Octave Mirbeau, "Gli amanti"

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  • 8/14/2019 Octave Mirbeau, "Gli amanti"

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    Octave MIRBEAU, Gli amanti(1901)

    (traduzione di Fausto Valsecchi, 1914)

    La scena rappresenta un parco qualunque, al chiaro di luna. A destra, unsedile di pietra, ai piedi di un albero, i rami del quale ricadono. Allalzarsi

    del sipario la scena vuota. Il Protogo, che pu essere il Direttore, apparea sinistra. in abito nero, guantato di bianco, molto solenne. Si avanzaelegantemente, a piccoti passi, fino al proscenio e saluta il pubblico.

    SCENA PRIMA

    IL PROLOGO (mostrando la scena). Signore, signori... quella rappresenta uncantuccio, in un parco, la sera... La sera dolce, silenziosa, imbalsamatadai profumi erranti... Sul cielo, marezzato di luna, i fogliami si staglianocome un pizzo nero sopra una seta violacea... Fra masse dombra, fra mollie strani profili velati di brume argentee, in lontananza brilla una tovaglia diluce... bacino, lago... non si sa... come vi piacer... Ora vaporosa e divina...Lamore ovunque... il suo mistero circola lungo i viali invisibili, sotto inascondigli, nelle radure... e il suo soffio agita i rami, appena... delizioso!... (Mostrando il sedile, con tenerezza.) Ed ecco un sedile, un

    vecchio sedile, non troppo muscoso, non troppo verde... un vecehissimosedile di pietra, largo, liscio come un tavolo d'altare... un altare ove sicelebrano le messe dellamore... (Declama.)

    Amo i sedili di pietra, la sera, in fondo ai boschi. (Pausa.)

    Signore, signori, quando il sipario si leva sopra una scena di teatro ove sierge un sedile, a destra, presso a un albero, a una fontana o a non importache cosa, che una scena damore deve inevitabilmente avvenire.

    necessario che vi riveli come fra poco, in questa notte fremente omelanconia dei cuori innamorati ! lamante, secondo luso, verr a

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    sedersi su quel sedile, presso allamante, e che ivi entrambimormoreranno, gemeranno, piangeranno, singhiozzeranno, canteranno,esulteranno di cose eterne... (Guardando attraverso il parco.) Che cosadicevo ? Sento un rumore di foglie sfiorate, vedo due ombre avanzarsilentamente attraverso i rami... Eccole... Come sono tristi !...

    (LUI e LEI entrano lentamente. Sono tristi entrambi. LEI avvolta dimerletti, LUI in smoking Appena sono apparsi, il Prologo saluta ilpubblico ed esce rinculando discretamente.) -

    SCENA II

    LUI e LEI.

    LUI. Ah ! ecco il sedile... il caro sedile... (Si avanza verso il sedile, tenendolamante per la vita, teneramente.)... il vecchio e caro sedile di pietra...cos spesso testimonio delle nostre ebbrezze... delle estasi nostre...

    LEI (a parte). Ancora questo sedile.

    LUI. Sembrate stanca... Volete che ci riposiamo un poco ?...

    LEI (distratta). Come vorrete...

    LUI. Venite, allora... Datemi la vostra mano...

    LEI (a parte). Sempre questo sedile...

    LUI. Come siete bella !... Siete ancora pi bella questa sera... E anche lasera com' bella... (Si seggono sul sedile, LEI rigida senzabbandono e LUIchinato verso di LEI, tenendole le mani e guardandola negli occhi. Silenzioabbastanza lungo.) Deliziosa serata !...

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    LEI (sempre distratta e vaga.) Deliziosa...

    LUI. Non vero ?

    LEI (come sopra). S...

    LUI (lirico). Ah ! che potente mistero dunque lamore? ... Ogni seraveniamo qui... Le stesse cose sono intorno a noi... le stesse luci... lo stessosogno notturno... e tuttavia ogni sera mi sembra di provare gioie nuove... epi forti... e... pi misteriose... sempre pi sconosciute... e cos dolci... cosidolci !... (Un uccello risvegliato nellalbero, sopra di loro, getta piccolestrida di spavento e se ne va... LUI tace... Abbandona la mano di LEI,guarda in direzione delluccello ch volato via... Poi, riafferrandole le manicon forza maggiore.) ... E cos dolci... (Silenzio.) Talmente dolci !... (Nuovosilenzio.) Non vero ?...

