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Il Mombellese giornale di cultura e informazione giornale di cultura e informazione Registrazione Tribunale di Varese n. 651 dell'11.8.1993 Direttore responsabile Gilberto Donnini Copia Omaggio N. 87 - Dicembre 2016 Stampato presso Grafica Lavenese Laveno Mombello (VA) A CURA DELL ’A SSOCIAZIONE M OMBELLO V IVA S S C C U U O O L L A A M M A A R R C C O O G G I I A A N N O O L L I I D D I I M M O O M M B B E E L L L L O O A A L L L L A A P P R R I I M M A A R R I I A A U U N N A A N N N N O O S S C C O O L L A A S S T T I I C C O O R R I I C C C C O O D D I I A A T T T T I I V V I I T T A A IN QUESTO NUMERO pagina 1 Feste Patronali Mombellesi La Scuola Primaria di Mombello Risultati del Referendum Costituzionale pagina 2 Tanti volti, tanti ricordi... “Storia e storie dalla sponda magra” pagina 3 Giovani fuori dal comune Centro sociale “Il senso della vita” pagina 4 Mombellesi alla GMG di Cracovia -1- Solidarietà per la calamità del terremoto Centro giovanile SIRA’ pagina 5 Mombellesi alla GMG di Cracovia -2- Ricordi d’estate pagina 6 Il convegno “Artistica-mente” SCAG: problemi per il motoclub pagina 7 Il tema del prossimo Palio mombellese Riflessioni sulla richiesta del “Ponte” Bocce: ha vinto Canton de Ambrosis pagina 8 StraordinariOratorio: lavori on corso I campanari a Mombello Iniziative natalizie mombellesi La tradizione, che prevede che a Mombello la prima domenica di Agosto si svolga la festa patro- nale e, solo due mesi dopo, la prima domenica di Ottobre la compatronale della Madonna del S. Rosario, è stata anche quest’anno pienamente rispet- tata. Se il programma delle due feste è rimasto pressoché invariato, con l’alternanza di momenti religiosi a momenti popolari, la parrocchia ha voluto che fosse- ro in primo piano due impor- tanti invitati. Ad Agosto abbiamo infatti avuto tra noi don Giovanni Duò, sacerdote originario di Mombello che ha festeggiato il proprio 45° di ordinazione e che svolge il proprio ministero presso la parrocchia di Cuvio dal 1988; è stata una bella occa- sione per rivederlo, per rinno- vare i rapporti che lo tengono ancora legato al nostro paese e per molti mombellesi, anche per conoscerlo, dato che la parrocchia negli ultimi decenni ha quasi comple- tamente cambiato volto. Ad Ottobre invece abbia- mo avuto il piacere di poter accogliere don Bruno Meani, parroco di Mombello dal 2007 al 2014 e primo responsabi- le della comunità pastora- le di Laveno Mombello. Accompagnato dall’im- mancabile zia e dalle sorelle, don Bruno ha celebrato la S. Messa solenne in cui si è colta l’occasione per ringraziar- lo per tutto quello che ha fatto per la parrocchia durante il suo non facile mandato, con l’impegna- tivo compito di costituire la comunità pastorale. Il bel tempo della festa patrona- le che ha permesso la realizza- zione di tutte le iniziative in programma con i fuochi d’artifi- cio conclusivi, offerti gentil- mente dalla Scag nel 50° della fondazione, ha invece disatteso le attese durante la festa della Madonna del S. Rosario, in cui l’incertezza meteorologica non ha permesso lo svolgimento della processione e ha disturba- to anche la festa in piazza del pomeriggio. Due feste quindi che hanno, ancora una volta, contribuito a tenere viva la religiosità popola- re (e non solo!) e che si sono dimostrate, ancora una volta, importanti momenti di incon- tro tra tutti coloro che parteci- pano alle nostre tradizioni. Igor Besozzi Anche quest’anno i bambini sono tornati sui banchi di scuo- la per un nuovo anno ricco di scoperte. Oltre al tradizionale ed indi- spensabile “leggere, scrivere e far di conto”, infatti, la nostra scuola è impegnata anche sulla crescita educativa degli alunni. È proprio in questo contesto che si inserisce l’educazione ambientale, così importante per il nostro futuro, che sarà il leit- motiv di tutte le classi. La scuola “Gianoli”, infatti, già dallo scorso anno, è entrata a far parte del progetto Green School, promosso dall’Agenda 21 Laghi in collaborazione con il CAST, che si fonda su quattro pilastri: risparmio energetico, mobilità sostenibile, riduzione e riciclaggio rifiuti ed educazione ambientale. Al primo dei pilastri la scuola darà il suo contributo interes- sandosi dell’acqua in generale, anche con i progetti creativi tea- trali messi in scena recentemen- te dalle classi seconda, terza e quarta e il risparmio idrico per tutta la scuola con un grosso sforzo di contenimento dei con- sumi, verificato dal confronto tra le vecchie e le nuove bollet- te. La mobilità sostenibile trova la sua chiave di volta nel Pedibus, svoltosi già in autunno e che verrà replicato, come da tradi- zione, in primavera. Il riciclo dei rifiuti e l’educazio- ne ambientale saranno il fulcro di alcuni laboratori in collabora- zione con la Comunità Montana e Econord che si svolgeranno nelle varie classi: si va dal “Draghetto Mangiarifiuti”, in prima, a “Cosa butto nello scari- co? Olio!”, in quinta, passando per “Riciclattoli”, in seconda, “Pittura con avanzi di cucina”, in terza e i “Mandala del riuso”, in quarta. Anche la maggior parte delle uscite sono improntate all’edu- cazione ambientale e alla cono- scenza del territorio: la classe seconda visiterà il Museo della civiltà contadina a Brinzio, la terza andrà al Museo della terra- glia di Cerro e alla torbiera di Mombello, mentre al ruscello Giona si recheranno quarta e quinta, classe, quest’ultima, che andrà anche sulla linea Cadorna. Ma, oltre all’ambiente, ampio spazio sarà dato agli sport con un approccio al minibasket, al minivolley, alle bocce e, perfino, al rugby. Last, but not least la quinta avrà l’opportunità di imparare l’in- glese con una madrelingua che affiancherà l’insegnante per dieci ore. Insomma, l’anno scolastico si prospetta molto interessante… in bocca al lupo, ragazzi! Le insegnanti della scuola primaria F F E E S S T T E E P P A A T T R R O O N N A A L L I I : : I I M M P P O O R R T T A A N N T T I I O O C C C C A A S S I I O O N N I I D D I I I I N N C C O O N N T T R R O O DON GIOVANNI DUODON BRUNO MEANI IL LANCIO DEI PALLONCINI DURANTE IL POMERIGGIO PIOVOSO DELLA MADONNA DEL S. ROSARIO LA PROCESSIONE CON I COSTUMI E I CESTI DELLE FRAZIONI MOMBELLESI

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Il Mombellesegiornale di cultura e informazionegiornale di cultura e informazione

Registrazione Tribunale di Varese n. 651 dell'11.8.1993Direttore responsabile Gilberto Donnini

Copia OmaggioN. 87 - Dicembre 2016

Stampato presso Grafica LaveneseLaveno Mombello (VA)

A CURA DELL’ASSOCIAZIONE MOMBELLO VIVA

SSCCUUOOLLAA MMAARRCCOO GGIIAANNOOLL II DD II MMOOMMBBEELLLLOOAA LL LL AA PP RR II MM AA RR II AA UU NN AA NN NN OO SS CC OO LL AA SS TT II CC OO RR II CC CC OO DD II AA TT TT II VV II TT AA ’’

IN QUESTO NUMEROpagina 1

Feste Patronali Mombellesi

La Scuola Primaria di Mombello

Risultati del Referendum Costituzionale

pagina 2Tanti volti, tanti ricordi...

