Panzer III 2a Parte

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PANZERKAMPFWAGEN IIIPARTE SECONDA

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L E A R M I DEL TERZO REICH

FULVIO MIGLIA

iI PANZERKAMPF\AIAGEN IIIPARTE SECONDA

EDIZIONI BIZZARRI7974

Page 3: Panzer III 2a Parte

1971 @ Co btrirlbt b.Y

Vir RrrgSent Botrtltt.Iltl í:io tr i lli:':,r rri

I 1 / l l , R o t t t , r]l r t t tt,t

l ì inin tl i slttttt l t ' : tt '( ttt l tttr:sr' Lli { iusttrt 1971

tlallt (oolx'r,rt iut Arti,v,i,rtt,r \rtrtL't (ìrtJit 'r lJtttrt 'r

Document i - Aeronaut ica, Mar ina, Eserci ro ' n 2 '1974

Pubbl icazione mensi leni ì . r r r r" r l . " " del Tr ibunale c l i Roma, n 15495 de 16/5/1974

Dìret tore responsabi le: Franco vol ta

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Indice

pag.

5 ll "Cannone d'assalto"

8 Gep. Sf fiir Stucesch 7,5cm O-Serie e Ausf.A IZW) - SdKtz i42î3 Gep. Sf fúr Stucesch 7,5cm Ausf.B {ZW} - SdKfz 14213 Gep. Sf fúr Stucesch 7,5cm Ausf.C,E {ZW} . SdKfz 142

Dal cannone d'assalîo ar cacciatore di carri: progettazione e sviruppo dei 7,5cm sturmgeschiiîz 40 Ausf.F e22 Ausf,F/8 - SdKfz 142 {ZW)

28 ff cacciatore di carri Srandard: 7,5cm Sturmgeschiirz 40 Ausf.c - SdKtz 14211 lZWl46 f0,5cm Sturmhaubitze 42 Ausf.c - SdKfz 1421250 Sturm'Jnfanteriegeschiitze 33 (ZW)

52 Pan4rkampfwagen lll per impieghi speciali

52 Bergepanzer lll

52 Fahrschulwanne

52 Mineràumpanzer lf I

53 Schlepper lll " Munitionspanzer lll - Pionierpanzerwagen lll55 Schutzenpanzerwagen

55 Schienen-Kettenfahrzèug SK 1

56 Nole sull'impiego da parte di Paesi franieriCaratteristiche e prestazioni dei motori Maybach HL 108TR. HL î20TR, HL 120TRM e HL 120 TRM

53 Ausfúhrung A

60 Tabelle

67 Glossario

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B I B L I O G R A F I A

A A . W . - A F V N e u s , A F V A s s o c i a t i o n , E d i t e d e < P u b l i s h e d b y G e o r g e B t a d f o t d ' P t e s t o n ' O n t a r i o 'Canada.

AA. W. - Bellona Military Vebicle Prints, ,series Nos 6-7-20-21' Bellona Pubblications' Model &

Allied Publications Ltd, Hemel Hempstead, G'B'AA. it. _-i;;l aoto, tÉ.rar[i' p;;;i.ng-ò;"rd series,_ltE Inc., o1d Greenwich, conn.'^u.s.A.Feist - paxzer tII in Action, iiili A|f;".-N;.-], qit;"] Publications, rù(/.- Vancouvet, ^8.'C , Canada'

iroiÀ.t'-ia, r"r'. ^ - c"r*on- fiii aid Axtbaxk, y" It: , old Greenwich' Conn-' U'S-A'.d;;il-: riiîtiinrt"ol" "na

iiir"i lu Reichswehr.Webimacbt und Bundeswebt, 5. Auflaee' L973,Mototbuch Verlag, Stuttgart, B.R'D'

sp*t#^reri"":'pàii*E:"*p:fu"'fi' ;;;-';;, No. 2, profile publications Ltd, Leatherhead, Sunev, G.B.Soielbereer-Feist - Armor ,"tj"r,

' Voí"..r

- Nor.

' Z-l-6-8, -Aero Publishets Inc., Fallbrook, Cal , U S'A'

"#;il:ril-\ú;., " ói" àeu*chen panzerkam plwasen III and IV mit ihren Abafie| 19J5-'1954, J.E.

' Lehmanns Verlag, Múnchen B.R D'

*" S".riJ"l"Ei,..fìi' :"Di; K";;ie;zer aon 7976'7966, J.F. Lehmanns Vetlag' Múnchen, B-R'D- '

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ll " Gannone d'assalto "

La lungimiranza dei tecnici militari tedeschinegli anni che videro il risorgere della potenzadella Germania dalle rovine della prima guerramondiale è fatto troppo celebrato per soffermar-si sulla portata eccezionale di talune teorie da essiformulate e di talune soluzioni, ma occupandosi delPanzerkamfwagen III non si può tacere del-ì'importanza fondamentale che ebbe, non soltan-to ne1 conffibuire a determinare l'andamento del-le operazioni belliche intraprese dagli eserciti te-deschi dutante le fasi iniziali del secondo con-flitto mondiale, ma anche nelf influire su scelte dinatura militare e tecnica, l'avvio e la successiva de-finizione di un programma av€nte come fine la. rea-lizzazione di una << Begleitanillerie unter Panzerfúr Infanterieunterstùtzung und Panzerabwehr>>.1

Altezza non superiore a quella di << un uomoin piedi >, coÍazzàtufa {rontale di spessore taleda impedire a 500 rnetti la penetrazione diproiettili perforanti da 37 mm., peso conrenuro,eìevata maneggevolezza e capacità. di operare sutetteno vatio ed un cannone sufficientemente Do-tenre da assicurare una adeguata aop"rruru ,llufanteria ed u,na buona capacità di intervento con-tto mezzi cotazzatit queste avrebkro dovuto es-sere le caratteristiche essenziali del nuovo mezzoe quando, sul finire del 1939, Daimler-Benz eAlkett, con la supervisione dello Heeres-1X/affen-amt, definirono il progetto de1 nuovo << Gepanz-erte Selbstfahrlafette fùr Sturmgeschùtz, 7,5cmKanone >> le direttive di massima furono fedel-mente rispettate. Seguendo un indirizzo che coltrascorrere del tempo andrà acquistando sempremaggior seguito ed importanza, i tecnici ed iresponsabili della produzione bellica puntaronosulla trasformazione di un mezzo corazzato esi-stente in cannone semovente, avendo come obiet-tivo due risultati fondamentali: rca7ízzare in bre-ve tempo e mettere a punto rapidamente il nuo-vo mezzo, awalendosi degli studi, delle pro-ve e della esperienza operariva acquisita, conconseguente contenimento dei costi di studio esviluppo, e giungere ad un'elevata standardizza-zione dei materíali, che avrebbe consentito dircalizzate ,notevoli economie sia durante la pro-duzione che nel successivo servizio operativo edavrebbe reso possibile il raggiungimento di quo-te di produzione più elevate.

Destinato ad avere un vasto impiego e ad es-sere ptodotto in grande serie, sufficientemente

ampio e potente per costituire una piatta{ormaadeguata ad un cannone da 7,5cn, di cosffu-zione abbastanza semplice ed economica, lo chassisdel Panzerkamp{wagen III nella sua configura-zione definitiva, con sospensioni a barre di tor-sloneJ rappresentava una risposta adeguata allespecifiche dello H\7A. Alle qualità proprie delPzKpfw III occotre aggiungere le motivazionidell'esclusione della scelta dei possibilí concor-renti:

- Panzerkampfwagen | = troppo antìquato e lroppo pic-colo;

- Panzerkampfwagen I l = meccanica compl icata, car icout i le, l imi tato, scarsa disponi"b i l i tà d i spazio a bordo;

- Panzerkampfwagen 35 ( t ) = ant íquato, meccanica t roppocomplicata, struttura e coraz-zatura imbul lonata;

- Panzerkampfwagen 38 {t) = meccanica troppo complicata.struttura e corazzatura imbul"lonala;

- Panzerkampfwagen lV - dotato di caratterìstiche ade-guate, non era, in iz ia lmente,destinato ad avere grande dif-fusione.

Fin dall'inizio, la produzione dello Sturm-geschútz venne affranc^ta a quella del panzer-kampfwagen III e ciò consentì di aumentare lequote di produzione. conseguire una maggiorespecializzazione delle maestranze ed una miglioreutiTizzazione delle installazioni industdali, ri-dune í problemí di natura logistica. Mentre ilcarro da battaglia venne travolto dal progressotecnico e nel 7943 uscì virtualmente di scena perlasciare posto ai mezzi della (. nuova generaz;o-ne r>, il cannone d'assalto mantenne, attraveisouno sviluppo continuo, la sua posizione di pre-minenza nell'arsenale tedesco, acquistando con iltrascoffere del tempo un'importanza sempte mag-giore. L'eccezionale evoluzione dello Sturm-geschùtz da < artiglieria d'appoggio per fanteriae per combattimento contro-cani >, a cavallo dibattaglia dei Panzerjàger-Abteilungen si articolòin quattro fasi:

1) fase preliminare di sviluppo e speri-mentazione, culminata nella realizzazione degliStutmgeschùtz III 0-Serie e Ausfùhrung A;

2) produzione in serie ed impiego opera-tivo come cannone d'assalto (StuGesch IIIAusf . B:E) ;

3) fase di transizione dall'impiego comecannone d'assalto a quello come cacciatore dicarri medio, che vide Ia realizzazione dei 7,5cmStuGesch40 Ausf. F e F/8;

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Zweideutsche Waffenzum ersten Maleim Bild gezeigt

D U E A R M I G E R M A N I C H E

M O S T R A T E P E R L A P R I M A V O L T A N F O T O G R A F ì A

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L tlas $tungeschútzd i' ú v H 4tú.n rr I "ltúù

i. t 4 1 " { ;f -', ú

,rtu vrL tb ttl\4' óot{.úb 4u6na

La notizia dell,enhata in servizio del rivoluzionario sturmgeschùtz, lll divenne di pubblico dominio solo con la pubbli-

cazione da parte della ,i"i"t" s,gn"t lli nu-;iio- t-z'i.t" ""tt"-lre

l94o di un àrticolo che illustrava la nuova arma

ed il suo impiego. t_. ".qu.nr"

.lo,og'rJf"i""'ii"1à "i-ì-t"-

siurmgeschiitz non venisse considerato un'arma a se

stante, ma fosse stato "on""p,ao "lii'"-.1!À"nro

ai un autentico " sislema d'armi I ante lltteram, comprendente'

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oltre al sèmovente, tEsporti corazzati in funzione di sostegno, di posto di comando mobile e addirittura un vei-colo di supporto logistico realizzalo apposta per assicurare il iegolàre afflusso dí rifornimenti alle baiterie di semo-venti, il Sonder-Kraftfahneug 253, un semicingolato leggero derivato dal più noto SdKfz 250, che qui vediamo inmarcia e durante il rifornimento di uno Sturmoeschútz della O-Serie.

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Alla campagna di Francia presero parte in via sperimen-tale sei esemplati di preserie dello Sturngeschútz lll,inquadrati nella 16. (StuG) Kompanie dell'lnlanterie-Fegiment (Motorisiert) Grossdèutschland. Oui vediamoIa compagnia superare sbarramenti anticarro durante laavanzata in territorio flancese.

4) costruzione ed impiego in massa di cac-ciatori di cami medi 7,5cm StuGesch,l0 Ausf.G.

Anche se l'apice dello sviluppo venne rag-giunto nel 7942 con 7a tealizzazione del cacciatore di cani operativo, 1o Sturmgeschútz rimaseún mezzo attuale ed eccezionalmerìte efficace fino alla fine della guerra.

1 Questa denominazione (- Artiglietia d'appoggio

deÌle truppe cotazz^te pet appoggio di fantetia e com-battimento contro-carri) venne introdotta nel 1936 dagliesperti dell'Allgemeines-Heeresamt, l'uf{icio di coordi-namento dal quale dipendeva 1o H\lA, direttamente

rcsponsabile di tutti i programmi che prevedevano l<,

studio, 1o sviluppo e la messa a punto degli armamentidestinati all'esercito.

t Come vedremo, questo secordo ruolo ebbe un'im-portanza del tutto marginale nella prima parte dello

sviluppo dello Stutmgeschútz III.

Gep. Sf fùr StuGesch 7,5cm O-Serie eAusf.A (ZW) - SdKfz 142

L'inttoduzione in servizio di un'arma senzadubbio rivoluzionaria, qual era lo Stutmgeschùtz,poneva i responsabili dell'OK\7 e soprattuttol'Ispettorato dell'Arma d'Artiglieria, alla quale

il nuovo mezzo eîa destinato, di fronte ad unaserie di problemi particolarmente gravi: alle pre'

vedibili difficoltà di messa a punto del nuovosemovente si satebbeto aggiunte quelle inerentiI'addestramento degli equipaggi e 1'elaborazionedi una tattica di combattimento che sfruttasseal rnassimo la mobilità del nuovo mezzo. Ciò in-

dusse I'OK\X/ ad affidare, tamite il Va{fenprùf-ung-Amt, alla Daimler-Benz AG una commessaper la rcalizzazione di una preserie di StuGeschIII da sottoporre ad un programn.ra di collaudoe valutazione operativa e di istruzione degli equipaggi dei lu tur i repar t i operat iv i .

Iniziata nel {ebbraio del 1940, la ptoduzione

della preserie si concluse ai ptimi di giugno con

Una sezione di Sturrngeschútze appartenente alla 190. Sturmgeschiitz-Brigade avanza in fransnistija, in apPoggio- atruppe rumene. La foto, scattata nèll'otrobre del t941, moska uno Stucesch lll Ausf.A ed un Ausf.G, seguiti da duesemicingolati SdKf! 250 d€l Trupp-Stab.

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il completamento del 30' esemplare. Nota come< 0 Serie >> rappresentava un eccellente banco diptova, essendo molto vicina alìa progettata ver-sione operativa. 11 orogramma addestrativo ven-ne iniziato fin dal mese di n.rarzo al fine di pre-parare un certo numero di equipaggi cia impiega-re nella fase di valutazione oDerativa deì mezzoe l'offensiva tedesca sul fronte occidentaie diedeI'occasione per integrare Ìa fase di sperimenra-z ione con un c ic lo opcrar ivo. prorr i ì l ros i per cr r -ca quatfo settimane. che vide impeenata dal me-se di maggio sul fronte francese una batteria disei cannoni d'assalto inquadrata nella 16. (StuG)Kompanie dell'Jn{anterieregiment (motorisiert)< Grossdeutschland r>.

L ' impiego operat ivo. manlenuro r igorosamen.te segreto fino all 'autunno del 19,10,1 diede risultati particolarmente soddisfacenti ed indusse iresponsabili del \XlaPrùf-Amt ad ar,viare la pro-duzione in serie della prima versione reaimenteoperativa. Non è noto se esemplafi della prese,rie fosseto irnpiegati da roparti operativi dopo lafine della campagna di Francia, ma sembra checiò sia da escludere; molto verosimilmente, tuttigli esemplari furono assegnati alle scuole per essere impiegati ad esaurimento nell'addestramen-to degli equipaggi destinati agli SruGesch-Abteil-ungen.

Pet \a reallzzazrone degli esemplari di prese,r ie furono impíegar i chassis PzKpfw JI I Ausf . Fmodificati: furono soppressi i portelli d'accessoalla camera di combattimento situati sui fianchidello scafo e le prese d aria per il raffredda-mento dei freni e vennero montati sulla piastraanteriore dello chassis due portelli circolari perfacilitare l'accesso agli organi della tasmissione.Carrello e sospensioni non subirono modiEche.

