Onde elettromagnetiche ed altre...

41
Onde elettromagnetiche ed altre storie

Transcript of Onde elettromagnetiche ed altre...

Page 1: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche ed altre storie

Page 2: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

Un’onda elettromagnetica è una oscillazione del

campo elettromagnetico che si propaga nello

spazio.

Le onde elettromagnetiche si propagano alla

velocità della luce (c = 3·108 m/s), infatti la luce

stessa è un’onda elettromagnetica !!

Page 3: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

A differenza delle onde sonore – che si propagano

solo in presenza di un mezzo elastico – le onde

elettromagnetiche possono propagarsi anche nel

vuoto.

Page 4: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

ONDE

RADIO

MICRO

ONDE

INFRA-

-ROSSO ULTRA-

-VIOLETTO

RAGGI

X

RAGGI

GAMMA

102 1 10–2 10–4 10–6 10–8 10–10 10–12 10–14

n (Hz) 106 108 1010 1012 1014 1016 1018 1020 1022

VISIBILE

l (nm) 700 600 500 400

l (m)

Page 5: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Irraggiamento

Ogni corpo emette radiazione elettromagnetica

in relazione alla sua temperatura assoluta.

Questo fenomeno può essere compreso, almeno

in prima approssimazione, pensando a come la

materia sia costituita da particelle elementari

(protoni, elettroni) dotati di carica elettrica.

Queste particelle sono sempre in movimento con

una energia cinetica media proporzionale alla

temperatura del corpo.

Page 6: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Irraggiamento Nel loro moto, le particelle del corpo si muovono

di moto accelerato (anche se il corpo rimane

unito !!), e quando delle particelle elettricamente

cariche si muovono di moto accelerato emettono

radiazione elettromagnetica.

Maggiore è la temperatura del corpo e maggiore

è l’energia cinetica media delle molecole che lo

compongono, e quindi l’ accelerazione di queste.

Per questo motivo la radiazione emessa è tanto

più intensa quanto maggiore è la temperatura del

corpo.

Page 7: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Irraggiamento

L’intensità totale della radiazione elettromagnetica

emessa è data dalla legge di Stefan (o Stefan-

Boltzmann).

Legge di Stefan: Itot = Q / t = e A T4

e - emissività del corpo (compresa fra 0 e 1)

= 5.67 10-8 W / m2 K4 è chiamata costante di

Stefan-Boltzmann

A - superficie del corpo in m2

T - temperatura assoluta in K

Page 8: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Irraggiamento

La legge di Wien dice qual è la lunghezza d’onda

alla quale l’intensità della radiazione emessa è

massima per un corpo nero (corpo con e = 1)

Legge di Wien

l(Imax) · T = ε

con ε = 2.897·10-3

I(l)

1 2 3

l (mm)

4000 K

3000 K

2000 K

0

visibile

4

Page 9: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Irraggiamento

Un corpo nero non è necessariamente di colore

nero ma può essere anche molto luminoso !

Il sole è una sfera di raggio r = 7.0 108 m, e può

essere considerato un corpo nero con

Itot = Q / t = 3.9 1026 W

La temperatura del sole si può ricavare dalla

legge di Stefan-Boltzmann:

T = (Itot / 4r2 )¼ = 5.8 103 K

Page 10: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Irraggiamento

La legge di Wien ci dice qual è la lunghezza

d’onda per la quale l’intensità della radiazione è

massima. Per T = 5800 K (la temperatura della

corona solare):

l(Imax) = 2.897·10-3 / T = 0.5·10-6 m

Rosso l = 0.780 – 0.622 · 10-6 m

Arancione l = 0.622 – 0.597 · 10-6 m

Giallo l = 0.597 – 0.577 · 10-6 m

Verde l = 0.577 – 0.492 · 10-6 m

Azzurro l = 0.492 – 0.455 · 10-6 m

Violetto l = 0.455 – 0.380 · 10-6 m

Page 11: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

La luce

La luce bianca è ottenuta miscelando luce di tutte

le lunghezze d’onda visibili, ma in pratica è

sufficiente miscelare la luce di colore rosso (680

nm), blu (440 nm), verde (510 nm).

Page 12: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

Le onde elettromagnetiche trasportano sia energia

che quantità di moto.

Il flusso di energia medio trasportato da un’onda

elettromagnetica attraverso una superficie A per

unità di tempo è pari a:

I = E2 / c·m0

Bisogna considerare poi che l’intensità

dell’onda è costante, mentre allonta-

nandosi da una sorgente puntiforme

la superficie aumenta. In pratica

I = I0 / 4r2

Page 13: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche La quantità di moto trasportata da un’onda

elettromagnetica nell’unità di tempo vale:

p = 2 I A / c

La forza esercitata dalla luce è data da F = p / t

e quindi proprio dalla quantità di moto trasportata

per unità di tempo. La pressione della radiazione

elettromagnetica vale:

P = 2 I / c

In una giornata limpida alla latitudine dell’Italia in

estate I = 700 W / m2 e quindi:

P = 4.7 10-6 Pa

Page 14: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

Nei primi anni del XX secolo i fisici scoprirono che

la teoria ondulatoria di Maxwell non rendeva conto

di tutte le proprietà della radiazione osservate.

