Lavoro olimpiadi

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I GIOCHI OLIMPICI SONO UN GRANDE

EVENTO SPORTIVO A CUI

PARTECIPANO I MIGLIORI ATLETI DEL

MONDO.

COSA SONO?

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QUANDO SI SVOLGONO?

HANNO CADENZA QUADRIENNALE, CIOÈ

SI SVOLGONO OGNI 4 ANNI, DI SOLITO

IN ESTATE.

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CON QUESTO TERMINE SI INDICA

L’INTERVALLO DI TEMPO DI 4 ANNI

CHE INTERCORRE TRA UN’EDIZIONE

DEI GIOCHI OLIMPICI E LA

SUCCESSIVA.

E LE OLIMPIADI?

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776 a.C.Primi Giochi Olimpici

772 a.C.Seconda edizione dei Giochi Olimpici

OLIMPIADE

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UN PO’DI STORIA

NELL’ANTICA GRECIA, NELLA CITTÀ DI OLIMPIA,

OGNI 4 ANNI, SI CELEBRAVANO I GIOCHI

OLIMPICI IN ONORE DI ZEUS.

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Entrata allo Stadio

Antico di Olimpia

Veduta aerea

dello Stadio

Antico

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I PRIMI GIOCHI OLIMPICI SI SVOLSERO

NEL 776 A.C.

ALL’INIZIO

VENIVA

DISPUTATA SOLO

UNA

GARA DI CORSA.

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SUCCESSIVAMENTE SI AGGIUNSERO

ALTRI SPORT:

PUGILATO LOTTA

CORSA DEI CARRI CORSA DEI CAVALLI

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PENTATHLON che comprendeva 5 SPORT

LANCIO DEL GIAVELLOTTO

LANCIO DEL DISCO

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SALTO IN LUNGO

CORSA DEI 200 METRILOTTA

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ANCHE LE GIOVANI DONNE NUBILI

POTEVANO PARTECIPARE AI GIOCHI

GAREGGIANDO NELLA CORSA IN ONORE DI

ERA.

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L’ULTIMO GIORNO DEI GIOCHI OLIMPICI, I

VINCITORI VENIVANO INCORONATI CON

LA CORONA D’ULIVO.

I FESTEGGIAMENTI CONTINUAVANO

CON UN GRAN BANCHETTO.

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IN OCCASIONE DEI GIOCHI OLIMPICI E

PER TUTTA LA LORO DURATA VENIVANO

SOSPESE LE GUERRE IN TUTTA LA

GRECIA: QUESTA TREGUA ERA

CHIAMATA TREGUA OLIMPICA.

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LA BANDIERA

LA BANDIERA È COMPOSTA DA 5 CERCHI

CHE RAPPRESENTANO I 5 CONTINENTI:

EUROPA, OCEANIA, ASIA, AMERICA, AFRICA.

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LE MEDAGLIE OLIMPICHE

La medaglia olimpica è il principale premio assegnato agli atleti che si piazzano nei primi tre posti di una competizione.

Tra i materiali usati per la forgiatura di medaglie vi sono il metallo, la giada e la pietra.

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LA MEDAGLIA D’ORO

La medaglia d’oro va al vincitore

Medaglia d’oro di Rio 2016

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LA MEDAGLIA D’ARGENTO

Medaglia d’argento di Rio 2016

La medaglia d’argento va al secondo classificato

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LA MEDAGLIA DI BRONZO

Medaglia di bronzo Rio 2016

La medaglia di bronzo va al terzo classificato

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I CINQUE CERCHI

Questi anelli intrecciati rappresentano l'unione dei cinque continenti

I cinque colori corrispondono ad ogni continente: nero per l'Africa, verde per l'Europa, rosso per l'America, blu per l'Oceania e giallo per l'Asia.

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LA TORCIA OLIMPICA

La torcia olimpica è il mezzo di trasporto della fiamma olimpica durante la staffetta che la porta dal luogo dell'accensione al luogo di celebrazione dell'olimpiade.

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BRACIERE OLIMPICO Il braciere olimpico, o tripode,

è la "grande torcia" dove arde il fuoco olimpico durante i giorni in cui si svolgono le gare.

Il braciere garantisce alla simbolica fiamma di non spegnersi nemmeno un istante durante il periodo delle competizioni.

La fiamma viene accesa dall'ultimo tedoforo nella cerimonia d'apertura. Viene spenta alla fine della cerimonia di chiusura, per sottolineare la conclusione dei giochi.

