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1| 31 ottobre 2014 Materiali di supporto all’incontro del 7 ottobre 2014 – versione 2 INDICE DELLE PROPOSTE TAVOLO DI COLLABORAZIONE SCUOLA-UNIVERSITA’ – ASPETTI GENERALI Marisa Michelini – DCFA -URDF - Analisi delle proposte emerse nel precedente incontro del TAVOLO e proposte. TAVOLO DI COLLABORAZIONE SCUOLA-UNIVERSITA’ - AREA STATISTICA Laura Rizzi e Cristina Disint – DIEF e CORT – COLLEGA-DATI SCUOLA UNIVERSITA’. Le basi di uno studio dei percorsi in un quadro di continuità formativa AREA PEDAGOGICA Lucio Cottini e Davide Zoletto – DISU - Progetto INCLUDERE e relativo sito web Francesca Zanon – DISU - TIC e metodologie Educative, progetto Flipped classroom come le risorse digitali libere e le reti sociali educative stanno trasformando l’agire didattico AREA LINGUISTICA Maria Bortoluzzi- DILE - Lingue Comunità Yell & Tell comunità professionale on line sul tema del plurilinguismo AREA LETTERARIA Fabiana di Brazzà – DSTU - ed Annalisa Filipponi – Liceo Sci Umane Percoto - Educare alle competenze umanistiche, fornire agli studenti gli strumenti per l’acquisizione di competenze umanistiche AREA STORICA Andrea Zannini – DISU – Rinnovare l’insegnamento della storia. Proposta di intervento di formazione in itinere per gli insegnanti di scuola secondaria AREA GEOGRAFICA Salvatore Amaduzzi e Andrea Guaran – DISU - Didattica della geografia, geografia visuale per studenti, Location based service e nuove tecnologie per studenti di scuola secondaria di II grado AREA DELLA VALUTAZIONE Nidia Batic – DIES - valutazione delle competenze autovalutazione dell’insegnante AREA SCIENTIFICA - INFORMATICA Gianluca Foresti e Marco Tommasi – DIMI - Informatica e libri digitali, Progetto Innovativo per la Scuol@ 2.0 in merito al libro digitale AREA MATEMATICA, INFORMATICA e STATISTICA Agostino Dovier e Rossana Vermiglio – DIMI - Matematica, Informatica e statistica – una vasta offerta di laboratori di approfondimento e autovalutazione, moduli di formazione e seminari AREA SCIENTIFICA - FISICA Marisa Michelini, Lorenzo Santi, Alberto Stefanel- DCFA – URDF – Innovazione Didattica in Fisica – Progetto IDIFO. Progetti collaborativi scuola-università in Fisica su didattica laboratoriale, TIC, multimedialità e Fisica moderna. AREA SCIENTIFICA - BIOTECNOLOGICA Gianluca Tell – DSMB –Progetto Biorientiamoci. AREA TRASVERSALE – SCIENZA ED ARTE Consorzio URDF-IDIFO5, ESPLICA, Nuovi Orizzonti, MediaExpo ed IC Aquileia, Codroipo, Faedis, Tescore Cremasco e rete di scuole “Udine e non solo”– Adotta Scienza ed arte nelle scuola primaria AREA TRASVERSALE – FORMAZIONE IN SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI Luca Gervasutti, IC Rivignano, Marisa Michelini, Alberto Stefanel URDF, Formazione basata sulla ricerca a Rivignano: i fluidi.

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Materiali di supporto all’incontro del 7 ottobre 2014 – versione 2

INDICE DELLE PROPOSTE

TAVOLO DI COLLABORAZIONE SCUOLA-UNIVERSITA’ – ASPETTI GENERALI Marisa Michelini – DCFA -URDF - Analisi delle proposte emerse nel precedente incontro del TAVOLO e proposte.

TAVOLO DI COLLABORAZIONE SCUOLA-UNIVERSITA’ - AREA STATISTICA Laura Rizzi e Cristina Disint – DIEF e CORT – COLLEGA-DATI SCUOLA UNIVERSITA’. Le basi di uno studio dei percorsi in un quadro di continuità formativa

AREA PEDAGOGICA

Lucio Cottini e Davide Zoletto – DISU - Progetto INCLUDERE e relativo sito web Francesca Zanon – DISU - TIC e metodologie Educative, progetto Flipped classroom come le risorse digitali libere e le reti sociali educative stanno trasformando l’agire didattico

AREA LINGUISTICA

Maria Bortoluzzi- DILE - Lingue Comunità Yell & Tell comunità professionale on line sul tema del plurilinguismo

AREA LETTERARIA Fabiana di Brazzà – DSTU - ed Annalisa Filipponi – Liceo Sci Umane Percoto - Educare alle competenze umanistiche, fornire agli studenti gli strumenti per l’acquisizione di competenze umanistiche

AREA STORICA Andrea Zannini – DISU – Rinnovare l’insegnamento della storia. Proposta di intervento di formazione in itinere per gli insegnanti di scuola secondaria

AREA GEOGRAFICA Salvatore Amaduzzi e Andrea Guaran – DISU - Didattica della geografia, geografia visuale per studenti, Location based service e nuove tecnologie per studenti di scuola secondaria di II grado

AREA DELLA VALUTAZIONE Nidia Batic – DIES - valutazione delle competenze autovalutazione dell’insegnante

AREA SCIENTIFICA - INFORMATICA Gianluca Foresti e Marco Tommasi – DIMI - Informatica e libri digitali, Progetto Innovativo per la Scuol@ 2.0 in merito al libro digitale

AREA MATEMATICA, INFORMATICA e STATISTICA Agostino Dovier e Rossana Vermiglio – DIMI - Matematica, Informatica e statistica – una vasta offerta di laboratori di approfondimento e autovalutazione, moduli di formazione e seminari

AREA SCIENTIFICA - FISICA Marisa Michelini, Lorenzo Santi, Alberto Stefanel- DCFA – URDF – Innovazione Didattica in Fisica – Progetto IDIFO. Progetti collaborativi scuola-università in Fisica su didattica laboratoriale, TIC, multimedialità e Fisica moderna.

AREA SCIENTIFICA - BIOTECNOLOGICA Gianluca Tell – DSMB –Progetto Biorientiamoci.

AREA TRASVERSALE – SCIENZA ED ARTE Consorzio URDF-IDIFO5, ESPLICA, Nuovi Orizzonti, MediaExpo ed IC Aquileia, Codroipo, Faedis, Tescore Cremasco e rete di scuole “Udine e non solo”– Adotta Scienza ed arte nelle scuola primaria

AREA TRASVERSALE – FORMAZIONE IN SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI Luca Gervasutti, IC Rivignano, Marisa Michelini, Alberto Stefanel URDF, Formazione basata sulla ricerca a Rivignano: i fluidi.

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TAVOLO DI COLLABORAZIONE SCUOLA-UNIVERSITA’ – ASPETTI GENERALI

Analisi delle proposte emerse nel precedente incontro e proposte operative

Marisa Michelini, DCFA, Delegata del Rettore, [email protected] Le proposte condivise emerse nel I incontro del Tavolo Scuola-Università riguardano.

A. Convenzione Quadro Università di Udine - scuole. Buona come riferimento generale. Serve

individuare una procedura snella unica per le diverse attuazioni possibili: esiste infatti ancora una

molteplicità di convenzioni specifiche con specifiche realtà dell’Ateneo di Udine. PROPOSTA: creare

un gruppo di studio del problema costituito da 2 rappresentanti della scuola e 3 responsabili delle

azioni e dell’amministrazione universitaria con il compito di: 1) rivedere la convenzione quadro

come riferimento generale snello, 2) individuare e redigere le procedure per molteplici prospettive

di accordi attuativi, 3) integrare la molteplicità di convenzioni specifiche con diverse realtà.

B. Progetto Collaborazione Scuola Università. Scrivere un Progetto da sottoporre alla Regione FVG

per sostenere iniziative di collaborazione scuola-università. PROPOSTA: verificare per via

amministrativa il quadro in cui tale progetto può trovare finanziamento e costituire un gruppo di

lavoro che prepari la proposta progettuale per la Regione FVG sul tema “Progetto pilota sul Raccordo

Scuola-Università”; il gruppo potrebbe essere costituito da: 1) Deleati Rettore; 2) Frangipane - ISIS

D’Annunzio – GO; 3) 2 dirigenti scuola secondaria superiore (UD e PN); 4) 3 dirigenti Istituti

Comprensivi; 5) un rappresentante dell’amministrazione dell’Università di Udine.

C. Dati studenti: approfondire i dati di Almalaurea con quelli disponibili localmente per costruire

iniziative a sostegno del successo formativo. PROPOSTA: Laura Rizzi presenterà un Modello per la

condivisione dei dati scuola-università nell’ottica della continuità didattica.

D. Insegnanti e Collaborazione scuola-università.

a. Sviluppo professionale degli insegnanti in servizio. Servono progetti collaborativi scuola-

università in cui gli insegnanti abbiano un ruolo di co-responsabili in partnership con

responsabili universitari sia nella progettazione, sia nell’attuazione, sia nella valutazione. I

progetti dovrebbero affrontare, oltre agli aspetti trasversali (orientamento, comunicazione,

competenze, ...), quelli disciplinari per una traduzione in contesto di principi generali. In

particolare servono progetti innovativi (nelle metodologie – didattica laboratoriale –, negli

strumenti – TIC e multimedialità -, nei contenuti – innovazione didattica- ) con modalità di

ricerca-azione. Servono studi di modelli di formazione degli insegnanti.

b. Formazione iniziale degli insegnanti primari (SFP) e secondari (TFA) - Tirocini. I

tirocini si dovrebbero inserire nella prospettiva sopra descritta con studio di un modello di

collaborazione, in cui nel tirocinio si realizzano le azioni di progetti condivisi ta la scuola e

l’Università: i tirocinanti a tutti i livelli rappresentano infatti una risorsa, purchè si

inseriscano in una progettualità condivisa. Essi devono inserirsi nella scuola tenendo conto

dei ritmi della scuola stessa. Gli insegnanti accoglienti vanno coinvolti con un ruolo rilevante

attivo, che produca una formazione, in grado di integrarsi in altri progetti innovativi della

scuola, diventando ricchezza per insegnanti esperti e novizi. Importante è anche che essi

abbiano un riconoscimento per ciò che svolgono in un contesto operativo.