“Storia e storie dalla sponda magra”

pagina 3Giovani fuori dal comune

Centro sociale “Il senso della vita”

pagina 4Mombellesi alla GMG di Cracovia -1-

Solidarietà per la calamità del terremoto

Centro giovanile SIRA’

pagina 5Mombellesi alla GMG di Cracovia -2-

Ricordi d’estate

pagina 6Il convegno “Artistica-mente”

SCAG: problemi per il motoclub

pagina 7Il tema del prossimo Palio mombellese

Riflessioni sulla richiesta del “Ponte”

Bocce: ha vinto Canton de Ambrosis

pagina 8StraordinariOratorio: lavori on corso

I campanari a Mombello

Iniziative natalizie mombellesi

La tradizione, che prevede che aMombello la prima domenica diAgosto si svolga la festa patro-nale e, solo due mesi dopo, laprima domenica di Ottobre lacompatronale della Madonnadel S. Rosario, è stata anchequest’anno pienamente rispet-tata.Se il programma delle due festeè rimasto pressoché invariato,con l’alternanza di momentireligiosi a momenti popolari, laparrocchia ha voluto che fosse-ro in primo piano due impor-tanti invitati.Ad Agosto abbiamo infatti avutotra noi don Giovanni Duò,sacerdote originario diMombello che ha festeggiato ilproprio 45° di ordinazione eche svolge il proprio ministeropresso la parrocchia di Cuvio

dal 1988; è stata una bella occa-sione per rivederlo, per rinno-vare i rapporti che lo tengonoancora legato al nostro paese eper molti mombellesi, anche

per conoscerlo, dato chela parrocchia negli ultimidecenni ha quasi comple-tamente cambiato volto.Ad Ottobre invece abbia-mo avuto il piacere dipoter accogliere donBruno Meani, parroco diMombello dal 2007 al2014 e primo responsabi-le della comunità pastora-le di Laveno Mombello.Accompagnato dall’im-mancabile zia e dallesorelle, don Bruno hacelebrato la S. Messasolenne in cui si è coltal’occasione per ringraziar-lo per tutto quello che hafatto per la parrocchiadurante il suo non facilemandato, con l’impegna-

tivo compito di costituire lacomunità pastorale.Il bel tempo della festa patrona-le che ha permesso la realizza-zione di tutte le iniziative inprogramma con i fuochi d’artifi-cio conclusivi, offerti gentil-mente dalla Scag nel 50° dellafondazione, ha invece disattesole attese durante la festa dellaMadonna del S. Rosario, in cuil’incertezza meteorologica nonha permesso lo svolgimentodella processione e ha disturba-to anche la festa in piazza delpomeriggio.Due feste quindi che hanno,ancora una volta, contribuito atenere viva la religiosità popola-re (e non solo!) e che si sonodimostrate, ancora una volta,importanti momenti di incon-tro tra tutti coloro che parteci-pano alle nostre tradizioni.

Igor Besozzi

Anche quest’anno i bambinisono tornati sui banchi di scuo-la per un nuovo anno ricco discoperte.Oltre al tradizionale ed indi-spensabile “leggere, scrivere efar di conto”, infatti, la nostrascuola è impegnata anche sullacrescita educativa degli alunni.È proprio in questo contestoche si inserisce l’educazione

ambientale, così importante peril nostro futuro, che sarà il leit-motiv di tutte le classi.La scuola “Gianoli”, infatti, giàdallo scorso anno, è entrata a farparte del progetto GreenSchool, promosso dall’Agenda21 Laghi in collaborazione con ilCAST, che si fonda su quattropilastri: risparmio energetico,mobilità sostenibile, riduzione e

riciclaggio rifiuti ed educazioneambientale.Al primo dei pilastri la scuoladarà il suo contributo interes-sandosi dell’acqua in generale,anche con i progetti creativi tea-trali messi in scena recentemen-te dalle classi seconda, terza equarta e il risparmio idrico pertutta la scuola con un grossosforzo di contenimento dei con-sumi, verificato dal confrontotra le vecchie e le nuove bollet-te. La mobilità sostenibile trova lasua chiave di volta nel Pedibus,svoltosi già in autunno e cheverrà replicato, come da tradi-zione, in primavera.Il riciclo dei rifiuti e l’educazio-

ne ambientale saranno il fulcrodi alcuni laboratori in collabora-zione con la Comunità Montanae Econord che si svolgerannonelle varie classi: si va dal“Draghetto Mangiarifiuti”, inprima, a “Cosa butto nello scari-co? Olio!”, in quinta, passandoper “Riciclattoli”, in seconda,“Pittura con avanzi di cucina”, interza e i “Mandala del riuso”, inquarta.

Anche la maggior parte delleuscite sono improntate all’edu-cazione ambientale e alla cono-scenza del territorio: la classeseconda visiterà il Museo dellaciviltà contadina a Brinzio, laterza andrà al Museo della terra-glia di Cerro e alla torbiera diMombello, mentre al ruscelloGiona si recheranno quarta equinta, classe, quest’ultima, cheandrà anche sulla lineaCadorna.Ma, oltre all’ambiente, ampiospazio sarà dato agli sport conun approccio al minibasket, alminivolley, alle bocce e, perfino,al rugby.Last, but not least la quinta avràl’opportunità di imparare l’in-glese con una madrelingua cheaffiancherà l’insegnante perdieci ore. Insomma, l’anno scolastico siprospetta molto interessante…in bocca al lupo, ragazzi!

Le insegnanti della scuola primaria

FF EE SS TT EE PP AA TT RR OO NN AA LL II :: II MM PP OO RR TT AA NN TT II OO CC CC AA SS II OO NN II DD II II NN CC OO NN TT RR OO

DON GIOVANNI DUO’

DON BRUNO MEANI

IL LANCIO DEI

PALLONCINI DURANTE

IL POMERIGGIO

PIOVOSO DELLA

MADONNA DEL

S. ROSARIO

LA PROCESSIONE CON I COSTUMI E

I CESTI DELLE FRAZIONI MOMBELLESI

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Come già fatto in altre occasionivogliamo sottolineare che, di frontealla morte, nessuno è più importan-te di un altro; alcuni se ne vanno insordina, altri, perché più conosciutio più giovani, fanno notizia.E’ innegabile però che, all’internodi una comunità, si possano ricor-dare alcune persone che alla stessacomunità hanno dato tanto, cosìcome abbiamo fatto con il ricordospeciale per l’amico Pino!Il 2016, soprattutto dall’estate inpoi, è stato anche un anno in cuipurtroppo ci hanno lasciato diversepersone relativamente giovani;vogliamo ricordare innanzituttoFranco Pappini, sempre presentealle gite proposte dalla nostra asso-ciazione e conosciuto anche per lapassione e l’impegno calcistico. Insecondo luogo non possiamo noncitare Francesco Ottone, legato al

mondo della politica locale, dellosport ma anche avvinto dalle ricer-che d’archivio e che, proprio perquesto motivo, ha collaborato piùvolte con la nostra associazione inoccasione della presentazione dialcuni volumi, di cui lui stesso èstato autore.Tra ottobre e novembre sono scom-parsi prematuramente ancheRenato Rossi, membro molto attivodella frazione Bostano e MarcoVecchione che ricordiamo per lagrande passione per il carnevale.Nell’anno ci hanno lasciato alcunisoci “Mombello Viva”: il già citatoPino Rizzello, Marcello Pavesi,Gemma Piotto e Mario Grilli.

La Redazione

2 Il Mombellese 2

Per come l’ho conosciuto, non ricordo mai ilPino “disoccupato”, con le mani in mano. In un modo o nell’altro, senza guardare troppoal “da dove, da chi” arrivasse la richiesta, si met-teva a disposizione. La mente corre al suo pre-zioso servizio, difficilmente sostituibile perampiezza e qualità, in parrocchia, con MombelloViva e le altre associazioni del territorio. Il Pino era un “tuttofare nell’ombra”: la manu-tenzione ordinaria in oratorio e a S. Maria diCorte, le riparazioni e gli acquisti minori, mastrategici, per Mombello Viva si trovavano giàfatti “da soli”.Negli anni, affiancato da amici pensionati, è riu-scito a coinvolgere, anche con il fattore simpatia,giovani braccia che lo aiutassero nel disbrigo deidiversi lavori. Era esigente, perché il lavoro anda-va fatto bene e non alla carlona, ma sempre con quel-la punta di ironia, che ti faceva sorridere anche dopo

un rimprovero. L’educazione (cioèinsegnare a stare almondo con uno stile)dei giovani era untema che lo animavamolto.Si è scritto, en pas-sant, della sua simpa-tia. A un carattereforte, deciso (quando icinque minuti girava-no, giravano per dav-vero!) si accompagna-va una capacità di nonprendersi troppo sulserio, di mettersi ingioco, di “fare show”.Mombello Viva, di cuiè diventato consigliereper la prima volta nel1994, ha beneficiato inlarga misura di questasua dote naturale.L’inaspettata sopravve-nienza della malattia ne aveva gradualmente fiaccato il corpo,ma non lo spirito, il suo marchio di fabbrica, rimasto quello disempre: battute, sorrisi, raccomandazioni, pensieri alla fami-glia. Il solito Pino. Il Pino.

Associazione Mombello Viva

TT AA NN TT II VV OO LL TT II ,, TT AA NN TT II RR II CC OO RR DD II .. .. ..

