Ottobre 2014

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Editoriale: Cristo fondamento delle relazioni e della Comunità Carissimi Cristiani di Bovolone, un caro saluto a voi tutti all'inizio di un nuovo anno pastorale, come sempre ricolmo di attività ma che vogliamo abbia il sapore della fede, della carità e della speranza. Ab- biamo vissuto il tempo estivo con tante relazioni che non possiamo dimenticare o tralasciare, ma in- vece dobbiamo coltivarle e render- le più profonde. Passano le cose di questo mondo, ma le relazioni umane lasciano il segno di una comunione che diventa comunità. Così desideriamo che sempre più ci siano relazioni significative che diventino legami per crescere e far crescere. è una necessità costruire legami per vincere le solitudini e dare speranza. Gesù ha voluto creare un legame forte con noi in modo personale e comunitario attraverso l’ Eucaristia, donandoci il suo Corpo e il suo Sangue, perché diventiamo uno con Lui. Abbiamo bisogno di comunione fraterna che nasce dalla nostra volontà, ma anche dal dono del Signore. Se siamo veramente uniti a Lui non possiamo far a meno di essere uniti alle persone vicino a noi, ma anche a quelle lontane. È triste sentire che tra vicini ci si conosce poco, è bello avvertire che ci si interessa delle persone accan- to in modo discreto e, se necessa- rio, si è disponibili all’aiuto. Nella nostra parrocchia c’è la presenza bella dei “vicini" e dei responsabili di zona. Sono più di quattrocento! è una possibilità enorme per creare relazioni, conoscenze e sostegni. Viviamo bene questa preziosa real- tà e non sprechiamo questo dono e servizio. Cerchiamo di trovarci insieme la Domenica attorno a Gesù Eucaristia nella nostra Chiesa. è sempre bel- lo e di grande sostegno ritrovarsi, condividere nella preghiera le gioie e le fatiche, lasciarsi condurre dal- la Parola del Signore, partecipare al banchetto dell’Eucaristia, salutarsi e ricordarsi gli impegni della setti- mana. Sogniamo di essere una co- munità viva, vivace, in comunione, che sa aiutarsi, che sa vivere delle piccole e grandi relazioni, che sa accogliere, che sa vivere nella cari- tà. Le potenzialità le abbiamo: non sprechiamo i doni del Signore e le opportunità che ci vengono date. Viviamo la gioia dell’incontro con le persone e con Gesù. Questo è un bel programma pastorale! E come pastore di questa comunità vi invi- to fortemente a vivere la Messa at- torno a Gesù Eucaristia per dirgli i nostri grazie, per lanciare le nostre suppliche, per trovarci uniti in un sorriso di fraterno incontro e per dire che stiamo bene con il Signore e con tutti. Un grazie a quanti partecipano alle attività pastorali e a quanti si pre- stano per i vari servizi in Parroc- chia, un caro saluto e un grande ab- braccio a tutti voi fratelli e sorelle di Bovolone. I vostri Sacerdoti Parrocchia San Giuseppe in Bovolone V ita n° 199 Ottobre 2014 Parrocchiale Il voto alla Madonna di Fatima Speciale Inserto Storiografico Seconda Parte www.parrocchiabovolone.it

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199 Periodico mensile della parrocchia di Bovolone (VR)

Transcript of Ottobre 2014

Page 1: Ottobre 2014

Editoriale:

Cristo fondamento delle relazioni e della Comunità

Carissimi Cristiani di Bovolone,

un caro saluto a voi tutti all'inizio di un nuovo anno pastorale, come sempre ricolmo di attività ma che vogliamo abbia il sapore della fede, della carità e della speranza. Ab-biamo vissuto il tempo estivo con tante relazioni che non possiamo dimenticare o tralasciare, ma in-vece dobbiamo coltivarle e render-le più profonde. Passano le cose di questo mondo, ma le relazioni umane lasciano il segno di una comunione che diventa comunità. Così desideriamo che sempre più ci siano relazioni significative che diventino legami per crescere e far crescere. è una necessità costruire legami per vincere le solitudini e dare speranza.

Gesù ha voluto creare un legame forte con noi in modo personale e comunitario attraverso l’ Eucaristia, donandoci il suo Corpo e il suo Sangue, perché diventiamo uno con Lui.

Abbiamo bisogno di comunione fraterna che nasce dalla nostra volontà, ma anche dal dono del Signore. Se siamo veramente uniti a Lui non possiamo far a meno di essere uniti alle persone vicino a noi, ma anche a quelle lontane.

È triste sentire che tra vicini ci si conosce poco, è bello avvertire che ci si interessa delle persone accan-to in modo discreto e, se necessa-rio, si è disponibili all’aiuto. Nella nostra parrocchia c’è la presenza bella dei “vicini" e dei responsabili di zona. Sono più di quattrocento! è una possibilità enorme per creare relazioni, conoscenze e sostegni. Viviamo bene questa preziosa real-tà e non sprechiamo questo dono e servizio.

