ORIENT-ABILE: BISOGNI FORMATIVI IN TEMA DI ORIENTAMENTO Lofferta dei servizi per i cittadini...

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ORIENT-ABILE: ORIENT-ABILE: BISOGNI FORMATIVI BISOGNI FORMATIVI IN TEMA DI ORIENTAMENTO” IN TEMA DI ORIENTAMENTO” L’offerta dei servizi per i cittadini disabili nella L’offerta dei servizi per i cittadini disabili nella zona sociale di Faenza e del distretto ed i percorsi zona sociale di Faenza e del distretto ed i percorsi di vita attivi” di vita attivi” Faenza 9 settembre 2009

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““ORIENT-ABILE:ORIENT-ABILE:BISOGNI FORMATIVI BISOGNI FORMATIVI

IN TEMA DI ORIENTAMENTO”IN TEMA DI ORIENTAMENTO”

““L’offerta dei servizi per i cittadini disabili nella L’offerta dei servizi per i cittadini disabili nella zona sociale di Faenza e del distretto ed i percorsi zona sociale di Faenza e del distretto ed i percorsi

di vita attivi”di vita attivi”

Faenza 9 settembre 2009

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Criticità connesse alla definizione di Criticità connesse alla definizione di disabilitàdisabilità

• definizione definizione di disabilità di disabilità nonnon univocaunivoca che che cambia a seconda della rilevazione statistica cambia a seconda della rilevazione statistica e di chi la effettua. Per esempio:e di chi la effettua. Per esempio:– il termine il termine handicaphandicap fa riferimento alla capacità della fa riferimento alla capacità della

persona di espletare autonomamente le attività persona di espletare autonomamente le attività fondamentali della vita quotidiana (ex L. 104/92).fondamentali della vita quotidiana (ex L. 104/92).

– il termine il termine invaliditàinvalidità rimanda al diritto a percepire una rimanda al diritto a percepire una provvidenza economica (invalidità civile ex L. provvidenza economica (invalidità civile ex L. 118/1971);118/1971);

– il termineil termine inabilitàinabilità invece è proprio del contesto invece è proprio del contesto lavorativo (così pure i dati rilevabili dalla diagnosi lavorativo (così pure i dati rilevabili dalla diagnosi funzionale ai sensi della L. 68/99).funzionale ai sensi della L. 68/99).

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La programmazione degli interventiLa programmazione degli interventi

• Gli interventi sociali e sociosanitari per Gli interventi sociali e sociosanitari per disabili sono definiti dalla programmazione disabili sono definiti dalla programmazione distrettuale di zona: il piano per la salute e il distrettuale di zona: il piano per la salute e il benessere sociale e il piano attuativo benessere sociale e il piano attuativo annuale.annuale.

• Il governo del sistema di servizi avviene Il governo del sistema di servizi avviene nell’ambito del Comitato di Distretto, nell’ambito del Comitato di Distretto, supportato dall’Ufficio di Piano.supportato dall’Ufficio di Piano.

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Lettura dei bisogni e programmazioneLettura dei bisogni e programmazione

• In Italia, come nella maggior parte degli altri In Italia, come nella maggior parte degli altri Paesi, non si è ancora giunti ad un insieme Paesi, non si è ancora giunti ad un insieme organico e completo di dati  sui diversi aspetti organico e completo di dati  sui diversi aspetti della disabilità. Ne consegue che  non si è in della disabilità. Ne consegue che  non si è in grado di dire con precisione quanti siano le grado di dire con precisione quanti siano le persone con disabilità in Italia, quali disabilità persone con disabilità in Italia, quali disabilità abbiano, quale sia il loro livello di abbiano, quale sia il loro livello di integrazione sociale e neppure quali bisogni integrazione sociale e neppure quali bisogni delle persone con disabilità e dei loro familiari delle persone con disabilità e dei loro familiari siano soddisfatti o meno. siano soddisfatti o meno.

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Le risorse a sostegno della non Le risorse a sostegno della non autosufficienza per disabili autosufficienza per disabili

• Gli interventi a favore di cittadini non Gli interventi a favore di cittadini non autosufficienti sono finanziati con apposito autosufficienti sono finanziati con apposito fondo regionale, con risorse dei Comuni e del fondo regionale, con risorse dei Comuni e del Fondo sanitario.Fondo sanitario.

