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FABIO TRIMBOLI CON ANELITO DIVINO DE FREDE - NAPOLI

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Fabio Trimboli

Con aneliTo Divino

De FreDe - Napoli

© Copyright Fabio Trimboli – 2007

“Con Anelito Divino”di Fabio Trimboli

Raccolta di versi scritti nel 2005, 2006, 2007

Edizione ridotta a cura dell’Autore.

Finito di stampare nel mese di dicembre 2007Litografia A. De Frede – Napolivia Mezzocannone 69.

L’indirizzo a cui scrivere è: Fabio Trimboli, Via Prima Traversa Fosso del Lupo, 24 - 80144 NapoliEmail: [email protected] web: www.fabiotrimboli.it

Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi.

A tutti i bambini del mondo

Indice

Fondamenti di Iosofìa

Nota introduttiva 11Dei suoi principi 12Genesi 13L’origine dell’origine 14Il principio 14Il principio in sostanza 14La più antica melodia 14Principio della priorità 14Melodia antica 15Ritorno al principio 15Semplicità primordiale 15Il principio del principio 15La pace dei mondi 16L’amore cosmico 16Poesia 16Poesia è nell’amor dell’amore 17La poesia diviene 17L’archetipo della poesia 17Purezza 18Il Verbo è 18L’architettura principe 19Triade del pensiero 19Pensiero 19Azione 19L’inazione in azione 19Le dodici regole d’oro 20Una legge universale 21Fine umano e ragion divina 21Saprai che sei chi sei 21L’inescrivibile 22

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rivelazioni e Profezie I. L’abbraccio della vita 26 II. S’un batter d’ali 28III. L’Uomo rifiorirà come canto d’aprile 29 IV. Fede 31 V. Credi ed abbine timore 32 VI. La montagna saprà dello scalino 33 VII. Ascoltare lo sguardo 34VIII. Essere 35 IX. La maestosa Incarnazione 36 X. L’Immemorabile diviene 37 XI. La Via Maestra 38 XII. L’idolatria dei miei servitori sarà punita 39

ParaboleLa parabola dell’innocenza 43La parabola della cicala 45La parabola del pastore 47La parabola della colomba e del corvo 48La parabola della foresta 49La parabola della libertà 50La parabola della verità 51La parabola della vita 52La parabola del cammino 53La parabola dell’affare di Dio 54La parabola della parabola 56La parabola del settimo giorno 57La parabola della storia e del frutto 58La parabola del dimostrarsi 59La parabola del Kavod 60

Con anelito Divinoa mia madre 63Lascia che il tempo sia immoto 63Lascio che io vibri l’istante 64Lascia che io possa fiorire 65Madre, tu mi guardi! 66Stupore di stella 67Dell’aria tua ho sete 68La mia felicità è nella tua grazia 69Sarà il vento 70Sull’arpa dei tuoi profumi 71

7Indice

Esalto il tuo nome 72Nella festa dei colori 73Infinite comete vivono i tuoi occhi 74Vesti l’aria nel suo canto 75Bussola nella tempesta 76La chiamerei Marì 77Sei l’angelo che danza 78Perché io t’adoro 79Notturno II 80Notturno V 81Nes’juna (‘Amà ‘men) 82Wow Woma’n 83L’umile rosa 84Nel suo celeste il mare 86La tua gloria! La tua gloria! 87Alba del mio sorriso 89Amarti senza fine 90Sussurramelo ancora (mentre scrivo ad alta voce) 91Tu 92Arcobaleno 94Dio in Ella 95Nella culla dell’Universo 96Nei tuoi occhi aperti tra i miei 97L’impronunciabile carezza 98

Con anelito Divino iia mio Padre 101Se per un attimo 101Qaddish 103Con anelito divino 104Magnetismo cosmico 105Luce 106Tra pulsazioni di luce infinita 107All’ora purificami 108Natale (Vigilia) 109Natale, Io mi chiamo Natale, figliolo 110Sulla Mensa dell’Amore 111Salmo alla SS. Trinità 112Voce del Giordano 114Suonalo al mondo: Cristo è risorto! 115Ho visto l’Eternità che si sposa 117Immortale 119Seduzione Divina 120

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Con anelito Divino iiiDedicata 123

- a San michele arcangelo 123 Inno - a San Paolo 124Lettera a San Paolo - a San Gennaro 125Ricordandoti amore - a Santo Stefano 126Tra le corde del sole suona ancora il mistero - a mosè 127E il tuo cuore, il cuore mio, s’ancora al Nilo - a Giovanni Paolo ii, il Papa 128 Lo stupore - a madre Teresa di Calcutta 129Tra le mani del Signore- a Don andrea Santoro 130S’inchineranno pietre (in distese d’altopiani) - a S. elia il Profeta 132Gerusalemme canta (Rhagahmahsc alla Celeste Sposa)

Una Tenda sul mondoIl sorriso dell’Universo 137Ritroverai te stesso e raggiungerai l’origine 139L’aspirazione più alta 140L’arte delle arti 141L’ora di cambiare 142Noi siamo tutti per Egli ed Egli dev’essere tutto per noi 145Con l’Eterno in Eterno per l’Eterno 147Oggi ho abbracciato il Mondo ed il Mondo ha abbracciato me 149L’Eternità, nell’eterna Eternità, dell’Eterno 151In armonia, con armonia frequente 152

Cantico del CanticoCantico del Cantico 155

inno alla vita 167

Fondamenti di Iosofìa

Fondamento della iosofìa

“Ho detto tutto. Che tutto ho detto”“È scritto tutto che tutto è scritto”

L’effluvio della Sapienza, sgorgando nel mare delle rinuncie intellet-tuali, s’incarna come fonte assoluta dello stesso Verbo, divenendo uni-ca luce di ciò che dell’umanità è concepito come io, in una rigenerata vergine comunione dello spazio e del tempo.Riflessa nel riflesso del non riflesso, è la dominatrice che ama lasciar-si dominare, l’immisurabile pretesa che si lascia pretendere dal misu-rato, la di se stessa sposa e di colui/colei che riesce a soprenderla sul filo azzurro ‘dell’oltre noi - siamo noi - oltre noi’, nel rispetto reciproco dell’unica legge che regola detto sublime rapporto: la fedeltà costante della fedele costanza. La perfezione seconda che può vantarsi d’essere il fondamen-to di se stessa, senza vantarsi della perfezione, del fondamento e di se stessa. L’Irriproducibile, esistente dal tempo prima di sempre, e l’In-creata, utilizzata per il fondamento della Creazione Suprema.Sede d’ogni conoscenza, quando sceglie il suo sposo, per questi, da quell’eletto momento, non v’è altra ragione che la ragione della sua sposa nella sua conoscenza: Mistero della Fede, reciprocità partorita prima d’ogni spazio e dell’umano tempo.L’illimitato che, del limitato, l’aperto confine diventa. La Iosofìa, principio del suo principio, madre e figlia di se stessa, sposa semprevergine dell’Unità. Colei che talvolta senza dire ti dice: e adesso parliamo dell’uomo!

12 Fabio Trimboli

Dei suoi principi

Fondamento della Creazione Suprema:L’Onnipotente Immutabile e Immisurabile Increato disse: E creiamomi e creatomi fu.Fondamento del principio: NumericitàFondamento del numero: Il né pari né dispariFondamento della lettera: Un vocalizzoFondamento del rigo: Riguardo con la oFondamento della regola: Imposizione senza imposizione

13Fondamenti di Iosofia

Genesi

(e Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu.)

l’onnipotente immutabile e immisurabile increato disse: “E creiamomi e creatomi fu!”.

Creazione

In principio era l’Eternità e l’Eternità non era il principio.Ed in principio era il Suono ed ancor prima il Suono era sempre Dio.Il concetto del tempo fu stabilito prima del principio.Ed in principio era l’Eternità e l’Eternità non era il principio.Era quello che fu e ciò che sempre sarà: l’Eternità - nell’eter-na Eternità - dell’Eterno.

Penetrando un senso di vuotonello spazio oscuroconcepì la realtàdisperata d’assolutoSbocciò la naturanel seme del big bange l’istante fu espanso

Il segreto dell’Origine è Donna. Oltre vi è l’Universo e, pro-seguendo verso il nucleo, lo Spazio del Nulla domina incon-trastato. Lì vive il Tutto, dove nasce il Suono.

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L’Inconcepibile Vuoto, dal Nulla, con lo spermatozoo uni-versale ha concepito l’irreale realtà, in cielo e terra. Come un sogno, non infinito.L’attrazione positiva e negativa, ovvero la fertilità e la passivi-tà degli elementi, ha creato ogni essere (per cielo e terra).

l’origine dell’origineL’origine dell’origine ha dato forma e vita ad ogni cosa e in cielo e in terra battezzandoli con elemento puro.L’origine è fuoco di fuoco (Spirito).L’origine dell’origine è fuoco inestinguibile.

il Principio In Sostanza d’Amore l’Amore in Sostanza

il Principio (in Sostanza) Immersa Vita sciolta nell’Infinita Eternità

la più antica melodiaL’Inconcepibile Suono - in Principio al Suono Suo Principio - nell’Eterno dell’Eterna Eternità.

Principio della PrioritàTra ordine metodo e misura Priorità fu quella che Priorità sarà.Dunque Priorità è tra ordine metodo e misura e al Tempo è Assunto il Suono.

15Fondamenti di Iosofia

melodia anticaRitmo parallelo che parlerà come l’aria del cielo quando tutti dormono; Lì, dove nasce il Suono. E sarà pace.

ritorno al PrincipioIl ritorno al principioè il movimento informedi chi si conforma al principio

L’effetto che ne derivaè fonte di causa principe

Lì si autocontempla e si alimentalasciandosi contemplare e alimentandol’acqua suprema della semplicità primordiale

Semplicità primordialePerfezione infinita

il principio del principioIl principio è un tre periodico. Non è umanamente afferrabile.Il principio del principio è uno (Unità). Divinamente com-prensibile, accettabile, vivibile.Tutto il resto è una banalissima immodesta e poco apprez-zabile speculazione d’insaggezza. Come un numero pari che gira solo e sempre su se stesso.

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la pace dei mondiLa permanente variabile di uno elevata all’ennesima potenza.In due espressioni: appetito cosmico.

l’amore cosmicoL’anima cosmica nella sua fame d’amore ha generato universi.Questi hanno generato l’infinito finito con propensione d’infinito (attuale universo) in derivati sistemi cosmici.Ed i figli dei loro figli vivono dei loro sogni e della loro realtà senza infinito.