Cerchiamo di trovarci insieme la Domenica attorno a Gesù Eucaristia nella nostra Chiesa. è sempre bel-lo e di grande sostegno ritrovarsi, condividere nella preghiera le gioie e le fatiche, lasciarsi condurre dal-la Parola del Signore, partecipare al banchetto dell’Eucaristia, salutarsi e ricordarsi gli impegni della setti-mana. Sogniamo di essere una co-munità viva, vivace, in comunione, che sa aiutarsi, che sa vivere delle piccole e grandi relazioni, che sa accogliere, che sa vivere nella cari-tà. Le potenzialità le abbiamo: non sprechiamo i doni del Signore e le opportunità che ci vengono date. Viviamo la gioia dell’incontro con le persone e con Gesù. Questo è un bel programma pastorale! E come pastore di questa comunità vi invi-

to fortemente a vivere la Messa at-torno a Gesù Eucaristia per dirgli i nostri grazie, per lanciare le nostre suppliche, per trovarci uniti in un sorriso di fraterno incontro e per dire che stiamo bene con il Signore e con tutti. Un grazie a quanti partecipano alle attività pastorali e a quanti si pre-stano per i vari servizi in Parroc-chia, un caro saluto e un grande ab-braccio a tutti voi fratelli e sorelle di Bovolone. I vostri Sacerdoti

Parrocchia San Giuseppe in Bovolone

Vita

n° 199 Ottobre 2014

Parrocchiale

Il voto alla Madonna di Fatima

Speciale InsertoStoriografico

Seconda Parte

www.parrocchiabovolone.it

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Ciao a tutti siamo i ragazzi del coro “luminose Armonie” che ani-ma la messa della domenica mat-tina alle ore 9:00. Grazie alla nostra insegnante Silvia Garavaso siamo

un gruppo molto unito anche se i bambini e i ragazzi che cantano hanno dai 5 ai 13 anni e i ragazzi che suonano la chitarra e tastiera hanno dai 13 ai 15 anni.

Quest’anno abbiamo partecipato al concorso canoro della scuola me-dia, dove abbiamo ottenuto il primo posto con grande soddisfazione e con i complimenti della giuria.

Durante l’estate animiamo la Messa del grest alle 10.15 insieme ai bambini che fanno i laboratori.

Detto questo vogliamo ringra-ziare la nostra insegnante Silvia per la sua dedizione e il cuore che ci mette perché ogni volta riesca al meglio, ti chiediamo scusa se qualche volta non è andata come speravi a causa dei nostri errori, vogliamo ringraziare anche Luigi Strivieri, sempre pronto dietro al mixer. Grazie a tutti di cuore per-ché quest’anno è stato davvero fan-tastico, e speriamo di partire al me-glio con il prossimo.

ia

Coro Luminose Armonie

Lasciate che i bambini vengano a meCon ottobre iniziano le attività

parrocchiali e anche noi del gruppo 0/6 anni iniziamo il nostro percorso. Gli incontri si svolgono la Domeni-ca mattina dalle ore 9:45 alle 11:00 ad eccezione di Lunedì 8 dicembre (Festa dell’Immacolata), nel quale si svolgerà nel pomeriggio, e di Dome-nica 17 maggio 2015, giorno in cui concluderemo con un momento di festa.

Da questi incontri sono nate delle buone amicizie tra famiglie per-ché al centro dei nostri incontri mettiamo sempre Lui, il Signore: è questo che cerchiamo di far vivere anche ai nostri figli.

I bambini hanno bisogno di noi adulti per sviluppare le loro doti, per raggiungere al meglio la maturità umana e cristiana.

Ripetendovi ancora la frase a noi cara “Lasciate che i bambini venga-no a me”

I bimbi del coro

Gruppo 0/6 anni

Vita Parrocchiale Ottobre 2014

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Ecco le date per quest’ anno pastorale:

Ottobre 20149:45 -11:00 in Teatro

Dicembre 2014nel pomeriggio

Marzo 20159:45 -11:00 in Teatro

Gennaio 20159:45 -11:00 in Teatro

Maggio 20159:45 -11:00 in Teatro

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Vi aspettiamo!

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Noi cristiani viviamo nel mon-do, pienamente inseriti nella re-altà sociale e culturale del nostro tempo, ed è giusto così; ma questo comporta il rischio che diventia-mo “mondani”, il rischio che “il sale perda il sapore” cioè che il cristia-no si “annacqui”, perda la carica di novità che gli viene dal Signore e dallo Spirito Santo.

Invece quando nei cristiani ri-mane viva la forza del Vangelo, essa può trasformare «i criteri di giudizio, i valori determinanti, i

punti di interesse, le linee di pen-siero, le fonti ispiratrici e i modelli di vita».

È triste trovare cristiani che non sono più il sale della terra, e sappia-mo che quando il sale perde il suo sapore, non serve più a niente.

Perciò è necessario rinnovarsi continuamente attingendo la lin-fa dal Vangelo, leggendo e medi-tando il Vangelo ogni giorno, così che la parola di Gesù sia sempre presente nella nostra vita.