La sovrastruttura del semovente aveva dimen-sìoni notevolmente contenule, per r ient rare nel -la specifica che prevedeva per il nuovo mezzouna configurazione particolarmente bassa. A baserettangolare. avev a un' alLezzÀ massima approssi-mativamente doppia rispetto a quella del camoarmato. l l cannone era s is temaro in una casa.matta protetta da piasfe da 50 mm., di dimen-sioni piuttosto ridotte e situata leggermente adesta dell'asse longitudinale del veicolo. A de-stra della casamatra si trovava una riservettaper il munizionamento di pronto impiego delpezzo, mentfe sulla sinisÚa era seduto il con-

duttore. Dietro il posto di guida si apriva unafetitoia per il puntamento del cannone. Sul fian-co sinistro della sovrastruttura era posro un con-tenitore al quaie si accedeva direttamente dall' in-terno del la camera d i combarr imenro: gui pote-va essere insra i ia to un appara lo r ice-r rasmir ten-te Fu 5 ( 10W - 27 ,2 + 33MHz), o più raramenteuna radio Fu 2, la cui antenna a stiio eramontata su di un supporto fissato alla piastraposteriore del contenitore. Ii fianco destropfesentava posteriormente una spotgenza concorazza inchnata a 55". La piastra postefioredella camera di combattimento era <ii dimensio-ni assai ridotte e presentava un accentuato die-dro negat iv t t . Quesro accorg imenLo era srato adot-tato per ridume ai massimo l'altezza deí semo,vente, Iimitando al tempo stesso il pericolo diun impatto diretto di proiettili controcaffo controIa parete posteriore della camera di combattimen-to, senza pei questo limitarne la cubatura, ma sir iveJò par t icoìarmenre per ico loso in quanto creavaunr t rappo. l r capace d i ca l turare i pro ier t i l : . conconseguenze {acilmente immaginabili. La coperturadella camera di combattimento era fissata mediantebulloni alla sovrastruttura ed era provvista di duepor teì l i d i accesso s i tuar j s immetr icamenre in po-sizione arretrata. La dotazione di apparecchiatu-re ottiche non subì sostan7iali modifiche rispettoal PzKpfw III Ausf. F: la Fahrersehklappe 30venne sostituita dal modello << 50 >> in conse-guenza dell'aumento dello spessore della corazzaanteriore della sovrashuttura, mentfe il Fahrer,optik KFF 2 non subì modifiche; eliminate Iedue Sehklappe con copertura mobile di cui eraprovvista la sovrastuttura del carro, sulla sinistra del posto di guida venne .installata unaSehklappe coîazzata di nuovo tipo. Il capo-pezzodisponeva di un binocolo periscopico Fer l'osser-vazione dall'interno del compartimento di com-battimento.

L'armamento de1 sernovente era costituito daun cannone Krupp da 7.5cm derivato dal pezzomontato sul PzKpfw IV e denominato 7,5cmStuK L/2,1; le riservette contenevano complessi-vamente 44 proiettili.

Principale innovazione del progetto elaboratodalla Daimler-Benz fu l'adozione di piastre da50 mm., al posto di quelle da J0 mm. montatesul carro armato, per 7a corazzatuta del frontaledella sovrastruttura. La cintura corazzatz àella

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In alto: Uno Sturmgeschúh lll Ausf.A dell'lnfanterie-reoiment fmotorisiertt " Grossdeutschland " fotografato iltfmassio 1940 ad un posto di blocco iedesco sul fronteoccideniale. A sinistra: Semoventi in marcia e duranteil rifornimenìo di munizioni. In basso: Sostituzione delcinqolo di uno Stucesch lll Ausf.A appartenente al Gruppod'Aimate * Guderian ", fronte orienlale, agosto 1941.

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sovrasttuttula sveva uno spessole costarìte di30 mm., mentre Ie piastre della copertura misu-ravano 10 mrn. Anche se questa coî^zzatrrra ̂p.pariva adeguata alle necessità operative al m.)mento della progettazione ed era in gr.ado di resistere a proiettil i perforanti calibro 50 mm. aduna distanza di 500 metri, ben al di là dcllaspecifica, quindi, la rapida evoluzione delle armicontfo carro dimosftò ben presto che il progcttodello Sturmgeschútz III cra particolarmente ca-rente, in una prospettiva a medio e lungo termine. dal punto d i v isra Jcì l r pro lcTiùne.

Gli esemplari di prescrie furono equipaggia-ti con il Maybach HL 120 TR e gli organi mec-canici non subirono modifiche rispetto al PzKpfwIII Ausf. F, che però montava il più modernomodello HL 120TRM. La capotatura del moto-re fu provvista di una grande griglia postc-r.iore.

Il peso a pieno carico era di 19.600 kg, 100più del PzKpfw III Ausf.F, con un carico utiledi 1.500 kg.

L'esperienza acquisita con la realizzazionedella preserie consentì di avviare la produzionedi serie in un tempo considerevolmente breve.Questa rapidità ài rcahzzazione ebbe il suo prez-zo nella limitata efficíenza della prima versionedi serie, che si presentava come una replica del-la 0-Serie; per accelerare I'entrata in servizio de,gli esemplari Ausf.A si rinunciò ad appottaremodifìche rilevanti al modcllo originale e ad adottare immediatamente il nuovo chassis con cingolida 400 mm. Quesra soìuz ione può appar i re inrempestiva, se considerata in breve periodo, ma nonè più tale qualora la si inquadri in una politicadegli armamenti di più largo respiro: distibuirerapidamente ai reparti operativi un colrgfuo numeto di esemplari del nuovo mezzo, per consen-tire agli equipaggi di collaudare la macchina efamrliatizzarsi con le nuove tattiche di combatd-mento, appare una soluzione particolarmente in-dovinata da un punto di vista militare, essendostata adottata in un periodo di ristagno delleoperazioni belliche, ed assai conveniente sul piano economico.

Il Gep Sf. fút StuGesch 7,5cm Ausf.A nondifferiva dalla preserie che per l'assenza dei por-telli di visita anteriori e della grande presa d'ariaposteriore, che con la fine della produzione dellapreserie venne definitivamente abbandonata. Que-

Le avanguaidie tedesche occupano Gomel: è il se embredel 194t e I 'offensiva in terr i tor io soviet ico non sembralrovare ostacoli.

sta modif ica venne decísa, analogamente conquanto si verificò nel caso del PzKpfw IIIAus[ . f . per confer i rc una maggior res is tenzaal la parre posrer iore d. l lo scafo.

La produzione di serie venne impostata al-I' inizio di luglio del 1940 ed i primi esemplarilasciarono le catene di montaggio della Alkettai primi di agosto. Gli esemplari dell'Aus{ùhrungA ricevettero il Tarnbezeichnung < ZiXl >, ilSonder-Kraft{ahrzeug Nummer 1,12 e FahrgestellNr a partite da 90001. La produzione venne in-terrotta nel mese di novembfe per consentire larcalizzazione della seconda versÌone operarlva,I 'Au" [ . B: furono cosrru i r i appross ima r ivamen re100-120 esemplari ".

Distribuiti ai reparti sul finire del 1940, gliS l u G e s c h l l l A u s i . A [ u r o n o m a n r e n u r i i n s e r -vizio per oltre un anno ed operarono sul {ronteorientale insieme con esemplari degli Ausf. B-D.

,r Le prime foto dello StuGesch llI O-Serie fi.rro_no diffusc alla stampa solamente all,inizio di settem-brc (Cfr. Signal Nr. 12. 1940, pag. 16-17); si trattavadi foto, in parte titoccate, scattate durante l,addestramento degli eqtripaggi in Getmania e durante l,avan_zata in Francia.

3 Secondo i clati ufficiali, nel 1940 furono prodotricomplessivarnente 18.1 Sturmgeschuetze; di questi, i0appartenevano alla O Serie. Poiché la produzione men-s i l e , a l l a f i ne Je l ì anno . e ra d i poco supe r i o re a i l r en raesemplari, si può senz'alto ritenere che la ptoduzionedell'Ausf.A non sia srata inferiore a cento esemplario superiore a centoventi.

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un reDarto non identificato di sturmgeschùtz lll Aus.B partecipa alla sfilata del 3 maggio l9ó1 ad atene. La foto

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r" feritoii per it cannocchiale di punramento del pezzo da 7,5cm.

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Page 14: Panzer III 2a Parte

Gep. Sf fúr StuGesch 7,5cm Ausf.B {ZWì tore llaybach HL 120 TRM e non presentava. SdKfz 142 la grande grigiia ,Dosteriore caratteristica del-

!'Ausf. A. L'armamento e le dotazioni non su-Con 7a rcalizzazione del nuovo chassis con birono modifiche.

carrello migliorato e cineoli da ;100 mm., entra-to in produzione nella seconda metà del i940con il PzKpfw III Ausf. H, lo sviiuppo delloSturmgeschútz entrò nella fase cruciaie eci il se-movente acquistò Ia fisionomia che. pur con im-portanti modifiche, mantenne fino aila fine dellaproduzione. Le caratteristiche del nuovo scafodpparvero f in dr l la lase d i progerraz ione r rnrosuperiori allo chassis dei PzKpfw III Ausf. E+Gda indurre lo H\{/A ad affidare ai tecnici della A1-kett lo studio della possibilità di impiegarlo nellacostruzione dello Sturmgeschitz. La rcaTizzazio-ne e i ent rara in

"erv iz io d i una 'sr5 jenq 16;1chassis di vecchio tipo lu dettata da ragioni dinatura militare ed economica: ciò con.rportò unrinvio della produzione della versiorre con il nuo-vo chassis di circa te mesi, ma consentì di ien-dere operativi in un ternpo estremamente ridot-to i nuovi StuGesch-Abteilungen. Entrata ne1-ìa fase esecutiva nell'estate del 1940, la pro-gettazione della nuova versione, affidata allaAlkett, venne portata a termine nel sertem-bre e consentì di impostare la produzione nelmese di ottobre; i primi esemplari lasciarono lacatena di montaggio alla fine di novembre eprima della fine del 1940 furono realizzati circaquaranla esemplar i . La produzione r ,<nne in ter-iotta alf inizio di marzo per lasciare libere lecatene di montaggio pet la costruzione del-l 'Ausf . C; compless ivamenr e furono cosi ru i r i c i rca 130 esemplari.

Il Gep. Sf Iùr StuGesch 7,5cm Ausf. Bnasceva dall'unione di uno sca{o PzKpfw IIIAusf. H, modificato con 1a soppressione <iei por,telli laterali di accesso a1 compartimento <iicombattimento e delle prese di aeraziorle deifreni, con la sovrastruttura rcalízzata cialla Daim-ler-Benz per il semovente d'assalto.

trl peso totale raggiungeva i 21.800 kg, ma lamaggior aderenza del nuovo camello consentivauna buona <iistribuzione ciel carico e conieriva alnuovo semovente una capacità di operare luori stra-da nettamente superiore a quella della versioneprecedente ed una veiocità su strada di 40 Kmih,e cioè ben dieci Km/h più dell'Ausf. A. Le pre-stazioni erano analoghe a quelle dei PzKplw IIIAusf . H. L 'Ausf . B era equipaggiaro con un mo-

Gep. Sf fúr StuGesch 7,5cm Ausf. C+E{ZW) - SdKtz 142

Le operazioni belliche nei Baicani consenti-lono di procedere ad un'ampia valutazione delloSturmgeschútz nella sua nuova configurazione edi verificare la validità della formula dopo ilprimo ciclo operativo nella campagna Ci Fran-cia. L'imminente inizio dell'Operazione Bar-batossa imponeva una definizione a breve sca-tìenza dei programmi ancora in corso di svi-luppo e fra questi 1o << Sturmgeschùtz >> oc-cupava un posto preminente. La fase di studioe sviluppo del progetto coincrse con un serratoconfronto fra Daimler-Benz e Alkett per l 'asse-gnazione dell' importante commessa: ad una mar-cata orevalenza iniziale della Daimler-Benz, re-sponsabile dello sviluppo e della produzione del,la maggior parte dei modelli iniziali, fece riscon,tro la definitiva assegnazione della commessa aî-ia Alkett, con 1'evidente scopo di evitare unadispersione di energie, concentando, anzi, f in-tera capacità produttiva della Dain.rier-Benz nellacostîuzìone di cami armati e della Alkett nellatealizzazione di semoventi. La decisione del Ministero degli Approvvigionamenti e della Produ-:ione BelÌica del Reich intervenne, però, soltan-to ne.ll 'estate del 1941, dopo un periodo di in-certezza e di decisioni contraddittorie che ral-lentarono la produzione. Assegnati lo studio pre-lirninare e la rcalizzazione <iella preserie e dellaprima versione oDerativa alla Daimler-Benz e la:ealizzaù.ctne deila prima versione operativa nel,ìa configurazione definitiva alla Alkett, il \X/aff-enprú{ung-Ant affidò nuovamente alla Daimler-Benz la commessa per ia prosecuzione della pro-duzione in serie <ìel cannone d'assalto.

Le versioni prodotte dalla Daimier-Benz ii-calcavano quasi esattamente il semovente realizzato dalla Alkett, <ial quale si distinguevano pertaiuni perfezionamenti tendenti ad aumentare laeficienza beilica del mezzo.

Entrato in produzione nel marzo del 1941,il Gepanzerte Selbstfahrlafette fùr Sturmgeschútz

l 3

Page 15: Panzer III 2a Parte

Un'officina tedesca nell'estatedel 1940: a destra si notanodue Panzerkamfwagen lll Ausf.G, quinta variante, mentre asinistra sono schierati treStunngeschútz lll Ausl A. Lacaootatura-motore del semo.veirte, come mostra chiara.mente la foto non prcsenta lagrande gríglia posteriore adot-tata sugll esemplari di prese-rie

7,5cm-Kanone Ausf.C si distingueva dall'Ausf.B unicamente per il nuovo congegno di punta-mento rVínkel-Zielfernrohr \lZF (collimatoreperiscopico ) montato sulla copertura della ca-mera di combattimento, nella quale venne pre'disposto un portello di piccole dimensioni inconispondenza del sedile del cannoniere. La par-te antetiote della sovfastruttuta venne ridisegna-ta e si ptovvide ad eliminare la feritoia per il can-nocchiale di puntamento, tipica della O-Serie edegli Aus{. A e B. Catattetistiche e prestazionicortispondevano esattamente a quelle dell'Aus-fùhrung B.

L'Ausf 'D si oresentava come un modello

perfezionato dell'Ausf. C, del quale ripeteva inmassima parte le linee. Esternamente si distin-gueva dalla versione precedente per avere le pia;stre laterali della sovrastruttura, in conisponden-za con la cameta di combattimento, inclinate a90"; venne aumentata, pure, la cubatura del con-tenitore cotazzato ínstallato sulla sinistra dellasovrasttuttura: questa modifica fu apportata alfirre di portare da 44 a 50 colpi la risetva diproiettili da 7,5cm in dotazione al semovente.Un'importante innovazione fu rappresentata dal-I'introduzione del cambío Zahnrad-Fabrík < SSG77 > a comando manuale, con sei marce avantied una retromarcia in sostituzione del cambio pre-

Sturmegeschiitze in fase di allestimen-to: si noti il considerevole spessoredella co.azzatura frontale della sovra.struttura.

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Page 16: Panzer III 2a Parte

Esercitazione con I'appoggio di Sturmges-chùlze.

selettivo a dieci marce avanti ed una reúomarciaMaybach < SRG 12 8 145 >: la modifica consentìdi migliorare le prestazioni durante ls marcia suterreno vario e rese più agevole la guida del se-movente, sempli6cando contemporaneamente lamanutenzione data la minor complessità del nuovoapparato.

Le operazioni sul fronte orientale videro unimpiego sempre più di{fuso dello SturmgeschùtzIII, con{ermando la validità della formula e lapotenza e l'affidabilità di questo mezzo. Amplian-do a dismisura i confini del campo di battaglia eu-ropeo, queste operazioni imposero l'adozione dinuove soluz ioni in campo st rategico, rat t ico e tecni -co; fra queste ebbe un posto preminente quella delproblema dei collegamenti, che in una lotta didimensioni inusitate combattuta su di uno scon-finato territorio assunse un'importanza senzprecedenti. La grande moibilità dei reparti diSturmgeschùtze imponeva I'adozione di mezzi che

consentissero di mantenere il contarto radio frale batterie ed i comandi di gruppo e {ra questi ele grandi unità; dall'eficienza dei collegamentidipendeva lo s{ruttamento al massimo delle pos-sibilità offerte dalla elasticità di impiego e dalla po-tenza di fuoco dei cannoni d'assalto: in sostanza, sipr:ò afiermare che da ciò dipendeva il successodelle operazioni in corso e ciò rendeva necessa-rio un potenziamento dei mezzi destinati a fun-gere da posto di comando e centro-radio mobile.L'elevata mobilità degli Sturmgeschùtz-Abteilun-gen comportava I'impiego di mezzi dotati di buo-na velocità e capacità di operare su teneno va-rio con prestazioni analoghe a quelle dei mezzic ingolat i : a ta l f ine, 6no dal te fas i in iz ia ì i de iconflitto gli Sturmgeschùtze furono afiancati daveicoli semicingolati SdK{z 250 e 251 equipaggiaticon apparecchiarure radio per comunìcazioni agrande distanza, al livello gruppo di semoventidi-visione o gruppo-corpo d'armata. Per i collegamen,

La dotazione radio delle prime versioni delloSturmgeschùtz l l l era costi tuita da una r ice-trasmittènle Fu 5. o Diù raramente Fu 2. conantenna à stilo, montala nel contenito;e disinistra della sovrastruttura.

