30 dicembre Ore 8.30: Celebrazione ecumenica

l . ACCLAMAZIONE DI LODE

scorrevole M.: L Lasagna

A 1 opp.2,3 v.p.

o- gni

tem- po, o- ra_e sem-pre e nei se - co-Ii dei

se co- li . A - men! A men!

2. SALUTO E MONIZIONE

G. Grazia, amore e pace dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo siano con voi.

T. E con il tuo spirito.

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G. Esortati dal Sommo Pontefice, che vive l'ansia della ricomposi­zione dell'unità cristiana e della concordia fra le grandi religioni del mondo, ci raccogliamo in preghiera. Lo Spirito di Dio, che scese a Pentecoste sulla Chiesa nascente raccolta in preghiera attorno a Maria, la Madre di Gesù, e riunì i linguaggi della fami­glia umana, sia presente in mezzo a noi, arante in noi.

T. Re celeste, Consolatore, Spirito di verità, che sei dovunque e tutto riempi, tesoro di beni, datore di vita! Vieni, abita in noi: purificaci da ogni macchia e salva, o Buono, le anime nostre!

3. CANTO DEL «VENI, SANCTE SPIRITUS»

In ginocchio. Tra Coro e Assemblea viene cantata la sequenza medievale allo Spirito Santo.

1 ~ J 1~ l J~ n J 3 l J~ l ;, ~P sm l J l l. Ve- ni San- cte Spi - ri- tus, Et e - mi t- te cae - li - tus, 2. Ve- ni pa- ter pau - pe-rum, Ve- ni da- tor mu - ne- rum,

I~;;.PlSJ;J jii.Pp p p o p P1

Lu- cis tu- ae ra di-um. 3. Con- so- la- tor o - pti- me, Ve- ni lu- men cor - di-um. 4. In la- bo- re re - qui- es,

1 ~ P J~ 0 ; a J~ J l l ;; n w no J 3 j 11 Dul-cis ho- spesa- ni-mae, Dul-ce re- fri-ge - ri-um. In ae- stu te m- pe - ri - es, In fle- tu so- la - ti- um.

l~ p p o p u p j ) J1 J J~ )' ); J 5 O lux be -6: Si-ne tu -

a - tis -o nu -

si- ma, Re - p le cor- dis in - ti - ma, mi- ne, N i - hil est in ho- mi- ne,

l~ J l ~p ) l J J 1 ) J ...

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o- rum fi-de hil est in no

li - um. xi- um.

7. La- va quod 8. Fle- cte quod

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1@ p 0 JÌ ~l JÌ; JJ i' tl :n J l J; J J1 J est sor - di- dum, Ri-ga quod est a - ri- dum, Sa-na quod est est ri - gi- dum, Fo- ve quod est fri - gi- dum, Re- ge quod est

J i

sau- ci- um. de- vi- um.

9. Da tu - is fi - de - li- bus, In Te con -IO. Da vir - tu - tis me- ri- tum, Da sa- lu -

l ~ J~ :P l J 1 ) J5 ) ; ;t~ } J i Il J J J J J Il fi-den-ti- bus, Sa- crum sep- te - na- ri- um. A - men. tis e - xi- tum, Da pe - ren- ne gau- di - um.

Veni, Sancte Spiritus, et emitte cae l itus lucis tuae radium.

Veni, pater pauperum, veni, dator munerum, veni, lumen cordium.

Consolator optime, dulcis hospes animae, dulce refrigerium.

In labore requies, in aestu temperies, in fletu solacium.

O lux beatissima, reple cordis intima tuorum fidelium.

Sine tuo numine, nihil est in homine, nihil est innoxium.

Lava quod est sordidum, riga quod est aridum, sana quod est saucium.

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Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto.

O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza, nulla è nell'uomo, nulla è senza colpa.

Lava ciò che è sordido, ·bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.

Flecte quod est rigidum, fove quod est frigidum, rege quod est devium.

Da tuis fidelibus, in te confidentibus, sacrum septenarium.

Da virtutis meritum, da salutis exitum, da perenne gaudium. Amen.

Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò ch'è sviato.

Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen.

Dopo il canto del <<Veni, Sancte Spiritus», tutti si siedono per l'ascolto delle letture.

