Parrocchia S. Agostino Vescovo e Dottore · mente dalla voce del Padre: «Questi è il Figlio mio,...

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Parrocchia S. Agostino Vescovo e Dottore Via Mambro 96 - 44124 FERRARA Tel. 0532 975256; e-mail: [email protected] www.parsagostino.it - www.facebook.com/santagostinofe 25 febbraio 2018 – II Domenica di Quaresima Ascoltatelo! Nella seconda domenica di Quaresima contempliamo sempre l’evento della Trasfigurazione di Gesù (Mc 9,2-10). Il Padre svela a Pietro, Giacomo e Giovanni il volto glorioso del suo Figlio. Nemmeno dopo la risur- rezione lo vedranno così. È una educazione lenta, quella degli apostoli, che per ora non capiscono cosa vuol dire ‘risorgere dai morti’. Intanto nel loro cuore è seminato qualcosa che fiorirà a tempo opportuno! Quello che devono fare subito, però, è detto chiara- mente dalla voce del Padre: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!» Ascoltare innanzi tutto è un’attitudine, è inclinazione verso l’altro, è disponibilità. Gesù in quell’istante non dice nulla: ascoltatelo vuol dire accoglietelo, ricevete- lo in ciò che Lui è. Mettetevi in ascolto del mistero della sua meravigliosa persona. Cosa ascoltare? Abbiamo provato a vederlo nella scorsa settimana di esercizi spirituali in parrocchia. Gesù offre la Parola del Padre in tanti modi. Anzitutto nella creazione, che è riflesso della sua gloria: in essa si rendono visibili «le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità» (cf. Rm 1,20). E poi si può ascoltare Gesù nelle parole degli altri, poiché ogni battezzato è un ‘profeta’ che parla in nome di Dio quando dice cose buone. Ancora, si può ascoltare la voce di Dio negli eventi: tutta la storia biblica è fatta di cose che sono accadute e sono rilette nella fede, ritrovandovi sapientemente il senso che Dio vi ha messo. La Pasqua stessa, centro della nostra fede, è un fatto, un avvenimento che ha cambiato la storia dell’umanità e del quale dobbiamo continuamente metterci in ascolto. Infine, e soprattutto, Dio ci parla nella sua Parola, quella scritta e quella predicata dagli apostoli: la Scrittura letta nella Chiesa illumina tutto, ed è un dono straordinario sempre a nostra disposi- zione e del quale anche in questa Quaresima ci vo- gliamo innamorare sempre di più. Specialmente nella liturgia, siamo consapevoli che quando leggiamo la Scrittura Dio ci parla in prima persona! Come ascoltare? L’ascolto richiede esercizio e alle- namento. Le nostre orecchie possono essere intorpi- dite: possono anche sentire, ma non ascoltano. Il fatto è che non vi è fede che non conosca l’ascolto, un ascolto che va fino in profondità. Il vero ascolto, poi, richiede che diventiamo sordi. Di- cevano i Padri del deserto: «Sordo e muto l’intelletto nell’ora della preghiera». Per sentire veramente la vo- ce del Padre bisogna silenziare le altre voci, gli altri rumori, interni ed esterni. Bisogna stare quotidiana- mente, almeno un poco, nel deserto e tornare all’essenziale, che è ciò che si gioca nel cuore. Bisogna che ci togliamo dallo stordimento delle cose da fare, da dire, da rincorrere. O, meglio, bisogna che quelle cose da fare e da dire, per essere autentiche, vengano decise nel silenzio del deserto. Altrimenti è molto dif- ficile che siano cose ‘nostre’: piuttosto, rischiano di essere cose che vengono dalle nostre voglie, dalle mode, dai bisogni che schiavizzano. «Chi siede nel de- serto custodire la quiete con Dio – dicono ancora i Padri del deserto – per è liberato da tre guerre: quella dell’udire, quella del parlare, e quella del vedere. Gliene rimane una sola quella del cuore». È interessante: siamo nella società della comunicazio- ne, e mai come ai nostri giorni, nella storia dell’umanità, ci sono state tante possibilità di comuni- care in modo immediato e globalizzato. Eppure, a guardarci bene, scopriamo che proprio nella società della comunicazione c’è un deficit di ascolto. Siamo talmente indaffarati che non ci fermiamo nemmeno a salutare e ad ascoltare un poco i vicini del pianerotto- lo… Siamo talmente bombardati di notizie, che scivola via facilmente il tempo dell’attenzione. Fatichiamo talvolta a fare il passaggio dal titolo all’articolo, dal link sulla chat alla pagina intera. L’arte dell’ascolto è in questo senso un esercizio di resistenza: è necessa- rio sceglierlo con forza. Miglioriamo la qualità dell’ascolto. Non ascoltiamo so- lo con le orecchie, ma anche con il cuore. Tendiamo a un ascolto profondo! “Ascoltami. Ascolta il silenzio. Quello che ti dico non è mai quello che ti dico, bensì qualcos’altro” (Clarice Li- spector, poetessa e pittrice ucraina-brasiliana).

