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www.agorascienza.it

www.piemonte.istruzione.it

ScientificSummer Academy13 - 17 giugno 2011

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SCIENTIFIC SUMMER ACADEMYUna settimana da scienziati con i protagonisti e i temi della scienza

contemporanea per 45 tra i migliori studenti del Piemonte.

Seconda edizioneTorino, 13 – 17 giugno 2011Fondazione Giovanni Agnelli

via Giacosa, 38 - Torino

Cinque giorni di full immersion con i protagonisti e i temi della scienza contemporanea ai suoi massimi livelli. Un evento realizzato su iniziativa della Fondazione Agnelli in collaborazione con il Centro Interuniversitario Agorà Scienza e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, durante il quale 45 tra i migliori studenti delle scuole superiori piemontesi avranno la possibilità di frequentare lezioni a loro dedicate seguite da un breve stage presso l’Università o il Politecnico di Torino, per vivere una settimana da scienziati.

La Scientific Summer Academy, giunta alla seconda edizione - dopo la prima tenutasi nell’ambito di ESOF2010, è un progetto innovativo di educazione scientifica per gli studenti del terzo e quarto anno degli Istituti Secondari di II grado.

Gli obiettivi generali dell’iniziativa sono: § promuovere le carriere scientifiche; § presentare ai partecipanti alcuni temi di ricerca contemporanea

attraverso la voce dei ricercatori; § mostrare ai partecipanti gli aspetti professionali e umani della

figura del ricercatore; § coinvolgere i partecipanti in un breve stage presso Centri di

ricerca per vivere in prima persona i momenti fondamentali della ricerca scientifica.

NEUROSCIENZE

Ente:NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi

Dipartimento o sezione:Centro Interdipartimentale

Denominazione laboratorio:Neurobiologia dello sviluppo

Sito internet:http://www.nico.ottolenghi.unito.it/

Sede delle attività:Regione Gonzole, 10 - Orbassano (TO)

Responsabile:Annalisa Buffo

Attività proposte:Il NICO è un centro di ricerca interdipartimentale che, partendo dalla ricerca di base e avvalendosi del confronto con la ricerca clinica, ha come obiettivo la comprensione dei meccanismi biologici di riparazione del sistema nervoso nella prospettiva di proporre approcci terapeutici innovativi. Gli studenti della Summer Academy saranno accompagnati alla scoperta del mondo della neurobiologia, della modalità con la quale si svolge il lavoro di ricerca dell’Istituto (metodo scientifico: osservazione, formulazione di un’ipotesi, validazione dell’ipotesi, raccolta dati, interpretazione e discussione collegiale dei risultati) e dei prodotti degli studi (comunicazioni e pubblicazioni scientifiche, brevetti). Gli studenti della Summer Academy saranno considerati come “tesisti alle prime armi”: essi verranno coinvolti in due progetti di ricerca in corso nel laboratorio, interagiranno direttamente e continuamente con i ricercatori e parteciperanno alle attività istituzionali del NICO (progress report, eventuali seminari).

Ai ragazzi della Summer Academy saranno proposte due attività sperimentali:

1. segnali che regolano il funzionamento delle cellule staminali neurali adulte e dei loro derivati: il ruolo delle proteine NOGO/NOGO receptor;

2. risposta del tessuto nervoso adulto al danno traumatico: reattività delle cellule gliali e nervose.

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PROGRAMMA

lunedì 13 giugno10.00 Ritrovo presso la Fondazione Giovanni Agnelli10.15 - 10.30 Apertura dei lavori

10.30 - 12.30Telmo Pievani (Università di Milano Bicocca)“Trovare connessioni tra fatti sparsi”: la logica e il contesto della scoperta scientifica

12.30 - 13.30 Lunch buffet presso la Fondazione13.30 - 17.30* Stage in laboratorio in piccoli gruppi

martedì 14 giugno10.15 Ritrovo presso la Fondazione Giovanni Agnelli

10.30 - 12.30Nicola Pugno (Politecnico di Torino)Super-nanomateriali bio-ispirati: progettare tute da Uomo Ragno e ragnatele sintetiche super-resistenti ispirandosi alla Natura

12.30 - 13.30 Lunch buffet presso la Fondazione13.30 - 17.30* Stage in laboratorio in piccoli gruppi

mercoledì 15 giugno10.15 Ritrovo presso la Fondazione Giovanni Agnelli

10.30 - 12.30 Roberto Cirio (Università di Torino)Dalla Fisica nuovi strumenti per la diagnosi e la cura dei tumori

12.30 - 13.30 Lunch buffet presso la Fondazione13.30 - 17.30* Stage in laboratorio in piccoli gruppi

giovedì 16 giugno10.15 Ritrovo presso la Fondazione Giovanni Agnelli

10.30 - 12.30Annalisa Buffo (Università di Torino)Storie di neuroni, circuiti e molecole: nuovi sentieri per la cura delle patologie neurodegenerative

12.30 - 13.30 Lunch buffet presso la Fondazione

13.30 - 17.30*Lavoro in gruppi presso la sede della Fondazione con il team di Agorà Scienza: riflessione e preparazione della presentazione conclusiva

venerdì 17 giugno10.15 Ritrovo presso la Fondazione Giovanni Agnelli

10.30 - 12.30 Giovanna Tinetti (University College London)Alla ricerca degli esopianeti

12.30 - 13.30 Lunch buffet presso la Fondazione

13.30 - 17.30* Presentazioni dei gruppi alla presenza dai ricercatori responsabili dei laboratori e discussione finale

* oppure 18.30 per i laboratori Nanomateriali e Neuroscienze

NANOMATERIALI

Ente:Università degli Studi di Torino

Dipartimento o sezione:Centre of Excellence NIS (Nanostructured Interfaces and Surfaces)

Denominazione laboratorio:Laboratorio di sintesi e caratterizzazione di nanomateriali

Sito internet:http://www.nis.unito.it

Sede delle attività:Laboratori NISvia Quarello, 11 - Torino

Responsabile:Silvia Bordiga

Attività proposte:I ragazzi seguiranno le attività di laboratorio di giovani ricercatori impegnati nella sintesi e caratterizzazione di materiali con applicazione in molteplici settori tra cui : la catalisi (le marmitte catalitiche delle autovetture, i materiali usati per produrre il polietilene ad alta densità), l’adsorbimento (aria pulita da molecole tossiche e/o maleodoranti), il settore dell’energia rinnovabile (fotovoltaico) il biomedicale (materiali biocompatibili, sistemi innovativi per la diagnostica e la terapia). Tra gli strumenti a cui gli studenti si avvicineranno ci saranno anche i microscopi elettronici a scansione e a trasmissione.

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MICRO E NANO TECNOLOGIE

Ente:Politecnico di Torino

Dipartimento o sezione:Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica

Denominazione laboratorio:Materiali e processi per micro e nano tecnologie

Sito internet:http://areeweb.polito.it/ricerca/micronanotech

Sede delle attività:Politecnico di Torino, Istituto Italiano di Tecnologiacorso Trento, 21 - Torino

Responsabile:Fabrizio Pirri

Attività proposte:Il gruppo di lavoro nel quale gli studenti verranno integrati si occupa di ricerca, analisi e trasformazione in dispositivi di materiali micro e nano strutturati (NEMS e Micro-NEMS).Questi materiali hanno le più disparate applicazioni in campi industriali, di ricerca, di analisi di sostanze biologiche, etc…Gli studenti avranno l’occasione di apprendere cosa siano i materiali nano strutturati e quali siano le principali caratteristiche che li rendono così utili e versatili e di partecipare al lavoro di ricerca consistente nella caratterizzazione dei materiali e nell’attività di test dei dispositivi.Le attività laboratoriali proposte sono tre:

Assemblaggio e test di di un sistema LAB-ON-CHIP dedicato all’analisi di fluidi al fine dell’estrazione di sezioni di DNA.

