Padova e provincia in bicicletta: itinerari ed escursioni.

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Padova e provincia in bicicletta: itinerari ed escursioni. icicletta.

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5 escursioni ad anello e 5 itinerari lineari per scoprire Padova e le principali destinazioni del Veneto in bicicletta.

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Padova e provinciain bicicletta:itinerari ed escursioni.

icicletta.

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La provincia di Padova è uno scrigno di straordinaria ricchezza: città d’arte, colline, laghi, lagune, castelli medioevali, borghi rurali e aree termali, il tutto collegato da una fitta

rete di vie d’acqua. La sola chiave di accesso alla completa rivelazione di questo tesoro è la bicicletta. Nessun altro mezzo di locomozione offre infatti al viaggiatore la velocità ideale per cogliere la multiforme bellezza dei paesaggi, la libertà di spostamento e la gratificazione fisica che può dare una piacevole escursione su due ruote.

Con questa nuova pubblicazione la Provincia di Padova e l’azienda Turismo Padova Terme Euganee invitano tutti, dai ciclisti più allenati alle famiglie con bambini, a scoprire i

migliori percorsi cicloturistici del padovano. Un ampio ventaglio di proposte che stanno diventando vere e proprie piste ciclabili. Queste sono ideali per praticare lo slow bike ovvero la dimensione dolce, lenta e curiosa del cicloturismo, quella che per essere vissuta ha bisogno di una bicicletta scorrevole ed affidabile e di strade pianeggianti, prive di traffico, dove sia possibile incontrare persone, visitare città e scoprire paesaggi e specialità gastronomiche. I percorsi qui descritti infatti seguono per lo più gli argini dei fiumi e dei canali che bagnano in lungo e in largo la provincia. Tale peculiarità offre al cicloturista la possibilità di raggiungere Padova dalle principali destinazioni turistiche padovane e venete, pedalando su strade panoramiche e pianeggianti.

Grazie al cicloturismo la Provincia di Padova intende valorizzare la fruizione dei corsi d’acqua dando a questi una nuova ragione ambientale e ricreativa. Tra le piste, quella

che collegherà Padova a Treviso farà eccezione, perché sarà realizzata in parte su una ferrovia dismessa: la Treviso - Ostiglia. Anche in questo caso, grazie alla bicicletta si potrà recuperare un brano di storia minore della nostra terra per trasformarlo in una delle piste ciclabili più belle d’Italia.

Le cinque escursioni e i cinque itinerari segnalati sono già percorribili e in alcuni casi sono oggetto di interventi di miglioramento che riguardano la sicurezza, la scorrevolezza del fondo e

la segnaletica. I percorsi sono stati individuati per lo più su piste ciclabili dove possibile, mentre nel resto dei casi utilizzano strade minori a basso traffico. Raccogliendo l’invito di visitare la provincia di Padova in bicicletta si farà l’esperienza di una vacanza indimenticabile all’insegna della scoperta, del divertimento e del benessere.

Le cicloviedella Provincia di Padova.

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Pedalare a Padova,per una vacanza in libertà.

PadovaL’avvicinamento ideale alla città è quello delle antiche vie d’acqua, mentre i migliori ingressi al centro storico sono attraverso le monumentali porte d’accesso delle mura rinascimentali. Seguendo queste strade si evita gran parte del traffico e si ha la possibilità di cogliere l’anima autentica di una città fondata oltre 3000 anni fa dai Veneti antichi sulla riva del fiume Medoacus (oggi Brenta). Una volta entrati nel centro non serve seguire un percorso particolare: tutte le strade portano nel nucleo storico della città, che è formato da un articolato sistema di piazze dove si affacciano palazzi, porticati e maestosi monumenti. Verso l’alto svettano le alte torri dei palazzi medioevali, i campanili e le cupole delle chiese che custodiscono le spoglie di grandi santi, come Antonio e Luca, oltre che capolavori d’arte come la cappella degli Scrovegni, interamente affrescata da Giotto.

I Colli Euganei A pochi chilometri da Padova, isolate nella pianura tra i fiumi Adige e Bacchiglione, si alzano ripide colline dai profili inconfondibili. Cuspidi appuntite poggiano su basamenti calcarei, indizio inequivocabile di antichi

eventi vulcanici. Le peculiarità dei Colli Euganei hanno giustificato l’istituzione di un parco naturale a tutela della straordinaria biodiversità e dell’immenso patrimonio artistico. Terre fertili e climi temperati hanno favorito l’agricoltura, i cui prodotti sono diventati eccellenti grazie al sapere di abili agricoltori. I colli sono anche meta ideale per il turismo lento e la vacanza attiva, grazie alla ricca rete di sentieri attrezzati. Gli amanti della bicicletta qui potranno trovare salite impegnative, percorsi per le mountain bike e facili escursioni per raggiungere città murate, ville e borghi affascinanti.

Terme Euganee bike e benessere Ai piedi dei Colli Euganei in direzione di Padova, si trova uno dei bacini termali più antichi e rinomati d’Europa: le terme di Abano, Montegrotto e Galzignano. Dalla felice combinazione di terme e bicicletta è nata una proposta di vacanza personalizzata all’insegna del benessere e del divertimento. Gli alberghi offrono biciclette da turismo e propongono facili escursioni da percorrere da soli o in compagnia per scoprire il territorio dei Colli Euganei.

Una provincia d’acqueLa provincia di Padova è anche una terra di acque. Pochi territori possono vantare una tale concentrazione di vie navigabili e corsi d’acqua naturali e artificiali. Verso nord si incontra il Brenta che scende dalle Dolomiti per attraversare la lussureggiante pianura tra risaie, campi di frumento e prati stabili. Ai confini con la provincia di Treviso i fiumi di risorgiva Tergola, Sile e Muson dei Sassi bagnano la pianura centuriata del Graticolato Romano. Il fiume Bacchiglione mette in comunicazione Padova con Vicenza da un lato e con la Laguna Veneta dall’altro. Verso sud, l’Adige segna il confine con il Polesine. Ai fiumi poi si aggiungono i canali che in alcuni casi (canale Battaglia, canale Piovego e canale Brentella) sono tra i navigli più antichi d’Europa, essendo stati costruiti oltre ottocento anni fa per fini commerciali, idraulici e difensivi.

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1) Padova, Prato della Valle.2) Padova, anello fluviale.3) Colli Euganei, monte Fasolo.4) Abano Terme, ingresso monumentale al Montirone.

P adova e bicicletta: un binomio che si rafforza nel tempo.

Grazie ai 150 chilometri di piste ciclabili urbane il capoluogo sta diventando una città a misura di bicicletta, mentre la provincia grazie ai percorsi turistici si candida ad essere il crocevia del cicloturismo veneto e del Nord Italia. Padova e la sua provincia sono una meta obbligata per quanti vogliono conoscere il lato più autentico del Veneto: città d’arte e di scienza, colline e mare, centri termali e borghi rurali, vie d’acqua e percorsi della fede, multiformi paesaggi e una straordinaria ricchezza gastronomica. 2

Piste ciclabilirealizzate: 109 km

Piste ciclabiliin fase di progettazione: 122 km

Piste ciclabiliin fase di realizzazione: 65 km

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www.turismopadova.it www.padovainbici.it www.amici-della-bicicletta-pd.it

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Il cicloturismoin provincia di Padova.

