Parrocchia San Gregorio Magno - Milano Maggio 2017 Comunità … · 2017. 5. 30. · Papa...

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Comunità Insieme Sommario Una vacanza insieme al Pian dei Resinelli Crescere in una vera “civiltà dell’incontro” Il mese di maggio e la devozione mariana Il Rosario una preghiera dei giorni nostri Il Papa in Egitto Civiltà dell’incontro ossigeno della fraternità Vita di oratorio Tre giorni in Madagascar Detto-fatto: guardare, stupire, benedire Via Crucis decanale Gesù, un Dio che discende Calendario di Maggio Parrocchia... in breve Crescere in una vera “civiltà dell’incontro” don Sergio Tomasello Parrocchia San Gregorio Magno - Milano Maggio 2017 Una vacanza insieme al Pian dei Resinelli S icuramente questo numero del nostro giornalino parte con un richiamo un po’ impegna- tivo, che abbiamo tratto dalle parole di Papa Francesco in visita in Egitto. Egli ha sotto- lineato l’importanza di vivere in una società che favorisce l’incontro, e ha sottolineato l’impegno a favorire una vera civiltà dell’incontro, tra tutte le persone e tutte le culture, chiamate a non snaturare la ricchezza di questo fatto, ma- gari per spirito di rivalità o contesa, o semplicemente per fatue ideologie del contrasto. Ci sono invece ricchezze spi- rituali e umane che ognuno di noi porta con sè, non sono individualmente ma proprio come fatto culturale e di men- talità comunitaria. Ne parleremo in questo nu- mero di maggio, facendo te- soro di varie esperienze che favoriscono l’incontro. Anzitutto l’esperienza del Santo Rosario itinerante: ogni sera del mese di maggio la Co- munità esce e si ritrova in po- sti diversi a pregare insieme e ad incontrare l’umanità del nostro bel quartiere. Inoltre l’esperienza decana- le da poco vissuta della Via Crucis in Corso Buenos Aires: da ormai tre anni si ripete questa coraggiosa prova di testimonianza e ci ha permes- so di seguire la Croce di Gesù proprio nel luogo più anoni- mo e frequentato della no- stra zona. Questo ha favorito l’incontro con la nostra Chiesa di Milano - attraverso il suo Vicario Episcopale - e l’incon- tro delle quattro parrocchie del Decanato, dove ormai i volti dei vari parrocchiani si riconoscono e si apprezzano. E poi l’incontro tra credenti e non credenti della nostra cit- tà, magari anche provocatorio ma assolutamente reale con la proposta di vita del cristia- nesimo vissuto e praticato senza vergogna e senza timo- re anche a Milano. Ringrazio poi la coppia di sposi che ci ha descritto nei particolari l’importanza dell’incontro di Papa France- sco davanti anche alla follia omicida che si era appena manifestata in terra d’Egitto: il gesto del Papa e anche la sua ostinazione nel viverlo nonostante tutto ha avuto grande risonanza, anche in tutto il mondo musulmano sunnita. Infine non potevamo con vedere questo tema nel- la vita dell’Oratorio, dove ci sono davvero tante esperien- ze che vanno in questa stes- sa direzione, ma certamente la più recente è stata quella della Tre-Giorni Adolescenti e Medie, che ci ha permesso di curare bene le relazioni tra ra- gazzi diversi, sia per storia che per caratteristiche. Vivendo insieme e facendo esperienza di Comunità tutti imparano e hanno da dare, e questa cir- colarità favorisce la stima e la crescita comunitaria. Certo - direte voi - non tutto funzio- na sempre come vorremmo e per questo bisogna costruire su ciò che unisce le culture, su ciò che è condivisibile e utile a tutti per diventare veramente una società più matura.

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Comunità InsiemeSommarioUna vacanza insieme al Pian dei ResinelliCrescere in una vera “civiltà dell’incontro”

Il mese di maggio e la devozione marianaIl Rosario una preghiera dei giorni nostri

Il Papa in EgittoCiviltà dell’incontro ossigeno della fraternità

Vita di oratorio Tre giorni in MadagascarDetto-fatto: guardare, stupire, benedire

Via Crucis decanale Gesù, un Dio che discende

Calendario di Maggio

Parrocchia... in breve

Crescere in una vera “civiltà dell’incontro”don Sergio Tomasello

Parrocchia San Gregorio Magno - Milano Maggio 2017

Una vacanza insieme al Pian dei Resinelli

Sicuramente questo numero del nostro giornalino parte con

un richiamo un po’ impegna-tivo, che abbiamo tratto dalle parole di Papa Francesco in visita in Egitto. Egli ha sotto-lineato l’importanza di vivere in una società che favorisce l’incontro, e ha sottolineato l’impegno a favorire una vera civiltà dell’incontro, tra tutte le persone e tutte le culture, chiamate a non snaturare la ricchezza di questo fatto, ma-gari per spirito di rivalità o contesa, o semplicemente per fatue ideologie del contrasto. Ci sono invece ricchezze spi-rituali e umane che ognuno di noi porta con sè, non sono individualmente ma proprio come fatto culturale e di men-talità comunitaria.

