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Origine, oggetto e temi della sociologia classica Sistemi Sociali Comparati Corso Serale (SIE, ORU, ECE, SPO) Prof. Cristiano Codagnone Milano, 2-3 Maggio 2006

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Origine, oggetto e temi della sociologia classica

Sistemi Sociali ComparatiCorso Serale (SIE, ORU, ECE, SPO)

Prof. Cristiano Codagnone

Milano,2-3 Maggio 2006

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Definire l’oggetto della sociologia è difficile, anche se in primaapprossimazione la si può intendere come lo studio scientifico dellasocietà

È difficile tuttavia distinguere ciò che è scientifico e ciò che non lo è

Ma è ancora più difficile definire in modo preciso cosa intendiamo per società

Gli usi del termine sono svariatiUn società per azioniLa società europeaLa società italiana

Sebbene la sociologia sia nata per analizzare le società industriali definite daiconfini degli stati nazionali, oggi il processo di globalizzazione e il cosiddettopassaggio alla società post-industriale e post-moderna rendono questa soluzionepiù problematica

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La prima soluzione definitoria identificata da Cavalli è quella ‘gerarchica’adottata da August Comte

Secondo Comte, nel suo ottimismo positivista, la sociologia si porrebbe in cimaall’edificio delle scienze

In quanto ultima arrivata (ai suoi tempi), la sociologia avrebbe avuto il compito diportare a compimento il percorso della conoscenza, passato dallo stadio teologicoa quello metafisico e infine a quello positivo

Per quanto ingenua possa oggi apparire a noi la soluzione di Comte, in realtàsociologi moderni quali Talcot Parsons e Niklas Luhman con le loro teorie generalidi tipo sistemico hanno di fatto assegnato alla sociologia il compito di elaborareuna teoria generale del sistema sociale

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La seconda soluzione definitoria identificata da Cavalli , diametralmenteopposta a quella ‘gerarchica’, è la definizione ‘residuale’ proposta daRunciman

Secondo Runciman rientra nell’ambito di studio della sociologia tutto ciò che non èancora oggetto di una scienza specializzata, ovvero ciò che è/riguarda:Troppo contemporaneo per essere storiaSocietà troppo complesse per essere studiate dall’AntropologiaL’analisi e la diagnosi di mali sociali riconosciuti (devianza, alcolismo, etc)

Questa soluzione tuttavia non riconosce il carattere problematico dei confini con le altrediscipline:Sociologia vs economiaSociologia vs psicologiaSociologia vs scienza politica

Ci sono due dimensioni che si intersecano per definire i confini tra discipline:AnaliticaIdentificazione di una classe di fenomeni

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La terza soluzione definitoria identificata da Cavalli , è quella analitica oformale che deriva dall’opera del grande sociologo tedesco Georg Simmel

Questa soluzione è al centro di tutti quegli approcci sociologici fondati sullo studio delleinterazioni sociali

In base a questa prospettiva la sociologia è definita, non tanto in funzione degli oggettiche le sono propri (definizione di campo), quanto in base ad una prospettiva analiticache si concentra sulle forme di associazione ed interazione a prescindere dal lorocontenuto concreto

Tra queste forme di associazione e di interazione le più note e classiche sonoDominio/subordinazioneCompetizione e concorrenza e viceversa cooperazione e collusioneLa divisione del lavoroLe interazioni nei piccoli gruppi (analisi della triade)etc

In questa prospettiva la sociologia diventa la grammatica e geometria della società

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Brevi considerazioni conclusive sulla definizione dell’oggetto dellasociologia

La soluzione formale è molto rigorosa ma anche restrittiva e limitativa, molte dellericerche empiriche condotte dai sociologi in passato ed oggi non rientrerebbero inquesta definizione

La sociologia ha sicuramente dei confini epistemologici meno chiari di altrescienze sociali, e ciò rappresenta al tempo stesso la sua debolezza e la sua forza

