OralaCardiochirurgia - Anaao Assomed Piemonte · 2018. 7. 17. · delle patologie cardiache,...

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Ora la Cardiochirurgia invita i medici di base Una “full immersion” per capire come si lavora in reparto «S cusi, dottore, ma di preciso che cosa mi faranno?». Chi ha in programma un intervento chirurgico, soprattutto se piuttosto delicato come può esserlo un’operazione al cuo- re, cerca sostegno e e infor- mazioni dal medico di fami- glia. Che non sempre è davve- ro in condizione di rispondere al paziente. Presto, però, i pri- mi medici di base, e gli altri iscritti all’Ordine che lo vor- ranno, potranno rispondere a ragion veduta. Alla luce di un’intera giornata trascorsa all’ospedale di Alessandria a vedere come viene accolto, operato, trattato, curato un paziente di Cardiochirurgia. Da marzo a novembre Accompagnati da «tutor», i medici vedranno come il pa- ziente viene preparato con esami coronografici ed elet- trofisiologici, assisteranno a quanto avviene in sala opera- toria, faranno il «giro visita» nel reparto di degenza e in te- rapia intensiva e si confronte- ranno con i colleghi su come meglio può essere seguito do- po la sua dimissione un pa- ziente con problemi cardiaci. Lo stesso percorso verrà pro- posto anche nell’ambito del- l’Unità funzionale interazien- dale per il mesotelioma. L’ini- ziativa (a tutti gli effetti un percorso formativo) è dell’Or- dine provinciale dei medici, di cui è presidente Mauro Cap- pelletti, e dell’Azienda ospeda- liera, diretta da Nicola Gior- gione, ed è stata presentata ie- ri. Prenderà il via la terza set- timana di marzo, proseguirà fino a novembre e coinvolgerà due medici alla volta, due set- timane al mese. Il «percorso del cuore» L’iniziativa si intitola «Un giorno in Cardiochirurgia» ma è l’intero «percorso del cuore» al centro dell’atten- zione. Infatti, i medici «ospi- ti» andranno anche negli altri reparti coinvolti nella cura delle patologie cardiache, cioè Cardiologia e Anestesia e rianimazione cardiovasco- lare toracica. Centro d’eccellenza In Cardiochirurgia, di cui è re- sponsabile Domenico Merco- gliano, vengono eseguiti 350- 400 interventi all’anno: «È un privilegio avere un ospedale come il nostro, dove la Cardio- chirurgia funziona bene per- ché anche i reparti collegati sono di eccellente livello» commenta il medico e cita i lu- singhieri dati relativi alla mor- talità (1,5-2% per la sostituzio- ne della valvola aortica) ben inferiori alla media nazionale. In Cardiologia, diretta da Gianfranco Pistis, i ricoveri sono invece 2.100-2.200 all’an- no, qui è attivo un Centro arit- mologico d’avanguardia in Ita- lia e vengono eseguite circa 2.000 procedure di emodina- mica, quasi 1.000 angioplasti- che, di cui 300 in emergenza per infarti in fase acuta (la Cardiologia di Alessandria è punto di riferimento nella rete regionale Stemi per pazienti colpiti da infarto: vengono portati qui da tutta la provin- cia). La Terapia intensiva, di cui è responsabile Linda Mar- tuscelli, ha 7 posti letto e la mortalità è del 4,9%, quasi la metà della media nazionale: qui viene assistito chi è stato sottoposto a un intervento di cardiochirurgia ma anche al- cuni pazienti di chirurgia va- scolare, chirurgia toracica e cardiologia. Lo scorso anno sono stati 492 i ricoverati. La degenza media è di 3,8 giorni, però molti pazienti lasciano la rianimazione già un giorno do- po l’intervento. Domenico Mercogliano Responsabile della Cardio- chirurgia, dove si eseguono 350-400 interventi chirurgici all’anno Linda Martuscelli Responsabi- le di Aneste- sia e riani- mazione cardiovasco- lare toracica REPORTERS L’attività cardiochirurgica comporta un’alta specializzazione MAURO FACCIOLO ALESSANDRIA il caso Gianfranco Pistis Direttore della Cardiologia dell’Azienda ospedaliera alessandrina

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LA STAMPA

MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 .Alessandria e provincia .45��

Ora laCardiochirurgiainvita imedicidi base

Una “full immersion” per capire comesi lavora in reparto«Scusi, dottore, ma dipreciso che cosa mifaranno?». Chi ha

in programma un interventochirurgico, soprattutto sepiuttosto delicato come puòesserlo un’operazione al cuo-re, cerca sostegno e e infor-mazioni dal medico di fami-glia. Che non sempre è davve-ro in condizione di rispondereal paziente. Presto, però, i pri-mi medici di base, e gli altriiscritti all’Ordine che lo vor-ranno, potranno rispondere aragion veduta. Alla luce diun’intera giornata trascorsaall’ospedale di Alessandria avedere come viene accolto,operato, trattato, curato unpaziente di Cardiochirurgia.

Da marzo a novembreAccompagnati da «tutor», imedici vedranno come il pa-ziente viene preparato conesami coronografici ed elet-trofisiologici, assisteranno aquanto avviene in sala opera-toria, faranno il «giro visita»nel reparto di degenza e in te-rapia intensiva e si confronte-ranno con i colleghi su comemeglio può essere seguito do-po la sua dimissione un pa-ziente con problemi cardiaci.Lo stesso percorso verrà pro-posto anche nell’ambito del-l’Unità funzionale interazien-dale per il mesotelioma. L’ini-ziativa (a tutti gli effetti unpercorso formativo) è dell’Or-

dine provinciale dei medici, dicui è presidente Mauro Cap-pelletti, e dell’Azienda ospeda-liera, diretta da Nicola Gior-gione, ed è stata presentata ie-ri. Prenderà il via la terza set-timana di marzo, proseguiràfino a novembre e coinvolgeràdue medici alla volta, due set-timane al mese.

Il «percorso del cuore»L’iniziativa si intitola «Ungiorno in Cardiochirurgia»ma è l’intero «percorso delcuore» al centro dell’atten-

zione. Infatti, i medici «ospi-ti» andranno anche negli altrireparti coinvolti nella curadelle patologie cardiache,cioè Cardiologia e Anestesiae rianimazione cardiovasco-lare toracica.

Centro d’eccellenzaIn Cardiochirurgia, di cui è re-sponsabile Domenico Merco-gliano, vengono eseguiti 350-400 interventi all’anno: «È unprivilegio avere un ospedalecome il nostro, dove la Cardio-chirurgia funziona bene per-

ché anche i reparti collegatisono di eccellente livello»commenta il medico e cita i lu-singhieri dati relativi allamor-talità (1,5-2% per la sostituzio-ne della valvola aortica) beninferiori alla media nazionale.In Cardiologia, diretta daGianfranco Pistis, i ricoverisono invece 2.100-2.200 all’an-no, qui è attivo un Centro arit-mologico d’avanguardia in Ita-lia e vengono eseguite circa2.000 procedure di emodina-mica, quasi 1.000 angioplasti-che, di cui 300 in emergenzaper infarti in fase acuta (laCardiologia di Alessandria èpunto di riferimento nella reteregionale Stemi per pazienticolpiti da infarto: vengonoportati qui da tutta la provin-cia). La Terapia intensiva, dicui è responsabile Linda Mar-tuscelli, ha 7 posti letto e lamortalità è del 4,9%, quasi lametà della media nazionale:qui viene assistito chi è statosottoposto a un intervento dicardiochirurgia ma anche al-cuni pazienti di chirurgia va-scolare, chirurgia toracica ecardiologia. Lo scorso annosono stati 492 i ricoverati. Ladegenza media è di 3,8 giorni,però molti pazienti lasciano larianimazione già ungiornodo-po l’intervento.

