Il Gallo nr. 02

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il il G G a a l l l l o o Anno 16, numero 02 (446) - 22 gen/4 feb 2011 - www.ilgallo.it - [email protected] Ma quando mi visiti? “È una terra splendida: io ci credo...” DAL GRANDE FRATELLO Francesca Giaccari investe ad Alliste SALOTTO INGROSSO E il contrasto con la politica di oggi Restaurata la casa natia di Vanini 4 Solleciti anche a chi ha già pagato. Il Sindaco: “Risolveremo tutto senza spese per i cittadini” 8 6 TAURISANO LA BELLA NOTIZIA Un teatrino dagli effetti speciali 11 Cinema e cena: trova i galletti e vinci 22 Liste d’attesa Per una prestazione cardiologica occorrono dai 2 mesi di Gagliano e Poggiardo ai 6 mesi di Lecce; per l’Ecocardiodoppler dai 5 mesi di Nardò ai 9 mesi di Maglie! Migliorano le condizioni dell’uomo ora al San Raffaele di Milano. La moglie: “Non è vero che noi familiari siamo rimasti contagiati. E mio figlio non è mai stato ricoverato!” H1N1 a Tricase Resta un’impresa prenotare un controllo ospedaliero in tempi accettabili ICI: cartelle pazze a Botrugno

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Il gallo nr. 02 del 22/01/2011

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ililGGaallllooAnno 16, numero 02 (446) - 22 gen/4 feb 2011 - www.ilgallo.it - [email protected]

Ma quando mi visiti?

“È una terra splendida: io

ci credo...”

DAL GRANDE FRATELLOFrancesca Giaccari investe ad Alliste

SALOTTO INGROSSOE il contrasto conla politica di oggi

Restaurata la casanatia di Vanini

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Solleciti anche a chi hagià pagato. Il Sindaco:

“Risolveremo tutto senzaspese per i cittadini”8

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TAURISANO LA BELLA NOTIZIA

Un teatrino daglieffetti speciali11

Cinema e cena: trovai galletti e vinci 22

Liste d’attesaPer una prestazione cardiologica occorronodai 2 mesi di Gaglianoe Poggiardo ai 6 mesidi Lecce; perl’Ecocardiodoppler dai 5 mesi di Nardòai 9 mesi di Maglie!

Migliorano lecondizionidell’uomo ora al SanRaffaele di Milano. Lamoglie: “Non è veroche noi familiari siamorimasti contagiati. E mio figlio non è maistato ricoverato!”

H1N1 a Tricase

Resta un’impresa prenotare un controllo ospedaliero in tempi accettabili

ICI: cartelle pazzea Botrugno

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ora parlo io22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 3

IlMinistero delle Semplificazioni, gui-dato dal Ministro Roberto Calderoli,ha fatto un gran… pasticcio! Con i

provvedimenti taglia leggi che sanci-scono la cancellazione di tutte le dispo-sizioni legislative anteriori all’1 gennaio1970, tranne quelle ritenute indispensa-bili alla permanenza in vigore, espressa-mente elencate dalla legge stessa, c’èstata la soppressione dei reati connessicon la messa in commercio e vendita di“cibi avariati”. La tutela degli alimenti,infatti, non appare nell’elenco delle leggisalvate. Vale a dire che chi avvelena ilcibo o vende generi alimentari non anorma non commette più reato! Solo unagaffe? A dire il vero c’è chi, strumentaliz-zando o no, è convinto che dietro ci siauna implicita volontà politica di abrogarereati gravi, che riguardano in primoluogo la tutela della salute pubblica e laprotezione dei prodotti nostrani. Vero ono, resta il pasticcio.Se non si corre ai ripari la nostra saluteavrà un altro grosso nemico e ogni voltache mangeremo al ristornate, in pizzeria,a casa dopo aver fatto la spesa, dovremopregare non per ringraziare il Signore maperché quello che ingeriamo non ci fac-cia troppo male…

Grazie Ministro Calderoli!

Doppia

Zeta

IlDirigente dell’Istituto Com-prensivo di Alessano, nono-stante la normativa vigente,ha espresso parere sfavore-

vole relativamente all’ammissioneagli esami di licenza media perl’anno scolastico 2009/10, richiestadalla famiglia, di un alunno diversa-mente abile. Tale richiesta aveval’unico scopo di consentire al figliol’accesso in una Scuola Secondaria diII grado. Il dissenso del Dirigente na-sceva dal timore che l’alunno potessespendere il diploma nel mondo dellavoro, sebbene lo stesso usufruiscada ben 14 anni dell’insegnante di so-stegno e dell’assistente personale, inquanto non del tutto autonomonelle condotte di base. In fase discrutinio finale dopo che lamadre, insegnante di lingua in-glese della classe si è allontanatadall’aula, così come previstodalla legge, il Dirigente ha in-formato i docenti della richiestadella famiglia e da subito ha sot-

tolineato la grave “responsabilità mo-rale” che gli stessi avrebbero dovutoassumersi e più volte ha citato alcuniarticoli della Costituzione. La di-scussione si è protratta a lungo e lamadre è stata messa a conoscenza delfatidico verdetto dopo 1 ora e 45 mi-nuti. Lo scrutinio ha avuto esito fa-vorevole per l’alunno grazie allasensibilità della maggioranza deicomponenti del Consiglio di Classeche erano sicuri di agire per il suobene continuando a favorire il suoprocesso di socializzazione. Lamadre, così come i colleghi del Con-siglio di Classe, ha poi letto e firmatoil verbale dello

scrutinio finale, in cui è stato dedi-cato ampio spazio all’intervento delCapo d’Istituto. Nel corso della riu-nione preliminare degli esami il Pre-sidente della Commissione,opportunamente documentato, haletto le linee guida ministeriali inbase alle quali gli alunni in difficoltàdevono aver raggiunto gli obiettiviprefissati nel Piano Educativo Indivi-dualizzato, predisposto ad iniziod’anno. Per un’ulteriore conferma, lostesso ha poi contattato telefonica-mente il funzionario del Provvedito-rato agli Studi di Lecce, responsabiledel settore. Questa denuncia, scritta

dopo alcuni mesi che sonoserviti alla famiglia per cer-care di attenuare i danni mo-

rali procurati da questatriste vicenda, è dettatadalla preoccupazioneche altre persone pos-sano vivere un’espe-rienza analoga.

Carla Orsi

Alessano: “Tentativo diledere i diritti di un alunno”Una brutta esperienza. Scrutinio favorevole nonostante il “no” delDirettore dell’Istituto Comprensivo all’ammissione agli esami dilicenza media di un alunno diversamente abile

Grande soddisfazione per l’Associazione Heidi di Tricase che nel corso delle festività natalizieha raccolto generi alimentari di prima necessità (olio, pasta, biscotti, panettoni, marmellata,scatolette di carne, tonno, ecc.). Sono stati e saranno destinati a famiglie bisognose del Capo

di Leuca. Esprimendo giusto compiacimento per la riuscita dell’iniziativa, gli organizzatori sono“grati a coloro che hanno partecipato con grande sensibilità favorendo la raccolta di generi non de-

teriorabili, con un particolare e dovuto ringraziamento alla ditta Tandoi di Corigliano D’Otranto”.

Vendere cibi avariatinon è più reato!

Heidi per le famiglie bisognose del Capo di Leuca

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attualità 22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011ilgallo.it

Nuovo soggetto politico aMelissano: si tratta del Movi-mento “Melissano Rinasce”,il cui coordinatore MicheleSpennato ha già annunciatola propria candida-tura a Sindaco.“Siamo tutti gio-vani del posto”,spiega le ragioni di questa scelta Spen-nato, “amiamo il paese in cui siamo natie cresciuti, in cui viviamo con le nostrefamiglie e svolgiamo le nostre attività la-vorative: ebbene, proprio per tutto que-sto, noi crediamo a Melissano edabbiamo deciso di scendere in campo peroffrirgli un’alternativa credibile, seria einnovativa!”. Spennato ed i suoi credonomolto, dunque, nelle capacità del loropaese: “Melissano può rinascere, Melis-sano deve rinascere. Insieme. Ci siamosentiti in dovere civico di far sorgere que-sto movimento politico perché attual-mente c’è grande delusione e sfiducia daparte dei cittadini, che si sono allonta-nati dalla politica perché si litiga per ot-tenere promesse e cariche comunali, ci simescola da sinistra a destra con l’idea divincere a tutti i costi, senza essere unitida un programma sincero e mirato albene del paese. Noi volteremo pagina!”.

Èstata accolta con grande sod-disfazione dall’Amministra-zione Comunale di Allistel’idea di una delle protagoni-

ste dell’ultimo “Grande Fratello”, labellissima 26enne galatinese France-sca Giaccari, di investire un po’ deisuoi guadagni nel territorio della“terra bella”, per costruire un agritu-rismo tutto particolare: un’attività ri-cettiva dove concentraremanifestazioni ed aiutare così le gio-vani generazioni nella loro crescitaculturale. Francesca, che già primadella popolare trasmissione di Canale5 era nota al pubblico salentino inquanto organizzatrice (e cantante) digrandi eventi in molte piazze dellanostra regione, ha voluto, in un pe-riodo di grande difficoltà economica,mettersi in gioco per aiutare altri gio-vani meno fortunati, decidendo di in-vestire (magari insieme al suoMatteo Casnici) nella marina di Al-liste, dove nel maggio scorso ha ac-quistato un ettaro e mezzo di terra,con le stesse solarità e schiettezza chel’hanno fatta amare da tutta l’Italiadurante le settimane di partecipazioneal reality show più famoso della tv.“E’ una zona molto suggestiva in al-cuni suoi punti”, dice Francesca, “so-

prattutto per la presenza di tantis-simi uliveti, rimasta addirittura in-contaminata. Ci sono le condizioniper fare qualcosa di davvero bello edimportante”. Lo stesso entusiasmo diFrancesca lo si trova negli ammini-stratori al listini, a cominciare dal sin-daco Antonio Ermenegildo Renna:“Se l’intervento della signora Giac-cari tende a valorizzare la nostraidentità storico-culturale, saremoben lieti di accoglierla nella comu-nità allistino-fellinese. E’ ancorapresto per parlare di quanto costeràl’operazione di costruzione del-l’agriturismo, ma cercheremo intutti i modi di venire incontro allanostra amica, anche perché tutto ciòrappresenterebbe un volano per tuttoil territorio, non solo per quello alli-stino. Il nostro impegno è quello difavorire la destagionalizzazione deiflussi turistici, con adeguati inter-venti che potenzino la ricettività”.Gli fa eco il vice sindaco ed assessorealleAttività produttive, Antonio Ven-neri: “Sono orgoglioso che una ra-gazza forte e determinata comeFrancesca abbia scelto, in un mo-mento economicamente difficile, diinvestire nel nostro territorio, so-prattutto perché ho la certezza che

tale decisione non sia casuale Daquando ci siamo insediati, abbiamoproposto un tipo di politica che af-fiancasse agli investimenti privati unintervento pubblico deciso. Ciò èstato realizzato con l’inaugurazionedi nuovi spazi culturali, come la Bi-bliomediateca; con l’ampia opera dirinnovamento e miglioramento dellepiazze e delle strade; con un calen-dario di eventi che il nostro territo-rio non aveva mai conosciuto perquantità e qualità. Il nostro territo-rio va sostenuto e finanziato ed habisogno di forti sinergie tra pubblicoe privato. In quest’ottica, l’investi-mento di Francesca non può cheaiutare lo sviluppo dello stesso: avràil massimo sostegno da parte del-l’Amministrazione comunale”. Am-ministrazione che punta a potenziareil turismo nelle proprie marine, spe-cialmente attraverso il completa-mento delle infrastrutture a serviziodei residenti e dei turisti, già intra-preso con la realizzazione della “pas-seggiata”. Inoltre, sono in programmainvestimenti strategici, primariamenteal fine di condurre un’indagine sullasoddisfazione dei turisti che visitanoil territorio.