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25febbraio2018 – II Domenica di Quaresima

Ascoltatelo!NellasecondadomenicadiQuaresimacontempliamosempre l’evento della Trasfigurazione di Gesù (Mc9,2-10). IlPadresvelaaPietro,GiacomoeGiovanni ilvoltogloriosodelsuoFiglio.Nemmenodopolarisur-rezione lo vedranno così. È una educazione lenta,quelladegliapostoli,cheperoranoncapisconocosavuoldire‘risorgeredaimorti’.Intantonellorocuoreèseminato qualcosa che fiorirà a tempo opportuno!Quello che devono fare subito, però, è detto chiara-mente dalla voce del Padre: «Questi è il Figlio mio,l’amato:ascoltatelo!»

Ascoltare innanzi tuttoèun’attitudine,è inclinazioneversol’altro,èdisponibilità.Gesùinquell’istantenondicenulla:ascoltatelovuoldireaccoglietelo,ricevete-lo in ciò che Lui è. Mettetevi in ascolto del misterodellasuameravigliosapersona.

Cosa ascoltare? Abbiamo provato a vederlo nellascorsa settimana di esercizi spirituali in parrocchia.GesùoffrelaParoladelPadreintantimodi.Anzituttonellacreazione,cheèriflessodellasuagloria: inessasi rendonovisibili«lesueperfezioni invisibili,ossia lasuaeternapotenzaedivinità» (cf.Rm1,20). Epoi sipuòascoltareGesùnelleparoledeglialtri,poichéognibattezzato è un ‘profeta’ che parla in nome di Dioquando dice cose buone. Ancora, si può ascoltare lavocediDioneglieventi: tutta lastoriabiblicaè fattadi cose che sono accadute e sono rilette nella fede,ritrovandovi sapientemente il senso che Dio vi hamesso. La Pasqua stessa, centro della nostra fede, èun fatto, un avvenimento che ha cambiato la storiadell’umanità e del quale dobbiamo continuamentemetterci inascolto. Infine,e soprattutto,DiociparlanellasuaParola,quellascrittaequellapredicatadagliapostoli: la Scrittura lettanellaChiesa illumina tutto,ed è un dono straordinario sempre a nostra disposi-zione e del quale anche in questa Quaresima ci vo-

gliamoinnamoraresempredipiù.Specialmentenellaliturgia, siamo consapevoli che quando leggiamo laScritturaDiociparlainprimapersona!

Come ascoltare? L’ascolto richiede esercizio e alle-namento.Lenostreorecchiepossonoessereintorpi-dite:possonoanchesentire,manonascoltano.Ilfattoè che non vi è fede che non conosca l’ascolto, unascoltochevafinoinprofondità.