In particolare è

impossibile giustificare

la legge di Wien e

l’intera forma dello spettro del corpo nero.

Page 15: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

Nel 1900 il fisico tedesco Max Planck

ipotizzò che lo spettro del corpo nero

poteva essere spiegato solo assumendo

che i fenomeni di emissione e di assorbi-

mento della radiazione elettromagnetica da

parte della materia avvenissero non in Max Planck

modo continuo ma discreto, attraverso lo scambio di

quantità definite di energia, dette quanti.

E = n hf

h = 6.626 10-34 J·s (costante di Planck ), f frequenza,

n = 1,2,… (numero intero).

Page 16: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

Alla luce della teoria appena sviluppata da Planck

per spiegare le leggi dell’emissione del corpo nero,

Einstein ipotizzò che anche la luce avesse una

natura quantistica dal punto di vista energetico, e

che ciascun quanto di luce possedesse una

energia E = h·f.

Albert Einstein

Page 17: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

Oggi la doppia natura, ondulatoria e corpuscolare,

della radiazione elettromagnetica è universalmente

riconosciuta. In base al fenomeno analizzato, la

radiazione elettromagnetica può essere

considerata come un’onda oppure come una serie

di particelle (fotoni).

Il concetto simmetrico, secondo cui anche

la materia può alternare un comportamento

ondulatorio a uno corpuscolare, fu proposto

nel 1925 dal fisico francese Louis de

Broglie ed è uno dei capisaldi della teoria

della meccanica quantistica. Louis de Broglie

Page 18: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

Nel suo aspetto corpuscolare, la radiazione

elettromagnetica è costituita da particelle

elementari, i fotoni, che trasportano ognuno un

"pacchetto" di energia.

Se prendiamo un fascio di fotoni tutti della stessa

energia otteniamo un'onda monocromatica di

frequenza:

f = E / h oppure E = hf

dove f è la frequenza e h è la costante di Planck.

Page 19: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

Riassumendo, l’energia che possiede un’onda

elettromagnetica nella sua è proporzionale alla sua

frequenza secondo la legge:

E = hf = hc / l

Dove c rappresenta la velocità e l la lunghezza

dell’onda.

Un fascio di luce più o meno intenso è dato da più

o meno fotoni ma ciascun fotone ha sempre la

stessa energia (determinata dalla frequenza

dell’onda).

Page 20: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

L’effetto Compton e la natura corpuscolare della luce

A supporto della natura “corpuscolare” della luce, era stato

scoperto l’effetto Compton, che si poté interpretare solo

assegnando ai fotoni una quantità di moto p (e una massa

nulla). In seguito ad un urto con un

fotone, un elettrone può

acquistare della quantità di

moto. L’urto rispetta la

conservazione dell’energia e

della quantità di moto, a patto

che il fotone abbia appunto una

sua quantità di moto

p = E / c = hf / c = h / λ

Page 21: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

Se consideriamo la radiazione elettromagnetica

come un “bombardamento di palline”, è evidente

che ciascun atomo (o molecola) può venire colpito

da una sola pallina alla volta.

L’energia ceduta dall’urto può essere sufficiente a

causare una ionizzazione di un atomo (radiazione

ionizzante) oppure no (radiazione non ionizzante).

L’energia non dipende dall’intensità della radiazione

ma solo dalla sua frequenza.

Page 22: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

Una radiazione elettromagnetica riesce a

ionizzare un atomo se l’energia dei fotoni è

maggiore di circa 10 eV (1 eV = 1.6 x 10-19 J). Per

l’atomo di idrogeno l’energia di ionizzazione è pari

a circa 13.6 eV.

Convenzionalmente si pone il confine tra

radiazione non ionizzante e ionizzante a 12.4 eV.

Questa è l’energia di un fotone di lunghezza

d’onda l = 100 nm o frequenza f = 3 ·1015 Hz

(ultravioletto).

Page 23: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche

Tipo di

radiazione λ Energia

Onde radio 10-1 - 3105 cm 4.110-10 - 1.210-4 eV

Infrarosso 0.78 - 1000 μm 1.210-4 - 1.6 eV

Luce visibile 400 - 780 nm 1.6 - 3.1 eV

Ultravioletto 100 - 400 nm 3.1 - 12.4 eV

Raggi X / gamma < 100 nm >12.4 eV

Ion

izza

nti non ioniz

zanti

Page 24: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Radiazioni ionizzanti

I raggi X ed i raggi gamma sono entrambi radiazioni

che provocano la ionizzazione degli atomi.

