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Suore di Gesù Buon Pastore “Pastorelle” – Roma, Via L. Umile 13 Bollettino Informativo anno XXXV 2010/2 aprile-agosto 2010 Occorre entrar nello spirito intimo del buon Pastore, non solamente esteriormente in quanto a ufficio e varie occupazioni, ma nell'intimo: sono mandato per la salvezza delle anime. Bisogna conformare l'interno nostro al buon Pastore! (AAP 1963, 174)

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Suore di Gesù Buon Pastore “Pastorelle” – Roma, Via L. Umile 13 Bollettino Informativo anno XXXV 2010/2 aprile-agosto 2010

Occorre entrar nello spirito intimo del buon Pastore, non solamente esteriormente in quanto a ufficio e varie occupazioni, ma nell'intimo: sono mandato per la salvezza delle anime. Bisogna conformare l'interno nostro al buon Pastore!

(AAP 1963, 174)

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“Uno solo è il Padre vostro, quello celeste e uno solo è la vostra Guida,

il Cristo” (Mt 23,9b.10b)

Carissima,

scrivo a te che il Padre ha chiamato a seguire più da vicino il Suo Figlio Gesù buon Pastore1 e al quale hai risposto con tanta generosità il giorno della tua professione religiosa, per ricordarti quanto, in diverse occasioni, il Fondatore ha detto a noi Pastorelle: «Giacché vi siete consacrate a Dio: vivere la consacrazione. Viverla, non a metà! In pienezza! Perché Gesù ha sempre detto: “Tutta l’anima, tutto il cuore, tutte le forze, tutta la mente”. Non a metà. Non basta certamente che noi amiamo un poco il Signore, ma la nostra professione è quella che importa quel primo dovere di santificazione»2.

Cosa significa vivere in pienezza la nostra vocazione e consacrazione pastorale oggi? Come esprimere questa nostra appartenenza a Cristo, riconosciuto come Unico Signore della nostra vita?

Il tema scelto per l’itinerario in preparazione all’8° Capitolo Generale: “Aver cura della vita in Cristo: un cammino di compassione e di conversione pastorale in comunione”, può aiutarci ad entrare più profondamente nel nucleo della nostra consacrazione religiosa, così come ci siamo prefissate di fare dopo il nostro ultimo Intercapitolo.

So che nel tuo cuore, come nel mio, c’è il desiderio sincero di essere totalmente del Signore e di vivere completamente dedita alle 1 RdV 77 e 85. 2 AAP, 1962, 548.

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cose del Padre (cf. Lc 2,49) occupandoti, con le tue sorelle, della missione pastorale affidata alla nostra Congregazione nella Chiesa. Conosco anche la tua fatica nel cammino quando l’entusiasmo viene meno e subentra lo scoraggiamento, la delusione e quel senso di fallimento che vorrebbe indurti a “tirare i remi in barca” e a credere che in fondo non è possibile vivere totalmente per il Signore e per il suo popolo. Ed è vero, non è possibile vivere questo se conti su te stessa, ma se ti affidi al Suo Santo Spirito, quello stesso ricevuto nel battesimo, allora tutto cambia.

Molte volte in questi anni abbiamo posto l’accento sulla riscoperta del nostro battesimo e della nostra consacrazione religiosa; ne abbiamo celebrato la memoria durante le visite canoniche, durante le celebrazioni dei venticinquesimi, dei cinquantesimi, dei sessantesimi… ma a quale scopo? Semplicemente per la gioia di ricordare? No di certo!

Il ravvivarne la memoria voleva essere un aiuto a riconoscere che se veramente Gesù buon Pastore è il mio Signore, l’Unico Signore, la Via, la Verità e la Vita per me, allora la cosa più bella è vivere di Lui, vivere per Lui e credere che solo in Lui posso sopportare tutto, anche i fallimenti pastorali, le incomprensioni della vita fraterna, le fatiche di stare dentro questa epoca secolarizzata senza smarrirmi. E tutto questo non con senso di rassegnazione o con passività, ma con quella creatività pastorale, frutto dello Spirito, che rende attraente la mia stessa vita in quanto affermazione dell’amore di Dio e non di me stessa.

Questa fase culturale della nostra civiltà in cui si cerca di affermare l’uomo escludendo Dio, ci richiede di testimoniare il nostro essere in Cristo, Signore della vita e della storia. Noi siamo sue e lo riconosciamo come l’Unico Signore perché abbiamo sperimentato la sua misericordia, il suo Amore ed è in forza di questa esperienza che possiamo dire, con la nostra vita, che solo Dio può dare l’Amore che ogni cuore umano cerca. Solo Cristo, uomo-Dio, può raggiungerci e realizzare l’Amore in noi: ecco perché vogliamo aver cura della vita in Cristo presente in ogni persona umana. Se c’è questo legame con Cristo, nello Spirito, allora possiamo confessarlo come l’Unico Signore e possiamo portare altri a riconoscerlo tale, a vivere la realtà con gli occhi del Padre.

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Se la nostra pastorale non porta le persone a ritrovarsi in Cristo, ad aderire liberamente a Cristo, a riscoprire la Sua compassione per l’umanità, sarà un girare a vuoto; faremo anche delle belle iniziative, gratificanti e attraenti, ma si fermeranno ad una semplice filantropia, perché incapaci di portare al sacrificio di sé affinché altri abbiano vita.

Sono chiamata come Pastorella a rendere visibile l’esperienza di Lui, quell’essere rinata in Cristo che mi fa essere testimone di una bella verità: come il Signore si è chinato su di me, così sono chiamata a chinarmi, con la sua stessa compassione, sulle persone che mi affida, non per cercare il mio posto nel mondo, la mia realizzazione personale, ma il posto dell’Amore così che qualcuno possa sentirsi amato ed accogliere la Vita piena.

Ecco allora l’accento sulla conversione pastorale, per vedere cosa ci sta dicendo Dio, attraverso ciò che sta succedendo in questo nostro mondo, sapendo che il Suo Amore non ha forme scelte in anticipo, ma si esprime attraverso il dono di sé.

Se ogni Pastorella impara a leggere anche questo nostro tempo, come il tempo dell’Amore, in cui Dio continua a manifestarsi, allora potremo collaborare nello Spirito all’opera di Salvezza. Potremo aiutare le persone a vivere con Dio. Non dovrebbe essere questo l’obiettivo della Pastorale nelle nostre Chiese locali?

Se sapremo credere che l’Amore che ci ha salvato e ci unisce, è più forte delle nostre contraddizioni, conflitti, paure, sapremo anche vivere in comunione e restare con la gente del nostro tempo, amando ogni persona, testimoniando con la nostra sottomissione a Cristo, che Lui è il nostro Unico Signore!

Chiediamo vicendevolmente allo Spirito Santo di guarirci da una grave malattia: credere nella verità di Cristo ma non essere rinate nella Sua Verità! Accettiamo, quindi, la sfida della continua conversione, per non vivere a metà la nostra consacrazione religiosa. Maria, Madre del Divin Pastore ci accompagni!