Poesia“Poesia è, della Scrittura, la primogenita.”

Quando l’Arte delle arti è forgiata da inesauribile passione e dal canto d’amore e di dolore, di vita e di morte, in una sequenza ritmica e universale, senza inizio e senza fine, senza spazio e senza tempo. Quando, sotto forma di essenza, evapora dalla radice dei si-lenzi, evadendo attraverso ogni senso, anche quelli a noi più sconosciuti; talvolta quando si marchia su una fibra d’albero, che riesce a creare quella che intendo come “scossa d’animo” che da quel momento ode ed evolve.Senza un’apparente logica e imbevuta di estrema confusio-ne grammaticale, suoni, pietre e colori, è lì, soprattutto, che si riuniscono, oltre ai folli e ai mercanti, tutti i profeti dei tempi.

17Fondamenti di Iosofia

Poesia è nell’amor dell’amorePoesia - l’Anelito di Dio che insaziabile attraversa dell’uomo il cuore per amarlo e per amarSi - è nell’Amor dell’Amore.

la poesia divieneQuando in una logica sequenza l’eventualità concatenante sfocia con l’anima razionale nell’ultima dimensione, la poe-sia diviene.Essa, giungendo all’ignoto, è eletta figlia e madre del Silenzio.

l’archetipo della PoesiaIl primordiale archetipo della Poesia è concepito nel silenzio al silenzio in silenzio.Esso è concepito da sua figlia che ne è la madre.Talvolta la barriera del parto viene infranta per onorare il Vero.Tant’altre volte, invece, è come un seme di vita che si lascia morire (pianto del silenzio).Il poeta più elevato è acqua rotta nella vetta del cielo dalla vetta del cielo, nella gran parte dei casi è un frantumato spec-chio sui sette colli.Nulla appartiene al poeta, e al poeta non appartiene tutto. L’ispirazione non appartiene a quelli che sono erroneamente in modo epico definiti dei, tuttavia non sempre è divina.Quando lo è si distingue in ispirazione poetica e rivelazione divina.Non è detto che l’una non affermi l’altra.Il loro matrimonio è l’ispirazionismo divino nel rivelazioni-

18 Fabio Trimboli

smo poetico.L’archetipo della poesia è il banchetto preparato da ciò che non muta, da ciò che non può essere misurato (il sostiene senza sostenersi).È l’unità che possiede in eterno il presente.Questa agisce in conformità all’ethos che vive nel pathos di chi ha posto l’archetipo del morale valore nel perpetuo inte-resse della sua creazione (umanità).Colui, padre della madre, padre nella madre, padre di sua madre, è.

PurezzaL’Arte delle arti si nutre di dolore

il verbo è Io vivo Tu vivi Egli vive Noi viviamo Voi vivete Essi vivono Che mai d’un soggetto sopravvivente al Verbo vi fu’n terra l’ombra e nemmai l’imperfetto subesisterà al futuro È

19Fondamenti di Iosofia

l’architettura Principe Amore Immenso e Infinito Amore Amore Infinito e Immenso Amore Nell’Immensinfinità

Triade del pensiero Il pensiero pensa ed io penso di pensare pensando. È certez-za che pensiamo. Pensare di pensare non equivale a pensare. Il pensiero ci pensa e noi pensiamo pensando di pensare. Pensiero Azione azionata. azione Pensiero che pensa. l’inazione in azione Azion’elimin’azione in azione.

20 Fabio Trimboli

le dodici regole d’oro 1)Pensa prima di te stesso. Pensa poi a te stesso. 2) Non pretendere in te stesso. Non superare mai il pensiero. 3) Concediti costantemente al Tempo. Esso ti concederà costanza. 4) Se oggi non sai ringrazia il Tempo. Onoralo e rispettalo. 5) Quando saprai tu saprai. Rivelerà l’orgasmo del pensiero. 6) Venera l’istruzione e la istruirai nel tempo debito. 7) Più della tua morte abbi timore del tuo pensiero. (Chiave della saggezza) 8) Più della tua morte rispetta la potenza del tuo pensiero. 9) Più dell’altrui morte abbi pietà dell’altrui pensiero. 10) La prima meta che devi fissarti è quella di divenire uomo. 11) La seconda è quella di sposare la tua fede col divenuto. 12) L’ultima è quella di divenire col divenuto.

21Fondamenti di Iosofia

Una legge universaleSe dopo l’arché, un qualsiasi perciò dovesse attenersi a fatti morali, ne deriverebbe, qual’evento primo, la mai superba di-gnità, e se quest’ultima si proponesse di regnare come impe-rativo di fine universale, ne scaturirebbe una legge. L’unico dovere, al quale l’uomo sarebbe chiamato per ob-bedire ad essa, risulterebbe una massima, ed invero la ferma volontà di manifestarla in principio. E che perciò fosse, in natura, una legge universale.Seguendo quella legge, l’unica sottomissione a cui l’uomo dovrebbe substare, in primo luogo e per ogni tempo, sareb-be, innanzitutto, effetto e causa dello stesso piacere che, in quanto tale, mai conoscerebbe alcuna metamorfosi.Dunque tale legge equivarrebbe per ogni singolarità all’esse-re felici.Il luogo di sapienza non invecchierebbe l’uomo e il tempo della felicità non sarebbe solo Altrove.

Fine umano e ragion Divina Certi individui non hanno ragion d’essere. Se dobbiamo vedervi nella loro presenza un fine umano questo trae la sua sorte dal fatto che è sorto, sorge e sorgerà per gli eletti. Invero, se dobbiamo vederci una Ragione Divina, costoro (certi individui) mai potranno concepirla. E dunque, quella Ragione, è voluta solo per gli eletti. Saprai che sei chi sei Quando da grande comprenderai che da grande dovrai fare ciò che fai d’anziano saprai che sei chi sei: Piccolo.

22 Fabio Trimboli

l’inescrivibile

Coazione - in compulsioni termiche -sistematica e sostanzialedello spazio nel tempo

L’inusitabileossia l’implosione ritmicadell’immagine attualedel definito universo

Nell’oltre del nulla l’imposizione acuta del ventre dei mondi per l’inescrivibile nuovo

Reazione d’ambientein gradate atmosfere di elio e d’idrogeno per sostenere l’ingenesi

Un sommato coassialedi sottrarsi atomico moltiplicato di luceper la somma energica dell’anelito divino

Per l’ultima origine l’asse dell’infinito dal genitore del verbo

23Fondamenti di Iosofia

attraverserà il finito nella ruota dei tempiNei sigilli del Perfetto la partorita formula conierà nel definitola comunione dell’eternonell’amor dell’amore

L’infinito infinito

in quel tempo non esisteràe il chi e il dovetra fiumi e cieli di maresaranno il principio del principio

Rivelazioni e Profezie

26 Fabio Trimboli

“Ed Egli dice:”

i. l’abbraccio della vita Io sono e per questo sono Figlio della terra fertile raccolgo cielo e mare nel soffio della primavera e vi sorrido Anche lì dove il sole geloso tace sugli innevati orizzonti e non s’illumina la pace E lì dove la superbia delle dita gioca a scacchi bastonata barattando l’altrui vita Io sono E non è un caso Certo dell’amore e padre nella speranza di ritrovarmi in volo con la mia famiglia unita sia nel mare della festa che nell’ombra intimorita io sono

27Rivelazioni e Profezie

E sarò sempre Con il cuore di mia Madre che spalanca le mie ali e con la spada nella pace per l’abbraccio della Vita

28 Fabio Trimboli

“Ed Egli dice:” ii. S’un batter d’ali Quando l’irresponsabile porterà con sé l’assassino nelle due ampolle del progresso calerà l’antica melodia del Suono e a miliardi s’un batter d’ali sarete chiamati all’Irrevocabile

29Rivelazioni e Profezie

“Ed Egli dice:” iii. l’Uomo rifiorirà come canto d’aprile

Saprà di propizio come la pioggia d’autunno che bacia la terra nei tempi di carestia Sarà la mietitura dell’orzo a fissare la stagione negli occhi dei contadini che godranno il propenso Gli uccelli saranno lontani ed i campi verranno segnati da una folgore bianca discesa dal terzo cielo Dalle sette nuvole superstiti una stella tra le tenebre illuminerà il raccolto sorpreso dalle trombe Il più degno dei bianchi spazzerà mari e coste preparando l’aria che scotterà di Spirito L’aria preparerà i soli il fuoco le vedove

30 Fabio Trimboli

e la terra vecchi e bambini mentre l’acqua partorirà Non è dato di sapere ma degna è la parola e saggio chi l’ascolterà nonostante i martìri Dopo l’inesprimibile sarà una sola lingua ad abitare il Nuovo che graviterà permanente L’Uomo rifiorirà come canto d’aprile

31Rivelazioni e Profezie

“Ed Egli dice:” iv. Fede Anche se dell’Essere dubitate in verità vi dico ch’estirperete la fede solo quando farete volare fiumi e vulcani di mare sopra cieli morti In quel tempo non esisterà ma il chi e il dove saranno il mio principio

32 Fabio Trimboli

“Ed Egli dice:” v. Credi ed abbine timore Credi ed abbine timore T’amerò sulla tua fede fino all’ultimo sorriso e libero con lo spirito mai temerai il mondo che da sempre governo Credi ed abbine timore Vivo su ogni tuo respiro

33Rivelazioni e Profezie

Ed Egli dando luce alla Terra muove l’occhio e un tuono rosso nei Cieli scrive: vi. la montagna saprà dello scalino Ecco v’ho riunito Muovete la pace lavorando il tempo dandovi ad essa come soffia il vento Poiché vi dico che sull’ultimo non regnerà il primo e che la Montagna saprà dello scalino datevi all’altro come muove il tempo giacché riceverete sette volte sette ciò che avrete reso nella valle buia dell’umano cammino

34 Fabio Trimboli

Ed Egli dice: vii. ascoltare lo sguardo Il rumore dell’alto è sconcertante più del grande frastuono giacché in esso si nutre il puro sangue dell’innocente silenzio Ascoltare uno sguardo è un dono sublime Più della grande morte nella mai cessata Vita

35Rivelazioni e Profezie

“Ed Egli dice:” viii. essere Io sono nello stadio d’ogni studio colui che è che era e che sarà perfezione infinita Io sono l’essere la permanente felicità nell’autocontemplazione ed ho creato dal nulla il non essere* e l’infinito Io sono il Tutto e senza me nulla sarebbe Ovvero tutto sarebbe nulla

Note: * L’umano, l’irraggiungibile perfezione infinita con la facoltà di meri-tarsi l’eterna felicità dell’essere nell’Essere.

