ore a Belgrado

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Dello spirito di Belgrado ve ne parlerà molto volentieri ogni suo abitante. E loro, i belgradesi, sono noti per godere delle piccole cose, degli innumerevoli riti della loro città, e, più in generale, della giogia stessa di vivere. E si godono anche il tempo che trascorrono con i loro ospiti. Perciò, chi visita la città capisce subito che probabilmente la cosa più importante da conoscere a Belgrado sono proprio i belgradesi

Quando nasci a Belgrado, non hai molte scelte. Qui sei nato e qui rimarrai per sempre, così è scritto. Quando nasci a Belgrado rasse-gnati al fatto che sarai invidiato da tutti e tu invidierai a tua volta, soprattutto coloro che sono rimasti a Belgrado, mentre tu, invece, sei dovuto andar via. Se sei nato a Belgradoe non hai altre possibilità di scelta ti accorgi di quanto

Scegli di innamorarti di Belgrado

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tu sia fortunato, e ringrazi il destino per averti portato al mondo proprio qui, e dalla prima in-fanzia ti prendi cura della tua Belgrado, ne con-servi la memoria consapevole del fatto che nel corso della tua vita probabilmente verrà distrut-ta, e per questa ragione è tuo dovere conservarla dentro di te, conservarla per i tuoi figli e per tutti coloro che verranno a visitarla pacificamente. A quelli che in passato la conquistavano è rimasta per sempre negli occhi come una maledizione e un sogno mai divenuto del tutto reale.

Belgrado è tutto ciò e molto di più. Una cit-tà cosmopolita, caratterizzata dall’eternità della sua posizione, ampia sia in senso geografico che in qualsiasi altro senso. In una parola, eclettica per la sua natura. Una città che ricorda molto anche gli antenati e i parenti di chi oggi deci-de di visitarla, e perciò sempre ritrovano anche una parte di loro stessi nel parco di Kalemeg-dan o altrove.

Belgrado dei tempi moderni, come la vedia-mo su “Google” o “Facebook” sembra ugual-mente bella sia che venga dipinta e descritta da coloro che ci vengono in vacanza, sia da coloro che ci vivono.

Belgrado, capitale della Serbia, è la terza città più grande del Sud-Est Europa, dopo Istanbul e Atene. Conta più di 1.700.000 abitanti. Può es-sere considerata la città dei giovani, dato che più del 40 per cento degli abitanti ha tra i 15 ed i 44 anni. Lo spirito di Belgrado è qualcosa di cui vi parlerà molto volentieri ogni belgradese. Socievoli e pronti a divertirsi, in molti afferma-

no di essere dei veri edonisti, di sapere tutto del buon cibo, del vino e della musica. E alcuni di loro lo sanno davvero.

I belgradesi trovano giovamento in ogni pic-cola cosa: dalle piacevoli conversazioni e dalle lunghe passeggiate, al sorseggiare il primo caffè del mattino, ai giorni di festa, e sono felici per giunta quando in un panificio trovano del pane fresco, caldo, appena sfornato. Sono persone dinamiche, sempre in movimento, motivo per il quale le strade, i corsi, i bar, i ristoranti, i ne-gozi sono sempre pieni di gente. E ancora più importante, ai belgradesi piace godersi il tem-po coi propri ospiti. Per questo motivo, coloro che visitano Belgrado solitamente imparano che forse la cosa più importante da conoscere a Belgrado sono proprio i belgradesi.

È bello e necessario che Belgrado sia il mon-do, ma è ancora più necessario che il mondo venga a Belgrado per quello che esiste solo da noi e dentro di noi.

Belgrado è sempre stato un luogo dove ci si saluta per strada e si prende il caffè belgradese con i vicini di casa, dove tutto si condivide con i concittadini, soprattutto ciò che si ha di più caro.

Se già ti trovi a Belgrado o ci vivi per un periodo, se non l’hai potuto scegliere o se l’hai voluto, hai preso un impegno. Quello di inna-morarti di Belgrado e di tutti i suoi abitanti.

Miodrag Popović,

Direttore dell’Organizzazione turistica di Belgrado

INTRODUZIONE

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05COSA È DOVE

Indice

Introduzione: Scegli di innamorarti di BelgradoI centri: Le dieci attrazioni di BG

Musei e gallerie: Tracce, quadriGeografia sacrale: I templi di Belgrado

Edifici: Manoscritto dei grandi capomastriCuriosità: I tour insoliti

Emozioni: Il cuore in BelgradoUn boccone ed un sorso: La magia delle osterie di Belgrado

Ma de in Belgrade: Modellato con lo spirito della cittàIl mar gi ne come centro: BG urban art

La città del cinema: Be lgrado da protagonistaIl divertimento: Il divertimento a Belgrado

La sce na: Nel ritmo di BelgradoLo spirito del gioco: Gli spettacoli sportivi

La gente: I simboli viventi di Be lgrado

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Una delle città europee più antiche, piena di una storia unica i cui raggi si diffondono dappertutto come polvere brillante, Belgrado è oggi soprattutto una città moderna e spiritosa, con una leggerezza unica che deriva dalla fiducia in se stessi, piena di gente cordiale e di vivacità. A Belgrado la cosa più normale è condividere con ospiti e turisti i tesori della propria città, come fosse un piccolo dono. Ecco le dieci attrazioni belgradesi che vi saranno raccomandate più spesso da chiunque incontrerete

La fortezzaIl complesso della fortezza di Belgrado, sul-

la parte più sporgente della cresta di Terazije, si trova in prossimità della confluenza tra il fiume Sava e il Danubio e della Grande Isola della Guer-ra. Si tratta di uno dei punti panoramici più belli d’Europa, un luogo di grande importanza sim-bolica, sociale e culturale. Con la sua città Alta e città Bassa e anche con il parco di Kalemegdan, è

Le dieci attrazioni di BG

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un museo all’aperto di prima classe, un “Annua-rio nella pietra”. Una serie di monumenti, musei, gallerie e templi che potrete vedere e visitare. La statua “Il vincitore”, che si erge su un’alta colonna di marmo bianco, è il simbolo di Belgrado.

Il Centro dei centriIl modo migliore per conoscere Belgrado per

la prima volta è senza dubbio passeggiare per il centro, cominciando dal centro o, in alternativa, lasciandolo come meta del percorso. La strada Knez-Mi ha i lo va, i suoi dintorni, con i lussuosi edifici, monumenti, è una scelta quasi obbligata arricchita dall’offerta culturale e dal modernismo tipico di una metropoli europea. Questa zona pe-donale molto raffinata, piena di negozi esclusivi e di ottimi bar, ospita anche il cuore commerciale e finanziario di Belgrado.