Escursioni1 Anello fluviale. Padova.2 Anello dei Colli Euganei. Padova, Este, Terme Euganee.3 Cammino di Sant’Antonio. Muson dei Sassi.4 Giro delle città murate. Monselice, Este, Montagnana.5 Lungo il Bacchiglione. Padova rurale.

Itinerari6 Dal Bacchiglione al Brenta. Vicenza, Padova, Venezia.7 La via del Sale e dello Zucchero. Padova, Chioggia.8 Verso l’Ostiglia. Padova, Treviso. 9 La via del Brenta. Trento, Bassano del Grappa, Padova.10 La via degli Estensi. Padova, Rovigo, Ferrara.

Proposte di viaggio e vacanzaPer il cicloturista la bicicletta è sia motivo che mezzo principale del viaggio. C’è chi si serve della bicicletta per visitare una città, c’è chi ama arricchire la vacanza con una facile escursione di qualche ora, chi preferisce stare un giorno intero all’aria aperta e chi organizza lunghi viaggi a tappe. E’ a tutti questi utenti che la Provincia di Padova ha pensato quando ha deciso di presentare i percorsi cicloturistici raccolti in questa pubblicazione.Le escursioni sono proposte ad anello della lunghezza di circa 50 chilometri progettate per far vivere al cicloturista una giornata di vacanza, di svago o di relax. Gli itinerari sono percorsi lineari che collegano Padova con le vicine destinazioni turistiche. Ogni itinerario può essere interpretato come la tappa di un viaggio in bicicletta o come una semplice escursione fuori porta. Dalla combinazione tra i percorsi inoltreè possibile organizzare originaliweek-end in bicicletta.

Servizi e strumentiPer il cicloturista la Provincia di Padova e l’Azienda Turismo Padova Terme Euganee mettono a disposizione un’offerta completa di servizi informativi che è formata da un sito specifico per gli amanti della bicicletta, alcune schede cicloturistiche e un road-book con la descrizione dettagliata delle proposte di viaggio. Per gli amanti della tecnologia dal sito www.turismopadova.it è possibile scaricare le tracce gpx e kml con i punti di interesse di ogni percorso.

PIANO PROVINCIALEdelle PISTE CICLABILI

ESCURSIONI

ITINERARI

AUTOSTRADA

FERROVIA

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ANELLO FLUVIALE

Questa facile escursione prendeil via dalle Porte Contarine, l’ex porta di ingresso navale alla città e raggiunge poco dopo la cappella degli Scrovegni, scrigno che conserva i preziosi affreschidi Giotto.La prima via d’acqua che s’incontra è il canale Piovego, un’arteria artificiale lunga 11 chilometri

che congiunge da ottocento anni Padova a Venezia attraverso il naviglio Brenta. Questa è stata la via di comunicazione più trafficata e più importante del territorio padovano. Nel primo tratto il percorso lambisce le mura veneziane e nei pressi del vivace quartiere universitario incontra l’elegante Porta Ognissanti. Questo monumento appare come un arco trionfale con un’originale

scalinata in marmo che consente ancora oggi l’approdo delle barche. Lasciate le mura cinquecentesche, si procede controcorrente rispetto al corso dell’acqua, prima sulle sponde del canale San Gregorio e poi, oltrepassata la conca di navigazione di Voltabarozzo, sul canale Scaricatore, dove i padovani amano praticare sport. Giunti al Bassanello è interessante osservare l’andamento delle acque:

Informazioni turistiche

PadovaIAT Stazione FSTel. +39 (0)49 8752077

IAT Piazza del SantoTel. +39 (0)49 8753087(aperto aprile-ottobre)

[email protected]

Info bike

Parcheggio custoditoPadova - Piazzale StazioneTel. +39 (0)49 8759608

Noleggio e riparazione biciclette Padova, Limena, Noventa Padovana.Elenco biciservice suwww.turismopadova.it

Treno+Bici Stazioni ferroviarie di Padova e di Ponte di Brenta.

Webwww.padovainbici.itwww.turismopadova.it

Variante Anello Fluviale

Seguendo i canali interni della città si percorre una variante urbana all’escursione proposta. Al Bassanello si svolta verso il centro storico seguendo il canale Tronco Maestro, in questo modo è possibile ammirare le mura medievali e rinascimentali, l’antico castello e le riviere della città. Per questo percorso alternativo è disponibile la cartografia cicloturistica.

parte entrano in città lungo il canale Tronco Maestro e parte escono in direzione sud, lungo il canale Battaglia.Il percorso prosegue per un tratto lungo l’argine sinistro del Bacchiglione e poi lungo il canale Brentella, fino a Limena, centro abitato dove è possibile ammirare alcune ville e l’antico casello idraulico dei Colmelloni. In questo punto il percorso intercetta il fiume Brenta, in un sito naturalistico di grande bellezza. Giunti nei pressi di una quercia secolare si devia su una strada campestre che conduce all’ingresso della ex-certosa di

Vigodarzere, un vasto complesso monastico del Cinquecento. Proseguendo, il corso del fiumesi fa rettilineo e meno accattivante, ma dopo pochi chilometri si giunge a Stra, paese rivierasco dove si concentrano celebri ville venete come la villa Pisani, monumento nazionale. Nell’ultimo tratto, da Noventa a Padova si pedala nuovamente sul canale Piovego, dove si affaccia villa Giovannelli, ultima tappa primadi rientrare in città.

Lunghezza: 54 kmNote: disponibile la traccia GPSe cartografia cicloturistica.

Anello fluviale.Padova.

Nella storia di Padova, i fiumi, i canali e i navigli hanno

rappresentato le principali vie di comunicazione oltre che un sistema difensivo e un’importante fonte di approvvigionamento d’acqua ed energia.Oggi le stesse vie fluviali sono diventate piste ciclabili suggestive dalle quali è possibile assisterealla dinamica vita cittadina.

Segnaletica: presente.

Partenza e arrivo: Padova, Porte Contarine. Il luogo si trova a breve distanza dalla stazione ferroviaria, all’inizio di via Giotto.

Condizioni del percorso:piste ciclabili per lo più sterrate.1

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3 41) Padova, Porta Ognissanti o Portello.2) Padova, Lungargine Scaricatore.3) Padova, Cappella degli Scrovegni.4) Noventa Padovana, villa Giovannelli.

