OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il...

64
OLTRE IL MURO a cura di Gaspare Palmieri una canzone a trent’anni dalla legge Basaglia 2 0 0 9 I testi dei partecipanti al concorso Le riflessioni degli operatori oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 1

Transcript of OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il...

Page 1: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

OLTRE IL M U R O

a c u r a d i

G a s p a re Pa l m i e r i

u n a c a n z o n e a t r e n t ’ a n n i d a l l a l e g g e B a s a g l i a

2 0 0 9

I t e s t i d e i p a r t e c i p a n t i a l c o n c o r s o

Le r i f l e s s i o n i d e g l i o p e r a t o r i

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 1

Page 2: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

2 OLTRE IL M U R O

OLTRE IL M U R O 2009

I testi dei partecipanti al concorsoLe riflessioni degli operatori

a cura di Gaspare Palmieri

Ha collaborato: Giulia Ferrazzi

Comune di ModenaAssessorato alle Politiche per la SaluteAssessorato alle Politiche Giovanili

CENTRO MUSICA.Centro Regionale per la promozionee la produzione musicale giovanile.Via Due Canali Sud, 341100 Modenatel. 059/2034810- fax 059/[email protected]

Con il contributo di:Ospedale Privato Villa Igea, ModenaConsorzio Solidarietà Sociale di Modena

Editing e progetto grafico di copertina:Punto e Virgola - Bologna

Gli organizzatori desiderano ringraziare: tutti i gruppi musicali e i singoli artisti che hanno partecipato al concorso, il pubblico intervenuto alle esibizioni musicali, l’Associazione Insieme aNoi di Modena, il Dipartimento di Salute Mentale di Modena.Finito di stampare nel gennaio 2010

Stampa:Centro Stampa del Comune di Modena

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 2

Page 3: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

3

OLTRE IL M U R O 2009

Indice

Presentazioni (Assessore Simona Arletti, Consorzio di Solidarietà Sociale) 4

Prefazione (Dr. Leo Lo Russo- Casa di Cura Villa Igea) 7

Lo stigma della malattia mentale: dalla nave dei folli a l’Isola(di)Mento di Gaspare Palmieri 10

Come nasce una psychiatric band di Lucia Zanni 19

Una canzone?...Si può fare! di Grazia Fraccon 22

Un ponte oltre il muro di Radio LiberaMente 27

I testi delle canzoni 31

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 3

Page 4: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

PRESENTAZIONI

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che i disturbi mentali siano ai primiposti come carico di sofferenza e di disabilità per la popolazione e che tendanoall’aumento nei paesi industrializzati. In uno studio nazionale recente è risultato che in Italia poco meno del 10% dellapopolazione soffre nell’arco di un anno di uno dei disturbi mentali più frequenti epiù noti, quali depressione e ansia; inoltre poco meno dell’1% della popolazionesoffre di disturbi meno frequenti e più difficili da capire.Inoltre sono molto numerose le persone che hanno problemi psicologici cosid-detti “sottosoglia”, che non sono abbastanza gravi perchè si possa fare una dia-gnosi secondo i criteri delle classificazioni internazionali delle malattie, ma checomunque provocano malessere e difficoltà nella vita di tutti i giorni. Si stima checirca il 3% della popolazione avrebbe bisogno di ricorrere a prestazioni di spe-cialisti (servizi di salute mentale, psichiatri, psicologi, riabilitatori e altri operatoripsichiatrici).

L’iniziativa “Oltre il muro - una canzone a 30 anni della legge Basaglia” è nataper porre l’accento sulle problematiche della salute mentale a Modena, attraver-so il coinvolgimento del ricco background di band giovanili del territorio modene-se. Gli Assessorati alle Politiche per la Salute ed alle Politiche Giovanili delComune di Modena, l’Azienda USL di Modena, l’Ospedale Privato “Villa Igea” diModena, il Consorzio Cooperative Sociali, in occasione del 30° anniversariodella legge 180/78 (legge “Basaglia” sulla chiusura dei manicomi), hanno propo-sto un bando di concorso rivolto a bands giovanili e singoli musicisti attivi sul ter-ritorio modenese.

Nell’ambito di una ricorrenza, come quella della 180, che rappresenta una con-quista civile fondamentale per una società in continua evoluzione verso l’ugua-glianza e le pari opportunità anche per chi parte da una condizione di svantag-gio, abbiamo voluto coinvolgere i giovani musicisti affinchè vengano elaboraticontributi originali, per dare concretezza al pensiero di Franco Basaglia.

4 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 4

Page 5: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

Il concorso ha visto anche la partecipazione di bands e musicisti provenienti dastrutture psichiatriche nell’ottica di un coinvolgimento diretto delle persone affet-te da sofferenza mentale, e di una lotta contro qualsiasi tipo di pregiudizio odiscriminazione.

Lo spirito di questa iniziativa è quello di dare attenzione ai bisogni reali delle per-sone con sofferenza mentale, al rispetto dell'individualità, alla valorizzazionedelle abilità e soprattutto alla creazione di opportunità affinché le persone pos-sano trovare diversi modi per esprimere la propria soggettività.

Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro-getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti che lavorano sulleproblematiche della salute mentale in città: dagli enti pubblici, alle aziende sani-tarie, alle strutture psichiatriche, agli enti di volontariato.

Ringrazio sentitamente tutti i partecipanti al concorso e alle serate live, i membridella Giuria, gli operatori dell’Unità Operativa Salute e Sicurezza e del CentroMusica, e tutti gli enti e associazioni che hanno permesso la realizzazione di que-sto progetto, nell’auspicio che si possa continuare a collaborare in questa dire-zione.

Simona Arletti, Assessore alle politiche per la salute del Comune di Modena

5

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 5

Page 6: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

Il Consorzio Solidarietà Sociale ha scelto di essere tra i soggetti promotori del-l’iniziativa “Oltre il muro” in quanto in linea con gli obiettivi che il consorzio sipone nel sottolineare l’importanza della comunicazione e dello scambio persostenere la salute mentale, per non creare situazioni di esclusione e per sensi-bilizzare la comunità verso questo tema molto più spesso presente e sempre piùspesso ignorato. Ecco allora che anche la musica può essere uno degli strumenti efficaci, perentrare anche nel mondo dei più giovani o dei più disinteressati.È un modo per veicolare un messaggio di speranza e di leggerezza attorno altema, per non connettere la salute mentale solo ad un peso sociale, ad un pro-blema o ad eventi di cronaca nera, ma anche a situazioni positive e di creatività.L’idea alla base è che proprio questi spazi siano i più efficaci per eliminare queimuri di silenzio e di disinteresse che sono ancora in piedi nonostante la sempremaggiore integrazione nel territorio di appartenenza delle persone con disagiopsichico, dopo la legge Basaglia degli anni 80. L’iniziativa è stata quindi una occasione per far riflettere sul tema e per creare occa-sioni in cui le persone con disagio si trovino in contesti alla pari di tutti i cittadini.

Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena

6 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 6

Page 7: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

PREFAZIONE

Debbo innanzitutto confessare di aver vissuto questo compito affidatomi dal-l’amico e collega Gaspare Palmieri con una sorta di fastidioso subconscio con-flitto interiore.Perché se da un lato mi è parso immediatamente naturale accettare di buttare giùalcune righe di prefazione, dall’altro non sapevo decidermi di cominciare a scri-vere, fino a maledire la mia impulsività e forse superficialità per aver aderito allarichiesta.Mi è parso subito chiaro che non si trattava della solita pigrizia che ti fa rinviare adopo quello che potresti fare subito, ma ho dovuto leggere tutti i testi che mierano stati sottoposti per riuscire a “coscientizzare” il conflitto e ad avere chiarele ragioni che si scontravano. Sostanzialmente sentivo la necessità di alcune puntualizzazioni, ma temevo l’im-magine di “grillo parlante” o di critico occhiuto che poteva derivarmene.Alla fine ho deciso di correre i rischi, consapevole e disponibile verso le critiche,ma anche al confronto e alla discussione che le brevi riflessioni successive pos-sono generare.Iniziative di grande valenza e impegno come la rassegna musicale “Oltre il muro”,organizzata dal Comune di Modena per celebrare il trentennale della legge 180 epatrocinata, tra gli altri, dall’Ospedale Privato Villa Igea, uniscono all’indubbiomerito di tenere vivo il dibattito sulla malattia mentale e sul pericolo di esclusio-ne sociale che quasi sempre la accompagna, il rischio dell’evento spot, dellamanifestazione estemporanea, non immune da un possibile scivolamento pieti-stico o demagogico .Tale pericolo viene ulteriormente incrementato quando i malati di mente, fino aquel momento isolati o chiusi nei luoghi della psichiatria, salgono alla ribalta ediventano attori di manifestazioni esterne e/o pubbliche, suscitando per qualcheora o per un giorno l’empatica partecipazione di tutti, per poi ritornare nelladisperata solitudine delle loro esistenze, magari fino all’occasione del trentenna-le successivo. Mi rendo conto dei possibili margini di equivoco che possono essere indotti daaffermazioni come questa, per cui voglio subito chiarire che non sto affattonegando la bontà e l’utilità di queste manifestazioni, ma indicandone casomai i

7

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 7

Page 8: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

possibili limiti, nella consapevolezza che dipende dall’impegno continuo di tuttinoi, operatori della psichiatria e non, evitare che rappresentino la classica fogliadi fico a copertura della nostra falsa coscienza.La solidarietà e l’empatia col malato di mente sono fondamentalmente indispen-sabili ad evitarne l’esclusione e a favorirne i processi di guarigione, ma proprioper questo necessitano di radicamento profondo e di pratica quotidiana, per gliaddetti ai lavori (che per quanto ovvio non è affatto scontato, così come alcunitesti delle canzoni evidenziano) ma anche per il mondo esterno, dove il malatodeve continuare a vivere.La lettura dei testi mi induce altresì ad una ulteriore riflessione.Nella comune accezione viene spesso indistintamente usato il termine di disagioo quello di malattia mentale, quasi che l’uno fosse una fotocopia dell’altro, fino asovrapporre l’alienazione indotta dall’esistenza moderna, coi suoi ritmi, la suaintolleranza e i suoi paradossi (“ …a cosa serve il denaro se non hai il tempo perspenderlo?”) con la malattia stessa.Questa semplificazione, accettabile (o forse inevitabile) nel testo di una canzo-ne, non deve però indurre conclusioni semplicistiche o confusioni concettuali,essendo ben chiara la differenza tra il disagio esistenziale che una persona sa epuò affrontare da sé, senza dover ricorrere alla psichiatria e la malattia mentale,che si differenzia nettamente per struttura, spesso per origine, per le manifesta-zioni e modificazioni comportamentali indotte, per la qualità e la quantità della sof-ferenza individuale provocate, al punto da necessitare di interventi specialistici.Che poi gli interventi di cui oggi disponiamo siano ancora enormemente imparirispetto ai compiti e agli obbiettivi di guarigione o soltanto di riduzione dei dannidella malattia, non modifica l’affermazione precedente, enfatizzandone casomaile necessità di studio, approfondimento e ricerca che ne conseguono (“…Lanostra sofferenza non è mica un problemino, da curare con ricette scritte in uncioccolatino…” da Impariamo a volare dei Fermata Fornaci).Studio e ricerca, che non debbono riguardare solamente gli strumenti più tradi-zionali di terapia psichiatrica, quali gli psicofarmaci o le psicoterapie, ma anchetutta quella gamma di interventi riassumibile nelle pratiche riabilitative e/o riso-cializzanti, che per essere effettivamente tali debbono avere come fine principa-le non tanto la permanenza più umana o rispettosa delle singole individualità neiluoghi della psichiatria (obbiettivo encomiabile, ma pur sempre di minima) quan-