DomenicoMercoglianoResponsabiledella Cardio-

chirurgia,dove si

eseguono350-400

interventichirurgiciall’anno

LindaMartuscelliResponsabi-le di Aneste-

sia e riani-mazione

cardiovasco-lare toracica

ALLIEVI DEL SOBRERO DI CASALE ESPERTI IN CHIMICA

Studenti inviaggiopremioaTaipeie inUsaconlenanotecnologieapplicatealLuminol

Il video scorre e i ragazzi loillustrano, parlando disinvol-tamente in inglese di nano-tecnologie. Addosso un cami-ce bianco con due disegni,unapizza e unpallone, simbo-li nazionali di un Paese ovun-que conosciuto per i suoi pro-dotti e le sue passioni. ChiaraFigazzolo, Filippo Cotta eStefano Sesia sono studentidell’istituto Sobrero, tornatida poco da Taiwan, dove aTaipei hanno partecipato allaprestigiosa Taiwan Interna-tional Science Fair. Alla 26ªedizione del concorso nazio-nale per giovani scienziati in-

detto dalla Federazione asso-ciazioni tecniche e scientifiche,si erano classificati vincitori alivello nazionale tra studenti discuole superiori del premio de-stinato al miglior progetto inambito chimico. Dopo Taiwan ,andranno a Houston e a Pitt-sburg, negli Stati Uniti.

Lavoro avviato 2 anni faIl loro lavoro è cominciato nel2013/2014 per il concorso Fast«I giovani e le scienze 2014»,che ha visto l’intera classe deiChimici collaborare con un ri-cercatore dell’Università Avo-gadro, Guido Panzarasa, sulle

nanotecnologie applicate alLuminol, la molecola utilizzatanella ricerca forense per indi-viduare tracce organiche sullascena di un crimine. In partico-lare gli studenti sono riusciti amigliorare l’emissione di lucedel Luminol.

In aula magna i ragazzi han-no raccontato la loro esperien-za con i cinque giorni trascorsia Taipei, con la presentazionedel progetto a una giuria sele-zionata. «Se vi passa davantiun treno con delle opportunità,prendetelo al volo» commentaChiara, che vede il suo futuroalla Normale di Pisa. [F. N.]

InbreveNoviLigureStradabloccataacausadiun incidente� Strada provinciale Novi- Serravalle bloccata ieri seraa causa di un incidente cheha coinvolto 2 autovetture. Ivigili del fuoco sono interve-nuti per estrarre 3 feriti tra-sportati all’ospedale daun’ambulanza del 118. Nessu-no è in pericolo di vita. [G. FO.]

SoleroFalsotagliandodell’assicurazione�Viaggiava su un’auto conil tagliando assicurativo fal-so. È unmarocchino di 19 an-ni, abitante nell’Astigiano,che è stato denunciato daicarabinieri per uso di attofalso, mentre il proprietariodella vettura, un torinese di45 anni, dovrà rispondere difalsità in scrittura privata.Entrambi sono stati anchesanzionati per la mancanzadi copertura assicurativa delveicolo, che è stato posto sot-to sequestro. [R. C.]

SoleroTroppoalcol:denunciaesequestrodell’auto�Di notte, era al volantedella sua auto pur avendo iltasso alcolemico a 1,20 g/l, ol-tre il doppio del consentito.Un alessandrino di 35 anni, èstato denunciato per guida instato di ebbrezza dai carabi-nieri di Solero, che gli hannoanche ritirato la patente.[R. C.]

CasaleScontrofraPuntoeunciclomotore�Danni solo ai mezzi nel-lo scontro avvenuto ierimat-tina in piazza Medaglied’Oro a Casale fra la PuntodiMarinella Tarditi, 54 anni,di Candia, e il ciclomotore diMaria Angela Coscia, 69, diCasale. È intervenuta la poli-zia municipale. [R. SA.]

AlessandriaOftal, trasportigratuitimaservonovolontari�L’Oftal di Alessandriamette a disposizione due pul-mini e un Doblò attrezzatoper trasportare gratuita-mente persone in difficoltà:basta un preavviso telefo-nando al 348 3169576. Servo-no, però volontari disponibilianche solo poche ore per as-sicurare un servizio semprepiù completo ed efficace. Ci sipuò rivolgere alla sede di viaPlana 49. [E. C.]

REPORTERS

L’attività cardiochirurgica comporta un’alta specializzazione

MAURO FACCIOLOALESSANDRIA

il caso

GianfrancoPistis

Direttoredella

Cardiologiadell’Aziendaospedaliera

alessandrina

�Festa ieri a Casale per gli 86 anni di Romana Blasotti Pavesi, la«pasionaria» della lotta contro l’amianto. Sul tavolo della sala di casaun grandissimo mazzo di fiori colorati, omaggio del direttore de LaStampa, Mario Calabresi, e del vice direttore, Michele Brambilla. DallaFrancia un messaggio dell’Andeva. A farle gli auguri sono giunti il sin-daco Titti Palazzetti e l’assessore Ornella Caprioglio, Daniele Degio-vanni, medico che si è presa cura di molti malati di amianto, AssuntaPrato e Giuliana Busto di Afeva, Luca Carlino di Voci della memoria.

FESTEGGIATAACASALE

Gli86annidiRomanaBlasottiPavesi

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44 .Biella città .LA STAMPA

MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015

��

All’ospedalecon ilbuschenonpiaceViaggiosulla linea900:pochiutenti, informazioni inesistentiebigliettidifficilidaacquistare

Una linea abbastanza veloce,che attraversa gran parte dellacittà in poco meno di 40 minuti,dei quali appena 15 da piazzaVittorio Veneto all’ospedale.Ma che conoscono, e usano, inpochissimi. È la linea 900,l’anello urbano: una linea concadenza oraria e un percorso di7,6 chilometri, che secondo icalcoli del Comune ogni giornoviene utilizzata da una media di214 passeggeri. Peccato però,che sulle paline dei bus lungo iltragitto che passa tra via Car-so, via Cottolengo, via Galim-berti, piazza La Marmora e viaXX Settembre, degli orari del-l’anello non c’è traccia. Nean-che su quelle vicino alla stazio-ne, lungo via Carso. E che tro-vare un biglietto non è semprefacile.