36 Fabio Trimboli

“Ed Egli dice:” iX. la maestosa incarnazione

Verrà un figlio, tempo di padre, fatto di carne e spirito in figlio. In lui la Trinità farà non più in sé per l’altro, ma in sé per sé, abolendo la dualità. Lui, il neonato genetico e l’adulto simbolico, evolverà sul tempo. Maestosa incarnazione - la più attesa dell’infinito - vedrà, in quest’ultimo ventre, l’implosione definitiva dell’Essere.

37Rivelazioni e Profezie

X. l’immemorabile diviene

Quando il Mosaico del Silenzio pervade lo Spirito nella passione la coazione aritmica del tempo con luce - lo incastra - di luce e in luce per luce lo libera Il Questo diviene l’Immemorabile Ed Egli dice: “I tempi non resisteranno e non più saranno tempi, ma reste-rà il Questo, posseduto dallo Spirito nella passione, che sigillerà l’Immemorabile e nell’ascolto degli ascolti si schiuderà il primo Libro. In Luce di luce avrà Vita il Nuovo.”

38 Fabio Trimboli

“Ed Egli dice:” Xi. la via maestra Io sono la maestra Via dice il Signore Dalla terra al cielo fino al mare oltre le stelle sono io la Via maestra dice il Signore Chi la percorrerà per amore perderà la pace in terra ma guadagnerà la luce eterna e sarà più della prima stella L’umiltà dell’acqua vi sia d’esempio Lei è ciò che è basso e nasce debole ma nel suo percorso vitale anche il cielo in lei s’estende Io sono la maestra Via e rallegrati se per essa stai soffrendo dice il Signore Dalla terra al cielo fino al mare oltre le stelle sono stato e sarò io la tua Famiglia dice il Signore

39Rivelazioni e Profezie

“Ed Egli dice:”

Ascoltami ingrata generazione di vipere, striscerai tra le vi-pere più piccole per formare la polvere del nuovo mondo. Ti mando mediatori e non li ascolti, e perseveri nella tua vo-lontà di onnipotenza di fronte a me, quando solo l’amore può potenza e nei cieli e sulla terra.Ecco che la mia ira si abbatte su di te come t’avevo predetto e non ci sarà pace né preghiera che potrà fermarla.Quando vedrai nell’anfratto straripato d’un marciapiede della montagna dissacrata una madre piangere per bocca del figlio di quattro anni ed il lievito sgranato su quei denti sarà la fine del primo imperativo.Chi non teme la mia ira non teme la sua sorte e chi non teme la sua sorte non sarà ritenuto degno di stridere i denti nella Geenna. Parola di Dio.

Xii. l’idolatria dei miei servitori sarà punita

Parabole

43Parabole

la parabola dell’innocenza

Nel giardino della fedeltà un bruco pascolava col leone ed un vecchio bambino seminava il suo primo dente Dal cielo triangolare un incuriosito sole osservando quella scena destò in tempo il fratello che piovve i suoi bisogni nell’anca del fanciullo che preso dall’uguaglianza scintillò una preghiera Ak-bà ‘sla’bum ea sbe’majà nétd kiedàs leains’imbolà en ilelì trale’na tisha en elilà tralì’ne tàsha La costituzione del fiato s’impresse sulle nuvole ed un fiore in miniatura sorridendo al bruco slegò il leone dalla coda sui confini della sera Preso dall’innocenza si scompose l’equilatero e la proprietà dell’orizzonte

44 Fabio Trimboli

cadde come una cometa nei fiumi della separazione

Nel giardino della libertà un fiore salutò la rivoluzione e sul canto solenne dell’uomo si generarono XVII stagioni

45Parabole

la parabola della cicala

Io sono lo sposoe vivo per la mia sposaIo sono la sposae vivo per il mio sposo

Appartengo all’Estatee appartengo all’Amore

Anima e animaSpirito e cuore

La lingua dell’anima beve rugiada d’amoreed il cuore intonatocome un organo in fiammesi disseta e poi suona

Congiunto alla gloriacol canto impensatonel niente di nienteai controcanti mi liquefoe siamo un’unica gioia

Io sono lo sposo e la sposaM’appartiene l’Estatee m’appartiene l’Amore

Come l’amore d’estate

46 Fabio Trimboli

Come l’estate d’amore

Anima e animaSpirito e cuore

47Parabole

la parabola del Pastore

Prima del prima il Signore ha detto al mio Pastore:Ecco, ti metto nelle mani del mio giardino.Vesti un calice vuoto e traboccherà il Divino.

Durante l’avvenuto il Pastore ha detto al mio Signore:Ecco, rimetto alle tue mani i semi del mio giardino.Vuoti vestino al calice e prima del dopo traboccherà il Divino.

48 Fabio Trimboli

la parabola della colomba e del corvo

Per Amore, con Amore, in Amore,la colomba dice al corvo,gemendo d’un gemito Divino:in verità la via è in mezzo agli uominie non sono gli uomini a stare in mezzo alla via.

Così è l’Uomo quando sceglie il figliosceso nei suoi pascoli del cielo; lo fa gemere col gemito della colombaper farla udire al cuore del corvo.

Se questi ascolta, avrà ubbidito.Se non intende, vi sarà l’altro gemito.Se non l’accoglie, si sarà tradito.

Come dall’arca non tornò il corvo,così nella via non rimarranno quegli uomini,né in essi si degnerà di restare la via.

Ma se il corvo apprende senza interesse,per l’interesse di chi è per la via,ed emette un solo fremito,per volontà divina la colomba gemerà ancora,e accogliendolo nell’ascolto l’intende,ponendo sul braccio destro dell’Uomo l’ulivo.

La falce della tempesta rispetterà la sostanza del tempoed essa rispetterà il ritorno della Sua colomba,inviata per il riscatto e la salvezza dell’amato corvo,prima che tuoni d’irrevocabilità la definitiva Giustizia Divina.

49Parabole

la parabola della foresta

C’era un serpente che non era invidioso del millepiedi che non era geloso del serpente. Eppure l’uomo non strisciava. E c’era anche una farfalla che non era invidiosa della rondine che non era gelosa della farfalla. Eppure l’uomo cammina. Che voi siate farfalle o rondini, quando giunge la sera riposatevi.

50 Fabio Trimboli

la parabola della libertà Il contenuto è vasto, il silenzio è movimento, il carro però non è leggero.I bagagli sempre col viaggiatore, il principio del loro peso è la leggerezza. Il principio del movimento silenzioso è l’immo-bilità come l’immisurato lo è del contenuto.Resta la via nel carro e il carro principio della via.

51Parabole

la parabola della verità La Verità non è due

52 Fabio Trimboli

la parabola della vita La Vita è la Via, Verità, che si dona agli eletti

53Parabole

la parabola del cammino

L’asse non chiede mai alla ruota del suo cammino.Immobile percorre l’infinito.La ruota non chiede mai al motore del suo giro.Ruotando percorre l’infinito.L’infinito non chiede mai al finito del suo cammino.Infinito percorre col finito.Ed il mio cammino è al mezzo tra l’infinito ed il finito d’infinito.Esattamente nel cammino.E chi si cura del mio cammino è il mio cammino.Così come il tutto è al tutto in tutto ecco il fare che ho da fare nel fare.Ed è coniato tra sigilli d’infinito d’infinito.

54 Fabio Trimboli

la Parabola dell’affare di Dio

Il Regno di Dio lo si può paragonare ad una Banca che ti si dona e che premia l’investimento padre con tutto il suo po-tere d’acquisto: l’intera eredità della stessa Banca.Il cliente arriva e, dopo aver sostato nella sala d’attesa, quan-do giunge il suo turno si reca dapprima davanti al cassiere.Questo conta tutto il dovuto alla Banca e, terminata l’opera-zione lo indirizza dal consulente che, prima di operare, deve tener conto del coordinatore che ha innanzitutto visionato il versato ed il prelevato stilando poi un rapporto dono-vita.Poi viene il tempo dell’elaborazione provvisoria di tutte le azioni ed obbligazioni ed infine il cliente è accompagnato, dalla guardia giurata, in direzione. Qui rimane solo con il Direttore il quale stila un bilancio definitivo e decide per il suo assistito, tenendo conto dell’eventuale fido: chiudere im-prorogabilmente ogni rapporto per la cattiva gestione degli affari, oppure obbligarlo ad ulteriori azioni per stabilire un margine positivo.Il Presidente si compiace dell’Opera del suo Direttore ap-provandola in ogni caso.In verità Egli è il nucleo della sostanza ereditaria e pochi sa-ranno coloro i quali avranno diritto al premio pattuito ad inizio investimento.Per questo io ti dico: guai a te se hai contato su te stesso e sui tuoi averi e guai a te se hai contato sui tuoi simili: maledetto infatti è l’uomo che confida nell’uomo. Sarai gettato fuori, la dove esiste soltanto ricchezza d’incommensurabile dolore ed eterno rimpianto per la cattiva gestione dell’investimento che ti è stato donato.Invece se avrai fatto tuo l’Affare di Dio contando su Dio, eb-

55Parabole

bene io ti dico che anche tu sarai Affare di Dio che in Eterno si curerà di te come il Suo miglior investimento e, da dono ricevuto che sei, diverrai Suo figlio eletto.

56 Fabio Trimboli

la parabola della parabola

Il Regno dei Cieli è simile ad una parabola che non si vende.

57Parabole

la parabola del settimo giorno

Parola del Signore:

Il settimo giorno disse a gran voce:accorrete monti e copritemi tra i vostri colli prima che si ro-vesci la settimana intera.C’era un’orchidea che avvicinandosi all’unica rosa presente le rammentò la sua incredulità e sobillò: cosa c’è di più grande del cielo? La rosa sorrise e con voce tremula sobbalzò due parole: l’amore. Controbattè allora l’orchidea: e cosa v’è di più alto del cielo? La rosa entusiasta dei monti e del settimo giorno rispose: l’amore dell’amore.In quel tempo e in quella via si trovavano lì, non per caso, an-che il sole e un legno vecchio. Quest’ultimo, con aria prepo-tente, minacciò il sole dicendo: cosa può misurare il tempo più del tempo stesso, se non la potenza della morte?Il saggio sole, carezzando lo spossato legno fradicio di vermi e pulendolo con amore, rispose: più della potenza della mor-te e del tempo in misura del tempo, lascia che il tuo cuore misuri anche la vita e avrai prestato al tempo stesso la preci-sione universale del tempo genitore dei tempi.