Wright Mills e l’immaginazione sociologica

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Le origine della sociologia: Premessa

Il termine, come anticipato, è stato coniato da Auguste Comte attorno agli anni ’30 delXIX secolo

In generale si comincia a parlare di sociologia dalla seconda metà del XIX secolo inavanti

La nascita della sociologia, così come di altre scienze sociali prima (l’economiaclassica) e in contemporanea (la scienza politica), è il risultato di un processo didifferenziazione sociale

La distinzione tra stato e società civile

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Le fonti di origine della sociologia: La rivoluzione scientifica

Già prima del XIX secolo grandi autori si erano occupati di ‘fatti sociali’

Come molte altre scienze, della natura e umane o sociali, anche la sociologia è nata dalceppo del pensiero filosofico dal quale si è progressivamente emancipata

La rivoluzione scientifica ha preparato il campo per la nascita della sociologia, nelsenso che lo sviluppo delle scienze della natura a partire dal XVII secolo ha diffuso lavisione scientifica, il ricorso a metodi razionali ed empirici di dimostrazione delle teorie,ect

Dalla fine del secolo XVIII (illuminismo) si comincia a diffondere la convinzione che lascienza possa anche aiutare l’uomo e la società, fino ad arrivare all’utopia positivistasintetizzata nell’obiettivo di passare:’dall’amministrazione delle persone allaamministrazione delle cose’

illuminismo, XX secolo e pensiero debole post-moderno

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Le fonti di origine della sociologia: La rivoluzione industriale

Non è un caso che la prima scienza sociale a staccarsi dal ceppo filosofico sia statal’economia politica fondata da Adam Smith (proveniente dalla scuola scozzese diFilosofia Morale): Smith analizza con fascinazione la divisione del lavoro in una fabbricadi spilli e da li parte ad elaborare la teoria generale della ricchezza delle nazioni

Smith e gli altri economisti classici (es. David Ricardo) vivono nel pieno della sviluppodella rivoluzione industriale in Gran Bretagna e nella loro analisi pongono anche le basiper un approccio sociologico (fattori di produzione e classi sociali)

L’analisi sociologica di Karl Marx, ad esempio, è fortemente ispirata dal lavoro di questieconomisti

I primi sociologi tuttavia partono da un analisi che è in un rapporto di ambivalenza conla società industriale e che non contiene l’ottimismo rivoluzionario di Marx

La sociologia anche come analisi e coscienza angosciata della società industriale edella modernità (ancora una volta religione e sociologia convergono)

La nostalgia romantica per un passato perduto, per forme di vita meno mediate e piùautentiche

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Le fonti di origine della sociologia: La rivoluzione francese

La rivoluzione francese, e il lento ma progressivo processo di democratizzazione chene è seguito, ha rotto l’ordine gerarchico retto dalla tradizione e ha reso tutta una seriedi temi e relazioni, una volta rigidamente ingessati, problematici, aperti e quindisuscettibili di analisi da parte di nuove scienze sociali autonome rispetto al pensierofilosofico e/o religioso, quali appunto la sociologia, ma anche la scienza politica

Si può studiare la società, si chiede Cavalli, quando si crede che il sovrano esercita ilsuo potere in forza di un diritto divino?

Una volta riconosciuta l’eguaglianza di tutti gli esseri umani, sancita dalla dichiarazionedei diritti dell’uomo, si è spinti ad analizzare le cause del persistere di varie forme didisuguaglianza (il marxismo e la critica della democrazia formale)

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La sociologia è dunque un prodotto del mutamento, mutamento che hacercato di analizzare e spiegare, lasciandosi andare talvolta ad analisiangosciate e pervase da una sorta di nostalgico romanticismo….

