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#SAPEVATELO I GIORNALAI DE NOANTRI Un paio di mesi fa il Quotidiano di Puglia diede risalto ad una non no- tizia, una balla inventata allo scopo di far apparire ostuni 5 stelle un manipolo di arrivisti uguali a tut- ti gli altri. Scrisse di una votazione per la scelta di un candidato Sinda- co che non si è MAI svolta e scrisse di spaccature nel gruppo che non sono MAI avvenute. Allo scopo utlizzò commenti facebook estrap- polati dal loro contesto a cui si at- tribuì un significato completamen- te diverso dall’originale. Le persone citate non furono MAI contatta- te per verificare se quelle BALLE scritte corrispondessero al vero e la menzogna fu fatta passare per ve- rità. Oggi, di fronte ad un evento che non ha precedenti nella storia della città di Ostuni, lo stesso gior- nale e, presumo, lo stesso giornala- io dimostra ancora una volta cosa intendono per “fare informazione”. Domenica pomeriggio 5 Senatori della Repubblica di una forza po- litica che ad Ostuni alle ultime ele- zioni politiche ha preso oltre 3 mila voti saranno in Piazza della Libertà per un incontro pubblico coi pro- pri elettori che potranno, nell’occa- sione, avere un rapporto diretto coi propri rappresentanti. In un paese dove risiedono due senatori (PD e PDL) che mai hanno fatto un incon- tro pubblico aperto alla cittadinan- za, tale notizia avrebbe meritato un minimo di attenzione ed evidenza. Invece compare in un piccolo tra- filetto contornato da gigantografie delle solite e reiterate telenovele del gossip nostrano che si ripetono quotidianamente da settimane. Il finto scontro tra dinosauri del cen- trosinistra di cui si parla, sempre coi medesimi argomenti e toni, da settimane occupa metà della pagi- na dedicata ad Ostuni, L’altra metà è occupata invece da una lodevole iniziativa dei giovani del PD (oggi si chiamano trattori rossi) e dalle osservazioni di un illustre profes- sore della città bianca. In mezzo a tutto ciò, ben mimetizzato come fosse la didascalia dell’immagine soprastante proprio per non far- lo risaltare troppo, ecco apparire, solo al lettore più attento, il trafilet- to che avvisa che 5 senatori saran- no domenica pomeriggio in piazza a disposizione dei cittadini tutti. Che aggiungere? E’ la stampa (dei finanziamenti pubblici) bellezza. PILLOLE A 5 STELLE M5S: Bentornata opposizione Fiorella Mannoia I giovani del M5S sono dei veri democratici, i più convinti difen- sori della Costituzione, che vuole eguaglianza sociale e non privilegi Ferdinanado Imposimato Nel nostro stato un condanna- to non può fare il bidello, ma può legiferare, con un altro con- dannato, fuori dal Parlamento. Alessandro Di Battista

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Settimanale di informazione a cura di ostuni 5 Stelle

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#SAPEVATELO

I GIORNALAI DE NOANTRI

Un paio di mesi fa il Quotidiano di Puglia diede risalto ad una non no-tizia, una balla inventata allo scopo di far apparire ostuni 5 stelle un manipolo di arrivisti uguali a tut-ti gli altri. Scrisse di una votazione per la scelta di un candidato Sinda-co che non si è MAI svolta e scrisse di spaccature nel gruppo che non sono MAI avvenute. Allo scopo utlizzò commenti facebook estrap-polati dal loro contesto a cui si at-tribuì un significato completamen-te diverso dall’originale. Le persone citate non furono MAI contatta-te per verificare se quelle BALLE scritte corrispondessero al vero e la menzogna fu fatta passare per ve-rità. Oggi, di fronte ad un evento che non ha precedenti nella storia della città di Ostuni, lo stesso gior-nale e, presumo, lo stesso giornala-io dimostra ancora una volta cosa intendono per “fare informazione”.Domenica pomeriggio 5 Senatori della Repubblica di una forza po-litica che ad Ostuni alle ultime ele-zioni politiche ha preso oltre 3 mila voti saranno in Piazza della Libertà