    LEI. Che cosa ?

    LUI. Che sono cosi dolci ?...

    LEI. Chi ?

    LUI (un po sconcertato). Ma... non so... queste luci... questo sognonotturno... quel piccolo uccello che volato via... (Improvvisamenteentusiasta.) E le nostre gioie... le nostre gioie folli !...

    LEI. Ah ! si... scusate... cos dolci !... (Sospira.)

    LUI (dopo un piccolo silenzio, accoratissirno). Come dite questo !...

    LEI. Come volete dunque che lo dica ?

    LUI. Non riconosco pi la vostra voce... non vi riconosco pi... Siete tuttamutata... (Pausa.) Mia cara. (Silenzio.) Cara anima. (Nuovo silenzio.Insistente.) Caro tesoro dellanima mia... (Silenzio. Si riavvicina ancora,cerca di stringerla pi strettamente. Ella indietreggia un poco.) Perch non

    dite nulla ?... A che pensate ?

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    LEI. A nulla...

    LUI. Non pensate a nulla ?... Siete dunque irritata ?

    LEI. Irritata ?

    LUI. S...

    LEI. Perch volete dunque che sia irritata ?

    LUI (intenerito). Non voglio... Vi chiedo... vi supplico... Siete irritata ?...

    LEI. Ho dunque qualche ragione dessere irritata ?

    LUI (molto triste). Ma non dite nulla... Vi parlo... Vi parlo di cose...

    LEI. Cos dolci.

    LUI. S... infine... vi parlo... E voi non dite nulla !...

    LEI. Non sono irritata...

    LUI. Siete triste ?...

    LEI. Ma no... Che idea !... Perch sarei triste ?... (Sospira.)

    LUI (pi vivacemente). Voi avete qualche cosa... mi nasconde qualchecosa...

    LEI. No... veramente... non ho nulla...

    LUI. Non mi si inganna... non s'inganna il mio cuore... il mio cuore mi dice

    che voi avete qualche cosa... Che cosa avete ?...

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    LEI. Non ho nulla...

    LUI (insistente con passione). Confidatemi... confidatevi... Che cosa avete ?

    LEI (irritata, si alza e passa a sinistra). Ma niente... niente. (Piange)... Nonho nulla...

    LUI (precipitandosi e cercandola di riprenderla). Piangete ! Ah !...Piangete !...

    LEI. No... non piango... non piango...

    LUI. S... s.. piangete...

    LEI. Lasciatemi...

    LUI. Vi sento piangere... Perch piangete ?

    LEI. I nervi indubbiamente... la notte, forse... (Un po' amara.) Forse questeluci... questo sogno notturno... e le nostre gioie !... Non nulla, vedete...non piango... (Singhiozza.) Ma assurdo... non voglio... non vogliopiangere...

    LUI (turbato, cercando le parole). Cara amata... adorata cara... mia cara...perch siete mia, non vero ?... I... io... io... sono vostro... (Gesto didiniego triste di LEI.) Si, insomma... siamo nostri... entrambi...

    LEI (scuotendo la, testa con un gemito). Oh ! cos poco. Cos poco !...

    LUI. Ascoltatemi... Non voglio che piangiate... Non dovete... non potetepiangere... non avete il diritto di piangere... Quando piangete...impazzisco... non vivo pi... io... io... proprio cos... Via... rispondetemi...Per favore... per piet. .,. rispondetemi... (Guardandosi la mano.) Oh ! Mcaduta una lacrima sulla mano... una cara lacrima dei vostri cari occhisulla mano !...

    LEI. Ma no... vi assicuro... ma no...

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    LUI. Ma s.... ma s...

    LEI. Una goccia di rugiada, ecco tutto.

    LUI. La rugiada dei vostri occhi... dei tuoi occhi... sulla mano... (Bacia lapropria mano)... cara... piccola, cara lacrima... sulla mano... (Pausa.) Vi hodunque addolorata ?

