Panda club alimentazione wwf

6
LA MIA GIORNATA A TAVOLA Ogni famiglia italiana può ridurre i consumi di petrolio e le emissioni di gas a effetto serra di 2000 kg di CO 2 l’anno. Tante idee per la colazione Partiamo dalla base della colazione italiana: il caffè con il latte. Scegliere il caffè sfuso del commercio equo (fair trade), usando l’imballaggio di un unico materiale, riciclabile. Se non abbiamo a disposizione dolci fatti in casa la scelta può cadere su biscotti prodotti da aziende vicine. Si può andare a comperarli direttamente all’ingrosso. Vogliamo aggiungere uno yogurt? È fai da te! Lo yogurt fatto in casa è ottimo: servono solo il latte (biologico) e i fermenti lattici (si trovano in farmacia). Non c’è altro, nessun conservante o additivo chimico. I vasetti si riusano con una forte riduzione di imballaggi. L’unico rifiuto è la bottiglia del latte: pensa a quanti vasetti di yogurt avremmo dovuto buttare! 9 passi: Preferire l’acquisto di prodotti locali che non necessitano lunghi trasporti; Scegliere frutta e verdura di stagione che non consumano energia per la loro conservazione; Cercare di fare acquisti direttamente dal produttore, così facendo si evitano tanti passaggi nella filiera del prodotto che spesso significano inutili trasporti; Privilegiare i prodotti sfusi senza imballaggi; Preferire l’acquisto di confezioni formato famiglia per ridurre il consumo di imballaggi; Fare acquisti di gruppo (per esempio in condominio) per ridurre i trasporti; Riutilizzare le borse della spesa e servirsi di quelle fatte con materiali biodegradabili; Evitare di utilizzare piatti e bicchieri di plastica che consumano energia e inquinano l’ambiente; Fare la raccolta differenziata per consentire il recupero di energia dai rifiuti prodotti. Merende in arrivo! In cartella è meglio avere: frutta biologica con la buccia, panino integrale con burro e miele (ottimo!) o marmellata; carote pulite da sgranocchiare; yogurt e torta fatta in casa. E per i succhi di frutta? Acqua, zucchero, limone e frullati con frutta di stagione! Cercate soluzioni per un pranzo o una cena “sostenibili”, oppure fatevi venire in mente qualche idea per fare una spesa amica dell’ambiente. Create un cartellone dove applicare dei fogli con tutte le vostre idee. ORA TOCCA A VOI Foto: © Alexander Potapov - Fotolia.com, © Kzenon - Fotolia.com, © Sergiy Bykhunenko - Fotolia.com, © al62 - Fotolia.com PROGRAMMA PANDA CLUB 2011-2012 POSTER PER LA CLASSE In collaborazione con

Transcript of Panda club alimentazione wwf

LA MIA GIORNATA A TAVOLA

Ogni famiglia italiana può ridurre i consumi di petrolio

e le emissioni di gas a effetto serra di 2000 kg di CO2 l’anno.

Tante idee per la colazione • Partiamo dalla base della colazione italiana: il caffè con il latte. Scegliere il caffè sfuso del commercio

equo (fair trade), usando l’imballaggio di un unico materiale, riciclabile.

• Se non abbiamo a disposizione dolci fatti in casa la scelta può cadere su biscotti prodotti da aziende

vicine. Si può andare a comperarli direttamente all’ingrosso.

• Vogliamo aggiungere uno yogurt? È fai da te! Lo yogurt fatto in casa è ottimo: servono solo il latte

(biologico) e i fermenti lattici (si trovano in farmacia). Non c’è altro, nessun conservante o additivo

chimico. I vasetti si riusano con una forte riduzione di imballaggi. L’unico rifiuto è la bottiglia del latte:

pensa a quanti vasetti di yogurt avremmo dovuto buttare!

