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    PAOLA

    TARANGA

    GALLO

    Oltre il corpo fisico

    TESIper Operatore del Benessere e DBN

    Settembre 2008

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    Con profonda gratitudine, ringrazio Upadhi e tutti quelli

    che in questo viaggio mi hanno sostenuta/contrastata,

    accolta/respinta, rispecchiata/celata, condiviso/dissentito,

    accompagnata/lasciata andare, in quanto ognuno mi ha e

    ho permesso di integrarmi e di essere qui.

    Deva Taranga

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    Sommario

    PREFAZIONE

    INTRODUZIONE

    ISETTE CHAKRA PRINCIPALI

    17 Il Sistema dei Chakras

    19 Primo Chakra: Muladhara

    21 Secondo Chakra: Savadhistana

    23 Terzo Chakra: Manipura

    24 Quarto Chakra: Anahata

    25 Quinto Chakra: Vishuddha27 Sesto Chakra: Ajna

    28 Settimo Chakra: Sahasrara

    ICORPI SOTTILI

    31 Il fenomeno della polarit

    32 Primo corpo: Fisico

    35 Secondo corpo: Eterico38 Terzo corpo: Astrale

    40 Quarto corpo: Mentale

    45 Quinto corpo: Spirituale

    47 I Sistemi di Credenza

    53 Sintomi di identificazione

    54 Sintomi di disidentificazione

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    ESPLORANDO IL TERZO CHAKRA57 Il potere personale

    59 Manifestazioni energetiche

    61 Il triangolo di Karpman

    63 Lidentificazione nei ruoli

    63 La Vittima

    64 Il Tiranno

    65 Il Salvatore

    66 Ulteriori Osservazioni67 Messaggio del Maestro

    BIBLIOGRAFIA

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    Prefazione

    Osserva non sei il corpo

    Osserva non sei la mente

    Osserva non sei i sette corpi sottili dentro di te.

    Sei un testimone, una pura consapevolezza

    Questa consapevolezza ti porter trasformazione, la verit, la bellezza.

    tutto lo splendore dellesistenza. (Osho)

    Tutto lUniverso composto di Energia, spesso non percepibile ai

    sensi fisici, ed chiamata Chi in Cina, Ki in Giappone e Prana in

    India. Il termine Prana, in sanscrito, significa letteralmente: soffio

    vitale, respiro o energia cosmica.

    Secondo la fisiologia induista, tutti gli esseri viventi attraverso larespirazione creano un interscambio tra il mondo esterno e quello

    interno. Tale comunicazione, che avviene attraverso il Prana, una

    comunione tra un essere e l'ambiente che lo circonda grazie alla

    respirazione che si assimila energia vitale.

    Il Prana raccolto all'atto del respiro, viene assimilato dai Chakras

    attraverso i canali di scorrimento delle energie detti Nadi. Il termine

    nadi proviene dal sanscrito e significa tubo, canale o vena. Questi

    canali, sono le vie attraverso le quali passa il prana per alimentare

    tutte le parti del corpo. Le tre nadi principali sono: Susumna, Ida e

    Pingala. I Flussi di energia, incrociandosi, creano dei veri e propri

    centri energetici, chiamati da circa tremila anni Chakra (dal sanscrito

    "ruota", plesso" o vortice). Proprio per il continuo ruotare di

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    questi centri di energia vitale, che agendo come valvole collegate eauto-aprenti, incanalano nei corpi la relativa corrente "elettrica".

    Ciascun Chakra direttamente associato ad un organo specifico del

    corpo fisico o ad una ghiandola endocrina. I sette maggiori Chakras

    sono considerati dei veri e propri centri di regolazione e di "snodo"

    dellenergia vitale ed agiscono come valvole energetiche. Una

    disarmonia a livello di un chakra determina uno squilibrio d'energia

    negli organi ad esso associato. Molti disturbi emotivi, psichici e fisicipossono trovare una risposta partendo da come l'energia fluisce nel

    nostro corpo. Il sistema dei chakras, di antica origine ind, oggi

    comprovato anche dalle moderne teorie quantistiche.

    I chakras sono responsabili del progetto globale e della qualit della

    nostra vita e possono indicarci le zone in cui le nostre funzioni vitali

    potrebbero essere non bilanciate. Ad esempio, le ghiandole surrenali,

    che sono in corrispondenza del plesso solare, producono anche

    ormoni utili nei processi digestivi e sono facilitate dal funzionamento

    del terzo chakra, situato proprio all'altezza del plesso solare. Un altro

    esempio la stretta relazione della ghiandola pineale, che produce

    una sostanza neuro-chimica di natura allucinogena. Questa sostanza

    simile a quella usata nei riti sciamanici per raggiungere stati di

    coscienza alterata o di chiaroveggenza. Corrisponde al Chakra Ajna,

    che coincide appunto con le caratteristiche del Terzo Occhio, la cuifunzione principale la chiaroveggenza.

    Lo sforzo dell'attuale medicina naturale occidentale, stato quello di

    studiare la corrispondenza tra le funzioni delle ghiandole endocrine

    e le funzioni attribuite dai maestri di Yoga ai Chakras.

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    La fisica quantistica ha dato negli ultimi tempi un validissimosupporto scientifico, riuscendo a spiegare i Chakras con la teoria

    dell'energia in vibrazione. Ci che era considerata essere solo materia

    solida, composta di atomi visti come solide "palle da biliardo"

    secondo questa teoria scientifica, solo spazio vuoto al 99,9 per cento,

    ma riempito di energia vibrazionale. Questa teoria fisica ha permesso

    di considerare il sistema fisiologico non visibile dell'uomo, gi

    sviluppato dall'antichissima cultura induista, che aveva costituito

    una vera e propria mappa del sistema psico-fisiologico dell'essere

    umano. Ovviamente la scienza ufficiale, influenzata ancora da una

    concezione solo chimica e meccanicistica della vita, ha sempre

    disconosciuto la validit della teoria dei Chakras.

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    Introduzione

    Quando nel 2005 decisi di iscrivervi allAccademia Olos, la scuola

    offriva tre indirizzi di specializzazione: Respiro, Armonizzazione

    Energetica e Craniosacrale; fra i tre scelsi il Craniosacrale.

    Dopo circa un anno, si present la possibilit di partecipare ad una

    giornata esperienziale di Armonizzazione Energetica su Roma,

    immediatamente decisi di partecipare. Durante quel periodo,

    qualsiasi cosa si presentava come opportunit di esplorazione per la

    mia crescita personale, ero pronta ad accoglierla.

    Quella giornata cambi qualcosa dentro di me, non sapevo di preciso

    cosa fosse, tuttavia, percepivo me stessa pi espansa, meno pesante,

    pi vitale. Dopo pochi mesi partecipavo al mio primo livello di

    Armonizzazione Energetica.

    Dopo tre anni in questo percorso, posso dire che la scelta stata

    soprattutto personale, in quanto ho sentito e sperimentato che la

    tecnica di Armonizzazione Energetica, velocizza ed accelera il

    processo di crescita il nostro viaggio verso una maggior

    consapevolezza e interezza. Tutto il lavoro che ho fatto di

    disidentificazione durante questo percorso, non avrei potuto farlo se

    non avessi lavorato con lenergia; diversamente avrei impiegato

    molto pi tempo. Perch c stato qualcosa che passato al di l della

    spiegazione: energia pura, sacra e veramente profonda.

    Al di l della comprensione, ho sperimentato che per scardinare i

    meccanismi robotici di difesa, necessario forzare ogni tanto e

    andare oltre a quello che pensiamo sia la nostra possibilit. E una

    questione di totalit e volont, la volont di dire a noi stessi: Voglio

    andare oltre.

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    Oggi percepisco dentro di me pi spazio, apertura ed accettazioneanche nel concedermi la possibilit di sbagliare e quando accade,

    noto che avverto meno pesantezza.

    Inoltre, osservo che il solo riconoscere una tematica, un conflitto,

    unidentificazione, mi ha permesso di creare lo spazio interiore per

    dare inizio al processo di amore e di accettazione di me e di

    conseguenza dellaltro.

    Durante questo viaggio, riconosco di aver avuto coraggio di

    permettermi di guardare non solo le mie zone dombra, bens anche

    la luce che avevo nascosta. Adesso percepisco interiormente

    maggiore spazio e da questo luogo mi accade di riconoscere, anche se

    per pochi minuti, che non sono la mente. Questo mi conduce alla

    dimensione del presente che si sperimenta veramente, quando si

    esula dai propri pensieri e si semplicemente rilassati nel momento;

    essere nel momento una resa dellattivit mentale, una purapresenza del nostro essere e della nostra consapevolezza.

    Una delle parole chiavi che mi ha accompagnato in questo viaggio

    verso la crescita stata integrazione.

    Tutti sappiamo che il mondo fisico un piano di dualit. Contiene

    infinite polarit, il che significa che per ogni verit sembra esistere

    una verit uguale e opposta...

    Per ogni energia essenziale allinterno di noi, esiste potenzialmente

    unenergia uguale e contraria che la riequilibra; ad esempio: dare e

    ricevere, fare ed essere, forza e fragilit. Pi creiamo spazio, pi

    accettiamo gli opposti della vita allinterno di noi, pi diventiamo

    consapevoli ed integrati.

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    Ho sperimentato che per poter esprimere totalmente unenergia, necessario integrarla con il suo opposto. Si pu persino dire che il

    modo per arrivare a una determinata qualit passa per il suo opposto.

    In altre parole, possiamo manifestare vera forza solo nella misura in

    cui accettiamo e abbracciamo il suo opposto: la debolezza o fragilit.

    Generalmente, quando siamo identificati, siamo molto bravi ad

    accettare ed esprimere uno dei due aspetti di una data polarit, ma

    piuttosto carenti nellaccettare ed esprimerne laltro. Ad esempio,una persona pu sentirsi a suo agio in una posizione di

    responsabilit, ma essere incapace di accettare un ruolo subordinato;

    un altro si sente bene quando segue e non quando dirige, oppure

    ancora si pu rimanere in una tranquilla posizione intermedia ed

    avere paura di esplorare i due estremi. Quando siamo identificati con

    una polarit, spesso la vita ci spinge verso il suo opposto. Se

    desideriamo integrare le polarit interiori non possiamo rifiutare

    nessuna parte di noi, nemmeno quelle che ci fanno sentire ancora a

    disagio. Integrarle significa espandersi per includerle.

