OLTRE 22000 ITALIANI over 65 a rischio eutanasia involontaria in U.K: ISTAT - Indagine sugli...

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VERSIONE PROVVISORIA “Indagine conoscitiva sulle politiche relative ai cittadini italiani residenti all'estero” Audizione del Presidente dell’Istituto nazionale di statistica Enrico Giovannini Comitato per le questioni degli italiani all'estero Senato della Repubblica Roma, 13 giugno 2011

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Stando alle stime ISTAT, nel Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del nord, vi sono OLTRE 22000 ITALIANI over 65 (10000 Uomini e 12000 donne). Questi Connazionali sono tutti a rischio di eutanasia involontaria. Fonti dati: ISTAT - Indagine sugli italiani residenti all'Estero aggiornata al 13 Giugno 2012 - (10000 Uomini e 12000 donne) http://www.Margherita-Caminita.com

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VERSIONE PROVVISORIA

“Indagine conoscitiva sulle politiche relative ai cittadini italiani residenti all'estero”

Audizione del Presidente dell’Istituto nazionale di statistica Enrico Giovannini

Comitato per le questioni degli italiani all'estero Senato della Repubblica

Roma, 13 giugno 2011

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Indice

1. Introduzione

2. La misura degli italiani residenti all'estero: un problema di non facile

soluzione

3. I dati sugli italiani residenti all'estero: le differenze tra le fonti e una

stima al 1° gennaio 2012

4. I laureati e i dottori di ricerca italiani che vivono abitualmente all’estero:

un fenomeno in crescita

5. I dottori di ricerca del 2004 e del 2006

Allegati:

1. Tavole statistiche

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1. Introduzione

La prima ondata migratoria che ha interessato il Paese dopo l’unificazione riguarda il

periodo storico che va dal XIX secolo fino al secondo dopoguerra e si compone

prevalentemente di spostamenti oltreoceano, caratterizzati da alta intensità: le cifre

oscillano tra i 135 mila espatri del 1869 e gli oltre sei milioni negli anni tra il 1871 e il

1915. La seconda ondata migratoria si realizza a partire dalla metà degli anni ’50 ed è

connotata da spostamenti di intensità relativamente minore, che hanno come

destinazione prevalente il continente europeo (Francia, Germania, Regno Unito,

Belgio, Lussemburgo, Svizzera, solo per citare i Paesi maggiori).

Solo agli inizi degli anni Settanta la tendenza del fenomeno si inverte: per la prima

volta nel 1973 si registra un saldo migratorio con l’estero negativo. Successivamente, e

fino ai giorni nostri, i trasferimenti di residenza di italiani in paesi esteri sono rimasti

ben al di sotto delle 100 mila unità annue, facendo registrare dei cambiamenti anche

riguardo al profilo del migrante, che si caratterizza, nel corso del tempo, per un livello

di istruzione e di professionalità sempre più elevati: dal 2001 al 2010 i cittadini

emigrati italiani senza alcun titolo di studio o con la sola licenza media sono scesi da

29.343 a 24.734 unità, quelli diplomati da 13.679 a 8.535 unità, mentre quelli laureati

sono cresciuti da 3.879 a 6.276 unità.

Nonostante la rilevanza del fenomeno sia dal punto di vista demo-sociale che

economico, le informazioni e i dati statistici che servono a conoscerlo a fondo rimango

scarsi, frammentari e spesso presentano disomogeneità al variare delle fonti di

riferimento. Nell’intervento che segue illustrerò le principali informazioni statistiche

disponibili sugli italiani all’estero, chiarendo di volta in volta quali sono le grandezze

ricostruibili, quali le fonti ufficiali, quali i limiti delle informazioni a disposizione. Un

approfondimento è dedicato all’emigrazione dei soggetti a elevato grado di istruzione,

sia per il peso crescente che essa sta assumendo nell’ambito del complesso dei flussi

migratori, sia per la rilevanza che ha assunto per il nostro Paese il fenomeno del Brain

Drain. Infine saranno evidenziati i principali problemi legati alle fonti dei dati disponibili

e tracciate alcune possibili soluzioni per risolvere, in prospettiva, le principali criticità

esistenti.

2. La misura degli italiani residenti all'estero: un problema di non facile soluzione

Con riferimento ai flussi migratori, l'Istat elabora annualmente i dati individuali sui

trasferimenti di residenza registrati tra i comuni italiani e quelli relativi ai movimenti da

e per l'estero. L'indagine viene condotta dal 1955 e fa riferimento soltanto alla

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popolazione residente. Questa rilevazione fornisce la base informativa per tutte le

analisi sui flussi migratori interni e con l'estero e permette di conoscere l'intensità e la

direzione dei flussi, nonché le principali caratteristiche socio-demografiche di coloro

che trasferiscono la propria residenza. La rilevazione si basa su un modello (APR/4) che

riporta le principali notizie sulle persone che trasferiscono la residenza, tra cui: sesso,

data di nascita, comune o stato estero di nascita, stato civile, titolo di studio,

condizione professionale, posizione nella professione, settore di attività economica,

cittadinanza.

Come mostrato nella tavola 1, che descrive l’evoluzione dei flussi migratori con l’estero

dei cittadini italiani dal 1991 al 2010, dal 1991-95 al 2006-2010 gli espatri scendono da

oltre 250 mila a poco più di 200 mila, mentre i rimpatri passano da oltre 235 mila a

circa 164 mila. Nel complesso del periodo in esame si evince un saldo migratorio con

l’estero negativo nella misura di 112 mila unità.

Nel tempo la dimensione e distribuzione dei flussi rispetto alla ripartizione geografica

di partenza si è sensibilmente modificata e attualmente, a differenza del passato, è il

Nord ad essere l’area più interessata dall’emigrazione. In particolare, la percentuale di

emigrati dal Nord passa dal 25,8% della prima metà degli anni ’90 al 53,9% del 2010,

mentre la percentuale di italiani in uscita dal Mezzogiorno scende dal 60,7% al 27,3%.

Sul lato dei rimpatri, a metà degli anni ’90 la maggiore incidenza di questi ultimi si

rilevava in egual misura per le regioni del Nord e per quelle del Mezzogiorno (circa il

39% per ciascuna area). Negli ultimi anni, tuttavia, l’incidenza dei rientri è per il Nord

aumentata al 45%, mentre per il meridione è rimasta, pur tra alterne fasi, intorno al

38%.

Accanto alle difficoltà di misurare i flussi migratori, si aggiungono rilevanti problemi

rispetto alla valutazione corretta dell’ammontare (stock) di cittadini italiani emigrati

all’estero, la quale si basa sulle informazioni che provengono dai registri anagrafici e

consolari, registri che, da lungo tempo, presentano problemi di qualità. In particolare,

le fonti statistiche e amministrative attualmente disponibili per le informazioni sullo

stock dei cittadini all’estero sono:

- l’archivio delle Anagrafi consolari (titolarità Ministero Affari Esteri);

- l’archivio centrale dell’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (AIRE) (titolarità Ministero dell’Interno);

- la rilevazione degli italiani all’estero al 21 marzo 2003 (titolarità Ministero Affari Esteri, in collaborazione con l’Istat).

Nessuna di queste fonti, che nascono per assolvere a funzionalità amministrative e non

di informazione statistica, presenta le necessarie caratteristiche di esaustività, qualità e

completezza delle informazioni. Inoltre, dati gli scopi per cui sono state sviluppate,

esse registrano solo i cittadini italiani che si trasferiscono all’estero per un periodo

superiore ai dodici mesi, che si definiscono “cittadini italiani residenti all’estero” a

differenza dei “cittadini temporaneamente presenti all’estero”, cioè coloro i quali

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risiedono all’estero per un periodo inferiore all’anno, e per i quali non sussistono

obblighi di registrazione.

Vediamo in maggiore dettaglio le tre fonti sopra citate:

- Anagrafi Consolari. I cittadini italiani che si trasferiscono all'estero per periodi

superiori a 12 mesi o che, essendo già residenti all'estero, cambiano paese di

residenza, hanno l'obbligo di dichiararlo all'Ufficio Consolare di riferimento

entro 90 giorni dall'espatrio o trasferimento definitivo. Dato che in Italia l'unico

ente titolare delle funzioni anagrafiche è il Comune, e che gli schedari consolari

non hanno valore anagrafico, la richiesta d'iscrizione all’AIRE viene inoltrata al

Comune, il quale provvede all'aggiornamento della posizione di residenza e

delle liste elettorali.

I dati sulle anagrafi consolari sono raccolti dal Ministero degli Affari Esteri e

pubblicati nell’omonimo Annuario statistico.

- AIRE (Anagrafe degli Italiani residenti all’estero). L’AIRE è stata istituita nel

1990 a seguito dell'emanazione della Legge n.470 del 27 0ttobre 1988

("Anagrafe e censimento degli italiani all'estero") e del suo regolamento di

esecuzione, DPR n. 323 del 30 maggio 1989. Essa contiene i dati dei cittadini

italiani che hanno dichiarato spontaneamente di risiedere all'estero per un

periodo di tempo superiore ai 12 mesi o per i quali è stata accertata d'ufficio

tale residenza. I Comuni sono gli unici competenti per la regolare tenuta

dell'anagrafe della popolazione, sia di quella residente in Italia che dei cittadini

residenti all'estero, cioè degli italiani che dimorano abitualmente all'estero.

Ciascun comune ha la propria AIRE. Esiste, inoltre, una AIRE nazionale, istituita

presso il Ministero dell'Interno, che contiene i dati trasmessi dalle anagrafi

comunali. Oltre ai dati anagrafici l'AIRE registra l'indicazione relativa

all'iscrizione del cittadino nelle liste elettorali del comune di provenienza.

Il dettaglio informativo delle statistiche prodotte dal Ministero dell’Interno,

consultabili presso l’omonimo sito internet, contiene la distribuzione degli

iscritti per sesso, fasce di età, anno di iscrizione, Paese di residenza, regione

italiana di provenienza.

