Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

64
Anno XXV n. 2 estate 2005 Periodico della Federazione dei Corpi dei vigili del fuoco volontari della provincia di Trento Reg. Trib. Trento n. 307 - Elenco periodici 5 aprile 1980 Direttore: SERGIO CAPPELLETTI Direttore responsabile: FRANCO DELLI GUANTI Stampa: Tipografia Alcione Prog. Grafico: PRIMA S.R.L. - Ag. di pubblicità Trento Redazione: Via Secondo da Trento, 2 - Trento - Tel. 0461/826026 - Fax 0461/825790 www.fedvvfvol.com – e-mail: [email protected] Stampato su carta ecologica 4 51 51 51 51 51 2 6 Comandanti Comandanti Comandanti Comandanti Comandanti in assemblea in assemblea in assemblea in assemblea in assemblea Olimpiadi CTIF Olimpiadi CTIF Olimpiadi CTIF Olimpiadi CTIF Olimpiadi CTIF: un successo un successo un successo un successo un successo Stava: Stava: Stava: Stava: Stava: vent'anni dopo vent'anni dopo vent'anni dopo vent'anni dopo vent'anni dopo Operazione Operazione Operazione Operazione Operazione S. Remo S. Remo S. Remo S. Remo S. Remo

Transcript of Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

Page 1: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

Anno XXV n. 2 estate 2005

Periodico della Federazione dei Corpi dei vigili del fuoco volontari della provincia di TrentoReg. Trib. Trento n. 307 - Elenco periodici 5 aprile 1980

Direttore:SERGIO CAPPELLETTI

Direttore responsabile:FRANCO DELLI GUANTI

Stampa:Tipografia AlcioneProg. Grafico:PRIMA S.R.L. - Ag. di pubblicità Trento

Redazione:Via Secondo da Trento, 2 - Trento - Tel. 0461/826026 - Fax 0461/825790

www.fedvvfvol.com – e-mail: [email protected]

Stam

pato

su

carta

eco

logi

ca

44444

5 15 15 15 15 1

22222

66666

ComandantiComandantiComandantiComandantiComandantiin assembleain assembleain assembleain assembleain assemblea

Olimpiadi CTIFOlimpiadi CTIFOlimpiadi CTIFOlimpiadi CTIFOlimpiadi CTIF:::::un successoun successoun successoun successoun successo

Stava:Stava:Stava:Stava:Stava:vent'anni dopovent'anni dopovent'anni dopovent'anni dopovent'anni dopo

OperazioneOperazioneOperazioneOperazioneOperazioneS. RemoS. RemoS. RemoS. RemoS. Remo

Page 2: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

2

EditorialeEditorialeEditorialeEditorialeEditoriale

E’ un intensissimo anno di attività quello che è trascorsodall’ultimo nostro incontro assembleare, un anno nelquale si sono quantomeno duplicati incontri, commis-

sioni, assemblee e manifestazioni che ci hanno visto notevol-mente impegnati sia per proporre, aggiornare e migliorare laqualità del servizio, sia per mettere in rete innovazioni e infor-mazioni utili alla velocità dei dati e dei rapporti tra Corpi, Unionie Federazione, nonchè per abbozzare il nuovo disegno di leg-ge in materia di servizio antincendi e Protezione Civile. A talproposito, giunti in questa fase, stiamo concertando delle li-nee guida per poter successivamente discutere ciò che ci ri-guarda da vicino. Nel frattempo, con gli Ispettori, proseguire-mo nel lavoro avviato che prevederà certamente incontri conla base e le municipalità.Al momento, anche sulla base di incontri tenutisi negli anniprecedenti riguardanti i ruoli, le prospettive e le responsabili-tà, sono state analizzate le più rilevanti criticità riguardantil’aspetto giuridico - amministrativo in cui i Corpi sono chiamatiad operare. Durante questo cammino sarà importante sentirsitutti coinvolti proponendo concreti e costruttivi contributi diriflessione e di proposte da sottoporre alla commissione legi-slativa provinciale deputata a formulare una legge che discipli-ni la complessa materia del servizio antincendi e della prote-zione civile. Più proposte verranno formulate più forte sarà lalegge che sarà la guida per il nostro futuro.La nuova legge dovrà essere sviluppata anche nell’ottica diquella di riforma istituzionale prevista per gli Enti Locali, consi-derato che i Vigili del Fuoco Volontari del Trentino sono primacomunali poichè dipendono dalle amministrazioni locali e svol-gono principalmente la loro attività nell’ambito del rispettivoterritorio.Il 17 dicembre scorso abbiamo celebrato il cinquantesimo difondazione dell’Unione Provinciale dei Vigili del Fuoco Volon-tari del Trentino che nacque a seguito della Legge regionaledel 1954, la prima in Trentino che disciplinò e regolamentò ilServizio Provinciale Antincendi e conseguentemente i vigili delfuoco. Faccio presente che per ricordare quell’evento, nel corso

Un anno intensoUn anno intensoUn anno intensoUn anno intensoUn anno intensodi attivitàdi attivitàdi attivitàdi attivitàdi attivitàdi Sergio Cappelletti

dell’anno, verranno riservati altri importanti momenti celebra-tivi. I presupposti per i quali cinquant’anni fa è nata dettalegge non sono cambiati così come non è cambiato lo spiritodi abnegazione e altruismo dei vigili del fuoco volontari delTrentino. Sono invece mutati gli scenari, le casistiche, le re-sponsabilità e perciò è assolutamente necessaria la riformadell’intero settore.L’assemblea odierna è anche propizia per ribadire che i Vigilidel Fuoco Volontari del Trentino vogliono sentirsi, attraversoquesta legge valorizzati, considerati ed apprezzati poichè sono,senza ombra di smentita, le colonne portanti dell’intero as-setto della Protezione Civile Trentina. Pertanto con serenità,ma con determinatezza, evidenziamo il nostro importanteruolo svelto radicalmente su tutto il territorio provinciale attra-verso l’attività interventistica, di preparazione e di allenamen-to effettuate con assiduità. Oltre ciò dobbiamo far presente ilnotevole incremento dei gruppi giovanili per i quali i respon-sabili dedicano ulteriore tempo disponibile: è in questi vivaiche nascono opportunità e preposte, come quelle dei diversicampeggi, incontri e gare che annualmente vengono organiz-zati. Per i ragazzi che vi aderiscono diventa un momento im-portante di socializzazione, di scambio di idee, un’esperienzadi vita per certi aspetti divertente ma che aiuta a riflettere e amaturare. Quando raggiungono la maggior età diventa poi untrampolino di lancio per inserirsi a pieno titolo nell’organicodei corpi maggiori.Mi preme ricordare che da alcuni mesi, è stata approvata lalegge Omnibus, dove sono contemplati alcuni articoli per i qua-li la Federazione individuerà nel proprio ambito norme e formedi applicazione per valorizzare i Vigili del Fuoco Volontari fuoriservizio. Questi pompieri, anche dopo aver raggiunto i limitid’età, potranno affiancare i colleghi nell’espletamento delle at-tività logistiche e di quelle a sfondo sociale ed umanitario. Conla stessa legge la Federazione è stata investita della competen-za, relativa alla parte volontaria, delle gare CTIF internazionaliper curarne l‘organizzazione e gli aspetti collaterali. Tutto ciò faparte della nostra cultura e della nostra storia, che non è solo

Page 3: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

3

EditorialeEditorialeEditorialeEditorialeEditoriale

tradizione e folklore, ma soprattutto piena dedizionealle persone e al territorio e per questo chiediamo at-tenzione, rispetto e tutela. Pertanto il nostro è un mo-vimento attivo, che cresce, si aggiorna e si prepara peressere oggi e domani al passo con i tempi. Colgo l’oc-casione per invitare l’Amministrazione Provinciale e laScuola Antincendi ad investire ulteriormente fondi erisorse umane per la formazione storico - culturale eprofessionale dei Vigili del Fuoco Volontari del Trentinoai fini di mantenere sempre alto il livello di preparazio-ne ed efficienza.Ringrazio l’ing. Mariano Largher, direttore della Scuo-la, e i suoi collaboratori per l’impegno profuso in que-sto suo primo anno di lavoro.Per quanto concerne l’attività mi preme sottolinearele particolari e nuove esperienze per le quali i nostrivolontari sono stati chiamati ad operare: La prima in Sardegnaper collaborare nella prevenzione degli incendi boschivi e laseconda effettuata in occasione della morte e funerali di PapaGiovanni Paolo II e della successiva elezione del nuovo Ponte-fice Benedetto XVI.Per l’estate è stata invece chiesta, da parte del Comune diSanremo, la collaborazione per la prevenzione e interventonegli eventuali incendi boschivi di detto comune ligure.Nel mese di luglio cinque squadre CTIF (Borgo Valsugana, Malè,Mori, Ragoli e Tione) e una rappresentativa di vigili del fuocoallievi denominata “Trentino” hanno partecipato ai giochi in-ternazionali per vigili del fuoco a Varazdin in Croazia.Ad ottobre saranno invece a Trento i massimi esponenti euro-pei rappresentanti la componente giovanile CTIF per una con-ferenza sulle problematiche e le prospettive future di questoimportante e strategico settore.Vent’anni fa, il 19 luglio a Stava in Val di Fiemme, si consuma-va un’immane tragedia: a mezzogiorno e un quarto circa i ba-cini di fluorite di Prestavel si sono aperti ed è partita un’ondatadi fango che in pochi secondi ha travolto, distrutto e soffocato

per sempre ciò che ha trovato sul suo percorso e ben 268sono state le persone che hanno perso la vita. Perchè similitragedie non abbiano più a ripetersi e per ricordare quelle vit-time è stata costituita la “Fondazione Stava 1985” alla quale iVigili del Fuoco Volontari del Trentino hanno aderito in segnodi memoria, presenza e vicinanza ai familiari e a coloro cheporteranno per sempre il segno di quella grande tragedia.In questa occasione vogliamo ricordare oltre alle vittime diStava anche le oltre 250.000 persone perite nel dicembre scorsoin Indonesia per l’onda assassina dello Tsunami e quelle mor-te a causa di gravi catastrofi, nonchè Roberto Carotta, ViceComandante di Gardolo, falciato sulla statale del Brennero,nella notte di Capodanno, mentre soccorreva un automobili-sta in difficoltà. Per il suo atto eroico e per come è vissuto,abbiamo già inoltrato al Presidente della Repubblica, tramite ilCommissario del Governo dott. Alberto de Muro, richiesta dimedaglia al valor civile. Il nostro pensiero vada anche a tutti ivigili del fuoco deceduti per causa di servizio e a quelli permalattia.Auguro a tutti di operare anche per il futuro con quello straor-

dinario spirito di servizio che da sempre ci distingue.Voglio ringraziare di cuore i Comandanti, gli Istruttori,i Vigili, il Consiglio Direttivo della Federazione, il Di-rettore e i tutti i collaboratori della stessa; il Presiden-te della Giunta Provinciale, l’Assessore alla Protezio-ne Civile, il Dirigente del Servizio Antincendi, il CapoDipartimento della Protezione Civile, tutte le autori-tà civili, militari, amministrative, i rappresentanti del-le associazioni di volontariato, il Presidente dei revi-sori dei conti, dott. Ivano Dalmonego, e il revisoreRoberto Spagolla che lasciano, dopo alcuni anni, que-sto importante e delicato compito, nonchè tutti colo-ro che concorrono a far si che il nostro movimentoviva e cresca. Porgo un saluto di benvenuto al nuovoPresidente del collegio dei Revisori dei Conti, dott.Lorenzo Bertoli, unito ad un augurio di buon lavoro.

Page 4: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

4

Primo pianoPrimo pianoPrimo pianoPrimo pianoPrimo piano

“Vogliamo dire ‘grazie’ ai soccorritori, aitanti che accorsero per salvare quei po-chi che poterono essere estratti vivi dal-le macerie e che si prodigarono quindicon impegno e abnegazione nel lungo edifficile lavoro di recupero delle salme”.I familiari delle Vittime della Val di Stavahanno proposto al Comune di Tesero,alla Provincia Autonoma di Trento e alCommissariato del Governo di dedicareil ventesimo anniversario della catastro-fe ai soccorritori che a Stava diedero di-mostrazione di efficienza e, soprattutto,di convinta e umana solidarietà.Vigili del fuoco volontari e permanentidelle province di Trento e di Bolzano e dialtre 50 città d’Italia, militari di leva, ap-partenenti alle Forze dell’Ordine, volon-tari delle Organizzazioni di soccorso edella Protezione Civile, unità cinofile, roc-

StavStavStavStavStava: va: va: va: va: vent’anni per non dimenticarent’anni per non dimenticarent’anni per non dimenticarent’anni per non dimenticarent’anni per non dimenticareeeeeNel ventesimo anniversario il grazie ai soccorritori

e distruggendo del tutto o danneggian-do gravemente 4 alberghi e 62 case. Unaragazza estratta viva dalle macerie di unodegli alberghi di Stava morì una settima-na dopo all’ospedale di Trento.La colata di fango si era sprigionata aseguito del crollo delle discariche di rac-colta del fango residuato dalla lavorazio-ne mediante flottazione della fluoriteestratta dalla miniera di Prestavel e daaltre tre miniere della provincia di Bol-zano e della provincia di Brescia. Le di-scariche erano state costruite sul fiancodella montagna, a poche centinaia dimetri dall’impianto di flottazione, 800metri a monte dell’abitato di Stava. Fra idisastri avvenuti nel mondo a seguito delcrollo di discariche minerarie la catastro-fe della Val di Stava è seconda solo aldisastro di Sgorigrad in Bulgaria dove il1° maggio 1966 perirono 488 persone.Quella di Stava, assieme al Vajont e alGleno, è una delle più gravi catastrofiindustriali e ambientali mai verificatesiin Italia.All’opera di soccorso hanno partecipatonon meno di diecimila uomini, di cuiquattromila militari del 4° Corpo d’Ar-mata Alpino. Primi ad accorrere furono iVigili del fuoco volontari di Tesero e del-la Valle di Fiemme. Quindi, nel giro dipoche ore, tutti i Corpi dei Vigili del fuocovolontari del Trentino, numerosi Corpidei Vigili del fuoco volontari dell’AltoAdige e quelli permanenti di Trento e diBolzano, Croce Bianca, Croce Rossa,Carabinieri, uomini della Polizia di Sta-to, della Guardia di Finanza e del CorpoForestale, unità cinofile, sommozzatorie centinaia di volontari.

ciatori e sommozzatori: furono quasi 10mila i soccorritori che operarono in Val diStava nelle tre settimane successive aldisastro. “Vorremmo poter ringraziarepersonalmente ciascuno di loro” affermaGraziano Lucchi, presidente dell’Associa-zione dei familiari delle Vittime e dellaFondazione Stava 1985. “Non potendo-lo fare, abbiamo chiesto al Presidentedella Repubblica di farsi interprete dellanostra gratitudine nei loro confronti”.Il 19 luglio in Val di Stava morirono 267uomini, donne e bambini che erano re-sidenti in 64 Comuni di 23 diverse Pro-vince e 11 Regioni d’Italia. Furono tra-volti e uccisi da una colata di circa 180mila metri cubi di fango che, attorno amezzogiorno, rovinò a valle alla veloci-tà di quasi 90 chilometri orari percor-rendo una distanza di oltre 4 chilometri

Page 5: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

5

Primo pianoPrimo pianoPrimo pianoPrimo pianoPrimo piano

Il loro lavoro venne coadiuvato da 19elicotteri, 774 automezzi, 137 mezzispeciali, 16 gru a braccio lungo, 72 foto-elettriche, 5 battelli, 26 ambulanze, 27cucine da campo, 144 radio portatili e 4ponti radio. Presso il Municipio di Tese-ro fu istituito un Quartier Generale dellaProtezione Civile dal quale coordinò isoccorsi lo stesso Ministro per la Prote-zione civile Giuseppe Zamberletti.Il maggior numero di vittime fu recupe-rato nelle prime ore, ma la ricerca si pro-trasse per tre settimane. Le salme furo-no composte prima nella palestra delleScuole elementari di Tesero; la cameraardente venne successivamente allesti-ta nella Pieve della Maria Assunta a Ca-valese, la stessa Chiesa nella quale nel1976 erano state pietosamente raccoltele salme delle 42 vittime dello schiantodella funivia del Cermis.Lo straziante rito del riconoscimentocontinuò poi fino alla metà di agosto inambienti climatizzati ad Egna. Tanti non

poterono tuttavia essere riconosciuti.Furono quasi mille i volontari della Cro-ce Rossa Italiana che si prodigarono pergiorni e giorni nella pietosa opera di re-cupero delle salme e del loro trasportoalle camere mortuarie.

A Stava la struttura volontaristica di soc-corso, che nelle regioni alpine vanta unatradizione secolare, ha dato ancora unavolta dimostrazione di efficienza e, so-prattutto, di convinta e umana solidarie-tà.

Page 6: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

6

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

Dopo la Sardegna arriva la Liguria. Pre-venzione, monitoraggio del territorio,lotta attiva e soccorso: queste le paroled’ordine per la nuova missione dellacolonna mobile trentina dei vigili del fuo-co partita lo scorso 6 agosto alla voltadella Liguria per fronteggiarel´emergenza degli incendi boschivi esti-vi in quella zona, in particolare nel co-mune di Sanremo.

Operazione San RemoOperazione San RemoOperazione San RemoOperazione San RemoOperazione San RemoAnche questa estate impegnati a livello nazionale

Verso la terra ligure sono partiti volontaridal distretto di Riva del Garda, del Pri-miero, della val di Fassa, di Pergine Val-sugana e delle Giudicarie. Il primo tur-no, ha visto all´opera sei vigili del fuocodel distretto di Riva più un componentedel gruppo Nuvola. Con due automezzipick up con modulo antincendio boschi-vo con capacità di 600 litri di acqua edue furgoni per il trasporto persone. Tre

in tutto i turni: dal 13 al 20 agosto e dal20 al 27 agosto gli altri due.La richiesta d´intervento è arrivata allaProtezione Civile della Provincia di Trentodalla Regione Liguria e dal Comune diSanremo. Luoghi dell´operazionel´entroterra del Ponente ligure. Da Im-peria a Ventimiglia, fino a ridossodell´appennino ligure.Il campo base è l´ex distaccamento fo-

Page 7: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

7

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

restale del parco di San Romolo, com-posto da cucina, servizi, saletta da pran-zo e due camere.Per verificare il territorio i volontari deldistretto del Primiero verso la metà del-lo scorso giugno hanno simulato una set-timana tipo della missione, recandosi inLiguria con una squadra opportunamen-te attrezzata. È da dire poi che per que-sta missione la giunta provinciale di Tren-to non ha previsto alcun rimborso al da-tore di lavoro. In pratica i vigili parteci-panti si bruciano una settimana di ferieper prendere parte all´operazione.In quella zona le cause degli incendiboschivi sono al 50% dolose e per l´altrametà riconducibile comunque a fatticolposi.Quelle che laggiù chiamano strade ta-gliafuoco non sono altro che strade ster-rate di scarsa larghezza, con scarsa ma-nutenzione. In questo periodo

dell´estate si sono possono anche due-tre incendi al giorno. Insomma, un´areaad elevato rischio.L’attività si esplica con il pattugliamentodi prevenzione e intervento in caso diincendi boschivi con mezzi propri e, nellimite delle possibilità locali, sempre ac-

compagnati da un volontario o un fore-stale. Praticamente il servizio è fondamen-tale quale “pronto intervento” per con-trastare sul nascere gli incendi boschivi eimpedirne il rapido e incontrollato svilup-po, ciò che i volontari da soli in quellastagione non riescono a garantire.

Page 8: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

8

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

Proponiamo integralmente il documentopresentato nel corso dell’Assemblea diLavis dai Comandanti del distretto di Rivadel Garda.A nome dei comandanti del distretto diRiva del Garda, prendo la parola perportare all’attenzione di codesta assem-blea, alcune considerazioni nate in senoall’unione distrettuale di Riva del Garda.Abbiamo letto con attenzione la relazio-ne programmatica fornita dalla Federa-zione, ed a parte la corposa prefazioneinerente il lavoro svolto nell’anno appe-na trascorso, abbiamo notato che comeobiettivo per l’anno 2006 è stato citatoin succinto paragrafo, il problema ine-rente la stesura della nuova legge sul-l’ordinamento del Servizio Antincendi edi Protezione Civile.La prima cosa che balza all’occhio e checi ha lasciato favorevolmente impressio-nati, è stato il nominare la legge con il

nome di “Ordinamento del Servizio an-tincendi e Protezione Civile”. Speriamoche questo sia di auspicio e foriero del-la volontà di porre l’attuale organizza-zione del sistema antincendi, al centrodella futura organizzazione quale pernosu cui far ruotare la macchina dei soc-corsi, attualmente composta oltre chedalle forze del Servizio Antincendi siavolontari che permanenti anche dallealtre organizzazioni che sono da pocotempo entrate a far parte della comples-sa ed articolata macchina del soccorso.Nell’articolato legislativo vorremmo chetrovassero soluzione alcuni problemi checomunemente vengono sollevati nellevarie riunioni ed incontri da parte di molticomandanti.Vorremo citare in particolare quelli le-gati al ruolo e alle responsabilità in capoai comandanti medesimi.Si parla di responsabilità legate alla salu-

te e sicurezza sui luoghi di lavoro (626),di responsabilità nella gestione dellestrutture (caserme), di responsabilità inseno alla commissione edilizia, a segui-to di interventi quando il comandante sideve rapportare con forze dell’ordine,magistratura o quant’altro.Non pensiamo che i comandanti voglia-no sottrarsi a tali obblighi e responsabili-tà, crediamo però che 1’occasione siagiusta per prevedere se non nella legge,perlomeno nei regolamenti attuativi se-guenti, giusta copertura e tutela, per illavoro svolto in assoluta gratuità ed ab-negazione.Altro problema anche se forse non ab-biamo l’esatta cognizione della comples-sità del suo lavoro è quello di dare certae puntuale collocazione della figura del-l’ispettore distrettuale.Altresì uno dei problemi che speriamopossa trovare soluzione è quello legatoalle assenze effettuate dai vigili, qualun-que sia il loro ruolo, dal posto di lavoro,per poter intervenire laddove ve ne èesigenza. Il problema è stato sollevatoin diverse sedi e da diversi anni, sappia-mo che l’ente pubblico con lungimiran-za e sensibilità ha trovato la soluzioneper i propri dipendenti permettendo lorodi assentarsi quando scatta l’emergen-za. Perchè allora i dipendenti di ditteprivate o liberi professionisti, non do-vrebbero avere analoga tutela. Voglioprecisare che non si vuole intendere ero-gazione di denaro al vigile in nessunaforma, ma si vuole semplicemente sti-molare il legislatore affinchè venga inse-rita nell’articolato normativo una formu-la che possa garantire l’assentarsi senza

Una riforma condivisaUna riforma condivisaUna riforma condivisaUna riforma condivisaUna riforma condivisaDocumento dei Comandanti del distretto di Riva del Garda

Page 9: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

9

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

il patema che ciò possa tornare a nocu-mento del vigile stesso.Oltre ai problemi delle figure che sonopreposte a reggere le istituzioni, pensia-mo che le istituzioni stesse, abbiano at-tualmente alcune criticità che andrannorisolte negli interventi legislativi program-mati.Mi riferisco in particolar modo alla ge-stione amministrativa quotidiana, ai rap-porti che intercorrono tra le varie realtàdel servizio; Corpo – Unione – Federa-zione - Corpo Permanente e alla colla-borazione tra le varie organizzazioni diprotezione civile e i corpi comunali deiVigili del fuoco volontari.Vorremmo che venisse riconosciuta lapeculiarità e la centralità dei corpi inambito comunale in materia di preven-zione e soccorso in caso di calamità.