Giuseppe Aquila

Alliste: dal GFall’agriturismoFrancesca Giaccari. La galatinese vuole co-struire nella “terra bella” un’attività ricettivadove concentrare manifestazioni ed aiutare legiovani generazioni nella crescita culturale

L’Associazione di Promozione Sociale“Mauro Carratta” apre il sipario sulla7a edizione del festival della canzoned’autore made in Salento. Tutti pos-sono partecipare: autori e interpreti(ma niente covers!), cantanti solisti egruppi musicali. Nessun limite di ge-nere musicale: dal Pop al Rock,dall’Hip Hop alla Lirica. Iscrizioni entroil 9 aprile. Info su www.premiomauro-carratta.it o, in alternativa, inviare ilmateriale richiesto dal regolamentopresso la sede dell’organizzazione. Se-rata finale il 16 luglio 2011 ad Ugento,in Piazza San Vincenzo.

Premio Carratta adUgento: iscrizioni aperte

Melissano Rinasce

Michele Spennato

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attualità22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it

Adistanza di un anno è tornata a diffon-dersi la paura dell’influenza A/H1N1:nove le vittime in questo primissimoscorcio del 2011, tre quelle pugliesi. E

poi altri casi gravi sottoposti a cura, tra cuiquello del 51enne tricasino ricoverato al“San Raffaele” di Milano dall’11 gen-naio. La certezza che per lui si trattidella cosiddetta “suina” si è avutanella giornata del 18 gennaioquando i medici dell’Ospedale mi-lanese hanno comunicato ufficial-mente ai familiari i risultati delleanalisi. Stesso giorno in cui, però,ha avuto successo la prova distaccare il paziente dal polmoneartificiale e di farlo tornare a respirareautonomamente. “Pur restando complicate le condizioni enon essendo del tutto scongiurato il pericolo di vita, unpiccolissimo passo avanti è stato fatto”, ci dice la moglie,signora Antonella, contattata telefonicamente nel capoluogolombardo. Una speranza in più in questo dramma cominciatol’8 gennaio al “Panico” di Tricase: poi l’aggravarsi del qua-dro generale e tre giorni dopo il trasferimento d’urgenza (conun velivolo dell’Aeronautica partito da Brindisi con a bordopersonale ed attrezzature adeguati) al “San Raffaele”, centroche dispone dell’Ecmo (Ossigenazione Extracorporea aMembrana), apparecchiatura che consente una respirazioneextracorporea lasciando a riposo i polmoni colpiti dapolmonite. “Devo ringraziare il Primario di Rianimazionedell’Ospedale di Tricase, il dr Roberto Romanello, che si èprodigato per il trasferimento”, precisa la signoraAntonella.Per lei, tanto dolore ma non solo: anche l’amarezza e larabbia “per quanto riportato dalla stampa in questi giorniperché non corrisponde assolutamente al vero che siamostati contagiati noi familiari e mio figlio in particolare, ilquale non è mai stato ricoverato in Ospedale a Tricase!Posso comprendere la psicosi che si sta nuovamente

facendo strada, ma siamo stati costrettia leggere ed a sentire tantecavolate!”. Ora però l’unico pensieroè la guarigione del marito: “Sì,stiamo compiendo un passettinoalla volta”, racconta la signoraAntonella, “anche i medici si sono

professati moderatamente ottimisti e mihanno riferito che risponde alle loro

sollecitazioni. Anche io, in quei pochimomenti che posso stargli accantostringendogli la mano o chiamandolo,vedo che apre gli occhi o muove le dita”.Con la signora Antonella a Milano sin dalle

primissime ore si trova anche il cognato delpaziente, il signor Bartolo, che ribadisce “larabbia per come è stato trattato il caso sui mass

media, con la maggior parte delle notizie non rispondenteal vero. E dirò di più: dall’Asl ci hanno subito contattatiperché volevano venire a casa a disinfettare tutto!Insomma, tante falsità e sentenze emesse prima del tempo:basti pensare che a noi familiari la conferma che il virussia l’H1N1 ci è stata data dai medici una settimana dopol’arrivo a Milano…”. Il signor Bartolo spiega poi ladinamica della vicenda: “Tutto è cominciato con unasemplice forma di influenza (“d’altronde in Ospedale aTricase mio cognato ci è andato con le proprie gambe…”),che però ha sottovalutato e quindi trascurato. Ma sapetecome vanno spesso queste cose: uno non si ferma certo perqualche linea di febbre e lui, da sempre gran lavoratore,continuava a recarsi per qualche ora al giorno incampagna. A tutto questo occorre aggiungere le suecondizioni generali non perfette (“mio cognato era giàprovato da alcuni anni per operazioni ad entrambi i femorie fino ad un paio d’anni fa fumava assai…”) e ben prestola situazione è precipitata. Comunque, quel che contaadesso è che stia rispondendo bene alle cure”.

Federico Scarascia

H1N1: il paziente di Tricase stameglio ma non è fuori pericolo

Nuova apertura per Ottica Mor-ciano: dopo le sedi di Tricase,Tiggiano e Castro città, se ne

aggiunge un’altra, precisamente adAndrano, in via Provinciale 166, inconcomitanza con la ricorrenza deldecennale dell’inaugurazione delprimo punto vendita a Tiggiano. Atal proposito, il titolare Massimi-liano (ottico-optometrista) e le suecollaboratrici Aurora, Angela, Ste-fania, Gabriella (ottici) ed Elena(new entry) colgono l’occasioneper ringraziare “tutta la gentileclientela. Un grazie particolare adogni singolo cittadino di Tiggianoper la fiducia ancora oggi dimo-strataci. La nostra crescita è stataresa possibile grazie alla profondaconoscenza delle più recenti tecno-logie costruttive, che ci permet-tono di proporre continue novità ingrado di offrire la migliore qualitàdi visione possibile. La cura dellavista”, aggiungono i responsabilidi Ottica Morciano, “è una delle re-sponsabilità più importanti che as-sumiamo verso noi stessi. Oltreall’aspetto tecnico parte tecnica,siamo molto attenti nel consigliareanche a quella estetica riguardantela scelta delle montature, dalle piùbizzarre ai marchi più noti, esclusi-visti in zona del marchio “Cho-pard”. Per noi”, concludonoMassimiliano e le sue collabora-trici, “sarà sempre motivo di orgo-glio mettere il nostro servizio avostra completa disposizione!”.

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10 annie nuova

aperturaad Andrano

La moglie. “Arrabbiati per come il caso è stato trattato dai media”

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dai Comuni 22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011ilgallo.it6

Restaurare un edificio storico vuol dire ancherenderlo agibile ed accessibile a persone diver-samente abili. Nel restauro della casa natale delfilosofo Giulio Cesare Vanini (via Roma,

Taurisano), ad esempio, si è dovuto ricavare il ba-gnetto “accessibile” da un ampio sottoscala, origina-riamente usato come granaio, comunicante tramite unabotola con il pianerottolo posto tra le due rampe discale che conducono al piano superiore. Incaricatodella direzione lavori di quell’intervento, mi chiesi, giàal primo sopralluogo, se si poteva completare l’inter-vento di restauro senza che di quel granaio rimanessetraccia. “Ingegnè, non cominciamo a farci di questiproblemi, che se no i lavori non li finiamo nei terminiprevisti!”, chiosarono unanimi le maestranze coinvolte!Che amarezza: un segno della storia, una testimonianzadi come venivano usati un tempo gli spazi domestici,una traccia tangibile di costumi ed usanze del passato,qualcosa che potrebbe essere oggetto di studio da partedi artisti, architetti, storici, sociologi… e che potrebbepersino, opportunamente valorizzata, costituire un’at-trazione turistica, considerata “un problema”, un in-tralcio ai lavori! “Ingegnè: sarà un casino portarla anuovo! Non ne vale la pena! Lascia perdere, mattonia-mola e via!”. Non era prevista una voce di capitolatoper il “restauro” di quella botola; ed il suo portello sipresentava piuttosto malconcio: costruito artigianal-mente qualche secolo fa in legno d’ulivo, incardinatosu di un telaio che presentava uno dei quattro lati com-pletamente degradato; i chiodi a sezione quadrata e lecerniere a fimmineddha in ferro battuto arrugginiti, laserratura lignea, bloccata. Che amarezza quando, tor-nato sul cantiere un giorno, trovai il pianerottolo com-pletamente mattonato! “Vabbè, ingegnè, non tipreoccupare che tanto si può fare ancora! Al limite ilportello restaurato lo appendiamo al muro là vicino amo’ di quadro con una targhetta sotto!”. Non insistetti,ma sapevo, ne ero certo, che quella botola sarebbe tor-nata, presto o tardi, al suo posto! Se anche solo una per-sona comprende il valore di qualcosa, quella persona,chiunque essa sia (… potrebbe anche essere chi

legge!), ha il dovere di fare il possibile per preservarequel valore! Insistendo caparbiamente ho trovato ilmodo (e i soldi) per far restaurare il portello; poi, dopoquattro anni di telefonate, di accordi disattesi e rinno-vati, finalmente mi ritrovo lì, su quel pianerottolo, as-sieme ad un artigiano, a scalpellare quel marmo sulpavimento che era divenuto la tomba di una memoria.“Ingegnè: ma siamo sicuri di voler aprire una buca pro-prio qui?”. Non stiamo “aprendo una buca”, stiamo ri-portando in vita qualcosa che sotto questo marmo erastato sepolto! “Ma chi te la fa fare, ingegnè: a stare quiin mezzo alla polvere… e, per giunta, gratis!”. Prestoavrò anch’io il mio lauto compenso: a lavori ultimatiporterò qui le mie bambine e farò vedere loro questabenedetta botola; spiegherò loro a cosa serviva, comeveniva usata e come fu costruita. Spiegherò loro cheun tempo prima di infiggere un chiodo, quel chiodo bi-sognava costruirselo martellando sull’incudine untozzo di ferro arroventato alla fucina. Spiegherò loroche i nostri antenati facevano i loro bisogni al freddonel giardino e conservavano il grano nel punto menoumido della casa, in una sorta di serbatoio intonacato abraccia con la conza - malta di tufina e calce prodottacocendo pietre nella carcara (fornace) - serbatoio rica-vato in un sottoscala, lontano dalle pareti perimetralispesso inumidite dalla condensa... E dirò loro ancheche qualche giovane intelligente, invece di fare il di-soccupato o l’emigrante, potrebbe raccontare questecose per mestiere, creando ricchezza in questo nostromeraviglioso Villaggio Turistico Permanente che è ilSalento! Le mie bimbe mediteranno e, crescendo, forseun giorno capiranno che la ricchezza, quella vera, stanel saperla riconoscere e custodirla; capiranno il va-lore del conservare ciò che, con dignità, rievoca pezzidi civiltà remote; il valore che, a dispetto di quanto siacostato rimetterle insieme, hanno “quattro tavole dilegno marcio” messe lì a costituire la botola di un vec-chio granaio, un granaio che non potrà mai più conser-vare grano, ma che (finché lo lasceremo!) rimarràostinatamente lì a conservare valori… ed opportunità!