Assemblaggio e test di celle fotovoltaiche di terza generazione costituite da un package contenente liquido nano strutturato capace di interagire con la luce creando una differenza di potenziale elettrico.

Biosensori. L’esperienza consiste nel test di sistemi di rilevazione in grado di misurare la presenza di particolari compomenti biologici (batteri, virus, etc…) all’interno di un generico materiale (acqua, alimenti, etc.).

PRESENTAZIONESEMINARI

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TELMO PIEVANI

Curriculum vitaeTelmo Pievani è professore associato di Filosofia della Scienza presso l’Università degli studi di Milano Bicocca, dove è coordinatore del Corso di laurea in Scienze dell’Educazione. è componente del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza di Genova e condirettore scientifico del Festival delle Scienze di Roma presso l’Auditorium Parco della Musica.è autore di 122 pubblicazioni (Bicocca Open Archive: http://boa.unimib.it), fra le quali: Homo sapiens e altre catastrofi (Meltemi, Roma, 2002); Introduzione alla filosofia della biologia (Laterza, Roma-Bari, 2005); La teoria dell’evoluzione (Il Mulino, Bologna, 2006 e 2010); Creazione senza Dio (Einaudi, Torino, 2006, finalista Premio Galileo e Premio Fermi; In difesa di

Darwin (Bompiani, Milano, 2007); Nati per credere (Codice Edizioni, Torino, 2008, con V. Girotto e G. Vallortigara); La vita inaspettata (Raffaello Cortina Editore, Milano, maggio 2011).Collabora con Il Corriere della Sera e con le riviste Le Scienze, Micromega e L’Indice dei Libri.

Titolo“Trovare connessioni tra fatti sparsi”: la logica e il contesto della scoperta scientifica

AbstractChe cosa intendiamo quando definiamo una teoria “scientifica”? Come evolvono i risultati della scienza? Il seminario proporrà ai partecipanti un’introduzione discorsiva, non teorica, all’epistemologia, e in particolare allo studio delle modalità di critica e crescita della conoscenza tipiche dell’impresa scientifica. Verrà scelto come caso iniziale un’appassionante e inedita storia di scoperta scientifica, emersa di recente dalla trascrizione dei Taccuini giovanili di Charles Darwin: la prima formulazione, segreta e controversa, della teoria dell’evoluzione. Si tratta infatti di un esempio unico di metodo scientifico “visto all’opera” dall’interno, dal quale si evincono in modo limpido concetti basilari come quelli di descrizione, spiegazione, predizione, induzione, deduzione, modello, ipotesi ausiliaria, legge di natura, pattern esplicativo. Saranno anche discusse alcune differenze essenziali tra le metodologie di ricerca delle scienze fisico-matematiche e delle scienze della vita. E non è tutto, perché la rivoluzione innescata dal naturalista inglese non fu soltanto scientifica, ma ebbe ripercussioni culturali e sociali più generali, divenendo un caso peculiare di relazione fra la scienza, la società, l’etica e la comunicazione pubblica, capace di suggerire molti spunti di riflessione anche per l’attualità. Inoltre, la ricostruzione storica degli sviluppi della teoria dell’evoluzione dopo Darwin - con le revisioni, le estensioni e le conferme delle sue intuizioni – rappresenta un ottimo strumento per introdurre il concetto di “programma di ricerca scientifico”, che oggi in molte discipline, non soltanto biologiche, permette di cogliere sia la logica razionale di sviluppo delle conoscenze scientifiche sia le dinamiche di interazione fra scienza e società nel dibattito pubblico. Ciò detto, molte questioni classiche dell’epistemologia contemporanea restano aperte e irrisolte, e questo è un eccellente motivo per continuare a discuterne insieme.

MECCATRONICA

Ente:Politecnico di Torino

Dipartimento o sezione:Dipartimento di Meccanica

Denominazione laboratorio:LIM – Laboratorio Interdipartimentale Meccatronica

Sito internet:http://www.cspp.polito.it

Sede delle attività:Politecnico di Torino, Laboratorio Interdipartimentale Meccatronicacorso Castelifidardo, 51 - Torino

Responsabile:Andrea Tonoli

Attività proposte:Nel corso del laboratorio i partecipanti potranno osservare i vari progetti sviluppati dal LIM, in particolare quelli relativi allo sfruttamento delle correnti parassite indotte dall’interazione tra magneti e conduttori elettrici (magnetic suspension, smorzatori torsionali a correnti parassite) e allo sfruttamento delle proprietà meccaniche dei materiali piezoelettrici (iniettori piezoelettrici).

Sugli smorzatori torsionali e i materiali piezoelettrici saranno proposte delle attività sperimentali.

Inoltre, i partecipanti potranno prendere visione di progetti relativi allo sviluppo di veicoli ibridi (a motore termico ed elettrico), veicoli puramente elettrici, robot.

I partecipanti potranno prendere parte al lavoro di un gruppo di ricerca che ha come obiettivo principale lo sviluppo di attrezzature per particolari lavorazioni meccaniche e di prototipi di veicoli, nonché la pubblicazione dei risultati sulle riviste specializzate del settore.

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NICOLA PUGNO

Curriculum vitaeNicola Pugno, classe 1972, è sposato con tre figli. Laureato prima in Ingegneria Meccanica, dopo il Dottorato di Ricerca in Meccanica dei Solidi si laurea in Fisica Teorica e Astrofisica; attualmente è Professore di Scienza delle Costruzioni al Politecnico di Torino. Lì ha fondato e dirige il Laboratorio di Nanomeccanica Bio-Ispirata “Giuseppe Maria Pugno”, il primo in Italia che studia la nanomeccanica di animali vivi come il geco. E’ autore di circa 150 pubblicazioni sulle principali riviste internazionali e di altrettanti lavori presentati a Congressi Internazionali. Ha visitato e tenuto seminari in importanti Università del mondo, come il Massachusetts Institute of Technology, la Cambridge

University e la Florida State University, in quest’ultima su invito del Premio Nobel H. Kroto, che sinteticamente l’ha definito “Leading Scientist”. Collaboratore della Stampa per Tutto Scienze e del Sole 24 Ore per Nòva. Appassionato di montagna, ha corso tutte le prime 7 edizioni moderne del Trofeo Mezzalama, la maratona bianca che si svolge sul filo dei 4000m del monte Rosa.

TitoloSuper-nanomateriali bio-ispirati: progettare tute da Uomo Ragno e ragnatele sintetiche super-resistenti ispirandosi alla Natura

AbstractDa sempre l’Uomo trae ispirazione dalla Natura per progettare nuovi materiali e strutture. Il volo ne è un esempio. Non è tuttavia possibile né sarebbe sufficiente copiare tout court la Natura (un aereo non sbatte le ali); per contro, ispirandoci ad essa, possiamo spingerci oggi anche oltre, per esempio nello spazio. Similmente, traendo ispirazione dai gechi, si potrebbero realizzare delle tute da Uomo Ragno. Guanti “di geco” potrebbero teoricamente sopportare il peso di 100 uomini. Qui, oltre a mimare la forte adesione, la sfida è conciliare con essa il facile distacco e l’auto-pulizia, elementi che coesistono perfettamente nei gechi, così come nei ragni e negli insetti. Viceversa le piante hanno sviluppato meccanismi anti-adesivi per sopravvivere proprio all’attacco degli insetti stessi. Mimando la topologia della foglia del loto possiamo così realizzare superfici anti-adesive. Cavi super-resistenti a base di nanotubi o grafene (per la cui scoperta è stato questo anno assegnato il premio Nobel per la Fisica), magari anche in grado di auto-ripararsi, potrebbero essere prodotti ispirandosi alle ragnatele, permettendo anche di realizzare il sogno dell’ascensore spaziale. Il megacavo, lungo circa 100000 Km, avrebbe una resistenza teorica 100 volte maggiore di quella dell’acciaio e sarebbe super-tenace: anche se solo di un millimetro di diametro, sarebbe in grado di fermare la corsa di un Boeing 747. E’ l’avvento dei super-nanomateriali del terzo millennio.

