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Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 1 PAESE: PAESI BASSI I. Analisi del contesto sociale ed economico di riferimento I.A. Quadro degli indici economici, demografici e sociali La crisi economica ha gettato le economie mondiali in una profonda recessione. L’economia olandese non poteva sottarsi a tale situazione ed infatti ha sperimentato una profonda contrazione tra la fine del 2008 e i primi mesi del 2009, poiché la produzione, le esportazioni e gli investimenti sono crollati, stravolgendo le aspettative di crescita economica che si erano create grazie ad un andamento economico positivo che ha caratterizzato gli anni passati. Nel biennio 2006-2007 la ripresa economica si era infatti consolidata registrando un livello di crescita tra i più alti in Europa e un tasso di inflazione ben al di sotto della media europea. I maggiori fattori di sostegno della crescita, nel periodo indicato, sono stati le esportazioni (soprattutto le ri-esportazioni), gli investimenti e più moderatamente i consumi privati ed un livello di competitività adeguato. Inoltre, l’azione del Governo nel settore fiscale è stata molto efficace nella riduzione del debito, tanto da permettere il raggiungimento di un leggero surplus di Bilancio nel 2008. Tali fattori, che nell’insieme risultavano abbastanza bilanciati e di per sè avrebbero potuto garantire una fase di espansione, sono stati messi in crisi dall’avvento della crisi economica internazionale, partita dagli Stati Uniti che ha toccato, con un effetto domino, tutte le maggiori economie mondiali. Le previsioni ufficiali sono state quindi rivedute al ribasso. L’Ufficio per l’Analisi di Politica Economica (CPB) che costituisce l’Ente consultivo indipendente del Governo olandese fornisce, nel suo recente rapporto “Macro Economic Outlook 2010”, un quadro aggiornato delle previsioni per il biennio 2009-2010. I.B. Previsioni a breve termine Andamento nel 2009. L’economia dei Paesi Bassi ha registrato un calo nella crescita nel 2009. Secondo i dati dell’Ufficio per l’Analisi di Politica Economica (CPB) nel 2009 si avrà una crescita negativa del PIL del 4,75%. Come sottolinea il CBS (Ufficio Centrale di Statistica Olandese) tale crescita negativa è l’andamento peggiore dalla Seconda Guerra Mondiale. La sola categoria di spesa a crescere è stata la spesa pubblica , che ha riguardato maggiormente la Sanità e la Pubblica Amministrazione, sebbene siano stati fatti anche alcuni investimenti in infrasttrutture. Il Rapporto deficit/PIL per il 2009 è stimato a –7,6% e il rapporto Debito Pubblico/PIL al 59,9%. Con tali forti interventi di sostegno all’economia il Governo olandese ha vanificato i risparmi di spesa che aveva raggiunto nel 2006, tuttavia vista l’entità della crisi globale anche gli advisor internazionali e in particolare il Fondo Monetario Internazionale, nelle sue conclusioni preliminari seguite alla visita del proprio staff nel paese (pubblicato il 2

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PAESE:

PAESI BASSI

I. Analisi del contesto sociale ed economico di riferimento

I.A. Quadro degli indici economici, demografici e sociali

La crisi economica ha gettato le economie mondiali in una profonda recessione. L’economia olandese non poteva sottarsi a tale situazione ed infatti ha sperimentato una profonda contrazione tra la fine del 2008 e i primi mesi del 2009, poiché la produzione, le esportazioni e gli investimenti sono crollati, stravolgendo le aspettative di crescita economica che si erano create grazie ad un andamento economico positivo che ha caratterizzato gli anni passati.

Nel biennio 2006-2007 la ripresa economica si era infatti consolidata registrando un livello di crescita tra i più alti in Europa e un tasso di inflazione ben al di sotto della media europea. I maggiori fattori di sostegno della crescita, nel periodo indicato, sono stati le esportazioni (soprattutto le ri-esportazioni), gli investimenti e più moderatamente i consumi privati ed un livello di competitività adeguato. Inoltre, l’azione del Governo nel settore fiscale è stata molto efficace nella riduzione del debito, tanto da permettere il raggiungimento di un leggero surplus di Bilancio nel 2008.

Tali fattori, che nell’insieme risultavano abbastanza bilanciati e di per sè avrebbero potuto garantire una fase di espansione, sono stati messi in crisi dall’avvento della crisi economica internazionale, partita dagli Stati Uniti che ha toccato, con un effetto domino, tutte le maggiori economie mondiali.

Le previsioni ufficiali sono state quindi rivedute al ribasso. L’Ufficio per l’Analisi di Politica Economica (CPB) che costituisce l’Ente consultivo indipendente del Governo olandese fornisce, nel suo recente rapporto “Macro Economic Outlook 2010”, un quadro aggiornato delle previsioni per il biennio 2009-2010. I.B. Previsioni a breve termine

Andamento nel 2009.

L’economia dei Paesi Bassi ha registrato un calo nella crescita nel 2009. Secondo i dati dell’Ufficio per l’Analisi di Politica Economica (CPB) nel 2009 si avrà una crescita negativa del PIL del 4,75%. Come sottolinea il CBS (Ufficio Centrale di Statistica Olandese) tale crescita negativa è l’andamento peggiore dalla Seconda Guerra Mondiale.

