1 ottobre 2014
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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Adriano
Ferraiolo. Immancabile a Campobasso con il
suo teatrino della maschera di Pulcinella ne ha
scandito gli anni e la felicità dei bambini. Nono-
stante passino mode e giocattoli, l'elettronica
avanza e rende i giochi sempre più realistici lo
spettacolo dei Ferraiolo, però, resta sempre
quello più apprezzato e non conosce lo scor-
rere del tempo. Segno di una tradizione, di una
qualità nelle rappresentazioni, di un comune
sentire con i più piccoli che finisce con il coin-
volgere anche i più grandi. E' vera arte.
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.1919119Fax: 0874.49441E-mail Redazione Campobasso: [email protected]
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Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 198 - MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
L’Oscar del giorno
a Adriano Ferraiolo
Il Tapiro del giorno lo diamo a Micaela Fanelli.
Resta in sospeso la richiesta di dimissioni da
segretaria del Pd venuta dall'onorevole Venit-
telli dopo quanto accaduto in merito alla que-
stione Statuto. Ora anche 32 segretari di
Circolo chiedono lumi e spiegazioni. Il Pd moli-
sano sembra così sferzato da polemiche e
contrapposizioni dovute all'atteggiamento della
segretaria che continua imperterrita a sottoli-
neare come sia la più brava correlata ai fax di
esponenti romani. Dimenticando, però, che il
Pd non è più presente sui grandi e gravosi temi
regionali.
Il Tapiro del giorno
a Micaela Fanelli
Fintanto alla Regione Molise non si deci-
dono a dare corso alla più e più volte annun-
ciata organizzazione dell’apparato
burocratico, continuerà lo stillicidio di no-
mine, di comandi, di incarichi, di migrazioni
(interne ed esterne all’ente) del personale,
ad uso e consumo del presidente, degli as-
sessori, dei direttori d’Area e di quant’altri
sono in grado di esprimere e dimostrare una
necessità.
Come quella apparsa evidente, palmare,
improcrastinabile, dell’Area quarta in cui da
qualche mese sono andati in pensione quat-
tro dirigenti: Baranello, Conti, Pilla e Biello.
Un salasso che sta mettendo a dura prova
la resistenza del direttore d’Area Rodolfo
Cocozza. Per lui un piccolo sollievo: l’arrivo,
per un anno, dall’Arsiam, del dirigente Gino
Cardarelli, tra l’altro già stato alle prese con
il servizio sismico ed ora incaricato anche
della dirigenza del servizio geologico di
quell’ Area.
Questi improvvisi, quanto sintomatici, tam-
ponamenti confermano l’andazzo che dura
da tempo, al quale avrebbe dovuto porre
fine l’arrivo (in pompa magna) del direttore
generale Pasquale Mauro Di Mirco.
Che poi le cose non siano andate per il
verso giusto, lo si può capire anche dal largo
anticipo con cui la Regione ha emesso l’av-
viso pubblico per la formazione di un elenco
di candidati idonei per il conferimento degli
incarichi di Direttore generale e di Direttore
d’Area della Giunta regionale, nonché di Se-
gretario generale del Consiglio regionale. In-
carichi che, stando all’esiguità delle
domande pervenute entro il 18 settembre
scorso (data originariamente fissata di sca-
denza dell’avviso), pare non facciano ecces-
sivamente gola, tant’è che la giunta ha
ritenuto di dover prorogare la scadenza
dell’avviso al 3 ottobre. Eppure, corrono re-
tribuzioni da capogiro. Più del denaro, a
volte, prevale la dignità professionale, l’au-
tonomia di giudizio, la responsabilità delle
funzioni. Vuol dire che le esperienze che si
fanno alla Regione Molise, anche ai massimi
livelli, sono frustranti. Di questo avviso sa-
rebbe proprio il direttore generale Di Mirco
che, riferiscono i bene informati, sarebbe in-
tenzionato a tornarsene in Lombardia.
L’impatto con la qualità della classe poli-
tica regionale non sarebbe stato felice e
men che mai produttivo.
Di suo, in questa permanenza molisana,
che si possa annoverare tra le decisioni e le
scelte di particolare qualità e incidenza am-
ministrativa, organizzativa e funzionale, non
c’è niente. Niente che abbia il marchio del-
l’innovazione dei metodi di lavoro, dei com-
portamenti, delle responsabilità.
La Regione era ed è un ente plantigrado,
annoiato, e inefficiente.
Suo malgrado, il direttore generale è do-
vuto stare al gioco della presidenza e degli
assessori, come lo sono stati tutti gli altri di-
rettori generali che lo hanno preceduto.
Questioni di uomini, quindi, e fintanto la
classe politica regionale continuerà a degra-
dare verso l’incompetenza, l’ignoranza, l’ar-
roganza, la presunzione, non ci saranno
direttori generali e di Area che tengano, ca-
paci di modificare l’andazzo.
La mancata organizzazione dell’ente nei
termini e nei tempi fatti balenare e annun-
ciati all’indomani della nomina di Di Mirco, è
la prova del nove che la situazione politica e
amministrativa è incancrenita.
La cui rimozione è possibile solo in conco-
mitanza della rimozione della classe politica
dominante. Ma quando?
Dardo
21 ottobre 2014
Le esperienze che si fanno alla Regione Molise, anche ai massimi livelli, sono deludenti
TAagliolto
di Sergio Sorella*
Con il documento unitario del 13 settembre 2014, come è
noto, le Segreterie Regionali di FLC CGIL Molise, CISL
Scuola Molise, UIL Scuola Molise e Snals Con.F.S.A.L.
hanno già concordato sull’esigenza di migliorare e poten-
ziare il sistema formativo e dell’istruzione regionale, in modo
da renderlo adeguato alle molteplici innovazioni normative
intervenute nell’ultimo ventennio.
La FLC valuta positivamente la volontà del Governo Re-
gionale, manifestata dall’Assessore di competenza nelle riu-
nioni del 12 e del 22 settembre, di dotare la Regione Molise,
finalmente, di una legge quadro che faccia da cornice alle
politiche per l’istruzione, la conoscenza e la formazione pro-
fessionale. Allo stesso tempo, però, si è più volte richiamata
l’attenzione dell’Assessore al Lavoro, della Giunta e del
Consiglio Regionale sulla necessità di affrontare con ur-
genza questa prima fase emergenziale. Il 30 settembre
2014, infatti, scadrà il progetto finanziato con il Fondo So-
ciale Europeo in cui sono impegnati i 90 lavoratori della For-
mazione Professionale, di cui 75 iscritti all’Albo Regionale e
altri 15 che svolgono attività di supporto.
In una prima fase la FLC CGIL del Molise ha chiesto, in-
sieme ai lavoratori e alle altre organizzazioni sindacali un ri-
finanziamento del progetto come primo pezzo di un disegno
complessivo che vedeva al suo interno un ruolo prioritario
per il “Sistema regionale di Orientamento Permanente”. In-
sieme al rifinanziamento, infatti, si è chiesto di procedere,
in tempi rapidissimi, alla definizione delle linee guida che
portassero allo stesso tempo garanzie operative per i diversi
operatori del settore e benefici per il sistema ancora in via
di definizione.
Su questi temi, mercoledì 17 settembre, il Consiglio Re-
gionale ha approvato un ordine del giorno impegnando la
Giunta Regionale “a salvaguardare e valorizzare le compe-
tenze professionali e le buone pratiche del sistema di orien-
tamento e formazione del Molise, attivando ogni verifica
istruttoria sui residui dei fondi strutturali europei 2007-2013,
sul piano garanzia giovani e sul POR plurifondo FSE –
FESR 2014-2020”.
Nel corso della riunione con le organizzazioni sindacali te-
nuta all’Assessorato al lavoro in data 22/03/2014, ci è stato
comunicato chiaramente come non ci sia la possibilità di di-
sporre rifinanziamenti al progetto in essere.
L’impegno della Regione sarà solo quello di garantire la
transizione tra il sistema attuale e quello futuro, cercando di
avvalersi delle buone pratiche e delle competenze profes-
sionali acquisite, anche sulla base di proposte, spunti e con-
tributi che possano venire da un “tavolo permanente” che
verrà istituito con la presenza delle Organizzazioni Sinda-
cali. Le risorse, in questo caso, ci sarebbero, e verrebbero
da quelle insite nel plurifondo FSE –FESR per il periodo
2014-2020, dal Piano garanzia giovani, dai residui che pos-
sono finanziare il nuovo bando dell’obbligo formativo e del
diritto dovere etc. Si tratta, in ogni caso, di impegni ancora
generici che rinviano a data da destinarsi la messa a regime
del sistema.
Che fare però nell’immediatezza, per evitare i licenzia-
menti di 90 lavoratori a partire dal 1 ottobre 2014? Pur com-
prendendo la drammaticità della situazione e la difficoltà di
dare risposte immediate, vista la penuria di risorse, sono
evidenti le insidie di un percorso che guardi agli ammortiz-
zatori sociali, che rischiano di dare solo un pò di ossigeno
ad un paziente in realtà già moribondo.