9 passi:• Preferire l’acquisto di prodotti locali che non necessitano lunghi

trasporti;

• Scegliere frutta e verdura di stagione che non consumano energia

per la loro conservazione;

• Cercare di fare acquisti direttamente dal produttore, così facendo si

evitano tanti passaggi nella filiera del prodotto che spesso significano

inutili trasporti;

• Privilegiare i prodotti sfusi senza imballaggi;

• Preferire l’acquisto di confezioni formato famiglia per ridurre

il consumo di imballaggi;

• Fare acquisti di gruppo (per esempio in condominio) per ridurre

i trasporti;

• Riutilizzare le borse della spesa e servirsi di quelle fatte

con materiali biodegradabili;

• Evitare di utilizzare piatti e bicchieri di plastica che consumano

energia e inquinano l’ambiente;

• Fare la raccolta differenziata per consentire il recupero di energia

dai rifiuti prodotti.

Merende in arrivo! In cartella è meglio avere:

• frutta biologica con la buccia, panino integrale

con burro e miele (ottimo!) o marmellata; carote pulite

da sgranocchiare; yogurt e torta fatta in casa.

• E per i succhi di frutta? Acqua, zucchero, limone

e frullati con frutta di stagione!

• Cercate soluzioni per un pranzo o una cena “sostenibili”, oppure fatevi venire in mente qualche idea

per fare una spesa amica dell’ambiente.

• Create un cartellone dove applicare dei fogli con tutte le vostre idee.

ORA TOCCA A VOI

Foto

: © A

lexa

nder

Pot

apov

- Fo

tolia

.com

, © K

zeno

n - F

otol

ia.c

om,

© S

ergi

y B

ykhu

nenk

o - F

otol

ia.c

om, ©

al6

2 - F

otol

ia.c

om

PROGRAMMA PANDA CLUB 2011-2012 POSTER PER LA CLASSE

In collaborazione con

NEL PIATTO UN MONDO DI PROBLEMI

L’alimentazione nel mondo si basa su una serie di passaggi che vanno dalla produzione dei cibi, vegetali

e animali, alla loro trasformazione, al trasporto, alla distribuzione, al consumo e allo smaltimenti dei rifiuti prodotti.

In tutti questi passaggi non sempre le cose “filano lisce” per l’ambiente. E in qualche parte del mondo…

… agricoltura intensiva

… consumo del suolo

… inquinamento da pesticidi

… crisi idrica

… sovrapesca

… perdita di biodiversità

… malattie per un’alimentazione sbagliata

… sfruttamento delle popolazioni locali

… povertà e fame

… deforestazione

• Divisi in gruppi, scegliete un tema fra quelli indicati

e realizzate un cartellone d’approfondimento.

ORA TOCCA A VOI

Foto

: Arc

hivi

o C

anon

WW

F; ©

Des

igne

r_A

ndre

a - F

otol

ia.c

om

PROGRAMMA PANDA CLUB 2011-2012 POSTER PER LA CLASSE

In collaborazione con

CIBO IN VIAGGIO

Spesa amica dell’ambiente significa

anche considerare il collegamento fra i cibi

che compriamo e i chilometri che hanno

percorso per arrivare fino a noi.

Le emissioni della “cucina italiana”

• Quanto misurano le emissioni di gas serra degli alimenti che si trovano

sugli scaffali dei supermercati italiani?

• Secondo i dati della Coldiretti, 1 kg di ciliegie per giungere sulle tavole

italiane dal Cile deve percorrere quasi 12 000 km, consumando 6,9 kg

di petrolio ed emettendo 21,6 kg di anidride carbonica.

E 1 kg di mirtilli dall’Argentina? Deve volare per più di 11 000 km con un consumo di 6,4 kg di petrolio!

• Sempre secondo la Coldiretti, consumando prodotti locali, di stagione e a “chilometri zero” con imballaggi ridotti

(retine, buste, contenitori di plastica ecc.), una famiglia può risparmiare fino a 1000 kg di anidride carbonica l’anno.

Lunghi viaggi:• Le prugne cilene devono volare per 12 000 km con un

consumo di 7,1 kg di petrolio che liberano 22 kg di Co2.