Il viaggioImmaginando di arrivare con iltreno in città per raggiungerequello che dovrebbe diventareuno dei poli ospedalieri pie-montesi, oltre che sede del cor-so di laurea in Scienze infer-mieristiche e di attività di altaformazione, abbiamo infatti de-ciso di prendere la linea 900per testare il servizio. La par-tenza non è stata senza intoppi:la rivendita della stazione ave-va finito i ticket, che abbiamoquindi comprato sull’autobuscon un sovrapprezzo di 50 cen-tesimi. E per chiedere dove sa-lire abbiamo dovuto telefonareal numero verde visto che dellalinea 900 non c’è traccia, cosìcome sul sito di Atap, in quantol’ospedale non è tra le opzioniche possono essere scelte cometappa. Siamo saliti in via Carsoe il viaggio è filato liscio fino aigiardini Zumaglini. L’orario èstato rispettato: in dieci minutisiamo arrivati all’ospedale,quindi il bus ha percorso viaRoma, via Cottolengo, via Valled’Aosta, corso 53a Fanteria, perpoi arrivare all’ospedale, torna-re lungo via Rosmini, viale Ma-callè, piazza La Marmora, viaGramsci, via Repubblica epiazza Vittorio Veneto. Qui, ab-biamo dovuto aspettare 20 mi-nuti per prendere l’anello che ciavrebbe riportato alla stazione.

In attesaCon noi ad aspettare anche An-tonietta Caruso, che abita in

via Ponderano: «Lo prendospesso, ma per esempio adessosono salita in via Galimberti eper tornare a casa ci metteròancora quasi un’oretta. Forsepotrebbero ridurre un po’ i

tempi di attesa». Laura abita invia Rosmini, al Villaggio LaMarmora, fa la volontaria inospedale e lo prende pochissi-mo perché ci mette dieci minu-ti a piedi per raggiungere la fer-

mata: «In via Rosmini passa so-lo al ritorno. All’andata passain piazza Falcone. Adesso che ilparcheggio dell’ospedale è an-cora gratuito vado in automo-bile e poi vedrò».

Protesteper l’orario invigoredagiugno

“Coincidenzeimpossibili?Trenitalia tisvegliaall’alba”

Le coincidenze a Santhià perandare a Torino sono prati-camente impossibili? Treni-talia ha trovato la soluzione:buttare giù dal letto i pendo-lari una ventina di minuti pri-ma. Così anziché partire alle7,01 i biellesi diretti a Torinodovranno farsi trovare in sta-zione S. Paolo prima delle6,48: l’attesa a Santhià passe-rà così dai 4/5 minuti di oggiai 15/16 minuti della prossi-ma estate. Denominatore co-mune l’orario di arrivo: 8,10.

TrattativaTrenitalia, dopo le numeroseproteste dei pendolari e l’in-contro con i senatori biellesiSusta e Favero, ha deciso ditrattare con il comitato gui-dato da Marco Vigliocco pertrovare una soluzione al co-siddetto «caso-coincidenze».

«Sì, stiamo discutendo - con-ferma il presidente del comita-to -: Trenitalia ci ha mandatouna bozza, non definitiva, del-l’orario che entrerà in vigore il14 giugno. Si sono resi contoche così come sono oggi, lecoincidenze di 4 minuti nonpossono reggere. La soluzioneche propongono è quella di an-

ticipare la partenza da Biellaalle 6,48 così da avere più tem-po a Santhià per cambiare tre-no. Diciamo che risolverebbein parte in problema, ma Tre-nitalia non si rende conto cheanticipare la partenza di 15-20minuti stravolge la vita di tuttii pendolari. Trattiamo per farcoincidere le esigenze di chiviaggia con quelle di Fs».

ProtestaLa partenza anticipata infattinon piace ai pendolari biellesie la maggior parte di quelli incontatto con il presidente Vi-gliocco chiede, se questa è lasoluzione proposta, di rispe-dirla al mittente. C’è chi è di-sposto a rischiare di perdere lacoincidenza piuttosto che al-zarsi prima tutti i giorni. «Cer-chiamo un compromesso: disicuro un incontro pubblicoorganizzato da Comune e Pro-vincia aiuterebbe molto».

ALESSANDRO NASIBIELLA

Marco Vigliocco

STEFANIA ZORIOBIELLA

DOSSIERTRASPORTI

I tantiproblemi

dellalinea

�La linea 900collega piazzaVittorio Venetoall’ospedale in15 minutiMa pochi laconoscono,sono ancorascarsi gli utentiche salgono abordo

�Un altroproblema sono ibiglietti, trovarlinon è così facileLa rivenditadella stazionene ha pochi ecomprarlo abordo costa50 centesimiin più

�Anche gliorari sono unproblema: letabelle non sitrovano danessuna parte,neanche sul sitodi Atap.E i tempi diattesa andreb-bero ridotti

Con il traslocodell'ospedale l'assedella città è slittatoverso Sud, ma lo stes-so non è stato per iservizi. La denunciaarrivadagliambulantidi piazza Falcone,convinti che il trasferi-mento avrebbe rap-presentato un tassel-lo fondamentale nelrilancio del mercato.Tra via Camandona ecorso 53° Fanteria, sitrova infatti la roton-da che garantisce l'ac-cesso principale allastruttura ospedaliera.Peccato, però, che ibus che passano inquella zona sianosempre di meno.Nel 2011 erano 84 lecorse che ogni giornoarrivavano a piazzaFalcone. Oggi sono 33quelle che servonol'ospedale e che quin-di passano dalla piaz-zadelVillaggio.Appe-na due linee: l'anellourbano, ovvero la li-nea 900, e la 310 chearriva da Ponderano.Racconta GiuseppeGaleno di Anva Con-fesercenti: «La dome-nica ci sono appenacinque corse. Capiscoche Comune e Provin-cia abbiano sopporta-to importanti taglidalla Regione, ma seabbiamo spostatol'ospedale in quelpunto, adesso dob-biamo collegarlo conil resto del territorio.Nei pressi di via Carac-cio arrivavano 400corse circa». Ora lamaggior parte restaconcentrata nella par-te Nord: nella zona divia La Marmora ce nesono 102, che salgo-no a 135 in piazza Vit-torio Veneto. [S. ZO.]

Ambulanti«PiazzaFalcone

tagliatafuori»

Anellourbano

Il bus dellalinea 900collega il

centro cittàcon il nuovoospedale diPonderanoMa i disagi

per chi usa lalinea sono

tanti

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LA STAMPA

MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 .Langa e Roero .49��

ALBA, UN REBUS NELLE DELIBERE DELLA REGIONE

Emodinamica“fantasma”CiriooraattaccaMarelloIl timoreècheilserviziopossarimanereattivosoloaSavigliano

In attesadi essere

chiusoL’ospedale

«San Lazzaro»di Alba

è destinatoad essere

lasciatoLe attivitàsanitariesaranno

trasferitenella nuova

strutturaa Verduno

Sembra sempre più un rebusla questione dell’emodinami-ca all’ospedale di Alba. Nel-l’ultima delibera della GiuntaRegionale, la 1-924 del 23 gen-naio 2015, che integra il pro-gramma di revisione 1-600deliberato il 19 settembre2014, del servizio attivo al«San Lazzaro» non c’è trac-cia: ci sono solo quella del«Santa Croce» a Cuneo equella di Savigliano, quest’ul-tima con l’annotazione chedovrà essere trasferita a Ver-duno quando sarà attivo ilnuovo ospedale.

