Odo il canto e scrivo - Fabio Trimboli il canto e scrivo.pdf · Sul tuo fragile seno 109 Naufrago...

Fabio Trimboli Odo il canto e scrivo

2

Fabio Trimboli

Odo il canto e scrivo

DE FREDE - NAPOLI

3

© Copyright Fabio Trimboli – 2011 “Odo il canto e scrivo” di Fabio Trimboli Raccolta di versi scritti nel 2009 Edizione ridotta a cura dell’autore. Finito di stampare nel mese di gennaio 2011 presso la Casa Editrice A. De Frede in Napoli in copertina dipinto olio su tela di Beniamino De Frede L’indirizzo a cui scrivere è: Fabio Trimboli, Via Prima Traversa Fosso del Lupo, 24 - 80144 Napoli Email: [email protected] Sito web: www.fabiotrimboli.it Diritti riservati per tutti i Paesi.

Indice

4

Ai giorni di fiori e ai profumi di cristallo

Indice

Odo il canto e scrivo 12 I miei piccoli fiori 13 Profumi di stella 14 Crudelmente sazio 15 A labbra serrate 16 Mi nutrirai d’eterno 17 Sanguina questa notte 18 Un petalo di me 19 La sera s’inchina 20 Vivere degnamente non sempre è facile come morire 21 Sull’orlo dei miei pensieri 22 La sera 23 Le tue mani odono 24 Sovente accade 25 Lo spartito dell’alba 26 Prima d’illuminare tutto il creato 27 Ad ogni scelta corrisponde un morire 28 Il cielo quest’oggi 29 Siamo la solitudine 30 Vento 31 Nei miei occhi 32 La bocca del precipizio 33 Dal cuore ignoto 34 Andando una notte 35 Mi fa da eco l’infanzia 36 Si son consumate le ceneri dell’Italia 37 Alle pareti del cielo 38 Dall’inchiostro distratto 39 Oggi m’è parso così lontano 40 Oggi - domani 41 Luce 42 Oh - maggio intramontabile 43 Una nuova porta d’aprire 44 Beatitudine o tormento? 45 L’ebbrezza poetica 46 L’eco d’un urlo mai più sordo 47 Dimora 48 I miei occhi fissano il vuoto 49 Muto viene l’istante 50 Nato da domani 51 Come la mela 52 Accarezzati dall’alba 53 Tacque pure la luna 54 Suggo la rugiada 55

Indice

6

Di puro amore consumiamoci 56 Fuga 57 Sarà naturale 58 Pensiero - flauto dell’intelletto 59 La Terra è un sudario imbastito 60 Spiove 61 Vai ancora scoccando le tue frecce dall’arco 62 Sembra finire il cielo 63 Anelito sacro e purezza d’amore 64 Col Suo abbraccio da bambino 65 Sull’uscio mentale 66 Espansa tristezza 67 Nuova Araba Fenice 68 Andamenti 69 Dolcissime memorie 70 I giorni velenosi 71 Corto circuito 72 Bandiera dai mille colori 73 Di gioventù si può anche morire 74 Nella follia del mondo 75 Silente il giorno 76 Libererò i tuoi occhi 77 Da un giardino chiuso 78 Il mistero più elevato 79 Come un diapason in fiamme 80 Dilettissimo fratello o mio acerrimo lettore 81 La mia radice umana 82 Ogni uomo ha il suo nemico 83 Vuoto silente 84 Assorto 85 Alla stregua di un fiume 86 Nuovo il giorno nasce 87 Lontano dagli uomini 88 Io – io non più – e io poi 89 Puro piacere 90 Possa la notte mai scalfirti 91 M’elevai con il mio canto 92 Sette rose 93 Una parola s’innalzò verso il cielo 94 Il grido più eloquente 95 Gerusalemme brucia 96 Abbandonato al Salmo 97 Miei cari fratelli 98 Nell’adagio d’un violino 99 Passa il giorno 100 Felice chi 101 Le tue mani saranno diventate angeli 102 Fine del mio esistere 103 Un giorno 104

Fabio Trimboli

7

L’uomo che non vuol sentirsi solo 105 Tu l’hai detto 106 In-fine 107 Attaccato alla vita 108 Sul tuo fragile seno 109 Naufrago d’amore 110 (Il mio) Tempo 111 L’uomo del nostro tempo 112 Come un neonato 113 Con far da usignolo 114 Vestita d’incanto 115 Una carezza al mondo 116 Noi che siamo la vita 117 Nei tuoi baci rubati 118 Il tuo sorriso irraccontabile 119 Non somigliasti a nessuno 120 Ieri credo 121 La tua bella stagione 122 Non temere mai di me 123 Nello strapiombo della notte 124 Non essere 125 Un’antica lucerna 126 L’attesa bandiera 127 Tempo 128 Con indefinita gioia 129 Nel bosco della smarritudine 130 Voglio cantare la rosa 132 Preferisco l’odore dei fiori 133 Qual dono più prezioso 134 Futuro Aprile 135 Di ciò che mi circonda 136 Dopo il falò dell’uomo 137 Quel sorriso per sempre 138 Artiglio l’aria 139 Quando l’incedere del tempo 140 Ad occhi scalzi 142 Percepisco questo caos quotidiano 143 L’immagine concepita 144 Col sorriso della libertà 145 Come un singhiozzo 146 Il nostro sguardo sconosciuto e sincero 147 Vissuto mare 148 Preghiera 149 Essenza cosmica 150 La parola 151 Come uno schiaffo d’ali 152 Cieli dentro noi 153 Getsèmani 154 Amara Patria 155

Indice

8

La cattiveria del mondo 156 Andasti via con occhi celesti 157 Stagioni 158 Lacrimando sorrisi 159 Evade una preghiera 160 Insufflato 161 L’impronta 162 I beneamati dalle stelle 163 Non è più solo ricordo 164 Fiore dai mille colori 165 La parola sorda nel canto muto 166 La notte si srotola 167 Anni che ritornano 168 Quasi quasi mi seguo 169 La melodia dell’anima 170 La bambina coperta di spighe 171 Cosa un sorriso poteva 172 Non si dicono bugie ai satelliti sordi 173 Alla ricerca di Dio 174 Appena giovane 175 Irreperibile 176 Hanno visto il Sole 177 Vibrando presenza uno schiaffo al futuro 178 Irrimediabile 179 Suona la vita 180 Osservo il cielo 181 La mia lama 182 Dall’avviata gestione 184 La distanza e la sostanza 185 Leggera e mite 186 Ed ora si nasconda pure 187 Sarà cantato dagli angeli 188 Infanzia 189 Il fine del mio stesso essere 190 La desiderata carezza 191 Mi domando chi sono 192 Natale 193 In un mistero d’amore 194 È il mio partorito sorriso 195 Con onore 196 Solo in te m’arrendo 197 Scena surreale 198 Quando la poesia degenera nel silenzio 199 Nel manto notturno 200 Sui petali del mondo 201 Il ponte del bisogno 202 Non per sempre 204 D’un amore incorruttibile 205 Cena cosmica 206