    Ho avuto lattitudine a giudicare negative alcune mie/altrui

    emozioni, pensieri ed energie, mentre classificavo positivi altri

    aspetti. Ho cercato quindi di liberarmi dalle cose negative, negando,

    lottando, separando, tentando di rivivere solo quelle positive.

    Tuttavia, le cose che chiamiamo negative sono semplicemente quelle

    di cui abbiamo paura o che non comprendiamo. Non vogliamo

    viverle perci cerchiamo di liberarcene, ma non potranno mai

    andarsene perch sono parti di noi.

    Ogni volta che cerchiamo di eliminare o negare una parte di noi

    stessi o della vita, inneschiamo conflitti terribili in cui la parte negata

    si mette a lottare per la propria sopravvivenza!

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    Bloccare quegli aspetti che riteniamo negativi richiede unaquantit enorme di energia, ci significa sottrarre a noi stessi la forza

    vitale. Utilizziamo tantissima energia per cercare di tenere la porta

    chiusa sui nostri s negativi, per non sperimentare quegli aspetti

    che pensiamo siano terrificanti, cos facendo inconsapevolmente

    indeboliamo la nostra forza vitale. Possiamo persino morire per aver

    usato la nostra energia per bloccare lenergia!

    Oggi riconosco di avere avuto il coraggio di aprire quella porta ecominciare a guardare quelle parti di me di cui ho avuto paura, ho

    odiato, ho negato giudicandole: cattive, brutte, terribili e spaventose.

    Esiste un semplice principio universale: Ogni cosa nelluniverso

    desidera essere accettata. Ho notato che tutte le qualit o energie che

    non permettiamo a noi stessi di sperimentare, di esprimere,

    continueranno a riaffiorare dentro e intorno a noi, finch non

    saranno riconosciute, accettate, integrate in noi e nella nostra vita.

    Vale a dire, se ci stato insegnato che non bello esprimere la

    rabbia, e non ci siamo mai permessi di farlo, quasi certamente

    abbiamo accumulato una montagna di rabbia; di conseguenza verr

    fuori o come unesplosione (modalit attiva) o ci far sentire depressi

    (modalit passiva). Inoltre, poich la vita continuamente rispecchia

    dove siamo, ci accorgeremo che nella vita attraiamo persone

    colleriche. Se invece impariamo ad esprimere la collera in manieraappropriata e costruttiva, attraverso tecniche di meditazione nello

    specifico la Dinamica, questo potr arricchire e potenziare la nostra

    vita - in quanto render di nuovo disponibile la nostra energia vitale.

    E probabilmente troveremo meno persone arrabbiate che

    entreranno nella nostra vita.

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    Ho compreso che essenziale riconoscere linterconnessione tra ladimensione fisica e spirituale, senza escludere luna o laltra e senza

    creare divisione tra le due giudicando una migliore dellaltra. Il

    Corpo fisico, la forma, il veicolo attraverso il quale lessenza dello

    Spirito, il senza forma, si manifesta. Finch rimaniamo divisi tra la

    dimensione fisica e quella spirituale, restiamo in conflitto e ci

    relazioniamo con tutto ci che in noi e fuori da noi in modo

    separato. La polarizzazione di qualsiasi tipo rappresenta squilibrio,

    disgregazione, conflitto, separazione che fonte di grande dolore. Il

    paradiso e linferno non sono luoghi lontani ma, spazi interiori e

    rappresentano la qualit dellesperienza della nostra vita, qui e ora.

    Tanti anni fa mentre leggevo un libro una frase mi colp

    profondamente tanto che ancora oggi ricordo: Voglio conoscere

    me stessa fin nel mio centro sacro e in quello spazio conoscere e

    toccare gli altri. Ho sempre percepito che la vita essenzialmente

    un viaggio della coscienza, un viaggio di consapevolezza crescente.

    Dedicarsi alla crescita significa prendere la decisione di diventare

    coscienti e di andare il pi possibile in profondit con se stessi.

    Significa guardare la vita come un apprendimento, in cui ogni

    singolo avvenimento pu essere considerato un dono per aiutarci a

    svegliare la consapevolezza.

    La cosa affascinante che durante questo viaggio ad ogni passo si

    diventa consapevoli di cose che prima non ci rendevamo conto.

    Questo viaggio un processo che fiorisce in uno stato di

    accettazione, di totalit, di compassione e spirito di avventura. E

    unesplorazione continua, sempre pi profonda, che si espande

    allinfinito, un viaggio forse che non ha fine!

    E un processo e non un prodotto finale. Alcuni sposano lidea che

    esiste una destinazione, una meta definita, da ricercare di per s.

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    Altri pensano, come io pensavo, che si pu raggiungerelilluminazione o comunque arrivare al Divino, semplicemente:

    leggendo un libro o tanti, partecipare ad un seminario, praticando

    una specifica meditazione; e cos allimprovviso si guarisce, i

    problemi si risolvono, si dissolvono, succedono miracoli e non si ha

    pi difficolt nella vita.

    Il viaggio umano molto pi complesso e richiede totalit e

    volont nellaccogliere tutti gli aspetti della vita. Non si pu trovarela propria strada evitando, dividendo, separando, scavalcando o

    fuggendo da qualcosa.

    Ogni volta che porto luce su qualche aspetto del mio essere, spesso,

    mi trovo a vedere nuove aree di diniego, didentificazione, di dolore.

    Il processo di crescita si muove a cicli, cos a volte ci sentiamo chiari e

    forti, altre ci sentiamo persi nella confusione. A volte, ci sentiamo

    intrappolati e quindi necessario andare pi a fondo in quellaspecifica tematica.

    Il viaggio della consapevolezza una spirale; ci muoviamo a cicli e

    ogni ciclo ci porta a un livello sempre pi profondo. Quando si

    ripresenta qualcosa di conosciuto, di familiare rispetto ad una

    tematica, non significa necessariamente che non stata compresa in

    precedenza, bens che ci spostiamo a livelli sempre pi profondi di

    consapevolezza che ci portano a sviluppare una visione nuova e

    diversa di quella che a prima vista sembrava vecchia.

    Il processo di crescita unavventura. Non sappiamo dove ci porter,

    non sappiamo dove andremo, tuttavia nel profondo di noi sappiamo

    che ha valore. A volte il cammino si fa difficile in altri invece, facile

    e divertente. Ci sono dei momenti di chiarezza e momenti di buio.

    Limportante non focalizzarsi sulla meta, bens essere affascinati

    dal viaggio in s.

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    I Sette Chakras principali

    Il Sistema dei Chakras

    Secondo le tradizioni filosofiche indiane, che risalgono ad oltre 4000

    anni fa, il modello delluniverso fondato su sette livelli. Grazie alla

    tradizione e alla pratica yoga importate in occidente si iniziato a

    parlare del sistema dei chakras; il contributo maggiore avvenuto(agli inizi del ventesimo secolo) grazie ad Arthur Avalon con il suo

    libro The Serpent power.

    Come le sensazioni, le idee, i pensieri, anche i chakras non sono

    entit tangibili tuttavia, hanno un forte impatto sul nostro sistema

    corpo/mente.

    Allo stesso modo in cui le emozioni influenzano il nostro respiro, il

    metabolismo, il battito del cuore, il sistema dei chakras (come gi

    detto nella prefazione) influisce sullattivit ghiandolare, sulle

    affezioni fisiche croniche, sul pensiero e sul comportamento.

    Quindi, per quanto i chakras non possano essere ritenuti delle entit

    materiali, sono evidenti nella forma, nel corpo fisico, negli schemi

    che si manifestano nella nostra vita, nel modo in cui sentiamo,

    pensiamo ed affrontiamo le situazioni che viviamo.

    I chakras si trovano lungo la linea mediana del corpo, sovente sono

    descritti come situati in vari punti lungo la colonna vertebrale e di

    solito sono raffigurati nella parte anteriore del corpo. Di fatto, ogni

    chakra esteso dalla parte anteriore alla parte posteriore del corpo e

    lenergia emanata si estende al di l del corpo fisico.

    Ogni chakra associato ad un elemento, ad un colore, ad un suono e

    ad una forma particolare che esprimono la vibrazione di quel centro.

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    OLTRE IL CORPO FISICO ISETTE CHAKRAS PRINCIPALI

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    Le vibrazioni che caratterizzano ognuno dei sette principali chakrassono correlate a particolari tipi di esperienze umane, dalla nostra

    semplice sopravvivenza fisica alle nostre pi alte aspirazioni.

    I chakras in base alla loro collocazione nel corpo sono stati associati a

    vari stati di coscienza. Ad esempio, i chakras inferiori, essendo

    fisicamente pi vicini alla Terra, sono in rapporto con gli aspetti

    pratici della vita quali: sopravvivenza, movimento, azione. I chakras

    superiori rappresentando aree mentali, funzionano su un livellosimbolico attraverso le parole, le immagini ed i concetti.

    Inoltre, ciascuno dei sette chakras rappresenta unarea importante

    della salute psichica umana; nello specifico: primo sopravvivenza,

    secondo sessualit, terzo forza, quarto amore, quinto comunicazione,

    sesto intuizione e settimo cognizione.

    Simbolicamente, sono relazionati ai seguenti elementi archetipici: il

    primo alla Terra, il secondo allAcqua, il terzo al Fuoco, il quartoallAria, il quinto al Suono, il sesto alla Luce e il settimo al Pensiero.

    Traumi, condizionamenti, proiezioni, convinzioni ed abitudini

    limitanti, impedendo il libero fluire dellenergia possono causare

    disarmonie in uno o pi chakras. In genere, uno squilibrio si

    manifesta in forma di eccesso o difetto energetico che si concentra in

    uno o pi chakras.

    Ogni chakra riflette un diritto fondamentale. Nel primo chakra

    troviamo il diritto di esistere che la base della propria sicurezza e

    sopravvivenza; ad esso si affianca il diritto di avere ci che

    necessario a tal fine. Nel secondo il diritto di provare emozioni, nel

    terzo il diritto di agire, nel quarto il diritto di amare e di essere amati, nel

    quinto il diritto di dire e ascoltare la verit, nel sesto il diritto di vedere e

    nel settimo il diritto di conoscere.

