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LA RIVISTA ITALIANA DEL CICLISMO PROFESSIONISTICO settembre 2007

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LA RIVISTA ITALIANA DEL CICLISMO PROFESSIONISTICO

settembre 2007

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TIGNES (FRANCIA)

No, per lui non bastavache fosse soltanto unmodello all’“ultimogrido”. Per “Filippo ilbello” serviva anche uncolore speciale, proprio

a lui che è così attento al look e allostile, non solo della sua biondachioma. Così, la Cannondale cheFilippo Pozzato si è vistoconsegnare nel pieno svolgimentodell’ultimo Tour, per celebrare la suavittoria di tappa ad Autun, è in tutti isensi una bici “super”: super nelnome, “SuperSix”, e super nellafinitura, con inediti fregi azzurriaccostati al classico verde chiaroche contraddistingue il TeamLiquigas. È un’anteprima dellacolorazione che utilizzeranno nel2008 i professionisti? Ancora non sisa, quel che è certo è che il marchiostatunitense Cannondale, dopoquesta sua prima stagione ricca divittorie, continuerà anche ilprossimo anno a equipaggiare ilteam di Di Luca e Pozzato. Per i 28 ragazzi in “verde/blu”, a disposizione ci sarà l’ultima natapresso gli stabilimenti di Bedford, inPennsylvania. Appunto è quello che“Superpippo” ha utilizzato inanteprima al Tour de France.

UNA PRIMA PER “C’DALE”Ad essere precisi, non è stato diPozzato il battesimo agonisticodella Cannondale SuperSix. Primadi lui, a maggio, erano stati FrancoPellizotti e Vincenzo Nibali i primiLiquigas a correre con questa nuovabici. Addirittura Nibali, con unaSuperSix in veste completamentenera ricevuta solo ventiquattro oreq

L E B I C I D E I P R O

CANNONDALESuperSix

di Maurizio COCCIAservizio speciale

Filippo Pozzato è stato tra i primi acorrere,e a vincere,con la SuperSix,ultima nata della Cannondale:suggella l’esperienza che il marchioUsa ha maturato nel mondo delcomposito con un telaio per la primavolta tutto in carbonio. Sensazioni?«Di grande comfort e rigidità». Pernon parlare del look: da “fanatico”.

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Superbici per Superpippo

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prima, ha corso e vinto il Girodi Toscana, lo scorso 6 maggio.È questa una prova inconfutabileche il prodotto funziona. Ci ricorda,inoltre, che geometria e quotedimensionali di questa ultima nataC’dale (così l’entourage diCannondale è solita abbreviare lasigla estesa) sono identiche a quelledel precedente modello SystemSix.In questo modo l’adattamento alnuovo è stato facile e immediato daparte dei corridori. Cosa cambiaallora sul nuovo modello? Che alposto della costruzione mista“carbonio/alluminio” dellaSystemSix, la SuperSix adotta untelaio interamente in carbonio.Monoscocca? Non esattamente. Ma,un momento, del procedimento dicostruzione ci occuperemo a breve.Ciò che vogliamo sottolinearesubito è che il SuperSix è il primo

telaio da corsa completamente incarbonio prodotto da Cannondale.E per un’azienda che ha costruitobuona parte della sua immaginesulla rigidità, sulla leggerezza e suldesign oversize dei suoi telai inalluminio, questo è certamente unpassaggio “epocale”. Come è statoaffrontato questo “salto”? In realtà siè trattato di un processo graduale: ilprimo step è datato 2003, anno dellaSix13 e del suo telaio con giunzioniin alluminio unite a tubi in legaleggera. Poi, nel 2006, è arrivata la

SystemSix, con il suo avantrenointeramente in fibra nera unitoa un carro posteriore ancora inalluminio. Con la SuperSix del2007, infine, anche il retrotrenoè diventato tutto in carbonio,ma tutto questo senzaabbandonare le tecniche dilavorazione del carbonio maturateda C’dale in questi cinque anni esoprattutto senza perdere di vistala strada maestra che ha sempreorientato la produzionedell’azienda statunitense:

mantenere l’efficienza esplosivacontestualmentealla riduzione del peso e, grazieall’impiego del carbonio,migliorare in questo caso anche ilcomfort. Detto e fatto: nella misura58 centimetri utilizzata da Pozzatoil peso dichiarato del telaioSuperSix, comprensivo di vernicee decal, è di 1080 grammi, ossiauna manciata di grammi in menodel precedente SystemSix.Ma è nelle sensazioni su strada chela SuperSix fa la differenza...