8 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 8

Page 9: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

to piuttosto l’autonomia definitiva del paziente, la sua liberazione dalla malattia,la possibilità di fare a meno dell’organizzazione psichiatrica.Per dirla con Benedetto Saraceno, non ci si può limitare ad “intrattenere”, penadi cadere nel significato più letterale del termine e cioè nel “tenere dentro”.Senza dimenticare l’aspetto più delicato , concettualmente difficile, ma al con-tempo più intrigante, rappresentato dalla relazione e dalla interdipendenza dellevarie tessere che costituiscono il mosaico complessivo dell’intervento psichiatri-co, che rinvia più all’immagine di un puzzle complicato, piuttosto che a quelladi una decorazione bizantina. Vorrei da ultimo soffermarmi sull’immagine del paziente psichiatrico, moltoromantica, ma assolutamente inesatta e fuorviante, che emerge, talvolta, nel-l’immaginario comune e che fa capolino anche in alcuni testi di queste canzoni ,quella cioè dell’eroe positivo, portatore di valori alternativi, incompresi e repres-si perché rivoluzionari, oppure di sensibilità artistiche sublimi, esprimibili pertan-to solo attraverso linguaggi ermetici, non accessibili ai più.E’ un’immagine al contempo moderna e antica, se è vero che in alcune comuni-tà tribali il folle veniva accomunato alla divinità, che non può, per sua essenza,risultare comprensibile agli umani.Chiunque sia stato, anche solo per poche volte, in relazione con un paziente psi-chiatrico, sa come sia l’immensa sofferenza individuale l’elemento immediata-mente percepibile che se ne ricava, fino a contagiarsi.Non so proprio quanto positiva, rivoluzionaria o artistica possa essere considerata.So per certo che un giudizio siffatto è utile a difendercene, a distanziarcene, anon farcene carico, a liberarci, in definitiva di una relazione gravosa; senza averminimamente scalfito l’immenso vuoto e la disperata solitudine di Sabrina e delletante Sabrine come lei.

Dr. Leo Lo Russo, Direttore Sanitario Ospedale Privato Villa Igea

9

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 9

Page 10: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

LO STIGMA DELLA MALATTIA MENTALE: DALLA NAVE DEI FOLLI A L’ISOLA(DI)MENTOdi Gaspare Palmieri

Nell’ambito della salute mentale, la parola stigma viene usata come sinonimo dimarchio, segno distintivo in riferimento alla disapprovazione sociale di alcunecaratteristiche personali. I greci furono i primi a servirsi di questa parola perdenominare una serie di segni fisici che potevano essere associati ad aspettiriprovevoli, legati alla "condizione morale" dei soggetti che ne erano afflitti.Questa accezione di giudizio, o meglio di pregiudizio, nei confronti della malattiapsichiatrica è diffusamente presente anche al giorno d’oggi, come se soffrire didepressione o schizofrenia fosse una colpa, un motivo di vergogna, un peccatoda espiare con severe punizioni (ai tempi dei greci la follia era vista come puni-zione divina, curabile con pratiche spirituali o religiose). Alla base di questi atteg-giamenti c’è quasi sempre qualche tipo di paura nei confronti del malato dimente: la prima è senza dubbio la paura dell’ aggressività. A questo riguardo èormai noto come solo il 5-15% (pur essendo tali valori variabili secondo l'areageografica ed il tipo di rilievo statistico) delle persone imputate di omicidio sonodichiarate ai fini di legge affette da qualche forma di infermità mentale; il restan-te 80-85% delle persone che commettono reati gravi sono dichiarate per leggecapaci di intendere di volere. E' quindi profondamente errato il pregiudizio diffu-so tra la popolazione e tra non pochi medici secondo il quale la maggioranzadelle persone che commettono reati efferati (penso ad esempio alle tante crona-che di stragi famigliari), siano dei gravi malati di mente. Tra i fattori di rischio delcomportamento aggressivo nei malati psichiatrici gravi ci sono l’abuso di sostan-ze (in aumento in tutta la popolazione) e la mancata assunzione delle terapie far-macologiche. Quest’ultimo fenomeno è più frequente di quanto si creda, se siconsidera che secondo alcuni studi più del 40% dei pazienti psichiatrici nonassumono correttamente le terapie proposte. Lo stigma influenza negativamen-te la corretta assunzione delle terapie, in quanto se l’opinione comune è cheassumere psicofarmaci sia qualcosa di vergognoso, che riduce a zombie, checambia la personalità, che non porta benefici, è chiaro che si cerca di evitarli. E’come se qualcuno mettesse in giro la voce che i farmaci per il diabete o per l’iper-tensione fanno male e vanno evitati, sicuramente qualche diabetico o iperteso

10 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 10

Page 11: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

smetterebbe di assumerli. Se usati in modo corretto e razionale gli psicofarmacipossono dare risultati molto positivi, soprattutto se associati a trattamenti psico-logici o riabilitativi. In questo caso il pregiudizio è nato da un uso sbagliato o esa-gerato (talvolta addirittura strumentale, sotto certi regimi) delle cure psichiatri-che nel passato, in un’epoca in cui non c’era tutta la gamma farmacologica cheoggi abbiamo fortunatamente a disposizione. Un'altra paura, più profonda espesso inconsapevole, è quella di una sorta di “contagio” nello stare vicino almalato psichiatrico. Questo timore è frutto dell’ignoranza e spesso dell’insicurez-za: solo chi non conosce bene se stesso e soprattutto le parti più fragili di sé puòessere terrorizzato dall’incontro con un altro ritenuto diverso e imprevedibile.Freud sosteneva addirittura che il terrore e l’evitamento del malato di menteavrebbe alla base la presenza di nuclei inconsci di fragilità psicotica presentinella persona che teme questo incontro, in sostanza più facilmente “contagiabi-le”. Lo stigma aliena il malato espropriandolo dal suo essere persona unica, loestrania facendolo sentire “altro” rispetto al sano e spesso lo allontana dai con-testi di vita attiva (famiglia, lavoro, comunità). Lo stigma impedisce di vedereoltre la definizione totalizzante di malato l’intelligenza, gli affetti, i talenti, le pas-sioni, l’ironia e tutte le qualità presenti nelle persone affette da malattia psichica.

La punizione principale inflitta ai malati psichiatrici è stata storicamente la reclu-sione in strutture manicomiali, chiuse in Italia grazie alla famosa legge Basagliadel 1978 (di cui nel 2008 è ricorso il trentennale). Prima dei manicomi, la fanta-sia popolare distorta aveva prodotto l’idea di “imbarcare” i folli su barconi direttiverso il mare aperto. Il primo capitolo di Storia della follia nell'età classica di MichelFoucault è intitolato infatti Stultifera navis, con esplicita allusione al libro diSebastian Brant, teologo tedesco che nel 1494 scrisse il libro La nave dei folli.Nello stesso capitolo, Foucault precisa che la "nave dei folli" non era, poi, total-mente un parto della fantasia. Al contrario, era piuttosto comune la prassi diallontanare i "matti" dalla comunità dei "normali", eventualmente proprio affidan-doli a gente di mare:Albrecht Dürer, 1506, da Stultifera navis: De fallaciis mulieribus vitandis.

11

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 11

Page 12: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

«Accadeva spesso che venissero affidati a battellieri: a

Francoforte, nel 1399, alcuni marinai vengono incaricati di sbaraz-

zare la città di un folle che passeggiava nudo; nei primi anni del XV

secolo un pazzo criminale è spedito nello stesso modo a Magonza.

Talvolta i marinai gettano a terra questi passeggeri scomodi ancor

prima di quanto avevano promesso; ne è testimone quel fabbro di

Francoforte, due volte partito e due volte ritornato, prima di essere

ricondotto definitivamente a Kreuznach. Le città europee hanno

spesso dovuto veder approdare queste navi di folli.»

Fortunatamente oggi quelle barche non partono più, i manicomi sono chiusi, mala tendenza alla stigmatizzazione e a una sorta di evitamento del malato di menteè ancora molto presente nella nostra società. L’Isola dei Folli è stata sostituitadall’Isola di Mento, cioè l’isolamento, il dramma peggiore, a mio avviso, che vivo-no i malati psichiatrici gravi. I Servizi Psichiatrici territoriali svolgono un lavoropreziosissimo, ma spesso non riescono a rispondere agli enormi bisogni di que-ste persone, soprattutto per quanto riguarda la risocializzazione e il reinserimen-to nel mondo dei “normali”, dopo le fasi acute della malattia. I disturbi psichiatrici gravi (come ad esempio la schizofrenia o la depressionemaggiore) impoveriscono le capacità relazionali della persona, spingendola a undrammatico ritiro dal mondo. Quando manca un solido supporto famigliare ouna rete sociale, il malato si trova solo con la propria malattia, destinata a peg-giorare anche per via dell’isolamento. Lo stigma è ancora fortissimamente presente nel nostro mondo ed è argomentodi studio e ricerca di scienziati e sociologi. Esistono addirittura appositi questio-nari che indagano la nostra attitudine nei confronti della persona affetta damalattia mentale e alcune domande di questi tests sono davvero singolari, mapurtroppo realistiche: Pensa che quest’uomo (lo schizofrenico) dovrebbe stare inospedale per tutta la sua vita? Le farebbe piacere se quest’uomo sposasse suasorella? Le farebbe piacere mangiare il cibo cucinato da quest’uomo? Si spa-venterebbe se quest’uomo diventasse vicino di casa? Pensa che una delle causeprincipali della condizione di quest’uomo sia una mancanza di forza morale o divolontà?…eccetera,eccetera.

12 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 12

Page 13: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

Come risponderemmo a queste domande? E’ certamente difficile essere com-pletamente sinceri e privi di ipocrisia. Chi combatte contro lo stigma oggi in Italia? Ci sono associazioni di famigliari dipazienti, gruppi di sensibilizzazione, rare trasmissioni televisive e poi c’è l’arte. L’arte è sempre stata vicino alla follia, rappresentando a volte una finestra per lasocietà, sia attraverso le opere di celebri artisti affetti da malattie psichiatriche(pittori come Ligabue, van Gogh, Modigliani e moltissimi altri; musicisti comeBeethoven, Coltrane, Parker, Kobain, ma la lista sarebbe lunghissima), sia piùrecentemente con il coinvolgimento di malati psichiatrici in progetti creativi (sipensi ad esempio al lavoro teatrale di Pippo del Bono). Quando il genio incontrala follia, il risultato è spesso l’immortalità (in senso artistico chiaramente). Anche la musica cantautorale italiana ha mostrato una certa sensibilità rispettoal tema della condizione del malato psichiatrico e le strade della canzone e dellapsichiatria si sono spesso incontrate. Citerò alcuni esempi che mi hanno colpito. Molti hanno ancora impressa l’immagine di Simone Cristicchi, vincitore delFestival di Sanremo del 2007, che sale in piedi su una sedia mimando il volo diuccello a conclusione del suo brano “Ti regalerò una rosa”, contenuto nell’album“Dall’altra parte del cancello” e incluso nel tour teatrale “Centro di salute menta-le” (titolo piuttosto esplicito), sulla storia di Antonio, internato per anni in mani-comio. “…la mia patologia è che son rimasto solo…” recita la canzone, a con-ferma di come l’isolamento venga vissuto come una grave complicanza dellapatologia. L’immagine del malato psichiatrico “…tra puzza di piscio e segatu-ra…”, affetto da “…malattia mentale e non esiste cura…” è a mio avviso trop-po stereotipata, lontana dalla realtà attuale e fomentatrice di pregiudizio. Oggi lecure esistono eccome, semmai il problema è che a volte, anche a causa dellostigma, la persona rifiuta di curarsi. Comunque, piaccia o no, l’eco che ha avutola canzone è stata straordinaria.Povia, vincitore del Festival di Sanremo dell’anno successivo, include nell’album“Evviva i pazzi perché sanno cos’è l’amore” (altro titolo significativo) del 2005 lacanzone “Mia sorella” che ritrae senza troppi sforzi poetici una ragazza bulimica“mia sorella è pazza e mangia e più che mangia e più che è sola, poi si chiudein bagno, tira l'acqua e mette un dito in gola”, senza però spingersi molto oltrea una descrizione sintomatologica di una giovane ragazza affetta da un disturbodel comportamento alimentare.