FRANCO PAPPINI FRANCESCO OTTONE RENATO ROSSI

II LL PP II NN OO .. .. ..Con il patrocinio della nostra Associazione il2 Dicembre scorso è stato presentato, nelsaloncino dell’oratorio S. Arialdo diMombello, il settimo numero della rivista“Storia e storie dalla sponda magra”, fontie studi per la storia di Laveno Mombello edei comuni limitrofi, edito dal Gruppo diRicerca Storica di Laveno Mombello e daMarwan Edizioni, con il contributo delRotary Club Laveno Luino Alto Verbano. Federica Lucchini, già docente nella scuolasecondaria di primo grado, studiosa e autri-ce di vari studi dedicati alla storia locale,nonché giornalista de La Prealpina, ha illu-strato i contenuti della rivista, preceduti daun ricordo per l’amico e collaboratore dellarivista Francesco Ottone, recentementescomparso.La prima parte contiene, come di consueto,contributi che spaziano in varie direzioni.Maria Lodovica Bardelli continua la pubbli-cazione della sua tesi di laurea, presentandoi mutamenti avvenuti nello Stato di Milanoalla metà del Settecento e mettendo in lucegli importanti riflessi amministrativi, econo-mici e sociali che coinvolsero la Laveno del-l’epoca. Enrico Fuselli presentando ilromanzo della scrittrice ottocentesca EmiliaCucchiani, Un episodio del carnevale diMilano. Scene della vitacontemporanea,analizza la realtà del contrabbando nell’areadi Laveno nel corso dell’Ottocento. LucianoPaoli continua l’analisi di atti processualiottocenteschi, occupandosi della vicendacontroversa di una giovane lavenese e nelsaggio Antonio De Ambroggi a cinquant’an-ni dalla morte, rievoca la vita e l’opera diuna figura importante delle ceramiche lave-nesi. Insieme a Erica Gasparini, poi, tratteg-gia la vita e l’opera di Ampelio Tettamanti,un importante esponente della pittura neo-realista milanese del dopoguerra, che, natoa Laveno da madre lavenese, mantenne sem-pre legami con il paese natale. MarcoCostantini racconta la nascita di due sueincisioni – Laveno, La strecia par Runchée” e“Composizione Musica: Ghironda eLampada” – e i problemi tecnici che haaffrontato nella loro realizzazione. Un secondo gruppo di interventi e la sezio-ne dedicata alle fonti sono incentrate invecesu un unico tema, quello della prima guerramondiale, proseguendo l’attenzione tributa-ta dal Gruppo di Ricerca a questo dolorosoconflitto con studi specifici pubblicati nelquaderno Dal Verbano al fronte Storie dipaesi e di soldati nella Grande Guerra.Anna Gasparotto nel suo scritto Russolocombattente e i rumori della guerra trascri-

ve il quinto capitolo dell’Arte dei rumori,Manifesto futurista; mentre MargheritaMacchi Morandi parla delle esperienze chevidero come protagonisti Camillo e AngeloDe Vecchi, due fratelli fatti prigionieri duran-te la prima guerra mondiale, analizzandodocumenti di famiglia. Conclude la rivista,nella sezione delle fonti, la pubblicazionedei diari di guerra di quattro combattenti:quello di Enrico Castiglioni, curato daLuciano Paoli; di Pietro Milani, curato daMaria Teresa Luvini e Maria LodovicaBardelli; di Giuseppe Pozzi, curato daLuciano Paoli; di Leonardo Scarafile, curatoda Luca Scarafile.La serata si è conclusa con la premiazionedella seconda edizione del Concorso“Disegna la nostra copertina - lettera “G”, acui hanno partecipato i ragazzi delle ScuoleSecondarie di primo grado di Caravate nel-l’anno scolastico 2015-2016, sotto la guidadelle insegnanti prof.sse Rosanna Renna eCecilia Viganò. Sono risultati vincitoriAdelaide Perra (prima classificata),Tamplemizza Alice (seconda classificata) eMahiri Yassin (terzo classificato). Il disegnorealizzato dal primo classificato e diventatola copertina della rivista!

Maria Teresa Luvini

““ SS TT OO RR II AA EE SS TT OO RR II EE DD AA LL LL AASS PP OO NN DD AA MM AA GG RR AA ””

La rivista può essere acquistata contattando via e-mail G. Musumeci o A.Frigo ai seguenti indirizzi: [email protected] [email protected]

IL PINO IN AZIONE IN ALCUNE

ATTIVITA’ DI VOLONTARIATO.

ALLE PRESE CON LE LUMINARIE

IN PIAZZA DEL CARROCCIO...

GIUSEPPE RIZZELLO

IMPEGNATO NELLA POTATURA

DEI TIGLI DELL’ORATORIO...

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Da quanto tempo siete a Londra? M. Mi sono trasferita ad agosto del2013.F. Da Luglio 2014

Come mai avete deciso di trasferirvi? M. Sin da piccola ho sempre avutoil desiderio di “evadere” da qualsia-si città, viaggiare e scoprire ilmondo. A Londra non ero maivenuta e mi sono innamorata diquesta città guardando foto suinternet o di amici che la visitava-no. Sono venuta qui per fare un’e-sperienza ma anche per rinascere,creare nuove amicizie e capire finoa dove potevo arrivare. F. Ho deciso di trasferirmi perchéero stanca di un Paese come l’Italiadove non c’è possibilità di crescitao dove bisogna lavorare per pochieuro senza potersi permettere unavita indipendente.

Come vi trovate? M. Qui mi trovo benissimo: ormaifrequento l’Università, ho raggiun-to livelli che neanche io pensavo dipoter raggiungere; ho una carrieralavorativa che non tante personesono riuscite ancora a costruirsi esono circondata da amici .F. Mi trovo molto bene: ho i mieiamici italiani e non, e il mio lavoroche ormai è diventata una vera epropria passione

Qual è stata la cosa più difficile? M. Per me è stata il dover cresceree fare il lavoro di adulto che fino adora facevano mamma e papà perme. L’esperienza fatta anni fa incasetta (la settimana di vita incomune passata nella canonica diMombello) devo dire che è statamolto utile, ma qui è tutta un’ altracosa: devi trovarti un lavoro, lavo-rare duro e ogni mese dover gesti-re affitto, bollette, tasse e spese diogni tipo.F. La cosa più difficile è stata la lin-gua perché, anche se lo studiamo ascuola, poi parlare l’inglese in posticome ospedali o banche è moltodiverso. Anche trovare una buonasistemazione non è stato facile:all’inizio ci si adatta anche a convi-vere con tante persone poi però,

volendosi costruire un futuro, si habisogno di stabilità e dei proprispazi.Che idea hanno degli italiani? M. Degli italiani ovviamente c’è ilpensiero fisso pizza-pasta-Berlusconi e mafia, ma tutti loprendono con leggerezza, comenoi ci vediamo gli inglesi a bere tètutti i pomeriggi alle 17; quandosanno che sei italiano ti prendonosubito in simpatia, sanno che siamoallegri, divertenti e soprattutto chesappiamo cucinare beneF. È come se fosse divisa in due:una parte ci considera quelli deldolce far niente, quelli pigri e man-gioni. Una parte invece pensa chesiamo gli unici che lavorano bene.

Che differenze ci sono con l’Italia?M. Le differenze sono tante! A parteil costo della vita che qui a Londraè esagerato, le persone sono diver-se. Sono spesso più gentili, chiedo-no scusa per tutto, non giudicanonessuno tanto che potresti andare

in giro in pigiama e nessuno note-rebbe la differenza. Esiste la meri-tocrazia, quindi se vali puoi faretutto e non esistono le raccoman-dazioni (almeno non come inItalia)F. Ci sono varie differenze: qui c’èun minimo salariale, gli stipendisono più alti perché si relazionanoal costo della vita. Al lavoro ti fannofare dei corsi pagati che si possonosfruttare anche se si cambia lavoro.La vita è più cara, però prendendostipendi più alti si vive bene. I tra-sporti funzionano benissimo e nonserve avere un’auto propria. Lasanità è molto più rapida e si pos-sono fare visite specifiche in brevetempo

Che clima si respira dopo la BREXIT? M. In realtà dopo il referendumnon è cambiato tanto.F. Per il momento non ci sono statigrandi cambiamenti anche perchéil procedimento sarà lungo. C’è chiha paura che verremo mandati via ma io non penso: credo in questo

Paese che mi sta dando tanto, poise succederà si vedrà.

Cosa è cambiato verso gli italiani enei vostri confronti?M. All’inizio ero arrabbiata perchénon trovavo giusto essere discrimi-nata, poi ho capito che qui la mag-gior parte delle persone non sonorazziste e che sfortunatamente lepersone che discriminano quelli dialtre nazionalità ci sono in ognipaese.F. Io non vedo un cambiamento neiconfronti nè miei nè degli altri ita-liani. Londra è una città con tantaimmigrazione e molto aperta.