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Page 17: Panzer III 2a Parte

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Un semovente appoggia con i l suo luooo i fanti tedeschi impegnati nei combatt imenti per i l control lo di Novorossi isk'

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ti a livello di gtuppo la Alkett studiò e realizzòuna variante dell'Ausf. D dotata di un secondo ap-parato radio, destinato ad integrare la Funk-

geràt ) in dotazione standatd ed a consentire ai

comandanti di batteria due collegamenti simul-

tanei in semplíce oppure, più spesso, un'unica con-

versazione in dupl ice; un commutatore consent iva

di diffondere, mediante il doppio collegamento in

sempl ice. a i mezzi d ipendenl i t tna conversazione

{fa semovente-comando di batteria e semovente-co-mando di gruppo.

I1 Gepanzerte Selbstfahrlafette fùr Sturm-

geschútz 7,5cm'Kanone Ausf. E della Alken

difieriva dall'Aus{. D della Daimler-Benz unica'

mente per il contenitore cor^zzato installato sul

fianco destro della sovrastuttura, destinato ad

accogliere l'apparato radio addizionale e otto

pro ier t i l i d i pronro impiego. che s i aggiungevano

ad altri sei sistemati all ' interno dello scafo. La

nuova versione venne accolta con {avore presso

i reparti per la considerevole riserva di proiettili

di cui era dotata; 64 a1 posto dei 44 delle prime

versioni ed ai 50 dell'Ausf.D; olte a ciò, rinun-ciando alla seconda tadio, si poteva uÌteriormente

l 6

accrescere la dotazione di altri sei proiettili da

7,5cm. Ciò gatantiva un'autonomia di fuoco incon-

sueta e tanto più importante in quanto i reparti di

cannoni d'assalto si ttovavano frequentemente

ad operare in condizioni tali da rendere pressoc-

ché impossibile un regolare afflusso di rilorni-

ment1.

Uno Stucesch lll Ausf.D supera un repado di fanti tede'schi in marcia nei terr i tor i al di là del Don.

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Page 18: Panzer III 2a Parte

Sturmgeschútz lll Ausf.D e E in azione. L'esemplare inallo Iaceva parte del 189. Sturmgeschútz-Abteiluhg, il cuistemma si intrawede sul parafango sinislro; sul para-fango destro è dipinto il distinlivo tatlico delle unità diart igl ier ia semovente.

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Page 19: Panzer III 2a Parte

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Page 20: Panzer III 2a Parte

Di fronte, in alto: Truppe tedesche attraversano una cit-tadina russai dietro ai motociclisti avanza uno Stuceschl l l Ausf D. Di fronte, in bassor Una batteria di Sturmge-shi i lze sosta in una cit tà russa. La bandiera in primo pianoaveva la funzione di faci l i tare I ' identi f icazione da parte diaerei amici. A destra: Lo Sturmgeschútz l l l Ausf. E eradestinato al l ' impiego come semovente centro-radio: ladotazione di apparati radio era normalmente coslituita daFu 5. In basso: Stucesch l l l Ausf. E avanzano in terr i lor iosovietico.

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Page 21: Panzer III 2a Parte

L'equipaggio dello stucesch lll ausf.E " l-eopard D provvede, alla riparazione di !n cingolo danneggiato- La mimetiz-zazione bianca invemale veniva usata,solo per bre;i periodi e si otteneva coprendo lJ mimetizraiíon. .ùnaara conuna mano di vernice bianca idrosolubile, che veniva rimossa non appena si scioglieva la neve. iiiuttosio insotita,siamo nel gennaío del 1943,- la Balkenkreuz (dist int ivo di nazional i tà' iei mezzi..mil i iar i tedesctr i j ot ienuìa ì ipingenaounicamente i quattro angoli bianchi, secondo un modello assai diffuso durante I'invasione J"lfu -Ér-"iu-ì"f

ìsco.Un€ batteria di un Panzeriàger'Abteilung operante in Bussia sosta sul bordo di una strada; sul secondo mezzo dellacolonna-il seruente visila con la sua MG.34. ll. problema detta difesa a disrania ;;"i;inat. a.-.lri-óiìi,ii"iir,iitr" nonvenne -risolto che con la costruzione dell'Auslùhrung G, ma anihe in-qu".to

""ro i risultati non furono del tuttosoddisfacenti"

La modifica apportata alla nuova versionecomportò un aumento del peso a pieno caricodi 300 kg e del carico utile di 200 kg. Le al-tre caratteristiche e le prestazioni non subiro_no modifiche.

Fra il marzo 1941 ed il febbraio 1942 furo-no costruiti circa 450 Sturmgeschùtze nelle ver,sioni C-E ptesso le catene di montaggio dellaDaimlet-Benz, della Alkett e delle società col-legate. Questi mezzi furono disribuiti, nella qua-si totalità, alle unità dislocate sul fronte orien-tale ed impegnate nei combattimenti in territo-rio sovietico e costituirono il ,femo di lancia del-le divisioni di fanteria tedesche fino all,autunnodel 7942, cioè fino al momento dell,entata inlinea di un numero adeguato di Sturmgeschútzeequipaggiati con il nuovo 7 ,5cm StuK4O L/43e L/48. Gli ultimi semoventi armati con il vec-chio 7,5cm StuK L/24 furono tadiati dai re-

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parti di prima linea prima della fine del L942e passati alle scuole per 1'addestramento avan-zato àegli equipaggi.

Gli Sturmgeschútze l l l equipaggiat i con i l ?,5cm Sturm-Ranone .L/24 costituirono il nerbo dei reparti di semo.venti d'assalto fíno al tardo 1942, quandó entrarono inlinea in quantitativi via via crescentj inuovi cacciatoridi carri equipaggiati con il potente ?,scm StuK4o L/48.

Page 22: Panzer III 2a Parte

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Page 23: Panzer III 2a Parte

Dal cannone d'assalto al cacciatore di car'ri: progettazione e svíluppo dei 7,5cmSturmgeschùtz 40 Ausf.F e Ausf.F/8- SdKfz 142 (zw)

Nato come atma ofiensiva da impiegare inuna guema di movimento, lo Sturmgeschútz IIInon poteva rivestire un ruolo di ptimo piano,

dopo il mutamento dell'andamento delle opera-zioni dell'esercito tedesco, senza subite una radi'cale trasformazione. II pezzo d'a 7,5 cm L/24aveva ampiamente dimosttato, nella fase inizia-1e del conflitto, la propria eficacia nelf impiegoconto unità ptive dell'appoggio di carri armatimoderni o di reparti contro-carro equipaggiaticon pezzt capaci di elevata velocità iniziale, male opetazioni sul fronte orientale resero Lten pre-

sto manifesti i limiti di quest'arma. La portatalimitata del pezzo e soprattutto la modesta ve-locità iniziale del proiettile non consentiva direggere il conftonto con i pezzi sovietici da 76mm., sia ruotad che montati sui carci T-34 eKV-1. Occasionalmente, scontri fra catri pesantisovietici armati di pezzi da 76 mm. e StuGeschIII si concluseto a favore di questi ultimi, mal'eccezionale risalto dato dalla propaganda tede-sca a tali successi è solo un'ulteriore dimosta-zione dello stato di inferiorità in cui si ttova-vano ad operare i cannoni d'assalto tedeschi neiconftonti dei più modemi cami avversati.

La cronica scarsità di cami da battaglia dacontrapporte ai mezzi corazzàfi sovietici e Ìapossiibilità di rcalizzarc un semovente controcar-ro potente e caîatterizz to da grande afidabilità in tireve tempo, impiegando le catene di mon-taggio già in attività per la produzione di StuGesch III e :utilizzando 1a maggior parte deicomponenti dei cannoni d'assalto già in dotazio-

ne ai reparti, indusse lo HllA ad intaprenderelo studio di un semovente che, pur conservan-do pressocché inalterate le caratteristiche deicannoni d'assalto equipaggiati con il pezzo da7 jcm :l-/24, {osse ottimizzato per l'impiegocontfocarfo,

A favore della rcalizzazione dei nuovo con-ffocarro giocavano vari fattoti di otdine economico,tecnico e militare. Suì piano economico i vantaggiche il nuovo mezzo avtebbe presentato eranopiù che evidenti: i costi di ptogettazione e svilup-po sarebbero stati estremamente contenuti; nonsarebbe stato necessatio adottare un programmadi addesttamento patticolate del personale addet-

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to alla produzione dei cannoni d'assalto, né deimilitari dei reparti operativi che impiegavanoquesti mezzi; il nuovo ptogramma di produzioneavrebbe potuto sfruttate catene di produzione escorte di matetiali già esistenti. Dal punto di vistatecnico, la realizzazione del nuovo semovente nonsembrava potesse creare serie difficoltà, se non perquanto riguardava il cannone che vi satebbe statomontato; tequisito essenziale del nuovo pezzoera ìa capacità di conrastare efficacemente i piùmoderni cami armati avversari; particolarmenteimportante era la standardizzazione dei materialiche il nuovo mezzo corazzato avrebbe consentito:il nuovo modello non sarebbe stato altto che unavar ianre del lo StuGesch l l l equipaggiata con uncannone controcarro, peraltro già sperimentato edimpiegato dai reparti operativi. Da ultimo, a fa-vote dell'adozione di questo nuovo semoventegiocavano ragioni di carattere militareì esso si pre-sentava patticolarmente interessante, in quantogià colìaudato lungamente e con buoni risultati eassai pirì moderno, come concezione, dei semoventicontrocano allora in dotazione ai repati; da1 pun-to di vista logistico, inoltre, la standardizzazionedei materiali che l'adozione di questo mezzo avreb-be consentito non poteva non essere vista confavore, in quanto permetteva di avviare in btevetempo la produzione in massa, con un costo del-Ì'inteta operazione estremamente contenuto.

Lo studio e 1o sviluppo del nuovo cacciatotedi carri comportarono per il rWaff enpdfung-Amte per la Alkett, capocommessa del nuovo program-ma, una considerevole mole di lavoro, in quantoil progetto venne realizzato in due fasi successive:una prima fase di sperimentazione e di valutazioneoperativa del nuovo mezzo ed una seconda fase dircaTizzazione e sviluppo del cacciatore di caniopetativo. La ptima fase si può collocare fra- il

Page 24: Panzer III 2a Parte

settembre de1 1941 ed il marzo dell'anno succes-sivo, mentre la seconda comprende il periodo in-verno 194I-1942 fautunno 1914.

La prima fase può essere suddivisa in duemomenti successivi, corrispondenti alla realízza-zione di due semoventi di transizione, destinati aservire come banco di prova del nuovo mezzo';notevolmente diversi fra 1oro, questi due semoven-ti Éurono realizzati per risolvere scoararamenre idue problemi fondamentali posti dal nuovo pro,gramma: I'installazione di un cannolre ad alta ve-locità iniziale ottimizzato per il combattimentocontro-carri su di uno Sturmegeschùtz III ed ilpotenziamento della corazzatura del semovente alfine di renderlo pirì idoneo al nuovo tipo di im-piego.

7,5cm Stucesch4o Ausf.F : Il primo semo_vente di transizione realizzato dalla Alkett non{u altro che una varianre dello StuGesch IIIAusf. E equipaggiato con il 7,5cm StuK,l0 L/43,versione ottimizzata per l ' impiego contro-cari del7,5cm KwK 10 L/43. La scelta dello StuGeschIII Ausf. E {u dettata dalf immediata disponibili-tà di questo mezzo e dall'accresciuta cubatura dellacamera di combattimento in queste versione ri-spetto allo StuGesch III Ausf. D ed alle versioniprecedenti. L'importanza dell' immediata disponi-bilità di un veicolo da equipaggiare con il nuovocannone è evidente; quanto alla necessità di di-sporre del massimo spazio all'interno della cameradi combarr imenro, occorre tener presente che i

proiettili impiegati dallo StuK4O erano di dimen-sioni notevolmente superiori a quelle dei proiet-til i del 7,5cm StuK L/24: era quindi necessariopoter installare riservette di dimensioni quantopiù grandi possibile, onde evitare che la dotazionedi proiettil i risultasse inadeguata. Esternamente,il nuovo semovente differiva dallo StuGesch IIIAusf.E per il lungo cannone dotato di freno dibocca a due stadi e di ìWalzenblende di nuovo di-segno; la \Talzenblende era di forma prismaticaa sezione trapezoidale ed aveva uno spessorefrontale di 80 mm. Gli ultimi esemplari pro-dottì ebbero Ia parte anteriore della sovra-struttura modificata per aumentare la disponibilità di spazio all'interno della camera di com-barr imenro. La nuova conf iguraz ione venne poimantenuta inalterata sugli esemplari prodotti suc-cessivamente. La dotazione del semovente era di.14 proiettili da 7,)cm soltanto, il che rappresen-tava un sensibile passo indietro rispetto ai 6.1/70proiettili dell'Ausf.E. La produzione fu limi-tata a 1.19 esemplari ( Fahrgestell-Nr 91'101 inavanti). L'installazione dello StuK,l0 sullo Stu-Gesch lll si dimostò fin dall' inizio una solu-zione particoÌarmente felice: potente e di pesoabbastanza contenuto, il nuovo cannone conferivaLrna d imensione nuova ad un semovenre otmaisupetato, consentendogli di reggere il confrontocon qualsiasi mezzo avversario.

Un'importante innovazione fu rappresentatadall'introduzíone di un grande ventilatore elet-trico montato sulla copertura della camera di

Un 7,5cm Stucesch4o Ausf Fguada un fiume ín territoriosovietico. Sul cielo della ca.mera di combattimento sDiccail grande ventilatore elettri.co destínato ad evacuare i

a gas di combustione dei pro-- iett i l i . La configurazione del-

la parte posteriore dello sca.fo ed i punti di attacco ante-riori pe. i cavi di traino ín.dicano chiaramente che lochassis è quello del PzKpfwll l Ausf.H.

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Page 26: Panzer III 2a Parte

Sul fronte orientale ebbero una certa diffusione i cosiddetti Ostketten (= cingoli per I,Est), caratterizzati da placchesald€te alle singole.maglie: la magg.ior larghezza deita "ingoi;ur"-rìaì,".u"

-senslbilmenté ' la prà"iion"'"ir t"rr"no,migliorando la mobilità su terreno fangoso o innevato.

combattimento e destinato ad evacuate i fumidi combustione dei proiettili.

Pur essendo destinato unicamente a setvfeda banco di prova del nuovo pezzo contro-carri,i l 7,5cm StuGesch40 Ausf.F venne ímpiesatolungamente daí roparti anche dopo ta fine

"del

ciclo di collaudi e di valutazione ooerariva oro-grammaLi in v is ta del passaggio u l l " seconda parredella prima fase di realizzazione del programma.

. III ausf.H e si distingueva da esso per la

Pare che qualche esemplare fosse ancora in li-nea sul fronte orientale durante il 1944.

7,5cm Stucesch40 Ausf,F/8. Risolto il pro-blema dell' installazione dello StuK4O sullo Stu-Gesch III, rimaneva aperto quello del proten-ziamento de7la cotazzatuta del nuovo semoventecacciatore di carri. Le difficoltà che aveva in-conhato la prima generazione del PzKpfw IIIpef l'esiguo spessore della cotazzatuta non furo-no risolte, come già abbiamo visto, dall,installa-zione sul PzKpfw III Ausf. H delle piastre ad-dizionali da 30 mm.: l'esiguità dello spessore dellacotazza dello scafo e della sovrastfuttura, ove sieccettui la corazza Írontale da 50 mm., caîattetiz-zò anche i cannoni d'assalto su scafi derivati dalPzKpfw III Ausf. H. Quesro fatto indusse i Dro-gettisti a realizzare un nuovo ,.aou"nra ah",conservando la sovrastruttura dello StuGesch4OAusf.F, fosse dotato di una variante dello chas-sis PzKpfw III ausf.L. Questo nuovo scafoaveva una corazzatura notevolmente potenziatarispetto a quella dello chassis derivato dal pzKpfw

coda più lunga, la capotatura del motore ridise-gnata, i nuovi ^mmoîtizzalori del carrello e sliocchioni di rimorchio anteriori in sostituzione Jeipunti d'attacco saldati di vecchio tipo; come già siera verificato precedentemente, venne eliminato il

ljna batteria di 7,5cm Stucesch4o Ausf.F entra nella cit-tadina caucasica di Nalzhik, superando una colonna disoldati rumeni. Ouesti semoventa sono del tim con fron-tale della sovrastruttura modificato, realizzato immediata.mente prima dell'introduzione del nuovo e più Dotentèpczzo.7,scm Sturmkanone 40 L/48, destinato ad equipag-giare la divisione di seríe,

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Page 27: Panzer III 2a Parte

portello di accesso alla cameta di combattimentoposto sul fianco sinistto de1lo scafo. Essendostata messa frattanto a punto la versione L/48del 7.5cm ,StuK4O. variante contro-carri desti-nata ad essete installata su semoventi del 7,5cmKwK40 L/48 Ítontato sul PzKpfw IV Ausf. He J, ne venne decisa f i'nstallazione sul nuovo mo-dello di transizione, destinato a costituire una

sorta di ptesede de1 cacciatore di carri operativo.Denominato 7,5cm StuGesch4O Ausf. F/8, ilnuovo modello di transizione Ìappresentava un

sensibile passo avanti ris.petto all'Ausf. F: dotatodi u,n cannone di gtande potenza e di una coraz-zattta adegualz all'impiego come cacciatore di

carri, poteva essere considerato all'inizio del 1942un mezzo d'avanguardia. Alcuni esemplati mon-tavano piastre da l0 mm. imbullonate sulla co-tazzatlîa antetiote della sovrasttuttura. L'Ausf.F/8 non era dotato dei grandi fari oscurati anterio'ri carattetistici di tutte le versioni precedenti;

i fari furono sostituiti da un fato di combat-

timento Notek montato al centro, su1 musodello scafo. Anche l'Ausf. F/8 era caratte-úzzato dal gtosso ventilatore montato sulla co-pertura della camera di combattimento. Di que-

sto modello furono realizzati circa cinquanta esem'plari, che durono impiegati ad esautimento daitepatti, insieme con i successivi Ausf. G. Alcuni

esemplari vennero dotati, alla fine del 1943, del-

le biastre da 30 mm. imbullonate allo scafo cheeq,.,ipaggiarono parte degli ultimi Ausf. G co-struiti.