PROPOSTA. Costituire un gruppo di lavoro che prepari UN MODELLO per le proposte

progettuali di sviluppo professionale degli insegnanti in servizio integrate con i tirocini della

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formazione iniziale degli insegnanti, attuando le indicazioni sopra prefigurate. Componenti

del Gruppo di Lavoro: 1) Delegati Fusco e Michelini, 2) un rappresentante del Corso di Laurea

in Scienze della Formazione Primaria (Francesca Zanon), 3) 2 supervisori di TIR di SFP e 2 di

TFA, 4) Stefanel – LS Marinelli – UD, Angeli (TS), Frangipane - ISIS D’Annunzio – GO, Francois

– IPSIA Cecconi – UD, Cibin i rappresentanza degli IC.

E. Progetto Moduli. Ripensarlo tenendo conto dei tempi della scuola e della partecipazione attiva della

scuola, che lo dovrebbe inserire nel POF. Un Tavolo MODULI è già stato attivato. Si stanno

analizzando i dati e le valutazioni della prima applicazione. Un Covegno di restituzione dei risultati

sarà organizzato in collaborazione con l’USR.

F. Competenze specifiche di istituti scolastici da riconoscere con cfu all’iscrizione, come nel caso

delle lingue e delle competenze sportive. Fabiana Fusco, Delegata del Rettore per la Didattica seguirà

il problema.

Le altre proposte emerse riguardano i seguenti aspetti. - Ricerca-azione sui processi di apprendimento nelle carriere degli studenti

- Redazione di standard disciplinari in stretta collaborazione scuola-università

- Innovazione a partire dalle nuove tecnologie e dalla scuola 2.0

- Cura delle lingue: progetti CLIL e lingue minoritarie in prospettiva plurilinguistica

- Laboratori per studenti realizzati in collaborazione tra scuola e università

- Innovazione e sperimentazione didattica, soprattutto didattica laboratoriale ed integrazione di

ricerca didattica con formazione degli insegnanti in un contesto collaborativo scuola-università.

- Matematica e formazione di base dei docenti.

- Progetti su professionalità nuove, es. In campo sportivo.

- Formazione sulla sicurezza di docenti e ragazzi.

- Università come sede di tirocinio soprattutto per laboratori e sicurezza

- Progetto Galileo e Progetto delle scienze applicate in sede locale

- Esame di stato (Iannis – ITIS Malignani – UD) Tali proposte progettuali possono trovare attuazione in termini di progetti cofinanziati dalle singole scuole e dall’Università nell’incontro di interessi specifici. L’immediata mancanza di fondi ha in primo tempo suggerito di avviare solo quanto previsto ai punti A, B, C, D, E. Il coinvolgimento di un grppo di colleghi che svolgono ricerca con la scuola è scaturito dalla riflessione su tre aspetti principali: 1) nell’Università e nella scuola la più grande risorsa sono le competenze più che i fondi, 2) alcune attività istituzionali sono comuni e richiedono una condivisione, 3) ricerche didattiche pedagogiche, disciplinari e trasversali richiedono di essere svolte con la scuola. Ho così coinvolto e trovato positivo riscontro per proposte progettuali proprio nei settori dichiarati di interesse dal TAVOLO riunitosi a giugno 2014. Si riporta in questa sede l’offerta che è emersa e che riguarda 12 Aree disciplinari con 14 proposte progettuali. Esse sono tutte in condizioni di essere attuate. Un elemento critico è dato dall’individuazione delle modalità con cui tale generosa offerta può raggiungere le scuole ed essere poi sostenuta nelle modalità di raccordo istituzionale.

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TAVOLO DI COLLABORAZIONE SCUOLA-UNIVERSITA’

COLLEGA-DATI SCUOLA UNIVERSITA’ Le basi di uno studio dei percorsi in un quadro di continuità formativa

Laura Rizzi – Delega ai servizi di Orientamento in ingresso Cristina Disint – ufficio orientamento

[email protected] e [email protected] I collegamenti dei dati:proposte di analisi

Le direzioni dei collegamenti futuri Queste rappresentano analisi iniziali che possono essere approfondite considerando: a. Le carriere degli immatricolati nel primo anno di corso in relazione a:

• percorsi secondari svolti (in continuità o meno); • esiti e performance dei percorsi secondari

b. Le carriere degli studenti in tutto il percorso in relazione a: • percorsi secondari svolti (in continuità o meno);

c. (potenziale) Gli esiti occupazionali degli studenti in relazione a: • percorsi universitari svolti;

Le potenzialità dello studio: • Monitorare le carriere; • Individuare percorsi anomali; • Verificare difficoltà nei percorsi universitari; • Costruire percorsi mirati in continuità e condivisione con la scuola

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AREA PEDAGOGICA

Laboratorio IncluDeRe (Laboratorio sull’Inclusione, Didattica e Ricerca educativa) attività previste per a.a. 2014-2015 (aggiornate al mese di ottobre 2014)

Lucio Cottini e Davide Zoletto, [email protected]

IncluDeRe (Laboratorio sull’Inclusione, Didattica e Ricerca educativa) è un laboratorio di ricerca e intervento pedagogico-didattico attivo presso il Dipartimento di Scienze Umane (DISU) dell’Università di Udine e coordinato dal professor Lucio Cottini, ordinario di Didattica Generale e Pedagogia Speciale e coordinatore del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria e dei corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno presso la stessa Università. Partecipano alle attività del Laboratorio, oltre al direttore prof. Cottini, altri ricercatori e docenti del Dipartimento di Scienze Umane (dottori Fedeli, Paolone, Zanon, Zoletto), oltre che assegnisti ed esperti esterni attualmente attivi presso il Dipartimento (dottori Bonci, Pascoletti). L’attività di ricerca di IncluDeRe è finalizzata allo studio delle prospettive pedagogiche e dei modelli didattici e di intervento educativo sui temi della didattica inclusiva con particolare riferimento ad ambiti come, ad esempio, quelli relativi ai bisogni educativi speciali, alle disabilità, alla gestione della classe eterogenea, all’utilizzo delle tecnologie didattiche. Il Laboratorio ha tra le sue finalità quelle di

promuovere, svolgere e coordinare attività di ricerca nell’ambito delle discipline pedagogiche e didattiche nei diversi ambiti di applicazione, anche in collaborazione con altri enti e soggetti, pubblici e privati, e nel contesto di specifici progetti, nazionali e internazionali;

favorire e coordinare l’attività formativa nell’ambito degli insegnamenti in discipline affini alla

pedagogia ed alla didattica, all’interno dei corsi di laurea e di formazione post-lauream dell’Università di Udine, nonché a supporto di iniziative di formazione in servizio nelle scuole del territorio regionale

Tra le attività attualmente in fase di progettazione/realizzazione si possono segnalare:

partecipazione a percorso di formazione “Progettare la didattica inclusiva” (con specifici focus sui temi quali autismo, ADHA, interculturalità, TIC) – co-progettazione con GLIR – USR (sedi previste: Pordenone, Udine e Trieste);

convegno “Progettare scuole inclusive: gli insegnanti in primo piano. Prospettive di ricerca e

intervento nelle disabilità e nei bisogni educativi speciali” da realizzarsi presso l’Università degli Studi di Udine nelle giornate del 27 e 28 novembre 2014 (aperto alla partecipazione degli insegnanti del territorio);

prossima implementazione di una piattaforma online di supporto all’attività di ricerca, formazione e

di circolazione di buone pratiche sui temi della didattica inclusiva;

progetto EBE-EUSMOSI (“Evidence Based Education – European Strategic Model for School Inclusion” (cordinato dall’Università di Perugia nell’ambito dell’Erasmus+ Programme – KA_2 Strategic Partnership) in avvio nel corso dell’a.a. 2014-2015 che prevede, fra gli altri aspetti, specifiche attività di ricerca e formazione rivolta alle scuole coinvolte sui temi della didattica inclusiv;

YOTS progetto in collaborazione con la Open University (Regno Unito) sull'utilizzo di tecnologie digitali da parte di bambini e studenti nelle scuole;

progetto con alcune scuole secondarie di primo grado della provincia di Udine su DSA e comprensione del testo;

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i membri del Laboratorio svolgono continuamente attività di formazione e di ricerca con scuole e altre agenzie formative del territorio regionale su tematiche quali l'inclusione di allievi certificati ex L.104/92 e diagnosticati ex L.170/2010, la gestione di allievi con BES in base alla DM del dicembre 2012, l’inclusione di figli di migranti, la progettazione di classi e di pratiche inclusive, la sperimentazione di nuovi strumenti di valutazione e di nuove metodologie d’insegnamento, ecc.

AREA PEDAGOGICA

PROGETTO Flipped classroom

Come le risorse digitali libere e le reti sociali educative stanno trasformando i momenti classici dell’agire didattico: la lezione frontale e lo studio individuale.