- Il “censimento degli italiani all’estero”. Con riferimento al 21 marzo 2003 è

stata effettuata la “Rilevazione degli Italiani all’estero (caratteristiche

demografiche)”, comunemente conosciuto come “censimento degli Italiani

all’estero”. Anche se denominata “censimento” questa rilevazione non è

assimilabile a quella del censimento vero e proprio, che si effettua sulla

popolazione residente in Italia, per la quale i dati vengono acquisiti attraverso

la somministrazione ai rispondenti di un apposito questionario. Essa, infatti, è

stata realizzata attraverso una rilevazione indiretta, di fonte amministrativa, i

cui risultati sono stati poi sottoposti a verifica statistica, attraverso il confronto

con le informazioni provenienti da altre fonti. Di conseguenza, le variabili prese

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in considerazione sono soltanto quelle presenti nelle anagrafi consolari, vale a

dire quelle demografiche di base (età, genere, stato civile, luogo di nascita,

ecc.). In particolare, attraverso un’intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e

l’Istat è stato possibile effettuare il trattamento e il controllo statistico dei dati

contenuti negli archivi delle anagrafi consolari. L’Istat ha acquisito, in forma

anonima, solo le informazioni che consentissero di determinare, oltre alla

consistenza quantitativa, anche le principali caratteristiche demografiche dei

connazionali all’estero e delle loro famiglie, sia residenti che temporaneamente

presenti all’estero, registrati presso le 220 anagrafi consolari. Di conseguenza,

questo cosiddetto “censimento” ha rappresentato l’unica occasione per

quantificare i cittadini italiani residenti all’estero secondo le principali

caratteristiche demografiche (sesso, età, stato civile, luogo di residenza, luogo

di provenienza, luogo di nascita, tipologia familiare, possesso di una seconda

cittadinanza oltre quella italiana).

Nel 2011 il Ministero degli Esteri, in concomitanza con il censimento generale

della popolazione italiana, ha avviato una nuova rilevazione – cosiddetto terzo

“censimento degli italiani all’estero” – i cui risultati non sono ancora disponibili.

3. I dati sugli italiani residenti all'estero: le differenze tra le fonti e una stima al 1°

gennaio 2012

Circa la dimensione assoluta della popolazione italiana residente all’estero non vi è

uniformità tra i dati pubblicati dalle diverse fonti:

- dall’ultima edizione disponibile dell’Annuario statistico del Ministero degli

Affari Esteri (anno 2011) si evince che nel 2010 i cittadini italiani iscritti nelle

anagrafi consolari risultavano pari a 4 milioni 376 mila, con una variazione

positiva del 3% rispetto al 2009. Il 39,6 % di essi risiedono in paesi della UE, il

13,5% in altri paesi europei, il 41,6% nelle Americhe e, infine, il residuale 5,3%

in paesi asiatici o africani;

- al 1° gennaio 2011 gli iscritti all’AIRE ammontano a 4 milioni 115 mila, contro i 3

milioni 996 mila registrati al 1° gennaio 2010. Rispetto al dato pubblicato dal

MAE si riscontra, a parità di data di rilevazione, una differenza di 261 mila unità

in meno. Il 52% degli iscritti è di sesso maschile, l’età media è pari a 42,4 anni,

di circa due anni inferiore rispetto all’età media dei cittadini italiani residenti sul

territorio nazionale (fonte Istat). Il 55% delle destinazioni è costituita da paesi

europei (contro il 53,1% del medesimo dato di fonte MAE), il 39,6% da paesi

delle Americhe (41,6% secondo MAE). Guardando alle regioni di provenienza

degli espatriati risulta che 2 milioni 216 mila cittadini provengono da regioni del

Mezzogiorno (53,9%), 1 milione 277 mila da regioni del Nord (31%), 622 mila da

regioni del Centro (15,1%). La regione con maggiore diffusione del fenomeno è

la Sicilia con 666 mila unità, seguita dalla Campania con 426 mila;

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- il trattamento statistico dei dati acquisiti dal Ministero degli Affari Esteri

nell’ambito della Rilevazione degli Italiani all’estero del 2003 (circa 4,6 milioni

di record) ha consentito di quantificare tale ammontare in 3.873.515 unità.

L’Istat, utilizzando come base i dati rilevati in occasione del censimento degli italiani

all’estero del 2003 ha provveduto ad aggiornare i dati di stock, includendo nella stima

informazioni su alcune caratteristiche demografiche principali (sesso e area geografica

di residenza), utilizzando i dati provenienti dalla rilevazione sulle iscrizioni e

cancellazioni anagrafiche per trasferimento di residenza da e con l’estero fino all’anno

2011. Dai risultati della stima della popolazione italiana residente all’estero al 1°

gennaio 2012 emerge che 3 milioni 916 mila italiani vivono al di fuori del territorio

nazionale e la loro presenza è molto concentrata: il 57,4% della popolazione italiana

all’estero risiede in Europa. Di questi, più della metà è concentrata in Germania (circa

709 mila italiani pari al 31,6% del totale europeo) e in Svizzera (520 mila, pari al

23,1%). Percentuali elevate si registrano anche in Francia (16,2%), Belgio (12,5%) e

Regno Unito (8%). Il secondo continente per presenza italiana è l’America, con 1

milione 461 mila unità (pari al 37,3% del totale). Di questi, il 38,5% risiede in Argentina,

il 18,5% in Brasile, il 13% negli Stati Uniti e il 9,8% in Canada. Il resto dei nostri

connazionali all’estero risiede in Oceania (3,3%), in Africa (1,4%) e in Asia (0,6%).

La popolazione italiana residente all’estero mostra uno sbilanciamento tra i sessi a

favore della componente maschile (52,4%): il continente africano si evidenzia come

l’area geografica a maggior prevalenza maschile (55,6,%), mentre il continente

americano è quella a maggior prevalenza femminile (50,1%).

4. I laureati e i dottori di ricerca italiani che vivono abitualmente all’estero: un

fenomeno in crescita

Come già notato (e come riportato nell’allegato statistico), nell’ultimo decennio si

assiste ad un progressivo spostamento del’incidenza del fenomeno dell’emigrazione

verso fasce della popolazione a maggiore istruzione: dal 2001 al 2010 l’incidenza dei

cittadini laureati sul totale degli espatri è raddoppiata (dall’8,3% al 15,9%).

L’indagine campionaria sull’inserimento professionale dei laureati condotta dall’Istat

nel 2011 su quanti avevano conseguito il titolo in un’università italiana nel 2007

fornisce informazioni sui laureati di cittadinanza italiana che, al momento

dell’intervista, hanno dichiarato di vivere abitualmente in un altro Paese. Si tratta di

quasi 6.300 individui, pari al 2,1% dei laureati di cittadinanza italiana. Un quarto dei

laureati italiani che al momento dell’intervista vivono abitualmente all’estero (25,1%) è

rappresentato da quanti hanno concluso gli studi nell’ambito dell’area umanistica,

seguiti (con il 20%) dai laureati dell’area scientifica; al contrario, le quote più contenute

(fino al 3%) si riscontrano per le aree giuridica e medica.

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Al crescere del numero di anni dedicati allo studio la propensione a spostarsi verso altri

paesi tende ad aumentare: i laureati all’estero costituiscono, infatti, il 2,6% di quanti

hanno conseguito il titolo nei corsi di laurea a ciclo unico (del vecchio o del nuovo

ordinamento) o di laurea specialistica biennale e l’1,8% di coloro che hanno concluso

corsi di laurea di durata triennale. In generale, la propensione a spostarsi all’estero è

più elevata per i laureati che provengono da discipline scientifiche, dei quali ben il 3,7%

sceglie di espatriare, contro il 2,3% dei laureati in discipline umanistiche e politico-

sociali, il 2,1% in quelle economico-statistiche e solo lo 0,5% nell’area medica (in cui si

include anche l’educazione fisica) e lo 0,7% in quella giuridica.

Tra i laureati “originari” del Nord (cioè residenti in questa ripartizione prima

dell’iscrizione all’università) è il 2,5% a vivere abitualmente in un altro paese nel 2011.

La quota si riduce passando alle regioni centrali (2,1%) e ancor più per il Mezzogiorno

(1,6%). Pertanto, quasi il 46% dei laureati del 2007 di cittadinanza italiana che nel 2011

vivono abitualmente in un altro Paese proviene dal Nord (la quota sfiora il 50% tra i

laureati nei corsi di durata triennale). Un ulteriore 31%, invece, proviene dal

Mezzogiorno (in questo caso la percentuale risulta più elevata tra quanti hanno

concluso corsi di laurea a ciclo unico e specialistici biennali).

Le principali mete di destinazione dei laureati del 2007 sono paesi europei (Regno

Unito, Spagna, Francia, Germania e Svizzera), che raccolgono oltre il 60% di presenze,

mentre al di fuori dell’Europa ci si reca soprattutto negli Stati Uniti d’America. Il Regno

Unito attrae soprattutto i laureati dell’area scientifica e di quella economico-statistica;

la Spagna è invece la meta prescelta in prevalenza dai laureati che hanno concluso

corsi afferenti ai gruppi linguistico e politico-sociale; in Francia si recano maggiormente

gli ingegneri e i laureati dell’area scientifica.

Il 64% dei laureati del 2007 di cittadinanza italiana che nel 2011 vivono abitualmente in

un altro paese risultano occupati, il 10,9% è in cerca di lavoro e il 24,1% non lavora e

non cerca lavoro, percentuali tutte più elevate di quelle calcolate sui laureati rimasti in

Italia (rispettivamente, 72,1%, 15,1% e 12,9%), coerentemente con il fatto che la quota

di laureati in formazione post-laurea (retribuita e non retribuita) è sistematicamente

superiore per coloro che al momento dell’intervista vivono abitualmente in un altro

paese. Da rilevare, inoltre, come sia nettamente superiore (15,6% contro 2,3%) la

quota di persone che vivono all’estero che non lavorano in quanto impegnate in un

corso di dottorato: se a tale quota aggiungiamo quella di chi lavora, si arriva quasi al

19%.

I laureati di cittadinanza italiana nell’anno 2007 che nel 2011 vivono abitualmente in

un altro paese risultano impegnati in misura maggiore, rispetto agli italiani che al

momento dell’intervista vivono abitualmente nel proprio paese, in lavori continuativi

alle dipendenze, sia in posizioni a tempo indeterminato che con contratti a tempo

determinato (circa 80% contro quasi 68%); meno diffusi appaiono, invece, i lavori

autonomi e quelli di tipo occasionale/stagionale. Oltre la metà svolge una professione

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che afferisce ai primi due grandi gruppi della Classificazione delle Professioni, cioè sono

direttori, dirigenti e specialisti nelle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata

specializzazione: l’analoga quota non raggiunge, invece, il 42% tra i laureati italiani che

al momento dell’intervista vivono abitualmente in Italia. Tra chi vive all’estero

risultano meno diffuse, invece, le professioni tecniche e quelle esecutive del lavoro

d’ufficio.