    LEI. Perch mi avreste addolorata ?

    LUI. Evidentemente... Non so, io... senza volerlo... ve lo giuro...

    LEI. No... No...

    LUI. Allora... qualcuno vi ha fatto del male ?... (Eroico.) Ah ! Se sapessi chequalcuno vi avesse dato qualche dolore ?... (Agitatissimo.) Ah ! Se cifosse !... (Minaccia i fantasmi in lontananza.)

    LEI. Calmatevi... lasciatemi... Per che cosa ?... Non comprendereste... non

    colpa vostra... siete uomo... ed io sono donna...

    LUI (teneramente cinico, allimprovviso). Toh !... Perbacco !... senza dici !...

    LEI (respingendolo). Come siete grossolano !

    LUI (congiungendo le mani). Oh !...

    LEI. Vedete pure che non mi potete comprendere... Bisogna essere donnaper comprendere... per sentire quello che io soffro... (Fa qualche passo,lacrimosa.)

    LUI. Ah ! Soffrite !...

    LEI. Ma no...

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    LUI. Lo sapevo benissimo... Io... che voi soffrivate...

    LEI. Tralasciamo... mi stancate... Riconducetemi al castello...

    LUI. Ve ne prego... ve ne supplico !... Ditemi le vostre sofferenze... levostre care sofferenze... Non sono dunque pi il vostro... il vostro... s, non vero ?... (Pi basso)... il vostro pi caro amico ? E poi non solamentelamico delle vostre labbra... dei vostri occhi... dei vostri capelli... di tuttala vostra carne ardente... e... secreta...

    LEI. Oh !... Questo... naturalmente...

    LUI. Non sono anche lamico dcl vostro pensiero... del vostro cuore...dellanima vostra ?... (Ardente.) Non sono pi lanima dellanima vostra ?...Ah ! sarebbe orribile !... Ve ne prego !... LEI. No... lasciatemi...Riconducetemi... Qualunque cosa vi dicessi, sarebbe inutile... Ho avutotorto di mostrarvi la mia pena... meglio che sia sola a soffrire...

    LUI. Sola a soffrire ?... Ah ! no, per Dio !... Non lo permetterei... Questomai... dei vostri dolori, voglio la mia parte... tutta la mia parte...

    LEI. Non insistete... Mi irritate... Vassicuro che meglio cos...

    LUI (esaltato). Ne voglio la mia parte... tutta la mia parte... che dico ?..tutta la mis parte ?... Li voglio tutti per me... i vostri dolori... Tutti,capite ?... Sola a soffnire ? Ma mostruoso quello che dite... Ah !... no...mille volte no. (Carezzevole.) Voglio che siate felice.

    LEI. Ah ! Come posso esser felice, ora... che...

    LUI. Che ?...

    LEI. Che non mi amate pi ?...

    LUI. Dio del cielo ! Non vi amo pi, io !

    LEI. Indubbiamente...

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    LUI. Io ?... Perch mi dite questo ?

    LEI. Vi dico questo perch non mi arnate pi.

    LUI. Ma... pazzo... profondaniente pazzo... ... una... folla... una vera...una pura... folla... Non vi arno pi ?... Non capite ch una bestemmia...che ... una folla... (A un movimento di LEI)... Certamente... mantengo laparola... una folla... insensato... Ma donde pu venire questa folle... ideache... io... io... non vi ami pi ?...

    LEI. Da tutto.

    LUI. Da tutto... da tutto... non basta... troppo vago... Precisate... Vidomando di precisare...

    LEI. Non siete pi lo stesso con me...

    LUI. Protesto...

    LEI. Sento che vi annoio...

    LUI. Protesto... Protesto...

    LEI. Avete ricominciato a fumare...

    LUI. Ma... ho sempre fumato, cuoricino mio caro... Ricordatevi... Non hosempre fumato ?

    LEI. Non come ora... Un tempo... non avreste mai osato fumare... dopo...

    LUI. Permettete... ah !... permettete...

    LEI. E poi.. siete meno accurato...

    LUI (stupefatto). Questo... poi...