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    OLTRE IL CORPO FISICO ISETTE CHAKRAS PRINCIPALI

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    Primo Chakra: MuladharaConcetto chiave: Io esisto

    Elemento: Terra

    Colore: Rosso/Nero

    Il primo chakra ha come simbolo geometrico il triangolo con un

    vertice in basso racchiuso in un quadrato, simboli il primo

    dell'organo sessuale femminile e il secondo dell'elemento Terra; inesso dorme Kundalini. Il chakra della radice situato nella zona del

    perineo (larea muscolare tra gli organi genitali e l'ano) ed collegato

    alla base della colonna vertebrale. E associato allelemento Terra, ed

    il centro dellenergia fisica e della vitalit.

    Questo chakra di solito associato alle ghiandole surrenali, agli arti

    inferiori, alla colonna vertebrale, allintestino crasso, ai genitali e al

    sistema nervoso centrale. Il suo scopo garantire la sopravvivenza esoddisfare i bisogni basilari quali il cibo, l'acqua, l'aria, la casa. Il suo

    nome dal sanscrito significa Il fondamento; questo chakra sostiene

    tutte le attivit pi alte.

    Il primo chakra si radica nel corpo, nella terra, nella materia fisica che

    ci compone. la nostra radice, il posto da cui veniamo: lutero, la

    terra, la famiglia, la nostra infanzia; nessuna pianta sopravvive senza

    radici.Cosa avviene se il primo chakra non in armonia? In genere, ci

    sentiamo confusi, svuotati, smarriti, arrabbiati, non percepiamo pi i

    nostri confini.

    Nel caso di un primo chakra iper funzionante, sia i pensieri che le

    azioni saranno orientate alla soddisfazione ossessiva dei bisogni

    materiali e della sicurezza personale. Qualora ostacolati, si reagisce

    con aggressivit, collera, sentimenti o modalit che esprimono un

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    OLTRE IL CORPO FISICO ISETTE CHAKRAS PRINCIPALI

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    atteggiamento difensivo, legato alla mancanza di fiducia nelle forzevitali ancestrali; questo atteggiamento nasconde la paura di perdere

    ci che d sicurezza e senso di benessere.

    Nel caso in cui c uninsufficiente funzionalit, si avr debolezza,

    scarsa resistenza fisica ed emozionale. Gli accadimenti saranno

    vissuti con eccessiva preoccupazione; la collera e la paura di perdere

    tutto quello che significa certezza, sar il problema principale, ci si

    sentir come se si fosse perso ogni punto dappoggio. Ogni

    accadimento della vita diventer insormontabile, di conseguenza si

    sogneranno condizioni pi facili, pi piacevoli e meno faticose,

    creando fughe mentali dalla realt contingente. Qualora i Chakra

    superiori si sono sviluppati maggiormente rispetto agli inferiori, si

    avr la sensazione dessere fuori dal mondo, vivendo profondamente

    un senso di estraneit e di solitudine assoluta e senza speranza.

    Il demone del primo chakra la paura, essa nasce, quando qualcosa

    minaccia la nostra sopravvivenza.

    Armonizzare il primo chakra significa onorare il tempio del corpo,

    tornare alla terra e avere fiducia dellistinto, ritrovare le basi,

    rifondare la radice.

    Se non possiamo nutrire noi stessi non possiamo nutrire gli altri,

    soprattutto se nutrire gli altri significa dimenticare noi stessi.

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    OLTRE IL CORPO FISICO ISETTE CHAKRAS PRINCIPALI

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    Secondo Chakra: SavadhistanaConcetto chiave: Io sento

    Elemento: Acqua

    Colore: Arancione

    Il secondo chakra, ha come simbolo geometrico la falce di luna

    racchiusa in un cerchio, simbolo dell'elemento Acqua. E situato circa

    tre dita sotto l'ombelico. Questo chakra influenza la digestione e

    l'assorbimento a livello intestinale, la secrezione dei succhi gastrici,

    gli ormoni, le funzioni riproduttive, la salute dell'apparato

    urogenitale.

    E connesso con gli elementi liquidi contenuti nel corpo; vale a dire,

    lo sperma, il flusso mestruale, lurina, e tutti i fluidi intestinali

    inerenti alla digestione ed allassorbimento del cibo.

    Il secondo Chakra collegato all'espressione della sessualit e della

    creativit; regola i rapporti interpersonali, determina la simpatia o

    antipatia a prima vista introduce i concetti di dualit, polarit e

    trasformazione.

    Sentire l'abbraccio avvolgente di una madre, stringere fra le braccia

    chi amiamo, sentire se stessi attraverso l'altro, sentire con il corpo,

    con la pelle, con il desiderio, con il sesso, usare il piacere come forma

    di conoscenza delle cose: questo il regno del secondo chakra.

    Onorare i nostri desideri, concedere alle sensazioni di guidarci, un

    atto di amore per noi stessi, per il bambino che siamo stati e per la

    vita attuale, il nostro adesso.

    Il secondo chakra non solo sessualit, sensibilit, gusto, creativit

    artistica, procreazione, emozione, passione per le cose. E' energia

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    femminile che accoglie l'altro, che stringe chi ama, che esprimefiducia. Bloccare l'energia del secondo significa, trattenere l'emozione

    e il desiderio, aver paura di perdere il controllo e di lasciarsi andare.

    Il demone di questo chakra la colpa che priva dell'esperienza

    profonda del piacere. Le colpe che minacciano il piacere sono molte:

    Non posso godere appieno di questo momento e devo controllarmi,

    sono in lotta col mio peso e mi sento in colpa quando mangio, vorrei

    cambiare vita e mi sento in colpa verso i miei figli, non posso andarein vacanza perch mi sento in colpa verso i miei genitori anziani, e

    cos di seguito. La colpa mina l'autostima e nega al desiderio di

    fiorire.

    Gli squilibri provocati al secondo chakra sono spesso dovuti a traumi

    o violenze subite, quali: abuso sessuale, negazione dei bisogni

    emotivi del bambino, manipolazione emotiva, rigidit morale o

    religiosa, ecc..

    Una disarmonia nel secondo chakra pu comportare problemi agli

    organi genitali, alla vescica e alla colonna lombosacrale. Nella donna

    la malattia riguarda spesso l'utero per l'estrema dedizione che pu

    avere verso gli altri, dimenticando se stessa. In entrambi i sessi

    riguarda le gonadi, le ovaie e i testicoli che regolano la fertilit. Altri

    disturbi associati sono i cicli mestruali irregolari, le cistiti ricorrenti.

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    Terzo Chakra: ManipuraConcetto chiave: Io Manifesto

    Elemento: Fuoco

    Colore: Giallo

    Il terzo chakra, ha come simbolo geometrico il triangolo equilatero,

    simbolo dell'elemento Fuoco. Il terzo chakra, noto anche come Plesso

    Solare, situato nel centro del torace, nella zona del diaframma.

    A livello fisico governa il metabolismo: il processo della

    trasformazione del cibo in energia. Influenza il respiro, il diaframma,

    lo stomaco, la milza, il pancreas, il fegato, la cistifellea e la parte

    inferiore del nervo vago.

    Il plesso solare collegato al potere personale, alla forza di volont,

    alla capacit decisionale, dellidentit nel confronto con gli altri, alla

    libert di essere se stessi e di agire; presiede alla gestione

    dell'emotivit. Non a caso, in genere le persone ansiose o fortemente

    preoccupate sono colpite allo stomaco, quelle colleriche al fegato e

    cos via.

    Spinti a provare vergogna, esposti al giudizio in famiglia, critiche

    sulle capacit, responsabilit superiori rispetto allet, sono traumi e

    violenze subite che portano ad eccessi o carenze del buon

    funzionamento del terzo chakra.

    Le disfunzioni in questo chakra possono causare problemi, legati al

    cibo, che si riversano poi sugli organi dell'apparato digestivo

    provocando ulcere, diabete, intossicazioni, stanchezze croniche, ecc.

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    Quarto Chakra: AnahataConcetto chiave: Io amo

    Elemento: Aria

    Colore: Rosa/Verde

    Il quarto chakra, ha come simbolo geometrico il doppio triangolo

    incrociato, simbolo dell'elemento Aria. situato

    approssimativamente al centro della cassa toracica, nello stessopunto del muscolo cardiaco. A livello fisico il quarto chakra

    influenza il cuore e la circolazione, ricarica energicamente il sangue

    ed i fluidi corporei; agisce anche sul respiro e sulla digestione.

    Controlla: ghiandola del timo, nervo vago, sistema circolatorio

    costituito dal cuore e dai vasi sanguigni, il sistema immunitario e il

    sistema respiratorio.

    E il chakra che presiede allamore; pu trattarsi dellamore versounaltra persona o lAmore incondizionato che ci lega allUniverso

    intero. Sul piano simbolico il quarto chakra rappresenta la via di

    mezzo, il ponte tra il corpo e lo spirito. Si trova, infatti, fra i tre

    chakra inferiori, strettamente legati alla materia (con la nostra

    esperienza nel mondo fisico) ed i tre superiori, che sono correlati ai

    mondi spirituali (alla nostra percezione del mondo, alla nostra vita

    interiore, e allo sviluppo delle nostre facolt psichiche).

    Il quarto chakra, attraverso lassociazione dellelemento aria,

    considerato come un collegamento tra il corpo e lo spirito. Partendo

    da questo legame, laria che entra e esce dai nostri polmoni (che si

    trovano vicino al chakra del cuore) ci mantiene in vita. Senza aria, la

    vita cessa e corpo fisico e spirito vengono separati.

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    Le funzioni principali di Anahata sono in relazione allamore,allequilibrio e alla capacit di dare e ricevere amore. Questo Amore

    diverso dalla passione del secondo chakra, trascende i confini e

    connette con lo spirito. Esso implica compassione, equilibrio,

    tenerezza e perdono: un sentimento caratterizzato da trascendenza

    e capacit di accettazione.

    Quinto Chakra: Vishuddha

    Concetto chiave: Io comunico

    Elemento: Etere

    Colore: Blu/Azzurro

    Il simbolo geometrico del quinto chakra il triangolo equilatero nel

    quale inscritto un cerchio, segno rappresentativo dell'elemento

    Etere.

    Suono, identit creativa, funzione di espressione di s, il quinto

    chakra situato nel punto di mezzo tra la mandibola e la base della

    gola, dove si compie la rappresentazione simbolica del mondo

    attraverso la vibrazione dei suoni, come nel linguaggio.