13

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 13

Page 14: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

Il professor Roberto Vecchioni, nell’album “Per amore mio” del 1991, canta nellacanzone Tommy il dispiacere per il suicidio di un amico dentista, ponendo l’ac-cento sulla sofferenza dell’amico che ha compiuto un gesto che non può esseregiudicato da un punto di vista morale “…se l'hai messo vicino a un assassino,toglilo di lì Signore…”. Poi accenna a una sorta di toccante senso di colpa, chenasce spesso in chi sopravvive a queste tragedie “quando poi sarà il momentodigli che io c'ero e non ho fatto in tempo”. Nel complesso il testo trasmette unaforte empatia per la persona che soffre, lontana da giudizi o ipocrisie. Ha trattato con grande acume l’argomento dello stigma il compianto GiorgioGaber che nel brano “Dall’altra parte del cancello” contenuta nell’album “Farfinta di essere sani” del 1973 pone il dubbio su quale sia il limite fra salute men-tale e malattia. Quando canta sarcasticamente “…Noi siamo sani, noi siamosani, noi siamo normali, noi che sappiamo di contare sul cervello, siamo sicuri,siamo forti, siamo interi e noi dall’altra parte del cancello…”, mostra come certenormalità forzate nascondano in realtà profondi disagi.Non si può poi dimenticare la canzone “Un matto- dietro ogni scemo c’è un vil-laggio” contenuta nell’album di Fabrizio de Andrè “Non al denaro, né all’amore,né al cielo” del 1971, ispirato all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master. “Tuprova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole…”,attacca Faber con il solito meraviglioso lirismo , per poi mettere in luce l’epilogotriste di molti malati “…di chi ancora bisbiglia con la stessa ironia, una mortepietosa lo strappò alla pazzia".Questi sono solo alcuni esempi di come la musica d’autore ha riflettuto sulla con-dizione del malato psichiatrico, con gradi diversi di retorica, poeticità, drammati-cità e solidarietà. Nelle canzoni “il matto” a volte è vittima della società che loisola, a volte è una creatura indifesa che stimola protezione, a volte è un indivi-duo dotato di risorse speciali, proprio perché la malattia gli fa superare i confinidel banale e dello scontato. Al di là delle singole sfaccettature, credo sia fondamentale che le canzoni, nellaloro straordinaria sinteticità e capacità comunicativa, rappresentino una rispostaal silenzio e all’indifferenza su questi temi. La canzone può essere potentissima,tre o quattro minuti di messaggi che possono colpire direttamente il cuore o latesta di un’intera popolazione, più efficaci di libri, video, conferenze, manifesta-zioni. La musica è una forma d’arte che penetra dentro l’uomo e può rimanere

14 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 14

Page 15: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

per lunghi periodi, fino a diventare una vera ossessione. La musica inoltre dà pia-cere, entusiasmo, emoziona e soprattutto è in grado di riunire, di aggregare sottolo stesso tetto persone diversissime per cultura, istruzione, provenienza geogra-fica e, perché no, livello di follia.È la consapevolezza di questo potere della canzone che ci ha spinto a ricordarei trent’anni della Legge Basaglia con il concorso Oltre il Muro, in cui abbiamo invi-tato tutti i musicisti modenesi a scrivere un testo ispirato a due frasi storiche diFranco Basaglia e a un terzo tema più generale. Le tracce proposte sono state leseguenti: 1.“La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come loè la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettaretanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tra-durre la follia in malattia allo scopo di eliminarla.” Franco Basaglia.2.“Non esistono persone normali e non, ma donne e uomini con punti di forza edebolezza ed è compito della società fare in modo che ciascuno possa sentirsilibero, nessuno sentirsi solo.” Franco Basaglia. 3. “Il mio manicomio”: a 3O anni dalla legge Basaglia i tanti aspetti della diversi-tà e del disagio.La risposta dei musicisti modenesi è stata decisamente soddisfacente, con piùdi quaranta gruppi e cantautori che si sono cimentati sull’argomento. Ci ha inol-tre colpito molto la risposta di gruppi nati nell’ambito della riabilitazione psichia-trica, costituiti da pazienti e operatori (che qualcuno chiama anche “psychiatricbands”) e che usano la musica come strumento espressivo terapeutico. Alcunidi questi gruppi si sono formati appositamente per il concorso.È innegabile che questi ultimi siano tecnicamente meno preparati dal punto divista musicale, rispetto a band o cantautori professionisti o semiprofessionisti, oche comunque calcano le scene della provincia da molti anni, ma abbiamo tro-vato l’autenticità dei testi prodotti da persone che vivono sulla propria pelle lostigma, il difficile cammino quotidiano della riabilitazione e l’angoscia spessoinsopportabile, assolutamente impagabile e ineguagliabile.La finale del concorso ha quindi visto sul palco “psychiatric bands” e non, gio-vani musicisti con musicisti più esperti, musica cantautorale insieme a musicarock, in un mix davvero interessante e unico. La maggior parte dei gruppi ha scelto di scrivere testi ispirati al primo e al secon-

15

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 15

Page 16: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

do tema, in quanto le frasi di Franco Basaglia sono evocatrici di riflessioni anchedopo tanti anni, come se la chiusura dei manicomi avesse rivoluzionato sicura-mente la vita di tanti malati, ma sull’attitudine dei “normali” verso la patologia psi-chica c’è ancora tanto da fare. In questo libretto riportiamo i testi degli artisti che hanno partecipato e qui cer-cherò di esprimere qualche commento su quelli che a mio avviso hanno coltoaspetti più interessanti e più vicini a quello che vedo ogni giorno nella mia prati-ca clinica.Partirei dalla canzone vincitrice “Il muro”, dei Namastè, che riprende anche il tito-lo del concorso e di cui Grazia Fraccon racconta la nascita nel suo bell’interven-to di seguito. Il tema del “muro” in psichiatria è sicuramente molto significativo.Il muro fisicamente può rappresentare una prigione, ma a volta anche un impor-tante fattore di contenimento dell’angoscia. Qui si parla però dei muri di pregiu-dizio nelle nostre teste, nei confronti delle persone con forte disagio psichico.Questi muri possono cadere se si pensa di avere a che fare prima che con mala-ti, con persone che provano emozioni, che piangono e ridono come gli altri, chehanno aspettative, sogni, programmi di vita (anche se spesso confinati all’inter-no delle istituzioni psichiatriche). Nel testo c’è anche un invito a noi medici aessere più umani e a ricordarci che, soprattutto in psichiatria, la cura non si puòimparare solo sui libri o ai corsi specialistici: “…dico grazie a lei dottore, nascon-dendo quello che ho nell’anima, non capisce che ho bisogno solo di un abbrac-cio questa è la verità…”.I Fuali, nella loro Più in fondo dell’inferno, esprimono tutta la rabbia e la frustra-zione per una situazione di malattia dove “Cammini su un sentiero di stracci espazzatura e hai perso ogni speranza di una buona ventura” e non risparmianocritiche al mondo della psichiatria dove ” uomini in divisa chiamano l’ambulan-za, all’ospedale contengono legati in una stanza”. Sono parole dure, ma sicura-mente autentiche perché vissute in prima persona. Anche in altre canzoni emerge il ritratto un po’ freddo e cinico degli operatori psi-chiatrici (in particolare psichiatri e infermieri) come in La mia malattia deiReperta “Il camice bianco ti guarda e ride pure lui”, o nell’Alleanza dei Judy Leedove “Il neon è spento e il dottore è andato via sbuffando un po’”.C’è da chiedersi se questa immagine negativa, che spesso si ritrova nei film(anche senza arrivare alla mostruosità dello psichiatra Hannibal Lecter), nei libri

16 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 16

Page 17: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

o nei siti dell’antipsichiatria, corrisponda o meno alla realtà. La domanda chepossiamo porci è se siamo davvero così o esiste una forma di stigma ancheverso psichiatri, psicologi, infermieri, educatori? A mio avviso esiste, e ha origi-ne probabilmente da certe pratiche di una psichiatria un po’ cialtrona, che eranocomuni soprattutto nel passato (e forse ancora oggi in certe zone più arretratedel Paese).Fortunatamente i Where I sleep in Volterra (celeberrimo luogo manicomiale),descrivono invece un operatore dal volto più umano ed empatico “ho guardatol’infermiere che mi aveva accompagnato fino alla porta, c’era qualcosa chevoleva dirmi ma non sapeva come cominciare, le lacrime gli scendevano giùlungo il viso, lo sguardo fisso sulla sua mano destra, appoggiata alla mia spal-la”. Padre Gutierrez, nella sua “Come un matto”, delinea il ritratto di un matto roman-tico, delicato e cortese, ricordandoci che la follia si nasconde anche in sentimen-ti irrazionali e imprevedibili come l’amore, che ci spinge a talvolta a ignorare, eperché no a schernire, il resto del mondo che vuole esprimere giudizi: “io rido,come un matto rido, perché sono pazzo di te”. Il matto ne esce come un indivi-duo libero, che supera i confini delle convenzioni sociali e in grado di ignorare iltanto temuto giudizio esterno. Devo ammettere, uscendo per un attimo dalla neutralità di giurato, che il testoNesso sconnesso di Tommy Togni mi ha colpito davvero moltissimo. Il branoaffronta il tema del rapporto tra normalità e malattia, rispondendo in modo pun-tuale a una domanda provocatoria “ti sei mai chiesto chi è il pazzo? Sono io osei te? Potresti chiedertelo, qualche volta se vuoi, potresti rischiare di risponder-ti: comunque noi “. Le immagini usate dal cantautore per descrivere il nessosconnesso tra normalità e follia sono molto originali e poetiche e la conclusioneche “quella luce che ogni uomo ha nel cuore, non è certo malattia”, non credoabbia bisogno di ulteriori commenti. Anche il cantautore Maurizio Toffanetti, nel proprio brano, racconta del “prezzoamaro della differenza”, che spesso porta all’isolamento “dove le mie paure mitrasportano in un mondo immaginario, dove la normalità sono io e coloro che miassomigliano”. I giovani Vanesia in Manicomioufficio raccontano invece l’alienazione di una rou-tine quotidiana dove il disagio nasce da una vita grigia e senza fantasia: “in

17

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 17

Page 18: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

manicomio ci vado tutti i giorni…loro lo chiamano andare a lavorare”. Il branopropone poi una domanda apparentemente ingenua, ma filosoficamente attualenella nostra società consumistica: “ma alla fine a che cosa serve il denaro, senon hai tempo per spenderlo?”, che stimola riflessioni sulla reale qualità dellavita nel mondo moderno. Qui comunque si parla più di disagio esistenziale, chedi follia, due dimensioni ben distinte.Miss Ba.ro.lo in Prigioniero di sé mette in guardia rispetto al rischio di restareintrappolati non solo tra i muri dei manicomi o delle carceri, ma anche dalle cate-ne delle proprie paure e sprona la persona a uscire dal guscio e a far sentire lapropria voce “non chiuderti su te stesso…e grida al mondo io sono qua”.Tra i brani composti dalle psychiatric bands credo possa essere menzionato ilritornello della canzone dei Fermata Fornaci “tanta strada ancora abbiamo dafare, a volte siamo pacchi da dimenticare, ci sono persone che ci vogliono aiu-tare, persone delle quali ci dobbiamo fidare”, che descrive molto sinceramentela condizione di certi malati psichiatrici, destinati a una sorta di tour forzato tradiverse strutture e servizi, la cui destinazione finale è molto incerta. Certe volte mi chiedo se la musica possa rendere questo difficile viaggio legger-mente più sopportabile, e la mia impressione è che possa fare molto di più diquello che abbiamo pensato fino ad ora. Con i commenti alle canzoni mi fermerei qui, invitando comunque i lettori a leg-gere attentamente anche le altre canzoni che non ho citato, sicuramente ricchis-sime di stimoli di riflessione.