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In Casa Liquigas anche i pedali sono personalizzati coni colori sociali: ecco i Look KéoCarbon con fregi verdi.

145 mm di drop, 95 direach: queste le dimensionidella curva Fsa di Pozzato,scelta in versione “traditional”:«Preferisco questa perché lapresa della mano è piùomogenea su tutto il tubo».

Il “dente” che mostra il telaio sopra il deragliatorericorda che, sul SuperSix,porzione del movimento e foderibassi sono realizzati in pezzounico, per poi essere uniti a seate down-tube: questo perincrementare la rigidità nelcomparto più soggetto allapotenza espressa dalle gambe.

Il logo BB30: ha un designche ricorda la calettaturadell’asse movimento. Ricorda,appunto, lo standard di asse

integrato brevettato daCannondale nel 1993.

Come per tutti i pro, ancheper Pozzato il portaborraccia è doppio: è servito da Elite.

Nel progetto della nuovaSuperSix è inclusa anche unaforcella inedita: la SuperSix+ è un monoscocca che includeanche le punte forcella.

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Sulla SuperSix, ilcoperchio superioredel ruotismo disterzo è statoridisegnato: ha undesign moltoabbassato. Unito coni 17.5 cm del tubo di sterzo genera unassetto di guidamolto schiacciatoverso il terreno.

Immancabile,negli allenamenti di Pozzato, è ilcardiofrequenzimetroPolar di ultimagenerazione: «Ma in gara preferisco le sensazioni».

Il punto d’innestodella sella fi’zi:k sulmorsetto reggisellapermette di notarela posizioneparticolare diPozzato: assieme altubo di sellainclinato a 73.5gradi produce unarretramento di ben10 centimetri.

Il tubo di sterzodella SuperSixalloggia un cannottoforcella la cui baseha 1.5” di diametro,che poi decresce sinoal 1.1/8” sullasommità. L’aumento

di sezione migliora larigidità del compartoe, quindi, laprecisione di guida.

Il cambio delgruppo CampagnoloRecord. SecondoPozzato, «garantiscefunzionalità anche in situazioni di forte pioggia».

Un alluminio7075 dà forma allacurva Fsa Energy T.È a doppio spessore,rinforzata con unaprotezione esternache ne aumentala resistenza.

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LA SCHEDA DELLA CANNONDALE DI POZZATONOME: SuperSixPRODUTTORE: Cannondalewww.cannondale.comDISTRIBUTORE:Cannondale Europatel. 0041/61/4879380 www.cannondale.comGEOMETRIA: leggermente slopingMISURA: 58PESO BICI COMPLETA: 7.1 kgTUBAZIONI: carbonioFORCELLA: Cannondale SuperSix+

TRASMISSIONECOMANDI CAMBIO:Campagnolo RecordDERAGLIATORE CENTRALE: Campagnolo RecordCAMBIO POSTERIORE: Campagnolo Record PACCO PIGNONI:Campagnolo Record 12-25GUARNITURA:Cannondale SI Hollowgram CORONE: 53-39PEDIVELLE: 175 mm

CATENA: Campagnolo RecordRUOTE: Fulcrum Racing SpeedPNEUMATICI:tubolari Vittoria Corsa Evo CX 23 mm

ALTRI COMPONENTIFRENI: Campagnolo RecordSELLA: fi’zi:k Arione REGGISELLA:Campagnolo RecordATTACCO MANUBRIO:Fsa OS 115CURVA MANUBRIO:Fsa Energy TPEDALI: Look Kéo Carbon

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collaudato sul Six13 e sul SystemSix e che in questa “ultima arrivata” sono enfatizzati o ribaditi. Appunto, ribadito sulla SuperSix è anche il comparto di sterzo.