La sola categoria di spesa a crescere è stata la spesa pubblica, che ha riguardato maggiormente la Sanità e la Pubblica Amministrazione, sebbene siano stati fatti anche alcuni investimenti in infrasttrutture. Il Rapporto deficit/PIL per il 2009 è stimato a –7,6% e il rapporto Debito Pubblico/PIL al 59,9%. Con tali forti interventi di sostegno all’economia il Governo olandese ha vanificato i risparmi di spesa che aveva raggiunto nel 2006, tuttavia vista l’entità della crisi globale anche gli advisor internazionali e in particolare il Fondo Monetario Internazionale, nelle sue conclusioni preliminari seguite alla visita del proprio staff nel paese (pubblicato il 2

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novembre scorso), ha valutato in maniera positiva gli interventi di sostegno del settore pubblico al sistema economico.

L’occupazione è in forte discesa: nel 2009 è previsto un incremento della disoccupazione fino al 5,25% della forza lavoro, in un paese in cui mediamente negli anni passati il tasso di disoccupazione si attestava intorno al 3% circa. A. Quadro degli indici economici. demografici. e sociali Tabella 1. Principali Indicatori Economici

2007 2008 2009(*) 2010(*)

PIL (lordo a prezzi correnti in mln di euro)

568.7 595.9 575.0 580.0

PIL – var. % 3.6 2.0 - 4.75 0

Reddito pro capite 30.000 31.500 32.500 32.500

Disoccupazione (%forza lavoro)

4.5 3.9 5.25 8

Tasso di Inflazione 1.6 2.2 0.75 1.0

Potere d’acquisto (var %) 2.2 - 0.1 1.75 0.25

Rapporto deficit/PIL 0.2 0.7 - 7.6 - 6.2

Debito/PIL (in %) 45.5 58.2 59.9 65.8

Fonte: CPB (settembre 2009) - (*) previsioni Tabella 2. Indici Demografici

Totale popolazione al 2 novembre 2009: 16.481.307

Ripartizione della popolazione olandese per classi di etá (in % del totale) :

0-19 20-39 40-64 65-79 oltre 80

1970 35.9 28.2 25.8 8.4 1.7

1980 31.5 31.5 25.6 9.3 2.2

1990 25.7 33 28.6 9.9 2.9

2000 24.4 30 32 10.4 3.2

2008 24 26 35.3 11 3.8

2009 23.9 25.7 35.5 11.2 3.8

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Fonte:CBS

Previsioni per il biennio seguente

La CPB, nel suo Macro Economic Outlook 2010 (pubblicato il 15 settembre 2009) ha rivisto al ribasso le sue precedenti previsioni della primavera scorsa. L’andamento economico per l’anno in corso si prevede che sarà caratterizzato da una fase di recessione, L’anno prossimo, grazie ad un’auspicata ripresa dell’economia globale, in parte stimolata dalle politiche di sostegno dei Governi e dall’aumento della spesa pubblica, si prevede una crescita zero. Per il 2011, pur non essendo disponibili dati del CPB, sia il Fondo Monetario Internazionale e sia l’autorevole analisi dell’Economist Intelligence Unit (EIU) stimano una continuazione della ripresa economica con segno positivo – seppur non molto marcata – intorno allo 0,8%.

Secondo l’analisi del CPB, poichè i Paesi Bassi hanno un’economia piccola e molto aperta, sono fortemente influenzati dalla crisi nel commercio mondiale. Nel corso dell’anno 2009 si prevede una sostanziale diminuzione delle esportazioni olandesi, sia per quanto concerne le riesportazioni (-12,5%) sia per le esportazioni dei prodotti “made in Holland” (-14,75%). La situazione dovrebbe migliorare nel corso del 2010, anno in cui la CPB prevede una crescita del 4,5% nelle riesportazioni e una più limitata crescita dell’1,5% delle esportazioni dei prodotti nazionali olandesi. Entrambe le categorie di export olandese seguono l’andamento del commercio mondiale, che probabilmente diminuirà nel 2009 della cifra record post-bellica del –14,75% nel 2009, seguita da una magra crescita del 2,5% nel 2010. Nel corso degli anni 2011-2013 si prevede una lenta ripresa della crescita delle esportazioni/importazioni.

Per quanto concerne gli investimenti, a causa di una diminuzione della domanda, di un più difficile accesso al credito da parte delle imprese, nonchè alla crisi produttiva di sistema si stima che diminuiranno sensibilmente sia nel 2009 (-14%) e sia nel 2010 (-9,5%), sorpassando la soglia negativa del –25% nell’arco di due anni. Anche i consumi privati registreranno una contrazione sia nel 2009 (-2,5%) che nel 2010 (-0,75%).