Fabio Trimboli

9

Né baci né carezze 207 Una pausa insonne 208 Nel silenzio dei fiori 209 A te Patria mia 210 Nel neonato mattino 211 Pronti a rinascere ancora 212

11

Raccolta cronologica di versi

- 2009 -


12

Odo il canto e scrivo Di versi diversi odo il canto e scrivo

Fabio Trimboli

13

I miei piccoli fiori Senza nemmeno dirmi addio ho visto i miei piccoli fiori andare e ad uno ad uno il cielo li ha rapiti Ma nulla è cambiato per i campi Gioca - la mia gioventù infuocata gioca - ed io lascio che torturi ancora d’amore questo cuore immutato e ferito


14

Profumi di stella Notte nell’ora più buia profumi di stella e una cupola spoglia brucia di luce soltanto per te

Fabio Trimboli

15

Crudelmente sazio Crudelmente sazio, di stelle, di silenzio e di quant’altro, m’addormento al mattino.


16

A labbra serrate A labbra serrate nella solitudine degli occhi penso come fare a superare questa notte Mentre fremo di speranza il coraggio ancora osa Tanta è questa notte

Fabio Trimboli

17

Mi nutrirai d’eterno Il mio cuore trema strangolato dal tempo Nelle mie vene il sangue vive di silenzio Ritmi paralleli desiderano l’origine Primo settembre la notte fiorisce nei cieli Indelebile amore mi nutrirai d’eterno


18

Sanguina questa notte Sanguina questa notte ed io bevo senza sosta attingendo diretto alla fonte Brindo a te piena Luna campo eliso funereo Che ne dici di stringerci forte? Sarà tutto più dolce Anche la morte…

Fabio Trimboli

19

Un petalo di me Come se un petalo di me da uno spavento preso in quest’ostile mondo sia col mattino arso invece di fuggire via Sarebbe inutile cercarlo Immerso in tanta luce riposa forse a casa sua


20

La sera s’inchina Folgorata è l’anima dal supremo appetito di un’armonia prestabilita La sera s’inchina e composta col semplice ragiono nei suoi occhi Percepisco lievemente la grazia della natura mentre lo spirito evolve (A G.W. Leibniz)

Fabio Trimboli

21

Vivere degnamente non sempre è facile come morire È tutta una farsa, e dissociato da vili, schiavi e pagliacci, preferisco fare dell’altro. In fondo vivere degnamente non sempre è facile come morire.


22

Sull’orlo dei miei pensieri Solo sull’orlo dei miei pensieri Vertigini… Confesso ad una mìope sera il mio strano miraggio che purtroppo più non ricordo Ed un letto inzuppato di rose con due cuscini di stelle cadenti…

Fabio Trimboli

23

La sera China la testa su questo bianco foglio da pensieri distratto mi sorprende la sera


24

Le tue mani odono Le tue mani odono e fin troppo bene conoscono i linguaggi del mio silenzio Come spiegare altrimenti tante carezze?

Fabio Trimboli

25

Sovente accade Sovente accade che avvolto dal dolore è come se accettassi di far girare il mondo sulle mie spalle stanche In quei momenti bui vorrei tanto essere il sole


26

Lo spartito dell’alba Il cielo direttore d’orchestra scontroso m’osserva Sa bene che posseggo da tempo lo spartito dell’alba La musica nuova è ogni giorno e con essa rinasco

Fabio Trimboli

27

Prima d’illuminare tutto il creato Odo la trasparenza del mattino e mi desto felice per assaporare coi miei occhi la tua grazia Tu che beata te ne vai a rinvigorire frutti e fiori prima d’illuminare tutto il creato


28

Ad ogni scelta corrisponde un morire Sono solo all’ennesimo bivio consapevole che ad ogni scelta corrisponde un morire

Fabio Trimboli

29

Il cielo quest’oggi Il cielo quest’oggi sta fulminando la terra che impaurita saggia l’acerbo frutto d’un prematuro autunno


30

Siamo la solitudine Siamo la solitudine Come se questo momento fosse quello del ricordo in memoria dell’assenza di vittime senza parole e di chissà quanti versi negati all’umanità oltre alle disperate gesta di fratelli agonizzanti che pregavano la fine Pietà e poi noi che con il nostro essere di loro e di tant’altri siamo la solitudine

Fabio Trimboli

31

Vento Il vento d’oggi m’è caro ma scava dentro ogni ferita


32

Nei miei occhi Nei miei occhi ho sentito gelare la notte avara di baci e di parole come questa bocca

Fabio Trimboli

33

La bocca del precipizio M’avvio sognando spensierato una serena vita Mi basta sognarla e spensierato m’avvio sul merletto dorato La bocca del precipizio… …ma non temo l’abisso


34

Dal cuore ignoto È notte Un delicato silenzio dal cuore ignoto mi riempie l’anima e l’essere nostro tutto intero tace

Fabio Trimboli

35

Andando una notte Andando una notte ho cercato le stelle nel posto sbagliato Erano nei tuoi occhi


36

Mi fa da eco l’infanzia Una tenue luce solare cessa il suo viaggio diurno ritraendo i suoi raggi Perpetuo ripetersi Finisce il giorno e mentre m’avvio verso i ponti mi fa da eco l’infanzia Dolce ritrovarsi

Fabio Trimboli

37

Si son consumate le ceneri dell’Italia Rabbuia e la quotidiana veglia per la fine del giorno ha un sapore più amaro quest’oggi In essa si son consumate le ceneri dell’Italia Per l’ennesima volta


38

Alle pareti del cielo Come a sera spesso m’accade d’un amore celeste vivendo alle pareti del cielo m’arrampico

Fabio Trimboli

39

Dall’inchiostro distratto Non m’aspetta nessuno e dall’inchiostro distratto non m’accorgo che piango


40

Oggi m’è parso così lontano Oggi m’è parso così lontano che non ho nutrito la necessità di pensare al domani

Fabio Trimboli

41

Oggi - domani Sono fuggito per l’ennesima volta da te - oggi - Viverti dunque mi comporta d’amarti - domani -