Le riveIl Danubio e il Sava, sono i due grandi ed im-

petuosi fiumi che incorniciano la città e ne dipin-gono il carattere. Costituiscono anche lo specchio nel quale la città riflette tutti i suoi molteplici vol-ti. Le rive di questi due fiumi sono ricche di strade pedonali, piste ciclabili, zattere con bar, ristoranti e locali, centri sportivi, balneari e parco giochi. E di gente, certo. Di giorno e di notte.

Skadarlija, un quartiere bohémienneUna ripida e tortuosa strada lastricata, un

tempo nota per le sue lanterne a gas a forma d’u-va e per le antiche taverne dei poeti, ancoraoggi conserva tutto il fascino bohémien di Belgrado. I

lasciti di questa eredità del XIX secolo agli occhi dei visitatori rappresentano un’imperdibile attra-zione turistica, e i belgradesi la conservano con cura, con malinconia e rispetto, come fosse una briciola di loro stessi senza la quale non sarebbe-ro quello che sono.

Il tempio di San SavaUno dei templi ortodossi più grandi del mon-

do e uno dei simboli di Belgrado, dedicato al più importante santo ed educatore serbo, colui che nel XIII secolo istituì la Chiesa indipendente ser-bo-ortodossa. Il tempio si trova sul colle Vračar, su un altopiano vicino alla Biblioteca Nazionale e domina il profilo della parte centrale di Belgra-do. L’interno, ancora in costruzione, appare già sbalorditivo agli occhi del visitatore.

L’antica ZemunUn tempo era una città con una vista su Bel-

grado, oggi è una città dentro la città. Una vol-ta da Zemun a Belgrado si viaggiava in nave, ora sono fuse tra loro in un abbraccio urbano. La bellissima banchina del Danubio e le antiche strade della città di Zemun Bassa conservano an-cora oggi il loro fascino irresistibile. Sopra c’è la collina di Gardoš, con i resti di una fortezza e la torre, da dove è possibile scorgere “la metà di Belgrado”.

Le cortiGrazie ai salotti arredati in stile Luigi XV e

Luigi XVI, con le opere d’arte di maestri di fama mondiale, la grande biblioteca del castello, im-

I CENTRI

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preziosita dai lampadari veneziani, i giardini e i templi, il Palazzo Reale e il Palazzo Bianco stagliati sulla collina belgradese di Dedinje, te-stimoniano la crescita della Serbia tragicamente frenata durante la Seconda Guerra Mondiale.

Parco TopčiderTra i parchi più belli di Belgrado, questo si

distingue sotto molteplici aspetti. Costituisce l’ultimo tratto dell’antica foresta di Šumadija. Lì,

dove un tempo sorgeva la periferia di Belgrado, negli anni trenta del XIX secolo il principe Mi-los Obrenović costruì il suo complesso reale e il centro nevralgico della Serbia, appena liberata (risorta) dalla dominazione turca. Il parco è at-traversato dal fiume Topčiderska reka. I maestri francesi del XIX secolo ornavano i giardini con alberi e piante, e un platano, di oltre 160 anni ne è la testimonianza.

Ada CiganlijaDa poco riconosciuta ufficialmente come una

delle tre isole cittadine più belle del mondo, Ada Ciganlija è connessa al lago di Sava per mezzo della riva destra del fiume che, tramite le due sponde, le conferiscono la forma attuale. Si trat-ta del parco divertimenti balneare più visitato di Belgrado. Una vera e propria oasi circondata da foreste, parchi, campi sportivi, piste ciclabili, in-numerevoli caffè e ristoranti. In inverno, offre la possibilità di fare delle lunghe passeggiate lungo il percorso circolare intorno al lago o di visitare la pista di pattinaggio all’aperto.

AvalaA soli sei chilometri dal centro della metro-

poli, la montagna “Avala Blu” sulla quale sorge la Torre recentemente ristrutturata, è il posto preferito per fare gite a Belgrado durante tutto l’anno. Dalla torre si aprono delle vedute che si-curamente ricorderete per sempre. Potete anche fermarvi a pranzare in cima. Per non parlare poi delle piste pedonali, slittare, di andare a caccia e delle altre magie offerte dalla montagna.

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11I CENTRI

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Ci si rende subito conto del motivo per cui Belgrado viene considerata la città della cultura. L’offerta di musei, teatri, cinema e sale da concerto parla da sola. Molti edifici storici, già di notevole importanza, sono oggi sede dei musei belgradesi. Le loro esibizioni ci mostrano i segni di una vita di molti millenni in quest’area di incontro ed intreccio di culture, civiltà e mondi

Prima di tutto, vi suggeriamo di visitare la collezione più grande al mondo di documen-ti sulla vita e le opere del geniale inventore della corrente alternata, Nikola Tesla, presso l’omonimo museo. La collezione è sotto l’egida dell’UNESCO. Notizie sulla vita dello scrittore Ivo Andrić, premio Nobel serbo, si possono

trovare nel museo memoriale che porta il suo nome. L’Illuminismo e lo sviluppo della sco-larizzazione sono presentati al Museo di Vuk e Dositej, oltre che al Museo Pedagogico. La torre medievale Nebojša, una prigione dai tem-pi dell’occupazione turca, è stata trasformata in un moderno spazio museale.

Concedetevi una passeggiata attraverso le interessanti installazioni permanenti del Museo di Arti Applicate, il Museo Storico della Serbia e del Museo Etnografico. Sono ricche di esposizioni tematiche della collezione del Museo dell’Automobile, del Museo dei Treni e del Museo dell’Aviazione. All’interno delle sue gallerie, il Museo di Storia Naturale espone in-teressanti collezioni di piante e animali, alcu-ne risalenti all’epoca in cui Belgrado era “una spiaggia di un’isola nel mare della Pannonia”.

MUSEI E GALLERIE

Tracce, quadri

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Oltre ad altri oggetti di valore che sono in mostra, al museo Nazionale è conservato an-che il Vangelo di Miroslav, il più antico e pre-zioso manoscritto in cirillico del XII secolo a noi pervenuto. Ufficialmente dichiarato il più bel manoscritto in cirillico al mondo, questo

vangelo è inserito nel registro dell’UNESCO, “Memoria del Mondo”.