Cosa vi manca di più di Mombello? M. Mi mancano la tranquillità, lefeste di paese (qui ce ne sono tantema l’atmosfera non è come quelladi Mombello... niente panino conla salamella o pranzo di Carnevalein piazza) e l’uscire di casa e incon-trare sempre persone che conosci.Mi mancano i parenti e gli amici,ovviamente, ma chi mi vuole benemi viene a trovare e con internet ladistanza si fa sentire meno.F. Di Mombello mi mancano la

famiglia prima di tutto, il mio caneSpillo, le mie amiche e vicine dicasa Fra, Simo e Ale con cui mivedo sempre ogni volta che torno.Non è facile stare lontano da casalasciando tutto e tutti.

Quali sono i vostri progetti futuri?M. Piani ben precisi non ne ho... disicuro devo restare qui altri 4-5anni per completare i miei studipoi, dopo un po’ di esperienzelavorative, sicuramente cambieròcittà. Londra è troppo costosa etroppo caotica per potersi creareuna famiglia, ma non so ancora seritornerò in Italia o se andrò in unaltro Stato, magari ancora più lon-tano.F. Per ora mi sto vivendo giorno pergiorno. Ci sono stati momenti incui pensavo di tornare ma ora stobene, la mia vita è qui. Anche alivello lavorativo ho fatto lavori incui non avevo esperienza e hoavuto possibilità di crescita. Misento molto soddisfatta personal-mente di quello che sto facendo.Inviterei tutti a fare un’esperienzadel genere anche per poco tempo;sono esperienze che cambiano lavita.

3 Il Mombellese 3

Martina Amodio e Federica Coppola sono due giovani diMombello che hanno deciso di trasferirsi a Londra e ini-ziare una nuova avventura. Ci raccontano qui la loro

esperienza, piena di bellezza e, a volte, difficoltà causatedall’essere in un Paese diverso.

a cura di Martina Bressan

GG II OO VV AA NN II FF UU OO RR II DD AA LL CC OO MM UU NN EE

MA R T I N A

FE D E R I C A

Da vent’anni esiste una realtà sociale nelcomune di Laveno Mombello che si rivolgealle persone che hanno del tempo libero e lopassano con diverse attività ludiche.E’ stato creato soprattutto per le personeanziane ma tutti possono entrare ed amalga-marsi, giovani e meno giovani.Lo scorso mese di novembre è stato votato il

nuovo comitato di gestione che è così com-posto:PRESIDENTE – CAMILLA BIAVETTI

VICE-PRESIDENTE – LAMPONI RITA

CONSIGLIERA SEGRETARIA – ROI MARIA ADELE

CONSIGLIERI: RUBINO LELLA, CRUGNOLA DANTE,FAVA MARIA PAOLA, MUSCIA MARIO

Ringraziamo tutti coloro che, durante questolungo periodo, ci hanno aiutato e sostenuto;attualmente siamo carenti di volontari e, sequalcuno ci vuole dare una mano, vi accet-tiamo con gioia.Le attività che si svolgono sono: gioco dellecarte (in modo particolare le competizioni diburraco); lunedì e giovedì mattina: la ginna-

stica dolce; mercoledì sera lezioni di balloliscio; sabato pomeriggio ballo con musicadal vivo; quando il tempo lo consente… garedi bocce. Invitiamo tutti a venirci a trovare e conoscer-ci. Abbiamo un bar ben fornito!

Camilla Biavetti

CC EE NN TT RR OO SS OO CC II AA LL EE ““ II LL SS EE NN SS OO DD EE LL LL AA VV II TT AA ””

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Perché hai deciso di partecipare alla GMG?Cosa ti ha spinto a farlo? (Chiara) Date le tradizioni della mia famiglia,dovrei dire che ho partecipato alla GMG pertrovare marito! Sì dà infatti il caso che miasorella sia attualmente sposata con un ragaz-zo tedesco conosciuto alla GMG di Colonia emio fratello sia fidanzato con una ragazza ita-liana ma che vive in Spagna conosciuta allaGMG di Madrid; ecco allora che io, ultima ditre figli e per la prima volta all’incontro mon-diale con il papa, non potevo non andare aCracovia se non per trovare il mio futuromarito! Al di là di queste bizzarre vicendefamigliari, posso dire di aver voluto parteci-pare alla GMG perché profondamente incu-riosita dall’idea di ritrovarmi con persone ditutto il mondo, così estremamente diverse,ma incredibilmente unite davanti a un unicopezzo di pane.Credo che ci siano esperienze nella vita chevivi perché senti dentro di te il desiderio di

viverle in quel momento. La GMG è una diqueste. Lo è stato per me.

(Aurora) La motivazione che mi ha spinto apartecipare alla “ GMG” è molto semplice,tanto da sembrare quasi banale. L’ esistenzadi questa iniziativa mi è stata solamenteaccennata circa un anno fa da alcune personeche vi avevano partecipato precedentemente,anche più volte. Mi è stata descritta come un’occasione imperdibile nella quale avrei avutol’opportunità di incontrare giovani prove-nienti da tutto il mondo e condividere conloro parte della mia esperienza di fede. Sinoal giorno della partenza non mi sono preoc-cupata di sapere in cosa consistesse in mododettagliato questa esperienza, ma mi sonofidata del giudizio positivomanifestatomi da amici econoscenti, così da ali-mentare ulteriormente lamia trepidante curiositàed essere ancor più caricadi aspettative.

Quali erano le tue aspetta-tive prima di partire?(Chiara) È difficile per meparlare di aspettative.Conoscevo bene la realtàdella GMG: chiunque mene avesse parlato, me ladescriveva come qualcosadi straordinario. Ecco,forse la mia aspettativaprima della partenza eraquella di poter cogliere lostraordinario che questaesperienza aveva in serboper me, consapevole delfatto che non era qualcosache potevo prevedere, mache sicuramente ci sareb-be stato. Volevo viverequesta esperienza a pieno,fino in fondo, portando

con me tutte le persone che non potevanoessere a Cracovia.

Che cosa hai trovato una volta giunto aCracovia?(Chiara) Una volta giunta a Cracovia ho tro-vato una grande accoglienza, un senso dell’o-spitalità disarmante. È stato certamente signi-ficativo riuscire a sentirsi in qualche modo acasa in una terra nuova.

(Aurora) Una volta giunta a Cracovia mi sonotrovata immersa in un contesto totalmentediverso da quanto mi ero immaginata. Nonsono una grande viaggiatrice e la mia culturain fatto di abitudini e tradizioni di popoliesteri è molto scarsa. Ciò che più mi ha col-

pito è stata l’accoglienza. Tutte le persone delpaese, non solo i responsabili dell’iniziativama anche coloro che non erano direttamentecoinvolti nell’organizzazione dell’evento,hanno sempre mostrato nei nostri confrontiuna grande e sincera disponibilità. Spesso gliabitanti del paese in cui siamo stati ospitati,Wieliczka, si sono fermati a scambiare dueparole con noi, donandoci parte del lorotempo e talvolta hanno compiuto gesti picco-li ma significativi per testimoniare la loro soli-darietà. A tale proposito ricordo le personeaccalcate nelle strade, mentre eravamo diritorno dalla Veglia, che ci sono venute incon-tro e ci hanno offerto dell’acqua per rinfre-scarci e qualcosa da mangiare.

continua a pag. 5

4 Il Mombellese 4Czesć (che si pronuncia ceshc e significa‘ciao’) Mombellesi!La scorsa estate, dal 25 al 31 luglio, si è svol-ta la Giornata Mondiale della Gioventù aCracovia, Polonia. È stata una settimana bel-lissima, ricca di attività, emozioni e momentidi preghiera per i giovani pellegrini venuti datutto il mondo per incontrare il Santo Padre.Erano tantissimi!! Basti pensare che alla SantaMessa conclusiva di domenica 31 luglio sisono contate circa 3 milioni di persone!Anche un nutrito, motivato e vivace gruppodi giovani della nostra Comunità Pastorale,insieme a giovani di altre parrocchie delDecanato, sotto la guida di don PaoloBoccaccia, ha preso parte alla GMG. Ecco sve-late le loro identità: Vasco Bergamaschi, IgorBesozzi, Stefano Bettinelli, Arianna e VeronicaCaoduro, Luca Dal Molin, Marco Demicheli,Marco Gardenal, Alberto Grassi, ChiaraMasso,Luca Noseda, Alessandro Ossola,Noemi Parnisari, Paolo Pettenuzzo, ErikaReale, Simone Rossi, Stefano Sangiovanni,Sara Smaniotto, Thomas Soldan, AlessandroSpertini, Fabiana Volpato e Aurora Zignani. Ho chiesto a due di loro di condividere connoi la loro esperienza, rispondendo libera-mente ad alcune domande.

a cura di Sara Smaniotto

CC ZZ EE SS CC MM OO MM BB EE LL LL EE SS II !!

