ddoonn BBoossccooMMaatttteeoo,, SSaalleessiiaannoo ddii ddoonn BBoossccoo

CARISSIMI AMICI DI MADONNA IN

CAMPAGNA, conservo ancora vivanel cuore la bellissima giornata didomenica 2 ottobre, in cui hoavuto la gioia e la fortuna di in-contrarvi e di iniziare insieme avoi questo anno pastorale. Sonoancora vividi e freschi i sorrisiregalati, guizzanti gli sguardiincrociati, calde le mani che mihanno abbracciato … un fiume dibene che a distanza di giorni nonsmette di sorprendermi e di rin-cuorarmi.Per tutto questo, ancora unavolta (perché non lo si fa maiabbastanza), GRAZIE!Condivido con voi un particolaredi quella giornata: ad un certopunto, essendo in evidente difet-to di parole per ricambiare tuttequelle di vicinanza e affetto chemi venivano donate, dicevo allepersone: tutto è grazia! Quandosi ha la fortuna di dire tante voltela parola “grazie”, ci si rendeconto che in realtà è solo il plura-le della parola “grazia”: allora diretante volte la parola “grazie” è uncostante ribadire che è all’operala Grazia di Dio, che tutto ciò chestai vivendo è un dono della Gra-zia. Più ci penso, più prendo consa-pevolezza che la vocazione diciascuno sia lentamente e pa-zientemente intessuta dalla Gra-zia nella propria storia, negliincontri e nelle relazioni che siinstaurano, nella comunità in cuisi cresce. Le persone dellacomunità di Madonna in Campa-gna che ho avuto la grazia diincontrare negli anni della mia

adolescenza esprimevano sem-plicemente questo: che l’incontrocon Gesù dava senso alla loro vi-ta, che a loro piaceva stare inSua compagnia, a tu per tu conLui, e che continuavano a trova-re il loro senso perché facevanodella loro vita un dono per gli altrisempre nel nome di Gesù. Nella loro concretezza (e nellaloro altissima spiritualità) mi di-cevano che esiste una gioia chenon dura un attimo, ma che duraper sempre e che è stata capacedi rapire e riempire i loro giorni.E allora ad un ragazzo può capi-tare di chiedersi questo: non saràche il compimento della mia vitastia proprio in un’esistenza così?Perché vedete, i ragazzi hannotante buone qualità, ma in parti-colare una, una specie di sestosenso che gli fa dire, quando

guardano gli adulti: ma tu ci sei oci fai? Perché se ci fai non miinteressi, se ci sei sono dispostoa seguirti anche in capo al mon-do, per poi prendere la mia stra-da. Ecco, io qui ho incontrato perso-ne così, che c’erano … che ave-vano uno spessore, nei cui occhibrillava una luce speciale quandoti parlavano di Dio, di don Bosco,dell’animazione in oratorio, e cheper queste cose stavano dandotutta la loro vita! Persone cosìsono credibili. I ragazzi sono alladisperata ricerca, più di quantonon lascino trasparire, di questepersone, di vite riuscite, di qual-cuno che, accettandoli così comesono, dica loro la ragione per cuivalga la pena vivere! Questa è una responsabilità forteche gli adulti hanno nei confrontidei ragazzi, soprattutto in unacomunità cristiana. Ne trovo con-ferma anche nella situazione incui mi trovo ora, una scuola con1300 allievi in cui certamente iragazzi ti chiedono che tu insegniloro la matematica, la fisica, ilgreco, il latino … ma molto di piùti chiedono: perché vale la penavivere? Dimmi perché … e seuno è capace di dare la matema-tica, il greco ecc… ma tentennasulla seconda domanda, a pocoa poco si rende conto che gli stasfuggendo il meglio, che a questiragazzi sta dando delle cosebuone, ma non le migliori. Carissimi amici, insieme al piùsentito GRAZIE per tutto ciò che miavete donato, unisco anche que-sto semplice augurio: che pos-

Lo scorso 2 ottobre abbia-mo vissuto la FESTA DI APER-TURA DELL’ORATORIO. È stataanche l’occasione per il pas-saggio di testimone da SUORVILMA a SUOR ANNA, la nuovaDirettrice e per salutareMATTEO GRIGOLI, che l’11settembre scorso a Milano èdiventato Salesiano di donBosco.Matteo ci ha inviato questalettera.