La testimonianza sull’origine, i periodi d’oro e la scomparsa della cultura neolitica di Vinča, dunque della scientificamente dimostrata “pri-ma Europa” può essere ammirata non lontano da

Belgrado, nel villaggio di Vinča, appunto, sulla riva destra del Danubio, nell’esposizione locale della mostra del Museo della Città di Belgrado.

Belgrado vanta all’incirca cinquanta consid-erevoli gallerie d’arte, divise per aree tematiche, con delle mostre impegnative, ma al tempo stesso stimolanti. Non dimenticate di dedicare loro una visita, anche se questo potrebbe im-plicare un prolungamento del vostro soggior-no o, in alternativa, scegliete di tornarci al più presto. Vi consigliamo di cominciare il vostro tour in questo modo: “Singidunum”, “Kolarac”, “Centro culturale di Belgrado”, “Progress”,

“Chaos”, “Laboratorio dell’anima”, “Hexalab” ... Non perdetevi il Museo di Paja Jovano-

vić, il più famoso esponente serbo del realismo accademico, che ha ceduto il

suo lussuoso studio al Museo della cit-tà di Belgrado. La mostra permanente di

211 opere d’arte, il portale neo-rinascimen-tale e il salone in stile Luigi XV sono stati

trasferiti dallo studio dell’artista a Vienna.Nel palazzo dell’Accademia serba delle Arti

e delle Scienze, in uno degli edifici più impo-nenti della prestigiosa Via Knez-Mihailova, c’è una galleria in cui sono esposte opere di straor-dinaria importanza artistica e storica. Alla fine della strada, nelle fondamenta dell’edificio della Biblioteca di Belgrado sono stati rinvenuti i re-sti della porta del castrum romano. Lo spazio è conservato e riadattato secondo lo stile del “teatro romano”, in cui si organizzano mostre e serate letterarie.

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Belgrado è, ovviamente, una città ortodossa. Ma la sua storia e il destino, tutte le intersezioni culturali e storiche, le hanno attribuito un vero carattere multireligioso e multiculturale. Belgrado lo ha saggiamente preservato fino ad oggi, come un tesoro e una delle sue migliori caratteristiche- un’esemplare unione di diversità che si completano e si rafforzano reciprocamente

Belgrado possiede oggetti religiosi di orto-dossi, cattolici, musulmani, evangelisti, giudai-ci, uniati e buddisti...

Da qualunque parte scegliate di raggiungere il centro di Belgrado, vi troverete di fronte la Cattedrale monumentale di San Sava, sul colle Vračar, uno degli templi ortodossi più grandi

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I templi di Belgrado

17GEOGRAFIA SACRALE

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del mondo. Un posto speciale sulla mappa della città è occupato dalla Cattedrale Ortodossa, sul versante del fiume Sava e di fronte al Patriar-cato della chiesa serbo-ortodossa. Nella Catte-drale ortodossa si può ammirare una delle più rappresentative iconostasi serbe del periodo del classicismo del XIX secolo. Ogni settimana in questa chiesa durante la liturgia si può ascoltare lo splendido coro della Prima Società di Canto di Belgrado Oltre a quasi un centinaio di chie-se ortodosse, a Belgrado ci sono anche diverse chiese cattoliche, una sinagoga e una moschea.

Tra le chiese cattoliche, ne risalta la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, nel quartiere Croce Rossa della città, che ricorda la Torre Penden-te di Pisa. Nella Cattedrale della Beata Vergine

Maria a Neimar, troviamo un vecchio organo a canne dal valore inestimabile. Ogni domenica mattina potrete partecipare alla liturgia in lin-gua inglese nella Chiesa di Cristo Re.

Risale al periodo dell’occupazione ottomana la moschea Bajrakli, in Dorćol. Scendendo lun-go la strada Knez-Mihailova e lungo il versante del Danubio è facile vederla svettare con il suo minareto dal profilo slanciante.

Dei templi ebraici di Belgrado, a causa dei pochi ashkenaziti presenti, ad oggi, rimane solo una sinagoga ashkenazita in Via Maršala Birjuzova, dove si celebrano i riti sefarditi. Oltre ai riti, ai matrimoni e ad altre cerimonie, vi si svolgono anche tutte le attività dell’associazio-ne religiosa ebraica di Belgrado.

GEOGRAFIA SACRALE

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Dal punto di vista architettonico, Belgrado è ricca di contrasti, multistrato e multiforme, spesso contraddittoria, ma in modo pur sempre affascinante. Lo è logico perché si tratta di una delle più antiche capitali europee che ha vissuto molti tempi e anche me. Grazie all’eccezionale e strategica posizione e all’importanza metastorica, Belgrado è spesso stata assediata e attaccata. È stata distrutta fino alle fondamenta e ricostruita più di quaranta volte. Tutti questi strati sono ancora lì. Al visitarla ci si cammina sopra e si sente tutta la loro forza

Due fiumi dividono Belgrado in Vecchia e Nu ova. Nella Vecchia si ritrovano molte ten-denze e gli stili architettonici caratteristici dell’Europa dei secoli passati. La Nuova è un gi-gante passo di Belgrado attraverso il fiume Sava

alla pianura di Srem, una città moderna, sia per l’architettura e la progettazione urbana, sia per il suo spirito.

Nel panorama elegante dell’architettura bel-gradese si riconoscono facilmente elementi bal canico-orientali, ma anche classici neorina-sci mentali, neobarocchi, secessionisti, fino a quelli in cui brilla lo stile nazionale e quelli che annunciano il modernismo.

Per saperne di più sull’architettura secola-re di Belgrado, si dovrebbero visitare librerie e biblioteche o alcuni dei portali internet specia-lizzati. Eppure, dopo tutte le distruzioni soffer-te dalla città nel corso dei secoli passati, anche solo passeggiando per le vie di Belgrado potre-te apprezzare una miriade di cose interessanti. In Dorćol, in Via Dušanova 10, di fronte a voi troverete “la più antica casa residenziale con-servata” di Belgrado, il resto della città danubia-na barocca del XVIII secolo. Skadarska, popo-larmente chiamata Skadarlija, oggi un famoso

EDIFICI

Manoscritto dei grandi capomastri

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quartiere bohém-ien, una tipica

stradina lastri-cata con un tocco orien-

tale (balcani-co-orientale).