42

Luce Luce - egemonia della Creazione - da un confine all’altro dei miei pensieri oggi vai colmando stillate distanze mentali con incantevoli arcobaleni

Fabio Trimboli

43

Oh - maggio intramontabile In questi timidi occhi cascate d’emozioni nascoste alternano il tuo umore Oh - maggio intramontabile Nei confini dei tuoi sguardi bussola d’amore vorrei essere per poi imprimerti di gioia


44

Una nuova porta d’aprire Una nuova porta d’aprire domani Fino ad allora tienimi stretto alle tue braccia cosicchè a temprarmi il tuo amore sia e la tua vicinanza e quando sarà giunto l’istante di varcare la nuova soglia non mi sentirò più tra estranei Una nuova porta d’aprire è il domani e vorrei che il mio cuore non si sentisse solo un cuore e soprattutto solo mio Domani

Fabio Trimboli

45

Beatitudine o tormento? In cielo è appesa la luna Beatitudine o tormento? Di certo non brilla di luce propria ma resta musa e sovrana dell’intero firmamento In cielo è appesa la luna e quanti mari e quanti oceani nella quiete e nella burrasca come propria sposa l’accolgono


46

L’ebbrezza poetica Sei giunto a me dall’oltrespazio come la primavera e m’hai donato l’ebbrezza poetica della sacra follia Evoluzione dell’io oltre i cieli e i mari per unirmi a te Amore E ad ogni risveglio voglia di casa l’attesa serena di sorella morte che giungendo a me inafferabile desiderio finalmente gioioso in Dio annegherò E Tu ed io…

Fabio Trimboli

47

L’eco d’un urlo mai più sordo Ogni giorno - vestite di nulla e lavorate dalla morte - pensare che sia l’ultimo È stato questo il dramma di milioni di creature abbandonate a se stesse e al proprio Dio E quando nei pensieri l’irracontabile sovviene mi sembra d’ascoltare l’eco d’un urlo mai più sordo


48

Dimora Poco importa se è giorno o notte giacché è là - dove il vento soffia - che il poeta ergerà la sua dimora

Fabio Trimboli

49

I miei occhi fissano il vuoto I miei occhi fissano il vuoto e per qualche istante il niente diventa mio padre


50

Muto viene l’istante Muto viene l’istante che su questa terra ci lascia immobili

Fabio Trimboli

51

Nato da domani Il sorriso di ieri e di oggi nato da domani Eternità


52

Come la mela Come la mela è un prelibato frutto d’una stagione breve così è per la verginità E per la terrena vita

Fabio Trimboli

53

Accarezzati dall’alba Accarezzati dall’alba ci svegliamo e con quale stupore ci accorgiamo che in essa tutto rinasce per far rinascere noi


54

Tacque pure la luna “Sono alla ricerca di cieli perduti” urlò il vecchio senza darsi pace Tacque pure la luna mentre un galletto aveva cantato già per tre volte Toccò poi al Pastore rincuorare quel vecchio che subito pascé tutte le pecorelle

Fabio Trimboli

55

Suggo la rugiada Suggo la rugiada munta col mattino dal boccio roseo dell’umana vita e amo senza pietà cuore mio


56

Di puro amore consumiamoci Presto prima che l’aurora sorprenda uniti i nostri corpi di puro amore consumiamoci

Fabio Trimboli

57

Fuga Fugge la notte ma non il pensiero


58

Sarà naturale Sarà naturale Un giorno me ne andrò senza parole posseduto dal silenzio

Fabio Trimboli

59

Pensiero - flauto dell’intelletto Talvolta pesa tanto l’attività della mente soprattutto all’imbrunire Un processo sì complicato che sempre si esplica anche stando fermi Pensiero - flauto dell’intelletto Piattaforma dell’idea dove l’essere si tuffa in un mare senza fondo Astrazione del concetto formazione primitiva consapevole dell’opposto Pensiero - ma ho perso la concentrazione…


60

La Terra è un sudario imbastito La devastazione ha stordito la città che stenta a riprendersi D’improvviso la cara montagna è diventata nemica E la terra ancora una volta è un sudario imbastito Ora la gente scandisce il tempo con la tragica conta Ah - tempo severo anche la rosa più forte oggi in te s’è appassita (Tragedia di Messina)

Fabio Trimboli

61

Spiove Spiove. Ovunque la natura va mostrando come tutto in lei si spoglia. Spiove. Sorride un bimbo tra le braccia della mamma che se ne compiace. Spiove. In quel sorriso s’addormenta la natura e tutto il mondo.


62

Vai ancora scoccando le tue frecce dall’arco Anche per te giunta è la sera ed io nulla posso oltre che innamorarmi sempre più intensamente del tuo essere uomo del tuo essermi padre Ma con giovane forza vai ancora scoccando le tue frecce dall’arco

Fabio Trimboli

63

Sembra finire il cielo Torrida la sera - che nell’aria espande un senso d’oppressione - rende pesante il respiro Non si vede la luna e le stelle più luminose confondendo l’orizzonte sono disperse nel mare Senz’alcuna ragione sembra finire il cielo e le nuvole comprendono la caducità della vita


64

Anelito sacro e purezza d’amore Assillami te ne prego come un pensiero che prova travaglio nella sua compulsione fino a farmi violenza con l’estrema visione divenendo in me anelito sacro e purezza d’amore

Fabio Trimboli

65

Col Suo abbraccio da bambino Cantami ancora sacra ispiratrice di quel tempo battuto dall’Eterno e fa che si ripresenti a me l’estatica visione dell’Impronunciabile che mi restituisce alla dimensione col Suo abbraccio da bambino


66

Sull’uscio mentale Umanamente si può reggere tanta verità e tanto amore? Non m’importa Sull’uscio mentale e a sensi spenti t’aspetterò felice giorno dopo giorno finché anch’io da sposo vestito sarò invitato al tuo banchetto per dimorare poi sotto le tue ali per l’eternità

Fabio Trimboli

67

Espansa tristezza Ho tremato d’espansa tristezza tutta la notte La ritrovata pace è soggiunta con l’alba


68

Nuova Araba Fenice Vorrei eludere naturali eventi di fenomeni terreni ma ciò non è consentito all’essere umano “…..Come ti vedessi sospeso nel presente e nuova araba fenice vincitore sulla notte”

Fabio Trimboli

69

Andamenti Una triste giornata ha regolato i flussi della mia esistenza mandandoli a picco


70

Dolcissime memorie Dolcissime memorie affollano gioiose pagine della mia mente e la mia giovane età non ha più importanza davanti a tanto amore