• È prevista la compartecipazione anche degli È prevista la compartecipazione anche degli utenti secondo quanto previsto dalla utenti secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, regionale e dai normativa nazionale, regionale e dai regolamenti comunali.regolamenti comunali.

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QUANTE SONO LE PERSONE QUANTE SONO LE PERSONE DISABILI: il dato nazionaleDISABILI: il dato nazionale

• In base alle stime ottenute dall’indagine sulla In base alle stime ottenute dall’indagine sulla Condizioni di salute e il ricorso ai servizi Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari del 2004-2005, emerge che in Italia le sanitari del 2004-2005, emerge che in Italia le persone con disabilità sono  2milioni 600mila, persone con disabilità sono  2milioni 600mila, pari al 4,8% circa della popolazione di 6 anni pari al 4,8% circa della popolazione di 6 anni e più che vive in famiglia.  Considerando e più che vive in famiglia.  Considerando anche le 190.134 persone residenti nei anche le 190.134 persone residenti nei presidi socio-sanitari si giunge ad una stima presidi socio-sanitari si giunge ad una stima complessiva di poco meno di 2 milioni complessiva di poco meno di 2 milioni 800mila persone con disabilità. 800mila persone con disabilità.

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Perché non si può parlare di Perché non si può parlare di censimento delle persone con disabilità censimento delle persone con disabilità

• La principale fonte di dati utilizzata per La principale fonte di dati utilizzata per stimare il numero delle persone con disabilità stimare il numero delle persone con disabilità presenti in Italia è l'presenti in Italia è l'indagine ISTAT sulle Condizioni di salute e il rindagine ISTAT sulle Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitariicorso ai servizi sanitari del 2004-2005. Essa è però parziale, e va del 2004-2005. Essa è però parziale, e va quindi integrata per giungere a una stima quindi integrata per giungere a una stima complessiva.complessiva.

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La definizione di disabilità La definizione di disabilità utilizzata dall’ISTATutilizzata dall’ISTAT

• Sono considerate persone con disabilità coloro che, Sono considerate persone con disabilità coloro che, escludendo le condizioni riferite a limitazioni escludendo le condizioni riferite a limitazioni temporanee, hanno dichiarato di non essere in temporanee, hanno dichiarato di non essere in grado nello svolgere le abituali funzioni quotidiane, grado nello svolgere le abituali funzioni quotidiane, pur tenendo conto dell’eventuale ausilio di pur tenendo conto dell’eventuale ausilio di apparecchi sanitari (protesi, bastoni, occhiali, ecc.). apparecchi sanitari (protesi, bastoni, occhiali, ecc.). Le funzioni essenziali della vita quotidiana Le funzioni essenziali della vita quotidiana comprendono: le Attività della Vita Quotidiana comprendono: le Attività della Vita Quotidiana (autonomia nel camminare, nel salire le scale, nel (autonomia nel camminare, nel salire le scale, nel chinarsi, nel coricarsi, nel sedersi, vestirsi, lavarsi, chinarsi, nel coricarsi, nel sedersi, vestirsi, lavarsi, fare il bagno, mangiare), il confinamento a letto, su fare il bagno, mangiare), il confinamento a letto, su una sedia (non a rotelle), in casa, e le difficoltà una sedia (non a rotelle), in casa, e le difficoltà sensoriali (sentire, vedere, parlare).sensoriali (sentire, vedere, parlare).

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Sintesi dati ISTAT sulla disabilitàSintesi dati ISTAT sulla disabilità

Tipo disabilitàTipo disabilità Percentuale Percentuale

Confinamento Confinamento 6,3%6,3%

Area motoriaArea motoria 38,3%38,3%

Area sensorialeArea sensoriale 16,6%16,6%

Area mentale anche Area mentale anche associata ad altre associata ad altre limitazionilimitazioni

18,2% (tra i più 18,2% (tra i più giovani 34,3%)giovani 34,3%)

Altro Altro (sensoriale/motoria)(sensoriale/motoria)

18,618,6

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Indicazioni strategiche dell’atto Indicazioni strategiche dell’atto di indirizzodi indirizzo