Ne parleremo in questo nu-mero di maggio, facendo te-soro di varie esperienze che favoriscono l’incontro.

Anzitutto l’esperienza del Santo Rosario itinerante: ogni sera del mese di maggio la Co-munità esce e si ritrova in po-sti diversi a pregare insieme e ad incontrare l’umanità del nostro bel quartiere.

Inoltre l’esperienza decana-le da poco vissuta della Via Crucis in Corso Buenos Aires: da ormai tre anni si ripete questa coraggiosa prova di testimonianza e ci ha permes-so di seguire la Croce di Gesù proprio nel luogo più anoni-mo e frequentato della no-stra zona. Questo ha favorito l’incontro con la nostra Chiesa di Milano - attraverso il suo Vicario Episcopale - e l’incon-

tro delle quattro parrocchie del Decanato, dove ormai i volti dei vari parrocchiani si riconoscono e si apprezzano. E poi l’incontro tra credenti e non credenti della nostra cit-tà, magari anche provocatorio ma assolutamente reale con la proposta di vita del cristia-nesimo vissuto e praticato senza vergogna e senza timo-re anche a Milano.

Ringrazio poi la coppia di sposi che ci ha descritto nei particolari l’importanza dell’incontro di Papa France-sco davanti anche alla follia omicida che si era appena manifestata in terra d’Egitto: il gesto del Papa e anche la sua ostinazione nel viverlo nonostante tutto ha avuto grande risonanza, anche in tutto il mondo musulmano

sunnita. Infine non potevamo con vedere questo tema nel-la vita dell’Oratorio, dove ci sono davvero tante esperien-ze che vanno in questa stes-sa direzione, ma certamente la più recente è stata quella della Tre-Giorni Adolescenti e Medie, che ci ha permesso di curare bene le relazioni tra ra-gazzi diversi, sia per storia che per caratteristiche. Vivendo insieme e facendo esperienza di Comunità tutti imparano e hanno da dare, e questa cir-colarità favorisce la stima e la crescita comunitaria. Certo - direte voi - non tutto funzio-na sempre come vorremmo e per questo bisogna costruire su ciò che unisce le culture, su ciò che è condivisibile e utile a tutti per diventare veramente una società più matura.

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2 Comunita’ inSieme

Il Rosario una preghiera dei giorni nostriLuca Zaninello

La preghiera del Rosario ha origine nell’epoca medievale, fu successi-

vamente promossa dai dome-nicani, ma soprattutto ha avu-to una rapida diffusione per la facilità con cui si può pregare: è stata pure chiamata “il Van-gelo dei poveri”, perché nel corso dei secoli ha consentito anche a chi era analfabeta di meditare sui misteri cristiani, senza leggere. Un fortissimo impulso alla sua diffusione si è avuto dopo le apparizioni a Lourdes del 1858, nelle quali la Madonna aveva sul braccio un rosario con grani bianchi uniti da una catenella d’oro.

Però uno degli aspetti più interessanti di questa pre-ghiera è che ha, nella sua sem-plicità, una intensità spirituale profonda: all’apparenza, ripe-tere un’Ave Maria per 50 volte, potrebbe sembrare di poco conto, invece è un’educazione formidabile alla vita spirituale. Per di più la recita comunita-ria può avere una forza e una capacità di coesione sorpren-denti ed è bello che da decen-ni i venerdì sera di Maggio sia-no dedicati alla recita del Ro-sario nel cortile di San Grego-rio. Il fatto poi che non sia per niente una preghiera di altri tempi lo testimoniano anche gli ultimi papi, tutti profonda-mente devoti alla Madonna: nel 2002, con grande intuizio-ne, Giovanni Paolo II ha intro-dotto i misteri luminosi, che si sono aggiunti alla tradizione secolare dei misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi. Papa Fran-cesco ha più volte dichiarato che “il Rosario è la preghiera che accompagna sempre la mia vita; è anche la preghie-ra dei semplici e dei Santi. È la preghiera del mio cuore”; e la dimostrazione di quanto il papa abbia a cuore questa preghiera ci è stata data una

domenica di novembre 2013, quando all’Angelus lui con-sigliò, e poi fece distribuire, a tutti i pellegrini presenti in piazza San Pietro una medici-

na spirituale: la Misericordina. Nella confezione, simile ia

quella di un comune farmaco, c’erano il “bugiardino” e un ro-sario, cioè quei “50 grani che

Il mese di maggio e la devozione mariana

fanno bene al cuore, all’ani-ma, a tutta la vita”. Ed è una medicina che non ha nessun tipo di controindicazione , nè teme il sovradosaggio.