Gli esempi presenti sul territorio Nazio-nale, con la creazione di strutture co-munali di protezione civile, che com-prendono al loro interno le più svariateanime del volontariato, non avrebberocorrispondenza nell’attuale rea1tà tren-tina, dove 1’attuale organizzazione èradicata sul territorio e nella popolazio-ne, in modo talmente viscerale da por-tare il nostro sistema ad esempio per ilresto della Nazione.Non per ultimo vorremo sapere come sica1erà la proposta della riforma del Ser-vizio Antincendi all’intemo del progettodi riforma legislativa sul governo delleautonomie locali del Trentino.Da ultimo rivolgendomi a voi colleghi,vorrei sperare che ognuno si senta indovere di portare le proprie idee le pro-

prie osservazioni, considerazioni in me-rito ad un problema cosi importante qualè la riforma del Servizio antincendi eProtezione civile, ognuno attingendo alproprio sentire, alla propria esperienza,al proprio credo di essere vigile del fuo-co, porti il proprio modo di vivere e lavocazione di vigile del fuoco volontarioper far crescere con tutte le anime deivigili del fuoco la nuova legge.Auspico altresì che un valido gruppopossa far sintesi di tutte le idee che per-verranno e che ci sia data la possibilitàdi ritrovarci magari in assemblea straor-dinaria per licenziare una nostra propo-sta, la proposta dei vigili del fuoco vo-lontari da inoltrare al legislatore.

I comandanti del distrettodi Riva del Garda

Page 10: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

10

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

Fiamme Oro 40 anniCav. Uff. Sergio Dagostin, Vice Presidente Sostituto, Carano; Leonardi Gianluigi, vigile, Preore; Marco Oss Emer,vigile, Vignola Falesina; Arrigo Pozzatti, comandante, Bresimo; Remo Simoni, vigile, Montagne; Francesco Zamboni,capo squadra, Tione; Elio Zulberti, vigile, Cimego.

Medaglia d’oro al merito di lungo comandoUlisse Trentinaglia, comandante, Carzano.

Medaglia d’oro al merito della FederazioneBeniamino Barberi, Ispettore distrettuale, Rovereto; Graziano Boroni, Ispettore distrettuale, Riva del Garda;Christoph Von Sternbach, Presidente Unione Vigili del fuoco volontari Alto Adige; Cav. Gr. Croce Gino Gronchi,Presidente Associazione Nazionale Vigili del fuoco volontari.

Croce al meritoCav. Uff. Sergio Dagostin, Vice Presidente Sostituto, Carano.

I prI prI prI prI premiati 2005emiati 2005emiati 2005emiati 2005emiati 2005

Page 11: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

11

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

Oltre 400 bambini delle scuole di Alde-no, Romagnano e Cimone hanno assi-stito lo scorso mese di maggio ad unalezione davvero speciale. La materia erala protezione civile, illustrata nella suacomponente non solo organizzativama anche operativa. Propria la formu-la delle dimostrazioni pratiche è stataparticolarmente apprezzata dai giova-ni spettatori che hanno assistito ad al-cune dimostrazioni dal vivo ed ammi-rato le attrezzature ed i mezzi speciali(tra cui un anfibio con minirimorchio)che hanno contribuito ad arricchire lascenografia di questa esperienza didat-tica.A presentare l’iniziativa, il sindaco Da-niele Baldo e l’assessore provincialeSilvano Grisenti che hanno insistito sul-l’importanza di promuovere la culturadella sicurezza. “Protezione civile èprima di tutto cultura - ha detto Gri-senti - e per questo vogliamo mostra-re ai nostri giovani, con un approcciodiretto e coinvolgente, che cosa signi-fica mettersi al servizio del prossimoe presidiare la pubblica sicurezza. Spe-riamo che anche questo contribuiscaa tenere vivo e se possibile ad accre-scere lo spirito di solidarietà e di altru-ismo che ha reso celebre la nostracomunità in Italia e non so1o”.In un crescendo di attività ai giovani ra-dunati nel parco di Aldeno è stata bre-vemente illustrata l’organizzazione del-la protezione civile, che istituzionalmen-te si identifica in un Dipartimento cuifanno capo Servizio antincendi, geologi-co e prevenzione rischi.Poi il via alla dimostrazione vera e pro-pria. In un primo intervento dei vigili

A scuola diA scuola diA scuola diA scuola diA scuola diprprprprprotezione civileotezione civileotezione civileotezione civileotezione civileAd Aldeno lezione per quattrocento alunni

del fuocovolontaridi Alde-no e del-la CroceR o s s ahanno soccorso una presunta vittimadi un incidente stradale. Sono bastatipochi minuti per aprire letteralmentel’automobile, bloccare la spina dorsa-le dell’infortunato, sistemarlo sull’as-se spinale e portarlo via in ambulanza.Un successivo scenario ha visto prota-gonisti i Nuvola che in un baleno han-no montato una grande tenda da cam-po, punto strategico per far funziona-re un quartier generale. Qui non solo

A TA TA TA TA Trrrrrentoentoentoentoentola Commissione eurla Commissione eurla Commissione eurla Commissione eurla Commissione europea CTIFopea CTIFopea CTIFopea CTIFopea CTIFIl prossimo mese di ottobre dal 28 al 30, arriveranno a Trento i massimi espo-nenti degli stati europei rappresentanti il mondo dei vigili del fuoco ed in parti-colare di quello giovanile.La commissione, che in questa occasione sarrà ospite della nostra città, si riuni-sce ogni quattro mesi per dibattere le problematiche dei giovani che si appresta-no a diventare pompieri effettivi. Questi incontri sono importanti perchè appro-fondiscono, attraverso anche degli studi, le tematiche inerenti questo importan-te ed evolutivo momento della vita per proporre a loro, attraverso nuovi stimolie attenzioni, un modello di volontariato e di impegno civile anche in chiavemoderna.In un’Europa, ormai senza confini, è determinante mettere a confronto espe-rienze ed idee per poi poter offrire ai giovani nuove opportunità e farli sentire,a pieno titolo, al passo con i tempi e nello stesso momento portatori di storia ecultura, aspetti determinanti per il mantenimento, la crescita e lo sviluppo delnostro mondo di volontariato.

si può cucinare e mangiare, ma si con-vocano le riunioni operative oppure siricompongono le famiglie cheun’emergenza può aver diviso.Ha concluso il tutto un breve viaggioin teleferica con il Soccorso alpinoche, trasportando una barella con fin-to ferito lungo una fune legata ad ungrande albero - ha ricostruito uno sce-nario possibile fra i rischi d’alta quo-ta.

Page 12: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

12

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

Organizzata dall’associazione “RivaLi-ve”, ha voluto essere il momento d’in-contro tra la popolazione e le varieforze che concorrono alla sicurezza delcittadino; ed è così che l’ultimo saba-to di aprile si è svolta nel piazzale Filzia Riva del Garda la prima giornata del-la sicurezza, vi hanno partecipato po-lizia, carabinieri, guardia di finanza,vigili del fuoco volontari e soccorsoalpino.Mentre l’elicottero dei carabinieri sor-volava la zona, ed il pubblico principal-mente formato da classi scolastiche eda passanti incuriositi ne facevano daspettatori, ognuno ha messo in scena

Giornata della sicurGiornata della sicurGiornata della sicurGiornata della sicurGiornata della sicurezzaezzaezzaezzaezza(per pochi) a Riv(per pochi) a Riv(per pochi) a Riv(per pochi) a Riv(per pochi) a Riva del Gardaa del Gardaa del Gardaa del Gardaa del GardaManovre e simulazioni a contatto con la gente

di Daniele Zanoni

un intervento tipico quanto spettacola-re, i vigili del fuoco hanno simulato unincidente stradale, dove si è dovuto ri-correre all’uso delle pinze idrauliche,che ben presto sono passate in manodegli studenti incuriositi quanto incre-duli sul peso delle attrezzature in dota-zione. Il soccorso alpino ha invece si-mulato una discesa via teleferica di unabarella, al termine dell’intervento glistudenti hanno potuto provare a risali-re di qualche metro le corde fatte scen-dere da un albero.Ma si era anche proceduto all’allestimen-to dei vari stand espositivi, uno per ogniforza intervenuta, lo stand era piccolo

per contenere anche i mezzi, letteral-mente presi d’assalto da passanti e stu-denti, che infatti sono stati parcheggiatiai lati dello spazio espositivo, molte ledomande sulle attrezzature presenti ne-gli stand, tanta la curiosità circa il loroutilizzo e pronte quanto dettagliate era-no le risposte dei vigili che accompagna-vano la gente durante “le visite guidate”a macchine ed attrezzature.Da notare l’esiguo afflusso di scolare-sche, che seppur con esplicito invito daparte dell’organizzazione, hanno mostra-to scarso interesse ad una manifestazio-ne che è costata sicuramente molti sa-crifici e molto tempo speso sia nella ide-azione che nell’allestimento.Ma si sa, aprile è uno degli ultimi mesidell’anno scolastico, tempo di temi, in-terrogazioni, voti sotto il 5 che devonoessere risollevati, pena la bocciatura, equindi anche il sabato mattina è “tempobuono” per rimediare.Però, ogni tanto, sarebbe bello anchefermarsi e capire da vicino ciò che si-lenziosamente accade attorno a noi,capire chi c’è alla guida di quei mezzi,indistintamente rossi, blu, azzurri o gial-li, capire che alla guida ci sono degliangeli custodi, pronti ad intervenire inqualsiasi momento ed in qualsiasi cir-costanza e soprattutto capire che le filedel volontariato sono sempre aperte achi ha qualcosa, sia esso tempo, com-petenze o passione, da porre al servi-zio degli altri.

Page 13: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

13

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

“La difesa del territorio e la sua messa insicurezza non spettano più solo di chi isti-tuzionalmente o professionalmente sioccupa di presidiare, di sistemare e diorganizzare la protezione civile. La difesadel territorio ha bisogno di una presa dicoscienza concreta e di un nuovo slanciodi corresponsabilità che deve coinvolge-re sia il centro sia la periferia, gli ammini-stratori provinciali ma anche i sindaci e gliamministratori locali. In definitiva tutti icittadini sono chiamati a un modo nuovodi intendere la gestione del territorio intermini di sicurezza, perché sembra chetutto sia dovuto, ma questo ormai non èpiù così assodato!”. Con queste paroleSilvano Grisenti, assessore provinciale alleopere pubbliche, alla protezione civile ealle autonomie locali, ha aperto l’incon-tro che s’è tenuto di recente a Pergineper la presentazione dello stato dei lavoridel Servizio di sistemazione montana nel-l’ambito del C4 e per l’illustrazione delBilancio sociale 2004 del Servizio provin-ciale di sistemazione montana.“Per rendere sicure le nostre valli, così‘forti’, ma al contempo così fragili – haproseguito l’assessore nel suo indirizzo disaluto, – c’è bisogno certamente di alteprofessionalità, e quelle indubbiamentee fortunatamente non ci mancano, maanche del coinvolgimento etico-culturaledell’intera popolazione. È per questo chea Pergine non ho invitato solo i sindaci egli assessori competenti, i responsabili deiBIM e dei Consorzi di miglioramento fon-diario, ma anche i vigili del fuoco volon-tari, la Croce Rossa, i Nuvola e le mae-stranze impegnate nei vari cantieri, chesono i veri protagonisti del lavoro di tuttinoi. Perché è da questo atteggiamento didisponibilità a integrare le singole espe-rienze e le posizioni particolari che può

DifenderDifenderDifenderDifenderDifendere il Te il Te il Te il Te il Trrrrrentinoentinoentinoentinoentinodalle alluvionidalle alluvionidalle alluvionidalle alluvionidalle alluvioniSe ne è parlato a Pergine nel corso di un incontro

nascere un nuovo modo di intendere latutela del territorio”.Un rischio residuo, in montagna, rimar-rà sempre e comunque, malgrado tutti ilavori di prevenzione che si stanno met-tendo in campo. L’obiettivo del lavorodelle squadre del Servizio di sistemazio-ne montana è quello di ridurre il piùpossibile questo rischio residuo, “utiliz-zando al meglio tutte le tecnologie, leesperienze, ma anche l’entusiasmo e lapassione tipica delle genti di montagna.Quello che vi invito a trasmettere allevostre comunità, però – ha concluso l’as-sessore Grisenti, – è la sollecitazione aconoscere il vostro territorio, ad amarloe a rispettarne la fragilità. Ma soprattut-to c’è la necessità che gli interventi diprevenzione, di tutela e di conservazio-ne siano pienamente e completamentecondivisi tra centro e periferia, in pienacorresponsabilità tra Provincia e Comu-ni. E questo avverrà solo quando passe-rà la nuova cultura della gestione quoti-diana ed equilibrata del territorio”.“Noi vogliamo accompagnare questopassaggio anche con lo strumento delBilancio sociale, come quello che si ri-ferisce al 2004 e che presentiamo uffi-cialmente qui a Pergine – ha poi dettol’assessore. – Un bilancio giunto alla suaterza edizione, che al di là del rendi-conto puramente economico delle ci-fre investite e dei benefici ottenuti, vuoleessere uno strumento di trasparenza edi partecipazione, con un metodo con-diviso da tutto il governo provinciale”.Questi concetti sono stati ripresi e am-pliati dal dirigente generale RomanoMasè, che se da un lato ha spiegato ilcontenuto delle Linee di indirizzo per lavalorizzazione delle risorse forestali, dal-l’altro ha chiesto insistentemente ai co-

muni di mettersi in discussione, di far te-soro del passato per non ripeterne gli er-rori e di collaborare con la Provincia perassicurare in futuro un servizio di maggiorqualità nella messa in sicurezza del terri-torio. “Vanno in questa direzione le Li-nee di indirizzo approvate dalla giuntaprovinciale nello scorso settembre, van-no in questa direzione anche gli incontriche si stanno tenendo in ognuna dellecinque zone in cui è suddiviso il Trentinoper quel che riguarda la sistemazionemontana”. Tutto ciò per giungere a con-cretizzare tre fondamentali obiettivi: “Lastabilità del territorio per la sicurezza del-l’uomo; un aumento della qualità del ter-ritorio per aumentare la qualità della vita;puntare a uno sviluppo socio-economicosostenibile come scommessa per il futu-ro. Una grande rete, questa, che coinvol-ge l’intera attività dell’amministrazioneprovinciale, che giungerà per quel che ri-guarda il settore forestale a una revisioneormai prossima dell’impianto legislativo ea una riorganizzazione dei modelli meto-dologici di lavoro”.Il dott. Mario Cerato ha quindi breve-mente illustrato Il Bilancio Sociale 2004del Servizio di sistemazione montana:“Quest’anno il Servizio ha voluto deci-samente puntare sull’innovazione, su unmetodo di lavoro, cioè, molto attivo eautenticamente innovativo, adottato tra-sversalmente per tutta l’attività del ser-vizio, mettendo in luce le capacitàespresse dai Bacini montani di evolver-si, di adattarsi ai nuovi saperi, di sapercogliere quanto di buono c’è nei nuovisistemi gestionali e nelle nuove tecno-logie. Ma innovazione vuole dire anchecoraggio e assunzione di responsabilità:forti di una tradizione ormai pluridecen-nale, il Servizio non ha avuto paura adaccettare la sfida del cambiamento. Ilmondo, sotto ai nostri occhi, sta rapida-mente cambiando e progressivamente sista trasformando in un sistema integra-to: è con scenari sempre nuovi che ilTrentino si troverà a doversi confrontaree la tutela del territorio da un lato e lasicurezza della comunità umana dall’al-tro sono i due capisaldi di un’attività isti-

Page 14: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

14

tuzionale che dovrà sempre più coinvol-gere e responsabilizzare l’intera colletti-vità trentina”.È poi toccato ai direttori delle Zone 2,3 e 4 fare il punto sullo stato dei lavorie, quel che più interessava ai sindacipresenti, render pubblici gli interventiprevisti per il 2005. Roberto Coali, di-rettore dell’Ufficio di Zona 2, ha illu-

strato i criteri generali per la program-mazione degli interventi di sistemazio-ne, mentre Andrea Darra e AntonioManica, direttori degli Uffici di Zona 3e 4, hanno presentato gli interventi re-alizzati e il programma dei lavori nelComprensorio C4. I lavori più impor-tanti previsti nel medio periodo riguar-deranno i seguenti corsi d’acqua: il Rio

Brusago a Bedollo; il Rio Silla a Forna-ce; il Rio Pissol a Baselga di Piné; ilTorrente Centa nei comuni di Caldo-nazzo e Centa San Nicolò; il Rio Mag-giore a Levico, il Rio Spini, il Rio diCostasavina e il Rio Paluda a PergineValsugana. Altri interventi minori sonocomunque previsti in altre località delComprensorio.

Il bilancio sociale 2004Il bilancio sociale 2004Il bilancio sociale 2004Il bilancio sociale 2004Il bilancio sociale 2004del servizio sistemazione montanadel servizio sistemazione montanadel servizio sistemazione montanadel servizio sistemazione montanadel servizio sistemazione montanaIl Bilancio sociale 2004 del Servizio di sistemazione montana individua innanzitutto i cosiddetti “stakeholder”, ovverosia idestinatari dell’attività del Servizio stesso, suddividendoli in due grossi settori: gli “stakholder” istituzionali (i Comuni, i Baciniidrografici, i Cittadini, l’amministrazione della Provincia autonoma di Trento) e gli ”stakeholder” di funzione (gli ecosistemidei corsi d’acqua, il personale, i fornitori, la ricerca, l’Università e gli enti pubblici).Si passa poi a individuare le competenze del Servizio, che:1. provvede agli adempimenti tecnico-amministrativi riguardanti la progettazione, la direzione e l’esecuzione in amministra-zione diretta o in economia delle opere di sistemazione idraulica e idraulico-forestale nei bacini montani e nei corsi d’acquadi propria competenza;2. provvede alla manutenzione delle opere e degli alvei dei corsi d’acqua di propria competenza, nonché alla gestione delcantiere centrale, dei magazzini, del parco-macchine e delle altre attrezzature in dotazione;3. assume e gestisce il personale operaio necessario all’esecuzione delle opere e dei lavori di competenza;4. collabora nella realizzazione dei compiti di prevenzione e di pronto intervento in caso di calamità pubbliche affidati alCorpo Forestale Provinciale;5. collabora con il Servizio competente in materia di foreste alla vigilanza relativa alla materia di polizia idraulica;6. si può avvalere per le attività tecnico e amministrative relative alla gestione del demanio idrico e della polizia idraulica, aseguito di programma concordati, del supporto delle strutture decentrate del Servizio competente in materia di foreste.Nel capitolo delle innovazioni introdotte nell’attività del Servizio di sistemazione montana, il bilancio sociale 2004 ne ricordadi tre tipi. Fra le innovazioni di tipo “gestionale”, abbiamo le Linee di indirizzo per la valorizzazione delle risorse forestali emontane approvate dalla giunta provinciale; il controllo di gestione, ormai divenuto uno strumento consolidato all’internodel Servizio; il sistema di sicurezza sul lavoro, implementato nel 2004 con una importante collaborazione con l’ISPESL diRoma, l’Università di Trieste e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento in materia di valutazione del rischiovibrazioni; e infine nella gestione del personale, con una specifica indagine sulla “soddisfazione sul lavoro”.Fra le innovazioni di tipo “tecnico”, invece, abbiamo il catasto delle opere, organizzato in un data base e collocato su unsistema GIS-WEB che permette una facile consultazione dei dati; la progettazione e l’esecuzione degli interventi in pienasicurezza e con una specifica attenzione alla protezione ambientale.Fra le innovazioni di tipo “scientifico”, infine, dobbiamo rilevare l’analisi idrologica, uno strumento di conoscenza indispensabileper migliorare la programmazione e la progettazione degli interventi; il decimo Congresso di Interpraevent organizzato dalServizio nel maggio 2004 a Riva del Garda, come occasione per ampliare i rapporti e gli scambi di esperienze a livello interna-zionale. Le risorse del Servizio di sistemazione montana sono presto dette. Le risorse umane ammontano a 50 dipendenti nelsettore tecnico-amministrativo e 272 nel settore operativo. Il patrimonio delle opere presenti in Trentino al termine del 2004consiste in 14.046 briglie, 228 briglie filtranti, 213.009 cunettoni, 407.716 opere spondali, 341 spazi di deposito.Quelle finanziarie ammontano, nel 2004, a € 23.167.258,00 (€ 10.160.322,00 per il personale; € 11.643.549,00 peracquisto di beni e servizi; € 899.229,00 per ammortamenti; € 464.158,00 per spese generali).Il valore aggiunto operativo,che risulta dal bilancio 2004 depurato dalle spese improduttive, ammonta a € 20.867.681,00, che sono stati così suddivisi:€ 11.323.528,00 per interventi a favore dei Comuni; € 6.932.229,00 per i bacini idrografici; € 236.544,00 per i cittadini;€ 2.375.380,00 per l’amministrazione della Provincia autonoma di Trento.