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    LEI. Vi lasciate andare... Vi trascurate...

    LUI. Scusate... scusate...

    LEI. Vi sono dettagli che non isfuggono a una donna delicata... e che ama...

    LUI. Oh ! Non mi aspettavo questo rimprovero,.. Ecco un rimproveroverarnente... inatteso... Mena accurato ?... Tutte le vostre recriminazioni...li avrei potuto accettarle... forse... Ma quella ?... (Amaro e irritato) Allora mitrovate sporco ?

    LEI. Chi vi parla di questo ?

    LUI. No... ma mi trovate disgustoso ?...

    LEI. Ecco proprio... le vostre esagerazioni !...

    LUI. Infine che c' in me di mutato ?... Vi confesso che umiliante... Sonoumiliato... umiliato al di l dogni cosa... molto... molto umiliato...

    (Dignitoso.) Per il mio onore... per il nostro amore... esigo che precisiate...lo esigo... Poich, infine, sono umiliatissimo...

    LEI. Non ho nulla da precisare...

    LUI. E pi facile... per Dio !

    LEI. Sono cose... sfumature... nonnulla... che si indovinano pi che non si

    spieghino...

    LUI. Sfumature ?... Io che ho la pretesa... la riputazione giustamenteconsolidata dessere luomo delle sfumature... inconcepibile... estremamente umiliante... (Un silenzio.)

    LEI. Infine... voi non protestate...

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    LUI. Come... non protesto ?... Siete proprio straordinaria questa sera... Mase... protesto... protesto con tutte le mie forze...

    LEI. No... Ed ecco dove sento che non mi amate pi... Un tempo... sareste

    balzato...

    LUI. Ma sono balzato... balzo ancora.

    LEI. Non Come una volta.

    LUI. troppo forte...

    LEI. Ora tutto v indifferente... Ecco... quest'oggi... ho creduto di morire...

    LUI (con profondo stupore). Morire ?

    LEI. E non avete compreso nulla...

    LUI. Morire... quest'oggi ?... Non vi ho mai vista cos gaia, cosincantevole... cos felice... cos innamorata... Ricordatevi... nel salottino...le cortine abbassate... il divano... le mie carezze... ingrata... i tuoi baci...smemorata...

    LEI. Che casa dite ?...

    LUI. Dico che vi tenevo nelle braccia... E quando la mia mano si perdettenei pizzi... Ah ! Come eravate bella... Consenziente e spasimante !... Dico...

    LEI (pudica). Tacete... Siete ignobile !...

    LUI. E pensavate di morire ?... di felicit, forse ?

    LEI. Oh ! 1o sciocco !...

    LUI. Allora, per che cosa pensavate di morire quest'oggi ?

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    LEI. E me lo chiedete ?

    LUI. Ma si... lo chiedo... (Con energia.) Lo domando...

    LEI. Lo sapete benissimo...

    LUI. Vi giuro !...

    LEI. Non giurate, non bene giurare.

    LUI. Vi giuro... ho un bel cercare... ho un bel ricordarmi... Che cosa avvenuto quest'oggi ?

    LEI. Ammettiarno che non sia avvenuto nulla... Perch parlarvi diquesto ?... Non vedete nulla... Non sentite nulla... Avrei dovutonascondervi le ferite dell'anima mia... che v'importa dellanima mia ?...

    LUI. Via... via... via... non litighiamo... Non si trattava dellanirna vostra...questoggi... si trattava di...

    LEI. Ma volete tacere ?...

    LUI. Veramente, mia cara amica, non comprendo nulla di tutto quello chedite... siete strana, questa sera...

    LEI. Strana... proprio cos... sono strana... Ah ! Non vi manca ora che diinsultarmi...

    LUI. Ma... non vi insulto... dico che siete strana... questa sera...

    LEI. E voi... che cosa siete dunque ?... Che vimporta di urtare, tutti iminuti... i miel pi intimi sentimenti... le mie delicatezze ?...

    LUI. Ho urtato le vostre ?...

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    LEI. Mi amate ?... Che bellatto di coraggio !.. Si direbbe veramente che civoglia delleroismo per amare una donna giovane, ricca, bella, ricercata...