Per tali ragioni, riteniamo necessario investire della que-
stione in prima persona il Presidente della Regione, onde
ottenere risposte definitive sulla possibilità di un rifinanzia-
mento del progetto in essere.
In ogni caso, relativamente alla legge quadro di riordino
del sistema di istruzione e Formazione Professionale, urge
che la Regione Molise chiarisca tempi, modi e contenuti dei
percorsi che intende portare avanti, onde verificare in con-
creto la possibilità per i diversi operatori del settore di con-
tribuire con le loro buone pratiche all’attuazione del sistema
d’istruzione e di formazione professionale, che risulta an-
cora tutto da definire.
La FLC CGIL Molise, per quanto di competenza, farà
come sempre la sua parte, ad iniziare dalla presentazione di
una proposta sul riordino del sistema di Istruzione e della
Formazione Professionale.
*Segretario Flc Cgil Molise
L'intervento.
Formazione professionale,
paziente moribondo
Fintanto la classe politica regionale continuerà a degradare verso l’incompetenza, l’ignoranza, l’arroganza, la presunzione, non ci saranno direttorigenerali e di Area capaci di modificare l’andazzo
CAMPOBASSO. Ci vuole 1milione di euro per salvare i 90
lavoratori della Formazione Professionale. Per il centrosini-
stra che governa il Molise i soldi non ci sono. Eppure la
Giunta Frattura spende 850mila euro all'anno per dirigenti e
direttori esterni alla Regione Molise.
A questi si possono aggiungere 250mila euro che la Re-
gione paga ai 4 presi dalla Provincia senza selezione. E poi
ancora: tre su quattro direttori d'area sono esterni, il che vuol
dire che la Regione Molise invece di spendere 15mila euro in
più all'anno ne spende 100mila.
Come esterno è il direttore generale della Regione e quella
della sanità. A questi aggiungiamo i soldi che la Regione Mo-
lise paga per l'assunzione del capo di gabinetto (Mariolga
Mogavero sempre esterna) e Carmela Lalli (consigliera del
presidente pagata per non far nulla vista la chiusura della
Gam). Così come Frattura ha deciso di tenersi Francesco
Cocco, ex ioriano tornato nel centrosinistra per 110mila euro
all'anno.
Ecco, già partendo da questi tagli si potrebbero salvare i
90 posti di lavoro della formazione professionale. Oppure,
se questo milione di euro di soldi dei molisani utilizzato per
dirigenti, direttori e capoccioni voluti dalla Giunta Frattura
fosse ben speso, gli stessi professionisti dovrebbero sugge-
rire alla "politica", ossia al governo, come salvare quei 90
posti di lavoro che dal 1 ottobre si ritrovano a casa e senza
ammortizzatori sociali aggiungendosi a Gam, Ittierre, Zuc-
cherificio, Esattorie, Orchestra stabile e via dicendo. Da un
calcolo approssimativo, palese e senza troppe dietrologie,
vien fuori un "atteggiamento indifferente del governo regio-
nale di fronte al mantenimento di posti lavoro, di fronte alla
conservazione di un diritto sancito dalla Costituzione". Sono
queste le parole del centrodestra, a cui si aggiunge il consi-
gliere di maggioranza Nunzia Lattanzio, che ieri in Consiglio
regionale si sono visti negare persino la possibilità di discu-
tere dell'argomento in Consiglio regionale.
Già, il democratico centrosinistra non lo ha permesso. E
cosa volevano dire Iorio e i suoi? Niente di trascendentale.
Volevano soltanto spiegare ai giovani e inesperti gover-
nanti che guidano la Regione Molise come e dove reperire i
soldi per salvare almeno questi lavoratori: ci sono i soldi del
fondo sociale europeo, i soldi del Por nazionale e i soldi della
garanzia giovani. Basterebbe attingere lì per "evitare trage-
die personali perchè ad ogni lavoratore corrisponde una si-
tuazione familiare" spiega Iorio.
E perchè il governo regionale non vuole ascoltare queste
soluzioni? "Per insensibilità soprattutto dell'assessore Petra-
roia che mai ci si sarebbe aspettata visto che viene dalla Cgil
- dice Iorio - Oppure, forse, perchè hanno necessità di man-
dare a casa questi lavoratori per poi assumerne altri più or-
ganici al loro indirizzo politico". Domanda: perchè, per lavo-
rare si deve avere il consenso di questo o quel partito? Forse
sì, alla faccia del merito.
L'altra motivazione potrebbe essere "L'incompetenza del
governo regionale di trovare soluzioni - dice sempre Iorio con
il consenso di Fusco Perrella, Cavaliere, Sabusco e Lattan-
zio - Perché quando sento dire da Michele Petraoria che
chiederà un tavolo al Ministero per risolvere la questione, mi
sembra di ascoltare i bambini di quinta elementare. Perchè
Petraroia, se fa l'assessore, dovrebbe sapere che la Forma-
zione professionale è competenza esclusiva delle Regioni.
QUindi al Ministero di rispondono picche e ti rimandano a
casa". Altra domanda: perché Petraroia allora parla, anche
qui, di tavolo da aprire a Roma? Risposta: "Perché prende in
giro in maniera indecorosa". Ma Nicola Cavaliere, sempre in
conferenza stampa, dice una sacrosanta verità: "Potrebbe
essere anche una scelta del centrosinistra quella di risolvere
le vertenze di lavoro licenziando tutti i lavoratori in ogni dove
del Molise".
Perché altrimenti non si spiega perché c'è una proposta di
legge quadro presentata da Angela Fusco Perrella e Nunzia
Lattanzio derma in quarta commissione da marzo 2014 per
risolvere il problema ma il centrosinistra non ne vuole nep-
pure parlare. Eppure, tra i cittadini molisani, non c'è ancora
quella consapevolezza o quel coraggio di uscire dalle proprie
case e di invadere le strade del capoluogo, notte e giorno,
per spingere questa nuova classe dirigente a rassegnare le
dimissioni.
3
1 ottobre 2014TA
agliolto
CAMPOBASSO. E' stata l'onorevole
Venittelli a chiedere le dimissioni della
segretaria regionale del Pd a seguito
della questione Statuto.
Intanto, 32 Segretari di circolo del
PD Molise, in riferimento a quanto sta
accadendo sulla “questione Statuto” e
sulle affermazioni dei dirigenti regio-
nali del Partito apparse sulla stampa,
nel confermare la propria posizione di
terzietà ed il proprio compito di rap-
presentare i circoli quali unità base
del Partito, "affermano di non aver
mai ricevuto in tempo utile, contraria-
mente a quanto appreso dalle dichia-
razioni della segretaria regionale e
della sua segreteria, lo Statuto regio-
nale del PD ai fini di una sana discus-
sione nei circoli; di aver ricevuto
(peraltro non inviata a tutti i segretari
di circolo) la versione da approvare
nell’Assemblea Regionale del
21/09/2014, solo la sera del
18/09/2014, con e-mail delle ore
22.00 a firma del Responsabile del-
l’Organizzazione, quindi a convoca-
zioni già avvenute.
Conseguentemente a ciò, non vi è
stata nessuna possibilità di emendare
il documento portato in Assemblea".
Per questo, "chiedono copia inte-
grale dei verbali dell’Assemblea Re-
gionale del 21/09/2014, al fine di
ripristinare uno stato di verità, che at-
tualmente risulta essere quantomeno
nebuloso".
Tutto questo mentre all'interno del
Partito democratico la fronda nei con-
fronti della segretaria Fanelli si va al-
largando ogni giorno di più proprio per
i metodi autoritari imposti allo stesso e
per l'assenza di vere iniziative sul ter-
ritorio nonostante i tanti e gravosi pro-
blemi che affliggono la Regione
amministrata da Paolo Frattura.
"Fanelli, vogliamo la verità"Ben 32 segretari di circolo intervengono sulla “Questione Statuto”
Altri 90 lavoratori a casa, la soluzione c'è ma il governo non la vuole
Iorio e i suoi insorgono contro Petraroia, la Giunta e il centrosinistra a difesa della formazione professionale
La Regione paga oltre un milione tra dirigenti e
direttori esterni e non risolve le vertenze dei molisani
Lavoro per tre mesi, a guidare i mezzi sgombraneve del-
l’Anas. Le domande scadono alle ore 12,30 del 13 ottobre
2014. Abbiamo letto il bando e già dal titolo ci s’è accappo-
nata la pelle: “Selezione per l’assunzione a tempo determi-
nato di operatori specializzati per le esigenze connesse con
la stagione invernale”.
Operatori specializzati per le esigenze connesse con la
stagione invernale! Proprio così, ma niente paura, si tratta di
autisti alla guida degli spazzaneve o spargisale. Abbiamo
continuato a leggere e non la finivamo mai di sorprenderci.
Davanti, avevamo un trattato tecnico-amministrativo, e un
Bignami dei Codici civile e penale. In altre occasioni ab-
biamo tentato di accedere al sito dell’Anas per leggere dei
bandi per appalti milionari ed è capitato di non aprire il “file”;
quando abbiamo avuto la fortuna di farcela , abbiamo letto
bandi molto più stringati, seppure arzigogolati tecnicamente,
proceduralmente e amministrativamente. Quelli sì per spe-
cializzati!