Passeggiando per Belgrado sicuramen-

te verrete colpiti dalle opere storiche dell’archi-

tettura balcanico-orienta-le: Konak della principessa

Ljubica, Konak del principe Miloš, Osteria “?”, il Museo di Vuk e Dositej. (Konak – parola d’o-rigine turca che significa alloggio.) Degni di nota sono anche il Palazzo Vecchio (oggi sede del Comune della città), Palazzo Nuovo (at-tuale residenza del Presidente della Serbia), la sede del Parlamento Nazionale, l’edificio dell’ex “Cooperativa di Belgrado” in Via Ka ra đor đe va, tutti splendidi edifici progettati d’accordo con lo spirito di accademismo.

Una grandiosa e antica costruzione del Ca-pitano Miša e il Teatro Nazionale sono stati progettati i criteri stilistici del romanticismo. L’edificazione del Museo Nazionale, una delle più importanti istituzioni culturali nazionali, è un esempio d’architettura neorinascimentale nella capitale serba. Nella Via Knez-Mihailova, la prestigiosa zona pedonale di Belgrado, l’edi-ficio più rappresentativo è senza dubbio quello dell’Accademia Serba delle Arti e delle Scienze,

eseguita seguendo i canoni dell’accademismo, con elementi di neobarocco e secessionismo. Sulla piazza Terazije domina l’elegante edificio secessionista dell’hotel Mosca. L’unicità dello stile serbo-bizantino si può apprezzare osser-vando l’edificio del Palazzo del Patriarca in Por-ta Varoš, un quartiere antico sul versante Sava.

Tra le due guerre mondiali l’architettura di Belgrado è stata arricchita da molti architetti stranieri. Artisti russi, emigrati dopo la Rivolu-zione d’Ottobre del 1917, introdussero elemen-ti dell’accademismo e della secessione russa in molti edifici pubblici. Architetti cechi hanno costruito l’edificio la “Banca di Praga” sull’ango-lo tra Terazije e Via Sremska, oltre alla “Banca Jugoslavija” in Piazza della Repubblica. Architet-ti viennesi hanno progettato l’edificio dell’hotel “Ekscelzior” in Via Kneza Miloša 5. L’edificio “Riunione” che domina la Piazza della Repub-blica è opera di architetti italiani, mentre l’edifi-cio che ospita l’Ambasciata francese, di fronte al parco Kalemegdan, è stato progettato a Parigi.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la co-struzione di Belgrado era estremamente so-cio-realista. Sulla riva sinistra del fiume Sava la Nuova Belgrado si costruiva “da zero”, che oggi rappresenta uno degli esempi europei di maggior successo della cosiddetta “costruzione all’aperto”. Una testimonianza architettonica di quel tempo, oltre al Palazzo “Serbia” a Nuova Belgrado, è la costruzione arcuata della Sede dei sindacati che si trova oggi sulla piazza di Nikola Pašić.

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23EDIFICI

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Esistono molti modi insoliti di conoscere Belgrado, ma anche di una maniera organizzata. Ne menzioneremo alcuni, mentre sugli altri potrete raccogliere informazioni sul sito e tramite i centri di informazione dell’organizzazione turistica di Belgrado (www.tob.co.rs)

Il tour Belgrado Sotterranea è una discesa emozionante nella “Belgrado sotto Belgrado”. Una rete di cunicoli e corridoi, “vere e proprie piccole strade e piazze, svincoli e passaggi”, l’e-nigmatico labirinto borghesiano è una traccia di altri tempi, di tempi diversi. Se scegliete que-sto tour, vedrete una sala romana, tubi dell’ac-quedotto romano, il pozzo romano, il carbonile sulla fortezza di Belgrado, un gran magazzino di polvere da sparo, passaggi sotterranei...

Nel corso di una visita al complesso dei pa-lazzi reali di Belgrado, a Dedinje, è possibile respirare l’atmosfera tipica dei palazzi reali dei primi del Novecento, laddove vigeva un ordine di vita diverso da quello attuale. Al Beli (Palazzo Bianco) e nel Palazzo Reale potrete

CURIOSITÀ

I tour insoliti

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apprezzare la bellezza e il lusso, il gusto raf-finato, l’abilità dei costruttori e degli artisti, ascolterete numerosi racconti interessanti sul-la storia di questi edifici e sulla dinastia Ka ra-đor đe vić.

Ogni sabato è possibile partecipare al pro-gramma Un caffè dalla principessa Ljubica, del museo della città. È un’occasione per imparare a conoscere i segreti del Konak della principes-sa Ljubica, che rappresenta un antico edificio nello stile serbo-balcanico che sorge di fron-te alla sede del Patriarca e scoprire i dettagli sulla vita a Belgrado durante il dominio della dinastia Obrenović. La curatrice, vestita con il costume d’epoca della principessa Ljubica, da buona padrona di casa del suo palazzo, acco-glie i visitatori con un caffè e il miglior dolce

della tradizione turca (ratluk), accompagnan-do i visitatori indietro nel tempo di due secoli, attraverso la vita personale dei membri della famiglia reale d’allora.

Rakija (l’acquavite), la bevanda tradiziona-le della zona, vi sarà offerta in ogni locale di Belgrado. Acquavite di prugne, mele, mele co-togne, pere, albicocche... Con l’erba di San Gio-vanni, la genziana, erbe medicinali...si possono gustare numerose varietà di acquavite locali negli specializzati “Rakija Bar” situati in diverse zone della città. Se volete saperne di più su que-sta bevanda serba e approfondire i suoi delicati segreti per voi è stato ideato un tour speciale- il Rakija tour di Belgrado.

Approfittate della rara comodità di contem-plare Belgrado dai suoi fiumi, su una nave che

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vi condurrà fino all’immissione del Sava nel Danubio, godetevi la vista sulla Grande Isola della Guerra, la fortezza di Belgrado, la Torre Nebojša, Gardoš e su tutte le altre attrazioni che si trovano lungo una decina di chilometri sugli argini dei fiumi della metropoli. Proprio in Ušće – dove si incrociano il verde Sava e il Danubio blu, dove convergono le nature del-le acque di oltre settanta dei loro affluenti – i passeggeri sulla nave per un attimo chiudono gli occhi ed esprimono un desiderio. Se questo sarà nobile, verrà certamente esaudito, dicono.

Le avventure belgradesi in kayak rappresen-tano un altro tour attraente sui i fiumi di Bel-grado. Navigherete in un’alba indimenticabile sotto i sette ponti della città, godrete nello sco-prire la Grande Isola della Guerra, incontrere-

te stormi di uccelli rari, vedrete come la luce d’Oriente impregna la città che “nasce dalla sua sagoma”.

Tutti i giorni durante l’anno quando non ci sono precipitazioni e quando la velocità del vento non supera i 5 m/s, a Belgrado è possibile volare in una mongolfiera da 60 a 90 minuti e vedere la città dall’alto.