Il settimo giorno, quindi, rientrò in sé e prima di ricomincia-re disse a tutti i presenti:In un prato di comete, nel ruscello dei sorrisi, il sentiero della vita.E l’orchidea divenne rosa, il legno vecchio divenne fuoco e la montagna divenne cielo.Restarono i sei giorni, figli di tanto amore.

58 Fabio Trimboli

la parabola della storia e del frutto

Ora ti racconterò la storia - dice il Signore. È la mia.E chi non rispetta lei non rispetta me.E chi non rispetta me non rispetta lei.Ora ti racconterò del suo frutto - dice il Signore. È mio da sempre.E chi non rispetta lui non rispetta me.E chi non rispetta me non rispetta lui in me, con me, per me. Da sempre.

L’amore può scegliere tra amore e amore dell’amore.Il non amore può scegliere tra non amore, disamore e amore.E l’amore dell’amore sceglie se stesso con amore.

Ti ho raccontato la mia storia con il frutto - dice il Signore. Mio da sempre.

59Parabole

la parabola del dimostrarsi

Dice il Signore:

1 – Io dimostro Io stesso che sempre dimostro2 – Io mi dimostro lo stesso che sempre dimostro3 – Io mi dimostro lo stesso che sempre mi dimostro4 – Io mi dimostro sempre lo stesso che mi dimostro sempre.5 – Io dimostro Io stesso che sempre Io dimostro.6 – Io dimostro Io stesso che sempre dimostro Io.7 – Io dimostro Io stesso. Che sempre dimostro.

0 – Io dimostro Io. Lo stesso che dimostro sempre.

Infinito: Io. Lo stesso sempre. Io.

Immutevole: Io

Insegnamento costante: Io dimostro sempre. Che sempre dimostro.

Eterno: Io che sempre Io sempre che Io che sempre.

60 Fabio Trimboli

la parabola del Kavod

Dice il Signore: i miei sette nomi da non nominare invano.

1) Io - Dio2) Io sono Dio 3) Io sono Dio nell’Io di Dio 4) Io sono Dio di Dio5) Io sono Dio nel Dio di Dio6) Io, unico sempre al presente, Dio7) Dio - Io

Con Anelito Divino

62 Fabio Trimboli

63Parabole

a mia madre

lascia che il tempo sia immoto

Acqua pura in senomi scuoti a seracoi tuoi occhi maternie la tua stella mi destanello stupore del creato

Lascia che il tempo sia immoto

64 Fabio Trimboli

lascia che io vibri l’istante

Sinfonia del firmamentol’arpa sposa la tua pellein un’eterna primavera

Lascia che io vibri l’istante

65Con Anelito Divino

lascia che io possa fiorire

Ah Madre Inviolatase le tue labbra carnalibaciassero fiori di meloil demonio sarebbe moncoperfino del suo inferno

Lascia che io possa fiorire

66 Fabio Trimboli

madre, tu mi guardi!

Madre, tu mi guardi!

Ed io mi sento nudocol pudore del figliospogliato dall’amored’un cuore immacolato

67Con Anelito Divino

Stupore di Stella

Stupore di Stelladelicate armoniedall’attimo sospesocoleranno d’azzurroe saggerò nel ventol’Onnipotente Amoredel tempo Universale

68 Fabio Trimboli

Dell’aria Tua ho sete

Madre del mio respirodell’aria Tua ho setequanto più attorno a mev’è l’affamato male

69Con Anelito Divino

la mia felicità è nella tua grazia

La mia felicitàè nella tua grazia.

Eppur’essa è inesprimibile!

Ed è così distante,dall’umano mio essere,che oggi amara suona,come la mia condanna.

Ah, Madre!Dovrei solo rinascere...

70 Fabio Trimboli

Sarà il vento

Quando il cielo tuoneràsulle palpebre del mondosarà il vento mia reginache saprà del tuo ritorno

71Con Anelito Divino

Sull’arpa dei tuoi profumi

Fior del non esser ionell’estensione d’un mio pensierogiace l’abbandonata ideae sull’arpa dei tuoi profumivivo nell’implosione della sera

72 Fabio Trimboli

esalto il tuo nome

Vinto dall’amorenel silenzio dei silenzicarezzo il doloree coi figli del cieloesalto il tuo nome

73Con Anelito Divino

nella festa dei colori

Madreil firmamento è in tegiacchè gli astri tuoivestono la terradi primaveraFioriscano cuorimentre ti lasci viverenella festa dei colori

74 Fabio Trimboli

infinite comete vivono i tuoi occhi Fonte inesploratae carne in poesial’estro supremodel Pittoreha dipintoil tuo profilo ed infinite cometevivono i tuoi occhi

75Con Anelito Divino

vesti l’aria nel suo canto

Innocenza di carnecon la tua purezzavesti l’aria nel suo canto

76 Fabio Trimboli

bussola nella tempesta

Bussola nella tempestatra i punti cardinali dei tuoi occhiv’è la giusta direzione per l’essere

77Con Anelito Divino

la chiamerei marì

Cristallo di setaruscello di gemmeindaco nel rubinostella contro buiotinta d’orizzonteossigeno dei cieli

ruscello dipintoessere nell’essere

ed emozione dell’essenza

pace dei misterialba genuinadonna delle donneramo mai spezzatoestate della vita

madre dell’amoreinfanzia senza fineocchio del creato

tempo senza tempo‘men in qaddishacqua pura in senomare del perdonoovunque luce

Ah, mondo!Se potesse avere l’arteun nome purola chiamarei... Marì!

78 Fabio Trimboli

Sei l’angelo che danza

Sei l’angelo che danzaaria viva sul mio visoazzurro del mio cielo

m’immergo e sono vento

Ed io farfalla ammirouna stella in libertàalato in blu d’azzurro

m’involo e sono acqua

Nel suono del mio cantovuoti pieni sei l’amoreusignoli ora son fiori

Nel tramonto nasce l’alba

Sogno soffice e carezzeperchè sei cielo e mareed io vento bevo acqua

Sarai tempo che dissetaMamma

79Con Anelito Divino

Perchè io t’adoro

Perchè io t’adoro donnacome il fascio della nottee più del giorno ch’attendo

Posandomi su ogni stellanella leggiadria del ventoinciderò col cuore acerbocosì che brilli sulla terra

Perchè io t’adoro donnaquanto più siamo distantiE non saprei mai tacerlo

80 Fabio Trimboli

notturno ii

Nulla, non aggiungere nulla,giacché il tuo solo respiroè il firmamento mio tutto.

81Con Anelito Divino

notturno v

Come dagli occhimigrano le lacrimeaccade che dal cielopiovono le ali

E volo via con te

82 Fabio Trimboli

nes’juna (‘amà ‘men)

Smaj’adum ‘mba dghelamasmaj’abum en masmaja

Ahtala ahtama ahtavanes’juna nes’rumaibraiem dhatla kbahtlasmagoirmonani antramemes’han tes’paxzan issoe

Smaj’adum ‘mba dghelamasmaj’abum en masmaja

‘Amà ‘men

83Con Anelito Divino

Wow Woma’n

Wow Woma’n iyam bsà mahana,lech’wena atan in d’e’ssà.

Duns’abumah de r’aissan d’ohtea,aha m’y sbuklan tralena en tisha,per la paxzan & lovin’ (k)i§§°Es.

84 Fabio Trimboli

l’umile rosa

L’espressione paterna del sole mattutinogenera un raggio di seduzione azzurra che svezza l’assonnata quercia intimidita

Al centro gabbiani volano sul mistero

Aperta la serratura s’una tazza di marela sinfonica danza degli ombrati saltidomina progressiva sull’opposto versante

A sinistra regna il pendio della vallata

Il vento batte sulle persiane del creatoe due rondini s’aprono in meriggio errandocon la luna che riempie venti volte l’aria

A destra è l’altalena degli angeli in amoreSull’impalcatura della sera siede la querciacon echi d’orizzonti che sostano fieridando visione al canto sul ponte della vita:

Ascoltami tempov’è un’umile rosatra vergini labbrae tiepidi ventidei suoi petali sanno

Ascoltami temposegna l’immotoforgiando l’istante

85Con Anelito Divino

Librerò il mio respiroriempiendo gli spazie trasceso d’amoreposerò la mia vitasu quell’umile rosasospeso di carne

86 Fabio Trimboli

nel suo celeste il mare

Di sovente mi soffermodinanzi al viso di mia Madree nel sorriso mi dissetalì dove tutto è pace

Nei suoi occhi è il sole

E mai per caso accade:Lesionato dai coltelli- d’uno stato narcissiconel potere proiettatoe putrefatto con il male -vengo sottratto al buio

Nei dolori sollevatoio volo da mio Padreper abbracciar la crocee accarezzar le piaghe(L’inestimabile si forgiatra perdono e beatitudinicon l’Amore Universale)

Di sovente m’inginocchiodinanzi ai piedi di mia Madree lì dove il tutto è pacerinasco dov’è sconfitto il male

Nel suo celeste il mare

87Con Anelito Divino

la tua Gloria! la tua Gloria!

