I.B.A.N.Italian Business Angels Network

“L’attività dei business angelsnel panorama italiano”

Paolo AnselmoPaolo Anselmo

Torino, 15 giugno 2001Università degli Studi

Seminario: “Profili d’impresa”

SOMMARIO

� IL BA - UNA NUOVA FONTE DI CAPITALEDI RISCHIO

� LA CREAZIONE DEL BUSINESS PLAN� LE STRUTTURE “NO-PROFIT” PER

L’INCONTRO DI DOMANDA E OFFERTA� UN CASE STUDY

QUANTITA’ DI CAPITALE DI RISCHIO – PER FASE DIQUANTITA’ DI CAPITALE DI RISCHIO – PER FASE DIQUANTITA’ DI CAPITALE DI RISCHIO – PER FASE DIQUANTITA’ DI CAPITALE DI RISCHIO – PER FASE DISVILUPPO DELL’IMPRESASVILUPPO DELL’IMPRESASVILUPPO DELL’IMPRESASVILUPPO DELL’IMPRESA

q u a n t i t à

f a s i

Imprenditori efamiglia

BusinessAngels

Venture capital eBorsa

Banche

“IPO” - New Market

Venture capital

Business angels

Capital Need

SMEs growth

Love capitalEntrepreneur

Family

Friends

BAN‘s activity

L’INNOVAZIONE

� Idee nuove

� Metodologie di lavoro“non tradizionali”

� Nuovi mercati

OPPORTUNITA’

LA FINANZA

� Nessuna traccia didocumentazione storica

� Non c’è modo diverificare l’efficacia deiprogetti

� Nessuna informazionesul mercato

(troppo) RISCHIO

Un solco culturale

• Coraggioso• Impaziente• Intuitivo• Fantasioso• Libero pensatore

CARATTERISTICHE DEL “NUOVO”IMPRENDITORE

= ACQUA

• Conservatore• Metodico• Attento ai dettagli• “Irreggimentato”• Meditativo

= OLIO

CARATTERISTICHE DELINVESTITORE INFORMALE

DOBBIAMO MODIFICAREL’APPROCCIO CULTURALE!

COME POSSIAMO MISCELAREL’OLIO CON L’ACQUA?

Dobbiamo forse riscrivere le leggidella chimica?

IMPOSSIBILE…

Quale chiave di lettura?

• L’esperienza anglosassone del Businessangel o meglio dell’investitoreinformale dimostra che è possibileridurre questo “GAP” finanziario

DAL CAPITALE DI DEBITOAL CAPITALE DI RISCHIO…

FINANZA INNOVATIVA….PER LE IMPRESE INNOVATIVE

obiettivi:

• Cambiamento di cultura tra D - O

• Approccio “money with management”

• Propensione al rischio

• Mercato di PMI a scala regionale

SITUAZIONE ATTUALE

PrestitiMutui

Venture capital

Business angels

Corporate finance

AgevolazioniContributi

BorsaAmici

Banche

Famiglia

RI.BA.

Mezzi propri

?

IL FUTURO

Mercato

quotato

Regional

Stock

Corporate Exchange

Contributi Finance

Prestiti Pubblici Venture

Famiglia B/M/L Regionali Business Capital

Risparmi Amici Bancari Prestiti Angels

agevolati

CAPITALE DI DEBITO CAPITALE DI RISCHIO

SCONTO

FATTURE

IL B.A.- UNA NUOVA FONTE DI CAPITALE DIRISCHIO

DEFINIZIONE

� I “BA” O “INVESTITORI INFORMALI”, SONOPERSONE FISICHE CHE INTERVENGONO ALIVELLO PRIVATO NEL CAPITALE DI PMI

� OLTRE AD APPORTARE CAPITALE, OFFRONOANCHE LA LORO ESPERIENZA GESTIONALE PERLO SVILUPPO DI PROGETTI D’IMPRESA, PER LOPIU’ IN FASE DI START-UP

LA FIGURA DEL B.A.

� CONOSCE BENE IL VOSTRO MERCATO� NON VUOLE APPROPRIARSI DELLA VOSTRA

AZIENDA� HA BUONI CONTATTI CON LE BANCHE E CON I

PARTNERS� E’ QUELLO CHE CI VUOLE PER LA FASE INIZIALE� PUO’ FORNIRE QUELLO CHE NESSUN ALTRO PUO’

FORNIRE: L‘IMPEGNO PERSONALE

LA FIGURA DEL B.A.