Nel tour Guida Letteraria di Belgrado vi metterete sulle tracce degli indizi che alcuni dei grandi scrittori serbi hanno seminato lungo le strade di Belgrado, con le loro vite e opere. (Il premio Nobel Ivo Andrić, per esempio). Visi-tando i luoghi dove trascorrevano i loro giorni a Belgrado, ascolterete storie interessanti sullo spirito senza tempo di Belgrado e dell’epoca in cui ha vissuto ciascuno di essi.

CURIOSITÀ

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Belgrado è ricca di contenuti interessanti in grado di soddisfare le esigenze di tutti. Cominciando dagli sport adrenalinici, la vita notturna e i derby, fino alla caccia e pesca. Non si può riuscire a fare tutto, quindi bisogna scegliere. Noi vi suggeriremo qualcosa, ma a voi spetta l’ultima parola. Non vi potrete sbagliare

Sport adrenaliniciSul lago di Sava, ovviamente, è possibile fare

nuoto, canottaggio, giocare a pallanuoto e altri sport con la palla, il golf ed il rugby, il windsurf, scendere giù dagli scivoli, andare in pedalò, praticare la pesca su una piattaforma apposita-mente progettata... Ma se preferite un livello più elevato di adrenalina potrete pensare di sciare sull’acqua con una speciale funivia, provare il bungee-jumping o l’estrema arrampicata su una roccia artificiale.

Zattere e notti sui fiumiSulle rive del Sava e del Danubio Belgrado

ha più di dieci chilometri di banchine ristrut-turate. Lì, sulle navi e sulla terraferma, si susse-

guono numerosi e ottimi ristoranti, bar, oltre alle tipiche zattere-club. La gamma di concerti, stili e generi musicali proposti è talmente vasta che sicura-mente troverete il posto ideale per voi. Questa è la zona del “divertimento pazzo belgradese”, della “bella febbre delle notti di Belgrado”. E all’incrocio tra il Sava e il Danubio, nel parco Ušće, oltre ai frequenti mega concerti, tra cui ricordiamo quello dei “Rolling Stones”, ogni agosto c’è il “Beer Fest”, “la più grande festa del Sud-Est Europa”.

Storia senza intermediariLa storia millenaria di Belgrado è intessuta

nella vita quotidiana in modo assolutamente

EMOZIONI

Il cuore in Belgrado

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armonioso, senza l’ombra di cuciture e di li-nee di separazione. Vi scambiate degli sguardi con essa contemplando molte strade, palazzi e monumenti. Attraverso i libri, le persone e i loro destini. Entrerete nella città vecchia per la porta attraverso la quale passarono i ribelli nel 1804, salirete la Torre di Nebojša dove spirò il grande e rivoluzionario poeta greco Rigas Feraios (in serbo Riga od Fere), vi sederete presso il punto panoramico del despota e ca-valiere Stefan Lazarevic... E sentirete il pulsare dei secoli.

DerbyI belgradesi sono tra i più accaniti appassionati

di sport d’Europa. Il derby belgradese tra la “Stella Rossa” (“Zvezda”) ed il “Partizan”, è un classico di qualsiasi sport, soprattutto del calcio e della palla-canestro. Un’esperienza da ricordare, sia per le im-magini che porterete con voi, che per le coreogra-fie, l’energia, la profondità. Lo stesso avviene anche quando le squadre dell’estero vengono in trasferta a Belgrado o quando a giocare è la nazionale ser-ba. Se vi piace lo sport, non perdetevelo.

Giochi cavallereschiLa fortezza, famosa scena di battaglia e l’em-

blema del petto eroico di Belgrado, ogni anno ospita un torneo cavalleresco internazionale. Le competizioni riguardano le antiche arti marzia-li, il tiro con armi medievali e l’equitazione. È possibile partecipare, scattare foto con cavalieri e dame e prendere parte ad una pittoresca sfilata di cavalieri.

Caccia e pescaLa zona di Belgrado possiede alcune ricche e

curate riserve di caccia: “Rit”, “Li po vič ka šu ma”, “Tre šnja”... Tra i grandi animali selvatici è pos-sibile cacciare daini, cervi, mufloni, mentre di taglia più piccola, conigli, fagiani, pernici, ocche selvatiche, anatre selvatiche, quaglie e tortore. È inoltre possibile pescare sul Sava e sul Danubio, nelle acque della palude di Pančevo e, come fan-no in molti, anche sul Tamiš e il Tisa. Il partico-lare tesoro della pesca sportiva è rappresentato dal lago di Ada safari.

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31EMOZIONI

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Siete arrivati in una città che ha un’infinità di bar e ristoranti che soddisfano ogni gusto e tasca. I belgradesi amano le loro osterie e ci tengono e ognuna di esse ha i propri clienti abituali. È bello scoprire da soli cosa offre ciascuna di esse, il tipo di pietanze e di bevande, il tipo di musica e il tipo di atmosfera. Ma, se non avete abbastanza tempo per tutto ciò, forse anche i nostri piccoli suggerimenti potranno esservi d’aiuto

Sentirete il fascino di Belgrado del XIX seco-lo, nello “Zna k pi ta nja “(il punto interrogativo), la più antica osteria di Belgrado che si conserva intatta come un tempo. Ancora oggi ci si siede sugli sgabelli e sui divanetti bassi, si gustano gli antichi piatti serbi che vengono serviti alla ma-niera dell’epoca.

È possibile conoscere il cuore dell’antica ed artistica bohème di Belgrado e il suo spirito nelle osterie di Skadarlija. I sapori della cucina serba e di quella internazionale, eterogeneità gastrono-mica dei Balcani, il tutto accompagnato dalla tra-dizionale musica serba, vi aspettano nelle oste-

rie: “Tri še ši ra” (tre capelli), “Ima da na” (ci sono giorni), “Ve li ka Ska dar li ja” (la grande Skadarlija), “Kod dva be la go lu ba” (dalle due colombe bian-che), “Še šir moj” (il mio cappello), “Dva je le na” (due cervi), “Zlat ni bo kal” (il bricco d’oro)...