Sr Marta Finotelli

superiora generale

Roma, 3 settembre 2010 Festa di Maria, Madre del Buon Pastore e Memoria di S. Gregorio Magno

Dalle sorelle del Governo Generale

Molti sono gli avvenimenti vissuti, come gruppo di governo, che ci hanno portato e ci portano a vivere in atteggiamento di lode e di ringraziamento al Signore, nostro Buon Pastore, Colui che ci guida sempre con amore e compassione. Abbiamo già vissuto cinque anni nel servizio evangelico dell’autorità alla Congregazione, e durante questi anni è stata viva la collaborazione e la partecipazione al cammino comune con tutte le sorelle.

Il 29 giugno, con la lettera di indizione, inviataci da sr Marta Finotelli, superiora generale, è iniziata la preparazione al nostro 8° Capitolo generale. Molte sono le attese che ci motivano nel cammino verso questo evento. Tra queste sentiamo particolarmente importante l’essere una famiglia unita nel nome del Signore ed esserlo anche come Famiglia Paolina, ciò ci dispone anche a celebrare il centenario della nascita del carisma alberioniano come dono alla Chiesa e al mondo.

In questi ultimi mesi diversi impegni, conosciuti già da tutte voi, hanno segnato la nostra esperienza di comunione e ne ricordo alcuni: la celebrazione del Seminario internazionale sulla cura pastorale, che ci ha radunate non tanto per trovare delle “novità” bensì per gustare i “tesori” di grazia che, come Congregazione, abbiamo vissuto e che vogliamo comunicare e consegnare alle nuove generazioni; il Primo corso internazionale di preparazione alla professione perpetua, che ha lasciato in noi un segno di speranza e vitalità per il futuro della nostra famiglia religiosa.

Il ritorno alla casa del Padre delle nostre sorelle sr Marta Gabrielli e sr Maria Stella Lipparoni ci ha fatto rinnovare la speranza nella patria futura.

Affidiamo al Signore e alle vostre preghiere quest’anno di grazia che ci attende, in preparazione al nostro 8°CG, dal tema ”Aver cura della vita in Cristo: un cammino di compassione e di conversione pastorale in comunione” che ci aiuterà a vivere la dinamica della cura pastorale in atteggiamento di fede e di ascolto, di disponibilità ed accoglienza nel servire il gregge che il Buon Pastore continua ad affidarci.

Sr Luz Mary Oliveros per il governo generale

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Dalle sorelle del Governo della Corea

A conclusione del nostro mandato nel servizio evangelico dell’autorità alla Delegazione desideriamo condividere quanto il Signore ci ha permesso di vivere.

Siamo state come un cucchiaio di lievito che, messo nella farina e nell’acqua, non si vede cosa fa ma c’è con tutta la sua dinamicità, sciogliendosi nell’impasto e, in silenzio, lo fa crescere. Qualche volta con il “freddo” non fermentava facilmente, quindi sentivamo preoccupazione, frustrazione e dolore. Però l’impasto è cresciuto e ha dato del buon pane per sfamare il popolo di Dio.

Per questo, al termine di questo nostro mandato, abbiamo detto di cuore: grazie! Grazie soprattutto a Dio, alla Congregazione e particolarmente al Governo generale che ci ha dato grande fiducia affidandoci questo servizio che ci ha permesso di conoscere la Congregazione e le sorelle più da vicino. Grazie ancora alle sorelle della Delegazione Coreana che ci hanno accolto come persone che il Signore ha mandato a loro e ci hanno dato ascolto seguendoci con fiducia e amore profondo. Come gruppo ci siamo espresse reciprocamente tanta gratitudine, perchè siamo state rispettose e pazienti tra di noi.

Come governo della Delegazione abbiamo veramente cercato di dare una bella testimonianza alle sorelle, come gruppo che sa dialogare e cercare di costruire l’unità e la comunione, la volontà di Dio e non la nostra. Nelle proposte di cammino che abbiamo offerto alle sorelle, progettando insieme con tutte loro e valutando anno per anno il progetto, siamo state attente nel seguire il cammino di tutta la Congregazione, come proposto dal Governo generale, nonostante la grande difficoltà della lingua.

Durante il nostro mandato abbiamo visto che questo momento è un tempo di passaggio, un tempo di preparazione per un salto in avanti in tutte le aree, avendo presenti le grandi prospettive del nostro carisma. Tutte abbiamo riconosciuto che, attraverso il cammino fatto, siamo maturate in tutti i sensi in maniera sorprendente.

Ci auguriamo che la nostra Delegazione continui il suo cammino nella volontà del Signore seguendo l’obiettivo del Capitolo.

Sr Maria Lim, sr Teresa An, sr Cristina Lee e sr Lucia Olalia

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Nel mese di marzo sono state nominate le consigliere della Provincia PI-

AU-SA: sr Ales Paz Pamplona, sr Narcisa Peñaredonda, sr Revelina Santiago e sr Rita Ruzzene. Ringraziamo queste sorelle per la loro disponibilità a servire la Provincia insieme alla superiora provinciale sr Brenda Balingasa. Le affidiamo a Gesù buon Pastore perché sia loro guida e sostegno nel loro ministero. Esprimiamo la nostra riconoscenza anche a sr Maria Rita Siochi, sr Maria Veronica Gungon, sr Lily Ann Santos e sr Teresita Sosa, che hanno servito con amore la Provincia, in questi ultimi quattro anni e sr Anna Genovese che ha svolto il suo servizio con dedizione alla Casa a Statuto speciale in Australia. In seguito sono state nominate sr Rita Ruzzene, superiora locale e sr Rosa Mia Garnace, economa della “Casa a Statuto speciale” in Australia.

È stata ratificata la nomina di sr Bertila Picelli come maestra delle juniores per la Provincia BR-SP ed è stata nominata sr Marina Hea Suk Sim maestra delle Aspiranti e Postulanti nella Delegazione K. A loro auguriamo un fecondo servizio alle giovani generazioni di Pastorelle.

Nei mesi di marzo e aprile sono state ammesse alla professione perpetua: sr Ana María Suárez, sr Mariana Alejandra Basualdo, della Delegazione ARG-BO; sr Uezineire Ribeiro da Silva, della provincia BR CdS; sr Carmen Dominguez Soto, della Delegazione CI-PE; sr Doris Arcon, sr Jessica Aglavia, sr Roselle Dela Cruz e sr Marites Perez, della provincia PI-AU-SA. Auguriamo a tutte un buon cammino di fedeltà alla sequela gioiosa di Gesù buon Pastore.

Nel mese di aprile sono state ammesse all’anno di preparazione alla professione perpetua: sr María de los Ángeles Janín e sr Silvia Griselda Dolce, della Delegazione ARG-BO. È stato approvato il loro programma di preparazione alla professione perpetua, quello di sr Maria Elena Varela Ojeda della Delegazione CO-VE-ME e di sr Julia Nolasco e sr María Isabel Paredes, della Delegazione CI-PE, ammesse precedentemente all’anno di

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preparazione. Sr Julia e sr María parteciperanno al corso sul carisma di Famiglia Paolina a Roma.

Abbiamo chiesto a sr Raquel Mariano de Souza della provincia BR-CdS la disponibilità a collaborare nella formazione delle giovani presenti nella comunità di Pemba-Mozambico appartenente all’ICN. Sr Raquel si sta preparando attraverso la conoscenza della cultura africana e un po’ di lingua italiana. Ringraziamo di cuore sr Raquel e la sua provincia per la sua generosità e le auguriamo un fecondo servizio.