18 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 18

Page 19: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

COME NASCE UNA PSYCHIATRIC BAND di Lucia Zanni

I Darkiska sono un gruppo rock nato tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 all’in-terno dei gruppi musica di una Residenza Psichiatrica e del Centro Diurno che viè associato. L’idea di inserire nelle attività della Residenza un gruppo musica è venuta quasisubito dalla nascita della Residenza stessa, che risale ad appena cinque anni fa.Sia io che il gruppo degli operatori avevamo in mente che nelle attività di riabili-tazione sarebbe stato importante aggiungere la musica come elemento espres-sivo e di comunicazione universale per favorire la relazione e la socializzazione.Essendo una struttura appena aperta, c’era da decidere come organizzare que-sti gruppi, quali operatori fare partecipare e da chi farli condurre. Abbiamo opta-to di fare condurre tutte le attività di gruppo, non solo quelle di musica, a perso-ne esperte d’arte (maestri di musica, di danza, d’arte espressiva) senza una for-mazione specifica nel campo della psichiatria, affiancati dagli operatori dellastruttura preparati e formati dal punto di vista psichiatrico.Abbiamo scelto appositamente che i maestri d’arte fossero non-operatori néterapeuti e portassero il loro apporto solo come esperti della loro tecnica, nonmediata da “interferenze” psichiatriche. Pensavamo che per i nostri ospiti fosseutile avere la possibilità di instaurare con loro un rapporto libero da intenzionali-tà terapeutiche, anche se in presenza di persone specializzate che potesseromediare e facilitare la conduzione e la partecipazione al gruppo. E così dopopochi mesi dall’apertura sono iniziati tre volte alla settimana, due volte per la resi-denza e una per il centro diurno, gli incontri strutturati di due ore a cui partecipa-no gli ospiti (7 nei gruppi della residenza e 12 per il centro diurno) il maestro dimusica Oriano Ricci e un’operatore della struttura. Da alcuni mesi abbiamoaumentato a quattro i gruppi settimanali.Gli incontri si dividono in una prima parte di ascolto e una seconda di riproduzio-ne di brani musicali con l’accompagnamento alla chitarra del maestro e il corodegli ospiti. Fin dai primi incontri, il maestro ha dato risalto alle singole capacitàmusicali e canore dei pazienti dando loro la possibilità di esibirsi e aiutandoli amigliorare nell’uso di strumenti e della voce . Nel corso degli anni sono statiacquistate altre chitarre, una pianola e una batteria elettronica. Dalla riproduzio-

19

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 19

Page 20: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

ne di brani tratti dai musichieri si è passati all’idea non solo di riprodurre la musi-ca, ma di comporre dei brani inediti.Anche in questo caso tutto è nato mediante il dialogo, la conoscenza tra maestroe ospiti e dalla necessità di fare esprimere i pazienti con modalità facilitanti,meno dirette, più autentiche e diverse dai normali strumenti utilizzati in psichia-tria (colloqui, gruppi verbali, ecc). Così si sono raccolti tra gli ospiti scritti, poesie,diari, frasi e si sono musicati assieme a loro, creando melodie, ritornelli e canzo-ni vere e proprie.Abbiamo prodotto quasi una cinquantina di brani inediti, interamente scritti dairagazzi della struttura e musicati dal maestro di musica insieme a loro. Un verotesoro di contenuti, vissuti, emozioni e sentimenti autentici. Queste esperienzehanno permesso a tante persone di aprirsi, di fare non solo leggere agli altri partinascoste dentro di loro, ma condividerle e trasmettere oltre che ricevere, facen-doli sentire protagonisti nell’avere creato qualcosa da loro stessi, completamente.In questo clima di condivisione, si sono potuti esprimere tutti, le persone cheavevano già competenze musicali e quelle che avevano il desiderio di imparare eanche chi aveva bisogno di esternare i propri vissuti, si sono creati legami rela-zionali affettivi molto importanti tra gli ospiti, tra ospiti e maestro e operatori. Illavoro annuale dei gruppi ha come obiettivo generale l’esibizione nelle festeinterne alla residenza, che si svolgono due volte l’anno. In seguito abbiamo inciso un CD con l’aiuto degli amici di Oriano che hannomesso a disposizione la loro sala di incisione.Dalla fine del 2008 si è delineata la band con Oriano e Stefano alla chitarra eRobby alla voce: i Darkiska.Il gruppo è nato spontaneamente dalla voglia di tre persone di suonare e canta-re insieme, e di fare sentire agli altri la propria musica.Darkiska è un nome che ha dato Robby, voce e vera e propria immagine delgruppo. Lui dice che Darkiska non ha un significato unico, che cambia il signifi-cato a seconda dei giorni e delle situazioni, ma che contiene l’idea della speran-za. Quest’anno hanno partecipato al concorso “Oltre il muro”, al festival delleAbilità differenti, esibendosi al teatro Asioli di Correggio, al parco Amendolaall’interno della manifestazione “Loving Amendola” e a Tarquinia all’interno delFestival Nazionale delle Bands Psichiatriche, presentando sempre brani inediti diloro composizione.

20 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 20

Page 21: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

Da un gruppo nato come intervento strutturato dove la musica è usata comestrumento di comunicazione, sono nati i Darkiska, un gruppo di persone cheamano fare musica e che hanno avuto l’occasione di incontrarsi all’interno di unastruttura psichiatrica. Credo che quando provano e suonano non sia più impor-tante chi sia maestro e pazienti, sono semplicemente i Darkiska.

21

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 21

Page 22: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

UNA CANZONE?...SI PUÒ FARE!di Grazia Fraccon

Ho volutamente citato nel titolo uno degli appuntamenti che più ho gradito, tra itanti che hanno celebrato l'importante ricorrenza dei 30 anni dalla LeggeBasaglia, sto parlando del film di Giulio Manfredonia “Si Può Fare”, del quale miè piaciuto in particolar modo l'atteggiamento ingenuo, non inquinato da alcunpregiudizio del personaggio interpretato da Claudio Bisio.Quel suo fare “pragmatico” che gli permette di avvicinarsi ai malati mentali valu-tandone innanzi tutto le capacità e che solo dopo si scontra con il “limite”.Non è facile addentrarsi nella sofferenza psichica senza cadere in noiosi luoghicomuni o insensibili mediocrità.

“Purtroppo,nella nostra società, se una persona starnutisce o tossisce ha l'in-fluenza e ci sentiamo tutti dispiaciuti per lui, riusciamo a stabilire un contatto.Se un tale ha un tumore proviamo compassione ...mentre se uno ha una malat-tia mentale...diciamo 'è fuori di testa'...non riusciamo a entrare in contatto! Noncapiamo a pieno che si tratta di una malattia e questo ha conseguenze tragi-che...” Bob Moses a proposito di Jaco Pastorius.(Bill Milkoski:Jaco Pastorius la straordinaria e tragica vita del più grande bassi-sta del mondo. Edizioni Nuovi Equilibri 2001)

Se mi fossi lasciata prendere da tutti i limiti di Sabrina Biondi Russo, quando leho proposto l'idea di scrivere il testo di una canzone, non sarei nemmeno parti-ta per questa importante avventura. L'incoscienza attribuibile al mio rapporto istintivo con la musica, mi ha lasciatatravolgere dall'entusiasmo di rendere “comunicabili” i pensieri, le emozioni, isentimenti di una giovane ragazza di 23 anni ospite ora della Comunità “LaBarca”, dopo diverse degenze in reparti ospedalieri e altri tentativi di inserimen-to in varie Comunità del territorio.Ma la musica nel mio mestiere è un ottimo “connettore”. Così mentre imprecavo sotto la tortura di Sabrina che mi “urlava” un testo di FabriFibra nelle orecchie, in quel suo perfetto ripetere ogni singola parola, trovavo unpezzo di lei...una connessione con il suo mondo “vissuto dentro una scatola”.

22 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 22

Page 23: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

Trovai un altro pezzo di lei in una splendida lettera di ringraziamento che scrissealla nostra volontaria insegnante di Ginnastica Rosaria Bedosti, nella qualeSabrina era stata assolutamente in grado di esprimere i suoi sentimenti, con unaconnessione tra gli avvenimenti che non sempre le viene facile.Esiste un mondo parallelo fatto di educatori musicisti e psichiatri cantautori, unmondo parallelo alla mia professione che si sposa bene con la mia attitudine dipura musicofila. Nella musica e nell'arte sono da sempre presenti esempi di personalità affette dadisturbi di personalità, caratteristiche di anormalità necessarie, prodigi precoci,umori forti o atteggiamenti indomabili, eppure restiamo incantati di fronte a ciòche ci hanno lasciato in eredità, sia esso un dipinto o un opera musicale, e cono-sciamo bene quanto il loro riconoscimento abbia avuto luogo ben dopo la loromorte, avvenuta sempre in circostanze tragiche.Diventa pertanto un piacere lavorare con colleghi che condividono le mie passio-ni e straordinario sperimentarne gli effetti positivi nella pratica del nostro lavoro.Senza addentrarsi nelle questioni “colte” attribuibili alla musicoterapia propria-mente intesa, è possibile notare nelle stanze dei nostri pazienti, anche ex O.P.(pazienti provenienti da ospedali psichiatrici), i loro corredi musicali, fatti di vec-chie musicassette, abilmente trasferite da una residenza all'altra, collezioni diradio, impianti stereo, vinili, magliette degli idoli e calendari. Per non parlare dipiccole “manie musicali”, come quelle di un caro paziente cinquantenne cheancora oggi non perde alcun annuale appuntamento con lo Zecchino D'Oro, nècon il Festival di Sanremo.Di fatto vorrei con semplicità ed umiltà dimostrare come nella pratica quotidianala musica sia presente nelle nostre “azioni” di cura o come possa essere tenuta inconsiderazione nell'aiutarci a comprendere il mondo interiore delle persone con lequali lavoriamo, partendo dalla nostra esperienza, interrogandoci sulle connessio-ni che legano una particolare musica ad uno specifico vissuto, alla profondità del-l'emozione che una determinata canzone è stata in grado di suscitarci, fino a farciridere a crepapelle o piangere senza ritegno. E così può succedere di vedere qual-cuno piangere per la prima volta in sei anni di cure, solo durante l'ascolto di unavecchia canzone alla radio, magari mentre siamo in macchina.La musica accompagna le loro esistenze, esattamente come accompagna lenostre e spesso ne sottolinea i ricordi. Potrei citare mille esempi, di come un