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

Page 15: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

15

Santiago de Compostela è una città uni-ca. Evocativa, carica di fascino, arte espiritualità. Città nord-occidentale del-la Spagna dove è stata scoperto il se-polcro dell’apostolo Giacomo. Città dipietra, ricca di chiese e monumenti,dichiarata patrimonio dell’umanità dal-l’Unesco nel 1985. Luogo dall’altissi-mo valore spirituale visitata da milionidi pellegrini, molti dei quali vi giungo-no a piedi (oppure in bici o in cavallo)percorrendo il «Camiño de Santiago». Unpercorso di oltre 800 km da Saint Jeande Port (Francia) o da Roncisvalle (Spa-gna) nella catena dei Pirenei, sino al-l’estremo lembo occidentale di CapoFinisterre al cospetto dell’Oceano At-lantico. Una città di oltre 170 mila resi-denti, ai quali si devono aggiungere cir-ca 10 mila turisti e/o pellegrini giorna-lieri, ospiti negli alberghi o presso con-venti ed ospizi religiosi. Quale è dun-

I “BombeirI “BombeirI “BombeirI “BombeirI “Bombeiros” di Santiagos” di Santiagos” di Santiagos” di Santiagos” di SantiagoooooViaggio tra i colleghi della località spagnola

di Roberto Franceschini

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

que il servizio antincendioin questa particolarissimacittà, uno dei tre sacri luo-ghi per la cristianità catto-lica dopo la città di Romae Gerusalemme? Graziealla cortesia del capo re-parto di turno, il sergenteFlorencio Ramon Garcia Garcia, abbia-mo potuto visitare la caserma dei Vigilidel Fuoco «Parque de Bombeiros» dellamunicipalità «Cancello de Santiago» del«Servicio de Extincion de Incendios e Sal-vamento».Una visita iniziata dalla centrale opera-tiva del numero d’emergenza 080 (cor-rispondente al nostro numero naziona-le d’emergenza 115), proseguita nel-l’autorimessa, quindi nel piazzale conuna dimostrazione pratica dei mezzi.Il corpo è diretto dal comandante D.Cesareo Rey Noya, 6 sottufficiali (ser-

genti) e 69 uomini. Il personale è esclu-sivamente permanente ed un turnodura 24 ore. Vigili del Fuoco Volontarisono presenti, invece, nell’ambito del-la Protezione Civile Nazionale la qualefa riferimento al numero unico 112. Imezzi a disposizione a Santiago deCompostela consistono in 14 autobotti(2 delle quali 4x4), 2 autoscale (da 40e 30 metri), 2 autobotti per incendi bo-schivi, 1 autocisterna, 1 veicolo poli-soccorso, oltre ad un veicolo antincen-dio dalle piccole dimensioni per entra-re nelle vie più strette della città vec-chia.La dotazione comprende poi alcuni fuo-ristrada, oltre alle normali attrezzature(autorespiratori, aspirafumo, pinze idrau-liche, ecc.). In caserma sono gelosamen-te custoditi due vecchi mezzi antincen-dio, tra cui una delle prime autobotticostruite in Francia dalla ditta «Bouton deDion» nel 1914.Ultima curiosità riguarda il santo protet-tore dei «Bombeiros de España»: San JuanCiudad de Dios (San Giovanni di Dio).Nato in Portogallo raccolse i suoi colla-boratori nella grande famiglia religiosa deiFratelli Ospedalieri, meglio conosciuti colnome di Fatebenefratelli.Si festeggia, anzi si onora l’8 marzo, gior-no della sua nascita nel 1495 e dellamorte nel giorno stesso del suo comple-anno nel 1550.

Page 16: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

16

Il pubblico che ha assistito alla tradizio-nale zatterata sul fiume Adige per l’as-segnazione del «Palio dell’Oca», mani-festazione inserita nell’ambito delle «Fe-ste Vigiliane», prima dell’inizio della sfi-da fluviale (si tratta di gioco in uso nel1600), ha potuto notare un gran nume-ro di motoscafi e gommoni dei Vigili delFuoco Volontari e permanenti, in servi-zio lungo il corso d’acqua, per garantiresicurezza e assistenza ai 47 equipaggirionali e/o città gemellate con Trento. E’doveroso ricordare che oltre a questinatanti, erano operativi anche i “pom-pieri volontari” dei corpi di Cadine, Ro-magnano, Meano 1 e 2, Baselga delBondone, Sardagna, Cognola, Lona-La-ses, Gardolo e Ravina. Tutti dislocati lun-go il percorso arginale e pronti a segna-

lare ogni qualsivoglia inconveniente. Ben70 unità coordinate dall’ispettore VFvolontari del distretto di Trento RobertoDalmonego e dal presidente della fede-razione vigili del fuoco volontari SergioCappelletti. I canotti operativi erano in-vece quelli dei corpi di Mezzolombar-do, Molveno, San Michele, Tassullo,Nave S.Felice, Gardolo, Riva del Garda,Lona-Lases e Mattarello, oltre ai duenatanti dei VF permanenti di Trento condue sommozzatori ed i componenti del-la squadra SAF (Soccorso Alpino Fluvia-le). Quest’ultimi elementi, coordinati dalcapo squadra Paolo Oss Emer, presenticon due modernissimi «jetski» o motod’acqua. Natante biposto di piccole di-mensioni, agile e scattante, capace dicompiere spettacolari evoluzioni sull’ac-

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

LLLLL’impegno dei v’impegno dei v’impegno dei v’impegno dei v’impegno dei volontariolontariolontariolontariolontarial Palio dell’Ocaal Palio dell’Ocaal Palio dell’Ocaal Palio dell’Ocaal Palio dell’OcaIn acqua i moderni jetski

di Roberto Franceschini

qua impensabili con le tradizionali im-barcazioni. Mezzo acquatico particolar-mente adatto ai soccorsi e per questoprovvisto di una speciale barella. Nonha eliche (pericolosissime e rumorose)e può navigare con solo 30 cm di pe-scaggio. Velocità massima oltre 100 kmh,1500 di cilindrata a quattro tempi, 160 Cvdi potenza, costo 10.000 euro. In questoperiodo sono ancora sprovvisti di sirena,lampeggiante e faro notturno. Sono dotatidi radio ricetrasmittente stagna. Per con-durre questi mezzi è necessario aver se-guito uno specifico corso di guida e forma-zione. Uno di questi mezzi, tra breve, saràassegnato al corpo di Riva del Garda. E’doveroso anche ricordare dove sono dislo-cati, lungo il corso del fiume Adige nel trattoprovinciale, gli scivoli di alaggio per con-

sentire la messa in acqua deinatanti. Alaggi operativi a Ca-dino di Faedo, Nave San Roc-co, Trento-Vela e Borghetto diAvio, tutti realizzati dal Servi-zio Opere Idrauliche della Pro-vincia autonoma. Per finire,questi eccezionali acqua scoo-ter hanno non poco meraviglia-to gli spettatori della zatterata,consentendo così di ammirarequesti moderni mezzi a dispo-sizione dei vigili del fuoco,pronti ad intervenire a favoredella comunità in caso di cala-mità (alluvioni), o per ogni tipod’urgenze lungo i nostri nume-rosi corsi fluviali ed altrettantispecchi lacuali.

Page 17: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

17

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

Usare Internet per fare conoscere a tuttiil mondo dei pompieri volontari. E’questa l’idea di Anton Sessa e Giusep-pe Weiss e del Corpo Vigili del FuocoVolontari di Vigo di Fassa che insiemehanno creato un sito pieno di informa-zioni, non solo sul corpo locale, ma so-prattutto ricco di nozioni utili per pre-venire e per soccorrere in caso di in-cendio o altra necessità. Un sito chepuò essere preso a modello per l’inte-ra realtà pompieristica trentina per com-pletezza delle informazioni e per qua-lità grafica. Il primo obiettivo è statoquello di usare questo nuovo mezzo dicomunicazione, che è Internet, perdivulgare il lavoro del volontariato e perfare conoscere a chi ne sia interessatocos’è il fuoco e cosa rappresentano ipompieri. Il nome del sito

wwwwwwwwwwwwwww.studafech.com:.studafech.com:.studafech.com:.studafech.com:.studafech.com:vigili del fuoco in rvigili del fuoco in rvigili del fuoco in rvigili del fuoco in rvigili del fuoco in reteeteeteeteeteDalla val di Fassa un sito modello per l’intera realtà pompieristica

“www.studafech.com” significa Vigilidel Fuoco in ladino, ovvero la lingua del-la minoranza ladina che vive in Val diFassa, come in altre valli delle Dolomi-ti. Quindi, un nuovo modo per avvici-nare la gente ai pompieri che, a volteingiustamente, non vengono conside-rati molto importanti, salvo scoprire lanecessità del loro intervento solo almomento del bisogno. Il progetto natonel 2002, entro la fine di questo annofarà un nuovo salto in avanti. Infatti giàda mesi sono stati coinvolti tutti i Corpidei Vigili del Fuoco del distretto dellaVal di Fassa per costruire un nuovo sitoancora più ricco ed aggiornato in tem-po reale da tutti i corpi della valle. Tut-to questo per creare un vero e propriocanale di comunicazione tra i vari corpidella Val di Fassa, ma sopratutto tra i

Vigili del Fuoco Volontari e la popola-zione. In questo modo non solo vieneillustrato il lavoro svolto all’intera co-munità, quindi valorizzato l’operato,ma viene data conoscenza di vari aspet-ti della vita del Pompiere Volontario,spesso ignorati dalla gente comune. Tra-smettere entusiasmo, valori, informa-zioni e professionalità, è questo il car-dine del sito.

Page 18: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

18

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

Spesso i Vigili del Fuoco (volontari o per-manenti) sono chiamati sul luogo di unincidente stradale, non solo per aiutareil personale del 118 nelle operazioni disoccorso (per estrapolare dalle lamierecontorte i feriti utilizzando la pinza idrau-lica, dei cuscini ad aria compressa, perilluminare la zona, etc.) ma anche perle successive (e delicate) operazioni dibonifica ambientale. Classico quello perpulire la sede stradale e per l’asporta-zione ed il recupero di liquidi a base dipetrolio (benzina, gasolio, acidi di batte-ria, etc.). Talvolta l’intervento si esten-

Materiali assorbenti per idrMateriali assorbenti per idrMateriali assorbenti per idrMateriali assorbenti per idrMateriali assorbenti per idrocarbocarbocarbocarbocarburiuriuriuriuriI prodotti devono essere omologati dal Ministero

di Roberto Franceschini

de ai corsi d’acqua (fiumi, rogge, laghi)interessati dal grave danno ambientale.Per contenere questi inquinanti si utiliz-zano dei prodotti, i quali assorbono se-lettivamente gli idrocarburi dall’acqua edalle soluzioni acquose, evitandone lospargimento e l’infiltrazione, consenten-done il recupero pressoché totale. Que-sti materiali oleoassorbenti ed idrorepel-lenti devono essere omologati dal Mini-stero dell’Ambiente e della Tutela delTerritorio, oltre a seguire le norme ISO14001, EMAS e quelle stabilite dalla le-gislazione riguardante la sicurezza sul

luoghi di lavoro (D.L. 626/94 e D.L. 494/96). La gamma dei prodotti a disposizio-ne è molto varia: fogli assorbenti, sacchia granuli, cuscini e tamponi, tubolari,barriere o bobine d’ogni misura e quan-tità. Significativa l’immagine fotograficadi alcuni Vigili del Fuoco Volontari delCorpo di Rovereto (comandante Gian-franco Arman), impegnati nella bonificadi una chiazza d’idrocarburi, a seguito diuno scontro tra una moto ed un’auto-vettura nei pressi dello stabilimento San-doz e del centro commerciale a Rove-reto sud.

Page 19: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

19

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

��

Page 20: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

20

FormazioneFormazioneFormazioneFormazioneFormazione

I dispositivi di prI dispositivi di prI dispositivi di prI dispositivi di prI dispositivi di protezione delle vie rotezione delle vie rotezione delle vie rotezione delle vie rotezione delle vie respiratorieespiratorieespiratorieespiratorieespiratorieA cura della Scuola Provinciale Antincendi della Provincia Autonoma di Trento (III parte)

Impiego degli autoprotettoriin intervento

SITUAZIONI D’USO:– lavori in contenitori, in vani ristretti qualora sussista il rischio

di intossicazione da gas o di carenza di ossigeno;– lavori ove sia prevedibile la formazione di polveri;– verniciatura a spruzzo senza sufficiente aspirazione;– lavori in pozzetti, canali e altri vani sotterranei nell’ambito

della rete fognaria;– attività in impianti frigoriferi che presentino un rischio di fuo-

riuscita del refrigerante.

OPERAZIONI PRELIMINARI ALL’INTERVENTO:– Occorre essere certi che la bombola sia stata caricata con

aria pura.– Con il rubinetto della bombola chiuso e i condotti non in pressione, accertarsi che la ghiera di collegamento

tra il riduttore di pressione e la bombola sia correttamente serrata.– Verificare che l’innesto rapido della tubazione di media pressione sia nella posizione di blocco.– Verificare la carica della bombola.– Verificare la tenuta pneumatica del circuito pneumatico.– Verificare il funzionamento dell’indicatore di esaurimento.– Provare l’erogatore.

NOZIONI D’USO:Indossare la maschera: togliere l’elmetto allentare la bardatura appendere la maschera al collo tramite colla-

re allargare la bardatura con tutte due le mani inserire il mento nell’apposita cavità, verificare l’appoggio lisciodopo la sistemazione della bardatura stringere la bardatura in modo uniforme: prima le fettucce della nuca poiquelle della tempia per ultimo quella frontale.

Prova di tenuta: chiudere col palmo della mano il raccordo nella parte inferiore della maschera verificarel’aspirazione del corpo maschera durante l’inspirazione à la tenuta è sufficiente altrimenti stringere la bardatu-ra ulteriormente e ripetere la prova di tenuta indossare quindi l’elmetto.

Togliere la maschera: togliere l’elmetto allentare la bardatura prendere la maschera dal raccordo sollevarela maschera verso l’indietro rimettere l’elmetto.

Dislocazione autoprotettori: depositati sugli automezzi sugli appositi supporti che garantiscono il prelie-vo agile e rapido l’erogatore rimane agganciato depositare la maschera separatamente nell’apposita custodia.

Indossamento ed impiego: indossare l’apparecchio con gli spallacci allentati stringere gli spallacci ag-ganciare la cintura aprire la valvola completamente, poi tornare indietro di 1/2 giro controllare il fischio breve àsegnale acustico funziona leggere la pressione sul manometro pressione minima: 180 - 200 Bar indossare lamaschera regolarmente effettuare la prova di tenuta sulla maschera indossare l’elmetto fare avvitare l’eroga-tore da un aiutante verificare il funzionamento dell’erogatore facendo un paio di respiri profondi.

Togliere: svitare l’erogatore togliere l’elmetto togliere la maschera chiudere la valvola, azionare il pulsantedell’erogatore per scaricare la pressione, allentare le cinghie, togliere l’apparecchio.

Page 21: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

21

FormazioneFormazioneFormazioneFormazioneFormazione

N.B.: Se per caso la squadra non viene impiegata subito (supporto), l’autorespiratore viene montatocome descritto, l’erogatore però viene avvitato all’inizio dell’intervento, questo per evitare uno sprecod’aria di riserva.

Regole fondamentali d’intervento

I presupposti per un intervento sicuro con autorespiratori sono:

– Conoscenza del montaggio e funzionamento degli autorespiratori– Conoscenza dei limiti del loro impiego– Scelta, addestramento e istruzione continua degli operatori con autorespiratori– Cura, manutenzione e verifica periodica e accurata degli autorespiratori

La garanzia di un intervento sicuro e con successo è data solamente se questi accorgimenti sono seguiti ed ilpersonale si comporta correttamente. Le regole fondamentali d’intervento sono stabilite secondo dei principifondamentali, i quali devono essere osservati durante l’intervento e servono a garantire un flusso regolare.Le seguenti regole d’intervento devono essere a conoscenza e praticate dall’operatore con autorespiratori.

Scelta del tipo di apparecchio: La scelta del tipo di apparecchio ha importanza decisiva. L’impiego di autore-spiratori va effettuato principalmente e solamente dopo aver preso l’ordine del capo squadra oppure capopartenza, il quale deve indicare anche il tipo di apparecchio:

Schema intervento con autorespiratori: Gli autorespiratori vanno indossati sempre fuori dal campo di peri-colo, cioè in genere in prossimità dell’automezzo. Per evitare uno spreco della riserva d’aria, in caso di vied’accesso lunghe, l’attacco dell’erogatore alla maschera (l’attacco della maschera) viene effettuato, non primadi essere arrivato in prossimità della zona pericolosa oppure in posizione di attesa, dopo aver ricevuto l’inca-rico d’intervento. Il fissaggio dell’erogatore sulla maschera non va praticato dall’operatore stesso, ma da unaiutante ad esempio da un altro operatore della squadretta, macchinista o altro personale di intervento. Squa-dra d’intervento: L’intervento con autorespiratore viene svolto di regola in squadretta di 3 componenti, 2 opera-tori, ed 1 di appoggio.Durante l’intervento la squadretta deve rimanere sempre unita (procedimento di ritirata comune).

Sistemi di sicurezza: Nel caso l’intervento della squadretta non avvenisse con lancia e tubo, la sicurezzadella squadra deve essere garantita in altra maniera, per esempio cordino di salvataggio, collegamento radio,persona di collegamento ecc..

Schema Procedimento d’intervento a locali intasati di fumo denso. Dato che l’alimentazione con ariafresca comporta più visibilità e quindi miglior orientamento nella parte inferiore, la squadretta deve accederenel locale intasato in posizione inchinata, strisciando o se necessario distesa.

Durata d’intervento. Nell’impiego di apparecchi ad aria compressa oppure a ciclo chiuso, la durata d’inter-vento è determinata da quell’operatore, il quale ha consumato per primo la riserva d’aria oppure d’ossigeno.Durante l’intervento la pressione nella bombola va verificata costantemente.

Via di ritorno: Osservare la lunghezza della via di ritorno. Questa limita la durata d’impiego, perciò è assolu-tamente necessario calcolare aria oppure ossigeno di riserva sufficiente per il ritorno. La squadretta di salva-taggio. Almeno una squadretta di salvataggio dev’essere reperibile. Per luoghi d’intervento poco chiari deveessere disponibile per ciascuna squadretta in intervento una squadretta di salvataggio con apparecchio indi-pendente dall’aria di ambiente pronta ad intervenire immediatamente.

Riserve. Oltre a quanto visto prima, devono essere disponibili riserve per intervenire; queste verranno impie-gate a seconda del bisogno: per sostegno, rinforzo, salvataggio, sostituzioni ed altri lavori. Nel caso di doverreimpiegare una squadretta successivamente, è indispensabile l’introduzione di una pausa di riposo sufficien-te (per sforzo elevato ca. 30'). Durante questo periodo l’operatore dell’autorespiratore dovrebbe consumaredel liquido (per esempio bevande calde, The).

Page 22: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

22

Luoghi d’intervento di vaste proporzioni. Se per interventi di vaste proporzioni sono impiegate più di unasquadretta, è opportuno stabilire un luogo di raccolta e coordinamento che tenga sotto controllo i tempi dientrata e d’uscita delle varie squadrette, tenendo costante contatto radio, ed attivando in caso di bisogno lesquadre di salvataggio.

D. Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 e s.m.Miglioramento della sicurezza e della

salute dei lavoratori sul luogo di lavoro

estratto dal TITOLO IVUSO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

ART. 40(Definizioni)

1. Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indos-sata e tenuta (intesa in maniera sistematica e continuativa) dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro unoo più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento oaccessorio destinato a tale scopo.2. non sono dispositivi di protezione individuale (per le disposizioni “626”):a) .... omissis ...;b) le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio;c) le attrezzature di protezione individuale delle forze armate, delle forze di polizia e del personale del servizio

per il mantenimento dell’ordine pubblico;d) le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto stradali;e) i materiali sportivi;f) i materiali per l’autodifesa e la dissuasione;g) gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi...................................Quanto sopra considerato determina l’applicabilità delle disposizioni “626” anche agli autoprotettori perché:1) non entrano nel kit di protezione individuali2) non vengono necessariamente sempre utilizzati

FormazioneFormazioneFormazioneFormazioneFormazione

Page 23: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

23

Procedura per la prima manutenzioneed il controllo degli autorespiratori

a circuito aperto e maschereL’ispezione, il controllo e la manutenzione dei mezzi protettivi devono essere considerati elementi essenziali evitali in ogni programma di protezione delle vie respiratorie.Tutti i mezzi di protezione, in particolar modo quelli destinati a proteggere le vie respiratorie, devono funzionare corret-tamente quando vengono usati. Il bisogno di prevenire l’uso di mezzi difettosi o comunque non efficienti, che nonforniscono idonea protezione, è ovvio.Anche la sola presenza di difetti relativamente importanti, come ad esempio una leggerissima perdita dellavalvola di esalazione, o un riduttore di pressione troppo rumoroso, molte volte possono far diminuire la fiduciadell’operatore sull’affidabilità totale del mezzo di protezione.Ciò è vero anche quando gli utilizzatori capiscono che questi relativamente importanti difetti non incidano ilgrado di protezione offerto da autoprotettori o sistemi, a pressione positiva.I costruttori di maschere antigas e di autorespiratori di solito forniscono manuali d’istruzione per l’uso e lamanutenzione dei loro prodotti. Per i mezzi di protezione più semplici, come maschere antipolvere o semimaschere per protezioni da gas in basse concentrazioni, sono sufficienti ispezioni visive per controllare chetutte le parti componenti siano al loro posto ed in buone condizioni.Per attrezzature più sofisticate, come autoprotettori o sistemi alimentati ad aria, sono richiesti controlli addizio-nali del riduttore, valvola a domanda, maschera antigas, segnale di allarme, ecc.Un buon programma per “ispezione - manutenzione - controllo” dei mezzi di protezione delle vie respiratoriefarà aumentare l’accettabilità dei mezzi stessi da parte degli utilizzatori e la fiducia che l’autorespiratore o lamaschera antigas funzioneranno adeguatamente quando ne sarà richiesto l’impiego.