Il 1° giugno sr Marta Finotelli ha partecipato alla riunione dei superiori generali della FP, presso le PDDM. Tra i diversi temi trattati c’era anche una riflessione sulla Celebrazione del Centenario della FP previsto nel 2014.

Abbiamo chiesto a sr Angela Napoli dell’ICS, di far parte della nuova Commissione che si occuperà dell’elaborazione del libro delle preghiere della FP; designato sr Albina Bosio, come consigliera generale, che farà parte della Commissione del Centenario di nascita della Famiglia Paolina (1914) e sr Alicia Fogliatti per la parte esecutiva che coadiuva la Commissione del Centenario.

Dopo la realizzazione del Seminario internazionale sulla cura pastorale è stata fatta la verifica e abbiamo ringraziato con gioia la Santa Trinità per i doni di grazia concessi a tutte noi ed espressa la nostra gratitudine anche per quanti ci hanno accompagnato sia con la preghiera che con il sacrificio. Dal 21 al 30 giugno, presso la casa generalizia, le sorelle della Commissione hanno continuato il loro servizio, insieme al governo generale, per l’elaborazione del Tema dell’8° Capitolo Generale e dell’itinerario verso la celebrazione di questo evento. Il 23 e il 27 giugno si è lavorato insieme a P. Germano Marani, sj, sia per la stesura dell’Itinerario che per impostare la preparazione degli Atti del Seminario. Ora stiamo elaborandoli in vista della pubblicazione che sarà il 7 ottobre 2010, giorno anniversario della nascita della nostra Congregazione.

Il 29 giugno sr Marta Finotelli, superiora generale, ha inviato a tutte le sorelle della Congregazione, la lettera di indizione dell’8°CG, che avrà come tema: “Aver cura della vita in Cristo: un cammino di compassione e di conversione pastorale in comunione”.

Si è concluso con esito positivo il primo corso internazionale di preparazione alla professione perpetua, iniziato il 12 aprile 2010 con la

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celebrazione euristica nella sottocripta del Santuario Regina Apostolorum in Roma. Dal 4 al 18 luglio, alcune juniores che hanno partecipato al corso di formazione, hanno trascorso qualche giorno con le sorelle anziane e malate. Tre sono state nelle comunità di Albano Laziale: Casa Madre e Maria Madre del Divin Pastore; e due nella comunità Maria Madre del Buon Pastore di Negrar - Verona.

Dal 2 al 16 luglio sr Marta Finotelli è stata in Corea per guidare gli Esercizi Spirituali alle sorelle e per la consulta in vista del nuovo governo di Delegazione.

Italia

Una ventata di primavera nel pieno dell’estate

Nella prima metà di luglio le comunità di Albano Laziale e di Negrar (VR) hanno avuto la gioia di accogliere le juniores che hanno concluso il corso di formazione in preparazione alla Professione perpetua. In questo tempo è stata loro proposta un’esperienza in una comunità di accoglienza delle sorelle anziane e malate delle Province italiane. Sr Doris Arcon e sr Jessica Aglavia nella comunità di Negrar, sr Marites Perez nella comunità Maria Madre del Divin Pastore (Albano L.), sr Mariana Alejandra Basualdo e sr Roselle Dela Cruz nella comunità di casa madre (Albano L.). Queste sorelle si sono inserite subito in queste comunità con la freschezza tipica delle giovani, attente e premurose, disponibili per tanti piccoli servizi, in aiuto un po’ a tutte. Era bello vederle prendersi cura delle sorelle maggiormente in difficoltà. Tutto questo in spirito di gioiosa fraternità.

Il tempo più prezioso è stato senz’altro quello dell’ascolto e delle lunghe conversazioni con alcune sorelle più anziane, le quali hanno potuto

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raccontare episodi interessanti della vita delle Pastorelle della “prima ora” e insegnamenti uditi dalla viva voce del Fondatore. Tutte hanno potuto cogliere in loro quel fervore nella preghiera e quella devozione che anche noi più grandi, eravamo solite esprimere quando eravamo giovani.

Non sono mancati i momenti di comunicazione e condivisione, durante i quali, le sorelle filippine hanno partecipato la gioia per la disponibilità della provincia per una futura fondazione in Cina con l’invio di due suore per l’apprendimento della lingua cinese, e la sorella argentina per la vita della sua Delegazione. Consapevoli che la strada è abbastanza lunga, le tre comunità si sono impegnate a pregare per loro e con loro affinché ogni passo sia nella direzione giusta.

Si può dire che il loro entusiasmo è stato contagioso. Con gioia le sorelle delle comunità hanno ringraziato il Buon Pastore per queste giovani Pastorelle che hanno aperto gli occhi ed il cuore sulla realtà congregazionale: una realtà viva e carica di speranza. Se il vecchio mondo sembra vivere un lungo inverno riguardo alle vocazioni, altre Nazioni vivono una primavera carica di promesse.

Italia Centro Nord – Mozambico

Sandali e bisaccia. Percorsi biblici del “prendersi cura”, un nuovo libro di sr Elena Bosetti

Così lo presenta la casa editrice: «Sandali e bisaccia, abbigliamento essenziale per chi fa strada. Metafore dell’essere itinerante, straniero e pellegrino. Anche chi “si prende cura” ha un rapporto singolare con la strada. E non tanto con le vie larghe e spaziose, quanto piuttosto con i sentieri, le valli, le strade sassose dei monti. La strada è il grande scenario della cura praticata da Gesù. Camminano dietro a Lui uomini e donne attratti dalla bella notizia del Vangelo. Il cristianesimo è essenzialmente hodos, via dell’Amore che “si prende cura”.»

La copertina è dell’artista trentino Marco Arman: Roveto ardente, i percorsi, intricati, con frutti e spine ardono nell’amore che non consuma.

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Italia Centro Sud – Albania

La presenza materna della Chiesa tra gli operai dell’ILVA

Nei pressi del quartiere Tamburi della città di Taranto, nel territorio della parrocchia di Gesù Divin Lavoratore, dove da ben trentasei anni operano le Suore Pastorelle, si trova il grande stabilimento siderurgico dell’ILVA: una delle tre più grandi fabbriche, insieme al Giappone e alla Germania, produttrici di acciaio del mondo.

Lo stabilimento sorge agli inizi degli anni ’60 e la sua estensione è di 15.000.000 metri quadrati: grande una volta e mezzo la città di Taranto, con un personale di 12.859 tra operai, impiegati e dirigenti. Questa realtà, molto cara ai padri Giuseppini del Murialdo, con i quali le suore Pastorelle collaborano da diversi anni, è ben nota ai membri delle due comunità religiose e per essa insieme alla gente si prega quotidianamente. Annualmente, inoltre, con alcune persone della parrocchia in preparazione alla Pasqua, celebriamo l’Eucarestia insieme agli operai.

È bello, ritrovarsi nello stesso capannone dove quarant’anni fa Papa Paolo VI nella notte di Natale lascia il Vaticano per celebrare l’Eucaristia con migliaia di operai, dimostrando così la premurosa e materna cura della Chiesa verso i suoi figli.