• La carne argentina viaggia per 11 000 km, bruciando

6,7 kg di petrolio e liberando 20,8 kg di Co2.

• Un pasto medio percorre più di 1900 km in camion,

navi e/o aeroplani prima di arrivare sulla nostra

tavola e spesso ci vuole più energia per portarlo al

consumatore di quanta il pasto stesso provveda in

termini nutrizionali.

C’è anche l’acqua• L’etichetta Water Footprint informa il consumatore sul quantitativo

di acqua che è stato utilizzato per produrre l’alimento appena acquistato.

• L’acqua rientra nella produzione di tutte le cose che vengono quotidianamente consumate, come ad esempio la carne

rossa o bianca, il latte, la farina per il pane e la pasta, il riso, la frutta e la verdura, ovviamente in quantità diverse.

• Uno studio recente ha evidenziato che per produrre un famoso sacchettino giallo contenente caramelle al cioccolato

sono necessari ben 1000 litri di acqua.

• Qualche altro esempio?

Alimento Acqua necessaria per produzione

grano 1300 litri per 1 kg

riso 3400 litri per 1 kg

mela 70 litri

carne bovina 15 300 litri per 1 kg

pollo 3900 litri per 1 kg

maiale 4800 litri per 1 Kg

birra 75 litri di acqua per un bicchiere

caffè 140 litri di acqua per una tazzina

Prodotto Paese Distanza Emissioni Consumo petrolio (km) (kg CO2 x kg prodotto) (kg)

Noci California 8657 15,6 + 5

Arance Brasile 9175 5,5 + 17,2

Asparagi Perù 7018 12,6 + 4

Prugne Cile 7000 7,1 + 22

Carne Argentina 11 180 6,7 + 20,8

Fagiolini Egitto 2130 3,8 + 1,2

ALIMENTI CHE VIAGGIANO VERSO L’EUROPA

Per calcolare la propria impronta idrica, basta inserire i dati richiesti nel sito: www.waterfootprint.org

PROGRAMMA PANDA CLUB 2011-2012 POSTER PER LA CLASSE

Foto

: © M

arin

a Zl

ochi

n - F

otol

ia.c

om, ©

rém

y va

llée

- Fot

olia

.com

, © h

akan

er -

Foto

lia.c

om, ©

Vic

tori

a G

erm

an -

Foto

lia.c

om, ©

Gor

illa

- Fot

olia

.com

• Tracciate su un planisfero

le rotte dei cibi che arrivano

fino alle vostre case.

• Elencate in ordine crescente

le distanze di ogni alimento.

• Provate a realizzare una

tabella che collega le distanze

alle emissioni di CO2.

ORA TOCCA A VOI

In collaborazione con

AGRICOLTURA NEL PIATTO

L’agricoltura è una delle attività umane più antiche: nei secoli ha modellato il paesaggio,

influenzato l’ambiente e la biodiversità dei territori. Negli ultimi decenni la produzione

agricola è diventata sempre più simile a un’industria, con uso crescente di derivati

del petrolio (fertilizzanti e pesticidi, carburante per le attrezzature), una produzione

limitata a poche varietà vegetali, la diffusione delle monocolture.

Agricoltura e ambiente Le risorse naturali come l’acqua, il suolo e le foreste sono ormai considerate semplici

materie prime da consumare e trasformare su vasta scala, con uno sfruttamento

continuo che non tiene conto della loro limitatezza.

Negli ultimi decenni l’aumento di produzione agricola ha contribuito:

• all’inquinamento di falde sotterranee, fonti di acqua potabile

• all’eutrofizzazione dei corpi idrici

superficiali (laghi e fiumi)