    Il suono altro non che una vibrazione. Dato che tutto ci che esiste vibrazione, il suono ha la capacit di modificare le frequenze

    vibrazionali di persone e oggetti ed realmente molto potente

    (ricordiamo il potere dei Mantra). Dal suono nasce la comunicazione,

    che appunto l'attivit e la funzione principale del quinto chakra.

    Questo chakra influenza il respiro e la modulazione della voce.

    Poich timbro e tono della voce sono manifestazioni delle energie del

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    quinto Chakra: tanto pi la voce armonica, piena e rotonda, tantopi questo centro sar in equilibrio.

    Dato che collegato alle ghiandole ed alle strutture del collo e della

    gola, il quinto chakra collegato intimamente con i tessuti e le

    ghiandole linfatiche, e quindi alla naturale capacit del corpo di auto-

    guarirsi.

    Controlla: metabolismo, tiroide, bronchi, corde vocali, polmoni, gola,canale alimentare, collo, spalle, braccia, mani, orecchio interno

    (connesso con la chiaroveggenza), liquido cefalo-rachidiano.

    Vishuddha (= purificazione) la sede della creativit, capacit di

    esprimere ci che si in tutte le forme creative e capacit di ricevere.

    Questo Chakra influenza l'espressione e la comunicazione, l'udito.

    Consente di dire e ascoltare la verit.

    Il quinto chakra associato allespressione di noi stessi. La parola

    espressione pu racchiudere una vasta gamma di significati: pu

    essere intesa semplicemente come comunicare ci che vogliamo o

    sentiamo, ma anche la capacit di esternare ci che abbiamo

    dentro. Tuttavia, la comunicazione pu realizzarsi anche

    attraverso altri strumenti quali: la musica, la danza, la pittura,

    scrittura.

    Con un quinto chakra in disarmonia ipo, si ha timore di parlare, di

    dire la verit, voce sottile, difficolt ad esprimere

    sentimenti/emozioni, timidezza ed introversione. Quando questo

    centro in iper funzionamento, invece, si corre il rischio di parlare

    troppo, spettegolare, non si ha la capacit di ascoltare, voce

    dominante, ecc.

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    In genere, le disarmonie del quinto chakra nascono da bugie emessaggi contraddittori ricevuti nellinfanzia, da un eccesso di senso

    critico nei confronti del bambino, dal divieto di esporre le proprie

    opinioni, da famiglie in cui c qualcosa da nascondere, ad esempio

    lalcolismo di un genitore.

    A livello fisico, squilibri in questo Chakra possono causare vertigini

    dovute a problemi dell'orecchio, anemie, allergie, instabilit dei cicli

    ormonali collegati alla tiroide, tensione al collo ed alle mascelle, maldi gola, influenza.

    Sesto chakra: Ajna

    Concetto chiave: Io percepisco

    Elemento: Energia Telepatica

    Colore: Blu scuro o Viola

    Il sesto chakra Ajna gerarchicamente uno fra i pi elevati dei

    chakra; in questa ruota anche contenuto il Manas esso contiene la

    rappresentazione della sacra sillaba Om, sintesi di tutti i Mantra.

    Anja (=percepire) appartiene al mondo dello spirito dove risiedono i

    principi superiori dell'uomo.

    Il sesto chakra, noto anche come terzo occhio, localizzato al centrodella fronte, nello spazio tra le sopracciglia. E collegato alla

    ghiandola pituitaria, al controllo del sistema ormonale ed al

    cervelletto. La ghiandola pineale, connessa con il sesto chakra, d

    chiaroveggenza. Sebbene la nostra scienza non sia in grado di

    spiegare la funzione della ghiandola pineale nel corpo adulto, la

    metafisica insegna che grazie ad essa che abbiamo visioni e

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    percezioni extra-sensoriali. Rappresenta il punto di collegamento frai sensi psichici e quelli spirituali e presiede alle funzioni pi sottili

    del corpo fisico, come udito ed olfatto.

    E' il chakra della purificazione del subconscio. Porta ad accentuare

    l'intuizione, permette di vedere la perfezione divina in tutte le cose. Il

    sesto chakra rappresenta la sede delle pi elevate facolt mentali,

    delle capacit intellettuali, della consapevolezza, del senso spirituale,

    della visione interiore.

    Quando il chakra del cuore aperto ed in unione con quello del terzo

    occhio, possiamo avere accesso a tutti i livelli della creazione; livelli

    che vanno anche al di l della realt fisica. Una conoscenza di questo

    tipo giunge sotto forma di intuizioni, di chiaroveggenza e

    dipersensibilit nelludire e nel percepire.

    Settimo Chakra: Sahasrara

    Concetto chiave: Io so

    Elemento: Energia Cosmica

    Colore: Bianco/Oro

    Il settimo chakra, ha nel suo cuore un loto pi piccolo di dodici

    petali, circondato da novecentosessanta petali secondari (per questo

    detto loto dai mille petali), in cui inscritto il triangolo chiamato

    Kamakala, che simbolicamente raffigura la sede della Shakti

    Suprema, cio la Forza Cosmica non individualizzata.

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    Il settimo chakra, situato sulla calotta cranica, nella parte superioredel cranio la "fontanella". Sul piano fisico regola la funzionalit della

    ghiandola pituitaria; essa influenza il ritmo sonno-veglia

    (simbolicamente luce/ombra), la temperatura del corpo, il sistema

    virologico.

    E il punto d'ingresso per le energie cosmiche che scorrono nei

    chakras e nei nostri corpi sottili; per suo tramite entra in noi l'Energia

    Divina e da esso la emaniamo.

    Con il settimo chakra siamo giunti al livello pi astratto di tutti i

    chakras. Sahasrara la sede del contatto con la Conoscenza Divina.

    E il centro della consapevolezza pura; esprime il concetto di infinito,

    poich questo centro non ha limiti e confini nelle sue potenzialit.

    Questo chakra ha una particolare qualit di interiorit ed in grado

    di ridurre il mondo in simboli, creando ordine e trovando rispostenelle sfere pi sottili e cosmiche del nostro essere. Ci significa che il

    settimo chakra la via alla consapevolezza cosmica e all'ordine

    supremo in quanto, attraverso simboli e altre meta-comunicazioni, il

    nostro Io Superiore parla con noi.

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    I Corpi Sottili

    Il fenomeno della polarit

    La vita fatta di polarit. Tutti gli opposti che la nostra coscienza

    percepisce servono a creare il ritmo della vita. La tendenza a

    privilegiare un polo "positivo" e ad ignorare o rimuovere l'altro porta

    allo squilibrio, poich interrompe il ritmo naturale del fluire.

    Un esempio di polarit la respirazione, il cui ritmo perfetto ci

    permette di vivere. La respirazione fatta di inspirazione ed

    espirazione movimenti opposti ed incompatibili che devono

    necessariamente alternarsi. Chi volesse solo inspirare, morirebbe.

    Nonostante ci in altri campi, dove meno visibile, proprio quel

    che cerchiamo di fare. Vorremmo essere solo e sempre felici,

    vorremmo solo prendere senza dare; vorremmo sottrarci dal cupoinverno per vivere solo destate, e cos di seguito.

    La polarit domina le nostre vite, il mondo che abbiamo intorno. E' la

    nostra maniera di percepire la realt a mostrarci sempre due aspetti:

    il caldo e il freddo, il sano e il malato. Non possibile percepire

    un'unit, se non ci fosse la luce non distingueremmo il buio.

    Ma ogni polarit inscindibile perch si tratta di due aspetti della

    stessa unica realt, come nel caso della respirazione.

    Partendo quindi da questo assunto, che lenergia si muove fra

    polarit opposte, cos come il nostro corpo fisico ha un movimento di

    inspirazione ed espirazione, cos ogni corpo sottile ha il proprio

    specifico respiro. Permettere il ritmo naturale degli opposti

    sinonimo di armonia e unit.

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    PRIMO CORPO:FISICO

    Elemento: Terra

    1 Chakra Sopravvivenza, radicamento, riproduzione

    2 Chakra Assimilazione, espulsione

    3 Chakra Digestione

    4 Chakra Circolazione, respirazione

    5 Chakra Linguaggio, masticazione

    6 Chakra Vista, odorato, udito, ipofisi, epifisi

    7 Chakra Cervello

    Siamo tutti consapevoli di avere un corpo, la parte pi concreta di

    noi stessi, la parte che possiamo toccare. La maggior parte delle

    persone ha unidea di come fatto e di come esso funziona;

    possibile che non ne comprendano nel dettaglio il funzionamento,

    tuttavia sanno ad esempio, che allinterno c una struttura

    scheletrica sostenuta e resa mobile dai muscoli. Oltre a ci, possono

    sapere che allinterno sono presenti organi che formano i vari sistemi

    corporei: digestivo, respiratorio, circolatorio, riproduttivo eimmunitario che funzionano armoniosamente, quando si trovano

    in condizioni ottimali e di equilibrio. Finch lequilibrio mantenuto

    allinterno del campo energetico del corpo, questultimo rimane in

    uno stato di salute. Ci avviene naturalmente per la maggior parte

    delle persone anche senza coscienza. Ci nonostante, se il campo

    energetico disturbato o sbilanciato, il corpo si pu ammalare. La

    malattia in genere ha origine nel campo energetico e si manifesta nel

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    corpo fisico dopo un certo periodo di tempo. Una buona forma fisicanon garanzia di salute e potrebbe indicare solo che uno squilibrio

    del campo energetico non si ancora manifestato a livello fisico. La

    salute o lintegrit presente quando, tutte le energie allinterno del

    campo energetico sono in equilibrio ed integrate tra loro.

    Ormai tutti sanno che lenergia non statica ma in costante

    movimento. Quindi nella nostra evoluzione alterniamo

    costantemente equilibrio e squilibrio, salute e malessere... La salutenon una condizione statica e non lo neppure la malattia. Lessere

    umano non una creatura statica, ma unessenza energetica

    dinamica e quando diveniamo consapevoli di ci, lequilibrio

    conscio, lintegrazione delle nostre energie e la guarigione sono rese

    possibili.

    Oltre ad avere un corpo fisico di cui siamo tutti consapevoli, vi un

    campo elettromagnetico che ci circonda, detto Aura, le suedimensioni variano da individuo ad individuo, a seconda della

    consapevolezza. LAura, dal greco brezza, un campo di forza di

    energia radiante in costante movimento. E composta da una

    complessa rete di sottili fili energetici, o linee di luce, ha la forma di

    un uovo e si estende di fronte e dietro al corpo fisico, sopra la testa e

    sotto i piedi. E composta da pi Corpi sottili.

