Paese nostro - Natale 2015

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nostro paese paese ANNO 31 N. 1 DICEMBRE 2015 GRATUITO nostro Periodico di notizie locali del Comune di San Bassano a cura della Biblioteca Comunale M.G.Vida Piazza mons. Frosi, 3 - 26020 San Bassano (Cr) Autorizzazione del Tribunale di Cremona del 27.12.1985 1669. Presentazione di Gesù al Tempio Chiesa della B.V. del Rosario di Basso Serio

Transcript of Paese nostro - Natale 2015

nostropaesepaeseANNO 31

N. 1 DICEMBRE 2015GRATUITOnostro

Periodico di notizie locali del Comune di San Bassanoa cura della Biblioteca Comunale M.G.VidaPiazza mons. Frosi, 3 - 26020 San Bassano (Cr)Autorizzazione del Tribunale di Cremona del 27.12.1985

1669. Presentazione di Gesù al TempioChiesa della B.V. del Rosario di Basso Serio

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Supercoppa vinta a settembre 2015Calcio a 11 amatori

Anno 2014/2015 Calcio a 11 amatori, Campioni Provinciali

Terza divisione - Pallavolo, promozioneSeconda Divisione 2014/2015

Under 14 - Pallavolo, Campioni Provinciali 2014/2015

Under 10 - Pallavolo, Campioni Provinciali2014/2015

Under 16Vincitrice Volley Tim Cup 2015

LE ECCELLENZE DELLO SPORT SANBASSANESE

Carissime e carissimi, ogni anno davanti a Gesù Bambino troviamo la forza di ricominciare, di andare avanti, per-vasi da quell’intima gioia e da quella armonia che il Natale porta con sé. Così auspico siaanche per questo momento storico di grave crisi internazionale politica e sociale. E vorreiqui sottolineare che è, grazie a questo Bambino Gesù che posiamo nel presepe e cheogni anno torna a nascere in mezzo a noi, che siamo aperti all’accoglienza, allasolidarietà, declinando quotidianamente quel messaggio evangelico d’amoreche facciamo nostro e che è passato di generazione in generazione, di famiglia infamiglia, di casa in casa e che costituisce le radici, l’identità, i valori, la cultura ele tradizioni che sostanziano la nostra civiltà.E alla nostra comunità sanbassanese, con un tessuto sociale ancora coeso e posi-tivamente aperto, porgo i miei più cari auguri.Mi piace vedere San Bassano come unagrande famiglia in cui si evidenziano particolarità uniche in ogni ambito che fanno quelladifferenza che arricchisce e non destabilizza e che diffonde le nostre voci di concordia, dipartecipazione e di responsabilità.Auguri quindi a tutta la Famiglia sanbassanese ed a tutte le famiglie: alle giova-ni famiglie con un bagaglio nuovo di speranza e di amore che si irradia nel futuro; allefamiglie da poco residenti perché trovino una comunità inclusiva ed accogliente; allefamiglie “storiche” che da sempre sono qui, che hanno vissuto le trasformazioni dellanostra realtà e che vivono i cambiamenti attuali alla luce di forti valori della tradizione; al-le famiglie che per motivi diversi soffrono situazioni di incertezza e di dolore.E nella famiglia, pensiamo ai bimbi ed alle bimbe perché nessuno tolga la loro sponta-nea spensieratezza, ai giovani perché non affrontino la vita con superficialità e disinte-resse, ma prendano in mano con impegno, pur con tutte le difficoltà che conosciamo, il pre-sente su cui costruire il proprio futuro personale e sociale, ai meno giovani, fonte di sag-gezza e di esperienza, perché non siano relegati ai margini della società, ma insieme sianopartecipi e coinvolgenti,

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NATALE 2015

Gli auguri del Sindaco

Festa patronale 2015, il nuovo Vescovo di Lodi riceve la rappresentanza dei cittadini di San Bassano.

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alle associazioni di volontariato, tutte conineguagliabile vitalità perché continuino afare del nostro paese un ricco caleidoscopiodi iniziative,alla Scuola, istituzione educativa per ec-cellenza, alla Parrocchia ed all’Oratorio, fulcrocollaborativo con progettualità formative,sportive e ludiche,alla grande famiglia Fondazione Vi-smara - De Petri che costituisce una preziosarealtà nel nostro contesto territoriale,agli amici di Aquino perché si continui ilpositivo rapporto di amicizia che trova le ra-dici in situazioni di solidarietà vissute durante

la tragedia del secondo conflitto bellico,agli amici di Arceau a cui esprimiamo an-cora la nostra sincera vicinanza per i tragicifatti di Parigi,agli Amministratori per il gratuito impe-gno e per la preziosa collaborazione profu-si a favore del nostro paese ed ai dipendenticomunali che con il loro lavoro erogano ef-ficienti servizi alla cittadinanza.Carissime e carissimi, a voi tutti che sie-te nel mio cuore e nei miei pensieri,giungano i miei cari auguri di un BuonNatale e di un sereno Anno Nuovo.Un abbraccio affettuoso

Cesira Bassanetti

“Paese Nostro” è anche on-line. Lo trovi sul sito ufficiale del Comune di San Bassano:

www.comune.sanbassano.gov.it

Festa Patronale 2015. Ospiti gli amici di Aquino con il loro Sindaco, i Sindaci di Grumello e Crotta d’Adda (foto Bignami).

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In occasione del centenario dell’inizio dellaPrima Guerra Mondiale la locale sezione del-la Associazione Nazionale Combattenti e Re-duci ha indetto una borsa di studio rivolta agli alunni dell’Istituto Comprensivo M.G.Vida di San Bassano dal tema “Mai più Guer-ra”. Tra i vincitori particolare attenzione perla “sensibilità espressa” nella composizioneè risultato l’elaborato realizzato da GabrielaCondulet della classe 1ª A della scuola se-condaria. Il lavoro ha avuto anche il plausodel Presidente della Repubblica, cui era sta-to inviato, il quale ha mandato un messag-gio di saluto che si riporta di seguito.

Ecco il testo della composizione:

MAI PIÙ GUERRA!Insegnate a noi bambini, l’amore

e la bontà “seminatelo” in noi così laterra avrà un vero frutto.