Sul fronte occupazionale si prevede che il tasso di disoccupazione aumenterà considerevolmente nel prossimo biennio: sarà del 5,25% nell’anno in corso, fino a raggiungere addirittura il 10% l’anno prossimo. Inoltre, secondo gli esperti della CPB, ci sarà un aumento dei c.d. “disoccupati volontari”: un certo numero di persone deciderà di ritirarsi dal mercato del lavoro per esempio per continuare gli studi, stare in casa o andare in pensione in anticipo. Queste persone non sono conteggiate nel calcolo del tasso di disoccupazione. Le categorie più colpite dalla perdita dei posti di lavoro saranno comunque i giovani e coloro che hanno un basso titolo di studio (o senza titolo di studio).

L’anno scorso si stimava un’inflazione in crescita, mentre il prezzo del petrolio aveva fatto

registrare il record di 144 $ al barile. Soltanto alcuni mesi dopo le previsioni economiche sono radicalmente cambiate: l’economia mondiale è crollata a tempi di record e lo stesso per il prezzo delle materie prime. Si è avuto addirittura paura di una deflazione. Al momento (novembre 2009) il CPB stima un’inflazione in crescita per il 2009 e 2010 di un punto percentuale annuo. La stima tiene conto anche degli aumenti degli stipendi in base ai Contratti Collettivi già firmati che stabiliscono un aumento di circa l’1%. Poichè gli aumenti contrattuali erano stati stabiliti già precedentemente allo scoppiare della crisi, il reale potere d’acquisto sarà un pò più alto, in media dell’1,75% nel 2009 e dello 0,25% nel 2010. L’Economist Intellignece Unit prevede invece uno scenario un pò più differenziato, stimando un’inflazione intorno allo 0,3% nel 2009, intorno all’1,1% nel corso del prossimo anno e all’’1,5% nel 2012.

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La situazione sopradescritta preannuncia che sul Bilancio dello Stato graveranno maggiormente le indennità di disoccupazione da corrispondere, nonchè le misure adottate dal Governo a sostegno all’economia. Il Governo olandese inoltre è già intervenuto a sostegno del sistema creditizio nazionale con un ammontare totale di 30,55 miliardi di euro, di cui 16,8 miliardi per la nazionalizzazione di Fortis/ABN-AMRO, 10 miliardi per iniezioni di capitale al Gruppo ING, 3 miliardi per AEGON e 0,75 miliardi di euro per SNS REAAL.

Nel progetto di Finanziaria 2010, il Governo ha previsto che, entro la prossima primavera,

dovranno essere pronte – da parte di gruppi di studio formati da funzionari specializzati che il governo intende costituire prossimamente - proposte per una riduzione delle spese del 20% in venti settori diversi. L’attuazione pratica di tali tagli alla spesa pubblica sarà quindi oggetto della finanziaria 2011. Ciò prendendo atto della crisi economica in corso e della necessità di non depreimere ulteriormente l’economia del paese, ma – nel contempo – mantenere sotto controllo la finanza pubblica, la cui spesa altrimenti tenderebbe a crescere spopositatamente.

É in discussione in Parlamento un Disegno di Legge teso ad innalzare l’età pensionabile da 65 a 67 anni, facendo salvi i lavori particolarmente usuranti. La riforma pensionistica é in linea con i consigli del Fondo Monetario Internazionale che ha indicato nell’invecchiamento della popolazione e nel conseguente aumento della spesa pensionistica e sanitaria uno dei fattori di rischio per i conti pubblici del paese.

Tuttavia, nonostante lo scenario delineato non sia dei migliori, piccoli segnali di ripresa del sistema economico ci sono stati, le politiche intraprese dal governo per bilanciare le previsioni di maggiore spesa pubblica sono state considerate efficaci ed opportune e anche gli esperti del Fondo Monetario Internazionale nel documento pubblicato il 2 novembre hanno raccomandato alle autorità olandesi di continuare nella strada delle riforme intraprese al fine di accompagnare la ripresa che non tarderà a farsi sentire, valutando positivamente in particolare la lungimiranza del Governo che ha preso delle misure che porteranno benefici al paese nel medio-lungo termine.

II. Analisi del mercato turistico

II.A. Analisi del turismo outgoing

- flussi turistici e principali destinazioni - posizionamento dell’Italia rispetto ai principali concorrenti - principali destinazioni turistiche in Italia - prospettive per il breve e medio periodo

IIA. Analisi del turismo outgoing 1) Analisi dei flussi turistici e principali destinazioni Sulla base dei dati statistici elaborati dal CBS (Centraal Bureau voor Statistiek) e dal CVO (Continu Vakantie Onderzoek), risulta che durante l'anno 2008, è andato in vacanza l'82 % della popolazione olandese. Questa percentuale è rimasta piuttosto stabile durante gli ultimi anni. In termini assoluti, questo significa che nel 2008 sono state in vacanza 12,7 milioni di persone, per un totale di 35,9 milioni di vacanze, metà delle quali trascorse in Olanda.