    LUI. Non si tratta di questo...

    LEI. E vi credete in regola con lei che vi ha tutto sacrificato... quando leavete detto... fra due boccate di fumo... che lamate !...

    LUI. Permettete !... Non c nessun rapporto.

    LEI. Mi amate ?... Ma forse che vi siete mai preoccupato della mia felicit ?

    LUI. Certamente...

    LEI. Mi avete... non fosse che per un seconda... data tutta la vostra vita... ame che vho dato tutto... pi che la mia vita... la mia reputazione... la miapace.. il mio onore ?... (A un movimento di lui.) S, il mio onore.

    LUI. Ma... cara amica...

    LEI (rompendogli il discorso). Vi siete solamente curato di evitarmi dagalantuomo... da uomo che sa cos il pudore duna donna... e il rispettodun focolare... le irritazioni inseparabili da una posizione come la mia ?...No, mai... Ho lusingato la vostra vanit... il vostro orgoglio... e voi mi avetecompromessa pubblicamente... naturalmente !

    LUI. Oh ! troppo forte !... Ecco lillogicit delle donne !

    LEI. Non mi avete forse compromessa ?... Osate dire che non mi avetecompromessa ?

    LUI. Lasciatemi parlare... Non mi lasciate parlare...

    LEI. La trattoria... la fiera di Neuilly... i palchi al teatro ?... Che so, io ?... E ivostri amici... che conducevate in casa mia... che mettevate al corrente

    della nostra vita secreta ?... (Dinieghi dellamante.) Allora, come chiamatequesto ?...

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    LUI. Siate giusta... Ricordatevi. I miei amici... le trattorie.. il teatro...eravate voi... cuoricino mio caro... voi che volevate, che esigevate...

    LEI. Io ?...

    LUI. S... s... per amore... Oh !.. per amore...

    LEI. Ebbene! completa... Non avete nessun senso morale.

    LUI. Riflettete... ricorrete ai vostri ricordi... quante volte, al contrario, nonsono stato obbligato a calmare le vostre audacie ?...

    LEI. Le mie audacie ?... Simpatica la parola...

    LUI (rettificando). Le vostre care audacie... Quante volte ho tentatodattenuare i vostri slanci... di mostrarvi i pericoli delle vostre imprudenzegenerose...

    LEI. odioso !...

    LUI. Non ve le rimprovero... comprendetemi bene, cara, cara amata ; alcontrario... nero fiero... nero ebbro... Mi dicevo : Che anima grande !...Che grande anima libera !... Non ama abbastanza per sfidare lopinione... Ipregiudizi... la stupidit mondana... Eravate sublime cos...

    LEI. Veramente ?... In verit ammirevole... la vostra incoscienzaoltrepassa ogni immaginazione... Dunque voi credevate che io avessilimperioso bisogno di gridare a tutti : Ecco il mio amante !... Guardate

    questo signore... il mio amante !.. Cos naturale, vero ,... Comfemminile... (Con collera.) Ed cos che mi stimate ?... Per chi dunque miprendete ?... Dono dunque una sgualdrina ?

    LUI. Ma che dite mai ?... Che dite ?... Dove andate a pescare quello chedite ?

    LEI. Perbacco !... chiaro... ero una sgualdrina per voi... una di quelle

    miserabili creature con le quali non prendevate tutti i giorni la curadevitarmi il contatto offensivo... Comprendo ora... ah !... coniprendo...

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    Corne malefico !... com vile !... (Si nasconde il viso nelle manu esinghiozza.) Che vergogna !...

    LUI (disperato). Ah ! piangete ancora... Mio Dio ! Mio Dio !... Non so pi che

    cosa dirvi... che cosa rispondervi...

    LEI. Non rispondete nulla, andate... sar pi decoroso...

    LUI. Sono sconvolto... esterrefatto... tramutate a piacere tutte le mieparole... tutti gli atti miei...

    LEI. Ho forse meritato dessere trattata cos da voi ?... Da voi ?... troppocrudele...