• all’acidificazione delle emissioni in

atmosfera

• all’impoverimento e all’erosione dei suoli

• a un aumento enorme dell’uso di acqua

• alla diminuzione della biodiversità

• al cambiamento del paesaggio

• alla distruzione delle aree naturali residue

Diamo i numeri • Un terzo delle emissioni globali di gas serra sono attribuibili

al settore agroalimentare

• Ogni anno si tagliano 13 milioni di ettari di foresta per fare

spazio alle coltivazioni estensive o ai pascoli

• Solo 12 specie vegetali e 5 specie animali forniscono circa il

75% degli alimenti nel mondo

• Solo 3 colture (riso, mais e grano) forniscono il 60% delle

calorie e delle proteine vegetali all’alimentazione mondiale

• Sono 100 000

i composti

chimici immessi

nell’ambiente negli

ultimi 50 anni, usati

soprattutto

in agricoltura

Nel mondo In America del Nord e in Europa i paesaggi

rurali sono di tipo intensivo, i terreni sono

soggetti a una coltivazione continua: con

l’impiego di moderni macchinari e di grandi

quantità di prodotti chimici si producono

enormi quantità di alimenti destinati

all’esportazione e alla produzione industriale.

In gran parte delle nazioni africane, asiatiche

e del Sud America si assiste a un doppio

fenomeno. Le popolazioni locali usano

tecniche tradizionali per soddisfare i bisogni

della comunità, mentre grandi distese di

terreni sono coltivate in modo intensivo con

un unico tipo di pianta, generalmente quella più richiesta

per le esportazioni. In questo caso poco o nulla rimane

alle popolazioni locali, e s’impoverisce la diversità del

paesaggio e delle specie vegetali e animali.

• Individuate quante piante o parti

di piante, semplici o lavorate, ci sono

nella vostra dieta. Da dove provengono?

• Coltivate delle piante alimentari a

scuola, in giardino o sul balcone.

È un’attività semplice e divertente!

• Cercate e assaggiate varietà

di frutta e verdura tipiche della vostra

zona: scoprirete sapori nuovi e genuini!

• Confrontate la frutta e la verdura

esposta nei supermercati con quella

dei mercati contadini, valutate le

differenze e le somiglianze fra i prodotti.

ORA TOCCA A vOI

Foto

: © A

nyka

- Fo

tolia

.com

, © B

eboy

- Fo

tolia

.com

, ©

Leo

nid

Ikan

- Fo

tolia

.com

In collaborazione con

PROGRAmmA PANDA CLUb POsTER PER LA CLAssE

LA CUCINA AmICA DELL’AmbIENTE

La cucina è diventata la principale fonte di inquinamento della casa per il consumo di acqua

e di energia, per la produzione di rifiuti e per l’uso di detersivi. Circa il 10% dei consumi

energetici di una famiglia sono dovuti all’uso del forno, del frigo, dei fornelli e degli elettrodomestici

come tostapane, microonde ecc. Per dare una mano all’ambiente si può far attenzione

a ciò che si acquista, ma anche evitare gli sprechi.

Ognuno di noi può fare le sua parte • Acquistare solo prodotti di stagione

• Preferire prodotti tipici provenienti da produzioni locali

• Evitare di acquistare prodotti che arrivano

da molto lontano

• Preferire le produzioni biologiche o integrate

• Evitare i cibi troppo elaborati, con additivi di ogni genere

• Ridurre il consumo di carne

• Consumare il pesce pescato nei nostri mari e appartenente

a specie non minacciate

• Preferire prodotti con pochi imballaggi

• Utilizzare anche parti che normalmente sono considerate

di scarto come gambi, bucce, foglie, baccelli ecc.

• Usare con attenzione gli elettrodomestici, le luci

e il riscaldamento

• Acquistare elettrodomestici solo di classe energetica

A o superiore

• Ridurre la quantità di rifiuti e differenziare quelli destinati

alla pattumiera

• Fare attenzione alla corretta conservazione dei cibi

per evitare che si deteriorino

• Organizzare la spesa con attenzione alle scadenze

• Ridurre l’uso di pentole e altri strumenti limitando così

l’acqua e il detersivo per il lavaggio

• Evitare inutili sprechi d’acqua

• Usare minime quantità di detersivi e prodotti di pulizia

delle superfici

• Evitare il ricorso a stoviglie, contenitori, sacchetti usa e getta

• Recuperare l’uso di piccoli strumenti manuali:

spremiagrumi, frullatori, grattugie ecc.

