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Ore 17.00: Celebrazione dell'Inno Akathistos L'Inno Akathistos è il capolavoro innografico della Chiesa universale, compendio arante della fede cristologico-mariana definita ad Efeso e a Calcedonia. È un testo di rara bellezza e di precisione teologica, espressa attraverso asserzioni esatte e immagini affascinanti, tratte dalla sacra Scrittura e dal creato. Celebra il «mistero» della Vergine Madre nel contesto della storia di salvezza che Dio ha operato e opera in Cristo e nella Chiesa. La Chiesa bizantina ortodossa lo ritiene come tessera della sua retta fede nella semprevergine Madre di Dio; ne ha istituito una festa speciale il quinto sabato di quaresima (che precede le Palme), ed è ovunque invalso l'uso di celebrarne una sezione innografica nei primi quattro sabati di quaresima. Noi lo celebriamo quest'anno come vertice del cammino introspettivo della figura di Maria nel mistero della salvezza umana, maturato nei primi cinque secoli dell'èra cristiana. Lo contestualizziamo - come del resto fa la liturgia bizantina - con salmi, letture e canti, ma entro l'ambito di una normale celebrazione. l. CANTO D'APERTURA È giusto davvero (èil;t<)v Ècrnv) M.: L. Lasagna r E' giu sto dav - ve - ro can - tar ti be- a- ta, o Ver gi - ne Ma - dre: la sem - pre be - r r J1r r u a 1J J F J a1 a - t a la tut ta_il - li - ba - ta, la Ma - dre di l :o> J J J * Il= i r i 1 Di o! Tu de-gna d'o - no re 55

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Ore 17.00: Celebrazione dell'Inno Akathistos

L'Inno Akathistos è il capolavoro innografico della Chiesa universale, compendio arante della fede cristologico-mariana definita ad Efeso e a Calcedonia. È un testo di rara bellezza e di precisione teologica, espressa attraverso asserzioni esatte e immagini affascinanti, tratte dalla sacra Scrittura e dal creato. Celebra il «mistero» della Vergine Madre nel contesto della storia di salvezza che Dio ha operato e opera in Cristo e nella Chiesa. La Chiesa bizantina ortodossa lo ritiene come tessera della sua retta fede nella semprevergine Madre di Dio; ne ha istituito una festa speciale il quinto sabato di quaresima (che precede le Palme), ed è ovunque invalso l'uso di celebrarne una sezione innografica nei primi quattro sabati di quaresima. Noi lo celebriamo quest'anno come vertice del cammino introspettivo della figura di Maria nel mistero della salvezza umana, maturato nei primi cinque secoli dell'èra cristiana. Lo contestualizziamo - come del resto fa la liturgia bizantina - con salmi, letture e canti, ma entro l'ambito di una normale celebrazione.

l. CANTO D'APERTURA

È giusto davvero (èil;t<)v Ècrnv)

M.: L. Lasagna

r E' giu sto dav - ve - ro can - tar ti be-

a- ta, o Ver gi - ne Ma - dre: la sem - pre be -

1t~ r r J1r r u a 1J J ·~1u F J a 1 a - t a la tut ta_il - li - ba - ta, la Ma - dre di

l t~ :o>

J J J * Il= i r i ~ 1 r~ ~ Di o! Tu de-gna d'o - no re

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l ~ ~ ~- ~. ~ ~ l# i J f ' l p + * + l ~ ~: l pm det Se- ra ft m, Tu de- gna dt glo- ria

