Ospedale Generale Regionale “F. Miulli ” U.O.C. Urologia Ospedale Generale Regionale “F....

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Ospedale Generale Regionale “F. MiulliU.O.C. Urologia Acquaviva delle Fonti (Bari) M. Romano | G.A. Scalese | S. Cotrufo P.L. Rizzo | F. Portoghese | V. Disanto PRIME 150 PROSTATECTOMIE RADICALI LAPAROSCOPICHE ROBOTICHE CON DA VINCI LA NOSTRA ESPERIENZA

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M. Romano | G.A. Scalese | S. Cotrufo P.L. Rizzo | F. Portoghese | V. DisantoM. Romano | G.A. Scalese | S. Cotrufo P.L. Rizzo | F. Portoghese | V. Disanto

PRIME 150 PROSTATECTOMIE RADICALI LAPAROSCOPICHE

ROBOTICHE CON DA VINCI

LA NOSTRA ESPERIENZA

PRIME 150 PROSTATECTOMIE RADICALI LAPAROSCOPICHE

ROBOTICHE CON DA VINCI

LA NOSTRA ESPERIENZA

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La prostatectomia radicale robot assistita è tecnica di scelta nel trattamento del carcinoma prostatico localizzato.

Dall’ottobre 2006 utilizziamo il robot da Vinci a 3 bracci dopo lunga esperienza di laparoscopica tradizionale.

La prostatectomia radicale robot assistita è tecnica di scelta nel trattamento del carcinoma prostatico localizzato.

Dall’ottobre 2006 utilizziamo il robot da Vinci a 3 bracci dopo lunga esperienza di laparoscopica tradizionale.

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Il paziente viene posto in Trendelembug spinto (30°) e le porte posizionate a “V” (3 per il robot e 2 per l’aiuto chirurgo).

È stata sempre eseguita la linfadenectomia allargata.

Il robot evita tremori e migliora la precisione chirurgica.

Preferiamo la tecnica transperitoneale.

Il paziente viene posto in Trendelembug spinto (30°) e le porte posizionate a “V” (3 per il robot e 2 per l’aiuto chirurgo).

È stata sempre eseguita la linfadenectomia allargata.

Il robot evita tremori e migliora la precisione chirurgica.

Preferiamo la tecnica transperitoneale.

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MATERIALI E METODIMATERIALI E METODI

Sono stati controllati i primi 150 pazienti trattati

Età compresa fra 49 e 76 anni

Tecnica di dissezione senza incisione dell’uraco e dei legamenti ombelicali

Anastomosi eseguita con punto di fissaggio alle ore 5 e 7 e due semicontinue

che si congiungono alle ore 12

Sono stati controllati i primi 150 pazienti trattati

Età compresa fra 49 e 76 anni

Tecnica di dissezione senza incisione dell’uraco e dei legamenti ombelicali

Anastomosi eseguita con punto di fissaggio alle ore 5 e 7 e due semicontinue

che si congiungono alle ore 12

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RISULTATIRISULTATI

Preparazione ambiente operatorio e robot: 20 minuti

Perdite ematiche: 50-900 cc (media 350 cc)

Emotrasfusioni: 5

Degenza media: 8,5 gg.

Tempo medio di intervento: 250 minuti

Miglioramento della curva di apprendimento dopo i primi 20 casi

Preparazione ambiente operatorio e robot: 20 minuti

Perdite ematiche: 50-900 cc (media 350 cc)

Emotrasfusioni: 5

Degenza media: 8,5 gg.

Tempo medio di intervento: 250 minuti

Miglioramento della curva di apprendimento dopo i primi 20 casi

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RISULTATIRISULTATI

Cateterizzazione media post operatoria: 6 gg.

Cistografia di controllo in 5ª giornata

Scarso dolore post operatorio

Continenza precoce (1 mese): 70%

Potenza sessuale conservata senza medicamenti accessori: 32/98

Margini positivi: 12% nei T3 e 5% nei T2

Cateterizzazione media post operatoria: 6 gg.

Cistografia di controllo in 5ª giornata

Scarso dolore post operatorio

Continenza precoce (1 mese): 70%

Potenza sessuale conservata senza medicamenti accessori: 32/98

Margini positivi: 12% nei T3 e 5% nei T2

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COMPLICANZECOMPLICANZE

3 casi di deiscenza completa dell’anastomosi rioperati

22 casi di fistola urinosa a bassa portata evidente alla cistografia trattati con apposizione di colla di fibrina e rimozione precoce del catetere

Nessuna fistola rettale

3 casi di deiscenza completa dell’anastomosi rioperati

22 casi di fistola urinosa a bassa portata evidente alla cistografia trattati con apposizione di colla di fibrina e rimozione precoce del catetere

Nessuna fistola rettale

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CONCLUSIONICONCLUSIONI

La tecnica ormai standardizzata è facilmente accessibile ma necessita di un traing di almeno 20 casi.

L’intervento è da ritenersi il gold standard nel trattamento del carcinoma prostatico localizzato considerando i risultati chirurgici, oncologici e funzionali (F.D.A.).

La tecnica ormai standardizzata è facilmente accessibile ma necessita di un traing di almeno 20 casi.

L’intervento è da ritenersi il gold standard nel trattamento del carcinoma prostatico localizzato considerando i risultati chirurgici, oncologici e funzionali (F.D.A.).