Inoltre partecipando alla Messa domenicale, dove incontriamo il Signore nella comunità, ascoltiamo la sua Parola e riceviamo l’Eucari-stia. Vangelo, Eucaristia e preghie-ra: grazie a questi doni del Signore possiamo conformarci non al mon-do, ma a Cristo, e seguirlo sulla sua via, la via del “perdere la propria vita” per ritrovarla. “Perderla” nel senso di donarla, offrirla per amore e nell’amore.

Miracolo Eucaristico di BolsenaUna rubrica per conoscere i miracoli Eucaristici nel mondo

Angelus31 Luglio 2014Piazza San Pietro

La voce del PapaA cura di Angiolina Pasini

Papa Francesco

RubricheVita Parrocchiale

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Lo Sapevate che...

È necessario rinnovarsi continuamente attingendo la linfa dal Vangelo

Quando:Estate dell’anno 1263 o 1264

Chi: Un sacerdote boemo, a cui la tra-

dizione ha attribuito il nome di Pie-tro da Praga, che iniziò a dubitare della reale presenza di Gesù nell'o-stia e nel vino consacrati

Dove: Di ritorno da un pellegrinaggio

a Roma, intrapreso dal sacerdote

per pregare sulla tomba di Pietro. Percorrendo la via Cassia, si fermò a pernottare a Bolsena, dove i dub-bi di fede lo assalirono di nuovo. Il sacerdote si trovò così a celebrar la messa nella vicina chiesa di Santa Cristina.

Cosa: Al momento della consacrazione,

mentre teneva l'ostia sopra il cali-ce, questa avrebbe iniziato a san-guinare, bagnando il corporale*. Al sacerdote mancò la forza di conti-nuare il rito; pieno di confusione e di gioia, avvolse l’ostia nel corpora-le e fuggì verso la sagrestia. Duran-te il percorso alcune gocce di san-gue caddero anche sui marmi del pavimento e dei gradini dell'altare.Pietro da Praga si recò subito dal papa Urbano IV, che si trovava a Orvieto, per riferirgli l'accaduto. Il pontefice, allora, inviò a Bolsena il vescovo di Orvieto per verifica-

re la veridicità del racconto e per recuperare le reliquie. Il pontefice riconobbe il miracolo e, per ricor-darlo, estese a tutta la Chiesa una solennità chiamata Corpus Domini, nata nel 1247 nella diocesi di Liegi per celebrare la reale presenza di Cristo nell'Eucarestia. Del prete bo-emo, invece, non si seppe più nulla.

Il Miracolo ai giorni nostri: Le relique testimoniano ancora

oggi l'evento prodigioso: l'ostia, il corporale, i purificatoi e quattro la-stre macchiate di sangue, custoditi nella cattedrale di Orvieto; l'altare su cui accadde il prodigio, presso la Basilichetta Ipogea di Santa Cristi-na in Bolsena. Dal 6 gennaio 2013 al 9 novembre 2014 è stato indetto un giubileo straordinario in occasione del 750° anniversario del miracolo eucari-stico.

In occasione dell’Anno

Eucaristico, indetto dal Papa per

le attività pastorali 2014-2015,

con questo numero del giornalino

inizia una nuova rubrica: ogni

mese vi racconteremo la storia di

un miracolo eucaristico.

Uno di essi è il Miracolo di

Bolsena.

Ve ne parliamo usando alcune

parole chiave...

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Media 3a2a MediaMedia

Elementare 5a

UP

4a Elementare

GrestCampiscuola a Giazza

4

2014Photogallery

Estiva

Speciale

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Media

Elementare E/G al campo estivo

Il Clan Primo Sole

Grest

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Avvenimenti che portarono al Voto alla Madonna di Fatima :

70° Anniversario

Testi a cura di Piergiorgio De Guidi

Speciale:Inserto storiografico

Ecco a voi la seconda parte dell’ estratto della ricerca

storica fatta negli archivi del comune e della parrocchia

da Piergiorgio De Guidi riguardo al 70° anniversario della

consacrazione del nostro paese alla Madonna di Fatima

che ricorre domenica 1 ottobre 2014.

Non perdete l’occasione di conoscere meglio questa

storia con questo secondo inserto dedicato nello specifico

al Voto alla Madonna di Fatima.

Indice17 settembre 1944:bombardamento sul paese

La testimonianza scritta di mons. Pezzo

Le testimonianze di don Angelo Siviero e di don Vincenzo Brugnoli

Tutti sono presi dal panico. Monsignor Pezzo prega col Rosario in mano

Case crollate e completamente inabitabili

1 ottobre 1944: il voto alla Madonna di Fatima

DOMENICA 1 OTTOBRE 1944

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Delle trentaquattro azioni di guerra dell’aviazione alleata su Bovolone, durante il secondo conflitto mondiale, quella del 17 settembre 1944 fu la più tragica e devastante. La ricostruzione dei fatti è resa possibile grazie ai documenti scritti conservati negli archivi della Parrocchia e del Comune di Bovolone e alle testimonianze dirette delle persone che hanno vissuto quei drammatici eventi. Nei primi giorni di settembre 1944, il parroco di Bovolone mons. Pezzo, intuendo che qualche cosa di tragico stava per acca-dere, aveva esortato i fedeli a pregare tutta la prima settimana, soprattutto il giorno 8, festa della natività di Maria e festa della Madonna della salute.