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Da Padova i Colli Euganei appaiono isolati all’orizzonte con linee ondulate e una sorprendente varietà di forme: profili conici che sovrastano rilievi dalle linee morbide, con un esito suggestivo. Per valorizzare questo paesaggio unico e per tutelarne la straordinaria biodiversità, nel 1989 è stato istituito il Parco Regionale dei Colli Euganei. Lungo il percorso incontreremo numerose mete

Da questo punto la vista spazia su tutta la parte meridionale dei Colli Euganei: si individuano sullo sfondo la cima più alta degli Euganei, il monte Venda (601 m) riconoscibile dagli alti ripetitori televisivi e ad occidente le torri del castello di Este. Attraversato il meraviglioso centro storico estense si risale il canale Bisatto, che in località Bomba affianca un’antica

ANELLO DEI COLLI EUGANEI

fornace, oggi sede del Museo geo-paleontologico dei Colli Euganei la cui visita è consigliata agli amanti dei fossili e dei minerali. L’itinerario prosegue verso il monte Lozzo, alle cui pendici si trova intatto il duecentesco castello di Valbona e termina a Vo’ Vecchio in un’atmosfera d’altri tempi. La località sorge attorno alla secentesca villa Contarini - Venier e conserva una particolare piazza porticata. A Bastia di Rovolon, si passa accanto ad una magnifica torre colombaia e ci si immerge tra i vigneti dai quali si producono i famosi vini rossi e il profumato Moscato Fior d’Arancio. Al termine della strada campestre si affronta una facile salita, per scendere poi verso Montemerlo. Siamo ormai giunti all’estremità nord-est dei colli, dove conviene prevedere una sosta per visitare l’abbazia di Praglia, autentico gioiello rinascimentale e importante centro della spiritualità benedettina. L’ultimo tratto verso Padova passa attraverso le Terme di Abano e Montegrotto, capitali europee di cura e benessere.

turistiche. La serie di ville venete inizia alle porte della città con villa Molin, continua a Battaglia Terme con il Catajo, imponente dimora della famiglia Obizzi, poi con villa Selvatico - Sartori, e poco più avanti con villa Emo dal tipico giardino all’italiana. Raggiunta Monselice, si possono visitare la piazza, il castello e la vicina passeggiata del Santuario Giubilare delle Sette Chiese che sale a villa Duodo sul monte della Rocca. Riprendendo il viaggio in direzione sud, si attraversano ampie aree di bonifica dove troviamo il complesso Buzzaccarini - Benetti e poco dopo villa Barbaro.

Informazioni turistiche

IAT PadovaTel. +39 (0)49 8767911Tel. +39 (0)49 [email protected]

IAT Abano TermeTel. +39 (0)49 [email protected]

IAT Montegrotto TermeTel. +39 (0)49 [email protected]

Info bike

Noleggio e riparazione biciclette Padova, Terme Euganee, Battaglia Terme, Monselice, Este, Bastiadi Rovolon.Elenco bici service suwww.turismopadova.it

Treno+BiciStazioni ferroviarie Padova, Abano Terme, Terme Euganee, Battaglia Terme, Monselice, Este.

Webwww.padovainbici.itwww.turismopadova.itwww.thermaesport.it

Variante verso i centri storici dei Colli Euganei

Dall’Anello dei Colli Euganei è possibile raggiungere i paesi dei colli seguendo piste ciclabili o strade secondarie poco trafficate. Da Battaglia Terme si devia per Galzignano Terme e Valsanzibio (giardino storico di villa Barbarigo). Arquà Petrarca è raggiungibile da Monselice. Una pista ciclabile collega Este con Baone mentre da Bresseo di Teolo si raggiunge Luvigliano (villa dei Vescovi) e il vicino centro di Torreglia.

Anello dei Colli Euganei.Padova, Este, Terme Euganee.

L’escursione che consente di compiere l’intero giro

del sistema collinare è straordinariamente ricca di punti di interesse storico, idraulico, architettonico e naturalistico. Per godere appieno delle molteplici bellezze si consiglia di percorrere l’itinerario in due giorni.

Note: disponibile traccia GPSe cartografia cicloturistica.

Segnaletica: in via di realizzazione (prevista per primavera 2011).

Partenza: Padova località Bassanello; IAT Montegrotto Terme; Este; Sede Parco Regionale Colli Euganei.

Lunghezza: 75 km con partenza da Padova; 65 km con partenza da Montegrotto Terme.

Condizioni del percorso: pista ciclabile in gran parte asfaltata. Il percorso è pianeggiante con la sola eccezione della facile salita in Comune di Rovolon.2

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21) Versante occidentale dei Colli Euganei.2) Abbazia di Praglia.3) Baone, Lago Azzurro.

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custoditi dai frati Francescani Conventuali. A poca distanza dalla piazza del Comune, dove svetta l’alta torre medioevale costruita dai da Camposampiero, incontriamo il Santuario del Noce. Secondo la tradizione, in questo luogo il Santo avrebbe avuto l’apparizione del Bambino Gesù, a cui si lega la celebre iconografia antoniana. Nell’ultimo tratto verso Loreggia, attraversiamo l’ex ferrovia Treviso - Ostiglia lungo la quale sta prendendo forma un altro bel percorso verde attraverso la pianura veneta.

IL CAMMINO DI SANT’ANTONIO

L’itinerario cicloturistico, attrezzato con segnaletica e sistemazioni stradali, si sviluppa lungo gli argini del Muson dei Sassi. Questo fiume nasce da sorgenti poste a nord di Asolo e confluisce dopo 48 km nel Brenta; la sua peculiarità è quella di avere un corso rettilineo, segno evidente delle sistemazioni idrauliche compiute dalla Repubblica di Venezia nel

I l presente percorso cicloturistico deve la sua origine e il suo nome

all’ultimo viaggio compiuto dal Santo, oramai al termine della sua vita, da Camposampiero a Padova. Per arricchire l’escursione si consiglia di ritornare seguendo la pista ciclabile che segue il corso del fiume Tergola.

XVII secolo. Il punto di partenza dell’escursione è la Basilica del Santo, al cui interno si conservano la tomba di Sant’Antonio e un patrimonio di opere d’arte dal forte significato religioso e devozionale. Nel primo tratto il percorso attraversa il centro storico su strade strette e porticate, poi segue le piste ciclabili dei quartieri nord di Padova, fino ad incontrare il santuario di Sant’Antonino all’Arcella. L’edificio neogotico di fine Ottocento è riconoscibile da una grande cupola rivestita con lastre di rame e dalla monumentale torre campanaria alta ben 75 metri. All’interno del tempio è conservata la “cella del transito”, la sola testimonianza dell’originale convento medioevale distrutto nel XVI secolo dove morì il Santo il 13 giugno 1231. A Pontevigodarzere il fiume Muson dei Sassi si innesta sul Brenta e da

qui prende il via la ciclopista che conduce a Loreggia. Da Vigodarzere a Camposampiero attraversiamo le terre del Graticolato Romano, un esempio di paesaggio archeologico centuriato tra i meglio conservati

d’Italia. I Romani nel I secolo a.C. portarono a compimento con tecniche agronomiche, operazioni di ingegneria civile, interventi legislativi, un progetto di sistemazione del territorio volto a favorire l’insediamento delle comunità locali, la pratica dell’agricoltura e il controllo politico-militare. Vista dall’alto l’area si presenta ancora oggi come una grande scacchiera dove i campi e la rete stradale ricalcano fedelmente l’originale sistemazione del territorio.A Camposampiero una deviazione ci conduce ai santuari antoniani,

Informazioni turistiche IAT PadovaTel. +39 (0)49 8767911Tel. +39 (0)49 [email protected]

Info bikeParcheggio custoditoPadova - Piazzale Stazionetel. +39 (0)49 8759608

Noleggio e riparazione biciclettePadova, Cadoneghe, Vigodarzere, Campodarsego, CamposampieroElenco bici service suwww.turismopadova.it

Treno+BiciStazioni ferroviarie di Padova, Campodarsego, Camposampiero

Webwww.padovainbici.itwww.turismopadova.itwww.ilcamminodisantantonio.org

Variante lungo il fiume TergolaNei pressi di Borgoricco un antico ponte canale consente al fiume Muson dei Sassi di passare sopra al fiume Tergola. In quel punto è possibile ritornare a Padova seguendo la pista ciclabile dal fondo sterrato costruita sull’argine del fiume Tergola. A Vigonza si consiglia di raggiungere l’argine del Brenta per rientrare dopo qualche chilometro in città. In questo modo si chiude un’escursione ad anello lunga circa 50 chilometri.