Riparte il centro giovanile Sirà, il progettodella comunità pastorale di LavenoMombello dedicato ai giovani dai 18 ai 30anni. Il gruppo, formatosi lo scorso annocon il contributo della Fondazione delVaresotto, ha lo scopo di creare occasioni diincontro per tutti i giovani del territorio,attraverso eventi culturali, ricreativi e spiri-tuali.Per portare avanti al meglio la propria atti-vità, il centro giovanile si è dato una nuovastruttura: un comitato direttivo – chiamatoBussola e composto da 15 giovani – prendele decisioni e definisce le linee guida coa-diuvato dal responsabile della pastorale gio-vanile Igor Besozzi, che per l’organizzazionedelle singole iniziative può contare sull’aiu-to delle Vele, un gruppo di giovani volontariaperto a tutti coloro che vogliono sostenereSirà.Il secondo anno è partito ufficialmente saba-to 3 dicembre con una serata di intratteni-mento dal titolo Apequiz: un aperitivoaccompagnato da un quiz a squadre di cul-tura generale. Un appuntamento per ritro-varsi e “scaldare i motori” in vista del riccocalendario di eventi in programma nel 2017.Il tema scelto da Sirà per quest’anno sarà labellezza, sviluppato da diversi punti di vista.A febbraio si terrà un ciclo di incontri duran-te i quali un professore universitario parleràdella bellezza nei testi biblici e del conse-guente influsso sull’arte e la letteratura.Seguiranno appuntamenti di carattere scien-

tifico, uno spettacolo teatrale, un concerto emolte altre iniziative.Il centro giovanile continua a contare sul-l’appoggio del comune di Laveno Mombelloe della biblioteca comunale, collaborandoinoltre con diverse realtà socio-educative eculturali della zona. Per rimanere aggiornatisulle attività di Sirà è possibile cercare eseguire il centro giovanile su Facebook, suInstagram oppure attraverso il sito webwww.centrosira.it .

Vasco Bergamaschi

CCEENNTTRROOGGIIOOVVAANNIILLEE SS II RR AA ’’UN ANNO DI EVENTI DEDICATI ALLA BELLEZZA

Le calamità naturali ci ricordano la nostra vul-nerabilità, l’esposizione all’imprevedibile, maanche la nostra comune umanità. L’esseresulla stessa barca, compagni di viaggio, perquanto quest’ultimo sia misterioso e faticoso. Di fronte al dolore, alla disperazione, allosmarrimento di chi ha perso tutto in pochisecondi, e nonostante ciò dignitosamente sirialza e si rimette in cammino, ci si fa prossimi,ognuno secondo le proprie possibilità e sensi-bilità.Venerdì 5 settembre, serata conclusiva del tor-neo di bocce fra le frazioni mombellesi, su pro-posta del sig. Diego Onti e in collaborazione

con il centro anziani “Il senso della vita”,Mombello Viva ha contribuito all’organizza-zione di una cena di beneficienza (un piatto dipasta all’amatriciana, secondo la ricetta tradi-zionale) il cui ricavato, 435€ (di cui 100€offerti dal centro anziani), è stato devoluto allepopolazioni del Centro Italia attraverso uncanale fidato, la Caritas Ambrosiana. Analoga iniziativa si è svolta nel corso di unadelle serata del Band Ora Live, manifestazionepromossa dal Centro Giovanile Sirà, e adopera di privati.

La Redazione

UUNN PPIIAATTTTOO DDII PPAASSTTAA FFAABBEENNEE AALL CCUUOORREE ((DD’’ IITTAALLIIAA))

24 AGOSTO. 26 OTTOBRE. 30 OTTOBRE.AMATRICE, ACCUMULI, ARQUATA DEL TRONTO; VISSO, USSITA,

CASTELSANTANGELO SUL NERA; NORCIA, PRECI.“CRISI SISMICA”, “SCIAME SISMICO”, “EFFETTO DOMINO PER MESI”, “TERREMOSTRO”.

VENTIDUEMILA SCOSSE REGISTRATE IN DUE MESI.MORTI, FERITI, PAURA, DANNI MATERIALI.

ALCUNI DEI NOSTRI GIOVANI ALLA GMG 2016

Page 5: PAGINA 01:PAGINA 01.qxdnuke.mombelloviva.it/Portals/0/Mombellese 87.pdf · Federica Lucchini, già docente nella scuola secondaria di primo grado, studiosa e autri-ce di vari studi

5 Il Mombellese 5

Qual è stato il tuo rapporto con la famiglia cheti ha ospitato?(Chiara) La famiglia che mi ha ospitata si èrivelata la prima vera fonte di un clima diaccoglienza che ha invaso ogni angolo diCracovia. È stato piuttosto complesso comu-nicare per via delle lingue differenti nonmediate da una lingua comune; forse sarebbestato più bello riuscire a comunicare inmaniera più diretta. Ma in fondo, anche esco-gitare mille modi per cercare di far capire ache ora si sarebbe usciti la mattina successivaha resto l’esperienza ancora più viva. Linguao non lingua, l’amore di chi mi ha accolta eospitata è passato in maniera chiara, potente,viva.

(Aurora) La famiglia ospitante si è mostratasempre molto attenta ai nostri bisogni, affin-ché potessimo sentirci a casa sin da subito.Hanno messo a nostra disposizione anchemolto più del necessario, rendendoci parteintegrante della loro quotidianità. Non cihanno fatto mai percepire la nostra presenzacome un peso per loro e non si sono quasimai lamentati per gli orari di rientro non sem-pre consoni o per gli eventuali imprevistinella programmazione delle nostre giornate.Un caso fortuito ha voluto che l’anniversariodi nozze dei nostri genitori ospitanti cadesseproprio in uno dei giorni della nostra perma-nenza a Cracovia. Senza esitazione ci hannofatto partecipare ai loro festeggiamenti e cihanno presentato parte dei componenti dellaloro famiglia, con i quali abbiamo avuto l’op-portunità di trascorrere una serata divertente.Sebbene quella sera fossimo tornati moltopiù tardi rispetto all’orario previsto, a causadella scarsità di mezzi di trasporto, al nostrorientro abbiamo trovato tutta la famigliaancora riunita intorno al tavolo che ci stavaaspettando per iniziare la cena.

Qual è stato il momento più bello per te?Perché?(Chiara) È difficile individuare un unico

momento. Ogni giornata è stata ricca e stimo-lante, dalla visita ad Auschwitz alla messa con-clusiva. Uno dei momenti che ricordo conmaggior emozione è quello della veglia: ilsilenzio dell’adorazione in mezzo a così tantigiovani mi ha fatto percepire in maniera fortee concreta la presenza di quel pezzo di panein mezzo a noi. Straordinario. Disarmante.Autentico.

(Aurora) Durante questa esperienza cosìdensa di emozioni sono stati davvero moltis-simi gli attimi belli vissuti in compagnia oanche con se stessi. Uno dei momenti che miha colpito maggiormente è stato in occasionedella messa del secondo giorno di catechesi.La preparazione alla celebrazione liturgica èstata preceduta da un momento di confrontoche mi ha suscitato delle riflessioni particola-ri. Arricchita da queste ultime sono riuscita avivere il sacramento dell’ Eucarestia in modopiù pieno, al punto da commuovermi profon-damente durante lo scambio della pace all’ab-braccio di una persona a me cara. Questogesto ha significato per me uno dei tanti attidi misericordia che abbiamo avuto l’oppor-tunità di sperimentare e di vivere intima-mente.

Qual è stato l’evento più bizzarro che ti è capi-tato di vivere?(Chiara) L’evento più bizzarro è avvenuto laprima sera. Per un disguido dovuto alla diffi-coltà nella comunicazione italiano – polaccoe polacco – italiano, io e le ragazze con menon avevamo capito che quella sera sarebbe-ro arrivati nella nostra stessa casa altri pelle-grini. Rientrate dopo la cena, abbiamo trova-to le luci accese, le finestre aperte ma nessu-no che rispondesse al citofono. Attimi di ter-rore amplificati dal figurarsi nella mia mentedelle immagini più catastrofiche. Il panico siè placato quando abbiamo visto arrivare lanostra ‘nonna polacca’ in compagnia di altresette ragazze. Ci aveva lasciato la casa apertaper farci entrare mentre lei sarebbe andata ad

accogliere gli altri pellegrini, ma quando ce loaveva detto in polacco al nostro arrivo, nonl’avevamo capito.