H2POLITO

Ente:Politecnico di Torino

Dipartimento o sezione:Dipartimento di Meccanica

Denominazione laboratorio:Team H2PolitO – Molecole da Corsa

Sito internet:http://srvh2polito.polito.it

Sede delle attività:Politecnico di Torino, Dipartimento di Meccanicacorso Einaudi, 40 - Torino

Responsabile:Massimiliana Carello

Attività proposte:Gli studenti che frequenteranno questo laboratorio avranno l’occasione di far parte del Team H2PoliTO, impegnato nell’ottimizzazione del veicolo IDRA11 che sarà appena tornato dalla Shell Eco-Maratohn (che si terrà a Lausitz dal 26 al 28 maggio) e nel lancio del nuovo Urban Vehicle XAM.

Il gruppo, costituito da 40 studenti di ingegneria e architettura del Politenico di Torino, ma provenienti da tutta Italia e dall’estero, offrirà la possibilità di entrare in contatto con una realtà di ricerca e di laboratorio internazionale.

Le attività proposte saranno principalmente focalizzate sull’assemblaggio di alcune parti di IDRA11, sulla comprensione del suo funzionamento e su alcune prove “in pista” per la verifica delle performance del veicolo.

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ROBERTO CIRIO

Curriculum vitaeNato a Torino nel 1960, dopo la Maturità Classica si è laureato nel 1983 in Fisica con una tesi in Fisica delle Particelle Elementari. Dopo 4 anni trascorsi al CERN è diventato Ricercatore dell’INFN fino al 2007, da quando è Professore Ordinario di Fisica della Facoltà di Medicina di Torino. Da 20 anni il suo lavoro di Ricerca e Didattica è indirizzato alle applicazioni della Fisica in Medicina, con particolare attenzione allo sviluppo di strumentazione per la cura dei tumori con Radioterapia.

TitoloDalla Fisica nuovi strumenti per la diagnosi e la cura dei tumori

AbstractLa Fisica è la Scienza che ha come scopo la descrizione dei fenomeni naturali attraverso l’utilizzo di opportune (e, quando possibile, semplici) leggi matematiche. Per molti motivi spesso manca la strettissima relazione tra i fenomeni descritti e le leggi relative, arrivando in molti casi a perdere il collegamento con il fenomeno stesso. Lo scopo della presentazione è di verificare quanta Fisica sia utilizzata quotidianamente nella pratica medica. Il leit motiv sarà la cura del cancro e si descriveranno i contributi che permettono ai Medici di avere più armi per la diagnosi e cura di questa terribile patologia. Non mancherà una presentazione degli argomenti oggetto della ricerca di punta in questo campo.

GEOLOGIA

Ente:Università degli Studi di Torino

Dipartimento o sezione:Dipartimenti di Scienze Mineralogiche e Petrologiche e di Scienze della Terra

Denominazione laboratorio:Elementi per la comprensione dell’evoluzione geologica della Provincia di Torino

Sito internet:http://www.personalweb.unito.it/daniele.castelli/

Sede delle attività:via Valperga Caluso, 35 - Torino

Responsabile:Daniele Castelli

Attività proposte:Le tre esperienze di ricerca proposte (una per ogni pomeriggio) sono strutturate in modo da favorire una consapevolezza “geologica” dei concetti di spazio e di tempo applicata al territorio della provincia di Torino.

La prima esperienza consiste nella simulazione del lavoro di terreno e di lettura di una carta geologica. è prevista un’escursione sulla Collina di Torino in cui gli studenti saranno introdotti all’analisi delle articolate forme del paesaggio geomorfologico, alle tipologie di rocce che costituiscono la Collina di Torino e le Alpi Torinesi e alle fasi temporali della loro evoluzione geologica. Saranno inoltre illustrate le modalità di rappresentazione di questi elementi in una carta geologica.

La seconda esperienza prevede lo studio in laboratorio di alcune rocce osservate il primo giorno. L’analisi di rocce metamorfiche del Musinè consentirà di discutere i processi geologici che hanno determinato la risalita di rocce del mantello terrestre. L’analisi di rocce sedimentarie della Collina permetterà di illustrare i processi che agiscono sulla superficie terrestre e determinano formazione, trasporto e accumulo dei sedimenti.

Nella terza esperienza, gli elementi del paesaggio torinese (pianura, collina e margine di catena montuosa) e del settore urbano saranno analizzati attraverso l’uso di modelli digitali del terreno e di cartografia storica. Sarà così possibile ricostruire le variazioni morfologiche recenti del settore torinese quali, ad esempio, quelle legate all’evoluzione del reticolo idrografico.

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GENETICA

Ente:Human Genetics Foundation (HuGeF)

Dipartimento o sezione:Unità di Genetica del sistema immunitario

Denominazione laboratorio:Genetica

Sito internet:http://www.hugef-torino.org

Sede delle attività:via Nizza, 52 - Torino

Responsabili:Silvia Deaglio, Cristiana Moretti

Attività proposte:Gli studenti conosceranno l’attività di un laboratorio attrezzato per la ricerca bio-molecolare e gli strumenti che in esso sono quotidianamente usati.

Obiettivi teorici:1. Capire che cosa è un progetto di ricerca e come viene organizzato nelle

sue tappe principali2. Progettare due semplici esperimenti3. Preparazione del protocollo4. Analisi dei risultati ottenuti e interpretazione dei dati

Obiettivi pratici:Esperimento 1: estrazione del DNA da cellule leucemiche e analisi di un polimorfismo genetico.

Esperimento 2: estrazione di proteine da cellule leucemiche, separazione mediante SDS-PAGE e analisi dell’espressione proteica mediante western blot.

ANNALISA BUFFO

Curriculum vitaeAnalisa Buffo è ricercatrice universitaria alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino.Studia le strategie per la riparazione dei danni cerebrali, interessandosi sia di rigenerazione assonale che di neurogenesi e gliogenesi nel cervello adulto, presso il Dipartimento di Neuroscienze del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO).Ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Neurologiche e per la sua formazione ha ricevuto borse di studio da diversi enti internazionali tra i quali il DAAD (Deutscher Akademischer Austausch Dienst), la Fondazione Von Humboldt, la Fondazione Cavalieri Ottolenghi, il programma COST (European Cooperation in Science and Technology), il Consiglio Nazionale delle Ricerche, la European Science

Foundation. Ha effettuato soggiorni di ricerca all’estero in Germania presso l’Università Ludwig Maximilians (Monaco di Baviera) e l’Università di Tuebingen, in Olanda presso l’Università di Utrecht.