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Aprile 2017 3

Il Papa in EgittoCiviltà dell’incontro ossigeno della fraternità

All’interno dello stori-co Viaggio apostoli-co in Egitto svoltosi

il 28 e il 29 aprile 2017, oltre ad incontrare la comunità cri-stiana locale e le autorità del Paese africano, il Santo Padre Francesco ha tenuto ai parte-cipanti alla Conferenza Inter-nazionale per la Pace, Venerdì 28 aprile presso Al-Azhar Con-ference Centre, un discorso moltoatteso e che ha avuto una vasta eco.

Per il testo integrale, riman-dando alla lettura dello stes-so, che si può agevolmente trovare sul sito del Vaticano, qui vogliamo solo prendere alcuni spunti dell’approccio del Papa e di alcune sue indi-cazioni per la costruzione di una via della pace nelle no-stre famiglie e all’interno della coppia.

A partire dal saluto iniziale in arabo “Al Salamò Alaikum!” (la pace sia con voi) Papa Fran-cesco inizia il suo discorso mettendosi in dialogo aperto con l’Imam che l’ha invitato alla Conferenza Internazio-

nale per la Pace, utilizzando la sua lingua e chiamandolo fratello.

Quanto è importante parla-re la lingua dell’altro, chiarire i termini quando si dialoga. Molte incomprensioni nasco-no spesso perché le lingue degli interlocutori sono diffe-renti, o perché ognuno attri-buisce ad una parola un certo valore, un certo significato, che l’altro non aveva in men-te. Dunque occorre sempre cercare di chiarire il più pos-sibile all’altro ciò che si prova, i sentimenti più profondi e il proprio pensiero.

Altra indicazione impor-tante: il Papa chiama fratello, l’Imam.

A volte sembra che, prove-nendo da diverse famiglie, il modo di pensare e di agire dell’altro ci appaia come di-verso, estraneo a noi, un po’ alieno. In realtà il Papa nel suo discorso parte dalla storia dell’Egitto, dichiarandola ter-ra di civiltà e terra di alleanze. Ciò significa che anche noi, quando abbiamo di fronte un

altro, dobbiamo partire dalla sua storia, dal contesto nel quale è vissuto, dalle espe-rienze che ha fatto, mettendo in luce gli aspetti positivi “ter-ra di civiltà e terra di alleanze”.

Ricordiamoci sempre che nei rapporti o si procede, o si retrocede, non è mai possibile stare completamente fermi. Questo ci dice ancora il Papa quando afferma con forza che: “l’unica alternativa alla civiltà dell’incontro è la inciviltà del-lo scontro, non ce n’è un’altra”. Ciò significa che tutti i giorni o ci dirigiamo verso l’incontro con l’altro, o la direzione va nel suo opposto: distacco, al-lontanamento, divisione. Non ci sono alternative.

Ricerchiamo dunque “la sapienza che ricerca l’altro, superando la tentazione di irrigidirsi e di chiudersi; aper-ta e in movimento, umile e indagatrice al tempo stesso, essa sa valorizzare il passato e metterlo in dialogo con il presente. (..). Questa sapienza prepara un futuro in cui non si mira al prevalere della propria

Alessandra e Giovanni Riva - Gruppo Sempre-Giovani Coppie

parte, ma all’altro come parte integrante di sé; essa non si stanca, nel presente, di indivi-duare occasioni di incontro e di condivisione”.

Il Papa sottolinea e ricorda tre orientamenti imprescindi-bili per la via della pace, attra-verso il dialogo e il confronto: “il dovere dell’identità, il co-raggio dell’alterità e la since-rità delle intenzioni. Il dovere dell’identità, perché non si può imbastire un dialogo vero sull’ambiguità o sul sacrifi-care il bene per compiacere l’altro; il coraggio dell’alteri-tà, perché chi è differente da me, culturalmente o religiosa-mente, non va visto e trattato come un nemico, ma accolto come un compagno di stra-da, nella genuina convinzione che il bene di ciascuno risiede nel bene di tutti; la sincerità delle intenzioni, perché il dia-logo, in quanto espressione autentica dell’umano, non è una strategia per realizza-re secondi fini, ma una via di verità, che merita di essere pazientemente intrapresa per trasformare la competizione in collaborazione”.

Ricorda infine l’importanza di allearsi e di lavorare insie-me per conseguire il bene co-mune. Anche nella famiglia e nella coppia si gioca tutti nella stessa squadra.

Occorre dunque in positivo trovare e coltivare, in famiglia e nella coppia, vere e concrete occasioni di incontro e di con-divisione per “avviare processi costruttivi e condivisi”.

Così diventeremo allora “come alberi ben piantati, ra-dicati nel terreno della storia che, crescendo verso l’Alto e accanto agli altri, trasformano ogni giorno l’aria inquinata dell’odio nell’ossigeno della fraternità”. E questo è un bel-lissimo invito anche per noi.

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4 Comunita’ inSieme

Vita di oratorioTre giorni in MadagascarLa redazione

Ma non eravate an-dati in montagna vicino a Lecco?? Sì,

al Pian dei Resinelli, ma insie-me ai ragazzi ci siamo portati i quattro protagonisti di Mada-gascar, il noto film della Pixar divenuto ormai una collana. I protagonisti – simpatici ani-mali tutti molto diversi tra loro – vivono una forte e gran-de amicizia, e condividono il sogno di liberarsi dallo zoo che li imprigiona a Central Park per ritornare alla loro terra d’origine.

