Pagine da 1 a 16 - old.consiglio.basilicata.it · Appunti di viaggio, Ed. Osanna, Venosa. LAVECCHIA...
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PROSPETTIVE E SUGGERIMENTI
Situato in un'area tra le più depresse d'Italia, il Parco del Pollino rappresenta
probabilmente l'unica occasione di sviluppo, legata al turismo e alla fruizione
della natura. Per questo motivo, è necessario trasmettere, attraverso un'ade
guata infonnazione, l'utilità del Parco, coinvolgendo gli enti locali e gli
abitanti del territorio, che, spesso, vedono il Parco solo come portatore di
vincoli, divieti e limitazioni; tutto ciò potrà essere raggiunto creando uno
stretto rapporto tra uomo, ambiente, patrimonio culturale e pubbliche
amministrazioni.
Il Parco, e in generale l'intera Basilicata, dovrebbe approfittare del suo
"ritardo" per sfruttare l'esperienza altrui e intraprendere la strada giusta,
attraverso uno sviluppo sostenibile, perché anche sul Pollino si incrementi
un movimento turistico qualificato e rispettoso. Si dovrà attuare l'utilizzazione
delle risorse esistenti insieme alla tutela della natura per favorire uno sviluppo
ecocompatibile.
L'obiettivo principale, a mio parere, è quello di far conoscere il Parco e
renderlo un prodotto vendibile, senza, allo stesso tempo, snaturarlo e privarlo
della sua vera identità.
Ciò che manca e che, in molti casi, induce il turista a non tornare più in
queste zone, è la carenza di servizi in grado di favorire una effettiva fruizione
delle risorse e la possibilità di collegamenti veloci che consentano un rapido
accesso alle località turistiche, sia interne che costiere.
Dunque, prima di tutto, bisognerà sopperire a queste mancanze, e contem
poraneamente, sarà necessario pubblicizzare il Parco, iniziando dalle scuole
e destando nei giovani non solo curiosità, ma anche responsabilità e consa
pevolezza. Dovrebbero essere realizzati interventi di recupero di vecchi
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tracciati e apertura di nuovi itinerari escursionistici, in modo, però, che
queste trasfonnazioni non impoveriscano le risorse ambientali.
È importante organizzare giornate di studio e convegni, nei quali esporre
le diverse risorse che questo territorio offre; è indispensabile, inoltre, che
lo spazio fisico non resti separato dalla storia della sua comunità, che la
naturalità e la ruralità dei luoghi sia animata e vitale per mantenere unite
l'economia e l'ecologia, la natura e la cultura, l'uomo e la storia, le radici,
le identità.
Mi auguro che in tempi brevi, venga riconosciuto l'effettivo valore di questo
Parco, e che divenga meta di un turismo responsabile, intendendo per
"turismo responsabile" quella forma di turismo capace di durare nel tempo
mantenendo i suoi valori quali-quantitativi. Suscettibile cioè di far coincidere,
nel breve e nel lungo periodo, le aspettative dei residenti con quelle dei
turisti, senza diminuire il livello qualitativo dell'esperienza turistica e senza
danneggiare i valori ambientali del territorio interessato dal fenomeno.
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RINGRAZIAMENTI
Un ringraziamento più che dovuto va alla professoressa Sandra Piacente,
che mi ha pazientemente seguito nella stesura di questa tesi, insegnandomi
la corretta metodologia per affrontare questo tipo di studio.
Accanto a lei ringrazio la gentilezza e la disponibilità del professor Marcello
Schiattarella (Università di Potenza), il cui contributo è stato determinante
per tutta la parte geologica e geomorfologica del mio lavoro, e per avermi
fornito le giuste indicazioni per proseguire nella mia ricerca.
Ringrazio Antonio Marino (Presidente CAI della sezione di Lagonegro),
per avermi fornito prezioso materiale bibliografico e cartografico.
Fondamentale è stato l'appoggio del dottor Giorgio Braschi, che mi ha
aiutato ad individuare il sentiero più adatto alla mia tesi, mi ha guidato, con
rigore ed ironia, insieme ad Antonio Marino, nell'escursione dalla Madonna
del Pollino a Serra di Crispo, e mi ha insegnato ad apprezzare e a rispettare
le bellezze del Pollino.
Sono debitrice al professor, nonché amico Tonino Filizzola, per avermi
costantemente dedicato il suo tempo e offerto la sua collaborazione e,
insieme a lui ringrazio la dottoressa Eleonora Scagliusi, la dottoressa Carolina
Filizzola (CNR di Potenza) e l'Ing. Arturo Valicenti (Ente Parco Nazionale
del Pollino), per l'utilissimo materiale procuratomi.
Vorrei ringraziare sopra tutti i miei genitori che mi hanno sempre incoraggiato
e sostenuto in tutto ciò che ho fatto, dandomi sempre tanti buoni consigli.
Un caloroso e vivo ringraziamento va all'amica e collega Assunta Florenzano,
che mi ha sempre accompagnato e sostenuto in quest'esperienza, senza di
lei non sarei riuscita a superare tutti gli ostacoli, che si sono presentati in
questi mesi di lavoro, e in generale, in questi tre anni di studio.
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Le auguro, con tutto il cuore, di trovare, nel suo cammino, sempre persone
disponibili e gentili come lei.
Grazie a tutti i miei compagni di corso, con cui ho trascorso dei felici
momenti (soprattutto durante le escursioni!) e in particolare, la mia compagna
di studio "matto e disperatissimo" Elisa, con la quale ho condiviso e condi
viderò ogni momento bello e brutto dei miei studi universitari.
Ma grazie anche a Sara, Eleonora, Alessandra, Elisa (le famose B.L.!) e a
tutti gli amici con i quali ho sempre trascorso avventurose e divertenti serate.
A tutti va il mio sentito ringraziamento.
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