Negli avvisi di domenica 10 settembre annunciava: “Data la gravità dell’ora attuale, vi invito ad un’altra settimana di preghiera per i seguenti fini: la pre-servazione del paese da incursioni e dagli orrori bellici; la pace; il ritorno dei soldati dalla guerra”.

Ogni mattina fino a mezzogiorno vennero organizzati turni di adorazione con la presenza delle Lampade viventi, i fedeli dopo la Messa si alternavano in preghiera davanti al Santissimo. I funesti presentimenti del parroco non tardarono ad avverarsi. La domenica successiva, giorno 17 settembre, si ebbe a Bovolone l’attacco aereo più pesante e rovinoso. Erano circa le ore dieci di una azzurra mattina dorata da un tie-pido sole. Il paese era immerso nel profondo silenzio della campagna e si godeva il meritato riposo della domenica. La quiete fu interrotta da un rombo che da lontano si avvicinava e cresceva poco alla volta di intensità. Dai racconti dei testimoni diretti possiamo ipotizzare che si sia trattato di una squadriglia di Corsair o di Thunderbolt, caccia bombardieri da attacco al suolo, veloci, potenti e spavaldi. Arrivarono sulla verticale del paese volando ad alta quota, apparendo come piccoli oggetti argentei al riflesso del sole. Nessuno immaginava che cosa stesse per accadere e l’inferno di fuoco che da lì a poco quegli aerei avrebbero scatenato. Dopo aver sorvolato la zona, scesero uno alla volta in picchiata verso la stazione. L’aria serena fu squarciata dal fragore dei motori spinti al massimo, dal crepitio delle mitragliatrici, dai botti dei cannoni e dal sibilo dei razzi che riversavano verso terra una devastante grandinata di fuoco. La gente fuggiva terrorizzata in cerca di un riparo, chi nelle case, chi nelle cantine, chi verso i campi, sot-to le tettoie, dietro agli alberi. La contraerea iniziò un rabbioso tiro di sbarramento che riempì il cielo di esplosioni e di nuvole nere. Con volo radente, gli aerei, passarono sopra la stazione sganciando le bombe.

“Quella mattina – racconta Lorenzo De Guidi – mi trovavo a casa, alle Crosare, quando vidi gli aerei, sei o otto che dall’alta quota vennero giù in picchiata sulla stazione ferroviaria. La contraerea iniziò a sparare e si accanì soprattutto sull’ultimo aereo che riuscì forse a salvarsi. Poi tornarono ripetutamen-te a mitragliare e a bombardare continuando l’azione di attacco che durò circa venti minuti. Gli obiet-tivi erano due treni militari tedeschi, uno in sosta presso la stazione ed un secondo in arrivo, quasi fermo sugli scambi”.

Dopo aver colpito irreparabilmente il bersaglio per cui erano venuti, gli aerei iniziarono a passare e ripassare a bassa quota sul centro abitato. Bombe furono sganciate sulla contrada Pozza. Alcune caddero dietro il capitello della Madonna della salute, sulle case a schiera denominate “Casona”, in via Marconi ridotte a cumuli di rovine; altre esplosero a soli trenta metri dalla chiesa dentro la quale c’erano molti fedeli, soprattutto bambini, che assistevano alla Messa del fanciullo. Chi si trovava nel tempio si sentì scuotere violentemente assieme al pavimento e alle mura del nuovo edificio che sussultarono come sotto l’azione di un violento terremoto. Quando gli aerei finalmente se ne furono andati, calò improvvisamente un inquietante silenzio. Ma durò poco poiché, dopo qualche istante, la stazione diventò un vulcano di esplosioni: i treni colpiti avevano iniziato a bruciare e molte granate in essi contenute esplodevano con terribili boati scagliando schegge in ogni direzione. Solo verso mezzogiorno tornò la calma. Il cielo era offuscato dal fumo degli incendi e dalla gran polvere sollevata dai detriti e dai crolli. Credibile è la testi-monianza di chi afferma di aver visto le bombe sfiorare il tetto della chiesa. A questo punto sorge spon-tanea una domanda: e se le bombe fossero cadute sulla chiesa che in quel momento era affollata per la Messa dei bambini e dei giovani?

Inserto storiografico

17 settembre 1944: bombardamento sul paese

Testi a cura di Piergiorgio De Guidi

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La testimonianza scritta di mons. Pezzo

Le testimonianze di don Angelo Siviero e di Don Vincenzo Brugnoli

Tutti sono presi dal panico. Monsignor Pezzo prega col Rosario in mano

Case crollate e completamente inabitabili

“Vi furono tre gravi incursioni aeree sul centro (senza contare quelle sulla linea ferroviaria e il continuo mitragliamento): la prima il 17.9.1944 durante la Messa festiva dei bambini: furono colpiti due treni alla stazione...Tratti di binario della ferrovia volarono a 600 metri forando case fino al pavimento: materiale che era sui treni fu portato fino a Salizzole. I morti della parrocchia furono tre: dei tedeschi non se ne sa, perchè tenevano nascoste le loro perdite: un tedesco bruciava ancora sui binari dopo sei ore. La chiesa vecchia ebbe, specie per la prima incursione, vetri spezzati, telai divelti, parte del soffitto crollato. Nel-la chiesa nuova neppur un vetro andò rotto, e, salvo qualche piccolo danno al coperto, non ebbe altre ingiurie. E pensare che alcune bombe, in linea d’aria non caddero a più di trenta metri di distanza dalla chiesa.”