Le nostre sorelle così testimoniano: “diversi sentimenti abitano il nostro cuore, al vedere una marea di lavoratori arrivare nello spazio riservato alla Celebrazione. Gli operai presenti sono circa 1.500; la celebrazione è presieduta dal vescovo Mons. Benigno Luigi Papa insieme al sacerdote concelebrante P. Nicola Preziuso, Giuseppino, cappellano dell’industria ILVA. La presenza di venti sacerdoti, inoltre, garantisce a chiunque lo desideri la possibilità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione. Ad animare la celebrazione con canto e suono è il coro della parrocchia e alcuni frati francescani. Un nutrito gruppo di operai incaricato a rendere l’ambiente accogliente, si è reso anche disponibile per proclamare le letture e per presentare i doni all’altare. Mentre meravigliati osserviamo l’assemblea, nei loro volti scorgiamo la gioia e la gratitudine di chi percepisce la vicinanza della Chiesa nella fatica della loro vita lavorativa. Lodiamo e ringraziamo il Cristo Risorto per la bellezza di questa particolare e significativa esperienza, la quale ci rende più sensibili al mondo dei lavoratori. Con loro e per loro desideriamo continuare a pregare non dimenticando la preoccupazione di chi è in cassa integrazione, di chi lavora in zone gravose e pericolose, di chi ha perso il lavoro”.

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Filippine – Australia – Saipan

Incontro dei giovani di Diamond Valley Deanery

Domenica 1° Agosto c’è stata una solenne celebrazione Eucaristica per i giovani, organizzata dai gruppi giovanili di Deanery Diamond Valley che comprende nove Parrocchie, e tra queste Bundoora dove sono presenti le Suore Pastorelle.

L’iniziativa è stata coordinata da sr Rita Ruzzene, che avendo il compito di incontrare i Parroci di Deanery (da dove provengono gli studenti di Loyola College), dove lei svolge il servizio pastorale di Liason person (collegamento tra la scuola e le parrocchie), ha invitato i leader dei gruppi giovanili nella nostra casa di Bundoora.

Insieme a sr Mary La Bruna e P. Peter Porteous, cappellano dell’Università “La Trobe” hanno pianificato incontri settimanali, prove di musica e canto per unire i vari gruppi di Deanery per la celebrazione Eucaristica nella grande sala teatro dell’Università. I giovani presenti erano circa 130. L’intero coro insieme alla banda hanno animato con canti di lode prima e durante la Santa Messa concelebrata da P. Peter e P. Joeph Truong. P. Peter nell’omelia ha sottolineato l’importanza del posto centrale che Dio deve avere nella nostra vita e del vivere centrati in Lui, perché solo con Dio ogni cosa è possibile e niente è vano se fatto in Dio e con Dio. La celebrazione ha unito i vari gruppi di giovani che hanno messo insieme i loro talenti musicali e di arte liturgica.

25 anni di una presenza pastorale gioiosa

Il 30 luglio, nella Cattedrale di St William the Hermit, le Suore Pastorelle della comunità di San Fernando La Union hanno celebrato il 25° anniversario di presenza pastorale. L’occasione è stata vissuta con la celebrazione eucaristica di ringraziamento, presieduta dal Vescovo, Mons. Artemio Rillera, SVD. Oltre alle sorelle della comunità, erano presenti sr Brenda Balingasa, superiora provinciale con alcune sorelle della provincia, e diversi sacerdoti della Diocesi, con i quali le nostre sorelle collaborano.

Le sorelle sono profondamente riconoscenti per la presenza di generosi benefattori che hanno aiutato nell’inserimento pastorale. I collaboratori laici presenti alla celebrazione hanno manifestato una bella comunione nella Chiesa e una continua ricerca dell'unità e dell'armonia nella missione pastorale.

La prima comunità delle Pastorelle è arrivata a San Fernando, La Union, il 7 giugno 1986. Le sorelle sono state accolte dal vescovo Mons. Salvador Lazo, e da P. Greg Nillo, parroco di St. William Cathedral.

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All'inizio le Suore Pastorelle sono state impegnate nel ministero catechistico, formazione dei laici, pastorale dei malati ed animazione liturgica, collaborando con il Vescovo e i Sacerdoti nell’evangelizzazione. Il primo coinvolgimento a livello diocesano delle sorelle è stato il coordinamento della catechesi. Più tardi si sono aggiunte la pastorale sociale, la pastorale giovanile e la pastorale della migrazione. Le sorelle godono la stima del Vescovo, dei Sacerdoti e dei laici, perché esprimono il volto femminile della cura pastorale.

Colombia – Venezuela – Messico

In preparazione alla Missione ad gentes

Dal 31 maggio al 25 giugno, al “Centro Nazionale Missionario” della Conferenza Episcopale, in Bogotá (Colombia), un gruppo di religiosi, seminaristi e laici, hanno fatto un cammino di formazione in preparazione alla missione ad gentes. Tra i 22 partecipanti, provenienti da 7 nazioni (Ecuador, Perú, Venezuela, Porto Rico, Messico, Nicaragua e Colombia) c’era anche la nostra sorella sr Mery Veloza Caballero che nel mese di luglio si è inserita nella provincia SP-BR e nel mese di agosto partirà per il Gabon.

Sono state 4 settimane intense di formazione sul tema del discepolato e dell’essere missionari, ponendo attenzione alla spiritualità del missionario, alla persona e alla sua cultura; all’inculturazione, alla realtà religiosa e alle sfide che tutto questo comporta.

Sr Mery parlando della sua esperienza ci racconta: “questo tempo formativo ci ha aiutati a vibrare non soltanto per la missione ad gentes ma anche per l’invito a rinnovare il nostro essere consacrati (e), a riconoscere nella missione una scuola di umiltà, maestra di semplicità e madre nella pietà”.

Diploma in Pastorale Catechetica

Nel tempo di preparazione alla professione perpetua, sr Maria Elena Varela Ojeda ha frequentato il corso di Pastorale catechetica presso l’Istituto ITEPAL in Bogotá, Colombia. L’obiettivo del corso è approfondire gli elementi della catechetica fondamentale in ordine alla formazione di discepoli-missionari. In questo tempo è di somma importanza per la Chiesa latino-americana formare discepoli-missionari, accompagnandoli nell’iniziazione cristiana, perché nell’incontro con Cristo lo seguano sulle vie del Vangelo. L’ambito privilegiato per svolgere la missione è la parrocchia, in quanto luogo privilegiato dove si nasce e si cresce nella fede.

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Cile – Perù

“Le Pastorelle saranno le madri…”

Il 27 luglio c.a. le comunità di Mangomarca-Lima e Santa-Chimbote, Perú, si sono riunite per un tempo di riflessione sugli scritti di Don Alberione e per condividere l’essere Pastorelle vissuto nella maternità spirituale. Sr Sandra Pascoalato ha aiutato nell’approfondimento attraverso la riscoperta di alcuni scritti del nostro Fondatore. Con gioia hanno rinnovato il loro impegno e desiderio di essere madri del popolo loro affidato. Come è il cuore di Maria così deve essere anche quello della Pastorella: un cuore che si dilata, che va in cerca di coloro che sono lontani, che chiama e abbraccia tutti.