Facciamo un salto nel passato, pensiamoalle guerre, non c’è periodo nella storia del-le popolazioni senza guerra... Noi uomini cisaremo pure evoluti, ma se torniamo adoggi le cose non sono cambiate perché cisono ancora le guerre. Come abbiamo fattoa non renderci conto che la guerra è del rut-to inutile? Noi bambini, cosa vi abbiamo fat-to? Perché la nostra infanzia deve essere di-strutta? Non è il mio caso, né quello dei mieiamici, ma altri innocenti bambini in questogrande diverso mondo sono vittime dellaguerra. Nel mondo c’è così tanta indifferen-za e cattiveria che mi stupisco della stupidi-tà umana, ci stiamo distruggendo da soli,versando sangue al posto di risolvere civil-mente i nostri problemi. Non mi aspettoche, dopo aver letto questa riflessione, lagente mi dia un premio o mi faccia i com-plimenti, vorrei solo capissero! Tante voltemi è capitato di sentire persone scherzare suquesto argomento di cui, non c’è assoluta-mente niente da ridere. La guerra non è ungioco, ma prendiamola così, immaginiamoche la guerra sa un gioco, molto crudo, dovese perdi, perdi tutto, perfino la vita, è ungioco macabro macchiato di rosso che quan-do finisce lascia indietro ondate di doloreper chi è sopravvissuto, che magari ha per-so una parte del corpo, forse ha perso unapersona a cui teneva... Le persone soprav-vissute hanno impresse nella loro mente laguerra, le bombe, i feriti e i morti e pensa-no a quest’ultimi piangendo e pensando:perché è morto lui/lei e non io?!Quindi la guerra non è un gioco, è una stu-pidaggine ripetuta molte volte che provoca

solo dolore, disperazione e un mare di ri-cordi purtroppo tutti negativi. La pace nelmondo è un sogno, ci credo, ma so che saràsolo un sogno finché l’uomo non capirà chela vita è la cosa più preziosa e non dobbia-mo distruggerla o “rubarla” agli altri o me-glio ‘’toglierla” perché rubando tieni per te,mentre le persone che uccidono l’unica cosache hanno è la coscienza “macchiata”.A volte la sera, penso alla prima e alla se-conda guerra mondiale. Una sera però feciun sogno che io non potrò mai dimentica-re: sognai Anna Frank (Anne) che era vicinoa me ed eravamo in un prato fiorito e gio-cavamo a palla, era stupendo quel paesag-gio... Anna era bellissima aveva la frangiaraccolta con una molletta e aveva gli occhipieni di felicità, poi ci rincorrevamo, ci sta-vamo divertendo tantofino ad un certo punto, quando il sorriso in-cantevole di Anna si trasformò in un “sorri-so rovesciato”, era triste ci eravamo ferma-te, non facevamo più niente, solo ci guar-davamo. I suoi occhi brillavano e iniziaronoa riempirsi di lacrime, fino a quando una la-

crima le scese sulla faccia, sentivo il mio cuo-re che si spezzava; non capivo perché pian-geva, ma vederla piangere mi soffocava, poiiniziava a chiedere aiuto. Mi ero concentra-ta così tanto sulle sue lacrime che non sape-vo più dove eravamo, il prato si trasformò inun campo di concentramento e lei era die-tro a quella specie di cancelli nazisti. Il miocuore era in frantumi. Mi svegliai e il sognofinì, ma provavo ancora dolore era come sela conoscessi, era come se fosse mia amica,a volte mi ritrovo ad urlare: “Anna! No! Tor-na qui!”. Quel sogno mi ha “marcata”, maè stato il più bel sogno, lei era stupenda.Quando penso a lei penso ad una grandeamica e provo felicità.Anna Frank, dovrebbe essere il simbolo del-la pace, ho letto il suo diario e anche quel-lo di Zlata Filipavic (guerra di Sarayevo). Zla-ta è stata più fortunata di Anna ed è so-pravvissuta, vorrei mandarle una lettera manon trovo il suo indirizzo!Penso a cos’è la guerra, è una macchia disangue impressa nelle nostre teste, è un ve-leno, è un serpente che ci attira sotto terra.

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1971. Foto ricordo con i cavalieri di Vittorio Veneto.

Quanti danni fa la guerra, distrugge la vita,ci distrugge, pensate ai bambini, a noi chesiamo la pace, per noi rinunciate alla guerrae teniamoci per mano, insieme possiamo co-struire un mondo migliore. Ecco una poesia:

Stop alla guerra! Costruiamo la pace per salvare la terra.La guerra tante persone porta sottoterraevitiamola eliminiamola tenendoci permano andremo lontano. Insieme faremoun mondo migliore ma non vogliamo le

parole. Le parole non servono a niente senon si mettono in pratica e per questo nonc’è bisogno di matematica ma la “materia”più importante; essere uomo, così sei dav-vero forte! E per uomo intendo una perso-na con grande cuore che è buono e pienod’amore. Vieni con me! Dammi la mano!Credimi, insieme andremo davvero lontanoma soprattutto saremo felici in un mondo

senza nemici.

Gabriela Condulet

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Caporal maggiore Boiocchi Libero Sergente Bergami Emilio

Decorato con medaglia d’argento v.mCaporale Bergami EmilioSoldato Bertolazzi Ernesto Soldato Bolzoni Cesare Soldato Bonati GiuseppeSoldato Boselli Giovanni Soldato Bossi RinaldoSoldato Brocca Angelo Caporale Calonghi Angelo Manfredo Tenente Capelli Pietro Soldato Cappellini FrancescoSoldato Capra Ernesto Soldato Caramatti Natale Luigi Soldato Carelli Giovanni Soldato Ceruti Giuseppe Soldato Cipelletti Giuseppe Soldato Destefani Stefano Soldato Dordoni OttorinoSergente Dovera Ercole Carlo

Decorato con medaglia d’argento al valor militareSoldato Fedeli Emilio Soldato Feraboli Benedetto Francesco

Decorato con medaglia di bronzoAppuntato Frigoli Giovanni BattistaCaporale Gagliardi SanteSoldato Gennari Angelo Soldato Germani Angelo Amilcare Soldato Ghilardelli Marino

Soldato Giudici Giovanni BattistaSergente Maggiore Guffi Amilcare

Decorato con due medaglie di bronzo al valor militareSoldato Lorenzini Francesco Soldato Lorenzini Giuseppe Soldato Luccini CarloSoldato Maffezzoni GiuseppeSoldato Maietti Francesco Soldato Manini DanieleCaporale Martelli ErnestoSoldato Milanesi AngeloSoldato Molinari GiovanniSoldato Morari Antonio Ragazzo del ’99Soldato Papa Giuseppe Caporale Parmigiani EmilioSoldato Persico AngeloSoldato Pisati Luigi Soldato Pisati PalmiroSoldato Platti AttilioSoldato Pollini Ernesto Caporal maggiore Rizzini Attilio Soldato Rodini CarloSoldato Rozza Ottavio AmbrogioSoldato Toselli DelfinoSoldato Viscontini Francesco Soldato Ungari Ernesto Soldato Zanchi BattistaSoldato Zanisi Giulio,

Decorato con croce al merito di guerraSoldato Ziglioli Francesco Rinaldo

RICORDIAMO I SOLDATI SANBASSANESI CADUTI DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE

ONORE AI CADUTI!!