4. PRIMA LETIURA

L. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8,14-27)

Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se vera­mente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento pre­sente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà esser rivelata in noi.

La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la spe­ranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'ado­zione a figli, la redenzione del nostro corpo. Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più

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speranza; infatti , ciò che uno già vede, come potrebbe ancora spe­rarlo? Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.

Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debo­lezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente do­mandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desi­deri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.

Parola di Dio.

T. Rendiamo grazie a Dio.

5. SALMO RESPONSORIALE (Salmo 99)

Rit. Venite alla casa di Dio, con gioia lodiamo il suo nome.

Rit. Ve - ni - te_al - la Ca - sa di Di - o;.--- con quasi salmodiando

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gio - ia lo - dia-mo_il suo no - me. l. Ac- eia-

EJ EJ EJ l r r l ma - te_al Si-gno-re da_ o-gni ter- ra; al Si -

u w J 11il J l gno - re ser-vi- te con le - ti - zi - a.--- En -

EJ tra- te in- nan- zi a Lui con e - sul - tan za.

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l . Acclamate il Signore da ogni terra; al Signore servite con letizia. Entrate inanzi a lui con esultanza.

2. Giubilanti venite alle sue porte e con canti di gioia alla sua casa; il nome suo lodate e benedite.

3. Poiché buono è il Signore nostro Dio, in eterno la sua misericordia, nei secoli trionfa l'amore suo fedele.

5. SECONDA LETIURA

L. Dai discorsi di san Bernardo, abate.

Possa Cristo lasciare alla sua sposa, la Chiesa, la sua veste in ere­dità, un abitito multicolore, senza cuciture e senza trama, da capo a piedi: multicolore a causa dei vari aspetti della sua vita, senza trama per l'indivisibile unità del suo indistruttibile amore. "Chi mi separerà dall'amore di Cristo?" (Rm 8,35).

Ascolta in qual modo è multicolore. "Vi sono diversi doni, ma uno solo è lo Spirito; vi sono vari modi di servire, ma uno solo è il Signore" (l Cor 12,4-5). Avendo così enumerato i diversi doni della grazia come i vari colori di un abito, che lo rendono multico­lore, per provare che esso è senza cuciture né trama da capo a piedi, l'Apostolo aggiunge: "Tutti questi doni vengono dall'unico e medesimo Spirito. Egli li distribuisce a ciascuno come vuole" (l Cor 12,11). "L'amore è stato riversato nei nostri cuori per opera dello Spirito Santo, che ci è stato donato" (Rm 5,5). Dunque, non lasciate che l'abito sia diviso, ma sia tutto assegnato alla Chiesa, per diritto di eredità, come fu scritto di lei: "Sta la regina alla tua destra, in abiti regali, circondata dalla diversità" (Sal 44, 10). In tal modo varie persone ricevono vari doni, o l'uno o l'altro, senza distinzioni di lingua, sesso, età e condizione, dovunque e sempre.

6. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 121)

Rit. Esultai quando mi dissero: "Andiamo alla casa del Signore!".

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M.: Mario Saccardo

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; lP l r p D p l F J11~ Rit. E - sul - t a quan-do mi dis- se- ro: an -

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dia- mo al - la ca - sa del Si gno re.

l. Ed ora stanno i nostri piedi alle tue porte, o Gerusalemme. Là sono salite le tribù, le tribù d'Israele.

2. Chiedete pace per Gerusalemme, sia sicuro chi ti ama: sia pace nelle tue mura, sicurezza nel tuoi baluardi.

3. Per amore dei fratelli e dei vicini io dirò: In te sia pace! Per la casa del Signore io vo' cercando il tuo bene.

7. TERZA LETIURA

L Dalla Lettera enciclica Ut unum sint di Giovanni Paolo II, papa. (nn. 100.1 02).

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Il Concilio è il grande inizio- come l'Avvento-, di quell'itinera­rio che ci conduce alle soglie del Terzo Millennio. Non vi è dub­bio che lo Spirito Santo agisca nell'opera di ricomposizione dell'unità dei cristiani e che stia conducendo la Chiesa verso la piena realizzazione del disegno del Padre, in conformità alla volontà di Cristo, espressa con tanto accorato vigore nella pre­ghiera che, secondo il quarto Vangelo, le sue labbra pronunciano nel momento in cui Egli s'avvia verso il dramma salvifico della sua Pasqua. Così come allora, anche oggi Cristo chiede che uno slancio nuovo ravvivi l'impegno di ciascuno per la comunione piena e visibile ...