Ilveroascolto,poi,richiedechediventiamosordi.Di-cevanoiPadrideldeserto:«Sordoemutol’intellettonell’oradellapreghiera».Persentireveramentelavo-ce del Padre bisogna silenziare le altre voci, gli altrirumori, interni ed esterni. Bisogna stare quotidiana-mente, almeno un poco, nel deserto e tornareall’essenziale,cheèciòchesigiocanelcuore.Bisognacheci togliamodallo stordimentodelle coseda fare,da dire, da rincorrere.O,meglio, bisogna che quellecosedafareedadire,peressereautentiche,venganodecisenelsilenziodeldeserto.Altrimentièmoltodif-ficile che siano cose ‘nostre’: piuttosto, rischiano diessere cose che vengono dalle nostre voglie, dallemode,daibisognicheschiavizzano.«Chisiedenelde-serto custodire la quiete con Dio – dicono ancora iPadrideldeserto–perèliberatodatreguerre:quelladell’udire, quella del parlare, e quella del vedere.Glienerimaneunasolaquelladelcuore».

Èinteressante:siamonellasocietàdellacomunicazio-ne, e mai come ai nostri giorni, nella storiadell’umanità,cisonostatetantepossibilitàdicomuni-care in modo immediato e globalizzato. Eppure, aguardarci bene, scopriamo che proprio nella societàdella comunicazione c’è un deficit di ascolto. Siamotalmenteindaffaratichenoncifermiamonemmenoasalutareeadascoltareunpocoivicinidelpianerotto-lo…Siamotalmentebombardatidinotizie,chescivolavia facilmente il tempo dell’attenzione. Fatichiamotalvolta a fare il passaggio dal titolo all’articolo, dallink sulla chat alla pagina intera. L’arte dell’ascolto èinquestosensouneserciziodiresistenza:ènecessa-riosceglierloconforza.

Miglioriamolaqualitàdell’ascolto.Nonascoltiamoso-loconleorecchie,maancheconilcuore.Tendiamoaunascoltoprofondo!

“Ascoltami.Ascoltailsilenzio.Quellochetidicononèmaiquellochetidico,bensìqualcos’altro”(ClariceLi-spector,poetessaepittriceucraina-brasiliana).

LEGGIAMOINSIEMEEVANGELIIGAUDIUMOgnisettimanariportiamoqualchenumerodellaEvangeliiGaudium,esortazioneapostolicadiPapaFrancescosull’annunciodelvangelonelmondoattuale.Facciamoneoggettodiriflessionepersonale,famigliareecomuni-taria.