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siate dire ai vostri ragazzi e gio-vani che la vita è davvero bellasolo se è piena di Dio!A presto!

Matteo

Matteo, primo da sinistra il giornodella professione perpetua

GGrraazziiee!! GGrraazziiee!! ssuuoorr VViillmmaa ......ssuuoorr VViillmmaa ......

Sulla base musicale della can-zone “SEI UN MITO” rifattaappositamente per lei, domeni-ca 2 ottobre scorso, durantela Festa di apertura del-l’Oratorio, abbiamo salutatosuor Vilma che ha lasciato ilnostro oratorio dopo 5 anni didirezione.Sono stati pochi anni ma chelasciano il segno: la sua passio-ne educativa e la sua compe-tenza hanno ridato una nuovaspinta alla passione educativadi tante persone che si impe-gnano nella cura di bambini,ragazzi e giovani della nostracomunità.Suor Vilma ci ha fatto appas-sionare ad un GIOCO DI SQUADRAche continua oggi con suorAnna, la nuova direttrice chesi presenta nell’intervista chesegue.Grazie suor Vilma ... per noi seie rimarrai un mito!!!

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BBeennvveennuuttaa,, ssuuoorr AAnnnnaaBBeennvveennuuttaa,, ssuuoorr AAnnnnaa

LUOGO E DATA DI NASCITA

Premosello Chiovenda (provinciadi Verbania) il 7 luglio 1958.I miei genitori, allora abitavano aPallanzeno, io sono nata a Pre-mosello perché lì c’era l’ospeda-le. Quando sono arrivata qui, aMadonna in Campagna, e hovisto il Monte Rosa, mi sono sen-tita subito a casa. Fantastico: ilpanorama e i tramonti!

QUAL’ERA IL TUO PRECEDENTE INCA-RICO? DOV’ERI?Ero a Paderno Dugnano (MI) daquattro anni, preside della scuolamedia, direttrice didattica dellascuola elementare don Bosco edirettrice di una comunità di cin-que suore.

QUANDO È AVVENUTA LA TUA PRO-FESSIONE RELIGIOSA? E QUALI SONO

STATI I TUOI INCARICHI PRECEDENTI?Il 5 Agosto 1981. Quando sonoentrata a diciotto anni nella con-gregazione salesiana, mi hannofatto responsabile degli oratori edella pastorale giovanile, per dueanni sono stata anche in oratorioa Cesano Maderno. Poi mi sonosempre stati affidati incarichi ascuola, come insegnante e comedirigente.

QUALE È STATA LA TUA REAZIONE

QUANDO HAI SAPUTO CHE SARESTI

VENUTA A MADONNA IN CAMPAGNA?QUALI SONO STATE LE TUE EMOZIO-NI?Quando ho saputo che sareiandata in un oratorio pensavonon fosse vero. La prima emo-zione è stata di felicità. Ho l’im-pressione a volte che sia un so-

gno che possa svanire, grazie aDio, è tutto vero!

IL PRIMO IMPATTO? Una sensazione molto positiva ela “paura” di sciupare qualcosa dibello. La paura della novità è nor-male, ma sento vicina la mia co-munità: suor Mirella, suor Elisa,suor Antonia, e le molte personeche mi stanno accompagnando.Vorrei che non si perdesse nullae nessuno, ma che tutti si ritrovi-no in questo “percorso” che ciporta a Dio”.