FORCELLA MONOSCOCCAIl tubo di sterzo della SuperSix alloggia uncannotto forcella a sezione conica: nasce condiametro da 1.5 pollici nella parte della “testa” epoi torna al più classico pollice e un ottavo sullasommità. Il sistema, che ovviamente esige deiruotismi specifici, è stato progettato perrisparmiare peso (un tubo di maggior sezionenecessita di spessori più piccoli) e, soprattutto,per incrementare la rigidità del comparto. E, diconseguenza, la precisione e la stabilità nellaguida: «La sensazione è quella di una bici moltorigida quando, scattando sui pedali, il peso delcorpo tende a spostarsi tutto sullo sterzo -precisa Pozzato -. Poi, in discesa, l’impressione

è quella di poter impostare traiettorie piùplastiche, l’entrata in curva risulta più sicura e quando ti trovi in piega percepisci sempre un perfetto controllo del telaio ». Aggiungiamo che, a beneficio di questeimpressioni favorevoli, gioca una misura di passototale (che corrisponde alla distanza tra il mozzoanteriore e posteriore) che nella SuperSix èleggermente superiore rispetto agli standard di altri marchi. Nella stessa direzione giocano i 45 millimetri di rake forcella (in questo, il valorecorrisponde all’avanzamento delle punte forcellarispetto all’asse del cannotto), anche questaproposta in configurazione inedita: oltre ad averecannotto e foderi costruiti in carbonio in pezzounico, sulla nuova SuperSix+ anche le puntesono in fibra nera. Il tutto per un peso dichiaratodi 340 grammi, che porta a 1420 il pesodell’intero frame-set. È un risultato eccellente se si considera la robustezza e se si ricorda diavere a che fare con uno sloping appenapercettibile: «Perfetta - sentenzia Pippo -. Questa geometria è una via di mezzo tra i telaitradizionali e quelli con assetto molto sloping». A cosa giova? «Non solo alla guida, ma anche allook!», conclude Pozzato, che, non a caso,chiamano “Filippo il bello”. •

All’equipaggiamentodella bici di Pozzatoprovvede unacomponentistica ingran parte italiana: èil caso di Campagnolo,che alla Liquigasfornisce i gruppitrasmissione dellaserie Record. AncoraMade in Italy ealtrettanto valide leruote Fulcrum, cheper Pippo sonosempre ad “altoprofilo”: «Non so direesattamente quanto,ma le alto profiloFulcrum pesano pocopiù delle bassoprofilo. Per questocerco sempre dimontare queste, per

sfruttare tutta la lororigidità. Al Tour deFrance, ad esempio,non le ho maismontate, ancheperché lì le salitesono meno ripidedi quelle italiane».Italiana anche la sella,una fi’zi:k Arione inversione standard,con telaio in titanio eimbottitura normale:«La sella deve esseresoprattutto comoda,poi viene il peso.In ogni caso, questaArione credo pesimolto poco». 230grammi esattamente,più o meno quanto lacurva Fsa, marchio diorigine taiwanese ma

con grossa matriceitaliana. Tra lenumerose opzionimesse a disposizionedalla Casa, Pozzato hascelto il modelloEnergyT, in alluminioe forma tradizionaledelle parti basse: «Hosempre usato questa,perché è adatta allemia mani e per la suaprofondità marcata,per avere il massimoallungamento quandosono a tutta». Fsa, infine, è anchel’attacco manubrio,con inclinazione a -10gradi realizzata dauno stampo prodottosu specifica per leesigenze di Pozzato.

Componenti al topALTO PROFILO ANCHE IN SALITA, ATTACCO PERSONALIZZATO E SELLA COMODA.

FULCRUM, CAMPY, FSA E FI’ZI:K IN GRAN SPOLVERO

I foderi posterioria “clessidra” sonoun classico diCannondale da anni.La loro formasinuosa incrementala comodità e, nellanuova fattezza incarbonio dellaSuperSix, sono statiulteriormentearcuati, per ottenereancora più comfort.