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Insieme alla bandiera con i 5 cerchi e al fuoco di Olympia, l’inno è uno

dei simboli per eccellenza delle Olimpiadi. Questa è la traduzione

letterale, in Italiano, del testo originale in lingua greca:

O antico spirito immortale, padre puro

della bellezza, della grandezza e della verità,

scendi, rivelati e abbagliaci come il lampo

con la tua gloria, sulla terra e il cielo che t’appartengono.

Nel correre, nel lottare e nel lanciare,

risplendi nell’istante supremo in questi nobili spazi

e incorona con il ramo sempreverde

e rendi il corpo degno e d’acciaio.

Pianure, montagne e mari splendono con te

Come un grande tempio bianco e rosato

e accorrono a questo tempio, i tuoi pellegrini,

sono tutte le Nazioni, oh antico spirito immortale.

INNO

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Giocatori vincerete per noi!

Impegnatevi al meglio

e vincerete di sicuro, vedrete!

Fate uscire il coraggio che c’è in voi!

Allenatevi il più possibile per vincere

e renderci fieri.

Concentratevi perché sarete alle Olimpiadi.

Non sbagliate al primo tiro, ma pensate ai vostri fan.

Giocate con impegno

e fate del vostro meglio.

Regalate un sorriso ai vostri spettatori e

guardate il lato positivo:

restate allegri se perdete,

restate uniti con fede.

Quando noi canteremo

vi daremo coraggio e vi saremo fedeli fino alla fine.

Noi tiferemo per voi, fidatevi di noi.

Giocatori, giocatori!!!

IL NOSTRO

INNO

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LE DISCIPLINE SPORTIVE

I Giochi olimpici estivi del 2016 includono 28 sport, due in più rispetto ai giochi del 2012.

I Giochi olimpici invernali del 2014 comprendevano 7 sport.

Il numero e il tipo di eventi può variare leggermente da un'edizione dei Giochi all'altra

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L'equitazione, unica disciplina che coinvolge un animale, fece il suo debutto ai Giochi olimpici come disciplina ufficiale a Parigi, nel 1900 con alcuni eventi legati ai salti.

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L'atletica leggera ha fatto parte del programma dei Giochi olimpici estivi sin dalla nascita del movimento Olimpico moderno, ad Atene nel 1896

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La scherma è presente ai Giochi olimpici sin dal 1896, ad Atene

Attualmente le competizioni olimpiche sono 6 individuali e 4 a squadre

Le competizioni sono sia femminili che maschili

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Il tiro con l'arco è una disciplina olimpica dal 1900

Dopo essere stato eliminato dagli sport olimpici, ritorna nel 1972

Possiede una competizione individuale ed una a squadre (introdotta solo nel 1988), sia femminile che maschile.

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Il nuoto fa parte del programma dei Giochi Olimpici sin dalla prima edizione di Atene 1896.

Il programma attuale prevede 34 gare, 17 maschili e 17 femminili.

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I NOSTRI SPORT

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“Quando faccio equitazione mi

sembra di volare!” (Gloria)

“Non abbiamo vinto…ma

eravamo felici perché

l’importante non è vincere ma partecipare!”

(Asia)

“È divertente fare l’arrampicata. Ho

voluto provare una nuova

esperienza e la consiglierei!”

(Mattia)

“Quando faccio goal e vinco sono felice e quando

perdiamo ci consoliamo negli

spogliatoi” (Riccardo)

“Quando segno mi

sento emozionato!”

(Luca)

“Quando gioco mi sento un leoncino in

campo. Se vinco o perdo a me non

importa, l’unica cosa che mi importa è come

gioco!” (Daniele)

“Quando ballo mi sento

rinascere!” (Denise)

“La danza artistica è lo sport del mio

cuore!” (Sofia)

“Quando vinciamo facciamo festa negli spogliatoi, quando

perdiamo gridiamo <NOI NON CI SCORAGGIAMO!

>” (Edoardo)

“Il rugby mi piace molto

perché provo molta energia!”

(Marco)

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“Quando pratico il pattinaggio mi

sento libera e mi sembra di volare…

poi mi diverto tantissimo!”