per un incontro pubblico coi pro-pri elettori che potranno, nell’occa-sione, avere un rapporto diretto coi propri rappresentanti. In un paese dove risiedono due senatori (PD e PDL) che mai hanno fatto un incon-tro pubblico aperto alla cittadinan-za, tale notizia avrebbe meritato un minimo di attenzione ed evidenza.Invece compare in un piccolo tra-filetto contornato da gigantografie delle solite e reiterate telenovele del gossip nostrano che si ripetono quotidianamente da settimane. Il finto scontro tra dinosauri del cen-trosinistra di cui si parla, sempre coi medesimi argomenti e toni, da settimane occupa metà della pagi-na dedicata ad Ostuni, L’altra metà è occupata invece da una lodevole iniziativa dei giovani del PD (oggi si chiamano trattori rossi) e dalle osservazioni di un illustre profes-sore della città bianca. In mezzo a tutto ciò, ben mimetizzato come fosse la didascalia dell’immagine soprastante proprio per non far-lo risaltare troppo, ecco apparire, solo al lettore più attento, il trafilet-to che avvisa che 5 senatori saran-no domenica pomeriggio in piazza a disposizione dei cittadini tutti.Che aggiungere? E’ la stampa (dei finanziamenti pubblici) bellezza.

PILLOLE A 5 STELLE

M5S: Bentornata opposizione

Fiorella Mannoia

I giovani del M5S sono dei veri democratici, i più convinti difen-sori della Costituzione, che vuole eguaglianza sociale e non privilegi

Ferdinanado Imposimato

Nel nostro stato un condanna-to non può fare il bidello, ma può legiferare, con un altro con-dannato, fuori dal Parlamento.

Alessandro Di Battista

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ITALICUMELEZIONI COMUNALI 2014 IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

La città bianca si avvicina stanca-mente alla tornata elettorale della prossima primavera. Siamo ancora in pieno inverno e finora la cittadi-nanza sta accogliendo con un certo distacco l’affannarsi delle parti in gioco per la successione di Tanza-rella a palazzo San Francesco. Pre-vale una sostanziale indifferenza nei confronti della politica locale e non, prevale molto spesso la ras-segnazione al fatto che nulla cam-bierà, ché tanto sono tutti uguali.Dando uno sguardo al panorama attuale delle candidature si ca-pisce piuttosto bene il perché di quest’atteggiamento. A destra lo schieramento è compatto nel so-stenere la candidatura di uno de-gli attuali consiglieri comunali, fratello di uno dei sindaci storici della città di Ostuni, che si è distin-to in questi anni di “opposizione” per non aver fatto nulla e che ora si propone come “il cambiamento”. Dall’altra parte, dopo un venten-nio ininterrotto di controllo totale sulla città, la compagine di centro sinistra si è frantumata nelle lotte intestine per la successione. Guelfi o ghibellini, falchi o colombe, Mele o trattori, chiamateli come volete ma la divisione è tutta fra chi crede ancora nel potere taumaturgico di Tanzarella e lo sosterrebbe fino alla morte (perché altrimenti morireb-be politicamente il giorno dopo) e chi ha bellamente governato in questi lunghi anni ed ora prova a ricostruirsi una verginità metten-dosi alla guida di qualche trattore rosso. Un gioco degli scacchi che ricorda in piccolo le bassezze del-la politica nazionale, con gli squali pronti a divorare ciò che rimane del vuoto lasciato dal grande leader.

Chiude la scheda elettorale l’ir-riducibile, colui che si presenta sempre e sempre trova qualcuno disposto a votarlo. Sui banchi del consiglio comunale sin dagli anni ’70, una volta palazzinaro ades-so non si sa più cosa, il vero re-cordman della politica ostunese.Alla luce di questa situazione si capisce come mai la gente sia stan-ca della politica, tanto che anco-ra una volta l’obiettivo di tutte le fazioni è quello di presentare il maggior numero di liste a soste-gno del proprio candidato sin-daco, in modo che praticamente chiunque in città abbia un parente in lista, unica leva all’esercizio del diritto di voto insieme al ricatto.Per Ostuni la speranza è una sola, è quella luce che hanno acceso i ragazzi del Movimento 5 stelle, ancora non ufficialmente in bal-lo per la poltrona di sindaco, ma la cui presentazione della lista è in dirittura d’arrivo. Solo gli ulti-mi adempimenti legali e poi an-che Ostuni avrà modo di votare il cambiamento, quello vero. Per tingere finalmente la città di un bianco pulito, non di un grigiastro smacchiato male che può sembrar bianco solo a chi non vede bene.