Considerando le professioni svolte dai laureati, si osserva che ai primi posti della

graduatoria si trovano, per entrambi i collettivi, gli “Specialisti in scienze umane,

sociali, artistiche e gestionali” e le “Professioni tecniche nell’organizzazione,

amministrazione e nelle attività finanziarie e commerciali”; seguono gli “Ingegneri,

architetti e professioni assimilate” e gli “Specialisti della formazione e della ricerca” le

cui quote risultano sistematicamente più elevate tra chi ha dichiarato di vivere

abitualmente in un altro paese. Superiori a quelle riferite ai laureati in Italia sono

anche le percentuali degli “Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche,

fisiche e naturali”, degli “Impiegati addetti ai movimenti di denaro e all’assistenza

clienti” e delle “Professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione”;

nettamente più basse sono, invece, le quote relative alle “Professioni tecniche nelle

scienze della salute e della vita”.

I laureati all’estero che svolgono un lavoro continuativo a tempo pieno guadagnano

mediamente di più di quelli, nelle medesime condizioni, che nel 2011 vivono

abitualmente in Italia, con un differenziale di oltre 540 euro tra coloro che hanno

iniziato il lavoro dopo il conseguimento del titolo.

La scelta del paese estero appare dipendere fortemente dalla possibilità di trovare un

lavoro più qualificato: quasi il 64% dei laureati di chi vive all’estero ha dichiarato che

tale fattore ha pesato “molto” nella scelta della destinazione (il dato peraltro sembra

confermato da quanto visto finora, in merito alle caratteristiche del lavoro svolto, le

remunerazioni, etc.). Quasi il 61% dei laureati ha dichiarato, relativamente al fattore

legato alla possibilità di una maggiore retribuzione, che questo ha influenzato

fortemente la scelta del paese di destinazione, mentre il fatto che quest’ultimo sia

all’avanguardia nel settore di interesse è risultato determinante per il 51,8% di quelli

che al momento dell’intervista vivevano abitualmente all’estero.

Il 64% di quanti nel 2011 vivevano in un altro paese proviene da una famiglia in cui il

padre, al momento dell’iscrizione all’università, svolgeva una professione afferente ad

uno dei primi tre grandi gruppi della Classificazione delle Professioni (Dirigenti,

professioni intellettuali e tecniche), a fronte di una quota inferiore al 46% tra i laureati

che nel 2011 si trovano in Italia. Inoltre, i laureati che vivono abitualmente all’estero

nel 2011 provengono in misura nettamente superiore, rispetto ai laureati che si

trovano in Italia al momento dell’intervista, da famiglie in cui almeno uno dei genitori è

in possesso di titolo universitario (44,7% contro 26%).

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5. I dottori di ricerca del 2004 e del 2006

In Italia, nell’ultimo decennio, si è verificata una crescita costante dell’offerta

formativa di corsi di dottorato di ricerca, cui ha fatto seguito un altrettanto continuo

aumento di giovani che hanno portato a termine gli studi in questo segmento

formativo (da circa 4.000 nel 2000 si è passati a oltre 12.000 nel 2008). L’indagine

condotta dall’Istat, tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010, sui dottori di ricerca del 2004

e del 2006 ha riguardato 18.568 dottori di ricerca (8.443 del 2004 e 10.125 del 2006)

per i quali è possibile confrontare la residenza prima dell’iscrizione all’università e il

domicilio (dove si vive abitualmente) al momento dell’intervista (a una distanza dal

conseguimento del titolo di circa cinque anni, per la coorte del 2004, e di circa tre anni

per quella del 2006). In totale, quasi 1.300 dottori di ricerca che prima dell’iscrizione

all’università risiedevano in Italia risultano vivere abitualmente all’estero al momento

dell’intervista (6,4% del totale), per lo più in Francia, Stati Uniti d’America e Regno

Unito. Si tratta dell’8,4% dei dottori di ricerca che risiedeva nel Nord, contro il 6,5% di

chi risiedeva nel Centro e il 4,4% nel Mezzogiorno.

Gli uomini risultano più “mobili” verso l’estero (7,6% contro 5,1% delle donne), così

come le persone con genitori con titolo di studio elevato (il 7,3% tra chi ha genitori

laureati, contro il 5% di chi ha la licenza media). Inoltre, si sposta di più chi ha

conseguito il dottorato in giovane età (il 12,5% tra chi l’ha conseguito a meno di 32

anni, contro l’11,5% degli altri) e soprattutto chi ha trascorso dei periodi in un altro

paese, durante e grazie al corso di dottorato (12,9% contro 6,4%). La propensione al

trasferimento è legata anche alle “esperienze internazionali” maturate

successivamente al conseguimento del titolo: quasi il 18% dei dottori di ricerca di

nazionalità italiana ha vissuto per almeno tre mesi consecutivi in un altro paese dopo

aver concluso il dottorato (21% degli uomini, contro il 15% delle donne).

L’area disciplinare di conseguimento del titolo differenzia in misura significativa la

propensione dei dottori alla mobilità, anche verso l’estero. Migrano con frequenza

molto più elevata i dottori di ricerca dell’area delle scienze fisiche (22,7%), seguiti a

notevole distanza da quelli delle scienze matematiche e informatiche (9,5%). Inoltre, si

nota come siano mediamente più mobili verso l’estero quanti dichiarano di svolgere un

lavoro nel settore della ricerca (10%).

Per ciò che concerne le intenzioni di mobilità futura, il 12,2% dei dottori di ricerca che

vivono in Italia dichiara di volersi trasferire in un altro paese entro un anno. Questa

intenzione è manifestata soprattutto dagli uomini (14,5%, contro il 10% delle donne) e

da quanti hanno conseguito il titolo più di recente (13,3% dei dottori del 2006 contro il

10,9% di quelli che hanno ottenuto il titolo nel 2004). Ad essere orientati ad andare

all’estero risultano soprattutto i dottori delle aree delle scienze matematiche e

informatiche (19,6%) e delle scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-

artistiche (18,9%). Per quest’ultimo raggruppamento tale orientamento sembra,

almeno in parte, connesso alle maggiori difficoltà incontrate nell’inserimento

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occupazionale e, in particolare, nel trovare un lavoro coerente con il percorso

formativo altamente qualificato portato a termine. Meno propensi a lasciare l’Italia nei

dodici mesi successivi all’intervista appaiono, invece, i dottori delle aree delle scienze

mediche (7,9%) e delle scienze giuridiche (8,1%).

Meno marcate rispetto a quanto si osserva per il laureati sono, invece, le differenze

relative alla posizione professionale dei genitori. Il 66% di quanti nel 2011 vivono in un

altro paese proviene da una famiglia in cui il padre, al momento dell’iscrizione

all’università, svolgeva una professione afferente ad uno dei primi tre grandi gruppi

della Classificazione delle Professioni (dirigenti, professioni intellettuali e tecniche):

tale quota è pari al 60,3% tra i dottori che nel 2011 si trovano in Italia.

6. Possibili azioni mirate al miglioramento della conoscenza del fenomeno

L’analisi svolta riguardo alle diverse fonti disponibili sulla valutazione degli italiani

residenti all’estero mette in luce un quadro frammentario e solo parzialmente

utilizzabile. Di fatto, si tratta di un quadro che è in grado di delineare le tendenze di

massima del fenomeno, ma che risulta inadeguato al soddisfacimento delle reali

esigenze conoscitive.

Seppur con le cautele evidenziate nelle pagine precedenti, risulta oggi possibile

quantificare gli espatriati usualmente residenti all’estero in una misura che oscilla da

un minimo di 3,9 milioni ad un massimo di 4,2 milioni. Se ne può valutare, inoltre, la

distribuzione per genere e quella per grandi classi di età, sebbene sarebbe opportuno a

quest’ultimo riguardo un dettaglio maggiormente analitico (ad esempio, per singolo

anno di nascita). È altresì possibile conoscere da quali aree della Penisola si muovono

gli italiani e quali siano le destinazioni estere favorite. A parte questo non si conosce

molto di più, a meno di non dover ricorrere ai dati del “censimento” degli italiani

all’estero, che però risalgono al 2003.

Se, quindi, si intendesse aumentare la conoscenza statistica sulle condizioni degli

italiani che vivono all’estero, si potrebbero immaginare numerose azioni, dirette, ad

esempio, a misurare eventuali differenze tra quanti appartengono alla prima

generazione di migranti e quelli che appartengono alle generazioni successive, a

valutare la composizione della popolazione italiana all’estero per titolo di studio, le

professioni svolte, le motivazioni che spingono a risiedere fuori dei confini nazionali. In

particolare, si possono immaginare le seguenti iniziative, da realizzare attraverso

mandati e finanziamenti ad hoc:

1. un’azione coordinata e continuata tra i diversi attori in gioco (Ministero

dell’Interno, Ministero degli affari esteri, Istat, Comuni) volta al miglioramento

qualitativo e quantitativo dei registri, al fine di eliminare duplicazioni o

posizioni incoerenti. Da tale azione se ne avvantaggerebbero non solo i registri

AIRE, ma anche gli stessi registri della popolazione residente in Italia, dal

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momento che, sovente, al mancato adeguamento degli uni corrisponde un

mancato aggiornamento degli altri, con conseguenze negative sulla produzione

di statistiche demografiche relative all’Italia;

2. analogamente, bisognerebbe mirare all’analisi sistematica delle differenze tra

le fonti disponibili e le necessità informative, valutando quali miglioramenti sia

possibile apportare al fine di arricchire le statistiche con contenuti già presenti,

ma finora scarsamente utilizzati (ad esempio, migliorare il dettaglio delle

variabili, sfruttare meglio le variazioni di stato civile comunicate attraverso le

anagrafi consolari, ecc.);

3. aumentare il dettaglio di conoscenze ricorrendo a fonti ausiliarie, campionarie e

non, già inserite nel contesto del Sistema statistico nazionale, valutando caso

per caso la possibilità di sviluppare moduli ad hoc sui cittadini italiani residenti

all’estero. A questo proposito una possibile iniziativa potrebbe essere

rappresentata dall’invio, in concomitanza con la spedizione dei certificati

elettorali relativi alle elezioni politiche, di questionari ad hoc che l’Istat

potrebbe costruire e poi elaborare per la costruzione di una banca dati, così da

rilevare le presenze e le principali caratteristiche economico-sociali degli italiani

residenti all’estero.

Infine, va notato come l’attuale impianto della rilevazione dell’Istat sulle attività estere

delle imprese a controllo italiano non consenta a tutt’oggi di disporre di informazioni

sui profili professionali degli addetti impiegati nelle controllate italiane all’estero,

distinti per paese di residenza. Tali informazioni, che consentirebbero di collegare il

fenomeno dell’internazionalizzazione delle imprese con quello della presenza di

cittadini italiani all’estero, verranno raccolte a breve nell’ambito di una specifica

indagine conoscitiva sulle unità economiche complesse realizzata dal Censimento

dell’industria e dei servizi. In particolare, questa indagine interesserà 3.500 vertici di

gruppi di imprese residenti in Italia, tra i quali sono compresi quelli che hanno

controllate residenti all’estero, e riguarderà il ruolo del management e dei tecnici di

cittadinanza italiana.

