Bollettino Rurale 18: Incubatore di rete

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Bollettino rurale n°18 - Maggio 2015 Incubatore di rete

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Bollettino rurale n°18 - Maggio 2015

Incubatore di rete

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Attività per l’accompagnamento alla nascita e sviluppo di reti territoriali e di impresa

relazione, conflitto e cooperazione e quindi il consolidamento delle relazioni interpersonali. Un’occasione importante per gli operatori che saranno impegnati per circa tre mesi con atti-vità e incontri in presenza, collettivi e indivi-duali, attraverso cui l’incubatore fornirà loro gli strumenti per: sviluppare una strategia collettiva di rete,

raccordando le strategie individuali e le singole iniziative imprenditoriali/sociali;

supportare il processo per l’avvio delle Re-ti;

consolidare le relazioni, anche produttive, tra operatori;

sostenere la crescita professionale di cia-scun operatore, incrementandone le compe-tenze relazionali, produttive e gestionali.

L’incubatore di rete Inizia a maggio 2015 l’attività dell’incubatore di rete del GAL SGT, per l’accompagnamento della creazione di 4 reti territoriali o di im-presa: Rete agroalimentare; Rete dell’agri-coltura sociale; Rete ospitale; Rete culturale,

museale, ambientale.

Si tratta della seconda fase dell’Azione di Si-stema Attività per l’accompagnamento alla na-scita e sviluppo di reti territoriali e di impresa e prevede un’attività di incubazione a supporto dell’avviamento e facilitazione delle 4 Reti, composte ciascuna da una decina di operato-ri. L’obiettivo è quello di accompagnare il processo di trasformazione delle reti di rela-zioni, emerse nella Fase 1 dell’Azione di Siste-ma, in vere e proprie reti di collaborazione, che lavorino in modo sinergico e proattivo per

ottenere risultati comuni.

L’incubatore di rete, quindi, non sarà sempli-cemente un’attività di consulenza teorica ma un’attività fortemente pratica, un vero e pro-prio percorso di accompagnamento che forni-rà agli operatori del territorio coinvolti gli strumenti per attivare e gestire le Reti. Da una parte ci sarà l’assistenza tecnica specialistica che, attraverso la consulenza di esperti in di-verse aree di competenza (gestionale, comu-nicativa, organizzativa, fiscale, legislativa, bancaria e tecnologica) aiuterà i partecipanti a definire, in maniera condivisa, il progetto di Rete, i contenuti e la forma. Dall’altra parte una consulenza sul versante relazionale, per

la comprensione e gestione delle dinamiche di

Grazie all’attività dell’incubatore, i soggetti aderenti saranno quindi in grado di operare autonomamente e elaborare: il progetto di Rete; il contenuto delle relazioni, ovvero i servizi

L’incubatore di rete

1 Meeting delle Reti

sabato 23 maggio 2015

4 Reti territoriali o di impresa

Rete agroalimentare

Rete dell’agricoltura sociale

Rete ospitale

Rete culturale, museale, ambientale

3 mesi di attività

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Individuati i partecipanti, per ciascuna Rete inizieranno le attività specifiche dell’incubato-

re.

Si parte con la Definizione dei progetti di Rete, per la messa a punto del progetto e dei relativi obiettivi comuni, attraverso l’analisi dei componenti, la valutazione di caratteristi-che, fattibilità e opportunità dell’idea di col-

laborazione.

Si passa poi alla fase I contenuti delle Reti: servizi in comune e attività, per la definizio-ne consapevole e condivisa dei contenuti e l’individuazione di servizi in comune e attività

da svolgere insieme.

L’ultima fase è La forma delle Reti: organiz-zazione e regole, ossia l’individuazione dello strumento di aggregazione (Cooperativa di comunità, GODO, Club di prodotto, Contratto di rete ecc.) ideale e della forma giuridica associabile (Consorzio, Società cooperativa,

Associazione ecc.).

Dopo quest’ultima fase, le Reti saranno quindi

ufficialmente operative.

che la Rete intende gestire in comune e le attività da realizzare insieme agli altri soggetti;

la forma delle relazioni, ovvero la struttu-ra organizzativa, le regole, i disciplinari e

la forma giuridica della Rete.

Al di là della formalizzazione, resta chiara-mente sempre aperta la possibilità di colla-borare attraverso reti informali, non codifica-te, come per altro già succede da tempo nel

territorio.

Perché organizzarsi in Reti?

Per condividere saperi, esperienze e

nuove idee

Per incentivare relazioni e

collaborazioni

Perché insieme è più facile ideare e

organizzare servizi innovativi per

rispondere alle esigenze del mercato

Per ridurre le spese di gestione dei

servizi

Perché quando cresce la Rete crescono

anche i singoli operatori e le aziende che

ne fanno parte

Per ricreare il concetto di comunità

rurale, favorendo così lo sviluppo locale

e la permanenza dei giovani

Il lavoro dell’incubatore di rete si articola in

attività interconnesse e consequenziali.

La prima è l’Individuazione dei partecipanti alle attività dell’incubatore: saranno circa 10 per ognuna delle 4 Reti. Le manifestazioni di

interesse potranno essere comunicate già in

occasione del primo Meeting delle Reti (23 maggio) e poi in risposta all’avviso pubblico che sarà pubblicato sul sito del GAL SGT

(www.galsgt.it).

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