TitoloStorie di neuroni, circuiti e molecole: nuovi sentieri per la cura delle patologie neurodegenerative

AbstractIl sistema nervoso è un organo estremamente complesso sotto il profilo molecolare, anatomico e funzionale. Tale complessità è il frutto dell’adattamento dei tre tipi cellulari presenti nel tessuto nervoso (neuroni, astrociti e oligodendrociti) a segnali locali e ambientali durante lo sviluppo dell’organismo. Nell’età adulta, nel cervello e nel midollo spinale una serie di sofisticati meccanismi di controllo mantengono l’organizzazione anatomico-funzionale prodotta durante lo sviluppo, limitando la possibilità di generare e inserire nuovi elementi cellulari e di costruire connessioni ex novo. Pertanto, nel sistema nervoso adulto non c’è un ricambio fisiologico degli elementi persi in seguito all’invecchiamento e nemmeno rigenerazione di cellule e circuiti in caso di lesione o di malattia. E’ noto a tutti, per esempio, che in seguito a un ictus cerebrale i neuroni morti sono persi per sempre, mentre una ferita della pelle può rigenerare molto in fretta.Come stimolare la riparazione del tessuto nervoso danneggiato? Noi affrontiamo questo argomento studiando i meccanismi di base con i quali le cellule del sistema nervoso si sviluppano e reagiscono ai danni traumatici, vascolari o cronici. Nel corso degli anni abbiamo contribuito all’identificazione di alcuni dei “freni” che impediscono i fenomeni rigenerativi nel sistema nervoso maturo e scoperto che gli astrociti, reagendo al danno, assumono proprietà simili a quelle delle cellule staminali nervose. L’obiettivo ultimo è la rimozione di questi freni molecolari per la promozione delle capacità rigenerative cerebrali in caso di patologia. Il desiderio di capire i segreti dell’interazione e del funzionamento delle cellule nervose ci spinge a percorrere con la nostra attività sperimentale sentieri nuovi, che la ricerca applicata e clinica potranno battere più estesamente e tradurre all’occorrenza in nuove terapie applicabili all’uomo.

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FOTONICA

Ente:Politecnico di Torino

Dipartimento o sezione:Dipartimento di Elettronica

Denominazione laboratorio:Laboratorio di Fotonica

Sito internet:http://www.delen.polito.it/en/personale/scheda/%28nominativo%29/guido.perrone/%28sezione%29/ricercahttp://www.optcom.polito.it/laboratories/Photonlab/photonlab.htm

Sede delle attività:Politecnico di Torino, Dipartimento di Elettronica eIstituto Superiore Mario Boellacorso Castelfidardo, 39 - Torino

Responsabile:Guido Perrone

Attività proposte:Il gruppo di lavoro nel quale gli studenti verranno integrati si occupa dello sviluppo, dell’analisi e dell’utilizzo in applicazioni industriali di fibre ottiche (non per telecomunicazioni).

Le fibre oggetto di studio e di esperienze laboratoriali saranno quelle utilizzate in particolari sensori per la misura delle variazioni e quelle utilizzate dai laser in fibra.

In particolare, verranno proposte due esperienze sperimentali: la misura della capacità di alcune fibre nel rilevare variazioni di lunghezza e la caratterizzazione di nuove fibre per l’utilizzo in apparecchiature laser. Questo seconda esperienza verrà condotta direttamente all’interno del PhotonLab presso l’ISMB.

GIOVANNA TINETTI

Curriculum vitaeGiovanna Tinetti, nata a Torino nel 1972, è una fisica e astronoma italiana. Laureata all’Università di Torino in Fisica teorica occupandosi di particelle atomiche, si trasferisce ben presto al Politecnico della California e successivamente al Jet Propulsion Laboratory della Nasa. Attualmente lavora presso il dipartimento di Fisica e Astronomia dello University College di Londra. è nota soprattutto per la scoperta della presenza di acqua sul pianeta extrasolare HD 189733b, un gigante gassoso che si trova a 63 anni luce da noi nella costellazione di Vulpecula.Sta collaborando al nuovo telescopio spaziale James Webb.

TitoloAlla ricerca degli esopianeti

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FISICA

Ente:Università degli Studi di Torino e Istituto Nazionale di Fisica NucleareDipartimento o sezione:Dipartimento di Fisica SperimentaleDenominazione laboratorio:Laboratorio di FisicaSito internet:http://www.ph.unito.it/dfs/3_Ambiti_di_Ricerca.htmlSede delle attività:Istituto di Fisica - via Pietro Giuria, 1 - TorinoResponsabili:Roberto Cirio, Marco Costa, Alessandro Lo GiudiceAttività proposte:Si propongono tre attività, ciascuna della durata di un pomeriggio, nell’ambito delle ricerche che sfruttano le dinamiche di interazione della radiazione con la materia.Laboratorio di Fisica SanitariaRiconoscimento di elementi radioattivi e misura della loro attività in campioni portati dagli studenti.Scopo dell’attività: affiancare la ricerca del gruppo UniTO/INFN che opera nel campo della misura di radioattività γ in matrici naturali (terra, latte, acqua, ....).Gli studenti potranno portare campioni da misurare, avendo preventivamente preso accordi con i responsabili.Laboratorio di Imaging con raggi xAnalisi per mezzo di radiografie digitali e tomografie di oggetti di interesse nel campo dei beni culturali e delle scienze applicate.Scopo dell’attività: affiancare la ricerca del gruppo UniTO/INFN che opera nel campo dell’imaging con raggi x (radiografie digitali e tomografie) nel campo dei beni culturali e delle scienze applicate. Gli studenti potranno portare campioni da analizzare, avendo preventivamente preso accordi con i responsabili.Laboratorio di Fisica Nucleare e SubnucleareComprensione del principio di funzionamento di un rivelatore di particelle osservando in tempo reale le tracce lasciate dai raggi cosmici in un apparato a condensazione.Seguirà una fase di analisi dati in cui gli studenti determineranno quantità fisiche fondamentali come la probabilità di collisione fra particelle e la tipologia di decadimento di particelle instabili.Al termine della sessione verrà presentata l’applicazione delle tecniche illustrate ad un esperimento di LHC al CERN di Ginevra in cui il gruppo di ricerca UniTO/INFN è coinvolto.

PRESENTAZIONELABORATORI

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CHIMICA

Ente:Università degli Studi di Torino

Dipartimento o sezione:Dipartimento di Chimica Generale e Chimica Organica

Denominazione laboratorio:Sintesi Organica

Sito internet:http://www.unito.it/unitoWAR/page/dipartimenti5/D037/D037_il_dipartimento2?path=/BEA Repository/2044016

Sede delle attività:via Pietro Giuria, 7 - Torino

Responsabili:Margherita Barbero, Annamaria Deagostino

Attività proposte:Il progetto riguarda la preparazione e la purificazione di molecole biologicamente attive. In particolare ci si propone di iniziare gli studenti all’attività di un laboratorio di sintesi facendo loro svolgere una o più reazioni.

I prodotti ottenuti saranno quindi analizzati con diverse tecniche come la spettrometria di massa e la risonanza magnetico nucleare per determinarne con esattezza la struttura.

BIOTECNOLOGIE

Ente:Fondazione per le Biotecnologie, Università degli Studi di Torino

Dipartimento o sezione:Scuola Interfacoltà di Biotecnologie MBC(Molecular Biotechnology Center)

Denominazione laboratorio:Biotecnologie

Sito internet:http://www.fobiotech.org, http://www.llctorino.it, http://www.mbcunito.it

Sede delle attività:MBC (Molecular Biotechnology Center)via Nizza, 52 - Torino

Responsabili:Enrica Favaro, Mauro Sbroggiò

Attività proposte:Il mondo della ricerca: le nuove frontiere delle biotecnologie mediche, dalle cellule staminali alla ricerca sulle malattie cardiache.

Nell’attività verrà fornito ai ragazzi una panoramica del metodo scientifico, dell’iter che giunge alla pubblicazione scientifica. Verranno inoltre illustrati alcuni progetti di ricerca, lette con i ragazzi e spiegate alcune parti delle pubblicazioni scientifiche inerenti ai progetti di ricerca. Inoltre i partecipanti potranno osservare e seguire i ricercatori nello svolgimento di alcuni esperimenti.

Infine i ragazzi proveranno loro stessi a svolgere degli esperimenti di biologia molecolare (quali estrazione, amplificazione e visualizzazione del DNA) e di biologia cellulare (quali coltivazione e osservazione di cellule).