Fabio Trimboli

71

I giorni velenosi I giorni velenosi sono i più restii a finire


72

Corto circuito Piango L’ingranaggio mentale è andato in corto circuito e sbucciando neuroni c’è una dispersione di lacrime Piango - dicevo Era l’ora (di riparare il danno)

Fabio Trimboli

73

Bandiera dai mille colori “Oh Sole - luminosa radice e bandiera dai mille colori” Avvenne un giorno che fissasti la meraviglia regnante nei miei occhi Ti salutai con essi e fu il modo più bello per stupirsi ancora


74

Di gioventù si può anche morire Di gioventù si può anche morire quando a pugnalarla è la viltà o la solitudine

Fabio Trimboli

75

Nella follia del mondo Dopo l’oblìo del sonno non il canto dell’usignolo ma il lamento d’una donna mi desta al nuovo giorno E facendo colazione di luce la sensazione che vivo subito è quella di viaggiare da tempo nella follìa del mondo


76

Silente il giorno Silente il giorno prosegue il suo percorso sterile e infecondo bevendo vento e pioggia Abbandonato dal sole su di esso grava il peso dell’intera umanità mentre già si fa sera

Fabio Trimboli

77

Libererò i tuoi occhi Libererò i tuoi occhi dall’umana disperazione prima di vincere la morte disse ad un ladrone il mio Signore E così accadde che fiume d’acqua viva si compiacque di gioia prima di vincere la morte e ritornare sul Suo Trono


78

Da un giardino chiuso (Ct 4,12) “Sei giardino recintato, sorella mia, sposa, fonte chiusa, sorgente ancora sigillata…” Da un giardino chiuso è sbocciato il fiore che ha redento il mondo

Fabio Trimboli

79

Il mistero più elevato Il mistero più elevato splende sul tuo materno seno come un fior di melograno In esso mi scioglierò fino ad esser niente di niente o luce di luce in te


80

Come un diapason in fiamme Alla tua lega l’anima mia e dal mio petto vibrerai multiforme tra le corde del giorno come un diapason in fiamme

Fabio Trimboli

81

Dilettissimo fratello o mio acerrimo lettore I versi che di questa raccolta stai leggendo sono l’aspro frutto d’un rude combattimento che non conosce tregua e che in causa chiamano anche te dilettissimo fratello o mio acerrimo lettore


82

La mia radice umana La mia radice umana voglio sradicare dalla terra e la mia linfa vitale versare in un pozzo di silenzio

Fabio Trimboli

83

Ogni uomo ha il suo nemico Ogni uomo ha il suo nemico e da lui non può fuggire (legge dell’innatura) Dal mendicante al presidente ogni uomo sente come scotta perfino la sua ombra


84

Vuoto silente Vuoto silente accogli l’abisso del mio nulla e la sostanza del mio niente Sìì come grembo materno la culla che forma il mio essere e il mio testamento E quando la vera luce vedrò nuovamente accoglimi paterno e materno giacché t’appartengo Da sempre

Fabio Trimboli

85

Assorto Assorto nel blu profondo d’improvviso l’alba


86

Alla stregua di un fiume Come se lì - dove il vento d’ottobre m’invita a far poesia - alla stregua di un fiume sono portato a sfociare

Fabio Trimboli

87

Nuovo il giorno nasce Nuovo il giorno nasce senza nemmeno piangere prim’ancora di precipitare dove la storia vuole


88

Lontano dagli uomini Presto me ne andrò senza più voltarmi tra le cose che non parlano lontano dagli uomini e soprattutto da me

Fabio Trimboli

89

Io – io non più – e io poi Silenzio Io io non più e io poi A me davanti la via del necessario la vita dell’uomo la verità dei fenomeni Poi le porte Triade di Divinità oltrepassar le quali è dato soltanto ai Santi e ai morti Io io non più e io poi Silenzio


90

Puro piacere Per il puro piacere d’averti vicino talvolta scrivo

Fabio Trimboli

91

Possa la notte mai scalfirti Sul tuo comodino nell’aperta Bibbia un bocciolo d’orchidea adorna la Parola viva Possa la notte mai scalfirti Appassirei con te


92

M’elevai con il mio canto Sognai tanto Poi giunse l’alba che con un sol morso ingoiò la stella del mattino e accerchiato da persone spente m’elevai con il mio canto

Fabio Trimboli

93

Sette rose Un bambino del tempo è nato nel fiore gigante e sette rose lo vegliano Tutt’attorno la calma polare della stella materna è mescolata col vento Oltrepassando lo stupore del giardino poverello sulla mia bocca bagnata giunge sano il mistero che da solo e precoce comincia a parlare Ed un’alba che cresce va nel fiore gigante con sette spade nel petto E sette rose la vegliano


94

Una parola s’innalzò verso il cielo Scrivendo non m’accorsi che una parola s’innalzò verso il cielo noncurante di ferir d’amore una stella

Fabio Trimboli

95

Il grido più eloquente Questo solenne silenzio dei tanti morti annunciati è il grido più eloquente In esso vedo bruciare i colori già sfregiati della bandiera italiana


96

Gerusalemme brucia Non ti stupire se nel volgere lo sguardo tra le strade diroccate avverti un nodo alla gola Fuggi ragazzo mio Con i suoi figli Gerusalemme brucia e tu t’accorgi allora d’esser rimasto solo Dopo l’ennesima carneficina

Fabio Trimboli

97

Abbandonato al Salmo Al grido di passione abbandonato al salmo seguì l’ultimo respiro e rabbuiò sulla terra Si squarciò il cielo e col dolore del Padre sull’umanità piovve amore e redenzione


98

Miei cari fratelli Voi dormite miei cari fratelli quand’io già vedo all’orizzonte spietato l’urlo spezzato di tante mamme che non piangeranno di fronte alla rivoluzione (A Sergej Esenin)

Fabio Trimboli

99

Nell’adagio d’un violino La Giustizia spesso invoco E poi come vorrei vedere nell’adagio d’un violino archiviato il mondo


100

Passa il giorno Passa il giorno con il suo ansimare ed un nulla di nuovo

Fabio Trimboli

101

Felice chi Felice chi fuggendo al mondo nel nulla trova riparo in compagnia di Dio


102

Le tue mani saranno diventate angeli Fior Marì mi sembra di vedere ricamata in cielo la nostalgia profonda che nutro per te Fior Marì la tua assenza perfora il mio cuore ed ai più è inaccessibile il generato dolore Le tue mani saranno diventate angeli