Lettera dal fronte 28 dicembre 1914

“Cara “mama”,è passato Natale, il primo che ho trascorsolontano da casa , da Voi e da mio Padre. UnNatale triste e freddo nel cuore perché hosentito tanto la Vostra mancanza, cara“mama”, ma anche nello spirito perchéqueste trincee sono fangose e umide, nean-che il sole si è fatto vedere, e dopo tantigiorni di pioggia è incominciato a nevicaree solo nebbia, ghiaccio e neve sono statecompagne in quella Notte Santa. Mi è man-cato tanto il calore del camino della nostracasa, dell’atmosfera di questo giorno con ilpresepio e il pranzo tutti insieme, con le miesorelline e con il nonno. Il mio Capitano, per tenere alto il moraledella truppa, ha voluto che a mezzanottefacessimo un brindisi, con la grappa, perchéqui il vino lo bevono solo gli ufficiali e tutticantassimo, riuniti intorno ad un vecchioGesù Bambino di gesso che un soldato ave-va deposto dentro un elmetto, un canto diNatale che tutti conosceva-mo e così abbiamo intona-to “Tu scendi dalle stelle” emolti si sono messi a pian-gere perché questo Natale èdavvero brutto e tutti spera-no che questa guerra finiscain fretta. La cosa più bella,cara ”mama” è successa peròproprio il 25 dicembre. Findalla mattina non si sentivapiù sparare, anche i cannonitacevano e siccome la notteera stata gelida anche la neve,

che era scesa abbondante e aveva copertotutto, era ghiacciata. Qualcuno dalla trinceanemica aveva innalzato un abete con sopradei mozziconi di candela e questo scintilla-va nel bagliore mattutino. Nessuno capivacosa stesse succedendo finché un “crucco”con una bandiera bianca non uscì titubantedalla sua postazione e arrivato a metà dellaterra di nessuno mise sulla neve un fagottoe non tornava indietro, stava li ad aspetta-re. Allora un mio compagno, un giovine cheviene dalle montagne un po’ facilone, èuscito anche lui dalla nostra trincea e ha rac-colto il fagotto del “crucco”, che era lì chelo guardava con la bandiera bianca inmano. Dentro c’era un po’ di cioccolato edelle sigarette. Allora lui ha aperto la sua bi-saccia e ha tirato fuori un pacchetto di gal-lette e le ha date al “crucco” e si sono ab-bracciati. Così anche altri soldati hanno se-guito il loro esempio e in breve tempo laterra di nessuno si è riempita di ragazzi che

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Nella notte in cui cantano gli angelitacquero i cannoni

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pur non capendosi, perché non parlavano lastessa lingua e pur essendo nemici si ab-bracciavano e si scambiavano qualcosa, chiun bottone della divisa, chi un cucchiaio dilegno, chi qualcosa da mangiare. Poi tuttiincominciarono a cantare un canto di Nata-le ,ognuno in una lingua diversa, ma la me-lodia era la stessa e le voci salivano al cieloall’unisono, quasi scaldando quella freddamattina di dicembre. Qualcuno tirò fuori unpallone fatto di stracci e in breve tempo fuorganizzata una partita di calcio. Che bello“mama”, sembrava che la guerra non esi-stesse e che la fratellanza e l’amore avesse-ro vinto sull’odio. La Tregua di Natale duròfino a sera, quando qualcuno, forse più ma-linconico e che sentiva maggiormente lamancanza degli affetti, decise di abbatterecon un colpo l’alberello con le candele. L’in-

cantesimo si ruppe e ripresero a tuonare icannoni, e a sibilare i proiettili. Fu prodigio-so che quella tregua tra gli eserciti fosse sta-ta generata da un evento accaduto una not-te di duemila anni prima.Cara ”mama”, non so se questa lettera Viarriverà e se potrete leggere queste righe,ma se ciò accadesse ditelo a tutti : l’amoreha una grande forza e io l’ho provata di per-sona. Ed è stato bellissimo!Vi abbraccio tanto con tutto il bene di un fi-glio, abbracciate anche mio Padre e baciatecon affetto le mie sorelline e il caro nonno.

Il vostro amato figlioloOtto”

Questa lettera fa riferimento ad alcuni fattirealmente accaduti il Natale del 1914. l’an-no in cui iniziò in Europa la prima GuerraMondiale con le nazioni belligeranti Franciae Inghilterra che si erano schierate control’Austria, l’Italia parteciperà nel 1915. Suc-cesse dunque che in quel Natale molti sol-dati di entrambi gli schieramenti, di lorospontanea volontà e spesso contro gli ordi-ni dei propri comandanti, il 25 dicembre in-traprendessero una tregua, solidarizzandocon i nemici, scambiandosi doni, intonandonenie natalizie e disputando addiritturauna partita di calcio. Tutto ciò non si seppesubito. Gli alti comandi delle forze armatefecero di tutto per non far trapelare la cosa,ma da lettere scritte ai famigliari, da foto-grafie scattate in quel giorno e dalle noti-zie, prima timide e poi dirompenti, apparsesu alcuni giornali, il fatto fu noto a tutta lapopolazione. E provocò molto scalpore.L’amore vinceva sull’odio e questo i Governidegli stati belligeranti non lo potevano per-mettere. Ma la lezione fu chiara: controogni ordinanza e comando l’Amore fu vin-cente, almeno il giorno di Natale.

Maurizio Bonardi

1917. Cartolina inviata da Cirillo Magarini dal fronte allamoglie con gli auguri di Natale

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AD ASIAGO SUI LUOGHI DEL CONFLITTOUn nutrito gruppo di sanbassanesi ha parte-cipato il 5 e 6 giugno u.s. ad una escursione,organizzata dalla Biblioteca Comunale, adAsiago ed ai luoghi in cui si sono svolti iprincipali combattimenti della Grande Guer-ra. In occasione del centenario dell’eventoquesto è stato il modo di commemorare i ca-duti sanbassanesi, l’escursione ha infattiavuto il suo momento celebrativo con la de-posizione di una corona d’alloro da partedel consigliere comunale Rocco Brocca, de-legato del Sindaco, all’interno del sacrario diAsiago che raccoglie oltre 50.000 caduti e lalettura dei nomi dei caduti sambassanesi pe-riti durante questo conflitto. Si sono visitatianche i camminamenti e le trincee del mon-te Cengio nonchè il forte Campolongo, luo-ghi che sono stati teatro di terribili scontricon l’Esercito Austriaco. Molti dei parteci-panti hanno ricordato i loro parenti chehanno combattuto e sono anche morti du-rante questo terribile conflitto.