    I corpi sottili sono sette che si compenetrano a vicenda ed al tempo

    stesso penetrano nel corpo fisico; non siamo composti di corpi

    separati, anche se parliamo di essi su vari livelli. Siamo un solo

    corpo, manifestazione ed integrazione di diverse vibrazioni

    energetiche unite in un tutto nei nostri corpi. Pi alte sono le

    frequenze, pi sottile lenergia e pi si avvicina allo spirito, pi

    lenergia densa pi si avvicina alla materia (corpo fisico).

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    Ogni corpo possiede due dimensioni: una esterna e unainterna esattamente come un muro ha due lati uno che

    guarda verso lesterno e laltro che guarda verso linterno

    cos ogni corpo ha il suo limite, ed come un muro. Quando

    giungi a conoscere il tuo primo corpo dallinterno,

    immediatamente diverrai consapevole del tuo secondo corpo

    dallesterno. (Osho)

    Affinch possiamo accedere allinterno dei corpi sottili necessario

    entrare in uno Stato Meditativo, poich, solo cos possibile

    rilassarci profondamente, accogliere ed osservare ogni sensazione in

    modo disidentificato, cio senza giudizio e senza voler cambiare ci

    che si presenta al nostro sentire.

    Osservando un corpo fisico, possiamo notare che mentre

    esternamente presenta una forma, allinterno potrebbe esistereunaltra consistenza. In altre parole, il corpo fisico interno in stretta

    relazione agli organi, alla struttura ossea e muscolare, alla

    circolazione sanguigna, quindi a quanto gli organi sono pi o meno

    sani.

    Ad esempio, una persona pu presentare una bella struttura

    corporea, pu mostrare un aspetto salutare, armonico, curato,

    tuttavia potremmo percepire che gli organi interni non sono cosforti. Viceversa ci sono delle persone che hanno un primo corpo

    fisico fragile, ma in realt internamente sono forti.

    Il primo corpo fisico solido, il secondo ha la stessa forma del primo,

    ma non solido. Il primo possiede la forza di gravit, mentre non

    esiste forza di gravit per il secondo.

    La consapevolezza del primo corpo : Non sei il corpo.

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    SECONDO CORPO:ETERICO

    Elemento: Acqua

    1 Chakra Sensualit, sessualit

    2 ChakraIntimit, sentire lemozione, bisogni, famiglia, difficolt di straresolo o in relazione, bambino interiore.

    3 ChakraAgio/disagio, eccedere nel potere o nel controllo, sentirsi

    inadeguato.4 Chakra Dare e ricevere amore nelle relazioni

    5 ChakraDifficolt ad esprimere sentimenti/emozioni; esprimerecontinuamente

    6 Chakra Capacit di osservare le emozioni e le sensazioni.

    Il corpo fisico si sostiene dellenergia vitale del secondo corpo; dal

    secondo chakra sboccia il secondo corpo o Corpo Eterico.Il corpo Eterico circonda e permea il corpo fisico e si estende dai due

    ai cinque centimetri oltre la superficie della pelle. Ogni particella

    fisica ha una sua controparte eterica, che una replica perfetta della

    forma fisica. E questo il motivo che fa s che le persone a cui stato

    amputato un arto possono ancora sentire dolore o sensazioni legate

    ad esso: in forma eterica, larto ancora presente.

    Il secondo corpo relazionato con la famiglia e con i rapporti intimi.Se il corpo Eterico disturbato da cose accadute soprattutto durante

    il periodo dellinfanzia o delladolescenza, necessario portare luce e

    guarigione in questa area in quanto, pi portiamo guarigione pi

    sar possibile avere delle relazioni sane ed armoniose.

    La funzione principale del corpo Eterico il sentire. LEnergia che

    possiamo percepire in questo corpo sar: morbida, soffice, piacevole,

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    pulsante, fluida (non a caso il secondo corpo vibra con lelementoacqua).

    Come gi detto precedentemente, ogni corpo ha il suo specifico

    respiro, che fluisce fra polarit opposte. Nel secondo corpo esiste

    un movimento costante tra piacere-dispiacere, sentire-non sentire,

    fondersi-separarsi, confidente-non confidente, amore-odio. Quando

    il respiro rivolto allinterno si ha la sensazione della fusione e, per

    effetto di questa sensazione, proviamo un senso di connessione congli altri e con lambiente circostante. Quando il respiro rivolto fuori

    ci che sperimentiamo il bisogno di separarci.

    Se osserviamo la dualit di questo respiro a forma simbolica di

    otto capovolto (simbolo dellinfinito), a volte sentiremo il desiderio

    di fonderci ed a volte di separarci. A livello energetico il movimento,

    a secondo della polarit, influenza il secondo corpo esterno o interno.

    Energeticamente, se osserviamo una persona con un corpo Etericoesterno espanso, noteremo che le caratteristiche saranno:

    morbidezza, inclinazione alla connessione con laltro, facilit al tocco,

    confidenzialit, apertura al sentire. Quindi avr maggiormente

    tendenza ad espandersi piuttosto che a ritirarsi, il suo respiro sar

    pi verso il piacere piuttosto che con il dis-piacere, prediliger

    lessere in fusione piuttosto che lessere da sola; quindi il lavoro

    energetico che faremo sul secondo corpo sar di tipo interno e di

    conseguenza compensativo.

    In questo caso, la compensazione avverr con il lavoro di

    Armonizzazione Energetica messo in atto dalloperatore, che

    entrando in connessione e creando spazio, emaner qualit quali: il

    piacere di essere soli, il godere della libert, lavere la possibilit o il

    diritto di affermare che qualcosa non piace

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    Se invece osserviamo una persona con un secondo corpo esternopoco espanso, noteremo che avr difficolt nel sentire, nel toccare,

    spesso rimane separata. Quindi se la parte esterna del secondo

    corpo che necessita di armonizzazione le qualit con le quali

    entreremo in connessione saranno: la fusione, il piacere nello stare

    con gli altri, il fluire ecc.

    E fondamentale, nel lavoro di Armonizzazione Energetica,

    espandere le qualit (specifiche di quel corpo) attraverso lenergia. Illavoro accade perch la vibrazione, ossia la qualit con la quale si

    entra in contatto, espande il corpo Eterico.

    E importante avere consapevolezza che sia nel lavoro interno che

    esterno, vi assenza di giudizio in quanto, in entrambi i casi,

    parliamo di qualit dei corpi. Attraverso il lavoro di Armonizzazione

    andiamo a bilanciare il respiro del corpo stesso, per riportarlo in uno

    stato di armonia.

    La condizione che di solito sperimentiamo con una sola di queste

    due parti, quella in cui pi spesso ci identifichiamo. Il lavoro

    energetico, attraverso lamplificazione, ci aiuta a prendere contatto e

    ad integrare laltra parte di noi. Quando un corpo bilanciato

    passiamo dallesterno allinterno con facilit.

    La consapevolezza del secondo corpo : Non sei il piacere non sei

    il dispiacere.

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    TERZO CORPO:ASTRALE

    Elemento: Fuoco

    1 ChakraAvidit (esterno) o spreco di denaro (interno), possesso di cosemateriali per avere potere, concedesi o negarsi nella sessualit peravere potere, sentirsi fisicamente potenti.

    2 Chakra

    Manipolazione attraverso le sensazioni, subire manipolazioni (chivuole lasciarsi completamente guidare dagli altri). Disturbi mentaliche portano ad agganciare, dipendenze, tossicodipendenza,anoressia/bulimia,

    3 ChakraInferiorit/superiorit, degno/indegno,esibizionismo/nascondersi, sottomissione/sopraffazione,implosione/esplosione, Tiranno (esterno), Vittima (interno),Salvatore

    4 Chakra Manipolare attraverso lamore, Salvatore (esterno)

    5 Chakra Esprimere - non esprimere potere

    6 ChakraNon vedo niente/vedo tutto, manipolare attraverso la capacit divedere

    e nel momento che sei entrato nel secondo corpo, ti

    troverai fuori dal terzo, lastrale. Il corpo astrale simile a

    vapore come il secondo corpo, ma trasparente, per cui

    quando ne sei fuori, sei anche nel suo interno. Non ti renderai

    nemmeno conto se sei dentro o fuori, perch le sue frontiere

    sono trasparenti. (Osho)

    Il terzo corpo, chiamato anche corpo Astrale, si estende oltre la

    superficie del corpo fisico ad una distanza di circa dieci, trenta

    centimetri.

    Il corpo Astrale molto pi grande del corpo Eterico; non statico e

    si espande o si restringe a seconda dell'umore e delle reazioni

    emozionali della persona a cui appartiene. Come cambiamo umore

    e/o emozione, cos cambia l'aspetto del corpo Astrale. Ad esempio,

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    quando ci troviamo nei luoghi affollati come nella metro onellautobus il corpo Astrale si ritira, mentre se siamo al mare, in

    montagna o in una situazione distesa, si amplifica e si espande.

    E normale che nellascolto del terzo corpo noteremo che a volte

    espanso ed a volte ristretto, perch a seconda di chi incontriamo ci

    apriamo o ci chiudiamo, questo parte del respiro di un terzo corpo

    sano.

    Il terzo chakra connesso al potere personale e il terzo corpo ne lespressione emotiva. Attraverso di esso ci esprimiamo (es. vado in

    collera ed esprimo rabbia, questa rabbia sentita nel secondo, ma

    agita dal terzo) per questo motivo il corpo Astrale anche noto come

    corpo emozionale. E interessante osservare che, possibile percepire

    la qualit dei corpi nellincontro con laltro: nei confronti di alcuni

    pu accadere di sentire resistenza o repulsione, con altri di sentirsi

    completamenti assorbiti. Lespressione del potere, dellattrazione e

    della repulsione avviene quindi con il terzo, mentre la funzione del

    sentire del secondo corpo; questo ci fa comprendere che non siamo

    disgiunti.

    Mentre il secondo corpo ha la funzione di connettere lindividuo al

    gruppo, alla famiglia, al collettivo, il terzo corpo offre lesperienza

    del potere indipendente e personale. Il secondo corpo cerca lo

    sciogliersi e la fusione con gli altri, il terzo cerca di affermare un

    senso separato di s. Mentre il secondo corpo vibra con lelemento

    acqua, con una qualit fluida che favorisce la fusione e il senso di

    appartenenza, similmente il terzo corpo vibra con lelemento fuoco,

    con una qualit ardente di magnetismo che favorisce laffermazione

    e l indipendenza.