Sull'Ausf . F venne installato il motore May-bach HL 120 TRM. già lungamente sperimentatosugli StuGesch III ausf. B-:E menre pet la ver-

sione F/8 si impiegò il più moderno HL 120TRMAusf. A. Le prestazioni non subitono 'tatiazioni

apprezzabili rispetto a quelle dell'Ausf. E; muta-rono, invece, le dimensioni: la lunghezza passò

da 5400 mm. (Ausf .E ) a, rispettivamente,6255 mm. ( Ausf .F ) e ó770 mm. (Ausf .F/8 ) ,mentte I'altezza massima taggiunse i 2150 mm.,senza che ciò costituisse però, un aumento della

superficie laterale del s€movente, essendo l'au-mento di altezza dovuto unicamente all'installa-zione su1la copettura della camera di combatti-mento del ventilatore.

Concepito per essere impiegato essenzialmentein opetazioni offensive, 1o Sturmgeschútz vennepîogettato sensa tener conto dell'eventuale im-piego di atmi automatiche per la difesa del se-

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movente da attacchi portati da fanti cacciatoridi catti: si pensava che i reparti di fanteria aiquali i cannoni d'assalto avrebbero dovuto aprirela sttada sarebbeto stati in ogni caso in gradodi assicurare la ptotezione dei mezzi cotazzali.L'estesissimo impiego da parte dell'esercito tussodi reparti di cacciatoti di carri, prima, e 7a tra-sformazione dello StuGesch III da semovented'assalto in semovente conro-carrj. poi, impo-sero I'adozione di una mitagliatice leggeta MG34, con una dotazione di 600 proiettili, per per-mettere all'equipaggio di difendersi dagli attacchiportati da breve distanza in modo più efficacedi quanto non consentissero le armi individualiin dotazione ai membri dell'equipaggio. La MG14 veniva tenuta all'interno della cameta di com-battimento fino al momento dell'impiego; inca-ricato di manovrarla era i1 setvente, che in casodi attacco a distanza rawicinata doveva sporgersicon iI busto dal portello di accesso alla carnera dicombattimento. La soluzione si presentò fin dal-f inizio insoddisfacente e scarsamente efficace, inquanto non era pîevisto f impiego di un suppot-to per la mitagliatrice e ciò rendeva difficile ilpuntam€nto; a ciò si deve aggiungete la perico-losità dell'operazione, dal momento che iI set-vente era costretto a timanete allo scoperto perperiodi piuttosto prolungati.

Nati come,banco di prova di un nuovo siste-ma d'arma e destinari ad una catrieta operativalimitata al periodo di spedmentazione e di valu-tazione, i 7,5cm StuGesch4O Ausf. F e F/8 an-darono ben al di 1à delle attese, rimanendo inservizio presso i tepatti almeno fino alla secondametà del 794* e irò non può non stupire, ovesi considerino l'esiguo numeto di esemplati pto-dotti e la limitata dutata della vita operativa deimezzi corazzati a pattite dal I94).

I Crntfariahente a quanto sostenuto da taluni Au-tod (cfr. CHAMBERLAIN-DOYLE, A summary of theself-propelled weapons of the German Atmy \939/1945,Part I, Bellona Publications), non fu mai realizzato untefzo sehovente di ffansizione denominato << Sturm-geschùtz Lange, 7,5cm Kanone L/3)>. La Íotogtafíaportat4 come prova dell'esistenza di questo mezzo taf'

figura in realtà una batteria di Ausfùhrung F; la fotorisulta ritoccata in maniera abbastanza evidente dallacensura, per ragioni di sicrtezza: la canna del semo-

vente in primo piano è ritoccata, mentle gli altli duerrezzí della colonna appaiono piuttosto confusi.

Page 28: Panzer III 2a Parte

Sfilata di truppe tedesche nel centrc di Atene, Drimaveradel 1944: un 7,5cm Stucesch4o Ausf.F/B passa fradue ali di soldati e di civili. Anche se si svolge nellostesso luogo, qesta parata non ha più il tono trionfalisticodi quel la che'celebrò la vit ior ia sul la Grecia ì l 3 mag-gio 1941.

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Page 29: Panzer III 2a Parte

ll cacciatore di carri standard:?,Scm Sturmgeschútz 40 Ausf. G - SdKfz

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Conclusasi la prima fase del programma dis tudio e sv i luppo del nuovo semovenle cacciaroredi carri su scafo PzKpfw III con la realizzazionedel 7,5cm StuGesch40 Ausf.F/8, i progettistipassatono alla seconda e più importante fase cheavrebbe dovuto concludersi con f impostazionedella produzione della versione operativa. L'espe-tienza acquisita durante la sperimentazione e lavalutazione operativa mise in luce i limiti delnuovo mezzo, limiti che, comunque, non pote-vano costituife una sorpresa, essendo propri delPzKpfw III: genetale fragilità del carello e limi-tata tesistenza ai proiettili dei cannoni di medioe grosso calibto che, soprattutto su1 fronte orien-tale, si andavano sempre più diffondendo. Deitutto positi'va appariva la prova de1lo Sturmka.none 40, soprattutto nel modello L/ 48'. atmalargamente col[audata ne]le varie versioni, eracaratterizzata da gtande potenza e afidabilità,qualità che ne facevano un cannone ideale perun cacciatore di catri rnedio, essendo accoppìatead un peso limitato e a dimensioni sufficiente-mente contenute. Una grave limitazione all'im-

piego operativo era rappresentata dall'esiguitàdella dotazione di proiettili da 7,5cm dovutaaTla istrettezza della camera di combattimentoed alle considerevoli dimensioni dei proiettili utilizzati àallo StuK40; se si poteva considerare accet-tabile una dotazione di 44 proiettili nel caso diuna versione di ffansizione, destinata essenzial-mente a costituire il banco di prwa dei compo-menti del nuovo sistema d'atma, un'autonomiadi fuoco tanto limitats risultava assolutamenteinaccettabile per un mezzo operativo, destinatoverosimilmente a costituue la spina dorsale deiPanzetj?iger-Abteilungen per un periodo consi-detevolmente lungo.

Mentte Ia tealizzazione di una sovrastutturadi maggiori dimensioni, con riservette di proiet-tili più importanti, non poneva serie dificoltà,la soluzione degli alti due problemi inconravalimiti praticamente insormontabili. Rinforzare lebarre di torsione de1 canello avrebbe compor-tato problemi di natura tecnica di difficile solu-zione ed il potenziamento della corazzatura avreb-be avuto r i f less i negat iv i su l le prestaz ioni e grav iripercussioni sull'afiìdabilità del nrezzo, per ilprevedibile sensibile aumento del logorio del car-rello. Il superamento di questi ostacoli avrebbecomportato la progettazione ex-novo dello chas-sis e l'adozione di un motore oiù ootente t. con

Mezzi corazzati tedeschi in Bussia, invemo 194311944r in primo piano si nola un esemplare di PzKpfw lll Ausf. M,equipaggiato di Schúrzen e Nebelkerzenwurfgeràle, al centro manovrano tre 7,5 cm Stucesch40 Aùsf G, mentre sullosfondo sfila un repa*o di Panzerkampfwagen Tiger Ausf. E, prima varÌante.

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Un cacciatore di carri di un ss-Panzeriàger Abteilung appoggia granatieri SS attestati in un campo di mais, sul frontèorientale. sulle schúrzen del semovente fa spicco un'iiriotit-a ;imerizz-azione "

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t]"iasr"rl i"fondo standard sabbia (celb), combinata con itrísc.. . ig-zàg fie;r;ìbilmente brunà-rossàs;; --- - ' '- '

implicazioni gravissime dal punte-di vista dellaimpostazione della produzione in massa e dellastandardizzazione dei materiali, criteri ispiratoridel programma di costruzione del cacciatore dicarri su chassis PzKpfw III.

La definizione del progetto del semoventeoperatívo, denominato 7,5cm Sturmgeschútz 40Ausf .G - SdKfz L42f! (Tatnbezeichnung : ZSg;,venne portata a termine nella tarda primaveradel 1,942 e la produzione venne impostata nei mesidi maggio e giugno presso le società Alkett, Daim-ler-Benz e MIAG. La produzione del nuovo mez-zo non poneva gravi difficoltà dal punto di vistatecnico, non essendo prevista l'adozione di solu-zioni d'avanguardia, né richiedeva uno specialeciclo di addesuamento del personale addetto allecatene di montaggio, poiché il truovo programmasi vaÌeva dell'esperienza acquisita durante la pro-duzione del PzKpfw III e delle prime versionidello StuGesch IIL Non sono noti i dati ufi-ciali relativi alla produzione dello StuGesch40Ausf.G nella seconda metà del 1942, ma si puòritenere che in questo periodo circa 600/300

esemplari lasciarono le catene di montaggio. pergli anni successivi, i dati statistici del Ministerodegli Armamenti e della Produzione Bellica delReich registarono la produzione di 3041 esem-plari nel 1943,1850 esemplari nel 1944 e 145nei primi te rnesi del 1945, fta i quali bisognacomprendere Sturmgeschùtz IV e Sturmhaubitze'12 Ausf .G.

Simile nella configurazione generale allo Stu-Gesch40 Ausf.F/8, l 'Ausf.G si distingueva daesso per la sovrastfuttura di nuovo disegno. Lanecessità di disporre di maggior spazio all,in-terno della camera di combattimento indussei pfogettisti a modificare il progetto di base, adot-tanto una configurazione più moderna che tenesseconto dell'esperienza acquisita con l'impiego ope,tativo delle versioni precedenti. La cintura co-tazzata ò,ella sovrasÍuttura offriva una limitatatesistenza ai proiettili e presentava numerosetrappole che pregiudicavano la sicurezza del mezzo: non essendo possibile aumentare lo spes-sore delle piastre corazzate, si provvide ad incre-mentarne la resistenza balistica e ad eliminare

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In alto: Un caccialore di carri tedesco supera un carro russo T 34-76D della produzione finale, con torre saldatadotata di cupola cilindrica per il capocarro. La maggior velociià iniziale dello Sturmkanone 40 conferiva una note.vole sùperiorità ai semoventi tedeschi nei confronti delle prime versioni del carro medio sovietico f 34, che sola.mente con I'introduzione del cannone da 85mm/53 riuscì a recuperare lo svantaggìo. ln basso:

'Produzione di semo-

venli presso una fabbrica tedesca: è interessante nolare come fossero realizzali sulle stesse caiene di montaggioesemplari dotati di cannone da 7,5cm StuK4o e di obice da l0,5cm StuHb42 (il primo esemplare a sinistra è diquesto t ipo).

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In alto e al centro Semoventi di unitàoperanti in territorio russo_

A sinislrar Ouostoesemplare fotografatodurante una Dausa dèl-la battaglia

-di Kursk

mostra la configura-z i on e t i p i ca de l l eSchúrzen installate su.S l i Sturmgeschútze(manca la piastra po-steriore) per limitaregli effetti dei proiet-tili perforanti e so.prattutto a carica cava.

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GIi art igl ier i del lo sturmgeschùiz-Abtei lung "Grossdeut-schland " festeggiano i l conferimento del le " Fronde diquercia, ad un comandante di batleria.

I l tenente Stolz posa sul suo semovente dopo i l conferi-mento del la " Croce di Cavaliere del la Croce di Ferro.:è I 'estate del 1943 e per i cacciatori di carr i tedeschi èancora possibi le ot ienere buoni successi, come tesl imo-niano le 40 vit torie segnate sul la volata del pezzo. l-a di"visa indossata dal l 'uf l ic iale è quel la t ipica dei PanzerjÌ iger:calzoni e blusa di tagl io identico a quel l i del la Panzer-lruppe, ma di colore Feldgrau anziché neto; Ie mostr inecon i l teschio, sol i tamente usato dai carr ist i , sl j fondoverde con bordo rosso (Waffenfarbe del l 'art igl ier ia), fu-rono progressivamente sosti lui te a part ire dal 1343 daglialamari già in uso presso le unità di arl igl ier ia semovente.

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La scudatura abbattibile di cui fu dotata la grande mag-gioranza degli Sturmgeschútz 40 Ausf.G non risolse llproblema della difesa dei semoventi dagli attacchi portatia distanza hwicinata con mine o armi conlroca;ro: lamitragliatrice aveva un brandeggio assai limitato, co-prendo unicamente il settore antenore, mentre la prote-zione che la scudatura poteva dare al mihagliere era

assolutamente insuff iciente.

contemporaneamente le trappole, prima fra tuttequella formata dalla piastra posteríore della ca_mera di combattimento.

Nella nuova configurazione, la sovrastrutturaaveva una pianta rettangolare, assai più ampia diquella di tutte le versioni precedenti. Eliminatii due contenitori laterali, intodotti con lo Stu_Gesch III Ausf.E, la sovras.rurrura presentavapareti laterali dello spessore di l0 mm. inclinatea 79'. Anteriormente, la sovrastruttufa apparivaassai pirì awiata di quella dell,Ausf.F/g; menterimaselo inalterate le linee della casamatta, dellaìíalzenblende e del frontale della sovfastruttura,quest'ultima venne raccordata allo scafo mediantedue piastre da l0 mm. inclinate a 60"; la \)Talzen-blende aveva uno spessore anteriore di g0 mm.,menúe le piastre frontali della sovrasfuttura mr_suravano ttspettlvamente 50 mm, con un,inclinazio_ne di 75', e 30 mm., con un,inclinazione di 26" . Lacorazzatùra addizionale da l0 mm. imbullonatazulle piastre anteriori, introdotta con l,Ausf.F/g,divenne, con l'inroduzione dell,Ausf.G, una do_tazione standard. La piasÚa a diedro negativo chechiudeva posteriormente la camera di combatti_mento venne sostituita da una piasha da l0 mm.verticale, sulla quale venne. montato il ventilatoreYi'il:i:r*

redesca in marcia verso ta rèsta di ponte

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Ouesta eccezionale folo mostra uno dei 7,5cm Stucesch4o Ausf.G del la divisione corazzata " M. del la Mil izia dutanteun'esercitazione svoltasi nei pressi del lago di Bracciano sul finire della primavera del 1943. L'eccezionalità della fotosta nel falto che I'esemplare raffigurato, contraddistinto dal Fahrgestell-Nummer 95102, è uno dei pochi dolati del-I 'apparecchiatura ott ica per la guida ìn combatt imento Fahreroptik KFF 2; la successiva el iminazione del la KFF 2 èdimostrata dal la piccola piastra saldala chiaramente visibi le appena al di sopra del la Fahrersehklappe 50.

I semoventi ceduli dal la Germania al-l ' l tal ia nel la primavera del 1943 vengo-no riconsengnati ad un reparto di pera-cadutist i tedeschi dislocato nel Lazio.

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per l'aetazione del compartimento di combatti_mento; sulla piastra posteriore furono anche in_stallati i _due supporti d,antenna degli apparatiradio in dotazione al semovente.

Di particolare interesse è la copertura dellacamera di combarrimento. completamente rinno-vata rispetto agli StuGesch III precedentementerealizzati: le necessità del combaitimento conrro_carri, cui il nuovo mezzo eîa destinato, imDoserol'adozione di una cupola che consentisse ai capopezzo una visione per 360", senza che vi fossela necessità di esporsi al fuoco nemico.