Nella parte antica di Belgrado, ci sono altret-tante osterie con dei bellissimi giardini: “Pro le će” (la primavera), “Orašac”, “Lo vac” (il cacciatore), “Sokoj”, “Ro man ti ča ri” (i romantici)... Ciascu-na di esse è molto nota tra i belgradesi anche e soprattutto per l’ottimo cibo che viene servito. Nelle osterie “Kalenić”, “Majdan”, “Malo Korzo”... a prezzi molto contenuti potete provare il tipi-co ajvar fatto in casa, il pane caldo con kajmak, arrosti e specialità alla griglia. (Ajvar – una salsa composta principalmente da peperoni, peperon-cini, melanzane e aglio. Kajmak – una specie di crema di formaggio.) I prestigiosi ristoranti in-ternazionali e quelli specializzati in famose cu-

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La magia delle osterie di Belgrado

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cine nazionali sono facilmente riconoscibili. La maggior parte di essi offrono cucina italiana, ma ci sono anche ristoranti greci, spagnoli, cinesi, giapponesi, messicani, indiani, libanesi, dalmati...

In particolare vi consigliamo di provare i ristoranti e le osterie di Zemun: “Ša ran”, “Sent An dre ja”, “No vi sa laš”, “Ve ne ci ja”, “Ža bar”, “Ma le Vil la”... La maggior parte di questi si trova sulla riva del Danubio. Sono famose, tra l’altro, le loro specialità di pesce realizzate secondo le ricette dei vecchi pescatori del Danubio.

Cosa ordinare? Vi presentiamo un possibile punto di partenza.

Per iniziare con una buona acquavite: prugna, albicocca, ginepro, genziana ... Sono ideali per stimolare l’appetito.

L’antipasto tradizionale nei ristoranti di Bel-grado è la proja (pane di farina di granoturco), che viene servita calda con formaggio e kajmak. Se è inverno, ordinate anche un’insalata di cavolo sala-to (tipo crauti). Come antipasto si servono anche lo speck, il prosciutto affumicato, la salsiccia serba,

il collo affumicato. I Pihtije sono un tradizionale antipasto invernale. (Bollire pezzi di carne di ma-iale con le spezie, dopo togliere le ossa e versare il liquido nei contenitori bassi e lasciarlo raffred-dare finché non si solidifica. Spolverare di pepe di Cayenna o di peperoncino o tagliarlo a dadi).

C’è anche il prebranac - un tipo speciale di fagioli grandi con l’aggiunta di cipolle e spezie – va servito freddo come parte dell’antipasto. Se si preferisce il cibo più leggero, vi consigliamo i magri involtini freddi (una massa a base di ci-polle saltate e riso, con l’aggiunta di peperoni, pomodori e prezzemolo, avvolta in foglie di vite o di cavolo). Gli antipasti caldi preferiti dai serbi sono il gibanica e lo zeljanica (la crosta fatta al forno e ripiena di formaggio, kajmak e uova, o con delle erbe finemente affettate).

E se inizierete così, dopo vi si presenteranno da soli. Sia il cibo che il vino.

Sentitevi liberi di fare affidamento sulle rac-comandazioni del vostro anfitrione e sulle de-scrizioni dei menu.

UN BOCCONE ED UN SORSO

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Sono molti e variegati i prodotti che portano l’etichetta “Made in Belgrade”. Molti di essi impressionano i suoi visitatori, come ad esempio, i gastro-oggetti di produzione nazionale, dalla rakija (acquavite) e il vino locale, fino all’ajvar e lo slatko (è una specie di marmellata tradizionale serba) di prugne fatto seguendo le ricette delle nostre nonne e confezionati in imballaggi decorativi. Probabilmente desidererete acquistare alcuni di questi prodotti caratteristici della regione serba. Per esempio, un’acquavite naturale fatta in casa a base di frutta. Li troverete in tutti i supermercati, i mini market o nei negozi specializzati

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Modellato con lo spirito della citt

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Nei negozi “Soko Štark” c’è una vasta gam-ma di prodotti tradizionali a base di ciocco-lato, tra i quali il cioccolato più venduto, il “Naj lep še že lje”, sul retro della copertina por-ta il marchio Made in Belgrade. Alcuni cioc-colatieri di Belgrado – “Ado re”, “Pre mi jer”, “San Ma ri na” – offrono prodotti al cioccolato di qualità superiore.

In Via Balkanska, oltre al dolce orientale će ten-al va, troverete qualche altro negozio artigianale a conduzione familiare che ven-de cappelli, berretti, cravatte o guanti con il marchio di produzione nazionale. Se avete intenzione di acquistare un bel pezzo d’oro, le gioiellerie esclusive della zona “An dre je-vić”, “Đur đe vić”, “Ste fa no vić”(...) si caratteriz-zano per l’alta qualità e un design eccellente.

Siamo sicuri che vi piacerà anche l’ampia selezione proposta dall’industria tessile e della moda nazionale nei negozi “Mo na”, “Afro di ta Mo de Col lec tion”, “Ni ko las”... Il de-sign dell’azienda di maglieria “Ivković”, che lavora la lana, il cotone e il lino, è ispirato a motivi tradizionali serbi. Il marchio “St. George” cura i tagli sobri, combinandoli con tessuti di diverse consistenze.

Un gruppo di giovani designer di Belgra-do ha trasformato le boutique del vecchio centro commerciale “Ču mi će vo so ka če “al Quartiere belgradese di design. Così, in un posto si vendono pezzi unici di vestiario e gioielli, accessori vari di moda e decorazioni per la casa.

MADE IN BELGRADE

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Le nuove generazioni esprimono la loro arte attraverso forme alternative, influenzando così la sensibilità artistica di Belgrado. Gli oggetti del patrimonio industriale di un tempo diventano le roccaforti del nuovo design, della creatività e della cultura urbana. Questo non è né margine, né “realtà ampliata”, ma una delle possibili strade che portano al cuore delle cose

Un’ondata di nuovi artisti lascia il suo viva-ce segno nel ambiente urbano di Belgrado. Mol-ti graffiti e murales di Belgrado ci parlano delle loro competenze e sensibilità, dei loro temi e del-le loro preoccupazioni. I loro messaggi sono in-cisi sull’orizzonte di Belgrado. Se passeggiate per il centro della città fermatevi di fronte ai tre gi-ganteschi murales dipinti sulle facciate dei vecchi edifici, tre lavori impressionanti a firma dell’ar-

tista italiano Valerio Ber-ruti, del polacco M-City e di Blue, pseudonimo di uno dei più famosi muralisti del mondo.