Fabio Trimboli

103

Fine del mio esistere Come se udissi il tuo canto qui ti invoco Alba le tue porte apri al mio essere Essenza genuina e fine del mio esistere Puro giungerò alla tua fonte per unirmi alla gioia luminosità futura ed eterna


104

Un giorno Forse un giorno diverrò l’ultimo dei miei pensieri

Fabio Trimboli

105

L’uomo che non vuol sentirsi solo L’uomo che non vuol sentirsi solo è accompagnato almeno dal dolore


106

Tu l’hai detto Tristezza perché mi rendi così triste? Perché hai chi ti consola maledetto Sicura d’esser la tristezza? Tu l’hai detto…

Fabio Trimboli

107

In-fine Disconcepirmi Vorrei implodere nell’utero celeste In-fine E mio Padre e mia Madre in quel tempo detto Eternità


108

Attaccato alla vita Attaccato alla vita come un frutto al suo albero spero di non fare un tonfo Sarebbe muto Sordo (A Osip Ėmil’evič Mandel’štam)

Fabio Trimboli

109

Sul tuo fragile seno Il viso sdraio sul tuo fragile seno e i pensieri che fai diventano per me l’appena munto latte


110

Naufrago d’amore Naufrago d’amore m’immergo nella solitudine quando è ancora giorno Nonostante la bonaccia che abbraccia l’orizzonte oggi stento a vivere

Fabio Trimboli

111

(Il mio) Tempo (Il mio) Tempo Nostalgia quotidiana di un domani diverso tendente all’eterno


112

L’uomo del nostro tempo L’uomo del nostro tempo che scioglie ogni legame o è un saggio o è un diverso In ogni caso non è moderno

Fabio Trimboli

113

Come un neonato Come un neonato per il distacco e lo stupore piango


114

Con far da usignolo E così nel profondo silenzio che tanto amavi te ne sei andata con far da usignolo lasciando come dono il tuo prezioso canto a noi esseri così diversi che non lo meritiamo (Ad Alda Merini)

Fabio Trimboli

115

Vestita d’incanto Vestita d’incanto ti prepari per la festa come una sposa stupìta ed è fuoco inestinguibile questa passione d’amore che scuote l’anima tua fino a farla vibrare (A Tiziana)


116

Una carezza al mondo In questa tenera notte lontana da qualsiasi tempo tolto il bagaglio dalle spalle sento forte il bisogno di fare una carezza al mondo giacché ne sono innamorato L’anima mia è ora percorsa da un lungo fremito d’amore E come tante margherite sfioro appena voi anime spesso sconosciute per assaporare ancora quel profumo profondo che sa della mia terra

Fabio Trimboli

117

Noi che siamo la vita Da sempre la vita s’innamora di noi Noi che siamo la vita


118

Nei tuoi baci rubati Nei tuoi baci rubati suonavano campane felicemente a morte (Correva forte il tempo e senza darmi pace morso dal dolore piangevo tra le stelle) (A Guillaume Apollinaire)

Fabio Trimboli

119

Il tuo sorriso irraccontabile

Il tuo sorriso irraccontabile quando finalmente cede infiamma i miei occhi che accecati dalla passione restano in balìa tua ed altro io non posso che lasciarmi possedere da una comune volontà Oh - il tuo sorriso irraccontabile quando finalmente cede


120

Non somigliasti a nessuno Non somigliasti a nessuno! Parole che si rincorrono e che sembrano fluire da uno spartito musicale per sigillarsi ai tuoi canti e ai tuoi fragili veli di donna, di mamma. Al pari dell’amata tua Terra e del fiero avanzare del Lete consentimi, teneramente, d’essere la tua calda coperta, la tua scomparsa Rusálka, e la tua casa, la tua culla, nella notte che brilla. (Ad Anna Achmatova)

Fabio Trimboli

121

Ieri credo Ieri credo d’aver conosciuto, della disumana solitudine, il manifesto dolore che normalmente non appare.


122

La tua bella stagione

Le valige ormai pronte mi parlano in modo eloquente della tua prossima partenza Stai per andare nuovamente via ed io resto ammutolito e ben nascosto dai tuoi occhi mentre i miei t’abbracciano versando lacrime salate Sono nate per salutarti in un silenzio che mi disorienta giacché mai ci appartenne Sorellina mia dunque vai con la felicità nel cuore per affrontare come ami con euforiche ambizioni la tua bella stagione (A Tiziana)

Fabio Trimboli

123

Non temere mai di me Non temere mai di me quando il buio splende e l’ombra è meno umana Senza perder la dolcezza nella gioia e nel dolore ho imparato a riempire i vuoti col silenzio e a fender l’aria con decisi colpi d’ala Divenuto amico dell’aquila e fratello dei cani affronto con coraggio l’essenza della solitudine ed ingoio facilmente i pugni quotidiani Non temere mai di me che di quest’amata vita nessun tedio mi rimane


124

Nello strapiombo della notte Nello strapiombo della notte quasi tutto dorme. Il silenzio dell’anima mia sarà una preghiera diversa recitata dal cuore che batte. E fuori piove, piove forte, nello strapiombo della notte.

Fabio Trimboli

125

Non essere

Non essere per nulla desiderare e tra i vuoti e le attese l’infinito domani


126

Un’antica lucerna Un’antica lucerna ha smesso d’illuminare a causa dell’olio finito e per la fatale dimenticanza della vergine sposa ieri si è spenta una fiamma (Ad Anna - Tragedia di Casamicciola)

Fabio Trimboli

127

L’attesa bandiera

Agonizzante la città versa nei miei pensieri l’invisibile trambusto d’un tardivo crepuscolo E la rosa l’incomprensibile rosa risorta col mio giardino sarà l’attesa bandiera del mio ultimo canto (A Jorge Luis Borges)


128

Tempo Vorrei fermare l’attuale istante per uscirne fuori Non posso Come tutti già faccio parte del passato Sono stato E ancora preda d’un altro istante mi burlo d’essere Presente? E il futuro è l’istante pensato che sarà Distante

Fabio Trimboli

129

Con indefinita gioia Talvolta con indefinita gioia l’anima mia si sprigiona nel maestoso cielo della poesia


130

Nel bosco della smarritudine Un dì mi addentrai nei viali dello smarrimento dove gli alberi erano diversi e i frutti tutti marci Ritrovata dopo un pò la via del ritorno incontrai un anziano che esclamò queste parole: “Nel bosco della smarritudine non v’è tralcio che nasce né uva che tenga Solo confuso dolore per la condizione parziale di ritrovarsi orfani” Mi fece un cenno ed io pensieroso tornando nel bosco lo salutai nascendo La mia nuova casa in quella smarritudine fu più profonda dell’estremo pozzo