La cupola, saldata al bordo superiore di unampio supporto cilindríco dello spessore di 30 mm..era provvista di una corona dí 7 iposcopi che co_privano un'angolo di osservazione di 160.: lacupola era chiusa da un portello circolare, nelquale eta montato uno sportello che consentival'osservazione. del campo di batraglia per mezzoot un blnocolo periscopico senza che si dovesseaprire Ìa cupoJa: ciò assicurava una maggioreProtezione al capo-carto, che poteva rimanere alriparo durante tutta l'azione, pur seguendone losvolglmento.

Un'importante innovazione {u rappresentatadall'adozione di una piastra d,acciaio àistinata aservire da supporto per la MG 34 o 42 in dota_zione al semovente e, contemporaneamente, aproreggere il setverrre, al quaìe era affidara ladifesa contro gli artacchi porrali da fanti e cac_ciatori di carri. La piasta misurava 77 cm. .jiIarghezza alla base e 5J cm. di altezza. Normal_mente poggiava sulla copertura della camera dicombattimento e solo in caso di impiego dellamitagliatrice veniva sollevata e rnessa in posi_z ione dal servenre. La p iast ra veniva mantenura

Panzergrenadiere della 2. SS-panzergrenadierdivision " Das

Íerch) afiorniano uno StuGesch4o Ausf,G della divisionedurahte una pausa dei combattimenti che si svolsero nelsettore ..di Kursk e Voronesh nell'ambito J.i.p"rài1"".{rJl tadeueD, Una caratterist ica insol i ta di questo semo-vente e ta corazzatura addizionale saldata alio scafo.

in- posizione dalla parte anteriore del pottellodel servente, che si andava ad incastrarà, scor_rendo su di una guida, in un fermo metal-lico appositamente predisposto. La piastra eraprowista di feritoia per il tiro contro obiettiviterrestri e di un supporto posto sul bordo poste_tiore, per il tiro contro velivoli operanti a bassaquota-

A diffetenza delle piastre della cintura coraz-zata, che erano saldate, la copettura eta 6ssataalla sovtasttuttura mediante bulloni: questo fatto,unito al limitato spessore della copertura (llf\|mm. ), rendeva f insieme piuttosto fragile. Ante_riormente era fissato un pannello per la rimo_zíone dell'intero complesso StuK 40.

La camera di combattimento era costrtuitada un solo compartimento nel quale trovava po_sto l'intero equipaggio e nel quale erano instal-lati i l cannone, le fiservette per il muniziona_mento e l'apparato radio. Il Rheinmetall_Borsig7,5cm StuK4O L/48 era installato in posizion!asimmetrica, leggermente a destra dell,asse longitudinale del semovente. L'affusro eru provuiriodi quattro supporti metallici fissati mediante bul_loni al pavimento della camera; questa installa_zione,- oltre a presentare un ingombro ed un pesoridotti, rendeva particolarmente agevole la siosti_tuzione dell'intero complesso: era infatti sufficiente svincolare i supporti dopo avel ptovveduroaLlo smontaggio del pannello d'accesso nel cielodella sovrastfuttura nella copertura ed alla im_bracatura del pezzo con una gru della classe dasei tonnellate, dotazione standard delle panzer_\Terkstattkompanie (officine campali per unitàcorazzate). Il rínculo del pezzo era infetiore ai15 cm., grazie a due freni di grandi dimensionimontati sulla canna ed al'freno di bocca a duestadi. Il cannone brandeggiava per t10", mentreI'alzo variava da -17.30' a * 60.10,. Eranoimpiegati tte diversi tipi di proiettile:

7,5cm Panzergranate-Patrone 39 (perfor.) = 6830 9,292 m/sec;7,5cm Panzergranate-Patrone 40 (perfor . ) = 32j5 9-933 m/seci7,5cm Sprenggranate,patrone 34 (esplos.l = 5743 9_550 m/sec;

La ristrutturazione delle riservette consentìdì portare la dotazione di proiettili a 5.1, numeroche poteva essere considerato adeguato all,impie_go come cacciatore di carri medio.

L'apparato radio era costituito da un appa_recchio ricevente Fu 15 e da un apparecchio ta-smittente Fu 16 da 10 \7; il complesso operava

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Uno Stucesch4o Ausf.G pesantemente mimelizzato in marcia lungo la strada i tal iana. Si tratta di un esemplare equi-paggiato con la Saukopf.

Panzeriàger dell'armata tedesca ín ltalia guadano un fiume a bordo del loro mezzo.

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Un semovente comando inazione contro i Dartiqiani Do-lacchi durante i dombàttimeìtiche culminarono nella dístru,zíone di Varsavia e nell'annien-tamento da parte delle forzetedesche dell'Armata Naziona-le polacca. Una carafteristicaassolutamente insolita di due-sto esemplare è il terzo suD-porto d'antenna montato sullasinisha, in posizione assaiavanzata, del cielo del com-partimento di combaîtimento,

sulle frequenze 23-24,95 MHz. Ambedue le ra-dio impiegavano antenne a stilo, installate suidue supporti d'antenna fissati sulla piastra poste-riore della camera di combattimenro.

Molti esemplari furono dotati di apparatiFunkgeràt 5 e anche di Fu 2, plecedentementeinstallati sugli StuGesch40 Ausf. F e F/8. Siconosce anche una varianle equipaggiata con unterzo suppotto d'antenna montato in posizioneassai avanzata, sul bordo sinistro della coperturadella camera di combattimento.

La dotazione di apparecchiature ottichevenne largamente fimaneggiata. Mente si prov-vide ad incrementare la dotazione del capo-pezzo con l'intoduzione della cupola a setteiposcopi, l'apparecchiatura a disposizione delconduttore fu considerevolmente ridotta, al

fine di semplificare la produzione edtare l'e{ficienza della corazzatuta. Solo

aumen-pochis'

simi semoventi della produzione iniziale conser_varono iÌ complesso ottico Fahtersehhlappe 50/Fahreroptik KFF 2 installato sulle versioni pre_cedenti '

del meccanismo di chiusura della Fahrersehhlappeed equipaggiata con una piastra da l0 mm. ad< U > imbullonata suTla corazzatara anteriore del-la sovrastruttura, in conispondenza del posto diguida. La soppressione del visore consentì di in-crementare la protezione della camera di combat_tinento, eliminando la pericolosa trappola costituita dalle aperture della Fahreroptik e dalle pia-stre addizionali montate inizialmente ". Si prov,vide anche a sopprimere il visore laterale instal-lato sulla sinistra del posto di guida".

L'equipaggio era costituito da ouatto uomi-ni: capo-pezzo, cannoniere, servente-operatofe ra-dio-mitragliere, conduttore.

Lo scafo non subì modifiche rispetto a quellogià coÌlaudato con l'Ausf. F/8: si trattava di unavariante dello chassis del PzKpfw III Ausf. Lptiva di portello di accesso aìla camera di com-battimento sul fianco sinisno dello scafo conportelli di visita del gruppo trasmissione-ridut-

cedenti', mentre la quasi totalità degli esemplariÌasciò le catene r l i monraooi^ nri , ," l . l fapFr -catene di monraggio priva del KFF2 e

Sturmgeschútze in marcìa in territorio sovietico.

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tote dello stesso tipo di quelli monrati su tuttele versioni precedentemente realizzate delloStuGesch III.

La capacità del serbatoio di carburante venneleggermente ridotra rispetto all 'Ausf. F/8 (da320 a 3I0 liti), mente il consumo di carbrrrante aumentò in misura sensibile (da 182 litia 200 liti/100 Km.), riducendo considerevolmente I'autonomia. Le ptestazioni erano analoghea quelle del PzKpfw III Ausf. L tanne che perla massima profondità guadabile, che passò da800 a 900 mm.

Dufante tutto l'arco della produzione alloStuGesch40 Ausf.G vennero apportate lievimodifiche che miravano ad aumentarne I'effìcienzabellica, senza però che ciò comportasse rallentamenti del plogramma di produzione ín massa.La produzione si sviluppò senza soluzioni di con-tinuità e gli affinamenti apportati al progetto ini-ziale non assunsero mai importanza tale da iden-tificare delle varianti della versione base. Esa-miniamo le singole modifiche:

1) La cupola del capo-pezzo, che offriva eccessiva resistenza ai proiettil i venne raccordaîa anteriormente alla copertura del compartimento dicombattimento medjante una prasrra colazzatacaîatterizz ta da elevata resistenza balistica.

2) Il l imitato spessore della corazzatura rappresentò il limite più grave all'impiego dello StuGesch40 Ausf.G, come già era accaduto perle versioni precedenti dello StuGesch III; adesso si cercò di ovviare a partire dal 194'1 mon-tando sulla corazza anteriore dello scafo due pia-stre d'acciaio dello spessore di l0 mm., fis-sate ciascuna con dodici bulloni. La corazza-tura addizionale non fu applicata soltanro agli

esenplari di nuova costruzione, ma venne mon-tata anche su numerosi esemplari delle primeserie realizzate per portade allo standard degliesemplari pirì recenti.

3) La scarsità di gomma indusse i progettistiad adottare, a partire dai primi mesi del 19'14,rulli di rinvio interamente metallici'.

4) La piasta cor^zzata per la MG per difesaravvicinata introdotto con l'Ausf.G si dimostròscarsamente ellìcace per il limitato brandeggiodell'arma e per f insufficiente protezione che offri-va al mitagliere e non valse ad elirninare il pericolo costituito dai fanti cacciatori di carri. Solo inun secondo tempo il problema della difesa deisemoventi contro attacchi portati a distanza rav-vicinata venne affrontato in modo risolutivo, anchese i risultati pratici non corrisposero all,impegnoptofuso dai pîogettisti tedeschi per il precipitaredegli eventi. Il sistema di difesa ideato per loStuGesch,lO Aus{. G si articolava su te diverse armi:

a) Postazione per MG jl o 12 brandeg-giabile dall' interno del compartimento di combattimento. I gravi limiti di impiego imposti dallaptastt^ corazzata abbattibile, montata fin dall'inizio della produzione sugli StuGesch40 Aus{. G.,resi mani{esti dall 'esperienza operativa indussero ip r o g e u i s t i l J a , l o r t a r e r n r h e | q 1 q r ( . \ r i , c . r ( ( i îtore di cari la postazione brandeggiabile a distanza, concepita per la difesa clello Jagdnlnzer- 38 ( r )< Hetzer >>: essa si componeva di due sotto-sistemi,uno interno ed uno csterno alla canrera di com-battimento, fissati alla coperturî della camerastessa mediante sei bulloni. L'elemento internoera costituito da un supporto cilindrico all ' internodel quale ruotava un tubo metallico al quale

Una. curiosa trovata per oonseniire ad una squadra difuci l ier i di appoggiare I 'azione di Stucesch4o Ausf.G. sulerreno fortemente innevalo. Una soluzione analoga venneadottata in via sperimentale dall'esercito amerióano du-rante I'avanzata in ltalia.

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era fissato un manubrio dotato di meccani-smo di sparo. Un períscopío era installato all,in-terno del tubo per consentire il puntamento del_I'arma. Il tubo era collegato con i'elemento ester-no, che era prowisto di un supporto circolare deldiametro di 23 cm., situato davanti al portello diaccesso al compartimenro di combaLtimento, ed eracostituito da un btaccio regolabile in elevazione sulquale veniva fissata una MG j4 o 42, tahohapriva del calciolo; la miragliarice era proreuada due piasre d'acciaio che formavano un ansolodi 60' circa. L'arma era brandegg!abile per 3à0",ma la cupola del capo-pezzo limitava il tiro sullasinistra; I'alzo vaúava da - 5" a -l 15.. per con-sentire I'installazione della nuova postazione funecessario modificare il portello di accesso allacamera di combattimento ruotandolo di 90" perconsentire l'apertura Jaterale dei due portelli. IInuovo complesso permetteva di battere truppenemiche ed obiettivi scarsamente protetti rima-nendo all'.interno della camera di combattímento:particolarmente pericolosa si dimosrrò I'operazionedj caricamen[o dell'arma. che esponeva ifserventeal fuoco nemico: per procedere al caricamento

della mitagliatrice era necessario ruorare rrasv€r_salmente I'arma per aprire i portelli e sporgersicon il busto dalla camera di combattimento peril tempo indispensabile per sostítuire i caricatofia tambuto o il nastto.

_ ú) Nahverteidigungswaffe (arma per di-tesa rawicinata). Poco nota, nonostante fossestata adottata sui píù importanti mezzi coîflz-zari prodotti a partire dalla fine del 1944 ". que-sta arma venne concepi ta, come dicc Iu rua, tàssadenominazione, per Ia difesa dei mezzi cotazzati.Essa era costituita da una canna lunga circa 190mm. e del calibro di 92 mm. fissata ad un bassosuppotto citcolare montato sulla copertura dellacamera di combattimento, a destra della piastrasmontabile per la sostiruzione del cannone. L'assedella canna formava un angolo di 60. con il sup-porro. La canna era chjusa da uno sportellinomobile, provvísto di congegno di sparo, che con-sentiva l'inserimento dei proiettili. Una piccolacar jca d i lanc io pro ierrava grunare .sp lor iue oiumogene a circa J0 meti di distanza, con unangolo di tiro di 160'. Quest'arma sostituiva iNebelkerzenwurf seràte.

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uno Sturmgeschiitz 40 Ausf.G in sosranei pressi di Mius, sul fronte russo,l ' l l agosio 1943. Di eccezionale inte-resse la Maschinengewehr 42 montahsufla destra del pezzo, almeno in ap-parenza una modifica locale realizzataforse in un unico esemplare. L'arrna,rifomita con caricatori a nastro siste-mati nella cassetta portamunizionimonlata sulla sinistra del cannone, par-teva essere impíegata sia per il punta-mento del pezzo fino ad una diitanzadi oltie 1.200 metri, sia per batteretruppe e bersagli scarsamente protetti.Una soluzione simile. ma assai Diilsofísticata, prevedendo I'installazidnedell'arma coassiale all'interno del com-partimento dÍ combattimenlo, sulla si-nistra del cannone, ed un comafdodi sparo a pedale azionabile sia dalcapo-pezzo che dal cannoniere. vennerealizzata in un limitato numero diesemplari nel 1944.

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l l capo-pezzo osserva i l campo di battagl ia servendosidi un binocolo periscopico.

r t M i r r a g l i a r r i c c c o a s s i a l e . P c r 1 ' c r m e r r e r eall'equipaggio di battelc truppe o otriettivi scar-sanente protetti senza far ricorso al cannone, evi-r a n d o c o s ì u n i n u r i l e s p r e c o d i p r o i e r t i l i . s i p r o vvide a montare su alcuni esen.rplali, sul fir.rire del19.14, una n.ritlagÌiatrice cal. 7,9 nm. azionabilea distanza, da parte del cannoniere e dcl capo-pezzo, mediante un congegno di spato a pedale.La miragliatlice era soliclale al pezzo ed era mon-tata su due supporti metallici fissati al bloccodi culatta. I proiettil i fuoriuscivano attrîvefso unforo praticato nella -ùTalzenblende o nella Sau-kopf. Al puntamento provvedeva iI cannonierenediante il congegno di puntamento clelloStuK.l0.

Appare chiaro come questo sistema di difesasi articolasse su due fasce di protezione: una fa-scia esterna, compfesa apptossitlalivamente fra1.200 e 50 metri, coperta dalla mitagliattice bran-deggiabile e da quella coassiale ed una {ascia in-terna, a circa l0 mehi dal semovente, copertadalla Nahvetteidigungswaffe ed eventualmentedalle armi individuali azionate dai membri del-l 'equipaggio. Non è noto se la scarsa diffusioneche questo sistema di difesa ebbe sia da attibuirea ragioni contingenti (soprattutto scarsità di mate-riali ) oppure al fatto che le poche installazionirealizzate avessero carattere sperimentale soltanto.

5) La limitata resistenza balistica della ìWal'

zenblende dello StuK 40 indusse i progettistidella Alken ad adottare una nuova coîazz,at\tîatipo < Saukopf >'. 'X/alzenblende e Saukopfnon valgono ad identificare due modelli dello Stu-Gesch ,10 Ausf. G: le due scudatule furono pro-dotte contemporaneamente dal 194-l fino alla pri-mavera del 1945, quando I'avanzata alleata fetmò

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le catene di produzione. La Saukopf Íu rcalizz.atasul finire del 1943 e rappresentò senza dubbioun notevole passo avanti rispetto alla \X/alzen-

blende montata alf inizio della produzionc; piùeficiente della lùTalzelblende da un punto divista balistico, risultava però più costosa e, soprat-tutto, più pesante. A diffelenza degli esemplaridotar i d i W.r lzenblende. quel l i cquipaggiar i conla Saukopl non sembrano essere stati mai dotatidcìle piastre da l0 mm. imbullonate sulla parteantctiote dello scafo: ìa ragione di cíò va senzadubbjo ricercata nel maggior peso della Saukopf,che poteva provocare, se unito a quello deller ì : : ì . r r r - 2 n r l . - i o - ; r n r r r r . e , l e l l e b a r r e d i r o r s i o n cdegli assi anteriori. La Saukopf montata sugliStu(]esch4O Ausf.G si componeva di due partifuse in acciaio e saldate insieme; l'elemento dimaggior-i dinensioni proteggeva il complesso cu-latta-freni cli recupero ed aveva forma allungata, < l r r o o e n r e r n n < e u i n n e o e n e Ci tmc t ì t c { r i JnBU.

lare. Anteliormente all 'elemento di maggiori di-nensioni era snld,rto un elcmento di raccordo dilotma tronco-conica, dal quale fuoriusciva la can-na dello StuK4O. Lo spessorc massimo era di100 mm.