Il Cammino di Sant’Antonio.Muson dei Sassi.

Note: disponibile traccia GPSe cartografia cicloturistica.Segnaletica: presente.

Partenza: Padova - Basilica del Santo. Arrivo: Loreggia.

Lunghezza:Padova - Loreggia30 km solo andata.

Condizioni del percorso:escursione pianeggiante su pisteciclabili asfaltate in città e sterratelungo il fiume Muson dei Sassi.3

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1) Padova, Prato della Valle e Basilica del Santo.2) Padova, Santuario di S. Antonino all’Arcella.3) Camposampiero, Santuario del Noce.

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Giro delle città murate.Monselice, Este, Montagnana.

GIRO DELLE CITTÀ MURATE

La prima città murata che incontriamo nel corso di questo itinerario suggestivo è Monselice, che in passato fu vicus romano, castrum bizantino ed importante centro del regno longobardo. La costruzione delle mura a difesa della città iniziò nel XII secolo per essere poi potenziata da Federico II di Svevia con il mastio, la torre civica e il castello. Nel XIV secolo

L’itinerario attraversa la Bassa Padovana, tra i Colli Euganei e

la Scodosia. Durante l’escursione si incontrano numerose costruzioni medioevali: palazzi fortificati, castelli, rocche, torri isolate e città murate. All’andata il percorso segue il canale Bisatto e il fiume Frassine; al ritorno è possibile utilizzare il treno con il servizio di trasporto biciclette, oppure seguire strade arginali dei fiumi Fratta e Frassine.

la città venne conquistata dai Da Carrara, signori di Padova, i quali perfezionarono il sistema difensivo con ben cinque gironi di mura. Venuta meno l’importanza militare, la città cambiò volto fino ad assumere un aspetto simile a quello attuale: sorsero le ville e i palazzi principeschi (villa Nani - Mocenigo, villa Pisani, villa Duodo), si affermarono gli edifici religiosi e monastici (via giubilare delle Sette Chiese, oratorio di San Giorgio, convento di San Giacomo) e divenne importante l’industria della estrazione e lavorazione della pietra. Nel “Retratto di Monselice”, zona di bonifiche cinquecentesche, si incontra l’oratorio della Madonna delle Ave, la cui costruzione ha inglobato un muro antico, vestigia della fortificazione

del monte Buso. In breve si raggiunge Este, passando davanti a ca’ Mori sede del Parco Regionale dei Colli Euganei e seguendo la viabilità ordinaria si arriva nel centro

storico dove si apre la vasta piazza Maggiore e si affacciano i palazzi più prestigiosi della città. Gli scorci che meritano una sosta fotografica sono numerosi: la torre civica con l’orologio, le residenze signorili, i luoghi di culto e il castello carrarese. Dopo aver visitato il Duomo dalla particolare forma ellittica ed il Museo Nazionale Atestino ricco di preziosi reperti archeologici, si riprende l’argine del canale Bisatto, fino a raggiungere il nodo idraulico del Sostegno, dove si continua a pedalare lungo il fiume Frassine. Dall’alto dell’argine, immersi nel silenzio della campagna, lo sguardo

spazia ad oriente verso i Colli Euganei, ad occidente verso quelli Berici e a sud fino a Montagnana, meta del nostro viaggio. Nel XIV secolo la città murata assunse l’impronta originale che possiamo ancora oggi ammirare. In quel periodo i Carraresi completarono con la Rocca degli Alberi (1362)

la cinta muraria che conta ben 24 torri alte 17 metri. Quella più alta (38 metri) è dell’edificio militare più antico della città: il castello di San Zeno. La visita al centro storico permette di ammirare nobili dimore, tra cui villa Pisani, opera di Palladio, e il Duomo, la cui architettura complessa armonizza gli elementi gotici con quelli rinascimentali.

Informazioni turistiche

IAT MonseliceTel. +39 (0)429 [email protected]

IAT EsteTel. +39 (0)429 [email protected]

IAT MontagnanaTel. +39 (0)429 [email protected]

Info bike

Noleggio e riparazione bicicletteMonselice - Este - MontagnanaElenco bici service suwww.turismopadova.it

Treno+BiciStazioni ferroviarie di Monselice, Este, Ospedaletto, Saletto, Montagnana

Webwww.padovainbici.itwww.turismopadova.itwww.thermaesport.it

Variante lungo i fiumi Fratta e Frassine

Per il ritorno è possibile percorrere un percorso alternativo. Da Montagnana, seguendo la viabilità ordinaria, si raggiunge l’antico borgo di San Salvaro, frazione di Urbana, qui si imbocca la strada poco trafficata costruita sull’argine di destra del fiume Fratta - Gorzone. Raggiunto l’antico ponte delle Tre Canne in comune di Vighizzolo d’Este si lascia il fiume Fratta per ritornare sul fiume Frassine - Santa Caterina fino a Este. A Carceri si consiglia di deviare per visitare l’imponenteex abbazia camaldolese.

Segnaletica: assente.

Partenza: Monselice, IAT Viadel Santuario, 6. Arrivo: Montagnana, IAT Castel S. Zeno.

Lunghezza: Monselice-Montagnana 30 km

Condizioni del percorso: escursione pianeggiante su strade arginali sterrate ed asfaltate.4

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Note: disponibile cartografia cicloturistica.

1) Montagnana.2) Monselice, piazza Mazzini.3) Este.

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Lungo il Bacchiglione.Padova rurale.

LUNGO IL BACCHIGLIONE

Padova affonda le sue radici profonde nella campagna. Questo forte legame fra città e provincia traspare ancora nei paesi dove si conserva un paesaggio agrario dalla viva identità. La partenza dell’escursione è il nodo idraulico del Bassanello a Padova, dove il fiume Bacchiglione da vita ai canali Tronco Maestro, Battaglia e Scaricatore. Quest’ultimo nei

Lasciata la periferia urbana, ci si addentra in un contesto

rurale dove non mancano borghi storici, eccellenze naturalistiche e stuzzicanti opportunità enogastronomiche. Il percorso sfrutta le sommità degli argini di diversi canali alimentati per lo più dalle acque dello stesso fiume: il Bacchiglione.