Francesca Zanon [email protected]

Definizione di FC La FC è una lezione che usa video e podcast come strumenti di apprendimento per veicolare l'istruzione in differita dei concetti, così gli studenti ricevono la maggior parte del supporto dagli insegnanti e dai compagni, quando sono in classe, nel momento in cui il carico cognitivo è più pesante, risolvendo effettivamente problemi e lavorando sulla comprensione/uso del contenuto in direzione del lavoro autonomo. Crystal Kirch Abstract Gli sviluppi tecnologici e sociali della rete internet, che favoriscono la partecipazione attiva alla produzione di contenuti multimediali interattivi, stanno moltiplicando la libera disponibilità di risorse digitali educative e le modalità di rielaborazione e condivisione nei contesti scolastici. In questo scenario una pratica che si sta diffondendo prevede di capovolgere (to flip) i momenti classici dell’attività didattica: la lezione frontale e lo studio individuale. Grazie alla disponibilità di videolezioni, di prodotti multimediali, di risorse informative, di strumenti interattivi, la fruizione dei contenuti viene svolta al di fuori delle mura scolastiche, con i tempi e i ritmi che ogni studente può determinare, mentre la fase di approfondimento, di riflessione, di e- sercitazione, di applicazione, si sposta a scuola, sotto la guida e il sostegno del docente. Le implicazioni pedagogiche di questa inversione sono molteplici, dalla personalizzazione dell’apprendimento nella prima inversione all’attivismo (Dewey) e al peer learning nella seconda, aprendo le porte al discovery learning (Bruner), all’inquiry learning (Rutherford), all'experiential learning (Kolb), al costruttivismo (Jonassen) al connettivismo (Siemens). Flipped classroom Nonostante il nome indichi un capovolgimento, non si tratta di una rivoluzione che si abbatte sulla scuola in modo tanto improvviso quanto inaspettato, ma di un processo da tempo in evoluzione e che ha radici educative profonde. Esperienze didattiche che possono rientrare in questa definizione si trovano in grande quantità, da diverso tempo e a diverse altitudini, ma oggi, grazie ai noti sviluppi tecnologici e a un mutato panorama culturale e comunicativo, assumono un notevole rilievo e ne è stata prodotta una sistematizzazione teorica e applicativa. È opportuno sottolineare che la Flipped classroom non è una nuova tecnologia, un gadget di qualche creativa azienda del settore hi-tech, una innovazione che viene spinta a forza nella scuola, magari da chi a scuola non c’è mai stato; è invece una proposta pedagogica che emerge dalla comunità degli stessi docenti, in particolare dai docenti della scuola che operano negli Stati Uniti. In prima analisi la Flipped classroom prevede di invertire i momenti classici dell’attività didattica: la lezione frontale a scuola e lo studio individuale a casa. Nella norma, e a grandi linee, a scuola avviene la fase di esposizione, di esplicazione dei contenuti disciplinari attraverso lezioni frontali. Successivamente a casa gli studenti affrontano individualmente, e spesso da soli, la fase di riflessione e di elaborazione personale dei contenuti attraverso lo studio e lo svolgimento di problemi ed esercizi. Questa impostazione è funzionale in un quadro di scarsezza delle fonti di conoscenza, siano esse un testo o un docente, ma risulta superata dal contesto informativo e comunicativo nel quale ci troviamo immersi. Le fonti dalle quali trarre informazioni non sono più scarse e l’aula della scuola, o quella universitaria, non è più il luogo privilegiato dal quale accedere all’informazione, vista la quantità di risorse che nelle più svariate forme e modalità di fruizione

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possiamo avere a disposizione con le tecnologie digitali. Risulta quindi poco sensato dedicare il prezioso tempo che si trascorre a scuola ad attività come la diffusione dei contenuti, che possono essere svolte, anche meglio, al di fuori di essa, mentre diviene opportuno utilizzare il tempo in classe per attività più significative e più critiche per l’apprendimento, che sono i processi di elaborazione personale attraverso la riflessione, il confronto, la discussione e la negoziazione con gli altri, nonché la messa in pratica della conoscenza. È in queste attività, oggi molto più rilevanti di quelle della diffusione dei contenuti, che è opportuno utilizzare il tempo che si trascorre in classe, dove il docente può svolgere un ruolo di guida molto più proficuo di quello di divulgatore. Sulla base di queste argomentazioni una prima inversione della Flipped classroom prevede di spostare la fase di fruizione dei contenuti prevalentemente al di fuori della scuola, sfruttando i nuovi canali di comunicazione e avvalendosi della crescente e libera disponibilità di risorse educative come testi, prodotti audiovisivi, multimediali, videolezioni, ma anche strumenti interattivi che consentono simulazioni, riproduzioni virtuali, contatti con esperti. Questa interposizione tecnologica, alterando i luoghi e i modi della pratica didattica, introduce anche aspetti pratici che risultano indubbiamente vantaggiosi, come la gestione individuale della fruizione dei contenuti. Ogni studente può disporre delle risorse senza vincoli di spazi e tempi; può seguire il proprio ritmo visualizzando più volte una risorsa, fermando, avanzando, riproducendo un video; può fruire dei contenuti anche chi non può essere presente fisicamente in aula per qualche impedimento; si possono così individualizzare percorsi e risorse in base alle esigenze di ogni allievo. In queste attività gli allievi sono portati a maturare un maggior controllo e una maggiore responsabilizzazione sul loro apprendimento, spesso sviluppando anche un maggior coinvolgimento dovuto al fatto che operano con strumenti familiari e con i quali hanno un buon feeling, fattori che possono contribuire a superare la disaffezione che spesso manifestano nell’ascoltare passivamente le lezioni in aula. Ma questa inversione, al di là della retorica che accompagna costantemente gli sviluppi tecnologici, è veramente percorribile? La rete offre concretamente la possibilità di operare questa trasformazione oggi? Per cercare di rispondere a questa domanda analizziamo concretamente le due strategie che possono essere adottate: da una parte il riutilizzo di risorse online liberamente disponibili; dall’altra lo sviluppo di strumenti che semplificano la produzione in proprio di prodotti video, come le videolezioni. Sul primo punto vi sono ormai da tempo e continuano a moltiplicarsi iniziative e operatori rilevanti che forniscono, anche per scopi di carattere commerciale, accesso gratuito a risorse educative. Un ulteriore percorso che può portare alla Flipped classroom è quello che passa attraverso la produzione di videolezioni e risorse digitali da parte di ogni docente in prima persona. Questa strategia consente di realizzare prodotti che soddisfano le specifiche esigenze che ognuno ha sul contenuto, sulla metodologia didattica, sulla comunicazione educativa, ma richiede lo sviluppo di competenze tecnologiche di video editing, nonché metodologiche e comunicative del tutto distinte da quelle dell’insegnamento in presenza. Per l’aspetto tec-nologico ci sono una molteplicità di servizi e di strumenti di libero accesso per fare screencasting, cioè videoregistrarsi e/o riprodurre sul PC contenuti che si vogliono presentare. Si tratta di strumenti di facile uso, che non richiedono attrezzature costose ma un normale computer dotato di webcam e microfono. (un esempio sono alcuni software gratuiti per realizzare presentazioni come Google documenti, per condividerle online come Slideshare, e anche per realizzarle come mappe con Prezi). La Rete offre una moltitudine di applicazioni che arricchiscono giorno dopo giorno le risorse disponibili e soprattutto offre un ambiente che favorisce l’apertura, la condivisione, il riutilizzo libero delle risorse, sostenuto da movimenti come l’Open Access per le risorse scientifiche e l’Open Educational Resource per le risorse educative. Se questo scenario ci consente di affermare che nella produzione di videolezioni ci sono molte soluzioni di carattere tecnologico, la situazione si presenta più complessa per quanto riguarda le competenze comunicative. Parlare davanti ad una webcam richiede capacità del tutto diverse da quelle richieste in aula, capacità che non si apprendono in poco tempo, a meno di non avere una dote naturale. Occorre la volontà di mettersi in gioco e la disposizione a impegnarsi in una nuova sfida. Certamente questa non è una prospettiva che possa coinvolgere nel breve periodo tutti i docenti, ma comunque si sta facendo strada e potrebbe divenire una realtà concreta anche da noi.

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Esempio di Pianificazione e distribuzione di una lezione ● I contenuti distribuiti devono essere chiari, concisi e andare al punto focale.

– Non dimenticare di avere personalità.

● Presentare obiettivi e propositi chiari e per ogni lezione. – Gli studenti hanno bisogno di una guida e delle aspettative chiare. ● Una lezione di 40' in classe può essere ridotta a 10' di video.

– Focalizza gli aspetti principali, senza interruzioni.

● Nel video coinvolgi gli studenti nell'apprendimento: – Prendere note durante la visione del video – Sottoponi un questionario – Sollecita con esempi personali

Riferimenti bibliografici - Un contributo scientifico che introduce i temi della Flipped classroom è quello di M. J. Lage, G. J. Platt e

M. Treglia nel Journal of Economic Education, pubblicato nel 2000.

(http://www.flipteaching.com/resources/Inverting-the- Classroom_-A-Gateway-to-Creating-an-

Inclusive-Learning-Environment.pdf), ma le radici si possono riscontrare in tutti i movimenti

dell’apprendimento attivo, a partire da Dewey.