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CHIMICA

Ente:Università degli Studi di Torino

Dipartimento o sezione:Dipartimento di Chimica Generale e Chimica Organica

Denominazione laboratorio:Sintesi Organica

Sito internet:http://www.unito.it/unitoWAR/page/dipartimenti5/D037/D037_il_dipartimento2?path=/BEA Repository/2044016

Sede delle attività:via Pietro Giuria, 7 - Torino

Responsabili:Margherita Barbero, Annamaria Deagostino

Attività proposte:Il progetto riguarda la preparazione e la purificazione di molecole biologicamente attive. In particolare ci si propone di iniziare gli studenti all’attività di un laboratorio di sintesi facendo loro svolgere una o più reazioni.

I prodotti ottenuti saranno quindi analizzati con diverse tecniche come la spettrometria di massa e la risonanza magnetico nucleare per determinarne con esattezza la struttura.

BIOTECNOLOGIE

Ente:Fondazione per le Biotecnologie, Università degli Studi di Torino

Dipartimento o sezione:Scuola Interfacoltà di Biotecnologie MBC(Molecular Biotechnology Center)

Denominazione laboratorio:Biotecnologie

Sito internet:http://www.fobiotech.org, http://www.llctorino.it, http://www.mbcunito.it

Sede delle attività:MBC (Molecular Biotechnology Center)via Nizza, 52 - Torino

Responsabili:Enrica Favaro, Mauro Sbroggiò

Attività proposte:Il mondo della ricerca: le nuove frontiere delle biotecnologie mediche, dalle cellule staminali alla ricerca sulle malattie cardiache.

Nell’attività verrà fornito ai ragazzi una panoramica del metodo scientifico, dell’iter che giunge alla pubblicazione scientifica. Verranno inoltre illustrati alcuni progetti di ricerca, lette con i ragazzi e spiegate alcune parti delle pubblicazioni scientifiche inerenti ai progetti di ricerca. Inoltre i partecipanti potranno osservare e seguire i ricercatori nello svolgimento di alcuni esperimenti.

Infine i ragazzi proveranno loro stessi a svolgere degli esperimenti di biologia molecolare (quali estrazione, amplificazione e visualizzazione del DNA) e di biologia cellulare (quali coltivazione e osservazione di cellule).

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FISICA

Ente:Università degli Studi di Torino e Istituto Nazionale di Fisica NucleareDipartimento o sezione:Dipartimento di Fisica SperimentaleDenominazione laboratorio:Laboratorio di FisicaSito internet:http://www.ph.unito.it/dfs/3_Ambiti_di_Ricerca.htmlSede delle attività:Istituto di Fisica - via Pietro Giuria, 1 - TorinoResponsabili:Roberto Cirio, Marco Costa, Alessandro Lo GiudiceAttività proposte:Si propongono tre attività, ciascuna della durata di un pomeriggio, nell’ambito delle ricerche che sfruttano le dinamiche di interazione della radiazione con la materia.Laboratorio di Fisica SanitariaRiconoscimento di elementi radioattivi e misura della loro attività in campioni portati dagli studenti.Scopo dell’attività: affiancare la ricerca del gruppo UniTO/INFN che opera nel campo della misura di radioattività γ in matrici naturali (terra, latte, acqua, ....).Gli studenti potranno portare campioni da misurare, avendo preventivamente preso accordi con i responsabili.Laboratorio di Imaging con raggi xAnalisi per mezzo di radiografie digitali e tomografie di oggetti di interesse nel campo dei beni culturali e delle scienze applicate.Scopo dell’attività: affiancare la ricerca del gruppo UniTO/INFN che opera nel campo dell’imaging con raggi x (radiografie digitali e tomografie) nel campo dei beni culturali e delle scienze applicate. Gli studenti potranno portare campioni da analizzare, avendo preventivamente preso accordi con i responsabili.Laboratorio di Fisica Nucleare e SubnucleareComprensione del principio di funzionamento di un rivelatore di particelle osservando in tempo reale le tracce lasciate dai raggi cosmici in un apparato a condensazione.Seguirà una fase di analisi dati in cui gli studenti determineranno quantità fisiche fondamentali come la probabilità di collisione fra particelle e la tipologia di decadimento di particelle instabili.Al termine della sessione verrà presentata l’applicazione delle tecniche illustrate ad un esperimento di LHC al CERN di Ginevra in cui il gruppo di ricerca UniTO/INFN è coinvolto.

PRESENTAZIONELABORATORI

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FOTONICA

Ente:Politecnico di Torino

Dipartimento o sezione:Dipartimento di Elettronica

Denominazione laboratorio:Laboratorio di Fotonica

Sito internet:http://www.delen.polito.it/en/personale/scheda/%28nominativo%29/guido.perrone/%28sezione%29/ricercahttp://www.optcom.polito.it/laboratories/Photonlab/photonlab.htm

Sede delle attività:Politecnico di Torino, Dipartimento di Elettronica eIstituto Superiore Mario Boellacorso Castelfidardo, 39 - Torino

Responsabile:Guido Perrone

Attività proposte:Il gruppo di lavoro nel quale gli studenti verranno integrati si occupa dello sviluppo, dell’analisi e dell’utilizzo in applicazioni industriali di fibre ottiche (non per telecomunicazioni).

Le fibre oggetto di studio e di esperienze laboratoriali saranno quelle utilizzate in particolari sensori per la misura delle variazioni e quelle utilizzate dai laser in fibra.

In particolare, verranno proposte due esperienze sperimentali: la misura della capacità di alcune fibre nel rilevare variazioni di lunghezza e la caratterizzazione di nuove fibre per l’utilizzo in apparecchiature laser. Questo seconda esperienza verrà condotta direttamente all’interno del PhotonLab presso l’ISMB.

GIOVANNA TINETTI

Curriculum vitaeGiovanna Tinetti, nata a Torino nel 1972, è una fisica e astronoma italiana. Laureata all’Università di Torino in Fisica teorica occupandosi di particelle atomiche, si trasferisce ben presto al Politecnico della California e successivamente al Jet Propulsion Laboratory della Nasa. Attualmente lavora presso il dipartimento di Fisica e Astronomia dello University College di Londra. è nota soprattutto per la scoperta della presenza di acqua sul pianeta extrasolare HD 189733b, un gigante gassoso che si trova a 63 anni luce da noi nella costellazione di Vulpecula.Sta collaborando al nuovo telescopio spaziale James Webb.

TitoloAlla ricerca degli esopianeti

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GENETICA

Ente:Human Genetics Foundation (HuGeF)

Dipartimento o sezione:Unità di Genetica del sistema immunitario

Denominazione laboratorio:Genetica

Sito internet:http://www.hugef-torino.org

Sede delle attività:via Nizza, 52 - Torino

Responsabili:Silvia Deaglio, Cristiana Moretti

Attività proposte:Gli studenti conosceranno l’attività di un laboratorio attrezzato per la ricerca bio-molecolare e gli strumenti che in esso sono quotidianamente usati.

Obiettivi teorici:1. Capire che cosa è un progetto di ricerca e come viene organizzato nelle

sue tappe principali2. Progettare due semplici esperimenti3. Preparazione del protocollo4. Analisi dei risultati ottenuti e interpretazione dei dati

Obiettivi pratici:Esperimento 1: estrazione del DNA da cellule leucemiche e analisi di un polimorfismo genetico.

Esperimento 2: estrazione di proteine da cellule leucemiche, separazione mediante SDS-PAGE e analisi dell’espressione proteica mediante western blot.