E qui nasce il rebus: l’emo-dinamica adAlba c’è e funzio-na,maper laRegionenon esi-ste? Secondo l’assessorato diAntonio Saitta, «le delibere 1-600 e 1-924 sul riordino dellarete ospedaliera non preve-dono e non potevano preve-dere l’emodinamica di Alba,perché precedenti provvedi-menti regionali emessi dallagiunta Cota avevano già di-sposto la dismissione».

Due delibereE citando delibere del 2011 edel 2012, rassicurano: «Comeribadito recentemente an-che dal direttore Moirano,non è nostra intenzione farcessare il servizio albese finoa quando non sarà in funzio-ne Verduno».

Ma da Bruxelles, l’eurode-putato Alberto Cirio raccon-ta un’altra versione, facendoriferimento a una deliberasuccessiva, sempre firmatadalla giunta Cota: quella del14 marzo 2013, dove in effettisonopresenti siaAlba, sia Sa-vigliano, sempre con il vinco-lo dell’accorpamento a Ver-duno. «L’atto emesso dallaRegione il 23 gennaio 2015 èparticolarmente grave, per-ché scrive nero su bianco chel’emodinamica di Alba nonesiste. Ciò modifica la situa-zione preesistente e non ci of-fre nessuna certezza per il fu-turo. A noi non interessano lerassicurazioni a voce, ma gliatti formali. In questa situa-zione, dopo averci negato ilservizio h24, l’assessore re-

gionale potrebbe decidere disopprimere del tutto l’emodi-namica albese».

Il ruolo del sindacoPer questo Cirio se la prendeanche con il sindaco di Alba:«Marello ha appena ricevutol’Oscar della generosità dal-l’Avis, ma le motivazioni stan-no diventando sempre più pa-radossali: ha donato il tribuna-le ad Asti, la Guardia di Finan-za a Bra e ora non si accorgeche sta donando l’emodinami-ca a Savigliano. Io non vogliopiù un sindaco generoso, ne vo-glio uno egoista, che sappia di-fendere gli interessi della suacittà e del territorio. Per que-sto chiedo aMarello di ricorre-re al Tar contro questa decisio-ne della Giunta regionale, cosìcome hanno fatto molte cittàpiemontesi. C’è tempo solo finoal 29 marzo».

ROBERTO FIORIALBA

BRA, ERA ANCHE IL CUSTODE DI «S. CHIARA»

L’addioaPadreEttoredirettoreonorariodelmuseo“Craveri”

È morto ieri a mezzogiorno,all’ospedale «Santo Spirito»,assistito dai famigliari e datanti amici, Padre Ettore (alsecolo Giovanni Pietro Moli-naro), uno dei frati cappuccinipiù noti di Bra.

Nato a Torino nel 1935, do-po gli studi primari, entrò nelseminario dei «Cappuccini» aBra, frequentando il ginna-sio; si trasferì poi a Chivassoper il noviziato e successiva-mente a Busca per la Teolo-gia. Nel 1959 ordinato sacer-dote, subito dopo inizia la sualunga carriera di insegnante.Poi approda al Museo Crave-ri. Nel dicembre 1974 fa ria-prire le prime quattro saledel Museo ristrutturato; eprosegue fino a giungere al-l’attuale sistemazione.

Appassionato di musicaHa organizzato oltre 500 con-certi nel coro di «Santa Chia-ra». Commosso il ricordo delsindaco Bruna Sibille: «Con lascomparsa di padre Ettore, lacomunità braidese perde unuomo dal talento e dalla pas-sione straordinari. Poliedrico,da padre cappuccino, è statodipendente comunale e diret-tore del museo civico, oltreche fondatore di prestigioseistituzioni culturali, così comepadre spirituale di confrater-nite o fine ricercatore e uomodi scienza.Ha tenuto vivo quelgioiello che è la chiesa di San-ta Chiara, divenuta per moltotempo la sua casa, assieme almuseo Craveri. Sono certache tra qualche tempo lo ri-corderemo come uno dei per-sonaggi illustri nella nostrastoria cittadina». Biagio Con-terno, presidente del Consi-glio comunale: «Ettore è statoun vero francescano, che hasaputo declinare l’amore per

la natura e il rispetto del creatonella sua vita intensa e opero-sa». Il presidente del LionsClubBra Host, Raimondo Testa:«Era unpiacere avere padreEt-tore ai nostri meeting. Socioonorario del Club, quest’annonon ha voluto mancare nono-stante fosse degente all’appun-tamento della messa dei defun-ti e ci ha convocati nella cappel-la dell’ospedale». Rosario stase-ra alle 20,30, nella chiesa di«Santa Chiara», dove la salma èstata composta in camera ar-dente. Funerali domani alle 15,nella chiesa di «SantaMaria de-gli Angeli», in Bra.

Padre Ettoreal secoloGiovanni

PietroMolinaro

fratecappuccino

per anni custoè stato una

singolarefigura

di religiosoe scienziato

�L’assessoreregionaleallaSanitàAntonioSaittahafatto il punto con gli amministratori locali e i direttoridelle Asl di Asti, Biella, Alba e Bra sul patrimonio im-mobiliaredelleaziendesanitariechedovràessereven-duto: la Regione potrà veder rientrare le somme anti-cipate per la realizzazione delle nuove strutture ospe-daliere, ad oggi 60 milioni di euro. «Serve un’accelera-zione straordinaria, perché La Regione - ha detto Sait-ta -. Non si tratta di vendere oggi per domani, ma diavviare tutte le procedure necessarie per poter essereprontiavenderequandosipresenteranno lecondizio-ni migliori». Ad Alba e Bra sono già stati modificare ipiani regolatori con il cambio di destinazione d’uso;ad Asti è già stata effettuata la variante urbanistica; aBiella, invece, si registra un ritardo perché non è anco-ra stata avviata la procedura. [I. C.]

PianodellaRegioneGliospedalidismessisarannovendutiesirecupereranno60milionidieuro

ELEZIONI A MAGGIO

Carrù,Stefania Ieritisi ricandidaasindaco

È ufficiale, il sindaco di Carrù,Stefania Ieriti, si ricandida.«In linea di massima – confer-ma -, ho chiuso la lista. Even-tuali variazioni verranno defi-nite al prossimo incontro conla squadra. Servirà anche perdecidere il nome della lista».

Resta sostanzialmentecompatta l’attuale maggio-ranza, perché assieme al sin-daco si ripresenteranno molticomponenti la giunta. Fra glialtri il vice Ermanno Boetti egli assessori Antonio Morra,Aldo Caula, Nicola Schellino eRomana Comino. Per chi la-scia, per ragioni personali olavorative, non mancano nuo-vi ingressi, sovente di «esor-dienti». I nomi verranno uffi-

cializzati nell’incontro con lacittadinanza. In fase di defini-zione anche il programma.

«Di certo comprenderà lachiusura dei progetti avviati inquesto mandato – anticipa ilsindaco - , come il recupero deicapannoni demaniali, per i qua-li proprio in questi giorni miverrà consegnato il decreto diassegnazione». [Z. M.]