Fabio Trimboli

131

E verdi fiori nei laghi dell’incanto vidi sbocciare col mirto coperti da cieli artici Mi dissi convinto: “tornerò dove sono quel dì venuto” e infine mi addormentai E rose nere in cerchi di mare il cuore mi cullavano profumate di sole


132

Voglio cantare la rosa Voglio cantare la rosa quella che sboccia nei campi e che ovunque nuda risplende senza mostrare alcuna vergogna poiché vive in essa perenne l’essenza della vera purezza non avendo mai conosciuto il peccato e la sua conseguenza Voglio cantare la rosa quella che nuda risplende senza mostrare vergogna

Fabio Trimboli

133

Preferisco l’odore dei fiori Preferisco l’odore dei fiori che nei nostri prati fibrillano agli assassini fucili che ammazzano chi vuole ammazzare anche me Preferisco le ragazze che camminano coi loro stivali nei miei occhi alla vecchia stazione di poesia dove il governo si ricorda di me Preferisco il cielo maturo nel suo sguardo paterno all’ombra che attorno mi gira invece di seguirmi placidamente Preferisco morir di stanchezza e gettarmi nelle carezze del sole per rinascere fiume che sgorga con fare da gran combattente Preferisco davvero poco E non essere un governante (A Velimir Chlebnikov)


134

Qual dono più prezioso Essere qual dono più prezioso per vivere a spalancato petto l’immarcescibile amore che nutre tutto il Creato? E con immensa gratitudine esistere - ad ogni attimo

Fabio Trimboli

135

Futuro Aprile Incontrarti, amore, è la mia morbida speranza per quel futuro aprile.


136

Di ciò che mi circonda Di ciò che mi circonda null’altro desidero che questo cielo fiorito nel mio bicchiere vuoto per condiviverlo con te Poesia!

Fabio Trimboli

137

Dopo il falò dell’uomo Come una continua esplosione gli opposti convergono in te magnete ormai consumato dal sacro e dal profano e violentato d’infinità canti e preghi timoroso affinché diavolo e carne siano per sempre sconfitti dal tuo desiderato Amore Maturo è lo spirito e il sudario della notte cede il suo posto dopo il falò dell’uomo al tuo primo e perpetuo sole (A John Donne)


138

Quel sorriso per sempre È vero la morte c’è sorella ed è amabilissima quando lascia sul viso nel ricordo degli altri quel sorriso per sempre

Fabio Trimboli

139

Artiglio l’aria Artiglio l’aria che pizzica il mio volto con fare da padrona graffiando il cuore di un geloso novembre che restituisce al cielo il mio canto d’amore ancora in fasce Questa notte pioveranno i miei versi dalla croce del silenzio così sanguinanti e bollenti prim’ancora di ritornare drenati dal tempo fuoco e latte materno


140

Quando l’incedere del tempo Quando l’incedere del tempo succhia l’asfittico mio sangue che sale su dai polpastrelli non odo altro che vermi in quei maledetti momenti Ed urlano dei loro padri e dei loro figli gemelli mentre si schierano in fila come una truppa di militari quasi a voler fare la guerra all’azzurro cielo e all’uomo che come un folle indemoniato comincia la sua misera battaglia digrignando coi suoi pochi denti Sarà vittoria o morte l’uomo comparirà in giudizio e l’ombra del verme lo seguirà dentro l’ossuto sacco dell’estrema moltitudine di risorti minerali e bestie che saranno i savi testimoni della battaglia moderna

Fabio Trimboli

141

Per quanto possa concernere oggi l’asfissiante incedere del presente non chiedo altro a quei vermi di non succhiare più il mio sangue dopo aver benedetto il momento Sarà la fine soltanto tra carne depolverizzata e ossa a coniugare tra le scorie della terra il nostro ultimo e naturale evento (A Dylan Thomas)


142

Ad occhi scalzi Affannato di pensieri capto esistenza e al di là di me ad occhi scalzi vivo

Fabio Trimboli

143

Percepisco questo caos quotidiano Me misero inflitto nel nervo del mondo mentre travi ancestrali si abbattono sull’ormai delirante suo petto Percepisco questo caos quotidiano come nuova pattumiera del cosmo


144

L’immagine concepita Il sabato se n’è andato con fare silente L’immagine concepita dall’indomito cuore è governata dal tempo

Fabio Trimboli

145

Col sorriso della libertà (Lontano dall’ingranaggio che feconda il quotidiano) Cinto d’illuminato silenzio il momento ingoio col sorriso della libertà


146

Come un singhiozzo Come un singhiozzo la vita in petto e soffocata gioventù (A Brenda)

Fabio Trimboli

147

Il nostro sguardo sconosciuto e sincero Ci guardammo mentre il nostro sguardo sconosciuto e sincero era già finito nell’esilio dei ricordi


148

Vissuto mare Quale sentiero adesso dovrò seguire se battendo il mio cuore ancora trema e lotta per il vissuto mare?

Fabio Trimboli

149

Preghiera Mi distendo nell’idea Paterna che desiderò concepire il mio essere al mondo e benedetto il ventre che mi diede alla luce spoglio dai dolori e dai terreni affanni m’addormento


150

Essenza cosmica Lascio che il mondo sia nel parcheggio dei miei pensieri e vengo a cercarti oltre l’infinita quiete della naturale natura essenza cosmica del midollo universale

Fabio Trimboli

151

La parola Quando a nozze va il silenzio con la solitudine la parola diviene pura sopravvivenza


152

Come uno schiaffo d’ali Nei miei freddi occhi come uno schiaffo d’ali il mio passato ricordo e con profondo anticipio sfumano le stelle con la notte

Fabio Trimboli

153

Cieli dentro noi Oltre il cielo cieli dentro noi Sono dunque io mèta di me stesso? E fulgide stelle attraversano i miei occhi per un lungo viaggio che ancora non conosco


154

Getsèmani Ogni essere umano ha il suo Getsèmani da coltivare

Fabio Trimboli

155

Amara Patria Dieci Dicembre Un lutto autunnale vesto al collo e attorno come fosse uno sciàlle Amara Patria m’è capitato d’amarti Questa la mia colpa


156

La cattiveria del mondo Sbiadivano lacrime sul tuo volto mentre ingoiavo la cattiveria del mondo prima di risponderti

Fabio Trimboli

157

Andasti via con occhi celesti Andasti via con occhi celesti mentre il mondo mi crollava addosso Non c’ero ma ho la certezza che quel giorno indossavi come sempre il sorriso dell’amore Ben più di altre volte E tanto basta E quanto manchi nonna…