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Nel 2008 gli olandesi hanno trascorso all’estero 15,1 milioni di vacanze lunghe e 3,4 milioni di vacanze corte. La durata media di queste vacanze è stata rispettivamente di 13 giorni per le vacanze lunghe e 3,3 giorni per le vacanze brevi. In totale gli olandesi hanno trascorso 188 milioni di pernottamenti all'estero. La Francia è al primo posto con 2,4 milioni di vacanze lunghe. Seguono la Germania, la Spagna, il Belgio, l’Austria e l’Italia. Principali paesi destinatari nel Mediterraneo: Spagna, Italia, Turchia e Grecia. Destinaizone principale extra europea: USA. Per vacanze brevi all'estero i paesi più importanti: Germania e Belgio. Per le vacanze all’estero si fa in genere uso dell'auto propria, con una quota del 51% per vacanze lunghe e del 69% per le vacanze brevi. Per il 39% dei viaggi per vacanze lunghe all’estero è stato fatto uso dell’aereo. Il treno ed il touringcar restano i mezzi di trasporto di minore importanza, con una quota rispettivamente del 3% e del 5% . Per quanto riguarda il tipo di alloggio, l’hotel resta di gran lunga la forma più importante di alloggio all’estero registrando più di 7 milioni di vacanzieri. Segue un largo uso di appartamenti, case per vacanze e bungalows, principalmente per le vacanze lunghe. Inoltre, una vacanza su dieci presso familiari, amici o conoscenti. Le vacanze all’estero consistono per la maggior parte in viaggi organizzati. Nella prenotazione le agenzie di viaggio confermano la loro principale importanza. Per le vacanze lunghe luglio ed agosto sono stati i mesi più importanti. Questo vale sia in Olanda che all’estero: oltre 2,4 milioni di olandesi. Al di fuori dell’alta stagione la scelta è ricaduta principalmente sul mese di maggio, tradizionalmente la più ricercata per vacanze brevi. Nel 2008 gli olandesi hanno speso per le vacanze più di 15 miliardi di Euro, di cui 12,6 miliardi all’estero, e 2,4 miliardi in Olanda. La spesa media di una lunga vacanza all’estero è stata di 781 Euro, mentre per una vacanza breve è stata di 230 Euro. Si è registrato un ulteriore incremento di viaggi prenotati tramite internet. Questo mezzo viene preferito perchè offre la possibilità di crearsi una vacanza su misura approfittando delle numerose offerte online fatte dalle compagnie low cost e dalle centrali di prenotazione alberghiera spesso più convenienti. In Olanda ci sono attualmente 11 milioni di persone che navigano in internet. Di questi il 77% ha almeno una volta fatto un acquisto online. Il fatturato totale dei viaggi prenotati tramite questo mezzo è stato nel 2008 di 1,9 miliardi di Euro contro 1,6 miliardi di Euro del 2007 (Fonte: Thuiswinkel Markt monitor 2009, Blauw Research). Onde consolidarsi nei prodotti tradizionali, i grandi Touroperators continuano ad invogliare l’utenza sia migliorando i servizi offerti che con un maggior numero di offerte speciali.

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I touroperators olandesi iscritti alla ANVR (Associazione Olandese dei Tour Operators ed Agenti di Viaggio) sono 205 mentre le Agenzie di Viaggio sono 1.545. Per quanto riguarda il fatturato e la quota di mercato dei più importanti touroperators si riepilogano di seguito i primi 9: Organizzazione Fatturato Anno 2008 Quota Personale

(in milioni di Euro) di mercato Estero % in servizio

TUI NEDERLAND 789 15,8 542 OAD 543 10,9 512 THOMAS COOK NL 497 10,0 429 SUNDIO GROUP 310 6,2 150 ANWB 181,7 3,7 254 KUONI NEDERLAND 108 2,2 145 DE REISPECIALISTEN G. 114 2,3 144 DE JONG INTRA 97,5 2,0 103 VACANSOLEIL 87 1,8 100 Le più importanti catene di Agenzie di Viaggio sono le seguenti: Organizzazione Agenzie nel 2007 Agenzie nel 2008 ANWB REISBUREAUS 65 67 BCD TRAVEL/AIRTRADE/VAKANTIEXPERTS 194 189 OAD / GLOBE 230 230 TUI NEDERLAND 220 221 TOERKOOP REISBURO 185 190 THOMAS COOK REISBURO 164 164 D-REIZEN 171 173 Per quanto riguarda i viaggi d’affari, si indica di seguito il fatturato delle prime cinque organizzazioni: Organizzazione Fatturato Fatturato %

2007 2008 (in mln Euro) (in mln. Euro)

BCD TRAVEL 475 490 + 3,2 CARLSON WAGONS LITS 412,7 369,2 - 10,5 ATP Advanced Travel Partner 342 351 + 2,6 AMERICAN EXPRESS/Rozenbluth 200 206 (-) OAD/GLOBE 116 113 - 2,6