pressi di Voltabarozzo prende il nome di canale Roncajette; lo seguiamo, ed attraversiamo l’abitato di Ponte San Nicolò. Facciamo una sosta nei pressi di Isola dell’Abbà, suggestivo borgo rurale il cui toponimo riporta alla memoria le antiche bonifiche compiute dall’abbazia di Santa Giustina di Padova. Il canale divide le antiche chiese di San Fidenzio a Roncajette e di San Leonardo a Isola dell’Abbà. Da questo punto è possibile ammirare villa Rezzonico, nelle cui mura di cinta troviamo una bella statua mariana in pietra d’Istria. Proseguendo in direzione di Polverara, comune celebre per l’omonima gallina, la campagna diventa ridente: nei campi sistemati in maniera

tradizionale “alla padovana”, le colture orticole si mescolano a quelle cerealicole e gli antichi rustici si alternano a grandiose fattorie, localmente denominate boarie. Di queste attirano la curiosità del turista le numerose particolarità architettoniche: il camino sporgente dalla muratura, gli scuri in legno, la varietà di comignoli, le grandi stalle con portici e l’aia pavimentata con le pietre dei Colli Euganei. Da una di queste svetta un’originale torre

colombaia, anticamente edificata per allevare i colombi. Più avanti, presso Bovolenta, le acque del Bacchiglione si mescolano con quelle di altri canali a formare un intricato sistema idraulico. In paese ciò che attira l’attenzione sono le possenti arginature che circondano il centro dove è possibile ammirare il Duomo che risale all’XI secolo, la villa Martinengo e il palazzo dell’Accademia dei Concordi. Lasciato il canale Roncajette, risaliamo le acque del canale Vigenzone, rimanendo sulla sommità arginale di sinistra. Da qui in poi incontriamo tre ville di origine cinquecentesca: villa

Mocenigo - Randi a Gorgo, villa Malipiero - Gosetti a Cagnola e villa Grimani-Fortini a Pontemanco. Quest’ultimo borgo rivierasco è sorto in epoca medievale attorno a due mulini in muratura che hanno smesso di macinare solo alla metà del secolo scorso. Ripreso l’argine nei pressi dell’antico ponte di Riva, osserviamo il campanile dell’ex-abbazia di Santo Stefano a Due Carrare e in lontananza il profilo

articolato dei Colli Euganei. In breve si giunge a Battaglia Terme dove è possibile visitare il Museo della Navigazione Fluviale. Il paese è stato costruito sulle sponde di un antico naviglio (1189-1201), dotato di numerose particolarità idrauliche e di bellezze storico-architettoniche, che possiamo ammirare percorrendo l’ultimo tratto del nostro percorso fino a Padova.

Informazioni turistiche

IAT PadovaTel. +39 (0)49 8752077Tel. +39 (0)49 [email protected]

IAT Battaglia TermeTel. +39 (0)49 [email protected](aperto da maggio a settembre)

Info bike

Noleggio e riparazione biciclettePadova, Ponte San Nicolò, Battaglia Terme, Abano Terme, Montegrotto TermeElenco bici service suwww.turismopadova.it

Treno+BiciStazioni ferroviarie di Padova, Terme Euganee, Battaglia Terme.

Webwww.padovainbici.itwww.turismopadova.it

Variante verso Candiana

Candiana, paese rurale a suddi Bovolenta, conserva un notevole patrimonio artistico di grande interesse. Il Duomo di San Michele Arcangelo risale al 1502 ed è la testimonianza più importante dell’ex-monastero degli Agostiniani. Nella vicina frazione di Pontecasale spicca la cinquecentesca villa Garzoni, opera dell’architetto Sansovino. Tra i prodotti dell’enogastronomia si segnalala produzione del vino Friularo.

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Note: disponibile traccia GPSe cartografia cicloturistica.Segnaletica: assente.

Partenza e arrivo: Padova, località Bassanello.Lunghezza: 48 km

Condizioni del percorso: escursione pianeggiante su piste ciclabili e strade poco trafficate per lo più asfaltate.5

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1) Due Carrare, campagna e tipica casa rurale.2) Battaglia Terme, il Catajo.3) Gallina di Polverara.

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Page 10: Padova e provincia in bicicletta: itinerari ed escursioni.

Dal Bacchiglione al Brenta.Vicenza, Padova, Venezia.

Dal centro di Vicenza, che lega il suo nome a quello del celebre architetto Palladio, si prende la ciclabile costruita sulla ex-ferrovia che costeggia la Riviera Berica. Dopo pochi chilometri appare in tutta la sua bellezza la villa Capra Valmarana detta “la Rotonda” considerata simbolo di tutte le ville venete. A Longare si lascia la pista ciclabile e si seguono le

Padova si trova a metà strada tra Vicenza e Venezia. Le tre

città d’arte sono tappe obbligate per coloro che vogliono attraversare il Veneto in bicicletta. L’itinerario proposto collega territori dal grande fascino come gli argini del Bacchiglione e la Riviera del Brenta.

strade campestri che conducono a Montegalda, dove dall’alto di una collina svetta la villa Grimani Sorlini, costruita sui ruderi di un castello medioevale. Poco dopo si prende l’argine sinistro del fiume e si entra in provincia di Padova. Tre borghi rurali allietano la pedalata. Il primo è Santa Maria di Veggiano dove si concentrano notevoli costruzioni rustiche in un paesaggio agrario poetico, poi Cervarese Santa Croce, dove, nei pressi di un antico mulino, una passerella ci permette di attraversare il fiume e raggiungere il castello di San Martino della Vaneza, al cui interno è stato allestito il Museo del fiume Bacchiglione. Ripresa la bicicletta si passa per Creola, un altro borgo che conserva inaspettati monumenti storici, come l’arco di

Sansovino, la barchessa Pisani e la chiesetta di Santa Maria del Carmine. Il percorso prosegue immerso nel verde del fiume fino ad arrivare alle porte di Padova. Presso il nodo del Bassanello è possibile entrare in città lungo le piste ciclabili urbane, oppure proseguire in direzione di Venezia seguendo il canale Piovego e il naviglio Brenta. Questi ultimi corsi d’acqua furono scavati nel Medioevo per garantire la navigazione fluviale dalla laguna

all’entroterra padovano. Nel primo tratto che corre lungo il Piovego, si segue una pista ciclabile non asfaltata ma sufficientemente comoda e scorrevole. Giunti a Stra, si lascia il canale e si segue l’argine destro del naviglio Brenta. Il percorso continua su strade secondarie poco trafficate ed attraversa tutta la celebre Riviera del Brenta. Questo è uno dei paesaggi fluviali più celebri d’Italia per la notevole concentrazione di ville venete e per la successione di paesi rivieraschi: Stra, Fiesso d’Artico, Dolo e Mira. A Mira la deliziosa riviera termina in bellezza con la villa Foscari detta “la Malcontenta” vertice

Informazioni turistiche

IAT Vicenza tel +39 (0)444 [email protected]

IAT Padova tel. +39 (0)49 [email protected]

IAT Venezia tel +39 (0)41 [email protected]

Info bike

Parcheggio custoditoPadova - Piazzale Stazionetel. +39 049 8759608

Noleggio e riparazione biciclettePadovaElenco bici service suwww.turismopadova.it

Webwww.padovainbici.itwww.turismopadova.it

DAL BACCHIGLIONE AL BRENTASegnaletica: assente.

Partenza e arrivo: Vicenza, IAT Piazza dei Signori, 8; Padova, IAT Stazione FS; Venezia, IAT Piazzale Roma.

