Parere tecnico potatuta eucalipto

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PARERE TECNICO SULLA POTATURA DI SPECIE ORNAMENTALI DI EUCALIPTO IN AMBIENTE URBANO Oggigiorno la presenza del verde in ambiente urbano ha assunto molto rilievo, tanto da essere considerata un elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità della vita nelle città. Non a caso, la diffusione delle zone a verde viene promossa nella Carta delle Città Europee, la quale costituisce uno dei documenti più famosi a livello globale in tema di sviluppo locale sostenibile. Il Piano del Verde Urbano, relativo alla gestione del verde esistente e alla realizzazione di nuove aree, dovrebbe sempre accompagnare il Piano Urbanistico comunale e dovrebbe essere gestito da specialisti, come arboricoltori, tecnici, ricercatori e docenti nel campo delle coltivazioni arboree. La progettazione e l’impianto delle specie ornamentali implicano, infatti, valutazioni tecniche: alberi con un vigoroso sviluppo aereo non andrebbero piantati a distanza troppo ravvicinata, perché costringerebbero a continui e costosi interventi di diradamento; Specie che si sviluppano in altezza non andrebbero piantate nei pressi di linee elettriche o a ridosso degli edifici; Specie ad elevato sviluppo radicale superficiale non andrebbero piantate a ridosso di strade importanti; Specie piantate in luoghi non idonei andrebbero eliminate piuttosto che ripetutamente e inopportunamente potate. In sintesi, se la scelta delle piante rispetta le esigenze delle specie, gli esemplari sono stati bene allevati in vivaio e posti a dimora nel rispetto delle distanze ottimali, nei luoghi adatti sia per lo sviluppo delle piante stesse sia per la sicurezza del traffico, lo sviluppo successivo si svolge senza alcuna necessità di potatura, se non di sporadici interventi all’occorrenza. In generale, il rendimento delle piante ornamentali, a differenza delle specie da frutto, soddisfa non esigenze produttive, ma esigenze estetiche, funzionali ed igieniche. Queste ultime, in ambiente urbano, assumono un’importanza forse superiore rispetto alle altre e sono rappresentate dalla depurazione chimica dell'atmosfera, dalla fissazione dei gas tossici, dalla depurazione batteriologica dell'aria, dalla fissazione di polveri, prodotti catramosi e oleosi, dalla regolazione termica, da effetti di schermo antirumore. L’Eucalipto (Eucalyptus globulus L.) è una pianta originaria dell’Australia e della Tasmania, introdotta nel bacino del Mediterraneo verso la metà del XIX secolo, appartenente ad un Genere di oltre 500 Specie di alberi ed arbusti sempreverdi, presenti in tutti gli habitat ad eccezione di quelli particolarmente aridi. Nel suo habitat originario può superare anche i 100 metri di altezza, mentre in Italia raramente supera i 20 metri. Nelle sue numerose specie l’Eucalipto viene coltivato per vari scopi: a) per la produzione di legna: il legno dell’eucalipto è usato per la produzione di carta o come legname da ardere; b) per realizzare filari frangivento, necessari a proteggere altre coltivazioni dalla forte azione del vento; c) in fitoterapia: le foglie, raccolte in estate o in autunno, si fanno essiccare e si conservano in un barattolo di vetro al

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PARERE TECNICO SULLA POTATURA DI SPECIE ORNAMENTALI DI EUCALIPTO IN AMBIENTE URBANO

Oggigiorno la presenza del verde in ambiente urbano ha assunto molto rilievo, tanto da essere considerata un elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità della vita nelle città. Non a caso, la diffusione delle zone a verde viene promossa nella Carta delle Città Europee, la quale costituisce uno dei documenti più famosi a livello globale in tema di sviluppo locale sostenibile. Il Piano del Verde Urbano, relativo alla gestione del verde esistente e alla realizzazione di nuove aree, dovrebbe sempre accompagnare il Piano Urbanistico comunale e dovrebbe essere gestito da specialisti, come arboricoltori, tecnici, ricercatori e docenti nel campo delle coltivazioni arboree. La progettazione e l’impianto delle specie ornamentali implicano, infatti, valutazioni tecniche: alberi con un vigoroso sviluppo aereo non andrebbero piantati a distanza troppo ravvicinata, perché costringerebbero a continui e costosi interventi di diradamento; Specie che si sviluppano in altezza non andrebbero piantate nei pressi di linee elettriche o a ridosso degli edifici; Specie ad elevato sviluppo radicale superficiale non andrebbero piantate a ridosso di strade importanti; Specie piantate in luoghi non idonei andrebbero eliminate piuttosto che ripetutamente e inopportunamente potate. In sintesi, se la scelta delle piante rispetta le esigenze delle specie, gli esemplari sono stati bene allevati in vivaio e posti a dimora nel rispetto delle distanze ottimali, nei luoghi adatti sia per lo sviluppo delle piante stesse sia per la sicurezza del traffico, lo sviluppo successivo si svolge senza alcuna necessità di potatura, se non di sporadici interventi all’occorrenza. In generale, il rendimento delle piante ornamentali, a differenza delle specie da frutto, soddisfa non esigenze produttive, ma esigenze estetiche, funzionali ed igieniche. Queste ultime, in ambiente urbano, assumono un’importanza forse superiore rispetto alle altre e sono rappresentate dalla depurazione chimica dell'atmosfera, dalla fissazione dei gas tossici, dalla depurazione batteriologica dell'aria, dalla fissazione di polveri, prodotti catramosi e oleosi, dalla regolazione termica, da effetti di schermo antirumore. L’Eucalipto (Eucalyptus globulus L.) è una pianta originaria dell’Australia e della Tasmania, introdotta nel bacino del Mediterraneo verso la metà del XIX secolo, appartenente ad un Genere di oltre 500 Specie di alberi ed arbusti sempreverdi, presenti in tutti gli habitat ad eccezione di quelli particolarmente aridi. Nel suo habitat originario può superare anche i 100 metri di altezza, mentre in Italia raramente supera i 20 metri. Nelle sue numerose specie l’Eucalipto viene coltivato per vari scopi:

a) per la produzione di legna: il legno dell’eucalipto è usato per la produzione di carta o come legname da ardere;

b) per realizzare filari frangivento, necessari a proteggere altre coltivazioni dalla forte azione del vento;

c) in fitoterapia: le foglie, raccolte in estate o in autunno, si fanno essiccare e si conservano in un barattolo di vetro al

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riparo dalla luce. Da queste si estrae l’eucaliptolo, il cui effetto balsamico permette di impiegare la pianta nel campo della fitoterapia;

d) nel settore apistico: per la produzione del miele di Eucalyptus, miele fortemente aromatico che oggi gode di una certa fortuna soprattutto nel canale specializzato delle erboristerie;

e) nel mercato dei fiori: per la produzione di fronde da recidere. Gli eucalipti da fronda recisa necessitano di drastiche potature di produzione. In tal caso, la capitozzatura del fusto ad un'altezza compresa tra 0.5 m e 1 m ad inizio primavera, in concomitanza con i tagli di raccolta, aumenta la produzione successiva;

f) a scopo ornamentale: si può allevare l'Eucalipto in modo da farlo sviluppare come albero o come cespuglio compatto.

L’Associazione Polignano R-Evolution ha richiesto al sottoscritto un parere sulle corrette tecniche di potatura degli esemplari di Eucalipto a scopo ornamentale. Anzitutto, va detto che la potatura delle piante legnose costituisce una pratica colturale importante e delicata, che richiede particolari competenze, i cui effetti si ripercuotono profondamente sull'habitus della pianta con conseguenze spesso irreversibili. Esistono diverse tipologie di potatura: di allevamento, di rimonda del secco, di risanamento, di sfoltimento, di contenimento, di ristrutturazione, di mantenimento. Sulle piante adulte di Eucalipto ornamentale si dovrebbe effettuare principalmente la potatura di mantenimento, a fine inverno-inizio primavera oppure in tarda estate-inizio autunno, per mantenere una forma sana e duratura, eliminando i rami incrociati o disordinati. La potatura energica, invece, è giustificabile solamente nei seguenti casi:

a) Potatura di risanamento: un intervento straordinario che si esegue quando i soggetti presentano deperimenti di varia natura oppure stabilità precaria;

b) Potatura di sfoltimento: un intervento straordinario che viene realizzato sugli alberi a chioma densa, quando la vegetazione troppo fitta porta all'indebolimento e al disseccamento della porzione interna della chioma;

c) Potatura di contenimento: un intervento straordinario che si effettua quando, non essendo state compiute le valutazione tecniche preliminari, bisogna dimensionare la pianta in relazione ai vincoli presenti nell’ambiente urbano (linee elettriche e telefoniche, fabbricati, manufatti, strade).

Tra le potature energiche, la capitozzatura è la più invasiva e prevede il taglio di tutta la chioma ad altezza variabile e delle eventuali branche secondarie. Essa viene spesso praticata per il mantenimento delle specie ornamentali urbane ma, nonostante sia “sopportata” dall’Eucalipto in quanto specie a dominanza apicale in grado di rigenerarsi rapidamente, è indicata solo in casi straordinari, ad esempio:

a) quando sopraggiunge un disseccamento avanzato della chioma; b) quando esiste un concreto rischio di crollo e quindi pericolo di incolumità per i passanti; c) quando si vuole ricostituire una pianta che, a causa di eventi atmosferici avversi o potature

sbagliate, perde definitivamente il suo originario portamento. In tutti gli altri casi, la capitozzatura costituisce una pratica irrazionale, da non eseguire come intervento di routine, per le seguenti ragioni:

a) perché comporta l’eliminazione drastica delle chiome, attraverso le quali le piante si nutrono e ricavano energia;

b) perché induce l’albero a produrre la nuova chioma in breve tempo, sottoponendolo a stress nutrizionale;

c) perché sconvolge l’assetto generale dell’albero. Si verifica un’esplosione di ricacci che, crescendo troppo rapidamente, costituiscono una chioma disordinata e più debole nell’attaccatura. La situazione peggiora nel tempo a causa dell’appesantimento dei ricacci;

d) perché peggiora lo stato fitosanitario. I tagli su fusti di piante adulte provocano grandi ferite, che difficilmente vengono rimarginate. I tessuti tagliati sono maggiormente esposti alle

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intemperie e agli attacchi di insetti e funghi patogeni, perciò andrebbero coperti con sostanze protettive, quali catrame, paste anticrittogamiche, altri prodotti;

e) perché sfigura la pianta che, priva di rami e foglie, perde la sua forma naturale a discapito della propria funzione di pianta ornamentale.

Quelli finora trattati sono gli aspetti più rilevanti connessi al tema della potatura delle piante ornamentali di Eucalipto in ambiente urbano. È ovvio che un parere specifico, richiede l’analisi di tutti gli elementi del caso concreto.

Il tecnico

_______________________________ D r. A g r . M a n u e l R O P P O