• Riutilizzare i contenitori (barattoli, sacchetti, vaschette ecc.)

• Ridurre l’acquisto di bottiglie e contenitori usa e getta

in plastica

• Riparare tutto ciò che è riparabile, per evitare di aumentare

la quantità di rifiuti

• Provare a produrre in casa il pane, lo yogurt, i detersivi o a

coltivare sul balcone le verdure

Foto

: © p

osh

- Fot

olia

.com

, © S

ubbo

tina

A

nna

- Fot

olia

.com

, © fe

deri

cofo

to -

Foto

lia.c

om

• verificate se in casa potete

seguire qualcuno di questi

suggerimenti.

• scoprite come funziona

la mensa della vostra scuola.

Riportate su un foglio le azioni

consigliate e mettete

una crocetta accanto a quelle

che sono già in uso.

• Inventate una ricetta amica

dell’ambiente che tenga conto

di questi suggerimenti.

ORA TOCCA A vOI

In collaborazione con

PROGRAmmA PANDA CLUb POsTER PER LA CLAssE

AbbAssO GLI sPRECHI

Il 30% del cibo acquistato in Italia finisce nella spazzatura.

Perdite e sprechi significano anche un enorme sperpero

di risorse come acqua, terra, energia, lavoro e soldi, inoltre

producono inutili emissioni di gas serra, che contribuiscono

al riscaldamento globale e al cambiamento climatico.Come ridurre gli sprechi alimentari• Preparare una lista della spesa per non comprare ciò che abbiamo già in casa

e che potremmo acquistare in seguito

• Fare attenzione alla tante offerte promozionali che invadono gli scaffali: acquistare troppi

prodotti insieme è rischioso perché scadranno prima di quando riusciremo a consumarli

• Sui ripiani del frigo e della dispensa conviene mettere in prima fila il cibo che deve essere

consumato più in fretta

• Se si cucina per più persone è meglio acquistare le giuste quantità e scegliere piatti che

possano essere consumati anche il giorno dopo

• Consumare i prodotti già aperti prima di aprire nuove confezioni

• Usare gli avanzi e gli scarti di cucina per preparare ricette fantasiose

• Evitare di acquistare prodotti fuori stagione poiché, oltre ad avere un impatto ambientale

più pesante, hanno un tempo di conservazione minore

Quanto cibo buttato!• Circa un terzo del cibo prodotto ogni anno nel mondo (1,3 miliardi di tonnellate) va perduto o sprecato

• Ogni anno i consumatori dei paesi ricchi sprecano quasi la stessa quantità di cibo (222 milioni

di tonnellate) dell’intera produzione alimentare dell’Africa sub-sahariana (230 milioni di tonnellate)

• Frutta e verdura sono gli alimenti che vengono sprecati maggiormente

• La quantità di cibo che va perduto o sprecato ogni anno nel mondo equivale a più di metà della

produzione annuale mondiale di cereali

• In Europa la quantità di cibo sprecato ogni anno è di 180 kg a persona. Le famiglie europee sprecano

circa il 25% della spesa alimentare domestica

• Ogni anno in Italia finiscono tra i rifiuti dai 10 ai

20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari,

per un valore di circa 37 miliardi di euro. Cibo che

basterebbe a sfamare circa 44 milioni di persone

Fonte: Global Food Losses and Food Waste e Last Minute Market

• Provate a fare un’indagine di quanto e quale cibo finisce nel sacco dei rifiuti

di casa vostra.

• E a scuola come va? Ispezionate il cestino dei rifiuti in classe e gli scarti

della mensa scolastica. Quanto cibo si butta? Si può fare qualcosa per evitarlo?

• Avanzi tutta! Preparate un menu di classe con ricette che si preparano

utilizzando gli avanzi.

ORA TOCCA A vOI

Foto

: © fl

ashp

ics

- Fot

olia

.com

, © P

atry

ssia

- Fo

tolia

.com

PROGRAmmA PANDA CLUb POsTER PER LA CLAssE

In collaborazione con