La vicenda dei lavori di manutenzione del ponte sul tor-
rente Callora a Boiano, non ha bisogno di ulteriori com-
menti!
Come diciamo, il capo compartimento dell’Anas del Mo-
lise, per selezionare autisti da mettere sugli spazzaneve non
è voluto venir meno alla specialità della casa: farla lunga e
complessa. Noi no.
Anche se a leggere il bando abbiamo impiegato un sacco
di tempo zig-zagando tra clausole, documentazioni, proce-
dure, dichiarazioni, attestati, curriculum, certificati penali,
certificati medici e parità di genere. Se avessimo incocciato
il bando per la selezione degli astronauti, avremmo impie-
gato minor tempo e capito di più. Comunque, la lettura inte-
grale del bando per la selezione finalizzata all’assunzione,
per tre mesi, di operatori specializzati per “le esigenze con-
nesse con la stagione invernale”, è stato sufficiente a capire
che al fondo di tanta produzione di clausole, documenta-
zioni, dichiarazioni e procedure, alla fine la selezione si ri-
solverà nella conferma degli autisti che con gli spazzaneve
e gli spargisale dell’Anas hanno frequentazione ed espe-
rienza. Much Ado About Nothing (Molto rumore per nulla) by
Shakespeare.
Dardo
CAMPOBASSO. Oggi, alle ore
12.00, presso la sala Giunta dell’ente,
avrà luogo un incontro urgente sulla
vertenza Gam. All’evento prenderanno
parte i sindaci dell’area matesina e del
circondario (San Polo Matese, Spinete, San Massimo, Boiano, Campo-
chiaro, Guardiaregia, Sepino, Cercemaggiore, Cercepiccola, Roccaman-
dolfi, San Giuliano del Sannio, Busso, Vinchiaturo, Baranello, Casalciprano,
Castropignano, Trivento, Jelsi, Fossalto), al fine di discutere delle misure di
intervento a sostegno dell’azienda e dei dipendenti che rischiano ripercus-
sioni economiche oltre che lavorative.
Dal che si possono immaginare le conseguenze sociali, economiche e le
ripercussioni che investiranno il nostro territorio. Per questo motivo, il pre-
sidente della Provincia di Campobasso cerca insieme ai sindaci, la migliore
strategia di intervento.
4
1 ottobre 2014TA
agliolto
L’Anas, il bando pubblico, e le assunzioni a termine
Gam, simuove laProvincia
Tanto fumo e poco arrosto
De Matteis chiama a raccolta i sindaci perindividuare una strategia di intervento
Se avessimo incocciato il bando per la selezione degli
astronauti, avremmo impiegato minor tempo e capito di più
CAMPOBASSO. Molise, Veneto, Lombardia, To-
scana, Marche, Lazio, Puglia, Sicilia, Campania e
Umbria.
Sono queste le regioni sulle quali la Commis-
sione europea ha aperto una procedura d’infra-
zione per il superamento dei limiti per quanto
riguarda le polveri sottili.
Questa legislazione impone dal 2005 livelli mas-
simi di concentrazione delle polveri nell’aria e già
una volta, con una condanna della Corte di giusti-
zia, Bruxelles richiamò l’Italia per aver superato
questi limiti.
Ad inizio luglio la Commissione ha inviato una
nuova lettera di messa in mora alle autorità ita-
liane che dovranno rispondere e fornire chiari-
menti non entro la fine di ottobre pena una
seconda “fase” in cui inviterà il governo di Roma a
mettersi in regola al più presto con le norme sulla
qualità dell’aria.
Ancora non si conoscono nei dettagli i valori
delle zone incriminate ma in Molise, i limiti sono
stati spesso superati a Venafro, città attraversata
ogni giorno da decine di mezzi in transito verso
Lazio e Campania.
Polveri sottili, c'èanche il Molise
La regione è entrata nella lista nera dell'Unione europea. Scattano le sanzioni
L’artigianato molisano rischia definitivamente di morire se
non s’inserisce in canali globali.
Collocandovisi, avrebbe tutti i numeri per assurgere a
nuova vita. Accostare gli artigiani tradizionali (ramai, coltel-
linai, costruttori di zampogne, scalpellini, ecc.) a quelli digi-
tali equivale a rilanciare la manualità associandola alle
nuove tecnologie. Concetti in sequenza che hanno avuto la
loro affermazione nel corso della manifestazione “Molise,
un’altra storia”, la kermesse promossa a Roma-Garbatella
dall’associazione “Forche Caudine”, in collaborazione con il
Formez, rimasta, purtroppo, un’illustre “incompresa” dalla
Regione Molise, nonostante avesse fatto registrare oltre
35mila presenze. L’argomento torna d’attualità in concomi-
tanza, sempre nella capitale, della grande vetrina sull’inno-
vazione (Innovation Week), accompagnata dalla Maker
Faire Rome (#MFR14), la più grande fiera europea dedicata
agli inventori, ai creativi e agli artigiani digitali, conosciuti
anche come “makers”.
Al Parco della Musica fino a domenica sfileranno i prota-
gonisti della rivoluzione digitale con stampanti 3D, robot,
plotter, droni, Bitcoin e start up innovative. Insomma, è pos-
sibile imbattersi nel futuro.
Quanto sta succedendo a Roma – e più in generale
quanto sta succedendo nel mondo, in un periodo di crisi e di
trasformazione repentina – dovrebbe far riflettere gli ammi-
nistratori regionali.
Ma la loro reiterata latitanza verso questi temi conferma la
siderale distanza dal futuro presi, come sono, dalle contin-
genze del presente che, tradotte in parole povere (vedi la
vicenda delle centrali a biomasse), si vanno a formalizzare
sugli affari e gli arricchimenti personali.
Settori vitali, dalla lunga tradizione e dall’alta qualità, qual
è stato da sempre l’artigianato molisano (specie quello arti-
stico), sono abbandonati a se stessi, né finora sono valse,
appunto, iniziative e sollecitazioni ad aprire gli occhi, a guar-
dare oltre il proprio naso, a prendere coscienza dei processi
innovativi e della lordo adattabilità all’esigenza del mercato
globale, a modificare le cose. Siamo una regione ceneren-
tola, amministrata da gente con scarsa esperienza che ha
inteso considerare la gestione del potere un’occasione per
le personali fortune (alcuni sono veri e propri parvenu che
prima di arrivare a Palazzo Moffa non hanno amministrato
neanche un condominio). Sicché, lo scotto che sta pa-
gando il Molise è pesantissimo: artigianato, commercio,
agricoltura, il terziario, i maggiori servizi sociali sono ridotti
ai minimi termini.
La Regione Molise è sostanzialmente ferma. Il consiglio
vivacchia alle prese con ordini del giorno, mozioni e interro-
gazioni, e la giunta procede imperterrita a perseguire gli
obiettivi privati dei suoi componenti.
A un anno è mezzo dall’insediamento del consiglio e stata
varata una sola legge che si ricordi: quella che ha dimezzato
il valore patrimoniale degli Istituti autonomi delle case po-
polari (Iacp).
di Luigi Romano
Sono un cittadino di un paese costiero
Molisano, ho avuto la sfortuna (come tanti)
di subire un infarto. Il pericolo, la corsa in
pronto soccorso, l'ECG evidenziava il fattac-
cio. Viene immediatamente allertato il
Gruppo dell'Emodinamica che in breve
tempo mi sottopone a coronografia e (come
per incanto), finalmente quel dolore violento
e costrittivo al petto mi lascia, e pensare che
nemmeno con la morfina mi era passato.
Bravissimi al pronto soccorso, ma veri an-
geli (a cui credo dover la vita) tutti quelli del-
l'emodinamica.
Nei giorni che trascorro all'UTIC (amore-
volmente assistito con altri pazienti da tutta
l'equipe) vengo a sapere che devo sentirmi
un “privilegiato” perché il servizio dell' Emo-
dinamica, non funziona 24 ore su 24, ma
solo di mattina e solo grazie alla disponibilità
del gruppo dei medici.
Possibile che il territorio più popoloso del
Molise (che in estate triplica o addirittura
quadruplica) non deve avere un simile sevi-
zio h24?
Eppure c'è la famosa dorsale adriatica
(A14, statale 16, ferrovia...con a breve l'alta
velocità) dove transitano migliaia di persone
tutti i giorni.
Faccio un appello da cittadino e da pa-
ziente, a tutte le forze politiche, affinché i
tagli alla sanità (seppur doverosi), non fac-
ciano rischiare la vita a migliaia di cittadini
solo per poche centinaia di euro (quelli ne-
cessari per la reperibilità).
Le scelte programmatiche della politica
devono essere sempre orientate verso i bi-
sogni del cittadino/utente e non verso rigide
decisioni strategiche di natura solo ammini-
strativa e contabile.