23

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 23

Page 24: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

motivetto pop sia stato più efficace nel migliorare il tono dell'umore di un pazien-te che 100 parole di facile, ma scontato, conforto. Potrei raccontarvi di come ipazienti hanno affrontato l'ansia ad un concerto rock, e tanto altro ancora.Ma torniamo a noi ed alla nostra canzone. Quando il Dott. Gaspare Palmieri mi illustrò l'idea del concorso, mi risultò imme-diato pensare a Sabrina. Io lo “sentivo” con il cuore che avrebbe potuto scriverequalcosa di significativo per se stessa e “intuivo” che poteva essere un “risulta-to” importante anche solo partecipare al concorso. Non esiste momento piùimportante della giovinezza per “farsi sentire” attraverso la musica e comunica-re uno stato dell'anima, attraverso questo veicolo così privilegiato.Sapevo che avrei potuto contare sul mio collega e musicista Frank Paulis, perdue ragioni fondamentali. La prima per il suo contagioso entusiasmo, la secon-da per l'amorevole affidabilità che avrebbe adoperato per arrivare fino alla fine.Queste erano le premesse importanti. Non si stava giocando al concorso dellascuola, stavo per chiedere a Sabrina di scrivere qualcosa che avesse a che farecon la malattia mentale, con l'esperienza della degenza negli ospedali psichiatri-ci, sulla sofferenza e sul desiderio di giustizia e di libertà. E' stata necessaria tanta cautela, e a posteriori, non è stata forse nemmenoabbastanza. Ho dovuto saper aspettare il momento giusto, per evitare cheSabrina si buttasse a capofitto in un “euforico” progetto forse a rischio di ecces-sivo “idealismo”. Il momento giusto arrivò una mattina del mercoledì, quando ci dedichiamo soli-tamente all'attività di computer. Sabrina era con me quella mattina, il concorsoera già partito, erano stati fissati i tempi ed i modi, Frank aveva dato la sua dispo-nibilità a prendere in considerazione il testo, per poi comporre la musica e pro-porlo alla sua band : i Namastè.A Sabrina bastarono alcune informazioni sul Dott. Basaglia, sulla Legge 180, e unpo’ di ispirazione, che credo abbia trovato nei nostri “anziani” pazienti, che nelmanicomio di Reggio Emilia ci hanno speso anche più di trent’anni.Con il suo fare “selvaggio” si buttò sulla tastiera del primo computer a disposizionee dopo quindici minuti mi chiamò per leggere quella tempesta di immagini, emozio-ni e parole scaturite dal suo stomaco, senza un necessario passaggio dalla ragione.Ricordo che mi disse: “Ma io non sono capace”. Io le ricordai che se Fabri Fibra era in grado di mettere insieme tutte quelle frasi, per

24 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 24

Page 25: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

me poteva avere qualcosa da dire anche lei, che di rap italiano ne ascoltava tanto.Le diedi solo l'indicazione di ascoltare un ipotetico ritmo, nella sua testa, perdeterminare la metrica delle frasi, e di lasciarsi andare. Tanto ci sarebbe statoqualcuno più in grado di noi, capace di provarne a fare una vera canzone.Quando stampai la prima copia del testo ero felice. Sabrina ci era riuscita. Non siera fatta prendere dallo sconforto, dall' idea ricorrente di non essere capace difare nulla di buono, non lo aveva stracciato, non lo aveva macchiato di colore,non lo aveva scagliato contro nessun muro, nè buttato in alcun cestino. Me loaveva consegnato.Frank Paulis mi guardò incredulo e mi chiese: “Davvero lo ha scritto lei?”.Risposi di sì.Dissi a Frank che trasformare un’esplosione di parole in canzone sarebbe statocomunque un compito non facile.Il silenzio regnò fino al pomeriggio in cui ci trovammo in ufficio e Frank prese unfoglio e la sua chitarra e mi chiamò in una sala adiacente.E lì fu la prima volta che ascoltai “Il Muro”. Una bella alchimia aveva mischiato ilmondo raccontato da Sabrina al mondo musicale di Frank Paulis. E se posso dire quello che penso, si è trattato di un intenzionale progetto tera-peutico realizzato. Cosa è il nostro lavoro se non la capacità di restituire un’ideadel mondo inaffrontabile, impossibile, angosciante, inaffidabile, in un’ideache conservi la propria soggettività ma che possa aprirsi al possibile un po’più praticabile?Quel testo era stato restituito a Sabrina in modo tale che mantenesse le partisane, le strutture funzionanti, i contenuti efficaci, arricchito da una musica che siribella e che lascia ampio respiro alla speranza, qualsiasi fosse lo spessore diquel muro del quale parlava, esso “…non sarebbe mai riuscito a dividere il suomondo, da quello in cui viviamo noi”.Così chiamammo Sabrina. Mi risulta un po’ difficile raccontare l'emozione nelguardarla mentre ascoltava la sua crisalide divenuta farfalla.La canzone era nata, libera nell'aria.Il giorno in cui Frank mi comunicò che la canzone era in finale, iniziai a com-prendere che l'ansia da prestazione avrebbe giocato brutti scherzi a noi tutti,che condividevamo il progetto.Fu allora che iniziai a chiedere aiuto all'intera equipe: da un semplice testo, stava

25

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 25

Page 26: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

per arrivare un momento dove Sabrina avrebbe mostrato agli altri una facciadiversa.E questa faccenda stava diventando “qualcosa che dava da fare”.Anche per me era una prima volta. E solo pochi giorni prima della finale, mi tro-vai a “camminare su di un lastrico di vetro, che pareva sgretolarsi”.Sabrina era nuovamente ricoverata in ospedale, non stava bene, per niente. Eper me non c'era alcuna finale, se non ci fosse stata lei.Come potevo immaginare che fosse stato possibile portarla ad un evento cosìimportante, forse anche chiassoso, proprio ad un giorno dalla dimissione da unreparto di Diagnosi e Cura.Così arrivò una nuova ri-conferma alla lezione che non bisogna mai essere solinel nostro mestiere.Condividere le paure, stabilire le strategie, individuare le risorse ci aiutò enorme-mente ad accompagnare Sabrina verso l'inaspettato.Così insieme ai colleghi Massimo Pasqualin e Luce Brighenti ed un ospite, par-timmo per quella finale. Non eravamo preoccupati del risultato, credo che quelloche ci lasciava perplessi era il come Sabrina poteva reagire nel “ri-ascoltarsi” difronte ad un pubblico.Come avrebbe accolto la faccenda che “una nuova e diversa parte di se’” venivamostrata agli altri.A lei il difficile compito di valutarsi, accettarsi o rifiutarsi.A lei il difficile compito di essere valutata, accettata o rifiutata.Questa faccenda riguardava lei, Frank Paulis ed i Namastè che avevano arrangia-to con grande entusiasmo la canzone.Quella umile, innocente e disperata canzone, senza una musica, si era trasfor-mata al punto di divenire la più bella. Il Muro di Sabrina Biondi Russo e FrankPaulis eseguita dai Namastè quella sera vinse il primo premio. Sabrina si mostròal pubblico abbracciata ai musicisti felice insieme a Frank Paulis commosso.Mi disse che aveva bisogno di bere, di fumare e di andare a casa.Guardai soddisfatta i miei amici-colleghi e dissi: tutto è ok, ora è meglio ritirarsi.Abbiamo fatto del nostro meglio.

26 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 26

Page 27: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

UN PONTE OLTRE IL MURO di Radio LiberaMente

La passione per la musica ci ha unito, ci ha permesso di conoscerci e di costrui-re infiniti ponti tra di noi e tra noi e l’esterno. Perché non è la salute mentale a fareda collante, ma la musica. Ogni incontro è un passo in più per chi è spaventato dalle due ore di ritrovo, mapoi trova la forza per uscire una serata, per chi teme di parlare in pubblico, ma poitrova la forza di intervistare.Per chi ogni giorno ha a che fare con il muro.Il muro, un qualcosa di fisico, che divide ma che ci protegge. Un qualcosa dimentale, la diffidenza o la paura di chi è dentro, che pensa di non essere in gradodi stare fuori. Un qualcosa di mentale di chi è fuori e ha paura di chi è diverso.Allora quale è la storia di vita che raccontiamo ogni giovedì dal Vibra? Quella dirisorse e difficoltà diverse messe insieme per farci sentire, per avere voce, perraccontare di noi e di chi ha voglia di farsi raccontare. Ci riuniamo a parlare delpiù e del meno, tra amici, emozionandoci nel rivederci. Ci chiamiamo RadioLiberaMente.Costruiamo trasmissioni, impariamo ad intervistare, a partecipare ad iniziative inmodo attivo, magari conducendole, questo perché ci piace divertirci con la musi-ca. Qui nella radio mettiamo assieme ciò che sappiamo fare, ognuno per le pro-prie caratteristiche, chi sa parlare bene, chi ha una bella voce, chi sa mettere sumusica, chi sa intervistare, chi sa commentare, chi sa riassumere, chi sa scrive-re. Trovare modi per continuare a credere nelle energie e nelle risorse di tutti tal-volta ci pone a confrontarci con momenti di impasse, di sconforto o di grandecarica.Ed allora abbiamo attraversato un ponte con questa avventura di “Oltre il muro”:siamo usciti dal Vibra, abbiamo conosciuto persone abbiamo fatto ciò che cipiace: ascoltare musica ed uscire insieme. La nostra radio, le nostre trasmissioni sono un modo per coinvolgere personeesterne, è faticoso, per alcuni di noi sarebbe meglio stare al Vibra, mettere sumusica. Ci si trova meglio a giocare in difesa, perché il presentarsi davanti ad unpubblico è una sfida. Questo progetto ha permesso il nostro debutto da conduttori, a presentare ed

27

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 27

Page 28: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

intervistare i vincitori del concorso, e da opinionisti a scrivere sul progetto. Ci hapermesso di mettere in pratica ciò che abbiamo appreso in questo anno di lavo-ro insieme.Allora in redazione ci siamo chiesti se la follia chiederebbe alla musica diraccontarla.Non sappiamo, lo hanno deciso le istituzioni ed alla follia va bene così, è una vitache decidono gli altri. La follia è spesso solitudine, nel suo muro di dentro e fuori.La musica no, non è sola, passa tra le orecchie di tanti, è la colonna sonora dellanostra vita, tiene compagnia, ricorda storie di vita, comunica. La musica se cipiace la pensiamo, un ritornello ci torna in mente.La follia spaventa perché se ne parla poco e spesso in modo scorretto, connes-so alla cronaca nera o come una cosa lontana. Parlarne in modo positivo è ilnostro obiettivo.Non siamo a conoscenza di un altro progetto che abbia deciso di affrontare,coinvolgendo band giovanili, quella “zona franca” che mette in comunicazionemusica e follia: le possibilità espressive della prima e il mondo complesso, che fapaura, e controverso della seconda. Diversi gruppi che hanno partecipato al concorso o interpretano il ruolo di unpaziente psichiatrico che, uscito dalla struttura in cui era ricoverato, si trovaimprovvisamente a dover “dialogare” e interagire con l’esterno, o il ruolo di unsintomo o di un pensiero o di un’ansia.Se l’obiettivo era far parlare e far ascoltare la salute mentale ci si è riusciti e l’han-no fatto anche persone fuori dal rapporto quotidiano con la salute mentale. Dar voce a queste canzoni significa arrivare anche a chi non vede la follia, a chipensa sia lontana, a chi non sa cosa sia, a chi il disagio lo prova, lo vive (anchese poi può capitare che uno se ne possa avere a male), a chi usa la musica peresprimere un proprio disagio. Alcuni dei brani che abbiamo sentito sembrano la metafora della vita dialcuni di noi.Per quanto ci riguarda la musica è un veicolo importante per far stare insieme lepersone. Le canzoni del concorso sono un modo per esprimere ciò che si puòdire sul disagio mentale, con un modo che attira persone, con un ponte che fadivertire e che rimane in testa.

28 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 28

Page 29: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

L’iniziativa Oltre il muro è stata un’occasione per ritrovarsi, festeggiare e creareuno spazio di condivisione…ci chiediamo quanto tempo debba passare peravere la possibilità di partecipare ad un’altra iniziativa simile! Perché a noi piaceemozionarci! Come pensiamo a tanti altri…noi lo facciamo con la musica….e voi?