Alex il Leone, Marty la zebra, Melman la giraffa e Gloria l’ippopotamo riescono a usa-re la loro diversità e a vivere questo straordinario viaggio con il concorso di ciascuno, come un vero gruppo dove ciascuno aiuta l’altro nell’in-tento di mettere in atto l’im-

presa: vivere liberi in terra africana. Noi educatori insie-me a don Sergio e a Massimi-liano abbiamo usato questo stratagemma per costruire la tre-giorni adolescenti che voleva far cogliere ai ragazzi la preziosità del gruppo e la bellezza della individualità delle persone quando questa è giocata per il bene di tutti e per la costruzione di un vero gruppo affiatato.

Il primo giorno ci siamo de-dicati dunque alla scoperta dei talenti di ciascuno per scoprire che ognuno di noi è unico e irripetibile, e il buon Dio ci ha dotato di tante ca-pacità che non abbiamo an-cora scoperto del tutto ma è bene individuare e mettere a frutto anche grazie a queste esperienze comunitarie: solo grazie agli altri talvolta sco-

priamo veramente chi siamo. Nel secondo giorno, invece, abbiamo sottolineato l’amici-zia che ci lega in un gruppo come quello dell’oratorio.

Era domenica quel giorno e le varie attività ci hanno per-messo di sperimentare la vita comune, attraverso i servizi gli uni verso gli altri, l’uscita a piedi in montagna, e la S. Messa celebrata insieme sulla veranda con la presenza an-che dei cuochi.

Lo stile dell’oratorio infatti ci permette di legarci ancora di più avendo tanti punti in comune tra noi, in uno stile evangelico carico di gioia e semplicità che deriva in fondo

dalla scoperta del Vangelo. Il terzo giorno infine ci sia-

mo spinti invitando tutti i ragazzi a mettere in gioco i propri talenti per il bene di tutti, e non solo in questa va-canza o nelle nostre relazioni più intime, ma in tutte le oc-casioni che la vita di ragazzo o di adolescente presenta. E’ stato proprio qui che il nostro educatore Max ci ha fatto fare un piccolo esperimento, se-condo la legge della fisica dei vasi comunicanti, dimostran-do che solo mantenendo soli-de e belle relazioni con amici, compagni di classe e di orato-rio si possono mettere a frutto

le molte capacità che abbia-mo e addirittura accrescerle con l’aiuto degli altri.

Sì, perché anche gli altri hanno i loro talenti e possono essere messi a frutto in una buona relazione con noi e con il gruppo. Non pensiate però che in questi tre giorni abbiamo solo riflettuto. Il no-stro programma, ben scandi-to nel libretto preparato dagli educatori, prevedeva ampi momenti di vita comunitaria, nel gioco, nel servizio, nell’uso della casa, nella simpatica composizione delle stanze e nel godimento della natura circostante.

Inoltre i primi due giorni il

tempo è stato veramente cal-do e ci ha permesso di gustare anche l’esterno della casa e la montagna. Una bella bocca-ta di aria fresca e di natura, per chi è abituato a passare gran parte del suo tempo tra i palazzoni e nello smog della grande Milano!

L’ultimo giorno invece ha anche nevicato: una sopresa, un fatto davvero inaspetta-to in questa paza primavera. Quando i genitori sono venuti a prenderci si sono sorpresi di vederci allegri e in buona compagnia, felici più che di tornare a casa di avere vissuto così tante esperienze belle in

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Aprile 2017 5

Massimiliano Salis

poco tempo. E i cellulari, dire-te voi? Non li abbiamo quasi usati: Max e il don ci hanno chiesto fin da subito di depo-sitarli in una cesta e li avrem-mo usati solo per telefonare ai genitori dopo cena.

Non ci crederete: ma dopo qualche minuto di attivi-tà non ne abbiamo sentito nemmeno l’esigenza e alla fine l’educatore Massimiliano ce l’ha anche detto esplici-tamente: “Ragazzi, che bello vedervi parlare, giocare, di-

vertirvi, servire senza alcuna interruzione e senza quel si-lenzio muto che a volte a casa vi impedisce persino di guar-darvi negli occhi”.

Oggi potremmo dire di aver sperimentato che senza cel-lulare non si muore ma an-che che non sempre avere in mano questo strumento mol-tiplica le tue buone relazioni, anzi. Ben vengano queste esperienze di vita comunitaria perché fanno davvero cresce-re di un bel po’.