più dei Che- ru bi-ni, in - tat- ta por - ta sti

~~~ ~ ~ ~ - ~ ~J w r l P~ P~ ~ ~ nel grem- bo_il Dto ~r - bo: Te Ma-dre di

1 ~ ~ ~ ~ r ~ 1 r t t 1 ~-=:tj n 1? 1

Di o con can - ti_e - sal - tiam!

È giusto davvero - cantarti beata, o Vergine Madre:

la sempre beata - la tutta illibata, la Madre di Dio!

Tu degna d'onore - più dei Serafini, Tu degna di gloria- più dei Cherubini, intatta portasti - nel grembo il Dio Verbo: Te Madre di Dio- con canti esaltiamo!

2. SALUTO E MONIZIONE

tiam!

G . Benedetto il regno del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

T. A - men!

T. Amen.

56

G. Celebriamo con gioia le prime due sezioni e l'ultima dell'Inno Akathistos, in comunione d'amore e di lode con i nostri fratelli ortodossi, professando oggi la fede che i grandi Padri della Chie­sa ci hanno trasmesso: poiché essi, in quest'inno che compendia celebrando la cristologia e la mariologia che i due ma,ssimi concili di Efeso e di Calcedonia hanno ratificato e definito. E la gioia dei Padri che discende nei figli; è la loro venerazione profonda della Theotokos che noi riviviamo questa sera. Perché il mistero ineffa­bile del Verbo incarnato, che si prolunga attraverso la Chiesa e si dilata sugli orizzonti della storia e del tempo, per recare a tutti universale salvezza, trova la sua radice nella Madre-Vergine, che rimane garanzia della verità, fondamento del Dono che discende dall'alto, risposta intatta e fedele della creatura, che con la sua vita immacolata e la sua libera adesione di fede si apre ad acco­gliere Colui che è vero Dio e si fa vero uomo.

3. SALMODIA Dal Salmo 95

Ant. Ecco l'Ancella del Signore: mi avvenga secondo la tua parola.' M.: F.M. Rigobello

J IJ. Ant. Ec - co l'an - cel - la del Si - gno - re: mi av-

1 r * 11

ven - ga se - con - do la tu - a pa - ro - la!

Versetti

~~-~ r 9 J r l r 9 r

l.Can- tate_al Si - gnore_un canto nuo-vo.

I~*D Il C) J J J J Il

O_terra tutta_ cantate al Si - gno- re.

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l. Cantate al Signore un canto nuovo, o terra tutta cantate al Signore. Ant.

2. Cantate, benedite il suo nome; annunciate da giorno a giorno la sua salvezza. Ant.

3. Raccontate tra i popoli la sua gloria: in tutte le nazioni i suoi prodigi. An t.

4. Grande è il Signore e da lodare molto, terribile sopra tutti gli dèi. Ant.

5. Maestà e bellezza al suo volto, potenza e onore nel suo santuario. Ant.

4. CANTO DELL'AKATHISTOS (prima sezione: stanze 1-6)

Il canto dell'Akathistos si alterna tra Coro, Solista e Assemblea. La parte narrativa che precede gli Ave e l'Alleluia viene declamata da due Lettori. Tutti lo cantano «in piedi)), come dice lo stesso titolo di «a-kathistOS)), non-seduti.

l

L. n più eccelso degli Angeli * fu mandato dal cielo per dir «Ave» alla Madre di Dio.

58

Al suo incorporeo saluto * vedendoti in Lei fatto uomo, Signore, in estasi stette, acclamando la Madre così:

A-ve, per Te la gio- ia ri - plen- de; A- ve, per

Te_il do-lo- re s'e - stin- gue. A- ve, sal - vez-za di_A-da- mo ca-

du-to; A-ve, ri· scat-to delpian-to di E-va.

A-ve, Tu vet-ta su-bli-me a_u-mano_in-tel- let-to;-

A-ve,Tu_!bis-so pro-fon-do a-gli_oc-chi de·gli_Ange· li.

l t ~bmfr E E r r r l E E E F E F l L~ 71 A- ve, in Te fu_e- le - va- to il tro-no del Re;--

~t~bt EF Wl r E F ffi llìJJ'lHiq9i A-ve, Tu por-ti Co-lui che_il tut-to so-stie-ne.-

a 2 voci

1t1 r 1 r ~ ~ l r ~ ~ t ~ '

A - ve, o stel - la che_il So - le pre - cor - ri;

ltj t f;} f ~ ' ~t ~:t ~ ~ '

'

A - ve, per Te si rin - no - va_il ere - a - to;

t~ meno J E f

J J r t r1 p

to - re_è bam - bi - no. A - ve, per Te_il Cre - a

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l'l ~ f>- >- - l

~ l l

A - ve, Ver - gi - ne_e Spo 1'\ ~ f>- >- - l

~ l

A - ve, Ver - gl - ne_ e Spo

1'1 ~ >- >- a l

~ A - ve, Ver gi - Spo - ne_e