• garantire garantire assistenza domiciliare educativa assistenza domiciliare educativa (individuale o di gruppo), socio-assistenziale e (individuale o di gruppo), socio-assistenziale e tutelare e ogni altra forma di sostegnotutelare e ogni altra forma di sostegno (ricoveri di (ricoveri di sollievo in strutture semiresidenziali e residenziali) alle sollievo in strutture semiresidenziali e residenziali) alle persone con disabilità che necessitano di sostegno, con persone con disabilità che necessitano di sostegno, con particolare riguardo ai momenti o fasi della loro vita particolare riguardo ai momenti o fasi della loro vita critiche dal punto di vista delle relazioni di aiuto (malattia critiche dal punto di vista delle relazioni di aiuto (malattia del care giver, assenza di relazioni di aiuto…) e del care giver, assenza di relazioni di aiuto…) e comunque in tutti i casi in cui si prospetta una comunque in tutti i casi in cui si prospetta una istituzionalizzazione impropriaistituzionalizzazione impropria

• garantire maggiore garantire maggiore flessibilità e personalizzazione dei flessibilità e personalizzazione dei servizi semiresidenzialiservizi semiresidenziali diurni e socio-occupazionali diurni e socio-occupazionali (introduzione dell’ospitalità di sollievo, flessibilità orari (introduzione dell’ospitalità di sollievo, flessibilità orari apertura…);apertura…);

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L’atto di indirizzo L’atto di indirizzo

• garantire l’assistenza a persone con disabilità, garantire l’assistenza a persone con disabilità, non autosufficienti, senza reti o con reti deboli di non autosufficienti, senza reti o con reti deboli di supporto familiare offrendo opportunità supporto familiare offrendo opportunità assistenziali in assistenziali in strutture residenziali a bassa strutture residenziali a bassa intensità assistenzialeintensità assistenziale (alloggi con servizi, (alloggi con servizi, piccoli gruppi appartamento, appartamenti piccoli gruppi appartamento, appartamenti protetti) per il sostegno di progetti di vita protetti) per il sostegno di progetti di vita indipendente e per il “dopo di noi”;indipendente e per il “dopo di noi”;

• garantire una qualificata ed omogenea offerta di garantire una qualificata ed omogenea offerta di domiciliaritàdomiciliarità e e residenzialità rivolta a utenza residenzialità rivolta a utenza con disabilità gravissima acquisitacon disabilità gravissima acquisita (del. RER (del. RER 2068/2004 e 840/2008)2068/2004 e 840/2008)

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La rete dei servizi La rete dei servizi

• Assistenza domiciliare quale attività di Assistenza domiciliare quale attività di supporto per il mantenimento dell’autonomia supporto per il mantenimento dell’autonomia funzionale del disabile;funzionale del disabile;

• Assistenza domiciliare territoriale e Assistenza domiciliare territoriale e educativa;educativa;

• Centri diurni riabilitativi diurni;Centri diurni riabilitativi diurni;• Centri o laboratori socio – occupazionali;Centri o laboratori socio – occupazionali;• Centri socio riabilitativi residenziali e Centri socio riabilitativi residenziali e

Comunità alloggio (compresi ricoveri di Comunità alloggio (compresi ricoveri di sollievo)sollievo)

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CENTRI DIURNI SOCIORIABILITATIVI CONVENZIONATICENTRI DIURNI SOCIORIABILITATIVI CONVENZIONATI

DENOMINAZIONEDENOMINAZIONE POSTI ATTUALMENTEPOSTI ATTUALMENTE CONVENZIONATI CONVENZIONATI

POSTIPOSTIAUTORIZZATI AUTORIZZATI COMUNECOMUNE

““La Rondine” diurnoLa Rondine” diurno 2020 2020 FAENZAFAENZA

““Casa del Sole” diurnoCasa del Sole” diurno 1818 1818 FAENZAFAENZA

““I Tigli” diurnoI Tigli” diurno 33 55 FAENZAFAENZA

““La Maccolina”La Maccolina” 44 88 FAENZAFAENZA

ALTRI NUCLEI DIURNIALTRI NUCLEI DIURNI

““Il Faro”Il Faro” -- Aut. non Aut. non previstaprevista

FAENZAFAENZA

CENTRI DIURNI SOCIO OCCUPAZIONALI CONVENZIONATI AL 01.01.09CENTRI DIURNI SOCIO OCCUPAZIONALI CONVENZIONATI AL 01.01.09

““Lampada di Aladino”Lampada di Aladino” 1515 2020 FAENZAFAENZA

““Il Sentiero”Il Sentiero” 2020 2525 FAENZAFAENZA

““La Serra”La Serra” 1515 1515 FAENZAFAENZA

Laboratorio protetto CeffLaboratorio protetto Ceff fino a 15fino a 15 Aut. non Aut. non previstaprevista