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L’ANVR e l’Istituto di ricerche GFK hanno fornito i seguenti dati riferiti alla vendita dei viaggi organizzati verso l’Italia relativi al periodo gennaio/ottobre 2008 sulla base delle vendite dei touroperators iscritti a detta organizzazione: Anno 2008 Viaggi in Auto 343.158 Viaggi in aereo 74.557 Viaggi in Touringcar 18.941 I cataloghi dei touroperators presentano un arricchimento di produzione e di destinazioni meno conosciute. Gli articoli redazionali apparsi sulla stampa olandese influenzano il lettore alla scelta dei viaggi anche con formule di viaggi ambiziosi. 2) Posizionamento dell’Italia rispetto ai principali concorrenti I dati dell’ISTAT indicano gli arrivi e le presenze dei turisti olandesi in Italia nel 2007: Anno Arrivi Presenze 2007 1.682.377 9.620.138 2006 1.536.493 8.922.123 Con un aumento rispetto al 2006 del + 9% + 7,5% L’Italia si colloca al sesto posto tra le preferenze degli olandesi per le vacanze all’estero preceduta da Germania, Francia , Belgio, Spagna e Austria. Si riportano di seguito le quote di mercato dei vari Paesi riferiti agli anni 2006, 2007: Paese Quota di mercato (%)

2006 2007

Germania 15,3 16,8 Francia 16,3 15,1 Belgio 11,5 11,9 Spagna 9,3 9,2 Austria 6,9 6,6 Italia 5,2 5,3 Grecia 3,9 4,2 Turchia 3,8 3,7 Inghilterra 3,8 3,9 Svizzera 2,1 2,2 USA 2,0 1,8 Rep. Ceca 2,0 1,9 Norv./Svezia 1,8 2,0 Portogallo 1,4 1,5 Lussemburgo 1,4 1,1 Egitto 1,2 1,1 Danimarca 1,1 1,2 Ungheria 0,8 0,6 Estremo Oriente 1,4 1,6

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Caraibi 1,3 1,2 Altri Paesi 7,5 7,1 3) Principali destinazioni turistiche in Italia Le motivazioni principali per una vacanza in Italia sono collegate alle città d’arte, al mare, ai laghi ed alla montagna seguite da shopping, benessere e affari. Si indicano di seguito i dati ISTAT relativi agli arrivi e alle presenze degli olandesi in Italia anno 2007:

Regione Arrivi %

Veneto 325.382 19,34 Toscana 301.399 17,91 Lombardia 238.031 14,15 Trentino/Alto Adige 164.274 9,76 Lazio 140.526 8,34 Emillia Romagna 92.912 5,52 Piemonte 81.397 4,84 Sicilia 66.993 3,98 Liguria 64.797 3,85 Umbria 59.583 3,54 Campania 38.485 2,29 Sardegna 29.855 1,78 Marche 21.033 1,25 Friuli V.G. 19.210 1,15 Valle D’Aosta 12.633 0,75 Abruzzo 9.511 0,57 Puglia 7.307 0,45 Calabria 6.894 0,41 Basillicata 1.792 0,12 Molise 363 0,03

Regione Presenze %

Veneto 2.386.049 24,80 Toscana 1.675.684 17,42 Lombardia 1.224.122 12,72 Trentino/Alto Adige 1.009.463 10,49 Lazio 554.976 5,77 Piemonte 502.707 5,22 Emillia Romagna 491.383 5,11 Umbria 392.368 4,08 Liguria 320.894 3,30 Sicilia 244.404 2,50 Campania 216.724 2,25 Sardegna 156.595 1,63

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Marche 144.773 1,50 Friuli V.G. 121.156 1,26 Abruzzo 62.208 0,65 Valle D’Aosta 43.369 0,45 Calabria 37.810 0,39 Puglia 29.521 0,30 Basillicata 4.689 0,04 Molise 1.243 0,12 Presenze alberghiere 3.058.705 pari a 31,79% Presenze extra alberghiere 6.561.433 pari al 68,21% Nella scelta del luogo di vacanza si riflette una ricerca di arricchimento culturale, che si traduce in un sensibile interesse per le medie e piccole città ed i borghi lungo l’Appennino. Il turista è alla ricerca di mete che, accanto a soggiorni di relax, offrano la possibilità della scoperta del territorio circostante, dell’enogastronomia locale e della conoscenza delle abitudini e stile di vita degli italiani, ritenuti fonte di ispirazione. La ricerca di nuove mete è spesso frutto di una scelta individuale fatta su “internet”, anche se a volte questa fonte presenta delle difficoltà sia di tipo linguistico che di strumenti on-line per l’effettiva prenotazione, a tutt’oggi spesso inesistenti o non adeguatamente aggiornati. Nella ricerca del luogo di vacanza viene tenuto anche conto dell’incidenza sullo sviluppo eco-sostenibile e con particolare sensibilità verso il supporto ambientale, argomenti che riscuotono sempre maggiore interesse nell’opinione pubblica. Questo tema dovrà stimolare l’industria turistica che dovrà operare tenendo conto del rispetto della natura e dell’ambiente, viste le preoccupazioni legate al cambiamento climatico degli ultimi anni che influenzano le scelte. Le scelte degli operatori turistici olandesi dovranno a loro volta tener conto di queste esigenze nell’offerta del loro prodotto. 4) Prospettive per il breve e medio periodo Nell’ attuale scenario di crisi economica è difficile avanzare delle ipotesi per gli anni futuri. Le prospettive verso il nostro paese sono legate principalmente all’andamento della situazione socio-economica dei Paesi Bassi. Le previsioni sono segnate dalla cautela e lascia prevedere una costanza nel viaggiare anche per il breve-medio termine. L’Italia risulta essere salda tra le prime sei destinazioni estere preferite, insieme ai suoi principali concorrenti: Germania, Francia, Spagna Belgio ed Austria. Il consumatoore diventerà sempre più attore rispetto al viaggio e sono quindi necessarie forme di marketing che rispondano ad una domanda più personalizzata. L’Italia può essere maggiormente presente sul mercato olandese con offerte di prodotti che ancora non vengono sufficientemente pubblicizzati quali il wellness, il golf, spettacoli ed eventi culturali e quanto riferito ai giovani (sport) e alla terza età (turismo attivo e destagionalizzazione). L’andamento del turismo sarà condizionato anche dai trasporti, grazie all’espansione delle compagnie “low cost” verso nuovi aereoporti regionali.