VUOI RACCONTARCI QUALCOSA DEL-LA TUA FAMIGLIA E DELLA TUA VOCA-ZIONE?I miei genitori, Alfredo e Marghe-rita, sono gia in Paradiso. Ho duefratelli maggiori, uno sposato condue figlie e l’altro missionario sa-lesiano in Chiapas, uno Statodella Repubblica Messicana.Mio papà, era un ex allievo diValdocco, a Torino, viveva vera-mente il carisma salesiano e lapassione educativa. La miavocazione però, nasce dalla dire-zione spirituale. Ho sempre fre-quentato l’oratorio, in una Par-rocchia di Milano, era “il mio pa-ne quotidiano”. Lì c’era un par-roco veramente “grande” che miha accompagnata (direzione spi-rituale) dalla mia prima confes-sione all’entrata nella Congrega-zione salesiana, a diciotto anni. Non volevo farmi suora, e non sospiegare bene come mai sonofinita lì … Dio solo lo sa …C’è poi un piccolo, ma non indif-ferente aneddoto legato a miopapà. Da giovane, lui andò dalsuo confessore per confidargliche avrebbe voluto diventare sa-cerdote salesiano, si sentì ri-spondere: “Non tu, ma due deituoi figli”. Non ce lo rivelò mai,fino al giorno della mia professio-ne religiosa perpetua. A questo punto si può davverocapire che la mia vocazione è so-lo Dono e Grazia di Dio. E crede-temi, tutto questo è stupendo!

ORA PASSIAMO A QUALCHE CURIOSI-TÀ. TITOLO DI STUDIO?Laurea in pedagogia

È iniziato un nuovo anno pastora-le, le vacanze sono trascorse in unbaleno e per tutti i ragazzi è ini-ziato un nuovo anno scolastico.Tutto sembra procedere con lasolita routine, i soliti orari, i soli-ti impegni … C’è però una novità! Nella nostra comunità c’è statauna partenza e un arrivo. SuorVilma è stata chiamata ad un altroincarico nei pressi di Roma e tranoi è arrivata Suor Anna. Le novità destano sempre, si sa,un po’ di curiosità e credo chetutti noi abbiamo il desiderio diapprofondire la nostra conoscenzacon la nuova direttrice.Con molta disponibilità ha rispostoa qualche domanda: scopriamo quidi seguito gusti e storia di suorAnna.

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LIBRO PREFERITO?La Bibbia

FILM PREFERITO?Schindler’s List

UN CANTANTE?Branduardi

SPORT PREFERITO/ PRATICATO?Nuoto e sci

SQUADRA DEL CUORE?Juventus

COLORE PREFERITO?Fucsia

PIATTO PREFERITO?La pastasciutta (in tutte le salse …)

Beh, adesso sapete cosa cucinarequando inviterete a pranzo o cenasuor Anna! Nel frattempo le rinnovia-mo il nostro benvenuto, augurandoleun proficuo e fruttuoso cammino“insieme”.

Cristina

Domenica 18 settembre alle ore 15.30 nel nostroSantuario è stata celebrata una Santa Messa con gliAMMALATI E GLI ANZIANI DELLA NOSTRA COMUNITÀ.Accompagnati dai familiari o dai volontari hannomostrato tanta gioia nel ritornare nel loro amatoSantuario; molti di loro hanno avuto l’occasione diaccostarsi al sacramento della riconciliazione.Sui loro volti si rivelava contentezza e commossa par-tecipazione durante la S. Messa, che di solito ascolta-no attraverso la radio parrocchiale. Dopo la celebrazione è stato donato un crocifisso chedon Carlo ha portato loro dalla Terra Santa.È stato un momento felice, espressione della tenerez-za della comunità.A conclusione il rinfresco nell’atrio del Teatro Nuovodurante il quale hanno potuto chiacchierare e scam-biarsi esperienze e ringraziato don Carlo per il belmomento a loro dedicato.Si prende infatti cura di loro il parroco don Carlo aiutato dai ministri dell’Eucaristia e dai volontari.

Graziella e il gruppo

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PPrroossssiimmaammeenntteePPrroossssiimmaammeennttee