UN CONCERTO PER RICORDARE I CADUTILa sera del 19 giugno, mentre un tempora-le si avvicinava minaccioso, si è tenuto inPiazza del Comune, organizzato dalla Am-ministrazione Comunale, un concerto com-memorativo per ricordare i fatti e i cadutidella guerra 1915/18. L’esibizione tenutadal coro ANA di Cremona ha proposto i bra-ni più significati e toccanti del repertoriomusicale alpino, inerenti il conflitto bellico.È stata l’occasione per ricordare tutti i sam-bassanese che hanno perso la vita durante ea causa della guerra. La generazione dei Ca-valieri di Vittorio Veneto ormai da temposcomparsa, lascia nelle mani delle istituzio-ni sensibili, enti ed associazioni di categoria,i valori di patria e libertà che furono difesianche con la vita sui campi di battaglia enelle trincee e li porta a conoscenza dellefuture generazioni affinchè il dramma del-la guerra non si ripeta e perché tutto ciònon sia dimenticato.

M.B.

Nel primo centenario della Grande Guerra

Cerimonia di commemorazione al sacrario di Asiago

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Sono andato a trovare Luciano Fiamenghi perchiedergli della sua passione per il presepio.Già sul tavolo della sala ne è collocato uno infase di ultimazione.Mentre lo osservo, Luciano mi invita ad apprez-zare la prospettiva che dà alla scena profonditàe realismo.La Sacra Famiglia è posta in una splendida ca-panna con pareti di sughero all’interno, mentreil tetto è formato da centinaia di piccole tegoletipo marsigliesi, perfettamente allineate. Da-vanti della capanna, ha posizionato un frontalerealizzato con tantissime scaglie di corteccia dipino, poi tagliate, limate a misura e incollate suun pannello di legno, così da sembrare vero. Al-l’interno, dietro le statuine della Natività e se-parati da una mangiatoia, si vedono il bue el’asinello, immancabili in ogni presepio. Dietrola mangiatoia, il muro avrebbe dovuto esserechiuso ma, per alleggerire la struttura della ca-panna, Luciano mi spiega che ha preferito apri-re delle finestre che possono richiamare lo stilegotico perché di forma ogivale. Intanto Lucianocontinua a parlare del presepe, di questa suapassione nata sin da bambino, quando aiutavail fratello Livio ad allestirlo nel camino di casa.Mi ricorda che fino a qualche decennio fa, intutte le case il presepio era fatto dentro il cami-no: la carta blu cosparsa di stelle dorate venivausata come sfondo per il cielo, i ceppi di legnoper le montagne, il muschio copriva le parti pia-neggianti ed i sentieri erano segnati con la se-gatura, i laghetti erano di specchi e la neve eraspruzzata con la farina bianca. Nulla mancava:la capanna della Natività, le statuine, le case, ilcastello di re Erode, ed altri oggetti utili per farsì che il presepio diventasse sempre più bello. Ildesiderio di Luciano, però, era quello di co-struirsi da solo gli oggetti del paesaggio che ca-ratterizza il presepe. Così, una ventina di annifa, decise di iscriversi all’Associazione presepistidi Pizzighettone. La sua abilità e inventiva eranotalmente spiccate che quando portò presso l’As-sociazione il suo primo presepio ambientato inuna cascina, nessuno credeva che l’avesse co-struito lui. Luciano fu anche l’inventore delle te-gole tratte dalle canne palustri raccolte negli

stagni o vicino ai fossi: le tagliava a misura, le di-mezzava, le allargava ad un’estremità perché,dice, la tegola vera è più larga da una parte estretta dall’altra e, infine, le incollava su unabase di cartone. È stato l’iniziatore della costru-zione delle palme fatte con la carta Pirkka il cuitronco è un ramo dell’Araucaria, una varietà dipino che possiamo trovare nei nostri giardini. Vi-ste la sua abilità e la sua bravura nel realizzarel’oggettistica che viene usata dai presepisti, perben dieci anni ha insegnato, presso l’associazio-ne medesima, la tecnica per realizzare i cespu-gli, gli attrezzi usati dai contadini come le scopedi varie fogge e materiali, i rastrelli, i badili fat-ti con il piombo o con la carta stagnola, le segheper tagliare la legna, le damigiane fatte con itappi di sughero delle bottiglie di vino, le scale,le tegole, le pannocchie del granoturco realiz-zate con i gessetti della lavagna e altre piccoleopere d’arte costruite con fantasia e materialipoveri e all’apparenza insignificanti, ma che, seusati bene, danno unicità creativa al presepio incui si evidenzia bene la lunga esperienza di Lu-ciano come lavoratore della terra nella cascinadi famiglia. Oltre a Pizzighettone, ha insegnatoa San Nicolò (PC), a San Colombano (LO), a Lodicittà, a Rimini, a Castiglione delle Stiviere (MN),a Cantù (CO) e in altri paesi dove era richiesta lasua competenza. I suoi quaranta presepi realiz-zati evidenziano il paziente lavoro di ricerca e distudio sempre animato da un profondo amoreper la grande tradizione del Presepe.

Rocco Brocca

Come fare un bel presepio

Luciano Fiamenghi con un suo presepe

Per la Regione Lombardia questa estate2015 è stata il “TEMPO di Expo”; a fine ot-tobre si è infatti concluso Expo 2015 che haavuto luogo a Milano. L’Expo nel TEMPO: Expo è l’esposizione uni-versale mondiale nella quale, secondo gli in-tenti delle prime edizioni, tutti i paesi par-teciparti mettevano in mostra il meglio del-la tecnologia, della scienza, delle arti e del-la cultura della loro nazione. Il primo Exposi è tenuto nel 1851 a Londra e ogni cinqueanni il BIE, il comitato organizzatore, hacambiato nazione fino ad arrivare al 1889quando venne scelto Parigi per festeggiarei cent’anni dalla Rivoluzione Francese. Que-st’edizione è passata alla storia per la co-struzione della Tour Eiffel, simbolo di quel-l’Expo, e che inizialmente doveva essereun’installazione temporanea, ma che diven-tò uno dei simboli della città. L’Italia haospitato diverse edizioni di Expo, ma cinqueanni fa in una serrata gara con Izmir, cittàdella Turchia, venne scelta Milano qualesede per l’edizione 2015.Il TEMPO del tema: l’Expo di Milano avevacome tema “Nutrire il Pianeta, Energia perla Vita” (Feeding the Planet, Energy forLife), un problema, quello della nutrizione edel diritto al cibo, che sta diventando sem-pre più presente nelle nostre vite e che nondeve più essere rimandato, ma che deve es-sere affrontato dai singoli paesi e dal mon-do intero con determinazione e strategievincenti. Questa tematica ha inteso include-re e trattare tutto ciò che riguarda l’alimen-tazione, dall’educazione alimentare allagrave mancanza di cibo che affligge moltezone del mondo, dalla difesa del suolo alla