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    Le qualit che possiamo trovare nel terzo corpo sono: espansione,magnetismo, leggerezza, dinamismo, elettricit, attrazione,

    divertimento, forza, potere.

    Anche per il terzo corpo, come gli altri, applichiamo il simbolismo

    dellotto, un movimento continuo e dinamico fra il respiro dentro e il

    respiro fuori.

    La consapevolezza del terzo corpo : Non sei potente Non sei

    impotente.

    QUARTO CORPO: MENTALE

    Elemento: Aria

    1 ChakraAccettazione/non accettazione: della sessualit, del corpo, dellamalattia o disfunzione, della situazione economica o materiale.

    2 Chakra Accettazione/non accettazione: delle sensazioni e delle emozioni.

    3 Chakra Connessione/non connessione (con il potere dellamore)

    4 Chakra Spazio/non spazio, aprirsi/non aprirsi allamore incondizionato.

    5 Chakra Esprimere/non esprimere: amore, gratitudine, ecc.

    6 ChakraCapacit psichiche: intuizione, chiaroveggenza, chiaroudienza,telepatia, lettura energetica.

    Il quarto corpo non affatto definibile, illimitato.

    Dallinterno del terzo corpo non puoi scorgere nemmeno un

    muro trasparente. Vi una semplice frontiera senza muri, per

    cui non esiste nessuna difficolt dentrata e non vi bisogno

    di un metodo: chi giunto fino al terzo, pu raggiungere il

    quarto corpo con estrema facilit. (Osho)

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    Il quarto corpo meno fenomenico del terzo, nel terzo accadono lecose forti, il quarto pi etereo, pi sottile, meno eclatante.

    Lelemento del quarto corpo laria, quindi spazio.

    Il quarto corpo, noto anche come corpo Mentale, si estende oltre la

    superficie del corpo fisico ad una distanza di circa cinquanta/cento

    centimetri.

    Dal quarto chakra sboccia il quarto corpo ed una dimensione

    vibrazionale, di quiete, di tranquillit e rilassamento.

    Entrando nel quarto corpo, il movimento, le dualit che possiamo

    incontrare sono: accettazione-non accettazione, spazio-non spazio,

    connessione-non connessione, ecc.; le qualit essenziali invece sono:

    intuizione, accettazione, presenza, spazio, meditazione, compassione,

    comprensione, fiducia e amore.

    Lo spazio del cuore uno spazio interiore di accettazione della vita e

    di straripante compassione. Quando siamo in questo spazio non cnientaltro da fare, il resto accade da s.

    Dalla connessione con lo spazio del cuore possiamo entrare in

    sincronicit e vi possiamo trovare: arrendevolezza, abbandono,

    apertura, ricettivit, assenza di giudizio.

    Il quarto corpo quello che offre la possibilit di sperimentare la

    sospensione di giudizio che significa non divisione: quando non c

    giudizio non c divisione. La divisione generata dal giudizio, dal

    dover scegliere tra giusto/sbagliato, nero/bianco, vado bene/non

    vado bene

    Se andiamo in profondit e ci chiediamo cosa ci addolora cos tanto

    nella vita, la risposta che possiamo trovare : la divisione (il sentirci

    separati dallesistenza, dalla vita, da noi stessi e dallaltro).

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    Ed proprio questa percezione che necessita una trasformazione; lastessa che aspetta che qualcosa da fuori cambi. Usiamo, spesso, la

    nostra energia per dividere, tuttavia, quando lo facciamo diamo

    origine a dolore e separazione. La dimensione del quarto corpo,

    rappresenta il luogo dove abbiamo la possibilit di sperimentare

    lunione con gli altri senza pi alcuna divisione.

    Potrebbe sembrare strano associare il quarto corpo al pensiero,

    eppure in questo spazio vi troviamo le strutture del pensiero. Ognipensiero crea una struttura o una forma, che possono essere

    proiettate nellambiente esterno come forme pensiero create da noi o

    dagli altri. Nella qualit di accettazione propria del quarto corpo,

    abbiamo la possibilit di osservare il movimento del pensiero: il

    pensiero che entra e il pensiero che esce; al centro di questo

    movimento c la consapevolezza che non siamo il pensiero.

    Il fenomeno psichico della telepatia uno dei tanti fenomeni che

    avvengono nel sesto chakra del quarto corpo, altri sono la

    percezione, la chiaroveggenza. Tutto ci che non relazionato al

    definito e al materiale, ma di pi ampio, accade nel sesto chakra del

    quarto corpo.

    Non sempre le persone che hanno espanso queste capacit hanno

    realmente sviluppato unapertura nella meditazione ed usano queste

    qualit solo attraverso il terzo chakra. In altre parole, un individuo

    che ha acquisito capacit telepatiche e visive, non necessariamente

    significa che in connessione con lo spazio del cuore; pu darsi che

    abbia sviluppato solo il terzo chakra del quarto corpo e che lo usi,

    anche se inconsciamente, in modo aberrante e manipolativo.

    Per andare ancora pi in profondit nel quarto chakra del quarto

    corpo, importante comprendere che ci sono vari strati nello spazio

    del cuore.

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    Nella parte esterna dello spazio del cuore, chiamato anche cuorespirituale, troviamo: suono, luce, movimento, danza; se muoviamo

    lenergia possiamo avere accesso al sentire e quindi al secondo strato.

    Sentire ci d la possibilit di essere presenti a quello che c in quel

    momento e di sperimentare il movimento del dare e ricevere, ovvero

    il respiro dello spazio del cuore. E qui che il quarto corpo si espande

    e possiamo avere accesso alla qualit essenziale della vita: la

    gratitudine. In questa accezione essa non intesa come lessere grati

    a qualcosa o qualcuno, ma una qualit essenziale, uno stato

    dessere per qualsiasi cosa presente, senza scelta.

    Una volta che abbiamo accesso alla dimensione della gratitudine

    possiamo sperimentare la sincronicit, vale a dire la possibilit di

    sentirci uno-individuo come parte del tutto: moriamo come entit

    egoiche ma, allo stesso tempo non perdiamo la nostra peculiarit;

    questa la dimensione della sincronicit. Una volta raggiunta tale

    dimensione, si ha accesso al silenzio, allo spazio, al vuoto,

    allimmobilit.

    Il nostro compito sar allora portare queste qualit, presenza ed

    accettazione, in qualunque situazione della nostra vita e da questo

    spazio incontrare laltro.

    Portare pi amore nelle nostre vite significa stare con la verit di quel

    determinato momento. Stare con la verit avere la possibilit di

    accedere al Non lo so, quindi accettare e sperimentare ogni

    momento come diverso, da vivere con coraggio, intensit e

    sospensione di giudizio.

    Il quarto corpo offre questa opportunit; fino al terzo corpo c

    ancora un livello di controllo che possiamo esercitare, mentre dal

    quarto in poi, ci affidiamo a qualcosa di pi grande. Difatti, sino al

    terzo corpo siamo in una situazione egoica, mentre dal quarto in poi,

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    ci troviamo sulla soglia del mistico. Quando iniziamo ad aprirci alquarto corpo o c fiducia o non c. A volte affermiamo: voglio che

    la mia vita sia cos , tuttavia in realt non possiamo stabilire

    bens accettare ci che accade. Possiamo quindi avere unintenzione,

    mettere la nostra energia in una cosa piuttosto che unaltra, ci

    nonostante quello che succeder non lo possiamo sapere: chi sono io

    per stabilire ci che mi deve succedere?

    In questa esplorazione nei primi quattro corpi, abbiamo osservatoche tutto si muove simultaneamente. Ovvero, per mangiare abbiamo

    bisogno del primo corpo, per sentire del secondo, per esprimere del

    terzo, per dare e ricevere del quarto, per entrare in contatto con la

    propria spiritualit del quinto, per accedere alle percezioni del

    Cosmo del sesto e per abbandonarsi completamente allEnergia

    Divina del settimo.

    Ci sono dei momenti in cui pi importante azionare un corpo

    anzich un altro, ma sicuramente se il quarto corpo si espande

    sempre di pi, questa stessa espansione raggiunger tutti gli altri

    corpi. A quel punto, sar pi semplice guarire il primo corpo,

    prendersi cura del secondo, esporre il terzo, e cos di seguito.

    Sicuramente espandere il quarto fondamentale, ecco perch cos

    importante il lavoro con le meditazioni del cuore cos come lo il

    lavoro sulla Hara. Nel quarto inizia il processo di non

    identificazione, infatti quando c accettazione inizia la possibilit didisidentificarsi.

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    QUINTO CORPO:SPIRITUALE

    Oltre il quinto corpo entri in un altro regno, in unaltra

    dimensione. Dal primo al quarto corpo, il movimento avviene

    dallesterno allinterno dal quarto al quinto corpo il

    movimento dallego al non-ego. Ora siamo in una

    dimensione completamente diversa. Non pi questione di

    esterno/interno, di alto/basso. Ora in gioco lIo e il non-Io. (Osho)

    Il quinto corpo il pi eterico dei primi quattro. Con esso ci

    allontaniamo dalla forma e ci accostiamo a qualcosa che esiste al di l

    della forma.

    Da un punto di vista metafisico, il quinto chakra controlla i primi

    quattro corpi attraverso un insieme di cinque anelli energetici,

    collocati intorno alla gola. In questa mappa energetica, ogni anello

    associato ad uno determinato corpo sottile e contiene il codice

    genetico psichico di quel corpo. Inoltre, ogni anello ha diversi strati;

    gli strati pi in superficie contengono i codici personali, quelli pi

    profondi informazioni collettive.

    Da un punto di vista energetico, questi anelli possono essere

    percepiti come caldi o freddi, flessibili o rigidi, ecc. Il primo anelloenergetico del quinto chakra, associato al primo chakra, il secondo

    anello al secondo e cos fino al quinto. Le informazioni, in essi

    contenute, sono in relazione ai nostri sistemi di convinzioni - siano

    essi provenienti dallinconscio personale che collettivo.

    Poich il quinto corpo relazionato alla creativit proprio qui, in

    questo corpo, che ci viene offerta la possibilit e la libert di scegliere

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    e cambiare i vecchi modelli che ci fanno assumere atteggiamentistatici nei confronti della vita.