FAENZAFAENZA

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STRUTTURE RESIDENZIALI CONVENZIONATE AL 01.01.09STRUTTURE RESIDENZIALI CONVENZIONATE AL 01.01.09

DENOMINAZIONEDENOMINAZIONE POSTI POSTI

ATTUALMENTEATTUALMENTECONVENZIONATI CONVENZIONATI

POSTIPOSTIAUTORIZZATI AUTORIZZATI COMUNECOMUNE

Centro residenziale “Casa del Centro residenziale “Casa del Sole”Sole”

12+112+1 2424 FAENZAFAENZA

Gruppo appartamento “I Tigli”Gruppo appartamento “I Tigli” 1212 1212 FAENZAFAENZA

STRUTTURE RESIDENZIALI AUTORIZZATE AL 01.01.09STRUTTURE RESIDENZIALI AUTORIZZATE AL 01.01.09

DENOMINAZIONEDENOMINAZIONE POSTI POSTI

ATTUALMENTEATTUALMENTECONVENZIONATI CONVENZIONATI

POSTI POSTI AUTORIZZATI AUTORIZZATI COMUNECOMUNE

O.A.M.I. Casa Famiglia S. O.A.M.I. Casa Famiglia S. FrancescoFrancesco -- 1212 FAENZAFAENZA

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Ulteriori opportunitàUlteriori opportunità

• Servizi di consulenza e sostegno economico Servizi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico (C.A.A.D);per l’adattamento domestico (C.A.A.D);

• Contributi per favorire l’autonomia e la Contributi per favorire l’autonomia e la fruibilità dell’ambiente domestico, nonché il fruibilità dell’ambiente domestico, nonché il superamento delle barriere architettoniche (L. superamento delle barriere architettoniche (L. 13/1989, L.R. 29/1997)13/1989, L.R. 29/1997)

• Assegno di cura e programma di Assegno di cura e programma di regolarizzazione e qualificazione del lavoro di regolarizzazione e qualificazione del lavoro di cura della assistenti familiaricura della assistenti familiari

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Rapporto tra disabili adultiRapporto tra disabili adulti in carico ai servizi e popolazione 18-64 in carico ai servizi e popolazione 18-64

Anno 2008Anno 2008

Totale al Totale al 31/12/0831/12/08

PopolazionePopolazione 18-64 18-64

al 31/12/2008al 31/12/2008

n.n. n.n. %%

FaenzaFaenza 286286 52.96352.963 0,54%0,54%

LugoLugo 296296 61.48761.487 0,48%0,48%

RavennaRavenna 507507 122.581122.581 0,41%0,41%

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La capacità di presa in caricoLa capacità di presa in carico

• Si nota che il rapporto tra popolazione della Si nota che il rapporto tra popolazione della zona sociale e il numero di disabili in carico zona sociale e il numero di disabili in carico non è omogeneo nelle tre zone sociali.non è omogeneo nelle tre zone sociali.

• Ci si può chiedere se una dimensione Ci si può chiedere se una dimensione medio-piccola della zona sociale possa aver medio-piccola della zona sociale possa aver favorito una maggiore conoscenza dei favorito una maggiore conoscenza dei bisogni presenti sul territorio e agevolato il bisogni presenti sul territorio e agevolato il processo di presa in carico. processo di presa in carico.

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La continuità assistenzialeLa continuità assistenziale• si può sottolineare che, con la finalità di garantire continuità si può sottolineare che, con la finalità di garantire continuità

progettuale rispetto agli obiettivi definiti dalla neuropsichiatria, va progettuale rispetto agli obiettivi definiti dalla neuropsichiatria, va posta nuova attenzione a:posta nuova attenzione a:

• necessità di unanecessità di una maggiore integrazione tra sociale e maggiore integrazione tra sociale e sanitario rispetto alla disabilità dei minorisanitario rispetto alla disabilità dei minori (per es. assegno di (per es. assegno di cura)cura)

• necessità di una modalità di passaggio strutturata dalla necessità di una modalità di passaggio strutturata dalla minore alla maggiore etàminore alla maggiore età che tenga conto sia degli aspetti legati che tenga conto sia degli aspetti legati alla condizioni fisiche, alla struttura corporea, alle funzioni alla condizioni fisiche, alla struttura corporea, alle funzioni corporee, ma anche alle attività personali, alla partecipazione corporee, ma anche alle attività personali, alla partecipazione sociale, ai fattori di contesto ambientali e personali. sociale, ai fattori di contesto ambientali e personali.