Antonio Santoro

La Casa di Vanini. In un vecchio sottoscala un granaio di valori… ed opportunità

Taurisano tra restauro e accessibilità

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il restauro22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 7

Nuova iniziativa del “Don Tonino Bello” di Tri-case (insieme all’assessorato alla Cultura deiComuni di Tricase ed Alessano) per non di-

menticare l’orrore dei campi di sterminio, dandol’opportunità alle nuove generazioni di vivere espe-rienze di cittadinanza attiva ed educazione alla lega-lità ed al fine di promuovere sentimenti di ospitalitàe di rispetto per ogni uomo, superando l’appartenenzapolitica, razziale e religiosa. Il Professionale “DonTonino Bello” propone così la terza edizione di “Dia-loghi della Memoria” che prevede due appuntamentipresso la Sala del Trono di Palazzo Gallone. L’ini-ziativa, che vedrà coinvolte le scuole del territorio, èpatrocinata dai Comuni di Tricase, Alessano, Cor-sano, S. Cesarea e Nardò (già partners nelle prece-denti edizioni) e si svolgerà in collaborazione con

l’Archivio di Stato, i Presìdi del Libro di Casarano,l’Associazione Pro Murales Ebraici di Santa Mariaal Bagno (Nardò), la Società di Storia Patria Sez. diTricase. Il via martedì 25 gennaio, alle 18,30, conl’introduzione di Vito Antonio Leuzzi dell’IPSAIC(Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo edell'Italia Contemporanea) su “Le leggi razziali”; poil’incontro con gli autori Josè Mottola (“Gente diRazza”) e Cristina Martinelli (“Tra il Don e il Ser-chio”). Spazio quindi alla testimonianza di CosimoBandiello (reduce della “campagna” di Russia) cheprecederà l’incontro con i ragazzi. Previsti intermezzimusicali con gli allievi del “Don Tonino Bello”, delComprensivo di via Apulia e di quello del “DanteAlighieri”. Martedì 8 febbraio, dalle 18,30, dopol’introduzione di Carlo Pisacane (APME Nardò),

l’incontro con l’autore Gilberto Salmoni, deportatonei lager nazisti italiani e d’oltralpe, e la testimo-nianza diAlan Stier (figlio di un deportato “aiutato”dalla gente di S. Cesarea). Intermezzi musicali a curadel M° Luigi Nicolardi (Pianoforte) e letture di Do-nato Chiarello della Compagnia teatrale “La Calan-dra”. “Anche quest’anno il Don Tonino Bello”,spiega la dirigenteAnna Lena Manca, “continua ilpercorso rivolto a promuovere l’educazione dei gio-vani all’esercizio del ricordo per non dimenticarel’orrore dei campi di sterminio. Si vuole offrireun’emozione autentica e un’esperienza concreta,certi che, solo in questo modo, si possano coltivaresentimenti di ospitalità e di rispetto per ogni uomosuperando steccati di appartenenza politica, razzialee religiosa”.

Tricase: riprendono iDialoghi della MemoriaA Palazzo Gallone. Iniziativa del “Don Tonino Bello”con il coinvolgimento delle scuole del territorio

LaGiunta Comunale di Tricase,con deliberazione del17/12/2010 avente per og-

getto “Telestreet. Laboratorio UrbanoBollenti Spiriti. Delocalizzazione in-tervento presso l’edificio di via Mi-cetti”, ha adottato questo atto,comprensivo di un finanziamento dicirca 35mila euro (fondi CIPE), per lasistemazione dei locali posti al primopiano dell’immobile comunale di viaMicetti. L’obiettivo è quello di riuscirea completare l’intervento su tutto

l’immobile ed attivare il piano di poli-tiche giovanili nell’ambito del pro-getto “Telestreet: Laboratorio UrbanoBollenti Spiriti”. Dunque si arricchi-sce la somma utile (264mila euro confondi P.R.U.S.S.T. “Turismo nel Sa-lento” erano stati approvati con un’al-tra delibera, lo scorso agosto), per lariqualificazione e rifunzionalizzazionedell’intero immobile di via Micetti,destinato a sede della Biblioteca Co-munale e dell’Archivio Storico Comu-nale e dell’Acait. “Abbiamo posto un

significativo e credo ormai definitivotassello al progetto di trasferimentodella Biblioteca Comunale e dei ser-vizi annessi presso l’immobile di viaMicetti”, dichiara con soddisfazionel’assessore alla Cultura ed alle Politi-che Giovanili, Nunzio Dell’Abate,“inizia così a prendere consistenzaun atto di indirizzo politico che por-terà, ci auguriamo prima del pros-simo autunno, alla costituzione di unimportante contenitore informativo-culturale per la nostra città”.

Telestreet, laboratorio per i giovaniTricase. Dal CIPE altri soldi per l’edificio di via Micetti: ora sono disponibili 300mila euro

NunzioDell’Abate

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L’Ufficio Tributi del Comune diBotrugno ha fatto perveniread ogni famiglia del paese unsollecito di pagamento per

l’ICI (esclusa la prima casa, che nonprevede il pagamento della tassa) epoco importa se la tassa fosse stataregolarmente pagata. E nel casoqualcuno non avesse capito bene,alla stessa famiglia è arrivato il sol-lecito per la stessa abitazione addi-rittura a più componenti! C’è poianche chi lamenta di aver ricevutol’intimazione di pagamento per unacasa venduta da anni, con l’ag-giunta che “Il pagamento dell’im-posta complessivamente liquidatadeve essere effettuato mediante versa-mento su CC postale (…) entro 60giorni dalla notifica del presente atto.Trascorso infruttuosamente tale ter-mine, le somme sopra liquidate sa-ranno rimosse coattivamentemediante ruolo o procedimento esecu-tivo”. Vi lasciamo immaginare lo sgo-mento e la rabbia in tutte quellefamiglie che nei termini della scadenzaavevano regolarmente pagato la lorotassa. Lo Stato taglia i finanziamenti aiComuni e questi ultimi si arrangianocome possono. Come diceva qualcuno,a pensar male si fa peccato ma spesso cisi azzecca. Per questo abbiamo subitochiesto spiegazioni al sindaco MauroLeucci, al quale, sicuramente, negli ul-timi giorni saranno fischiate le orec-chie: “Come previsto dallanormativa”, spiega il primo cittadinobotrugnese, “abbiamo provveduto adelle verifiche sulla correttezza dei

versamenti ICI e perfare questo ci siamo ri-volti ad un’azienda

esterna che facesse da supporto al-l’Ufficio Tributi. Quest’azienda nonha però trovato una banca dati ag-giornata riguardo i tributi comunaliperché la ditta che se ne occupava dal1997 nel frattempo è fallita e non ci hafornito l’aggiornamento della situa-zione sui pagamenti effettuati. Perquesto l’azienda subentrata ha incon-trato la necessità di dover ricostruiretutta la situazione partendo dalle de-nunce presentate dal 1993 dai cittadinie dalle visure catastali. I tempi peròerano ristretti e per non far cadere inprescrizione tutto ciò che riguarda il

2005, non sono stati effettuati ulte-riori accertamenti”. Resta il dubbio

tuttavia che i solleciti siano stati in-viati a pioggia a tutti, senza alcun crite-

rio. Addirittura a chi ha l’usufruttodell’abitazione del figlio, andato viadal paese per motivi di lavoro, èstata recapitato un doppio sollecito;uno all’intestatario ed uno ai genitori!Come minino l’operazione è statacondotta a casaccio. “Probabilmente

è così”, ammette Leucci, “ma que-sta è solo una prima fase che ser-virà per mettere un po’ d’ordine e

creare finalmente una banca dati di ri-ferimento. Diciamo che non avendoriferimenti precisi, chi ha ricevutol’incarico non ha voluto correre il ri-schio di non recuperare quei soldi cheeffettivamente non sono stati versati,inviando qualche avviso in più piutto-sto che qualcuno in meno”. Ma co-stringere ad un ricorso chi ha giàpagato, così come riportato sui solleciti,con relative perdite di tempo e spesevive, sarebbe un’autentica beffa: al-meno questo sarebbe da evitare. “No,questo non avverrà”, garantisce il Sin-daco, “anzi colgo l’occasione per av-vertire tutti che basterà recarsi pressol’apposito sportello nella sede munici-pale. Nessun ricorso e nessuna spesa”.Il primo cittadino è stato chiaro: nessunricorso in bollo né Raccomandata conRicevuta di Ritorno; ai cittadini basteràrecarsi al Comune e presentare le rice-vute che attestano l’avvenuto paga-mento per regolarizzare la propriaposizione.

Giuseppe Cerfeda

Botrugno: solleciti a pioggiaCartelle pazze. Ad ogni famiglia del paese un sollecito di pagamentoper l’ICI. E poco importa se la tassa fosse stata regolarmente pagata

IL SINDACO MAURO LEUCCI“Non sarà necessario farericorso. Basterà portare inComune le ricevute di avve-nuto pagamento”

IGiovani Democratici di Leccehanno protocollato a Palazzo Ca-rafa la richiesta d’intitolazione di

una strada od una piazza, in città, aPeppino Impastato, a 63 anni dallanascita (5 gennaio 1948) ed uccisodalla mafia a Cinisi il 9 maggio del1978. “Un gesto simbolico ma im-portante”, afferma Diego Dantes, deiGD Leccesi, “perché è sempre impor-tante ribadire con forza e convin-zione che la mafia esiste, ancora, e vacombattuta. Ed è nel silenzio delleistituzioni, delle organizzazioni poli-tiche, delle associazioni ed, infine,dei cittadini che trova la sua forza.Quindi noi riteniamo importante l’in-titolazione di una strada o di unapiazza a Peppino Impastato ed al suocoraggio perché significherebbe trac-ciare un punto, se pur minimo, a fa-vore della legalità e contrario allamafia oltre che dare riconoscimentoformale al grandissimo lavoro delgiovane siciliano, nonostante le dif-ficoltà, per il nostro territorio e perl’Italia intera contro la violenza delleorganizzazioni criminali e per la di-fesa della legalità e del bene co-mune”. Aggiunge Emilio Micocci,sempre dei GD: “E’ sempre necessariotenere alta la guardia, mobilitare lecoscienze e rendere evidente, anchein questa parte del Paese, la volontàdi liberarsi dalla mentalità mafiosa”.E il sindaco Paolo Perrone ha giàdetto si alla proposta dei GD: “Nes-suna preclusione di tipo ideologico,Impastato è un uomo che ha tra-scorso tutta la vita a lot-tare contro la mafiapagando a caro prezzole sue denunce. Meritadi essere ricordatodalla città di Lecce”