proprietà della terra, dall’acqua ai cambia-menti climatici. Ogni paese partecipante hacostruito un proprio padiglione e trattato iltema scelto in modo diverso e sensibilizzatoin varia maniera i visitatori a non sprecareinutilmente il cibo e a cercare coltivazionialternative in modo da affrontare e risolve-re il problema della fame.TEMPO di DURATA: l’expo è durato ben seimesi, mesi che sono passati velocemente,l’esposizione, infatti, fu inaugurata, il 1maggio 2015, anche se non tutti i padiglio-ni erano completi, ed è terminata il 31 ot-tobre. Expo si è concluso con musica, fuochi d’arti-ficio e una cerimonia di chiusura con 5milainvitati, tra cui il Presidente della Repubbli-ca che nel suo discorso ha parlato di “sfidavinta”, e con la consegna delle bandiere adAstana 2017 e a Dubai 2020, città ospitantile prossime edizioni della kermesse.È TEMPO per un cibo nuovo per affrontareil problema della fame? Tra le curiosità e lenuove proposte incontrate in questa esposi-zione vi sono stati hamburger a base di car-ne di coccodrillo, zebra e pitone nonché sa-shimi di pesce palla. confezioni di insetti inscatola, vietati all’interno del territorio eu-ropeo sono state degustate e presentati du-rante tutta la manifestazione. Proprio alcu-ni paesi che hanno il problema del cibo, so-prattutto quelli dell’area africana, sono sta-ti i principali promotori di questa nuovomodi di mangiare.TEMPO d’attesa: nelle ultime settimane diEXPO c’è stato da discutere per uno motivosolo : le code. Ore e ore d’attesa per acce-dere ad alcuni dei padiglioni più visitati, maanche semplicemente per recarsi ai ristoran-

12 • Dicembre 2015 paese nostro

“TIME IS ON OUR SIDE” - Mike Jagger

A tempo di Expo

ti o alla toilette. Infatti per alcuni padiglio-ni si è arrivati fino ad avere ben dodici oredi coda.Non c’è più TEMPO per procrastinare le pro-blematiche legate all’acqua al cibo e allanutrizione nel mondo. La FAO si è postacome obiettivo di dimezzare entro il 2015 ilnumero di coloro che nel mondo soffrono lafame. I governi di tutti i paesi sono chiama-ti ad affrontare il problema in modo politi-co, ma soprattutto sociale e culturale, inmodo coordinato per far si che la più gran-de guerra del nostro secolo, quella contro lafame, possa essere vinta. TEMPO di bilanci: il bilancio quantomenonei numeri è stato positivo, con 157 Paesirappresentati, 21,5 milioni di visitatori.Qualcuno ha criticato, che il tema trattatonon è stato sufficientemente esaustivo eche il problema della fame nel mondo ri-marrà un problema irrisolto. Anche la peti-zione per firmare la Carta di Milano “Attod’impegno per cittadini, associazioni, im-prese e istituzioni. Uno strumento di citta-dinanza globale per affermare il diritto alcibo come diritto umano fondamentale,verso i prossimi Obiettivi del Millennio del-le Nazioni Unite”, con le sue 1.5 milioni difirme, firme raccolte all’interno della mani-festazione, potrebbe rimanere solo una bel-

la iniziativa se non vi saranno a seguito fat-ti che metteranno in pratica ciò che questodocumento auspicava.Il TEMPO futuro di Expo: tanti si stannochiedendo che cosa rimarrà di questo Expoe per cosa verranno utilizzate alcune dellestrutture rimaste come Palazzo Italia, l’Al-bero della Vita e l’Open air theater. Settedei nove cluster tematici che con le oppor-tune modifiche verranno adibiti ad uso sco-lastico per progetti con scuole e con impre-se private, le strutture di servizio (bar, bagnie uffici delle forze dell’ordine), i tre edificidel Future food district della Coop, dell’Au-ditorium e del Conference Center sono tut-te strutture che potrebbero essere utilizza-te per la XXI Triennale Internazionale deldesign, in programma a Milano.Il simbolo dell’Expo più ammirato e visitatoè stato l’Albero della Vita. Una struttura cheracchiude nel suo nome il legame della vitacon la terra da cui essa nasce. L’ideatore diquesta installazione ha saputo stupire coneffetti scenici, sonori, luminosi e acquatici,ma tutto ciò è rimasto solo un’affascinatespettacolo serale che non ha minimamenteaffrontato quello che era il principale e ini-ziale problema della manifestazione.

Viola Maria Chiozzi

paese nostro Dicembre 2015 • 13

IL COMITATO COMMERCIANTI EIMPRENDITORI CON IL PATROCINIODEL COMUNE ORGANIZZA PER

MERCOLEDÌ 6 GENNAIOALLE ORE 16,00

PRESSO LA PALESTRA COMUNALE UNA

GRANDE TOMBOLATACON RICCHI PREMI

L’EPIFANIA TUTTE LE FESTE SI PORTA VIA! TRASCORRIAMOINSIEME QUESTO POMERIGGIO DI DIVERTIMENTO E DI FESTA!