5
1 ottobre 2014TA
agliolto
Siamo una regione cenerentola,
amministrata da gente con scarsa esperienza
che ha inteso considerare la gestione
del potere un’occasione per le personali fortune
Subire un “Infarto” in Basso Molise. I rischi che si corrono
Lettera aperta
A Roma l’ Innovation Week
parla del futuro, a Campobasso
permane il presente
Inventori, creativi e artigiani digitali, conosciuti anche come “makers”, a confronto
Il successo della manifestazione
Vivi La tua Città, che lo scorso sa-
bato ha risvegliato il capoluogo, ha
spinto amministratori e organizza-
tori ad alcune riflessioni con l’intento
di proseguire il cammino di collabo-
razione che il Comune ha intrapreso
con le associazioni di categoria .
“L’evento – ha detto l’assessore al
Commercio Salvatore Colagiovanni
– è stata la dimostrazione che è
possibile organizzare manifesta-
zioni a costo zero, un successo che,
nonostante i “gufi”, ha premiato lo
sforzo e il lavoro messo in campo
da tutti; è doveroso ringraziare, in
primis la città di Campobasso, che
ha reso possibile un evento che si-
curamente tutti
ricorderanno, tutti gli operatori
delle associazioni di volontariato (
la Protezione Civile e le Guardie
Ecologiche, la SEA, le Strutture Co-
munali, il mondo dello sport, gli arti-
sti che hanno partecipato donando
la loro arte senza costi e lo staff or-
ganizzativo formato da Max Manoc-
chio e Maurizio Discenza”.
“In un momento di crisi che sta in-
vestendo tutti i settori – ha aggiunto
l’assessore alla Cultura Emma de
Capoa – l’amministrazione ha dato
un segno di efficienza, un progetto
sperimentale che ha provocato su-
bito un risveglio culturale della città
e su cui bisognerà continuare a la-
vorare per rivalutare i tanti talenti
del capoluogo”. Il sindaco Antonio
Battista ha voluto invece porre l’ac-
cento sull’aspetto garbato del-
l’evento che ha animato il capo-
luogo senza creare disagi ma con il
solo intento di far recuperare ai cit-
tadini il senso della comunità. In-
somma, l’evento ha fatto centro ma
l’amministrazione guarda al futuro
ed è già all’opera per progettare
nuove iniziative in collaborazione
con le associazioni di categoria. Le
idee in cantiere sono tante e lo slo-
gan è pronto: “Lavoriamo insieme
per costruire…non per distruggere”.
Il Consiglio comunale ha modificato le ta-
riffe della tassa dei rifiuti perchè, così come
approvate lo scorso 6 settembre, non avreb-
bero consentito di produrre il gettito necessa-
rio all’ integrale copertura dei costi del servizio.
L’errore risale all’anno scorso ed è stato
generato dal sistema informatico di gestione,
un programma non adeguato che ha portato
la struttura a commettere l’errore. Per fortuna,
però, i dirigenti se ne sono accorti in tempo,
cioè prima che venissero emesse le prime bol-
lette, e sono intervenuti per correggere il tiro
che avrebbe inciso, e non poco, sul bilancio
provocando un buco consistente. “L’errore è
stato commesso - ha commentato il sindaco
Antonio Battista – ma l’amministrazione ha
reagito con prontezza ed ha gestito al meglio
la situazione; l’errore, in realtà, è banale ma,
allo stesso tempo, subdolo ecco perché siamo
sempre più convinti che sia necessario poten-
ziare il settore tributi e lavorare sulla dirigenza
anche per far fronte alle continue evoluzioni
della normativa”. Con 18 voti favorevoli e
dieci contrari il Consiglio ha approvato la mo-
difica del Piano finanziario e delle tariffe della
Tari che, in sostanza, sono state rideterminate
per ridistribuire il costo del servizio in modo
equo. L’errore commesso è molto tecnico e
solo leggendo la relazione fornita dai dirigenti,
e già pubblicata sulle pagine de La Gazzetta,
è possibile capire di cosa si tratta. Si ripropone
volentieri il documento evidenziando che, ine-
vitabilmente la necessità di modificare le ta-
riffe per rispettare l’obbligo di copertura ha
comportato il posticipo dei termini di paga-
mento della Tari : 30 ottobre 2014 (prima
rata o rata unica), 30 novembre 2014 (se-
conda rata) e 30 gennaio 2015 (terza rata).
“Il 3 settembre il Consiglio Comunale ha
approvato rispettivamente il piano finanziario
del servizio di gestione dei rifiuti urbani e le ta-
riffe della TARI per l’anno 2014. Il piano è
stato redatto sulla base dei dati finanziari for-
niti dal soggetto gestore del servizio, oltre che
dalle strutture comunali interessate, e le voci
di costo sono state imputate secondo le indi-
cazioni riportate nelle linee guida elaborate
dal MEF, in applicazione dei criteri definiti dal
D.P.R. 158/99. Sulla base dei costi fissi e varia-
bili complessivi, riportati nel piano finanziario
approvato, sono state poi operate le riparti-
zioni tra utenze domestiche e non domesti-
che, utilizzando il foglio di calcolo elaborato
dal MEF e fornito insieme alle linee guida.
L’attribuzione percentuale dei quantitativi di
rifiuti conferiti dalle due categorie di utenza,
preliminare alla successiva ripartizione dei
costi, come specificato dalla Circolare
GAB/99/17879/108 del 7.10.1999, avviene
moltiplicando la superficie totale dei locali oc-
cupati da ciascuna categoria di utenza non
domestica per i rispettivi coefficienti di produt-
tività di rifiuti; la quantità totale potenzial-
mente prodotta dalle utenze non domestiche
si ottiene dalla sommatoria delle quantità po-
tenziali relative alle singole categorie. Il quan-
titativo totale dei rifiuti da attribuire in
percentuale alle utenze domestiche è ricavato
per differenza tra la quantità complessiva di
rifiuti e quella potenziale attribuita alle utenze
non domestiche. Nella determinazione delle
percentuali di rifiuti tra le due categorie non
è stata correttamente riportata la formula di
calcolo, con la conseguenza che è stata attri-
buita alle utenze non domestiche una percen-
tuale (27,00%) minore di quella effettiva
(35,60%) e, conseguentemente, alle utenze
domestiche una percentuale (73,00%) mag-
giore di quella effettiva (64,40%). La riparti-
zione dei costi fissi e variabili tra le due
categorie avviene sulla base delle suddette
percentuali;
Per il calcolo della tariffa occorre determi-
nare la superficie totale delle singole categorie
di utenza e il numero di unità domestiche.
Difatti la tariffa fissa, per entrambe le catego-
rie, è data dal rapporto tra costo fisso e super-
ficie totale; la tariffa variabile è data dal
rapporto tra costo variabile e superficie totale
per le utenze non domestiche, mentre per le
utenze domestiche il rapporto è tra costo va-
riabile e numero di unità domestiche.
I dati relativi alle superfici complessive delle
singole categorie ed al numero di unità sono
quelli risultanti dalla elaborazione eseguita
con il software di gestione della Tari. L’elabora-
zione non ha differenziato, all’interno delle
utenze domestiche, quelle classificate come
accessorio dell’abitazione, con la conseguenza
che il rapporto per la determinazione della
quota variabile delle utenze domestiche è av-
venuto tra il totale dei costi fissi ed il totale
delle unità, comprese quelle accessorie, men-
tre a norma del regolamento la tariffa varia-
bile per le utenze domestiche viene applicata
solo sull’abitazione, non anche sugli accessori.
L’errore ha comportato lo sviluppo di una ta-
riffa variabile per le utenze domestiche infe-
riore a quella effettivamente dovuta; pertanto
le tariffe, così come approvate, non consen-
tono di produrre il gettito necessario alla inte-
grale copertura dei costi, come richiesto invece
dall’art. 1 comma 654 della L. 147/2013. Per
assicurare in via previsionale il rispetto dell’ob-
bligo di copertura integrale è quindi necessario
rideterminare le tariffe correggendo i due er-
rori materiali che si sono verificati. L’articolato
sistema di calcolo considera le categorie tas-
sabili nel loro complesso, proprio al fine di as-
sicurare la copertura integrale dei costi, con
l’effetto che la modifica di un singolo dato si
riflette sull’intero sistema tariffario, modifican-
dolo globalmente. La correzione del dato re-
lativo alla attribuzione dei costi tra utenze
domestiche e non domestiche, comporta, in
linea generale, una tendenziale diminuzione
della tariffa, nella parte variabile e fissa, per
le utenze domestiche e un correlativo au-
mento della tariffa, nella parte variabile e fissa,
per le utenze non domestiche. Per le utenze
domestiche la diminuzione tendenziale, gene-
rata dalla diversa ripartizione dei costi, viene
però assorbita dall’aumento della parte va-
riabile della tariffa, dovuto al minor numero di
unità rispetto a quello originariamente con-
siderato ai fini del calcolo”.
L’amministrazione riparte da commercio e cultura per il rilancio del capoluogo
Eventi di successoa costo zero, si può fare
6
1 ottobre 2014 Campobasso
Tariffe Tari errate, il Consiglio corregge il tiro
L’Associazione Italiana Sommelier Molise, per tutto il
mese di ottobre a Campobasso, in collaborazione con cin-
que realtà locali del capoluogo legate al mondo del vino e
della ristorazione, presenta Incontri DiVini, un fitto pro-
gramma d’appuntamenti dedicati a chi vuole avvicinarsi
al mondo dell’enologia, per scoprire i segreti e le emozioni
che vengono ogni volta versate e contenute dentro un ca-
lice di vino.