Lecce: una via perPeppino Impastato

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Egregio Signor Sindaco, mi sono deciso ad in-dirizzarLe questa lettera dopo lunga medita-zione. Abbandono a malincuore lo stato diquiescenza che mi ero imposto da quando,

qualche mese fa, ho abbandonato tutti gli incarichi dipartito, nauseato da una politica sempre più autore-ferenziale e sempre meno attenta ai problemi del no-stro tempo. Ma, ci si può pure dimettere dai partitinon certo dall’essere cittadino e, ancor più, membrodi una Comunità. Ed è proprio in questa veste che Lescrivo per segnalarLe alcune situazioni di degrado edabbandono in cui versa il rione di Caprarica. Vede,caro Sindaco, se è vero che oggi è difficile, almenourbanisticamente, distinguere il capoluogo dai rioni,in quanto il territorio di Tricase, ad eccezione dellemarine e delle due frazioni, è diventato un tuttuno, èaltrettanto vero che le politiche della Sua Ammini-strazione sembrano aver dimenticato totalmente Ca-prarica. Questa parte di territorio ed i suoi abitantisembrano dimenticati da Dio e dagli uomini. Ne ab-biamo avuto prova alcune settimane fà quando PiazzaS. Andrea è diventata una discarica a cielo aperto.Come ogni anno, anche quest’anno il 30 novembreed il 24 dicembre nella nostra Piazza si è celebrato ilrito dell’accensione della focareddha. Una bella e si-gnificativa tradizione che affonda le sue radici nellanotte dei tempi. Solo che, da qualche tempo, il falònon viene più innalzato accatastando rami secchi ofascine di ulivo rivenienti dalla potatura degli alberi,ma accumulando materiale di risulta e spazzatura, ri-veniente da tutto il territorio comunale e che quoti-dianamente viene riversata in Piazza. Mi creda,quando dico spazzatura non esagero: ci è capitato divedere operatori ecologici intenti a scaricare rifiuti!E’ormai consuetudine, anche per gli operatori di alcuneditte che curano il verde pubblico per conto del-l’Amministrazione Comunale, sversare in Piazza ma-teriale di risulta di ogni genere. E quando un solertecittadino ha rimproverato uno di questi operatori, siè sentito rispondere che egli era stato autorizzato a

scaricare quei rifiuti da alcuni amministratori. Sa-rebbe interessante, qualora ciò risponda al vero, co-noscere il nome dell’amministratore che ha“autorizzato” la commissione di un reato ambientale!Ancora, lungo le strade del rione è totalmente scom-parsa la segnaletica orizzontale. Le basterà fare unapasseggiata lungo via Peano, via Menotti, via CarloAlberto, via Vittorio Emanuele, via Caduti sul La-voro, via Mazzini, via Tommaseo, ecc., e si renderàconto che gli “Stop” non sono più segnalati, le striscepedonali totalmente scomparse. Eppure, alcune diqueste strade, specialmente negli orari di entrata e diuscita delle scuole, risultano intensamente trafficate.Sembra quasi che la segnaletica, anche in punti og-gettivamente pericolosi, sia diventata un optional.Dobbiamo aspettare che succeda qualche grave di-sgrazia per porre rimedio? Ma la situazione forse piùgrave riguarda il servizio di consegna della corri-

spondenza: da ormai alcuni mesi a Caprarica laposta non viene più recapitata regolarmente, masolo saltuariamente alcuni giorni al mese. Peraltro,nelle rare volte in cui viene consegnata si registranoerrori nella destinazione. Per cui sono i cittadini stessiche provvedono a recapitare correttamente la posta.E siccome per posta non viaggiano solo biglietti diauguri, ma anche documenti importanti, non c’è bi-sogno di molta fantasia per rendersi conto del disagioche tutto ciò comporta. Inoltre, caro Sindaco, mi sem-bra opportuno portare a Sua conoscenza che quandoi cittadini si presentano presso l’Ufficio Postale diTricase Centro per chiedere spiegazioni o per ritirareda soli la propria corrispondenza si scontrano conl’insolenza di “pseudo responsabili di chissà cosa”che, anziché chiedere scusa e provvedere a risolvereil disservizio, addirittura rivolgono ai malcapitatiutenti offese ed improperi, riversando su di loro leproprie insoddisfazioni lavorative. Come dire: aldanno, la beffa! Potrei continuare. Mi fermo. Non honessuna voglia di polemizzare. Ho solo l’esigenza difarLe conoscere, come già detto, la situazione di de-grado in cui versa una parte di territorio di Tricase e,di conseguenza, di suoi concittadini. Vede SignorSindaco, so bene, per esserci passato, quanto difficilesia amministrare una cittadina “complicata” comeTricase e mi rendo perfettamente conto che questocompito Le è reso ancora più arduo dalla politicascellerata di un governo nazionale che vessa quoti-dianamente gli Enti locali e considera il Mezzogiornouna palla al piede. Ma, ciò che Le si chiede non è infondo la luna, solo un po’di attenzione ai problemi edalle difficoltà dei cittadini. Una maggiore cura del ter-ritorio. Una politica orientata a difendere i diritti deisuoi concittadini, piuttosto che finalizzata esclusiva-mente alla conservazione della propria porzione dipotere. In fondo, non erano questi gli impegni cheLei e la sua maggioranza avevate preso in campagnaelettorale e ribadito all’indomani delle elezioni?

R. Cosimo Musio

Tricase: “Caprarica abbandonata”Lettera aperta al Sindaco. Piazza Sant’Andrea è diventata una discarica a cielo aperto e daalcuni mesi la posta non viene più recapitata regolarmente, ma solo alcuni giorni al mese

Quando un solerte cittadinoha rimproverato uno degli

operatori, si è sentitorispondere che egli era

stato autorizzato dagliamministratori

a scaricarequei rifiuti

““

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Iltricasino Salvatore Cacciatore, me-dico pediatra con la passione per lapittura, sarà uno dei sei artisti euro-

pei protagonisti dal 22 gennaio e fino al9 settembre di “Sei Mostre a Strade d’Eu-ropa”, curata dallo storico d’arte e criticodel quotidiano “Libero”, Carlo Franza, chesi terrà a Berlino. Il progetto è locato inun edificio neogotico, già nobile scuoladi grafica, con cent’anni di storia allespalle, a ridosso del più lungo tratto su-perstite dell’ex Muro di Berlino, nel quar-tiere di Freidrichshain, la zona piùmovimentata della città, ricca di art cafè,locali, negozi di abiti vintage, antiqua-riato, musica ed altro. “Terrestrità” è ilnome della sezione dell’artista tricasino.Così scrive Carlo Franza di Salvatore Cac-ciatore: “La sua presenza pittorica ha con-trassegni precisi, indipendenzacompositiva e nostalgia amorosa di me-morie e natura. Così, attraverso un letto,eppure intenso cammino, il suo lavoro ar-tistico ha acquisito una certezza e unapersuasione anche interiore che si è ve-nuta scavando intorno alla sua terra, ilSalento. Egli ha trovato spunto nella cam-pagna del Capo di Leuca, nelle case bian-che e appartate, nei paesi scavati tra ilrosso della terra e il poco verde cherompe la campagna, tra la terra che di-scende a gradoni verso il mare tricasino.Si è reso testimone visibile di come i co-lori della terra natale siano inconfondibilie brillanti, resi anche in forma pastosa edopulenta, quasi a significarne l’animadella terra rappresentata, dalle docilicontrade abbandonate, alla luce violentadel sud assetato d’acque, dei giardiniprofumati, delle piante frequenti invaseda magiche frescure e da odori di mu-schio e di resine, del silenzio dei pome-riggi assolati che coprono i paesicalcinati e le vastità notturne abitate dalcanto dei grilli e dalle brezze. Per tuttoquesto il colore si distende a tocchi,quasi nervoso e sicuro ma pieno di magiae turbamento. (…). Il paesaggio di Salva-tore Cacciatore è una natura aperta che siscava sulla tela continuamente; è il pre-sentimento, certo, di una geografia natu-rale che si incornicia nell’occhio”.

“Terrestrità”: il Salento sulle“Strade d’Europa”

Una passione smodata per la mu-sica, la sana testardaggine di chilavora tra i campi ed un estro

tutto particolare: sono le peculiarità diGigi Pepe, di Taurisano, che si esaltaquando di mezzo c’è la pizzica. Ora,con tantissimi sacrifici, è riuscitoanche ad incidere un cd, che guardacaso si intitola “Pizzica te lu Pepe”.Racconta Gigi: “Studiare la pizzica efarla conoscere è per un salentino ve-race un piacere non piccolo. Già dabambino ho avuto quelle cognizionisufficienti per compiere questo la-voro: infatti i miei genitori, gli zii edi nonni erano suonatori di pizzica.Non ho “disturbato” gli addetti ai la-vori, ho solo seguito il mio cuore e lagente comune, gli anziani, coloro checome me hanno vissuto la pizzicadalla nascita, gente che sa quello chedice, che conosce quello che canta,che ha vissuto le vecchie storie. Sono

queste le carte che arredano il mio“tavolo” di studio e di lavoro. Conquesto lavoro”, spiega ancora l’artistataurisanese, “voglio rendere tutti par-tecipi delle nostre scoperte. Con lamusica, con i nostri canti, con la“Pizzica te lu Pepe”, anche se nondico tutto, dico quel poco che bastaper mettere in luce la musica di que-sto nostro splendido Salento”.

IlPiano di riorganizzazione sco-lastica non ci sarà: lo ha decisola Regione Puglia che ha

espresso parere negativo alla propo-sta di modificare il quadro scolasticocittadino confermando l’assetto del2010/2011. Su coordinamento del-l’assessore alla Pubblica Istruzionedel Comune di Tricase, VincenzoErrico, era stata formulata una pro-posta che prevedeva: il manteni-mento dell’Istituto Comprensivo divia Apulia, con un totale di 748alunni e comprendente la Media divia Bissolati, l’Elementare e la Mediadi via Apulia; una Direzione Didat-tica (Scuole Primarie) in via R. Ca-puto, con 884 alunni e comprendentele Elementari di via R. Caputo e viaT. D’Aquino, la Materna di via F.Gioia, l’Elementare e la Materna diLucugnano e l’Elementare e la Ma-terna di Depressa; una Scuola secon-

daria di 1° grado con 530 alunni ecomprendente le Medie G. Pascoli, T.D’Aquino e di Lucugnano. Va dettoche i Consigli d’Istituto di 1° Polo(via Apulia) e 3° Polo (G. Pascoli)avevano proposto il mantenimentodell’attuale assetto mentre il 2° Polo(D. Alighieri), in linea con l’Ammi-nistrazione Comunale, consideraval’esperienza degli Istituti Compren-sivi inefficace con una frammenta-rietà dell’offerta formativa econseguenti flussi migratori deglialunni tra Istituti e conflittualità traquesti. La particolare configurazione

territoriale, con due frazioni staccatea Depressa e Lucugnano, nonavrebbe reso attuabile una vera e pro-pria continuità del percorso currico-lare. Preso atto della propostacorredata della deliberazione di no-vembre della Giunta comunale, l’Uf-ficio Scolastico Regionale (USR)pugliese ha espresso parere negativoritenendo più logico mantenere l’at-tuale assetto della rete scolastica, delresto modificata appena un anno fa.Sempre a Tricase, l’USR ha ancheaccolto l’istanza del Professionale“Don Tonino Bello” che chiedeva ilmantenimento dell’attuale assetto or-ganizzativo ritenendo “inopportunoqualunque intervento di disaggre-gazione dell’Istituto, che presentaun’offerta formativa omogenea ecoerente ed è ben dimensionato conuna popolazione scolastica di circa600 alunni”. g.c.