Lunghezza:Vicenza-Padova: 40 kmPadova-Venezia: 40 km

Condizioni del percorso: piste ciclabili asfaltate, strade arginali sterrate e strade secondarie con qualche problemadi traffico.6

dell’architettura palladiana. Poco oltre, nelle vicinanze di Porto Marghera il paesaggio si affolla di stabilimenti industriali e la viabilità diventa caotica. Giunti a Mestre si consiglia di lasciare la bicicletta presso il parcheggio custodito della stazione ferroviaria e raggiungere Venezia in treno. La città lagunare tra le sue peculiarità che la rendono unica al mondo annovera anche quella di non consentire l’uso della bicicletta tra calli e campielli.

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Note: disponibili tracce per GPS,cartografia cicloturistica.

Il progetto della pista ciclabile lungoil Bacchiglione

La ciclovia del Bacchiglione è uno dei prossimi interventi che la Provincia di Padova intende realizzare per attuare il Piano provinciale delle piste ciclabili. Da Cervarese Santa Croce a Padova verrà migliorato il fondo delle strade arginali, verranno messi in sicurezza gli attraversamenti stradali e si procederà con la messa in opera della segnaletica turistica.

1) Cervarese S. Croce, castello di S. Martino della Vaneza.2) Vicenza, villa Capra Valmarana detta La Rotonda.3) Strà, villa Pisani.

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Page 11: Padova e provincia in bicicletta: itinerari ed escursioni.

La via del Sale e dello Zucchero.Padova, Chioggia.

LA VIA DEL SALE E DELLO ZUCCHERO

Da Padova si può raggiungere Chioggia e la Laguna Veneta con un itinerario indimenticabile. Per il primo tratto, da Padova a Bovolenta, si possono seguire due percorsi alternativi. Il primo lambisce i Colli Euganei e devia verso il mare dal centro di Battaglia Terme; il secondo segue il corso del canale Roncajette. Seguendo la prima proposta, a Battaglia Terme si

L’itinerario che collega Padova e i Colli Euganei alla Laguna Veneta

segue un’antica via fluviale un tempo percorsa da barche di legno, i cosiddetti “burci”, che navigavano cariche di merci quali la trachite dei Colli Euganei, il sale di Chioggia e lo zucchero di Pontelongo.

lasciano alle spalle i profili appuntiti dei Colli Euganei e si punta con decisione verso oriente, seguendo il corso sinuoso del canale Vigenzone. Nel corso della pedalata attirano l’attenzione alcune pietre bianche numerate e conficcate al suolo, ponti in muratura, originali paracarri in pietra e numerose ville venete. Questi sono segni che indicano l’esistenza di un’antica via d’acqua importante per la navigazione fluviale. Anche i nomi dei paesi ricordano la civiltà delle acque: Gorgo (piccolo vortice d’acqua) e Bovolenta (mulinello d’acqua).Il paese successivo, Pontelongo, il cui nome si spiega

da sé, deve il proprio sviluppo alla presenza di un grande zuccherificio costruito nel XIX secolo e tuttora attivo. La sede municipale è la bella villa Foscarini Erizzo, recentemente restaurata. Lasciato il paese dello zucchero, si incontra quello delle corti benedettine: Correzzola. Una passerella metallica consente di raggiungere la cinquecentesca Corte Benedettina costruita dai monaci e la chiesa parrocchiale

dedicata a San Leonardo. Su queste terre i benedettini hanno avviato un’estesa lotta per contrastare il formarsi delle paludi e, ultimato il lavoro di bonifica, hanno costruito caratteristiche case rurali con stalla, fienile e granaio per diffondere l’agricoltura. Di queste oggi ne sono rimaste ben sessanta e molte conservano ancora il nome del santo a cui sono dedicate. Successivamente si riprende la via alzaia sull’argine di sinistra, dopo pochi chilometri nei pressi di Castelcaro, un cartello turistico segnala che laddove oggi sorge un oratorio, nel Trecento i Carraresi avevano costruito un avamposto militare per presidiare la loro “via del sale”. Chioggia, che ormai dista pochi chilometri, nel Medioevo possedeva in laguna una delle più importanti saline del Mediterraneo. Nel corso dell’ultimo tratto il paesaggio cambia notevolmente, le distese di campi solcati da una fitta trama di fossi e canali lascia il posto alle distese piatte e luccicanti della laguna da cui affiora il centro storico di Chioggia, meta del nostro itinerario.

Informazioni turistiche

IAT PadovaTel. +39 (0)49 8752077Tel. +39 (0)49 [email protected]

IAT Battaglia TermeTel. +39 (0)49 9115996(aperto da maggio a settembre)[email protected]

IAT Sottomarina-Chioggia Tel. +39 (0)41 [email protected]

Info bike

Noleggio e riparazione biciclettePadova, Battaglia Terme, Chioggia Elenco bici servicewww.turismopadova.it

Webwww.padovainbici.itwww.turismopadova.it

Variante verso Valle Millecampi e la Saccisica

La Saccisica è il lembo più orientale della provincia di Padova e prende il nome dalla città di Piove di Sacco. Questo territorio conserva alcune peculiarità territoriali, come la valle Millecampi, un’area naturalistica di pregio inserita all’interno della Laguna Veneta e gli ultimi casoni, ovvero le tradizionali case dai tetti in canna palustre. Per esplorare questo territorio in bicicletta si lascia il fiume Bacchiglione nei pressi di Codevigo e si risale il corso del Brenta fino a Corte di Piove di Sacco.

Segnaletica: assente.

Partenza: Padova, IAT Stazione FS. Arrivo: Chioggia, IAT Sottomarina Lido.

Lunghezza:Padova-Colli Euganei-Chioggia: 63 kmPadova-Battaglia-Chioggia: 63 kmPadova-Bovolenta-Chioggia: 54 km

Condizioni del percorso: l’itinerario segue le strade arginali che sono per lo più asfaltate tranne un piccolo tratto sterrato. In alcuni brevi trattici possono essere problemi di traffico.

Note: disponibile tracceper GPS e cartografiacicloturistica.7

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31) Saccisica, paesaggio fluviale.2) Pontelongo, processione del Voto.3) Chioggia.

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Page 12: Padova e provincia in bicicletta: itinerari ed escursioni.

Verso l’Ostiglia.Padova, Treviso.

VERSO L’OSTIGLIA

Lasciata la città del Santo si attraversa la campagna del Graticolato Romano. L’orditura regolare dei campi, le intersezioni ortogonali dei fossi e delle strade, fanno di queste terre una sorta di paesaggio agrario archeologico.

Entro il 2012 Padova e Treviso saranno raggiungibili in bicicletta

con un itinerario cicloturistico molto suggestivo che sfrutta la pista ciclabile del Muson dei Sassi e quella in costruzione dell’ex ferrovia Treviso - Ostiglia. Le valenze turistiche dell’itinerario sono molteplici: si spazia dalle suggestioni religiose del Cammino di Sant’Antonio, a quelle storiche evocate dalla vecchia ferrovia, dai paesaggi agrari padovani a quelli fluviali del Parco Naturale del Fiume Sile.