Le principali “differenze” tra porcellum e italicum e le gran-di novità introdotte dal mitico rottamatore, forse di motorini:1. Multicandidature mantenute uguali: salviamo i “professionisti” della politica alla Casini/Bindi. 2. Liste bloccate mantenute ugua-li. Incostituzionale. 3. Premio di maggioranza mantenuto. Anche se con forma diversa la sostan-za è la stessa. Incostituzionale. 4. Sbarramento all’8%, nel porcel-lum era al 4% se si andava soli, al 2% in coalizione. 5. Salva Lega: se prendi il 9% in 3 regioni sei un grande...e ti meriti di stare in par-lamento. 6. Salva Vendola/Meloni: la prima forza di coalizione sotto lo sbarramento la si recupera...così gli sfigati che hanno molla-to Berlusca, penseranno seria-mente di sostenerlo nuovamente.Ultima differenza, l’ha scrit-ta Verdini e non Calderoli.RENZI FENOMENO VERO!

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Se è vero, parafrasando Mahatma Gandhi, che la grandezza di un popolo passa attraverso il modo in cui esso tratta i suoi animali e, per-ché no, anche il suo ambiente, qui ad Ostuni non c’è davvero da sta-re allegri. Entrata nelle quotidiane abitudini da poco più di un anno, la raccolta differenziata porta a porta ha trovato una buona porzio-ne di popolazione ostile, che pre-ferisce infrangere le regole e non collaborare; tanto che ad oggi sia il centro abitato, che la campagna rimangono disseminati di rifiuti di ogni tipo. A questo si aggiunge il problema, non meno gravoso, del randagismo: impossibile fare un censimento dei cani in branco che popolano il nostro territorio. Il canile comunale è sempre pieno, malgrado le continue campagne di associazioni e volontari sulla tute-la degli animali domestici, e sulle adozioni spontanee. Purtroppo le politiche sfoderate puntualmen-te dalla longeva amministrazione, sono servite soltanto a produrre inutile propaganda e fuorviante confusione. L’unica possibilità di ridimensionare l’emergenza rima-ne la sterilizzazione coatta, non

solo delle cagne che arrivano in canile, ma anche quella di tutti i randagi che vivono in strada. Pare che ai rappresentanti del governo locale interessi spendere i soldi pubblici destinati al randagismo in malo modo, impiegando particola-re attenzione al malessere dei ran-dagi e dei cittadini. La struttura che accoglie il canile comunale non è mai stata a norma, ogni manciata di anni si fa giusto l’indispensabile in termini di manutenzione, ma di fatto lo stabile rimane un lager. Im-possibile guardare all’interno: tutto il recinto è rivestito da una fitta rete nera. Impossibile l’accesso al pub-blico: bisogna chiamare il gestore e concordare un appuntamento per qualche minuto di disponibilità. Perché sostanzialmente il numero dei cani all’interno deve rimanere invariato: più sono e più si guada-gna. Non solo. Accade che i cani muoiono, per svariati e spesso fu-tili motivi, ma si continua a tenerli “in vita” per non perdere le quote. I cuccioli trovati nel congelatore dai medici erano la prova dei parti av-venuti nell’ultimo posto in cui po-tevano essere comprensibilmente festeggiati. Un vecchio repertorio

mai aggiornato. E poi accade che in diversi comuni d’Italia, le am-ministrazioni scontino la Tares (la nuova imposta sui rifiuti) fino a trecento euro, questo ad esem-pio è il caso di Lecce, a chi decida di adottare un randagio. Sgravi sulla Tares quindi a chi accoglie un cane per un obiettivo duplice: da un lato dare un padrone a un animale che non ce l’ha, dall’al-tro far risparmiare cittadini e municipi. Gli sconti concessi ai singoli cittadini valgono centina-ia di euro, ma le casse pubbliche ci guadagnano, perché mante-nere un ospite in canile può far spendere fino a 1.500 euro l’anno. Non è la soluzione, perché biso-gnerebbe avviare sistematici con-

trolli per verificare che l’adozione sia effettiva, guardare solo alla dif-ficoltà economica del momento e alla contingenza della situazione, invece di mettere in atto politiche di lotta al randagismo, è veramente un atteggiamento miope. Ma alme-no è qualcosa. Non dimentichia-mo che adottare un cane è un gesto d’amore ed è un impegno che dura a lungo. Perciò sarebbe fondamen-tale dotare il territorio di politiche che garantiscano il benessere dei cani di proprietà e dei loro padro-ni, oltre ad occuparsi di limitare i danni del randagismo. Perché è questione di cultura, è questione di civiltà: non avere, in un Comune di oltre trentamila persone, di cui cir-ca un terzo possiede un cane, un’a-rea verde dedicata alla socializza-zione ed al divertimento dei nostri amici a quattro zampe è un grave sintomo di arretratezza. Una delle tante chiusure culturali che rap-presentano un reale pericolo per la crescita della nostra comunità.