CALENDARIO PER LA RACCOLTA RIFIUTIDURANTE LE FESTIVITÀ NATALIZIEDAL 23 /12/2015 AL 03/01/2016

Mercoledì 23/12 - recupero del 25/12Giovedì 24/12 - PIAZZOLA RIFIUTI APERTAVenerdì 25/12 - RACC. RIFIUTI P/P SOSPESA

(si recupera mercoledì 23/12 umido e multiracc)Sabato 26/12 - PIAZZOLA RIFIUTI CHIUSA

Mercoledì 30/12 - recupero del 1/1Giovedì 31/12 - PIAZZOLA RIFIUTI APERTAVenerdì 1/1 - RACC. RIFIUTI P/P SOSPESA

(si recupera mercoledì 30/12 umido e multiracc)Sabato 2/1 - PIAZZOLA RIFIUTI APERTA

14 • Dicembre 2015 paese nostro

Tutto ebbe inizio da un pannello pubblicitariodegli anni '60 dei gelati marca “Besana”.Lo scovai circa 3 anni fa nella cantina di unvecchio bar che stavo ristrutturando e appenalo vidi, mi balenò l'idea di esporlo al consue-to mercatino Svuotasoffitta di San Bassano.Spronato più volte da parenti e amici cedettidefinitivamente alla tentazione di partecipa-re all'evento; inutile dire che coinvolsi tutta lamia famiglia a scovare in tutta la casa ogget-ti e mercanzie varie ormai in disuso come ivecchi libri di quando ero fanciullo, un paio dipattini a rotelle, alcune racchette da tennis eattrezzi di una volta, ormai danneggiati dagliinesorabili segni del tempo e dalla ruggine.Una volta raccolto il tutto chiesi a Simonecome partecipare, inviai la mail ed eccomi adattendere il grande giorno che, in men chenon si dica, arrivò condito da una leggera fo-schia che, non nascondo, aggiungeva ancheuna sorta di magia e di atmosfera all'evento.Tutto intorno a me è un brulicare di uomini edonne “furestéer” (come siamo soliti chiama-re noi sambassanesi veraci coloro che proven-gono dai paesi limitrofi) impegnate a scarica-re le loro auto strabordanti di oggetti e og-gettini ed allestire i banchetti in perfetto or-dine, per permettere agli avventori di facili-tarli nella loro scelta.Inizialmente rapito dalla situazione per medel tutto nuova, sento la voce di Alice che miriporta alla realtà e che mi ricorda che anchenoi avremmo giusto un “paio” di cose da sca-ricare dall'auto!Ultimata la disposizione della bancarella eccoche inizio a fare affari! Rimango stupito dalrepentino interessamento degli altri esposito-ri che, prendendo l'iniziativa con spirito dia-metralmente opposto rispetto al mio, si avvi-cinano per contrattare l’acquisto.Col passare del tempo aumenta anche l'af-fluenza del pubblico e in particolare mi colpi-

sce un passante che rimane affascinato daquel famoso pannello in latta e dalle racchet-te da tennis. La mente viaggia veloce, e i ri-cordi di gioventù affiorano come in un cre-scendo rossiniano! Che emozioni ricordandola mia infanzia quando con mio nonno Savino“se 'ndàa zò de l'Umòn” a comprare la “Cop-pa dei Piccoli” e come dimenticare, in tempipiù recenti, gli entusiasmanti tornei organiz-zati dal compianto, mitico Gabriele sul campoin terra rossa dell'oratorio, uno dei pochi cam-pi della provincia in questa particolare super-ficie e che per questo motivo accoglieva nellabella stagione giocatori non solo sambassane-si!La giornata passa veloce, ma realizzo che èancora foriera di ricordi. In particolare quan-do mi si avvicina un avventore che mi chiedela storia di un paio di pattini a rotelle che oggidefiniremmo “vintage”. Ebbene quel paio dipattini arrivano direttamente dagli anni '70

(Svuota) soffitta dei ricordi

Le signorine Bosi: Ester e Angela.

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1669 Pittore ignoto, Presentazione diGesù al Tempio. Chiesa B.V. del Rosario diBasso Serio in San Bassano

Nella seconda metà del XVII secolo la Confra-ternita del S. Rosario di San Bassano, che ave-va la sua sede nella chiesa della Madonna delRosario di Basso Serio, fece intagliare unanuova e grande ancona lignea per l’altaremaggiore, dorata e dipinta, dove potesse tro-vare posto la statua di Maria e tutt’intornoquindici piccole tele raffiguranti i Misteri delRosario. L’ignoto autore dei dipinti ha lascia-to su quasi tutti la propria sigla A.M.B. e solosu uno la data di realizzazione: 1669. I piccoliquadri, seppur di non eccelsa fattura, rivendi-cano uno stile preciso e puntiglioso soprattut-to nei dettagli minuti di alcuni particolari del-le opere. La scena del terzo mistero gaudioso,ripresa in copertina, illustra la presentazionedi Gesù al tempio; raffigura Giuseppe, in se-condo piano, alle spalle di Maria, la quale èinginocchiata davanti all’altare della circonci-

sione. La figura di Maria è ben delineata, neitratti e nel colore, con una bella proporzionenel viso e nelle mani. Dietro l’altare il gran sa-cerdote Simeone ha tra le braccia Gesù, manon lo stringe a sé, piuttosto sembra lo “mo-stri”, il suo viso ben definito con una lungabarba bianca porta in testa una mitria, sim-bolo dell’appartenenza religiosa. Ai suoi pie-di una fanciulla vestita di giallo stringe nellemani un cesto con le colombe sacrificali, col-pisce il suo abito ben delineato. A creare l’ef-fetto dell’interno del tempio l’artista ha di-pinto sullo sfondo un tendaggio (il velo deltempio) trattenuto da alcune nappe, quasi amostrare qualcosa che in quel momento si è…“svelato”. Una finestra illumina la scena einonda di luce le figure. Sul pavimento da-vanti alle ginocchia di Maria la sigla ben inevidenza A.M.B.La liturgia ricorda la festa della Presentazionedi Gesù al tempio il 2 febbraio giorno dellacandelora.

M.B.

La foto di copertina

spiego io, quando cioè, complice il periodo diausterity, non si poteva utilizzare l'automobi-le e giocoforza bisognava trovare mezzi di lo-comozione, diciamo così,“alternativi”.L'episodio più bello però arriva verso seraquando tutti, bene o male, stiamo per inizia-re a “sbaraccare” le nostre rispettive banca-relle: si avvicina un bimbo attratto da un vec-chio atlante, ma la mamma non glielo vuolecomprare con la scusa che ne hanno già tantia casa. Quel bambino però mi ricorda tanto ilmio Simone quando, più o meno alla sua età,anch'egli divorava gli atlanti geografici. Allo-ra rivedendo mio figlio in quel bambino deci-do, in barba alla mamma, di regalargli quelvecchio atlante! Poco importa se c'era ancora

raffigurata la Germania divisa o la Jugoslaviaunita, vorrà dire che più che la geografia im-parerà la storia!Piccole chincaglierie, vecchi libri un po' impol-verati, i giochi da tavolo che usavano i miei fi-gli quando erano piccoli. Oggetti che mi han-no accompagnato nella mia vita di uomo, ma-rito e genitore. Oggetti per me ormai inutili,ma che per altri possono ancora dare tanto.Questo è lo spirito, disfarsi di qualcosa di su-perfluo che si trasforma in qualcosa di utile.Una splendida giornata, pregna di ricordi, chenemmeno il freddo pungente di fine novem-bre è riuscito a scalfirli.