6) Si ha notizia dell'util izzazione, sul finircd c l l q 4 , + e : r l l i n i z i , ' d e l l e + 5 . J i c e m e n r o p c r

Pfoteggere la parre anteriore della sovrasftutturasoprattutto dai pr-oiettil i a carica cava. Lo stratodi cemento ave\ra uno spcssore di J0 + 50 mm.e conferiva alla parte frontale della sovrastrut-tura una configurnzione particolarmente ben av-viata: esso lasciava scopcrta soltanto la Fahrersehklappe 50. Questa soluzione, che ebbe unacerta diffusione nel caso dello StuGesch IV, sembtr csscte stata adottata in via sperimentale, senon addirittura a livello di reparto B, sullo StuGesch40 Ausf.G.

Nel 19,14 furono impiegati in azione alcuniMunitionspanzer StuGesch40 Ausf .G. Anchese le notizie in merito sono scarsissime, si puòritenere che non si rattasse di portanunizionitrasformati ín via definitiva, bensì di semoventiconvertibili. Per consentire il tasporto di muni-zioni all ' interno della can.rera di combattimentosi ptocedeva allo smontaggio dello StuK4O e síchiudeva la casamatta con una piasta metallicasagomata in modo da conferire alla casamattastessa elevata resistenza balistica.

Lo smontaggio del pezzo era un'operazione difacile esecuzione e richiedeva alcune ore di lavoroe ì'impiego di un carto-gtu della classe da sei

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L'operazione di smonlaggio del cannoner presentava assai semplice: era suf-rrcrente tevare la piastra imbullonatasopra la casamatta e svincolare I'affu-sro da o scaîo per poter sollevare ilpezto con una gru.ln questo caso I'ope-raztone vtene partata a termine da unautomezzo ruotato con gru da tre ton-nellale, ma solitamente si faceva rr-corso a Zugmaschinen da lg tonnel-latedotate di gru da sei tonnellate cnecoslituivano la dotazione standard del-le Panzerwerkstalt-Kp.

tonnellate:_ si procedeva allo smontaggio dellapiasta imbullonata posta sopra I'aperìira dellacasamatta e, dopo aver svincolato l,affusto delcannone dal pavimento della camera di combat-ttmento, si prowedeva ad imbragare il pezzoper il sollevamento. In caso di necessità, erapossib i le compiere ì 'operaz ione inversa. insra l ,lando nuovamenre lo SruK40 a l l . in terno del lacameta di combattimento; ciò permetteva di di_spore in poche ore di StuGesch4O Ausf.Gintetamente operativi. Per consentite la conver-tibilità ìmmediata del semovente portamunizioni.non venivano apporrare m"di l ìche a l le r iservet tedi munizioni; lo spazio reso disponibile dallosmontaggio del cannone veniva occuparo da co,muni cassefte portamunizioni, anziché <Ja conte_nitori fissi, come nel caso di cartl e semor,rentitrasformati in via definitiva. per I'impiego come

Lo Sturmgeschútz 40 Ausf.G conseryato nel museo al.l aperto del Professor Enriquez a trebi;ia;;: ,i"ì-pi"*idi Duino.. mostra gli effetti dell; ;otrura aeite Oal.. ai:11?:on" ln questo tipo.di semoventi: i l notevole pesooerra partè anteriore del mezzo era causa di freor]entiavarie che rendevano spesso diff ici le if rec"per;. '- '""

trasporto, I'equipaggio veniva tidotto a due uo_mini (capo-carro e conduttore). Le prestazionidel Munitionspanzer erano identiche a quelledel semovente; lo smontaggio d.e1 pezzo com;ortòlna diminuzione del peso massimo di cir.a 900kg. e un aumento del carico utile di circa 500 kg.

Lo StuGesch 40 Ausf. G fu 1l mezzo coraz-zato tedesco costuito nel maggior numero diesemplari. La produzione venne impostata nel-L',es:y:

!9!2_e proseguì fino alla fine.di apiíledel 1,945. I dati sulla effettiva consrste nza dellaptoduzione di StuGesch4O Ausf.G sono abba-stan"a incerti, soprattuto per quanto riguarda iprimì mesi del )945; si può comunque rrtenereche iurono costuiti complessivamente chca 7150esemplari. La produzione venne impostala aven_-do come capi-commessa Daimler-Iienz, Alkett,Ktupp e Praga.

Di concezione e costruzione pjrì semplice edeconomica di un carro armato di prestazioni ana_loghe, lo StuGesch40 Ausf.G rappresento senzadubbio i l p iù r iusc i ro compromesso f ra es igenzelecnrche. economiche ed operat ive raggiunro dal_l Industrra beilrca redesca nel campo dei mezzi co-ruz.zati. La,Tunga sperimentazione del pzKpfw III,prima, e dello StuGesch III, poi, consentirono dimettete a punto un mezzo robusto e di gtandeafidabilità, caratteÍizzato da eccezionale ela-sticitàd ' impiego e da norevole porenza d i fuoco. I d i -fer r i che af f l issero lo SruCesch40 Ausf .G du_rante tutta la sua vita operativa non sono dalmputare a quesra parricolare versione, ma eranopropri del progetto originale dello StuGesch IIIe prima ancora del PzKpfw III. Considerazioni diotdine produttivo indussero i capi militari ed

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Numerosi esemplari lasciarono le catene dimonteggio equilaggiati con la cosiddèltqd SaukopfD, una scudatura fusa facilmentericonoscibile per la configurazione assai av-viata. Caratterizzata da una resistenza nel-tamente superiore a quella delle comùne Wal-zenblende, non ebbe larga diffusione per ilmaggior peso e I'elevato costo.

i responsabili della produzione bellica della Ger-mania ad ignorare i limiti genetici di questomezzo cotazzato in vista di una vera produzionedi massa. È in questo atteggiamento degli organidecisionali della Germania che va ricercata lachjlve del successo di quesro semovente: anziché puntare, come nella stragrande rnaggiotanzadei casi, su di una progettazione estremamentesofisticata e tecnicamente avanzata ed una produzione di eccezionale qualità si fece leva sull'afi-dabilità del mezzo e sulla semplicità costruttivache consentiva quote di produzione altrimenti im-pensabili. Vulnerabile e per raluni versi piutrostofragile (si pensi allo stillicidio delle barre di tor-sione, soluzione di avanguardia al momento dellaprogettazione dello chassis definitivo del PzKpfwIII e per ciò sresso destinata a presentare graviinconvenienti durante tutto l'arco della vita ope-rativa dei mezzi rcalizzati su questo chassis) 1oStuGesch4O Ausf.G poté supplire alle proprie defi-cienze con il numero e con la notevole potenzadi fuoco dello SnrK40.

I Occore tener presente che i perfezionamenti ap-portati allo Sturmgeschútz III erano andati a scapito

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del fondamentale rapporto potenza/peso; merìrre que-sto era di 15,36 HP/tonnellata nel caso dello StuGeschIII Ausf.A, con il 7,5cm StuGesch,l0 Ausf.F/8 scesea 12,7 6 HP / tonnellata soltanto-

' Uno di tali esemplari operò con lo StuGesch-Ab-teilung < Totenkopf > della l.SS,Panzergrenadierdivision< Totenkopf > durante l'operazione < Citadelle >, nellugl io del 1943.

3 Un esemplare in dotazione Divisione Corazzata< M > della Milizia presentava una piccola placcad'acciaio saldata in corispondenza delle aperture del-l'appatato ottico di guida di combattimento: si trattacon ogni probabilità di una modifica apportata dopola eliminazione del KFF 2 dagli esempla di serie.

n Venne soppresso anche il visore installato sullato destro della sovrastruttura, in couispondenza delposto di combattimento del seryente-operatore radio.

"Analoga soluzione fu adottata per i rulli di rin-vio del PzKpfw IV Ausf.J e sullo Jagdpanzer IV/70.

GPzKpfw Tiger Ausf.E (ptoduzione finale) e Ausf.B,

Jagdtiger, Sturmtiger, PzKpfw Paother Ausf.G, Jagd-panther, Jagdpanzer IV/70, etc.

7I l termine < Saukopf > (: testa di scrofa) si ap-plicava a qualsiasi scudatura fusa e caratterlzzata daforme part icolarmente avviate e sfuggenri.

3 Un esemplare, dotato di protezione addizionale incemento ed equipaggiato di Saukopf, mitragliatrice concontrollo a distanza, rulli di rinvio interamente metallicie forse di Nahverteidigungswaffe, venne cattutato datruppe amedcane in Francia, all'inizio del 1945.

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In alto: Semoventi c€tturat i da truppe inglesi ed impiegatiih azione. A destra: Cacciatori di carr i del la produziónefinale equip^aggiat i-con la Saukopf prontf per t j

"onselniai repart i . Sotto: Colonna in marcia sul fronte orientàle.

A sinistra:7,5cm Stucesch4o Ausf.G del la produzione f inale catturatodallo 81st Tank Battalion della sthArmoured Division americana du-rante i combattimenti in territoriotedesco. nel la primavera del 1945.Ouesto esemplare, al pari dí nume-rosi altr i , venne impiegato in azio-ne contro unità germaniche, comesi può r i levare dal le vistose stel lebianche dipinte sul muso e suifianchi e dai contrassegni di re-paÉo verniciat i sul muso. E' inte,ressante notare che il freno di boc-ca venne smontalo [fascía scura inprossimità del vivo di volata) e leSchùtzen fur.ono fissate diretta"menle ai parafanghi, anziché agl iapposit i support i .

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In alto, al centro a destra e in basso: Carcasse di Slurm-geschùtze.Al centro a sinistrar Esemplare equipaggiatocon mitragliatrice brandeggiabile a distanza e Nahve;ieidi-gungswaffe: queste due armi consenlivano di difendere itmezzo da atlacchi portati da fanti a dislanza iawicinata,

r

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In alto: Per cieare cortine nebbiogene eranono.malmente impiegali due compléssi tri"nati di lanciatori installati ai lati della sovra.struttura. Al centro: Sul finire del conflittoebbe una limitata diffusione I'uso di cementocome rivestimento pÌolettivo per la sezioneanteriore della sovrastrùltura. In basso: cue-sto Strurmgeschiitze fermo accanto al relittodi un T.34 mostra le due antenne che caratlerizzavano i calri comando.

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l0,5cm Sturmhaubitze 42 Ausf. G - SdKfz142/2

Lr norevole mobi ì i rà degÌ i Sturmcc:chLi tzeAbteilungen, se da un lato consentiva di far in'tervenire in settori critici del fronte unità con'trocarro di grande potenza, crcava notevoli difficoltà per quanto riguardava I'azionc d'appoggiodell'artiglieria campale agli StuGeschAbt stessi.Al fine di dotare i reparri di cannoní d'assaltodi semorenr i capaci d i forn i re prest rz ioni rna-loghe, ma equipaggiati con obici da 10,5cn; loH\fA aflìdò nel L942 alla Alkett la realizzazionedi un semovente su scafo StuGesch III armato diun 10,)cm 1eFH42 L/28. La soluzione apparvefin da principio particolarmente indovinata, per'ché consentiva di standardizzare i materiali in do-tazione agli StuGeschAbt e di uniformare le pre-stazioni dei mezzi.

11 lavoro di studio e sviluppo della Alkettsi sviluppò in due fasi: una fase preliminareimperniata sulla realizzazione e la sperimentazioncdj un modello di preserie ecl una fase di tealiz-zazione, produzione c perfezionamento del modello di serie.

Il modello di preserie venne realizzato ta'sformando alcuni esemplari di 7,5cm SruGesch

,10 Ausf.F e ricevette la denominazione 10,5cmSturmhaubitze ,12 Ausf.F. La trasformazione in-ìnteressò unican.ìente I'armamento, con la sostitu-zione di un leichte-Feldhaubitze 42 L/28 alloSturrnkrnone 40. e cumporrò unl r isr rur tura-zione delle tiservette di munizioni per le mag-giori dimensioni dei proiettil i da 10,5cm; nes-suna modifica fu apportata alla meccanica delveicolo e le prestazioni rimasero inalterate. Ester-namente il nuovo semovente si distingueva dalcontfo carîo unicamente per la volata notevolmentepiù corta e dotata di un freno di bocca a duestadi di grandi dimensioni.

Dopo una breve sperimentazione t venne presala <lecisione di realizz.are e produrre una varianteequipaggiata con il ler-rH42 dello StuGesch40Ausf.G. L'Ausfúhrung G non solo aveva caratteri-stiche superiori all 'Ausf.F, che utilizzava l'or-mai superato chassis del Panzerkamp{wagen IIIAusfùhrung H, ma soprattutto presentava ilvantaggio di essere già in produzione: ciò avreb,be permesso di ridurue i tempi di produzione edi costi, consentendo altesì la standardizzazionepressoché totale dei mezzi in dotazione agliSturmgeschùtz-Abteilungen.

Nel corso della produzione allo StuHb .12

Aus{. G furono apportate numerose modifiche

l l i0,5 cm Sturmhaubitze 42 Ausfùhrung F rappreseitò i l protot ipo del semovente medio destinato a fornite I 'appoggioiatt icó ai repart i di Sturmgeschùtze. Equipaggiato con un 10,5 cm leichte-Feldhaubifze 42 Ll2a, i protot ipi furonoreal izzati con I ' impiego di scafi di Sturmgeschúlz 40 Ausf. F.

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Priqionieri imDeqnali nel r i fornimento di proiett i l i di unolo, icm StuHM2- Ausf.G del la produzione iniziale. Ouesi isemoventi medi erano destinati a fornire I'appoggio tattico.dli I'd.lnànrèr nélle unità di Sturmoeschùtze- Identioo alaqli Jaqdpanzer nelle unità di Sturmgeschiitze.zicm ÉtúGeschao Ausf.G. lo Sturmhaubitze s7,5cmqueva unicamente per I'armamento e la sistemazione delleiservette di proiett i l i . Gl i esemplari del le prime serie co'struit erano ;iconoscibili per il pesante freno di bocca adue stadi desiinato a ridurre il rinculo del pezzo; il frenovenne smontato in un secondo tempo per ridurre il pesogravante sulle barre di torsione anteiiori, soggette a fre-quenti rolture per I'eccessivo carico cui erano sottoposte.

se ne dist in-

*t

casoele-

.t

analogamente a quanto si verificòdello StuGesch4O Ausf.G: cotazzar\rra

semovente in ordine

vata resistenza balistica a protezione della cupoladel capopezzo, Saukopf, postazione per MG bran'deggiabile a distanza. ll fteno di bocca vennemontato soltanto sugli esemplari ptodotti inizial-mente e fu successivamente abbandonato poichéi vantaggi che ne derivavano, e cioè riduzionedel rinculo e miglior controllo dell'assetto delmezzo al momento dello sparo, compensavanosolo in parte il pericolo di rottura delle barredi torsione degli assi anteriori dovuto al pesodel freno stesso.

La sostituzione dell'armamento comportò unaumento del peso aStuGesch40 Ausf .G.

carico rispetto allo

venne mantenuta invariata: spessore delle piastreantetiori 50 rnm., di quelle laterali e superioriì0 mm. Tut t i g ì i esempìar i d i ser ie montaronole piastre addizionali da 30 mm. imbullonate sullacotazzatura antetiore della sovrastruttura ed eb-beto come dotazione standard gli Schùrzen aquattro piaste montati sui cacciatori di carri '?.

La produzione venne avviata poco dopol'uscita dalle catene di montaggio dei primi esem-plari di cacciatori di carri e continuò fino al 1941,quando fu abbandonata per concentrare tutti glisforzi nella realizzazione di StuGesch40 Ausf.G.Il rapporto di produzione fra StuGesch e StuHbfu di citca 9:1; i dati suJla produzione comples-siva variano a seconda delle fonti, ma si può rite-nere valida la cifra di 111,1 esemplari prodotti 3.