Tricase, scuola: restanogli Istituti ComprensiviLa bocciatura. Proposta di riorganizzazione respinta dalla Regione.No anche alla disgregazione del Professionale “Don Tonino Bello”

La Pizzica te lu PepeLa scoperta. L’artista taurisanese ha coronatoil sogno di incidere un CD tutto suo Sisvolgerà domenica 30 gen-naio, alle 19, presso la Sala

del Trono di Palazzo Gallone aTricase, il concerto organizzatoe diretta dall’Associazione diAlta Cultura Musicale “W. A. Mo-zart” di Tricase. “Come ognianno”, spiega il M° Giovanni Ca-labrese, “siamo impegnati nellagestione di un concerto che as-sorbe moltissime energie, ma cidà un impagabile riconosci-mento artistico grazie al nostropubblico che ad ogni appunta-mento riempie la sala e ci tri-buta tanto affetto. Adimostrazione della qualità del-l’offerta culturale dell’Associa-zione, sia in termini di concertiche di corsi”. Ospiti della sestaedizione saranno i maestri delMessapia Quartett (Quartetto diclarinetti) i quali delizieranno ilpubblico con musiche di Mozarttratte dal repertorio cameristicoe lirico, ma anche con brani dialtri autori. La manifestazione èpatrocinata dall’Assessorato allaCultura del Comune di Tricase.

Tricase: omaggioa Mozart

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dai Comuni22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 11

Sopra viene presentato un libro della dott.ssaLeda Schirinzi: un po’ di storia, i motivi e lefinalità per il quale è stato scritto. Al di làdella valenza letteraria dell’opera, così come

delle ideologie politiche che possano o meno carat-terizzare alcuni “sognatori”, quel che colpisce dopoaver chiacchierato un po’ con l’autrice (che tutti ri-corderanno essere stata la moglie di William In-grosso), è scoprire cosa accadeva nel salotto dellacasa del Sindaco, di “quel” Sindaco, come e su qualibasi venivano scelti i collaboratori più fidati e so-prattutto scoprire che per Casarano si andavano viavia pensando e sognando tanti bei progetti, alcuni at-tuabili, altri forse no, ma di certo tutti concepiti per ilbene della città. Che enorme contrasto con la politicadei nostri giorni! È vero: raccogliere un’eredità mo-rale così pesante lasciata dal sindaco Ingrosso èun’impresa molto ardua ed effettivamente le Ammi-nistrazioni che si sono succedute nel decennio che haseguito la sua prematura scomparsa hanno propriodato una conferma a questa teoria, riuscendo persinoad andare oltre. Di “quella” politica… non c’è piùtraccia. Le festività natalizie passate da poco ci hannodato la giusta misura dei livelli ai quali a Casarano èriuscita ad arrivare la crisi: ingorghi di auto e po-chissimi a spendere soldi, che non avrebbero mai po-tuto spendere semplicemente perché non li avevano.Al centro di una cornice così poco lusinghiera, negliultimi mesi trascorsi gli “statisti” di casa nostra sonoinvece riusciti a mettere su un teatrino dagli effettispeciali solo fino ad un certo punto inaspettati. Sic-come in questa città ci siamo ormai da anni “incep-pati” sulla questione delle biomasse ed ogni passo

quindi sembra avere un senso solo se imperniato in-torno a questo argomento, anche le ultime vicendenon potevano non prendere spunto da esso. L’asses-sore Attilio De Marco si dimette. Certo, far parte diuna Giunta che cerca di amministrare una città nonvuol poi dire essersi sposati davanti ad un prete conil Sindaco di quella città o con le sue idee. Il fattoquindi che, dopo poco più di un anno di collabora-zione, l’avv. De Marco, in quota UdC, sbatta la portaed esca dalla maggioranza, rientra in fondo nella nor-malità delle cose: differenze di vedute, magari unabella litigata ed amici più di prima. Quel che lasciainvece interdetti è l’atteggiamento del PD. Dopo oltreun decennio di Amministrazione in cui questo par-tito è stato praticamente il padrone della politica cit-tadina e dopo tutti i buoni propositi espressi in unacampagna elettorale che ha visto l’ex sindaco Remi-gio Venuti schierarsi al fianco dell’attuale, Ivan DeMasi, e cercare di convincere tutti i propri seguacidella bontà dell’operato di quel candidato, divengonoora poco spiegabili, alla gente comune (a quella chea Natale non ha speso e che sta aspettando che qual-cosa si muova per ricominciare a lavorare e quindivivere), tutti i calcoli e le manovre che stanno alla

base di una decisione. Una vicenda così eclatante cheha fatto urlare il PD alla mancanza di dialogo e di de-mocrazia all’indomani del “consiglio deserto”, mache poi porta al ritiro del proprio appoggio alla mag-gioranza e fa dimettere le incolpevoli assessore Lo-redana Torsello e Giulia Tenuzzo, ree soltanto diessere al posto giusto nel momento… sbagliato (esenza neanche valutarne l’operato). Una decisionecome al solito presa con delle dinamiche di partitopiuttosto complesse ed ai più ignote, che affermanooggi una cosa e all’indomani magari 67 membri,molti del Direttivo ed un Delegato Nazionale, se nediscostano. Certo, il motivo lo si trova sempre e nonpoteva non avere anche questa volta il profumo dellebiomasse… ma gli studi sugli impatti di queste Cen-trali sono dei numeri, dei freddi dati tecnici che noncambiano nel tempo (ed infatti sono uguali ai dati ditre anni fa). L’unica cosa che invece è cambiata è ilpunto di vista proprio del PD. Giusto nel gennaio disolo tre anni fa la posizione era accanto a Paride DeMasi, che voleva realizzare nella nostra città una veraforma di sviluppo sostenibile con tanto di riunione“riservata”, in cui veniva esposto il progetto da partedello stesso De Masi che riuscì a convertire tutti.Oggi invece si combatte con le accuse di danneggiarela natura da una parte ed incoerenza politica dall’al-tra e intanto siamo rimasti fermi quasi due mesi, ab-biamo vista azzerata la prima Giunta De Masi edabbiamo salutato l’arrivo delle nuova assessoraFrancesca Mariano, sempre in attesa che altri cal-coli politici decidano il futuro di questa città. Quantosembra invecchiato quel salotto in casa Ingrosso…

Antonio Memmi

Estate del 1982. Anno indimenticabileper i successi di un sogno mondialema anche, nel settembre successivo,

per la strage di Sabra e Chatila che tantosegnò le coscienze di tutti, in particolarmodo quelle di tutti i filo palestinesi. Inquell’anno il rione Borgo Terra di Casa-rano è più che altro un enorme cantiereche, dopo aver spazzato via un certo nu-mero di case, sta vedendo sorgere unenorme palazzone che negli anni succes-sivi verrà pure colorato di rosa, accen-tuando ancor di più la sua estraneità inquel contesto architettonico. In via Ro-solino Pilo, c’è una delle poche case cheporta dentro di sé tracce di vita vissuta;è uno studio di architettura che però,praticamente tutti i giorni che portanosino al Natale di quello stesso anno, sitrasforma in un salotto, in una sorta dipalestra culturale dove ci si incontra perdiscutere di politica, scrivere di filosofia,comporre poesie. I componenti di questa

casa, che essi stessi chiamano “la casa deisogni”, sono riusciti a passare indennidalle tentazioni del terrorismo di qualcheanno prima ed ora, tutti neo laureati diritorno dal più classico dei fuori sede,mettono in comune le proprie esperienzee sognano una Casarano diversa. E’ sicu-ramente una delle tante storie che ri-guardano giovani laureati di trent’annifa, se non fosse che quei nomi, quei ra-gazzi di quella casa, per Casarano hannopoi significato tanto: dall’architetto PPii--nnuucccciioo DDee NNuuzzzzoo alla magistrato AAnnggeellaaDDee DDoonnnnoo sino ad arrivare a WWiilllliiaamm IInn--ggrroossssoo, solo per ricordare chi non c’è più;ma poi anche LLeeddaa SScchhiirriinnzzii, GGiiaannnnii BBeellllii--ssaarriioo, GGiioovvaannnnii DD’’AAqquuiinnoo e DDoonnaattoo GGiiaann--nnuuzzzzii, senza contare tutti coloro che inquei mesi sono comunque entrati nellacasa di via Rosolino Pilo. Questo è il con-testo in cui si sviluppa il libro che prendeappunto il nome di “LLaa ccaassaa ddeeii ssooggnnii”(Carra editrice) e scritto dalla dottoressa

Leda Schirinzi. “PPiiùù cchhee uunn lliibbrroo ccoonn pprree--tteessee nnaarrrraattiivvee ddaa PPrreemmiioo SSttrreeggaa,, èè uunnaarraaccccoollttaa ddii ttuuttttii qquueeggllii ssccrriittttii ee qquueeii ddii--sseeggnnii nnaattii pprroopprriioo iinn qquueeii mmeessii ccoossìì pprroo--lliiffiiccii”, racconta l’autrice, “ssccrriittttii rriimmaassttiioorrddiinnaattaammeennttee ccoonnsseerrvvaattii ppeerr oollttrree 2200aannnnii nneellllee ccaannttiinnee ddii uunnoo ddeeii…… ssooggnnaattoorrii,,ee ddaattii ppooii aallllee ssttaammppee ppeerr dduuee mmoottiivvii iinnppaarrttiiccoollaarree:: ssaallvvaarree ii vvaalloorrii ddii qquueellllaassoorrttaa ddii ““cceennaaccoolloo ccuullttuurraallee”” ccoommee rrii--ssppeettttoo ssoopprraattttuuttttoo nneeii ccoonnffrroonnttii ddii cchhiinnoonn cc’’èè ppiiùù ee aall tteemmppoo sstteessssoo rraaccccoogglliieerreeffoonnddii ppeerr uunn’’eemmeerrggeennzzaa mmoonnddiiaallee ccoommeellaa mmeenniinnggiittee iinn BBuurrkkiinnaa FFaassoo ddii ccuuii llaassttaammppaa nnoonn aammaa ppaarrllaarree”. È da ricordareinfatti che l’intero ricavato della venditadi questo libro verrà donato all’Associa-zione “I Lions italiani contro le malattiekiller dei bambini”, comunemente indi-cata con “Mk Onlus” di cui la Schirinzi èconsigliere nazionale. “IIll tteemmppoo ppuurr--ttrrooppppoo nnoonn ccii hhaa ccoonncceessssoo ddii rreeaalliizzzzaarreettuuttttii qquueeii ssooggnnii”, conclude Leda Schi-

rinzi, “mmaa ll’’iimmppoorrttaannttee èè ssttaattoo ffaarree qquueeiissooggnnii eedd oorraa èè aallttrreettttaannttoo iimmppoorrttaannttee cchheeccoonn qquueeii ssoollddii ttaannttii bbaammbbiinnii ggiiàà ccoonnddaann--nnaattii ppoossssaannoo iinnvveeccee ccoonnttiinnuuaarree aa ssppee--rraarree”.