158

Stagioni Di passati inverni freddo mi consola

Fabio Trimboli

159

Lacrimando sorrisi Dimorare talvolta in stellati giardini lacrimando sorrisi


160

Evade una preghiera Stillando luce da occhi genuflessi evade una preghiera

Fabio Trimboli

161

Insufflato Insufflato nel vortice di un battito profondo silenzio Pulsa l’addormentata notte dal suo risveglio


162

L’impronta Amo tutto in te cominciando dal nome del quale vesti l’impronta

Fabio Trimboli

163

I beneamati dalle stelle Gli amanti degli umori della notte che vivono d’insonni panorami i beneamati dalle stelle quelli che parlano alla luna mentre si colorano di vento i figli dell’aurora silenziosa gli stessi che odono le rose le mute rose nascer sottoterra Ecco i solitari beniamini dei cieli neri che avvolti in mantelli funerari accarezzano la morte provando l’ebbrezza delle lacrime ancor prima di sorridere e facendo di tutto ciò e di tant’altro puro e immortale amore (A Renée Vivien)


164

Non è più solo ricordo I tuoi occhi i tuoi occhi vestono di luce il tuo bel volto e la bellezza la bellezza che scorgo in te al solo ricordo che non è più solo ricordo… I tuoi occhi i tuoi occhi e poi parole parole taciute desiderose di morire lì dove brillano tra mature colline timidi arcobaleni… E così come un tempo che non sa finire e che ama come un tempo ricominciare

Fabio Trimboli

165

Fiore dai mille colori Oh fiore dai mille colori dono squisito della natura elevando la tua corolla rendi prezioso il giardino “…E oscilli col tuo stelo alle carezze del vento con una voluttà divina”


166

La parola sorda nel canto muto Qui nasce prima di morire la parola sorda nel canto muto Chi da essa ne trae gaudio e giovamento è illuminato e libero (A Clemente Rebora)

Fabio Trimboli

167

La notte si srotola La notte si srotola col suo surreale silenzio ed improvvise folate di vento diventano calde coperte per i tuoi amabili sogni


168

Anni che ritornano D’improvviso cucito in petto un battito diverso E alla mia mente anni che ritornano Vivi...

Fabio Trimboli

169

Quasi quasi mi seguo Quasi quasi… Il cielo come tetto un vento d’aprile a carezzar le ferite bianchi fiori ad adornare l’aria e l’amata terra - che non calpesterei - a far da sgabello per le stelle stanche È un idea Quasi quasi mi seguo…


170

La melodia dell’anima La melodia dell’anima stento a riconoscere quando v’è la confusione attorno a me a regnare

Fabio Trimboli

171

La bambina coperta di spighe Lontano se ne vanno come canne agitate dal vento l’uomo vestito di legname e la bambina coperta di spighe lodando il cielo che ha figliato e scrivendo parole sulla sabbia cancellate subito dal mare Un cieco orizzonte pur di partecipare alla festa confonde il cielo con il mare…


172

Cosa un sorriso poteva Mendicando carezze con acqua e sapone lustrava ogni stella e ricordando l’amore si chiedeva chi era E cosa un sorriso poteva

Fabio Trimboli

173

Non si dicono bugie ai satelliti sordi “Colonizzata la valle dei pensieri null’altro ci resta che l’impensare. O pensare, prim’ancora!” Sovvieni alla mente con garbo e discrezione mentre parlo alla luna e come sempre mi ricordi che non si dicono bugie ai satelliti sordi…


174

Alla ricerca di Dio "Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata..." - Umberto Saba - Ho guardato un somaro nei suoi occhioni tristi e vi ho scorso dolore un dolore anche mio Affamato e impaurito sul letame giaceva aspettando qualcuno e il qualcuno ero io Così l’ho slegato e dalla sua stalla ci siamo avviati alla ricerca di Dio (A Umberto Saba)

Fabio Trimboli

175

Appena giovane Appena giovane te ne vai scoperta sotto una fitta pioggia cercando un riparo mentre l’anima tua fa già da ombra ad un cuore scamazzato dal venduto amore


176

Irreperibile Se al mio fianco ci sei tu la notte diventa irreperibile

Fabio Trimboli

177

Hanno visto il Sole Hanno visto il Sole Barba folta ed un bastone se n’è andato per il mondo a sculacciare i governanti cercando una risoluzione Hanno visto il Sole e gliel’ hanno ritirato (il visto)


178

Vibrando presenza uno schiaffo al futuro Ciò che volevamo l’abbiamo ottenuto Nessuna nostalgia e vibrando presenza uno schiaffo al futuro Amori - tesori - macabre falsità - volgare ipocrisia e sovrana viltà che nessun bastone potrà mai bandire Gioventù che ciglia non aggrotta Ed ancora estasi e deliri - e come il poeta declama per il poeta1 - con una Roma che non prove esige dall’attore ma la sua fine Ciò che volevamo l’abbiamo ottenuto Nessuna nostalgia e vibrando presenza uno schiaffo al futuro 1. Boris Pasternak: In morte di Majakovskij

Fabio Trimboli

179

Irrimediabile Guardo al fiore violato e reciso sul suo stelo chino Irrimediabile Come il silenzio dei morti


180

Suona la vita Suona la vita ed io la confondo con la tua voce Come un soprano fuori dal coro

Fabio Trimboli

181

Osservo il cielo Osservo il cielo Ed ecco un fulmine lasciar la sua dimora Sembra messaggero tra lacrime naturali d’una pronta guarigione (Alla mia nipotina Giulia)


182

La mia lama La mia lama sarà tanto più affilata quanto più pregiata sarà la tua ostrica E il frutto maturo sarà la mia ricompensa

Fabio Trimboli

183

Ho una spina ficcata nel cuore Ho una spina ficcata nel cuore che quasi del suo dolore piango Oh Maria dalla rosa sul ramo che sarà mai? Come tu dici È una spina ficcata nel cuore Allora viva Maria la spina ficcata nel cuore e la rosa sul ramo (A Federico García Lorca)


184

Dall’avviata gestione Vendesi Amore d’un cuore già testato e dall’avviata gestione (Cantinola dei desideri e posto per i sognatori in parte da ristrutturare) Trattabile solo con delicatezza… (Attualmente solitudine inclusa) (A Fernando Pessoa)

Fabio Trimboli

185

La distanza e la sostanza Amo in te la voce che ti manca e ciò che ci divide nuvola rossa o bianca dalle infinite forme: la distanza e la sostanza