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Allegato statistico

Audizione del Presidente dell’Istituto Nazionale di Statistica, Prof. Enrico Giovannini presso il Comitato per le questioni degli italiani all'estero

Senato della Repubblica

Roma, 13 giugno 2012

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Tavola 1 - Stima della popolazione italiana residente all'estero per sesso, area geografica e paese di residenza al 1 gennaio 2012 (a) e distribuzione al 21 marzo 2003 (b)

AREE GEOGRAFICHE E PAESI DI RESIDENZA

Stima al 1 gennaio 2012 Popolazione al 21 marzo 2003

Valori assoluti

Valori percentuali

Valori assoluti

M F MF Tasso di femmini- lizzazione

Per 100 italiani

residenti nello

stesso continente

Per 100 italiani

residenti all'estero

M F MF

Europa 1.213.432 1.032.921 2.246.353

46,0 100,0 57,4

1.184.703 1.015.419 2.200.122

di cui:

Belgio 146.897 133.699 280.596

47,6 12,5 7,2

145.138 132.255 277.393

Francia 191.695 172.704 364.399

47,4 16,2 9,3

186.883 168.110 354.993

Germania 397.030 311.762 708.792

44,0 31,6 18,1

397.188 312.380 709.568

Regno Unito 96.703 82.785 179.488

46,1 8,0 4,6

87.368 74.688 162.056

Svizzera 272.983 246.843 519.826

47,5 23,1 13,3

267.261 243.388 510.649

Africa 30.314 24.223 54.537

44,4 100,0 1,4

29.609 25.943 55.552

Asia 13.541 11.776 25.317

46,5 100,0 0,6

13.161 10.718 23.879

America 728.967 731.686 1.460.653

50,1 100,0 37,3

730.166 735.711 1.465.877

di cui:

Canada 73.936 68.707 142.643

48,2 9,8 3,6

73.090 68.003 141.093

Usa 99.802 90.500 190.302

47,6 13,0 4,9

97.370 88.362 185.732

Argentina 273.113 288.600 561.713

51,4 38,5 14,3

274.212 289.987 564.199

Brasile 130.726 139.656 270.382

51,7 18,5 6,9

131.452 141.795 273.247

Oceania 65.220 63.943 129.163

49,5 100,0 3,3

65.185 62.900 128.085

TOTALE 2.051.474 1.864.549 3.916.023

47,6 - 100,0

2.022.824 1.850.691 3.873.515

Fonte: Ministero degli Affari Esteri e Istat – Archivi delle anagrafi consolari (a) La stima non considera i cambiamenti della distribuzione dovuti alle nascite, ai decessi e ai trasferimenti tra gli Stati esteri avvenuti

dopo il 31 Marzo 2003. (b) Dati provenienti dalla Rilevazione degli italiani all'estero al 21 marzo 2003.

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Tavola 2- Popolazione italiana residente all'estero per classi d'età, sesso, area geografica e paese di residenza al 21 marzo 2003 (valori assoluti e composizione percentuale)

AREE GEOGRAFICHE E PAESI DI RESIDENZA

Valori assoluti

Composizione percentuale

0-14 15-24 25-44 45-64 65 e più Totale

0-14 15-24 25-44 45-64 65 e più Totale

MASCHI

Europa 202.240 152.986 408.147 294.589 126.741 1.184.703

17,1 12,9 34,4 24,9 10,7 100,0 Europa 25 150.193 119.804 309.868 221.555 99.248 900.668

16,7 13,3 34,4 24,6 11,0 100,0

Europa 15 149.139 119.295 308.143 220.047 98.803 895.427

16,7 13,3 34,4 24,6 11,0 100,0 di cui:

Belgio 23.950 21.113 45.247 37.853 16.975 145.138

16,5 14,5 31,2 26,1 11,7 100,0

Francia 20.918 20.872 58.376 46.607 40.110 186.883

11,2 11,2 31,2 24,9 21,5 100,0 Germania 77.677 57.823 137.670 99.441 24.577 397.188

19,6 14,6 34,7 25,0 6,2 100,0

Regno Unito 11.597 10.392 36.398 18.730 10.251 87.368

13,3 11,9 41,7 21,4 11,7 100,0 Altri paesi europei

52.047 33.182 98.279 73.034 27.493 284.035

18,3 11,7 34,6 25,7 9,7 100,0

di cui:

Svizzera 49.391 31.537 93.333 68.103 24.897 267.261

18,5 11,8 34,9 25,5 9,3 100,0

Africa 4.344 3.308 8.193 9.457 4.307 29.609

14,7 11,2 27,7 31,9 14,5 100,0

Asia 2.595 1.344 4.423 3.689 1.110 13.161

19,7 10,2 33,7 28,0 8,4 100,0

America 68.539 87.325 213.796 178.929 181.577 730.166

9,4 12,0 29,3 24,5 24,8 100,0

di cui:

Canada 4.502 7.786 21.061 21.172 18.569 73.090

6,2 10,7 28,8 29,0 25,4 100,0 Usa 9.181 10.041 32.673 27.791 17.684 97.370

9,4 10,3 33,6 28,5 18,2 100,0

Argentina 19.522 30.764 69.821 67.025 87.080 274.212

7,1 11,2 25,5 24,4 31,8 100,0 Brasile 14.282 19.973 41.531 30.257 25.409 131.452

10,9 15,2 31,6 23,0 19,3 100,0

Oceania 5.685 7.793 26.748 14.546 10.413 65.185

8,7 12,0 41,0 22,3 16,0 100,0

TOTALE 283.403 252.756 661.307 501.210 324.148 2.022.824

14,0 12,5 32,7 24,8 16,0 100,0

FEMMINE

Europa 193.234 136.763 322.287 238.826 124.309 1.015.419

19,0 13,5 31,8 23,5 12,2 100,0 Europa 25 143.750 106.103 239.811 173.907 93.740 757.311

19,0 14,0 31,7 23,0 12,4 100,0

Europa 15 142.807 105.659 238.847 172.919 93.200 753.432

19,0 14,0 31,7 23,0 12,4 100,0 di cui:

Belgio 23.103 18.653 37.836 33.341 19.322 132.255

17,5 14,1 28,6 25,2 14,6 100,0

Francia 20.334 18.860 47.400 41.438 40.078 168.110

12,1 11,2 28,2 24,6 23,8 100,0 Germania 73.937 51.441 103.272 68.066 15.664 312.380

23,7 16,5 33,1 21,8 5,0 100,0

Regno Unito 10.993 8.702 28.655 14.299 12.039 74.688

14,7 11,7 38,4 19,1 16,1 100,0 Altri paesi europei

49.484 30.660 82.476 64.919 30.569 258.108

19,2

11,9 32,0 25,2 11,8 100,0

di cui:

Svizzera 47.051 29.109 78.545 61.037 27.646 243.388

19,3 12,0 32,3 25,1 11,4 100,0

Africa 4.118 2.984 7.350 7.104 4.387 25.943

15,9 11,5 28,3 27,4 16,9 100,0

Asia 2.519 1.264 3.187 2.488 1.260 10.718

23,5 11,8 29,7 23,2 11,8 100,0

America 66.938 81.430 187.086 209.587 190.670 735.711

9,1 11,1 25,4 28,5 25,9 100,0

di cui:

Canada 4.524 7.228 17.365 21.993 16.893 68.003

6,7 10,6 25,5 32,3 24,8 100,0 Usa 9.023 8.907 27.257 25.006 18.169 88.362

10,2 10,1 30,8 28,3 20,6 100,0

Argentina 19.023 28.521 60.571 83.145 98.727 289.987

6,6 9,8 20,9 28,7 34,0 100,0 Brasile 13.989 19.028 38.547 40.916 29.315 141.795

9,9 13,4 27,2 28,9 20,7 100,0

Oceania 5.339 7.204 23.552 16.509 10.296 62.900

8,5 11,5 37,4 26,2 16,4 100,0

TOTALE 272.148 229.645 543.462 474.514 330.922 1.850.691

14,7 12,4 29,4 25,6 17,9 100,0

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Tavola 2 (segue)- Popolazione italiana residente all'estero per classi d'età, sesso, area geografica e paese di residenza al 21 marzo 2003 (valori assoluti e composizione percentuale)

AREE GEOGRAFICHE E PAESI DI RESIDENZA

Valori assoluti

Composizione percentuale

0-14 15-24 25-44 45-64 65 e più Totale

0-14 15-24 25-44 45-64 65 e più Totale

MASCHI E FEMMINE

Europa 395.474 289.749 730.434 533.415 251.050 2.200.122

18,0 13,2 33,2 24,2 11,4 100,0

Europa 25 293.943 225.907 549.679 395.462 192.988 1.657.979

17,7 13,6 33,2 23,9 11,6 100,0

Europa 15 291.946 224.954 546.990 392.966 192.003 1.648.859

17,7 13,6 33,2 23,8 11,6 100,0

di cui:

Belgio 47.053 39.766 83.083 71.194 36.297 277.393

17,0 14,3 30,0 25,7 13,1 100,0

Francia 41.252 39.732 105.776 88.045 80.188 354.993

11,6 11,2 29,8 24,8 22,6 100,0

Germania 151.614 109.264 240.942 167.507 40.241 709.568

21,4 15,4 34,0 23,6 5,7 100,0

Regno Unito 22.590 19.094 65.053 33.029 22.290 162.056

13,9 11,8 40,1 20,4 13,8 100,0

Altri paesi europei 101.531 63.842 180.755 137.953 58.062 542.143

18,7 11,8 33,3 25,4 10,7 100,0

di cui:

Svizzera (a) 96.442 60.646 171.878 129.140 52.543 510.649

18,9 11,9 33,7 25,3 10,3 100,0

Africa 8.462 6.292 15.543 16.561 8.694 55.552

15,2 11,3 28,0 29,8 15,7 100,0

Asia 5.114 2.608 7.610 6.177 2.370 23.879

21,4 10,9 31,9 25,9 9,9 100,0

America 135.477 168.755 400.882 388.516 372.247 1.465.877

9,2 11,5 27,4 26,5 25,4 100,0

di cui:

Canada 9.026 15.014 38.426 43.165 35.462 141.093

6,4 10,6 27,2 30,6 25,1 100,0

Usa 18.204 18.948 59.930 52.797 35.853 185.732

9,8 10,2 32,3 28,4 19,3 100,0

Argentina 38.545 59.285 130.392 150.170 185.807 564.199

6,8 10,5 23,1 26,6 32,9 100,0

Brasile 28.271 39.001 80.078 71.173 54.724 273.247

10,3 14,3 29,3 26,0 20,0 100,0

Oceania 11.024 14.997 50.300 31.055 20.709 128.085

8,6 11,7 39,3 24,2 16,2 100,0

TOTALE 555.551 482.401 1.204.769 975.724 655.070 3.873.515

14,3 12,5 31,1 25,2 16,9 100,0

Fonte: Ministero degli Affari Esteri e Istat – Archivi delle anagrafi consolari

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Tavola 3 - Popolazione italiana residente all'estero con la sola cittadinanza italiana e con cittadinanza italiana ed altra cittadinanza per sesso, area geografica e paese di residenza al 21 marzo 2003 (valori assoluti e percentuali)

AREE GEOGRAFICHE E PAESI DI RESIDENZA

Con la sola cittadinanza italiana Con cittadinanza italiana ed altra cittadinanza

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Per 100 italiani

residenti

di cui dello stesso Paese di residenza

(%)

Europa 963.013 738.939 1.701.952

221.690 276.480 498.170 22,6 91,2

Europa 25 761.763 586.758 1.348.521

138.905 170.553 309.458 18,7 90,0

Europa 15 758.360 585.217 1.343.577

137.067 168.215 305.282 18,5 90,1

di cui:

Belgio 125.480 109.937 235.417

19.658 22.318 41.976 15,1 95,9

Francia 135.302 108.535 243.837

51.581 59.575 111.156 31,3 97,1

Germania 370.899 270.484 641.383

26.289 41.896 68.185 9,6 90,4

Regno Unito 69.351 56.196 125.547

18.017 18.492 36.509 22,5 89,6

Altri paesi europei 201.250 152.181 353.431

82.785 105.927 188.712 34,8 93,1

di cui:

Svizzera 190.011 144.902 334.913

77.250 98.486 175.736 34,4 93,2

Africa 19.614 15.337 34.951

9.995 10.606 20.601 37,1 94,8

Asia 7.925 5.249 13.174

5.236 5.469 10.705 44,8 87,5

America 280.431 260.043 540.474

449.735 475.668 925.403 63,1 98,5

di cui:

Canada 22.859 24.643 47.502

50.231 43.360 93.591 66,3 99,1

Usa 64.053 58.246 122.299

33.317 30.116 63.433 34,2 92,2

Argentina 115.358 114.690 230.048

158.854 175.297 334.151 59,2 99,5

Brasile 27.482 21.487 48.969

103.970 120.308 224.278 82,1 99,1

Oceania 29.895 27.611 57.506

35.290 35.289 70.579 55,1 97,9

TOTALE 1.300.878 1.047.179 2.348.057

721.946 803.512 1.525.458 39,4 96,0

Fonte: Ministero degli Affari Esteri e Istat – Archivi delle anagrafi consolari

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Tavola 4 - Popolazione italiana residente all'estero per luogo di nascita, sesso, area geografica e paese di residenza al 21 marzo 2003 (valori assoluti e percentuali)

AREE GEOGRAFICHE E PAESI DI RESIDENZA

Nati all'estero Nati in Italia

Maschi Femmine Totale Di cui: nello stesso

Paese di residenza

Maschi Femmine Totale % sul totale dei residenti all'estero

Europa 585.934 608.737 1.194.671 1.090.923

598.769 406.682 1.005.451 45,7

Europa 25 432.960 447.852 880.812 795.044

467.708 309.459 777.167 46,9

Europa 15 430.692 445.037 875.729 790.610

464.735 308.395 773.130 46,9

di cui:

Belgio 86.411 83.967 170.378 161.482

58.727 48.288 107.015 38,6

Francia 94.640 99.152 193.792 176.634

92.243 68.958 161.201 45,4

Germania 170.452 178.420 348.872 327.756

226.736 133.960 360.696 50,8

Regno Unito 39.891 39.233 79.124 66.238

47.477 35.455 82.932 51,2

Altri paesi europei 152.974 160.885 313.859 295.879

131.061 97.223 228.284 42,1

di cui:

Svizzera 145.912 153.176 299.088 283.157

121.349 90.212 211.561 41,4

Africa 15.835 17.034 32.869 27.960

13.774 8.909 22.683 40,8

Asia 6.693 6.825 13.518 9.658

6.468 3.893 10.361 43,4

America 442.882 486.150 929.032 892.615

287.284 249.561 536.845 36,6

di cui:

Canada 29.103 26.725 55.828 52.099

43.987 41.278 85.265 60,4

Usa 31.906 31.104 63.010 49.890

65.464 57.258 122.722 66,1

Argentina 170.494 189.545 360.039 354.028

103.718 100.442 204.160 36,2

Brasile 106.712 123.629 230.341 226.034

24.740 18.166 42.906 15,7

Oceania 37.187 37.093 74.280 70.522

27.998 25.807 53.805 42,0

TOTALE 1.088.531 1.155.839 2.244.370 2.091.678

934.293 694.852 1.629.145 42,1

Fonte: Ministero degli Affari Esteri e Istat – Archivi delle anagrafi consolari

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Tavola 5 - Popolazione italiana residente all'estero nata in Italia per regione di nascita, sesso, area geografica e paese di residenza al 21 marzo 2003 (valori assoluti)

AREE GEOGRAFICHE E PAESI DI RESIDENZA

Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole Italia

Europa 101.852 123.969 80.868 413.844 284.918 1.005.451

Europa 25 65.109 87.995 66.836 307.495 249.732 777.167

Europa 15 64.138 86.723 66.209 306.918 249.142 773.130

di cui:

Belgio 5.200 11.182 7.567 34.511 48.555 107.015

Francia 20.047 26.289 21.818 56.768 36.279 161.201

Germania 13.309 26.419 13.213 166.911 140.844 360.696

Regno Unito 12.266 10.559 13.158 32.718 14.231 82.932

Altri paesi europei 36.743 35.974 14.032 106.349 35.186 228.284

di cui:

Svizzera 33.017 27.789 11.464 104.752 34.539 211.561

Africa 6.883 5.847 4.126 4.067 1.760 22.683

Asia 3.440 2.471 2.397 1.403 650 10.361

America 47.155 62.595 60.842 285.404 80.849 536.845

di cui:

Canada 2.603 9.571 12.018 51.893 9.180 85.265

Usa 11.071 9.606 15.200 54.936 31.909 122.722

Argentina 15.650 24.486 18.179 119.796 26.049 204.160

Brasile 6.482 7.393 5.915 20.456 2.660 42.906

Oceania 2.803 6.343 4.851 29.046 10.762 53.805

TOTALE 162.133 201.225 153.084 733.764 378.939 1.629.145

Fonte: Ministero degli Affari Esteri e Istat – Archivi delle anagrafi consolari

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Tavola 6 - Trasferimenti con l'estero di cittadini italiani per tipo di movimento (emigrazione/immigrazione), anno e paese estero (destinazione/provenienza). Anni 1981-2010 (valori assoluti)

ANNI O PERIODI

Totale Continentali

Totale Intercontinentali

Europa di cui: di cui:

Altri paesi

europei

Francia Germania Regno Unito Svizzera Altri paesi Stati Uniti Argentina

EMIGRATI

1981-1985 187.852 125.584 22.959 15.399 52.556 8.465 26.205

62.268 45.937 13.641 2.690

1986-1990 221.236 162.041 30.845 17.293 72.512 10.810 30.581

59.195 39.310 15.886 3.999

1991-1995 250.970 190.021 39.061 19.459 77.355 11.705 42.441

60.949 35.954 17.605 7.390

1996-2000 219.716 156.119 42.305 14.320 50.551 16.504 32.439

63.597 34.645 17.829 11.123

2001-2005 201.969 144.636 38.985 13.230 48.252 15.841 28.328

57.333 32.532 15.222 9.579

2006-2010 200.712 139.660 41.080 16.182 34.672 25.532 22.194

61.052 41.910 13.423 5.719

2001 46.901 33.397 9.260 2.980 10.518 3.422 7.217

13.504 7.075 3.793 2.636

2002 34.056 23.748 7.757 2.032 6.848 2.439 4.672

10.308 6.109 2.557 1.642

2003 39.866 28.749 8.001 2.601 9.191 2.795 6.161

11.117 5.789 3.072 2.256

2004 39.155 28.274 6.660 2.487 10.768 3.123 5.236

10.881 6.498 2.797 1.586

2005 41.991 30.468 7.307 3.130 10.927 4.062 5.042

11.523 7.061 3.003 1.459

2006 46.308 33.527 8.898 3.134 11.464 4.624 5.407

12.781 7.728 3.356 1.697

2007 36.299 25.049 7.432 2.881 5.939 5.087 3.710

11.250 7.630 2.574 1.046

2008 39.536 27.165 8.055 3.135 6.185 5.528 4.262

12.371 8.642 2.591 1.138

2009 39.024 26.979 8.212 3.248 6.281 5.042 4.196

12.045 8.748 2.345 952

2010 39.545 26.940 8.483 3.784 4.803 5.251 4.619

12.605 9.162 2.557 886

IMMIGRATI

1981-1985 343.399 265.083 82.124 28.768 90.798 16.233 47.160

78.316 43.132 24.247 10.937

1986-1990 290.878 211.409 91.605 18.612 58.420 11.710 31.062

79.469 35.273 16.493 27.703

1991-1995 235.347 153.314 72.277 10.458 37.877 7.043 25.659

82.033 53.951 11.871 16.211

1996-2000 155.502 111.387 33.648 9.421 33.857 10.339 24.122

44.115 23.922 12.244 7.949

2001-2005 206.542 145.630 47.542 11.188 47.968 13.075 25.857

60.912 34.552 14.269 12.091

2006-2010 163.999 116.796 45.983 8.415 36.487 10.826 15.085

47.203 31.288 9.966 5.949

2001 35.416 24.996 7.098 2.128 7.866 2.594 5.310

10.420 5.577 2.780 2.063

2002 44.476 31.065 10.682 2.607 8.843 3.039 5.894

13.411 7.927 3.273 2.211

2003 47.530 34.014 9.868 2.931 10.501 3.322 7.392

13.516 7.070 3.718 2.728

2004 41.794 28.600 11.133 1.626 10.275 2.068 3.498

13.194 8.601 2.103 2.490

2005 37.326 26.955 8.761 1.896 10.483 2.052 3.763

10.371 5.377 2.395 2.599

2006 37.666 28.070 9.961 1.879 9.841 2.312 4.077

9.596 5.792 2.164 1.640

2007 36.693 25.559 9.362 1.709 8.380 1.923 4.185

11.134 7.839 1.881 1.414

2008 32.118 22.632 9.690 1.700 6.909 2.128 2.205

9.486 6.181 2.040 1.265

2009 29.330 20.864 8.524 1.573 6.150 2.255 2.362

8.466 5.599 1.981 886

2010 28.192 19.671 8.446 1.554 5.207 2.208 2.256

8.521 5.877 1.900 744

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Tavola 6 (segue)- Trasferimenti con l'estero di cittadini italiani per tipo di movimento (emigrazione/immigrazione), anno e paese estero (destinazione/provenienza). Anni 1981-2010 (valori assoluti)