Negli ultimi anni a Belgrado, gli oggetti dell’antico patrimonio industriale sono stati convertiti negli spazi in cui vengono organiz-zate mostre, concerti e spettacoli. I magazzini e i depositi di Savamala ricevono così un nuovo aspetto, diventano roccaforti del nuovo design, di eventi culturali e di un’interessante vita not-turna. Tra le antiche facciate barocche e del pe-riodo della secessione, sulle ampie strade vici-no alla riva del fiume Sava, ora sono posizionati “Ma ga cin “, il centro culturale “Grad “, “Mik ser ku ća “(...), i luoghi della creatività e delle nuove idee della cultura urbana a Belgrado. Anche il “Supermarket” a Dorćol ha un interno molto interessante e dispone di un’offerta molto varie-gata partendo dalla gastronomia, passando per gli indumenti, fino agli articoli da regalo.

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BG Urban Art

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Le strade, i parchi e gli edifici di Belgrado, i suoi castelli, i fiumi e le foreste, la città vecchia e la nuova, hanno dimostrato di essere un’ot-tima scenografia per i film. A volte gli scenari diventavano una parte della città, mentre altre volte era la città stessa a diventare lo scenario. Belgrado ha acquisito la routine ed il potere di immergersi nel personaggio da una stella del cinema. I belgradesi sono talmente abituati a vedere i film che si girano sulle loro strade che durante la prima controllano immediatamente se sono stati ripresi in qualche scena.

A Belgrado c’è anche un’infrastruttura ci-nematografica, che è per giunta supportata da una buona logistica. Nella “Città del Cinema” di Košutnjak, ex “Avala film”, sono stati girati mol-

ti film di successo, sia vecchi sia nuovi. Negli ultimi anni sono stati girati per lo più i tele-film italiani. Anche lo “studio PFI”, costruito di recente poco lontano da Belgrado, offre tutte le comodità necessarie per la realizzazione di moderni progetti cinematografici, incluso di una certa complessità.

Ralph Fiennes, famoso attore e regista, ha lodato più volte l’architettura di Belgrado, una “miscela efficace di classico e moderno”. Dopo aver scelto Belgrado per il suo esordio da re-gista, Coriolanus, è diventato un ospite fre-quente della città. Nel suo recente adattamen-to del dramma di Shakespeare hanno recita-to anche Jessica Chastain, Vanessa Redgrave,

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Be lgrado da protagonista

Da decenni, Belgrado rappresenta una destinazione attraente dove girare i film. È stata l’oggetto di tante realizzazioni, in molte ha recitato altre città, evocando delle epoche antiche o future. Numerosi successi mondiali sono stati creati nella “Città del Cinema” a Košutnjak. I grandi del cinema, perciò, sono passati per Belgrado. Sia in passato, sia oggi

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Gerard Butler (delle cui avventure nei locali notturni di Belgrado ancora si parla)...

Per Belgrado sono passati anche Rachel Weisz (per il film The Brothers Bloom), Guy Pe-arce (Lockout), John Cusack (The Raven), Jes-sica Lange (In Secret)... Hanno attirato molta attenzione del pubblico anche Kevin Costner e Pierce Brosnan. Costner ha visitato Belgrado solo per una settimana, mentre stava giran-do Three Days to Kill, dimostrandosi, tuttavia, ospite molto gradito di tanti ristoranti della città. Per un paio di settimane, Brosnan ha girato alcune scene del thriller The November

Man, per la regia di Roger Donaldson, e ha fat-to amicizia con molti belgradesi.

Oltre ai progetti costosi in cui recitano le grandi star, a Belgrado e dintorni si girano sem-pre più spesso anche progetti cinematografici più modesti: il thriller comico Run, Baby, Run, l’horror Chernobyl Diaries, il film d’azione am-bientato nel Medioevo Ironclad: Battle for Blood e Sword of Vegance... Oltre agli italiani, gli ame-ricani e gli inglesi, Belgrado ha attirato anche il cinema Sudcoreano. Nel film The Tenor-Lirico Spinto, una storia di un famoso cantante d’ope-ra sudcoreano, Belgrado ha recitato Berlino.

LA CITTÀ DEL CINEMA

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Il divertimento è un marchio distintivo della città di Belgrado, tanto di giorno quanto, soprattutto, di notte. Il fascino e l’allegria di belgradesi, lo spirito della città, apertura, musicalità e giocosità, le rive dei suoi fiumi, vari club e bar sull’acqua e sulla terraferma – tutti elementi che rendono la città un luogo profondamente attraente. Pensate sia “la tipica frase fatta da guida turistica di quattro soldi”? Fate un solo tuffo nella vita notturna di Belgrado e ve ne renderete conto

Le zattere sulle rive del Sava e del Danubio of-frono un divertimento che dura tutta la notte al ritmo di tutti i generi musicali. Dalla musica folk, al pop serbo, al rock and roll, fino alla techno e all’elettronica. Le zone principali sono la riva del

Danubio presso l’ex hotel “Jugoslavija”, la riva del Sava dal ponte “Gazela” fino a Ušće e Ada Ciganli-ja. Potrete scegliere facilmente anche senza ricer-care informazioni. Fate una passeggiata, ascoltate la musica, respirate l’atmosfera e gli ospiti sulle zattere e vedrete tutto quello che vi serve per sce-gliere. Ad ogni modo, se avete bisogno di un pic-colo aiuto, eccovi un paio di suggerimenti: i club sulla riva del Danubio sono più “moderni”, quelli sulla sponda del Sava, invece, sono caratterizzati da uno stile più bohème e urbano, mentre ad Ada Ciganlija regna una moderato eclettismo.

Le discoteche della parte antica della città so- no molto diverse per quanto riguarda gli interni, l’atmosfera, per i prezzi e per le regole d’ingres-so. Spesso ospitano musica dal vivo e si possono ascoltare famosi gruppi belgradesi fino all’alba.

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Il divertimento a Belgrado

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Tra questi locali, il club “Underground” è uno di quelli che gode di maggiore reputazione.

Molti luoghi di Belgrado sono stati pensati per gli amanti del jazz, il “Brankov bar”, il “Ptica”, il “Rif”... Il “Tramvaj” è stato nominato due volte club dell’anno di Belgrado. Verificate il perché.

Dopo una festa pazza su una zattera o in un club verso le tre del mattino è consuetudine spo-starsi in uno dei luoghi dove “aspettare l’alba”. In questa festa in attesa dell’alba i belgradesi, esper-ti goditori della vita notturna, saranno sicura-mente lieti di intrattenervi.