La redazione di Radio LiberaMente Alberto, Aldo, Angelo, Bruno, Carlo, Cecco, Davide, Luca, Lucio, Manuela, Max,Patrizia, SoniaCircolo Culturale Left - Social Point

29

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 29

Page 30: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 30

Page 31: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

I TESTI DELLE CANZONI

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 31

Page 32: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

IL MURONamastè e Sabrina Biondi Russo

Il muro le teneva strette quelle mie catene, che mi legavano corpo e animae quella sensazione che sapeva un po’ di vuoto ed urla che riempivano la testaero l’aquila nel deserto, un pesce tutto solo in un acquario.Ma allo stesso tempo un comandante con la granatache voleva a tutti i costi abbattere quel muro che stava lì.La granata era di ghiaccio, male al muro certo non facevaera forte e fredda tra le mani, purtroppo nell’impatto non si scioglieva,la granata e la speranza, il muro resisteva e restava lì.Il muro lui da solo non sarebbe mai riuscito a dividere il mio mondo da quello in cui vivi tuse solo tu sapessi che io posso anche sorridere, il muro a questo punto cadrebbe giù.Ogni giorno che passava credevo che fosse anche l’ultimomentre il muro mi guardava , fiero con un ghigno che sorridevasono il muro dell’indifferenza, costruito ad arte dalla città spengo il cuore della gente, strappo loro la felicità.Il muro lui da solo non sarebbe mai riuscito, a dividere il mio mondo da quello in cui vivi tuse solo tu sapessi che io posso anche sorridere, il muro a questo punto cadrebbe giù.Costruito per proteggerti solo dalle mille tue paure e se nessuno ti comprende il dottore pensa che le cure devono essere efficaci, ti daranno un po’ di serenitàdice che il mio amico alieno non esiste, è pura fantasiache c’è un mondo più reale, aspetto solo che sia andato viadico grazie a lei dottore, nascondendo quello che ho nell’animanon capisce che ho bisogno solo di un abbraccio, questa è la verità.Il muro lui da solo non sarebbe mai riuscito,a dividere il mio mondo da quello in cui vivi tuse solo tu sapessi che io posso anche sorridere, il muro a questo punto cadrebbe giù.Non piangevo ormai da tempo, la sofferenza è un’abitudineun bel giorno arriva un uomo, che riempie la mia solitudinestringo in mano la risposta questo certo, il muro lo abbatteràÈ la legge 180, questa legge mi ha ridato la dignità.

32 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 32

Page 33: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

COME UN MATTOPadre Gutierrez

Dall'altro lato della strada arrivoe d'altro canto non è un gran misteroin fondo è vero che nel mio comportamento c'è qualcosa di impulsivoè poi questione di punti di vistaperché di fatto tutto ciò che vedoapparentemente non esiste almeno a quanto dice il mio psicanalistae c'è qualcosa che non gli ho mai dettoche in fin dei conti non andrebbe fattoma son distratto e credo che stavolta ve ne parlerò.Io rido, come un matto rido, perché sono pazzo di tee grido, come un matto grido, se io sono pazzo ci sarà un perchéforse è per via delle mie braccia tese del baciamano ad essere corteseper dare affetto io non bado a spese e questa appare già un'anomalia paleseoppure a causa del mio tic nervoso, puoi ritenermi poco decorosoma ormai l'ho detto non trattengo il riso e detto per inciso non vorrei fermarmi mai.

E allora rido, come un matto rido e un vero motivo non c'èe grido, come un matto grido, qualcuno mi spieghi perchéio rido, come un matto rido, perché sono pazzo di tee grido, come un matto grido, se io sono pazzo ci sarà un perché.

Dall'altro lato della strada arrivo, saluto il mondo col mio bel sorrisoma poi m'accorgo dalla sua espressione, che non è per niente del mio stesso avvisoed è per questo che rido da solo ed è per questo che vivo da soloed è per questo che son sempre solo e rido.

33

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 33

Page 34: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

NESSO SCONNESSOCarlo Togni

Se vi spiegassi il significato vero di questa canzone, mi prendereste per mattoperchè soltanto i matti capiscono il significato vero, di ogni canzonelasciate perdere, non è roba per voi. Lasciate perdere, non è certo roba per voi.Voi che morite di noia dentro alle vostre menti sane, così sani di menteda potervi permettere di mentire e che usate il giudizio come un’arma esclusivapuntando il dito sul supplizio della mia deriva.Si dice in giro che sono malato e cosi siama quella luce che vedo nel cuore, non è certo malattiale mie parole sono figlie del vento e volano viaperchè c’è un nesso sconnesso in ogni uomo riflessodavanti allo specchio della sua follia.Sono diventato matto perchè ho avuto il coraggio di inseguire tutti quei coloriche illuminano da ieri e da sempre le mie deliranti visioniannegando in una pozzanghera di coriandoli dimenticato dal mondonascosto dietro la seconda ombra di un recinto dove spesso mi confondofatto di mura su misura, fatte apposta per me. Ti sei mai chiesto chi è il pazzo? Sono io o sei te?Potresti chiedertelo, qualche volta se vuoi, potresti rischiare di risponderti: comunque noi.Sono diventato matto per non sentire più ignobili idiozietelegiornali fatti di guerre e dal perbenismo di religiose ipocrisiee adesso intorno il silenzio ed è un rumore muto, la mia casa un immenso spazio vuotoabito nella mia anima, che di muri ne è senza, sorrido al nulla perchè ho raggiuntoil nessun posto della mia essenza, mentre la mia radiolina è impazzita, perchè ha raggiunto dio. Allora dimmi chi è il pazzo? Sei tu o sono io? Allora dimmi chi è il pazzo? Sei tu o sono?Brucino le unghie del gatto, per affidare la responsabilità dei suoi graffi all’universoquell’universo cosi perfetto che da quaggiù è cosi simile a dio.Allora dimmi chi è il pazzo? Sei tu o sono io? Allora dimmi chi e il pazzo? Sono io o sei tu?Potresti chiedertelo, qualche volta se vuoi, potresti rischiare di risponderti…Comunque è questo che sono e cosi sia ma quella luce che ogni uomo ha nel cuore, non è certo malattiai miei pensieri li ho visti nel vento, che volavano viaperchè c’è un nesso sconnesso, in ogni uomo riflesso, davanti allo specchio della sua follia.

34 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 34

Page 35: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

E TUTTO È UN GIOCODarkiska

Qui non mi piace neanche un po’perché non c’è la libertà!Sogno nella notte infranto e chiuso qua.Ma ci saranno giorni miglioridei giorni dei nostri cuori,tra mille fiori dipinti, la mia fiamma arderà.

Cerco una vita nuova, via da questa via,dove la gente ti giudica e non lo sa,e allora via, via fuori di qua!

Siamo o non siamo noi?Se la morte è libera.Se domani arriverà non mi prenderà!Cerco una vita nuova, via da questa via,dove la gente ti giudica e non lo sa,e allora via, via fuori di qua!Tu chi sei? Non lo dire…Ma se vuoi…Affronto la città, vedo la genteubriacarsi qua e là;affronto la città con pregiudiziodella gente indifferente!Cerco una vita nuova, via da questa via,dove la gente ti giudica e non lo sa,e allora via, via fuori di qua!Tu chi sei? Non lo dire…Ma se vuoi…

35

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 35

Page 36: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

IMPARIAMO A VOLAREFermata Fornaci

Cosa bisogna dire, cosa bisogna faredove bisogna andare, per nasconder la paurascruta dentro te stesso e scoprirai che spessonon sei la sola causa del malessere che hai.I pregiudizi sono le catene di oggici rendon prigionieri dei timori della genteche ha paura del contatto con le diversitàtemute persino dalla buona società.

Hai dormito sempre sonni tranquilli?Non ti ha mai assalito qualche perché?Come quando un sogno tramontando ti ha fatto trasalireprima che il sogno successivo ti potesse assorbire.

Tanta strada ancora abbiamo da fare a volte siamo pacchi da dimenticareCi sono persone che ci vogliono aiutare, persone delle quali ci dobbiamo fidare.

La nostra sofferenza non è mica un probleminoda curare con ricette scritte in un cioccolatino.E qui c’è un gran bisogno di molta comprensionenon di quella religione che si chiama compassione.

Tanta strada ancora abbiamo da fare,a volte siamo pacchi da dimenticareci sono persone che ci vogliono aiutare,fidiamoci di loro e lasciamoci un po’ andare.

Ogni essere umano ha diritto di star benesenza impedimenti ostili e speculazioni di iene.Star bene è un diritto non è una pretesache spicchi il volo chi sta maleverso una mano tesa.

36 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 36

Page 37: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

PIÚ IN FONDO DELL’INFERNO Fuali

Cammini su un sentiero di stracci e spazzaturahai perso ogni speranza di una buona venturale borse sotto gli occhi di un sonno disperatoavuto solo in grazia di un cocktail calcolato.

È il medico che dosa e alterna gli ingredientitu inghiotti e digerisci malgrado gli eccipientila gente non ti vede o non ti vuole vederee fumi i tuoi minuti davanti ad un bicchiere.

La diagnosi impietosa ti pone sul crinalebersaglio troppo facile per chi vuole spararelo stigma è trasparente: alcolista o drogatoo forse schizofrenico, meglio ospedalizzato.

E uomini in divisa chiamano l’ambulanzaall’ospedale contengono legati in una stanzaora bestemmie e grida salgono fino al cieloricovero coatto: tu vedi solo nero.

Il mondo e i suoi colori, quel po’di libertàhai perso in un istante, ti affidi alla pietàvetri che non permettono di vedere all’esternosei piombato nel fondo più fondo dell’inferno.

37

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 37

Page 38: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

38 OLTRE IL M U R O

COMPORTAMENTO DA PAZZOMonnaLisaClacson

Il signor Rossi vende trattori grossilavora anche la domenica per fare soldima la mattina lui va a messaperché nella morte non sa cosa lo aspetta

Il panettiere anche lui a messaè già sveglio da molte orenel suo dormire non è normalerispetto alle altre persone

E i patimenti di un uomo e la sua donnae lo scolaro che ubbidiscee poi c’è un pazzo che smadonnae una madonna che impazzisce

E poi c’è un pazzo che ama i bruttie ce n’è uno che ama i bellie ancora un altro che ama i belli e i bruttie infine uno che caccia sol dei rutti

Ed ecco un bimbo che uccide i bambolottie la sorella che ama dare fuocouna ninfomane che ha perso i denticon il sorriso da pallottoliere vuoto

Un uomo alto a cui è andata malela vita, l’amore, il suo lavoro da cane infame,ma non pervinto, la testa gli si apresu un’altra strada diversa dalle altre strade

Su di una porta, una targhetta d’orodue guanti bianchi come la coscienzaio malato, lascio parlare loroche la mia mente non sa di sapienza

E un esaltato brandendo un pugno in manola bava di una folla di coglioniurla di vivere in un certo modoè un pazzo che non tollera altre visioni

x2:Se siamo pazzi, lo siamo tutti.Se siamo vivi, siamo figli della follia.Sono pazzi sia i belli che i brutti.Non esiste il comportamento della pazzia.

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 38

Page 39: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

IL SILENZIO DELLE TUE NUVOLELuca Liviero

Il silenzio delle tue nuvole, il vento dei miei sguardipenso a te anche quando non mi guardi.Sto cercando me stesso, ma non mi scoprirò mai,voglio solo che sia adesso, quel momento tra di noi.Sento il mio risveglio, l’accarezzo come non mai,penso al mondo che ho stravolto.Un gioco nuovo nei miei guai,i tuoi sguardi li ricordo, ma mi chiedo perchémi soffermo a guardarla, anche quando non c’è.Freddo acciaio, un destino non ce l’ho,ma il mio affronto, sarà il padrone del mio no.

Il silenzio delle tue nuvole, il vento dei miei sguardipenso a te anche quando non mi guardi.È un gioco di errori, non trovo soluzione,la mia mente mi guida, comincia la sfida.Ripensando ai sogni, alla loro ipocrisiavoglio solo che non sia tolto nulla della vita mia.Continui a guardarci, muovi le tue pedineper te è solo un gioco, l’importante è il tuo scopo.Mi rinchiudo in me, nella mia volontà,di capire perché tutto questoun giorno finirà.