Dalla rivoluzione industriale in avanti la società occidentale, ovvero la modernità si èfondata sul continuo e talvolta radicale mutamento che mette in discussione ifondamenti del vivere sociale e abbandona i cardini certi della tradizione (l’idea diSchumpeter del capitalismo come un processo continuo di distruzione creativa)

La sociologia nasce per analizzare e comprendere questo processo e nel fare ciòcontribuisce in modo fondamentale alla cultura della modernità e in particolare allaauto-narrazione e auto-descrizione che la società moderna fa di se stessa

Una auto-narrazione sempre in relazione comparativa con il passato, con la societàtradizionale e quindi non priva di una forte angoscia, e di una certa nostalgia per formedi vita che in tutto ci appaiono più autentiche

L’angoscia è dunque una delle caratteristiche fondamentali della modernità, in questoesiste una affinità elettiva tra pensiero sociologico, soprattutto quello di matricegermanica, e l’approccio della Chiesa Cattolica al rapporto con la società secolaremoderna

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Digressione: comprendere, senza entrare nel merito della loro correttezza edei presupposti valoriali da cui essi partono, due commenti sulla elezionedel nuovo Pontefice

“ Davanti ai cardinali riuniti nella Cappella Sistina…..lampeggiavano due volti…suiquali campeggiavano con chiarezza due opposte espressioni…Una allarmata,spaventata, guardinga, velata da un profondo pessimismo…immagine riflessa diuna Chiesa assediata, costretta a difendersi da mille insidie….marxismo,liberalismo, libertinismo, individualismo radicale, ateismo, misticismo…masoprattutto aggredita dal relativismo…(“Martini e il messaggio rifiutato”, LaRepubblica, mercoledì 20 aprile, p. 27 …)

“la sfida della modernità impone un Papa filosofo o comunque dottrinario… i temidominanti dell’etica, della bioetica, della sfida nichilista mettono al centro lamodernità occidentale e dunque non è tempo per un Papa del TerzoMondo…dietro a questo pensiero c’è il pessimismo teologico tedesco del nuovoPapa, l’angoscia della sfida dei tempi…c’è l’angoscia filosofica e cristiana per ladissoluzione della tradizione e dell’autenticità….è un angoscia che porta il papatopienamente dentro la modernità (“Un guerriero per sfidare la modernità”, LaRepubblica, mercoledì 20 aprile, p. 27)

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Gli studiosi classici che hanno cercato di ricostruire e spiegare il processodi formazione della società moderna, lo hanno fatto soprattutto attraversomodelli evoluzionistici e/o dicotomici

Sotto l’influenza dell’evoluzionismo come paradigma dominante nelle scienzebiologiche, nel XIX alcuni studiosi (Herbert Spencer su tutti) hanno trasferitoquesto principio per spiegare la nascita di società moderne più complesse edifferenziate

Le società vengono concepite come organismi composte da parti tra lorointerdipendenti che mutano e si differenziano in risposta alle domande provenientidall’ambiente

Questa visione si fonda sul principio della differenziazione funzionale chedetermina mutamenti strutturali e verrà ripresa e sviluppata negli anni cinquantadel XX nel paradigma struttural-funzionalista

L’evoluzionismo è spesso dicotomico, nel senso che confronta uno stadio arretrato(la società tradizionale) con il nuovo stadio di arrivo (la società moderna)

Un modello dicotomico tipico, implicitamente evoluzionistico, è ad esempio quellodi Main (1861) che, focalizzandosi sull’evoluzione delle leggi, concettualizza ilpassaggio dalla società tradizionale a quella moderna come il prevalere delcontratto rispetto allo status

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Il modello dicotomico di Durkheim: solidarietà meccanica e solidarietàorganica

1893, La divisione sociale del lavoro, classico della sociologia: un paradosso dellamodernitàDa un lato l’individuo è sempre più autonomoMa al tempo stesso è anche sempre più dipendente dagli altriPertanto l’individualismo porta, non ad uno sradicamento dei legami sociali e

della solidarietà come collante della convivenza, ma ad un suo mutamentoqualitativo

Nella società tradizionale, scarsamente differenziata, l’unità è datameccanicamente dalla somiglianza tra entità e dalla loro comune sottomissione adun entità accettata di rango superiore: solidarietà meccanica