INCONTRO OGGI A CASTIGLIONE TINELLA

Vitie flavescenzadorata“Lamalattiaèarginata”

«I dati di incidenza dellamalattia e della presenzadell’insetto vettore Scafoi-deus sono stabili rispetto al-l’anno scorso. Si sta riuscen-do a contenere la sua diffu-sione permantenere in salu-te i vigneti di moscato». Ri-sultati incoraggianti saran-no forniti, oggi alle 17,30 nelmunicipio di Castiglione Ti-nella, durante l’incontrotecnico sul monitoraggiocompiuto dai Comuni, dallediverse associazioni e istitu-zioni sulla Flavescenza do-rata della vite.

A promuovere il tratta-mento contro il parassita checompromette irrimediabil-mente la circolazione della

linfa della pianta, ogni anno so-no i Comuni, i sindacati di ca-tegoria (Cia, Confagricoltura eColdiretti), la Regione e il Con-sorzio dell’Asti. I paesi del Cu-neese interessati dal piano so-no: Cossano Belbo, Rocchetta,Santo Stefano, Castino, Camo,Castiglione Tinella, Mango,Neviglie, Trezzo Tinella e Per-letto. Esperti della Regione etecnici sindacali porranno l’ac-cento sulla pericolosità dellaproliferazione dei «cappelli» divite inselvatichita (che potreb-bero contagiare i vigneti sani)e sui risultati ottenuti in colla-borazione con l’Enocontrol diAlba, che ha effettuato analisisull’incidenzadellamalattia sucampioni di foglie. [M. A.]

StefaniaIeriti

Con lei siricandidanomolti espo-nenti della

attualemaggioranza

VALTER MANZONEBRA

�«Bra piange unapersona preziosa, cheha intensamente con-tribuito alla vita civile ereligiosa degli ultimi 50anni. Sacerdote dispo-nibile - dice DomenicoDogliani, ex dirigenteFerrero, in un ricordodell’amico religioso -,ha sempre portato l’Eu-carestiaagliammalatieaccompagnato i defun-ti al cimitero. Uomo dicultura, ci ha lasciatodue opere fondamen-tali sulla vita dei fratelliCraveri. Uomo di carità,a chiunque suonava al-la sua porta, ha donatociò che aveva a disposi-zione. Ha vissuto un au-tentico cristianesimo,amando gli altri più chese stesso».

Il ricordo«Perdiamounuomo

digrandecarità»

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LA STAMPAMERCOLEDÌ4MARZO2015 TORINOVia Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111B fax 011 6639003,e-mail [email protected] [email protected] [email protected]

& PROVINCIA

Indagati quattro ragazzi: “Abbiamo solo condiviso immagini, che reato è?”

Il sessocon laminorenne finiscesui social

L’ombradialtrivideohardneibagnidelladiscoteca

SANITÀ

Il principio è elementarema potenzialmente effica-ce: sollevare i direttori

delle Asl dalla gestione deiconti, permettendo loro diconcentrarsi soltanto sull’at-tività sanitaria. Tanto più chenon si tratta di inventare nul-la: il servizio di tesoreria uni-co in capo alla Regione, diquesto parliamo, è già previ-sto per legge: basta attuarlo.È quello che la giunta si ri-

promette di fare nel secondosemestre dell’anno, stringen-do lemaglie dei controlli sullespese delle aziende sanitariee, non ultimo, sugli appalti.Come spiegava ieri l’assesso-re al Bilancio Reschigna, amargine dei lavori del Consi-glio, la svolta passerà da unatesoreria unica, affidata aFinpiemonte, in grado di in-terfacciarsi con l’assessoratoal Bilancio e con quello dellaSanità: un solo soggetto, in-caricato di vagliare e autoriz-zare le richieste di spesa inarrivo dalle Asl sul territorio.Sarà l’occasione, anche, perverificare eventuali irregola-rità sul fronte delle esenzionidai ticket sanitari. Nella voce«controllo» rientra la piatta-forma informatica nella qua-le saranno registrati tutti gliappalti.Iniziative accompagnate

da altre, in corso di definizio-ne, che hanno come minimocomun denominatore una ri-forma della «macchina» oltreche dei vertici delle Asl, rin-novati a fine aprile con la no-mina dei nuovi direttori: laselezione è in corso.

LeAsl restanosenza

portafoglioALESSANDROMONDO

Piazze aulichestop del sindaco“Basta banchetti”Saranno autorizzatesolo le iniziativelegate ai grandi eventi:dall’Ostensione all’Expo

Minello, Minucci e TortelloAPAGINA44

ILCASO

Diario

“DaFassinopoca fiducia”Vaciagoassoltodall’abusod’ufficio«EaiMurazziabbiamorisoltounproblema»

Beppe MinelloAPAGINA46

Presa labandadelle 50rapineUnacinquantinadiarrestidei carabinieri anchepersequestrodipersonaetrafficodidroga

Massimiliano PeggioAPAGINA53

* I filmati.Nel bagnodella di-scoteca Loud sarebberostati girati altri video hard,diffusi poi in rete, solo chenon sarebbero partite de-nunce. È quanto sospettanogli inquirenti. «Siamo statinoi a spingere la ragazza arivolgersi alle autorità»,racconta il preside dellascuola frequentata dalla se-dicenne. «Ci siamo adope-rati perché informasse lafamiglia e abbiamo allerta-to alcuni docenti perché vi-

gilassero sull’accoglienza inclasse». Quattro i ragazziindagati per aver postato ilvideo su Facebook, primache dilagasse sui social, inparticolare tramite what-sapp. Nessun segno di pen-timento, un padre ha addi-rittura accusato la ragazza:«Solo colpa sua, che c’entramio figlio?». Ora gli inqui-renti cercano gli autori ma-teriali delle immagini.

Martinengo e NumaAPAGINA47

Chetempofa

-2˚

13˚

12˚

13˚

Situazione

Oggi

Domani

Venerdì

Un vortice di aria fredda raggiunge l’arco alpino condizionando in parte il tempo nella giornata odierna con nubi in aumento e qualche rovescio, ma soprattutto venti in rinforzo da questa sera.

Nuvolosità irregolare con passaggio di qualche rovescio, nevoso in montagna fino a 700 metri. Maggiori schiarite lungo le vallate alpine e in serata con venti in rinforzo.

Soleggiato e limpido con venti forti da nord. Calo delle temperature soprattutto in montagna.

Permangono condizioni soleggiate, ma con venti in attenuazione. Più freddo al mattino con lieve gelo anche in pianura.

di legge presentata dal consi-gliere regionale Mario Giacco-ne (Chiamparino per il Pie-monte): un testo che va oltregli indirizzi sottoscritti traStato e Regioni, precisandopunto per punto chi e come hadiritto a praticare. Significa

varie cose: elenchi di profes-sionisti istituiti dagli ordini diriferimento (medici chirurghie odontoiatri, veterinari e far-macisti); percorsi formativida parte di enti accreditatidalla Regione; requisiti perpartecipare; modalità di valu-tazione. Il tutto monitorato dauna Commissione ad hoc pres-so l’assessorato alla Sanità.Insomma: un quadro chiaroper sgomberare il campo, a tu-tela di chi esercita seriamentee dei pazienti, dalla pletora dicorsi non riconosciuti, dall’as-senza di titoli di studio e certi-ficati di formazione. In prati-ca: il Far West. [A. MON.]