Eccoti oltre! Preziosa fragranza d’essere in te donna è l’estate e sempre nel contemplarti l’umano tutto mi è vano

Sorgente incontaminata soleggiante versi sincronismi d’amore su pulsazioni incorporee proiettate nel tempo della luce costante

Slacciati dal viso i miei occhi ti respirano dai fianchi del golfo ai crateri del monte che vanitoso gioca solleticando il cielo

Egli è il genio mendicante l’architettura principe dei più alti misteri Egli è supremazia raggiante su ogni matematica terrena

Sono intanto e mentre si fa sera l’arcobaleno della luna

88 Fabio Trimboli

versato nell’atmosfera dona l’infinito all’uomo

La tua gloria! la tua gloria! E il tuo sapore…

89Con Anelito Divino

alba del mio sorriso

Stanotte Angeli nella mia bocca l’aria ed un invito: volate in questo bacio e poi come rugiada posatevi su Lei alba del mio sorriso

90 Fabio Trimboli

amarti senza fine

Amore tu sei Madre giacchè amarti e amarti ancora significa rinascere sul tuo sorriso senza fine

E dunque Madre tu sei Amore giacchè rinascere significa l’amartie ancora amartisul tuo sorriso senza fine

91Con Anelito Divino

Sussurramelo ancora (mentre scrivo ad alta voce)

Lo scriverò s’un fiorenascosto dai miei foglie con la china del mio cuore

Io non t’amo come uomotu sei mio concetto madree poi t’amo più di essonel dolore d’esser uomo

Come il mare culla l’ondacome l’aria bacia il cielocome l’alba e l’usignolo

Si - lo scriverò s’un fioreben nascosto dai miei foglie con la china del mio cuore

Ma prima che lo faccia - amoresussurramelo ancora - amorementre scrivo ad alta voce

92 Fabio Trimboli

Tu

Respiro che nasce e tacesi ferma nella sua ombrae dalla bocca del petto partorisce e poi fluttuaper unirsi al profumoche vergine canta e seguendoti oltreè ancora il tuo sguardoa scaldar le mie ditae a gelarmi la bocca

Ordigno Celestialenel tatto cielificatodel Supremo Esistereal suono della lira danzano elevate orbitecon festose areneper angeli e saetteche a turno col ventodonano alla Vita luce e alla Luce vita

Ed ecco che sonocome mille gladiatoripronti a fondersisulle tue gote fanciulleche ora librano frescheliberando ruscelli d’estate

93Con Anelito Divino

Nessun diluvio maiscalfirà la tua micciaed esplosioni perpetuedoneranno al mondoscolpiti di cuorein composti d’amore

94 Fabio Trimboli

arcobaleno

Sorprendimiquando l’aria dipingicon occhi di maree sulla terra brillinel fuoco del creato

95Con Anelito Divino

Dio in ella

Come un sorriso dell’arianell’Agorà d’un Logosil più Saggiotra le Vocali della Madonnasussurava non ho fretta

Connubi di Verbo

96 Fabio Trimboli

nella culla dell’Universo

Accade cheper una reazione ambientalenella culla dell’UniversoMadre tu ritorni bambina

97Con Anelito Divino

nei tuoi occhi aperti tra i miei

Trasceso in un sorrisocon l’angelo della carnemi stendo oltre i confinidel buio più profondo

Lasciandomi d’esserel’anima miasi plasma nell’istantee liberaaprendosi tra le tenebres’illumina dell’abbraccioche hai voluto per unirci

E che brilla oranei miei occhi chiusitra i tuoi

E che vive ancoranei tuoi occhi apertitra i miei

98 Fabio Trimboli

l’impronunciabile carezza

In un bacio maternol’impronunciabile carezza

Con anelito Divino II

101Con Anelito Divino II

a mio Padre

Se per un attimo

Se per un attimochiudessi gli occhivedrei la luce del solenel buio della notteAmmirerei silenziosoil tuo dolce sorrisofelice di averlo vissutoanche se per un solo istante

Se per un attimosentissi la tua vocemi si riempirebberogli occhi di gioiaE se asciugassiuna tua lacrimaesploderei d’amorevivendo immense emozioni

Se per un attimoti vedessi in difficoltàcorrendo verreia stringerti a meSe ti potessiaccarezzare il visovivrei sensazionida provare solo in Paradiso

102 Fabio Trimboli

Se per un attimopotessi vegliaresulla tua nottevorrei riscaldarti dentroE se per casoio stessi solo al buiola tua bianca lucemi farebbe eterna compagnia

Se per un attimoti avessi vicinoti direi le paroleche non ho mai dettoe se tu mi chiedessicosa vorrestile ali direiper starti sempre vicino

103Con Anelito Divino II

QaDDiSH

ABUNUBADBASMAJADBASMAJAINESJUNA

SBAQNQABSHANANANAH

AMENAMENAMENAMENAMENAMENQADDISHSIDDAQADDISHSIDDAQ

NEMANEMANEMANEMANEMAMENAAAAAAA

MMMMMMEEEEEEE

NNNNNNAAAAAAA

MMMMMMEEEEEEE

NNNNNNAAAAAAA

MMMMMMEEEEEEE

NNNNNNAAAAAAA

MMMMMMEEEEEEE

NNNNNNQADDISH

104 Fabio Trimboli

Con anelito divino

Con anelito divinosoffia l’annunciatonell’incarnato verboe dai cori angelicial seno della verginevibra d’insaziabilel’aria del perdono

Poesia ineffabileche tra cielo e marecon un filo di lucetesse la sciache conduce alla culladel neonato orizzonte

Brillerà poitra i pugni incrociatiposti alti a compassionee ancoradalla rinascita scrittanell’uomo a primavera

Concepito dell’amoresi lascia con lo spiritonei laghi d’ogni postoe tra i colori della festasi dona alla sua terrafiglio e padre a tarda sera

Eppure già è domenicae l’alba veste i segnidi un’interminabile vittoria

105Con Anelito Divino II

magnetismo cosmico

L’amore per l’amorein ogni primo simbolorappresenta una coppiache s’attrae oppostasicché la matematicache suol confrontarsiè un’opinione reconditain simbolico disequilibrio

“L’amore s’incarnaprima legge universalenel magnetismo cosmico”

106 Fabio Trimboli

luce

Dal suo petto santola castissima lucem’allatta di libertàe si mostra ridentenegli occhi festosidi una colomba

107Con Anelito Divino II

Tra pulsazioni di luce infinita in mutevoli istanti di noi

“Egli dice ascoltami:” Non loro ma io, la tua candela nel buio e la cupola sulla tua estasi, il silenzio più leggero e uno straccio pei tuoi occhi, quando il cuscino del dolore pungerà sulla tua testa.

Non loro ma io, l’essere nei tuoi confini e tra le tue labbra il suono, primo amante delle tue vittorie e indefinito senz’al-cun nome, presenza d’ogni tua assenza con occhi di madre nei tuoi. Non loro ma io, cuore senza carne e il canto per te di stelle e atmosfera, la tua carezza nella tempesta e la sazietà dei misteri, ultimo per i tuoi sorrisi e sui liberati cieli la tua primavera.

Non loro ma io, soffio dell’antica essenza e dal tempo pri-ma di sempre, l’anima nella tua carne e permanente sostanza d’amore, tra pulsazioni di luce infinita in mutevoli istanti di noi.

108 Fabio Trimboli

all’ora purificami

Nell’aura tuaPadre miolavami con l’aureae all’ora purificamilaureandomi in Cristocon proporzione divinae armonia universale

109Con Anelito Divino II

natale (vigila ’a vigilia)

Nel nome del Figlio, del Padre e dello Spirito Santo L’opera mia non è ancora iniziata Eppure quello che c’era da fare l’ha già fatto

110 Fabio Trimboli

natale, io mi chiamo natale, figliolo

Tra ventiquattro note sorride un bambino ed è un boato il mio cuore Ventisei dicembre Accorrono cieli nel mattino gioioso che porta in grembo l’amore E bambino tu che ancora sorridi ma qual’è il tuo bel nome? Natale Io mi chiamo Natale figliolo...

111Con Anelito Divino II

Sulla mensa dell’amore

Sulla Mensa dell’amore in un cibarsi di baci non resta che pace E nell’insaziabile istante a pelle a pelle sorrisi tra le mani

112 Fabio Trimboli

Salmo alla SS. Trinità

Calice di sangue paterno unigenito amore ed eterno mi baci l’aria mi baci e m’abbracci la terra mi baci l’acqua mi baci e m’abbracci il fuoco Esultino cieli e spazi espansi alle tue volontà magnificando la tua onnipotenza e le tue creature ringrazino alla luce nel buio e ad ogni ora liberate dalla tua sofferenza Canto l’Anima dell’anima che vince sulla morte demolendo la tempesta e sull’istante sterminato fa fruttare affanni e tempi come una colomba in festa Pane di vita perenne fonte d’immensa sapienza m’abbracci l’aria m’abbracci e mi baci la terra m’abbracci l’acqua m’abbracci e mi baci il fuoco

113Con Anelito Divino II

E nell’orchestra del tempo con aria fuoco e acqua canti tutta la terra inni di lode materna e santifichi tutto il creato la Trinità ed il suo eterno Regno

114 Fabio Trimboli

voce del Giordano

Su questo Pettomi par di morire

Braccio maestosoVoce del Giordanobaciami d’un baciosenza inizio e senza fine

115Con Anelito Divino II

Suonalo al mondo: Cristo è risorto!

Trascorsa la notteho scorso una sillabanel silenzio del giorno

Oh forse mi sbaglioma si che mi sbaglionon era una sillaba

E trascorso il meriggiocol mistero nel cielofiorisce la sera

E il silenzioil silenzio è nervosoNon era una sillaba

Silenziosommesso ai tuoi ventisaresti gentileda ripeterlo ancora?

Silenzio?

Eccomi o voceche penetri il fondo“Cristo è risortoCristo è risorto”ed io non so urlareMi faresti un piacere?

116 Fabio Trimboli

Comanda silenzio

Suonalo al mondoe felice di rompermisarò il canto dell’alba

117Con Anelito Divino II

Ho visto l’eternità che si sposa

Ho vistoCosa? Non c’eraÈ l’inguardabileocchio del soleche al settimo giornonel suo sguardo riposa

Ho vistoCosa? Non c’eraNell’inguardabileocchio del solesi dibatte la seteed il mare mai muore

Ho vistoCosa? Non c’eraEccola figliosi chiama eternitàe ad ogni tuo istantenon è mai da sola

Ho vistoCosa? Non c’eraVorrei essere nientesdraiarmi nel fioreabbracciarmi a quel nientee rinascere al niente

Ho visto

118 Fabio Trimboli

Cosa? Non c’eraÈ il suo fiore incintoche per noi partorisceIn lui si dibattela sete del Figlio

Ho vistoCosa? Non c’era?Esseree nientepiù niente di nientefinalmente essereCon mio Padre e per sempre

Ho vistoCosa? Quel fiore?L’eternitàper l’eterna eternitàDall’acqua è già vinoÈ l’eternità che si sposa

119Con Anelito Divino II

immortale

Tra i seni d’un fiore il fiore

120 Fabio Trimboli

Seduzione Divina

Cos’è gioia improvvisa?Un angelico influssoche felice dell’essereprofetizza il futuro?