Inserto storiografico

Don Angelo Siviero, che in quegli inquieti anni di guerra era un giovane curato, nel 1994 mi raccon-tò quanto accadde in chiesa, in quel drammatico 17 settembre 1944, mentre stava celebrando la Messa. “Arrivato al Pater Noster sentii prima il rumore degli aerei, gli spari e poi dei tremendi scoppi, infine un boato vicinissimo. La gente in chiesa urlava spaventata e correva verso le porte. Gridai di star fermi, di appoggiarsi alle pareti e di mettersi vicino ai piedistalli delle colonne. Lo spostamento d’aria aveva piega-to i catenacci delle porte che rimasero bloccate e che non si poterono aprire se non più tardi con l’inter-vento del fabbro Marino Vaccari che abitava alla Pozza. Le porte erano state fatte chiudere dall’interno da mons. Pezzo il quale non tollerava ritardi per la Messa. Qualcuno riuscì ad uscire passando dalla piccola porta che metteva in comunicazione con la vecchia chiesa. Ma li qualcuno si ferì poiché caddero le vetrate ed una parte dei cornicioni.”

Don Vincenzo Brugnoli, sacerdote collaboratore della parrocchia di Bovolone, scrisse: “La violenza delle esplosioni fu tale che un assile con due ruote di vagone volò fino alla corte Grassa”.

Dopo quel drammatico episodio mons. Pezzo non si azzardò più a chiudere le porte della chiesa. Riprese però quella abitudine quando tornò il tempo di pace. Da quella domenica in poi, le Messe furono celebrate in luoghi decentrati: nella cappella dell’ospedale, nel santuario della Madonna della cintura, nelle chiesette del Bosco e di San Pierin, e nelle contrade.

Ongaro Elsa allora aveva 24 anni; quel 17 settembre 1944 era presente in chiesa, alla Messa. “Sentite le esplosioni e le parole del sacerdote che aveva gridato al microfono di stare fermi, mi riparai stretta a molti altri sotto un’ arcata della navata, vicino ad una colonna. Tutti erano presi dal terrore. Nella confu-sione totale, un’immagine mi è rimasta in mente indelebile, quella di mons. Pezzo che camminava lenta-mente avanti e indietro lungo il corridoio centrale della chiesa pregando col rosario in mano. L’azione di guerra durò per più di quindici lunghissimi minuti. Quando potemmo uscire, la chiesa era avvolta da un gran polverone; il fumo proveniente da tutte le direzioni offuscava il sole. Sparse per le vie piene di detri-ti c’erano tante piume d’oca che provenivano dai cuscini e dai materassi sventrati nelle case colpite.”

Testi a cura di Piergiorgio De Guidi

15 sono le case crollate o pericolanti e inabitabili in seguito al bombardamento del 17 settembre 1944; ai loro proprietari o eredi è stato corrisposto un primo sussidio di £. 500 (foglio della Prefettura repubblica-na n. 21955 in data 17 ottobre 1944). 12 sono gli edifici gravemente danneggiati e parzialmente inabitabili. Gravi danni al Municipio: distrutti alcuni preziosi documenti antichi. La canonica perforata da proiettili. Un pezzo di rotaia perfora il tetto di una casa. Porte divelte e vetri infranti. Ventiquattro operai assunti sette giorni per sgomberare le strade dalle macerie e la demoli-zione di muri pericolanti

Inserto storiografico

Testi a cura di Piergiorgio De Guidi

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Dopo quei tragici eventi, per invocare la protezione della Madonna di Fatima sulla gente di Bovolo-ne, domenica 1 ottobre 1944, primo giorno del mese mariano dedicato al santo Rosario, mons. Pezzo pronunciò il solenne voto, seguendo l’esempio del vescovo Ferdinando Rofoldi, il quale, dopo la disfatta di Caporetto nel primo conflitto mondiale, aveva promesso di dedicare alla Madon-na un giorno di ogni anno a venire se avesse protetto la città di Vicenza dalla distruzione. Il parroco aveva osservato come i fedeli fossero molto più rispettosi: quel giorno mostravano più devozione di quando distrattamente gettavano uno sguardo fugace verso il tabernacolo prima di chiudersi nel biascicare le loro orazioni private. Fu cantato il vespero, recitato il santo Rosario, intonata la Salve Regina e le Litanie Lauretane; in-vocato Dio, Padre del cielo che avesse pietà di loro. Seguirono poi le invocazioni a Maria Madre di Dio, Madre di Cristo, Madre della Chiesa e Madre della divina grazia. Mons. Pezzo andò ai piedi della statua della Madonna e con le braccia tese invocò la protezione sulla gente di Bovolone, sulle fami-glie, sulle vedove, sugli orfani, su tutti i bambini e, infine, sull’edificio della chiesa appena finito di costruire. Poi, con voce ferma e alta, pronunciò il voto di onorare e ricordare la misericordia della Madonna di Fatima dichiarando giorno festivo il tredici maggio di ogni anno. Inoltre fece voto di celebrare le Messe votive alla Madonna ammettendo i bambini alla prima comu-nione e di svolgere, alla sera, una solenne processione. Fu esposto il Santissimo per l’adorazione. Mons. Pezzo ed i fedeli pregarono per tutti coloro che stavano morendo quel giorno sui campi di battaglia, affinchè Dio concedesse loro il riposo eterno e per quelli che giacevano feriti, per la loro guarigione; pregarono per il ritorno dei dispersi e dei prigionieri. Il parroco, vestito dell’antico piviale color oro, si inginocchiò ai piedi dell’altare mentre i fedeli cantavano il Tantum ergo. Quando l’ ultima nota si spense, avvolto nel velo omerale, sollevò il Mistero di Dio sopra la solitudine degli uomini lontani, divisi dalla guerra, e sopra l’angoscia dei presenti perchè tutti ricevessero la Sua benedizione e la Sua Grazia. Poi ripose il Santissimo nel tabernacolo. La chiesa fu chiusa fino alla fine della guerra.