Gabriele Feraboli

Nell’approssimarsi delle prossime festività,desidero formulare agli alunni, ai loro geni-tori, a tutto il personale e a tutti coloro checollaborano con la scuola, i miei più sinceriauguri di un buon Natale e auspicare pertutti un nuovo anno ricco di pace, salute eserenità, nonché di sempre maggiori soddi-sfazioni professionali e personali.Nell’accettare l’incarico di reggenza del-l’Istituto Comprensivo “M. G. Vida” ero con-sapevole di assumere un impegno gravoso,ma, nel contempo, stimolata dalle poten-zialità che questa esperienza poteva offrir-mi, dal momento che avevo già esperienzadell’ambiente sia come dirigente scolasticoche, in passato, come genitore.Anche in quest’anno scolastico, la varietàdell’offerta formativa proposta dalle nostrescuole renderà possibile offrire ai nostri ra-gazzi occasioni sempre maggiori di crescitaculturale e sociale. Come è ben esplicitatonel documento Piano dell’Offerta Formati-va, l’obiettivo primario, la Mission del nostriIstituto, è quella di “Fornire agli alunni am-bienti didattici stimolanti e diversificati e si-stemi atti a sviluppare l’apprendimento performare, in base alle caratteristiche specifi-che di ognuno, le competenze e le skills ne-cessarie a favorire la crescita personale, laconquista della propria identità, del proprioruolo e l’inserimento attivo nel contestoeconomico e sociale di vita.”Il perseguimento di questi obiettivi si tradu-ce operativamente nell’azione didatticaquotidiana, nei percorsi curricolari e nellaprogettazione, che rappresenta un amplia-mento dell’offerta e fornisce agli alunni ul-teriori stimoli e motivazioni per arricchire illoro percorso di apprendimento e di forma-zione personale.Numerosi sono i filoni di ampliamento e svi-

luppo caratterizzanti la nostra offerta for-mativa.Un filone importante è senz’altro quello le-gato all’apprendimento delle lingue stra-niere con percorsi di ampliamento nellaScuola Secondaria che comprendono corsipomeridiani di Lingua spagnola per leclassi seconde e terze, corsi pomeridiani dipreparazione a sostenere l’esame DELF perla lingua francese e organizzazione di sog-giorni all’estero durante il periodo estivo.La scuola è molto sensibile alle esigenze delmondo attuale che mettono in primo pianola comunicazione fra popoli e persone e in-tende offrire agli alunni tutte le possibilitàper permettere loro di sentirsi parte inte-grante della comunità e del mondo.Un altro filone è senz’altro quello della mu-sica, che si attua a partire dai più piccolialunni della scuola primaria con la ormaiconsolidata formazione del Coro, che ac-compagna la scuola nelle varie occasioniistituzionali e di festa, per arrivare al pro-getto Musica d’assieme, in collaborazio-ne con il Corpo Bandistico locale, che con-sente agli alunni l’approccio ad uno stru-mento musicale. Numerosi sono gli obietti-vi formativi che è possibile raggiungere tra-mite queste attività, dallo sviluppo delle ca-pacità percettive ed espressive degli alunnialla maturazione di un positivo atteggia-mento di autostima e di sicurezza.Va segnalata inoltre la promozione della tu-tela della salute e del benessere, che si attuainfondendo e rafforzando l’importanza del-la prevenzione, della sicurezza, della salva-guardia dell’ambiente e delle risorse, e sti-molando nei bambini e nei ragazzi l’acqui-sizione di saperi, abilità e comportamenti,che li aiutino a diventare persone sane, au-tonome, cittadini attivi e responsabili nel-

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Scuole di San Bassano: attive, vivaci e vitali

l’ambito della comunità. Questa attenzionesi traduce in numerosi progetti ed attivitàquali la creazione di un orto a scuola e lacollaborazione con il gruppo ANAI della lo-cale Protezione Civile per la costruzione dipercorsi di educazione alla sicurezza consa-pevole.Non bisogna dimenticare che questi percor-si prendono l’avvio nella Scuola dell’In-fanzia, che accoglie i bambini al loro in-gresso nel percorso scolastico e svolge concompetenza il compito importantissimo difar maturare l’ identità e l’autonomia, gra-zie all’attenzione ai bisogni degli alunni enel rispetto delle potenzialità individuali.Nell’ambito delle attività legate alla convi-venza civile vanno ricordati i lavori e le ma-nifestazioni legate alla commemorazionedel centenario della prima guerra mondialein collaborazione con l’AssociazioneCombattenti e Reduci. Grazie all’interes-samento della presidente Sig.ra GiuseppinaCapelli l’elaborato vincitore del concorso ègiunto all’attenzione del Presidente dellaRepubblica. Altra fonte di ispirazione è lacollaborazione con l’importante realtà del-l’Istituto Vismara per la realizzazione dipercorsi comuni.

È evidente pertanto che la costruzione dipercorsi formativi validi si attua soprattuttograzie alle collaborazioni con le Ammini-strazioni Comunali, con le parrocchie, con leassociazioni e con tutte le realtà che opera-no a vario titolo nel territorio. La sinergiache si crea rende bene l’idea di una comu-nità educante nella quale la crescita dei no-stri bambini e ragazzi può svilupparsi con lemigliori opportunità. In particolare la stret-ta collaborazione con l’AmministrazioneComunale di Santano, comune sede del-l’Istituto Comprensivo, ha consentito allostesso Istituto di progredire nel tempo, rag-giungendo obiettivi di qualità.Per questo mi è gradita l’occasione per rin-graziare di cuore tutti coloro che concorro-no alla crescita del nostro Istituto Compren-sivo con il lavoro quotidiano, con l’aiutoconcreto, con i suggerimenti, le proposte, lecritiche costruttive, formulando l’auspicioche la scuola possa continuare a rappresen-tare la comunità che promuove il dialogo, ilconfronto, aperta alle nuove prospettive,senza dimenticare le esperienze passate.

Il dirigente scolastico reggenteMaria Simonetta Bianchessi

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Festa Patronale di San Bassiano Vescovo PATRONO DELLA COMUNITÀ CIVILE

19 gennaio 2016MARTEDÌ 19 GENNAIO 2016 ore 18,30. Solenne celebrazione nella nostrachiesa parrocchiale presieduta da mons. DanteLafranconi, Amministratore Apostolico, a cuiparteciperanno le autorità civili con le insegnecomunali e tutte le Associazioni di Volontaria-to. Offerta della cera da parte del Sindaco.