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La varietà dell’offerta, quale ad esempio quella economica e la vacanza di lusso, reppresentano le chiavi del successo per gli operatori che sapranno differenziarsi su un mercato ricco di proposte per ogni gusto e livello di spesa. II.B. Analisi della domanda

- segmento socio-economico di appartenenza - livello culturale - fasce di età - propensione al viaggio - principali motivazioni di vacanza all’estero - prodotti turistici preferiti (arte, mare, montagna, laghi, ecc.) - fattori determinanti nella scelta delle destinazioni (prezzi, livello di organizzazione,

conoscenza delle lingue, sicurezza, efficienza dei servizi, ecc.) - tipo di alloggio preferito - mesi preferiti per i viaggi - fonti di informazione preferiti (cataloghi, siti web, stampa specializzata, ecc.) - canali utilizzati (Agenzie di viaggio, Tour Operators, Internet, ecc.)

Profilo del turista: a) Segmento socio-economico di appartenenza Medio-alto, preferisce viaggiare più spesso durante l’anno, anche nei week-end con formula “all inclusive”, viaggi a medio e lungo raggio. Particolarmente interessato ai city trips, allo shopping con utilizzo di voli low-cost. Si indica di seguito la partecipazione alle vacanze in Italia in base alla composizione familiare: Singoli: 9 % Con figli da 0 a 5 anni 19 % Con figli da 6 a 12 anni 16 % Con figli da 13 a 17 anni 13 % Adulti 43 % In base al reddito familiare lordo, si indica di seguito la partecipazione alle vacanze in Italia: sino a 17.500 Euro 3 % da 17.500 a 23.000 Euro 6 % da 23.000 a 28.500 Euro 4 % da 28.500 a 34.000 Euro 11 % da 34.000 a 45.000 Euro 22 % da 45.000 a 56.000 Euro 24 % da 56.000 Euro e oltre 30 % b) Livello culturale

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Medio-alto: scuole superiori o università, con grande interesse per le novità culturali ed artistiche. L’interesse culturale rappresenta una delle principali motivazioni che spinge il turista a visitare il nostro Paese. c) Fasce di età Si indica di seguito la partecipazione alle vacanze in Italia: 0 - 5 9 % 6 - 12 9 % 13 - 17 9 % 18 - 24 5 % 25 - 34 12 % 35 - 44 18 % 45 - 54 15 % 55 - 64 14 % 65 - 74 7 % 75 e oltre 2 % La fascia di età più interessata all’Italia è compresa tra i 34 ed i 55 anni. Assai rilevante la fascia della terza età da 55 ai 65 anni che provoca la destagionalizzazione. d) Propensione al viaggio Più di un viaggio all’anno. Il tipo di trasporto utilizzato verso l’Italia: Auto: 61% , Aereo: 30%, Touringcar: 5% ; Treno 2%, Altro: 2%. Viaggi organizzati : 70% . Viaggi individuali: 30%. In aumento l’organizzazione dei viaggi individuali tramite internet e maggior utilizzo dei trasporti low-cost. e) Principali motivazioni di vacanza all’estero Prevalgono le scelte verso le vacanze di cultura, relax, vacanze attive, turismo all’aria aperta, la scoperta di nuove località, dei borghi, delle città d’arte minori, l’ospitalità tradizionale, visite ad amici e parenti, city trips, vacanze attive e wellness. f) Prodotti turistici preferiti (arte, religione, ...) L’immagine dell’Italia è fortemente legata al concetto di cultura, intesa non solo come patrimonio artistico-culturale, ma anche enogastronomico, artigianale, folcloristico e paesaggistico. Emergono in questo contesto buone prospettive di crescita per la montagna, i laghi, le terme, e per le vacanze attive a contatto con la natura. Visite alle grandi città ed ai centri minori mediante utilizzo di formule quali city trips, long weekend all-inclusive.

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g) Fattori determinanti nella scelta delle destinazioni (prezzi, livello di organizzazione, conoscenza delle lingue, sicurezza, efficienza dei servizi, ecc.)