Sparsi nella fertile campagna troviamo paesi dal doppio volto: quello laborioso e dinamico dei distretti industriali e quello antico dei centri storici. In uno di questi, Camposampiero, lasciamo il percorso del Muson dei Sassi per prendere la pista ciclabile (ora in costruzione) dell’ex ferrovia Treviso - Ostiglia. La strada ferrata fu realizzata per ragioni militari nel 1930 e fu dismessa nella Seconda Guerra Mondiale a causa dei danni inferti dagli eventi bellici. I binari non furono più ripristinati e il sedime è diventato nel tempo una naturale green way che collega il Po a Treviso passando per la campagna veneta. Il percorso è

lungo circa 100 chilometri, di cui30 sono in provincia di Padova.Come fu per i viaggiatori del secolo scorso, si passa vicino alle vecchie stazioni oggi in via di valorizzazione. A Piombino Dese si consiglia una deviazione per ammirare due splendide ville venete: villa Cornaro, progettata da Palladio e villa Marcello, sontuoso complesso del Settecento ancora oggi abitato dalla nobile famiglia. A breve distanza

da Levada nel folto del Bosco dei Fontanassi, affiorano le sorgenti del Sile. Le peculiarità naturalistiche, storiche e paesaggistiche di questo territorio sono conservate dal Parco Naturale del Fiume Sile e possono essere facilmente colte grazie il percorso ciclabile “GiraSile” che collega le sorgenti del fiume con il centro del capoluogo della Marca, Treviso. Nei pressi di Badoere il percorso attraversa la singolare piazza: due bianchi emicicli porticati proteggono le botteghe e le case degli artigiani da più di trecento anni. Da Badoere si prosegue verso il capoluogo della Marca ed è possibile fermarsi presso l’oasi naturalistica di Cervara dove il turista è accolto in un moderno centro visitatori ricavato all’interno di un vecchio mulino. Seguendo le limpide acque del Sile si giunge a Treviso dove si può attraversare la città da porta Santi Quaranta a porta Garibaldi seguendo parte dell’antico perimetro delle mura.

Informazioni turistiche

IAT Padova - Stazione FSTel. +39 (0)49 [email protected]

IAT TrevisoVia Sant’Andrea 3Tel. +39 (0)422 547632 [email protected]

Info bike

Noleggio e riparazione biciclettePadova, Camposampiero,Piombino Dese, TrevisoElenco bici service suwww.turismopadova.it

Webwww.padovainbici.itwww.turismopadova.ithttp://turismo.provincia.treviso.it

Il progetto “La pista ciclabile Treviso - Ostiglia”

La pista ciclabile Treviso - Ostiglia è un progetto di interesse interregionale in corso di realizzazione che coinvolge le province di Mantova, Verona, Vicenza, Padova e Treviso.L’opera una volta ultimata sarà lunga 118 chilometried attraverserà la Pianura Padana dal Po a Treviso.

Segnaletica: presente da Padovaa Camposampiero.

Partenza: Padova, IAT Stazione FS.Arrivo: IAT Treviso.

Lunghezza: Padova-Camposampiero: 20 km; Padova-Treviso: 55 km

Condizioni del percorso: il primo tratto segue la pista ciclabile lungo il fiume Muson dei Sassi, mentre il secondo tratto si sviluppa su viabilità secondaria in attesa della realizzazione della pista ciclabile lungo l’ex ferrovia Treviso - Ostiglia.

TREVISO

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Note: da Padova a Camposampiero disponibili tracce per GPSe cartografia cicloturistica.

1) Treno storico.2) Levada di Piombino Dese, Ca’ Marcello.3) Parco Naturale del fiume Sile.

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Page 13: Padova e provincia in bicicletta: itinerari ed escursioni.

Il fiume Brenta nasce come emissario dei laghi di Levico e di Caldonazzo e attraversa la Valsugana per poi farsi largo con ampi meandri nell’alta pianura padovana. Nel suo tratto finale, da Padova a Chioggia, le acque sono raccolte al’interno di possenti arginature per poi defluire a sud della Laguna Veneta.Il viaggio cicloturistico, compiuto

I l Brenta oltre che un fiume tra i più importanti dell’arco

alpino, è anche un collegamento cicloturistico fondamentale tra le ciclovie del Trentino Alto Adige e quelle del Veneto. La Provincia sta realizzando una pista ciclabile che permetterà ai cicloturisti di raggiungere Padova passando attraverso ambienti naturali e suggestivi centri storici.

seguendo il corso delle acque, prende il via in un contesto montano molto affascinante, un lago alpino sovrastato da alte montagne con luccicanti pareti rocciose e sul fondovalle le distese di frutteti interrotte solo da centri storici con rocche e castelli. Nel primo tratto da Levico a Valstagna si pedala su una delle piste ciclabili più belle ed attrezzate del Trentino, al termine della quale si prosegue

su viabilità ordinaria priva di traffico fino a Bassano del Grappa, centro storico pittoresco che deve la sua fama al famoso ponte di Palladio e alla produzione di eccellenti grappe. Superato il centro storico il paesaggio cambia: le montagne lasciano lo spazio ad una campagna lussureggiante da ogni parte affiorano risorgive rogge e fossi ricchi di acque limpidissime. Sono queste le peculiarità della

alta pianura padana, formata in epoche geologiche dai sedimenti trasportati a valle dal fiume. In provincia di Padova la pista ciclabile è progettata per correre vicino al fiume in un paesaggio fluviale affascinante, dove i prati stabili si alternano a foreste di ontani, pioppi e salici. Lungo l’itinerario non mancano le opportunità per ammirare splendide opere d’arte, come la villa Contarini - Fondazione G.E. Ghirardi a Piazzola sul Brenta. Un episodio architettonico dato da un palazzo principesco con grande giardino storico, immerso in un vastissimo latifondo agricolo e anticipato da una piazza con porticato monumentale.Dopo la deviazione artistica si ritorna a pedalare nei pressi del fiume; da Limena a Padova è già fruibile una pista ciclabile attrezzata. Anche in questo tratto di campagna periurbana non mancano gli scorci suggestivi con le tradizionali ville venete. Raggiunta la località di Pontevigodarzere, si lascia l’argine del Brenta e si entra in città seguendo le piste ciclabili urbane.

Informazioni turistiche

IAT Trento Via Manci, 2 Tel. +39 (0)461 216000

IAT Bassano del Grappa L. Corona d’Italia, 35 Tel.+39 (0)424 524351

IAT Padova - Stazione FS Tel. +39 (0)49 [email protected]

Info bike

Noleggio e riparazione biciclettePadova, Piazzola sul BrentaElenco bici service suwww.turismopadova.it

Treno+BiciStazioni ferroviarie Trento,Bassano del Grappa, Padova.

Webwww.ciclabili.provincia.tn.itwww.padovainbici.it

Il progetto “La pista ciclabile del Brenta”

La Provincia di Padova intende valorizzare il fiume Brenta e il territorio circostante attraverso la realizzazione di una lunga pista ciclabile. Il progetto è in fase esecutiva e si concluderà a fine 2012. La pista ciclabile sarà lunga38 chilometri e attraverserà ambienti di grande valore naturalistico come i prati stabili,i boschi di pianura e i laghi artificiali.

Segnaletica: presente da Levicoa Bassano del Grappa; assenteda Bassano del Grappa a Padova.

Partenza: Stazione ferroviaria di Trento. Arrivo: Stazione Ferroviaria di Padova.

Lunghezza:Trento-Padova: 140 kmBassano-Padova: 50 km

Condizioni del percorso: lungo la Valsugana il percorso è su pista ciclabile, in provincia di Vicenza il percorso si sviluppa su strade secondarie con qualche problema di orientamento e di traffico,in provincia di Padova si seguono percorsi arginali e strade campestri.