Si inizia domani , con la prima serata presso l’Enoteca
Cefalo, in via Duca D’Aosta a Campobasso, sin dalle ore
19.00. I sommelier dell’A.I.S. Molise per l’occasione, oltre
ad offrire un calice di vino presentandone in modo parti-
colare e inusuale le caratteristiche, parleranno diffusa-
mente anche dei nuovi corsi per sommelier che
l’Associazione Italiana Sommelier, la più longeva ed estesa
d’Italia, propone qui in Molise e a Campobasso, dando la
possibilità a tutti di toccare con mano il materiale didattico
che verrà poi messo a disposizione dei corsisti e la qualità
della proposta formativa professionale che fa da sempre la
differenza. Le altre date fissate per Incontri DiVini sono: il
10 ottobre all’Enoteca Massarella, il 18 ottobre all’Enoteca
Pistilli, il 22 ottobre all’Enoteca Walk on Wine Spirits e il 29
ottobre al Mama’s Food & Cafè. Incontri con la passione
aperti a tutti, senza bisogno di prenotazione.
Per ogni ulteriore info si può contattare il delegato pro-
vinciale di Campobasso dell’A.I.S. Molise, Mimmo Di Pla-
cido, via mail: [email protected], oppure
telefonicamente al 3351356319.
Sbagliare è umano, perseverare
è diabolico. Al comune di Campo-
basso sono diabolici: sbagliano e
perseverano nell’errore che di so-
lito comporta aggravi di spesa per
l’amministrazione. Non fa ecce-
zione il settore avvocatura che di-
nanzi all’atto di opposizione del
cittadino F.P. al verbale di contrav-
venzione del comando vigili urbani
nei suoi confronti per aver sostato
in Via Gazzani in zona a paga-
mento senza porre in funzione
l’apposito dispositivo di controllo,
omettendo di corrispondere la
somma dovuta, e alla richiesta di
annullamento di quel verbale per
errata indicazione della norma vio-
lata, non ha fatto una piega. Non
l’ha fatta nemmeno dinanzi alla
sentenza con la quale il Giudice di
Pace ha accolto il ricorso di F.P., ri-
tenendo illegittimo il verbale impu-
gnato in quanto basato su una
violazione non corrispondente a
quella effettivamente commessa. Il
settore avvocatura che poteva, al
pari del giudice di pace accorgersi
che la violazione al codice indicata
nel verbale dei vigili era sbaglia, ha
preferito ricorrere al tribunale di
Campobasso per ottenere, a sua
volta, l’annullamento della sen-
tenza del giudice di pace. Pur-
troppo per il settore avvocatura e
per le casse comunali, le cose non
sono andate come si sperava. Il
Tribunale ha dichiarato inammissi-
bile l’appello in quanto proposto
tardivamente, condannando il co-
mune al pagamento delle spese
processuali per un importo com-
plessivo di 1.015 euro. Ammesso
che il tribunale avrebbe potuto ac-
cogliere la richiesta di annulla-
mento della sentenza del giudice
di pace, come sperava il comune
attraverso il settore avvocatura, ri-
mane evidente che ciò non è stato
possibile unicamente per un difetto
addebitabile al settore stesso: aver
proposto tardivamente l’appello.
Un errore dell’amministrazione
che come tanti altri errori s’è risolto
in una condanna e in un aggravio
di spesa per le casse municipali di
oltre mille euro. Somma che l’av-
vocatura ha dovuto liquidare in fa-
vore del cittadino F.P. e della sua
ostinata volontà di non lasciarsi
fregare. Ma questo non è niente ri-
spetto a ciò che il comune è stato
costretto a fare pur di mandare
avanti i lavori del Contenitore per
le attività sociali di via Emilia, affi-
dati all’impresa A.G.Z.con con-
tratto d’appalto del 9 febbraio
2009, per un importo di 138.929,13
euro. Ha dovuto sostituirsi all’im-
presa nel pagamento dei contributi
all’Inps, altrimenti i lavori si sareb-
bero fermati.
Tutto questo dopo aver asse-
gnato l’opera con un ribasso del
30,911 per cento e liquidato gli
stati di avanzamento per
89.780,57 euro. Lo strano è che
l’amministrazione comunale s’è
resa conto che l’impresa non era in
regola con il Durc solo a seguito
degli accertamenti istruttori da
parte dell’ufficio contratti. Sta di
fatto che il comune ha dovuto ver-
sare 21.750 euro al posto dell’im-
presa, altrimenti i lavori si
sarebbero bloccati. Non sappiamo
quanto sia corretta e usuale una
procedura del genere, in cui la sta-
zione appaltante si prende cura di
mettere in ordine l’appalto sosti-
tuendo la ditta appaltatrice nel pa-
gamento dei contributi assicurativi.
A Palazzo san Giorgio comunque
si può. E alla collettività l’onere di
pagare gli errori e le omissioni.
Dardo
7
1 ottobre 2014Campobasso
Tratufobianco pregiato,inizia la raccolta
Al comune, come alla Regione e alla Provincia, si sommano gli errori tecnici e burocratici
“Incontri DiVini” con l’A.I.S.Molise per tutto il mese di ottobre a Campobasso
Sbagliano loro, ma paghiamo noi
Il presidente della Provincia
di Campobasso Rosario De
Matteis e l’assessore all’am-
biente Alberto Tramontano
avvisano che da oggi e sino
al 15 gennaio, è possibile
esercitare la ricerca e la rac-
colta del tartufo bianco pre-
giato (Tuber Magnatum
Pico). L’assessorato è a di-
sposizione per qualsiasi in-
formazione e chiarimento in
merito.
Castelpetroso(IS). Tra le novità
della recente VII Convocazione
Diocesana svoltasi a Campobasso
dal 17 al 21 settembre spicca l’an-
nuncio del nuovo Ordine Religioso
Femminile che presterà servizio
presso la Basilica Pontificia minore
dell’Addolorata di Castelpetroso.
Ad annunciarlo, ieri, il Vicario Epi-
scopale per il Santuario e Rettore
della Basilica don Massimo Muc-
cillo che come aveva già indicato
nella Cattedrale di Campobasso,
ha presentato l’Ordine Religioso
Femminile alla presenza dell’arci-
vescovo di Campobasso –Bojano,
S.E. mons. GianCarlo Bregantini,
dei numerosi fedeli ed autorità in
occasione del Solenne Pontificale
per il 124° anniversario della Posa
della Prima Pietra per l’edificazione
del Santuario (28 settembre 1890).
“Serve del Signore e della Vergine
di Matarà” è il nome dell’Ordine
femminile nato in Argentina ma
missionarie in tutto il mondo della
Famiglia religiosa del Verbo Incar-
nato con il carisma dell’ ”evange-
lizzazione della cultura” e l’ unico
desiderio di dare a Gesù Cristo
Spose secondo il suo Cuore, donne
che, consacrandosi totalmente a
Dio, diano testimonianza che si può
ancora edificare la civilizzazione
dell’amore”. A presentare le tre
suore provenienti dal Perù, Argen-
tina e Brasile che resteranno al
servizio della Basilica, la Madre su-
periora della Casa Generalizia che
ha sede in Roma: Maria Madre del
Verbo Incarnato, Maria del Buon
Consiglio e la superiora Maria
Madre di Arami, cioè fortezza. La
Fraternità è la via di Dio – ha detto
il Presule di Campobasso – e que-
ste suore rappresentano per la no-
stra Diocesi le mani
dell’Accoglienza, del Servizio,
dell’Amore della Madre Addolorata
di Castelpetroso, Patrona del Mo-
lise.
ISERNIA. In occasione della
Campagna Nazionale Nastro
Rosa, dedicata alla preven-
zione del tumore al seno, che si
svolge annualmente durante
tutto il mese di ottobre, la Lega
Italiana per la Lotta contro i Tu-
mori, sezione di Isernia, e il
Lions club di Isernia organiz-
zano, con il patrocinio del-
l’Asrem, un’intera giornata di
formazione e informazione de-
dicata alle neoplasie.L’appunta-
mento è il 4 ottobre 2014 a
partire dalle ore 8.00, presso
l’Auditorium Unità d’Italia di
Isernia, dove si svolgerà un
evento scientifico dal titolo “I tu-
mori oggi: guarigione possi-
bile?”.Il programma si articola
in cinque sessioni: la prima
sarà dedicata al tumore dello
stomaco, la seconda al tumore
del polmone, la terza sessione
riguarderà il tumore del pan-
creas. L’ultima interesserà i tu-
mori del distretto
cervico-facciale. Il congresso
vedrà la partecipazione di nomi
illustri della medicina nazionale.
Le letture magistrali saranno af-
fidate rispettivamente al prof.
Ramacciato, al Prof. Rendina,
al prof. Ramacciato e al prof.
Ionna.