IL BA INVESTE IN QUALCOSA :

� Che capisce� Che cresce fortemente� In cui esiste un buon gruppo di persone� In cui non c’e’ un cliente dominante� In cui possa avere fiducia che durera’ il tempo

prefissato

LA FIGURA DEL B.A.

IL BA INVESTE IN QUALCOSA :

� CHE E’ NELLA PROPRIA ZONA DIRESIDENZA

� CHE RAPPRESENTA TRA IL 20 ED IL 30%DELLA PROPRIA CAPACITA’ FINANZIARIA

� CHE LO POSSA FARE LAVORAREDIVERTENDOSI

LA CREAZIONE DEL BUSINESS PLAN

FATTORI LIMITANTI IL SUCCESSODI UN PROGETTO:

� Progetto non originale� Dati irrealistici� Informazioni insufficienti� Crescita limitata del business� Concetto poco sviluppato� Squadra non credibile� Rigidità nella definizione della struttura azionaria

LA CREAZIONE DEL BUSINESS PLAN

COSA PUO’ FARE IL BAN (Business Angels Network)� Far crescere i progetti che ritiene interessanti,

migliorandone la qualità� “Educare“ gli investitori/BA e gli

imprenditori/proponenti:– Nel processo di costruzione del progetto– Nella negoziazione con il partner

LE STRUTTURE “NO-PROFIT” PER L’INCONTRO DI DOMANDAE OFFERTA

� DOVE ?� ATTUALMENTE: Lombardia, Nord-Ovest,

Veneto, Marche, Umbria, Campania e Calabria� PROSSIMAMENTE: Toscana, Lazio, Puglia,

Emilia Romagna e Basilicata� OBIETTIVO A 6 MESI: coprire tutte le Regioni

italiane

Ispra, 15-09-2000 BAN North-West18

REGI ONAL BANs

• 1 National Network• 7 Operative B.A.N.• 3 New B.A.N. Projects

North-west B.A.N.EuroBic Vallée d’Aoste

for the whole Italian territory

B.A.N. LombardiaBIC La Fucina

for the Lombardia region

B.A.N. Centro Adriaticofor the Marche region

UBANGepafin S.p.A.

for the Umbria region

b-angel.itVeneto Innovazione S.p.A.

BAN CampaniaProvincia e Unione

Industriali

BAN CalabriaServint Calabria S.r.l.

LE STRUTTURE “NO-PROFIT” PER L’INCONTRO DIDOMANDA E OFFERTA

COME ?

� Strutture private o semi-pubbliche, già operantisul territorio nei servizi alle imprese

� Esaminando le “business idea”� Realizzando il matching tra domanda e offerta� Fornendo servizi e “best practices” ai partners

05

101520253035404550

BAN

Austria

Belgium

Denmark

France

Germany

Israel

Italy

EUROPEAN NETWORKS

UN CASE STUDY

� IL BUSINESS ANGEL: manager 55 anni, 25anni nella consulenza, ADEL di una aziendamanifatturiera;

� I PROPONENTI: giovani (25/35 anni) conesperienza nel settore commerciale e nellacreazione di software;

� IL PROGETTO: creazione e distribuzione diCAD tridimensionale per complementi diarchitettura d’interni.

UN CASE STUDY

� L’INVESTIMENTO: 60 ML di equity + garanziebancarie fino a 350 ML

� I RUOLI: il BA è Presidente e uno deiproponenti ADEL

� STRUTTURA SOCIETARIA: il BA, da unasituazione del 60% del capitale, con patto diriacquisto dopo un anno a prezzo storico, finoa scendere al 25% su cui fare “capital gain”

UN CASE STUDY

� VALORE AGGIUNTO DEL BA:rapporto con Banche, messa a punto del BP,capacità individuazione di partner e capacitàrelazionale;

� RUOLO DEL BAN: selezioneprogetto, assistenza nel BP, offerta incubatore;

� RUOLO DI IBAN: un metodo, una reteeuropea, un accordo quadro con Banca perfinanza aggiuntiva.

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