    La parola dordine per liberare il potenziale creativo del quinto corpo

    : Io sono responsabile. In questo contesto, la parola respons-

    abilit intesa come abilit di rispondere in modo appropriato

    allenergia, nel momento. La respons-abilit coinvolge lintegrit e la

    consapevolezza individuale nelle proprie risposte alla vita. Vale a

    dire che abbiamo, in ogni momento, la possibilit di scegliere equindi iniziare a trasformare la nostra vita, portando luce sui nostri

    condizionamenti che ci inducono a proiettare le responsabilit sugli

    altri e sulla vita in generale. Nel momento in cui affermiamo di

    essere responsabili ci riappropriamo del nostro potere personale, e

    sicuramente troveremo un modo per rispondere e trasformare la

    nostra vita.

    Da un punto di vista metafisico, le convinzioni profonde sonofortemente influenzate dal suono. Il suono altro non che una

    vibrazione, ed il mezzo attraverso cui le convinzioni risuonano

    luna con laltra.

    Il suono una delle vibrazioni che pu influenzarci maggiormente

    rispetto ad altre. La Oum il suono dellUniverso.

    Un suono ci riporta istantaneamente al momento presente; il suono

    primitivo, un richiamo immediato.

    Non ci sorprende sapere che una delle funzioni del quinto chakra la

    comunicazione, e che principalmente attraverso il suono

    comunichiamo continuamente esternamente con la voce e

    internamente con il pensiero.

    Di conseguenza, il modo in cui comunichiamo ha un enorme impatto

    sul modo in cui viviamo e creiamo la nostra vita.

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    I sistemi di credenze

    A ogni pezzo delle antiche credenze che cade gi come una

    vecchia e arrugginita armatura, diventi sempre pi leggero e

    pi capace di celebrare la tua vita liberamente; proprio in

    questo momento, stai puntando a un incontro diretto con la

    verit. Meno bagaglio hai e pi facile che accada. (Osho)

    Oggi si pone molta enfasi sul fatto che ci che crediamo crea la nostra

    realt e questo un dato di fatto importante e significativo da

    comprendere. Ci che crediamo . In altre parole, ci che pensiamo

    sia vero, ci che sperimentiamo come vero. Ci che

    profondamente radicato in noi e di cui siamo convinti, diventa il

    fondamento delle nostre esperienze; quindi se vogliamo trasformare

    dobbiamo sondare in profondit ed esaminare attentamente le cose

    in cui crediamo. E come rinnovare le fondamenta di una casa

    sostituendo credenze limitanti e restrittive, mantenendo quelle

    invece che promuovono la vita e la sostengono. Questo un processo

    di pulizia profonda per chiunque si incammini in un percorso di

    crescita personale.

    Uno dei grossi ostacoli che portiamo negli schemi personali, ilnostro sistema di credenze. I sistemi di credenze nascono

    nellambiente della nostra infanzia, sono dettati principalmente dalla

    famiglia, ma anche dalla cultura, dalla religione, ecc. I sistemi di

    credenza ci fanno perdere il contatto con la realt e diventano come

    filtri che si contrappongono tra noi e la realt oggettiva, tanto che

    iniziamo a vedere e guardare il mondo da questo punto di vista.

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    I sistemi di credenze sono idee pre-programmate, su cui la nostravita si fonda. Sono cos condizionanti, cos sottili e cos automatici

    che possono fare funzionare la nostra vita senza il minimo pensiero

    da parte nostra. Qualsiasi condizione nella nostra vita o qualsiasi

    sentimento che proviamo ripetutamente ha le radici in una credenza.

    Ogni volta che rimaniamo attaccati ad un sentimento negativo o ci

    leghiamo ad una condizione negativa, c' una convinzione che ci

    induce a produrre le stesse situazioni. Da un punto di vista

    metafisico la ripetizione di determinate esperienze cristallizza i

    modelli energetici, non soltanto nei quattro corpi sottili ma anche nei

    cinque anelli. Sviluppando il giusto distacco e la capacit di

    osservazione attraverso lesplorazione, possiamo portare maggiore

    comprensione a ci che accade; avendo cos una maggiore possibilit

    di scegliere ci che meglio per noi.

    Cosa sono le credenze? Sono informazioni consce ed inconsce cheabbiamo accettato per vere che formano la struttura della nostra

    personalit e costituiscono la base del nostro comportamento. Le

    nostre credenze ci bloccano e impediscono l'accesso a ci che

    veramente reale. Il filtro delle idee sbagliate impedisce alla verit di

    passare e vediamo solo le cose che esso lascia passare, rifiutando

    tutto il resto.

    Le certezze sbagliate sono cose di cui siamo sicuri che siano vere,tuttavia non lo sono. Sono basate generalmente su desideri intensi

    che distorcono la realt e conducono all'autoinganno; vogliamo le

    cose diversamente da come sono nella realt. Guardiamo il mondo

    con occhiali colorati di rosa, consentendo al nostro desiderio una

    realt ideale e renderci ottenebrati verso ci che reale.

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    La priorit numero uno nella vita dovrebbe essere il benessere el'espansione della consapevolezza. Espandendo la consapevolezza si

    rimuovono "le certezze sbagliate" che impediscono di essere ci che

    si .

    I sistemi di credenze sono ben radicati in noi e fanno parte

    dellinconscio collettivo; ci che li tiene insieme il senso

    dappartenenza. Se andiamo dietro le credenze troviamo due cose

    che emergono in maniera molto pressante: il giudice interiore e lepaure (paura della sopravvivenza, di non essere amati, di non essere

    accettati, di essere rifiutati).

    E molto importante riconoscere le nostre reazioni e le modalit con

    le quali compensiamo le nostre credenze. In genere, le agiamo

    attraverso due modalit, o lottiamo esprimendo rabbia e incolpando

    oppure implodiamo collassando. Tuttavia, rilevante esplorare i

    nostri sistemi di convinzioni per far luce e vedere se ci appartengonooppure sono parte di un nostro condizionamento. Questo processo di

    esplorazione include una graduale osservazione dei nostri

    atteggiamenti in diverse aree della vita: soldi, successo, sessualit,

    relazioni, potere, corpo, lavoro, responsabilit, spiritualit.

    IL GIUDICE INTERIORE si presenta nella forma di un giudizio, una

    preoccupazione, una spinta o una pressione a fare, un biasimarsi per

    qualcosa che si fatto oppure pensato. Il giudice quella presenza

    che non ci fa sentire in pace con noi stessi, con ci che siamo e con la

    nostra esperienza nel presente. Il giudice occupato costantemente a

    criticare, valutare, giudicare, paragonare e commentare la nostra

    esperienza, e ci che ci circonda.

    Osho chiama questa presenza: il Giudice, Il Carattere, la Coscienza,

    ed afferma chiaramente che finch c coscienza non ci pu essere

    consapevolezza.

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    Il compito principale del giudice mantenere e sostenere una rigidaimmagine di noi stessi attraverso: abitudini, giudizi, meccanismi di

    difesa e di sopravvivenza.

    Durante linfanzia facciamo nostre le voci che ci arrivavano

    dallesterno da parte dei genitori, degli insegnati, dalle figure

    religiose, come se fossero comandamenti assoluti. Ascoltando queste

    voci le interiorizziamo fino a renderle nostre e da adulti se non ne

    siamo consapevoli funzionano e scattano in modo automatico adogni minimo stimolo.

    Per riconoscere la presenza di queste voci uno dei verbi devo. Il

    dovrei fare, dovrei essere, dovrei sentire rappresenta il

    campanello dallarme che ci fa comprendere che qualcosa sta

    accadendo e che sta nascendo da una qualche regola.

    Energeticamente, il devo crea tensioni nel terzo chakra e per

    effetto, ci sentiamo costretti, appesantiti, tesi, confusi, ecc.

    In genere, tutte le voci che arrivano oscillano tra: vado bene/non

    vado bene, sono sbagliato/giusto, superiore/inferiore. Queste

    voci che ascoltiamo sono come dei personaggi, pi lottiamo con essi

    e pi prendono energia, se invece le includiamo perdono energia.

    E rilevante osservare che il dover fare deriva da vecchie

    identificazioni; unattivit e non unazione. Quando siamo in

    attivit ci sentiamo irrequieti, distruttivi, stanchi, appesantiti,

    facciamo tremila cose anche se non sono importanti, in realt

    tentiamo di riempire il tempo. Generalmente, quando siamo in

    attivit scappiamo da noi stessi e usiamo lattivit come se fosse una

    droga, ci dimentichiamo di noi, cosicch non andiamo in contatto con

    le preoccupazioni, linquietudine e con lansia. Di solito, in queste

    situazioni c tanta rabbia implosa. Energeticamente, quando siamo

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    in attivit la nostra energia vitale non fresca, non creativa esoprattutto non siamo presenti.

    Al contrario, lazione creativa, accade nel momento, siamo totali,

    creativi, vitali, presenti. Il punto : non importa cosa facciamo,

    piuttosto come!.

    La creativit relazionata al quinto chakra, alla possibilit di

    permettere che qualunque cosa divenga spirituale. La creativit non

    significa necessariamente fare un dipinto, comporre una musica,scrivere una poesia; la creativit significa essere totali, rompere i

    sistemi di convinzioni che guidano la nostra vita.

    E importante osservare nel nostro quotidiano, quanto tempo

    impiegato nellattivit e quanto nellazione. Con consapevolezza

    portiamo attenzione a quando e cosa accade nel momento in cui

    siamo in attivit o in azione: La nostra energia trattenuta oppure

    fluisce? Favoriamo le nostre percezioni o le ostacoliamo? Percepiamoil dispiegarsi della gioia o siamo in tensione? Perdiamo energia o

    creiamo energia?.

    Ricordiamoci che il dover fare unattivit e deriva dal vecchio.

    Alcuni di noi hanno la tendenza a fare molto ed altri a non fare.

    Portiamo attenzione allattivit, in quanto pu essere tale, anche nel

    momento in cui diciamo: Non faccio perch devo fare. In altre

    parole, ci sono dei momenti in cui ci trasciniamo, dormiamo

    continuamente, ci sentiamo spossati, questa situazione rappresenta

    esattamente il polo opposto del fare incessante. Il dover fare entra

    praticamente nellattivit sia in un polo che nellaltro, mentre invece

    nellazione non c il dover fare ma, semplicemente creativit in s.