ANNI O PERIODI

Totale Continentali

Totale Intercontinentali

Europa di cui: di cui:

Altri paesi europei

Francia Germania Regno Unito Svizzera Altri paesi Stati Uniti Argentina

SALDO MIGRATORIO

1981-1985 155.547 139.499 59.165 13.369 38.242 7.768 20.955

16.048 -2.805 10.606 8.247

1986-1990 69.642 49.368 60.760 1.319 -14.092 900 481

20.274 -4.037 607 23.704

1991-1995 -15.623 -36.707 33.216 -9.001 -39.478 -4.662 -16.782

21.084 17.997 -5.734 8.821

1996-2000 -64.214 -44.732 -8.657 -4.899 -16.694 -6.165 -8.317

-19.482 -10.723 -5.585 -3.174

2001-2005 4.573 994 8.557 -2.042 -284 -2.766 -2.471

3.579 2.020 -953 2.512

2006-2010 -36.713 -22.864 4.903 -7.767 1.815 -14.706 -7.109

-13.849 -10.622 -3.457 230

2001 -11.485 -8.401 -2.162 -852 -2.652 -828 -1.907

-3.084 -1.498 -1.013 -573

2002 10.420 7.317 2.925 575 1.995 600 1.222

3.103 1.818 716 569

2003 7.664 5.265 1.867 330 1.310 527 1.231

2.399 1.281 646 472

2004 2.639 326 4.473 -861 -493 -1.055 -1.738

2.313 2.103 -694 904

2005 -4.665 -3.513 1.454 -1.234 -444 -2.010 -1.279

-1.152 -1.684 -608 1.140

2006 -8.642 -5.457 1.063 -1.255 -1.623 -2.312 -1.330

-3.185 -1.936 -1.192 -57

2007 394 510 1.930 -1.172 2.441 -3.164 475

-116 209 -693 368

2008 -7.418 -4.533 1.635 -1.435 724 -3.400 -2.057

-2.885 -2.461 -551 127

2009 -9.694 -6.115 312 -1.675 -131 -2.787 -1.834

-3.579 -3.149 -364 -66

2010 -11.353 -7.269 -37 -2.230 404 -3.043 -2.363

-4.084 -3.285 -657 -142

Fonte: Istat

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Tavola 7 - Trasferimenti con l'estero di cittadini italiani per tipo di movimento (emigrazione/immigrazione), anno e classi di età - Anni 1981-2010 (valori assoluti e percentuali)

ANNI O PERIODI

Totale Valori assoluti Totale Valori percentuali

0-19 20-39 40-59 Oltre 60 0-19 20-39 40-59 Oltre 60

EMIGRATI

1981-1985 187.852 50.052 91.021 37.923 8.856

100 26,6 48,5 20,2 4,7

1986-1990 221.236 57.678 99.614 49.964 13.980

100 26,1 45,0 22,6 6,3

1991-1995 250.970 60.088 109.342 59.612 21.928

100 23,9 43,6 23,8 8,7

1996-2000 219.716 47.089 107.375 46.285 18.967

100 21,4 48,9 21,1 8,6

2001-2005 201.969 36.792 96.549 44.831 23.797

100 18,2 47,8 22,2 11,8

2006-2010 200.712 34.410 99.829 45.000 21.473

100 17,1 49,7 22,4 10,7

2001 46.901 9.687 22.600 9.859 4.755

100 20,7 48,2 21,0 10,1

2002 34.056 6.169 17.148 7.252 3.487

100 18,1 50,4 21,3 10,2

2003 39.866 7.293 18.513 8.987 5.073

100 18,3 46,4 22,5 12,7

2004 39.155 6.321 18.905 8.934 4.995

100 16,1 48,3 22,8 12,8

2005 41.991 7.322 19.383 9.799 5.487

100 17,4 46,2 23,3 13,1

2006 46.308 7.931 20.669 10.934 6.774

100 17,1 44,6 23,6 14,6

2007 36.299 5.947 18.385 8.068 3.899

100 16,4 50,6 22,2 10,7

2008 39.536 6.564 20.443 8.665 3.864

100 16,6 51,7 21,9 9,8

2009 39.024 6.590 20.354 8.580 3.500

100 16,9 52,2 22,0 9,0

2010 39.545 7.378 19.978 8.753 3.436

100 18,7 50,5 22,1 8,7

IMMIGRATI

1981-1985 343.399 106.086 127.334 77.847 32.132

100 30,9 37,1 22,7 9,4

1986-1990 290.878 69.647 118.552 67.806 34.873

100 23,9 40,8 23,3 12,0

1991-1995 235.347 54.484 98.845 50.573 31.445

100 23,2 42,0 21,5 13,4

1996-2000 155.502 35.024 56.191 37.847 26.440

100 22,5 36,1 24,3 17,0

2001-2005 206.542 49.828 77.543 44.978 34.193

100 24,1 37,5 21,8 16,6

2006-2010 163.999 39.906 56.002 37.870 30.221

100 24,3 34,1 23,1 18,4

2001 35.416 8.553 13.162 8.028 5.673

100 24,2 37,2 22,7 16,0

2002 44.476 10.987 16.959 9.524 7.006

100 24,7 38,1 21,4 15,8

2003 47.530 12.562 17.780 9.716 7.472

100 26,4 37,4 20,4 15,7

2004 41.794 8.666 16.444 9.498 7.186

100 20,7 39,3 22,7 17,2

2005 37.326 9.060 13.198 8.212 6.856

100 24,3 35,4 22,0 18,4

2006 37.666 9.133 12.846 8.509 7.178

100 24,2 34,1 22,6 19,1

2007 36.693 8.926 12.836 8.624 6.307

100 24,3 35,0 23,5 17,2

2008 32.118 7.918 11.073 7.259 5.868

100 24,7 34,5 22,6 18,3

2009 29.330 7.070 9.825 6.736 5.699

100 24,1 33,5 23,0 19,4

2010 28.192 6.859 9.422 6.742 5.169

100 24,3 33,4 23,9 18,3

SALDO MIGRATORIO

1981-1985 155.547 56.034 36.313 39.924 23.276

1986-1990 69.642 11.969 18.938 17.842 20.893

1991-1995 -15.623 -5.604 -10.497 -9.039 9.517

1996-2000 -64.214 -12.065 -51.184 -8.438 7.473

2001-2005 4.573 13.036 -19.006 147 10.396

2006-2010 -36.713 5.496 -43.827 -7.130 8.748

2001 -11.485 -1.134 -9.438 -1.831 918

2002 10.420 4.818 -189 2.272 3.519

2003 7.664 5.269 -733 729 2.399

2004 2.639 2.345 -2.461 564 2.191

2005 -4.665 1.738 -6.185 -1.587 1.369

2006 -8.642 1.202 -7.823 -2.425 404

2007 394 2.979 -5.549 556 2.408

2008 -7.418 1.354 -9.370 -1.406 2.004

2009 -9.694 480 -10.529 -1.844 2.199

2010 -11.353 -519 -10.556 -2.011 1.733

Fonte: Istat

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12

Tavola 8 - Tassi di migratorietà dei cittadini italiani per anno di trasferimento all'estero e ripartizione geografica di origine/destinazione - Anni 2002-2010 (valori per mille abitanti)

ANNI

Tassi di emigratorietà Tassi di immigratorietà

Ripartizione di origine Ripartizione di destinazione

Totale Nord Centro Mezzogiorno Totale Nord Centro Mezzogiorno

tasso (per 1.000) tasso (per 1.000)

2002 0,61 0,45 0,64 0,79 0,80 0,80 0,70 0,84

2003 0,71 0,51 0,68 0,98 0,85 0,83 0,76 0,93

2004 0,70 0,53 0,43 1,05 0,75 0,64 0,62 0,95

2005 0,75 0,58 0,62 1,02 0,67 0,58 0,57 0,83 2006 0,82 0,66 0,79 1,05 0,67 0,58 0,59 0,82

2007 0,65 0,70 0,63 0,59 0,65 0,56 0,64 0,77

2008 0,70 0,79 0,64 0,63 0,57 0,54 0,58 0,61

2009 0,70 0,80 0,62 0,61 0,52 0,51 0,48 0,57 2010 0,71 0,85 0,69 0,53 0,50 0,51 0,45 0,52

Fonte: Istat

Tavola 9 - Cittadini italiani cancellati per l'estero per anno di trasferimento e titolo di studio - Anni 2001-2010

ANNI

Titolo di studio

valori assoluti valori percentuali

Totale nessun

titolo/licenza media

Diploma Laurea

Totale nessun

titolo/licenza media

Diploma Laurea

2001 46.901 29.343 13.679 3.879

100 62,6 29,2 8,3

2002 34.056 20.490 10.251 3.315

100 60,2 30,1 9,7

2003 39.866 24.294 11.869 3.703

100 60,9 29,8 9,3

2004 39.139 26.067 9.334 3.738

100 66,6 23,8 9,6

2005 41.991 27.927 9.075 4.989

100 66,5 21,6 11,9

2006 46.308 29.968 9.538 6.802

100 64,7 20,6 14,7

2007 36.299 22.111 8.196 5.992

100 60,9 22,6 16,5

2008 39.536 24.150 8.834 6.552

100 61,1 22,3 16,6

2009 39.024 24.758 8.427 5.839

100 63,4 21,6 15,0

2010 39.545 24.734 8.535 6.276

100 62,5 21,6 15,9

Fonte: Istat

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13

Tavola 10 - Cittadini italiani cancellati e iscritti per e dall'estero per anno di trasferimento e ripartizione geografica di origine/destinazione - Anni 1981-2010