(Aurora) Un evento un po’ bizzarro che hasuscitato il mio riso è accaduto l’ultimo gior-no di permanenza presso la nostra famigliaospitante. Una volta giunti finalmente a casa,stanchi e stravolti dopo la veglia vissuta lasera precedente, abbiamo trovato la tavola giàimbandita alle quattro e mezza di pomerig-gio. Ci siamo accomodati e abbiamo raccon-tato in modo esaustivo l’esperienza vissuta al“Campus Misericordiae” e una volta termina-to di gustare i piatti preparati siamo andatinelle nostre camere per cominciare a prepa-rare i bagagli per il giorno seguente. Verso leore nove, ci siamo ripresentati in salotto doveabbiamo trascorso ancora un po’ di tempo echiacchierato diffusamente ancora una voltacon i nostri genitori ospitanti. Durante que-sto dialogo, che è avvenuto principalmentecon il padre, ci siamo accorti che la consorteaveva pensato di preparare per noi una “seconda cena”.

Come ti sei sentito nel vivere questa esperienzadi fede con giovani provenienti da tutto ilmondo?(Chiara) Mi sono sentita incredibilmenteunita. C’era tutto il mondo intorno a me: lepersone, le storie, i volti più diversi, ma tuttieravamo lì per unico motivo, tutti ci sentiva-mo un unico corpo in un unico pezzo dipane.

(Aurora) La Giornata Mondiale dellaGioventù è stato il primo evento cristiano cheho vissuto in un contesto così ampio. Ho pro-vato delle emozioni davvero fortissime e, seb-bene fossi un po’ spaesata e non riuscissi aorientarmi bene nei dintorni di Cracovia, nonmi sono mai sentita sola. Innanzitutto ho col-tivato più a fondo alcuni legami con personeche conoscevo solo superficialmente ed essimi hanno donato diverse occasioni di con-

fronto costruttivo. Inoltre ho avuto l’oppor-tunità di misurarmi con realtà molto distantida me, ma alle quali mi sono sentita sin dasubito unita da un legame indissolubile difede. Lo stesso legame che ha permesso amilioni di persone di incontrarsi nel medesi-mo luogo per manifestare il loro amore perDio.

Che cosa ti ha lasciato questa esperienza che tisenti di condividere con la comunità?(Chiara) Questa esperienza ha dato slancio edenergia alla mia vita: ho sperimentato la gioiadell’essere figlia e sorella con una potenza eautenticità da lasciare senza fiato. Voglio chequesta esperienza possa essere il trampolinodi lancio per far irrompere tutto quellostraordinario nella banalità della mia quoti-dianità: talora è più facile annunciare e viverela gioia della propria fede in contesti cosìgrandi che non a casa propria, con chi poicon noi ci vive gli altri 360 giorni all’anno.Con la mia comunità voglio condividere lagioia vissuta, per farla rivivere in me e perportarla a chi questa esperienza non ha avutola fortuna di viverla. Uno slancio nuovo: lavera GMG comincia e continua a casa.

(Aurora) Questa esperienza mi ha lasciatomoltissimo, sia a livello umano che a livellospirituale. Non è semplice, nella vita di tutti igiorni, riuscire a ritagliare del tempo da dedi-care alla preghiera e nel quale poter guardaredentro noi stessi. Numerosi sono stati gli sti-moli lanciati da Papa Francesco e altrettantesono state le riflessioni che ho maturatodurante quella settimana. Tra le tante coseche ho portato a casa con me questa è un’e-sortazione che rivolgo in primo luogo a mestessa. Auguro a tutti di avere la volontà diricambiare la fiducia che Dio ripone in noicon una scommessa coraggiosa sul nostrofuturo che ci proietti a compiere scelte impe-gnative e che riempia il nostro cuore di coseche ci rendano autenticamente felici.

Rifaresti questa esperienza? Perché?(Chiara) Non so come sarà la mia vita tra treanni, ma nel mio cuore il desiderio di riviver-la è già presente. È un’esperienza che mi halasciato tanto, mi ha interrogata, stimolata, miha fatto sperimentare la gioia di una condivi-sione senza limiti. È un’esperienza che rivi-vrei e che consiglio a tutti di vivere.

II NN TT EE RR VV II SS TT AA AA DD UU EE GG II OO VV AA NN II MM OO MM BB EE LL LL EE SS IIDD II RR II TT OO RR NN OO DD AA LL LL AA GG MM GG DD II CC RR AA CC OO VV II AA

Quando i giorni si fanno piùfreddi e brevi è facile rimpiange-re il bel clima estivo, le lunghegiornate di sole, il tempo libero,lo stare all’aria aperta a godersila natura e il paesaggio. Capitaallora di riandare con la memo-ria alle immagini di qualcheamena località visitata durantel’estate. In particolare mi torna spessodavanti agli occhi un angolinoappartato di una località mari-na, appena discosto dalla solitapasseggiata affollata di villeg-gianti, scoperto quasi per caso.Mi aveva colpito perché si tratta-va del retro di un edificio pub-blico, non particolarmente pre-giato dal punto di vista architet-tonico, con di fianco un piccoloparcheggio, asfaltato e privo di

qualsiasi attrattiva…maera stato sapientemen-te trasformato in unspazio gradevole conpochi accorgimentiche, a mio parere, ave-vano richiesto limitaterisorse economiche. Laparte asfaltata era statacolorata di verde esopra vi erano statedipinte delle margheri-te. Su due lati erano statedisposte delle semplici panchi-ne, ombreggiate da alcuni alberi,e, addossati ai muri dell’edificio,erano stati disposti dei giochiper bambini. Giochi d’altritempi, si potrebbe dire: il giocodella campana, una lavagnamagnetica, un bersaglio… gra-

tuiti e incustoditi! Mi ricordo di aver pensato cheera proprio bello vedere comecon poco era stato reso graziosoe piacevole uno spazio altrimen-ti destinatao ad essere abbando-nato e inutile, in altre parole, tri-ste. La creatività e l’intelligenza

possono davvero migliorarel’ambiente che ci circonda e laqualità della nostra vita. Nonsempre servono grandi risorseper circondarci di bellezza!

Maria Teresa Luvini

I l Mombel leseVia Redae l l i , 13 - L aveno MOMBELLO

La Redazione:BERGAMASCHI VASCO - BESOZZI IGOR

BRESSAN MARTINA - LUVINI MARIA TERESA

SMANIOTTO SARA - MOLINARI ATTILIO

PAROLA LUCA

S i r ingraz iano le a l t re “ f i rme”che hanno co l laborato.

Giornale chiuso in data 11-12-2016Scr ivetec i a l la case l la e-mai l

[email protected] i ta te i l s i to

www.mombelloviva.itPagina Uf f i c ia le Facebook

Associazione Mombello VivaPer ch i vo lesse versare un’of fe r ta , può far lo su l seguente C/C IBAN:

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RR II CC OO RR DD IIDD ’’ EE SS TT AA TT EE

L’ASFALTO SI È TRASFORMATO

IN UN PRATO FIORITO

LAVAGNA MAGNETICA

A DISPOSIZIONE DI

TUTTI I BAMBINI

Page 6: PAGINA 01:PAGINA 01.qxdnuke.mombelloviva.it/Portals/0/Mombellese 87.pdf · Federica Lucchini, già docente nella scuola secondaria di primo grado, studiosa e autri-ce di vari studi

Nello scorso numero di luglio abbiamo ospi-tato il contributo del Moto Club SCAG, nelquale si sottolineava <<il valore umano e diaggregazione che si è venuto a creare in que-sti anni (…) il regolamento (che ci siamo asuo tempo autoimposti) per l’utilizzo deltracciato è molto restrittivo e siamo pronti arivederlo insieme a quei (pochi) a cui diamo“fastidio” (…) è possibile che non si riesca atrovare (…) un accordo, tale per cui tuttipossono vivere in pace, coltivando le pro-prie passioni?>>.In altra parte dello scritto si segnalava come

<<Fin da quando il Comune di LavenoMombello ha diffidato ad esercitare “attivitàmotoristiche” presso la nostra struttura (loscorso marzo 2016), le attività sono statesospese come da prescrizione; e ad oggiattendiamo notizie dalla stessaAmministrazione sul come procedere.>>Questa la situazione al 16 luglio 2016, datadi chiusura del giornale.