• necessità di una adeguata programmazione del fabbisognonecessità di una adeguata programmazione del fabbisogno in base alle diverse tipologie di gravità dell'utenza prevista in in base alle diverse tipologie di gravità dell'utenza prevista in passaggio da NPI a Servizio Sociale passaggio da NPI a Servizio Sociale

• necessità di mantenere una figura sanitaria di riferimentonecessità di mantenere una figura sanitaria di riferimento per la continuità assistenziale o di passaggio ad altra figura per la continuità assistenziale o di passaggio ad altra figura sanitaria per la Disabiltà Adulta. sanitaria per la Disabiltà Adulta.

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STRUTTURE RESIDENZIALI - DISABILI ADULTISTRUTTURE RESIDENZIALI - DISABILI ADULTI

Anno 2008Anno 2008

utenti al utenti al 31/12/0831/12/08

% sul % sul TOTALE TOTALE utenti in utenti in carico ai carico ai ServiziServizi

Popolazione Popolazione 18- 18-64 64 al al 31/12/200831/12/2008

% in % in rapporto alla rapporto alla popolazione popolazione

target target

n.n. %% n.n.

FaenzaFaenza 3535 12,46%12,46% 52.96352.963 0,066%0,066%

LugoLugo 4444 14,86%14,86% 61.48761.487 0,072%0,072%

RavennaRavenna 9090 17,75%17,75% 122.581122.581 0,073%0,073%

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Rapporto tra disabili adulti in Rapporto tra disabili adulti in residenzialità e popolazione 18-64 residenzialità e popolazione 18-64

• Il ricorso a servizi residenziali può essere Il ricorso a servizi residenziali può essere considerato sotto due diversi punti di vista, da considerato sotto due diversi punti di vista, da una parte rispetto al totale dei disabili in una parte rispetto al totale dei disabili in carico, la percentuale si presenta carico, la percentuale si presenta sensibilmente diversificata tra le tre zone sensibilmente diversificata tra le tre zone sociali, ma se si considera il dato rispetto alla sociali, ma se si considera il dato rispetto alla popolazione target, lo scostamento è più popolazione target, lo scostamento è più contenuto.contenuto.

• Si tratta di un servizio che si attiva in genere Si tratta di un servizio che si attiva in genere tenendo conto di due variabili: gravità del tenendo conto di due variabili: gravità del disabile e fragilità del nucleo in cui vivedisabile e fragilità del nucleo in cui vive

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Considerazioni sull’indice di rotazione Considerazioni sull’indice di rotazione

• Se si considerano gli ingressi e le uscite dai Se si considerano gli ingressi e le uscite dai servizi residenziali e semiresidenziali, si servizi residenziali e semiresidenziali, si evidenzia uno scarso avvicendamento degli evidenzia uno scarso avvicendamento degli assistiti nei servizi, a parte i ricoveri di assistiti nei servizi, a parte i ricoveri di sollievo.sollievo.

• Si pone la necessità di individuare e Si pone la necessità di individuare e progettare soluzioni per l’utenza anziana con progettare soluzioni per l’utenza anziana con minori bisogni di natura riabilitativaminori bisogni di natura riabilitativa

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SOCIO-RIABILITATIVI DIURNI DISABILI SOCIO-RIABILITATIVI DIURNI DISABILI ADULTIADULTI

Anno 2008Anno 2008

utenti al utenti al 31/12/0831/12/08

% sul % sul TOTALE TOTALE utenti in utenti in carico ai carico ai ServiziServizi

Popolazione Popolazione 18- 18-64 64 al al 31/12/200831/12/2008

% in % in rapporto alla rapporto alla popolazione popolazione

targettarget

n.n. %% n.n.