DOMENICA 24 GENNAIO 2016ore 15,00. Presso la palestra comunale pre-miazione dei cittadini benemeriti e degli stu-denti che si sono distinti nell’anno scolastico2014/15. Saluto di benvenuto ai nuovi nati econsegna della bandiera italiana e della Costi-tuzione ai neodiciottenni.

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SERVIZI COMUNALI GIORNI E ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO

COMUNE DI SAN BASSANOPiazza Comune, 5Tel.0374/373163 -373566 digitare:1 per servizi demografici e segreteria2 per ufficio tecnico3 per ufficio ragioneria e tributi4 per ufficio assistente sociale 5 per ufficio protocollo, servizi cimiteriali e attivitàculturali

fax 0374/373234 - 0374/371819e-mail: [email protected] web: www.comune.sanbassano.gov.it

SINDACOMartedì dalle 15.00 alle 17.00giovedì e sabato dalle 10.00 alle 12.00 o su appuntamento

UFFICI DEMOGRAFICI E SEGRETERIA (piano terra)Dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00Martedì dalle 10.00 alle 17.00Sabato dalle 10.00 alle 12.30

UFFICIO TECNICO (piano ammezzato)Fax 0374/371819 Martedì e venerdì dalle 10.00 alle 12,30

ASSISTENTE SOCIALE (piano terra)Martedì dalle 14.00 alle 17.00Venerdì dalle 10.00 alle 13.00

POLIZIA LOCALE (ufficio Piazza Comune, 1)Tel. 0374/371818

BIBLIOTECA COMUNALE M.G.Vida Piazza mons. Frosi 3Tel. 0374/372073Lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 17.30Martedì dalle 20.30 alle 22.00 (esclusi gennaio e feb-braio)

CIMITEROEstivo: tutti i giorni dalle 7.30 alle 20.00Invernale: tutti i giorni dalle 7.30 alle 18.00

PIAZZOLA RIFIUTIEstivo: giovedì dalle 15.00 alle 18.00

sabato dalle 9.00 alle 12.00Invernale: giovedì dalle 14.00 alle 17.00sabato dalle 9.00 alle 12.00

RACCOLTA RIFIUTI PORTA A PORTARACCOLTA UMIDOMartedì e Venerdì dalle ore 7,00RACCOLTA SECCOMartedì dalle 7.00MULTIRACCOLTA (carta, vetro, plastica e lattine) Venerdì dalle ore 7,00

MERCATO (Piazza Kennedy e Via Locatelli)Sabato dalle 8.00 alle 12.00

ANAGRAFE E STATO CIVILEPOPOLAZIONE AL 30.11.2015maschi 1.060femmine 1.133Tot. N. 2.193Tot. Famiglie N. 859di cui stranieri maschi 152 - femmine 125Tot. N. 277(Popolazione al 30.11.2014:Tot. N. 2.192 - di cui stranieri 292)

MATRIMONI DAL 01.01.2015 AL 30.11.2015 (sia civili che religiosi)Celebrati in San Bassano n. 6 ed in altri Comuni n. 5(nell’anno 2014 N. 5)

DECEDUTI DAL 01.01.2015 AL 30.11.2015 TOT. N. 89(nell’anno 2014 tot. N. 97)Di San Bassano: tot. 38 (compresi i residenti ospitidella Fondazione Vismara) (maschi 10 - femmine 28).Di altri paesi (deceduti in Istituto Vismara): tot. 51

NATI DAL 01.01.2015 AL 20.12.2015 N. 16(nell’anno 2014 tot. N. 13 maschi 3 - 10 femmine)N. 10 MASCHI N. 6 FEMMINE

- MATILDE - AARON- MEHTAB - LEO- PIETRO - NAVJOT- HARKIRAT - AMNA- MARIA - SIMONE- RICCARDO - IRENE ROSA- CAMILLA - GIOVANNI- NOEMI - EDOARDO

HANNO OTTENUTO LA CITTADINANZA ITALIANA N. 24 CITTADINI STRANIERI

REDAZIONE:Biblioteca Comunale M.G. VidaPiazza Mons. Frosi, 3 - San BassanoTel. 0374/372073 - 373566 int. 5Fax 0374/373234 - 371819e-mail: [email protected] web: www.comune.sanbassano.gov.itDIRETTORE RESPONSABILE: Mola ErminioSEGRETARIO DI REDAZIONE: Bonardi Maurizio

Edizioni Fantigrafica, CremonaStampato nel dicembre 2015Tiratura 600 copie - distribuzione gratuitaGrazie a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questa edizione

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Vincitori Trofeo Don Eugenio Mondini

“IL TEMPO PER LEGGERE, COME IL TEMPO PER AMARE, DILATA IL TEMPO PER VIVERE”

Daniel Pennac

NOVITÀ LIBRARIE IN BIBLIOTECALUCINDA RILEY, Le sette sorelleCARLA MARIA RUSSO, La bastarda degli Sforza CORINA BOMANN, La signora dei gelsominiDANIELLE STEEL, Pegaso - Le ali del destinoCAMILLA LACKBERG, Il segreto degli angeliSURAYA SADEED, Le lezioni proibite GIUSEPPINA TORREGROSSA, Il figlio maschioNICCOLO’ AMMANITI, Anna CORRADO AUGIAS, Le ultime diciotto ore di GesùMAURIZIO DE GIOVANNI, Anime di vetro SARA RATTARO, Sulla sedia sbagliataDAVID LEAVITT, I due hotel FrancfortMARCO BUTICCHI, Il segno dell’aquila

ALEX CORLAZZOLI, Gita in pianuraANDREA VITALI, Le belle CeceGLENN COOPER, La porta delle tenebrePAULA HAWKINS, La ragazza del treno

PRONTI PER IL PRESTITO!IL CONSIGLIO DEL BIBLIOTECARIO: Carla Maria Russo, LA BASTARDA DEGLI SFORZALa vita e le opere di Caterina Riario Sforza, un po’di romanzo, un po’ di storia, la biografia al femmi-nile di un personaggio poco conosciuto.

Alex Corlazzoli, GITA IN PIANURALa vita e le tradizioni dei nostri paesi raccontati inmodo non nostalgico da un maestro di Offanengo.

Marta Cavalli, Medaglia d’Oro ai Campionati Europei su pista nell’inseguimento a squadre

Nicolas e Giulia Maffezzoni,disciplina karate stile shotokan.

LE ECCELLENZE DELLO SPORT SANBASSANESE

Un Augurio per un felice Natalee Buon Anno Nuovo

Anni ’60, foto Bernabè. Campagna sanbassanese in inverno.