I raggi X sono prodotti da elettroni e quindi da

fenomeni che avvengono al di fuori del nucleo.

Si distinguono due tipi di raggi X: molli (λ > 0.1 nm,

meno energetici) e duri (λ < 0.1 nm, più energetici).

I raggi gamma sono generati da transizioni e

decadimenti all'interno di un nucleo atomico o

dall'annichilazione di un positrone e di un elettrone.

Sono quasi sempre più energetici dei raggi X.

Page 25: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Radiazioni ionizzanti

Oltre alla radiazione elettromagnetica X e gamma, vi

sono altri tipi di radiazione che provocano la

ionizzazione degli atomi: sono radiazioni costituite da

particelle quali elettroni, protoni e neutroni.

Si possono distinguere:

• particelle leggere elettricamente cariche

(elettroni e positroni)

• particelle pesanti elettricamente cariche

(protoni, nuclei atomici)

• particelle neutre (neutroni)

Queste particelle sono prodotte, ad esempio, dal

decadimento radioattivo dei nuclei atomici.

Page 26: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Decadimento radioattivo

Il decadimento radioattivo è un insieme di processi

attraverso i quali alcuni nuclei atomici instabili o

radioattivi (radionuclidi) decadono - in un certo

tempo detto tempo di decadimento - in nuclei di

energia inferiore e più stabili.

Nel processo di decadimento, i nuclei emettono

radiazioni ionizzanti in accordo ai principi di

conservazione della massa/energia e della

quantità di moto.

Page 27: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Decadimento radioattivo

I nuclei instabili possono decadere in vari modi:

Decadimento alfa: viene emessa una particella alfa

(due protoni e due neutroni, in pratica il nucleo

dell’atomo di elio)

Decadimento beta: viene emesso un elettrone o un

positrone

Decadimento gamma: viene emesso un fotone di alta

energia

Page 28: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Decadimento alfa

Page 29: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Decadimento beta+

Page 30: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Decadimento beta-

Page 31: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Decadimento gamma

Page 32: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Decadimento radioattivo Il momento esatto in cui un atomo instabile decadrà in

uno più stabile è casuale e non determinabile.

Tuttavia, dato un particolare elemento, il numero di

decadimenti è (statisticamente) proporzionale al

numero N di atomi radioattivi presenti.

Questa legge può essere descritta tramite una

equazione differenziale del primo ordine:

dN / dt = -λ N

la cui soluzione è:

N(t) = N0 e-λt

Dove λ è la costante di decadimento misurata in

secondi e rappresenta il tempo dopo il quale il numero

di atomi radioattivi si è ridotto di 1/e.

Page 33: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Decadimento radioattivo Un altro parametro usato per descrivere un

decadimento radioattivo è dato dalla emivita o tempo

di dimezzamento t1/2.

Dato un campione di una particolare sostanza, il

tempo di dimezzamento ci dice dopo quanto tempo

saranno decaduti un numero di atomi pari alla metà

del totale:

t1/2 = ln2 / λ

Page 34: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Decadimento radioattivo

Catena di

decadimento

radioattivo

dell’uranio

Page 35: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Decadimento radioattivo

Il tempo di dimezzamento può variare molto tra

isotopo e isotopo

99mTc 2.16104

Isotopo t½ (s)

8Be 6.710-17

6

t½ (ore)

15O 1.22102 3.3910-2

18F 6.59103 1.83

60Co 1.66108 5.26 anni

Page 36: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Decadimento radioattivo

Isotopo t½ (s)

137Cs 30.2

14C 5.72103

239Pu 2.41103

235U 7.04 108

238U 4.47 109

t½ (anni)

1.51108

1.81011

7.61 1011

2.22 1017

1.41 1018

128Te 21024 71030

Page 37: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Fissione nucleare

I neutroni possono essere emessi da una reazione

di fissione nucleare, come nel caso dell’uranio ….

Page 38: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Fusione nucleare

oppure da una reazione di fusione come quella che

avviene tra deuterio e trizio

Page 39: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Decadimento radioattivo

La radioattività di una sostanza si misura in Becquerel

(Bq):

1 Bq = 1 decadimento al secondo

Ad esempio, la bomba atomica esplosa a Hiroshima si

stima abbia generato 81024 Bq, mentre l’esplosione

del reattore di Chernobyl abbia prodotto 51021 Bq.

Page 40: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Principali grandezze ed unità dosimetriche

Da un punto di vista dell’effetto sui tessuti

biologici, è importante valutare la dose assorbita

da un corpo (D) definita come l’energia media

assorbita nell’unità di massa

D = ΔE / Δm (J / kg)

L’unità di misura è il Gray.

1 Gray = 1 J / kg = 100 rad

Page 41: Onde elettromagnetiche ed altre storietpall2015.altervista.org/alterpages/files/Radioprotezione.pdf · dove f è la frequenza e h è la costante di Planck. Onde elettromagnetiche

Principali grandezze ed unità dosimetriche