l'l ~ ì ì l r ..., l

~ l l l l l l A - ve, er - g i - _e Spo ne

2 L. Ben sapeva Maria ~' d'esser Vergine sacra

e così a Gabriele diceva:

l - sa!

l

- sa!

(.\

sa!

t:j\

l - l sa.

«Il tuo singolare messaggio* all'anima mia incomprensibile appare:

.

.

da grembo di vergine un parto predici, esclamando: Alleluia! ».

l'l ~ mosso . f'_ l 1 l 1 l l

l l

Al - le

~ l • l

' l l l

l'l ~ i a! Al - le - lu -

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l l lu - ia,al

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i a! >-

3

L. Desiava la Vergine 1' di capire il mistero

e al nunzio divino chiedeva: «Potrà il verginale mio seno 1

' mai dare alla luce un bambino? Dimmelo! ». E Quei riverente acclamandola disse così:

andante moderato

t4- i ~'J;J A-ve,

l J J_jl Tu gui-da_al su- per- no si- glio;-con

3 ....---~

J~\ J J j A-ve, Tu mi - ste- ro,--

3

p l f r Tu_il pri- mo pro - di - gio di Cri- sto;

A-ve,

3 3 ...------.. ...------.. ~ l

p l J J J J j J l J~Jì j l =~·b com-pen-dio di sue ve - ri - tà.-

3 3 3 3 p ~~~~

141h ~3 ilJ.PI J n JJ J iF l JJ !J'I A-ve, o sca-la ce-le-ste che sce-se l'E- ter-no;

t4 ~~·~. "r r J11 rtJ rtJ EU 1 U:rr' 1

A - ve, o pon-te che por- ti gli uo- mi- ni_al cie-lo.

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~ l :t ~ .-----L-._ .-----L-._ l ~ zt ~ r p l F J J J J J J J J l J J. 'l A- ve, dai co - ri ce - le - sti can - ta - to por - ten - to;

~l ~ ~ 3 ~ l ~\ DF p l F J J J J fJ J l J DJ A- ve, dal- l'or- de_in-fer- na -li_ e- se- era- to fla- gel-lo.

A - ve, la Lu- ce_i- nef - fa - bi - le_hai da - to;

A - ve, la scten- za dei dot - ti tra - scen - di;

~~-, r f J J J l J J J ) J), l l: ( r

kn -r J p p

A- ve, al cuor dei ere - ti ri splen - di.

Ver - gi - ne_e Spo sa!

A ve, Ver - gi - ne_e Spo sa!

62

1\. lo! >- >- - l f.',

v-w 71. ~ ~

~ A l

Ver - gi - ne_e Spo sa! - ve,

1\. lo! ì ì l .., l lì'

~ l l l l l l l A - ve er - g i- ne e s o p sa!

4 L. La Virtù dell'Altissimo * adombrò e rese Madre

la Vergine ignara di nozze: quel seno, fecondo dall'alto, '< divenne qual campo ubertoso per tutti, che vogliono coglier salvezza cantando così: Alleluia!

a l, opp. 3 v.p. 1\. ~ mosso l' l l l l l

IT -,; ~ '-'ll

~ l l l l l l

l ,u. Al - le lu - ia,al - le - lu

• .. .. >- >- >-

1\. lo! l " l l l l IT -,; --n!'l '-'ll

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_l _l ia! Al - le - lu - i a, al - le - lu i a!

>- >- >-

..J v .. 5

L. Con in grembo il Signore * premurosa Maria ascese e parlò a Elisabetta. Il piccolo in seno alla madre * sentì il verginale saluto, esultò, e balzando di gioia cantava alla Madre di Dio:

-

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a2v.

in 2 mod.

l ~ • g" J J .P l W J J J l ' l J ] J. J. ~~'1 ~ 1 r ~ ~ 1 ~ ~ ~ t ~ ·

A - ve, di sup - pli· che_in - cen- so gra- di - to;

1 ~ • t f ? r r ~~ ~t r J t ~ · 1

~~Jiff l j' i l1-~ {i ~d mi-d/ · 1

A - ve, o tral - cio di san - to Ger - mo - glio;

l~. J_ j lli J J J f J J l ~- J. ' l A - ve, o ra - mo di Frut- to_il - li - ba - to.

l~ tdf· J .Pi r E r E E F l r· ( l A - ve, col - ti - vi_il di - vi - no Cul - to - re;

~~· T a lll a J J r J J 1 J J A - ve, de - men - za di Dio ver - so l'uo - mo;

A - ve, dài vi - ta_al-1' Au · tor del - la vi - t a.

I~Pj_ W llV J Jll W J J O p IJ l'l A - ve, Tu caro - po che frut-ti ric- chis- si- me gra- zie;

1\ ~ _f:=o- :=o- •

~ l l

A - ve, Ver - gi - ne_e Spo - sa! -!_ • cresc. -4 -j 1.. ~ ,

l@ r· r pii~ .PicrJ cr3 lr··l 1 ~ _f:=o- :=o- - _l •

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A - ve, Tu men - sa che por- ti pie-nez- za di do- ni. A - ve, Ver - gi - ne_e Spo - sa!

l ~ l p J a llV J .P l W J J tJ 0 IJ a.' l 11 ~ _l (.'\, :=o- :=o-

lL .A

A - ve, un p a - sco-lo_a- me - no tu fai ger- m o - glia- re;