Dello StuHb vennero realizzati due modelliche di{ferivano fra loro per alcuni dettagli este-riori, ma erano assolutamente identici per quantosi riferiva alla sistemazione interna, la meccanicae le prestazioni; i due modelli si distinguevanon e r i s e o , r e n t i r l e t t e o l i '

Esemplari della produzione iniziale: \falzen-blende del tipo intodotto con 1o StuGesch40Ausf. F ed impiegata anche sulla maggior partedegli Ausf. G prodotti; portello d'accesso al com-partimento di combattimento e piastra coÍazzaracon MG \4 o 42 pcr d iÉesa ravv ic ìnara comesugli StuGesch,l0 Ausf.G del primo tipo; cupoladel capopezzo ptiv^ ài coîazz^tuta anteriore adelevata resistenza balistica; freno di bocca a duestadi. Di questo modello venne anche realizzatain pochiss imi esempìar i una var iante equipag-g iata con una Saukopf d i d imensioni maggior ì

nelad

prenoI l s

di battaslia toccava i 21900 chili. La corazzatura

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Page 49: Panzer III 2a Parte

Soldati finlandesi prendono posizionè sulla linea di difesa Viipuri"KupaFaari-Taipale, con il loro Sturmhaubitzè: si trattadí uno .degli - esemplari dotati di,Saukopf, una variante che ebb€ scarsissima diffusione per il notevole peso di questoparticolare tipo di corazzatura. Scafo e sovrastrutlura sono rivestite di Zimmerit, una sorta di stùcco-èemento usatoper-plevenire I'uso di mine anti-carto dotate di magneti. Davanti alla cupola del capo-pezzo si distingue la piastra diacciaio sagomata utilizzata per ridurre il pericolo di impatti diretli di proiettili perforanti contro la cupola.

di quella montata sugli StuGesch4O Ausf .G;questi esemplafi erano dotati della corazzatutaaddizionale sagomata a protezione della cupoladel capopezzo o.

Esemplari della produzione finale: StuHb 42privo di freno di bocca per ridume il peso gra-vante sulle barre di torsione antetiori e ridurreil pericolo di rotture; postazione per MG 34 o

42 azionablle a distanza e portello di accessoalla camera di combattimento modificato; cupoladel capopezzo prowista ài corazzatura anterioread elevata resistenza balistica. Non è noto quantiesemplati di questa variante fossero realizzati, madato che esso fece la sua comparsa soltanto nel1944 si può presumere che la produzione fossepiuttosto limitata. Presso l'Aberdeen Proving

Ouesto Sturmhaubitze equipaggiatocon la Saukopf presenta una caratteri.stica riscontrata solo su pochissimiesemplari: i fianchi dello scafo sonoprotetti da Schúrzen del tipo montatosui carri da battaglia, mentre la sovra.struttura è protetta da piastre inclinatefissate direttamente ad essa. Sul fron-te orientale operò anche qualcheSturmgeschùtz equipaggiato in modoanarogo.

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uh cacciatore di carr i appoggia l 'azione di.-fantèrie tedesche sul fronte orientale. sul la piastra postedore si dist inguechraramente ra copertura der meccanismo di awiamento ,ninu"-È ali iotor" aosch aL/zMAlF4

Ground.è-conservafo un esempìare d i questo r ipodotato di MG J4 coassiale ,_

1 Non è noto se gli esemplari di prcserie fosserosottoposLi ad un cjclo di valutazione oper/r ira I ìressoi re-pa_rti, ma ciò sembra poco probabile.

" La corazz trrîa addizionale tron venne montatasugli esemplari di preserie.

. 3 Cfr. OSIIALD rW., Kraftfahtzeuge und panzer

det Reichswehr \{/ehrmacht und Bund"esu,ehr, Motor-

buch Verlag,Stuttga t, pag. 196.

, . ' Sulla base di una fotografia scattata in una fab-

lrfrca tedesca, presumibilmente verso la metà del 1941,nella quale appaiono numerosi StuGesch 40 Ausf.ied uno StuHb42 Ausf.G tutti equipaggiati con laSeukopf e prossimi af conlplelamenro òr puó rrrenereche gìi StuHb42 AusfC modif icarj fossero real izzarialla..fine della produzione del modello iniziale e primadell introJuzione del modello f inale

" Cfr. Military Panorama No. 1, pag. 6g.

Un esemplare della produzio-ne f inale del 1o,5cm Sturm.haubitze 42 Ausf,G conserva-to presso I'Aberdeen ProvingGround Tahk Museum

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Sturm - Jnfanteriegeschiitz 33 (ZW)

Al fine di dotare le unità Panzersrenadieredelle divisioni coÍazzate e motorizzare di semo-venti d'assalto pesanti, lo HWA impostò un pro-gramma di studio e sviluppo per 7a realizzazionedi semoventi basati su scafi di carri oDerativi:tale programma consentiva di valersi je '.spe-

tierrza acquisita durante la vita operativa deimezzi corazzati interessati alla trasformazione. ri-ducendo i cost i d i sv iJuppo, messa a punto eproduzione, e di evitare interferenze nei oro-grammi d i produzione in corso, mantenendo unaelevata standardizzazione dei materiali. euestoprogramma diede risultati complessivamente mo-desti pet cause molteplici, in pame da imputareagl i chassis impiegar i , in par te a i concer t i isp i .ratori del programma ed alla eccessiva celeritàed improwisazione che lo catatt€rizzò. Nel lu-glio del 1941 1o H\fA affidò alla Alkett la ta-sformazione di una serie di dodici Sturmseschùtz' I

I I , che sarebbero srar i sor toposr i ad ìna se-rie di collaudi comparativi e ad un ciclo diprove di valutazione operativa, in vista dellascelta del semovente destinato ad essere pro-dot to in grande ser je . La Alker t porrò a re imi-ne il programma di trasformazione prima della6ne del l 'estate del 1942, a l la 6ne del quale rurr i

gli esemplari, ai quali era stata assegnata la de-nominazione Srurm-Jnfanteriegeschútz )3 (ZW ),lurono consegnati agli organi tecnici dell,Esercito e sottoposti ad un intenso ciclo di prove diacquisizíone e di valutazione. I collaudi diederorisultati complessivamente modesti, soDrattuttoper quanto r iguardava la ve loc i tà mrrs j .u . lacapacità di operare su tereno vario, ed allaconclusione di essi, nell'estate del 1941, i do_dici Sturm-Jnfanteriegeschùtz JJ furono asse-gnatr alla 9/Panzenegiment 201 della 23. pan-zerdivision,r con la quale operarono a consuma-zione nel settore meridionale del fronte russo,senza che intervenisse una decisione in meritoalla prosecuzione della produzione dello StuIG ll.

l l progerro di rrasformazione dello Srurm-geschùtz III elaborato dalla Alkett sotto la suber-vísione dello H\ffA prevedeva un'unica modificadella meccanica del carro: l'adozione del moto-re Maybach HL 120 TRM Ausf.A. La confisu-razjone dello scafo rimase invariara e, no;o-stante il maggior carico gravante sulle bame ditorsrone anteriori in conseguenza dell'installazio-ne del pesanre 15cm sJG 33ì|- L/n (Sfl), nonvenne decisa la soppressione della conzzaturaaddizionale frontale da l0 mm. Il progetto pre-vedwa che venissero smontate Ia torre con il ca-nestro e la parte anteriore della sovrastruttura.

I dodici Sturm-Jnfanteriegeschútz 33 realizzati in via sperimentale dalla Alkett operarono a consumazione, a partiredall'estate del 1943, inquadrati nella 9. Kompanie del Panzerregiment 201, appartenente alla 23, Panzerdivision.

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pef far posto ad una sovrastruttura di gtandidimensioni. nella quale avrebbero ,-"rro "forrlrI

,p.ezzo da 15cm. parre del munízionamentoe I lnrero equipaggio. La sovrasrruttura, di for_ma_ tronco-piramidale a base rettaflgolare, vennercalizzata mediante piastre d'acciaio saldate; quel_le anteriofi e laterali avevano uno spessote di50 mm. e su7la cotazza frontale era -on,aru ,r*piastra addizional e da )0 mm. imbullonata. Lacorazzatura anteriore era suddivisa in due oartiper consentire ['elevazione del pezzo ed una scu-datura soJida]e a[ pezzo ed una piasrra corazza-ta incernierata aìlo scafo proteggevano Ja came-ra dr combatrimento dall'eventuale penerrazionedi proiettilí.

_ Un'interessante innovazione fu rappresentatadall'adozione della Fahrersehklappe l'0^ in sosti-r.uzjone del modello o 30 ,,, 1g5, necessaria dal.I fn-cremento dello spessore della corazzarura an_teriore della sovrastruttura. La camera di com_battimento era completamente chiusa au

"nu pìu_

stra da, l5 mm..a 0" : in quesra p iasrra s i apr ivatl grande portello di accesso al comparrimenrodi,

_combattimento. fl porente l5 crn sJC IJBL/11 (Sl l ) consenr iva d i bat rere obier i iv i f iss i ,

anche se protetti, fino ad una distanza di quasi10.000 metri, ma le sue reali capacità di d;;un fuoco di sbarramento di grande intensità o disaturare concenttamenti di truppe o mezzl efanograndemente limitate dalla scarsa consrstenza del_

li,-0""r'",î. di proierrilí. l imitara a ,..nru .otpi

sortanro. Nonostante í[ peso a pieno caríco fosserrmrrafo a 21.000 chi l í . la ve loc i tà massima eradr sot i 20.Km/h e la capaci tà d i operare suterreno vafio assai scarsa.

_--,', !:"tu"t.o del_ Panzerregiment 201 della 2). pan_zerorvrsron comprendeva, rcl j,943: f Abt/pzReg 201, suquattro compagnie di carri da battaglia; lI a6,Zprif""jîl "l-:'",,r: compagnie a; **i aJu",4ìir,;ià;iùi::l ' ;:Ttl11

semovenri pesanri d assalto e appogi:;:*-:i:i:']:8, T"" t's tab . e Panzerw"'k'tut t- Kornpuni"I \-ompagnra-otilclna campale).

, , r : ^?- i .Panzerd iv is ion enLrò a . fa r par re ne l lugJ iodel l94J del XL panzerkorps, Heeresgrtrppe . Sud >.

"Alcuni elementí costruttivi del pz. lll furono usati anchefrer realizzare su scafi dí Pz. lV altri due .emorenii, iicacciacarfi da 88 Nashorn (Rinoceronte) è I'obice da tsoHummel (Calabrone). Nelle due foto un Nashorn imDe_gnato sul fronte di Nettuno ed un Hummel con il oeizoalla massima elevazione. In entrambe le foto si nàtanole ruote motrici appadenenti a dÌverse serie di pz. lll.--'

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Panzerkampfwagen lll per impieghi spe-cial i

Bergepanzer lll

La necessità di dispome di mezzi, corazzaridest inat i a l recupero J i carr i armat i in panneindusse il 'ú/affenprùfung-Amt a procedere findal 1,939 alla rasformazione di un limitato nu-mero di PzKpfw III in carri soccorso. L'operadi trasformazione comportava unicamente un al-leggerimento del caffo e l'adozione di attîezz,re parti di ticambio ad integrazione del caricamento standard del carro. Per consentire il re-cupero di mezzi della classe da 25 tonnellate siprovvide allo smontaggio della torre e del ca-nestro e della patte anteriore della sovrastrut-tu ta, nonche d i ru t re le Jot rz ioni in terne ncrnindispensabili. L'equipaggio venne ridotto a dueuomini (capo-cano e conduttore ), che per la di-fesa del mezzo semovente potevano disporre uni-camente dell'armamento individuale. La possibi-lità di intervento del Bergepanzer III era limitata al traino mediante cavi fissati ai punti d'at-tacco dello scafo del mezzo in panne ed all'ef-fettuazione di operazioni di manutenzione di li-mitata entità, che non richiedessero I'impiego dimezzi di sollevamento di elevata potenza.

Fra il 1940 ed il 1944 fvono realizzate 271trasformazioni di PzKpfw III in Bergepanzer,con f impiego di esemplari radiati dai reparti diprima linea. Tenendo conto dei limiti del pro-gramma di ffasformazione (scarsa potenza delcano-soccorso e assenza di un mezzo di solle-vamento di elevate capacità, soprattutto ), si può

ll prototipo del Minenràumpanzer lll

considerare 7a realizzazione del Bergepanzet IIIun fatto complessivamente positivo: ancl.re sedal punto di vista tecnico questo carro-soccorsonon rappresenrò un apprezzabi ìe prsso avrn l i r i -spetto all ' impiego occasionale di caffi da batta-glia in funzione di carro soccorso, la trasformazionead tn prezzo assai contenuto e con tempi diimmobilizzazione estremamente ridotti di mezziradiati dalla prima linea si presentava esrema-mente vantaggiosa, essenzialmente in vista dell' im-piego sul fronte orientale, ove la vita operativadei mezzi corazzalt era estfemamente bfeve.

Fahrschulwanne

Per l'addestfamento dei conduttori diPzKpfw III alcuni esemplari (Ausf.F, soprattut-to) furono privati della torre e della sovra-s l tu t tura eJ at t rezzrr i per l impiego come c: r r r i -scuola. Realizzata sul modello della variante peraddestamento di conduttori del PzKpfw I, laFahrschulwanne consentiva di ptocedere a lezio-ni collettive.

Minenràumpanzer l l l

Carro spazzamin e rcalizzato in pochissimiesernplari, con componenti del PzKpfw III Ausf.F.Lo sca{o venne rinfozato con piastre d'acciaioe la guardìa al suolo fu aumentata per ridurregli effetti dell 'esplosione di mine. Il camello subìnotevoli modifiche tendenti ad aumentarne laresistenza: mentre ruote motrici e di folle e rulli

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Duecentosettanluno caari da battaqliaradiati dal repani operatìvi furono ira-sformati in Bergepanzer nel corso delconflitto: questo callo soccorso era ingrado di operarè solo llmitati inter.venti e di prowèdere èssèhzialmenteal rimorchio dei mezzo in panne, es-sendo privo di apparecchi di solleva-mento e di aîlrezzalare $peciali.

di rinvio furono mantenuti inalterati, si prov-vide a dotare gli assi delle ruote di scorrimentodi elementi aggiuntivi ai quali erano fissate lefuote; questo espediente aumentava di crrca 455mm. la guardia al suolo; gli assi erano collegatiad un longherone di sostegno, saldato allu scafomediante tre putfelle. L'equipaggio accedeva alcompaftimento di cornbattimento attraverso iportelli sistemati sui fianchi dello scafo. Lo sca-fo era provvisto anteriormente di un elementodi raccordo al quale veniva fissato un congegnospazzamine dotato d i ru l l i . l l carro era sprovv i -sto di torre e la sovrastfuttura era rinforzata pergarrnt i re I ' jncolumirà deì l 'equipaggio.

Schlepper lll - Munitionspanzer lll . Pio,nierpanzerwagen lll

L'introduzione in servizio, a partire dal 1943,di quantitativi sempre più massicci di PzKpfwIV equipaggiati con il 7,5cm Kw\f40 e di PzKpfwPanther consentì il ritiro dai reparri di primalinea di parte dei cani medi PzKpfw III Ausf.J-M: a di{fetenza di quanto si verificò nel ca-so degli esemplarí delle prime versioni, tasferi-ti, dopo il ritiro dai reparti operativi, per Io piùalle scuole per esservi impiegati nell'addestra-mento degli equipaggi della Panzertuppe, par-te di questi carti venne modificata per il tra,sporto di materiali vari sul {ronte orientale. Lecondizioni ambientalí pafticolarmenre severe ca-rat ter isr iche del tcr r i ror io russo ponevano grav i.limitazioni alf impiego di mezzi ruotati e ciò indusse i responsabili delle operazioni sul {ronte

orientaìe ad estendere al massimo I'impiego diveicoli cingolati, le cui capacità fuori-suada con-sentivano di ovviare almeno in parte alle dif6-coltà d'impiego frapposte, d'inverno, dal forteinnevamento e, dopo il disgelo, dal fango: nelquadro di questo programma di riequipaggia-mento furono rcalizzate te varianti del pzKpfwIII destinate, rispettivamente, al trasporto di ma-teriali vari (Schlepper III), di munizioni (Mu-nitionspanzer III) e di materiale da ponte (pio-nÌerpanzerwagen I I I ) , Le r re var janr i avevanocaratteristiche analoghe e differivano unicamen-te per la sistemazione interna della camera dicombattimento e della sowasúuttura di legnodi cui erano dotati.