Il tredici maggio diventò una ricorrenza importante non solo per i credenti ma divenne festa anche per tutta la comunità civile. In quel giorno negozi, uffici, scuole, botteghe artigianali, rimanevano chiusi. Poi il tributo al progresso, con la legge n. 54 del marzo 1977 che sopprimeva ben cinque feste religiose per aumentare la produttività sistematica e la festa del tredici maggio scomparve rimanen-do solo la processione serale. Però rimane la tradizione della presenza del sindaco alla processione come segno di festa religiosa e civile.

1 ottobre 1944: il voto alla Madonna di Fatima

Inserto storiografico

Testi a cura di Piergiorgio De Guidi

Sarà prossimamente disponibile sul sito web parrocchiale

www.parrocchiabovolone.it in formato pdf ed ebook il testo

completo della ricerca storiografica

Avvenimenti che portarono al Voto alla Madonna di Fatima :

70° Anniversario

Testi a cura di Piergiorgio De Guidi

Speciale:Inserto storiografico

Ecco a voi la seconda parte dell’ estratto della ricerca

storica fatta negli archivi del comune e della parrocchia

da Piergiorgio De Guidi riguardo al 70° anniversario della

consacrazione del nostro paese alla Madonna di Fatima

che ricorre domenica 1 ottobre 2014.

Non perdete l’occasione di conoscere meglio questa

storia con questo secondo inserto dedicato nello specifico

al Voto alla Madonna di Fatima.

Indice17 settembre 1944:bombardamento sul paese

La testimonianza scritta di mons. Pezzo

Le testimonianze di don Angelo Siviero e di don Vincenzo Brugnoli

Tutti sono presi dal panico. Monsignor Pezzo prega col Rosario in mano

Case crollate e completamente inabitabili

1 ottobre 1944: il voto alla Madonna di Fatima

DOMENICA 1 OTTOBRE 1944

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Vita Parrocchiale Ottobre 2014

Dopo la pausa estiva si riparte e ci ritroviamo tutti insieme ve-nerdì sera davanti a Lui, la nostra fonte, la nostra guida, coLui che è l’Alfa e l’Omega, Gesù Eucari-stia. Sono trascorsi nove anni da quando abbiamo cominciato ad ospitare a casa nostra la CFE, ma ogni volta è come fosse la prima. Ogni anno il Signore ci ricorda chi siamo e perchè ci ha chiama-ti, ci ricorda qual è la missione di noi coppia di sposi cristiani: “far Chiesa in casa”, essere pane spez-zato per ogni fratello che Lui ci mette davanti, non importa chi è e che cosa ha fatto nella sua vita, perchè siamo tutti figli di Dio.

Sabato, guidati da una relazio-ne dei coniugi Gillini, abbiamo rinfrescato il perchè dei sette mo-menti della CFE. Dalla preghiera di lode al Signore, alla condivi-sione di quello che Gesù ha fatto per me e di quello che io ho fat-to per Lui, all’ascolto della Paro-la, alla risonanza di quello che il Signore ha detto a me attraverso la Parola, agli avvisi della parroc-

chia, all’invocazione dello Spirito Santo sulle varie intenzioni, fino ad arrivare al culmine della CFE: la preghiera sul fratello presente.

Infine la grande preghiera al Padre perchè ci accompagni nel mondo, nel nostro mondo quoti-diano ad annunciare che Lui c’è ed è vivo e presente in mezzo a noi. Fondamentale per le coppie di sposi cristiani è la preghiera. È la nostra forza, il nostro strumen-to per costruire una rete che ci protegga dalle tentazioni di ogni giorno. Può essere personale, di coppia, comunitaria, attraverso il Santo Rosario, di Adorazione, ma è importante perchè con essa ci ri carichiamo, troviamo la forza e la serenità. Infatti come coppia riusciamo a fare esperienza di Gesù solo quando lo cerchiamo con costanza e perseveranza nel-la preghiera. Domenica ci siamo detti che nessuno ci può togliere la gioia di annunciare Gesù e che le CFE sono una “sfida” al clima di spontaneismo che respiriamo nella nostra società.

