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    OVIDE DECROLY Nacque il 23 luglio 1871 a Renaix in Belgio. Si laure in medicina nel 1887 e si occup di neurologia e di psichiatria a Parigi e Berlino dedicandosi successivamente al problema della rieducazione dei bambini diversamente abili. Sulla scorta di tali attivit e interessi matur una forte attenzione per i problemi dell educazione e della scuola in particolare fino al punto da fondare, nel 1907, lEcole de lEremitage istituto sperimentale dove egli applic ai bambini normali i metodi e i materiali sperimentati con i soggetti diversamente abili. Mor nel 1932. Scrisse: Programma di una scuola per la vita (1908), Verso la scuola rinnovata (1921), La funzione di globalizzazione e l'insegnamento (1929). LA PEDAGOGIA Due sono i temi fondamentali che caratterizzano la pedagogia di O.Decroly: a.- la scoperta della funzione di globalizzazione b.- il metodo dei centri di interesse

    La funzione globalizzatrice Studiando i bambini che presentavano ritardi nello sviluppo cognitivo Decroly vide che questi trovavano minore difficolt nello scrivere parole intere piuttosto che singole lettere. Questo lo port ad ipotizzare che tra lattivit istintiva e le funzioni superiori dellintelligenza esistesse nelluomo una forma intermedia di conoscenza che egli chiam funzione di globalizzazione. Mentre lintelligenza di tipo analitico-sintetico e ci permette quindi di conoscere sia le parti che il loro insieme la funzione globalizzatrice sarebbe una forma di conoscenza sincretico-globale che ci consentirebbe PRIMA di ogni attivit di analisi o sintesi di cogliere seppure in modo vago e indistinto linsieme di una realt invece che le parti o i dettagli. Lidea di fondo della pedagogia di Decroly fu appunto quella di sfruttare didatticamente questa funzione psichica presente nei bambini ben prima dello sviluppo dellintelligenza e applicarla allinsegnamento delle diverse discipline. In questa maniera O.Decroly rovescia il metodo tradizionale di insegnamento apprendimento e propone una didattica innovativa basata sul concetto di globalit. Mentre tradizionalmente per es. nello studio di una lingua si inizia con lortografia per poi passare alla grammatica e quindi alla sintassi, il metodo di Decroly parte dalle sezioni pi complesse (le frasi ) e poi scendere ai costituenti pi piccoli (parole, lettere ), valorizza cio lapprendimento dellinsieme e solo successivamente fa rientrare il metodo analitico.

    I centri di interesse Per ovviare agli aspetti negativi collegati allorganizzazione dei contenuti culturali per materie, Decroly propose un nuovo tipo di organizzazione dei contenuti da trasmettere a scuola conosciuto come metodo dei centri di interesse. Secondo il pedagogista belga si deve sostituire la tradizionale divisione fra le materie di studio con una nuova organizzazione disciplinare basata sulle idee associate ai bisogni fondamentali delluomo. Tali bisogni sono:

    1. il bisogno di nutrirsi 2. il bisogno di lottare contro le intemperie

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    3. il bisogno di difendersi contro i pericoli e i nemici 4. il bisogno di agire, lavorare e ricrearsi