- 3 http://www.thedailyriff.com/articles/the-flipped-class-manifest-823.php

- Graziano Cecchinato, 22-08-2012

AREA LINGUISTICA

Maria Bortoluzzi Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere, Università di Udine

[email protected] Comunità YELL/TELL per formazione insegnante iniziale e in itinere Lingua inglese e plurilinguismo La piattaforma YELL/TELL (Young English Language Learners e Teen English Language Learners) è una comunità professionale online in cui insegnanti interessate/i all’insegnamento delle lingue

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straniere/seconde e al plurilinguismo possano accedere per condividere proposte, risorse, progetti e interessi di formazioni iniziale, in itinere e continua. La comunità ha una sua interfaccia esterna nel sito bilingue YELL (si veda link qui sotto) che permette l’accesso attraverso username e password ad un ambiente di condivisione protetto ma aperto a tutti le/gli insegnanti e i/le formatori/formatrici oltre che alle studentesse e agli student che sono nella fase iniziale della formazione (studentesse dei corsi universitari). Grazie alla flessibilità della piattaforma open access LearnWeb2.0 del Centro di ricerca informatico L3S Research Center di Hannover e agli strumenti che offre, la comunità di insegnanti, formatori/formatrici e ricercatori/ricercatrici può collaborare e condividere competenze, strategie, materiali, risorse online. Il facile accesso, riutilizzo e commento delle risorse permette di creare un ambiente in cui tutti/e possano contribuire da punti di vista diversi e complementari. YELL / TELL offre anche l’accesso a lavori di ricerca e permette di progettare insieme lavori di ricerca applicata o di ricerca azione. La comunità include gruppi di interesse (a seconda del contesto professionale di riferimento) ma anche la possibilità di collaborare in modo trasversale con insegnanti di altri contesti promuovendo lo scambio tra chi è in formazione iniziale e chi ha molta esperienza di insegnamento (formazione continua). La comunità promuove non solo condivisione e progetti comuni ma anche riflessività rispetto alle proprie pratiche di insegnamento, il rafforzamento di multiliteracies (alfabetizzazione digitale integrata con le competenze tradizionali) e di formazione tra pari e tra insegnanti di scuole diverse. Quest’ultima caratteristica della piattaforma permette alle insegnanti di condividere esperienze in modalità verticale per favorire la continuità e la coerenza nelle proposte didattiche e di formazione. La piattaforma è ideale per condividere materiali e creare spazi per progetti di ricerca comuni tra gruppi di utenti. Interfaccia esterna YELL (per insegnanti in formazione della scuola primaria): http://yell.uniud.it Piattaforma LearnWeb2.0 del Centro L3S Research Center: http://learnweb.l3s.uni-hannover.de/new/lw La piattaforma è flessibile e facilmente adattabile alle diverse necessità d’uso. Include strumenti per la condivisione di risorse, la possibilità di commentare e comunicare attraverso forum, la piattaforma ha anche un motore di ricerca che può essere adattato dall’utente a cercare risorse interne ed esterne alla piattaforma. L’interfaccia con sistemi di scrittura condivisi è prevista dal sistema e di facile utilizzazione. Il sito YELL è nato nel dicembre del 2011 da una collaborazione con studentesse e maestre. La comunità online su piattaforma è stata aperta nel gennaio 2012 grazie al Centro L3S Research Center. Da allora ci sono stati vari cambiamenti sulla base del feedback dato dagli/delle utenti attraverso commenti e questionari. Accordi internazionali Il 21 marzo 2014 è stato firmato un accordo di collaborazione internazionale tra l’Università di Udine e L3S Research Center dell’Università Leibniz di Hannover dal Rettore, Prof. De Toni, e dal Direttore del Centro, Prof. Nejdl Progetti in corso (2013-15) YELL / TELL fa parte delle sperimentazioni sul reperimento e l’uso di risorse open access online promosso dal Centro di Ricerca L3S Research Center di Hannover: LearnWebOER: Improving accessibility of Open Educational Resources Presentazioni sull’utilizzo della piattaforma e per far parte della comunità professionale Nel quadro del Tavolo tra Scuola e Università di Udine, presentazioni dell’utilizzo della piattaforma YELL / TELL possono essere organizzate per gruppi di 10-20 insegnanti.

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Per presentazioni di base 2 ore sono sufficienti. Altre 2 ore sono necessarie per esplorare l’utilizzo avanzato e collaborativo. Per informazioni Scrivere a Maria Bortoluzzi (Università di Udine): [email protected]

AREA LETTERARIA

PROGETTO COLLABORATIVO TRA IL LICEO DELLE SCIENZE UMANE “PERCOTO” DI UDINE E LA

FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI UDINE

Fabiana di Brazzà – DSTU - ed Annalisa Filipponi – Ist.Percoto [email protected]

Titolo del progetto

“Educare alle competenze umanistiche”

Anno scolastico 2014/2015 PREMESSA. Significato dei test valutativi e orientativi

Il Progetto ha preso avvio nell’a.a. 2013/2014 ed è nato dall’individuazione dei bisogni riscontrati nell’area umanistica degli studenti degli ultimi anni del Liceo delle scienze umane “C. Percoto” di Udine e quelli in entrata al Corso di Studi in Scienze della Formazione Primaria dell’Università dell’Ateneo cittadino.

Il Progetto vede impegnati un gruppo di docenti del Liceo, afferenti a diverse discipline, e alcuni referenti dell’Università, esperti nei settori scientifico-disciplinari identificati.

Il team così costituito ha strutturato e proposto, in alcune classi quarte e quinte del Liceo delle scienze umane, la simulazione di un test d’ammissione al Corso di Studi in Scienze della Formazione, chiedendo agli studenti la riflessione e l’identificazione di criticità/problemi rilevati nei suddetti test. Sono emersi fin da subito elementi di notevole rilevanza, che vanno a confermare i risultati problematici delle prove Invalsi, quali le cadute nella comprensione testuale e del lessico, e nell’acquisizione di competenze logiche in generale.

Fa riflettere il fatto che gli stessi studenti abbiano avanzato richieste di esercizio e autoesercizio, al fine di migliorare le loro prestazioni.

Le difficoltà evidenziate nella comprensione testuale indicano che occorre lavorare sul piano linguistico e sull’esercizio allo studio del piano testuale, considerato nei suoi nessi logici, nei meccanismi di coesione e di coerenza che legano insieme le varie parti del testo, nell’approfondimento dei legami di co-referenza e nei rimandi inferenziali. Abilità queste che vanno esercitate in un’ottica disciplinare ma anche interdisciplinare, nelle varie tipologie testuali e di contenuto.

I dati rilevati fino ad ora costituiscono punti essenziali da cui partire per strutturare un’azione didattica mirata all’autoregolazione del proprio agire in classe e per favorire il passaggio all’Università in linea con le richieste di competenze che da essa provengono.

OSSERVAZIONI IN RELAZIONE AI TEST D’INGRESSO UNIVERSITARI

Classi 4^Scienze umane a.s. 2013/14 L’analisi delle prove degli studenti ai test d’ingresso universitari ha evidenziato in queste classi osservazioni critiche e proposte di particolare interesse elaborate dagli studenti nelle riflessioni emerse dai lavori di gruppo. In particolare gli studenti e le studentesse hanno dimostrato di aver compreso il significato del concetto di “cultura personale” sotteso alla strutturazione dei quesiti presenti nelle prove d’ingresso universitarie. E’ emerso in modo evidente dalle riflessioni degli alunni, esposte anche in una discussione argomentativa coordinata dalla docente, come la cultura sia un processo dinamico in continuo divenire, di cui ciascuno è protagonista attraverso delle coordinate orientative offerte dal percorso scolastico tramite l’acquisizione di specifiche competenze disciplinari, che servono a fornire agli studenti gli strumenti di base per proseguire, ciascuno attraverso la propria esperienza personale e le proprie capacità, nella costruzione delle proprie conoscenze individuali. E’ stata così spontaneamente sottolineata dagli allievi l’importanza del

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percorso di studi scolastici che tuttavia assume significato, all’interno della formazione culturale personale, solo se integrato con interessi, letture, esperienze culturali, approfondimenti, studi che ciascuno porta avanti lungo un “long life learning”. Si è notato di conseguenza che, se nelle classi quinte l’esperienza di somministrazione delle prove d’ingresso universitario a “Scienze della formazione”, ha assunto il valore di una “esercitazione”, nelle classi quarte è servita invece a far nascere negli studenti un autentico cambio di prospettiva nell’approccio allo studio scolastico, il cui senso non è apparso più vincolato ad esiti esclusivamente correlati alle verifiche, ma ha assunto il ruolo di “patrimonio personale” indispensabile per attivare il percorso culturale che caratterizza lo studente e la persona che diventerà fuori dal contesto scolastico. Dalla discussione argomentativa, è inoltre emerso come gli studenti abbiano riconosciuto il ruolo orientativo in senso dinamico dell’esperienza fatta, esperienza che, a loro modo di vedere, deve essere svolta nel primo quadrimestre della classe quarta, per permettere a ciascuno di riorientare un eventuale approccio allo studio poco costruttivo. Di seguito vengono riportate le maggiori difficoltà riscontrate dagli allievi nell’area linguistica e le strategie proposte dai gruppi per colmare le lacune emerse nella risoluzione dei quesiti: Difficoltà linguistiche strutturali e lessicali Ripassare le strutture grammaticali in itinere anche nel triennio

Approfondire lo studio dell’analisi grammaticale

Leggere più attentamente, migliorare l’attenzione nel leggere le domande, superare l’ansia, leggere più volte, fermarsi sulle parole, andare per esclusione, andare avanti e tornare dopo

Per migliorare la comprensione testuale esercitarsi nel sottolineare i punti chiave

Promuovere la comprensione testuale tramite il rapporto diretto con la complessità lessicale di una fonte

testuale non solo scolastica e non mediata dal docente

Lettura personale con supporto di glossario per capire anche come riutilizzare un termine nuovo

Proporre a scuola esercizi per accelerare i tempi di comprensione e svolgimento delle richieste. Sarebbe opportuno che gli studenti svolgessero anche autonomamente con regolarità i suddetti esercizi

INTEGRAZIONE ALLA SECONDA FASE DEL PROGETTO Per le classi 4^ del Liceo delle Scienze Umane

Il Progetto centrato sullo sviluppo delle competenze umanistiche realizzato l’anno precedente, ha indotto ad ulteriori riflessioni e possibilità di sviluppo. Le riflessioni prodotte dagli studenti riguardo alla necessità di approntare esercizi, strumenti in genere atti a sviluppare abilità grammaticali e morfo-sintattiche, ha portato a pensare ad ulteriori percorsi didattici, strutturati in modo da utilizzare i testi letterari come banco di prova per affinare, consolidare, sviluppare le abilità linguistiche. Lavorare sui testi può essere, a nostro modo di vedere, un modus operandi che risponde alle richieste degli studenti e può conciliare i loro bisogni con le esigenze dei docenti di lettere. Le attività sui testi di diversa tipologia (narrativi, poetici, giornalistici/divulgativi ecc.), potrebbero rispondere alle diverse esigenze di scrittura, di analisi dei testi, di comprensione dei legami e dei nodi connettivi che sottostanno alla superficie dei testi stessi; un metodo pragmatico, infine, per affinare le capacità degli studenti e permettere l’acquisizione di diverse competenze. Il progetto potrebbe essere un modello di lavoro, ponendo in stretto contatto i docenti della Scuola con i docenti dell’Università. Si potrebbero attuare percorsi di costruzione di moduli disciplinari e interdisciplinari attuabili in collaborazione con la Scuola Primaria e Formazione (moduli interdisciplinari e disciplinari), tra le Scuole secondarie di I e II grado (PAS e TFA) per realizzare percorsi spendibili nel Tirocinio.