Brasile Caxias do Sul – Uruguay

“Vigilate su voi stessi e su tutto il gregge di Dio” (At 20,28)

Questo è stato il tema focalizzato negli Esercizi spirituali della provincia Gesù Buon Pastore – BR-CdS. Con i due gruppi si è riflettuto e pregato sugli Atti degli Apostoli nella prospettiva della cura pastorale. Questa è stata vista nell’ottica della metodologia dell’intero itinerario spirituale apostolico della Famiglia Paolina, sintetizzato da Don Alberione nel Donec Formetur Christus in vobis.

È stata una benedizione per la Provincia poter avere, come guida, sr Elena Bosetti, sjbp, della Provincia ICN. Le sorelle esprimono un affettuoso ringraziamento a lei, per la sua presenza di testimone amante della Parola di Dio e per averle sollecitate a riconoscere il volto misericordioso di Dio. Ringraziano di cuore le sorelle della Provincia ICN che hanno dato l’opportunità di questo dono.

Attraverso la condivisione della Parola che ha illuminato e orientato la nostra vita, ogni giorno abbiamo fatto l’esperienza del sentirci in un piccolo Cenacolo, dove si è ravvivata la preghiera. Lo Spirito Santo ha orientato il progetto di vita personale unendo e fortificando il gruppo.

Per le sorelle è stato un regalo di Dio anche la visita di sr Claudia Piemonte, missionaria in Brasile negli anni 1967-1977, che insieme a sr Elena si è recata in Brasile. Si sono sentite anche in comunione con Argentina-Bolivia per la presenza di sr Beatrice Festa che ha partecipato al secondo gruppo di esercizi.

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Sensibilizzazione e inizio del cammino in preparazione all’8CG

Antecedente agli esercizi spirituali di ogni gruppo, è stata realizzata la prima sensibilizzazione sul Seminario Internazionale di cura Pastorale. Le sorelle Eunice Grespan, Salette Besen, Suzimara B. Almeida e Uezineire Ribeiro, avendo partecipato a questo evento hanno presentato una breve sintesi degli argomenti trattati, illustrandoli con l’esperienza vissuta. È stato un momento molto ricco; tutte le sorelle della Provincia sono state introdotte nel clima del Seminario e nella comprensione del tema dell’8CG “Aver cura della vita in Cristo: un cammino di compassione e di conversione pastorale in comunione”, che saranno, in seguito, approfonditi attraverso l’itinerario di preparazione.

Hanno vissuto come un momento di grazia l’aver iniziato questo cammino di Congregazione con gli Esercizi Spirituali. Questo ha favorito l’esercizio dell’essere “conca” e non solo canale della vita di Dio ed ha permesso di sentirsi membra vive della stessa famiglia religiosa.

Brasile San Paolo – Gabon

In sintonia con il Seminario internazionale sulla cura pastorale

Le sorelle della Provincia Padre Alberione di Brasile-San Paolo, ci rendono partecipi del loro cammino.

Dal 17 al 20 luglio hanno realizzato la prima tappa del Seminario sulla cura d’anime, in sintonia con il Seminario Internazionale realizzato a Roma al quale hanno partecipato le sorelle: Maria de Fátima Piai, Gerlândia Amaro Alencar, Sonia de Fátima Batagin e Cristiane Ribeiro.

In questa prima tappa si sono riunite le comunità di San Paolo (capitale), Eldorado, Assis e Vitória. Le sorelle Fátima, Gerlândia e Cristiane hanno presentato la sintesi generale del Seminario e i contenuti trattati dai diversi relatori, mettendo in rilievo il filo conduttore che ha accompagnato tutto il Seminario. È emerso con chiarezza che, la cura pastorale nasce dalla relazione personale e profonda con Gesù Buon Pastore e non é una semplice espressione del fare o un luogo di azione, ma uno stile di vita personale e comunitario, che si esprime nella nostra azione pastorale. Vivendo intensamente questo cambiamento di mentalità, questa “conversione pastorale” a cui siamo chiamate dal nostro tipico carisma

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congregazionale, saremo capaci di dare risposte più efficaci alla realtà in cui siamo inserite.

Dopo questa visione generale, sono state approfondite le quattro schede della rielaborazione del cammino che tutta la Congregazione ha fatto, in preparazione al Seminario, con i temi: Vita comune e Missione; Cura di se e missione di cura d’anime; La Bellezza della Missione; Le sjbp e le sfide attuali della missione. La quinta scheda, Le sofferenze nella missione, sarà approfondita nelle visite fraterne che saranno realizzate dal governo provinciale.

Le sorelle delle altre comunità avranno accesso agli stessi contenuti nei prossimi incontri intercomunitari, che saranno realizzati nelle regioni del Nord-est e Centro-est del Brasile. Nei prossimi mesi sarà data continuità al cammino con il lavoro personale e comunitario che culminerà a gennaio 2011, con l’assemblea di questa prima fase verso l’8CG.

Argentina – Bolivia

Missione in Olaeta, Córdoba

Dal 20 al 25 luglio le nostre sorelle María de los Ángeles Seijo e Claudia Davis con alcuni laici del gruppo missionario “Amici di Gesù Buon Pastore”, sono state impegnate nelle giornate di missione in Oleata, una piccola località nel centro sud della provincia di Córdoba. Il tema: “Siano uno perché il mondo creda” (cfr. Gv 17,21), ha guidato i missionari nell’accompagnare la comunità cristiana nei diversi momenti d’incontro. Si è fatto leva sull’importanza di accogliere la chiamata a vivere nell’unità e a crescere nella fede cristiana, in una profonda fraternità per poter far fronte ad un mondo che ci impone una cultura di individualismo, consumismo, relativismo, che attacca la vita fin dalla gestazione e i valori fondamentali dell’essere figli di Dio.

La missione si è svolta in un clima di fede, di gioia e di comunione. Hanno partecipato ai diversi momenti di incontro i bambini, i giovani e gli adulti. C’è stata anche la visita ai malati e a coloro che per diversi motivi non potevano partecipare. Alla fine della giornata nell’adorazione Eucaristica è stata presentata al Signore ogni famiglia e ogni realtà, insieme all’impegno di continuare, animando la comunità di Oleata, a mantenere vivo e presente lo slogan che ha accompagnato tutta la missione.

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Testimonianze su Irmã Clara Capeletti:

una storia d’amore pasquale (seconda parte)

Ormai suora tornò a Bento Gonçalves quel giorno stesso, e ancora per due anni, riprese la sua missione accanto ai piccoli, agli ammalati e ai carcerati.

Delicata nei tratti somatici, chiara di carnagione, si avvicinava agli altri con la leggerezza di un angelo e con la discrezione di una sorella che si sentiva sempre troppo piccola per essere portatrice di un amore tanto grande, come quello di Gesù buon Pastore. Un tratto gentile che tuttavia celava un temperamento di fuoco, un carattere impulsivo che faticava a dominare, e che richiedeva un impegno quotidiano nel vivere il proposito principale della pazienza, puntualmente rinnovato ad ogni ritiro, sino alla fine. Ma come ebbe ad esprimersi una sua consorella, che diede testimonianza di lei: “Maria Clara lottò e vinse!”.