CONTROLLI DI FUNZIONAMENTO

l Verificare il corretto funzionamento delle valvole d’ingresso e di uscita, respirando più volte profondamente. oTenere il respiro; l’unità dovrebbe rimanere bilanciata, cioè, non dovrebbero esserci perdite.– Continuare a respirare, l’aria espirata dovrebbe poter fluire facilmente attraverso la valvola di uscita.– Controllare il funzionamento dell’alimentazione supplementare · Premendo la parte centrale del tappo di

protezione (solo per valvola a domanda).– Chiudere la valvola della bombola.– Scaricare il sistema respirando normalmente e verificare che il dispositivo di allarme inizi a fischiare alla

pressione corretta.– Continuare a respirare finché il sistema non si sarà scaricato completamente. La maschera dovrebbe ade-

rire completamente alla faccia.– Aprire la valvola della bombola e respirare normalmente.

DURANTE L’USO

– Leggere saltuariamente la pressione del manometro, durante l’utilizzo dell’apparecchiatura.– Il dispositivo di allarme inizia a fischiare quando l’alimentazione ad aria compressa raggiunge il valore impo-

stato di pressione.– Iniziare ad allontanarsi, possibilmente prima che venga attivato il fischio.

ATTENZIONE!

– Per quanto riguarda l’allontanamento dalla zona d’intervento occorre tenere presente il tempo che si è impie-gato per raggiungere la posizione attuale per l’adeguato calcolo della restante autonomia.

FormazioneFormazioneFormazioneFormazioneFormazione

Page 24: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

24

Autorespiratori a ciclo apertonormalmente in uso ai VV.F.

APPARATO E SCHEMATIZZAZIONE

FormazioneFormazioneFormazioneFormazioneFormazione

Page 25: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

25

Schema per la selezione dei mezziprotettivi delle vie respiratorie

FormazioneFormazioneFormazioneFormazioneFormazione

Page 26: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

26

Schema per la periodicità dellemanutenzioni degli autorespiratori

FormazioneFormazioneFormazioneFormazioneFormazione

Page 27: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

27

Schema di riepilogo possibilimalfunzionamenti guasti / cause / rimedI

FormazioneFormazioneFormazioneFormazioneFormazione

Page 28: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

28

AllieviAllieviAllieviAllieviAllievi

Circa 500 ragazzi dai 10 ai 17 anni con iloro istruttori, provenienti dal Trentino edall’Italia, hanno partecipato al Campeg-gio Provinciale dei Vigili del Fuoco Allie-vi organizzato dal Distretto dei VV.F. diPrimiero in collaborazione con la Fedra-zione Provinciale dei Vigili del Fuoco Vo-lontari.Arrivo dei partecipanti a Caoria, sededel campo, giovedì 30 giugno e apertu-ra ufficiale con la graditissima presenzaa cena di Monsignor Luigi Bressan ilquale ha voluto prendere visione delprogramma e salutare personalmente,con un breve e simpatico intervento, iragazzi schierati compostamente per l’al-za bandiera.La sera dell’apertura, a testimonianza delgrande interesse suscitato a livello loca-le dalla presenza degli allievi, erano pre-

A PrimierA PrimierA PrimierA PrimierA Primiero il Campeggio estivo il Campeggio estivo il Campeggio estivo il Campeggio estivo il Campeggio estivoooooCirca 500 ragazzi hanno partecipato al tradizionale appuntamento

di Paolo Cosner

senti tutti i Sindaci della valle, il Presi-dente del Comprensorio Bettega An-drea, ed altri amministratori locali.Venerdì la giornata è stata dedicata alleescursioni, anche se il maltempo ha un

po’ rovinato e impedito parzialmente lapercorrenza di alcuni itinerari di alta quo-ta. Ogni escursione è stata accompagnatada personale qualificato della Forestale,del Soccorso Alpino e dei Guardiaparco.Venerdì in serata ha fatto visita al cam-peggio il Dirigente del Servizio Antince-di Ing. Fabio Berlanda, il quale ha volu-to fermarsi al breefing serale con i re-sponsabili e verificare l’organizzazionedelle giornate.Nella giornata di sabato si è tenuto uncorso di Orienteering nella bellissimaconca del lago di Calaita, e nella perife-ria degli abitati di Mezzano e Imer; an-che in questo caso gli istruttori Federalidelle locali Società sportive US Pavionee US Primiero hanno dimostrato com-petenza e capacità didattica. Nel pome-riggio a cura del soccorso alpino si sonoapprese conoscenze di arrampicata. Erapresente, per affinare l’allenamento,anche la squadra Trentina che a fineluglio parteciperà alle Olimpiadi di Va-razdin dei giovani vigili del fuoco.

Page 29: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

29

AllieviAllieviAllieviAllieviAllievi

Sabato sera nel centro storico di Fiera diPrimiero i ragazzi hanno sfilato per le viedel centro e dato dimostrazione dellaloro abilità in manovre e prove tecniche,raccogliendo gli applausi del numerosis-simo pubblico presente data anche lastagione turistica ormai avviata.Domenica mattina la chiusura del Cam-peggio alla quale ha voluto partecipare ilPresidente della Provincia Lorenzo Del-lai, il quale ha definito un miracolo tren-tino: un corpo dei pompieri che restaun fiore all’occhiello del volontariato,dell’impegno per il prossimo, della soli-darietà. “ Non ci sono infatti solo i vigilidel fuoco adulti – ha detto – e questaesperienza dimostra che sono tantissimii giovani che prendono in mano e ten-gono viva questa fiaccola. E questo ac-cade mentre le istituzioni, ma non sololoro, fanno fatica a parlare con i giova-ni”.Per i VV.F. primierotti è stata una moledi lavoro che ha impegnato tutti già daldicembre scorso, per preparare, ordina-re, allestire l’area, montare le strutture,spedire oltre 400 inviti e registrare i par-

tecipanti, organizzare l’atti-vità, insomma tutto il neces-sario per far bene e accoglie-re degnamente a Primiero gliallievi. Per tutto questo me-ritano un grande plauso i Vi-gili del Fuoco di tutti i Corpidel Distretto che a vario li-vello hanno dato una manoperché tutto riuscisse al me-glio.Per i nostri convalligiani, in-curiositi dal viavai dei mezziVF e dall’attività dei ragazzi,è stata l’occasione per cono-scere da vicino questa com-ponente dei Vigili del FuocoVolontari, simpaticamente vi-vace e rumorosa, ma allostesso tempo impegnata,composta e preparata.E’ comunque stata un’espe-rienza che, al di là della ma-nifestazione vera e propria,ha coinvolto varie realtà lo-

cali e provinciali di associazionismo e isti-tuzioni, oltre ai Vigili del Fuoco, il perso-nale della Protezione Civile Provinciale,i Nu.Vol.A (per la mensa e la logistica),al Soccorso Alpino, la Forestale, le guide

del Parco Paneveggio-Pale di S. Martino,gli Alpini, la Croce Rossa, i Comuni stes-si; un concerto di forze che insieme han-no mostrato un sistema di soccorso in-tegrato, preparato e che risponde inmaniera adeguata e pronta alle esigen-ze di sicurezza del cittadino.Doveroso un ringraziamento a quegli Entiche con il loro intervento hanno resopossibile organizzare il Campeggio: laCassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi, ilComprensorio e i Comunidella Valle, il BIM Brenta, il Caseificio diPrimiero, Antincedi Primiero, ACSM Pri-miero, la Federazione provinciale deiVigili del Fuoco.Attraverso le pagine de “Il Pompieredel Trentino” vogliamo ringraziare tut-ti i partecipanti al Campeggio, (allievi,istruttori e accompagnatori), per la se-rietà e la collaborazione dimostrata,condita da un po’ di pazienza se qual-cosa non ha funzionato al meglio. Ciauguriamo che per tutti resti un buonricordo del campeggio a Primiero, evi assicuraiamo nel contempo che pernoi è stata un’esperienza gratificandee indimenticabile e che rimarrà persempre nel nostro essere “vigili delfuoco volontari”.

Page 30: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

Sono le 10.30 di domenica 5 giugno,tutto il vicinato del civico 44 di Via San-toni sente uno strano boato, c’è chi pen-sa ad un terremoto, ma la causa di tuttociò è l’esplosione sviluppata all’internodi un appartamento posto al piano terra.La potenza della deflagrazione riesce adistruggere i locali da dove si è sviluppa-ta e danneggia gravemente altri tre ap-partamenti dello stesso stabile. L’unicaferita è la donna che poco prima avevamesso sul gas una moka per prepararsi ilcaffè, ha riportato ustioni sul 70% delcorpo.La sig.ra Degli Agosti, dopo aver messoil caffè sul fuoco, si allontanata per qual-che istante dalla cucina ed è andata in

Scoppia un appartamento ad ArScoppia un appartamento ad ArScoppia un appartamento ad ArScoppia un appartamento ad ArScoppia un appartamento ad Arcococococotrtrtrtrtre alloe alloe alloe alloe alloggi distruttiggi distruttiggi distruttiggi distruttiggi distruttidi Daniele Zanoni

un’altra stanza, un attimo dopo si sentelo scoppio. E’ questo che ha evitato benpeggiori conseguenze alla donna che,trovandosi appunto in un’altra stanza, èstata parzialmente riparata dalla deflagra-zione e dalle fiamme.Tutt’attorno alla zona dello scoppioc’erano vetri rotti, calcinacci che hannoletteralmente preso il volo a causa del-l’enorme onda d’urto provocata. Le pa-reti doppie che dividono gli appartamentil’uno dall’altro sono state ridotte ad unmucchio di macerie. Danni che hannoquindi reso inagibili tre appartamenti dellapalazzina.Sul posto sono intervenuti i corpi di Arco,Dro e Drena coordinati dall’ispettoredistrettuale.

30

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

Page 31: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

DIPLOMA CTIF 2005DIPLOMA CTIF 2005DIPLOMA CTIF 2005DIPLOMA CTIF 2005DIPLOMA CTIF 2005

(da staccare e conservare)

Page 32: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo
Page 33: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo
Page 34: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo
Page 35: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

AllieviAllieviAllieviAllieviAllievi

Domenica 5 giugno in una splendida gior-nata di sole, presso il campo sportivo diVigo di Ton, di buon mattino, si sonoradunati i gruppi di allievi facenti partedel Distretto di Mezzolombardo, per dareinizio al programma previsto. I gruppi par-tecipanti appartengono ai paesi di Ton,Denno, Mezzolombardo, Roverè dellaLuna, S.Michele all’Adige.A far da cornice le belle montagne checircondano il luogo delle manovre e lagente convenuta per l’occasione, ma so-prattutto i numerosi familiari e genitoridei giovani allievi presenti per sostenereed incoraggiare quelli che saranno il cam-bio generazionale del volontariato pom-pieristico trentino.Nel Trentino la forza giovani ha supera-to le 800 unità. Nel Distretto di Mezzo-lombardo sono circa 60, ma destinati adaumentare, stimolati da questa splendi-da realtà.Il programma è stato previsto con ritro-vo al campo sportivo di Vigo di Ton, conla successiva S. Messa celebrata da DonGiovanni Calovi, la sfilata di tutti i parte-cipanti accompagnata dalla banda citta-dina di Mezzolombardo, la presentazio-ne della forza ed l’alzabandiera. Versole 10.30 inizio manovre con propedeu-tica, stendimento manichette, scale con-tro ventate, C.T.I.F. piramide, fontanacon acqua ed una manovra a sorpresacon una pompa d’epoca.A mezzogiorno alla fine delle manovresono seguiti l’ammassamento, gli inter-venti delle autorità ed il pasto. Per l’oc-casione la Protezione Civile ha messo a

A TA TA TA TA Ton gli allievi del Distron gli allievi del Distron gli allievi del Distron gli allievi del Distron gli allievi del Distrettoettoettoettoettodi Mezzolombardodi Mezzolombardodi Mezzolombardodi Mezzolombardodi MezzolombardoAppuntamento per il secondo convegno

nostra disposizione un tendone nuovo,che è stato utilizzato per servire il pran-zo. Tale struttura è stata montata ed al-lestita con diligenza dai VVF di Ton per ilbanchetto di circa 250 persone. Il gradi-to menù è stato curato dal corpo di Toned apprezzato dai presenti.A precedere le manovre, la S. Messa èstata celebrata dal parroco di Ton, DonGiovanni Calovi, sostenitore del Volon-tariato che ha una particolare stima peril gruppo dei Vigili del Fuoco e per il lorooperato. Nell’omelia ha ringraziato peraver voluto la celebrazione religiosa inluogo pubblico e prima di procedere allemanifestazioni, ricordando che la fedeaiuta il nostro cammino.La banda ha allietato, con il suo reperto-rio non solo la S. Messa, ma tutta lamattinata.Le manovre ben riuscite e spettacolarisono state molto applaudite dal pubbli-co.A preparare così bene queste giovani levesono stati i responsabili degli allievi che,con costanza, seguono la loro attivitàdurante tutto l’anno.Alla manifestazione erano presenti au-torità civili e pompieristiche, tra i quali ilSindaco di Ton, Endrizzi Marco, i Sinda-ci dei comuni dei Gruppi Allievi parteci-panti, il Presidente della FederazioneCav.Uff. Sergio Cappelletti, l’IspettoreDistrettuale ing. Matteo Cattani e quasitutti i Comandanti ed i Vice Comandan-ti dei 16 Corpi del Distretto.Le autorità, nei vari interventi, hannoavuto parole di ringraziamenti e di elogi

per tutti, per ciò che è stato fatto e perquanto si farà, nel continuare questasplendida realtà.Il Comandante di Ton, Webber Natale,ha ringraziato di cuore tutti, compresele autorità, e si è dimostrato orgogliosodi ospitare la manifestazione. Ha avutoanche parole per l’operato dei propri vi-gili, svolto in maniera impegnativa, sianella preparazione delle manovre cheper l’organizzazione del pasto. Un gra-zie particolare è stato soprattutto per igenitori degli allievi, che danno loro lapossibilità di partecipare a questa impor-tante realtà.Gli stessi allievi hanno avuto il plausomaggiore, dal Comandante W.N., per ciòche hanno espresso tramite le manovree non solo, per il futuro, quando entre-ranno effettivi nelle file dei copri volon-tari del loro paese, continuando un cam-bio generazionale.Lo stesso Webber Natale ha evidenzia-to che questo convegno non è stato vo-luto solo per effettuare le varie esercita-zioni, bensì per socializzare ed offrirel’occasione ai partecipanti dei diversicorpi di incontrarsi, uniti dallo stesso spi-rito di collaborazione e di altruismo.

35

Page 36: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

36

AllieviAllieviAllieviAllieviAllievi

C’è grande fermento all’interno del cor-po dei Vigili del Fuoco Volontari di Tese-ro, presso il quale è in pieno svolgimen-to l’attività di addestramento dei 19 gio-vani allievi che da qualche mese coltiva-no il sogno di poter essere un giorno vi-gili del fuoco a tutti gli effetti. L’iniziati-va si è concretizzata sulla base delle li-nee guida del regolamento provinciale,introdotto con delibera del 29.11.2002e prontamente recepito dal comune diTesero. In passato, i primi corpi provin-ciali che già dal 1978 avevano avviatocon buoni risultati delle attività addestra-tive specifiche a beneficio dei pompieri

Allievi sugli scudiAllievi sugli scudiAllievi sugli scudiAllievi sugli scudiAllievi sugli scudiA Tesero 19 nuovi giovani “studiano” da Pompiere

di Marco Vanzetta

in erba sono stati i corpi di Capriana ePergine. Oggi, la regolamentazione vo-luta dalla provincia ha dato nuovi stimo-li a tutti i corpi trentini e quello di Tese-ro è fra i primi in Val di Fiemme ad es-sersi strutturato per perseguire l’obietti-vo primario di infondere nei giovani al-lievi la cultura della prevenzione, e pre-parare il futuro ricambio generazionaledel proprio organico.Promotore di questa esperienza è statoil vigile Ciro Doliana, già comandantedel corpo dal 1996 al 2003 che liberodagli impegni che tale ruolo comporta-va, ha potuto concretizzare un progetto

ideato da tempo, riscon-trando subito l’appoggio ditutto il direttivo e la con-sueta e preziosa collabo-razione dell’Amministra-zione Comunale guidatadal Sindaco Gianni Della-dio (che ricopre anche l’in-carico di Presidente delcorpo) e dell’Ispettore Di-strettuale Giancarlo Giaco-muzzi.Dopo avere frequentatonel 2004 il corso perIstruttore Allievi presso laScuola Provinciale Antin-cendi di Trento si è dedi-cato con passione a que-sta avventura avviando neiprimi mesi del 2005 lacampagna di reclutamen-to focalizzando in questafase iniziale la propria at-tenzione sui ragazzi della

scuola secondaria (ex scuola media) egrazie al benestare ed alla collaborazio-ne della preside, ha inviato la lettera dipresentazione e reclutamento ai circa 90alunni. La risposta è stata più che inco-raggiante ed inaspettata con l’adesionedi 17 ragazzi e 2 coraggiose ragazze perun totale di ben 19 allievi.Il corso è stato preceduto da una riunio-ne alla quale i ragazzi hanno partecipatoassieme ai genitori, durante la quale sonostate illustrate le finalità e le modalitàdel corso. I giovani aspiranti vigili sonostati sottoposti ad accurata visita medicae risultano regolarmente inquadrati nel-

Page 37: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

37

AllieviAllieviAllieviAllieviAllievi

l’organico del corpo (che tra l’altro si facarico di tutte le spese) e assicurati dallaFederazione Provinciale dei Vigili delFuoco Volontari del Trentino. Tutti han-no ricevuto l’equipaggiamento di ordi-nanza e possono indossare fieri: tuta,elmetto e cinturone proprio come glieffettivi.L’addestramento vero e proprio è inizia-to ad aprile e la prima fase si è conclusacon il campeggio estivo provinciale aCanal San Bovo, dove assieme ad alcu-ne centinaia di altri allievi dei vari corpivolontari del Trentino si sono cimentatianche loro per la prima volta in unamanovra C.T.I.F.. Per il momento il Cor-po di Tesero si è posto l’obiettivo di iscri-vere i ragazzi alle gare provinciali in pro-gramma il prossimo autunno.Nella prima fase dell’attività addestrati-va i ragazzi hanno iniziato familiarizzan-do con l’ambiente “pompieristico”, visi-tando la caserma, i mezzi e le attrezza-ture antincendio in dotazione, l’utilizzodei mezzi di comunicazione (radio, cer-capersone, ecc.) proseguendo poi conuna visita alle riserve idriche comunali,senza trascurare di mettere in praticaquello che si è appreso attraverso alcu-ne manovre addestrative. Oltre all’atti-vità pratica si sono tenute alcune lezioniteoriche che hanno visto l’intervento dialcuni collaboratori esterni, ai quali vaun doveroso ringraziamento per la lorodisponibilità, che sono: il dottor AndreaBertagnolli della Magnifica Comunità perla lezione sul bosco e sul suo comporta-mento in caso di incendio; la dottoressaLucia Lullini per la lezione di pronto soc-corso; il dottor Francesco Gilmozzi e ildottor Paolo Pezzin del Laboratorio diEducazione Ambientale della P.A.T. (consede a Tesero) per una lezione sull’am-biente; il Sindaco e l’Amministrazionecomunale per i rapporti fra il Comune eil Corpo e i responsabili del SoccorsoAlpino per le nozioni di roccia e meteo-rologia.Oltre alle persone citate ed al responsa-bile Ciro Doliana, altri vigili effettivi sisono alternati con grande passione ededizione per seguire i ragazzi durante

AAAAAvvvvvanti marsch!!!anti marsch!!!anti marsch!!!anti marsch!!!anti marsch!!!di Roberto Franceschini

L’addestramento, specialmente quello fisico, è una componente fondamentaleper rendere abile, capace ed esperto una persona che svolge una qualsiasi atti-vità. Ancor più importante se il suo impegno è rivolto ad aiutare il prossimo insituazioni d’emergenza. L’attività ginnica ricopre quindi un posto importantissi-mo nell’istruzione dei giovani allievi/e vigili del fuoco volontari del Trentino.Efficace quindi l’immagine fotografica che ha immortalato un gruppo d’allievi/edel distretto di Mezzolombardo, impegnati durante una corsa d’allenamentosotto l’attenta e “severa” guida del vigile istruttore Leone Vicenzi, in forza alcorpo VVF di San Michele all’Adige.

questa entusiasmante esperienza.La seconda fase del corso inizierà a set-tembre per concludersi alla fine di otto-bre ed oltre all’approfondimento delletematiche strettamente inerenti l’attivi-tà del vigile del fuoco, vi è allo studio lapossibilità di organizzare qualche corso(corso di nuoto o corso roccia) ed unescursione con pernottamento in quo-ta. Inutile sottolineare l’entusiasmo, l’im-pegno e la partecipazione con il quale iragazzi hanno affrontato questa esperien-za, basti pensare che fino ad oggi sonostate registrate poche assenze durante ivari incontri.

In occasione della manovra estiva chesarà organizzata a Tesero il prossimo 13agosto, la squadra allievi verrà presen-tata ufficialmente alla popolazione. Nelfrattempo è giusto ricordare i loro nomi:Maddalena Deflorian, Monia Di Carlo,Fulvio Bertoluzza, Tiziano Conti, Miche-le Doliana, Paolo Fanton, SamueleMich, Silvano Mich, Enrico Ognibeni,Luca Piazzi, Pierangelo Poli, Stefano Se-nettin, Daniele Tomaselli, Vittorio To-maselli, Luca Ventura, Luca Zanon,Mattia Zanon, Mauro Zanon e FabioZwerger.