186

Leggera e mite Leggera e mite - come il volo d’un airone sospeso sul tuo volto - questa fulgida morte che i tuoi occhi indossano è di una smisurata bontà

Fabio Trimboli

187

Ed ora si nasconda pure Che non abbiano a finire questi cieli stesi sul tuo seno e che la bianca luce mai cessi d’esistere sul tuo ventre caldo Ed ora si nasconda pure il mio svergognato cuore che al tuo vorrebbe unirsi Puro…


188

Sarà cantato dagli angeli E sarà l’alba che ci consacrerà nel reame dell’amore come sue anime predilette Il nostro bacio sarà cantato dagli angeli

Fabio Trimboli

189

Infanzia Nella notte che dorme tu sei parte del sogno Sei l’infanzia del giorno


190

Il fine del mio stesso essere Nelle profondità del mio cuore vive un’aquila che non conosce riposo e che fa del suo esistere il fine del mio stesso essere Inquieta si destreggia impavida e solenne senza mai provare ignobili sentimenti e giunta alla corte del pavone fa della sua danza un concerto d’amore Che sia notte o giorno che vi sia bonaccia o tempesta nelle cavità del mio essere a cuore aperto non v’è mai riposo

Fabio Trimboli

191

La desiderata carezza Dormi e nella tua innocenza io ti sono accanto Senz’attendere il giorno farò di me stesso la desiderata carezza che svegli il tuo corpo Poi bacerò i tuoi occhi dove l’infinito che scorgo ha il sapore della libertà e uniti dall’amore saremo vita su vita nel canto dell’alba


192

Mi domando chi sono Madre in una tua carezza rivivo il brivido dell’infanzia e nell’oggi che maturo non voglio aspettando la Luce mi domando chi sono Sempre più amandoti

Fabio Trimboli

193

Natale Avverto l’oggi come un Evento che non ha fine (Natale, 2009)


194

In un mistero d’amore Aldilà dell’uomo l’urlo muto diventò sudore insanguinato dal purissimo dolore Preghiera elevata dalla vergine attesa nel silenzio paterno in un mistero d’amore

Fabio Trimboli

195

È il mio partorito sorriso L’incantevole pace che vive nei tuoi occhi è il mio partorito sorriso e senza tregua pulso d’amore per te (Al mio nipotino Marco)


196

Con onore Assorto nel mio dramma indosso l’adeguata maschera e vivo la tragedia con onore (A William Shakespeare)

Fabio Trimboli

197

Solo in te m’arrendo Come tanti ogni giorno combatto la mia battaglia ma solo in te m’arrendo poesia…


198

Scena surreale La sera reclama la sua scena surreale e innanzi a me un palcoscenico di stelle ancora m’emoziona

Fabio Trimboli

199

Quando la poesia degenera nel silenzio Quando la poesia degenera nel silenzio giungendo al suo archetipo1

concepisce nel dolore dolore Seguendo tale inclinazione la poesia diviene così figlia e madre di se stessa nell’elevatissimo luogo del nulla Note: 1. Da “Fondamenti di Iosofia” - L’archetipo della poesia (Dal Libro: Con Anelito Divino)


200

Nel manto notturno Giace l’infanzia in un pozzo di luce Io non sono mutato e del mio mattino ne faccio preghiera per chi quell’infanzia non l’ha mai vissuta Ed il mio sogno - la vita che inseguo - ho imparato da solo tra dolori e traguardi a viverlo a fondo E nel manto notturno scorgo il bacio del giorno

Fabio Trimboli

201

Sui petali del mondo Sui petali del mondo tante volte ho ballato senza mai maltrattarli e ricordandomi sempre che tu amata mia terra generi anche la morte E concepita da sempre inquieto io t’osservo Feconda e materna vivi con la disperazione di chi combatte una guerra quando feroce diventi e sei chiamata assassina


202

Il ponte del bisogno È giunta l’ora amara in cui ci si addormenta per lasciare il vecchio giorno e giungere a quello nuovo Tra i due esiste un ponte che attraversa ogni sonno Questa notte io non voglio sognare alcun sogno Addormentarmi andandomene senza umore su quello strano ponte che di vago ha solo il nome “il ponte del bisogno” E l’attraverserò mansueto senza voltarmi dietro né guardando avanti Punterò gli occhi alla terra cementata fino al suo traguardo Oblìo oblìo profondo fino al nuovo giorno

Fabio Trimboli

203

E quando il sole bacerà la mia nostalgia fisserò il cielo di vecchi e nuovi giorni per cercarti ancora mio dolce Amore tra tutti il più vero e realizzato dei sogni Ma ora una voce mi chiama e proviene dal ponte Dal ponte del bi-sogno…


204

Non per sempre Non per sempre brilleranno le stelle Verrà il giorno in cui dovranno lasciare il posto agli uomini

Fabio Trimboli

205

D’un amore incorruttibile T’amo sera d’un amore incorruttibile e nel tuo stellato sorriso vorrei dolcemente morire


206

Cena cosmica D’un urlo mio muto s’è cibato l’abisso

Fabio Trimboli

207

Né baci né carezze Né baci né carezze Vorrei essere per un’intera notte il tuo sogno E al risveglio un raggio di vita posato sul tuo volto Come a svezzar le tue umide labbra che sanno di rugiada


208

Una pausa insonne Oggi m’avverto come l’intervallo tra due tempi Una pausa insonne tra realtà e sogno Oltre v’è il blu che riposa da sempre in ciò che mai dorme

Fabio Trimboli

209

Nel silenzio dei fiori Nel silenzio dei fiori l’indivisibile misura dell’intera creazione In esso è posta l’armonia infinita col mistero dell’eternità


210

A te Patria mia A te Patria mia faccio gli auguri in quel tuo grido stanco là dove la terra piange e il mare muore

Fabio Trimboli

211

Nel neonato mattino È notte Scorgo il suo travaglio e ne resto stupito Sono accanto al dolore dell’aria che diviene anche mio Mi sento fatto di vetro nel neonato mattino


212

Pronti a rinascere ancora Tutto ha fine purtroppo I miei versi per te invece li puoi già trovare nell’anno che verrà E ci attendono fieri e fiduciosi pronti a rinascere ancora Amore…

213

Stampato nella litografia A. De Frede – Napoli Nel mese di gennaio 2011

Odo il canto e scrivo - Fabio Trimboli il canto e scrivo.pdf · Sul tuo fragile seno 109 Naufrago...

Documents

Transcript of Odo il canto e scrivo - Fabio Trimboli il canto e scrivo.pdf · Sul tuo fragile seno 109 Naufrago...