ANNALISA BUFFO

Curriculum vitaeAnalisa Buffo è ricercatrice universitaria alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino.Studia le strategie per la riparazione dei danni cerebrali, interessandosi sia di rigenerazione assonale che di neurogenesi e gliogenesi nel cervello adulto, presso il Dipartimento di Neuroscienze del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO).Ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Neurologiche e per la sua formazione ha ricevuto borse di studio da diversi enti internazionali tra i quali il DAAD (Deutscher Akademischer Austausch Dienst), la Fondazione Von Humboldt, la Fondazione Cavalieri Ottolenghi, il programma COST (European Cooperation in Science and Technology), il Consiglio Nazionale delle Ricerche, la European Science

Foundation. Ha effettuato soggiorni di ricerca all’estero in Germania presso l’Università Ludwig Maximilians (Monaco di Baviera) e l’Università di Tuebingen, in Olanda presso l’Università di Utrecht.

TitoloStorie di neuroni, circuiti e molecole: nuovi sentieri per la cura delle patologie neurodegenerative

AbstractIl sistema nervoso è un organo estremamente complesso sotto il profilo molecolare, anatomico e funzionale. Tale complessità è il frutto dell’adattamento dei tre tipi cellulari presenti nel tessuto nervoso (neuroni, astrociti e oligodendrociti) a segnali locali e ambientali durante lo sviluppo dell’organismo. Nell’età adulta, nel cervello e nel midollo spinale una serie di sofisticati meccanismi di controllo mantengono l’organizzazione anatomico-funzionale prodotta durante lo sviluppo, limitando la possibilità di generare e inserire nuovi elementi cellulari e di costruire connessioni ex novo. Pertanto, nel sistema nervoso adulto non c’è un ricambio fisiologico degli elementi persi in seguito all’invecchiamento e nemmeno rigenerazione di cellule e circuiti in caso di lesione o di malattia. E’ noto a tutti, per esempio, che in seguito a un ictus cerebrale i neuroni morti sono persi per sempre, mentre una ferita della pelle può rigenerare molto in fretta.Come stimolare la riparazione del tessuto nervoso danneggiato? Noi affrontiamo questo argomento studiando i meccanismi di base con i quali le cellule del sistema nervoso si sviluppano e reagiscono ai danni traumatici, vascolari o cronici. Nel corso degli anni abbiamo contribuito all’identificazione di alcuni dei “freni” che impediscono i fenomeni rigenerativi nel sistema nervoso maturo e scoperto che gli astrociti, reagendo al danno, assumono proprietà simili a quelle delle cellule staminali nervose. L’obiettivo ultimo è la rimozione di questi freni molecolari per la promozione delle capacità rigenerative cerebrali in caso di patologia. Il desiderio di capire i segreti dell’interazione e del funzionamento delle cellule nervose ci spinge a percorrere con la nostra attività sperimentale sentieri nuovi, che la ricerca applicata e clinica potranno battere più estesamente e tradurre all’occorrenza in nuove terapie applicabili all’uomo.

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ROBERTO CIRIO

Curriculum vitaeNato a Torino nel 1960, dopo la Maturità Classica si è laureato nel 1983 in Fisica con una tesi in Fisica delle Particelle Elementari. Dopo 4 anni trascorsi al CERN è diventato Ricercatore dell’INFN fino al 2007, da quando è Professore Ordinario di Fisica della Facoltà di Medicina di Torino. Da 20 anni il suo lavoro di Ricerca e Didattica è indirizzato alle applicazioni della Fisica in Medicina, con particolare attenzione allo sviluppo di strumentazione per la cura dei tumori con Radioterapia.

TitoloDalla Fisica nuovi strumenti per la diagnosi e la cura dei tumori

AbstractLa Fisica è la Scienza che ha come scopo la descrizione dei fenomeni naturali attraverso l’utilizzo di opportune (e, quando possibile, semplici) leggi matematiche. Per molti motivi spesso manca la strettissima relazione tra i fenomeni descritti e le leggi relative, arrivando in molti casi a perdere il collegamento con il fenomeno stesso. Lo scopo della presentazione è di verificare quanta Fisica sia utilizzata quotidianamente nella pratica medica. Il leit motiv sarà la cura del cancro e si descriveranno i contributi che permettono ai Medici di avere più armi per la diagnosi e cura di questa terribile patologia. Non mancherà una presentazione degli argomenti oggetto della ricerca di punta in questo campo.

GEOLOGIA

Ente:Università degli Studi di Torino

Dipartimento o sezione:Dipartimenti di Scienze Mineralogiche e Petrologiche e di Scienze della Terra

Denominazione laboratorio:Elementi per la comprensione dell’evoluzione geologica della Provincia di Torino

Sito internet:http://www.personalweb.unito.it/daniele.castelli/

Sede delle attività:via Valperga Caluso, 35 - Torino

Responsabile:Daniele Castelli

Attività proposte:Le tre esperienze di ricerca proposte (una per ogni pomeriggio) sono strutturate in modo da favorire una consapevolezza “geologica” dei concetti di spazio e di tempo applicata al territorio della provincia di Torino.

La prima esperienza consiste nella simulazione del lavoro di terreno e di lettura di una carta geologica. è prevista un’escursione sulla Collina di Torino in cui gli studenti saranno introdotti all’analisi delle articolate forme del paesaggio geomorfologico, alle tipologie di rocce che costituiscono la Collina di Torino e le Alpi Torinesi e alle fasi temporali della loro evoluzione geologica. Saranno inoltre illustrate le modalità di rappresentazione di questi elementi in una carta geologica.

La seconda esperienza prevede lo studio in laboratorio di alcune rocce osservate il primo giorno. L’analisi di rocce metamorfiche del Musinè consentirà di discutere i processi geologici che hanno determinato la risalita di rocce del mantello terrestre. L’analisi di rocce sedimentarie della Collina permetterà di illustrare i processi che agiscono sulla superficie terrestre e determinano formazione, trasporto e accumulo dei sedimenti.

Nella terza esperienza, gli elementi del paesaggio torinese (pianura, collina e margine di catena montuosa) e del settore urbano saranno analizzati attraverso l’uso di modelli digitali del terreno e di cartografia storica. Sarà così possibile ricostruire le variazioni morfologiche recenti del settore torinese quali, ad esempio, quelle legate all’evoluzione del reticolo idrografico.

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NICOLA PUGNO

Curriculum vitaeNicola Pugno, classe 1972, è sposato con tre figli. Laureato prima in Ingegneria Meccanica, dopo il Dottorato di Ricerca in Meccanica dei Solidi si laurea in Fisica Teorica e Astrofisica; attualmente è Professore di Scienza delle Costruzioni al Politecnico di Torino. Lì ha fondato e dirige il Laboratorio di Nanomeccanica Bio-Ispirata “Giuseppe Maria Pugno”, il primo in Italia che studia la nanomeccanica di animali vivi come il geco. E’ autore di circa 150 pubblicazioni sulle principali riviste internazionali e di altrettanti lavori presentati a Congressi Internazionali. Ha visitato e tenuto seminari in importanti Università del mondo, come il Massachusetts Institute of Technology, la Cambridge

University e la Florida State University, in quest’ultima su invito del Premio Nobel H. Kroto, che sinteticamente l’ha definito “Leading Scientist”. Collaboratore della Stampa per Tutto Scienze e del Sole 24 Ore per Nòva. Appassionato di montagna, ha corso tutte le prime 7 edizioni moderne del Trofeo Mezzalama, la maratona bianca che si svolge sul filo dei 4000m del monte Rosa.