Page 38: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

AllieviAllieviAllieviAllieviAllievi

Una settantina di allievi vigili del fuocodai 10 ai 16 anni ha concluso il nuovocorso di addestramento. Dopo le lezio-ni teoriche durate tutto l’inverno si sonosvolte le lezioni pratiche con la provafinale. In particolare, uso degli autopro-tettori, soccorso alpino, primo soccorso,utilizzo di radio per le comunicazioni,orienteering. Esperti hanno valutato lapreparazione dei giovanissimi allievi.“Si tratta di un importante test - dicel’ispettore distrettuale Giancarlo Toma-selli - perchè in un futuro a breve termi-ne saranno impegnati con volontari neirispettivi corpi di appartenenza”.Tomaselli, responsabile del settore allie-vi a livello trentino illustra la situazione

Settanta giovSettanta giovSettanta giovSettanta giovSettanta giovani prani prani prani prani pronti a divonti a divonti a divonti a divonti a diventarentarentarentarentare pompierie pompierie pompierie pompierie pompieriCompletato il corso a Pergine

nel dettaglio. “Con le nuove richieste siraggiungeranno le mille unità che rap-presentano il naturale ricambio all’inter-no dei corpi esistenti nel Trentino. Finoai 16 anni partecipano esclusivamenteai corsi e alle esercitazioni i giovani di-versificati per età. Dai 16 ai 18 anni pren-dono parte alle esercitazioni anche glieffettivi per iniziare ad amalgamarsi, alavorare insieme, a conoscersi. Ma mainegli interventi reali. Poi, compiuto il 18°anno, fanno richiesta per passare nelcorpo. A questo punto scatta l’esame diidoneità, con le prove attitudinali e levisite mediche”.Giancarlo Tomaselli a livello trentino èaffiancato da una sorta di vice: Antonio

Settanta ragazzi e ragazze tra 10 ed i 18anni hanno dato la scorsa primavera alprimo convegno degli allievi vigili delfuoco del distretto di Trento. La manife-stazione è stata organizzata a Sopramontedal locale corpo dei vigili Volontari, gui-dati dal comandante Dario Nardelli, edè stata espressamente voluta per festeg-giare il decimo anniversario della fonda-zione della squadragiovanile (è stata anche l’occasione perricordare Raffaele Cappelletti, decedu-to appena ventenne due anni fa a segui-to di una malattia).La manifestazione ha riunito le squadreallievi provenienti da Vigolo Vattaro, Vat-taro, Romagnano, Albiano, Mattarello,Civezzano, alle quali va naturalmenteaggiunta quella dei padroni di casa.

A Sopramonte il primo convA Sopramonte il primo convA Sopramonte il primo convA Sopramonte il primo convA Sopramonte il primo convegno allieviegno allieviegno allieviegno allieviegno allieviRiuniti i ragazzi del distretto di Trento

Dal Rì, che è il coordinatore di settoce.Ciascun distretto ha poi un responsabilee gli istruttori. Per il distretto di Pergine,responsabile del settore è DomenicoOss Emer, vice ispettore distrettuale ecomandante del corpo di Vignola-Falesi-na. E’ lui che ha sostituito Carlo Beber(scomparso a 62 anni nel settembre scor-so), il promotore del settore giovaniledel pompieri non solo a Pergine, ma alivello trentino. Con Oss Emer, gil istrut-tori Moreno Casagrande, Giorgio Toma-selli, Claudio Carlin e Daniele Carlin.Proprio con Carlo Beber la squadra deldistretto di Pergine si era qualificata alivello provinciale per partecipare alleOlimpiadi svoltesi in Austria nel 2003.

Dopo aver sfilato per le vie del paese ipiccoli pompieri si sono esibiti in varieesercitazioni. Sei le prove in cui hannodato prova di abilità e perizia: scale con-troventate, piramidi con scale, attaccoincendio boschivo, incendio di abitazio-ne con finto ferito e stendimento deitubi.Un momento commovente si è avutocon la consegna di una targa ai genitoridi Raffaele e con la messa a dimora diun tiglio commemorativo. Sergio Cap-pelletti, presidente provinciale del vigilidel fuoco volontari, ha commentato conorgoglio un evento capace di unire mo-menti aggregativi ad altri dai risvolti so-ciali, in cui viene insegnato il valore del-la solidarietà e del senso civico.E’seguita quindi la promessa degli al-

lievi presso la caserma del vigili: “Pro-mettiamo di rispettare la Costituzionedella Repubblica Italiana, le leggi del-lo Stato, della Regione, della Provin-cia ed i regolamenti del Comune inmateria di servizi antincendi e di adem-piere puntualmente e con coscienzaai doveri assunti, di operare con tuttele nostre forze come vigili del fuocoallievi alla difesa del prossimo. Dichia-riamo inoltre di avere piena coscienzadegli stati del Corpo, dell’Unione edella Federazione e ci impegniamo arispettarIi”.La serata si è conclusa con una cenaconviviale da 120 coperti (a base di pa-sta all’amatriciana, cotolette e piselli,verdura mista e strudel) condita da mu-sica, lotteria e tanta allegria.

38

Page 39: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo
Page 40: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

40

EsercitazioniEsercitazioniEsercitazioniEsercitazioniEsercitazioni

40

Lo scorso 12 giugno, i Corpi di Campo-denno, Cunevo e Denno hanno orga-nizzato una manovra infradistrettualecon i Distretti di Cles, Fondo, Malè,Mezzolombardo e Trento. La manovraconsisteva nel pompaggio d’acqua dalpaese di Denno fino a malga Termon-cello. La condotta attraversava rispetti-vamente i tre comuni di Cunevo, Cam-podenno e Denno. Con questa eserci-tazione si voleva verificare l’efficienzadi un intervento con Corpi diversi. Si èverificato il tipo di problemi che poteva-no nascere nel lavoro tra diverse squa-dre. I Corpi intervenuti hanno lavoratotutti con professionalità e diligenza adot-tando tutte quelle misure di sicurezzanecessarie in questi casi, consci del fat-to che in realtà in caso di interventi saràimprobabile che si andrà a tenere uncomportamento simile.La condotta era lunga circa 13 km con laprima pompa a valle a 420 s.l.m. e l’ul-tima in cima alla condotta a 1890 s.l.m..Per comodità la condotta è stata divisain tre tronconi, tutto ciò ha permesso

Manovra a MalgManovra a MalgManovra a MalgManovra a MalgManovra a Malga Arzaa Arzaa Arzaa Arzaa ArzaProva di pompaggio di acqua dei cinque Distretti della Val di Non

una rapida dislocazione dei Corpi masoprattutto una divisione netta di pom-paggio e canalizzazione radio. Infatti itre tronconi operavano quasi in autono-mia. Ogni tronco era gestito da uno deirispettivi Corpi. La condotta si svolgevalungo la strada all’interno del parco Ada-mello Brenta, strada stretta ma asfaltatatanto più che in giornate festive la stes-sa è percorsa da molta gente che si vuoleportare in quota per poi addentrarsi apiedi nel parc, per poi proseguire peruna mulattiera fino a Malga Termocello.Ogni troncone aveva due vasconi: unoin partenza di 15000 litri e uno circa ametà di 5000 litri in modo da permette-re alcuni minuti di autonomia in caso dirottura di manichette prima di dover in-terrompere l’intera condotta.I Corpi presenti erano 85, per un totaledi 500 vigili. A tutti a metà mattina èstato dato un sacchetto con alcuni pani-ni e delle bibite. La logistica di acco-glienza dei Corpi è stata studiata inmodo tale da poter iniziare i tre cantieriin contemporanea. I tronconi erano di-

visi in lettere e tramite gli ispettori i Cor-pi sapevano quale era la lettera di riferi-mento ossia in quale troncone il corpoavrebbe operato, cercando di smistarein maniera uguale nei tre tronconi un pòdi corpi di ogni distretto. Lungo le stradedi accesso ai paesi erano disseminati deicartelli indicativi che portavano i Corpidel primo troncone a Denno e tutti glialtri a Cunevo.Quindi per il primo troncone all’arrivodei Corpi iniziavano le operazioni per laformazione delle catene di pompe, glialtri arrivati a Cunevo venivano smistatifra coloro che arrivavano con i pick up,(richiesta essenziale per il terzo tronco-ne ove si saliva tramite la mulattiera), ecoloro che giungevano con i carrelli, diqui ricevevano un foglio dove venivanoindicate il numero di pompa e il posizio-namento. Lungo il tragitto erano posi-zionati dei cartelli indicanti la postazio-ne e l’inizio dei tronconi. Da qui ogniCorpo procedeva nel posizionamento. Icorpi dovevano essere sul posto alle ore7.00 e alle ore 8.30 la condotta era ter-minata. Da qui i Corpi a valle hannocominciato a pompare acqua alle ore9.15. L’acqua arrivava al secondo tron-cone alle 10.35 quindi arrivava al terzotroncone, fino alle ore 10.55 dove final-mente arrivava l’acqua alla lancia in cimaalla condotta, in questo frangente anchecoloro al campo base allestito a MalgaArza (1500 s.l.m) esultavano per la riu-scita della manovra.Era presente anche l’elicottero che hapermesso la ripresa dell’esercitazionedall’alto, e la simulazione di spegnimen-to tramite benna, anche se la stessa peralcuni problemi non si è svolta poiché labenna dell’elicottero non funzionava.Tramite lo stesso elicottero giungevanoin quota i Sindaci dei tre comuni coin-volti dalla manovra e da Trento il Presi-dente della Federazione.La strada è stata chiusa dalla sera prece-dente pertanto per garantire un prontointervento in caso di necessità era pre-sente una squadra della Croce BiancaRotaliana e due Squadre del SoccorsoAlpino.

Page 41: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

41

EsercitazioniEsercitazioniEsercitazioniEsercitazioniEsercitazioni

Si è svolta domenica 19 giugno la mano-vra del distretto di Riva del Garda. Sel’anno scorso ha trovato come sfondo laValle di ledro, quest’anno ci si è portatinell’alto Garda, precisamente a Pietra-murata, frazione del comune di Dro.Sotto l’attenta guida e supervisione diIvo Santoni, comandante del locale cor-po di vigili del fuoco volontari. Manovrepianificate a tavolino con l’ispettore di-strettuale Graziano Boroni, che si sonorivelate spettacolari.Le manovre vertevano dall’incidentestradale in ambito urbano a quello conl’automobile uscita di strada e piombatasul letto del fiume, dal puntellamentodi un edificio pericolante alla discesa peril recupero di feriti nell’alveo di un fiu-me (svolta in collaborazione con gli ope-ratori del Soccorso Alpino) per poi ter-minare con l’incendio abitazione. Radu-nati puntuali in piazza a Pietramurata alle7 del mattino, si è provveduto subito asuddividere i vigili in squadre, dirette

Quando il lavQuando il lavQuando il lavQuando il lavQuando il lavorororororo di squadra è la carta vincenteo di squadra è la carta vincenteo di squadra è la carta vincenteo di squadra è la carta vincenteo di squadra è la carta vincenteManovra del distretto di Riva del Garda

di Daniele Zanoni

ognuna verso una manovra diversa, lequali poi verranno svolte a rotazione datutte le squadre.Per la prima manovra si è simulato unclassico incendio abitazione, il fumodenso e acre che si sviluppa dalla com-bustione dei vari materiali che compon-gono gli arredi di un’abitazione imponel’uso dell’autorespiratore, non permet-te nemmeno di vedere, si deve perciòprocedere camminando ad un livelloprossimo al pavimento, dove il fumo èmeno denso; la manovra si concludevacol ritrovamento di un manichino, pre-cedentemente sistemato in una stanza.La seconda manovra, svolta in sintoniacon la precedente, procedeva con lospegnimento dell’incendio e in seguitoattuava i vari metodi di ventilazione perun locale saturo di fumo.La terza manovra era volta a puntellareun edificio pericolante, idealmente col-pito da un sisma, o che ha collassato aseguito di un forte incendio.

La quarta e la quinta manovra simulava-no entrambe un incidente stradale, conla differenza che l’una rappresentava unclassico scenario di incidente in un con-testo urbano, e l’altra aveva come am-bientazione l’alveo di un fiume: si si-mulavano infatti due automobili cheuscendo di strada andavano a terminarela propria corsa in un fiume.La sesta manovra, svolta in collaborazio-ne col personale del Soccorso alpino,effettuava un supporto alla precedentemanovra di incidente “nel fiume”, inquanto forniva le metodologie, primaper la discesa nel fiume del personalevigile del fuoco e del materiale e poiper il recupero del ferito già adagiatosulla barella.All’inizio di ogni manovra c’era un mo-mento di teoria sulle metodologie di in-tervento inerenti la simulazione, al ter-mine, invece, il responsabile avrebberaccolto le impressioni dei vigili coinvol-ti.Verso mezzogiorno tutte le squadre ave-vano terminato le manovre. Una voltariordinato il materiale utilizzato, i vigiliche hanno partecipato alle manovre sisono portati in caserma a Dro per il pran-zo, preparato dal locale corpo.

Page 42: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

42

EsercitazioniEsercitazioniEsercitazioniEsercitazioniEsercitazioni

In data 24 Aprile si è svolto a San Mi-chele all’ Adige il consueto convegnoDistrettuale del Distretto diMezzolombardo,che ha visto la parteci-pazione dei 16 Corpi del Distretto, del-la Croce Bianca Rotaliana e del CorpoPermanente.Grande la preparazione affidata al Cor-po di San Michele con la collaborazionedell’ Unione, sia per la logistica e la otti-ma preparazione del pranzo che ha com-portato non poco lavoro e la preparazio-ne della Manovra riuscita pienamentecon la soddisfazione di tutti.La manovra è stata una simulazione diincendio di una parte dell’Istituto Agra-rio di San Michele, la preparazione harichiesto molte serate, e diversi incontricon il Dirigente dell’Istituto per conci-liare sia i luoghi per l’esercitazione chele modalità.Grande la disponibilità della presidenzadell’ Istituto Agrario che con entusiasmoa partecipato in maniera attiva per laverifica delle problematiche sorte primae dopo la manovra, anche per un futuroevento dannoso che si dovesse verifica-re in caso d’incendio.La manovra a fatto da verifica sia sui tem-pi d’intervento che delle procedure in-terventistiche da mettere eventualmen-te in atto.All’ Istituto sono presenti infatti diversilaboratori, materiali e strumentazionisensibili, ma la preparazione dei Corpiha fatto in modo di evitare qualsiasi pro-blema legato alla presenza sia internache esterna di diverse operazioni.La prima selettiva è stata fatta alle ore8.00 per il Corpo di San Michele, che

Mezzolombardo in manovraMezzolombardo in manovraMezzolombardo in manovraMezzolombardo in manovraMezzolombardo in manovraTradizionale esercitazione di Distretto

di Paolo Recchia

arrivato sul posto trovava la parte ovestdell’ Istituto in fiamme con delle perso-ne rimaste all’ interno, subito si effet-tuava la chiamata ad altri Corpi per ilsalvataggio delle persone all’ internodella struttura, riempita di fumo sinteti-co, e allo spegnimento e copertura diparte della stessa ala.La simulazione prevedeva l’estendersidelle fiamme alla copertura e della zonasue e nord dell’ istituto.Parte dei Corpi era impegnata nello spe-gnimento e nei lavori aerei con l’ausiliodelle scale italiane e dell’autoscala siprocedeva allo spegnimento della coper-tura e alla circoscrizione del incendiocoprendo l’intero perimetro dell’istitu-to.Durante lo spegnimento veniva fattainoltre una simulazione di carenza idri-

ca dagli idranti, e quindi parte di corpi sioccupavano nella realizzazione di diver-se condotte due delle quali attraversa-vano il paese portando l’acqua del fiu-me adige fino all’istituto, e una condot-ta partiva da un pozzo di irrigazione an-ch’esso fino all’istituto.Spettacolare pure la manovra del Corpopermanente che portava in sicurezza unabombola di acetilene, e traeva in salvouna persona rimasta intrappolata in unaula.Molto singolare inoltre la simulazione disalvataggio nei sotterranei dell’istituto,luogo molto adatto per fare delle eserci-tazioni, infatti gli stessi sono un districar-si di cunicoli molto lunghi con un altez-za media di circa 1.5m, questi non sonostati riempiti di fumo poiché era già dif-ficoltoso trovare le persone in questolabirinto. ( a onor del vero un grazie vafatto anche al Corpo di Salorno, per es-sersi prestati con due vigili a fare i feritie a rimanerne parecchio tempo in unposto veramente infimo.). Parecchiesono state le persone impegnate nellaricerca, e per la limitatezza dei tempi didurata delle bombole dell’aria, e per ladifficoltà nel proseguire carponi, con di-versi ostacoli. Nella ricerca ha parteci-pato anche il Corpo permanente, e pro-prio durante il turno loro e di due squa-dre di vigili volontari del distretto, si si-mulava un cedimento strutturale, che hacomportato di dover trovare una via diuscita alternativa sapendo che l’aria con-tenuta nelle bombole era veramentepoca, mentre una squadra provvedevacon dei cuscini a liberare l’ostruzione.Insomma a detta di molti una vera e pro-pria catastrofe piena di imprevisti, mariuscita in una grande e bella esercita-zione. Al termine e dopo il sopralluogodi ogni Corpo per la verifica dei lavorisvolti da ognuno, dopo i saluti delle au-torità tutti hanno potuto gustare un otti-mo pranzo, concludendo in bellezza lagiornata.

Page 43: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

43

EsercitazioniEsercitazioniEsercitazioniEsercitazioniEsercitazioni

Domenica 8 maggio si è svolta nel lagodella Val Noana una manovra addestra-tiva che ha visto collaborare con ottimasinergia il Corpo Vigili del Fuoco Volon-tari di Mezzano, il Consorzio Vigili delFuoco di Primiero e il soccorso Alpino diPrimiero, San Martino e Caoria.Obbiettivo dell’esercitazione è statoquello di individuare una procedura ra-pida ed efficiente per calare un’imbar-cazione nel lago qualora si verificasse lanecessità di intervenire a seguito diun’eventuale chiamata di soccorso. Lamorfologia del terreno circostante il lagoe l’assenza di una strada che conduca inprossimità dello stesso rappresentanoelementi che rendono particolarmentedifficile l’attuazione dell’intervento. Leoperazioni hanno avuto inizio alle ore8.00 del mattino presso la diga della ValNoana. Il tecnico responsabile della si-curezza degli impianti ENEL, presente sulposto, ha illustrato ai presenti quali pos-sano essere i rischi per il personale chia-mato ad operare con imbarcazione nel

OperarOperarOperarOperarOperare assieme è possibilee assieme è possibilee assieme è possibilee assieme è possibilee assieme è possibileRiuscita esercitazione in val Noana

lago individuando i punti più pericolosiin corrispondenza dei quali possono ge-nerarsi dei vortici causati dalle correntioriginate dall’acqua in movimento versola presa della condotta. Terminato il bre-ve ma esauriente intervento ed acquisi-te alcune importanti indicazioni, hannoavuto inizio le manovre vere e proprie.Dopo uno studio preliminare eseguito atavolino, dal quale sono emerse duepossibili ipotesi di intervento, sono statecreate due squadre miste composte davigili del fuoco e personale del soccorsoalpino che, collaborando in modo otti-male ed efficiente, hanno contribuitoalla buona riuscita delle operazioni.La prima soluzione operativa prevedeval’utilizzo di un automezzo fornito di grumeccanica mediante la quale, con l’au-silio di un verricello, si è calato un ca-notto dall’altezza dello sbarramento delladiga fino al livello dell’acqua, per un di-slivello di circa 25m. Il personale è poistato calato nell’imbarcazione con l’aiu-to di imbracature e corde dinamiche.

Nel frattempo la seconda squadra si èportata nella parte più orientale del lagoprovvedendo manualmente a portare unaseconda imbarcazione lungo il pendiodel bosco fin sul ciglio del dirupo, che sitrova ad un’altezza di circa 40 metri apicco sopra il lago. Da qui, utilizzandoun traliccio debitamente controventato,il canotto è stato abbassato fino a tocca-re la superficie del lago; allo stesso modosi è fatto per il personale nell’imbarca-zione.Sono state effettuate diverse prove fin-chè verso mezzogiorno, terminata l’eser-citazione, si è provveduto al recupero ealla sistemazione di tutta l’attrezzaturaimpiegata.Tutta la compagnia si è successivamen-te trasferita presso “El Stalon” in localitàVal Piana dove, pranzando assieme adun altro gruppo di persone del soccorsoalpino impegnate in un’esercitazione disimulazione di ricerca persona effettua-ta con l’ausilio di strumentazioni satelli-tari di ultima generazione, si è avutomodo di confrontarsi sulle esperienzevissute. In particolare si è potuto consi-derare come il lavoro di gruppo svoltoda persone che si dedicano per la co-munità a servizi diversi abbiano saputocollaborare insieme in perfetta sintonia.Si coglie l’occasione per ringraziare senti-tamente quanti hanno contribuito alla buo-na riuscita della manovra, in particolarmodo i Vigili del Fuoco fuori servizio diMezzano che hanno preparato il pranzo, ilcustode forestale di Mezzano per la dispo-nibilità, la ditta Zugliani S.r.l. per aver mes-so a disposizione il mezzo con gru e l’Ac-sm S.p.a. per aver autorizzato l’utilizzo deltraliccio per la calata del secondo canotto.

Page 44: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

Lo scorso 22 maggio Daiano ha ospitatoil 57° Convegno Distrettuale dei Vigilidel Fuoco Volontari di Fiemme.Alla manifestazione sono intervenuti itredici Corpi del Distretto più il Corpodel Comune di Trodena appartenente aldistretto di Egna. Al Convegno eranopresenti circa 250 Vigili del Fuoco Vo-lontari, circa 60 automezzi e una foltarappresentanza del Vigili FuoriServizio.Nutrita anche la presenza delleautorità: da quelle di valle, a quelle mi-litari e religiose, ai Regolani della Magni-fica Comunità di Fiemme.