Noi coppie di sposi cristiani

che in virtù del Sacramento del Matrimonio siamo “chiesa dome-stica” mettiamo a disposizione la nostra casa per far sì che ci sia un appuntamento settimanale con Gesù, un momento fuori dalla massa per incontrare un Tu che dà sicurezza e che ci fa sentire famiglia.

La CFE accoglie chiunque sia predisposto a condividere con i fratelli il Pane di Vita: non impor-ta se sei single o sposato, giovane o anziano, separato o fidanzato, la presenza di ognuno è importante perchè è parte del Corpo di Cristo: la Chiesa. Ognuno può evangeliz-zare, cioè diventare pane spezza-to per il fratello che ha accanto nella propria semplicità.

“Grazie Signore Gesù perchè ci ami e perchè la nostra casa ogni settimana si trasforma in una grande famiglia in cui non si condividono solo le gioie e i dolori del lavoro, della scuola, dello sport...ma si condivide le fede con i fratelli”.

CFE: il bello di condividere la Fede

Rita ti consiglia un libro A cura di Rita Rossato

Buona lettura

Otel è la sgrammaticatura della parola HOTEL, ma non parla di un alloggio alla moda. L’Otel Bruni è la stalla di una cascina della pianura emiliana dove vive la famiglia Bruni e dove,nelle notti d’inverno si incontrano i familiari, i viandanti e i cantastorie. Questo mondo antico, fatto di valori, di fatica,di casa, di cibo, di solidarietà incontra la storia: allo scoppio della prima Guerra mondiale tutti e sette i figli maschi di Callisto e della Clerice partiranno per la guerra. Torneranno tutti pur patendo distacchi e lutti, attraverseranno il periodo della seconda G. Mondiale e poi la guerra civile con le distruzioni,le umiliazioni le paure e i cambiamenti che porta con sè.Le vicissitudini poi della carriera politica di Floti e il travagliato amore di Maria per un cantastorie, avvolgono il lettore in una rustica atmosfera e alla nostalgia dei tempi andati.

Titolo: Autore: Editore:Otel Bruni

Disponibile

Libreria Parrocchiale

in

Valerio Massimo Manfredi Mondadori

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Marco e Barbara

Ritiro coppie responsabili CFE 5 - 7 Settembre 20141 Mercoledì 21:00 Formazione Accoliti

5 Domenica

8 Mercoledì 21:00 Adorazione Eucaristica nei quartieri

10 Venerdì19:00 Santa messa per la commemorazione di Mons. Pezzo21:00 In teatro rievocazione storica della vita e dell’ opera di Mons. Pezzo

11 Sabato19:00 Santa Messa di inizio anno scolasticoFesta del Passaggio dei diciassettenni

12 Domenica

14 Martedì 20:30 Catechesi UNITALSI aperta a tutti

19 Domenica

22 Mercoledì 21:00 Consiglio Pastorale parrocchiale

26 Domenica

Page 11: Ottobre 2014

Ottobre 2014

1 Mercoledì 21:00 Formazione Accoliti

5 Domenica

8 Mercoledì 21:00 Adorazione Eucaristica nei quartieri

10 Venerdì19:00 Santa messa per la commemorazione di Mons. Pezzo21:00 In teatro rievocazione storica della vita e dell’ opera di Mons. Pezzo

11 Sabato19:00 Santa Messa di inizio anno scolasticoFesta del Passaggio dei diciassettenni

12 Domenica

14 Martedì 20:30 Catechesi UNITALSI aperta a tutti

19 Domenica

22 Mercoledì 21:00 Consiglio Pastorale parrocchiale

26 Domenica

Eventi e News Parrocchiali

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SCUOLA DI EVANGELIZZAZIONE

in Teatro

Domenica 12 OttobreDalle 9:15 alle 11:00

Sarà attivo un servizio Baby-sitter per tutti i bambini

Venerdì 14 Novembre 2014 Venerdì 12 Dicembre 2014Venerdì 09 Gennaio 2015Venerdì 13 Febbraio 2015

Venerdì 13 Marzo 2015Venerdì 08 Maggio 2015

INCONTRI DI PREGHIERA GIOVANI

Dalle 22:00 alle 23:00 tutti i venerdì ad eccezione delle date

in cui si tiene la preghiera in Diocesi riportate qui a lato

ADORAZIONE EUCARISTICA GIOVANI

in Cripta in Cattedrale

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)Dal Vangelo Secondo Matteo - Mt 21,33-4310:15 Mandato catechiste e animatori.16:00 Battesimi

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)Dal Vangelo Secondo Matteo - Mt 22,1-14Meeting Diocesano Adolescenti

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)Dal Vangelo Secondo Matteo - Mt 22,15-21Giornata MissionariaConvegno Chirichetti a Verona9:30 Genitori 4a elementare

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)Dal Vangelo Secondo Matteo - Mt 22,34-4010:15 Mandato Friend15:30 Grest Invernale