ANNI Valori assoluti

Valori percentuali

Totale Nord Centro Mezzogiorno

Totale Nord Centro Mezzogiorno

EMIGRATI

1981-1985 187.852 66.575 23.368 97.909

100,0 35,4 12,4 52,1

1986-1990 221.236 65.853 36.266 119.117

100,0 29,8 16,4 53,8

1991-1995 250.970 64.825 33.809 152.336

100,0 25,8 13,5 60,7

1996-2000 219.716 72.698 28.484 118.534

100,0 33,1 13,0 53,9 2001-2005 201.969 66.644 30.788 104.537

100,0 33,0 15,2 51,8

2006-2010 200.712 94.784 36.405 69.523

100,0 47,2 18,1 34,6

2001 46.901 15.097 5.572 26.232

100,0 32,2 11,9 55,9

2002 34.056 11.205 6.769 16.082

100,0 32,9 19,9 47,2 2003 39.866 12.610 7.229 20.027

100,0 31,6 18,1 50,2

2004 39.155 13.170 4.561 21.424

100,0 33,6 11,6 54,7

2005 41.991 14.562 6.657 20.772

100,0 34,7 15,9 49,5

2006 46.308 16.426 8.478 21.404

100,0 35,5 18,3 46,2 2007 36.299 17.381 6.850 12.068

100,0 47,9 18,9 33,2

2008 39.536 19.738 6.876 12.922

100,0 49,9 17,4 32,7

2009 39.024 19.944 6.754 12.326

100,0 51,1 17,3 31,6

2010 39.545 21.295 7.447 10.803

100,0 53,9 18,8 27,3

IMMIGRATI

1981-1985 343.399 93.204 61.805 188.390

100,0 27,1 18,0 54,9

1986-1990 290.878 94.817 66.754 129.307

100,0 32,6 22,9 44,5

1991-1995 235.347 92.562 51.243 91.542

100,0 39,3 21,8 38,9 1996-2000 155.502 64.974 24.403 66.125

100,0 41,8 15,7 42,5

2001-2005 206.542 85.523 34.002 87.017

100,0 41,4 16,5 42,1

2006-2010 163.999 67.328 29.595 67.076

100,0 41,1 18,0 40,9

2001 35.416 14.885 5.881 14.650

100,0 42,0 16,6 41,4 2002 44.476 19.919 7.404 17.153

100,0 44,8 16,6 38,6

2003 47.530 20.540 8.024 18.966

100,0 43,2 16,9 39,9

2004 41.794 15.820 6.635 19.339

100,0 37,9 15,9 46,3

2005 37.326 14.359 6.058 16.909

100,0 38,5 16,2 45,3 2006 37.666 14.528 6.323 16.815

100,0 38,6 16,8 44,6

2007 36.693 14.029 6.928 15.736

100,0 38,2 18,9 42,9

2008 32.118 13.491 6.253 12.374

100,0 42,0 19,5 38,5

2009 29.330 12.620 5.203 11.507

100,0 43,0 17,7 39,2

2010 28.192 12.660 4.888 10.644

100,0 44,9 17,3 37,8

SALDO MIGRATORIO

1981-1985 15.5547 26.629 38.437 90.481 1986-1990 69.642 28.964 30.488 10.190 1991-1995 -15.623 27.737 17.434 -60.794 1996-2000 -64.214 -7.724 -4.081 -52.409 2001-2005 4.573 18.879 3.214 -17.520 2006-2010 -36.713 -27.456 -6.810 -2.447 2001 -11.485 -212 309 -11.582 2002 10.420 8.714 635 1.071 2003 7.664 7.930 795 -1.061 2004 2.639 2.650 2.074 -2.085 2005 -4.665 -203 -599 -3.863 2006 -8.642 -1.898 -2.155 -4.589 2007 394 -3.352 78 3.668 2008 -7.418 -6.247 -623 -548 2009 -9.694 -7.324 -1.551 -819 2010 -11.353 -8.635 -2.559 -159

Fonte: Istat

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14

Figura 1- Dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo in Italia nel 2004 e nel 2006 e che nel 2009 (a) risiedono in un altro Paese, per genere, anno di conseguimento del dottorato e area disciplinare

Fonte: Istat Indagine 2009 sull’inserimento professionale dei dottori di ricerca

(a) Le interviste sono state svolte nel periodo compreso tra dicembre 2009 e febbraio 2010

Figura 2 - Dottori di ricerca (a) che hanno conseguito il titolo nel 2004 e nel 2006 e che nel 2009 (b) pensano di lasciare l'Italia nei successivi dodici mesi, per genere, anno di conseguimento del dottorato e area disciplinare

Fonte: Istat Indagine 2009 sull’inserimento professionale dei dottori di ricerca

(a) Il dato si riferisce esclusivamente a quanti vivono in Italia al momento dell’intervista. (b) Le interviste sono state svolte nel periodo compreso tra dicembre 2009 e febbraio 2010.

7,0 8,0

6,0 6,0 7,8

23,7

9,5 8,3 8,2 7,9 7,2

6,1 6,0 5,6 5,1 4,9 4,6 4,6 3,2

Tota

le

Mas

chi

Fem

min

e

20

04

20

06

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Scie

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14,5

10,0 10,9

13,3

19,6 18,9

16,0 15,7 15,0 14,7 13,6 12,8 12,5

11,1 9,7 9,2

8,1 7,9

Tota

le

Mas

chi

Fem

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20

04

20

06

Scie

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15

Figura 3 - Laureati del 2007 di cittadinanza italiana occupati nel 2011 per Paese in cui vivono abitualmente nel 2011 e soddisfazione relativamente ad alcuni aspetti dell'attuale lavoro svolto (valori percentuali)

Fonte: Istat

Tavola 11 - Laureati del 2007 di cittadinanza italiana per Paese in cui vivono abitualmente nel 2011 e condizione occupazionale (valori assoluti)

PAESE IN CUI VIVONO ABITUALMENTE NEL 2011

Lavorano Non lavorano Totale (v.a = 100,0) Cercano lavoro Non cercano lavoro

Italia 207.849

43.462

37.163 288.474

Estero 4.074

687

1.514 6.275

Totale 211.923 44.149 38.677 294.749

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16

Tavola 12 - Laureati del 2007 di cittadinanza italiana che nel 2011 vivono abitualmente in un altro paese per sesso e area disciplinare (valori assoluti, composizioni percentuali e pesi sul totale dei laureati)

AREE DISCIPLINARI

Valori assoluti

Composizioni percentuali per area disciplinare

Composizioni percentuali per sesso

Peso percentuale sul totale dei laureati di cittadinanza italiana

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

Area Umanistica 404

1171

1576

12,6

38,2

25,1

25,7

74,3

100,0

3,1

2,1

2,3

Area Economico-Statistica 526

333

860

16,4

10,9

13,7

61,2

38,8

100,0

2,5

1,7

2,1

Area Politico-Sociale 469

456

925

14,6

14,9

14,7

50,7

49,3

100,0

2,9

2,0

2,3

Area Scientifica 709

546

1255

22,1

17,8

20,0

56,5

43,5

100,0

4,5

3,0

3,7

Area Giuridica 74

101

176

2,3

3,3

2,8

42,4

57,6

100,0

0,7

0,7

0,7

Area Ingegneria 825

175

1000

25,7

5,7

15,9

82,5

17,5

100,0

3,0

2,4

2,8

Area Architettura 121

176

297

3,8

5,8

4,7

40,7

59,3

100,0

1,7

2,4

2,0

Area Medica * 83

104

187

2,6

3,4

3,0

44,6

55,4

100,0

0,7

0,4

0,5

Totale 3212

3062

6275

100,0

100,0

100,0

51,2

48,8

100,0

2,6

1,8

2,1

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011 (a) La stima non considera i cambiamenti della distribuzione dovuti alle nascite, ai decessi e ai trasferimenti tra gli Stati esteri avvenuti dopo il 31 Marzo 2003. (b) Dati provenienti dalla Rilevazione degli italiani all'estero al 21 marzo 2003. * Comprende anche l'Area "Educazione fisica"

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Tavola 13 - Laureati del 2007 di cittadinanza italiana che nel 2011 vivono abitualmente in un altro paese per tipologia di corsi di laurea e area disciplinare (valori assoluti, composizioni percentuali e pesi sul totale dei laureati)

TIPOLOGIE DI CORSI DI LAUREA

Aree disciplinari

Umanistica Economico-Statistica

Politico-Sociale

Scientifica Giuridica Ingegneria Architettura Medica

(a)

Totale

VALORI ASSOLUTI

Laureati in corsi a ciclo unico e specialistici biennali 657

441

428

669

115

605

170

119

3204

Laureati in corsi di durata triennale 918

419

496

586

61

395

127

68

3070

Di cui: hanno conseguito una laurea specialistica biennale o a ciclo unico dopo il 2007

540

339

266

399

40

316

106

15

2021

Totale 1576

860

925

1255

176

1000

297

187

6275

Laureati in corsi a ciclo unico e specialistici biennali 20,5

13,7

13,4

20,9

3,6

18,9

5,3

3,7

100,0

Laureati in corsi di durata triennale 29,9

13,7

16,2

19,1

2,0

12,9

4,1

2,2

100,0

Di cui: hanno conseguito una laurea specialistica biennale o a ciclo unico dopo il 2007

26,7

16,8

13,2

19,8

2,0

15,6

5,3

0,7

100,0

Totale 25,1

13,7

14,7

20,0

2,8

15,9

4,7

3,0

100,0

PESI PERCENTUALI SUL TOTALE DEI LAUREATI DI CITTADINANZA ITALIANA

Laureati in corsi a ciclo unico e specialistici biennali 2,3

2,8

3,6

4,1

0,7

3,8

2,3

1,1

2,6

Laureati in corsi di durata triennale 2,3

1,7

1,8

3,4

0,7

2,0

1,7

0,3

1,8

Di cui: hanno conseguito una laurea specialistica biennale o a ciclo unico dopo il 2007

2,9

2,7

2,8

4,2

0,7

2,8

2,7

0,8

2,8

Totale 2,3

2,1

2,3

3,7

0,7

2,8

2,0

0,5

2,1

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

(a) Comprende anche l'Area "Educazione fisica"

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Tavola 14 - Laureati del 2007 di cittadinanza italiana che nel 2011 vivono abitualmente in un altro paese per ripartizione di residenza prima dell’iscrizione all’università e tipologia di corsi di laurea (valori assoluti e pesi sul totale dei laureati)

RIPARTIZIONE DI RESIDENZA PRIMA DELL'ISCRIZIONE ALL'UNIVERSITÀ

Tipologie di corsi di laurea Totale

Lauree in corsi a ciclo unico e specialistici biennali

Lauree in corsi di

durata triennale

VALORI ASSOLUTI

Nord 1.350 1.528 2.878

Centro 668 638 1.306

Mezzogiorno 1.111 860 1.970

Totale (a) 3.204 3.070 6.275

PESI PERCENTUALI SUL TOTALE DEI LAUREATI DI CITTADINANZA ITALIANA

Nord 3,0 2,2 2,5

Centro 2,7 1,8 2,1

Mezzogiorno 2,0 1,3 1,6

Totale (a) 2,6 1,8 2,1

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

(a) Il totale comprende anche quanti, prima dell'iscrizione all’università, risiedevano all'estero.