TitoloSuper-nanomateriali bio-ispirati: progettare tute da Uomo Ragno e ragnatele sintetiche super-resistenti ispirandosi alla Natura

AbstractDa sempre l’Uomo trae ispirazione dalla Natura per progettare nuovi materiali e strutture. Il volo ne è un esempio. Non è tuttavia possibile né sarebbe sufficiente copiare tout court la Natura (un aereo non sbatte le ali); per contro, ispirandoci ad essa, possiamo spingerci oggi anche oltre, per esempio nello spazio. Similmente, traendo ispirazione dai gechi, si potrebbero realizzare delle tute da Uomo Ragno. Guanti “di geco” potrebbero teoricamente sopportare il peso di 100 uomini. Qui, oltre a mimare la forte adesione, la sfida è conciliare con essa il facile distacco e l’auto-pulizia, elementi che coesistono perfettamente nei gechi, così come nei ragni e negli insetti. Viceversa le piante hanno sviluppato meccanismi anti-adesivi per sopravvivere proprio all’attacco degli insetti stessi. Mimando la topologia della foglia del loto possiamo così realizzare superfici anti-adesive. Cavi super-resistenti a base di nanotubi o grafene (per la cui scoperta è stato questo anno assegnato il premio Nobel per la Fisica), magari anche in grado di auto-ripararsi, potrebbero essere prodotti ispirandosi alle ragnatele, permettendo anche di realizzare il sogno dell’ascensore spaziale. Il megacavo, lungo circa 100000 Km, avrebbe una resistenza teorica 100 volte maggiore di quella dell’acciaio e sarebbe super-tenace: anche se solo di un millimetro di diametro, sarebbe in grado di fermare la corsa di un Boeing 747. E’ l’avvento dei super-nanomateriali del terzo millennio.

H2POLITO

Ente:Politecnico di Torino

Dipartimento o sezione:Dipartimento di Meccanica

Denominazione laboratorio:Team H2PolitO – Molecole da Corsa

Sito internet:http://srvh2polito.polito.it

Sede delle attività:Politecnico di Torino, Dipartimento di Meccanicacorso Einaudi, 40 - Torino

Responsabile:Massimiliana Carello

Attività proposte:Gli studenti che frequenteranno questo laboratorio avranno l’occasione di far parte del Team H2PoliTO, impegnato nell’ottimizzazione del veicolo IDRA11 che sarà appena tornato dalla Shell Eco-Maratohn (che si terrà a Lausitz dal 26 al 28 maggio) e nel lancio del nuovo Urban Vehicle XAM.

Il gruppo, costituito da 40 studenti di ingegneria e architettura del Politenico di Torino, ma provenienti da tutta Italia e dall’estero, offrirà la possibilità di entrare in contatto con una realtà di ricerca e di laboratorio internazionale.

Le attività proposte saranno principalmente focalizzate sull’assemblaggio di alcune parti di IDRA11, sulla comprensione del suo funzionamento e su alcune prove “in pista” per la verifica delle performance del veicolo.

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TELMO PIEVANI

Curriculum vitaeTelmo Pievani è professore associato di Filosofia della Scienza presso l’Università degli studi di Milano Bicocca, dove è coordinatore del Corso di laurea in Scienze dell’Educazione. è componente del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza di Genova e condirettore scientifico del Festival delle Scienze di Roma presso l’Auditorium Parco della Musica.è autore di 122 pubblicazioni (Bicocca Open Archive: http://boa.unimib.it), fra le quali: Homo sapiens e altre catastrofi (Meltemi, Roma, 2002); Introduzione alla filosofia della biologia (Laterza, Roma-Bari, 2005); La teoria dell’evoluzione (Il Mulino, Bologna, 2006 e 2010); Creazione senza Dio (Einaudi, Torino, 2006, finalista Premio Galileo e Premio Fermi; In difesa di

Darwin (Bompiani, Milano, 2007); Nati per credere (Codice Edizioni, Torino, 2008, con V. Girotto e G. Vallortigara); La vita inaspettata (Raffaello Cortina Editore, Milano, maggio 2011).Collabora con Il Corriere della Sera e con le riviste Le Scienze, Micromega e L’Indice dei Libri.

Titolo“Trovare connessioni tra fatti sparsi”: la logica e il contesto della scoperta scientifica

AbstractChe cosa intendiamo quando definiamo una teoria “scientifica”? Come evolvono i risultati della scienza? Il seminario proporrà ai partecipanti un’introduzione discorsiva, non teorica, all’epistemologia, e in particolare allo studio delle modalità di critica e crescita della conoscenza tipiche dell’impresa scientifica. Verrà scelto come caso iniziale un’appassionante e inedita storia di scoperta scientifica, emersa di recente dalla trascrizione dei Taccuini giovanili di Charles Darwin: la prima formulazione, segreta e controversa, della teoria dell’evoluzione. Si tratta infatti di un esempio unico di metodo scientifico “visto all’opera” dall’interno, dal quale si evincono in modo limpido concetti basilari come quelli di descrizione, spiegazione, predizione, induzione, deduzione, modello, ipotesi ausiliaria, legge di natura, pattern esplicativo. Saranno anche discusse alcune differenze essenziali tra le metodologie di ricerca delle scienze fisico-matematiche e delle scienze della vita. E non è tutto, perché la rivoluzione innescata dal naturalista inglese non fu soltanto scientifica, ma ebbe ripercussioni culturali e sociali più generali, divenendo un caso peculiare di relazione fra la scienza, la società, l’etica e la comunicazione pubblica, capace di suggerire molti spunti di riflessione anche per l’attualità. Inoltre, la ricostruzione storica degli sviluppi della teoria dell’evoluzione dopo Darwin - con le revisioni, le estensioni e le conferme delle sue intuizioni – rappresenta un ottimo strumento per introdurre il concetto di “programma di ricerca scientifico”, che oggi in molte discipline, non soltanto biologiche, permette di cogliere sia la logica razionale di sviluppo delle conoscenze scientifiche sia le dinamiche di interazione fra scienza e società nel dibattito pubblico. Ciò detto, molte questioni classiche dell’epistemologia contemporanea restano aperte e irrisolte, e questo è un eccellente motivo per continuare a discuterne insieme.

MECCATRONICA

Ente:Politecnico di Torino

Dipartimento o sezione:Dipartimento di Meccanica

Denominazione laboratorio:LIM – Laboratorio Interdipartimentale Meccatronica

Sito internet:http://www.cspp.polito.it

Sede delle attività:Politecnico di Torino, Laboratorio Interdipartimentale Meccatronicacorso Castelifidardo, 51 - Torino

Responsabile:Andrea Tonoli

Attività proposte:Nel corso del laboratorio i partecipanti potranno osservare i vari progetti sviluppati dal LIM, in particolare quelli relativi allo sfruttamento delle correnti parassite indotte dall’interazione tra magneti e conduttori elettrici (magnetic suspension, smorzatori torsionali a correnti parassite) e allo sfruttamento delle proprietà meccaniche dei materiali piezoelettrici (iniettori piezoelettrici).

Sugli smorzatori torsionali e i materiali piezoelettrici saranno proposte delle attività sperimentali.

Inoltre, i partecipanti potranno prendere visione di progetti relativi allo sviluppo di veicoli ibridi (a motore termico ed elettrico), veicoli puramente elettrici, robot.

I partecipanti potranno prendere parte al lavoro di un gruppo di ricerca che ha come obiettivo principale lo sviluppo di attrezzature per particolari lavorazioni meccaniche e di prototipi di veicoli, nonché la pubblicazione dei risultati sulle riviste specializzate del settore.