45.Vediamocosìchel’impegnoevangelizzatoresimuovetrailimitidellinguaggioedellecircostanze.EssocercasempredicomunicaremegliolaveritàdelVangeloinuncontestodeterminato,senzarinunciareallaverità,albeneeallalucechepuòapportarequandolaperfezionenonèpossibile.Uncuoremissionarioèconsapevolediquestilimitiesifa«deboleconideboli[…]tuttopertutti»(1Cor9,22).Maisichiude,maisiripiegasullepropriesicurez-ze,maioptaperlarigiditàautodifensiva.SacheeglistessodevecrescerenellacomprensionedelVangeloeneldi-scernimentodeisentieridelloSpirito,ealloranonrinunciaalbenepossibile,benchécorrailrischiodisporcarsiconilfangodellastrada.V.Unamadredalcuoreaperto46.LaChiesa“inuscita”èunaChiesaconleporteaperte.Uscireversoglialtripergiungerealleperiferieumanenonvuoldirecorrereversoilmondosenzaunadirezioneesenzasenso.Moltevolteèmegliorallentareilpasso,metteredapartel’ansietàperguardarenegliocchieascoltare,orinunciarealleurgenzeperaccompagnarechièrimastoalbordodellastrada.Avolteècome ilpadredel figlioprodigo,cherimanecon leporteaperteperchéquandoritorneràpossaentraresenzadifficoltà.47.LaChiesaèchiamataadesseresemprelacasaapertadelPadre.Unodeisegniconcretidiquestaaperturaèaveredappertuttochieseconleporteaperte.Cosìche,sequalcunovuoleseguireunamozionedelloSpiritoesiavvicinacercandoDio,nonsiincontreràconlafreddezzadiunaportachiusa.Macisonoaltreportecheneppuresidevonochiudere.Tuttipossonopartecipareinqualchemodoallavitaecclesiale,tuttipossonofarpartedellaco-munità,enemmenoleportedeiSacramentisidovrebberochiudereperunaragionequalsiasi.Questovalesoprat-tuttoquandositrattadiquelsacramentocheè“laporta”,ilBattesimo.L’Eucaristia,sebbenecostituiscalapienez-zadellavitasacramentale,nonèunpremioperiperfettimaungenerosorimedioeunalimentoperideboli.Que-steconvinzionihannoancheconseguenzepastoralichesiamochiamatiaconsiderareconprudenzaeaudacia.Difrequentecicomportiamocomecontrolloridellagraziaenoncomefacilitatori.MalaChiesanonèunadogana,èlacasapaternadovec’èpostoperciascunoconlasuavitafaticosa.48.Se laChiesainteraassumequestodinamismomissionariodevearrivareatutti,senzaeccezioni.Peròchido-vrebbeprivilegiare?QuandounoleggeilVangeloincontraunorientamentomoltochiaro:nontantogliamicievi-ciniricchibensìsoprattuttoipoveriegliinfermi,colorochespessosonodisprezzatiedimenticati,«colorochenonhannodaricambiarti» (Lc14,14).Nondevonorestaredubbinésussistonospiegazioniche indeboliscanoquestomessaggiotantochiaro.Oggiesempre,«ipoverisonoidestinatariprivilegiatidelVangelo»,el’evangelizzazionerivoltagratuitamenteadessièsegnodelRegnocheGesùèvenutoaportare.Occorreaffermaresenzagiridiparo-lecheesisteunvincoloinseparabiletralanostrafedeeipoveri.Nonlasciamolimaisoli.49.Usciamo,usciamoadoffrireatuttilavitadiGesùCristo.RipetoquipertuttalaChiesaciòchemoltevoltehodettoaisacerdotielaicidiBuenosAires:preferiscounaChiesaaccidentata,feritaesporcaperessereuscitaperlestrade,piuttostocheunaChiesamalataperlachiusuraelacomoditàdiaggrapparsiallepropriesicurezze.Nonvo-gliounaChiesapreoccupatadiessereilcentroechefiniscerinchiusainungrovigliodiossessionieprocedimenti.Sequalcosadevesantamenteinquietarciepreoccuparelanostracoscienzaèchetantinostrifratellivivonosenzalaforza,laluceelaconsolazionedell’amiciziaconGesùCristo,senzaunacomunitàdifedecheliaccolga,senzaunorizzontedisensoedivita.Piùdellapauradisbagliaresperochecimuovalapauradirinchiudercinellestrutturechecidannounafalsaprotezione,nellenormechecitrasformanoingiudiciimplacabili,nelleabitudiniincuicisen-tiamotranquilli,mentrefuoric’èunamoltitudineaffamataeGesùciripetesenzasosta:«Voistessidatelorodamangiare»(Mc6,37).

Quaresima 2018 La settimana dell’udito

«Per ascoltare la Parola di Dio bisogna avere anche il cuore aperto per ricevere la parole nel cuore. Dio parla e noi gli porgiamo ascolto, per poi mettere in pratica quanto abbiamo ascoltato. È molto importan-te ascoltare. Alcune volte forse non capiamo bene perché ci sono alcune letture un po’ difficili. Ma Dio ci parla lo stesso in un altro modo. [Bisogna stare] in silenzio e ascoltare la Parola di Dio. Non dimenti-catevi di questo. Alla Messa, quando incominciano le letture, ascoltiamo la Parola di Dio. Abbiamo bi-sogno di ascoltarlo! E’ infatti una questione di vita, come ben ricorda l’incisiva espressione che «non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4). La vita che ci dà la Pa-rola di Dio. In questo senso, parliamo della Liturgia della Parola come della “mensa” che il Signore im-bandisce per alimentare la nostra vita spirituale». (Papa Francesco, Udienza del 31 gennaio 2018) Ogni giorno la Parola È difficile. Abbiamo tutti un sacco di cose da fare. Non siamo abituati, non siamo capaci. La Bibbia non è facile da leggere. Ci siamo ripromessi tante volte di leggerla un po’ di più per ascoltare il Si-gnore e poi non siamo riusciti… Il Signore però non si stanca di fronte alle nostre difficoltà, e continuamente si offre nella sua Paro-la per nutrirci quotidianamente della sua sapienza di vita! La Quaresima è tempo opportuno per ricomincia-re. O per continuare ad ascoltare con profondità! Concretamente, questa settimana, proviamo a rimetterci in ascolto. Mettiamo la Bibbia aperta, in casa, in un luogo ben visibile. Scegliamo ogni giorno un tempo per ascoltare la Parola e impostare con Gesù la nostra giornata: almeno cinque minuti (che cosa sono cinque mi-nuti?!), in un momento di calma. Scegliamo un brano da ascoltare (può essere il vangelo del giorno: è facile trovarlo con le app degli smartphone; chi vuole poi può ricevere dalla Parrocchia ogni giorno un suggerimento di medi-tazione della Parola: vedi negli avvisi la Lista con-tatti ‘Parrocchia S. Agostino’) Possiamo seguire questo schema: • Invoco lo Spirito Santo: è lui che suscita in noi