Il 2 agosto, in risposta alla nostra primarichiesta, abbiamo ricevuto la seguentecomunicazione dall’Ufficio del Sindaco:

6 Il Mombellese 6

Durante la mattinata i vari relatorihanno evidenziato come la narra-zione, la parola, la teatralità, possa-no rappresentare validi strumentiper comunicare in modo efficacevalori e idee, attraverso l’utilizzo diuna molteplicità di linguaggi.Possono dunque contribuire all’a-zione educativa portata avanti dallascuola nella società di oggi, dove,più che mai, è necessario riscoprirei valori della legalità e del rispettodegli altri e delle cose.Il primo a parlare, Marco Zago,avvocato, docente e DirigenteScolastico dell’IstitutoComprensivo Statale di LavenoMombello (fra gli enti promotoridel convegno), nel suo intervento“Sul palcoscenico della scuola: ilteatro incontra Cittadinanza eCostituzione” ha presentato conprecisi riferimenti legislativi le fina-lità della scuola, che si sostanzianonello sviluppo della personaumana e nel successo formativo deldiscente. Ha poi ricordato come larecente legge sulla “buona scuola”contempli la promozione della cul-

tura umanistica e la valorizzazionedel patrimonio culturale, compren-dendo di conseguenza il potenzia-mento delle arti, azioni tutte volte afavorire il riconoscimento dellapropria identità culturale da partedei giovani. Nelle linee guida per ilcorrente anno scolastico, poi, èesplicito il riferimento al teatro,che ha la capacità di trasmettereconcetti e regole in modo più effi-cace. L’attività di teatro non è piùconsiderata aggiuntiva ma comple-mentare al raggiungimento diobiettivi curricolari. Se ne vede ilvalore nel percorso fatto, indipen-dentemente dall’esito finale (lospettacolo da offrire al pubblico),nella capacità di creare il “gruppo”,e anche come strumento perapprofondire la conoscenza di unalingua. Del teatro, dunque, glialunni possono e devono essere siafruitori che produttori.Il secondo relatore, ErmannoPaccagnini, docente di letteraturaitaliana all’Università Cattolica diMilano e critico letterario, si è sof-fermato sull’importanza della

“parola”, che ha in sé unmondo di significato dariscoprire. Attraverso un’a-nalisi puntuale e interes-santissima di alcuni artico-li della Costituzione italia-na, ha mostrato la cura lin-guistica nella scelta dei ter-mini in un testo che avreb-be dovuto essere chiaro edefinitivo, senza lasciarespazio ad ambiguità ointerpretazioni. Da qui l’e-sigenza, dimostrata dalrelatore attraverso il con-fronto fra le varie stesuredel testo, di “pesare leparole”, scegliendo voca-boli di base, evitando unaterminologia troppo speci-fica, e prediligendo perio-di brevi, preferibilmente ditipo coordinativo. Tuttociò per garantire un testo finale cheavesse il massimo di leggibilità ecomprensibilità. Questi concettisono stati approfonditi da DanielaTonolini, cultrice della materiapresso l’Università Cattolica, che ha

commentato l’articolo 1 dellaCostituzione, sottolineando lanecessità di contestualizzare stori-camente le parole, tenendo contodell’esigenza dei redattori dell’epo-ca di scegliere le parole per il lorosignificato sostanziale, al fine di evi-tare possibili ambiguità politiche.Di nuovo quindi il richiamo adacquisire una nuova sensibilitàrispetto al significato delle parole.Infine Gaetano Oliva, docente diTeatro d’animazione eDrammaturgia all’UniversitàCattolica, rifacendosi alle originigreche del teatro, si è soffermatosulla capacità di quest’arte di farriflettere sul mondo e su sé stessi.Ne deriva che nell’attività teatralel’importante è il processo, il per-corso fatto dall’individuo, che haun valore in sé, indipendentemen-te dalle tecniche che si possono

apprendere. Dal punto di vista edu-cativo, quindi, i laboratori alla tea-tralità hanno lo scopo di far svilup-pare all’attore una maggiore consa-pevolezza di sé, attraverso un per-corso personale, creativo, indivi-duale. Inoltre i laboratori di teatra-lità si aprono al mondo esterno ealla socialità.I lavori del convegno sono prose-guiti nel pomeriggio con workshopdedicati a Educazione allaTeatraLegalità. Voci e parole, acura di Serena Pilotto, Raccontare,raccontandosi, a cura di ErmannoPaccagnini e Daniela Tonolini,Creatività e legalità in movimen-to, a cura di Tiziana Lambo.Tra il pubblico presente, oltre amolti insegnanti delle scuole diogni ordine e grado, anche educa-tori, animatori e studenti.

““ AA RR TT II SS TT II CC AA -- MM EE NN TT EE ””

UNO DEI WORKSHOP NELLA PALESTRA DI MOMBELLO

Il 1° ottobre scorso si è svolto presso il Teatro

Franciscum di Mombello il Convegno “Artistica-

MENTE, Educazione alla Teatralità e Narrazione:

strumenti per l’educazione alla legalità”.

a cura di Maria Teresa Luvini

IL PROF. ERMANNO PACCAGNINI E LA DR.SSA DANIELA TONOLINI

DURANTE IL LORO INTERVENTO AL TEATRO FRANCISCUM

PP RR OO BB LL EE MM II PP EE RR II LL MM OO TT OO CC LL UU BBIL COMUNE DI LAVENO MOMBELLO RISPONDESS CC AA GG

Informare perché ognuno possa farsi una propria idea.Con questo spirito abbiamo domandato allo SCAG, al Comune di Laveno Mombello e ai cittadi-ni interessati dalla vicenda, di chiarirci le loro rispettive posizioni per quanto riguarda le attivitàsvolte nell’area dell’ex crossdromo di via Sangiano.

La Redazione

Dalla visione degli elaborati grafici allegatirisulterebbe che i terreni, ove ha sede laSCAG e più precisamente le aree ovedovrebbe svolgersi l’attività motoristica, perla parte in cui essi rientrano nel territorio diLaveno Mombello, ricadono prevalentemen-te in zona ZA – Zona Agricola e ZB – ZonaBoschiva del vigente Piano di Governo del

Territorio, salvo l’area limitrofa al fabbricatoche è zona Verde Privato – VP. Le carte dei vincoli evidenziano inoltre chetali zone appartengono all’“Area di tuteladel monte San Clemente” soggetta a vincoloidrogeologico e ricadono nel Piano diIndirizzo Forestale.

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E’ forse la prima volta cheuna squadra iscritta unica-mente con individuale ecoppia riesce nell’impresa

di vincere il Trofeo dellaclassifica a punti.Vi sono riusciti i giocatoridi Canton de Ambrosis che

hanno anche conqui-stato le due gare di spe-cialità, totalizzando unpunteggio irraggiungi-bile dalle squadre dellealtre Frazioni mombel-lesi. Con la conquistadel Trofeo, la FrazioneCanton de Ambrosisarriva a 4 vittorie nel-l’albo d’oro, compli-menti!Nella gara di terna havinto Somisso, tornataa rivincere dopo la vit-toria della coppia nellontano 1998.Doveroso ringraziare ilcentro sociale “Il Sensodella Vita” per l’ospita-lità delle gare e degliallenamenti nei primigiorni di settembre. Un meritato grazie a quan-

ti hanno contribuito allosvolgimento dell’inizia-tiva: organizzatori, gio-catori, arbitri e spetta-tori.

Attilio Molinari

Il Palio di S. Maria di Corte è giuntoalla XXXV edizione. Un lungo viaggiofatto di emozioni forti: giovialità,agonismo, rabbia, sorrisi, condivisio-ne e passione. Un lungo viaggio,certo, ma che ha di fronte a sé anco-ra molta strada. Il Comitato direttivo,che con l’anno prossimo termina ilsuo mandato, ha scelto come temagenerale proprio il viaggio e le emo-zioni che si vivono durante. Comedice un famoso modo di dire, “Non èimportante da dove parti o dovevai, ma il viaggio stesso” e quindiogni frazione ha estratto a sorte unmezzo di trasporto che dovrà esserecentrale all’interno della scenettarappresentata. Inoltre, da un ampioelenco di emozioni primarie e secon-darie, deve sceglierne una che sia

presente in maniera significativa. Ecco l’elenco dei mezzi di trasportoabbinato alle frazioni: TRENO/Castello Bagnera; BICICLETTA/Quattrostrade e Cantonde Ambrosis; TAXI/Corte Corbella;CARROZZA/Capodisotto Mulino Nazé;NAVE/Nisso Canese; TRAM/Croce Pisciora; VEICOLO SPAZIALE/Rocca Canvale;PULLMAN/Somisso;MONGOLFIERA/Bostano;CAMPER/Casanova; TRATTORE/Casarico Cologna;BARCA/Ponte.Non avete letto male, l’ultimo nomedell’elenco è proprio Ponte. Dopo larichiesta ufficiale di partecipare alPalio di S. Maria di Corte, avanzata da

alcuni loro esponenti all’Assembleadei Soci (in data 1 aprile 2016), ilComitato direttivo ha riflettutomolto su come operare e ha preso inconsiderazione le diverse opinionidelle frazioni mombellesi e diMombelloViva (la quale proponeanch’essa diverse iniziative con le fra-zioni). La decisione definitiva è stataquella di far partecipare Ponte fuoriconcorso per diversi motivi: da unlato, vista l’importante cambiamentoche il Palio avrebbe compiuto, ilComitato direttivo (come scrittosopra, ormai a scadenza) non volevaprendere una decisione netta cheavrebbe dovuto affrontare, di fatto, ilsuccessivo comitato; dall’altro lato,dalle opinioni pervenuteci, nonemergeva una chiusura totale alPonte di partecipare al Palio, ma unacauta volontà di posticipare l’ammis-sione dell’ex frazione (del comune diMombello Lago Maggiore, s’intende)a tempi, per così dire, “più maturi”. IlComitato ha optato una scelta “par-ziale” di farli partecipare per iniziarea capire tempi e modalità organizza-tive e per far assaporare a loro l’at-mosfera unica del Palio di S. Maria diCorte. Non resta che aspettare ilprimo weekend di febbraio, tappaimportante del viaggio del nostroamato Palio.