1 ~ " T' J lli r· a lli a a J a a m 1 J N ~ ~

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Ver - gi - ne_e Spo sa! - ve,

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A - ve, un pro n - t o ri - fu- gio p re- p a- ri_ai fe - de- li. ...u:r\. ~IL

l l l l ~ l l l A - ve, er - gi - ne_e Spo - sa!

64 65

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6 L. Con il cuore in tumulto * fra pensieri contrari

il savio Giuseppe ondeggiava: tuttora mirandoti intatta * sospetta segreti sponsali, o Illibata! Quando Madre ti seppe da Spirito Santo, esclamò: Alleluia!

a l, opp. 3 v.p. 1 ~mosso ~ l l l l l

~ l T T l l

l ~ Al - le - lu - ia,al - le

~ ... l ~ l .. l l

~ l l l l ::o- b-

l ~ i a! Al - le - lu - ia,al - le - lu

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5. LETTIJRA BIBOLICA

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l - lu -

... l

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ia! =

Terminata la prima sezione dell'Akathistos, tutti siedono per l'ascolto del Profeta, che preannuncia la gioia della venuta di Dio sulla terra.

L. Dal libro del profeta Isaia 9, 1-3.5-6

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n popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse.

Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete

e come si esulta quando si spartisce la preda. Poiché tu, come al tempo di Madian, hai spezzato il giogo che l'opprimeva, la sbarra sulle sue spalle e il bastone dell'aguzzino.

Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: "Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace"; grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre; questo farà lo zelo del Signore.

Parola di Dio.

T. Rendiamo grazie a Dio .

6. CANTO DELL'AKATHISTOS (stanze 7-12)

Dopo una breve pausa meditativa, tutti si alzano per il canto della sezione seconda dell'Inno, che celebra la nascita del Signore, l'Adorazione dei pastori e dei magi, la fuga in Egitto, l'incontro con Simeone.

7

L. I pastori sentirono * i concenti degli Angeli al Cristo disceso tra noi. Correndo a vedere il Pastore, * lo mirano come agnellino innocente nutrirsi alla Vergine in seno, cui innalzano il canto:

Co.Ave, o Madre all'Agnello-Pastore; Ave, recinto di gregge fedele.

Ave, difendi da fiere maligne; Ave, Tu apri le porte del cielo.

Ave, per Te con la terra * esultano i cieli; Ave, per Te con i cieli * tripudia la terra.

Ave, Tu sei degli Apostoli * la voce perenne; Ave, dei Martiri sei* l'indomito ardire.

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Ave, sostegno possente di fede; Ave, vessillo splendente di grazia.

Ave, per Te fu spogliato l'inferno; Ave, Per Te ci vestimmo di gloria.

T. Ave, Vergine e Sposa!

8

L. Osservando la stella'~ che guidava all'Eterno ne seguirono i Magi il fulgore. Fu loro sicura lucerna * andando a cercare il Possente, il Signore. Al Dio irraggiungibile giunti, l' acclaman beati:

T. Alleluia!

9

L. Contemplarono i Magi sulle braccia materne l'Artefice sommo dell'uomo. Sapendo ch'Egli era il Signore pur sotto l'aspetto di servo, premurosi gli porsero i doni dicendo alla Madre beata:

Co. Ave, o Madre dell'Astro perenne; Ave, aurora di mistico giorno.

Ave, fucine d'errori tu spegni; Ave, splendendo conduci al Dio vero.

Ave, l'odioso tiranno* sbalzasti dal trono; Ave, Tu il Cristo ci doni * clemente Signore.

Ave, sei Tu che riscatti* dai riti crudeli; Ave, sei Tu che ci salvi* dall'òpre di fango.

Ave, Tu il culto distruggi del fuoco; Ave, Tu estingui la fiamma dei vizi. Ave, Tu guida di scienza ai credenti; Ave, Tu gioia di tutte le genti.

T. Ave, Vergine e Sposa!

68

10

L. Banditori di Dio * diventarono i Magi sulla via del loro ritorno. Compirono il tuo vaticinio * e Te predicavano, o Cristo, a tutti, noncuranti d'Erode, lo stolto, incapace a cantare:

T. Alleluia!

11 L. Irradiando all'Egitto * lo splendore del vero,

dell'errore scacciasti la tenebra: ché gl'idoli allora, o Signore, * fiaccati da forza divina, caddero; e gli uomini, salvi, acclamavan la Madre di Dio:

Co. Ave, riscossa del genere umano; Ave, disfatta del regno d'inferno.

Ave, Tu inganno ed errore calpesti; Ave, degl'idoli sveli la frode.

Ave, Tu mare che inghiotti-:, il gran Faraone; Ave, Tu roccia che effondi *le Acque di Vita.

Ave, colonna di fuoco '~ che guidi nel buio; Ave, riparo del mondo * più ampio che nube.

Ave, datrice di manna celeste; Ave, ministra di sante delizie.

Ave, Tu mistica terra promessa; Ave, sorgente di latte e di miele.

T. Ave, Vergine e Sposa!

12 L. Stava già per lasciare * questo mondo fallace

Simeone, ispirato vegliardo. Qual pargolo a lui fosti dato * ma in Te riconobbe il Signore perfetto, e ammirando stupito * l'eterna sapienza esclamò:

T. Alleluia!

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7. LETTURA PATRISTICA

Tutti siedono. Viene letta una pagina dai discorsi di s. Agostino, che commenta l'adorazione dei pastori e la riflessione sapiente di Maria, che fa l'esegesi degli even­ti illuminandoli con le profezie e le parole che aveva udito dall'angelo.

L. Dai discorsi di sant'Agostino, vescovo.

70

«Dissero perciò i pastori tra loro: Andiamo fino a Betlemme» (Le 2, 15). Abbandoniamo il tempio deserto e rechiamoci fino a Betlemme e «vediamo questa parola che si è avverata». Davvero quasi attenti alla terminologia, non hanno detto: Vediamo il fan­ciullo; vediamo che cosa si dice; ma vediamo la parola che si è compiuta. «In principio era il Verbo» (Gv l, l); e: «il Verbo si è fatto carne» (Gv l, 14). Vediamo che cosa si è fatto per noi il Verbo che da sempre esiste.

<<E si affrettarono». L'ardore dell'animo e il desiderio mettevano le ali ai piedi. Non potevano correre con tale velocità da soddisfa­re la mente che bramava di vedere. «E si affrettarono». Siccome correvano con grande ardore, trovarono quello che cercavano. «Trovarono Maria e Giuseppe «Trovarono Maria e Giuseppe e il bambino posto nel presepe». Vedendolo, capirono la parola che era stata detta loro del bambino. «Maria da parte sua conservava tutte queste parole e le meditava nel suo cuore» (Le 2, 17-19).

Che cosa significa il termine: «meditava»? Vuol dire: custodire nel proprio cuore; considerare nel proprio cuore; imprimerlo dentro di sé. Qualcuno spiega: Meditava nel proprio cuore per­ché era santa e aveva letto le Sacre Scritture e conosceva i profe­ti; ricordava che l'angelo Gabriele le aveva ripetuto le cose che sono state dette dai profeti. Meditando nel suo cuore, si rendeva conto che le cose lette si accordavano con le parole dell'angelo: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra; perciò il santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio» (Le l, 35). Ciò che Gabriele aveva detto, era stato già predetto da Isaia: «Ecco la Vergine concepirà e partorirà» (Is 7, 14). Se questo l'aveva letto, quell'altro l'aveva sentito. Vedeva il bambino giacente; vedeva nel presepio il bam­bino che vagiva: colui che giaceva era il Figlio di Dio; era suo Figlio; era un unico Figlio. Lo vedeva giacere e lei meditava le cose che aveva udito, quelle che aveva letto e quelle che vedeva ...

(Omelia sulla nascita del Signore; CCL 78, 524-527)

8. CANTO DELL'AKATHISTOS (stanze 19-24)

Tutti si alzano. Chi presiede introduce l'ultima parte dell'Inno con queste o simili parole:

G. Per i Padri la Vergine Maria e la Chiesa sono talmente unite, da essere talvolta confuse. In Oriente infatti si ama dire fino ad oggi che Maria è «chiesa sposa e madre»; in Occidente, che Maria è figura e tipo della Chiesa. «Considerate, carissimi, - dice Agostino - come la Chiesa sia sposa di Cristo e madre di Cristo. La Vergine Maria ha preceduto la Chiesa come sua figura. Come mai, vi domando, Maria è Madre di Cristo, se non perché ha partorito le membra di Cristo? Membra di Cristo siete voi, ai quali io parlo: chi vi ha partoriti? Sento la voce del vostro cuore: la madre Chie­sa. Questa madre santa, onorata, simile a Maria, partorisce ed è vergine». Su questa singolare unità tra Maria e la Chiesa si snoda l'ultima parte dell'Inno Akathistos, che ora cantiamo.

Mentre si canta la stanza 21 dell'Inno, che ricorda la notte di Pasqua, avanza la pro­cessione ~ol c~ro ~ co? le lampade, _per mostrare visivame~te l~ ~ontit:uità tra il mistero di Mana e il mistero della Chiesa che genera e le moltitudim a Cnsto.

19

L. Tu difesa di vergini,* Madre Vergine, sei, e di quanti ricorrono a Te: ché tale ti fece il Signore * di tutta la terra e del cielo, o Illibata, abitando il tuo grembo e invitando noi tutti a cantare:

Co. Ave, colonna di sacra purezza; Ave, Tu porta d'eterna salvezza.

Ave, inizio di nuova progenie; Ave, datrice di beni divini.

Ave, Tu vita hai ridato~' ai nati nell'onta; Ave, hai reso saggezza * ai privi di senno.

Ave, o Tu che annientasti '~' il gran seduttore; Ave, o Tu che dei casti;, ci doni l'Autore.

Ave, Tu grembo di nozze divine; Ave, che unisci i fedeli al Signore.

Ave, di vergini alma nutrice; Ave, che l'anime porti allo Sposo.

T. Ave, Vergine e Sposa!

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L. Cede invero ogni canto * che presuma eguagliare le tue innumerevoli grazie. Se pure t'offrissimo inni * per quanti i granelli di sabbia, Signore, mai pari saremmo a' tuoi doni che desti a chi canta:

T. Alleluia!

21

L. Come fiaccola ardente * per chi giace nell'ombre contempliamo la Vergine Santa, che accese la luce divina * e guida alla scienza di Dio tutti, splendendo alle menti, e da ognuno è lodata col canto:

Co. Ave, o raggio di Sole divino; Ave, o fascio di Luce perenne.

Ave, rischiari qual lampo le menti; Ave, qual tuono i nemici spaventi.

Ave, per noi sei la fonte * dei sacri Misteri; Ave, Tu sei la sorgente * dell'Acque abbondanti.

Ave, in Te raffiguri * l'antica piscina; Ave, le macchie detergi * dei nostri peccati.

Ave, o fonte che l'anime mondi; Ave, o coppa che versi letizia.

Ave, fragranza del crisma di Cristo; Ave, Tu vita del sacro banchetto.

T. Ave, Vergine e Sposa!

22

L. Condonare volendo * ogni debito antico fra noi il Redentore dell'uomo discese e abito di persona: * fra noi che avevamo perduto la grazia. Distrusse lo scritto del debito, e tutti l' acclamano:

L. Alleluia!

72

23

L. Inneggiando al tuo parto~' l'universo ti canta, qual tempio vivente, o Regina! Ponendo in tuo grembo dimora .,, Chi il tutto in sua mano contiene, il Signore, tutta santa ti fece e gloriosa e c'insegna a lodarti:

Ave, o «tenda» del Verbo di Dio; Ave, più grande del «Santo dei Santi».

Ave, Tu «arca» da Spirito aurata; Ave, <<tesoro » inesausto di Vita.

Ave, diadema prezioso.,, dei santi sovrani; Ave, dei pii sacerdoti .,, Tu nobile vanto.

Ave, Tu sei per la Chiesa* qual torre possente; Ave, Tu sei per l'Impero* qual forte muraglia.

Ave, per Te innalziamo trofei; Ave, per Te cadon vinti i nemici.

Ave, Tu farmaco delle mie membra; Ave, salvezza dell'anima mia.

Ave, Vergine e Sposa!

Tutti si volgono verso l'Icona della Madre di Dio, e insieme pronunciano la suppli­ca finale:

T. Grande ed inclita Madre, Genitrice del sommo

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fra i Santi, santissimo Verbo, or degnati accogliere il canto! Preservaci da ogni sventura, tutti! Dal castigo che incombe Tu libera noi che gridiamo:

Alleluia!

Tutti ripetono in canto: Alleluia, alleluia, alleluia' Quindi l'Assemblea si scioglie, recandosi ciascuno a render omaggio all'Icona della Vergine.

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