I principali fattori che determinano la scelta della destinazione sono legati al grado di efficienza dei servizi, informazione sulle infrastrutture ed assistenza, il rapporto qualità–prezzo e la conoscenza delle lingue. Il prezzo rimane l’elemento più determinante nella scelta della destinazione anche se l’interesse è molto spesso rivolto a prodotti di alto livello. Sono ritenuti importanti l’elevato livello di informazioni e i confronti con gli standard di servizi di altre destinazioni. Incide altresì sulla buona vacanza la presenza di attrazioni turistiche interessanti, l’offerta di bevande a prezzo modico, la possibilità di gustare la cucina tipica locale, la possibilità di fare escursioni e la possibilità di trovare mezzi di trasporto convenienti. h) Tipo di alloggio preferito: Alberghiero Hotel 29 % Pensioni 2 % Totale 31 % Extra alberghiero/esercizi complementari: Caravan 24 % Camping 13 % Bungalow 9 % Appartamenti/case per ferie 11 % Alloggio privato 4 % Famiglie/amici 4 % Camper 1 % Barche 2 % Ostelli 1 % Totale 69 % i) Mesi preferiti per i viaggi: Si riportano di seguito i dati relativi ai periodi di vacanze in Italia: Primavera 28 % Estate 46 % Autunno 8 % Periodo vacanze scolastiche: Autunnale 7 % Natalizio 2 % Invernale 3 % Pasquale 6 % La durata delle vacanze per i viaggi in Italia:

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da 5 a 8 giorni: 22%; da 9 a 11 giorni: 14%; da 12 a 15 giorni: 21%; da 16 a 22 giorni: 34%; da 23 a 29 giorni: 6%; da 30 giorni in sù: 3%. j) Fonti di informazione preferiti (cataloghi, siti web, stampa specializzata, ecc.): Le informazioni e successivo acquisto di viaggi viene fatto sempre più spesso dai siti web. La scelta viene anche influenzata da trasmissioni televisive, stampa specializzata, brochures, guide turistiche, cataloghi viaggi dei touroperators, uffici turistici e su consiglio di amici (passaparola). k) Canali utilizzati (Agenzie di viaggio, Tour Operators, Internet, ecc.) I canali maggiormente utilizzati sono internet, i canali televisivi tematici, i reportages apparsi sulla stampa, visite a fiere turistiche, le Agenzie di viaggio, informazioni presso gli Uffici turistici locali e presso l’Ufficio Informazioni dell’ENIT. II.C. Analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) della destinazione “Italia” Punti di forza Punti di debolezza

- Offerta che si combina con altre tipologie quali cultura, gastronomia e shopping.

- Il clima mite. - La ricchezza storica, artistica e culturale. - Distribuzione del patrimonio artistico su

tutto il territorio nazionale. - Shopping in un vasto assortimento di

beni di consumo. - Varietà delle tradizioni gastronomiche

ed enologiche. - Strutture ricettive extra-alberghiere

difficilmente competitive da parte della concorrenza.

- Stile di vita degli italiani. - Ospitalità e simpatia.

- Difficoltà di collegamenti per destinazioni turistiche minori.

- Problemi smaltimento rifiuti. - Piccola criminalità. - Problemi connessi alla sosta dei pulman

turistici nei centri urbani. - Rapporto qualità prezzo non sempre

ottimale. - Siti web spesso non aggiornati. - Limitata presenza delle regioni agli

eventi turistici.

Opportunità Rischi/Difficoltà Potenziali

- Partecipazione ad eventi e travel markets in Olanda.

- Azioni di co-marketing con Tour Operators Olandesi e linee aeree.

- Organizzazione di eventi “Italia” in collaborazione con le Regioni ed imprese turistiche.

- Turismo “wellness” (è in aumento). - Turismo legato alla enogastronomia. - Valorizzazione “centri minori” e Parchi

naturali. - Potenziare l’offerta dell’Italia turistica

- Concorrenza di alcuni paesi europei quali Croazia e Turchia in grado di praticare prezzi maggiormente competitivi.

- Non reagire alla concorrenza dei principali paesi quali Francia, Germania, Spagna e Austria per quanto riguarda grandi campagne inserzionistiche a sostegno della vacanza balneare, montagna, natura e invernale.

- Mantenimento dell’attuale dinamica dei prezzi interni crescenti in Italia.

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online. - Vacanza agrituristica.

- Azioni promozionali spesso scoordinate con risultati svantaggiosi in termini di investimento.

- Aumento delle destinazioni low-cost dei paesi concorrenti che creano nuovi interessi del pubblico.

- Limitato budget destinato alla promozione.

III. Obiettivi

Obiettivi da perseguire ai fini dell’incremento dei flussi turistici verso l’Italia con riferimento a:

- Prodotti turistici tradizionali – mantenimento/consolidamento competitività - Prodotti turistici di nicchia - Destagionalizzazione - Promozione dell’Italia minore - Promozione delle Regioni dell’Italia del Sud - Attrazione di nuovi bacini di formazione del flusso turistico - Miglioramento dell’assistenza alle imprese italiane

1) Prodotti turistici tradizionali – mantenimento/consolidamento competitività.

- Sollecitare l’attenzione verso nuove località turistiche mediante la predisposizione di iniziative che favoriscono il pubblico nella scelta della vacanza in termini di convenienza ed inimitabilità.