È lungo 13centimetri e haun’inclinazionenegativa di 10 gradi:le quote angolaridell’attaccomanubrio Fsa OS 115 di Pozzatorisultano da unostampo approntato

su specifica per ilcorridore veneto, alfine di assecondareal meglio le sueesigenze di assettoin sella. In particolare, il componente è realizzato inalluminio di serie2014 e ha un frontalino in carbonio checontribuisce a contenerne il pesoa solo 138 grammi.

Cerchio a profiloalto, ma anche tantaleggerezza per leFulcrum RacingSpeed: «Non è veroche le alto profilopesano più delle

basso. La differenzaè minima, ma sonomolto rigide. Quindi,io preferisco tenerleanche nelle tappedi montagna».

Come ricorda la Casa madre, il SuperSix è prodotto in Usa,negli stabilimenti di Bedford,Pennsylvania. Unicaeccezione al “Madein Usa” è la forcella,“Made in China”.

Il logo scelto daC’dale come simbolodel SuperSix èmolto simile a quellodi un ben più notosuperuomo...

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COMODA ANCHE ALLO SPRINT«Mi piace molto, perché rispettoall’altra è più confortevole ed è unpelino meno rigida. Va bene insalita, perché è più leggera e poi vabene in discesa, perché, essendopiù morbida, ti consente diimpostare le traiettorie con piùfacilità e permette anche deimargini in più per recuperareeventuali errori»: il paragone diPozzato tra SuperSix e SystemSix èmolto chiaro. La minore rigidità

rilevata sul nuovo mezzo? È irrilevante, come conferma il fattoche la sua vittoria al Tour con laSuperSix Pippo l’ha ottenutaproprio in volata, “scalciando”sul telaio a destra e a sinistra: «Sì,probabilmente per un velocista leversione carbonio/alluminiopotrebbe andar meglio, ma primadi arrivarci a uno sprint, bisognastare in sella per ore. E se in quelleore puoi anche pedalare piùcomodo, forse, all’arrivo, riusciraianche a fare una volata migliore».

TELAIO MODULAREDunque, così come vuole latendenza dominante nel “parco”bici professionistico odierno, anchela SuperSix è tutta in carbonio. Ma ilsuo procedimento di realizzazione èdiverso rispetto ai più diffusi canonidi costruzione. Lo confermal’impiego di una tecnologiaproprietaria di C’dale: si parte dafibre in composito a medio e ad altomodulo, attraverso le quali sicostruiscono moduli di telaio

nell’economia del quale un ruoloimportantissimo riveste ladefinizione di quali debbano esserei moduli originari: questi sono statiindividuati in base alle specificheaspettative di resistenza meccanicacui sono sottoposti i diversi punti diun frame-set. È per questo che laporzione “posteriori obliqui piùzona del movimento” è stataprogettata in un sol pezzo in quantouna delle più stressate di un telaio.Lo stesso accade per il compartoche unisce il tubo di sterzo al tubodiagonale e a quello orizzontale,anche questo realizzato in pezzounico. A suggellare il tutto pensauna dislocazione degli spessori che,come vuole la prassi, è differenziatain base alle diverse tratte del tubo.I foderi orizzontali, inoltre, sonoasimmetrici per assecondare il “tirocatena”, mentre i verticali sono aforma di “clessidra” perincrementare il comfort.Escamotage tecnici, questi, che C’dale ha già in parte

preassemblati. Questi ultimivengono poi uniti attraverso unsistema definito “co-molded”, cheattraverso collanti e in presenzadi alte temperature permette lacongiunzione senza alcunasovrapposizione (o bendaggio chedir si voglia) di materiale aggiuntivo(e quindi senza aggravio di peso).Un telaio modulare, insomma,

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BICI “BENEFICA”La SuperSix, in edizionespeciale, con cui Pozzato ha corso al Tour de France, è stata venduta all’asta a finecorsa, per beneficienza.

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