Dopo un breve passaggio a Terceira Légua venne destinata nella comunità formativa di Caxias do Sul, dove si mise a servizio delle sorelle per il buon andamento della comunità e si dedicò anche a qualche momento di studio, partecipando a un corso di catechesi promosso dalla diocesi.

Intanto in Congregazione fervevano i preparativi per la fondazione delle Pastorelle in Argentina e Clara fu scelta per far parte del primo gruppo di missionarie brasiliane, guidato da Madre Ignazia Armani. Si stabilirono a Barcena1, Buenos Aires, per l’animazione di una casa destinata a ritiri ed esercizi spirituali. Entusiasmo e povertà

1 La comunità di Barcena, Buenos Aires, fu aperta il 19 marzo 1964 fu chiusa nel 1978. 

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caratterizzavano quella prima presenza in terra argentina, e la semina fu abbondante, anche da parte della giovane pastorella.

L’amore a Gesù buon Pastore non conosce confini e Maria Clara ce la mise tutta, donandosi con generosità anche nei lavori più nascosti e privi di riconoscimenti umani. Lei aveva il suo “giardino segreto, nascosto nel cuore”, in cui poteva offrire all’Amato del suo cuore i fiori e i frutti del suo semplice ma tenace amore. Nel suo piccolo taccuino annotava le sue lotte e le sue vittorie, ma anche le sconfitte e le umiliazioni, che il Signore, certamente, guardava con infinita tenerezza di Pastore buono.

A 27 anni, proprio in Argentina, irmã Clara emise la sua professione perpetua nelle mani di Madre Ignazia, esattamente il 2 febbraio del 1965. E fu Pastorella per sempre!

Dopo tre anni di vita missionaria in Argentina, irmã Clara tornò in Brasile nella comunità di Caxias do Sul, dove si dedicò allo studio e divenne responsabile della sartoria e della portineria: luoghi frequentati da molte persone, sorelle e visitatori che trovavano in lei accoglienza e generosa disponibilità all’aiuto. Spesso le sorelle le chiedevano lavori di cucito o di essere sostituite nei lavori di casa e Clara era sempre pronta a dire: “Lascia per me questo lavoro”.

Portava l’abito religioso con molta cura e dignità ed era solita pregare il Rosario passando tra le dita i grani della corona che portava al fianco, quasi con una punta di orgoglio. Sempre ordinata, amava la povertà e lavorava con assiduità e silenziosamente, perché il tempo era per lei un tesoro prezioso. Era schietta e sincera con tutti e talvolta, per l’amore alla verità, rischiava di creare qualche problema.

Nel febbraio del 1970 fu destinata alla comunità di Fagundes Varela2, dove svolse con la precisione e la semplicità di sempre la sua missione. Ma l’anno successivo tornò a Caxias per problemi di salute. Era sempre stata di gracile costituzione ed ora si manifestava un inizio di tubercolosi. Fu subito prescritta una terapia e dopo lunghe cure migliorò decisamente sino a guarire. In realtà stava solo iniziando la sua settimana santa, che da quel momento la unirà sempre di più alle sofferenze di Cristo Pastore.

Dal dicembre 1972 alla fine di gennaio 1973, Clara conobbe la notte oscura del dolore, un male che la tormentava senza rivelarsi pienamente. Si lasciò docilmente sottoporre a ricerche e analisi di ogni tipo che non davano responsi soddisfacenti, rispetto al male che la

2 La comunità di Fagundas Varela fu aperta l’11 febbraio 1954 e chiusa nel dicembre del 1983. 

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minava. Si recò a san Paolo, nella comunità di Jabaquara3, dove rimase per due mesi e sembrò rimettersi un po’ dal suo malessere. Ma forse, continuando la nostra metafora, era solo il giovedì santo. Infatti tornata a Caxias, dopo qualche tempo ripresero i sintomi del suo male e questa volta non la lasciarono più. Il suo male era nella testa.

Si sottopose con molta speranza a ricerche più accurate, ma ogni volta la sua salute peggiorava. Era serena, fiduciosa, aperta a quanto il Signore disponeva per lei. Le cure e le indagini cliniche erano alquanto dolorose, un vero e proprio venerdì santo, ma Maria Clara li visse con quella pazienza che aveva chiesto come grazia e per la quale aveva lottato sin dalla prima formazione. Ora Gesù buon Pastore gliene aveva fatto dono.

Il 23 gennaio entrò in stato di coma in cui sembrava che i dolori non la tormentassero più, e si fece ogni tentativo possibile, sperando contro ogni speranza. Il suo volto era ormai sfigurato come quello dello Sposo sulla croce, ma nel segreto del suo cuore, in modo a noi sconosciuto, si consumava l’offerta suprema della vita: “Nessuno ha uno amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici” (Gv 15, 13). “Il buon Pastore offre la vita per le sue pecore”(Gv 10, 11).

Il buon Pastore Gesù la venne a prendere per portarla al Padre, nel cuore della notte, alle 3.07 del 28 gennaio, mentre si apprestavano a splendere le luci del sabato. Venne come un ladro nella notte, un ladro d’amore che portava con sé alle nozze una giovane Pastorella di appena 35 anni. Ma tutto era compiuto ed era l’alba della Risurrezione.

Il comune di San Marco, nella frazione di Pedras Brancas, dove era nata Agnese Maria Clara Capeletti, volle dedicare una via al suo ricordo, e così tra i verdi campi e le case che la videro fanciulla, il suo nome è sempre ricordato: “Rua Irmã Clara Capeletti”.

Sr Giuseppina Alberghina, sjbp

3 La comunità di Jabaquara, in San Paolo, fu aperta il 25 gennaio del 1953, all’epoca casa di formazione, ora è 

sede dell’Istituto Divina Pastora. 

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Carissime Sorelle, vi raggiungiamo con il cuore ancora traboccante di azione di grazie al Signore ed ad ogni Sorella per la significativa esperienza del Seminario Internazionale che ci ha fatto respirare a pieni polmoni la bellezza e l’attualità della nostra missione.

Abbiamo sentito nella condivisione di ogni Circoscrizione l’opera che il Buon Pastore realizza in voi e attraverso di voi in ogni realtà. Nel compiere la Sua opera di Salvezza, costatiamo che Lui, il Signore, conta sulla nostra fede e quindi sulla nostra capacità di accogliere e mediare la Provvidenza nelle sue diverse forme.

Siamo ormai a buon punto nella ristrutturazione della nuova sede generalizia, come potrete vedere dalle fotografie. Continuiamo ad impegnarci nell’invocare la Divina Provvidenza e nel lavorare perché tutto sia fatto nell’essenzialità, nel risparmio e anche nel cercare che la casa resti un bene prezioso per la nostra Famiglia Religiosa.

Mentre ci impegniamo nella costruzione di questa casa materiale, “Casa di ogni Pastorella”, lasciamoci guidare dalla Divina Provvidenza nel costruire quotidianamente anche la “Casa Spirituale”, dove la Trinità Santa possa dimorarvi sempre: il nostro cuore e il cuore di ogni nostra Comunità, per rivelare il Volto misericordioso del Buon Pastore. Ci auguriamo e preghiamo perché questo si realizzi nella nostra Congregazione.

Auguri di buona Festa di Maria Madre del Buon Pastore e di buon cammino verso il nostro 8°CG.