Responsabile scientifico del
congresso è il dr. Caranci.La
giornata si concluderà, a partire
dalle ore 21.00, con il concerto
“Per nuove stagioni”.
Programma. I Solisti Liriensi.
Dirige il M° Fernando Raucci,
solista M° Loreto Gismondi (vio-
lino).
Antonio Vivaldi Le Quattro
Stagioni, W. A. Mozart Sinfonia
dei giocattoli KV 522. Con la
partecipazione incondizionata
di Emilia Vitullo.
L’ingesso è gratuito.
L’ obiettivo è quello di sensi-
bilizzare un numero sempre più
ampio di donne e uomini sul-
l’importanza vitale della preven-
zione e della diagnosi precoce
dei tumori, informando il pub-
blico sugli stili di vita corretta-
mente sani da adottare e sui
controlli diagnostici da effet-
tuare soprattutto per una mag-
giore adesione della
popolazione agli screening on-
cologici regionali.
La giornata è stata organiz-
zata con il generoso contributo
del Gruppo Europea 92 – Fonte
del Benessere Resort e Centro
Mességué.
ISERNIA. Si è svolta, presso l’Ex
lavatoio” in largo F.lli Madda¬lena,
la conferenza stampa di presenta-
zione della campagna di avvio
della raccolta differenziata “porta a
porta”, che interesserà gran parte
dei cittadini di Isernia. La principale
novità del nuovo servizio è che sa-
ranno rimossi i “vecchi” cassonetti
stradali e ogni utente avrà a dispo-
sizione, gratuitamente, le attrezza-
ture dedicate alla raccolta
differenziata (buste, secchielli, bi-
doni) oltre al materiale informativo
contenente giorni, orari e modalità
di de¬posito dei rifiuti. Dal domani
1° ottobre e fino al 30 novembre,
ogni famiglia dovrà provvedere al
ritiro del “kit di raccolta”, recandosi
(munito della lettera ricevuta a do-
micilio e del codice fiscale del sog-
getto intestatario della tassa rifiuti)
presso l’ufficio raccolta differen-
ziata di competenza, se¬condo
quanto indicato nella lettera, ossia
uno fra i seguenti: l’Ex lavatoio in
Largo Maddalena; il V settore co-
munale in via Ponzio Pilato; il
Palaz¬zetto dello sport in via Gio-
vanni XXXIII.
Appositi manifesti, con l’indica-
zione “avvio servizio”, informe-
ranno i cittadini sulla data d’esordio
del nuovo sistema di raccolta, dal
quale sono esenti gli abitanti delle
borgate che effettueranno la diffe-
renziata utilizzando i raccoglitori si-
stemati nelle aree di prossimità.
«Un sistema di gestione così
strutturato – ha detto, nel corso
della conferenza stampa, l’asses-
sore comunale all’ambiente Marco
Amendola – permetterà di conte-
nere e possibilmente ridurre la
tassa a carico dei cittadini per lo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Il nostro impegno è mirato a fornire
Isernia d’un servizio pratico e allo
stesso tempo effi¬ciente ed inno-
vativo».
La campagna è stata promossa
dall’amministrazione comunale in
col¬laborazione con la ‘Smalti-
menti Sud’ e con ‘Tetra Pak Italia’.
Quest’ultima azienda è da sempre
impegnata nello sviluppo sosteni-
bile e nel supporto all’estensione
della raccolta differenziata su tutto
il territo¬rio nazionale.
11
1 ottobre 2014Isernia
Vasta operazione in provincia di Isernia dei Carabinieri
A Isernia conferenza stampa per presentare la campagna di raccolta rifiuti
Lilt e Lions Club Isernia
presentano gli eventi del 4 ottobre
Parte la prevenzionedel tumore
ISERNIA. A Sesto Campano, i militari della locale Stazione
hanno denunciato otto persone per abusi edili. Si tratta di un
31enne, una 43enne, un 60enne, un 54enne, un 68enne, un
70enne e un 58enne, tutti del luogo, nonché un 50enne di Cior-
lano in provincia di Caserta, i quali avevano realizzato blocchi di
cemento armato per delimitare un terreno del quale sono compro-
prietari, in assenza delle prescritte concessioni edilizie. Le opere
sono state sottoposte a sequestro. Tra Castel del Giudice, Rocca-
sicura, Castelpetroso e Santa Maria del Molise, i militari delle Sta-
zioni territorialmente competenti in collaborazione con i
Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Isernia, hanno de-
nunciato due imprenditori edili e due titolari di attività commerciali,
per violazioni alle norme in materia di prevenzione degli infortuni
sul lavoro e sfruttamento di lavoratori in nero. Nel corso delle ispe-
zioni è stato anche adottato il provvedimento di sospensione del-
l’attività all’interno di due cantieri edili dove erano state riscontrate
le infrazioni.
Abusivismo edilizio, scattano denunce e sequestri
A Castelpetroso le suore della Vergine di Matarà
Differenziata, parte il porta a porta
TERMOLI. «Vogliamo conti-
nuare a produrre zucchero, così
come l’abbiamo ribadito insieme
alle altre Regioni e stiamo lavo-
rando sul da farsi e nei prossimi
giorni nomineremo anche il nuovo
amministratore». Il manager dimis-
sionario, Francesco Fusco, era co-
munque presente all’incontro in
quanto rimane in regime di proro-
gatio fino a quando non arriverà il
suo successore. Al momento di
nomi non se ne fanno e bisogna
considerare anche le dimissioni
della squadra dirigenziale.
Intanto, la settimana prossima è
in programma un incontro con le
associazioni bieticole per indivi-
duare le condizioni e il nuovo
prezzo bietole per il 2015. Si punta
a una campagna corta - questo è
emerso: circa 2500 ettari rispetto ai
5200 di quest’anno. Una scelta per
rischiare il meno possibile dato l’at-
tuale prezzo dello zucchero. Altro
aspetto importante, il via libera del
«socio», ovvero la Regione all’im-
pacchettamento - fermo da alcuni
anni. Ora verrà definito l’accordo
con la ditta interessata.
Tra le altre cose spicca anche
un’eventuale ricorso alla cassa in-
tegrazione a rotazione per fronteg-
giare i costi. A breve si
individueranno i criteri con le Rsu.
All’incontro erano presenti i segre-
tari regionali di categoria: Florinda
Di Giacomo (Flai Cgil), Raffaele De
Simone (Fai Cisl) e Raffaele Pri-
miani (Uila Uil) oltre ai rappresen-
tanti di fabbrica. Tra di loro Antonio
Di Lisio (Flai Cgil): «Tutti siamo
consapevoli delle difficoltà che oggi
incontra questo settore. Per noi ri-
mane prioritaria la produzione dello
zucchero, cercando di implemen-
tare seriamente con altre strategie
che portino equilibri alle casse di
questa nostra azienda. Quindi a
breve - ha concluso - il nostro inte-
resse va esteso a un tavolo allar-
gato di filiera»
TERMOLI. Una notte che non ha
sciolto il mistero sulla morte della
26enne Lavinia Iacomi, quella tra-
scorsa in via Fabio Filzi a San Gia-
como degli Schiavoni.
Una villetta bifamiliare in cui si è
consumata un’autentica tragedia,
quella rivelatasi agli occhi del suo
compagno, Francesco Gesuela, noto
pizzaiolo che insieme alla ragazza
gestiva il locale di proprietà ‘Il Basi-
lico’, in via Madonna delle Grazie a
Termoli.
Ore di lavoro febbrile per catturare
ogni traccia, ogni elemento utile agli
investigatori, con i carabinieri del Ris
che con foto, video e impronte digitali
hanno sezionato ogni millimetro del-
l’appartamento dei due livelli su cui
sorge l’abitazione alla periferia di San
Giacomo, specie nel bagno, dove La-
vinia è stata rinvenuta cadavere pro-
prio dall’uomo con cui conviveva.
I militari, il Pm Carrai, la dottoressa
Margherita Neri dell’istituto di Medi-
cina legale di Foggia, all’opera per
cercare di dare una spiegazione a
quella morte assurda, che ha colto la
26enne di nazionalità romena nella
sua vasca da bagno, mentre era
senza nulla addosso.
Gesuela è stato interrogato più
d’una volta dal personale dell’Arma,
coordinato dal comandante della
compagnia Paolo Nichilo e dal co-
mandante della stazione di Termoli
Piero De Carlo.
Il giallo su quel decesso a tratti in-
spiegabile si è alimentato per l’as-
senza di tracce evidenti, segni
esteriori, sangue, ma anche di rumor
e indiscrezioni che potessero dare la
stura anche a scenari diversi.
Un post su Facebook di qualche
giorno fa, indecifrabile, ‘darei la vita
per non morire’, rappresenta uno
squarcio su un’esistenza che forse
non era felice come tutti pensavano,
poiché la cordialità e la giovialità di
Lavinia era proverbiale e nessuno po-
teva presagire un epilogo così triste.
L’ispezione cadaverica esterna non
è stata risolutiva a scoprire le cause
della morte e stamani il sostituto pro-
curatore della Repubblica formaliz-
zerà l’incarico al medico legale e
disporrà l’autopsia sulla salma di La-
vinia, trasferita poche ore fa nella sala
mortuaria dell’ospedale San Timoteo.