Omeopatia, agopuntu-ra, fitoterapia. Sichiamano medicine

non convenzionali, arrivauna legge per metterle a si-stema. E disciplinarle.Obiettivo: evitare che inPiemonte, forte di una glo-riosa tradizione, la non con-venzionalità si traduca in di-screzionalità e abusivismo.In una parola: il «fai da te».Vale non tanto per i medici,che possono esercitare sot-to la loro responsabilità,quanto per chi si improvvisaomeopata, agopuntore o na-turopata.A questo mira la proposta

Omeopatiaunpo’menoalternativa

Proposta di legge in Regione

ADDIO A COCHISE: 30 ANNI IN STRADA E UNA PANCHINA ALLA GRAN MADRE

InmortediunclochardMARCONEIROTTI

Non aveva passo strascicato esapeva guardare negli occhi.Dalla panchina vicina al-

l’edicola, a lato della Gran Madredi Dio, misurava il traffico e i voltidi guidatori e passanti con negliocchi una dignità che sembravaispirata alle statue e alla scrittasulla chiesa («la nobiltà e il popolodi Torino...). Da un po’ di giorninon lo si vedeva più. Era in ospeda-le, dove l’ha stroncato un’insuffi-cienza respiratoria, se non altro inun letto caldo di lenzuola propriomentre la città si interrogava sulsenzatetto morto di freddo a pochi

passi da qui, oltre il ponte, in largoMontebello.Si chiamava Sergio, aveva 59 anni,

era un clochard. Alto e asciutto, injeans emaglie colorate, una sigarettatra le dita, i capelli lunghi che usciva-no da sotto una bandana, era statoribattezzato in queste vie Cochise,come il capoApache divenutoKocissnel cinema, nei fumetti e nei sopran-nomi di uomini pittoreschi o irrego-lari (come il veneziano Silvano Mai-strello che faceva rapine su un bar-chino tra le calli e fu ucciso in un con-flitto a fuoco nel 1978).Era uno come tanti clochard per

gli automobilisti di passaggio.CONTINUAAPAGINA46

FASCICOLO IN PROCURA. GLI STUDENTI RILANCIANO

“Rifaremo ilBotellon”Iprof:più tolleranzaLa Procura apre un’indaginecontro ignoti: il «botellon» an-dava segnalato alla Questuratre giorni prima. Il sindaco re-plica al professore De Martinche ieri sulla «Stampa» avevainvitato il Comune ad avereuno sguardo più soft sul radu-no. Gli studenti ne annuncianouno nuovo e il rettoreGilli invi-ta alla tolleranza. Quella chesembrava una banale festastudentesca si sta rivelandoun «caso» per Torino.

Lisa, Penna e RossiAPAGINA45

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Pubblicato Lunedì 02 Marzo 2015, ore 17,41

Migliorano i conti della SanitàSaitta si fa bello grazie a MonferinoL'assessore  regionale  sbandiera  i  bilanci  delle  aziende  sanitarie.  Dal2012 al 2013 il deficit si è ridotto di quasi 100 milioni. Merito del bloccodel  turn  over  e  dei  provvedimenti  della  giunta Cota.  Il  centrodestra:  "Ilnostro piano di rientro ha funzionato" ­ TABELLEUn disavanzo di 126 milioni nel 2012 e di 38 nell’anno successivo. Dal raffronto dei bilanci consuntivi delleaziende sanitarie, dopo che alla buon’ora anche quelli 2013 sono stati approvati dalla Regione, la differenzache sfiora i cento milioni balza all’occhio. Finalmente una notizia positiva: ma se l’assessore alla SanitàAntonio Saitta fa bene a rivendicare il merito di aver dato un’accelerata all’approvazione dei conti delle19 Asl e Aso piemontesi, dall’altra si guarda bene dal riconoscere i meriti della precedente giunta. Meritirivendicati all’unisono dai tre ex assessori “forti” della scorsa legislatura: Gilberto Pichetto (Bilancio),Ugo Cavallera (Sanità) e Claudia Porchietto (Lavoro), tutti e tre di Forza Italia, che in una notacongiunta rivendicano la bontà delle scelte fatte in tema di sanità dalla squadra di Roberto Cota,«obbligata a dare una risposta alla gestione allegra dell’amministrazione Bresso». In una nota, Saitta spiega come «gli unici risparmi che le aziende avevano effettuato nel 2012 erano statiquelli dovuti al blocco pressoché totale del turn over del personale» dovuto allo stato di pre­commissariamento, e pure nel 2013 la voce più rilevante che ha contribuito a ridurre il disavanzo è stata lastessa. Il costo del personale si è ridotto di ben 56 milioni di euro, a fronte di un aumento della spesa perprodotti farmaceutici ed emoderivati di 27 milioni.  Mentre i costi alla voce altri beni e servizi si sono ridottidi 54 milioni. C’è stata inoltre una contrazione dei cosiddetti costi esterni di 99 milioni: in particolare leprestazioni dai soggetti privati hanno subito una contrazione di 86 milioni e la spesa farmaceuticaconvenzionata è scesa di 15 milioni. Insomma, se l’allora titolare di corso Regina Paolo Monferino el'allora presidente Roberto Cota finiscono oggi sulla graticola dei loro successori per il blocco del turn­over ("delibera, peraltro, mai revocata" fanno notare dal centrodestra), sembra passare sotto silenzio ladiminuzione di costi. Intanto Saitta oggi pronostica per l’anno appena trascorso un cambiamento: sulla basedel preconsuntivo del quarto trimestre 2014, l’assessorato sostiene di essere  già in grado di prevedere consufficiente certezza che l’esercizio si concluderà con un risultato di gestione positivo in quantità sufficienteper finanziare nel corso del 2015 il costo dell’aumento di personale sanitario (e anche in questo caso a farela differenza sono stati i provvedimenti del centrodestra).  Nota dolente, si diceva, quella del personale: Saitta accusa chi lo ha preceduto di aver ridotto le spese solotagliando, appunto, i dipendenti. Ma anche su questo fronte l’attuale giunta, che ha già annunciato ennevolte lo sblocco del turn over deve incassare l'ennesimo rinvio imposto da Roma. Saitta, in una nota, ricordacome «Sergio Chiamparino ha chiesto al cosiddetto Tavolo Massicci la convocazione urgente e anticipataper esaminare la nostra richiesta di deroga al blocco del turn over». Richiesta che non ha avuto riscontro. Lariunione del Tavolo è fissata da tempo a fine marzo, respinta la richiesta di governatore e assessore dianticiparla a febbraio, confidando addirittura di poter fare le prime assunzioni di infermieri entro marzo. ASaitta non resta che poter rivendicare la conclusione dell’assurda vicenda dei bilanci chiusi e inviati inritardo dalle Asl e annunciare che «gli effetti del governo della sanità che hanno già iniziato a produrrerisultati di riduzione della spesa nel quarto trimestre del 2014, si svilupperanno in modo consistentenell’intero esercizio 2015 e saranno maggiori con l’aumento dei controlli che stiamo elaborando e conl’assegnazione ai direttori generali, che saranno nominati prossimamente, di obiettivi puntuali». 