Da qualche settimana or-mai, tutto l’oratorio è in fer-mento per la preparazione dell’oratorio estivo che si svilupperà appena dopo la scuola per quattro settima-ne dal 12 giugno al 7 luglio 2017. Protagonisti saranno gli animatori insieme ai nostri ra-gazzi e alle loro famiglie, che guidati dal tema della FOM sa-ranno condotti ad apprezzare il dono del creato, dove Dio ha voluto collocare ciascuno di noi e tutta l’umanità facendo-ci dono di tutto ciò che esiste. Detto-fatto vuole riproporre l’operato di Dio, che dice e fa il mondo, che pone la luce in contrasto alle tenebre, la vita contrapposta al nulla, e l’uo-mo e la donna come la forma più alta della somiglianza con Lui. A noi quindi il compito di guardare il creato come dono del Signore, stupirci continuamente nella preghie-ra e nella lode, facendo della

nostra vita una vita fraterna, attenta ai doni del creatore; a noi il compito di benedire il Signore e di riconoscere il suo atto creativo che fa nascere la molteplicità delle cose che sono, impegnandoci ogni giorno a salvaguardare il cre-ato senza rovinarlo ma custo-dendolo con amore. Nel sito della Diocesi di Milano, alla voce “Oratorio estivo: detto-fatto” si possono trovare tutti i materiali che descrivono con ampiezza tutta la proposta (video, spiegazioni, animatori all’opera, coreografie, attività varie…).

Anche i nostri animatori, già dall’inizio di aprile, si sono messi in cammino, facendo quattro incontri formativi alla domenica sera per appro-priarsi del tema del Grest e degli strumenti per poterlo vivere e proporre ai nostri ra-gazzi. Hanno lavorato prima sulle motivazioni e sullo stile

da avere in oratorio; poi han-no approfondito il tema del giocare con i ragazzi in modo fruttuoso e appropriato, an-che facendo attenzione alle età diverse dei bambini (I e III elementare, IV e V elementare, ragazzi delle medie). Ora stan-no approfondendo il linguag-gio gestuale con canti, balli e l’uso della corporeità adatta alle esperienze dei bambini. Infine affronteranno il tema delicato delle attività manuali e delle ambientazioni.

Ultima nota, quest’anno l’ispirazione del Grest è arriva-ta direttamente da Papa Fran-cesco che, come sappiamo, aveva scritto una enciclica ecologica intitolata “Laudato Sii”. Alcuni richiami educativi sono presi esplicitamente dal-le sue parole per avere cura del creato.

Non ci resta che invitare le famiglie ad iscrivere i loro bambini. Il tempo massimo è fino a domenica 28 maggio,

Detto-fatto: guardare, stupire, benedire

bisogna compilare l’apposita schedina in tutte le sue parti e consegnarla con la quota di iscrizione nella portineria di via Settala 25. Ai ragazzi sarà consegnata una sacca con all’interno il materiale del Grest, comprendente una maglietta colorata, un cappel-lino parasole e un gadget. La sacca può servire anche per portare il pranzo al sacco che i ragazzi porteranno in oratorio tutti i giorni con un secondo. Il primo piatto invece verra of-ferto dall’’oratorio e preparato da fantastiche volontarie che sanno come stregare il palato dei nostri bambini. La propo-sta prevede anche una gita alla settimana e l’esperienza della piscina in un parco ac-quatico, di solito al mercoledì. Chiediamo ogni anno anche la collaborazione delle mam-me per vari servizi: la mensa, la merenda e il bar. Grazie in anticipo a coloro che saranno disponibili.

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6 Comunita’ inSieme

là dall’emozione del momen-to. Non vale la pena d’essere uomini così. Ecco l’uomo: nella tragedia estrema la for-ma umana che offre una pos-sibilità per la sopravvivenza dell’umanità è quella di Gesù. E’ l’uomo che sta dalla parte delle vittime piuttosto che dalla parte dei carnefici, è l’uomo che preferisce il per-dono alla vendetta, è l’uomo che preferisce subire il male piuttosto che compierlo o rendersene complice. Abbia-mo diritto a sperare di non trovarci nella tragedia estre-ma, dove si trovano nostri fratelli e sorelle, ma sempre dobbiamo scegliere se sta-re dalla parte delle vittime o dei carnefici, se scrivere una storia con la mitezza o con la prepotenza.

3. Facendosi obbediente (Gv 18,1-11).

Smarriti: ecco come vivia-mo. Agitati e inconcludenti: ecco come ci affatichiamo. Distratti e superficiali: ecco come ci salviamo dalla di-sperazione. Arrabbiati: ecco come scarichiamo le respon-sabilità, cercando qualcuno a cui dare la colpa. Rassegnati: ecco come tiriamo avanti. Capricciosi e incostanti: ecco come professiamo di essere li-beri. L’umanità che ha dimen-ticato Dio o lo ha confinato in una distanza insuperabile, questa umanità deve dichia-rare che la vita è insensata. Gesù è l’uomo libero che por-ta a compimento la sua liber-tà nel decidere di compiere la missione affidata, nella fer-mezza dell’obbedienza, nella comunione con il Padre, con la compassione che il Padre prova per i suoi figli perduti, con il desiderio di condividere con tutti la sua gioia, anche a prezzo di bere l’amaro calice. L’umanità ritrova speranza se,

Via Crucis decanale

La sera del Venerdì Santo abbiamo percorso la via della Croce lungo il Corso Buenos Aires accompagnati dal Ve-scovo Mario Delpini, Vicario generale della nostra Diocesi che ha commentato le cinque stazioni con parole che riassu-miamo.