    Tutta la conoscenza umana pu secondo Decroly essere ricollegata a questi bisogni. Il metodo dei centri di interesse consiste appunto nel trovare idee che possano essere associate ai bisogni fondamentali e intorno alle quali possano essere organizzati i contenuti culturali da trasmettere. Per es. lidea del cibo sar associata al bisogno di nutrirsi, lidea della casa a quello di proteggersi, lidea del lavoro a quello di agire. I contenuti culturali vengono dunque organizzati intorno ad idee/argomenti (la casa, il lavoro, labbigliamento ) che diventano in tal modo il centro dellazione didattica. Non vi sar di conseguenza lora di italiano, lora di matematica , di storia, ma , affrontando ad esempio il tema della casa o della famiglia si svolgeranno tutte quelle materie e quelle sercitazioni che rientrano in un normale percorso didattico. EDOUARD CLAPAREDE Nato a Ginevra nel 1873 si laure in medicina nel 1897 e si interess in modo particolare della nascente psicologia sperimentale. Lattenzione rivolta particolarmente al recupero di bambini con ritardo nello sviluppo cognitivo e lo studio delle ricerche di Karl Groos sul gioco lo portano ad occuparsi di psicologia delleducazione. Nel 1901 fond la rivista Archives de psycologie dove port avanti la sua convinzione fondamentale circa limportanza della psicologia per il rinnovamento della scuola. Conobbe Decroly e la scuola sperimentale da lui istituita e fond a Ginevra nel 1912 il famoso Istituto superiore di scienze delleducazione J.J.Rousseau allo scopo di migliorare la formazione dei docenti. In questo istituto lavor a lungo Jean Piaget che proprio dagli interessi e dalle ricerche di Claparede doveva prendere lo spunto per la sua celeberrima attivit di studioso dello sviluppo mentale del bambino. LA PEDAGOGIA La convinzione di fondo di Claparede che la pedagogia deve affrancarsi dalla filosofia e diventare finalmente una disciplina autonoma con un proprio statuto epistemologico. Per far ci la pedagogia deve adottare il metodo sperimentale e basare le sue convinzioni su fatti precisi, quantificabili, misurabili e pubblicamente controllabili. Tali fatti da cui la pedagogia deve partire sono quelli resi possibili da una conoscenza scientifica del fanciullo resa possibile dalla psicologia e, in particolare, dalla psicologia dellet evolutiva. In tal senso, secondo Claparede, necessario affinch ci sia un autentico sviluppo della ricerca infantile superare il pregiudizio, ancora radicato, secondo il quale il bambino non sia altro che un adulto incompleto, imperfetto. Questa dipendenza del bambino dal riferimento adulto deve essere superata: ogni fase della vita della persona autonoma e perfetta in s, per cui non bisogna cercare se il bambino possiede o meno certe facolt delladulto, ma il bambino deve essere interpretato in termini suoi propri. Il bambino, dunque, perfetto in quanto bambino e non deve essere studiato in relazione alladulto. Le sue funzioni psichiche sono diverse da quelle delladulto per quanto riguarda la forma dei processi mentali, ma sono identiche invece sul piano della funzione , del compito, che esse assolvono in relazione allattivit dellorganismo. Bisogna quindi liberarsi dallidea di considerare linfanzia semplicemente come una anticipazione o una fase preparatoria dellet adulta. Claparede d a questa direzione di ricerca uno sviluppo fondamentale . In particolare nellopera del 1931 intitolata Leducazione funzionale egli individua le leggi fondamentali sulle quali fondare una psicologia dellet evolutiva. Queste leggi partono dallassunto che non sufficiente descrivere i singoli fenomeni psichici e che si deve per una vera comprensione individuare le funzioni che essi svolgono nel complesso delle altre attivit (non basta descrivere le attivit ludiche del

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    bambino ma si deve anche capire quale compito, quale ufficio svolge il gioco nella vita cognitiva e affettiva generale del fanciullo) Le leggi della psicologia funzionale sono le seguenti:

    1. legge di successione genetica: lo sviluppo avviene per fasi determinate che si succedono in ordine costante/il periodo evolutivo lungo e complesso;

    2. legge di esercizio funzionale: una funzione si evolve se viene esercitata 3. legge dellesercizio genetico: sviluppare un funzione condizione per determinare il sorgere di altre funzioni 4. legge del bisogno o dellinteresse (adattamento funzionale): qualunque attivit sempre suscitata da un

    bisogno 5. legge dellautonomia funzionale: il fanciullo un essere completo, adeguato alle circoistanze che gli sono

    proprie 6. legge dellindividualit: ogni individuo diverso, differisce dagli altri in varia misura.