- Consolidare e rafforzare le quote di mercato riferite ai segmenti più apprezzati quali le città d’arte, i laghi e la montagna.

- Accordi di co-marketing con Tour Operators olandesi al fine di incentivare le destinazioni italiane.

- Azioni di immagine su riviste e quotidiani specializzati e realizzazione di concorsi fotografici e disegni per l’avvicinamento delle giovani generazioni (età scolastica).

- Sviluppo delle tecniche di comunicazione e di informazione sulle realtà turistiche attraverso azioni di direct mailing dirette a vari settori quali la scuola, circoli sportivi, terza età, professionisti, ecc.

- Messa in opera di una serie di iniziative promozionali che evidenzino la convenienza della vacanza, in termini di inimitabilità, fascino e coinvolgimento emotivo.

2) Prodotti turistici di nicchia

- Sostegno alla diffusione di prodotti di alta qualità quali il golf, la nautica, lo shopping, gli itinerari enogastronomici, escursionismo, trakking, ciclismo e wellness.

- Azione di sensibilizzazione per la formazione di cataloghi online dell’offerta italiana di nicchia.

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- Promozione dell’Italia quale destinazione dei viaggi incentivi, meetings e congressi, da realizzarsi in collaborazione con il Sistema Italia in Olanda e professionals italiani, rivolta alle imprese olandesi quali istituti bancari, agenzie immobiliari, aziende, ecc.

3) Destagionalizzazione Offerte su misura per gruppi non legati a periodi di vacanze definite, quali il gruppo dei “oltre 50” offrendo, ad esempio, pacchetti che prevedono facilitazioni nei periodi primaverili o autunnali, abbinati ad escursioni in città d’arte, programmi e iniziative culturali e soggiorni all-inclusive in differenti località del sud Italia che garantiscono dei vantaggi climatici. Promozione della montagna e delle settimane bianche con campagne mediatiche di sostegno. 4) Promozione dell’Italia minore

Cogliendo l’opportunità dei collegamenti aerei low cost che fanno scalo su aereoporti minori quali Pescara, Lamezia Terme, Catania, Alghero, Forlì e Treviso, realizzare iniziative di promozione delle destinazioni meno conosciute e dovrà concretizzarsi in: serate promozionali per l’intermediazione olandese; apposite presentazioni alla stampa; appoggi redazionali utilizzando soprattutto le riviste turistiche, familiari e quelle della ANWB Media (Automobil Club olandese); settimane italiane presso centri commerciali; press trips per la stampa e di educational tours per agenti di viaggio. 5) Promozione delle Regioni dell’Italia del Sud La promozione turistica dell’Italia del Sud e delle isole, rappresenta uno dei principali obiettivi del Sistema Italia, che dovrà costituire una alternativa alla concorrenza degli altri Paesi del Mediterraneo. Occorrerà predisporre un piano di iniziative dove le Regioni interessate, unitamente all’Enit, evidenzieranno le proposte di una vacanza con propri itinerari gastronomici e culturali, coinvolgendo la rappresentanza delle Comunità originarie delle aree meridionali ed insulari presenti in Olanda. Un utile strumento per incentivare i flussi, è costituito dagli educational tours per giornalisti olandesi, al fine di realizzare articoli con sfondo naturale, artistico, culturale ed enogastronomico, con particolare riferimento alle zone meno conosciute.

6) Attrazione di nuovi bacini di formazione del flusso turistico La maggior parte del tessuto socio-economico dell’Olanda, si concentra nell’area denominata “Randstad” e comprende le quattro principali città: Amsterdam, L’Aja, Rotterdam e Utrecht. Ciò non toglie che altre città olandesi non siano importanti. Ci si riferisce alla Provincia del Brabante con le città di Tilburg, Breda, Den Bosch ed Eindhoven, quest’ultima conosciuta non soltanto per le industrie della Philips ma anche per l’aereoporto regionale destinato ai voli low-cost

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europei, fra cui l’Italia. Al nord la città di Groningen e al Sud, nel Limburgo, la città storico-culturale di Maastricht. Oltre alle tipologie di vacanze classiche (culturale, montana, lacustre e balneare), per le quali si auspica una combinazione con pacchetti all inclusive, sarebbe opportuno porre maggiore attenzione alla terza età, ai nuclei familiari, con prodotti più congeniali quali wellness e vacanza attiva, in relazione alla ricchezza di variabilità ed opportunità di vacanze da effettuarsi in tutte le stagioni e per tutte le disponibilità finanziarie. 7) Miglioramento dell’assistenza alle imprese italiane Intensificazione dei progetti, in collaborazione con gli interlocutori del sistema turistico italiano pubblico e privato, per la creazione di sinergie e promozione delle specificità territoriali. Migliorare la qualità degli incontri tra l’offerta italiana e la domanda olandese in occasione di workshops, fiere, borse, ecc. riducendo il numero delle iniziative senza piani concreti di commercializzazione. A disposizione delle imprese italiane, aggiornamenti delle analisi e tendenze di mercato. Incrementare il numero di viaggi di familiarizzazione per agenti di viaggio e stampa.

Bibliografia

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