La via del Brenta.Trento, Bassano del Grappa, Padova.

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31) Piazzola sul Brenta, Area naturalistica del Brenta.2) Bassano del Grappa.3) Piazzola sul Brenta, villa Contarini - Fondazione G.E. Ghirardi.

LA VIA DEL BRENTA

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Page 14: Padova e provincia in bicicletta: itinerari ed escursioni.

La via degli Estensi.Padova, Rovigo, Ferrara.

LA VIA DEGLI ESTENSI

Da Padova, in località Bassanello si imbocca la pista ciclabile del canale Battaglia: un percorso rettilineo sopraelevato rispetto alla campagna circostante che offre la possibilità di avvicinare numerose ville venete, fino alla città murata di Monselice. In questo primo tratto lo scenario paesaggistico è dominato dai Colli Euganei: un centinaio di colline dai profili inconfondibili.

I l percorso prende il via da Padova, lambisce i Colli Euganei,

attraversa il Polesine, supera il Po e raggiunge Ferrara. La suggestione di questo viaggio in bicicletta è data dalle vicende del nobile casato degli Estensi che nel Medioevo lasciò Este per insediarsi a Ferrara, nel XIII secolo, dando vita ad una delle corti più nobili e colte del Rinascimento.

Ad Este, città di interesse storico-archeologico che diede il nome all’omonimo nobile casato, si lascia l’argine del Canale Bisatto per seguire il corso del Fiume Frassine. In località Ponte della Torre, si passa vicino ad un fortilizio trecentesco perfettamente conservato e si prosegue attraverso la campagna padovana tra campi di cereali. Dopo

pochi chilometri suggeriamo una deviazione per raggiungere l’ex abbazia camaldolese di Carceri, soprannominata la “Montecassino del nord” per la grandezza delle sue strutture architettoniche.A Sant’Urbano si sale sull’argine dell’Adige e lo si segue fino a Boara Pisani. In breve tempo si arriva a Rovigo, il capoluogo del Polesine

che fu dominato dal XIII al XV secolo dagli Estensi. Di quel periodo si conservano i resti del castello e la torre Donà che, con i suoi 66 metri, è una delle più alte torri medievali d’Italia. Durante la successiva dominazione veneziana in città si costruirono il Duomo e numerosi palazzi aristocratici.Procedendo verso sud, si imbocca la pista ciclabile che conduce a Guarda Veneta. Giunti sul Po si risale il corso del grande fiume sull’argine

di sinistra per passare sull’argine ferrarese nei pressi di Polesella, dove alcune piste ciclabili ben segnalate ci portano velocemente a Ferrara. La città dal Basso Medioevo al Rinascimento, sotto la dominazione estense visse un periodo di splendore durante il quale ci fu una rivoluzione urbanistica e diventò centro artistico di importanza europea. Nel 1995 l’Unesco le conferisce il titolo di Patrimonio dell’Umanità come città del Rinascimento.

Informazioni turistiche

IAT Padova - Stazione FS Tel. +39 (0)49 [email protected]

IAT Rovigo Piazza Vittorio Emanuele II, 20 Tel. +39 (0)425 386290 [email protected]

IAT Ferrara Castello Estense Tel. +39 (0)532 [email protected]

Info bike

Noleggio e riparazione biciclettePadova, Monselice, Este. Elenco bici servicewww.turismopadova.it

Treno+BiciStazioni ferroviarie Padova,Monselice, Rovigo, Ferrara

Webwww.padovainbici.itwww.provincia.rovigo.itwww.ferrarabike.com

La variante nelle terre dell’Adige

La Bassa Padovana, ovvero il territorio della provincia bagnato dall’Adige, è ideale per chi ama il cicloturismo: strade di campagna poco trafficate, paesaggi agrari ben conservati, ambienti silenziosi, e borghi rurali storici. Risalendo il fiume verso occidente si incontrano i paesi di Piacenza d’Adige, Merlara, Castelbaldo, Masi; nell’altra direzione, verso Anguillara Veneta si raggiungono le terre dell’Arca del Santo.

MONSELICE

Segnaletica: assente.Partenza: IAT Padova,Arrivo: IAT Rovigo; IAT Ferrara.

Lunghezza:Padova-Este: 30 kmPadova-Rovigo: 65 kmPadova-Ferrara: 100 km

Condizioni del percorso: da Padova a Este si segue la pista ciclabilecostruita sull’argine dei canali Battaglia e Bisatto. Da Este a Rovigo l’itinerariosi sviluppa sulle strade arginali del canale Brancaglia - Santa Caterinae del fiume Adige. Da Rovigo a Ferrara si utilizzano piste ciclabili asfaltate.10

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Note: disponibilitracce per GPS.

1) Este, mura del castello.2) Baone, Lago Azzurro e Colli Euganei.3) Rovigo.

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Page 15: Padova e provincia in bicicletta: itinerari ed escursioni.

PadovaStazione FSAtrio Stazione Ferroviaria - 35131 Padova Tel. +39 049 8752077 - Fax +39 049 [email protected]: Lunedì-Sabato 9.00-19.00Domenica 9.00-12.30

Piazza del SantoPiazza del Santo - 35123 Padova Tel. +39 049 [email protected] stagionale aperto da Aprile a Ottobre

Abano TermeVia Pietro D’Abano 18 - 35031 Abano Terme (PD) Tel. +39 049 8669055 - Fax +39 049 [email protected]: Lunedì-Sabato 8.30-13.00 / 14.30-19.00Domenica 10.00-13.00 / 15.00-18.00Apertura festiva in alta stagione

Montegrotto TermeViale Stazione 60 - 35036 Montegrotto Terme (PD) Tel. +39 049 8928311 - Fax +39 049 [email protected]: Lunedì-Sabato 8.30-13.00 / 14.30-19.002a Domenica del mese 10.00-13.00 / 15.00-18.00

Bacino Turistico della SaccisicaPiove di SaccoPiazza Matteotti 4 - Tel. e Fax +39 049 [email protected]@turismosaccisica.it

Battaglia TermeVia Maggiore 2 - Tel. e Fax +39 049 [email protected] stagionale aperto da Maggio a Settembre

CittadellaPorte Bassanesi 2Tel. +39 049 9404485 - Fax +39 049 5972754 [email protected]

EsteVia G. Negri 9Tel. +39 0429 600462 - Fax +39 0429 [email protected]

MonseliceVia del Santuario 6 - Tel. e Fax +39 0429 [email protected]

MontagnanaCastel S. Zeno - Tel. e Fax +39 0429 [email protected]

www.turismopadova.it

Realizzato con la compartecipazione di:Tel. +39 049 8767911Fax +39 049 [email protected]

Credits fotografici: Archivio Turismo Padova Terme Euganee/Matteo Danesin, Luigi Zilli, Luciano Tommasin. Archivio Ca’ Marcello. Archivio Renato Tuzza, Este. Archivio Comune di Padova - Gabinetto Fotografico. Archivio Consorzio di Promozione Turistica di Padova. Archivio Consorzio di Promozione Turistica Vicenzaè. Archivio Provincia di Padova. Archivio Associazione Veneta Treni Storici/Hans Rosenberger.

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