A Daiano il ConvA Daiano il ConvA Daiano il ConvA Daiano il ConvA Daiano il Convegno di Fegno di Fegno di Fegno di Fegno di FiemmeiemmeiemmeiemmeiemmePresenti i tredici Corpi di Valle insieme a Trodena

Gil esercizi si sono svolti regolarmente esono stati apprezzati dal folto pubblicopresente. Come questo tipo di manife-stazione è utile per la preparazione aeffettive situazioni di emergenza. La pre-parazione dimostrata dai pompieri ac-compagnata dall’affiatamento tra i variCorpi intervenuti è utile soprattutto inoccasione di eventuali interventi in casodi necessità. Il convegno è iniziato dibuon mattino per concludersi poco dopomezzogiorno con il pranzo offerto a tut-ti i partecipanti nei vari ristoranti del pa-ese.

EsercitazioniEsercitazioniEsercitazioniEsercitazioniEsercitazioni

44

Page 45: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo
Page 46: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

46

AnniversariAnniversariAnniversariAnniversariAnniversari

Un centenario lungo un anno per il Cor-po dei vigili del fuoco di Calceranica. Loscorso gennaio le celebrazioni sono ini-ziate in grande stile con la sfilata e laconsegna della bandiera a sottolinearecome i pompieri veglino sulla sicurezzadella comunità fin dal 1905. Quindi inaprile è stato presentato un libro per ri-cordare la storia dei vigili del fuoco delpaese ed i tanti personaggi che l’hannopercorsa. Agli inizi di luglio Calceranicaha ospitato la grande manovra distret-tuale che ha visto in azione i Corpi del-l’intera zona. E’ stato questo l’appunta-mento più impegnativo dal punto di vi-sta organizzativo che ha visto in azionecentinaia di pompieri. Per l’occasione èstata allestita una mostra del tutto parti-colare. Si è potuta infatti ammirare unacollezione di elmetti che ricordano lastoria e che raccoglie cimeli provenientida numerose nazioni europee. La festafinale per la celebrazione di questo par-ticolare compleanno sarà il giorno di S.Barbara nel corso della tradizionale fe-

Calceranica: 100 anni di vigili del fuocoCalceranica: 100 anni di vigili del fuocoCalceranica: 100 anni di vigili del fuocoCalceranica: 100 anni di vigili del fuocoCalceranica: 100 anni di vigili del fuocoConsegnata la bandiera del Corpo

sta che segna la conclusione dell’annataoperativa di ogni Corpo dei vigili del fuo-co volontari.I pompieri di Calceranica sono un grup-po ben attrezzato ed è anche fornito diun natante per il pronto intervento sulleacque del lago di Caldonazzo. A genna-io, durante la cerimonia di consegna dellaBandiera hanno prestato giuramentoanche tre nuovi vigili: sono FrancescoMartinelli, Marco Campregher e Stefa-no Ferrari.A seguire sono state consegnate le be-nemerenze ai vigili Paolo Martinelli,Giancarlo Ferrari, Luigi Campregher peri loro trent’anni di servizio e ad Enzoasqualini per i 25 anni di appartenenzaal Corpo.II valore sociale del servizio volontarioquale sicurezza per l’intera comunità èstato sottolineato sia dal vigile GiancarloFontanari sia del parroco don Paolo Bal-dessari.Domenica 10 luglio quindi tutto nel pas-sato con cavalli e sistemi di soccorso

d´inizio secolo per l´esibizione del cor-po dei vigili del fuoco di Calceranica. Unaesibizione che ha richiamato molte per-sone al campo sportivo e alcuni dei piùimportanti corpi dei vigili del distrettodell´alta Valsugana. C´erano gli allievidi Pergine, insieme a quelli di VigoloVattaro, Vattaro, Lavarone, Bosentino,Sant´Orsola e Tenna, per un totale di55 ragazzi, a rappresentare il futuro deicorpi dei vigili volontari del domani.Nel pomeriggio è stato possibile osser-vare dal vivo come avviene il salvatag-gio delle persone in difficoltà, con leattrezzature dei vigili schierate perl´occasione nel piazzale antistante ilcampo da calcio. Pezzo forte della ma-nifestazione è stata la ricostruzione diun intervento d´inizio novecento. Ilgruppo di vigili è entrato nel campo aseguito di un cavallo che trasportava unagrossa pompa a mano e il getto d´acquaper spegnere le fiamme sgorgava gra-zie alla forza delle braccia di una deci-na di vigili.

Il prossimo numero deIl prossimo numero deIl prossimo numero deIl prossimo numero deIl prossimo numero de"Il Pompiere" uscirà in ottobre."Il Pompiere" uscirà in ottobre."Il Pompiere" uscirà in ottobre."Il Pompiere" uscirà in ottobre."Il Pompiere" uscirà in ottobre.

Gli articoli possono essere inviatiGli articoli possono essere inviatiGli articoli possono essere inviatiGli articoli possono essere inviatiGli articoli possono essere inviatientro il 30 settembreentro il 30 settembreentro il 30 settembreentro il 30 settembreentro il 30 settembre

presso la segreteria della Federazionepresso la segreteria della Federazionepresso la segreteria della Federazionepresso la segreteria della Federazionepresso la segreteria della Federazioneo all'indirizzo di posta elettronicao all'indirizzo di posta elettronicao all'indirizzo di posta elettronicao all'indirizzo di posta elettronicao all'indirizzo di posta elettronica

[email protected]@[email protected]@[email protected].

Page 47: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

47

AnniversariAnniversariAnniversariAnniversariAnniversari

Hanno dedicato tre giorni di fine aprile,i vigili del fuoco volontari di Banco, allacelebrazione dei 110 anni dalla fonda-zione del Corpo. Ma è stata una festainedita quanto originale, quella propo-sta alla comunità dai pompieri coman-dati da Guido Girardi. Certo, ci sono sta-ti il raduno in piazza e la parata per levie del paese, con il puntua-le accompagnamento delCorpo Bandistico Terza Spon-da di Revò. E poi la Messasotto il tendone allestito perl’occasione, i discorsi delleautorità, i concerti, gli spet-tacoli e la lotteria. E le ap-prezzate manovre degli allie-vi del Distretto di Fondo, chela pioggia non è riuscita a fer-mare.La comunità ha risposto mol-to bene partecipando nume-rosa come non accadeva daanni, tanto da far risultare sot-todimensionato il tendoneche la protezione civile gen-tilmente ha fornito .Ma questo, con le debite differenze, èquanto di solito offrono gli anniversaricelebrati in ogni angolo del Trentino. ABanco, invece, è stata aperta una stradaper certi aspetti nuova. I vigili del fuocohanno voluto accompagnare la festa conun convegno, collocato in apertura dellatre giorni, per offrire alla comunità, oltreche a se stessi, una occasione di rifles-sione; e hanno poi “osato” offrire allastessa comunità un libro tutt’altro chescontato e celebrativo.Alcune parole sul convegno. Titolo im-

Da 110 anni al servizio della comDa 110 anni al servizio della comDa 110 anni al servizio della comDa 110 anni al servizio della comDa 110 anni al servizio della comunitàunitàunitàunitàunitàGrande festa a Banco per l’anniversario del locale Corpo

pegnativo: “Territorio e comunità: l’azio-ne volontaria dei vigili del fuoco”, conrelatori invitati a stimolare l’apertura dellosguardo sul mondo, a partire dall’agirelocale, proprio di chi si occupa di prote-zione civile. Ha aperto i lavori Domeni-co Sartori, giornalista de l’Adige, che haaccennato a due concetti che i pompie-

ri volontari celebrano ogni giorno: la fe-deltà all’impegno preso; la testimonian-za di amore per l’altro da sé, in coeren-za con la logica del dono (di tempo,energia, competenza), che è altra cosadai rapporti mercantili e monetizzabili,da un lato, e dai rapporti burocratici cheun ente – Stato o Provincia – è tenuto agarantire sotto forma di prestazione, dal-l’altro.La prima relazione, una fotografia quan-to mai precisa e ricca di informazioni, èstata tenuta da Fabio Berlanda, dirigen-te del servizio antincendi e protezione

civile del Trentino. Berlanda ha descrit-to la forza della protezione civile provin-ciale: tredici unioni distrettuali, 239 cor-pi, per oltre 8.700 volontari coinvolti(mentre sono 306 i permanenti alle di-rette dipendenze della Provincia), conuna capacità di azione straordinaria perqualità e “volumi”: in un anno 5.900 in-

terventi e 34 mila ore/uomo per i permanenti;19.300 interventi pari a396 mila ore/uomo per i vi-gili del fuoco volontari. Ber-landa s’è inoltre sofferma-to sul ruolo della Cassa pro-vinciale antincendi (11membri: 5 legati ai perma-nenti, 6 espressioni delleforze volontarie) che rap-presenta l’autogoverno deipompieri, alimenta la coe-sione tra tutte i corpi ed èuno stimolo continuo allaformazione (vera dimensio-ne strategica per il futurodei corpi, lo ha ricordato

anche Guido Girardi) dei vigili del fuo-co.Giampiero Girardi, sociologo, funziona-rio della Provincia di Trento dove si oc-cupa del Servizio civile, ha approfonditole caratteristiche dell’azione volontaria.Ha dato una definizione di volontariato:servizio disinteressato, senza scopo dilucro, con prevalente connotazione digratuità, reso su un determinato territo-rio in risposta creativa ai bisogni sociali,con continuità di intervento, competen-za e preparazione adeguata. Non sem-pre è scontato, ha analizzato criticamente

Page 48: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

48

Girardi, che l’azione volontaria sia disin-teressata e creativa, cioè capace di tro-vare risposte nuove ai bisogni del terri-torio. Due aspetti, in particolare, ha quin-di messo in rilievo: l’azione volontaria èun’”azione politica”, nel senso che pre-suppone una capacità di analisi e letturadel contesto; ed è un’azione di gruppo,un’azione collettiva. Anche Girardi, inchiusura della sua relazione, ha postol’accento sulla necessità della formazio-ne continua.L’ultimo intervento è stato quello di Mi-chele Nardelli, volontario internazionaledell’Associazione Progetto Prijedor. Nar-delli ha parlato dei tre anni e mezzo diguerra in Bosnia, della pulizia etnica, del-le 450 mila case bruciate, dell’interven-to, come volontari, nelle comunità mar-toriate dai conflitti. Che vuole dire, pri-ma di tutto, capire cosa sia la guerra, lasua modernità (nel caso dei Balcani, laforte deregolamentazione e i margini diaccumulazione e di profitti che ha garan-tito). E vuol dire anche, per il volontario,un mettersi alla prova in una doppia di-mensione che oggi dovrebbe essere lacifra della nuova cooperazione internazio-nale: quella della prossimità (per cono-scere e capire cos’è accaduto) e quelladella reciprocità (il volontario non solo dà,ma trova anche elementi per conosceremeglio ciò che succede nel suo mondo).Nardelli ha infine invitato ad “andare ol-tre la solidarietà, per abitare e capire ilnostro tempo, che è il tempo dell’inter-dipendenza”, per cui, per tornare ai Bal-cani, non possiamo essere indifferenti adun’area profondamente deregolata nelcuore dell’Europa.Infine, il libro. Un lavoro a quattro anni,frutto della competenza e della passioneper la storia, la cultura che il territorioesprime, di Roberto Dapunt e Walter Iori.Quanto mai originale e stimolante l’ap-proccio. Un viaggio nella storia locale par-tendo dai quattro elementi (acqua, fuo-co, terra e aria) dalla doppia vita (possonoessere benigni quanto maligni) con cui ipompieri hanno a che fare, sviluppandoun affascinante percorso tra miti, leggen-de, tradizioni, credenze e religiosità, uti-

lizzando le tracce che nel territorio dellacomunità sono rintracciabili: i dipinti de-vozionali, le croci, le chiese. Con un’at-tenzione particolare, infine, anche allaCarta di Regola, in primis, a quella diBanco. Il tutto corredato da un preziosoapparato iconografico. Un libro che allacomunità mancava. Un dono preziosoche i vigili del fuoco hanno voluto dona-

re, con lo spirito che il comandante Gi-rardi ha spiegato presentando il volume:“Il futuro” ha detto ci riserva impegni edampi orizzonti, ma ognuno deve contri-buire facendo la sua parte. Ciò avverràsolamente quando maturerà la convinzio-ne che gli altri siamo noi. Tanto più fortesarà questa convinzione, tanto meglio vi-vremo la vita”.

Uno dei vigili del fuoco, Stefania Sarcletti, la rappresentanza femminile nel cor-po, non ha potuto celebrare con i suoi colleghi l’avvenimento, in quanto impe-gnata presso la città di Aguascalientes, nella zona centrale del Messico. Raffor-zata dal bagaglio acquisito nel suo percorso di studio, Servizio Sociale, nonchémossa da un grande desiderio di aiutare gli altri, fondamento del volontariato, sitrovava oltreoceano per svolgere due progetti a favore della cittadinanza.Un progetto è stato svolto presso la Segreteria di Sviluppo Sociale(SEDESOL) econsisteva nel creare un piano di sviluppo comunitario per gli otto quartieripoveri ed emarginati della città. Il secondo progetto, invece, riguardava l’asse-gnazione di adozioni a distanza alle famiglie più bisognose del quartiere in cuiviveva e nelle vicinanze, comportando quindi la conoscenza approfondita dellefamiglie, le loro problematiche e le loro necessità.

Il corpo volontario vigili del fuoco di Banco gradirebbe scambiare con altriCorpi, il volume (pag.320) Un “Banco” di storia - Comunità ,arte, pompieri- testi riguardanti le vicende dell’associazione propria e/o della comunitàd’appartenenza editi dagli stessi e/o da associazioni culturali.Corpo vigili del fuoco Banco - Fraz. Banco, 102. 38010 – Sanzeno. Tel e fax0463.434041. http://web.cheapnet.it/vvf.banco - [email protected].

AnniversariAnniversariAnniversariAnniversariAnniversari

Page 49: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

49

AnniversariAnniversariAnniversariAnniversariAnniversari

Sabato 9 aprile scorso a Palù delFersina si sono festeggiati i 5Oanni di vita del Corpo dei Vigilidel Fuoco Volontari e si è inau-gurata davanti a tantissima gen-te, anche la nuova caserma.Una struttura confortevole,moderna e funzionale, che perle sue particolari caratteristichearchitettoniche ben si inseriscenell’ambiente. Situata in posi-zione centrale rispetto al terri-torio, vicina alla strada provin-ciale, con antistante un bel piaz-zale è strutturata su due piani:al piano terra trovano posto l’autorimes-sa, la cucina ed i servizi. Al primo pianoè invece ubicata la sala radio e riunioni,un confortevole ed ampio spogliatoio conannessi servizi, una saletta protezionecivile e sede delle altre associazioni delpaese ed una stanza adibita a ricoverod’emergenza. La cerimonia è stata aper-ta dai “Palaiar musicantn” con le loro fi-sarmoniche. Sono seguite due esercita-zioni: la prima, una simulazione di soc-corso persona imprigionato tra i tronchidi un trattore ribaltato che ha visto al-l’opera i vigili di Palù e di Pergine, laseconda una “scala ventaglio” realizzatada vigili appartenenti ai Corpi di Palù, S.Orsola, Fierozzo e Frassilongo. Per que-sto evento si sono radunati a Palù delFersina i Vigili del Fuoco della Valle , quel-li dei vari corpi del distretto di Pergine edei distretti vicini, con la presenza di unadelegazione degli amici gemellati dellaFeuerwehr di Blaibach. Assieme a lorotante autorità, il sindaco Loris Moar, ilcomandante Ezio Petri, i sindaci diS.Orsola, Damiano Fontanari, di Fieroz-

50 candeline e una nuov50 candeline e una nuov50 candeline e una nuov50 candeline e una nuov50 candeline e una nuova casermaa casermaa casermaa casermaa casermaA Palù del Fersina festeggiato l’anniversario del Corpo

zo, Diego Moltrer, di Frassilongo, Rinal-do Paoli, Renzo Anderle, sindaco di Per-gine e Presidente del Consorzio deiComuni, l’assessore Regionale FlorianMussner, il vicepresidente dei Vigili delFuoco Luciano Capraro, il consigliere pro-vinciale Giorgio Casagranda, il presiden-te del Bim Adige Giacomelli Fabio, unafolta delegazione della città gemellata diBlaibach tra cui il sindaco Ludwig Baum-gartner, l’ispettore Michael Stahl e il co-mandante dei Vigili del Fuoco JohannSeiderer che hanno donato al corpo ge-mellato di Palù una statua di S.Floriano,il patrono dei Vigili del Fuoco. Tutta lacomunità ha festeggiato i 50 anni delproprio corpo dei pompieri, fondato nelmarzo del 1955, assieme all’inaugura-zione della nuova caserma, edificio del-la comunità, nel quale ci sarà un puntodi riferimento della protezione civile edelle altre associazioni presenti nel co-mune. Introdotta da un mini concertodel coro”Cantiamo con gioia” di Fieroz-zo, la ricorrenza dei 50 anni è stata ri-cordata dal sindaco Moar, e dal coman-

dante Ezio Petri che al terminedei vari interventi, hanno con-segnato gli attestati di beneme-renza ai 5 dei 10 vigili fondatoriancora in vita: Daniele Zoro;Marco Toller, Alfredo Lenzi, PetriErnesto; Rodolfo Lenzi, quelliscomparsi sono Petri AnderleBortolo, Moar Basilio, Petri Gio-vanni, Zoro Domenico e Casa-granda Pietro, un riconoscimen-to particolare è stato assegnatoa Luigi Toller dal sindaco, per isuoi 40 anni trascorsi nei pom-pieri di Palù molti dei quali in

qualità di comandante e per la sua co-stante ed attiva presenza in tutte le as-sociazioni del paese, dedicando animae corpo a tutte le attività svolte nella co-munità di Palù.La presentazione della nuova caserma,voluta dall’ amministrazione comunale,progettata e seguita nel suo iter dallostudio tecnico Ing. Paolo Bombasaro ècostata un milione di euro ed è stata re-alizzata con i contributi della RegioneTrentino Alto Adige tramite la ProvinciaAutonoma di Trento, del BIM Adige,della Cassa Rurale di Pergine.Don Rinaldo Bombardelli ha quindi be-nedetto la struttura e la cerimonia si èconclusa con un breve concerto del coro«Abete Rosso» di Bedollo.A1 termine della cerimonia si è fatto iltaglio del nastro da parte del Sindaco edell’assessore regionale Florian Mussner,ed a tutti è stato possibile visitare la nuo-va struttura ai vari locali della caserma.Alla fine della cerimonia si è festeggiatofino a tardi con la cena a base di piattitipici per tutti i partecipanti alla festa.

Page 50: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

50

AnniversariAnniversariAnniversariAnniversariAnniversari

Lo scorso mese di aprile è uscito un nu-mero speciale del bollettino comunale“Denno Informa” dedicato al 1300 an-niversario di fondazione del Corpo deiPompieri di Denno. Questa pubblicazio-ne è frutto di una ricerca d’archivio du-rata diversi anni e dalla quale si è potutoricomporre il percorso storico del CorpoPompieri di Denno.Al di là delle notizie relative all’istituzio-ne della Guardia Civica notturna dei pri-mi dell’ottocento ed ai problemi legatiall’approvvigionamento idrico, interes-sante appare anche il periodo antece-dente la costituzione del Corpo ed ilruolo attento alle problematiche degliincendi svolto dalla Rappresentanza co-munale. Infatti, è successivo allo spaven-toso incendio che distrusse il 15 luglio1860 una vasta zona del paese e cheebbe una risonanza, per la gravità del-l’evento, a carattere provinciale, chenasce un nuovo atteggiamento nel met-tere in pratica le disposizioni delle auto-rità del tempo al fine di costituire il Cor-po.Lo statuto del Corpo dei Pompieri delComune di Denno risulta essere statovidimato dalle Autorità Provinciali il 17settembre 1875 e pertanto si ritiene chelo stesso sia uno dei primi della nostraprovincia.La ricerca continua presentando crono-logicamente gli avvenimenti relativi ainuovi regolamenti adottati, agli incendiche hanno interessato il territorio comu-nale e dei paesi limitrofi, nonchè l’ac-quisto dei mezzi in dotazione.Una parte è stata riservata al periodo nelquale il Comune di Denno comprende-va anche l’attuale Comune di Campo-denno. Per un doveroso ricordo sono stati

Agli onori delle crAgli onori delle crAgli onori delle crAgli onori delle crAgli onori delle cronacheonacheonacheonacheonacheI 130 di Denno celebrati sul bollettino comunale

di Giorgio De Concini

presentati i Comandanti che si sono sus-seguiti dal 1875 fino ai giorni nostri el’elenco completo dei Vigili del Fuocoche hanno prestato servizio volontariodall’istituzione ad oggi.

La pubblicazione è completata da unabuona documentazione fotografica acorredo sia del percorso storico sia del-l’attività attuale dei vigili del fuoco, delgruppo allievi e dei vigili onorari.