Casarano: Salotto Ingrosso

Che contrasto con la politica di oggiSalotto invecchiato. Sempre in attesa che altri calcoli politici decidano il futuro di Casarano

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Gallopubblicità 22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011ilgallo.it12

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ililGGaallllooInserto Salute - 22 gennaio/4 febbraio 2011 - www.ilgallo.it - [email protected]

Il nostro speciale.Dalle liste d’attesa

per le visite ospedaliereal “pericolo” influenza;

dalla necessità di una sanaalimentazione, all’igiene orale

La salute prima di tuttoDieci semplici

regole per difendere la nostra vista

Proteggiamo gli occhiIl decalogo

Piedi ben poggiatial pavimento, angolo di 90° tracosce e busto...

Davanti al computerLa posizione corretta

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Titolari di Parafarmacie sempre più arrabbiati:

“Fateci capire!”

Parafarmacie nel limboFate chiarezza

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pubblicità 22 GENNAIO/4 FEBBRAIOilgallo.it14

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salute22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 15

Liste d’attesa sempre... ingolfateLa lunga attesa. Per una visita cardiologica occorrono dai 2 mesi di Gagliano e Poggiardoai 6 mesi di Lecce; per l’Ecocardiodoppler dai 5 mesi di Nardò ai 9 mesi di Maglie!

Leliste di attesa rappresen-tano un fenomeno so-ciale comune a tutti iservizi sanitari, ed è so-

litamente percepito dai pazienti comeuna forte criticità del sistema. Unadelle ragioni che determinano il for-marsi delle liste di attesa è indubbia-mente l’inadeguata offerta rispettoalla domanda.Non è la prima volta che da queste co-lonne cerchiamo di analizzare il feno-

meno in provincia di Lecce, ma trauna riorganizzazione sanitaria e l’altrascopriamo che le cose restano esatta-mente uguali a se stesse.Per valutare quanto oggi i pazientidebbano attendere per una visitaospedaliera ci siamo rivolti diretta-mente ai Cup, i Centro unici di pre-notazione dell’Asl leccese.Direttamente nel cuore del ServizioSanitario. E son venuti fuori ancoranumeri da record.

Ovviamente per non arrecare ulteriori ritardi aitanti pazienti in attesa, ci siamo ben guardatidal prenotare il servizio ma abbiamo sempre

chiarito di volere informazioni riservandoci di pre-notare con un’eventuale altra chiamata.Il risultato? È come vederli per dav-vero: un esercito di pazienti dispera-tamente in fila. Ecografie, visiteortopediche, Tac. L’attesa assomigliaal pellegrinaggio in Terra Santa, epocadelle Crociate. Arrivare alla meta ri-chiede quasi un atto di fede. È la sanità pub-blica... Per una visita cardiologica si attende dai 2mesi di Gagliano del Capo e Poggiardo ai 6 mesi (!)

di Lecce; per l’Ecocardiodoppler dai 5 mesi diNardò alla “gestazione” necessaria se non ci sivuole muovere da Maglie, dove bisogna attendere 9

mesi! Va meglio se si necessita di una vi-sita oculistica per la quale l’attesa piùalta è a Galatina: 4 mesi. Nientemale neanche per la Tac all’ad-dome con l’eccezione negativa diLecce dove ti danno appuntamentoal tramonto dell’estate. Un’unica

consolazione: telefonando al Centro unicodi prenotazione si può trovare la soluzione migliore,anche se ci toccherà andare all’altro capo della pro-vincia o addirittura fuori.

PRESIDIOSPEDALIERI

VISITACARDIOLOGICA

ECOCARDIODOPPLER VISITA OCULISTICA TAC ADDOME ECOGRAFIAMAMMARIA

Non Disponibile Non Disponibile 2 marzo 2011(poliambulatorio) Non Disponibile Non Disponibile

CASARANO 27 aprile 2011 30 settembre 2011 23 marzo 2011 Non Disponibile 28 gennaio 2011

COPERTINO 7 luglio 2011 Non Disponibile Non Disponibile 1 marzo 2011 Non Disponibile

GAGLIANO DEL CAPO 16 marzo 2011 21 luglio 2011 25 marzo 2011(poliambulatorio) Non Disponibile Non Disponibile

GALATINA Non Disponibile Non Disponibile 6 maggio 2011 12 marzo 2011 Non Disponibile

GALLIPOLI Non Disponibile Non Disponibile 4 luglio 2011(poliambulatorio) Non Disponibile 26 gennaio 2011

LECCE 19 luglio 2011 Non Disponibile 16 marzo 2011(poliambulatorio) 7 settembre 2011 Metà aprile 2011

MAGLIE 20 maggio 2011(poliambulatorio)

5 ottobre 2011(poliambulatorio) 11 marzo 2011 Non Disponibile Non Disponibile

NARDÒ 27 aprile 2011 16 giugno 2011 3 marzo 2011 7 marzo 2011 7 aprile 2011

POGGIARDO 22 marzo 2011(poliambulatorio) Non Disponibile 16 marzo 2011

(poliambulatorio) Non Disponibile 24 gennaio 2011

TRICASE fine febbraio 2011 fine febbraio 2011 Metà maggio 2011 fine febbraio 2011 inizio ottobre 2011

Disponibilità verificata presso i rispettiviCUP nel corso di giovedì 13 gennaio

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Un esercito di pazienti sempre in fila

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CAMPI SALENTINA

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pubblicità 22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011ilgallo.it16

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salute22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 17

Cisi aspettava che l’influenzaarrivasse proprio in seguitoal periodo natalizio, in cuisi viaggia di più, ci si bacia

di più e si frequentano posti affollaticome le cene in famiglia. Le previsionidegli esperti ritengono che una signifi-cativa percentuale di casi riguarderà ilvirus H1N1, il tanto temuto responsa-bile della passata epidemia di influenzasuina; a fianco di questo, i restanti casiriguarderanno i 2 virus che si sono dif-fusi in Australia in autunno, H2N2Perth e B/Brisbane.

Per distinguere l’influenza vera epropria dalle altre forme parain-

fluenzali che colpiscono adulti e bam-bini nella stagione invernale ci si basageneralmente sull’osservazione di 3sintomi sempre presenti o quasi: esor-dio improvviso della febbre superioreai 38°; sintomi generali sistemici comedolori muscolari, senso di stanchezza edi spossatezza; presenza di sintomi re-spiratori, per esempio tosse e nasochiuso. L’influenza in genere, in unsoggetto sano, non è pericolosa e si puòmanifestare con sintomi diversi: Mal ditesta, Stanchezza, Faringite o mal digola, Tosse, Naso chiuso, Dolori mu-scolari ed articolari, Respiro affannoso,Brividi, Affaticamento, Malessere, Su-dorazione, Perdita di appetito, Nausea,Vomito, Diarrea. Ricordiamo infine cheè possibile contrarre l’influenza informa asintomatica, ossia non presen-tando alcun sintomo.

Difendiamoci dall’influenza

Il decalogo per proteggere gli occhi

Ancora “Suina”. Le previsioni degli esperti ritengono che una significativa percentuale dicasi riguarderà di nuovo l’H1N1, il virus responsabile della passata epidemia di influenza suina

I sintomi

LLaaprima cosa da fare èquella di sottoporsi rego-

larmente a una visita oculi-stica di controllo, comprensivadi esame del fondo oculare. Sesi è affetti dal diabete, da ma-lattie del sistema immunitarioo da patologie vascolari è ne-cessario recarsi da un medicooculista di fiducia almeno unavolta ogni 6 mesi.

ÈÈnecessario poi non trascurare alterazioni della vi-sione, come i lampi luminosi o l’annebbiamento

della vista: è sempre meglio fare un check-up pressouno specialista.

UUtilizzare solo occhiali da sole con filtri a norma dilegge nelle giornate più assolate, quando vi recate

al mare o in montagna.

PPeriodicamente provate a leggere e a guardare lon-tano chiudendo un occhio alla volta. Se notate che

con un occhio vedete peggio dell’altro, soprattutto sevedete anche le righe storte, allora recatevi dal vo-stro oculista per una visita, sottoponendovi a unesame del fondo oculare.

SSe avete gli occhi rossi non mettete colliri senzaaver prima consultato il vostro oculista, a meno

che non si tratti di lacrime artificiali.

QQuando siete alla guida o state di fronte alloschermo utilizzate gli occhiali che vi ha prescritto

l’oculista.

MMangiate tutti i giorni frutta everdura fresca: l’apporto vita-

minico è importante perprevenire gravi malattiecome la degenerazione ma-

culare legata all’età. Inol-tre, bevete perlomeno un

litro di acqua al giorno: oltrea far bene a tutto il corpo anche

“l’occhio vuole la sua parte”. Potretecosì rendere più difficile la comparsa di corpi

mobili vitreali (le cosiddette mosche volanti).

AAttenzione a cosa entra negli occhi: polveri, truccoe detersivi sono agenti che determinano infiam-

mazione ed arrossamento e, talvolta, abrasione eustione della cornea (la superficie oculare traspa-rente). Nel caso in cui avvenga il contatto con una diqueste sostanze e si manifesti irritazione degli occhi,recatevi dall’oculista prima di iniziare una terapia.

LLeelenti a contatto non vanno portate di solito perpiù di 6-8 ore al giorno, ma la durata è varia-

bile perché dipende dalla capacità di ogni occhio disopportarle. Comunque, per pulire e disinfettare lelenti vanno sempre utilizzati dei liquidi specifici. Inpresenza di arrossamento oculare, dolore e/o secre-zione dovete sospenderne l’uso fino a nuova indica-zione dell’oculista: potreste incorrere incomplicazioni.

NNon fate mai uso dei cosiddetti “rimedi fai-da-te”(tipo gli impacchi caldi): generalmente contribui-

scono soltanto a peggiorare i problemi.