1. Assumendo la condizione di servo (Gv 13,1-15)

Quindi è tempo di smettere il pregiudizio su Dio, il risen-timento verso Dio, quell’arbi-trario fantasticare di Dio come una potenza indecifrabile che manda il bene e il male, quell’indifferenza beata che potrebbe fermare i terremoti e non se ne cura, che potreb-be eliminare il cancro e non lo fa. Dio non è così. Ecco come devi pensare Dio: il Signore e il Maestro è chinato davan-ti a te, per lavarti i piedi. Dio non è come lo classificano i luoghi comuni. Dio nessuno lo ha mai visto, ce lo ha rive-lato Gesù che sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani si china davanti ai discepoli, come lo schiavo che lava i piedi. Questa è l’on-nipotenza di Dio: servire per rendere felici. Smetti dunque i tuoi pregiudizi e lasciati con-durre dallo scandalo e dalla sorpresa alla gratitudine e alla disponibilità. Permetti a Dio di renderti felice tramite il servi-zio di Gesù.

2. Apparso in forma umana (Gv 19,1-5).

Tra i personaggi di questa tragedia, dove trovi il modo di vivere da uomini che me-riti d’essere apprezzato? Non in Pilato, il potente incerto e inconcludente, non nella ca-naglia che sfoga la sua rabbia umiliando l’innocente, non nei soldati che eseguono gli ordini e si guadagnano da vi-vere facendo morire, non nel-la folla che è trascinata qua e

don Natale Castelli

Gesù Cristo un Dio che discende

come Gesù, accoglie l’amore di Dio e intende la vita come un dono, una vocazione, una missione.

4. Spogliò se stesso (Gv 19,23-24).

C’è un soldato che si porta a casa quella tunica tessuta tut-ta d‘un pezzo, da cima a fon-do. Gesù privato di tutto, la-scia in eredità una tunica che non merita d’essere stracciata, l’abito prezioso tessuto da sua madre: non stracciamola! Non stracciamo la comunità, il manto prezioso, per riven-dicare il nostro posto, per ac-caparrarci un pezzo di prota-gonismo, per rivendicare un punto di vista! Non straccia-mo la Chiesa con la critica, con il pettegolezzo, con il giudizio che divide! Non stracciamo la famiglia con puntigli che irrigidiscono i malintesi, con rivendicazioni che umiliano, con comportamenti che of-fendono. Non stracciamola: la Chiesa è tessuta tutta d’un pezzo, che siano un cuor solo e un’anima sola; la famiglia è vocazione all’amore: i due di-venteranno una sola carne.

5. Fino alla morte di croce (Gv 19,25-31).

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleopa e Maria di Magdala

Resistere. Anche quando sembra di rimanere soli: tutti se ne sono andati, spaventati, scoraggiati, disperati. Resi-stere anche nella solitudine, perché stare vicini al Signore, seguirlo sulla via dolorosa, continuare a tenere fisso lo sguardo su di lui è la grazia di una amicizia che non delude, è l’ingresso nella comunione che salva, è il rimanere che consente di portare frutto.

Resistere. Anche quando il peso della croce da portare è troppo grave, anche quando

Martina Pennetta Caritas Libano e Kenya 10 marzo 2017Tommaso Sacchetti Mato Grosso Bolivia 17 marzo 2017Elena Giovannoni Pime Brasile, Camerun, Ecuador 24 marzo 2017Fabrizio Calegari Pime Bangladesh 31 marzo 2017Fabio Gallerani Fom oratorio Bangladesh 07 aprile 2017

il dolore scava, nella carne e nell’anima, con una ferita che tormenta. Resistere: ancora un passo, ancora un giorno. Resi-stere anche nel dolore, perché Gesù che cade e riprende il cammino, Gesù che arriva fino alla fine rende partecipi della pazienza sufficiente ancora per questo passo, ancora per oggi. Resistere anche nella desolazione, perché il silen-zio di Gesù dice la parola più necessaria e l’ultima ferita di Gesù effonde il Consolatore.

Resistere. Anche quando nessuna attrattiva abita il fu-turo e la tenebra non lascia intravedere nessuna luce e sembra insensato aspettarsi che domani sarà meglio. Resi-stere anche quando l’arrogan-za del male dichiara insensata la speranza. Resistere perché la promessa di Gesù è più affi-dabile di ogni aspettativa e la signoria di Gesù non si arresta alle porte degli inferi, ma le abbatte per sempre.