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Secondo l’assessore «il 2015 può essere l’anno del cambiamento per migliorare la sanità piemonteseguardando al futuro: è a portata di mano la ripresa dell’attività dopo anni di decrescita che hannoaumentato le liste di attesa e la quantità dei piemontesi che hanno scelto di andare farsi curare fuoriregione. Sono certo che le misure adottate in questi mesi elimineranno sprechi e diseconomie e libererannorisorse per investimenti e tecnologie. Le indicazioni sulla riorganizzazione della rete ospedaliera sonosuffragate da dati scientifici: senza chiudere ospedali e senza ridurre servizi all'utenza, garantiremo piùsicurezza ai cittadini e costruiremo contemporaneamente un sistema di assistenza territoriale con la stessaautorevolezza degli ospedali». Tanti e buoni propositi, che devono fare i conti con una realtà troppo spessodiversa e lontana: a parte la spada di Damocle dei ricorsi contro la riorganizzazione della rete ospedaliera,resterà da vedere se davvero i nuovi direttori generali delle aziende saranno chiamati a seguire direttiveprecise e nel caso ciò non avvenga o avvenga di peggio – come avvenimenti più e meno recenti hannodimostrato – possano essere spediti a casa senza se e senza ma. Sarà insomma da vedere cosa scriverà laRegione nei contratti con i futuri direttori generali, per evitare di presentarli come  manager di stile privatoe poi inamovibili come i peggiori burosauri pubblici. Nell’attesa, forse sarà il caso che Chiamparino ricordial ministero quella sua richiesta “urgente”.  Guarda i bilanci delle 19 Asl e Aso

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LA STAMPA

MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 .Cronaca di Torino .49�� �� �� ��

La soluzionedei giochi di ieri

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Junior Sudoku

Junior 1 Junior 2

Il sudokuIl gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9

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Medio Difficile

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Junior 2

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Alessandria

Tramontaalle ore 18.23

Culminaalle ore 12.41

Situazione e avvisi meteo

Irregolarmente nuvoloso, a tratti nuvoloso, specie su Valle d'Aosta, Cuneese, Astigiano e Alessandrino con rovesci di pioggia tra basso Piemonte e Liguria, con neve sui rilievi cuneesi in calo a 700 metri; schiarite su interno valli torinesi e Valle d’Aosta. In serata venti in rinforzo.

La parentesi primaverile viene interrotta dalla discesa di un nucleo di aria fredda che valicherà oggi l’arco alpino portando moderata variabilità, addensamenti nuvolosi e qualche rovescio. I suoi effetti maggiori si porteranno però verso il Centro-Sud e l’Emilia Romagna e con lo spostamento verso sud del vortice depressionario entreranno forti venti da nord che riporteranno ampie schiarite dalla sera e un calo delle temperature.

Ben soleggiato e limpido con forti venti da nord, anche raffiche molto forti su nord ed est Piemonte e sulla Liguria, con mari molto mossi al largo. Temperature in calo più marcato in montagna; su pianure freddo al mattino, massime sui 12-14 gradi.

A cura di www.nimbus.it

Alessandria

Sorgealle ore 6.59

IL SOLEA TORINO

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TORINO

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GENOVA

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Grenoble

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FRANCIA

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MILANO

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Verbania

Asti

La Spezia

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Grenoble

Annecy

Nizza

OGGI DOMANI

Annecy

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MILANO

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Il tempo: nubi e qualche rovescio, poi venti forti da nord e aria più freddaMARE AGITATOMARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSOSOLE COPERTO TEMPORALENUVOLOSO VARIABILE PIOGGIA DEBOLE-

MODERATA PIOGGIA INTENSA NEVE VENTONEBBIAPOCO NUVOLOSO

Si leva alle ore 17.12

Cala alle ore 6.10

Fasi Lunari

LA LUNA A TORINO

Centimetri-LA STAMPA5 MAR 20 MAR13 MAR 27 MAR

Sudoku

Sequestrodopo l’assoluzione

Il bossMarandotorna incarcereper rapimento

Fino a pochi giorni fa vagava,libero, per le aule del Tribuna-le di Torino: sulle spalle unacondanna all’ergastolo, in pri-mo grado, per il triplice omici-dio di Francesco Mancuso,Antonio e Antonino Stefanelli(1997, Volpiano) e un’assolu-zione, che fece clamore, dal-l’accusa di ‘ndrangheta nelprocesso Minotauro, su cuipende Appello.

Da ieri per Rosario Maran-do, 46 anni, erede della più po-tente famiglia di narcotraffi-canti calabresi del Nord, dicasa a Volpiano, si sono ria-perte le porte del carcere. E’stato lui, secondo i carabinieridi Roma, a rapire nella capita-le– un anno e mezzo fa - il fi-glio di un potentissimo bossdella famiglia Coluccio di Gio-iosa Jonica (Rc). Un seque-stro lampo, “persuasivo”, chesarebbe nato per regolarevecchi conti su investimentifatti dai Marando insieme aiColuccio utilizzando i soldi deisequestri di persona al Nord e

del narcotraffico. Marando cre-deva, secondo gli investigatori,di essere in credito, e per con-vincere la famiglia rivale a re-stituire parte del denaro avreb-be rapito il loro rampollo.

Tutto è accaduto il 27 no-vembre 2013. Rosario era appe-na stato assolto dal Tribunale,che non aveva creduto alle ac-cuse («poco individualizzanti»)mosse nei suoi confronti da suofratello Rocco Marando e suacognata Maria Stefanelli. Quat-tro giorni dopo, il rapimento delgiovane studente. Ieri la Corted’Appello di Torino, che lo stagiudicando su ricorso dei pmRoberto Sparagna e MonicaAbbatecola, ha acquisito il ver-bale di arresto. Resta una con-ferma delle rivelazioni del fra-tello, pentito, Rocco Marando,che aveva spiegato già anni fa aicarabinieri del nucleo investi-gativo di Torino i rancori legatia quegli alberghi e a quei soldi:25 miliardi di lire in dollari chehanno aperto la strada al pro-cesso “Marcos” nel quale com-pare anche l’altro arrestato diieri: Geremia Barbuto.

GIUSEPPE LEGATO

� Avrebbe cercatodi salire sull’autobusdella linea 57, sbatten-do le mani sui finestri-ni. L’autista non è riu-scito a fermarsi in tem-po e l’ha investito. Èsuccesso ieri sera, po-chi minuti prima delle21,all’altezzadellestri-sce pedonali tra stradaSettimo e piazza Sofia.Benedetto Bison, 51anni, ha sbattuto la te-sta a terra. È decedutoprima dell’arrivo diun’ambulanza del 118.L’uomo è stato investi-to a pochi metri dalluogo in cui era statotravolto da un’auto nel1995. [M. PEG.]