La potenza dello Spirito di Dio fa crescere ed edifica la Chiesa attra­verso i secoli. Volgendo lo sguardo al nuovo millennio, la Chiesa domanda allo Spirito la grazia di rafforzare la sua propria unità e di farla crescere verso la piena comunione con gli altri cristiani.

Come ottenerlo? In primo luogo con la preghiera. La preghiera dovrebbe sempre farsi carico di quell'inquietudine che è anelito verso l'unità, e perciò una delle forme necessarie dell'amore che nutriamo per Cristo e per il Padre ricco di misericordia. La pre­ghiera deve avere la priorità in questo cammino che intraprendia­mo con gli altri cristiani verso il nuovo millennio. Come ottener­lo? Con l'azione di grazie, perché non ci presentiamo a mani vuote a questo appuntamento: «Anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza [ ... ] e intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili» (Rm 8,26), per disporci a chiedere a Dio quello di cui abbiamo bisogno. Come ottenerlo? Con la speranza nello Spirito, che sa allontanare da noi gli spettri del passato e le memorie dolorose della separazione; Egli sa concederci lucidità, forza e coraggio per intraprendere i passi necessari, in modo che il nostro impegno sia sempre più autentico.

E se volessimo chiederci se tutto ciò è possibile, la risposta sareb­be sempre: sì. La stessa risposta udita da Maria di Nazaret, perché nulla è impossibile a Dio.

8. INVOCAZIONE ALLO SPIRITO DI DIO

Tutti si inginocchiano, per la preghiera supplice allo Spirito Santo, che il Papa ha composto per il secondo anno di preparazione al Grande Giubileo del 2000. Il ritor­nello: «Vieni, Spirito creatore>>, viene cantato dall'Assemblea a modo di canone; le petizioni del Papa vengono proclamate da un Lettore e concluse dalla Guida.

Rit. Vieni, Spirito Creatore: vieni, vieni!

Vie-ni Spi-ri-to ere

vie- ni, Spi- ri - to ere

a - to - re, vie- ni vie - n i,

a- to- re, vie - ni, vie- ni!

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L. Spirito creatore, arcano artefice del Regno, con la forza dei tuoi santi doni guida la Chiesa a varcare con coraggio la soglia del nuovo millennio, per portare alle generazioni che verranno la luce della Parola che salva.

L. Spirito di santità, soffio divino che muove il cosmo, vieni e rinnova il volto della terra. Suscita nei cristiani il desiderio dell'unità piena, per essere efficacemente nel mondo segno e strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano.

L. Spirito di comunione, anima e sostegno della Chiesa, fa' che la ricchezza dei carismi e ministeri contribuisca all'unità del Corpo di Cristo; fa' che laici, consacrati e ministri ordinati concorrano insieme ad edificare l'unico Regno di Dio.

L. Spirito di sapienza, che tocchi le menti e i cuori, orienta il cammino della scienza e della tecnica al servizio della vita, della giustizia, della pace. Rendi fecondo il dialogo con chi appartiene ad altre religioni, fa' che le diverse culture si aprano ai valori del Vangelo.

L. Spirito di vita, per la cui opera il Verbo si è fatto carne nel seno della Vergine, Donna del silenzio e dell'ascolto, rendici docili ai suggerimenti del tuo amore, e pronti sempre ad accogliere i segni dei tempi che Tu poni sulle vie della storia.

G. A te, Spirito d'amore, con il Padre onnipotente e il Figlio unigenito, sia lode onore e gloria nei secoli senza fine.

Assemblea

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9. CANTO ALLA VERGINE

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O fervente avvocata, o muro inespugnabile dei fedeli, o fonte di misericordia, o rifugio del mondo,

a te incessantemente gridiamo: Signora, Madre di Dio, previeni le nostre suppliche e liberaci dai pericoli, o sola Benedetta!

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