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    Se siamo in coazione a ripetere nel fare oppure nel non fare difficileentrare in contatto con la gioia, poich sia in un caso che nellaltro c

    rigidit, non c lesperienza in s.

    Il modo per accedere alle convinzioni dato dallosservare sia le

    nostre reazioni sia le nostre aspettative. Per osservarle necessario

    entrare in contatto con la nostra mente la quale ci suggerisce come

    dobbiamo essere.

    Infatti, ognuno di noi ha pi modus che ci indirizzano ad essere inquei determinati modi, a seconda delle situazioni. Ad esempio,

    alcuni ritengono che devono essere buoni, altri che devono essere

    sensibili, altri efficienti, pragmatici, intellettuali, contenti e mai tristi,

    sempre ironici, e via di seguito. I modus originano delle

    aspettative con conseguenti reazioni, in quanto lessere e il

    comportarsi in un determinato modo, ci autorizza a pensare che gli

    altri attendano ai nostri valori interni.Quindi applichiamo inconsapevolmente come noi dobbiamo

    essere e come gli altri devono essere. E proprio questo il punto:

    perch se noi dobbiamo essere in un certo modo e ascoltiamo il

    dover essere in un certo modo, creiamo una divisione interiore e

    un allontanamento dagli altri.

    La soluzione non il non dover essere che significherebbe entrare

    in unaltra attivit bens, la possibilit di darci lopportunit di notareci che c, qualunque cosa sia.

    E importante apportare consapevolezza del nostro stato interiore

    assumendoci la responsabilit in ogni momento della nostra vita.

    Pu esserci di aiuto chiederci: c negativit in me in questo

    momento? necessario essere vigili e attenti ai nostri pensieri come

    anche alle emozioni che le accompagnano, facendo attenzione

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    Sintomi di disidentificazione

    Apertura Flessibilit fluidit Respiro spazio presenza

    Autoironia Integrit Responsabilit

    Comprensione Intelligenza Rilassamento

    Creativit Leggerezza Unione

    Fiducia Permettersi

    In sintesi, i sistemi di convinzioni creano false identit, questo ci

    porta inconsapevolmente ad indossare maschere diverse a seconda

    del contesto nel quale ci relazioniamo: amicizia, lavoro, famiglia,

    intimit, sociale, ecc.

    Ogni maschera ha il suo sistema di convinzioni a cui sono legate

    ulteriori convinzioni.

    E rilevante comprendere che abbiamo la possibilit di indossare

    diverse maschere e nel contempo avere la consapevolezza che non

    siamo quello. Il nostro scopo non non indossarle, perch se lo

    scopo fosse questo, ci che accadrebbe che andremmo verso lo

    scopo ma non questo il nostro intento.

    Una delle mie identificazioni stata: La vita una cosa seria!. Su di

    essa ho basato buona parte del mio vissuto, portandomi dietroseriet e rigidit che mi impedivano di percepire, vedere e vivere la

    vita nella sua multidimensionalit.

    Ero incline a prendere la vita, me stessa, le situazioni, le persone con

    eccessiva seriet, piuttosto che considerare la vita come una

    rappresentazione teatrale in cui ognuno recita diversi ruoli ed

    indossa diverse maschere.

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    Ancora oggi, mi accade di sentire una voce che continua aripetermi che la vita una cosa seria. Nondimeno, maestri spirituali

    di tutte le tradizioni, presenti e passati, hanno spesso accennato che

    la vita un gioco. Ma anche il gioco una cosa seria, se

    provassimo a chiederlo ad un bambino!

    Potrebbe sembrare un paradosso, tuttavia, credo che solo un

    paradosso possa spiegare in profondit la natura di unesperienza

    cos ricca come quella della vita, di cui siamo in qualche modoprotagonisti ed osservatori.

    In questo per me, i maestri di vita si sono rivelati i bambini i quali

    vivono pienamente un loro gioco, che siano nel ruolo delle guardie o

    dei ladri, del medico o del paziente, del forte o del debole, della

    mamma o del padre. Per loro la cosa importante non essere da una

    parte o dall'altra, bens giocare a fondo la propria parte, recitarla

    bene, immergersi con totale passione, senza per mai dimenticareche quello solo il ruolo che si sta giocando: qui e ora.

    Ora capisco perch gli angeli volano in alto? Perch si prendono alla

    leggera!

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    Esplorando il Terzo chakra

    Il potere personale

    Basta prendere qualunque giornale per rendersi conto che la nostra

    cultura ossessionata dal potere. Guerre, violenze, vittime, tiranni,

    rivelano un mondo tormentato da conflitti. Il modello di potereodierno pu essere descritto come potere su, in cui una parte

    predomina su unaltra. Come uno specchio, il macro si riflette nel

    micro del nostro mondo interiore in cui la lotta prosegue incessante.

    Erroneamente riteniamo che la forza si ottenga combattendo le

    nostre parti inferiori attraverso lenergia di quelle superiori: se vince

    la parte che riteniamo giusta avvertiamo un senso di potere,

    diversamente sperimenteremo impotenza. Domiamo i nostri istinti

    fondamentali e sopprimiamo lenergia primaria, che la fonte della

    nostra forza. Qualche volta pu accadere che crediamo di vincere

    una battaglia interiore, tuttavia la vittoria di una parte sullaltra non

    conduce mai ad ununit bens ad unulteriore frammentazione.

    Ma cos il potere? Perch ne abbiamo bisogno? Come possiamo

    evitare la sua dualit priva di vittimizzazione ed abuso, di

    aggressivit e passivit? Come possiamo diventare forti senza

    sminuire gli altri e reclamare, con responsabilit, il nostro diritto di

    agire senza inibizioni e vergogna? Dal latino potere (per posse) che

    significa essere in grado, la capacit di operare dei cambiamenti ed

    esiste solo per uno scopo: compiere una trasformazione. Quando il

    vecchio non pi utile tempo di trasformarlo. In realt,

    possediamo potere quando osiamo vivere in modo autentico e siamo

    nella nostra integrit.

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    OLTRE IL CORPO FISICO ESPLORANDO IL TERZO CHAKRA

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    Lo scopo del terzo chakra quello di trasformare linerzia dellamateria e del movimento in una direzione consapevole della volont.

    Il primo e il secondo chakra sono istintivi; terra e acqua sono dense e

    passive, si muovono verso il basso, seguono la via della minor

    resistenza. Il fuoco del terzo chakra invece dinamica e luce, si

    innalza verso lalto, per raggiungere i chakra superiori e completare

    il nostro viaggio verso levoluzione.

    Il terzo chakra associato al controllo, al potere personale, alla forzadi volont, alla capacit decisionale.

    Quando il terzo chakra in equilibrio ci sentiamo liberi di essere noi

    stessi in modo spontaneo ed accettiamo senza sforzo che gli altri

    facciano altrettanto. Non abbiamo bisogno di controllare tutto, n di

    criticare, non ci sentiamo invasi o attaccati dagli altri, semplicemente

    siamo.

    Nel momento in cui siamo in contatto con la nostra verit

    manifestiamo autorevolezza; il nostro terzo chakra bilanciato: un

    sole che si espande.

    Quando tendiamo ad imporre la nostra opinione sugli altri,

    accumuliamo tensione, pensiamo di essere sbagliati: dire si oppure

    no dipende da quello che gli altri pensano. Spesso infatti,

    prendiamo decisioni dettate dallinconscio collettivo: ci adeguiamo

    agli altri nellillusione di evitare conflitti, oppure agiamo in maniera

    scontata per paura di non essere accettati, riconosciuti e amati.

    Linconscio collettivo talmente presente e condizionante da averci

    illuso che necessario, per incontrare laltro, costruire una vita

    basata su compromessi i quali in realt, oltre a rivelarsi una

    castrazione, portano nella relazione, dolore e disarmonia.

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    Ristrutturare il nostro modo di considerare il potere e incanalarequella forza che riposa allinterno del nostro essere la sfida del

    terzo chakra; essere consapevoli di avere una forza che emana da

    dentro rinnova la gioia di essere vivi.

    MANIFESTAZIONI ENERGETICHE DEL TERZO CHAKRA

    Energeticamente, cos come accade nel primo e nel secondo, anche

    nel terzo viviamo oscillanti nella dualit iper o ipo: a volte ci

    scopriamo in attivit frenetica, nel dover fare, altre invece ci

    sentiamo completamente rassegnati. Da un punto di vista metafisico

    quando siamo in queste dualit accade che, quando c

    rassegnazione il nostro sistema energetico basso, viceversa alto.

    La stessa cosa accade quando ci sentiamo superiori o inferiori,

    quando manipoliamo o ci comprimiamo, quando riteniamo di esserei pi bravi o di non valere niente. Questa dualit paragonabile ad

    un pendolo ed unopportunit che ci permette di osservare il

    respiro del terzo chakra.

    Nella condizione iper, percepiamo unenergia dinamica ed una

    sensazione di apertura che maschera per uneccessiva tensione. Ci

    che appare come unabbondanza denergia e di potere, in realt

    compensa delle sensazioni di debolezza, abbandono, trascuratezza.Lattaccamento eccessivo al potere, al controllo, alluso della volont,

    altro non che un falso rinforzo dellautostima: in questo modo

    cerchiamo di alimentare questimmagine cercando nutrimento ed

    approvazione da parte degli altri. Tutto questo rafforza sempre di

    pi lego con una serie di realizzazioni e doveri.

    La capacit di reggere questa struttura richiede una volont

    smisurata, rigida, che non indica necessariamente forza anzi, spesso,

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    protegge una fragilit. Quando la volont minacciata esplode inrabbia oppure implode ritirandosi nella paura.

    A livello energetico quando siamo identificati nel fare lenergia

    vitale bloccata nel terzo e non riesce a fluire verso gli altri chakra.

    Nellidentificazione con la parte ipo, possiamo sentire una

    chiusura accompagnata da pensieri di: non valere, essere inferiori,

    volerci nascondere, sentirci vittime. In questa condizione, c una

    mancanza di fuoco, vitalit, volont debole. Lenergia nel corpo implosiva, trattenuta, compressa i toni della voce sono pi cupi ci

    si sente inadeguati, si tende ad evitare il confronto se esiste il rischio

    di esporsi in prima persona. In genere, si preferisce rimanere al

    sicuro e lasciare che siano gli altri a condurre, i