    La pedagogia funzionale che Claparede deriva da queste impostazioni assume in pieno i temi dellattivismo : centralit delleducando, insegnamento funzionale alle condizioni di apprendimento dettate dai bisogni formativi, centralit dellinteresse e della motivazione intrinseca, formazione delle abilit, critica al nozionismo. Un posto rilevante nella pedagogia di Claparede infine occupato dal gioco punto di unione della scuola con la vita. Sfruttando il bisogno di giocare del fanciullo infatti possibile rendere interessante lazione educativa ed ottenere quella motivazione allapprendimento che solitamente manca nella scuola tradizionale. In tal senso Claparede riprende le teorie sul gioco di Karl Groos che contrappongono allidea del gioco come svago/ricreazione/energia superflua (Spencer) lidea del gioco come esercizio funzionale preparatorio alla vita adulta. ROGER COUSINET Nasce a Parigi nel 1881. Studia con Binet (uno dei padri della psicologia scientifica) e Durkeheim (uno dei massimi esponenti della moderna sociologia) e per un lungo periodo svolge la professione di insegnante elementare. Diviene successivamente ispettore scolastico e infine docente di pedagogia alla Sorbona di Parigi. Muore nel 1973. E stato tra i promotori del movimento della Nouvelle Education francese. Il suo metodo di lavoro libero per gruppi ebbe ampia diffusione in Francia e allestero. LA PEDAGOGIA Le idee fondamentali della pedagogia di Roger Cousinet sono sostanzialmente due: il carattere sociale dellapprendimento (Durkheim) e la libert di iniziativa del singolo. Sviluppare le attitudini individuali e coltivare contemporaneamente la capacit relazionale (socializzazione) una sintesi educativa possibile attraverso lo sviluppo delle attivit di ricerca e di lavoro di gruppo. Cousinet propone dunque un metodo di lavoro strutturato per gruppi. Si tratta, in breve, di realizzare nella scuola piccoli gruppi di alunni (max 5 o 6 membri) ciascuno dei quali possa lavorare nellambito della classe in un proprio spazio autonomo, con propri strumenti didattici: una lavagna, libri, schedari personali. Le condizioni fondamentali del metodo di Cousinet sono:

    che la formazione dei gruppi sia del tutto libera; che la scelta del lavoro in cui impegnarsi, da parte di ciascun gruppo, sia anchessa libera.

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    Conseguenze:

    scompare la tradizionale figura del docente come dispensatore di sapere scompare la figura dellinsegnante come instauratore di disciplina scompare la lezione frontale il docente assume compiti di coordinamento e supervisione (prepara il lavoro dei gruppi,

    predispone il materiale, risponde ai quesiti posti ) viene radicalmente ripensato lambiente educativo scompare la tradizionale disposizione dellarredo scolastico vengono meno le interrogazioni e le verifiche tradizionali sostituite dalle comunicazioni di

    gruppo, dalle produzioni collettive ecc. viene meno il rispetto di un programma stabilito,

    Il lavoro di gruppo produce inoltre una radicale rottura con il nozionismo tradizionale; lapprendimento astratto di regole e principi viene infatti sostituito con una serie di attivit di tipo pratico :

    1. lavori artistici 2. lavori manuali 3. lavori di tipo intellettuale

    Lattivit di gruppo infine sviluppa la morale sociale basata sulla reciprocit e sul presupposto della parit tra i membri che lavorano assieme. Secondo Cousinet la scuola svolge cos unopera di completamento e anche di correzione delleducazione familiare fondata sulla gerarchia, sulla divisione dei ruoli, sullautorit e sullimitazione dei comportamenti. Un altro tema al centro dellinteresse pedagogico di Cousinet quello riferito alla didattica della storia. In particolare nellopera Linsegnamento della storia e leducazione nuova egli approfondisce il tema dellinsegnamento di tale disciplina nella scuola elementare. Agli approcci tradizionali e pi diffusi (concezione patriottica concezione edificante concezione politico militare concezione positivistica) egli contrappone la concezione integrale della storia intesa come civilizzazione. Tale didattica mira ad una ricostruzione di tutti gli aspetti, anche i pi minuti, della civilt di unepoca: dalle idee, allarte, al lavoro, ai costumi, alle abitudini quotidiane. Nellinsegnamento della storia bisogna partire dallinteresse spontaneo del fanciullo verso di essa. In prospettiva Cousinet propone di sostituire gradualmente la lezione di storia con il lavoro storico e il bambino deve essere aiutato a diventare un piccolo ricercatore storico. Guidati dal maestro i bambini possono portare in classe oggetti e documenti autentici di altri tempi: rirpoduzioni, stampe, cartoline, vecchie foto Tali documenti vanno poi studiati, analizzati classificati al fine di ricavarne tutte le possibili informazioni esattamente come fanno gli storici di professione. Le informazioni raccolte posono poi essere sistematizzate ed elaborate in vario modo, attraverso quadri sinottici, cartelloni murali, grafici etc. Possono anche essere organizzate visite ai musei locali, ai monumenti della propria citt ecc. In tal modo il bambino si familiarizzer pure con le tecniche,le procedure i problemi della storiografia e della ricerca storica.