FaenzaFaenza 5353 18,86%18,86% 52.96352.963 0,100%0,100%

LugoLugo 4141 13,85%13,85% 61.48761.487 0,067%0,067%

RavennaRavenna 5858 11,44%11,44% 122.581122.581 0,047%0,047%

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Rapporto tra disabili adulti in socio-Rapporto tra disabili adulti in socio-riabilitativi diurni e popolazione 18-64 riabilitativi diurni e popolazione 18-64

• Si rileva come le due modalità di calcolo (la Si rileva come le due modalità di calcolo (la prima riferita al numero dei casi complessivi prima riferita al numero dei casi complessivi in carico ai servizi, la seconda computata sul in carico ai servizi, la seconda computata sul totale della popolazione target 18-64) totale della popolazione target 18-64) evidenziano entrambe come il territorio di evidenziano entrambe come il territorio di Faenza pare avere utilizzato dei criteri più Faenza pare avere utilizzato dei criteri più “protettivi” in merito alla tipologia dei servizi a “protettivi” in merito alla tipologia dei servizi a maggiore densità assistenziale. maggiore densità assistenziale.

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SOCIO OCCUPAZIONALI - DISABILI ADULTISOCIO OCCUPAZIONALI - DISABILI ADULTI

Anno 2008Anno 2008

utenti al utenti al 31/12/0831/12/08

% sul % sul TOTALE TOTALE utenti in utenti in carico ai carico ai ServiziServizi

Popolazione Popolazione 18- 18-64 64 al al 31/12/200831/12/2008

% in % in rapporto alla rapporto alla popolazione popolazione

targettarget

n.n. %% n.n.

FaenzaFaenza 6666 23,49%23,49% 52.96352.963 0,125%0,125%

LugoLugo 6363 21,28%21,28% 61.48761.487 0,102%0,102%

RavennaRavenna 158158 31,16%31,16% 122.581122.581 0,129%0,129%

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Rapporto tra disabili adulti in socio-Rapporto tra disabili adulti in socio-occupazionali e popolazione 18-64 occupazionali e popolazione 18-64

• Il territorio di Ravenna risulta essere quello con una Il territorio di Ravenna risulta essere quello con una rete di servizi socio-occupazionali più sviluppato, rete di servizi socio-occupazionali più sviluppato, anche se lo stesso dato, rapportato alla popolazione anche se lo stesso dato, rapportato alla popolazione target evidenzia una certa omogeneità con quello di target evidenzia una certa omogeneità con quello di Faenza. Da entrambe i punti di vista il territorio di Faenza. Da entrambe i punti di vista il territorio di Lugo è quello con risorse più contenute.Lugo è quello con risorse più contenute.

• Si rileva sul Distretto di Faenza una maggiore % Si rileva sul Distretto di Faenza una maggiore % dell’utenza al di sopra dei 45 anni. Un’ipotesi dell’utenza al di sopra dei 45 anni. Un’ipotesi possibile potrebbe essere costituita dallo svilupparsi possibile potrebbe essere costituita dallo svilupparsi di una rete di servizi socio occupazionali a partire di una rete di servizi socio occupazionali a partire dall’anno 1983 che ha portato ad inserire nei vari dall’anno 1983 che ha portato ad inserire nei vari centri utenti attualmente ancora in carico. centri utenti attualmente ancora in carico.

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ASSISTENZA DOMICILIARE ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI ADULTIDISABILI ADULTI

Anno 2008Anno 2008utenti al utenti al 31/12/0831/12/08

(sad + adi +(sad + adi +educativa + educativa + educativa educativa territoriale)territoriale)

% sul % sul TOTALE TOTALE utenti in utenti in carico ai carico ai ServiziServizi

Popolazione Popolazione

18-64 18-64

al al 31/12/200831/12/2008

% in % in rapporto alla rapporto alla popolazione popolazione

targettarget

n.n. %% n.n. %%

FaenzaFaenza 106106 37,19%37,19% 52.96352.963 0,200%0,200%

LugoLugo 9696 32,43%32,43% 61.48761.487 0,156%0,156%

RavennaRavenna 8888 17,36%17,36% 122.581122.581 0,072%0,072%

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Il servizio domiciliareIl servizio domiciliare

• Il ricorso a servizi domiciliari è significativo, Il ricorso a servizi domiciliari è significativo, anche se, sotto il versante della spesa, si anche se, sotto il versante della spesa, si registra un assorbimento di risorse maggiore registra un assorbimento di risorse maggiore sul versante dei servizi residenziali e semi sul versante dei servizi residenziali e semi residenziali e questo pone infatti interrogativi residenziali e questo pone infatti interrogativi sulla capacità futura del sistema di far fronte sulla capacità futura del sistema di far fronte ai bisogni anche delle generazioni future.ai bisogni anche delle generazioni future.