Il proglamma di rasformazione prevedeva laeliminazione della tone e del canesto, nonchédi tutte le dotazioni non connesse con il nuovoimpiego come tfasporto. La soppressione dellatotre apparve necessaria per due diverse ragioni:ridurre il peso del carro, sopprimendo un com-ponente superfluo, al fine di aumentare il ca-rico utile e sgombrare la sovrasruttura del car-ro pef consentife l'installazione di una sovra_struttura in legno destinata a contenere il carico.Questa era formata da una base di carico dicirca 2.250 X 1.950 mm. provvista di quattroangolari alti circa 50 mm.; fissando agli angolaridelle assi si otteneva un cassone nel quale po-tevano -trovat posto materiali di varia natura,La variante dotata di cassone era denominataSchleppet III (: 112116t.). Per il trasporto dinunizioni, Ì ' interno della camera di combatti-mento venne ar t rezzato con contcni tor i por la_munizioni, mentre cassette di proiettil i potevano

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r

essere sistemate sul piano di carico; si ha noti-zia dell'impiego di Munitionspanzer III pressoîeparti corazzati equipaggiati di PzKpfw TigerAusf.E: non è noto il numeto di proiettili da8,8cm che questi mezzi etano in grado di ra-sportare, ma si può ritenere che la cifra si ag-girasse intorno al centinaio, tenuto conto dellapossibilità di caricare sulla sovrastruttura casse diproiettili. Per I'equipaggiamento dei Panzerpio-nier-Abteilungen alcuni esemplari furono dotatidi materiale da ponte, installato sulla base ilicatico e fissato agli angolari; il Pionier-Panzer-

wagen III non era altro che un tasporto co-razzato di materiali idonei alla costruzione diponti fino alla classe 60 e non un vero carrolancia-ponte, come suggerirebbe la denominazio-ne: << Bruckenles.r,, (- lancia-ponte ) con cuivenne eroneamente indicato.

In mancanza di dati certi, si può ritenereche il programma di trasformazione comportò lateallzzazione di citca 150 carri da trasporto. Lacapacità di carico è valutabile ín 4.000 kg circa,mentre le prestazioni rimasero inalterate rispettoalle versioni otisinali.

l,lella foto in alto: un prototipo di carro gettaponte rcalizzato sullo scafo del prototipo di Pz, lll realizzato dallaKrupp. E I'unico esemóio di Bruckenloger lll che conosciamo. In basso la versione ferroviaria del Pz. lll lo Schiemen. Kettenfahrzeug SKl.

r,;i$Èl.--

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Schútzenpanzerwagen

Realizzata in pochissimi esemplari, questa va-riante venne impiegata in cornbattimento sulfronte orientale nel 1,943, presumibilmente in viasperimentale e su scala assai ridotta. Lo Schutzen-panzerwagen era un carro privo di torre destinato al tasporto di una squadra di panzergre,nadiere: gli uomini tovavano posto allrinternodel la camera d i combarr imento. che veniva pr iva-ta del l ' in tero ca l 'camento; una cupola incern ie.rata postetiormente e costituita da un anello me-tallico, che si inseriva nell'alloggiamento dellatotre, e da una rete di filo d'acciaio consentivadi proteggere gli occu:panti dalle intemperie me-diante un telo impetmeabile. La trasformazioneinteressò certamente esemplari ritirati dalla prima linea e fu con ogní ptobabilità porrata a tet-mine da officine campali divisionali per accele-rate l'entrata in servizio. L'esame delle foto co-nosciute permette di stabilire che furono sotto-posti alla trasformazione esemplari dell,Ausfúhrung J e dell'Ausf. F o G. Anche se l,imoiesooperativo fu assai limitato, questa variante è ;ieccezionale intetesse, in quanto sembra aver co-stituito l'unico esempio di carro armato utiliz-zato dalle {orze armate tedesche come traspor-to tattico per fanteria mototizzara.

Soluzione analoga ai carri arlrari . Kangaroo .ímpiegati largamente dagli Alleati, questo veico-lo non dovette incontrare grandè {avore presso irepaiti poiché la limitata capacità di trasportonon pate potesse compensare in modo adegua_to gli elevati costi di esercizio Dropri di unamacchina dí questa mole.

Schienen-Kettenfahrzeug SK I

, Al fine di assicurare la protezione delle lineeferrov iar ie in ter r i tor i in cu i s i reg is t rava unajntensa at r iv j rà parr ig iana, I 'eserc i to redesco im-piegò mezzi di diverso ripo e di varia provenienza:t reni armar i . ì i r tor ine corazzale per jnrervent i ra-pidi, mezzi ruotati riequipaggiati con carrelli fer-roviari, come nel caso delle autoblindo ex-fran-cesi Panhard. Nel 1942 la Saurer di Vienna rea-lizzò un'insolita variante del PzKpfw III Ausf.Ndotata di ruote {erroviarie per consentire il movi-mento su rotaie. La scelta dell'Ausfùhruns N comebase per la rrasformazione venne senz'alìro mori-vata dalle ampie possibilità offerte dal 7,5cm KwKLf 24 come arma d'appoggio tattico. Noto come<( Schienen-Kettenfahrzeug SK 1 > (: veicolocingolato per impiego su rotaie) questo mezzoptesentava un carrello largamente modificato. Lebarre di torsione vennero spostate nel seguentemodo: barre 1 e 2 sposrare leggermenre in avantje collegate con gli ammortizzatori oleopneumaticianrer ior i : barre J-5 e 4-6,7-9 e 8-10 r jun i te indue gruppi di quatto con passo notevolmenteridotto; bane 11 e 12 spostate in posizione assaiarfeftata e collegate direttamente con gli ammor-tizzatori posreriori. Ogni barra era do-rara di unblocco metallico destinato a limitare l,escursione.L'intero cano era montato su due assali metalliciprovvisti di ruote {erroviarie. Non è noto il mec_canismo dell'impiego, anche se appare abbastanzachiaramente da una foto del prototipo che i dueassaÌi erano collegati allo scafo per mezzo di so-spensioni e che il moto veniva Íasmesso dal mo-tore del cano alle ruote feroviarie tramite il

\

Uno Schútzenpanzerwaqen su chassisPanzerkampfwagen lll Ausf. J in Rus-sia: furono real izzati pochissimi esem-plad che ebb€ro con ogni probabil i tàun rmptelto sottanto sperimentale. Lrnasquadra di Panzergrenadiere trovavaposto al l ' interno del lo scafo; una cuoo-la metal l ica era montata sul lo scafo' incorrispondenza dell'alloggiamento dellaîorre e sosteneva un telone destinatoa proteggere I'equipaggio dalle íntem-pefle,

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movimento dei cingoli. La velocità massima tag-giungibile era di citca 100 Km/h. Ne fulono co-struiti due o tre prototipi che vennero sortopostiad un ciclo di collaudi che si concluse nel 1943con I'abbandono del progetto.

Note sull'impiego da parte di Paesi stra-níeri

Nel corso del conflitto, numetosi Paesi stra-nieri impiegatono Panzetkamp{wagen III eStutmgeschùtz 40 ceduti dalla Germania nelquadro di programmi di assistenza militate sca-turiti dall'adesione all'Asse (Bulgaria, Finlandia,Italia, Romania) o di accordi economici con Paesineuttali ( Tutchia), oppure divenuti preda bel-lica (U.R.S.S., oltte a casi sporadici di impiegoda parte di unità americane, inglesi e polaccheadetenti al Governo Polacco di Londra).

Italia - Nella primavera del 1941 l'Italiaricevette una limitata fornitura di mezzi cotaz-

zati tedeschi che furono dati in dotazione alla di-visione cotazzata <M> della Milizia e ptesen-tati ufficialmente ad autorità e geratchi ne1 cor-so di una esercitazione svoltasi ne1 rnese di giu-gno nei pressi del lago di Btacciano. All'eserci-tazione presero parte tte Panzetkampfwagen IIIAusfiihtung N su scafo M, tre PzKpfw IV Ausf.H e te 7,5cm Sturmgeschútz 40 Ausfùhrung Gdella produzione iniziale. Poiché sotto gli stem-mi della << M > apparivano chiaramente Ie crocitedesche, è possibile che questi mezzi fossero inorigine destinati alle unità germaniche operantiin Italia e fossero stati successivamente cedutial Regio Esercito. Da foto di fonte tedesca ri-sulta che questi esemplari furono, almeno in par-te', consegnati dai ptopri equipaggi ad un'unitàdi patacadutisti germanici, presumibilmente il 9settembre 1943. E quasi certo che questi mezzinon furono impiegati in azione conro gli Alleatidagli Italiani, mentre appare probabile che pren-dessero parte ad operazioni nell'Italia Centro-meridionale, forse in appoggio alla 1. Fallschitm-

Fronte della Gaielia, estate del 1944: un semovente dell'Esercito Finlandese muove verso il fronte per partecipate aicombattimenti che concluderanno in marúera definitiva il conflitio russo-finlandese. In base agli accordi commercialie di assistenza militare del l94l la Germania fornì alla Finlandia un limitato numero di mezzi oorazzati che preseroparte attiva ai combattimenti della seconda fase dél conflitto russo-finlandese, durante i quali Tedeschi e Finlandesieombatterono per alcuni mesi fianco a fianco: dopo la resa della Finlandia i l;l,èzzi corazzali dell'esercito finlandeseenttarono in alione contro Ie truppe tedesche presenti nel Paese. La svastica blu bordata di bianco rappresenlavail contrassegno di nazíonalità dei mezzi corazzati finlandesi, ma era usata soprattutto sui carri armati catturati alnemico ed impiegati nuovamente in azione.

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jàger-Division. Non è certa la consistenza dellafotnitura, anche se varie fonti sono concordi nel-l ' ind icare dodic i esemplar i per t ;po.

Bulgaria * Nel quadro del potenziamentodegli eserciti alleati, mirante ad arginare l'avan-zata sovietica, la Germania cedette alla Bulgariaalf inizio del 1944 circa cinquanta StuGesch4Oche operarono nei Balcani fino alla tesa dell'eser-cito bulgato. Con la dichiarazione di guerra con,tro la Germania questi mezzi, af6ancati da ri-levanti quantitativi di mezzi corazzati tedeschicar turar i da l l 'Armata Rossa in rerr ' tor io russo,rumeno e bulgaro, entrarono in azione contro gliex-alleati.

Finlantlia - In base all'accordo di assisten-za economica e militare stipulato da Germania eFinlandia nell'ottobre del 1940, quest'ultimoPaese ricevette, dalf inizio del 7944, qualantot-to Sturmgeschùtz 40 e Sturmhaubitze 42, che co-nobbero un'intensa attività operativa nel settoremeridionale del fronte russo-finlandese, fino allacessazione delle ostilità, avvenuta con la firma del-l 'armistizio del 19 settembre 1944.

Ronania - Al fine di alleggerire la pressio-ne sovietica sull'esercito rumeno, la Germaniacedette all'inizio óel 1944 all'alleato un centi-naio di 7,5cm StuGesch40 Ausf.G, ma il pre-cipitare della situazione militare rese praticamen-te nullo l'apporto di questi mezzi corazzati. Conla resa dell'esercito rumeno, pane di questi se-moventi venne catturata da unità germaniche,mentre i rcstanti mezzi, dopo la dichiarazione diguerra conlro Ia Germania, entrarono in azionecontro gli ex-alleati inquadrati nel ricostituitoesetcito tumeno ed operarono nel settore balca-nico fino alla cessazione delle ostilità, a 6ancodelle unità sovietiche.

Turcbia - Nel 1942 la Turchia acquistò unlimitato quantitativo di PzKpfw III Ausf.J equi-paggiati con cannoni 5cm KwK)9 L/42, cherimasero in servizio fino all'immediato dopo-guerra.

U.R.S..!. - L'Unione Sovietica impiegò lun.gamente notevoli quantitativi di PzKpfw III eSturmgeschútz III catturati e costituì con essianche unità organiche, una delle quali venne for-

Uno Sturmgeschiilz della divisione corazzata . M ' duiante un'esercitazione nei pressi del lago di Bracciano nel giugnodel t943. Sotto lo stemma della divisione (fascio e monogramma " M " incrociiti su fondd rosso) sì intraw;d; IaBalkenkleuz originale.

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mata con prigionieri tedeschi aderenti al << Na-tionalkommittees Freies Deutschland > ( Comita-to Nazionale della Germania Libera, antinazi-sta). Dal Panzerkampfwagen III i tecnici sovie-tici derivarono. ne1 1,943. un semovente contto-carro dotato di un pezzo M-1942 f 4),' comune-mente noto come << Samochodnaja Ustanovka76i >3. Realizzato in un limitato numeto di esem-plari per integtare la produzione nazionale dimezzi corazzati, questo semovente venne impie-gato ad esaurimento dai battaglioni contto-caffidelle unità motorizzate; data Ia scarsa consisten-za della produzione, questo mezzo ebbe limita-tissima rilevanza sull'andamento delle opetazio-ni belliche. Cataftetizzato da una sovrastrutturatronco-piramidale installata sulla sezione anterio-re della sovrastruttura del PanzerkampfwagenIII, questo semovente pfesentava anteriormenteuna cas4matta analoga a quella del SU-85; nellacasamatta era alloggiato 1l pezzo. L'equipaggio

era costituito da quattfo uomini, che accedeva-no alla camera di combattimento atÚaverso duepotelli installati nella copertura della sovra-struttuta. L'apparecchiatuta ottica di guida delPzKpfw III venne conservata inalterata, menrenella sovrasttuttura furono sistemati visori coraz-zati per l'equipaggio e sul cielo venne installatauna cupola pet il capo-pezzo ptelevata dalle ca-tene di ptoduzione del SU-85. Non è nota la

cifta di produzione, né si conoscono con esat-

tezza le versioni de1 carro tedesco prescelte perla trasfotmazione, anche se appare probabile chei Sovietici impiegarono i mezzi catturati senzacurarsi di standatdizzate al massimo Ia produ-zione di SU-76i; si può comunque affermare, sul-la base di una tatissima fotografia di foÀte so-vietica, che venne realizzato almeno un esempla-re su chassis Ausfiirung G, menre nella cittàdi Sarnl', in Uktaina, a circa 300 Km da Kiev,è consewato in un parco pubblico un esemplaresu scafo Ausfùhrung J. Un esemplate venne cat-turato ed impiegato in azione, nel 194), dalPanzerjager-Abteilung della 23. Panzetdivision.

1 Le foto mostrano soldati italiani e tedeschi cheattorniano tre StuGesch40, almeno due dei quali ècerto che non presero parte all'esercitazione svoltasi nelgiugno 194).

2 Canrone contro-calro M-1942/1943: calibro 76,2mm.; lunghezza della canna 41,5 calibri; peso delproiettile perforante 6.180 g.; Vo 664 m/sec; bran-deggio f 16"; elevazione -3' +25'.

3 Questa denominazione, nella sua genericità ( =cannone semovente da 76). non deve indure ad iden-tificare questo rnezzo con il più noto e diffuso SU-76 M,di progettaziooe e costruzione interamente sovietiche.

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Caratteristiche e prestazioni dei motoriAusfúhrung A

Maybach HL 108TR, HL l20TR, HL I20TRM e HL I20TBM

CilindriCil indrataAlesaggioGorsa-Rapporto di

compressioneCicloOrdine di accensione

RegímePotenzaMotorino di

awiamentoFiltri dell'ariaCarbulatoríAlimentazíone

CarburanteBaneriaDinamo

Baffreddamento

HL IOSTR12V d i 60 .10838 cm3'f 00 mm.1 1 5 m m .

6 , 5 : 14 Tempi1 -8-5-1 0-3-7-6-1 1 -2-9-

4-122600/3000 ciri/min.230/250 HPBosch BNG 4,/24

ARS 129Delbag2 So lex 40 JFF t l2 Pompe Solex ad azio-

ne meccanicaBenzina a 74 ottani2 Bosch l2V, 105ABosch GOL A00/12-\OO

BS 36Acqua

HL I2OTR e TRM'12V d i 60"1 1867 cm3j05 mm.I l 5 m m .

6 , 5 : 14 Tempi1 -12-5-8-3-10-6-7 -2-1 1 -

4 -92600,/3000 Giri lmin.265/300 HPBosch BNG 4/24

AFS 129Deìbag2 Solex 40 JFF2 Pompe Solex ad azio

ne meccan icaBenzina a 74 ottani2 Bosch t2V, 1054Bosch GOL 300/12-900

RS 36Acqua

HL í2OTRM Ausf. A12V d i 60"1 1 8 6 7 c m 3105 mm.1 1 5 m m .

6 , 5 : 14 Tempi't - 12. 5-8-3. 10-6.7 -2- 1 1 -

4-92600,/3000 ciri lmin.26s l300 HPBosch BNG 4, '24

A R S 1 2 9Mah le , a bagno d 'o l io2 So lex 40 JFF t l2 Pompe So lex ad az io -

n e m e c c . + f e l e t t rBenzina a 74 ottani2 Bosch 12V, 1054Bosch GQL 300/12-9OO

BS 36Acqua

La.guerra volge ormai al termine e lungo tutti i fronti:.,I11', ".T".

questi di _semoventi di uha Sturmgeschútz-|'rrgaoe, distocata sul fronte italiano testimonia;o la di_sratta oele lorze tedesche.

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