    LUI. Ascoltami... (La prende nelle braccia e dolcemente la conduce pressoil sedile su cui ladagia.) Ascoltami... Ah ! te ne prego... ascoltami..(Arrischia qualche carezza.)

    LEI. No... no... non voglio... non voglio pi... Non lo meritate pi... odioso...

    LUI. Non piangete... Mi tortura sentirvi piangere...

    LEI. Ah ! Che cosa vimporta ?... Che cosa vi pu importare ?...

    LUI. Ebbene... s... ho avuto dei torti verso di te.... mia sublime amica... nonli conosco... ma ne ho certamente avuti... e gravi... immensi torti... si, loconfesso... Ma finita... Me ne pento... Ti chiedo scusa...

    LEI (Con voce velata di lacrime). E meglio chio muoia...

    LUI. Non parlare cos... te lo proibisco... Morire ?... Non ne hai il diritto...

    LEI. S, s. meglio che io muoia. Oh ! ora... la mia feIicit spezzata... persempre... vedi ?... Non sono pi nulla per te... Un amor proprio... una

    vanit... un piacere, forse !... ma non sono nulla per te... lanima mia niente per te...

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    LUI. Lanima tua ?

    LEI. Lanima mia. .. Cattivo... la mia povera anima... Che cosa per te ?...

    LUI. Ah ! la tua anima... Non bestemmiare... la tua anima tutto per me...

    LEI (con voce debole e dolce). Nulla... nulla... pi nulla...

    LUI (con voce profonda). Tutto... tutto... la mia vita... tutta la mia vita...tutta la mia gioia... tutto...

    LEI. Tu non pensi abbastanza, mio caro, che sono una donna...

    LUI. Taci... non penso che a questo...

    LEI. Una donna... comprendi... qualche volta un bambino... unbambinuccio...

    LUI (cullandola). Un piccolissimo beb.

    LEI. Un piccolissimo beb capriccioso... sensibile... e malato...

    LUI, O beb... beb... caro beb !...

    LEI. Essa ha bisogno dessere cullata, consolata... e che si cantinoallanima sua... cose dolci... che carezzano...

    LUI. Ti culler... ti consoler... canter qualche cosa allanima tua... Oh !si... qualche cosa...

    LEI. Spesso ?...

    LUI. Sempre... sempre !...

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    LEI. Eppoi... sono sicuro che tu... mi credi non intelligente ?

    LUI. Oh ! Come puoi ?...

    LEI. Mi credi sciocca ?...

    LUI. Tu ?...

    LEI. S, s... mi credi sciocca... Non vero che mi stimi sciocca ?

    LUI. Ecco !... (Labbraccia lungamente.) Cara... cara adorata... sciocca ?...Ma tu sei il mio sole... la mia intelligenza... il mio tutto... tu sei il miotutto... il min caro tutto... (gaiamente.) il mio caro tuttino...

    LEI. Perch... se tu mi credessi sciocca !...

    LUI. Tu sei la mia forza... la mia cara forza... Non vivo che in te... che perte... che per te... Senza te... non sono nulla... non sono nulla... nulla...Lunge da te... sono perduto... sono come una povera anima in pena...

    come un viaggiatore... di notte... in una foresta... come un cane... perdutonella folla.... come... come...

    LEI. Parla ancora... ancora... mi fa tanto bene...

    LUI. Non c giorno... non minuto... non secondo... nel quale tu non mi siapresente... il giorno, la notte... e la sera... nei miei sogni... nel miopensiero... nei miei lavori... Non un minuto... comprendi... nel quale il tuocuore... la tua anima...

    LEI. Ancora... ancora...

    LUI. Il tuo cuore... la tua anima... i tuoi occhi... e le tue mani... le tue caremani... i tuoi cari occhi...

    LEI. proprio vero... questo ?... Giura...

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    LUI. S, s... te lo giuro !... le tue labbra... dammi le tue Labbra...

    LEI (spasimando). Oh ! caro... caro... mai pi... dimmi... mai pi dolori altuo piccolo beb ?...

    LUI (balbettando). Taci... te lo giuro... mai pi... Lanima tua... la tuabocca... il tuo...

    (Silenzio. Baci.)

    CALA LA TELA