IL DIVERTIMENTO

Nel ritmo di Belgrado

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Grandi spettacoli musicali, maestri della musica classica, una vasta selezione di teatro di qualità, opere e balletto, prestigiosi eventi culturali a livello internazionale (BITEF, BEMUS, FEST...), un ricco panorama di locali, tutto ciò a Belgrado si schiuderà dinanzi a voi come un fiore in primavera. Non fatevi scoraggiare dall’imbarazzo della scelta. Sta a voi scegliere come annusarlo

Ogni anno a Belgrado si esibiscono numerose star della musica. Gli spettacoli nel parco Ušće o nella maestosa “Arena di Belgrado” sono evento di spicco in questa parte dell’Europa. A Belgrado, secondo la tradizione, regolarmente ritornano or-chestre filarmoniche mondiali ed artisti come Herbert von Karajan e Zubin Mehta, i can-tanti lirici più acclamati del momento sia nazionali che stranieri, molti jazzisti e grup-pi rock di fama mondiale.

La stagione teatrale a Bel-grado va da ottobre a giugno. Tutti i teatri, circa due dozzi-ne, sono di repertorio. Ogni sera in uno di essi va in scena uno spettacolo diverso, quin-di c’è una vasta scelta. In mol-ti di essi gli spettacoli sono sottotitolati in inglese.Presso il Teatro Nazionale o al “Ma-

dlenianum” si può assistere a spettacoli d’opera o a balletti. Potete scegliere uno dei famosi musical al livello internazionale presso il Teatro di Terazi-je o uno spettacolo avanguardista in scena al “Te-atro Bitef”, dove anticamente sorgeva una chie-sa evangelica. Se visiterete Belgrado a settembre prenotate per tempo il biglietto per il BITEF (Fe-stival Internazionale del Teatro di Belgrado), un evento prestigioso su scala mondiale.

Da circa otto anni, dalla Gran Sala da con-certo di Kolarac si diffondono i suoni più belli della musica classica. Ospita regolarmente le esi-bizioni della Filarmonica di Belgrado. Se siete in città durante l’autunno, non perdetevi uno dei concerti della manifestazioni BEMUS (Cerimo-nie musicali di Belgrado).

LA SCE NA

Nella città dei campioni mondiali ed europei di

pallacanestro, pallavolo, pallanuoto, pallamano, tennis, arti marziali, atletica (...) quasi ogni settimana si può assistere ad un grande evento sportivo. Nell’ “Arena di Belgrado”, nel palazzetto “Pionir”, in alcuni dei tanti centri sportivi e stadi: “Marakana” e il “Partizan”. Belgrado è altresì nota per la sua straordinaria organizzazione di competizioni sportive per gli atleti, tifosi, delegazioni ufficiali, giornalisti. Una vera e propria metropoli sportiva

Gli spettacoli sportivi

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In ogni sport, e nel calcio in particolare, è celebre il “derby eterno” tra lo “Zvezda” (Stella Rossa) e il “Partizan”. A Belgrado esistono, tutta-via, anche altre squadre che giocano nella massi-ma serie, come il “Čukarički” di Banovo Brdo, il “Rad” di Banjica, l’OFK “Beograd” di Karabur-ma e il “Voždovac”...

I tifosi belgradesi sono noti in tutta Europa per essere i più calorosi e cre-ativi in quanto a coreografie, canti ed esultanze. Ogni medaglia euro-pea e mondiale vinta dagli atleti serbi viene celebrata con feste spettacolari di fronte all’Assem-blea di Belgrado.

Molte stelle dello sport interna-zionale sono nate a Belgrado o vi ci sono trasferite. Così, per le strade della capitale serba potrete incon-trare Novak Đoković, andare al caffè-ristorante “Novak”, fondato dalla sua famiglia, potete parla-re, tra gli altri, con Vlade Divac o Željko Obradović, Milorad Čavić o Svetlana Kitić, Jasna Šekarić o Filip Filipović...

Se durante il vostro sog-giorno a Belgrado è prevista una grande competizione spor-tiva, il derby o la celebrazione di uno straordinario risultato sporti-vo, non ve lo perdete. Si tratta di spet-tacoli che vanno ben oltre i confini dello

sport e che restano im-pressi nella memoria per sempre.

LO SPIRITO DEL GIOCO

A Belgrado è facile incontrare anche quei belgradesi che hanno raggiunto le vette del mondo. Quelli che ne sono originari, o che l’hanno scelta come loro città. Se si vuole veramente capire Belgrado, studiatevi Novak Đo ko vi ć. Lui è uno delle migliori espressioni ed il simbolo vivente di questa città

Ricordate i momenti critici della pallacanestro incredibilmente risolti da Sa ša Đor đe vić? O avete mai visto i film di Emir Kusturica, imbevuti di rea-lismo magico e liberatorio? Vi incantavano le gioca-te di Vlade Divac, uno dei primi europei ad imporsi nell’NBA? Siete mai stati ad un concerto di Stefan Milenković, virtuoso del violino? (...)

I simboli viventi di Be lgrado

Mentre siete a Belgrado, potrebbe capitar-vi facilmente di incontrare uno di loro: nei caf-fè-ristoranti, ad una prima di cinema o teatro, ad un concerto o in un night club. (E a molti altri di quel livello che qui non possiamo nemmeno menzionare.) Sono qui nella loro città, non con-ta se ci sono nati o – loro sanno perché - deciso

di vivere proprio qui. Non importa quanto li ab-biate rispettati prima, perché dopo averli incon-trati li rispetterete ancora di più. Vi conquisterà quell’incantevole semplicità, così tipica di Bel-grado. Un tempo è stata la città ad influenzare loro, oggi sono loro ad influenzare la città. I bel-gradesi sono profondamente orgogliosi di loro.

Editore: Organizzazione turistica di Belgrado, Francuska 24, www.tob.co.rs • Per l’editore: Miodrag Popović, direttore • Progetto grafico, impaginazione e produzione: “Princip Pres”, Belgrado, Cetinjska 6, www.nacio-nalnarevija.com • Testo: “Rivista Nazionale” • Foto: Archivi TOB e “Prin cip Pre s”, L’Archivio dell’Accademia delle Arti e la Scuola di Design di Belgrado, Dietmar Denger, Evan Baker, Branko Jovanović, l’Archivio della galleria “Montmartre”, Jana Vidojković, Dragan Galić, Marija Vuković, Jovana Marković, Zoran Rašić, Maja Grčić, Jelena Siljanović, Tamara Antonović, Nikola Milović, Žikica Jovanović, Željko Sinobad • Traduzione: “Globe Translations” • Stampa: “Birograf Comp”, Belgrado • Tiratura: 1000 • Belgrado, 2015.© Copyright: “Princip Pres” ISBN 978-86-7708-250-5, COBISS.SR-ID 217817868