E allora vivimi ovunqueperforandomi di casta lucecon la tua seduzione divinae porta la tua fonte alla miache più d’un bacio innamoratonell’anima tua meravigliosaverserò piena la mia

Gioia improvvisa di gioiaun banchetto di nozzetra purificati spiritiper magnificarsi all’amore

E lo stupore - verità -con la stola dei misteriè una bianca colombache in Lei ci benedice

Con anelito Divino III

123Con Anelito Divino III

Dedicata

inno a San michele arcangelo

Io,io sono io.

Io.

Io,io sono io sempre,e sempre io sono,

io.

E tu,tu che sei?Chi sei tu?

Tu non sei sempre,giacché non sei tu,che sei più non sei.

Io,e io sono,

sempre io sono,io sono io sempre.Sempre sono io,

sono e io,io.

124 Fabio Trimboli

lettera a San Paolo Vestendoti di fedematurasti nella frettae da spietoso contadinodivenisti seme e frutto

In quel tempo non patistila propulsione sostanzialed’un motore ben diversoe sin dal giorno della festatra le mura del realecostruivi le tue porteforestiero a nude maniper aprirle con il mondosui giardini dell’amoreche fiorivano in domani

La tua fede?La tua fede?

Ha deciso di sposarmie nonostante i suoi millenniè ancor più puraè ancor più madree beata regna sulla Terrada quello stesso e antico Altare

125Con Anelito Divino III

ricordandoti amore(a San Gennaro)

Gennaroreo d’assoluta fedeltàalla causa divinaed esemplare atletad’essenza e genuinità

A te santo fratellodal mio umile nullaelevo un cantoper inchinar la vocesul tuo beato sangue

Presente ai tuoi piediinvoco il tuo calorefonte di protezioneper la nostra terrae per le anime stanche

Ricordandoti amoresillabo un misero grazie

126 Fabio Trimboli

Tra le corde del sole suona ancora il mistero(A Santo Stefano)

Il cinguettio degli angeli sull’ala dei miei pensieri si riflette con la realtà ed il mattino si specchia nella buona novella Suona ancora il mistero tra le corde del sole e genuflessa è una torre sull’aperto sentiero mentre il mondo s’affaccia sopra il cielo che brilla con la fede di Stefano

127Con Anelito Divino III

e il tuo cuore, il cuore mio, s’àncora al nilo(a Mosè)

Come rido, e come ridi, bel bambino. Ma mia madre, tua madre lo sa? E mentre canti, io ti canto, mio bambino, ed il Nilo è in onde astemie. E il tuo cuore, il cuore mio, s’àncora al Nilo.

Ed ancora è ancora il Nilo.

128 Fabio Trimboli

lo stupore(a Giovanni Paolo II, Il Papa)

Posando le mie labbra sul calice del tuo infinito il mio piccolo spirito si disseta d’immensità e lo stupore abbraccio

129Con Anelito Divino III

Tra le mani del Signore(a Madre Teresa di Calcutta)

Sono una piccola matitatra le mani del Signore- Madre Teresa di Calcutta -

Ed io ti farò stella tra cielo terra e mare e per il mondo che avrà fame sarai del firmamento il sale

130 Fabio Trimboli

S’inchineranno pietre (in distese d’altopiani)(A Don Andrea Santoro)

Ricordare un uomosignifica guardarlo dentroAnche una sola volta

Tra nuvole rosseimbevute di martirioalto e a mezz’astasventola il cielocon la sua tela espansafino a coprire il mondonella bandiera della sera

Dallo stelo dell’amoreun angelo s’involae nella sua dimoras’inchineranno pietrein distese d’altopianiche non arginano il mare

Vinta ormai è la nottedai prati verdi della vitasoffieranno nuovi fiorisui fratelli d’ogni popoloper dar luce nella pacealla mai spenta primavera

Sboccia l’albae ricordare un uomo

131Con Anelito Divino III

significa guardarlo dentroanche una sola volta

E di questo ti son grato

132 Fabio Trimboli

Gerusalemme canta (rhagahmahsc alla Celeste Sposa)(A S. Elia il Profeta)

Hmahsh Rhagahmahsc Hmahshed un carro già udir puoi che avanzaHmahsh Rhagahmahsc Hmahshsette soli pieni vestiranno la terra

Come un fuoco che arde tra i ventida un respiro fumoso dei Collidal notturno senza luna compiantosplenderà la diurna eptastella

Hmahsh Rhagahmahsc Hmahshnon è l’ira nel silenzio del Celesteè il né uomo né bestia che avanzamentre sale scendendo la Festa

Come un fuoco che arde tra i ventida un respiro fumoso dei Collisolidificato il tramonto per l’albasplenderà la diurna eptastella

Hmahsh Rhagahmahsc Hmahshnon è un grido di vendettaè il canto della vita e della mortespalancato dalla tromba per il Risorto

Come l’acqua cercherà riparonon vi sarà più bandiera che tengaQuando l’aquila muoverà le fruste

133Con Anelito Divino III

si distenderanno a schiere le montagne

Hmahsh Rhagahmahsc Hmahshturbini nel fuoco di saettes’aprirà nuovo cielo come stanzae a fiato a fiato s’ergerà suprema la Città

Nessuno per nessuno nuova leggedurerà tre mesi ed un secondocalcolati nel tempo dell’Eternomentre il Nuovo bisserà la sostanza

Hmahsh non è un grido né voce di battagliaè il canto benedetto dalla Patria Potestàmentre un carro già udir puoi che avanzanel durante misurato dall’Eterna Eternità

Una tenda sul mondo

137Una Tenda sul Mondo

il sorriso dell’Universo

Ama la Vita e l’Amore, dipingiti anche di buio se è per far posto al Sole.

Aiuta chi è meno fortunato, chi non ha Voce come te, chi non ha lo sguardo dei tuoi Occhi, chi non può ascoltare il canto del Mare che a te viene offerto.

Impegnati perché la Fame non abbia modo di scalfire alcuno.

Non combattere ma Unisci e lotta solo per i più Deboli.

Sii tu l’Esempio Vivente per i Bimbi che vivranno e che verranno.

Non forgiarli mai del quotidiano e del presente; si sentireb-bero impreparati quando si troveranno ad affrontare l’altra Epoca: la loro.

Sacrificati per i Vecchi senza mai stancarti, a loro dobbiamo la nostra Vita e la Sapienza. Sono gli Eterni Bimbi, fragili più dei Fiori.

Perdona chi ti ferisce e, nella Sofferenza fisica e mentale, col-tiva sempre il Grano della Speranza.

Ricordati sempre che la Sofferenza è un dono assai prezioso; ritieniti fortunato, dunque, di inciampare.

138 Fabio Trimboli

Se lo farai, ti rialzerai per andare Oltre con maggiore Forza e più Luce nello Spirito.

Non fare mai del male ai tuoi Fratelli; ama più di te gli Animali e considera la Natura una Madre Santa. Sei un Suo Frutto prediletto.

Non spezzare mai la Vita altrui, ma donala, se è il caso, senza paura. Ricorda che ora “sei” per giocarti la vera Vita, ed Essa non è qui.

La Vita che oggi consumi è una possibilità alta che ti è data su un piatto d’oro. Considerati, quindi, un Eletto.

Aiuta il Mondo a respirare Amore.Esso ha bisogno sempre del tuo Soffio sincero e della tua Forza, affinché sia Pace in Terra.

E quando la Notte saprà del tuo dolore, essa ti abbraccerà nel suo Eterno Mantello blu come Figlio unico e speciale e ti guiderà, attraverso la Luce delle Stelle, nell’Immensità Celeste.E sarai Tu, al Mattino, il Sorriso dell’Universo.

139Una Tenda sul Mondo

ritroverai te stesso e raggiungerai l’origine

Quando i tuoi occhi incrociano lo sguardo d’un essere ani-male devi adoprarti ad accogliere in festa l’Universo inson-dabile travalicando la porta dei confini impercettibili.Se riuscirai oltre lo sguardo ritroverai te stesso ed oltre i con-fini raggiungerai l’Origine.

140 Fabio Trimboli

l’aspirazione più alta

L’aspirazione più alta che può nutrire un uomo dall’anima al cuore è senz’alcun dubbio il desiderio taciuto di donar la sua vita se necessario per la propria Patria e per l’essere altrui. Quell’uomo, in terra, è il più alto poeta. L’aspirazione più vile che può nutrir d’uno stato la piovra del potere verso un vero poeta è senz’alcun dubbio il desiderio taciuto d’ammazzarlo più volte per i propri interessi affinché possa finire d’una morte precoce.Quel poeta è un vero uomo.

141Una Tenda sul Mondo

l’arte delle arti

Sì, l’arte concepita primogenita dalla Scrittura può essere pericolosa.Per comprenderla bisogna recarsi in un luogo assai imper-vio: la radice.Generata da un’ispirazione suprema, si pone sin da subito sulla bilancia e lì posa con l’evasione. Il significato recondito di evasione concepisce, a sua volta, il peso o fardello e questo penetra la carne dell’incensurata civiltà che è livellata gerar-chicamente da un “monopolio globale”. In quest’ultimo v’è il frutto acerbo del pensiero patricida, l’evoluzione del peccato originale.Ed ecco l’asse in cui avviene l’unione simbolica di mente e carne, alleati per sradicare l’arte delle arti, essendo questa pe-ricolosa più d’un giudice terreno.Gli stolti non dovrebbero avvicinarsi all’arte, ma il reato più grave consiste nel permettere a loro di utilizzare qualsiasi si-stema per reprimerla. Si commette un errore incancellabile, inestinguibile, anche se a molti l’apparenza può negarlo.Giacché qualsiasi fiume, quando viene represso, può, nel mi-gliore dei casi, straripare.E se lo si prosciuga, l’intero Universo cospirerà per la sua prima creatura, la Natura, per realizzare un suo primario bisogno.Come una madre, è lei, la Natura, che parla ai sovrani, in nome dei suoi figli.E’ dunque la prima traduttrice dell’alto Poeta.Sì, l’arte è pericolosa, e quando viene concepita dall’ispira-zione suprema è sacra, è Arte delle Arti.Essa non potrà mai morire, giacché è l’eterna risorta.