Associazione S. Maria di Corte

7 Il Mombellese 7

““ EE MM OO ZZ II OO NN II II NN VV II AA GG GG II OO ””LLAA RRIICCHHIIEESSTTAA DDEELL PPOONNTTEE::

OOCCCCAASSIIOONNEE PPEERR RRIIFFLLEETTTTEERREE……Nello scorso numero de “Il mombellese” vi abbiamo dato ufficial-mente la notizia dell’istanza, da parte della frazione Ponte, di parteci-pare al Palio Mombellese, senza sbilanciarci in considerazioni di meri-to e rimanendo su un piano prettamente oggettivo.Questa richiesta ha suscitato, al termine del periodo estivo, un ampiodibattito all’interno delle frazioni mombellesi ed anche della nostraassociazione che è stata chiamata, considerato il coinvolgimento dellefrazioni per il torneo di bocce e in altre iniziative, ad esprimere un pro-prio parere.Il risultato di tutte le consultazioni non è stato certo unanime, essen-doci i favorevoli ed i contrari, i possibilisti e gli integralisti, gli appas-sionati e gli indifferenti!Al di là di quella che è stata la risposta ufficiale dell’associazione S.Maria (a cui abbiamo chiesto appunto, nell’articolo a fianco, di dareuna spiegazione anche ai nostri lettori della decisione presa), possia-mo certo notare come la richiesta del Ponte abbia dato un piccoloscossone al “carrozzone mombellese” che prosegue imperterrito nelleproprie positive tradizioni ed iniziative, col rischio tuttavia di mai fer-marsi a fare il punto della situazione.

Questa circostanza offre quindi l’occasione per chiederci: come fareper mantenere vive le belle tradizioni che abbiamo? Come rinnovar-ci? Come coinvolgere gente nuova? Come unire le forze o per lomeno collaborare maggiormente tra associazioni che operano sullostesso territorio (fatto più complesso a livello comunale ma almeno alivello di paese forse si potrebbe fare qualcosa di più…)?Aver deciso di far partecipare Ponte fuori concorso, non è stata certouna chiusura ma una possibile apertura per il futuro, sempre che conil cambio gestione previsto per l’associazione S. Maria di Corte il pros-simo anno, si cambi completamente indirizzo (questo non possiamosaperlo!).Ecco allora che il possibile ingresso, dalla porta di servizio, del Pontepotrebbe rivelarsi un’opportunità per i mombellesi oppure potrebbeessere una ragione in più per lamentarsi e “frazionarsi”.Speriamo non sia così e ci auguriamo che, la “decisione/non decisio-ne” che è stata presa, dia uno slancio maggiore e più ragionato atutto ciò che facciamo con una collaborazione più intensa tra le diver-se associazioni, frazioni e gruppi che ancora operano in Mombello!

Igor Besozzi

IL TEMA DEL PROSSIMO PALIO MOMBELLESE

LA PREMIAZIONE DI UN

PALIO NEGLI ANNI ‘90

DON ERNESTO REDAELLI, PARROCO DI MOMBELLO, DURANTE LA CERIMONIA

DELLA POSA DELLA PRIMA PIETRA DELLA CHIESA DI S. MARIA AUSILIATRICE

VV II NN CC EE CC AA NN TT OO NNDD EE AA MM BB RR OO SS II SS

TT RR OO FF EE OO AA PP UU NN TT II(somma dei risultati di tutte

le partite delle tre gare)

1° CANTON DE AMBROSIS 79

2° Castello 61

3° Somisso 57

4° Casanova 48

5° Bostano 40

a seguire

Quattrostrade

Capodisotto Mulino Nazè

Rocca Canvale

Casarico Cologna

Croce Pisciora

Corte Corbella

FINALE DI INDIVIDUALE: CANTON DE

AMBROSIS BATTE 15-14 CASTELLO

TERNA: SOMISSO HA VINTO LA FINALE

BATTENDO 18-5 CASANOVA

LA FRAZIONE VINCITRICE PREMIATA CON IL TROFEO

FINALE DI COPPIA: CANTON DE

AMBROSIS BATTE 16-8 BOSTANO

Page 8: PAGINA 01:PAGINA 01.qxdnuke.mombelloviva.it/Portals/0/Mombellese 87.pdf · Federica Lucchini, già docente nella scuola secondaria di primo grado, studiosa e autri-ce di vari studi

8 Il Mombellese 8A metà novembre, come ormai consuetudine daqualche anno, si è svolta presso l’oratorio diMombello una polentata, aperta a tutti, con l’in-tento di passare qualche ora insieme a tavola

(non escludendo la possibilità del-l’asporto a casa) ma anche di racco-gliere fondi per le numerose esi-genze oratoriane.Il contributo raccolto quest’annoverrà destinato ad un lavoro abba-stanza oneroso che l’oratorioaffronterà nei prossimi mesi: conti-nuando infatti nell’opera di ammo-dernamento eadeguamentodelle propriestrutture ver-ranno realiz-zati i serviziigienici ester-ni, ormai indi-

spensabili per il numerodei ragazzi frequentanti leattività estive e in numero-se altre occasioni.Questi lavori straordinari,che comporteranno laposa di un modulo prefab-bricato nell’attuale areagiochi per i bambini (doveci sono le altalene) impli-cheranno anche la revisio-ne della stessa area con lasostituzione, dato il cam-bio delle normative, dialcuni giochi.

Per questo ingente intervento, oltre alla polentata, verrà pro-posta una raccolta fondi con l’iniziativa “L’oratorio che fasucess”… titolo dalla doppia interpretazione ma che rendebene l’idea!Chi vorrà contribuire potrà acquistare simbolicamente uno opiù tassellini del progetto così da sostenere concretamentel’operato del nostro oratorio! Un grazie in anticipo a chi cisosterrà!

La commissione oratorio Mombello

LL ’’ OO RR AA TT OO RR II OO CC HH EE FF AA ““ SS UU CC EE SS SS ””

DUE MOMENTI DELLA POLENTATA IN ORATORIO: LO “STAFF CUCINA” E LO “STAFF... COMMENSALI”

II NN II ZZ II AA TT II VV EE NN AA TT AA LL II ZZ II EE8 DICEMBRE: GLI AUGURI DAI CAMPANARI

10 Dicembre:

CONCERTOGOSPEL

IN PIAZZA S. STEFANO, ALL’USCITA DELLA S. MESSA DELL’IMMACOLATA I FEDELI SONO STATI ACCOLTI DAGLI ALLEGRI SCAMPANII

DEL “GRUPPO CAMPANARI BERGAMO”, UNA GRADITA SORPRESA OPERATA DAGLI “AMICI DEL PRESEPE SOMMERSO”

IN CHIESA PARROCCHIALE, IL TRADIZIONALE E LIETO

APPUNTAMENTO CON LE

CANZONI E LE MUSICHE DEL

NATALE, FRUTTO DELLA

COLLABORAZIONE DI

MOMBELLO VIVA E SCAG. QUEST’ANNO ABBIAMO

APPREZZATO IL CORO

“SIMPLE SINGERS”

Dicembre: LUMINARIE NATALIZIE

24 Dicembre: SLITTA DI BABBO NATALE

E AUGURI DI MEZZANOTTEAL TERMINE DELLA S MESSA DI MEZZANOTTE, APPUNTAMENTO IN

PIAZZA S. STEFANO CON GLI AUGURI DEL GRUPPO ALPINI CHE

CI SCALDERANNO CON DEL GRADITO VIN BRULE’