• Si rileva, per il Distretto di Faenza, che i 73 Si rileva, per il Distretto di Faenza, che i 73 casi di assistenza educativa sono quasi casi di assistenza educativa sono quasi esclusivamente costituiti dall’attività del Siil esclusivamente costituiti dall’attività del Siil che però ha fornito i dati in modo aggregato che però ha fornito i dati in modo aggregato

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ASSEGNO DI CURA 1122/02 ASSEGNO DI CURA 1122/02 DISABILI ADULTIDISABILI ADULTI

Anno 2008Anno 2008

utenti al utenti al 31/12/0831/12/08

% sul % sul TOTALE TOTALE utenti in utenti in carico ai carico ai ServiziServizi

Popolazione Popolazione 18- 18-64 64 al al 31/12/200831/12/2008

% in % in rapporto alla rapporto alla popolazione popolazione

targettarget

n.n. %% n.n. %%

FaenzaFaenza 1818 6,29%6,29% 52.96352.963 0,034%0,034%

LugoLugo 4242 14,19%14,19% 61.48761.487 0,068%0,068%

RavennaRavenna 6262 12,23%12,23% 122.581122.581 0,051%0,051%

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Rapporto tra disabili adulti con assegno Rapporto tra disabili adulti con assegno di cura 1122/02di cura 1122/02

• Il numero di assegni di cura ridotto sul Il numero di assegni di cura ridotto sul territorio di Faenza probabilmente è a territorio di Faenza probabilmente è a compensazione della maggiore presenza di compensazione della maggiore presenza di altri servizi.altri servizi.

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La dislocazione dei serviziLa dislocazione dei servizi

• Le zone sociali non soddisfano interamente Le zone sociali non soddisfano interamente nel loro territorio la domanda di servizi nel loro territorio la domanda di servizi residenziali e semiresidenziali. Tale residenziali e semiresidenziali. Tale fenomeno è particolarmente marcato per la fenomeno è particolarmente marcato per la zona sociale di Lugo per quanto riguarda i zona sociale di Lugo per quanto riguarda i servizi residenziali, pertanto può porsi una servizi residenziali, pertanto può porsi una valutazione circa uno sviluppo all’interno valutazione circa uno sviluppo all’interno della zona sociale di servizi, anche articolati della zona sociale di servizi, anche articolati in moduli in grado di soddisfare diverse in moduli in grado di soddisfare diverse esigenze assistenziali.esigenze assistenziali.

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Criticità Criticità

• In prospettiva si profila la difficoltà di In prospettiva si profila la difficoltà di soddisfare tutti i bisogni di servizi residenziali soddisfare tutti i bisogni di servizi residenziali e semiresidenziali, considerato che, a breve, i e semiresidenziali, considerato che, a breve, i posti in convenzione saranno interamente posti in convenzione saranno interamente coperti. coperti.

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Un possibile sviluppo dei servizi Un possibile sviluppo dei servizi

• Necessità di sviluppare servizi residenziali e Necessità di sviluppare servizi residenziali e semiresidenziale a minor intensità semiresidenziale a minor intensità assistenziale per disabili di età superiore a assistenziale per disabili di età superiore a 45 anni, con parametri assistenziali meno 45 anni, con parametri assistenziali meno intensi di quelli richiesti dalla DGR 564/2000;intensi di quelli richiesti dalla DGR 564/2000;

• Necessità di appartamenti in cui dare la Necessità di appartamenti in cui dare la possibilità ai disabili meno gravidi percorsi di possibilità ai disabili meno gravidi percorsi di autonomia, sostenuti da forme di sostegno autonomia, sostenuti da forme di sostegno anche con servizi domiciliari (es.: anche con servizi domiciliari (es.: condominio solidale)condominio solidale)

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Dopo di noiDopo di noi

• Problematica fortemente sentita per i disabili Problematica fortemente sentita per i disabili ormai anziani che necessitano di soluzioni ormai anziani che necessitano di soluzioni residenziali in relazione al venir meno o residenziali in relazione al venir meno o all’indebolirsi della rete familiare di all’indebolirsi della rete familiare di riferimento.riferimento.