142 Fabio Trimboli

analisi sull’involuzione socio-cultural-politica - (l’ora di cambiare)

L’involuzione sistematica dell’intelletto umano, sorto e pro-vocato tendenzialmente per soddisfare interessi personali di coloro che avevano probabilmente ideali di falsa borghesia, sta sfociando nel disfacimento globale della civiltà.Il progresso avanza con un prezzo inaccessibile solo perché mosso da un sistema mediocre, fallibile. Continuare in que-st’opera e anche solo appoggiarla significa falso moralismo, ignobile conformismo al male inteso come malato, dittatu-ra senza ideali (naturalmente ogni dittatura è detestabile e disumana)Non fascismo, né nazismo. La storia suo malgrado spesso non insegna e se questi erano da aborrire, ciò che viviamo oggi è ben peggio.Col crollo dei diritti civili del cittadino, al manipolato cir-cuito industriale, dal bellico e via discorrendo (per intender-ci i fautori dei profitti economici primi ai vari paesi) tutto è permesso. Si perseguita l’incolpevole e, quasi sempre senza processi (poiché il giusto non è processabile di fronte ad una giusta Corte), si passa dall’istigazione al suicidio alla repressione, dalla tortura fino a giungere all’omicidio.Il concetto di prigione nacque sul diritto di “sorvegliare e punire”1 coloro che avevano infranto la legge. Oggi quel concetto è stato esteso anche alla società cosiddetta libera, giacchè questa è gestita alla stregua di una prigione.Nel 1789, con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, il concetto di libertà si stabilì grazie alla classe po-

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litica di allora.Sono passati poco più di due secoli e coll’avanzare del pro-gresso, nel falso nome della salvaguardia della collettivi-tà, l’uso esteso di telecamere, l’inappropriato e illeggittimo utilizzo dei satelliti, etc., hanno ristretto drammaticamente il primo diritto di ogni essere umano, talvolta cancellan-dolo addirittura, impossessandosi di un potere improprio e addirittura concedendolo ad alcune realtà, come quelle mass-mediatiche. L’uomo ha dimostrato così i suoi limiti, e il progresso lo segue.Il controllo esteso dell’umanità, gestito da un organizzazione simile ad una piovra, ci sta lentamente portando alla putre-fazione morale, sentimentale, fin’anche all’esteso inutilizzo della parola.Il nuovo mondo, che tanto si prospettava, è prolificato. Le persone sono felici della loro ignoranza, della loro dipen-denza, e sempre più sottomessi ai mass media, (primi schiavi e destabilizzatori di masse, simbolo della regressione d’ogni civiltà fin qui evoluta) più che ai sovrani. Ovvio pensare che un sistema globale, dato il suo raggio d’azione, sia prepotentemente instabile.Non possiedo gli strumenti adatti per esaminare il processo d’involuzione che attanaglia cultura-politica-società, dalla rivoluzione industriale al dopoguerra. Certamente oggi viviamo una dittatura diversa da quelle vis-sute fino al 1968.Essa genera lager ed a sua volta è schiava del suo metodo.Chi la sostiene dev’essere consapevole di appoggiare la fine dei suoi figli e di partecipare alla distruzione del mondo in prima persona.

144 Fabio Trimboli

Se l’uomo non è padrone del suo intelletto e non ha diritti civili, nonostante le varie costituzioni, le allenze transatlan-tiche che invitano a cooperare per la libertà (vedi logo Onu), se tutto ciò continuerà, ritengo che il terzo millennio, molto probabilmente, non giungerà alla fine.Essendo il globo per l’uomo, sta velocemente venendo meno il pilastro madre che lo può tenere in vita. Infatti esso è un moribondo e i suoi assassini guardano solo a questa vita, la loro.Chi è da processare?È giunta l’ora di pensare.L’ora di riflettere.L’ ora di cambiare.È ora di vivere per salvarlo, o di morire per esso.

Note:1. Michel Foucault, Surveiller et punir. Naissance de la prison, Gullimard, Parìs 1975

145Una Tenda sul Mondo

noi siamo tutti per egli ed egli dev’essere tutto per noi

Nessuno è nessuno. Solo è nessuno. Dio è l’Assoluto.

Egli è l’Immutabile.

Apriamo il nostro cuore al suo amore senza confini ed Egli, l’Immisurabile, saprà farsi contenere.Noi siamo e soprattutto non sappiamo: siamo ciò che non sanno. Però pensiamo, abbiamo volontà e dipendiamo. Esseri che non Essere, umanità vacillante (eredità del pensiero) che sempre tende.

Cristo nacque per altri e dunque non bastò a sé: anche noi siamo perché per altri.

Con l’occhio dell’anima, scrutando l’Incolorito, tendiamo al cielo e leviamoci dal sé.

Con la mente prigionierà della volontà, desideriamo essere la Vergine, partorire Dio e aspirare con preghiera e devozione alla beatificazione attraverso Lui del Padre: il Verbo non è un sogno, e chiude il centro; il punto per l’esattezza, nel ventre. Chiunque si leverà anche per un attimo al cielo avrà la sua ri-compensa e suonerà il cedro coi Serafini, sarà nel non tempo nostro nel Coro. Non è splendido non bastare a sé?

Se avvertiamo nostalgia di Dio, o se semplicemente ne con-statiamo la mancanza è perché non lo possediamo tutto. Null’altro che ciò.

146 Fabio Trimboli

Noi siamo tutti per Egli ed Egli dev’essere tutto per noi: pos-sederLo e lasciarsi possedere.

Lo spirito ci guiderà mondando l’umanità.

L’anima dipendente, sarà lavorata e purificata dallo Spirito. L’umanità, il lavoro più delicato, sarà mondata e sarà possedu-ta come da un respiro lieve, come brezza, gioia della gioia vivrà l’anima per sopperire al corpo che, sofferente giacché svuota-to, spaesato, giacché da principio destinato al terreno non avrà equilibrio. Ma lo spirito lascerà che si rientri, come una catena d’orologio, perché la vita non cessi. L’opera non si fermerà e al momento opportuno lo spirito solleverà, meno dolori e nel processo di purificazione possediamo lasciandoci possedere. Dobbiamo arrivare a controllare debolezze, virtù, e tutto in noi.Esercitarci al silenzio per ascoltare cosa può Amore puro e tendere al cuore; pensare una fiamma, tenerla accesa e col tempo lasciarsi irradiare da lei.

Oggi era sole, non era per lui. Ora piove, non è per lei. E noi? Noi siamo tutti per Egli ed Egli dev’essere tutto per noi. E con la Potenza Divina del suo Amore, Egli darà l’ini-zio: dell’eterna gloria nell’immensità dell’infinita gioia.

147Una Tenda sul Mondo

Con l’eterno in eterno per l’eterno

In principio era il Suono ed ancor prima il Suono era sempre Dio.La Sinfonia Cosmica di maggior rilevanza porta in sé diverse melodie le cui note si possono definire sublimi.Esse appartengono, senza stabilire un ordine preciso, alla Fraternità, all’Amore, alla Pace, all’Uguaglianza, alla Libertà, alla Carità, alla Fede, alla Solidarietà, alla Giustizia e infine alla Non Violenza.Da queste note, che compongono le varie melodie della Sinfonia Cosmica principale e che possono essere suonate con lo strumento di ogni cuore, dipende il destino dell’inte-rà Umanità.Il diritto primogenio dell’Umanità è l’ascolto permanente di questa Sinfonia.Essa è Sacra ed è Luce inestinguibile.Ogni essere vivente ha il dovere, verso i propri simili e prim’ancora nei confronti dell’intero Cosmo, di renderLa ascoltabile in ogni luogo, in ogni condizione e in ogni tem-po. E soprattutto ha il diritto di suonarLa, e di ricevere il Suo salvifico influsso.Chiunque impedisca la corretta diffusione di detta Sinfonia, appartiene alle tenebre.E le tenebre, da prima che fosse definito “il Principio”, ap-partengono in ogni caso al Suono e quindi a Dio, che ci ha destinati a questa vita dimodoché come eletti potessimo guadagnarci la vera Vita.Chiunque attenti l’Equilibrio Cosmico è chiamato ad un severo giudizio dal Suo stesso principio già in questa vita, e questo chiunque, quando vestirà il suo volto l’ultimo sorriso,

148 Fabio Trimboli

sarà infine giudicato come merita dal suo Creatore, il Solo che può scrivere nel Libro della Vita.Egli ci ha resi liberi sin dalle Origini.Siami stati invitati dalla Luce dell’Amore a guadagnarci fino all’ultimo sorriso terreno l’Eterna Felicità ed il Suono aspetta le nostre Note, prima d’ogni istante e sempre in ogni sempre, per unirci ad Esso nella più grande Sinfonia dei Tempi.E Ovunque e nel Nessun Luogo saremo Luce più Luce più ancora Luce con l’Eterno in Eterno per l’Eterno.

_____________1. Michel Foucault, Surveiller et punir. Naissance de la prison, Gullimard, Parìs 1975

149Una Tenda sul Mondo

oggi ho abbracciato il mondo ed il mondo ha abbraccia-to me

Oggi ho abbracciato il Mondo ed il Mondo ha abbracciato me.Mi sono svegliato ed ho subito pensato a Dio.Poi ho acceso uno stereo, costruito probabilmente dagli Asiatici, ed ho ascoltato uomini Americani cantare.Poi nella toilette ho utilizzato un sapone probabilmente creato da mani Orientali e che oltre me lo utilizza una buona fetta di Europei.Sceso da casa, ho preferito utilizzare l’ascensore, con proba-bile meccanica Giapponese.E per strada entrando in Chiesa per un saluto, mi sono in-crociato con un Uomo di Colore.Ho fatto colazione e oltre ai miei concittadini ero in contat-to con altri italiani attraverso i Mass Media, che trasmetteva-no musiche Anglosassoni.Finito il momento della prima colazione, mi sono avvia-to a piedi verso la più vicina fermata del bus, e nei negozi v’erano vestiti manufatti nella stragrande maggioranza da BAMBINI.Salito nel bus, avendo avuto la possibilità di sedermi, ho de-dicato qualche minuto alla lettura.Ed ho aperto un libro con carta Italiana, scritto da un Afro-Americano che parlava, tra i tanti suoi splendidi pensieri, d’un sogno: quello della non violenza.E grazie a Lui ho viaggiato dal Mississippi all’Oregon, fino a leggere la dedica per quest’Uomo da un Presidente degli Stati Uniti d’America.

150 Fabio Trimboli

E così sono sceso dal bus e sono giunto nel mio ufficio, sito in Napoli.E da qui, ora, sto scrivendo attraverso il world wide web, e la probabilità che mi legga un Uomo o una Donna di una qualsiasi Etnìa non è poi cosi bassa.Ed io continuo ad abbracciarli.Ecco, oggi io ho capito che Noi siamo per il Mondo e che il Mondo è per noi.Abbracciamoci nel Mondo abbracciando il Mondo, e quan-do apriamo gli occhi al mattino desideriamo, con tutto il cuore, dire, dopo aver ringraziato il Signore per questo me-raviglioso dono dell’esserci, d’Essere più Luce, ancora più Luce!