Incominciamo dai bambini, ra-gazzi e giovani che, per le lorocatechesi, si troveranno nei se-guenti giorni: 2A E 3A ELEMENTARE: il martedì ore17/184A E 5A ELEMENTARE: il mercoledìore 17/181A E 2A MEDIA: il giovedì ore 17/183A MEDIA (PREADOLESCENTI): giove-dì ore 18/19ADOLESCENTI 1A,2A,3A E 4A SUPE-RIORE: mercoledì ore 21/22GIOVANISSIMI (18-19 ANNI): merco-ledì ore 21/22GIOVANI: ogni 15 giorni il giovedìore 21/22.Ma ... attenzione: anche per igenitori che stanno vivendo con iloro bambini l'esperienza dellaCATECHESI FAMILIARE vi sono deimomenti di formazione, con lapossibilità di scegliere tra diversefasce orarie quella più confacen-te alle proprie esigenze, per per-mettere a tutti, ma proprio a tutti,di non mancare.Ecco i primi due impegni: GENITORI DEI BAMBINI 2A E 3A ELE-MENTARE: il 14 ottobre ed il 6dicembre alle ore 18 oppure alleore 21; GENITORI DI BAMBINI DI 4A E 5A ELE-MENTARE: il 19 ottobre alle ore 17,oppure il giorno 21 alle ore 18 o21 il primo incontro; il giorno 30novembre ore 17 oppure 2dicembre ore 18 o 21 il secondoincontro.Continuano anche le ormai famo-se “DOMENICHE INSIEME” per geni-tori e ragazzi: quelle al mattino,per la 1a e 2a media, il 16 ottobreed il 27 novembre; quelle al

pomeriggio il 6 novembre per ibambini di 2a e 3a elementare,ed il 13 novembre per i ragazzi di4a e 5a elementare.

Sabato 10 e domenica 11 dicem-bre ci sarà una “2 GIORNI” dedica-ta alle famiglie: insieme, nel cli-ma tipicamente familiare, mo-menti di formazione, condivisio-ne e fraternità in vista del GRANDE

INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE

che si svolgerà a Milano dal 30maggio al 3 giugno del 2012 eche ci vedrà tutti coinvolti.Se abbiamo parlato di catechesiper i più giovani, non dobbiamodimenticare che la formazioneCristiana non termina mai, macontinua per poter attingere nel“continuo” incontro con Gesù e lasua Parola le motivazioni vere eprofonde e la forza del nostrovivere cristiano. Ed allora ANCHE

PER GLI ADULTI la parrocchia offre

tante occasioni di formazione epreghiera, a cominciare dalleGIORNATE EUCARISTICHE che sisvolgeranno dal 19 al 23 ottobre.40 ore di esposizione di GesùEucaristia per l'adorazione per-sonale e comunitaria, con medi-tazioni che prenderanno spuntodal recente congresso eucaristi-co svoltosi a settembre ad An-cona sul tema “Signore, da chiandremo?”.Altro appuntamento importanteè la S.MESSA DELLA COMUNITÀ delmercoledì che, IL TERZO MERCOLE-DÌ DI OGNI MESE, diventerà MO-MENTO SPECIALE DI CATECHESI siadurante la Messa che dopo, perchi vorrà approfondire le temati-che trattate.Dal 20 ottobre, alle ore 21, inizie-rà nel nostro Santuario la “LECTIO

DIVINA” decanale, organizzata edanimata dall'Azione Cattolica,aperta a tutti gli adulti, con ca-denza mensile: i prossimi incontriil 3 novembre ed l’1 dicembre.Presieduta da Mons. Carnevaliavrà come tema: “Coraggio,alzati: il Signore ti chiama. Allascuola di Gesù per educare allavita buona del Vangelo”.Sono iniziati anche i GRUPPI DI

ASCOLTO DEL VANGELO NELLE FAMI-GLIE. Tema di questo anno è “Illibro di Ruth”: se vuoi parteciparea questa iniziativa chiedi a donCarlo o alle suore qual è la fami-glia ospitante più vicina a casatua.Se sei PENSIONATO O CASALINGA, eti pesa uscire alla sera, c'è unappuntamento formativo dedica-to a te: ALLE ORE 15 DEL SECONDO

Dopo un po' di mesi di“vacanza” rieccoci di nuovoper sfogliare insieme l'AGEN-DA PARROCCHIALE: da subito ciaccorgiamo che è ricca diproposte e molte delle attivi-tà sono già ricominciate allagrande. Il nostro centro parrocchialeè ritornato il punto di incon-tro e svolgimento delle ini-ziative per tutti, dai più pic-coli ai più grandi, nonni com-presi.