Il cartello ‘chiuso per ferie’, dopo
una stagione intensa, preludeva a un
viaggio per ritemprarsi dalle fatiche
lavorative, ma Lavinia e Francesco
non lo faranno mai più insieme. E’
l’unico dato certo, come il sequestro
di natura cautelare dell’immobile de-
ciso dalla Procura
MONTENERO DI BISACCIA. L’acqua delle sorgenti del Biferno è
sempre più vicina a Montenero. Il sindaco Nicola Travaglini, accompa-
gnato dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Montenero
di Bisaccia, si è recato a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti per la chiusura della Conferenza dei Servizi dedicata
all’acquedotto molisano centrale; l’incontro odierno, in particolare, è
stato incentrato sull’acquisizione degli ultimi pareri necessari all’appro-
vazione della variante al progetto originario, così come proposto negli
anni scorsi dal Comune di Montenero di Bisaccia e da altri comuni bas-
somolisani. “Quello di oggi rappresenta un momento davvero impor-
tante per i monteneresi – ha commentato il sindaco Nicola Travaglini
a margine della riunione ministeriale – perché abbiamo finalmente con-
cluso la fase procedurale inerente l’acquisizione dei pareri utili per la
realizzazione della variante al progetto originario dell’acquedotto mo-
lisano centrale, che garantirà l’arrivo a Montenero dell’acqua della sor-
gente del fiume Biferno. Nel corso dell’incontro abbiamo inoltre
appreso che l’inizio dei lavori per questa variante, dopo il previsto pas-
saggio al Cipe e alla Corte dei Conti, potrà esserci già entro un paio di
mesi. Un traguardo storico, sicuramente, che la nostra Amministra-
zione comunale ha programmato e perseguito fin dal momento del suo
insediamento; ringrazio quindi tutti gli attori istituzionali regionali che
hanno garantito il raggiungimento di questo risultato.
Spero vivamente che i cittadini di Montenero potranno bere al più
presto l’acqua di sorgente, che in futuro sgorgherà direttamente dai
rubinetti di casa su tutto il territorio comunale, compresa la nostra zona
a mare”.
12
1 ottobre 2014 Termoli
L’autopsia per Lavinia Iacomi
Il sindaco Travaglini è stato a Roma per la
variante di progetto all'acquedotto centrale
Il fatto.
“Acqua sorgiva presto a Montenero”
LARINO. Fuori dagli schemi la
riunione assembleare dove, per di-
verse ore, politica e mondo fo-
rense hanno dibattuto sulle sorti
dell’autonomia giudiziaria moli-
sana.Una sorte che parrebbe se-
gnata, ma non c’è ancora la bolla
di scomunica per Corte d’appello e
tribunali di Isernia e Larino, da qui
l’esigenza di continuare a dare
battaglia. Decine di legali, una
buona schiera di amministratori lo-
cali e altri esponenti delle istitu-
zioni, compreso il vescovo De
Luca, hanno accolto l’invito con-
giunto formulato dal presidente
dell’ordine frentano Antonio De Mi-
chele e del sindaco Vincenzo No-
tarangelo. Il primo cittadino
larinese, alla sala conferenze del
Vietri, ha aperto la discussione, la-
sciando poi la parola a un indomito
presule, De Luca ha ammonito un
Molise che vorrebbe vedere gio-
care all’attacco, ma è costretto a
fare catenaccio.
De Michele in un lungo excursus
ha ricapitolato tutti i passaggi ma-
turati sin qui, non lesinando criti-
che a un attivismo parziale della
delegazione parlamentare, a uno
uso spregiudicato della decreta-
zione d’urgenza da parte del go-
verno e a una riforma della
geografia giudiziaria che anche in
realtà come Campania e Puglia,
per non limitarsi al Molise, sta pro-
ducendo guasti in catena. A infiam-
mare il dibattito è stato il senatore
Roberto Ruta, che ha evidenziato
come l’assenza di una Corte d’ap-
pello, lui avvocato e politico cam-
pobassano-centrico, metterebbe in
discussione l’esistenza del Molise
stesso e che è pronto a votare
contro una eventuale fiducia a Pa-
lazzo Madama, dove la maggio-
ranza è salda ma senza blindature
ante-litteram, perché sguarnire il
territorio dai presidi dello Stato si-
gnifica spalancare le porte e le fi-
nestre al malaffare, parole
pronunciate sotto lo sguardo at-
tento del comandante della com-
pagnia di Larino, il maggiore
Alessandro Dominici.
L'assemblea degli avvocati ha ribadito il no alla chiusura della struttura
I Ris a San Giacomo degli Schavoni per la morte della giovane nella vasca da bagtno
“Il Tribunale non si tocca” Futuro Zuccherificio, spiragli positivi?
Si punta per il 2015 a una campagnacorta per rischiare il meno possibile
TERMOLI. Il libro e il mondo del-
l'editoria a Termoli presso le librerie
"Fahrenheit" e "La luna al guinza-
glio". Grande emozione e ottima
partecipazione di pubblico per la
presentazione presso la libreria Fa-
hrenheit del libro “Bella mia” della
scrittrice abruzzese Donatella Di
Pietrantonio.
Introdotto e stimolato dalle intelli-
genti domande di Fernanda Pu-
gliese e coinvolto dalle profonde
considerazioni dell'autrice, il pub-
blico della libreria Fahrenheit ha
avuto l’occasione di scoprire un ro-
manzo speciale. Al termine della
presentazione, diversi e interessanti
sono stati gli interventi del pubblico
presente in libreria, al quale la scrit-
trice abruzzese ha risposto met-
tendo in luce temi come il dolore, il
coraggio e il rapporto tra sentimenti
e politica.
"Se puoi sognarlo, puoi farlo".
Con questa frase di Walt Disney,
Massimo De Nardo, autore e edi-
tore della casa editrice RRrose Sé-
lavy, ha tessuto la trama della
serata di sabato presso la libreria
per ragazzi "La luna al guinzaglio".
Con abilità pindariche De Nardo ha
saputo catturare nella sua ragnatela
grandi e piccini, regalando la possi-
bilità di veder materializzarsi i pro-
tagonisti dei tre quaderni quadroni:
Nimbo, Dizzy, il topo sognatore e la
magnifica Pupa con il suo Dinello e
i Jinn, instaurando una magica al-
chimia tra l'autore-editore e il pub-
blico. Nuovi appuntamenti sono in
programma per ottobre nelle due li-
brerie termolesi.
TERMOLI. Ancora una volta il consi-
gliere M5S Di Michele si erge a paladino
della buona politica puntando il dito con-
tro situazioni e istituzioni e perseve-
rando nell’errore di non verificare i fatti
prima di esporli”.Così il sindaco Angelo
Sbrocca risponde all’attacco di Di Mi-
chele che dalle pagine di un quotidiano
on line dice “Possibile che un noto hotel
di Termoli tra qualche giorno inizierà ad
ospitare molti rifugiati e profughi e la
città non deve sapere nulla? Forse per-
ché il giro d’affari è consistente? Bah
sempre peggio e non mi si dica che il
sindaco non ne sapeva nulla”.
“Bene – risponde Angelo Sbrocca – il
consigliere Di Michele inizia il suo inter-
vento dicendo ‘Noi che non ci facciamo
mai i fatti nostri’ e io direi che è un bene
che non se li facciano ma che se questo
è il metodo allora bisogna cambiare ra-
dicalmente, perché limitarsi a sorvolare
la superficie dei fatti è nocivo non solo
per il consigliere Di Michele ma per l’in-
tera compagine del Movimento Cinque
Stelle, che invece vanta al suo interno
persone di tutto rispetto e molto attente
all’iter della res publica termolese, no-
civo nei confronti di tutta la cittadinanza
termolese e scorretto nei confronti di
questa Amministrazione comunale.
Come già per diversi ‘casi’ sollevati e
palesemente smentiti da questa Ammi-
nistrazione, ancora una volta il consi-
gliere Di Michele parte in quarta e crede
di aver scoperto chissà quale losca ve-
rità.
Tutti sanno, tranne Di Michele, che
proprio la situazione segnalata dal con-
sigliere in causa, riguarda la gestione
dell’accoglienza di profughi ed esuli ed
è argomento quanto mai delicato che
non coinvolge né il Comune di Termoli
né lo Spraar ma solamente la Prefet-
tura. Come noto la Prefettura agisce in
maniera autonoma e senza preventiva
consultazione del Comune. Ad oggi in-
fatti non è arrivata nessuna comunica-
zione ufficiale né al sindaco Sbrocca né
tanto meno alla struttura comunale. L’in-
formazione del consigliere Di Michele
quindi, non solo non trova alcun riscon-
tro oggettivo nei fatti, ma rischia solo di
creare allarmismo.
A maggior ragione in questo caso in
cui si è ancora in una fase iniziale del
progetto, fase in cui è stato indetto un
bando dalla Prefettura e un’aggiudica-
zione provvisoria. La Prefettura è tenuta
a comunicare al Comune solo quando
l’aggiudicazione del bando è definitiva.