la Parola. Puoi semplicemente ripetere: «Vieni, Spirito Santo, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in noi il fuoco del tuo amore!»

• Comincio a leggere, con molta calma, senza nessuna fretta, il testo che ho scelto

• Mi fermo appena trovo una parola, una frase, un concetto che mi interessa particolarmente

• Rifletto su ciò che hai individuato, ponendo domande al testo, a me stesso, a Dio.

- il testo mi dice qualcosa di nuovo sul Pa-dre o sulla persona di Gesù? Quali aspetti ven-gono in luce? Accolgo questa rivelazione con me-raviglia, arricchisco così il quadro della mia cono-scenza del Signore - faccio un confronto con la mia persona: quanto assomiglio a Gesù, cioè alla sua libertà, alla sua maturità, al suo coraggio, alla sua chia-rezza, alla sua limpidità nei rapporti, ecc.? Guar-do con stupore gli elementi positivi della mia per-sona e considero senza paura le mie debolezze. • Ho davanti una giornata intera: prendo una

piccola decisione, invocando l’aiuto della Trini-tà, su come vivere, nella libertà, l’espressione autentica della mia persona.

Per l’Esame di coscienza Proviamo ad interrogarci ogni sera, ripensando alle nostre giornate: - quante e quali persone ho ascoltato oggi? Che cosa mi hanno detto di importante? Ho colto quel-lo che stava loro a cuore? Che cosa mi ricordo e voglio custodire? - chi oggi mi ha veramente ascoltato? - ho preferito parlare sempre io e mettere in cam-po subito le mie idee, le mie preferenze, i miei giudizi? - a quali persone domani potrei dare più attenzio-ne, mettendomi sinceramente in ascolto? - mi sono preso oggi i momenti per la preghiera e per la riflessione? Qual è la Parola di Dio che ho custodito meditandola nel mio cuore oggi? - ho sprecato il tempo ascoltando (o facendo) chiacchiere poco edificanti? - ho annebbiato la mia testa ascoltando pro-grammi televisivi superficiali o leggendo cose inu-tili per la mia crescita?

AGENDASETTIMANALE

25Domenica–IIdiQuaresima8.00 S.Messa10.00 Catechismo:LABORATORIO11.00 S.Messa26Lunedì18.00 S.Rosario18.30 VesprieS.Messa19.20 GruppoChierichetti27Martedì17.30 AdorazioneEucaristicaeLectioDivina18.30 VesprieS.Messa21.00AdorazioneEucaristicaeLectioDivina28Mercoledì18.00 S.Rosario18.30 VesprieS.Messa1Giovedì18.00 ACR18.00 S.Rosario18.30 VesprieS.Messa19.00 GIMI1eGIMI22Venerdì15.30–17.30Confessioni17.30 ViaCrucis18.30 VesprieS.Messa21.00 Laboratoriodellafedeinchiesa3Sabato15.00 Corsodichitarraecantoperragazzi16.30 S.MessaallaResidenzaCaterina18.00 S.Rosario18.30 S.Messa(prefestiva)4Domenica–IIIdiQuaresima8.00 S.Messa10.00 Catechismo:CONDIVISIONE11.00 S.Messa12.30 PranzoIIIelementare