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MERCOLEDÌ DEL MESE al centro par-rocchiale. Avete visto? La cate-chesi c'è proprio per tutti, dainonni ai più piccini ... sì, ancheper i piccolissimi ci sono incontri:non per loro, ma per i loro genito-ri che potranno così iniziare unacatechesi in famiglia. Appuntamento al 16 ottobre e 19novembre per iniziare/continuareil PERCORSO POST- BATTESIMALE, il19 novembre anche per i genito-ri dei bambini della scuola dell'in-fanzia.

Il 22 ottobre si terrà in Duomo aMilano la VEGLIA MISSIONARIA, an-ticipo della “GIORNATA MISSIONARIA

MONDIALE” che sarà il 23 sul tema“Come il Padre ha mandato me,anch'io mando voi”. Saremochiamati a partecipare con la pre-ghiera ed anche con un aiutoconcreto. In parrocchia il 30 ottobre ci saràla “GIORNATA MISSIONARIA COMBO-NIANA”: le S.Messe saranno pre-siedute da un missionario Com-boniano che ci parlerà dell'operadelle missioni.Inizia la STAGIONE ARTISTICA delTeatro Nuovo: il 15 ottobre si

aprirà con una commedia comi-co-brillante dal titolo “Le sorpre-se del divorzio”. Nella program-mazione sono compresi ancheDUE SPETTACOLI DEDICATI AI BAMBI-NI, domenica 13 novembre e 4dicembre alle 15,30. Inoltre: bal-letti, commedie, musical, cori e“pezzi” d'autore per incontrare igusti di tutti e far riscoprire il tea-tro dal vivo.

Il 1 novembre, FESTA DI TUTTI I

SANTI, martedì, le S.Messe se-guiranno l'orario domenicale.Dall'11 novembre iniziano i giochie le varie sfide in vista del PALIO

DELLA FESTA PATRONALE della “Ra-ma di pomm” che si celebrerà il20. Nella settimana, tutte le sere,i giochi tra i vari settori al Centroparrocchiale. La festa è dedicataalla Madonna e quindi particolareimportanza avranno le SERATE DI

PREGHIERA organizzate dagli abi-tanti di ciascun settore, i quali ri-volgendosi devoti a Maria ne in-vocano la materna protezione.

Sabato 19 l'appuntamento inSantuario alle ore 21 ce lo dà LA

CORALE PARROCCHIALE che con unconcerto in cui il canto si faràpreghiera rende “omaggio a Ma-ria”. Domenica 21 le celebrazioni so-lenni alle ore 11 con le autoritàcittadine ed il tradizionale “DONO

DELLA CERA” e alle ore 18, prece-duta dalla supplica alla Ma-donna. Nel pomeriggio, recitacontinua del S.Rosario.La disputa del Palio sarà un mo-mento di grande festa e sanocampanilismo, tutti faranno il tifoper il proprio settore, sperandonella vittoria. Le premiazioni delpalio si svolgeranno il 25 novem-bre. Anche in caso di cattivotempo, non dimentichiamoci chesiamo in novembre, il palio verràdisputato, ma al coperto presso ilCentro parrocchiale.Lunedì 21, FESTA DELLA PRESENTA-ZIONE DI MARIA VERGINE AL TEMPIO,ci sarà una solenne concelebra-zione, in quanto giorno esattodella festa patronale.E il 23, S.Messa di suffragio per iDEFUNTI DELLA PARROCCHIA con unparticolare ricordo per quelli tor-nati al Padre nell'ultimo anno.L'impegno degli organizzatori èquest'anno più sentito perché ri-corrono i 70 ANNI DELLA PARROC-CHIA. Nell'ambito di questa ricor-renza, il 10 dicembre, in San-tuario il CONCERTO A CURA DELLA

CORALE PARROCCHIALE del “Ma-gnificat”.Domenica 13 novembre inizieràl'AVVENTO ed in questo tempo dipreparazione al Natale ci saran-no RITIRI SPIRITUALI e “CENE POVE-RE”: il giorno 22 per la 2a e 3aelementare, il 23 per la 4a e 5aelementare, il 24 per le medie.Nei giorni 9 e 10 dicembre sisvolgeranno gli esercizi spiritualidi Avvento per adolescenti .Come sempre, raccomandiamodi seguire gli avvisi e le locandi-ne per essere aggiornati su ogniappuntamento.

Maria

Gli auguri per i 60 anni di don Carlo