In comunione di preghiera e con affetto,

Sr Aminta Sarmiento

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Lavori in Via della Pisana

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«La nostra parte è sempre cooperare alla Provvidenza. […] Preghiamo la divina Provvidenza che aumenti le grazie nel lavoro spirituale e aumenti i

mezzi materiali: Supplicare il Signore perché provveda per tutti gli uomini. »

(PrP VII, 1955, p. 230-231)

Un grazie ai nostri Benefattori Alunni Scuola Media Porto

Azzurro Antonioli Maria Antonella

Baiocco Elena Sofia

Benedetti Anna

Bruno Tania

Campana Antonella

Casula Adriana

Casula Maria Bonaria

Colaicovo Tattiana

Colassante Isabel

Comandi Gian Luca

Concordia Claudio

Cuneo Ilaria

Cusumano Antonella

Del Gaudio Francesco

Demontis Piersaverio

Desogus Giulia

Di Fazio Giuliana

Di Febbo Anna

Di Matteo Pierluigi

Duranti Elena

Duranti Roberto

Finotello Vittorio

Fonzi Domenico

Forgione Pina

Gaggioli Franca

Ganzerli Paolo

Gelsi Lina

Giacomelli Maria Grazia

Lacchini Isabel

Lanaro Maria

Maggi Elio

Magnanini Antonietta

Manfredini Patrizia e Silvia

Maritan Andrea

Martorella Alessandro

Melis Maria

Napoli Carmela

Olivieri Patrizia

Paolini Tommaso

Plescia Raquelina

Pontoriero Domenica

Puccini Bulleri Loriana

Puccini Nadia

Renzulli De Stefano

Rombolà Rosa Maria

Rubinelli Giuseppina

Silvestri Roberta

Torrisi Sandra

Turoni Giulia

Vasyuta Svitlana

Venturini Giuseppe

Vischi Aldo

Wasserman Giuliana

Zampetti Tiziana

Zini Giuseppe

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Messaggio alla Famiglia Paolina dei membri del IX capitolo generale della ssp

Carissime sorelle e fratelli,

in questi giorni abbiamo riflettuto sulla nostra identità paolina, stimolati dal tema del IX Capitolo Generale: “Ravviva il dono che hai ricevuto. La fedeltà creativa a cent’anni del carisma paolino”.

Abbiamo avuto ulteriore conferma della ricchezza di essere Famiglia Paolina: la vostra vicinanza, il vostro sostegno, la vostra preghiera hanno accompagnato i nostri lavori. Abbiamo anche preso coscienza delle piccole e grandi esperienze che nel mondo ci fanno crescere come fratelli e sorelle. Di questo ringraziamo il Signore e tutti voi. Nello stesso tempo, ci siamo resi conto che c’è ancora molta strada da fare per la realizzazione piena del progetto del nostro padre Fondatore, il beato Giacomo Alberione, espresso chiaramente cinquant’anni fa durante il corso di Esercizi spirituali di un mese ai primi paolini, tenuto qui ad Ariccia. Egli riconosce che «la Divina Provvidenza, accanto alla Pia Società san Paolo, ha fatto nascere» i vari istituti della Famiglia Paolina, ognuno con governo, normativa, amministrazione propri e un apostolato particolare. Il beato Alberione ribadisce che «Tutti gli Istituti considerati assieme formano la Famiglia Paolina. Tutti gli Istituti hanno comune origine. Tutti gli Istituti hanno un comune spirito. Tutti gli Istituti hanno fini convergenti» (UPS, III, 185).

Riguardo a voi, fratelli e sorelle degli Istituti Paolini di Vita Secolare Consacrata, abbiamo rinnovato la consapevolezza della vostra importanza e specificità nella Famiglia Paolina, e della nostra responsabilità, in quanto voi siete “opera propria” della Società San Paolo. Con affetto desideriamo migliorare il nostro cammino con voi.

Abbiamo anche ringraziato Dio per voi, membri e simpatizzanti dell’Associazione Cooperatori Paolini, per la vostra vocazione laicale all’interno

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della missione della Famiglia Paolina. Il Signore ci aiuti a camminare con voi con entusiasmo e collaborazione.

I nostri Superiori Generali hanno deciso di vivere insieme il 2014 come “centenario di inizio della Famiglia Paolina”. Desideriamo che questo anniversario ci aiuti tutti insieme a: – comprendere pienamente il carisma di essere Famiglia Paolina come l’ha voluta il Signore tramite il nostro Fondatore; – rilanciare la collaborazione apostolica nella complementarità dei nostri

apostolati; – fino a giungere a un “progetto completo di nuova evangelizzazione” come

Famiglia Paolina che, partendo dalla comune origine e spiritualità, sia realizzazione di quella convergenza dei fini tanto cara a Don Alberione.

Il Signore ci accompagni in questo cammino e, nella fedeltà creativa al nostro Fondatore, ci renda capaci di “fare qualcosa per gli uomini di oggi” insieme, progredendo un tantino ogni giorno. Ariccia (Roma), 14 maggio 2010

(fonte: www.paulus.net)

Incontro continentale Americano per la ridisegnazione delle presenze delle FSP

Le nostre sorelle FSP stanno percorrendo la seconda tappa dell’itinerario che porta ad acquisire le luci necessarie per ridisegnare i progetti di Circoscrizione e ad elaborare il progetto del continente. Così hanno scritto nel messaggio del 16 maggio alle sorelle:

“Allo Spirito si è riferita sr. M. Antonieta Bruscato nella sua relazione introduttiva, invitandoci a un ascolto “sapiente” per cercare «la “giusta direzione”, certe che il futuro sta nascendo già nel presente, ed è vivo nel desiderio più volte espresso di un progetto che faccia crescere la nostra vita e ci dia di generare vita». Questo progetto, ha ribadito la superiora generale, dovrà essere ispirato dal Signore, fondato sulla Parola, teso a ridisegnare, la vita spirituale, la formazione, la vita comunitaria, la missione, seguendo la pedagogia dei piccoli passi. E tutto questo, in costante dialogo con la realtà del mondo e dell’umanità di oggi. In questo spirito abbiamo presentato in assemblea la sintesi della ricerca approntata a livello di Circoscrizioni sulle tendenze emergenti nel contesto socio-culturale-religioso-comunicazionale in cui viviamo e operiamo. Tante le sfide emerse, molti i bisogni che interpellano la nostra comunione, la nostra sollecitudine apostolica, la nostra responsabilità storica. Come continuare a essere presenze significative e profetiche là dove siamo? Come condividere

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energie e risorse, progettando itinerari o almeno strategie comuni per rispondere agli appelli di Dio?

Molte provocazioni, al riguardo, sono venute dalle consigliere generali e dall’economa, che hanno rivisitato i diversi ambiti della vita paolina (la spiritualità e la pastorale vocazionale, la formazione e la vita comunitaria, la comunicazione, la missione, la condivisione del carisma con i laici, l’economia), spingendoci ad andare oltre, a coltivare una sempre più profonda vita interiore, ad aprirci a nuove modalità apostoliche, a entrare con decisione nel mondo delle nuove tecnologie, a nutrire una grande simpatia per il futuro e quindi per i giovani, ad amministrare saggiamente, a osare cammini inediti di comunione e di collaborazione con i laici.