MONDO CANE

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Attualmente gli investimenti comunali in servizi all’agricoltura è pari a ZERO (fonte bilancio comunale 2013), ep-pure questo settore, oltre a realizzare prodotti di eccellenza famosi in tutto il mondo, dà lavoro e sostentamento a moltissimi imprenditori e addetti. Un settore che, se ben valorizzato e soste-nuto, può diventare sicuramente uno dei pilastri dello sviluppo economico e sociale del nostro territorio creando al contempo numerosi posti di lavoro.I prodotti di eccellenza che questa ter-ra è in grado di produrre e la grande esperienza e professionalità dei nu-merosi operatori presenti sul terri-torio sono un eccezionale risorsa ed opportunità vendibile in tutto il mon-do nonchè ai numerosi turisti che annualmente visitano la nostra città. Abbiamo quindi sviluppato una serie di punti insieme ad esperti del settore che possono dare vigore ed impulso a que-sto fondamentale e strategico settore.

AGRICOLTURA

Il Comune di Cisternino ha ripre-so il nefasto progetto della stra-da dei colli e il comitato “No alla strada dei colli” ha ripreso la sua attività. Sabato abbiamo parteci-pato ad un incontro che ha visto la presenza di numerose persone e dove chiunque ha potuto espri-mere la propria opinione e posi-zione in merito, compresi coloro che sono favorevole a tale opera.Innanzitutto specifichiamo che il progetto iniziale contro cui si sono fatti ricorsi al TAR (vinti) è stato modificato, creando un nuo-vo tracciato addirittura peggio-rativo rispetto al precedente. Una strada larga 11 metri che preve-de un centinaio di esprori, circa mille olivi abbattuti di cui solo 20 ritenuti secolari e quindi reim-piantati altrove e circa 6 Km di muretti a secco sacrificati sull’al-tare del cemento e dell’asfalto.

Nei comunicati e nelle dichiarazio-ni di rito le motivazioni a sostegno di questo progetto vanno dalla ne-cessità di collegare Cisternino con Ostuni, già collegate tra loro da altre tre strade provinciali, alla ne-cessità di creare opportunità di svi-luppo in un area molto apprezzata proprio per la sua rusticità, per le sue bellezze naturalsitiche e stori-che quali oliveti e muretti a secco.Ma quanto emerso nell’incontro di sabato ha ancor più del delirante e dimostra ancora una volta, caso mai ce ne fosse stato bisogno, quanto da queste nefaste e scellerate politiche ne usciremo solo quando mande-remo tutti questi ciarlatani a casa.A parlare, tra quelli a favore dell’o-pera, un esponente di “Uniti per Cisternino” lista civica di oppo-sizione. Contrari al progetto pre-sentato dall’amministrazione (se no che opposizione sarebbe), ma

contrari anche al No a prescinde-re quindi favorevoli all’opera pur proponendo ben 4 alternativi tra-gitti. Adesso a parte il fatto che non esiste alcun No a prescindere ma semmai un No consapevole, ben argomentato e ottimamente docu-mentato, abbiamo ascoltato molto bene l’intervento e alla fine abbia-mo fatto una semplice, quanto fon-damentale, domanda: ci saprebbe spiegare l’utilità sociale di questa opera pubblica? Emblematica la risposta: per consumare quei soldi!Ed eccolo apparire in tutta la sua stupidità il motivo di tale opera: consumare soldi. Motivazione di moltissime opere pubbliche inutili con cui si sperperano denari pub-blici, quei denari pubblici che non ci sono mai per la scuola, per la sani-tà, ecc e che continuano a prelevar-ci sempre più, aumentando le tasse.

COLLI: UNA STRADA PER CONSUMARE SOLDI