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AREA STORICA

RINNOVARE L’INSEGNAMENTO DELLA STORIA

Proposta di intervento di formazione in itinere per gli insegnanti della scuola secondaria. Andrea Zannini – DISU – [email protected]

L’insegnamento della storia sconta una pluridecennale mancanza di interventi formativi per gli insegnanti in servizio. Mentre la ricerca storica ha evoluto metodi e problemi, l’inerzia della classe insegnante e il disinteresse delle Istituzioni scolastiche per l’aggiornamento scientifico e didattico del corpo insegnante ha fatto sì che, di fatto, molti insegnanti continuino ad insegnare la storia come si faceva decenni fa. La proposta è di stabilire una serie di incontri con gli insegnanti della scuola secondaria, proponendo una metodologia di insegnamento/apprendimento della storia basato sul laboratorio di storia, che permette di rovesciare la prospettiva tradizionale della storia a scuola. Il proponente ha sperimentato in dieci anni di insegnamento presso SISS, TFA ecc. l’utilità di proporre agli insegnanti tale cambiamento di prospettiva.

AREA GEOGRAFICA

Proposte progettuali relativamente alla Didattica della disciplina geografica Salvatore Amaduzzi e Andrea Guaran – DISU

[email protected]

Destinatari: studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado Proposta 1 – Geografia visuale Si propone di operare l’analisi delle dinamiche territoriali mediante la lettura dei contesti paesaggistici così come si presentano all’occhio dello studente che osserva immagini fotografiche e immagini cartografiche. Lo scopo dell’intervento è di favorire la formazione di un occhio attento e indagatore, capace di aiutare a comprendere la complessa tessitura del territorio, frutto di una trama di relazioni a orientamento verticale e orizzontale. L’incapacità o la difficoltà a leggere le trame costituisce un fattore che penalizza e limita lo studente in formazione, in qualche modo non sempre attrezzato a capire la complessità territoriale, indipendentemente dalla scala, e conseguentemente a esercitare al meglio il suo spirito critico e a intervenire consapevolmente. Destinatari: studenti delle tre classi della secondaria di primo grado. Strumenti: immagini fotografiche, stralci cartografici, schede per la lettura e l’analisi. Proposta 2 – Location Based Services e nuove tecnologie I Location Based Services (LBS) sono servizi ormai utilizzati dai più (pizzeria più vicina, navigatore satellitare, trova il mio iphone, chi twitta cosa da dove, …) in quanto ormai tutti i dispositivi mobili sono dotati di GPS e della connettività internet. Quello che manca alle nuove generazioni di utenti è la consapevolezza di quali siano le modalità e le tecnologie che sottostanno a questi servizi. L’intervento formativo ed educativo si propone da un lato di far conoscere le potenzialità dei Sistemi Informativi Geografici (SIT-GIS), della cartografia digitale, dei Global Positioning Systems (GPS), dei Google Glass e della realtà aumentata, per erogare, gestire e monitorare servizi innovativi, dall’altro ha lo scopo di sensibilizzare i giovani utenti circa la tematica della sicurezza e della privacy che vede sempre più coinvolti e poco consapevoli le nuove generazioni. Destinatari: studenti della secondaria di secondo grado. Strumenti: WEB gis sviluppati in Dipartimento, servizi cartografici su internet, dispositivi mobili.

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AREA DELLA VALUTAZIONE

Valutazione delle competenze autovalutazione dell’insegnante

Nidia Batic – DIES – [email protected]

Proposta/offerta di collaborazione con la scuola su:

TEMI OFFERTA ALLA SCUOLA RICHIESTE ALLA

SCUOLA

1 - valutazione delle

competenze

Corso con modalità teorica e laboratoriale su:

- il metodo della valutazione in ambito scolastico;

- le competenze in ambito scolastico.

Modalità:

- per gli incontri teorici i gruppi possono essere

anche numerosi (max 30 persone). La durata

prevista è di 8 ore;

- per i laboratori si prevedono gruppi di 7/8

persone e almeno 4 incontri da3 ore ciascuno più

un incontro plenario di confronto tra i gruppi della

durata di 4 ore.

In accordo con il gruppo di insegnanti sarà

individuata una competenza su cui svolgere

l’attività laboratoriale.

Produzione di prove

di valutazione delle

competenze

individuate.

2 - autovalutazione

dell’insegnante

Introduzione teorica all’autovalutazione

dell’insegnante e attività laboratoriale guidata sulla

costruzione di indicatori per l’autovalutazione.

Modalità:

- un incontro teorico per inquadrare il tema e per

individuare le competenze su cui l’insegnante deve

autovalutarsi (circa 4 ore);

- per i laboratori si prevedono gruppi di 7/8

persone e almeno 2 incontri da3 ore ciascuno più

due incontri plenari di condivisione con gli altri

gruppi della durata di 4 ore ciascuno.

Ogni gruppo di insegnanti lavorerà su una

competenza diversa.

Indicatori per

l’autovalutazione

dell’insegnante

La disponibilità a svolgere l’attività presso le scuole non potrà riguardare più di un progetto per tipo per il

prossimo anno accademico.

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AREA SCIENTIFICA – INFORMATICA

Libri digitali Gianluca Foresti e Marco Tommasi –DIMI – [email protected]

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AREA MATEMATICA, INFORMATICA e STATISTICA

PLS- Matematica – UniUD Agostino Dovier e Rossana Vermiglio – DIMI

[email protected] e [email protected] Nell'ambito del Piano Lauree Scientifiche-Matematica e Statistica (PLS-MS) nel periodo 2010-2014 sono state svolte numerose attività rivolte a insegnanti e studenti in collaborazione con gli Istituti. Secondo le finalità previste dal PLS, sono stati progettati e realizzati, congiuntamente con gli insegnanti, dei laboratori didattici anche su temi legati alla ricerca e alle sue più recenti metodologie. Per rispondere alle esigenze degli insegnanti in servizio sono stati anche proposti dei moduli di formazione. I docenti che hanno contribuito al PLS-MS dell’ateneo di Udine hanno attinto alle loro ricerche in MATEMATICA, INFORMATICA e STATISTICA. Alcuni dei temi trattati sono stati suggeriti dalla quotidianità. Si è indagato sul ruolo della matematica nella risoluzione di problemi e nella descrizione di fenomeni che nascono in diversi ambiti applicativi. Le peculiarità del PLS-MS sono la forte attenzione agli aspetti interdisciplinari e la presenza di laboratori di matematica computazionale, che prevedono l’uso del computer e di software (MATLAB, GeoGebra, R, C, Php,...). La formazione standard dell’insegnante spesso non include tali esperienze, che hanno perciò fornito opportunità di crescita professionale. Segnaliamo inoltre le attività svolte nelle scuole elementari e medie. Sulla base dell'esperienze acquisite siamo interessati a continuare ed estendere la collaborazione con le scuole su temi di interesse comune e disponibili a discutere le loro eventuali esigenze di formazione. Ricordiamo che le sole spese per gli insegnanti, gli studenti ed i seminari degli esperti sono state a carico del PLS-MS. I docenti universitari coinvolti, in aggiunta ai loro carichi didattici, hanno investito molto tempo ed energia senza nessuna forma di riconoscimento. Trattandosi di attività a nostro giudizio di importanza strategica per l'ateneo, questo impegno deve prevedere un riconoscimento. A titolo indicativo si elencano alcune delle attività svolte. Laboratori • Rivoluzioni matematiche

◦ Misurare l'infinito ◦ Geometrie non euclidee

• La matematica c'è ◦ Realtà e modelli ◦ Equazioni lineari e matrici: la matematica in rete ◦ Dalla bisezione ai frattali di Newton ◦ La matematica nella sintesi di suoni

• Codici segreti: un viaggio nella crittografia • Grafi: concetti, problemi ed applicazioni • Laboratorio indagine statistica • Laboratorio Basi di Dati • Matematica finanziaria: dai concetti di base alle opzioni • Aspetti demografici dei caduti italiani nella Prima guerra mondiale • Il gioco delle perle di vetro

◦ Archeologia dell'informazione ◦ Welcome to Nimrod ◦ Numeri e macchine ◦ La trama algoritimica

Moduli di Formazione • Programmazione lineare e programmazione lineare intera • Laboratorio di Didattica dell’Informatica • Fondamenti dell’Informatica • Laboratorio Didattico di Storia dell’Informatica

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Laboratori di approfondimento e di autovalutazione • Allenamento alle gare di informatica • Allenamento alle gare di matematica con MATHESIS • Preparazione al test d'ingresso Altre attività: Seminari, Visita presso I.G.A., Laboratorio di origami, La festa del pigreco, Matematica al Cinema,.... Una descrizione più ampia delle attività è disponibile all’idirizzo http://www.uniud.it/extra/orientamento/istituti/scuole/PLS%20mate%20ppt_28_04_def.pdf Informazioni dettagliate sonodisponibili alla pagina http://www.dimi.uniud.it/scuole/pls/

AREA SCIENTIFICA – FISICA

INNOVAZIONE DIDATTICA IN FISICA – Progetto IDIFO5 http://www.fisica.uniud.it/URDF/laurea/pls5.htm

Marisa Michelini, Lorenzo Santi e Alberto Stefanel- URDF c/o CIRD - DCFA

[email protected] Nell’ambito del Progetto IDIFO5 del PLS si offrono alla scuola del Friuli Venezia Giulia Progetti collaborativi scuola – università in Fisica per le scuole del I e II ciclo su: Didattica laboratoriale, TIC e multimedialità, Fisica moderna.