(Letizia)

“Potrei farmi male ma non mi importa perché la passione è nel

mio cuore!!” (Federica)

“Mi diverto a praticare judo

anche se a volte l’allenamento è faticoso e puoi

farti male!” (Matteo)

“Il judo è un’arte ma che si deve usare solo in

palestra e mai fuori perché puoi far

male a qualcuno” (Edoardo)

“Praticando il karate mi sento la regina di casa, il capo dei sogni ma soprattutto me!” (Felicia)

“Il nuoto mi piace

tantissimo perché si

imparano tante cose!” (Jessica)

“Vorrei diventare una brava

nuotatrice…un giorno sono sicura che accadrà!” (Rachele)

“Quando gioco a pallavolo mi sembra di volare, di stare in cielo;

ma quando non mi va mi sembra di stare in un

“inferno” (Angela)

“Quando facciamo punto siamo felici

ma se perdiamo non fa niente. Mi diverto moltissimo!” (Irene)

“Ho trovato lo sport giusto per me: il

tennis! Non troppo vivace ma

divertente” (Giorgio)

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PARALIMPIADIParalimpiadi vuol dire “Giochi paralleli alle

Olimpiadi” e si svolgono subito dopo le Olimpiadi.

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NEL LOGO CI SONO TRE SIMBOLI IN ROSSO, VERDE E BLU SIMBOLEGGIANTI I 3 ASPETTI FONDAMENTALI DELL’UOMO E CIOÈ MENTE, CORPO E SPIRITO E CHE DICONO AL MONDO: “DOVE NON ARRIVA IL CORPO ARRIVA LA MENTE (E QUESTA È LA DISABILITÀ FISICA). DOVE NON ARRIVA LA MENTE ARRIVA LO SPIRITO ( DISABILITÀ INTELLETTIVA)”

IL LOGO

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LE ORIGINIL’interesse della pratica sportiva per persone con disabilità nacque dopo la II Guerra Mondiale, quando nel 1948 il neurochirurgo Ludwig Guttmann organizzò per primo delle attività di tiro con l’arco per i reduci inglesi.

L’anno seguente, negli Stati Uniti, il Professor Timothy Nugent dell’Università dell’Illinois fece disputare un torneo di pallacanestro a persone su sedia a rotelle.

Questi tornei sportivi divennero col tempo sempre più famosi e numerosi, comprendendo anche gare di nuoto, corsa e tennistavolo finché nel 1960 fu deciso di organizzarli subito dopo le Olimpiadi di Roma.

I giochi vennero chiamati “paralimpici”, nel significato di Giochi Olimpici per Paraplegici. Dopo l’allargamento della partecipazione ad altre categorie di atleti disabili, questo termine indicò invece la semplice vicinanza di tempo con le Olimpiadi.

Nel 1964 ebbero per la prima volta la propria bandiera e un inno dedicato.

Nel 1992 i Giochi furono trasmessi per la prima volta in modo diffuso dalla televisione.

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GLI ATLETI

Partecipano atleti con varie disabilità, come paralisi degli arti inferiori, amputazioni, cecità, disturbi mentali.

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Martina Caironi, atleta paralimpica pluricampionessa, nasce ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, il 13 settembre 1989. Nel novembre 2007, è rimasta coinvolta in un incidente stradale che le ha causato l'amputazione della gamba sinistra.

ATLETI BERGAMASCHI ALLE PARALIMPIADI

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Martina Caironi chiama le sue protesi con nomi buffi, per sdrammatizzare e renderle più umane: con Berta cammina e va a ballare con le amiche, con Cheeta corre e va più veloce del vento.

Alle ultime paralimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro ha vinto la medaglia d'oro nei 100 metri e la medaglia d'argento nel salto in lungo.

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Oney Tapia, è nato a L’Havana (Cuba) il 27 febbraio 1976 e vive a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo. Inizia a praticare sport dall’età di 10 anni. Nel 2003 si trasferisce in Italia dove diventa cittadino italiano e inizia a lavorare come giardiniere. Nel 2011 la sua vita, però, subisce un cambiamento drastico: mentre sta potando una pianta, viene colpito in pieno volto da un grosso tronco. Oney non potrà più tornare a vedere.L’incontro con l’Atletica Leggera Paralimpica avviene casualmente nel 2013. Oney Tapia decide di specializzarsi nel Lancio del Disco e nel Getto del Peso.

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BEATI QUELLI CHE HANNO IL CORAGGIO DI RIALZARSI E…. DI NUOVO SORRIDONO ALLA

VITA.

…E TRASFORMANO LA DIFFICOLTÀ IN UNA OPPORTUNITÀ PER SÉ E PER GLI ALTRI

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Realizzato dagli alunni:• della Scuola In Ospedale (Pediatria di Alzano L.do)• della classe IVA della scuola primaria “Buonarroti”• delle classi IV A-B-C della scuola primaria “Cerioli”