Page 51: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

51

Attività sportivaAttività sportivaAttività sportivaAttività sportivaAttività sportiva

Non era mai stato ottenuto un risultatodi questo livello. La trasferta in Croazia,a fine luglio, per i Campionati Interna-zionali CTIF è stata un successo. Le for-mazioni di Tione e Malè hanno conqui-stato la medaglia d’oro, mentre BorgoValsugana, Mori e Ragoli si sono acco-modati sul secondo gradino portando acasa la medaglia d’argento.Le gare si sono basate su prove di abilitàginnico-pompieristiche che si dovevanosvolgere in silenzio e che si basavano,per esempio, sulla conoscenza dell’at-trezzatura, sulla disciplina, sul sapermantenere la propria posizione. A que-

ste prove era affiancata unastaffetta di 400 metri. Vin-cere una medaglia d’oro ri-chiede una grande abilitàperché si deve rimanereall’interno di un tempo bendeterminato. La categoria Aè la categoria più difficiledi queste prove e proprionella categoria A i vigili trentini hannosaputo dare il meglio di sé.Anche il risultato degli allievi è stato ilmigliore mai raggiunto finora. Infatti idieci ragazzi trentini si sono piazzati set-timi su cinquanta squadre, dopo nazioni

fortissime quali l’Austria, la Russia, laRepubblica Ceca, la Germania e la Polo-nia. Il presidente della Federazione deivigili del fuoco volontari Sergio Cappel-letti ha espresso soddisfazione anche perlo spirito di corpo espresso dai ragazzi

OrOrOrOrOro e aro e aro e aro e aro e argggggento a Vento a Vento a Vento a Vento a VarazdinarazdinarazdinarazdinarazdinRisultato storico alle “Olimpiadi” in Croazia

Page 52: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

52

che provenivano da più parti del Trenti-no, uno spirito di corpo che ha permes-so alla squadra di reagire ad un piccoloincidente occorso quando un austriaco,involontariamente, ha fatto cadere unragazzo trentino mettendo in pericolo lariuscita della prova. I ragazzi che si sonoclassificati settimi in Europa sono Mat-teo Madaschi, di Villa Rendena, Andreae Stefano Dallavo, di Malè, FedericoGianera, di Sopramonte, Guido Armani,di Tione, Daniel Pederzolli, di San Mi-chele, Davide Canetti, di Storo, MatteoPellegatti, di Mezzolombardo, CristianTonini, di Storo e Daniele Marinchel diMezzolombardo.Entusiastici anche i commenti dei gio-vani che hanno parlato di una bellaesperienza, importante per il lavoro dipompiere e anche dal punto di vista per-sonale perché c’è stata la possibilità diconoscere ragazzi di altri Paesi e di cre-are quella fratellanza tipica dei giochidi stampo olimpico. Vanno ricordatianche altri tre artefici di questa impre-sa, il trainer Diego Bartolamedi e gliaccompagnatori Toni Dal Rì e MauroNardelli.In totale sono stati una settantina i vi-gili del fuoco volontari che hanno par-tecipato alla manifestazione sportivache quest’anno si è svolta in Croazia.I CTIF sono delle vere e proprie provedi abilità (dal salto di un fossato all’at-traversamento in equilibrio di una tra-ve alla realizzazione di un nodo) cheuniscono le destrezza tecnica alla pre-parazione atletica, componente que-st’ultima di fondamentale importanzaper un vigile del fuoco che deve potercontare su un adeguato allenamentoper far fronte alle emergenze più di-sparate.“Fin dalla comparsa di questa manife-stazione, attorno agli anni Quaranta –dice Sergio Cappelletti – i vigili del fuo-co trentini hanno sempre partecipatocon proprie delegazioni.Quest’anno le squadre che hanno par-tecipato ai giochi provenivano dai Corpidi Malé, Mori, Borgo Valsugana, Tione eRagoli, oltre ai dieci allievi.

Attività sportivaAttività sportivaAttività sportivaAttività sportivaAttività sportiva

Page 53: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

53

Attività sportivaAttività sportivaAttività sportivaAttività sportivaAttività sportiva

Si è svolto nel migliore dei modi il primoMemorial Cavada Arrigo, gara di pesca acoppie riservata a i Vigili del Fuoco Vo-lontari del Trentino organizzata dal Cor-po Vigili del Fuoco Volontari di Molina diFiemme. Erano 21 le squadre iscritteappartenenti a 13 corpi. La gara si ètenuta nella mattinata di domenica 15maggio presso il laghetto artificiale diLago di Tesero.Una splendida giornata che ha favoritoanche la partecipazione di un folto pub-blico al seguito dei concorrenti, dopo lagara mentre la giuria stilava la classifica iconcorrenti e gli accompagnatori si sonorecati presso la Casa Sociale di Molinaper il pranzo offerto, ed abilmente pre-parato dai Vigili del corpo organizzatore.Nel pomeriggio si è svolta la premiazio-ne. Il Comandante Tiziano Senettin in

VVVVVigili con la lenzaigili con la lenzaigili con la lenzaigili con la lenzaigili con la lenzaA Molina di Fiemme il primo Memorial Cavada Arrigo

un breve discorso ha ringraziato tutti ipartecipanti, gli sponsor e i propri vigiliauspicando di ritrovarci ancora anche ilprossimo anno. Anche l’Ispettore Di-strettuale Giancarlo Giacomuzzi, presen-te alla premiazione ha nel suo discorsoha elogiato il Corpo di Molina per l’otti-ma organizzazione di questa manifesta-zione. Senettin e Giacomuzzi hanno poipremiato i vigili e i corpi meglio classifi-cati, mentre i figli del ex vigile “CavadaArrigo”, Carlo e Giuliano, hanno pre-miato con il trofeo intitolato al padre lacoppia prima classificata, Luca Rospo-cher e Dino Mitterpergher del Corpo diCalliano. A tutti i concorrenti ad estra-zione è stato poi assegnato uno dei pre-mi offerti dai vari commercianti ed arti-giani del posto. Al termine della premia-zione tutti i vigili presenti hanno rivoltoal Corpo di Molina apprezzamento perl’ottima organizzazione e sopratutto perla simpatia e l’amicizia dimostrata in que-sta occasione molti anche prenotandosigià per la prossima edizione.

Page 54: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

54

Attività sportivaAttività sportivaAttività sportivaAttività sportivaAttività sportiva

Grandi successi per gli atleti appartenential Gruppo Sportivo Vigili del Fuoco delTrentino nelle gare Nazionali e Interna-zionali di ciclismo per Vigili del Fuoconella stagione 2005,sia di MTB che suStrada.Lo scorso 12 giugno a Cuneo si è svol-to il II Campionato Italiano di CiclismoGran Fondo - prova unica e il II Cam-pionato Italiano Interforze di CiclismoGran Fondo. Hanno preso parte allagara i vigili Fabio Miorelli che si è clas-sificato secondo nella categoria Master2, Giancarlo Maule, ottavo classificatonella categoria Veterani 1 e Patrizio

Ciclisti sugli alloriCiclisti sugli alloriCiclisti sugli alloriCiclisti sugli alloriCiclisti sugli alloriImportanti successi per gli atleti trentini

Donini, decimo classificato nella cate-goria Senior 1.Quindi una decina di atleti hanno par-tecipato a fine giugno a Trelissac (Fran-cia) al X Championnat du monde Sa-peur-Pomper, specialità MTB 2005.Massimo Ballardini, campione del mon-do dei vigili del fuoco 2005 ha con-quistato il gradino più alto del podionella categoria Veterani. Secondo po-sto per Renzo Dalponte e Fabio Mio-relli. Ottimo piazzamento, quarto po-sto, anche per il campione del mondouscente, Mauro Zorzi, nella categoriasenior.

Altri buoni risultati sono venuti da NelloGiacomuzzi, Silvio Ferrari, GiancarloMaule e Patrizio Donini.Della trasferta francese facevano parteanche i vigili Trentini Jarno Varesco, pri-mo classificato categoria Senior 1, Fran-co Campi, terzo classificato nella cate-goria Veterani 1 (del Comando di Tren-to), Aldo Campi quarto classificato nellacategoria Veterani 2 e Silvano Bassettiottavo classificato nella categoria Vete-rani 2.Prossimo appuntamento il Campionatodel Mondo per Vigili del Fuoco di Cicli-smo su strada a Maiorca in settembre.

Page 55: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

55

AttualitàAttualitàAttualitàAttualitàAttualità

Oltre 400 vigili del fuoco fuori serviziohanno affollato a metà luglio Vervò peril terzo Raduno provinciale degli ex pom-pieri. Una cerimonia con varie tappe,iniziata nella piazza da dove si è mossala sfilata preceduta dalla banda di Core-do in costume. In prima fila, accanto agliex pompieri, il sindaco del paese, Clau-dio Chini, il presidente della ProvinciaLorenzo Dellai, Mario Magnani, presiden-te del consiglio regionale, il consiglierePaolo Barbacovi e il presidente della Fe-derazione provinciale vigili del fuoco,Sergio Cappelletti.Dopo la deposizione di una corona inricordo dei caduti, il lungo corteo ha rag-giunto la località Larsetti di Vervò dove ilparroco don Tullio Sicher ha celebrato lamessa. Un rito molto partecipato dagliex vigili che ha avuto un momentodi particolare commozione quando l’ex

Il raduno degli ex a VIl raduno degli ex a VIl raduno degli ex a VIl raduno degli ex a VIl raduno degli ex a VervòervòervòervòervòIn quattrocento al convegno provinciale

pompiere Fernando Ebli di Cis ha lettola preghiera del vigile del fuoco. “Abbia-mo voluto questo terzo raduno provin-ciale per mantenere sempre vivo il ri-cordo del lavoro svolto insieme e perevitare che il tempo possa attenuare oaddirittura cancellare il ricordo di una lungaattività che gli ex vi-gili hanno profusocon amore, dedizio-ne, capacità, espe-rienza e responsabi-lità, ha esordito il pre-sidente dell’Associa-zione ex vigili del fuo-co del distretto diCles, Claudio Wid-mann”. Finora le as-sociazioni di ex pom-pieri in Trentino sonosolo quattro (Cavale-

se, Cles, Primiero e Pergine) ma con lanuova legge, ricordata dal presidenteDellai nel suo applaudito intervento, nenasceranno altre. “Fa bene a tutti, ma so-prattutto a chi ha responsabilità di ammi-nistrare, incontrare i pompieri. Perché cisono due Trentino, quello delle associa-zioni “per”e quello dei comitati “contro”,ha affermato Dellai che ha ricordato lavisita, la domenica precedente, agli allie-vi pompieri in Primiero. Dopo il pranzonel tendone al campo sportivo, l’esibizio-ne, molto applaudita, del coro degli expompieri di Cavalese e della banda diCoredo che - come ha ricordato Wid-mann - è nata 80 anni fa proprio dal cor-po dei pompieri di quel paese. Apprez-zate anche le mostre dei calendari deicorpi dei pompieri del distretto di Cles edi mezzi antincendio antichi e moderni.

Page 56: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

56

Da un’idea del comandante Ivo Santoni del Corpo di Droviene organizzata una mostra dal dal titolo “ieri e oggi”. Simetterà in esposizione l’evoluzione del corpo dei vigili delfuoco di Dro negli anni. Verranno esposte fotografie vecchiee recenti di interventi, si potrà toccare con mano l’evoluzio-ne dei mezzi antincendio, del vestiario sia da casermaggioche da intervento.La mostra si terrà nell’ambito della rassegna “Pitture, sculturee… altro in quel di Dro”, rassegna che nel giro di 10 mesitoccherà molti aspetti dei fatti storici e dell’associazionismolocale, ospitata presso la sala espositiva di Dro in Piazza dellaRepubblica. L’esposizione del corpo di Dro si inaugurerà ve-nerdì 26 agosto prossimo alle ore 16.00. Sarà aperta al pub-blico nell’ultimo fine settimana di agosto e durante i primidue di settembre con orari: al sabato dalle 16 alle 19.30, alladomenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.30. Per informa-zioni è disponibile il servizio attività culturali del comune diDro al numero 0464.545522.

Dro

“Ieri e o“Ieri e o“Ieri e o“Ieri e o“Ieri e oggi” in mostraggi” in mostraggi” in mostraggi” in mostraggi” in mostra

Vita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei Corpi

Nel maggio dell’anno scorso su iniziativadel corpo dei Vigili del fuoco di Telve diSopra, è stato istituito il primo trofeo inricordo, dell’amico e vigile del fuoco,operante nel corpo, Filippo Trentin, scom-parso prematuramente all’età di 26 anni.Così con lo stesso spirito, domenica 29maggio, si è riproposto il secondo Trofeo“Filippo Trentin”, facendo coincidere, conquesto evento, la seconda prova di abili-tà tecnica a livello provinciale, per ren-dere onore al nostro amico e compagno.Grazie anche al tempo favorevole, checi ha regalato una splendida giornata disole, si è registrato un grande afflusso dipersone e di squadre. Alla gara infattihanno partecipato 41 squadre del distret-to, rispetto alle 34 dell’anno preceden-te. Le squadre si sono sfidate lungo un

Telve di Sopra

Successo per il “TSuccesso per il “TSuccesso per il “TSuccesso per il “TSuccesso per il “Trrrrrofeo Fofeo Fofeo Fofeo Fofeo Filippo Tilippo Tilippo Tilippo Tilippo Trrrrrentin”entin”entin”entin”entin”percorso tecnico. Dopo aver effettuato laricognizione del tracciato alle 9 e 30, edopo aver ascoltato il giudice per le ulti-me indicazioni alle squadre presenti, alle10 è partita la prima squadra, sotto losguardo attento dell’arbitro, l’IspettoreLuciano Capraro. Verso l’una, la gara si èconclusa, con un pranzo in compagnia, everso le tre, dopo il saluto del consigliereprovinciale Giovanni Battista Lenzi e del-l’assessore comprensoriale Sergio Trentin,sono iniziate le premiazioni delle squadree dei corpi. La gara a squadre è stata vintadai vigili, Fabrizio Campestrin e RobertoFurlan (Torcegno), seguiti al secondo po-sto da Silvio Trentinaglia e Roberto Peco-raro (Telve), al terzo da Paolo Bisoffi e Mi-chele Mezzana (Monclassico), al quartoda Emanuele Conci e Sergio Dalledonne

(Borgo), al quinto da Patrick Mariotti eGiuseppe Cristino (Vermiglio), al sesto daMatteo e Giuliano Campestrin (Torcegno),al settimo da Silvio Fedele e Roberto Bor-gogno (Telve), all’ottavo da Fabio Gaspe-rini e Willy Cecconi (Tezze Valsugana), alnono da Denis Curzel e Roberto Tonioli(Caldonazzo), al decimo da Corrado Va-lentinotti e Massimiliano Pancheri (Cal-des), all’undicesimo da Fabio Micheli eDavide Ropelato (Scurelle), al dodicesi-mo da Remo Rigon e Manuel Agostani(Telve), al tredicesimo da Fabio Bernardie Costantino Abolis (Borgo), al quattordi-cesimo da Alessandro Bonella e NicolaFratton (Telve di Sopra), al quindicesimoda David e Cristian Furlan (Ospedaletto),al sedicesimo da Michele Franceschini eTomas Capra (Carzano), al diciassettesi-

56

Page 57: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

57

mo da Mirco Fante e Andrea Minati (Tez-ze Valsugana), al diciottesimo da AlessioTrisotto e Mirko Tiso (Samone), al dician-novesimo da Ettore Costa ed Erik Micheli(Scurelle), al ventesimo da Matteo Zor-tea e Marek Jurny (Castelnuovo), al ven-tunesimo da Diego Trisotto e Marco Pao-letto (Samone), al ventiduesimo da Gra-ziano Lorenzin e Oscar Zortea (Castel-nuovo), al ventitreesimo da Adriano Col-la e Federico Ganarin (Ronchi Valsugana),al ventiquattresimo da Enrico Zanghellinie Giorgio Rigon (Samone), al venticin-quesimo da Manuel Cortina e NicolaMoggio (Borgo), al ventiseiesimo da Ma-rio Campregher e Manuel Sartori (Caldo-nazzo), al ventisettesimo da Sergio Mina-ti e Maurizio Rech (Ospedaletto), al ven-tottesimo da Renato Andreolli e MarioBerlanda (Ospedaletto), al ventinovesimoda Massimo Bassetti e Stefano Fusinato

(Novaledo) al trentesimo da Michele eDavide Marighetti (Grigno), al trentune-simo da Giuseppino Zanoni e MatteoZumiani (Tenno), al trentaduesimo daSimone e Rudy Moranduzzo (CastelloTesino) al trentatreesimo da Gianni eSergio Bellin (Grigno), al trentaquattresi-mo da Maurizio Stoppini e Mario Sbarbe-ri (Tenno), al trentacinquesimo da LuanaBattisti e Gabriele Corradi (Novaledo),al trentaseiesimo da Flavio e StefanoLenzi (Samone), e al trentasettesimoda Andrea Poletto e Christian Ferrari(Castello Tesino). In base al punteggiodi ogni squadra dello stesso paese, siha la classifica dei corpi, che vede alprimo posto Torcegno, al secondo Mon-classico, al terzo Vermiglio, al quartoTelve, al quinto Tezze Valsugana, al se-sto Caldes, al settimo Borgo, all’otta-vo Telve di Sopra, al nono Scurelle, al

decimo Carzano, all’undicesimo Caldo-nazzo, al dodicesimo Castelnuovo, altredicesimo Opedaletto, al quattordice-simo Ronchi Valsugana, al quindicesi-mo Samone, al sedicesimo Grigno, aldiciassettesimo Tenno, al diciottesimoNovaledo, e al diciannovesimo Castel-lo Tesino.Per l’ispettore distrettuale Luciano Ca-praro “la manovra è stata organizzatadal comandante Piergiorgio Borgogno edai suoi vigili in maniera encomiabile,perfetta anche nei dettagli dell’organiz-zazione”. Per l’occasione è stata utiliz-zata la nuova attrezzatura dell’Unionedi Borgo costruita e curata dal Corpo diTelve di Sopra. “Per questo – conclu-dere Capraro – ringrazio a nome mio edell’Unione tutti i bravi vigili del fuocoper il loro lavoro ed impegno nel rea-lizzarla.

Sotto l’attento coordinamento logisticodel comandante il Corpo Vigili del Fuo-co Volontari di Dro Ivo Santoni, 64«pompieri» del distretto Alto Garda eLedro, hanno partecipato ad una com-plessa ed articola manovra antincendio.Prima d’ogni prova c’è sta-to un momento di teoria perillustrare le singole manovree le varie procedure opera-tive. Si è iniziato con un«percorso fumi», in altre pa-role il recupero di una per-sona in un locale saturo difumo e senza visibilità. Si èpoi provveduto allo spegni-mento dell’incendio svilup-pato nell’edificio con la ven-tilazione dei locali. La stes-sa struttura è poi stata pun-tellata per evitarne il collas-

Pietramurata

Complessa manovra distrComplessa manovra distrComplessa manovra distrComplessa manovra distrComplessa manovra distrettualeettualeettualeettualeettualedi Roberto Franceschini

so statico. I volontari sono stati poi im-pegnati nel recupero d’alcuni veicoli(con relativi passeggeri), precipitati daun ponte sul greto del torrente Sarca.Manovra effettuata in sinergia con i

componenti del CNSAS (Corpo Naziona-le Soccorso Alpino Speleologico) di Rivadel Garda e con gli operatori sanitari del118. Particolarmente difficile il recuperodei feriti con la barella e la loro immobi-lizzazione. La manovra è finita con la si-

mulazione di un grave inci-dente stradale, con gli occu-panti incastrati nelle lamie-re contorte ed il pericolo diun incendio causato dallaperdita di carburante.Questa esercitazione, cheogni anno si esegue a rota-zione tra diversi corpi del di-stretto, ha lo scopo di affi-nare le tecniche d’interven-to e sicuramente a Pietramu-rata ha superato brillante-mente tutti gli obiettivi pre-fissati.

Vita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei Corpi

Page 58: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

58

E’ Marco Menegatti il nuovo vicecoman-dante del corpo di Riva del Garda, elet-to durante l’assemblea del 27 maggio,va a sostituire Gianfranco Tonelli. Me-negatti è entrato a far parte delle file delvolontariato pompieristico nel giugno del’92, prima nel corpo di Nago-Torbole epoi in quello di Riva del Garda. Capo-squadra dal 2001 è passato al grado dicapoplotone nel novembre 2004. All’as-semblea ha preso parte anche il neo sin-daco Claudio Molinari che, forte di unpassato che lo aveva già visto primo cit-tadino rivano, ha rinnovato la propria gra-titudine verso un’organizzazione, quelladei vigili del fuoco volontari rivani, cheè il fiore all’occhiello dell’amministrazio-ne comunale.

Riva del Garda

MenegMenegMenegMenegMenegatti nuovatti nuovatti nuovatti nuovatti nuovo vicecomandanteo vicecomandanteo vicecomandanteo vicecomandanteo vicecomandantedi Daniele Zanoni

Da ben trent’anni la Pro Loco di Tassul-lo, in collaborazione con diverse asso-ciazioni del volontariato sociale, organiz-za la corsa non competitiva «4 Ville inFiore». Una festa di primavera fra i meliin fiore in Valle di Non che ha riunitooltre 1400 partecipanti. Poco dopo lapartenza, a molti atleti, non è sfuggita latarga marmorea affissa all’entrata dellacaserma dei Vigili del Fuoco Volontari delpaese. Targa nella quale si evince chel’allora Squadra di Tassullo era inseritanel Distaccamento di Cles del 85° Cor-po Vigili del Fuoco del Trentino. Corpiprovinciali allora così suddivisi in ambitonazionale. Si era nel pieno dell’era fa-

Tassullo

Un’esprUn’esprUn’esprUn’esprUn’espressivessivessivessivessiva tara tara tara tara targgggga in ricordoa in ricordoa in ricordoa in ricordoa in ricordodi Roberto Franceschini

Vita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei Corpi

Page 59: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

59

scista, quando con il Decreto Legge 10ottobre 1935 fu ordinata l’istituzionedell’Ispettorato Generale Pompieri - Or-gano del Ministero degli Interni. Ma lastoria di questo corpo, oggi diretto dalcomandante Andrea Menapace, è ov-viamente molto più antica. Lo statutodella «Compagnia Comunale Pompieri»risale al 17 marzo 1871 e fu sottopostoal visto ed all’approvazione dell’Impe-rial Regia Sezione di Luogotenenza peril Tirolo italiano, che lo firmò in Trento il

22 aprile dello stesso anno. Significativoil primo articolo dello Statuto il qualeprecisava che «l’onore e non la merce-de deve essere la guida al pompierenell’adempimento delle proprie mansio-ni». Valori che distanza di 135 anni sonoancora la base del comportamento deiVigili del Fuoco Volontari del Trentino. Ese allora la Squadra era formato da 12pompieri, 1 direttore, 1 vicedirettore ed1 macchinista, nel 2005 i «pompieri» diTassullo sono un’entità composta di 26

uomini, 2 donne e 7 allievi. Hanno a di-sposizione un’autobotte da 15h, un mez-zo polisoccorso, un pik-up, un fuoristradaed un furgone trasporto personale, unamotoslitta ed un motoscafo (nelle vicinan-ze si trova l’esteso bacino idroelettrico diSanta Giustina). Particolare attenzione è ri-volta all’addestramento, alla formazione deivolontari ed ai criteri di qualità per i serviziofferti. Quest’ultimo settore seguito conparticolare competenza professionale dal-la ”vigilessa” Romina Menapace.