39

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 39

Page 40: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

LA DIFFERENZAMaurizio Toffanetti, Marie Paule Kobus, Alessandro Greggia

I tuoi occhi mi penetrano l'animae scrutano il male oscuro della mia vitanon vorrei possedere questa trasparenzama non posso nascondere la mia innocenza

E’ vero, so di essere diverso,marginale, discusso, estroverso,senza limite ne costrizionilibero le mie emozioni.

Utopia, malessere, diffidenza,odio, sguardi e sofferenza"il prezzo amaro della differenza"il prezzo amaro della differenza.

Le mie paure mi trasportanoin un mondo immaginariodove la normalità sono ioe coloro che mi assomigliano.

Non questa gente regolareche non sa’ riflettere, dare,un po’ d'amore, un gesto banaleper sentirmi anch'io normale.

Utopia, malessere, diffidenzaodio, sguardi, sofferenza,il prezzo amaro della differenzache pesa sulla nostra coscienza.

40 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 40

Page 41: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

MANICOMIOUFFICIOVanesia

In manicomio ci vado tutti i giornila gente dice che è normaleho un cartellino per identificarmiloro lo chiamano andare a lavorare.

Non importa chi sei! Non importa chi sei!Sei quello che fai! Sei quello che fai!Non importa chi se! Non importa chi sei!Sei quello che fai!8-12-14-18

Do i numeri!Do i numeri! Forse sono matto o noForse è la società che è malata davvero…Sacrificio per chi?Ma alla fine a che cosa serve il denarose non hai tempo per spenderlo,è palesemente illogico!

In manicomio ogni cosa è programmataed ogni giorno sembra ugualepasso le ore a fissare una schermataed ora ho perso il mio equilibrio mentale!

41

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 41

Page 42: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

FAMIGLIA PAZZIATappeti Sonanti

La casa dei Pazzi è l’ultimo dei sette palazzi in fondo alla via,entrare è facile basta suonare Famiglia Pazzia.Al primo piano ci ho dormito anch’io, in un letto sfatto in compagnia di Dio.Col capo chino su un cuscino bagnato, ho piano e chiesto il tempo fosse tornato,ho lottato, gridato, preso a calci il mio cuore di vetro.Ma il focolare di quella stanza è all’ultimo piano:la stanza rossa e al centro il gran divano, comprato da chi con due soldi di follia,è entrato scalzo nella Famiglia Pazzia. La Dama Bianca denudò i suoi seni e il vagabondo ne succhiò i veleni, un altro uomo saltò lì dal tetto,il quarto invece ci fece un giretto, la moglie del capo ci fece l’amore,la figlia del morto ne cambiò il colore.Prima di entrare a piedi nudi nella stanza del delirione parlai ben bene col Bianco Coniglio, che altero e impettito continuava a direche era l’unica via per poter morire.Distrutta e affranta da quell’assurda presenza, predisposi con cura la mia partenzae agghindata a festa come un’ago di Pino, versai la Speranza in un bicchiere di vino.Sette vite persi in quel palazzo, sette manciate di dolore,sette punti, sette bende, sette anni, sette ore,sette nasi rossi da pupazzo e vomitare la vita, abbracciando la Pazzia,che poi chiamai Sorella Mia.La casa dei Pazzi è l’ultimo dei sette palazzi in fondo alla via.Entrare è facile basta suonare Famiglia Pazzia.

42 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 42

Page 43: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

L’ALLEANZAJudy Lee

Il neon è spento e il dottore è andato via sbuffando un po’.L’infermiera vuole andare in Africa, ma è ancora qua.La donna delle pulizie ha un’uniforme sul comò,la stira ogni giorno ma non mi dice per chi lo fa.

Mi sento solo accanto a te.Dammi un’ora e ti spiegheròla mia proposta per allearmi con teche hai la forza in più di me.

Mio padre ha un’ultima occasione e non la sprecherà.Mia moglie mi guarda in faccia e piange, ma non per me.Il volontario, una volta al mese, dice che mi salverà,stringe i pugni in tasca, pensa ad altro ma non so cos’è.

Mi sento solo accanto a te.dammi un’ora e ti spiegheròla mia proposta per allearmi con teche hai la forza in più di me,che hai la forza in più di me.

43

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 43

Page 44: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

PRIGIONIERO DI SÉMiss. Ba. Ro. Lo.

Si chiude una porta, ti cambia la vita, ti senti perduto in un metro quadratomuore la gioia, non hai più speranza, dividi la cella con chi non conosciti senti schiacciato da una condanna, che ti vuole colpevole e forse lo seima al punto in cui ti trovi non ti serve gridare, hai sono cambiato posto alla tua prigioneda una cella virtuale fatta di preconcetti e di ipocrisia, ad una cella di cemento intrisa difollie tutta la vita è una galera, che costruisci coi tuoi eccessisei prigioniero di te stesso, sei prigioniero di te stessosei prigioniero solo delle tue pauresei prigioniero d’un passato che non puoi dimenticaresei prigioniero di ciò che non vuoi vedere, perché hai paura di soffrire.Cerchi libertà di pensiero e di parolama rinchiudi la tua mente in un labirinto di scuseche ti privano della vera libertà libertà che non puoi trovare fuori di tema solo dentro, ma solo dentro, ma solo dentro, dentro, dentro, dentro di tein un qualunque posto ti trovi, se non abbatti i tuoi murinon puoi librarti nel cielo della vitanon chiuderti su te stessoma apri le braccia come Cristoe grida al mondo io sono quanon chiuderti su te stessoma apri le braccia come Cristoe grida al mondo e grida al mondoe grida al mondo e grida al mondoio sono qua, io sono qua, io sono qua, io sono qua, io sono quaio sono qua, io sono qua, io sono qua, io sononon chiuderti su te stesso, ma apri le braccia come Cristoe grida al mondo e grida al mondo e grida al mondoe grida al mondo e grida al mondoio sono qua, io sono qua, io sono qua, io sono qua, io sono…

44 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 44

Page 45: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

MARCO CAVALLOAlex Pescarolo

La verità sulle atrocità che può compiere l’uomoera dentro queste quattro muravieni qui tre minuti con meti farò percepire qual’eraqual è la mia atroce paura.

Dall’elettroshock ai farmaci un po’puoi farmi star zitto o salvarminon c’è più dio non ci sono più iodentro di me solitudine fuori dolore.

Forse tu non lo sapevi ero vicinoma tenuto nascostoora invece mi vedinon so in cosa credi ma ascoltamiforse dovrai interpretare i miei sguardise vuoi ritrovarmi e non perdermi.

Io ti sento, io ti sento,sono qui per non farti cadere giù.

45

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 45

Page 46: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

LA MIA MALATTIARepetra

Guardami mentre tutto giraguardami mentre tutto esplodedentro di me.Tutto vola via leggeroguarda e ridi un po’ anche tu.

Tutta l’aria che respiro è torbidaconigli viola che girano e rigiranoluci soffuse che mi sorridono.Le gambe tremanonon ce la fanno più.

Tutto sparisce via, forse pazzia,la chiamano follia.Tutto sparisce via, è pazzia,La mia malattia.

L’anima come ogni cosa è sospesagalleggia nella polvere.Il camice bianco ti guardae ride pure lui.Non guarisci più.

Tutto sparisce via, forse pazzia,la chiamano follia.Tutto sparisce via, è pazzia,La mia malattia.

46 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 46

Page 47: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

NEOREMANeorema

Ho perso il senso che spinge a crederementre vivo non lo vedomi toglie il fiato e lascia lividiper strappare ogni difesa.

Dolce veleno, sono ancora perso.

Se ne andrà il germe di follia.Cresce, nuotando nel vuoto.Se ne andrà, come una malattia.Cado, se resto nel buio.

Il compromesso è ciò che amplificomentre grido non mi sentiinizio è fine, il resto è un alibi

che ti uccide se lo accetti.

Dolce veleno, sono ancora perso…

47

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 47

Page 48: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

VOLTERRAWhere I Sleep

Sono trascorsi trent’anni dall’ultima volta che ho visto le stanze di questo luogoora sembra tutto diverso, i pavimenti sono ingombri di vetri che riflettono la luce del sole.Pareti e soffitti si incurvano lievemente in ogni direzione possibile,e lungo i muri l’intonaco sgretolato si mischia ai frammenti di vetricapelli e unghie spezzate.

Ricordo ancora come fosse ieri il giorno in cui mi hanno detto che potevo tornare a casaho guardato l’infermiere che mi aveva accompagnato fino alla portac’era qualcosa che voleva dirmi ma non sapeva come cominciarele lacrime gli scendevano giù lungo il viso, lo sguardo fisso sulla sua mano destra, appoggiata alla mia spallafuori nella valle c’era solo il vento che sollevava la polvere dalla strada e scuoteva le cime spoglie degli alberi.

L’angoscia che mi pervade nel rivedere quei luoghi non è molto diversa da quella che provo ogni giorno da quando sono liberoe solo ora capisco che valore abbiano la libertà e la mia vita che è stata solo una tra le tante possibili.

Ricordo solo che era estate il caldo era soffocante e non c’era un alito di vento

Mi rimane solo una mappa disseminata di pensieri che rincorrono parole che non si chiudono mai in una definizionetutto questo sembra avere un senso ma in realtà non ne hacome le persone che incontro per la strada e non si accorgono del tempo che passa e di come cambia ciò che li circonda.

Ho come l’impressione di vivere in una serie di frammenti senza né asse né centroquesta sera vorrei poter riavere i miei sogni.

48 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 48

Page 49: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

KANDINSKIJBaffodoro

Semplicemente vendo le mie ideetoglierò la polvere da mechimicamente scopro ciò che faiscendere la scala degli dei

navigare il male, lucidando i mieifallimenti marci ipocriti.

Sadicamente lacerandotiassaggio surrogati di piacereancora arde la mia malattiasalvarsi senza sembrare normale

lamenti, percosse, bestemmie e fantasievuoti di memoria fragili.

49

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 49

Page 50: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

SENZA ALILinfa

Gettati nel vuoto e poi prega di saper volarela natura è immorale, non ti deve niente.Labbra che si mordono, mentre voi andate oltreMani che si avvinghiano tra loro per non esser sole.

Perché non scegli me? Perché non vieni a prendermi?E’ indispensabile cadere per avere attenzione?Scelgo di sbagliare strada, di non sapere dove vadole luci sono accese, ma io tengo ancora gli occhi chiusi.

Le ore colano sui muri, i giorni mi precedono.Non è mai cambiato niente, non hai mai cambiato niente.Sono ancora senza ali, non le ho avute mainon è mai cambiato niente, non ho mai cambiato niente.

50 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 50

Page 51: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

ARKHAM TOURMy speaking shoes

Lei attraversa lentamente la mia portaper mascherare il suo abusosa che parole usarecome un topo incantato dal flautoimpazziscoe mi sento intrappolataintrappolata nel mio cervelloparanoia mia vecchia amica,paga la sua visita un’altra volta,non c’è tempo per pensarci.E sei già corsa viae ancora una volta vendo Jekill per il mio mister Hide.Lei attraversa lentamente la mia portaper mascherare il suo abuso.Sa che parole usareincessante come una vena che batte.E rischia di bruciaredi bruciare nel mio cervello.Paranoia mia vecchia amica,paga la sua visita un’altra volta,non c’è tempo per pensarcie sei già corsa viae ancora una volta vendo Jekill per il mio mister Hide.Farei di tutto per il mio mister Hide.Farei di tutto per il mio mister Hide.Paranoia mia vecchia amica,paga la sua visita un’altra voltanon c’è tempo per pensarcie sei già corsa viae ancora una volta vendo Jekill per il mio mister Hide.