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salute22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011

Per ottenere dimagrimenti duraturi, anche senon velocissimi, più che ridurre momenta-neamente le quantità di cibo dovremmo ap-portare delle sostituzioni, benefiche e

definitive, alle nostre abitudini alimentari. In realtà,negli anni acquisiamo abitudini e facciamo entrarenella quotidianità alimenti che alla lunga causano di-sturbi intestinali, squilibri metabolici e aumento dipeso e che, dunque, sarebbe meglio sostituire conaltri che apportino benefici. Lo zucchero, ad esem-pio, utilizzato quotidianamente per dolcificare tuttele bevande, crea non pochi problemi di gonfiore ad-dominale e di linea causando attacchi di fame e nu-trendo la flora batterica intestinale dannosa. Ci sonomolte alternative: tra i dolcificanti naturali il più co-nosciuto è il fruttosio, ma c’è anche il sorbitoloestratto dalle bacche di una pianta, ossia, il sorbo e imalti. Uno dei meno conosciuti è il malto dei cerealiche deriva dalla fermentazione di mais, riso, miglio,farro e orzo. Quello d’orzo ha una consistenza simileal miele, è meno dolce dello zucchero ma contienepiù calcio e più proteine. Gli zuccheri contenuti inquesti malti, hanno un indice glicemico molto piùbasso dello zucchero e ciò li rende più adatti alla per-dita di peso poiché, rilasciano amido in molto lentoed evitano attacchi di fame. Gli amidi di cereali, inol-tre, contengono magnesio che è utile nel caso di ri-tenzione idrica, placa il desiderio di dolce ed ha circa

100 kcal in meno ri-spetto allo zucchero.Altra sostituzioneimportante è quelladella bistecca (co-munque va mangiatama con modera-zione) con i legumi

in grado di fornire pro-teine nobili evitandograssi saturi e coleste-rolo presenti nella

carne. Ceci, lenticchie e fagioli sono alimenti equili-brati contenenti i macronutrienti e le fibre, inoltre,sono in grado di tenere sotto controllo la produzioned’insulina. L’insulina, infatti, pur essendo utile per lametabolizzazione degli zuccheri, se prodotta in modoeccessivo causa accumulo adiposo e infiammazioni.Infine, i legumi regolano l’intestino poiché conten-gono molte fibre e micronutrienti come: ferro, fo-sforo, potassio e vitamine del gruppo B. A colazionemeglio sostituire i cornetti con cereali integrali, paneo fette biscottate integrali, poiché i dolci con zuccheriraffinati della colazione creano gas che, rallentano ilmetabolismo e favoriscono il sovrappeso.

Fondamentale è anche variare poiché si ha bisognodi oltre quaranta nutrienti diversi per stare bene e

non esiste un singolo alimento in grado di fornirlitutti. Per questo motivo, è necessario consumareun’ampia varietà di cibi tra cui frutta, verdura le qualihanno un ruolo importantissimo. Nella terza età èfondamentale ridurre la quantità di calorie, tuttaviasenza escludere nulla, l’alimentazione deve esseresempre varia ed equilibrata. Ad esempio, latte e deri-vati sono importanti per prevenire l’osteoporosi e leproteine per ridurre l’ipotrofia muscolare. Consumaresoprattutto legumi poveri di grassi saturi e calorie maricchi di proteine, frutta e verdura, che garantisconodi vitamine e antiossidanti.

Non solo per la linea...

L’importante è... variare

Alimentazione sana. Negli anni acquisiamo abitudini che cau-sano disturbi intestinali, squilibri metabolici e aumento di peso

Per prevenire disturbi muscolo-scheletrici è im-portante assumere una posizione corretta difronte al monitor, con piedi ben poggiati al pa-

vimento, angolo di 90 gradi tra cosce e busto,schiena diritta ben appoggiata allo schienale dellasedia nel tratto lombare, regolando l'altezza dellasedia e l'inclinazione dello schienale a circa 90gradi rispetto al pavimento. Posizionate il monitordi fronte, evitando se possibile posizioni a 45 gradiche obbligano il collo ad una posizione innaturale,e regolate lo schermo in modo che lo spigolo supe-riore sia posto leggermente più in basso della lineadegli occhi. Evitate, per quanto possibile, posturefisse per tempi prolungati, cambiate di tanto intanto la posizione, muovetevi per rilassare i muscolie praticate esercizi di stretching per collo, schiena,braccia e gambe descritti sotto.Per prevenire le irritazioni e/o la secchezza degliocchi, i mal di testa, le difficoltà di messa a fuoco,etc. è bene seguire queste semplici regole: sedersidi fronte al monitor in modo da averlo perfetta-mente perpendicolare alla propria linea visiva. Inquesto modo entrambi gli occhi vengono stimolatiallo stesso modo. Porsi ad una distanza ragionevoledallo schermo. Una buona regola è porsi a 1,5 - 2volte la diagonale dello schermo. Impostare loschermo a parametri di colore, luminosità e con-trasto in modo da renderli il più confortevoli pos-sibili. Ogni 20 - 30 minuti è bene distogliere la vistadallo schermo e spostare la propria attenzione suun oggetto posto a lunga distanza. Questo per-mette di cambiare la messa a fuoco dei nostri occhiper defaticarli. Ogni tanto è importante lubrificaregli occhi semplicemente guardando lontano dalloschermo e sbattendo le palpebre. Inoltre è benesfregare fra loro il palmo delle mani e premere suipropri occhi per qualche minuto. In questo modo imuscoli degli occhi si rilassano grazie al calore tra-smesso dalle mani. Ovviamente, nel momento in cuil'utente dovesse notare un affaticamento eccessivoo problemi persistenti, sarebbe bene rivolgersi adun oculista qualificato che potrebbe anche consi-gliare degli occhiali da indossare solo quando ci sitrova davanti al computer.

La correttaposturadavanti alcomputer

ilgallo.it 19

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salute 22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011ilgallo.it20

Fino a poche decine d’anni fa le malattie di dentie gengive progredivano indisturbate portando lamaggior parte della popolazione alla perdita deidenti. Oggi sappiamo che queste malattie pos-

sono essere evitate grazie a una corretta igiene oralequotidiana, atta ad eliminare il principale nemico deidenti, la placca batterica. Per ottenere risultati soddi-sfacenti non basta lavarsi i denti dopo ogni pasto, ma ènecessario conoscere la tecnica corretta di spazzola-mento dei denti e le modalità d'uso del filo interdentale.L'igiene orale domiciliare però non basta per eliminarecompletamente la placca batterica e il tartaro, dunquebisogna prevedere periodicamente una visita dal pro-fessionista, che provvederà ad effettuare la cosiddettaigiene orale professionale: con questa definizione sicomprendono tutte quelle manovre praticate dalprofessionista (medico dentista, odontoiatra,igienista dentale) al fine di eliminare tutti iresidui accomulatisi nel tempo

Lospazzolino da denti è lo strumento prin-cipale per l'igiene orale, è quindi fon-

damentale sceglierlo bene. Un buonspazzolino deve avere il manico diritto, una te-stina di dimensioni adeguate, che raggiunga fa-cilmente ogni parte della bocca, composta da setolesintetiche con punte arrotondate, di diametro compresotra 0,20 e 0,25 mm. Queste misure corrispondono alla ti-pologia di spazzolino indicata con la dicitura "durezzamedia". La lunghezza della testina dovrebbe essere in-torno ai 3 cm per l'adulto e di 1,5 per il bambino. Le se-tole dello spazzolino devono essere perfettamente drittee di pari lunghezza. Non appena perdono di integrità, eappaiono piegate e deformate, occorre sostituire lo spaz-zolino con uno nuovo. In genere il cambio dello spaz-zolino andrebbe effettuato ogni 2-3 mesi. I dentiandrebbero spazzolati entro 20 minuti dalla conclusionedel pasto, per evitare l'attecchimento della placca batte-

rica. La tecnica di spazzolamento dei denti è fonda-mentale, poiché se errata può portare danni piuttosto chebenefici. Lo spazzolamento in direzione sinistra-destra,che spesso si vede in televisione, è inefficace, poichétrascina la placca batterica e la deposita negli interstizidentali dove ristagna, favorendo l'insorgere di tartaro ecarie. Inoltre, tale pratica tende a distaccare la gengivadai colletti dentali producendo le recessioni gengivali,inestetiche e fastidiose in quanto aumentano la sensibi-lità al caldo e al freddo. Per una corretta igiene orale lospazzolino va sempre mosso in direzione perpendico-lare alla gengiva, e sempre dalla gengiva verso il dente.Dunque, per pulire i denti superiori il movimento dellospazzolino deve avvenire dall'alto verso il basso, con

un inclinazione di 45 gradi, per rimuovere laplacca da sotto il colletto gengivale.

Per pulire l'arcata inferiore il movi-mento corretto è dal basso verso l'alto.Questa 'operazione va ripetuta sia sulla

parte esterna della dentatura che su quella in-terna, la quale viene spesso trascurata in quantodi più difficile accesso. La pulizia della partemasticatoria dei denti posteriori va effettuataspazzolando dal dietro verso l'avanti e vice-

versa e solo successivamente con un movimentolaterale, che favorisce la pulizia degli interstizi tra identi. Non trascurate la pulizia della lingua, che va spaz-zolata delicatamente, meglio se con appositi strumenti,per rimuovere i residui di cibo ma soprattutto i micro-organismi che si annidano sulla lingua e che spessosono responsabili dell’alito cattivo. La lingua va fattasporgere verso l’esterno quanto più possibile, poi oc-corre inserire lo spazzolino o lo strumento appositoquanto più in profondità, e va estratto strofinando ener-gicamente la superficie della lingua. Questa operazionepuò provocare un fastioso stimolo di rigetto, soprattuttoperché la parte più importante da pulire è quella poste-riore. Tuttavia, è un disturbo che ci si abitua ben prestoa tollerare e che svanisce con il tempo.

Occhio all’igiene oraleIl consiglio. Una corretta igiene orale quotidiana previenemalattie di denti e gengive. Fondamentale lo spazzolino

Scelta e utilizzo dello spazzolino

Ititolari di Parafarmaciasempre più arrabbiati.Basta soffiare un po’

sul fuoco che cova dentrodi loro per far esplodereun’insopportabile insoddi-sfazione. “Non possonocontinuare a lasciarci nellimbo”, ci dice Angelo Solidoro, titolaredi una Parafarmacia a Ruffano, “non èpossibile che la politica non riesca mai adiscutere questa benedetta “legge Ga-sparri-Tommasini” e decidere una voltaper tutte che cosa ne dovrà essere dellenostre aziende, che loro hanno chiamatoParafarmacie e che danno anche lavorooltre ad avere un titolare farmacista atutti gli effetti! Perché questa realtà com-merciale, che ingrossa le casse dello Statocon tutti i contributi dei lavoratori, vienetenuta in stand by?”. Secondo Solidoro ilprocesso è frenato da poteri forti: “Dal2007 ad oggi abbiamo dovuto penare perentrare nel settore delle consegne dei far-maci e per avere delle scontistiche de-centi. Ancora adesso molte ditte non ciservono direttamente e non ci consen-tono uno sconto ai nostri clienti. Per nonparlare, poi, della famosa liberalizzazionedei farmaci di classe C. I politici devonodefinitivamente decidere quale fine citocca fare. E che abbiano le palle perfarlo, in un senso o nell’altro. Restare nellimbo per noi sarebbe solo un’eutanasia,una morte dolce e guidata”. Solidoro citiene a sottolineare un’ultima cosa: “Io,come i miei colleghi, sono un farmacistalaureato ed idoneo, regolarmente iscrittoall’Ordine dei Farmacisti della provinciadi Lecce, esattamente come coloro chehanno una Farmacia convezionata. E cometanti colleghi, vengo da 20 anni da di-pendente mai retribuito per quello che èla professione, ma solo secondo il con-tratto nazionale. Ed ora ci fanno anche di-sperdere il patrimonio professionaleacquisito negli anni”.

