Operazione "Lago Pulito": recuperati motori per 400 mila euro

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LAgo Pulito: rubavano e ricettavano motori marini, 9 arresti Pubblicato Martedì, 15 Gennaio 2013 15:18 Scritto da Manuela Prestifilippo Visite: 0 Quattordici motori marini rubati e 5 autovetture. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania sono partiti da questi numeri per sgominare una banda composta da due distinti gruppi di ucraini e moldavi dediti al furto di motori marini ed alla ricettazione in Ucraina. L’attività investigativa era partita la scorsa primavera da un furto commesso a Belgirate, portando i Carabinieri a delineare altri colpi e appostamenti della banda non solo sul lago Maggiore (con le province di Novara e Varese), e sugli specchi lacustri di Como e d’Orta ma anche sull’Adriatico con episodi nelle province di Venezia e Treviso. L’operazione “Lago Pulito” aveva portato già a luglio all’arresto di quattro stranieri adesso ha trovato prosecuzione con l’esecuzione di 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di persone con precedenti, tutte senza permessi di soggiorno e senza fissa dimora. Il modus operandi era semplice: di giorno compivano i sopralluoghi e la notte colpivano, rubando non solo motori marini ma anche un furgone in loco in cui caricavano la refurtiva, mezzo lasciato poi in un parcheggio. Questa parte dell’operazione era commessa dai moldavi, a questo punto entravano in gioco gli ucraini che caricavano il materiale rubato su un altro furgone “regolare” in cui mettevano anche altri materiali con cui poter passare il confine e ricettare i motori in Ucraina. “Sono state indagini complesse - ha spiegato il Capitano Giovanni Della Sala a capo del Nucleo Investigativo di Verbania in cui c’è stata la sinergia dei carabinieri delle varie province: le difficoltà erano legate alla loro estrema mobilità e per il fatto che operavano in modo spregiudicato”. Il riferimento è infatti ad un episodio consumatosi in provincia di Bergamo: poco prima la banda aveva rubato tre motori da un cantiere di Caorle a Venezia, la Polizia Stradale riesce ad intercettarli a Bergamo ed il materiale sequestrato e affidato ad un custode giudiziario. La banda però su imput dei capi riesce a rubare i motori e a trasportarli fuori dall’Italia. Solo questi tre motori mancano all’appello, per il resto gli altri 11 sono stati recuperati per un valore di 400mila euro, oltre a cinque mezzi.

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Arrestata la banda di malviventi per ricettazione e furto di motori marini, e recuparata parte della refurtiva (VCOazzurra, 15 Gennaio)

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LAgo Pulito: rubavano e ricettavano motori marini, 9 arresti Pubblicato Martedì, 15 Gennaio 2013 15:18 Scritto da Manuela Prestifilippo Visite: 0

Quattordici motori marini rubati e 5 autovetture. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania sono partiti da questi numeri per sgominare una banda composta da due distinti gruppi di ucraini e moldavi dediti al furto di motori marini ed alla ricettazione in Ucraina. L’attività investigativa era partita la scorsa primavera da un furto commesso a Belgirate, portando i Carabinieri a delineare altri colpi e appostamenti della banda non solo sul lago Maggiore (con le province di Novara e Varese), e sugli specchi lacustri di Como e d’Orta ma anche sull’Adriatico con episodi nelle province di Venezia e Treviso. L’operazione “Lago Pulito” aveva portato già a luglio all’arresto di quattro stranieri adesso ha trovato prosecuzione con l’esecuzione di 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di persone con precedenti, tutte senza permessi di soggiorno e senza fissa dimora. Il modus operandi era semplice: di giorno compivano i sopralluoghi e la notte colpivano, rubando non solo motori marini ma anche un furgone in loco in cui caricavano la refurtiva, mezzo lasciato poi in un parcheggio. Questa parte dell’operazione era commessa dai moldavi, a questo punto entravano in gioco gli ucraini che caricavano il materiale rubato su un altro furgone “regolare” in cui mettevano anche altri materiali con cui poter passare il confine e ricettare i motori in Ucraina. “Sono state indagini complesse - ha spiegato il Capitano Giovanni Della Sala a capo del Nucleo Investigativo di Verbania – in cui c’è stata la sinergia dei carabinieri delle varie province: le difficoltà erano legate alla loro estrema mobilità e per il fatto che operavano in modo spregiudicato”. Il riferimento è infatti ad un episodio consumatosi in provincia di Bergamo: poco prima la banda aveva rubato tre motori da un cantiere di Caorle a Venezia, la Polizia Stradale riesce ad intercettarli a Bergamo ed il materiale sequestrato e affidato ad un custode giudiziario. La banda però su imput dei capi riesce a rubare i motori e a trasportarli fuori dall’Italia. Solo questi tre motori mancano all’appello, per il resto gli altri 11 sono stati recuperati per un valore di 400mila euro, oltre a cinque mezzi.