Si propongono sia attività con insegnanti di co-progettazione di attività didattiche innovative, sia laboratori per studenti co-gestiti con i loro insegnanti a livello di I ciclio e di II ciclo. L’innovazione proposta realizza ambienti di apprendimento basati sulla didattica laboratoriale nell’insegnamento della fisica, in cui gli studenti esplorano percorsi didattici basati sulla ricerca, che stimolano in loro atteggiamenti di esplorazione, ricerca e costruzione di personali percorsi d’apprendimento (Inquiry Based Learning). Le innovazioni proposte comprendono un ampio utilizzo della multimedialità e delle TIC in generale e comprendono temi di fisica moderna. L’Unità di Ricerca in Didattica della Fisica dell’Università degli Studi di Udine propone le seguenti attività di didattica laboratoriale da mettere a punto e realizzare in co-progettazione con i docenti delle scuole del territorio.

Per le scuole di base: percorsi esplorativi in prospettiva verticale dalla scuola dell’infanzia alla scuola media su:

- Moto - Dall’esplorazione della mappa della città, all’uso dei sensori tipo sonar ranger per la costruzione del pensiero formale

- Fenomeni termici - Approccio ai fenomeni termici, basato sull’analisi dei processi termodinamici effettuata con sensori termici in line con l’elaboratore

- Fluidi - Esplorazioni condotte con materiali semplici per riconoscere proprietà e comportamenti tipici dei fluidi

- Ottica – Dal meccanismo della visione, al modello di propagazione rettilinea della luce; dal colore della luce al colore degli oggetti

- Misura – Dalle proprietà dei corpi alle grandezze fisiche e loro unità, al concetto di misura e alle caratteristiche degli strumenti di misura

- Magnetismo ed elettromagnetismo. Costruire operativamente il concetto di campo magnetico nell’analisi delle interazioni magnetiche e per l’esplorazione dei fenomeni elettromagnetici.

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Per le scuole secondarie superiori si propongono percorsi didattici con approccio sperimentale-

operativo basati sull’uso delle nuove tecnologie nel laboratorio sperimentale, l’elaboratore per attività di simulazione e modeling su:

- Moto – A) Studio del moto in termini vettoriali e tridimensionali. B) Dallo studio della cinematica e dinamica del moto con sensori tipo sonar ranger alla sua modellizzazione dinamica

- Termodinamica – A) Studio dei fenomeni di interazione e conduzione termica con sensori on-line; B) Politropiche dei gas e loro modellizzazione

- Elettromagnetismo – Dalla costruzione operativa dei concetti di campo magnetico e flusso del campo magnetico alle leggi dell’induzione elettromagnetica

- Meccanica quantistica – Un approccio alla Dirac per la costruzione del pensiero formale esplorando la polarizzazione della luce e lo spin delle particelle elementari

- Esperimenti di fisica moderna – Esperimenti avanzati e di fisica moderna per lo studio di fenomeni alla base delle teorie cardine della fisica del XX secolo (misura di e/m, esperimento di Frank ed Hertz, costante di Hall, resistività in funzione della temperatura per metalli, semiconduttori e superconduttori, misura della velocità della luce, riflessione, rifrazione, polarizzazione e diffrazione ottica.)

- Superconduttività – Dalle proprietà magnetiche dei materiali alle caratteristiche peculiari dei superconduttori e alle principali applicazioni tecnologiche: un approccio fenomenologico all’effetto Meissner e all’effetto pinning

- Ottica fisica – Studio sperimentale della diffrazione e della polarizzazione ottica effettuato con l’uso di sensori on-line per la costruzione di modelli interpretativi sulla natura della luce

Le metodologie utilizzate sono quelle del: Problem Solving concettuale; Inquiry Based Learning con tutorials utilizzati negli standard internazionali e sviluppati in ricerche condotte in oltre 20 anni di attività; esplorazione di artefatti, come oggetti tecnologici la cui analisi permette di scoprire i principi fisici su cui essi si fondano; attività di problem solving sperimentale. Tutti i laboratori prevedono un approccio di tipo operativo in cui l’esplorazione di fenomeni, l’effettuazione di semplici esperimenti (per i più piccoli) o vere e proprie misure (per gli studenti delle superiori) non sono mai fine a se stesse, ma sempre mirate alla costruzione di concetti, alla esplorazione di ipotesi e verifica di previsioni basate su tali ipotesi. Prevedono inoltre un uso sistematico di: - sensori on-line per l’attuazione di attività di laboratorio in tempo reali e(Real Time Laboratory)

- computer modeling, per la modellizzazione dinamica dei processi (ad esempio nel caso del moto), la modellizzazione dei processi (nel caso dello studio delle politropiche dei gas), la modellizzazione basata su principi primi (nel caso della diffrazione ottica)

- attività di simulazione, per l’esplorazione di fenomenologie in ambienti simulati che mappano fenomenologie reali e precedentemente esplorate in laboratorio didattico

- Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) pe attività di esplorazione di ipotesi, costruzione di modelli, costruzione del passaggio dall’esperimento, alla sua rappresentazione, alla sua modellizzazione

Esperimenti avanzati nei laboratori di fisica dell’Università di Udine ed in remoto (RCL) su temi di fisica classica e moderna (es.: Diffrazione di elettroni, esperimento di Millikan; Fank-Hertz) Il progetto IDIFO5 e le relative attività sono descritte alla pagina http://www.fisica.uniud.it/URDF/laurea/pls5.htm La seguente scheda è utile per la prenotazione presso <[email protected]>

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SCHEDA DI PRENOTAZIONE IDIFO5-PLS a.s. 2014-15 - DIDATTICA DELLA FISICA - LABORATORIALITA’ e TIC Unità di Ricerca in Didattica della Fisica (URDF)- CIRD; DCFA - Università di Udine Docenti: prof. Marisa Michelini, prof. Lorenzo Santi, dott. Alberto Stefanel e componenti URDF Tutti i laboratori sono rivolti a scuole del Friuli Venezia Giulia e delle limitrofe province del Veneto SI-LABORATORI DI FISICA PER INSEGNANTI DI SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE Codice – Denominazione Laboratorio Destinatari Durata/periodo:

Coprogettazione Periodo sperimentazioni con gli studenti

Periodo analisi dati

SI1 - Computer con sensori per misure e modellizzazione su Moto, Termodinamica, Elettromagnetismo

SI2 - Esperimenti di fisica moderna

4-20 docenti di

scuola secondaria superiore

per ciascun laboratorio

10 ore in 3 pomeriggi Nov-Dic 2014

Febbraio-Marzo 2015

Aprile-maggio

2015 SI3 - Meccanica quantistica SI4 - Superconduttività SI5 - Ottica fisica SI6 - Misura

10 ore in 3 pomeriggi Dic 14 - Gen 15

Marzo-Aprile 2015

SS-LABORATORI DI FISICA PER STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE Codice – Denominazione Laboratorio Destinatari Durata/periodo:

SSA - Esperimenti di fisica moderna 4-10 studenti di scuola secondaria superiore 3 pomeriggi - Marzo-Aprile 2015

SSB - Meccanica quantistica SSC - Superconduttività SSD - Ottica fisica

4-20 studenti di scuola secondaria superiore per ciascun laboratorio

3 pomeriggi Gennaio-Marzo 2015

BI - LABORATORI DI FISICA PER INSEGNANTI DELLA SCUOLA DI BASE Codice – Denominazione Laboratorio Destinatari Durata/periodo:

Coprogettazione Periodo: sperimentazioni

con gli studenti Periodo analisi dati

BI1 – La Misura BI2 - Fluidi BI3 – Moto

4-20 docenti di scuola

dell’infanzia, primaria e secondaria per ciascun laboratorio

10 ore in 3 pomeriggi Nov-Dic 2014

Febbraio-Marzo 2015

Aprile-maggio

2015

BI4 – Fenomeni Termici BI5 - Ottica BI6 – Misura BI7 - Magnetismo ed elettromagnetismo BI8 – Astronomia BI9 – LIM nella didattica scientifica

10 ore in 3 pomeriggi Dic 14 - Gen 15

Marzo-Aprile 2015

BS - LABORATORI CONCETTUALI DI ESPLORAZIONE OPERATIVA (CLOE) PER STUDENTI DELLA SCUOLA DI BASE Codice – Denominazione Laboratorio Destinatari Periodo:

BSA – Ottica BSB - Astronomia BSC – Tempo

Classi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria

2 h al mattino Feb-April 2015

Seminari su ASTRONOMIA: LUCE, CIELO E TEMPO organizzati in collaborazione con il Circolo Nuovi Orizzonti:

S1 - 01/12/2014 ore 11-13, aula 2 sede Università di Udine - via Margreth, 3 - Udine

"Un percorso didattico di astronomia", Cristina Palici di Suni, NR EAAE S2 - Lunedì 01/12/2014 ore 15-18, Auditorium «G.B. Tiepolo» - via del Pioppo, 66 - Udine

"Costruzione di strumenti di osservazione, quali un notturnale, un cerca-stelle, con materiale povero e relativa proposta di metodologia didattica", Cristina Palici di Suni - NR EAAE

"Un percorso di Astronomia con la mostra GEI", Maria Luisa Scillia, URDF S3 - Martedì 02/12/2014 ore 15-18, Auditorium «G.B. Tiepolo» - via del Pioppo, 66 - Udine

"Il fenomeno delle stagioni e il fenomeno delle fasi lunari nella scuola di base", Sabrina Rossi, Università Milano Bicocca

"Esplorare i fenomeni astronomici", Maria Luisa Scillia, URDF S4 - Mercoledì 03/12/2014 ore 11-13, aula 2 sede Università di Udine - via Margreth, 3 – Udine

“L'insegnamento dell'astronomia come opportunità per imparare a osservare, descrivere e interpretare", Sabrina Rossi -Università Milano Bicocca

Convegno sulla didattica della Fisica Moderna (Aprile-Maggio 2015)

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Scheda di prenotazione da inviare via fax (0432-558230) al CIRD entro il 30 novembre 2014

Scuola:________________________________________________Tel:___________________Fax:__________________

Indirizzo:________________________________________________e-mail_____________________________________

Insegnante di Riferimento (Cognome, Nome)_____________________________________________________________

Insegnamento ______________________________e-mail personale: _____________________________________

Recapito telefonico personale (possibilmente di cellulare)__________________________________________________

Classe/i _______Numero studenti coinvolti_______ Scuola: infanzia primaria sec. I grado sec. II grado

1) Desidero partecipare ai seguenti laboratori per insegnanti di scuola secondaria superiore (barrare codice)

Cod Denominazione Laboratorio Periodo: Coprogettazione

Eventuali note

SI1 Computer con sensori per misure e modellizzazione su Moto, Termodinamica, Elettromagnetismo

Nov-Dic 2014

SI2 Esperimenti di fisica moderna Nov-Dic 2014

SI3 Meccanica quantistica Dic 14 - Gen 15

SI4 Superconduttività Dic 14 - Gen 15

SI5 Ottica fisica Dic 14 - Gen 15

SI6 Misura Dic 14 - Gen 15

2) Desidero partecipare con i miei allievi ai seguenti laboratori per studenti della scuola sec. sup. (bassare cod.)

Cod Codice – Denominazione Laboratorio Classe – N Studenti Periodo (cerchiare) Eventuali note

SSA Esperimenti di fisica moderna Marzo-Aprile 2015

SSB - Meccanica quantistica Gen-Feb-Marzo 2015

SSC Superconduttività Gen-Feb-Marzo 2015

SSD Ottica fisica Gen-Feb-Marzo 2015

Gen-Feb-Marzo 2015

3) Desidero partecipare ai seguenti laboratori per docenti della scuola di base

Cod Codice – Denominazione Laboratorio periodo: Coprogettazione

Eventuali note

BI1 La Misura Nov-Dic 2014

BI2 Fluidi Nov-Dic 2014

BI3 Moto Dic 14 - Gen 15

BI4 Fenomeni Termici Dic 14 - Gen 15

BI5 Ottica Dic 14 - Gen 15

BI6 Misura Dic 14 - Gen 15

BI7 Magnetismo ed elettromagnetismo Dic 14 - Gen 15

BI8 Astronomia Dic 14 - Gen 15

BI9 LIM nella didattica scientifica Dic 14 - Gen 15

4) desidero partecipare con i miei allievi ai seguenti laboratori concettuali di esplorazione operativa (CLOE) per studenti della scuola di base

Cod Codice – Denominazione Laboratorio Classe – N Studenti Eventuali note

BSA Ottica

BSB Astronomia

BSC Tempo

Intendo partecipare ai seguenti seminari (Indicare i codici) __________________________

Intendo partecipare al Convegno sull’insegnamento della meccanica quantistica

Il Docente responsabile _________________ Il Dirigente Scolastico

(firma) (firma e timbro della scuola)

(luogo e data)___________________________

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21| 31 ottobre 2014

AREA SCIENTIFICA - BIOTECNOLOGICA

BIO-ORIENTIAMOCI: Progetto pilota di divulgazione ed orientamento alle scienze biologiche, biomolecolari e alle biotecnologie nella Scuola Secondaria di Primo

grado. Gianluca Tell – DSMB - [email protected]

Lucia Peressini – I C Ellero di Udine Il progetto è finalizzato alla divulgazione delle Scienze Biologiche nella Scuola Secondaria di Primo grado e coinvolge l’Università degli Studi di Udine, insieme al Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche, il Corso di Laurea in Biotecnologie, Centro Interdipartimentale per la Ricerca Didattica e la Scuola Secondaria Statale di 1° grado ‘G. Ellero’ di Udine. Il progetto vede il coinvolgimento degli studenti delle classi prime della Scuola Ellero che parteciperanno ad una serie di lezioni (4-5) divulgative su come l’informazione genetica, contenuta nel DNA, viene utilizzata negli esseri viventi e sul significato che essa ha assunto durante l’evoluzione degli esseri viventi sulla Terra. Tali tematiche verranno affrontate attraverso lezioni interattive ed esperienze pratiche in laboratorio, evidenziando gli scopi applicativi delle Biotecnologie nelle Scienze moderne e nella società. Il progetto prevede lo svolgimento di una serie di attività didattiche, sia frontali a grande gruppo di circa 150 studenti (4 ore), per tutte le classi prime, sia di tipo sperimentale a piccolo gruppo di circa 50 studenti (4 ore), in laboratorio biomolecolare(http://www.uniud.it/didattica/facolta/interfacolta/biotecnologiecl2/ LAB%20BIOTECNOLOGIE.pdf), previsto per due classi prime selezionate dagli insegnanti con il contributo di docenti del corso di Laurea in Biotecnologie dell’Università degli Studi di Udine. Le lezioni avranno come ambito disciplinare quello delle metodiche di Biologia Molecolare di base utilizzate per l’analisi del DNA e delle cellule sia umane che vegetali. L’interesse e l’efficacia di tale progetto sono state già determinate attraverso il successo riscosso dall’iniziativa effettuata, in forma preliminare e per un numero limitato di studenti, durante l’anno scolastico 2013/2014. Il progetto intende porsi come iniziativa ”pilota” sul territorio regionale al fine di contribuire alla divulgazione della cultura scientifica (intesa non solo come parte del curriculum scolastico, ma anche come necessario e utile background culturale personale) presso gli studenti favorendo un approccio moderno, appassionante ed interattivo a materie potenzialmente “ostiche” la cui divulgazione necessita di essere ampliata, anche dal punto di vista sperimentale, data la crescente importanza che le scienze mediche e biologiche stanno assumendo nella società contemporanea. Il progetto contribuirà anche al 'professional development' degli insegnanti della Scuola Secondaria di Primo grado. Nei mesi di Gennaio/Febbraio 2015 verrà organizzato un incontro propedeutico con gli insegnanti delle classi coinvolte, per spiegare le finalità dell'iniziativa e le modalità di intervento didattico. Il cuore delle attività progettuali si svilupperà durante i mesi di Aprile-Maggio 2015, , con due tipologie di interventi: 1) Attività didattiche teoriche a grande gruppo presso Aula Gusmani di Palazzo Antonini. Tutte le classi prime della Scuola Secondaria I grado.

Lezione frontale (45 minuti): Docente Univ Udine (Corso di Laurea in Biotecnologie). “La più bella storia al mondo: l’origine e l’evoluzione della vita”.

Lezione frontale (45 minuti) Docente Univ Udine (Corso di Laurea in Biotecnologie). “La chimica del

DNA, l'evoluzione e le biotecnologie”.

Lezione frontale (45 minuti): Docente Univ Udine (Corso di Laurea in Medicina). “Il Sistema Immunitario e la salute umana”.

2) Attività sperimentali a classi singole di tipo teorico-pratiche presso il laboratorio didattico di Biotecnologie Ed. Rizzi – Polo Scientifico. Due classi prime della Scuola della Scuola Secondaria I grado, in giornate diverse potendo gestire una classe alla volta.

Ore 08.30-12.30: attività sperimentale di laboratorio (a cura dei docenti del CdS in Biotecnologie di UniUD): “Dalle cellule alle componenti molecolari fondamentali: DNA e proteine”.