Page 12: Ottobre 2014

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Sede Legale e Sociale: Via Capitello, 36 - Concamarise (Vr)Sede Amministrativa: Via Roma, 2 - Bovolone (Vr)Telefono: 045 6992211 Fax: 045 6901023Email: [email protected]

Sito Web:www.parrocchiabovolone.it

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Contatti:Giovani per la Comunicazione:Bordoni Francesco, De Guidi Maria,Ferrarini Edoardo, Venturi Giulia, Bedoni SirioPadoanello Francesca, Modenese Micaela, De Guidi Francesco, Pagliarini Silvia, Segala Elena, Vincenzi Enrico, Volpi Matteo

Grafica e impaginazione:Edoardo Bordoni

Collaboratori:Rita Rossato, Angiolina Pasini.

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Battesimi

Battesimi Matrimoni Defunti Foto News

Defunti

MatrimoniCANDEO Alessandro MURARI Ketty AnnamariaREGAIOLO Alberto AVANZO SilviaCACEFFO Matteo BONAMINI SaraSOFFIATI Paolo MATTIOLI MariangelaGARON Enrico SOLDI ElenaPIETROBONI Jonny ZANETTI VeronicaMORELATO Alessandro FERIOTTO ChiaraGABRIELI Livio OSELIN Tania

MIRANDOLA Oscar SPEZZONI Serena TeresaDORICIC Ivan BEZZETTO EleonoraFERRARINI Alessandro TOGHELLA ValentinaBROGNOLI Loris MARZARI DesireeCAGLIARANE Luca MARTINI EricaLA FATA Giuseppe AITOLLO MaddalenaMANTOVANI Francesco MIRANDOLA Francesca

NJEUGNA ADJOUKE SINDY di Dialla Traore e Njeuga Adjunke SandrineGHIDETTI PIETRO GIUSEPPE di Andrea e De Guidi SilviaBONADIMAN STELLA di Federico e Leati Giuliana MARCAZZAN ELVIZ di Massimo e Vanzo FedericaVACCARI ALICE di Simone e Monica Martina BuffoLOVATO DIEGO di Fabio Giuseppe e Brandoli MichelaOLIVO CHRISTOPHER di Leonardo e Fornasari EvelynROSSIGNOLI GIOVANNI di Domenico e Barbirato Rossana ZOMPA VITTORIA di Emanuele e Santinato Francesca

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In virtù del Battesimo noi diventiamo discepoli missionari, chiamati a portare il Vangelo nel mondo.

Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida degli sposi cristiani.

C’è un istinto potente dentro di noi, che ci dice che la nostra vita non finisce con la morte

Papa Francesco

Papa Francesco

Papa Francesco

SOLDI LORENZO di Andrea e Baldo RobertaSARTORI DAMIANO di Alessandro e Mozzo AnnaGIANELLO ERIC di Mirco e Bersani EleonoraMARANGONI GRETA di Loris e Errico MarziaMIONI RENO di Roberto e Mioni AyanoVICENTINI ELIA NICOLA di Cristian e Lanza MonicaRESENTERRA GIOVANNI di Mauro e Bersan Valeria

SIGNORETTO FRANCESCO FILIPPO di anni 82 VICENTINI FRANCESCO GIOSUÈ di anni 86MANTOVANI LUIGINA MARIA di anni 93BIGHELLINI RENZO di anni 69MORETTO ELIDE MARIA di anni 89VENTURI LUIGINA di anni 91VACCARI LUIGINA di anni 83DE BIANCHI RENATO di anni 88PERAZZANI GIOVANNI di anni 55BARALDI MARIA TERESA di anni 84CARLETTI LUCIANO di anni 72SCARPOLINI BRUNA di anni 97CEOLARO MARIA di anni 90LANZA IRENE di anni 84CARDINI GIOVANNI BATTISTA di anni 49

BERTOLINI GIULIANO di anni 69BETTINI ROSETTA di anni 86CAMPOLONGO ONORINA di anni 89DI MAIO LEOPOLDO di anni 89GIRALDI RENATO di anni 91BIGARDI MARIA ANTONIETTA di anni 94BISSOLI MARIA di anni 83MORINI GIORGIO di anni 62SPADINI GABRIELE di anni 62DE MORI COSTANTINO di anni 72MELINI CRISTINA di anni 98SETTE VITALIANO di anni 71BULBARELLI ANGELA di anni 92BIANCHINI MARIO di anni 80MORINI PIETRO di anni 64

RAFFAELI IVO di anni 89PASQUALINI GUGLIELMO di anni 86 MALOSTO ITALO di anni 66QUINTO MARIA di anni 84RANAROTTO ROSA di anni 83CORADIN PASQUALE di anni 94GARAVASO PIETRO di anni 79FAVALL LUIGI di anni 83FASOLI ZAVERIA di anni 77BISSOLI IMERIO di anni 72BIANCHINI ANITA di anni 69CAPELLI MARIA di anni 90CAUCHIOLI ANTONIO di anni 65PASSAIA PRIMA di anni 86PASI EMMA di anni 91

AnagrafeParrocchiale