A quel punto sarà coinvolta anche
l’Amministrazione comunale, e di con-
seguenza la cittadinanza sulla scelta di
ospitare delle persone che vivono un
momento di enorme difficoltà e che
avrebbero bisogno soltanto di essere
accolte nel migliore dei modi e non di
essere strumentalizzate per mediocri at-
tacchi politici.
13
1 ottobre 2014Termoli
TERMOLI. Tre furti di rame da Marzo a Giugno stanno creando notevoli
difficoltà al Consorzio Industriale di Termoli. I ladri in azione probabilmente
nelle ore notturne stanno facendo razzia del cosi detto “oro rosso”.
Diversi i metri di avi di rame che sono stati asportati in diverse zone del
Nucleo, “una situazione – dice il Presidente Mascio – che ci mette in allarme
per diversi motivi, il primo sicuramente legato alla funzionalità sia dell’illumi-
nazione pubblica sia delle aziende che hanno qui la loro attività, e poi anche
di ordine economico, infatti da un primo conteggio che abbiamo fatto, ad
oggi il danno economico supera i sessanta mila euro, bisogna anche dire
che spesso riusciamo a intervenire prontamente grazie al lavoro di controllo
degli operatori del Consorzio, che durante i loro giri trovano i pozzetti aperti
e i cavi portati via”.
Chiaramente questa situazione crea anche enormi disagi alle imprese
stesse, costrette a rimettere in ordine i loro impianti
La denuncia della struttura
per le difficoltà funzionali delle aziende Incontri con gli autori a Termoli per serate di crescita culturale
Libro ed editoria in libreria
“Di Michele persevera nell’errore”
Dubbi sugli immigratial ModenaIn città si parla di una possibile ricaduta negativa sui flussi turistici
Il sindaco di Termoli Sbrocca replica al consigliere Cinque Stelle
TERMOLI. In città non si parla d’altro, inutile negarlo, e
così, la polemica del giorno non può che essere legata
alla futura presenza di cento immigrati nell’ormai ex Hotel
Modena. A ridosso del mare, nella prima struttura del lun-
gomare nord, quindi, Termoli avrà i suoi ospiti e su face-
book monta violenta la polemica tra chi suppone sia
“mero opportunismo economico” e chi, invece, vede il
bello di questo gesto. Eppure, si registra, la maggior parte
delle espressioni verte sull’inopportunità della scelta com-
piuta e addita i registi di questa azione quali fautori di un
vero e proprio attacco al turismo.
“Ma siete certi che così il turismo si svegli? La presenza
di immigrati per di più il quel punto secondo voi non lo
danneggerà?”: è una delle tante domande sopraggiunte
al nostro indirizzo email e al quale diamo spazio per far
partecipe l’intera cittadinanza anche di quanto ci viene
evidenziato dai cittadini comuni, persone che vivono la
città e “affacciandosi” alla cronaca nazionale aggiungono:
“ma non leggete quello che stanno combinando gli immi-
grati? Aprite gli occhi, io da quando ho letto l’articolo non
faccio che pensare alla sicurezza di questa città”.
Cosib, troppi furti di rame
Riconoscimento per il comune moli-sano di Bagnoli del Trigno che Sky-scanner.it incorona quale una delleventi località più belle d’Italia.Il riconoscimento è accompagnato
dalle seguenti parole: “Siamo in Molise,in provincia di Isernia, e Bagnoli del Tri-gno è una perla che vi farà apprezzareancor di più questa regione: tra il fiumeTrigno e il torrente Vella, questo borgosembra un dipinto per quant’è bello.
Viuzze pittoresche e tortuose, che ar-rampicano letteralmente sulle rocce,scorci da cartolina, un bellissimo ca-stello a dominare le case da uno spe-rone e una natura che la fa da padrona.Se ci andrete in inverno, durante il pe-riodo natalizio, potrete ammirare la sfi-lata delle ‘ndocce, così da vivere anchele tradizioni del luogo, per una visita atutto tondo. Sarà amore a prima vista,garantito!”.
Venerdì 10 ottobre 2014 a partire dalle 16,00 nella Sala
Schuster dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno sarà pre-
sentato il volume “ La Basilica Maior di San Vincenzo al Vol-
turno (Scavi 2000-2007) a cura del prof. Federico Marazzi
edito dalla Volturnia Edizioni nella collana Studi Vulturnensi.
Il corposo volume di circa 400 pagine ripercorre l’intera sta-
gione di scavi che ha portato alla scoperta del monumentale
edificio. Ricchissimo l’apparato fotografico (con oltre 600 im-
magini) e quello grafico con disegni ricostruitivi e planimetrie.
Alla presentazione che nasce sotto l’egida dell’Istituto Regio-
nale per gli Studi Storici del Molise “Vincenzo Cuoco” in col-
laborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Soprintendenza Beni Architettonici del Molise hanno dato il
patrocinio i comuni di Castel San Vincenzo e Rocchetta a Vol-
turno nonché L’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli
e l’Abbazia Benedettina di San Vincenzo al Volturno. Nel corso
della presentazione sono previsti gli interventi di Claudia An-
giolini e Sebastiano Martelli dell’Iresmo, del Consigliere dele-
gato alla Cultura della Regione Molise Nico Iofferdi e del
Soprintendente ai Beni Architettonici del Molise Carlo Bir-
rozzi. Sarà presente e chiuderà l’evento Federico Marazzi
curatore del Volume.
di Domenico Di Nunzio
Sabato 27 e Domenica 28 Settembre2014, si è svolta a Trivento la Festa Sezio-nale degli Alpini Molisani. Due giorni di emo-zioni speciali e di rievocazioni toccanti.L’evento, oltre ai momenti di festa, di eno-gastronomia e di estrosità alpina, ha avuto ilmerito di ripercorrere i grandi e bellicosieventi del XX secolo che hanno visto gli al-pini distinguersi per coraggio, onore e amorpatrio. Il momento culturale ‘Per non Dimen-ticare’ tenutosi sabato 27 presso il salonepolifunzionale, ha messo in risalto il grandecontributo e il valore eroico offerto dagli al-pini nella Grande Guerra. A cent’anni dalloscoppio del Primo Conflitto Mondiale, il ri-cordo dei caduti Alpini, i quali furono i prota-gonisti di uno scontro che si combatté quasiinteramente sulle Alpi, deve spingerci a ri-flettere sulle nostre radici, sulla nostra iden-tità nazionale. La nostra libertà è costata fintroppo a coloro i quali con coraggio ed auda-cia hanno sacrificato la propria vita perun’Italia migliore. È per questo che non sipuò e non si deve dimenticare.Ringrazio sentitamente l’Associazione
Nazionale Alpini, nello specifico la ‘SezioneMolise’, per il loro costante impegno a fa-vore della difesa della Memoria, dei valoridella patria, dell’orgoglio italiano. Questafesta sezionale ci ha stimolato ancora unavolta ad ascoltare l’eco e le risonanze di unpassato che ha saputo versare il sangue peri propri figli, un senso del sacrificio che oggitroppo spesso dimentichiamo, ma che, gra-zie agli Alpini, torna a bussare nelle nostrecoscienze.Nel congratularmi con la Sezione Alpini
Molise e con il Gruppo di Trivento per l’im-peccabile organizzazione, voglio rivolgereun particolare ringraziamento alle autoritàche hanno preso parte alla celebrazione Eu-
caristica – officiata da Mons. Gabriele Teti –e alla deposizione della Corona.Le istituzioni hanno il dovere di mostrare
attenzione e sensibilità nei confronti di chicontribuisce alla conservazione delle radicie tiene vivo il calore della memoria. Nel mioprimo anno di mandato da Consigliere Re-gionale ho sempre aderito idealmente econcretamente alle manifestazioni pro-mosse dagli Alpini Molisani. Allo stessomodo, continuerò a partecipare agli eventi
futuri cercando di conservare e di rinnovarela semplicità e il rigore morale degli Alpini,di farne tesoro al fine di trasmettere quei va-lori ai miei figli e alle giovani generazioni mo-lisane. E’ anche questo un dovere dellapolitica.Per tali ragioni desidero esprimere i miei
più vivi complimenti all’amministrazione co-munale di Trivento – nella persona del Sin-daco Domenico Santorelli – ma anche, esoprattutto, a tutti quegli alpini e semplici cit-
tadini volenterosi che nell’umiltà di una col-laborazione silenziosa, da dietro le quintehanno reso possibile i numerosi eventi chehanno contrassegnato la Festa Sezionale,in particolare la meravigliosa sfilata chedalla rotatoria si è diretta fino a Piazza Cat-tedrale esaltando l’incantevole cornice delcentro storico triventino pregno di storia e ditradizioni, un centro storico che per la suaunicità e per il suo passato rientra a pienotitolo tra i borghi più affascinanti del Molise.
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1 ottobre 2014Opinioni
Alpini, l’emozione a Trivento
Bagnoli del Trigno tra le località più belle
Il volume su La Basilica Maior
di San Vincenzo al Volturno