Vita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei Corpi

Diversi vigili del fuoco volontari dellaValle dei Laghi, operativi nei comuni diTerlago, Vezzano, Padergnone, Calavi-no, Lasino e Cavedine, hanno parteci-pato ad una lezione sulle principali nor-me riguardanti i primi soccorsi sanitari

Valle dei Laghi

PPPPPompieri a scuola di primo soccorso sanitarioompieri a scuola di primo soccorso sanitarioompieri a scuola di primo soccorso sanitarioompieri a scuola di primo soccorso sanitarioompieri a scuola di primo soccorso sanitariodi Roberto Franceschini

d’emergenza. L’incontro, diretto dal-l’ispettore CRI Matteo Sommadossi, siè svolto presso la sede dei Volontari delSoccorso di Vezzano in collaborazionecon i comandanti VVF della valle. Du-rante la serata sono state presentate e

descritte le principali attrezzature tecni-co-medicali installate a bordo delle au-toambulanze (barella a pettine, ked ecollari per immobilizzare la colonna tron-co-cervicale, aspiratori, barella rigida ospinale, ambu o pallone per la respira-zione artificiale, materassino a depres-sione, etc.) ed il loro corretto utilizzo.Particolarmente utile la seconda partedella lezione, nella quale sono state co-dificate le modalità operative (protocollid’intervento), quando i rispettivi corpi(CRI + VVF) intervengono sul luogo diun sinistro. Capire e comprendere le ri-spettive competenze è fondamentale permigliorare la qualità del servizio, oltre cheper tutelare la propria incolumità e quelladella persona abbisognosa del nostro in-tervento. Non deve mai accadere – perquanto possibile - che un soccorritoredebba a sua volta essere soccorso, bloc-cando o rallentando così l’intervento nelsuo insieme. Molte le domande ed iquesiti posti all’ispettore della Croce ros-sa italiana, quale migliore riprova delgrande interesse dei “pompieri” a que-sti problemi, finalizzati a migliorare ulte-riormente la qualità di un servizio a fa-vore della collettività.

Page 60: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

60

Vita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei Corpi

Ormai i nostri Vigili del Fuoco Volontarinon ci stupiscono più. Abituati come sia-mo ad incontrarli in ogni luogo, osser-varli sicuri mentre affrontano ogni tipod’emergenza, o mentre stanno utilizzan-do delle attrezzature iper-tecnologiche.Mai comunque mi era capitato di vede-re dei “pompieri” in alta montagna, ocome in quest’occasione, sulla cima roc-ciosa e strapiombante del Corno Nero(o Rocca) a quota 2443 metri. Una stu-penda montagna posta ad ovest del Pas-so Oclini e del vicino Passo Lavazè, nelterritorio comunale di Varena in Valle diFiemme. Vigili del Fuoco Volontari delCorpo VVF di Varena, diretti dal coman-dante Graziano Bonelli, impegnati a ga-rantire assistenza ai 104 partecipanti lamassacrante corsa in montagna denomi-nata «1ª Lavazè Half Marathon». Unacompetizione agonistica di 20 Km e1500 metri di dislivello con partenza daVarena, salita al Corno Nero ed arrivo al

Varena

Come camosci per raggiungCome camosci per raggiungCome camosci per raggiungCome camosci per raggiungCome camosci per raggiungererererere oe oe oe oe ogni luogni luogni luogni luogni luogggggooooodi Roberto Franceschini

Passo del Lavazè. Manifestazione atleti-ca inserita nel ricco programma della«Sagra dei Rododendri» organizzata dal-l’Associazione Varena Insieme. Per lacronaca il vincitore Silvano Fedel ha im-piegato “solo” 1°46’26”; mentre la

vincitrice Lara Peyrot 2°11’04”. Nel corsodella competizione erano operativi ben130 volontari. Infatti, oltre al personaleVVF di Varena ed una squadra del CorpoVVF di Daiano, erano attivi gli elementidel Soccorso alpino Bassa Atesina e Moe-na, i paramedici della Croce Bianca Tese-ro e della CRI Cavalese, oltre alla squa-dra S.A.F. (Speleo-Alpinistico-Fluviale) delCorpo VF permanente di Trento, coordi-nati dal responsabile del percorso il vigiledel fuoco permanente Luca Scarian. No-tevoli i mezzi e le attrezzature utilizzatelungo il percorso, tra le quali una motoda trial «Beta 260» targata VF. Una dueruote ideale per raggiungere i luoghi ed isentieri più impervi e non raggiungibili coni fuoristrada a quattro ruote motrici. Mo-tocicletta acquistata dal Corpo VVF diVarena per raggiungere agevolmente ogniposto, garantendo così un primissimo equalificato intervento altrimenti irraggiun-gibile pur con gli speciali veicoli 4x4.

Il Decreto Ministeriale 30 novembre1983 emesso dal Ministero dell’Interno(allegato A – comma 4.4) definisce cosasia un idrante: «un apparato ad attaccounificato, dotato di valvola d’intercetta-zione ad apertura manuale, collegato aduna rete d’alimentazione idrica. Unidrante può essere a muro, a colonnasoprasuolo oppure sottosuolo». Diversi imodelli a disposizione sul mercato, per

Vezzano

Manutenzione degli idrantiManutenzione degli idrantiManutenzione degli idrantiManutenzione degli idrantiManutenzione degli idrantidi Roberto Franceschini

lo più con due sbocchi UNI45 o con unterzo sbocco UNI70. Fondamentale è lamanutenzione che deve essere effettua-ta ogni sei mesi, per controllare il lorocorretto funzionamento ed un’adeguatapressione d’esercizio fornita dai serba-toi idrici, i quali devono essere autono-mi rispetto a quelli per gli usi domestici.Tra i compiti e le funzioni dei corpi deivigili del fuoco volontari del Trentino,

rientrano quindi anche questi adempi-menti tecnico-funzionali, come si puòvedere nella fotografia scattata nella fra-zione di Fraveggio, durante un controllogenerale a tutti gli idranti (sono oltre 50)dislocati sul territorio comunale, predi-sposto dal vice comandante del corpodi Vezzano Fabrizio Bressan.

Page 61: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

61

Vita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei Corpi

Fondamentale per la buona riuscitad’ogni qualsivoglia attività è quella riser-vata all’addestramento teorico e prati-co, per migliorare le proprie prestazionie svolgere al meglio un lavoro di grup-po. Per questo, da sempre, grande im-portanza è dedicata all’addestramentoperiodico e meticoloso dei vigili del fuo-co volontari, per saper poi affrontare almeglio ogni possibile situazione di rischioe pericolo. Se poi l’addestramento inco-mincia sin da piccoli tutto di guadagnatoper il futuro. Un esempio sono l’eserci-tazione che gli allievi “pompieri “ di Vo-lano svolgono ogni primo venerdì e la

Volano

LLLLL’importanza dell’addestramento’importanza dell’addestramento’importanza dell’addestramento’importanza dell’addestramento’importanza dell’addestramentodi Roberto Franceschini

terza domenica d’ogni mese, nell’areadi manovra della caserma quest’anticocentro della Vallagarina. Nel corso del-l’ultima esercitazione gli allievi hannoprovato più volte, sotto l’attenta guidadel capo squadra Massimo Ticò, il cor-retto utilizzo della «spingarda» (o lan-cia d’acqua) installata sul tetto dell’au-tobotte in dotazione. Il corpo, attual-mente diretto dal comandante LuigiCalliari, secondo delle recenti ricerchestoriche sembra sia stato fondato nel1873 ed oggi, può contare su l’apportocostante di 20 uomini e 6 attivissimiallievi.

Ben 10 nuovi allievi. Una cifra non dapoco. C’è grande soddisfazione ad Al-biano per l’ingresso dei ragazzi nel rico-

Albiano

Il Corpo si è arricchito di 10 nuovi allieviIl Corpo si è arricchito di 10 nuovi allieviIl Corpo si è arricchito di 10 nuovi allieviIl Corpo si è arricchito di 10 nuovi allieviIl Corpo si è arricchito di 10 nuovi allievistituito gruppo giovanile presentato uf-ficialmente in occasione della grande fe-sta che si è svolta in aprile.

Un’occasione servita an-che per tracciare il bilan-cio di un anno di attivi-tà. II comandante AldoRossi e il vice GabrielePisetta hanno parlato diun centinaio d’interven-ti per complessive 844ore di presenza attiva deivigili. Venti hanno riguar-dato le manovre e ot-tanta chiamate per inci-denti e situazioni origi-nate del maltempo. Nes-sun intervento inveceper incendi boschivi, un

fatto - ha sottolineato il comandante - chenon si riscontrava da anni.Tornando agli allievi, questi sono i loronomi: Luca Bertuzzi, Alessio Casna, Ro-berto Dalfovo, Riccardo Filippi, OmarFolgheraiter, Simone Gilli, AlessandroLona, Eugenio Odorizzi, Vanni Sartori eBarbara Pisetta. Con loro anche gli istrut-tori Stefano Alati, Andrea Negri, Andreae Mauro Soranzo.In occasione della festa di aprile è stata pre-sentata alla comunità anche la nuova auto-botte. Si tratta di un automezzo realizzatodalla ditta Ziegler in Germania, allestito suun telaio Mercedes. La cabina ampia e lu-minosa può ospitare 9 persone di cui 3 conla possibilità di indossare gli autorespiratoriintegrati nei sedili posteriori. Una nuova im-portante conquista per il corpo cembrano.

Page 62: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

62

Vita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei Corpi

Una bellissima giornata di primavera hafatto da cornice alla prima edizione del-la “Sagra di San Floriano”, manifestazio-ne che la Pro loco di Brez ha voluto or-ganizzare assieme ai Vigili delfuoco per celebrare il patrono dei pom-pieri e l’arrivo di una nuova autobotteper il Corpo dei volontari che tanto sispende per la sicurezza del paese.Una festa di tutti alla quale tutti hanno

Brez

Benedetta la nuovBenedetta la nuovBenedetta la nuovBenedetta la nuovBenedetta la nuova autobottea autobottea autobottea autobottea autobottedato un contributo, a cominciare daquello prezioso delleassociazioni. Grazie al loro aiuto si èpotuta organizzare la festa, diventatafelice momento di incontro e, soprat-tutto, esempio di collaborazione in cui iVigili del fuoco, gli Alpini, il Coro giova-nile e parrocchiale, il Circolo pensiona-ti, la Congiombla, il Gruppo volontariSalobbi, il Gruppo S. Antonio di Traver-

sara, la Pro loco e tutte le Donne volon-tarie, hanno lavorato fianco a fianco. Eproprio le donne, assieme ai cuochi,sono state grandi protagoniste della gior-nata, sfornando centinaia di pasti. Unafesta per le famiglie di Brez, strette poiattorno ai loro pompieri per l’inaugura-zione della nuova autobotte, benedettada don Emilio nel corso di una sempli-ce, ma significativa cerimonia.

Il momento di cambiamento, coincisocon la rielezione del direttivo, per i vigilidel fuoco di Cles è stata anche occasio-ne per stringersi in un abbraccio di af-fetto e riconoscenza al comandanteuscente, Nicola Leonardi dimessosi inprimavera per motivi personali e di la-voro.Leonardi ha infatti lasciato impresso neisuoi compagni di squadra un ricordopositivo dei dieci anni di onorata carrie-ra alla guida del Corpo dei pompieri diCles. La sua capacità di creare uno spiri-to di gruppo saldo e privo di fratture,curando in particolare l’aggiornamentoe la preparazione dei volontari, è statalodata anche dal Sindaco Giorgio Oseleche, intervenuto nel corso dell’assem-

Cles

Cambio al vCambio al vCambio al vCambio al vCambio al vertice: arrivertice: arrivertice: arrivertice: arrivertice: arriva Rava Rava Rava Rava Ravanellianellianellianellianelliblea, ha voluto ringraziarlo per la deter-minazione e la caparbietà con cui hasaputo stimolare l’amministrazione, so-prattutto per quanto riguarda la costru-zione della nuova caserma. E’ infattiopinione comune, come spiega il segre-tario del corpo Massimiliano Girardi, cheil progetto per la nuova sede sia natoper sua volontà e sia una sua creatura,nonostante Leonardi continui a sostene-re con grande umiltà di aver svolto soloil suo dovere. Quanto lasciato in ereditàdal suo operato verrà proseguito concoerenza e continuità da Gualtiero Ra-vanelli, detto Walter, nuovo comandan-te eletto a pieni voti, che ha sottolinea-to come il suo insediamento ai verticidel corpo non voglia rappresentare un

elemento di frattura, quanto piuttosto unaprosecuzione sulla stessa strada indicatada Leonardi.All’interno del nuovo direttivo sono statinominati anche: Luigi Mascotti, in quali-tà di vicecomandante, Tiziano Brunelli,capoplotone subentrato a Lulgi Sprin-ghetti, che è stato salutato con altret-tanto calore dopo vent’anni di onoratoservizio; Ermes Girardi, Vito Taller e LucaSollecito (capisquadra), Franco Garbato eRoberto Marini (magazzinieri), StefanoRizzi(cassiere) e Massimiliano Girardi (segreta-rio). Durante l’assemblea ha ricevuto unamenzione anche il compianto vigile ono-rario Augusto Leonardi, papà di Nicola,scomparso di recente, cui è stato dedicatoun commosso minuto di silenzio.

Page 63: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

63

L’Associazione vigili del fuoco fuori ser-vizio di Mezzocorona è nata due anni fasu iniziativadi un gruppo di ex vigili del fuoco, cheper anni hanno prestato servizio in pae-se. In maggio il gruppo ha organizzato,presso Palazzo Martini, una mostra de-dicata al Corpo dei vigili del fuoco delpaese, raccogliendo foto, attrezzature edocumenti dalla data di fondazione, illontano 1882,fino all’anno del centenario, il 1982,

Mezzocorona

Una mostra per ricordarUna mostra per ricordarUna mostra per ricordarUna mostra per ricordarUna mostra per ricordareeeeeperiodo nel quale gli ex di oggi erano inprima linea.“La nostra associazione - racconta Die-go Luchin – è composta da 38 iscritti. Ilnostro obiettivo è di partecipare attiva-mente alla vita sociale della borgata. Sia-mo sempre presenti alla Festa degli al-beri che sancisce la fine della scuola, poipartecipiamo al Settembre Rotaliano macerchiamo di dare il nostro apporto an-che alle altre associazioni. Il nostro pri-mo presidente è stato Marcello Weber

il quale è ancora parte attiva nel gruppo.Proprio per questo, in occasione dellamostra si è pensato di organizzare unaserata di beneficenza per raccoglierefondi da destinare all’oratorio”.Ma cosa spinge tanti uomini a prestare ser-vizio alla propria borgata? “Noi - rispondeLuchin - amiamo il nostro paese e viviamocon amore la vita sociale. Crediamo moltonell’associazionismo e nella solidarietà”.

Domenica 12 giugno si è svolta presso ilcampo sportivo di Scurelle la terza edultima prova del campionato provincialedi abilità tecnica per Vigili del Fuoco Vo-lontari. La manifestazione è stata orga-nizzata dal Corpo Vigili del Fuoco di Scu-relle in collaborazione con l’Unione Di-strettuale di Borgo Valsugana.Alla partenza si sono presentate 33 squa-dre e quella che ha avuto la meglio sullealtre al termine della gara è stata la squa-dra del Corpo Vigili del Fuoco Volontaridi Tezze Valsugana composta da FabioGasperini e Willy Cecini; seconda si èclassificata la squadra di Borgo Valsuga-na composta da Fabio Bernardi e AndreaCapraro; terza si è classificata la squadradi Monclassico composta da Paolo Bisof-fi e Michele Mezzena.II corpo Vincitore della gara è stato ilcorpo di Tezze Valsugana, secondo siè posizionato il corpo di Monclassicoe terzo il Corpo di Telve di Sopra. Iltermine della gara è stato seguito da

Scurelle

Gara di abilità tecnicaGara di abilità tecnicaGara di abilità tecnicaGara di abilità tecnicaGara di abilità tecnica

un momento conviviale presso la pa-lestra del centro sportivo dove è statoservito un pranzo a tutti i concorrenti.In presenza del Presidente della Pro-vincia Lorenzo Dellai, del ConsigliereProvinciale Giovanni Battista Lenzi, delsindaco di Scurelle Fulvia Ropelato, delPresidente della Federazione dei Cor-pi dei Vigili del fuoco Volontari dellaProvincia di Trento Sergio Cappelletti,dell’ispettore distrettuale di Borgo Val-sugana Luciano Capraro, del Coman-dante della Stazione Carabinieri di Stri-gno Stefano Borsotti e dei Vigili Ono-rari del Corpo di Scurelle, Silvio Bres-

sanini, Paolo Terragnolo, Narciso Girar-delli e Romano Ropelato sono poi se-guite le premiazioni del campionatoProvinciale 2005 che hanno incorona-to come vincitrice la squadra del Cor-po di Monclassico composta da PaoloBisoffi e Michele Mezzena; seconda siè classificata la squadra del corpo diTorcegno composta da Fabrizio Cam-pestrin e Roberto Furlan, terza la squa-dra di Telve composta da Silvio Trenti-naglia e Roberto Pecoraro. Sono inol-tre state premiate la squadra femmini-le e la squadra più giovane compostada Luana Bastiani e Francesca Martinellidel corpo vigili del fuoco di Novaledo,la squadra più anziana composta daRoberto Dalfollo e Ulisse Trentinagliadel corpo di Carzano, la squadra cheha realizzato il miglior tempo compo-sta da Fabio Gasperini e Willy Cecinidel corpo di Tezze Valsugana. Il corpoche ha schierato più squadre è stato ilCorpo di Borgo Valsugana.

Vita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei Corpi

Page 64: Olimpiadi CTIF: 51 S. Remo

Martedì 12 Luglio 2005 alle ore 17.45la sirena del comune di Zambiana hasuonato 3 volte.I vigili del fuoco erano già sul posto,questa volta non si è trattato di un inter-vento calamitoso, il suono forte e pro-lungato ha salutato Caset Graziano, excomandante del Corpo dei Vigili delFuoco di Zambana mentre, scortato daisuoi pompieri e da numerosi rappresen-tanti dei Corpi del distretto, e delle va-rie associazioni del paese a autorità Pro-vinciali, usciva dalla Chiesa di Zamba-na.Graziano è venuto a mancare ai suoi cariDomenica 10 Luglio stroncato da un maleincurabile.La chiesa non è riuscita a contenere tut-te le persone che hanno voluto darglil’ultimo saluto, a dimostrazione del fat-to che, la sua vita dedicata agli altri, gliè valsa la stima e l’affetto di tutti quelliche lo hanno conosciuto.Graziano è entrato a far parte dei Vigili

La sirLa sirLa sirLa sirLa sirena di Zambana ha suonato per Grazianoena di Zambana ha suonato per Grazianoena di Zambana ha suonato per Grazianoena di Zambana ha suonato per Grazianoena di Zambana ha suonato per Graziano

del Fuoco nel 1969, dove ha svolto perdiversi anni il ruolo di cassiere, poi diVice Comandante ed in fine, dal 1991al 2004 è stato alla guida dei pompieridi Zambana che hanno potuto progredi-

re sia nel campo tecnico, con la nuovaCaserma nel 2000 e la nuova Autobottenel 2003, sia nel campo pratico ricavan-do informazioni e consigli dalla sua enor-me esperienza e conoscenza del terri-torio. Raggiunto il 60° anno di età hadovuto lasciare il servizio attivo ma il suoimpegno sia in Provincia che nei vari in-terventi fuori Provincia è stato premiatocon la nomina di Comandante onorariodel Distretto di Mezzolombardo.Anche dopo essere stato congedato dalcorpo ha sempre partecipato attivamen-te alla nostra vita pompieristica e nonsolo, dando sempre la sua disponibilitàanche alle altre associazioni di Zamba-na.Ora, Graziano non ci sei più ma siamosicuri che, anche da lassù continuerai avegliare sui tuoi amici come hai semprefatto quando eri vicino a noi.

I tuoi pompieri ti salutanoe ti ringraziano

Lettere e memorieLettere e memorieLettere e memorieLettere e memorieLettere e memorie

Prosegue ininterrottamente dal lonta-no 1980 il gemellaggio tra Mezzolom-bardo e la cittadina austriaca di Staa-tz-Kautendorf. In quell’anno, l’alloracomandante Giuseppe Monticelli, inoccasione di una gara internazionalefra vigili del fuoco, conobbe i colleghiaustriaci. Incontro che subito fece na-

Mezzolombardo

LLLLL’amicizia con Staatz-Kautendorf’amicizia con Staatz-Kautendorf’amicizia con Staatz-Kautendorf’amicizia con Staatz-Kautendorf’amicizia con Staatz-Kautendorfscere un forte legame fra i due grup-pi. Gli austriaci, per tutta la durata del-l’esercitazione, ospitarono i colleghirotaliani. Sono seguiti anni in cui i duegruppi hanno avuto modo di rinsalda-re il rapporto, sia in terra austriaca siain Rotaliana.Lo scorso 24 aprile, i vigili del fuoco

trentini si sono recati nuovamente aStaatz-Kautendorf e l’accoglienza è statadi quelle particolari: la popolazione lo-cale ha onorato i nostri vigili con feste,le autorità locali invece si sono attivateper non fare mancare nulla ed infine icolleghi austriaci hanno fatto gli onoridi casa.

Vita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei CorpiVita dei Corpi