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MICRO E NANO TECNOLOGIE

Ente:Politecnico di Torino

Dipartimento o sezione:Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica

Denominazione laboratorio:Materiali e processi per micro e nano tecnologie

Sito internet:http://areeweb.polito.it/ricerca/micronanotech

Sede delle attività:Politecnico di Torino, Istituto Italiano di Tecnologiacorso Trento, 21 - Torino

Responsabile:Fabrizio Pirri

Attività proposte:Il gruppo di lavoro nel quale gli studenti verranno integrati si occupa di ricerca, analisi e trasformazione in dispositivi di materiali micro e nano strutturati (NEMS e Micro-NEMS).Questi materiali hanno le più disparate applicazioni in campi industriali, di ricerca, di analisi di sostanze biologiche, etc…Gli studenti avranno l’occasione di apprendere cosa siano i materiali nano strutturati e quali siano le principali caratteristiche che li rendono così utili e versatili e di partecipare al lavoro di ricerca consistente nella caratterizzazione dei materiali e nell’attività di test dei dispositivi.Le attività laboratoriali proposte sono tre:

Assemblaggio e test di di un sistema LAB-ON-CHIP dedicato all’analisi di fluidi al fine dell’estrazione di sezioni di DNA.

Assemblaggio e test di celle fotovoltaiche di terza generazione costituite da un package contenente liquido nano strutturato capace di interagire con la luce creando una differenza di potenziale elettrico.

Biosensori. L’esperienza consiste nel test di sistemi di rilevazione in grado di misurare la presenza di particolari compomenti biologici (batteri, virus, etc…) all’interno di un generico materiale (acqua, alimenti, etc.).

PRESENTAZIONESEMINARI

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PROGRAMMA

lunedì 13 giugno10.00 Ritrovo presso la Fondazione Giovanni Agnelli10.15 - 10.30 Apertura dei lavori

10.30 - 12.30Telmo Pievani (Università di Milano Bicocca)“Trovare connessioni tra fatti sparsi”: la logica e il contesto della scoperta scientifica

12.30 - 13.30 Lunch buffet presso la Fondazione13.30 - 17.30* Stage in laboratorio in piccoli gruppi

martedì 14 giugno10.15 Ritrovo presso la Fondazione Giovanni Agnelli

10.30 - 12.30Nicola Pugno (Politecnico di Torino)Super-nanomateriali bio-ispirati: progettare tute da Uomo Ragno e ragnatele sintetiche super-resistenti ispirandosi alla Natura

12.30 - 13.30 Lunch buffet presso la Fondazione13.30 - 17.30* Stage in laboratorio in piccoli gruppi

mercoledì 15 giugno10.15 Ritrovo presso la Fondazione Giovanni Agnelli

10.30 - 12.30 Roberto Cirio (Università di Torino)Dalla Fisica nuovi strumenti per la diagnosi e la cura dei tumori

12.30 - 13.30 Lunch buffet presso la Fondazione13.30 - 17.30* Stage in laboratorio in piccoli gruppi

giovedì 16 giugno10.15 Ritrovo presso la Fondazione Giovanni Agnelli

10.30 - 12.30Annalisa Buffo (Università di Torino)Storie di neuroni, circuiti e molecole: nuovi sentieri per la cura delle patologie neurodegenerative

12.30 - 13.30 Lunch buffet presso la Fondazione

13.30 - 17.30*Lavoro in gruppi presso la sede della Fondazione con il team di Agorà Scienza: riflessione e preparazione della presentazione conclusiva

venerdì 17 giugno10.15 Ritrovo presso la Fondazione Giovanni Agnelli

10.30 - 12.30 Giovanna Tinetti (University College London)Alla ricerca degli esopianeti

12.30 - 13.30 Lunch buffet presso la Fondazione

13.30 - 17.30* Presentazioni dei gruppi alla presenza dai ricercatori responsabili dei laboratori e discussione finale

* oppure 18.30 per i laboratori Nanomateriali e Neuroscienze

NANOMATERIALI

Ente:Università degli Studi di Torino

Dipartimento o sezione:Centre of Excellence NIS (Nanostructured Interfaces and Surfaces)

Denominazione laboratorio:Laboratorio di sintesi e caratterizzazione di nanomateriali

Sito internet:http://www.nis.unito.it

Sede delle attività:Laboratori NISvia Quarello, 11 - Torino

Responsabile:Silvia Bordiga

Attività proposte:I ragazzi seguiranno le attività di laboratorio di giovani ricercatori impegnati nella sintesi e caratterizzazione di materiali con applicazione in molteplici settori tra cui : la catalisi (le marmitte catalitiche delle autovetture, i materiali usati per produrre il polietilene ad alta densità), l’adsorbimento (aria pulita da molecole tossiche e/o maleodoranti), il settore dell’energia rinnovabile (fotovoltaico) il biomedicale (materiali biocompatibili, sistemi innovativi per la diagnostica e la terapia). Tra gli strumenti a cui gli studenti si avvicineranno ci saranno anche i microscopi elettronici a scansione e a trasmissione.

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SCIENTIFIC SUMMER ACADEMYUna settimana da scienziati con i protagonisti e i temi della scienza

contemporanea per 45 tra i migliori studenti del Piemonte.

Seconda edizioneTorino, 13 – 17 giugno 2011Fondazione Giovanni Agnelli

via Giacosa, 38 - Torino

Cinque giorni di full immersion con i protagonisti e i temi della scienza contemporanea ai suoi massimi livelli. Un evento realizzato su iniziativa della Fondazione Agnelli in collaborazione con il Centro Interuniversitario Agorà Scienza e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, durante il quale 45 tra i migliori studenti delle scuole superiori piemontesi avranno la possibilità di frequentare lezioni a loro dedicate seguite da un breve stage presso l’Università o il Politecnico di Torino, per vivere una settimana da scienziati.

La Scientific Summer Academy, giunta alla seconda edizione - dopo la prima tenutasi nell’ambito di ESOF2010, è un progetto innovativo di educazione scientifica per gli studenti del terzo e quarto anno degli Istituti Secondari di II grado.

Gli obiettivi generali dell’iniziativa sono: § promuovere le carriere scientifiche; § presentare ai partecipanti alcuni temi di ricerca contemporanea

attraverso la voce dei ricercatori; § mostrare ai partecipanti gli aspetti professionali e umani della

figura del ricercatore; § coinvolgere i partecipanti in un breve stage presso Centri di

ricerca per vivere in prima persona i momenti fondamentali della ricerca scientifica.

NEUROSCIENZE

Ente:NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi

Dipartimento o sezione:Centro Interdipartimentale

Denominazione laboratorio:Neurobiologia dello sviluppo

Sito internet:http://www.nico.ottolenghi.unito.it/

Sede delle attività:Regione Gonzole, 10 - Orbassano (TO)

Responsabile:Annalisa Buffo

Attività proposte:Il NICO è un centro di ricerca interdipartimentale che, partendo dalla ricerca di base e avvalendosi del confronto con la ricerca clinica, ha come obiettivo la comprensione dei meccanismi biologici di riparazione del sistema nervoso nella prospettiva di proporre approcci terapeutici innovativi. Gli studenti della Summer Academy saranno accompagnati alla scoperta del mondo della neurobiologia, della modalità con la quale si svolge il lavoro di ricerca dell’Istituto (metodo scientifico: osservazione, formulazione di un’ipotesi, validazione dell’ipotesi, raccolta dati, interpretazione e discussione collegiale dei risultati) e dei prodotti degli studi (comunicazioni e pubblicazioni scientifiche, brevetti). Gli studenti della Summer Academy saranno considerati come “tesisti alle prime armi”: essi verranno coinvolti in due progetti di ricerca in corso nel laboratorio, interagiranno direttamente e continuamente con i ricercatori e parteciperanno alle attività istituzionali del NICO (progress report, eventuali seminari).

Ai ragazzi della Summer Academy saranno proposte due attività sperimentali:

1. segnali che regolano il funzionamento delle cellule staminali neurali adulte e dei loro derivati: il ruolo delle proteine NOGO/NOGO receptor;

2. risposta del tessuto nervoso adulto al danno traumatico: reattività delle cellule gliali e nervose.

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www.fga.it

www.agorascienza.it

www.piemonte.istruzione.it

ScientificSummer Academy13 - 17 giugno 2011