51

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 51

Page 52: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

DISAGIO GIOVANILERebel Flag

Ogni tanto penso che posso perdere i miei guaima rimango quiogni tanto penso che queste sensazionisiano vane e non posso fingerenon so perché nel mio profondorimanga gentile, rimanga ciecoci dev’essere una ragione oscuraperché io non riesca a trovare pace nella mia mente.Ah…

Bene, qualcuno potrebbe dirmi perchénon riesco a togliere il fumoe potrebbe dirmi perché qualche voltavorrei poter volar via lontanosì, lo so che sono un sognatoree forse è solo uno scherzoma non posso smettere di sognare e di scherzarenonostante dovrei trovare altre vie..Ah…

Qualche volta penso di aver paura di vedere la luce del solee qualche volta penso di aver paura di sentire l’oscurità della nottesì, mi piace suonare la musicae cantare le mie canzoni, giusto per divertimentoe non so se tutte queste sensazioni siano giuste o sbagliate.

52 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 52

Page 53: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

IL CAMMINO VERSO LA FOLLIAReverve

Lei si muove intrusa in mee il suo odore mi fa gola,poi si muove per tirarmi giùvorrei andare…

vorrei una stabilità vorrei una stabilità

Lei si muove intrusa in mee il suo odore mi fa gola,qui si muore brilla lassùvorrei andare…

vorrei una stabilità vorrei una stabilità vorrei una stabilità vorrei una stabilità

53

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 53

Page 54: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

AL CAPITANO DI QUESTA BARAComedi club

Come un cavallo senza briglia, verso sera un giornocome un fanciullo buono senza vento, un senza tribùcome un vascello, senza vele, dentro il mare al porto.Dal cielo il vento: fammi andare o impazzirò.Olio alle corde grida e sputa sopra i fatti tuoi.La nave partirà per dove no non lo saprai mai.C’era un gran buio dopo un po’ e un brivido d’invernopiù freddo non avremo finché il cielo resta suvento alla poppa che dal freddo riscaldò d’inferno.Ah capitano la tua barca imbarca invidia nella mia bara.D’amore chi ce n’ha, ne tenevo un po’ da parteAd esser sinceri disse non ci basteràserve il tuo!!Olio alle corde grida e sputa sugli affari tuoi.Di marca o contrabbando no non lo sapremo mai.Vento al culo e senza briglia do dei soldi a chi lo piglia.C’era un vascello senza vele dentro il mare aperto,casse di rum col mondo dentro ed anche tu sei là.Olio alle corde grida e sputa sui parenti tuoi.La nave partirà e la rotta prima o poi lo sai.Olio alle corde grida e fottiti con quel che vuoi,la nave partirà e la rotta prima o poi la scoprirai.

54 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 54

Page 55: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

L’IMMAGINE REALENovelune

Quest’attimo che sfugge non è servito a niente.Se ho occhi per guardare ciò che è scritto in cieloti aggiri tra la gente muta e indifferentee non riesci a distinguere il veronell’imbarazzo di una scelta troppo arditanon riesci ancora a comprenderema sai rimuovere l’immagine perdentedi chi ti vuole un po’ più fragile.

E verrà a prenderti l’immagine che c’èe sarà reale consuetudine in me.

Non hai riscontri, ma sai già come muovertiaccoccolandoti tra le tue abitudinie navigando su quei dubbi insaziabilima calpestando cieli scomodi.

Fino a quando tu salteraiin quell’attimo tu, tu vedrai.

E verrà a prenderti l’immagine che c’èe sarà reale consuetudine in me

E verrà a prenderti l’immagine…

Sarò sicuro, sarò forte, sarò ciò che voglio,ma devo decidere dove sto guardando la mia anima.

Sarò un uomo forte, sarò un uomo sbagliato

55

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 55

Page 56: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

LA RETEVicolocorto

Dentro la rete, la tua coscienza è rimasta lìinfreddolita, intrappolata nelle lancette della quotidianità.Rompi la rete, togli gli inganni, le tue bugieguarda lo specchio, sembri più vecchio ma non è colpa sua.Taglia la rete, slega i tuoi sogni dai pensieri tuoiil vento soffia, brucia più forte il tempo che scappa via con lei.Si consuma lento il ghiaccio che hai,nel bicchiere dei tuoi giorni.

E’ leggera guarda sta già volando viava via come la luna, si nota appena corre via.E’ leggera guarda sta già volando viadipingi la tua tela non fartela rubare, adesso no!

Con la tua rete puoi catturare la sua allegrialei ti è vicina, come il respiro ti seguirà finché ci sei.Forse la rete è sempre stata la tua malattiacredimi amico, non puoi durare a lungo senza di lei.Cercala dentro le stanze aperte della tua folliail vento soffia, ti bagna il cuore di vita e d’ironia.Si riscalda lento il ghiaccio che hainel bicchiere dei tuoi sogni.

E’ leggera guarda sta già volando viava via come la luna, si nota appena corre via.

E’ leggera guarda sta già volando viadipingi la tua tela non fartela rubare, adesso no!

56 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 56

Page 57: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

IL CIRCOMilaServeAiTavoli

Buonasera brava gente, proseliti qua e làdipende l’occorrenza, veniamo punto a casoda un popoloso porcaio, per tentar di divertirci un po’

di solito mi trovo sola, a fare cerchi in un pavimentolastricato in marmo bianco, liso al bordogradino per gradino, dalla luce al fievole tetro ebano,

per me redolente libidine sono le vostre facce felici.

Vagolare fideistico della mia bell’etàsarà brutto invecchiare, ma peggio lasciare giovaniquesta sonora risata ah ah, ah, ah, ah, ah, ahprima e dopo il mio spettacolo, sono solo una serva,qui è tutto del padrone del tendoneche predica sempre errare è umanoma perseverare è diabolico.

Glori, glori, alleluia

Col pretesto del rispetto, intollerante efferatoriluttante nel finir, quel che ha iniziatoma lunga la strada, stretta la viavoi dite la vostra, che io ho detto la mia.

Per me redolente libidine sono le vostre facce felici.

Vi ringrazio tanto e aspetto tutti prima o poinel nostro dantesco gitano girone.

57

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 57

Page 58: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

RITMO DI LUNAMarshell

Definire quello che siamo non è faciledonne col cuore legato, da un amore sfumato.Noi siamo tutto e niente, qualcosa che sfugge anche alla menteOcchi profondi e assorti in corpi viandanti e polimorfi.Uguali e diverse idee manifeste.Tutto ridicolo e folle forse, ma scoppia dentro e fa malee l’amore di tutte le lune, di nuovo si posa e catturala carta bianca e vive forte e dolceed io con lui…Donne guerriere d’amore, contro il loro doloredonne che fan violenza, perché han perso la pazienzadonne che hanno paura, di un mondo che in fondo le catturadonne che a dirsi ti amo, han poi bisogno di un divanoma questo amore, esiste Signore!!!

Vivere veramente ogni momento di te, parole al ventoe attesa illusa di averti accanto, ancora un pocosocchiudo dolcemente i miei occhi e tu forte e dolce

vivi in me nel sogno…

Socchiudo dolcemente i miei occhi e tu forte e dolcevivi in me nel sogno…

58 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 58

Page 59: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

UN GIORNO DI ORDINARIA DEPRESSIONEPiovedistravento

Le piante sono morte, perché non le ho annaffiateho diecimila scuse, forse sono un po’ svenutesono rimasto solo, ad ascoltare il freddododicimila insetti, che cantavano in falsetto.Ahii!Nel forno ci ho trovato,un millepiedi e gli ho parlato.Ahii!Nel frigo vuoto un moscerino, mi ha guardato.Era: congelato , sbalordito, attonito.Pioveranno rane stanotte!Pioveranno rane stanotte!Pioveranno rane stanotte!Se non torni qui, ho recitato malenel film dei miei difettipenso che andrò all’Ikeaa bere whisky coi commessi.

Pioveranno rane stanotte!Pioveranno rane stanotte!Pioveranno rane stanotte!

Se non torni qui.

59

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 59

Page 60: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

UN PO’ DI LUCE IN PIÚT.E.O.

Apro gli occhi con lo sguardo di chi sa che altre ombre passeranno sulle labbra.Altri sogni poi cadranno in lontananza, senza il minimo disturbo per chi non ha coscienza.Quasi sento respirare il buio, nel silenzio tutto è freddo, tutto tace.Ma anche quando quella goccia di speranza, affonda nella pelle cercando l’impazienzacerco nella notte risposte ai miei perché, non trovo altro che foto sparse di me.Una accanto all’altra come per incanto, svaniscono i colori e ritorno al mio pianto.Almeno tu riscaldami dalle paure che mi abbracciano,basterebbe un po’di luce in piùin questo buio che non lascerò, mi hanno detto “non puoi restare”.Mi hanno urlato “fatti curare”.Mi hanno scritto sulla faccia che non avevo niente di normale.Tutto è nato da uno sbaglio fatto solo per amoredi chi poi mi ha rifiutato per non sentirsi male.Cerco nella notte risposte ai miei perché, non trovo altro che foto sparse di me,una accanto all’altra, come per incanto, svaniscono i colori e ritorno al mio pianto.Almeno tu riscaldami dalle paure che mi abbracciano.Basterebbe un po’di luce in più in questo buio che non lascerò.Per ogni volta che ho avuto freddo, per ogni volta che non sono stato accolto.Per ogni strana coincidenza, che legava la speranzaalla voglia di vedermi fuori da una stanza.Basterebbe un po’ di luce in piùin questo buio che non lascerò.

60 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 60

Page 61: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

L’ENFANTPangea

D’ogni tuo fiore ho perso lo stelod’ogni petalo in pugno,reso l’odoresaprei perderminon vorrei credermi.Inerme, e come vermevender cara la pelle.Oh mon ami.Ami ogni tuo sporco piacereogni tua cessata sconfittasobria la libertà, libera la sceltadi stringere l’amato peccato.

L’enfant contre le route.

E dei tuoi resti spoglierai le murae di ciò che vorresti culleresti l’urla.Eludermi non puoidel tuo gesto, implacabile tormento.

E la tua voce è un ricordo vagoè aria che chiudo fra le tue muraso di non sorprenderti.Sapresti eludermitra queste gocce di rugiada.

E la tua follia mi riempie gli occhi,i tuoi occhi sono pieni della mia follia.

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 61

Page 62: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

SICK IN THE HEADBlue Balls Monkeys

Sabato notte, indosso i miei vestitiallora esco, perché odio gli show televisivivado al negozio per comprarmi un pacchetto di sigarettela notte sta correndo senza freno dalla mia testa alle mie gambe.

Malato nella testa, stando in attesaoh baby vieni giù in città con me!

Fumo una sigaretta, ho un ragazzo altola vita è uno scherzo, il corpo un giocattolola notte è veramente scura e urto la stradaguidando una macchina con gli occhi chiusi.

Malato nella testa, stando in attesaoh baby vieni giù in città con me!

Io non conosco veramente dove sia lo scopoio so solo che amo il rock and roll.Quando sono felicemente triste, io vivo nella nottestando in attesa mi sento bene.

Malato nella testa, stando in attesaoh baby vieni giù in città con me!

Malato nella testaMalato nella testaMalato nella testaMalato nella testa

62 OLTRE IL M U R O

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 62

Page 63: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

Gli autori

Gaspare Palmieri, medico psichiatra e cantautore, Ospedale Privato Villa IgeaLucia Zanni, medico psichiatra, Ospedale Privato Villa IgeaGrazia Fraccon, educatrice professionale Comunità Socio riabilitativa La BarcaLeo lo Russo, Direttore Sanitario, Ospedale Privato Villa IgeaSimona Arletti, Assessore alle politiche per la salute del Comune di Modena

63

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 63

Page 64: OLTRE IL MURO - psicantria.it · Il progetto “Oltre il Muro” ha avuto come punto di forza il fatto di essere un pro- getto di comunità, che ha messo cioè in rete i vari soggetti

oltreILmuro 150x210 2 30-12-2009 11:19 Pagina 64