Nella società moderna, divisione sociale del lavoro e differenziazione funzionale,la solidarietà sociale non si fonda sull’uguaglianza ma sulla differenza: solidarietàorganica

Gruppi e individui ‘fanno società’ perchè sono tutti interdipendenti (esiste però ilrischio di anomia)

Durkheim vede questo passaggio anche nelle leggi: nella transizione da leggibasate su punizioni esemplari al diritto civile fondato su sanzioni restitutive

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Il modello dicotomico, e anche un pò ‘nostalgico’, di Tönnies: Comunità esocietà

1887: Gemeinschaft und Gesellschaft (Comunità e società): interpretazione similea quella di Durkheim, ma rovesciata nell’attribuzione di un valore positivo ad unodei due poli della comparazione

Organica è la comunità intesa in senso tradizionale, caratterizzata dall’intensità eintimità informale dei rapporti tra individui simili legati da vincoli di sangue e divicinato: ovvero dentro gruppi primari quali la famiglia o la comunità intesa insenso stretto

La società o associazione, che per Tönnies è la forma di convivenzapredominante nell’era moderna, si fonda invece su di una integrazione meccanicatra atomi isolati e separatiIl rapporto societario tipico è quello di scambio mediato da meccanismi

livellatori e spersonalizzanti quali moneta e rapporti formalizzati disubordinazione

E come nello scambio, i rapporti sociali sono competitivi in un gioco a sommazero

La vita associativa moderna è dunque per Tönnies una convenzione artificiosa enon autentica

Implicazioni ideologiche della posizione di Tönnies

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Il modello delle “pattern variables” di Parsons: una generalizzazionestruttural-funzionalista delle varie prospettive dicotomiche (1/2)

Parsons ha elaborato un modello per l’interpretazione comparativa della societàmoderna rispetto a quella tradizionale che rappresenta una specificazione edestensione del principio di base dell’analisi di Tönnies

Parsons fonda la sua analisi a partire dall’osservazione dei fattori di ordineculturale

In particolare pone l’attenzione su:Gli orientamenti di valoreGli orientamenti normativi

Per concetuallizzare comparativamente il mutamento in questi valori che si èverificato nel passaggio dalla società tradizionale a quella moderna, egli elaboracinque coppie dicotomiche di termini che definisce patterrn variable

Queste coppie possono essere viste, sia come dilemmi di azione per ogni singoloindividuo, sia come alternative tra azioni ritenute o meno appropriate dalle normedi un dato contesto sociale

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Il modello delle “pattern variables” di Parsons: una generalizzazionestruttural-funzionalista delle varie prospettive dicotomiche (2/2)

Affettività vs neutralità affettiva Nella società moderna l’espressioni di emozioni sono confinate alla sfera privata Sul posto di lavoro l’aspettativa di ruolo esclude che io possa andare dal mio superiore a

raccontargli i miei problemi personali

Orientamento egoistico vs orientamento verso la collettività Nelle società moderne ci sono situazioni ben definite in cui è accettabile il perseguimento

di un interesse individuale, ma altre in cui ci si aspetta che gli individui tengano contodell’interesse pubblico

Particolarismo vs universalismo Nella società moderna normativamente ci si attendono comportamenti ispirati da principi

universalistici (es. Assumo il signor X perchè ha la competenza per svolgere la funzione Y)piuttosto che da considerazioni particolaristiche (es. Assumo il signor X perchè è del miopaese e sono sicuro che mi sarà leale)

Specificità vs diffusione Nella società moderna la maggior parte delle situazioni richiedono agli individui un

coinvolgimento limitato solo ad alcuni aspetti (esempio la mia relazione con il medico vs lamia relazione con un amico)

Ascrizione vs acquisizione Nella società moderna contano di più le caratteristiche acquisite (es. Livello di istruzione e

capacità professionali) rispetto a quelle ascritte (es. L’appartenenza etnica)