Il limbo delleParafarmacie

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22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011 - www.ilgallo.it - [email protected] 21

SSppoorrttDopo il prezioso pareggio nello scontro diretto

con il San Paolo Bari (ed al momento di andarein stampa con questo numero de “il Gallo” si è

giocata la gara interna con la capolista Cerignola),con il direttore generale Nunzio Dell’Abate fac-ciamo il punto della situazione in casa Tricase allaluce di un inizio d’anno altalenante. “Nel contestodi un’Eccellenza assai difficile”, dichiara il dirigenterossoblu, “la nostra si sta dimostrando una forma-zione “pazza”, capace di espugnare terreni blaso-nati e poi di perdere o pareggiare malamente fra leproprie mura contro dirette concorrenti. Occorretrovare il giusto equilibrio e vincere soprattutto nelnostro stadio per creare entusiasmo tra gli appas-sionati. La salvezza era e rimane il nostro obiettivoed allo stato mi piace vedere il bicchiere mezzopieno”. Vi muoverete ulteriormente sul mercato? “Adicembre quasi tutte le Società si sono rifondatespendendo cifre considerevoli. La politica del pre-sidente Alfredo Stefanelli è tutt’altra e mi trova per-fettamente allineato. Nel mercato invernale, tracessioni ed acquisti, ci abbiamo “guadagnato” equesto è senz’altro già una piccola vittoria”. Unavvio di stagione probabilmente oltre le attese, poiun vistoso calo fino alle dimissioni dell’allenatoreGigi Bruno, da voi respinte. “E’ vero, all’iniziosiamo andati “troppo bene” e questo ha creato false

aspettative e facili entusiasmi. Se i punti oggi in sac-coccia fossero stati spalmati per l’intero arco delcampionato, forse si sarebbero evitati inutili attriti.Sono più che fiducioso: Bruno traghetterà verso lasalvezza il nostro Tricase!”. Al di là dell’aspetto tec-nico, occorre riconoscere i meriti del presidente Ste-fanelli e dell’intera Società di consentire al calciotricasino di mantenersi nell’elite regionale. “Sonod’accordo: il presidente Stefanelli si sta spendendonon poco perché questo sogno non svanisca. Hauna passione sfrenata, ma anche lo giusto spiritoimprenditoriale per “far quadrare i conti”. Senzatrascurare l’aspetto educativo e di crescita: non acaso il nostro “goal”, in parte riuscito, è quello difar emergere i talenti nostrani ed i vari Barbieri eViola (classe ‘93), Maiolo (‘92), Rizzo e Ponzo (‘91)ne sono un esempio”. Perché questo suo ingresso in

Società nonostante un ruolo politico-amministrativoben definito? “Accettai di fare l’Assessore perché ri-tengo giusto e quasi fisiologico che ognuno, primao poi, debba impegnarsi e spendersi per la propriacittà. La medesima motivazione mi ha spinto a ri-coprire anche quest’incarico sportivo. Certo, iltempo diventa sempre più tiranno, specie da ultimoin cui ho aggiunto l’impegno non meno carico diresponsabilità di papà...”. Il calcio a Tricase è ancheun progetto sociale. “Ho assunto questo ruolo, gra-tuitamente, perché condivido con il presidente Ste-fanelli un progetto che va oltre il risultato calcistico,una sorta di contaminazione tra calcio e ambito so-ciale, scuole, anziani, disabili. Non solo partite, maanche incontri monotematici con esperti sugliaspetti positivi e degenerativi. Sono tante le idee chevogliamo sviluppare: dagli spettacoli di natura fol-kloristica all’inizio o negli intervalli delle partite, algiornalino della squadra, a una docufiction con im-magini del glorioso passato calcistico. Si è anche in-ciso un inno che accompagni l’ingresso in campodella squadra. E poi l’iniziativa “Adotta un tifoso”:un invito rivolto alle attività commerciali che po-tranno acquistare il biglietto di una partita o l’ab-bonamento e donarlo a un ragazzo, a un anziano oa persone in difficoltà”.

Federico Scarascia

Tricase: il calcio progetto socialeL’Assessore-dirigente. Dell’Abate: “Non solo partite, ma un progetto che va oltre il risultatocalcistico, una sorta di contaminazione tra calcio e ambito sociale, scuole, anziani, disabili”

foto Studio Andrea

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TTra i primi 50 che prenderanno la linea saranno sorteggiati: DUE BIGLIETTI per ilCONCERTO JAZZ DI ANDREA SABATINO QUARTET (Rosario Giuliani Guest) al TEATROILLIRIA di POGGIARDO; UNA CENA PER UNA PERSONA presso Ristorante WISH a POG-GIARDO ed una CENA PER UNA PERSONA presso la TRATTORIA VARDACELI di CASTI-GLIONE. Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”. Telefonalunedì 24 gennaio dalle ore 9. In palio anche: i BIGLIETTI per i CINEMA di GALLI-POLI e TRICASE; due consumazioni di 5 CONI GELATO presso ROXY BAr di LECCE;due aperitivi al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; Pizza e bevanda da BORGO VECCHIOa MIGGIANO; un PUPAZZO DI PALLONCINI da BALLOON SHOP a RUFFANO; un paio diocchiali per presbite offerti da Ottica Moderna di Tricase; DUE APERITIVI pressoDOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO DI EURO 50 da applicare sull’ac-quisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO TRICASE, TIGGIANOE CASTRO; una BOTTIGLIA DI VINO offerta da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE; unapizza presso il ristorante LA BELLA VITA di CARMIANO.

Al cinemaAl cinema

16,30 (domenica) - 18,30 - 20,30 - 22,30che bella giornata

Sala 1 18 - 20,15 - 22,20Vallanzasca - Gli angeli del male

Sala 2 18 - 19,30 -21animal united

Sala 3 20,05 - 21,20Vallanzasca - Gli angeli del male

Sala 4 18,15 - 20,15 - 22,15Tamara Drewe

Sala 1 16,30 (domenica)-18,30-20,30-22,30qualunquemente

Sala 2 16,30 (domenica)-18,30-20,30-22,30immaturi

Sala 3 16 (domenica) - 18 - 20,15 - 22,30Vallanzasca - Gli angeli del male

LECCE - CITY PLEX SANTA LUCIATEL. 0832/343479

in programmazione

dal 21 gennaio

GALATINA - CINEMA TARTAROTEL. 0836/568653

GALLIPOLI - CINEMA ITALIATEL. 0833/568653

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPATEL. 0833/568653

17,30 - 19,30 - 21,45che bella giornata

TRICASE - CINEMA MODERNO

TEL. 0833/568653

15,45 (sab. dom.) - 17,30:animals united (3D)19,30 - 21,45: immaturi

17,15 - 19,30 - 21,45qualunquemente

TRICASE - CINEMA PARADISOTEL. 0833/568653

NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI.NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

TROVA I GALLETTI, IL REGOLAMENTO

SURBO - THE SPACE CINEMA

TEL. 0832/254411

Sala 1 15,25 - 17,40 - 20 - 22,20che bella giornata

Sala 2 16,45 - 19,35 - 22,25Vallanzasca - Gli angeli del male

Sala 3 16,40 - 19,05 - 21,30che bella giornata

Sala 4 16,45 - 19,25 - 22,05immaturi

Sala 5 17 - 19,30 - 22che bella giornata

Sala 6 17,40 - 20 - 22,15skyline

Sala 7 20,05 - 22,30qualunquemente

Sala 8 17,30 - 19,50 - 22,10vi presento i nostri

Sala 9 16,50 - 19,15 - 21,40qualunquemente

Sala 1 16,40 (sab. dom.)-18,40-20,40-22,35che bella giornata

Sala 2 16,30 (sab. dom.)-18,30-20,30-22,30immaturi

Sala 3 20,10 - 22,30hereafter

Sala 4 16,30 (sab. dom.)-18,30-20,30-22,30vi presento i nostri

Sala 5 16,30 (sab. dom.)-18,20-20,30-22,30qualunquemente

LECCE - MULTISALA MASSIMO

TEL. 0832/307433

TRICASE - CINEMA AURORATEL. 0833/568653

17,15 - 19,30 - 21,45qualunquemente

- settegiornisabato 22 domenica 23 martedì 25 mercoledì 26 giovedì 27 venerdì 28

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VUOI ESSERE IL PROSSIMO PERSONAGGIO? CHIAMACI: 0833/545777

NOME E COGNOME:Andrea CalsolaroNATO A: GalatinaVIVI A: GalatinaSEGNO ZOD.: Cancrola prima cosa che ti salta in mentese parliamo di...MATRIMONIO: “Una bellasponsorizzazione per l’uomo e ladonna”DIO: “Bestemmia”ALCOL: “Colpa di un’amica...”SIGARETTA: “Che palle!”IL LAVORO: “Soldi”LA POLITICA: “Un incrocio”LA DONNA: “Danno”A LETTO: “Con una donna”LA PRIMA VOLTA:“Non me lo ricordo...”

IN CUCINA:“La mia mamma è insuperabile”ALLO STADIO: “Cutrofiano e Inter”IN UN INCUBO: “Cadere nel vuoto,mi spinge sempre Rosaria...”IN UN SOGNO: “... mi salva il mioamico Marcello”

Saturno in opposi-zione e Plutone inquadratura bloccanosul piano pratico. Evi-tate i progetti per ora.Solo la terza decade èfavorita da Nettuno.

Plutone in trigono eUrano in sestile favori-scono ancora moltiTori, che compatibil-mente con il loro impe-gno potrannorealizzare vari progetti.

Transiti favorevoli perla prima e seconda de-cade grazie a Giove eSaturno. La terza de-cade, invece, risultaancora bloccata daUrano in quadratura.

Plutone picchia sem-pre sulla prima de-cade: pazientate edevitate di prendere ini-ziative. Molti altri sonoancora favoriti daGiove e Urano.

Il trigono di Giove ap-pena iniziato e il sestileconcreto di Saturnopotranno darvi unamano in vari settori.Solo la terza decade ri-sulta ancora bloccatada Nettuno opposto.

La prima decade è fa-voritissima sempre daPlutone in trigono: da-tevi da fare. Molti altri,invece, devono pa-zientare a causa diUrano opposto.

Plutone frena semprela prima decade: evi-tate al momento difare progetti. Saturno,congiunto al sole,mette gli altri di frontea varie prove da supe-rare.

Plutone in sestile eUrano ancora in tri-gono vi aiutano tanto acambiare in positivoqualcosa nella vostravita, ma dovete fareanche la vostra parte.

Continua il sestile be-nefico di Saturno: cer-cate di concluderequalcosa. La terza de-cade però è semprebloccata da Urano.

Plutone rivoluziona an-cora la prima decade.Molti altri, invece,sono bloccati da Sa-turno. La terza decade,infine, è favorita an-cora da Urano.

Saturno favorisce an-cora la seconda de-cade: è il momento diagire. Molti altri sonofavoriti da Nettuno,che vi regala fantasia econcentrazione.

Il potente sestile di Plu-tone favorisce semprela prima decade: sottocon i progetti. Moltialtri, invece, sono fa-voriti da Urano eGiove.

lllloooo ddddiiiiccccoooonnnnoooo lllleeee sssstttteeeellll lllleeeedi Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.it) dal 22 gennaio al

4 febbraio 2011

sù la cresta - il personaggio

Ariete Toro Gemelli

Cancro Leone Vergine

Bilancia Scorpione Sagittario

Capricorno Acquario Pesci

tempo libero22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011 ilgallo.it 23

il calciatore

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ultima 22 GENNAIO/4 FEBBRAIO 2011ilgallo.it24