Resistere non per la presun-zione di essere migliori o per l’esibizione di un eroismo, ma con l’umiltà e la mitezza di chi riceve una forza che non sa di dove venga e si alimenta a una gioia che è, in verità, in-comprensibile. Resistere. Resi-stere non solo per sé, ma an-che per gli altri. Resistere per-ché gli altri contano sulla tua resistenza; resistere perché se anche tu cedi alla rassegna-zione si spegnerà una luce e la terra sarà solo più buia; se tu resisti anche nel buio resterà una luce a indirizzare il cam-mino.

Rimanete in me e io in voi (Gv 15,4): introdotti alla Pa-squa di Gesù viviamo di que-sto mistero e né morte né vita potrà mai separarci dall’amo-re di Dio in Cristo Gesù, il Si-gnore!

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CALENDARIO DI FEBBRAIO Calendario di MaggioEventi e appuntamenti importanti per la nostra comunità

Lunedì 1 S. Giuseppe lavoratore - memoria inizio del mese di maggio, particolarmente dedicato a maria Santissima (vedi programma stampato) ore 21,00: S. Rosario in chiesa: inizio del mese mariano. Conduce la preghiera don Gabriele CislaghiMartedì 2 Inizio iscrizioni all’oratorio estivo, che si intitola “DETTO-FATTO - meravigliose le tue opere”: bisogna

compilare l’apposita schedina e lasciare la quota iniziale di iscrizione (in portineria) fino al 28 maggio Giovedì 4 ore 19.00: Partenza del pellegrinaggio decanale al Santuario di Caravaggio. occorre iscrizione

presso la portineria di via Settala 25. Ritrovo via Vitruvio (all’edicola). e’ sospesa l’adorazione.Venerdì 5 Ore 21,00: S. Rosario nel cortile dell’oratorioDomenica 7 iV DomeniCa Di PaSQua - anno a - “il buon Pastore” Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni Ore 18,30-19,30: terzo incontro del Corso Animatori - con l’educatore MassimilianoLunedì 8 ore 21.00: S. Rosario presso il Santuario di S. Camillo de LellisMartedì 9 Ore 18,00: S. Messa per i parrocchiani defunti più rito delle EsequieMercoledì 10 ore 21,00: incontro della Caritas ParrocchialeGiovedì 11 Adorazione Eucaristica dopo la Messa delle 18,00. Ore 19.00: Vesperi e Benedizione EucaristicaVenerdì 12 ore 21,00: Concerto mariano in chiesa. “Salve Regina” - rarità sacre di Claudio monteverdi, nella

vigilia della festa della madonna di Fatima. Canta: “intende Voci Chorous” - m. mirko GuadagniniSabato 13 memoria dell’apparizione della madonna a Fatima - S. messa alle ore 9,00 In Duomo sarà esposta la statua della Madonna di Fatima. Ore 17.30: S. Messa celebrata dal Card. Scola Ore 14,30: Partenza per il ritiro dei Cresimandi con i loro genitori (serve iscrizione entro il 9 maggio)Domenica 14 V DomeniCa Di PaSQua - anno a - “Chi accoglie i miei comandamenti, questi mi ama” Festa della mamma - ore 10,00: sono invitate le famiglie di II e III elementare con i loro figli. Preghiera per

tutte le mamme e consegna del regalo benedetto, e affidamento delle famiglie alla Vergine Maria ore 16,00: Battesimi Ore 18,30-19,30: quarto incontro del Corso Animatori - con l’educatore MassimilianoLunedì 15 ore 21,00: S. Rosario presso la Cappella dell’istituto Gonzaga (via Vitruvio 41) Giovedì 18 Adorazione Eucaristica dopo la Messa delle 18,00. Ore 19.00: Vesperi e Benedizione Eucaristica Venerdì 19 Ore 21,00: S. Rosario nel cortile dell’oratorioDomenica 21 Vi DomeniCa Di PaSQua - anno a - “Lo spirito vi insegnerà ogni cosa” ore 10,00: Celebrazione della S. Cresima per i nostri ragazzi di i mediaLunedì 22 Ore 16,30 - 18,30: ultimo incontro di catechesi per i bambini di III e IV elementare ore 21,00: S. Rosario presso il cortile delle Suore Cappuccine (via Settala 70)Martedì 23 Ore 17,30 - 18,30: ultimo incontro di catechesi per i ragazzi di I media, già cresimati ore 18,00: ultimo incontro per il gruppo pre-adolescenti e adolescenti, segue pizzata nel cortileMercoledì 24 Ore 16,30 - 18,30: ultimo incontro di catechesi per i bambini di V elementareGiovedì 25 Dalle 16,30 in poi: ultimo incontro di catechesi per i bambini di II e III elementare, segue momento

fraterno con i genitori e le famiglie dei ragazzi (con i catechisti e Suor Anita) Adorazione Eucaristica dopo la Messa delle 18,00. Ore 19.00: Vesperi e Benedizione EucaristicaVenerdì 26 Ore 21,00: S. Rosario nel cortile dell’oratorioSabato 27 Festa dell’oratorio nel pomeriggio a conclusione delle attività di quest’anno. Momenti sportivi animati

dalla società U.S. San Gregorio a cui seguono stand culinari e momento serale in festa (vedi volantino) Domenica 28 Vii DomeniCa Di PaSQua - anno a - “Spiegò le Scritture, spezzò il pane” Festa dell’oratorio: ore 10,00 S. Messa con tutte le famiglie dei ragazzi del catechismo e dei gruppi

oratoriani; seguono giochi in cortile. Ore 12,30: pranzo al quale occorre iscirversi. Nel pomeriggio, torneiLunedì 29 ore 18,30-20,30: Pellegrinaggio parrocchiale presso la chiesa di Santa maria Bianca in Casoretto