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I pensatori classici: Georg Simmel

Come per molti altri studiosi classici il tema dell’ordine sociale (hobbes) è anche alcentro delle riflessioni sociologiche di Simmel che scrive la sua prima opera sulladifferenziazione sociale: oltre alla divisione sociale, si crea un’accentuataindividualizzazione, che rende gli esseri umani sempre più diversi gli uni dagli altri(tema paradossale della moda trattato da Simmel)

La differenziazione crea d’altra parte dipendenza e reciprocità e le interazioni, perquanto più formali e superficiali rispetto a quelle tipiche di un contesto tradizionale,aumentano e diventano più frequenti

Come avvengono queste interazioni? Come si possono uniformare ad un comunedenominatore atomi sempre più diversi ed eterogenei? Come può un sistemaeconomico e sociale quale quello moderno, che deve gestire grandi volumi diinterazioni e quindi standardizzare, funzionare data la sua eterogeneita?

Semplice attraverso ciò che Simmel considera la quintessenza della modernità, unoperatore che processa e oblitera le diversità e permette qualsiasi standardizzazione,che abbatte le dimensioni spazio/temporali:

IL DENARO.

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I pensatori classici: Karl Marx

Da un punto di vista prettamente sociologico, il contributo di Marx è rilevante per quantoconcerne il tema del conflitto e del mutamento sociale

Per Marx i rapporti sociali fondamentali sono quelli che si instaurano nella sfera dellaproduzione e distribuzione dei beni e dei servizi necessari al funzionamento e allariproduzione della società, ovvero i rapporti di classe come struttura portante dellesocietàSchiavo e padroneServo della gleba e FeudatarioLavoratore salariato e Capitalista

Sono rapporti conflittuali (dominio e sfruttamento ) e forieri dinamici di mutamento(l’idea positiva del conflitto di una certa tradizione di pensiero occidentale…)

La storia è stata storia di conflitti di classe, conflitti che sono il grande motore dellastoria e che progressivamente portano il genere umano verso il progresso

L’escatologia marxiana e le sue paradossali affinità con il pensiero religioso…

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I pensatori classici: Max Weber

Anche Weber pone il conflitto al centro dell’analisi sociale, ma da un punto di vistadiverso rispetto a quello di Marx

La teoria weberiana della struttura sociale e del conflitto è pluri-dimensionale e al suointerno la classe e il conflitto di classe (ECONOMIA) rappresentano solo unadimensione cui si deve aggiungere:Il Ceto (attiene alla sfera della cultura, sono comunità di persone con uno stesso

stile di vita, stessi gusti e preferenze di consumo, e un senso di appartenenza, Ingenere in ogni società sono stratificati in relazione al grado di prestigio di cuigodono) e il conflitto culturale CULTURA

Il partito e la lotta politica POLITICA

Il conflitto per Weber è la condizione normale della società

Naturalmente la grandiosa opera di Max Weber ha molte altre componenti di cui cioccuperemo in seguito

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I pensatori classici: Vilfredo Pareto

Infine tra gli autori inseriti da Cavalli nella sua rassegna selettiva dei sociologi classicitroviamo Pareto, che in realtà è più noto come economista

Anche Pareto può essere annoverato, pur con tutte le differenze, insieme a Marx eWeber tra i sociologi ‘conflittualisti’, anche se con un approccio elitista

Secondo Pareto la storia ‘è un cimitero di aristocrazie’, ovvero il teatro di una lotta traelite

In questa lotta dominano istinti di dominio e sopraffazione che si manifestano tramite laforza (i leoni) o tramite l’astuzia (le volpi)

Pareto ha inoltre una visione corrosiva di valori e cultura che egli vede come un veloche maschera i più concreti interessi economici e di potere sottostanti

Si tratta di ciò che Pareto definisce ‘derivazioni’ e delle quali è facile vedere le affinitàcon la concezione che ha Marx dell’ideologia