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Questa attività prevede un’esperienza didattico-sperimentale che gli studenti delle classi prime effettueranno presso il Laboratorio didattico di Biotecnologie dell’Università di Udine, presso il Polo didattico dei Rizzi. In quest’occasione, gli studenti avranno modo di entrare in contatto con le tecniche utilizzate per l’indagine molecolare delle cellule umane, dei tessuti e delle cellule vegetali con la possibilità di mettere in pratica alcune metodologie per lo studio e l’analisi del DNA e delle proteine, utilizzate in laboratorio biomolecolare. Le attività prevedono: • Batteri, cellule umane e vegetali: come si analizzano e come si coltivano • Come si analizzano in laboratorio il DNA e le Proteine • Come le Biotecnologie possono essere utilizzate nei problemi della vita quotidiana: l’esempio del fingerprint nelle moderne tecniche investigative. I ragazzi, una ventina per classe, verranno divisi in 5 gruppi sui diversi banconi ed ognuno dei responsabili referenti sarà associato ad un gruppo Esperienze di laboratorio: • visualizzazione al microscopio di cellule umane in coltura • crescita di microrganismi su piastra di coltura • analisi di Fingerprint per “l’individuazione del colpevole” • Analisi di DNA plasmidico su gel • Analisi di proteine su gel Nel Mese di Giugno 2015 verrà effettuato un incontro, con i docenti della Scuola coinvolti, per la valutazione ex-post dell’iniziativa didattica effettuata e verrà erogato un sondaggio rivolto agli operatori coinvolti (personale dell’ente promotore, docenti, famiglie, alunni, esterni) al fine di monitorare l’impatto complessivo sull'innovazione didattica e sulla gestione delle procedure. Per tale progetto, si individuano i seguenti risultati perseguibili rispetto ai destinatari diretti ed indiretti: destinatari diretti ossia studenti classi prime della scuola secondaria di I grado “G. Ellero” di Udine – IC V UD: - miglioramento delle conoscenze e delle loro abilità nelle discipline oggetto dell’iniziativa, l’area delle scienze biologiche, biomediche e delle biotecnologie; - possibilità di sperimentazione sul campo, nei laboratori didattico-scientifici di Biotecnologie Ed. Rizzi – Polo Scientifico dell’Università di Udine, delle competenze legate ai percorsi di conoscenza intrapresi grazie al progetto; - valorizzazione e consapevolezza dell’importanza della scienza e della tecnologia per la vita quotidiana e per lo sviluppo sostenibile della società; - sperimentazione di occasioni in cui esercitare la capacità di lavoro di squadra e condivisione di un obiettivo comune, sviluppo del senso critico e della responsabilità nelle scelte, assunzione di decisioni per creare competenze di apprendimento permanente e capacità di orientarsi in un contesto in continua e rapida evoluzione tecnico- culturale; - miglioramento della qualità e ricaduta delle attività sullo sviluppo curricolare e sulla possibilità di risposta a diversi bisogni educativi; - potenziamento delle competenze trasversali alle discipline di studio che accompagneranno gli studenti per tutto l’arco della vita, fin nella loro professionalità futura: imparare ad imparare, orientamento formativo, capacità di analisi e sintesi, concettualizzazione, elaborazione mappe e schemi, co-costruzione e riutilizzo delle conoscenze-abilità, creatività nell’elaborazione e contestualizzazione. - destinatari indiretti (personale della Scuola, dell’Università, enti territoriali, famiglie, comunità….) - alleanza-sinergia inter-istituzionale e cittadina (Scuola, Università, Enti territoriali) finalizzate alla costruzione di opportunità per le giovani generazioni; - nuove modalità di comunicazione interna/esterna tra mondo scolastico, le famiglie degli studenti e quello della ricerca e della cultura scientifica.

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AREA TRASVERSALE – SCIENZA ED ARTE

Progetto “Adotta Scienza e Arte nella scuola primaria” di IDIFO5 http://www.fisica.uniud.it/URDF/laurea/idifo5/adotta-pls5.html

[email protected]

Consiglio Scientifico Alberto Felice De Toni, Magnifico Rettore dell’Università di Udine

Marisa Michelini, responsabile del Progetto IDIFO5 del PLS Franco Fabbri, Presidente di Esplica

Tullia Guerrini Rocco, responsabile di Mediaexpo in Crema Walter Moro, direttore CISEM e CIDI di Milano

Victor Tosoratti, presidente del Circolo Nuovi Orizzonti Alberto Pratelli, docente di storia dell’arte dell’Università di Udine

Marcella Lorenzi, Università della Calabria Laura Bertoli, dirigente IC di Faedis UD

Ariella Bertossi, dirigente IC di Aquileia UD Patrizia Pavatti, dirigente IC di Codroipo UD

Silvia Donati De Conti, Mediaexpo, responsabile della rete di scuole di base del Cremasco Gladis Capponi Omaira, IC viale San Marco VE, responsabile del coordinamento nel Veneto

Natura dell’iniziativa. L’idea fondante di “Adotta Scienza ed Arte nella scuola primaria” nasce dal progetto didattico-divulgativo “Adotta Scienza e Arte nella tua classe”, realizzato dalla associazione Esplica – no profit nelle scuole secondarie, attualmente alla sua seconda edizione. Per l’anno in corso si propone un concorso-percorso in cui si integrino con attività didattiche momenti di ricerca e produzione informale dei ragazzi coinvolti. In via sperimentale verranno coinvolte 20 classi della Scuola Primaria del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e del Cremasco. Se le condizioni lo renderanno possibile l’iniziativa verrà estesa alla Scuola dell’Infanzia. Sono partner privilegiati della presente azione: l’Unità di Ricerca in Didattica della Fisica dell’Università di Udine, il circolo culturale Nuovi Orizzonti, l’associazione Esplica, l’Istituto Comprensivo di Trescore Cremasco, che si impegna a collaborare nell’attuazione del progetto ed a realizzare nella sede di Mediaexpo (novembre 2014) una ricaduta dell’attività e una delle premiazioni. Sono responsabili di “Adotta Scienza ed Arte nella Scuola Primaria”: Franco Fabbri (Presidente di Esplica), Tullia Guerrini Rocco (Dirigente dell’IC di Trescore Cremasco, responsabile di Mediaexpo), Marisa Michelini (responsabile di IDIFO5) e Victor Tosoratti (presidente del Circolo Nuovi Orizzonti). Vi collaborano l’URDF dell’Università di Udine, la rete di scuole del cremasco, Silvia Donati De Conti (Mediaexpo), Gladis Capponi Omaira (IC viale San Marco VE), Ariella Bertossi (IC di Aquileia UD), Patrizia Pavatti (IC di Codroipo UD), Alberto Pratelli (UniUD). Collaborano: la rete di scuole “Udine e non solo” ed il Liceo Scientifico “Marinelli” di Udine Obiettivi del progetto “Adotta Scienza ed Arte nella scuola primaria”. Il progetto vuole proporre una serie di pratiche informali e di attività congiunte nella Scuola Primaria che gradualmente portino l’alunno a riflettere su un fenomeno fisico, a collegarlo con i molteplici aspetti in cui si manifesta nella quotidianità, a praticarne con semplici esperimenti la riproducibilità, a ritrovarne la presenza nelle opere d’arte di tutti i tempi fino ad incoraggiarlo a rappresentarlo con un suo originale disegno unito ad una sua frase di commento. Si propone un percorso di apprendimento che implichi per i partecipanti un ruolo attivo di diverso tipo in diversi momenti e sfoci in un disegno: una produzione da parte sua, che integri arte e scienza portando a sintesi le esperienze di apprendimento inserite nella realtà quotidiana (scuola e casa), una sperimentata vissuta riproducibilità (scuola) e le rappresentazioni nelle opere dei grandi artisti tramite un disegno. Così non solo implicitamente ci si ricollega al legame tra scienza ed arte ricercandone eventuali tracce nella primitiva creatività dei ragazzi, ma ci si appoggia su quello che viene indubbiamente considerato il modo di espressione più significativo ed originale del bambino. Il disegno è infatti capace nel ragazzo, ancor più del linguaggio, di rappresentare problematiche, emotività, sentimenti, contrasti ma anche stadi della

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necessità di passare dal vedere al capire, meccanismi del processo di apprendimento e consolidamento concettuale. Due importanti finalità sono alla base dell’iniziativa e delle modalità con cui essa è proposta. Da una parte si vuole realizzare un’occasione per un percorso di buone pratiche che stimoli l’apprendimento concettuale e lo fissi nella rappresentazione creativa del bambino. “Ogni bambino viene al mondo come uno scienziato nato ma poi viene dissuaso” (C. Sagan). Attività scolastiche non occasionali che realizzino un percorso articolato partendo dalla realtà di tutti i giorni, affrontando poi la fase di scoperta formale dei fenomeni e quella della loro cognizione informale nelle opere d’arte “sfidando“ il ragazzo a condensare questo vissuto in un momento di creatività individuale testuale e grafica hanno indubbia valenza pedagogica. La seconda valenza del progetto è quella di acquisire testimonianze sulle quali basare una ricerca sullo sviluppo del processo di apprendimento di concetti scientifici in questa fase dell’evoluzione formativa. Il processo di apprendimento nasce spontaneo nella prima infanzia sviluppandosi in modo reattivo nel periodo prescolare, esplicitando il pensiero astratto e con esso la progressiva radicazione dei concetti scientifici (Vygotskij). I disegni realizzati dagli studenti offrono quindi l’occasione di esplorare i percorsi e le modalità di strutturazione del pensiero scientifico con l’utilizzo del linguaggio grafico.

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Essendo il 2015 l’anno celebrativo della luce, il progetto nella sua prima edizione ha questo ambito di riferimento e si propone come tema: vedere fenomeni dovuti alla luce. Si articola essenzialmente in tre fasi. La prima nel contesto locale del vissuto dei ragazzi, la seconda sulla rete telematica e nel mondo dei media, la terza per la valutazione e la premiazione.

AREA TRASVERSALE – FORMAZIONE IN SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI

Formazione in servizio basata sulla ricerca: i fluidi Luca Gervasutti, IC IC "Cuore dello Stella" di Rivignano e Teor

Marisa Michelini, Alberto Stefanel, URDF – DCFA [email protected]

IL progetto si sta realizzando nell’IC di Rivignano e può essere ripetuto nelle scuole interessate e

comprende le seguenti azioni. Un ciclo di incontri per discutere:

o Le basi concettuali dei fluidi in equilibrio o Le proposte didattiche centrate su una didattica laboratoriale o I nodi concettuali che la letteratura di ricerca didattica ha evidenziato

Attività con i materiali della mostra GEI per familiarizzarsi con proposte didattiche. La co-progettazione di percorsi didattici da sperimentare. La sperimentazione didattica. Il monitoraggio degli apprendimenti dei ragazzi.