Tavola 15 - Laureati del 2007 di cittadinanza italiana per Paese in cui vivono abitualmente nel 2011 e condizione occupazionale (composizioni percentuali)

PAESE IN CUI VIVONO ABITUALMENTE NEL 2011

Lavorano Non lavorano Totale (v.a = 100,0) Cercano lavoro Non cercano lavoro

Italia 72,1

15,1

12,9 100,0

Estero 64,9 10,9 24,1 100,0

Totale 71,9 15,0 13,1 100,0

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

Tavola 16 - Laureati del 2007 di cittadinanza italiana che non lavorano per ricerca del lavoro e impegno in attività formative retribuite (per 100 laureati nel complesso)

PAESE IN CUI VIVONO ABITUALMENTE NEL 2011

Cercano lavoro Non cercano lavoro

Totale Di cui: in formazione

retribuita

Totale Di cui: in formazione

retribuita

Italia 15,1 0,8 12,9 4,2

Estero 10,9 2,5 24,1 14,6

Totale 15,0 0,8 13,1 4,4

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

Tavola 17 - Laureati del 2007 di cittadinanza italiana per impegno in attività formative (a)

PAESE IN CUI VIVONO ABITUALMENTE NEL 2011

Percentuale di occupati o impegnati in formazione post-laurea retribuita sul totale

Percentuale di persone che non lavorano ma sono impegnate in formazione

post-laurea non retribuita

Italia 77,0 3,5

Estero 82,1 3,8

Totale 77,1 3,5

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

(a) Per impegno in Formazione post-laurea si intende solo impegno in: corsi di dottorato di ricerca, scuole di specializzazione post-laurea, borse di studio, stage, tirocinio o praticantato

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Tavola 18 - Laureati del 2007 di cittadinanza italiana che non lavorano e sono impegnati in attività formative post-laurea (per 100 laureati nel complesso)

PAESE IN CUI VIVONO ABITUALMENTE NEL 2011

Totale

Di cui: impegnati nel dottorato

Italia 8,5 2,3

Estero 21,0 15,6

Totale 8,7 2,6

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

Tavola 19 - Laureati del 2007 di cittadinanza italiana occupati nel 2011 per Paese in cui vivono abitualmente nel 2011 e tipo di lavoro svolto (composizioni percentuali)

PAESE IN CUI VIVONO ABITUALMENTE NEL 2011

Occasionale/

Stagionale

Continuativo Totale (v.a. = 100,0) Autonomo Alle dipendenze Lavoro a

progetto A tempo

indeterminato A tempo

determinato

Italia 9,2 15,2 48,6 19,3 7,7 207.849

Estero 6,9 5,0 54,8 25,5 7,8 4.074

Totale 9,2 15,0 48,7 19,4 7,7 211.923

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

Tavola 20 - Laureati del 2007 di cittadinanza italiana occupati nel 2011 per Paese in cui vivono abitualmente nel 2011 e professione svolta (composizioni percentuali)

PAESE IN CUI VIVONO ABITUALMENTE NEL 2011

Legislatori, imprenditori e alta

dirigenza

Professioni intellettuali,

scientifiche e di elevata

specializzazione

Professioni tecniche

Professioni esecutive nel

lavoro d'ufficio

Altre professioni

(a)

Totale (v.a. = 100,0)

Italia 2,4 39,2 38,9 11,8 7,7 207.849

Estero 3,6 50,2 27,8 10,2 8,3 4.074

Totale 2,4 39,4 38,7 11,7 7,8 211.923

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

(a) Comprende le professioni afferenti ai grandi Gruppi 5, 6, 7 e 8 della Classificazione delle Professioni (CP 2011).

Tavola 21 - Principali professioni svolte dai laureati del 2007 di cittadinanza italiana occupati nel 2011 per Paese in cui vivono abitualmente nel 2011 (composizioni percentuali)

Italia Estero

Specialisti in scienze umane, sociali, artistiche e gestionali 14,1 18,3

Professioni tecniche nell’organizzazione, amministrazione e nelle attività finanziarie e commerciali 12,7 14,6

Ingegneri, architetti e professioni assimilate 8,4 13,2

Specialisti della formazione e della ricerca 9,4 9,5

Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali 3,6 6,6

Professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione 6,6 6,2

Impiegati addetti alle funzioni di segreteria e alle macchine da ufficio 6,2 5,1

Professioni tecniche nei servizi pubblici e alle persone 5,6 4,2

Impiegati addetti ai movimenti di denaro e all'assistenza clienti 3,4 4,2

Professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione 1,1 3,8

Professioni tecniche nelle scienze della salute e della vita 13,9 2,8

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

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Tavola 22 - Principali professioni svolte dai laureati del 2007 di cittadinanza italiana occupati nel 2011 che vivono abitualmente nel 2011 in un altro Paese (composizioni percentuali)

Italia

Ingegneri e professioni assimilate

10,8

Specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie

9,4

Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali

6,6

Tecnici dei rapporti con i mercati

5,2

Impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali

4,9

Tecnici delle attività finanziarie ed assicurative

4,5

Tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive

4,4

Specialisti in discipline linguistiche, letterarie e documentali

4,0

Ricercatori e tecnici laureati nell'università

3,9

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

Tavola 23 - Guadagno medio mensile netto dei laureati del 2007 di cittadinanza italiana che nel 2011 svolgono un lavoro continuativo a tempo pieno per Paese in cui vivono abitualmente nel 2011 (valori in euro)

PAESE IN CUI VIVONO ABITUALMENTE NEL 2011

Totale Di cui: hanno iniziato

il lavoro dopo il 2007

Italia 1.402 1.346

Estero 1.891 1.890

Totale 1.412 1.360

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

Tavola 24- Motivi della scelta del Paese estero in cui vivono abitualmente i laureati del 2007 di cittadinanza italiana (composizioni percentuali)

Occasioni di studio o formazione

scientifica

A seguito di precedenti esperienze

di studio o lavoro

Il paese straniero è

all'avanguardia nel settore d'interesse

Opportunità di lavoro più

qualificato

Maggiore remunerazione

Disponibilità di attrezzature

scientifiche e/o tecnologie di

punta

Molto 32,6 35,1 51,8 63,6 60,7 33,0

Abbastanza 18,3 19,3 30,6 23,8 24,8 26,5

Poco 17,2 14,1 9,2 6,7 8,1 21,7

Per nulla 31,9 31,4 8,4 5,9 6,4 18,9

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

Tavola 25 - Laureati del 2007 di cittadinanza italiana per Paese in cui vivono abitualmente nel 2011 e professione svolta dal padre (composizioni percentuali)

PAESE IN CUI VIVONO ABITUALMENTE NEL 2011

Legislatori, imprenditori

e alta dirigenza

Professioni intellettuali,

scientifiche e di elevata

specializzazione

Professioni tecniche

Professioni esecutive nel lavoro

d'ufficio

Professioni qualificate

nelle attività

commerciali e nei servizi

Artigiani, operai

specializzati e

agricoltori

Conduttori di impianti, operai di

macchinari fissi e mobili

e conducenti di veicoli

Professioni non

qualificate

Forze armate

Totale (a)

(v.a. = 100,0)

Italia 9,5 16,4 19,7 12,5 9,0 19,7 6,8 4,3 2,1 27.6382

Estero 11,8 27,4 24,8 9,5 6,5 12,4 4,8 1,4 1,4 6.050

Totale 9,6 16,6 19,8 12,4 9,0 19,5 6,7 4,3 2,1 28.2431

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

(a) Al netto di quanti non hanno voluto rispondere

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Tavola 26 - Titolo di studio posseduto dai genitori (a) dei laureati del 2007 di cittadinanza italiana per Paese in cui vivono abitualmente nel 2011 (composizioni percentuali)

TITOLO POSSEDUTO Paese in cui vivono nel 2011

Italia Estero Totale

In possesso di titolo universitario 26,0 44,7 26,4

Non in possesso di titolo universitario 74,0 55,3 73,6

Totale 100,0 100,0 100,0

Fonte: Indagine sull'Inserimento professionale dei laureati - edizione 2011

(a) Il riferimento è al titolo più elevato tra i due genitori

Cartogramma 1 - Imprese a controllo italiano nei principali paesi - Anno 2009

Fonte: Rilevazione sulle attività estere delle imprese a controllo nazionale

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Tavola 27 - Primi 10 paesi esteri di localizzazione delle controllate italiane per macrosettore - Anno 2009 (graduatoria per numero di addetti delle controllate all'estero)

PAESI Imprese Addetti Fatturato

(Comp. %)

TOTALE

Stati Uniti 1.848 152.868 8,1

Romania 3.282 116.078 1,4

Germania 1.442 111.993 14,7

Brasile 555 101.404 6,0

Cina 870 95.313 1,7

Francia 1.774 88.994 13,2

Spagna 1.403 79.980 9,7

Polonia 684 75.163 3,2

Regno Unito 952 47.258 4,9

Turchia 190 34.098 1,1

Quota % primi dieci paesi sul totale 61,1 59,8 63,9

INDUSTRIA

Romania 1.476 93.665 2,1

Brasile 307 69.119 8,8

Cina 537 68.988 2,6

Francia 601 51.580 9,9

Stati Uniti 515 48.396 8,2

Germania 403 46.479 8,2

Polonia 331 43.824 5,8

Spagna 482 35.303 8,5

Regno Unito 267 25.954 7,3

Federazione Russa 127 21.298 1,1

Quota % primi dieci paesi sul totale 62,4 59,5 62,6

SERVIZI

Stati Uniti 1.333 104.472 8,1

Germania 1.039 65.514 19,9

Spagna 921 44.677 10,7

Francia 1.173 37.414 15,8

Brasile 248 32.285 3,7

Polonia 353 31.339 1,0

Cina 333 26.325 1,1

Romania 1.806 22.413 0,9

Regno Unito 685 21.304 2,8

Turchia 103 21.069 0,9

Quota % primi dieci paesi sul totale 60,6 61,5 64,9

Fonte: Rilevazione sulle attività estere delle imprese a controllo nazionale