PiazzaSofiaMuoreinvestitodalbusincorsa

Rosario Marando

L’interrogatoriodelgrandeaccusato

Scandalosanità“Procedure forzateper il benedell’Asl”

Qualche ammissione sulleprocedure d’appalto «forza-te». Con la motivazione: «Hoagito per il bene dell’Asl». E’durato due ore l’interrogato-rio di Silvano Nieddu, 56 an-ni, ex dirigente tecnico del-l’Asl To1 e passato (dal no-vembre 2013) a ricoprire lostesso incarico all’ospedaleSan Luigi di Orbassano. Assi-stito dall’avvocato ValentinoSchierano, ha risposto a tuttele domande del pm Gianfran-co Colace, affiancato dai fi-nanzieri del Nucleo di PoliziaTributaria, che una settima-na fa hanno arrestato novetra dipendenti Asl e titolari diimprese coinvolti in un’asso-ciazione per delinquere fina-lizzata alla turbativa d’asta ealla corruzione.

«Il mio cliente ha spiegatodi non aver mai agito per finidi arricchimento personale.Ha sempre lavorato nell’inte-resse dell’Asl» sintetizza l’av-vocato Schierano. «Ho sem-pre cercato di far ottenere al-

l’Asl il miglior prodotto al mi-glior prezzo»hadettoNieddualpm. E le procedure forzate? Gliappalti «truccati»? «Nessunaturbativa d’asta, soltanto lavoriassegnati per ottenere i risulta-ti migliori» è la tesi dell’ex diri-gente. Nella documentazioneraccolta dagli inquirenti c’era-no pure alcuni fax «taroccati»nel 2013 per far completare ilcarteggio di un appalto di treanni prima. «Non so perchémancasse quella documenta-zione,ma l’appalto era regolare.Abbiamo soltanto completatola pratica» si è difeso Nieddu.Lo stesso ex dirigente, però, hapotuto spiegare ben poco sullaprogettazione del sistema elet-troacustico del San Luigi di Or-bassano, firmata da lui, ma ela-borata dai vincitori dell’appal-to. In quel modo, l’ex dirigenteha incassato il 2 per cento del-l’importo d’appalto, come pro-gettista. Senza aver lavorato.

La Guardia di Finanza haraccolto molto materiale e con-trollerà anche i conti correntidei nove arrestati. Primo fratutti, proprio Nieddu.

CLAUDIO LAUGERI

� Il pm Francesco LaRosa ha chiesto il rin-vio a giudizio di quat-tro persone, all’epocaalla guida della casa diriposo San Vincenzo diTorino, per la mortecausa legionellosi ditre anziani ospiti dellastruttura. L’accusa èomicidio colposo eomissione volontariadi cautele. Gli anzianimorironofra il2002e il2009. Un quarto pa-ziente, colpito dal bat-terio, veicolato dallarete idrica, si salvò.L’allora titolare dellacasa di cura ha chiestodi patteggiare diciottomesi di reclusione.

Morti treanzianiLegionellainospizio

inquattroaprocesso

L’ex dirigente Silvano Nieddu

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Pubblicato Martedì 03 Marzo 2015, ore 17,18

Vercelli, codice rosso per l’ospedaleLe opposizioni unite  lanciano  l'allarme:  "Con  la nuova  riorganizzazione100  posti  letto  in  meno".  Accuse  alla  sindaca  Pd  Forte:  "Ha  ritirato  ilricorso,  votato  dal  consiglio  comunale,  per  compiacere  la  giuntaregionale". Interviene il PrefettoDa maggio nelle strutture sanitarie del Vercellese saranno tagliati cento posti letto e il sindaco delcapoluogo cosa pensa di fare? Un allarme e, nel contempo, un neppur troppo velato atto d’accusa verso laprima cittadina Maura Forte, quello che arriva dalle opposizioni  al completo in consiglio comunale. DaForza Italia alla Lega, fino al M5s passando per tutte le formazioni civiche che stanno in minoranza partel’ennesima bordata verso la sindaca dem cui non viene perdonato il colpo di mano con il quale hacontraddetto la volontà del consiglio comunale (con una parte della maggioranza in appoggio alla richiestadelle opposizioni) di presentare ricorso al Tar contro la “famigerata” delibera regionale che riorganizza larete ospedaliera. Proprio in virtù di questo atto, come spiega il capogruppo leghista Alessandro Stecco“verrebbero a mancare tra il primo  maggio ed entro giugno, circa, 50 posti letto per acuti, 26 di post acuziee  30 di continuità assistenziale. E questo avverrà senza che sia stata ancora rimodulata la continuitàassistenziale , cioè il come gestire il paziente dopo il ricovero ospedaliero. Tale piano di rimodulazione èstato promesso per giugno, e solo un piano partorito come perfetto ed efficiente e già rodato, quindi neifatti impossibile, porterebbe ad ammortizzare la mancanza di posti letto in ospedale”. L’esponente del Carroccio in una lettera inviata allo Spiffero, rimarca inoltre come “non mancanoprecedenti per giustificare i nostri timori. Abbiamo assistito come sia in ospedali medi che in quelli diriferimento vi siano stati nel periodo invernale, fenomeni di saturazione, intasamento con conseguenteblocco dei ricoveri e annullamento di interventi programmati.  Questi eventi dimostrano certamente vadanoottimizzati certi percorsi di diagnosi e cura, ma anche che una ulteriore diminuzione di posti letto possacomportare enormi criticità, anche nel breve termine”. L’entrata in servizio dei nuovi direttori generali delleaziende sanitarie, fissata appunto per l’inizio di maggio, è vista dalle forze politiche di opposizione come unpossibile punto di non ritorno e, per questo motivo aumentano la pressione sulla Regione attraverso ilsindaco che ha sempre dimostrato una condivisione, al contrario di non pochi suoi colleghi anche dellostesso partito, con quanto deciso dalla giunta Chiamparino. “Una posizione, quella del sindaco, che dimostra il suo scarso interesse alla salvaguardia dell’ospedale –attacca Enrico De Maria, consigliere di Vercelli Amica – e che è stata palesata in maniera inaccettabilecon il rifiuto di dare attuazione a una decisione assunta dal consiglio comunale, pur di difendere la giuntaregionale da un ricorso al Tar che, invece, era stato votato a maggioranza”. A proposito del colpo di manoper evitare a Chiamparino e Saitta l’ennesimo ricorso, va detto che il prefetto in seguito all’espostoricevuto proprio dalle minoranze avrebbe già convocato la Forte per chiarimenti. Non è escluso, pertanto,che la manovra della sindaca dem possa essere ancora rimessa in discussione, aprendo la via a quel ricorsoche lei era riuscita a bloccare. Adesso le è arrivata anche un’interrogazione sul rischio “concreto” di un taglionetto di cento posti letto. “Cosa intende fare il sindaco nelle opportune sedi istituzionali per evitare che il sistema sanitario vercellesesi trovi da giugno 2015, a seguito di tali tagli, in condizioni di operatività ridotta rispetto alle esigenzesanitarie dell’utenza?” è la domanda. Preceduta da quelle poche righe che ricordano come “il sindaco, purnon procedendo con il ricorso al Tar, aveva dichiarato il proprio impegno a difendere i servizi che fannocapo alla sanità locale”. Insomma, promesse mantenuta con Chiamparino e Saitta – è l’accusa delleminoranze ­  ma quelle prese con i vercellesi?