(Piazza S. materno 15). Partenza dall’oratorio, andremo con i mezzi pubblici, ore 19.00 S. Rosario.Mercoledì 31 Festa della Visitazione della Beata Vergine maria - ore 9,00 e 18,00 SS. Messe ore 21,00: S. messa serale conclusiva del mese di maggio, cantata dalla Corale Parrocchiale e

concelebrata da tutti i sacerdoti. Sono invitate le famiglie, gli adulti e i giovani della Parrocchia.

Page 8: Parrocchia San Gregorio Magno - Milano Maggio 2017 Comunità … · 2017. 5. 30. · Papa Fran-cesco ha più volte dichiarato che “il Rosario è la preghiera che accompagna ...

8 Comunita’ inSieme

Offerte per la Parrocchia Dall’archivio parrocchiale

Celebrazioni liturgicheSante meSSe FeStiVe

Ore 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00 - Vigiliare ore 18.00

Sante meSSe FeRiaLiOre 9.00 e 18.00 (ore 17.30: recita del S. Rosario)Giovedì al termine della S. Messa delle ore 18.00

Adorazione Eucaristicasegue alle 19.00 recita comunitaria del Vespero e

Benedizione Eucaristica

ConFeSSioniSabato dalle ore 15.00 alle 19.00; in altri giorni e

orari chiedere in sacrestia oppuredirettamente a don Sergio o a don Gabriele.

il Centro d’ascolto è aperto tutti i mercoledì dalle ore 9.00 alle 11.00 e tutti i venerdì dalle ore 16.00 alle 18.00 (tranne festivi). Telefono: 02-29403170.

La Portineria - Via Settala 25 è aperta tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00.Domenica e festivi dalle ore 15.00 alle 19.00.

a t t e n Z i o n eLa Parrocchia ha un nuoVo CoDiCe iBan IT56 O 033 5901 6001 0000 0124811intestato a “Parrocchia San Gregorio magno”; il vecchio codice IBAN non è più attivo: chiunque deve versare lo faccia sempre sul nuovo Conto Corrente.

Parrocchia ... in breve

Aprile 2017

Don Sergio tomasello (parroco): tel. 339 2752279 - [email protected] (nuova mail)Don Gabriele Cislaghi (res. con incarichi pastorali): tel. 02 36750906 - [email protected]. Franco Buzzi (impegno festivo normalmente sabato pomeriggio e domenica mattina)Suore Cappuccine di madre Rubatto - Via L. Settala 70: tel. 02 29534664.Parrocchia San Gregorio magno: numeri di telefono: 02-29409888 e 02-29524890; e di fax 02-29403170 indirizzo e-mail: [email protected] (Parrocchia SGM) indirizzo e-mail: [email protected] (Centro di Ascolto)

Contatti personali

CReSimanDi 2017

ANGIONI ANTONIOATOG CRISTIAN HAROLDATOG CRISTIAN PATRICK

BERETTA FEDERICOBERETTA GIORGIO

BROSOTO NEO ANDRE’D’ALFONSO SOFIA

GREENwALD FRANCESCAMAGLINAO ARIANALEENMATTO RAMOS FLAVIA

DE MEL ENRICOMORI RICCARDO MARIA

MORMILE yVONNENOCETI GIACOMO PAOLO

PEPE VIOLETTAREyES wELERIN jANE

SANO’ LUCASIERVO xUAN

CateCHiStiMARCELLO, TERESA, ROSITA, LAURA, SUOR ANITA

Celebrazione della S. Cresima:domenica 21 maggio ore 10,00

presiede Mons. Mario Bonsignori - delegato

Anonimi contributo mensile Euro 890 Offerte di N. N. per Parrocchia Euro 50 Offerte per la missione in Malawi Euro 232Offerta per oratorio (doposcuola) Euro 20Offerta per matrimonio Euro 300 Offerta Legio Mariae Euro 50Offerte pro-Terra Sancta Euro 696

Un sentito ringraziamento a tutti i parrocchiani che hanno contribuito con la loro offerta raccolta in occasione della distribuzione degli ulivi bene-detti. Nelle varie Messe del 9 aprile e durante la processione degli ulivi, abbiamo ricevuto Euro 2.014. Grazie!

La Parrocchia su Internetwww.sangregoriomilano.it

... è il sito della Parrocchia: vi invitiamo a consultarlo per le informazioni sulla vita della nostra Comunità di San Gregorio Magno e iscrivervi alla newsletter