AVVISIEAPPUNTAMENTI

ADORAZIONEEUCARISTICA.Ognimartedìpossia-mo contemplare il Signore visibile sull’altare. Alle17.30si iniziaconl’esposizioneeunaprimapropo-stadispuntipermeditaresulleletturedelladomeni-casuccessiva.Alle18.30sicelebralaMessa,dopolaquale il Signore rimane esposto sull’altare per lapreghiera personale silenziosa. Alle 21 vengonopropostidinuovoglispuntisullaParolaealle22.30,dopo un momento di condivisione, l’adorazione siconcludeconlabenedizioneeucaristica.

VIACRUCIS.Inquestotempoquaresimale,ognive-nerdìalle17.30inchiesasipregaconlaViaCrucis,antichissima forma di devozione per contemplare

l’amoredelSignorechehaaffrontatolapassioneelamortepernoi.

LABORATORIODELLAFEDE.Venerdì2marzo,alle21 in chiesa, secondo incontro di preghiera del La-boratoriodellafedeorganizzatodaivicariaticittadi-ni.Ladott.ssaSilviaZanconatoproporràunaLectiodivinasulraccontodell’UltimacenadiGesùsecondoLuca(22,14-27).Tutti iparrocchianisono invitatiaquesto importante momento di cammino comunecontutteleparrocchiedellacittàdiFerraraperap-profondire i contenuti della esortazione apostolicaEvangeliiGaudiumapartiredallaParoladiDio.Sulsitodellaparrocchiasipossonotrovareleprimedue traccediquesta tappadelLaboratoriodella fe-de:quellasuGesùelaSamaritana(Gv4)equellasulBuonSamaritano(Lc10,25-37)congli spuntidi ri-flessionedidonPaoloBovina.Tuttisonoinvitatiancheadinviarealparrocogliap-puntidelleproprieriflessionipersonali: ilmaterialeraccolto sarà sintetizzato e consegnatoall’Arcivescovo che concluderà il ciclo di incontri il23marzopressolaparrocchiadellaS.Famiglia

PREGHIERADELMATTINO. Incappella,ognimat-tina alle 8, i preti della parrocchia si ritrovano percelebrarel’UfficiodelleLettureeleLodimattutine,eper riflettere insieme sulle letture del giorno. Tuttipossonopartecipare!

LAVORI E TORTE PER LA PARROCCHIA. Comeogniprimadomenicadelmese, il4marzosi farà laraccolta particolare di offerte per completare il pa-gamentodeilavoriinchiesa.Cisaràanchelaconsue-tavenditatortepersostenerelaparrocchia.

LISTA DI CONTATTI ‘PARROCCHIA S. AGOSTINO’.Per semplificare l’inviodi comunicazioni importanti atutti i parrocchiani, è stata creata la lista di contatti‘Parrocchia S.Agostino’. Serve solamenteper ricevereavvisi comunitari essenziali e spunti di riflessione sulvangelodelgiornoneitempifortiQuestalistaèaccessibile:– su Whatsapp: manda un messaggio a don Michele(3299443072)etieniilsuonumeroinrubrica.–suTelegram:cliccasullinkhttps://t.me/joinchat/AAAAAFGaNf8S2fRpoD-_FQ– via SMS: manda un sms con nome e cognome a3299443072

SANVINCENZO:LATTE27 FEBBRAIO: INCONTRO CON I CANDIDATI ALLEELEZIONIPOLITICHE.Perprepararsial votodel4marzo,l’Ufficioper laPastorale famigliarehaorganizzatoun in-contro con i candidati del nostro territorio alle elezioni,sullepropostedipolitichefamigliari(famigliaevita,dena-talità, fisco, libertà di educazione): saràmartedì 27 feb-braioalleore20.45pressoilCinemaSantoSpirito(viaRe-sistenza7).