151Una Tenda sul Mondo

l’eternità, nell’eterna eternità, dell’eterno

In principio era l’Eternità e l’Eternità non era il principio.Coll’andare dei tempi si giunse dall’ieri all’oggi. Questo tempo è l’attuale conforme e nel suo tempo si ciba.L’eternità non aspetta domani.Chi perviene alla stessa fame del tempo riconosce l’inade-guatezza del presente.Il concetto del tempo fu stabilito prima del principio.Ed in principio era l’eternità e l’eternità non era il principio.Era quello che fu e ciò che sempre sarà: l’Eternità - nell’eter-na Eternità - dell’Eterno.

152 Fabio Trimboli

in armonia, con armonia frequente

Prologo:

Io sono da prima che fossi. Increato ho dato vita a tutte le cose, a tutte le terre e a tutti i cieli. Ed infine, per salvarvi, sono venuto tra voi. Con voi. In voi. Per lasciarmi ammazzare. Da voi. Figli/e mie/i, siete divenuti fratelli e sorelle per me. E vi amo come prima. Più di prima che v’ho creato. Io sono stato, sono e sarò sempre. E non sapete, non potete immaginare quanto amore mi lega alle vostre vite. Quando ridete sono in voi, quando soffrite soffro con voi. Quando morite muoio con voi. Il mio amore mi fa desiderare la salvezza di tutte le mie crea-ture e da millenni cerco di riportare a me quante più anime possibili a gioire in eterno, come in principio. Io vi amo, vi amo d’un amore senza inizio e senza fine.

Dialogo nel tempo in tempo al tempo

Io non sono in terra.Con tutta umiltà, per poter dialogare con gli esseri uma-ni, miei amati fratelli, mi considero seriamente putrefat-to da due giorni e mezzo, senza una bara e sotto terra. Diversamente non riuscirei. O meglio, non potrei. Con tutta umiltà e con l’amore che nutro, quando vi parlo o

153Una Tenda sul Mondo

vi scrivo, consideratemi dal sotto-terra.È quanto io penso. Pensateci. E sulla terra, finché avrete tempo.In armonia, con armonia frequente.Sintonizziamoci, prima che io mi consideri putrefatto da tre giorni.Diverrebbe, nell’ovvietà di un’isopportazione, umanamente impossibile.Anche perché sarebbe la perfezione. Dell’armonia permanente!

155Cantico del Cantico

Cantico del Cantico

Prologo:

Spumeggino cantilasciandoci essere

nel sorriso della vita

i Canto

Sposo e Sposa:

Io sono lo sposoe vivo per la mia sposa

Io sono la sposae vivo per il mio sposo

Appartengo all’estatee appartengo all’amore

Anima e animaSpirito e cuore

La lingua dell’animabeve rugiada d’amoreed il cuore intonato

come un organo in fiamme

156 Fabio Trimboli

si disseta e poi suona

Congiunto alla gloriacol canto impensatonel niente di niente

ai controcanti mi liquefoe siamo un’unica gioia

Io sono lo sposo e la sposa

M’appartiene l’estatee m’appartiene l’amore

Come l’amore d’estateCome l’estate d’amore

Anima e animaSpirito e cuore

ii Canto

Sposo e Sposa:

Sei giunto a mesei giunta a me con sempre

ed io sono teed io sono te

Per un’intera vitaè la vita degli amanti

157Cantico del Cantico

È la vitaÈ gli amanti

Fino all’ultimo istantericominciare l’istante

Stringiamoli a noiche siam loro e l’istante

iii Canto

Sposo:

Fermati quiChe io sia per ammirarti

più del sole - più del cielo - più del mare

Sposa:

Fermami quiNel mio silenzio più impensato

sicché tu possa continuare

iv Canto

Sposo:

Lascerò dormire mondis’un frastuono di lunaper vestirti di segreti

158 Fabio Trimboli

Sposa:

Sarò per te un vorrai

Sposo:

Vorrò per te concerti

Ed abbracciar la notteprima che il gallo cantisul tuo eterno sorriso

v Canto

Sposa:

Allora lasciamisi lasciami di notte nei tuoi occhi e lascia che io ami nei tuoi occhi

così d’amarti sempre coi tuoi occhi

E domani sarò sveglia nel tuo cuore mentre il sole canterà la nostra estate e mai più urlerà mai più la vinta notte

Sposo:

E mai più sarà la notte nei tuoi occhi

159Cantico del Cantico

vi Canto

Sposa:

M’hai amata tutta la notte ed anche la notte si è sentita amata

Con le prime luci del giorno sei dovuto andare mentre in te dormivo

Sposo:

M’hai amato tutta la notte ed anche la notte si è sentita amata

Quando l’alba ha scoperto i miei occhi di rugiada di stelle il mio cuore

e un’alba d’amore sul mio sorriso

Sposa:

Deliziosamente ho dormito Al risveglio ero un sogno sul tuo sorriso

vii. Canto

Sposo:

Sulle tue labbra - nudo fiore - il mattino

160 Fabio Trimboli

Sposa:

Nei tuoi occhi tra i miei l’oceano dell’amore

Sposo e Sposa:

D’un amore che brucia d’amorenell’essere senza essere

viii Canto

Sposo:

A me ti sei datacome d’aprile l’animagaudiosa fa il bagnonei sorrisi del sole

(mostrandomi orizzontid’inescrivibili orizzonti

tra i tuoi sorrisi)

Sposa:

Ai tuoi piedicoperte di cieli e il sole

Sposo:

Bacerò la tua melodiacon le labbra del tempo

e fino all’ultimo accordo

161Cantico del Cantico

ricominciare arpeggiandocome una scala nel vento

iX Canto

Sposa:

Serve chiamarci amorese in quest’oceanoamore ci unisce?

Sposo:

Luminosa è l’ondamentre gloriosa cavalca

del tempo lo spaziocon una voce sola

È la nostra

Sposa e Sposo:

Amore

X Canto

Sposa:

La tua luce riflette sul mio corpo

162 Fabio Trimboli

e in questo mare mi stai amando

Sei fonte d’un mio brivido

Sposo:

In quel brivido bagnato ascolto l’eco dei tuoi umori

tra flussi vivi d’azalee e l’intero mare applaude

al tuo sublime arcobaleno

E appena giunto a quel fondale v’è prima e dopo ancora il cielo

che in un abbraccio colorato tra fiumi e nuvole in colline

sarà trono e primavera fiamma intrisa di sostanza

di cuori uniti a un solo seno

Xi Canto

Sposa:

Il mio corpo è il tuoil tuo corpo è il mio

Da questa quercia d’alabastroil nostro abbraccio è un ruscello

163Cantico del Cantico

che s’eleva nel cielo maturo

Sposo:

Il mio corpo è il tuoil tuo corpo è il mio

Ed è un glorificarsi all’amorescoprendoci sua fortezza

nell’intrecciarsi della natura

Sposa:

Fino all’ultimo istante e prima dell’eternità

Xii Canto

Sposo:

Ferma che non esiste verso

per immortalare la tua suprema bellezza

Ed io farò giustizia adorata mia diletta

164 Fabio Trimboli

Sposa:

Fino all’ultimo istante e prima dell’eternità

Sposo:

Sì - per te lo canteròcome un celeste respiro

in doppia sillaba tra i seni d’un fiore

Xiii Canto

Sposa:

Mi poserò con l’alba

Sposo:

Ed io m’aprirò d’aurora

Sposa:

Stringiamoli a noiche siam loro e l’istante

Vorrai?

165Cantico del Cantico

Sposo:

Fino all’ultimo istantee prima dell’Eternità

Sposa:

Stringiamoci a noiche siam loro e l’istante

Xiv Canto

Sposo:

Tra i seni del Fiore il Fiore

Sposa:

Luce d’incontenibile luceL’inaudito mi sazia

Xv Canto

Sposo:

È l’Albae si è sposata in noi l’Eternità

166 Fabio Trimboli

Sposa:

Osannabaciami amore mioe baciami con Essa

Sposo:

Ti bacerò mio bacionel bacio del mio baciosenza inizio e senza fine

167Inno alla Vita

Inno alla Vita

La vita è il dono meraviglioso che si da al meraviglioso dono.Se necessario donala, con o senza paura.

La vita è una sposa che si dona con tutta la sua purezza.Amala e soprattutto rispettala.

La vita è un sogno realizzato che desta il più reale dei sogni.Nella realtà realizzate il più sublime dei sogni.

La Vita è il mistero che si svela con delicatezza.Sappi attendere e carezza l’attimo.

La vita è la via, verità, che si dona agli eletti.Ritieniti dunque il più fortunato, comunque e sempre.

La vita è un atto d’amore senza inizio e senza fine.Accetta il tempo.

La vita è amore che per te gioisce e s’addolora.Amala con tutto/a te stesso/a e sii forte per lei.

La vita è il sorriso.Sii tu il sorriso della vita e avrai trovato il senso.

168 Fabio Trimboli

La vita è ovunque sempre quando sei.E ovunque sei sii sempre vita.

La vita è il fiore del fiore.Non calpestarlo e non permetterlo mai a nessuno.

La vita è mattino, mezzogiorno e sera.Fa che siano sempre luce.

La vita è una sorgente d’acqua viva.Proteggila con tutte le tue forze e fa che rimanga sempre pura.

La vita a volte diviene sopravvivenza.Impegnati dunque affinché la sopravvivenza ridivenga vita.

La vita è un affacciarsi alla finestra della terra e del cielo.Sappi scegliere il tuo panorama presente per meritarti quello futuro.

La vita è una creatura che ti chiede una carezza.Sei tu quella carezza.

La vita è la più grande opera d’arte.Sii fiero del tuo monumento non più di quello altrui.

La vita è un’altalena d’emozioni.Sappi scegliere il tuo angelo.

La vita può servire a Qualcuno/a che ti odia.Amalo/a/i come te stesso/a e quanto la tua vita.

169Inno alla Vita

La vita è la natività dell’alba.E tu sei il bocciolo dell’aurora.

La vita è bella.Se tu ti sforzi d’esser vita.

La vita è una pregiata fibra della natura che porta la tua firma.Donati in ciò che sei: la sua poesia.

Alleluia!