Il cammino di questi primi giorni è stato ulteriormente illuminato (…). È stato, per noi, un interessante “viaggio”, soprattutto nella multiforme realtà dell’America Latina, dove la Chiesa si confronta sul binomio “discepoli-missionari” e ricomincia dalla missione.

(fonte: www.paoline.org)

Meeting delle Juniores Pie Discepole del Divin Maestro dell'Europa orientale

A Czestochowa, Polonia, nella casa di Grabówce, dal 3 al 7 marzo 2010,

si è svolta la riunione delle Juniores Pie Discepole del Divin Maestro dell’Europa orientale (Polonia, Repubblica Ceca, Ucraina). Il tema dell’incontro era: “Inserite per il battesimo nell’unico sacerdozio di Cristo partecipiamo alla sua missione” (cf RV 144). È stato un tentativo di trasmettere il contenuto del Seminario internazionale di ermeneutica sul Sacerdozio paolino, che si è tenuto nel mese di febbraio u.s. a Roma.

Durante alcuni giorni d’intensa fraternità, insieme a Sr. M. Micaela Monetti, consigliera generale, le giovani sorelle si sono soffermate a studiare e a condividere la dimensione sacerdotale della missione. Il primo giorno è stato dedicato all’approfondimento della dimensione biblica del sacerdozio di Gesù Cristo nella Lettera agli Ebrei. I due giorni successivi sono trascorsi nell’impegno di un laboratorio di ermeneutica su tre meditazioni del nostro Fondatore, il Beato Giacomo Alberione, dettate alle madri e sorelle nel 1947. È stato un esercizio impegnativo ma interessante che ha aperto a nuove prospettive e soprattutto ha fatto crescere il desiderio di condividere questa esperienza con le sorelle della Provincia o con le juniores d’Europa. Speriamo che questo sogno diventi realtà.

(fonte: www.pddm.org)

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La Chiesa e il «nemico»

Due significative omelie sono state recentemente pronunciate da Benedetto XVI in San Pietro: quella per la conclusione dell’Anno Sacerdotale (11 giugno 2010) e quella per la solennità dei Santi Pietro e Paolo (29 giugno 2010). In entrambe il Papa interpreta, alla luce della Parola di Dio proclamata nella liturgia, questioni assai gravi nella vita della Chiesa contemporanea, come «la violenza nei confronti dei piccoli…» e il pericolo che viene alla Chiesa dalle persecuzioni.

Ecco alcuni stralci dalle due omelie del Papa:

* A conclusione dell’Anno Sacerdotale: Dal Curato d’Ars ci siamo lasciati guidare, per comprendere

nuovamente la grandezza e la bellezza del ministero sacerdotale. (..) Il sacerdozio è non semplicemente «ufficio», ma sacramento: Dio si serve di un povero uomo al fine di essere, attraverso lui, presente per gli uomini e di agire in loro favore. Questa audacia di Dio, che ad esseri umani affida se stesso; che, pur conoscendo le nostre debolezze, ritiene degli uomini capaci di agire e di essere presenti in vece sua… è la cosa veramente grande che si nasconde nella parola «sacerdozio». (…) Era da aspettarsi che al «nemico» questo nuovo brillare del sacerdozio non sarebbe piaciuto; egli avrebbe preferito vederlo scomparire, perché in fin dei conti Dio fosse spinto fuori dal mondo. E così è successo che, proprio in questo anno di gioia per il sacramento del sacerdozio, siano venuti alla luce i peccati di sacerdoti – soprattutto l’abuso nei confronti dei piccoli, nel quale il sacerdozio come compito della premura di Dio a vantaggio dell’uomo viene volto nel suo contrario. (…) Se l’Anno Sacerdotale avesse dovuto essere una glorificazione della nostra personale prestazione umana, sarebbe stato distrutto da queste vicende. Ma si trattava per noi proprio del contrario: il diventare grati per il dono di Dio, dono che si nasconde “in vasi di creta” e che sempre di nuovo, attraverso tutta la debolezza umana, rende concreto

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in questo mondo il suo amore. Così consideriamo quanto è avvenuto quale compito di purificazione, un compito che ci accompagna verso il futuro e che, tanto più, ci fa riconoscere ed amare il grande dono di Dio. In questo modo, il dono diventa l’impegno di rispondere al coraggio e all’umiltà di Dio con il nostro coraggio e la nostra umiltà. (…) Anche la Chiesa deve usare il bastone del pastore, il bastone col quale protegge la fede contro i falsificatori, contro gli orientamenti che sono, in realtà, disorientamenti. Proprio l’uso del bastone può essere un servizio di amore. Oggi vediamo che non si tratta di amore, quando si tollerano comportamenti indegni della vita sacerdotale. Come pure non si tratta di amore se si lascia proliferare l’eresia, il travisamento e il disfacimento della fede, come se noi autonomamente inventassimo la fede. Come se non fosse più dono di Dio, la perla preziosa che non ci lasciamo strappare via.

* Nella solennità dei SS. Pietro e Paolo: Se pensiamo ai due millenni di storia della Chiesa, possiamo osservare

che – come aveva preannunciato il Signore Gesù (cfr Mt 10,16-33) – non sono mai mancate per i cristiani le prove, che in alcuni periodi e luoghi hanno assunto il carattere di vere e proprie persecuzioni. Queste, però, malgrado le sofferenze che provocano, non costituiscono il pericolo più grave per la Chiesa. Il danno maggiore, infatti, essa lo subisce da ciò che inquina la fede e la vita cristiana dei suoi membri e delle sue comunità, intaccando l’integrità del Corpo mistico, indebolendo la sua capacità di profezia e di testimonianza, appannando la bellezza del suo volto. Questa realtà è attestata già dall’epistolario paolino. La Prima Lettera ai Corinzi, ad esempio, risponde proprio ad alcuni problemi di divisioni, di incoerenze, di infedeltà al Vangelo che minacciano seriamente la Chiesa. Ma anche la Seconda Lettera a Timoteo…parla dei pericoli degli “ultimi tempi”, identificandoli con atteggiamenti negativi che appartengono al mondo e che possono contagiare la comunità cristiana: egoismo, vanità, orgoglio, attaccamento al denaro, ecc. (cfr 3,1-5). La conclusione dell’Apostolo è rassicurante: gli uomini che operano il male – scrive – “non andranno molto lontano, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti” (3,9). Vi è dunque una garanzia di libertà assicurata da Dio alla Chiesa, libertà sia dai lacci materiali che cercano di impedirne o coartarne la missione, sia dai mali spirituali e morali, che possono intaccarne l’autenticità e la credibilità.(…).

Uno degli effetti tipici dell’azione del Maligno è proprio la divisione all’interno della Comunità ecclesiale. Le divisioni, infatti, sono sintomi della forza del peccato, che continua ad agire nei membri della Chiesa anche dopo la redenzione. Ma la parola di Cristo è chiara: “Non praevalebunt – non prevarranno” (Mt 16,18). L’unità della Chiesa è radicata nella sua unione con Cristo, e la causa della piena unità dei cristiani – sempre da

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ricercare e da rinnovare, di generazione in generazione – è pure sostenuta dalla sua preghiera e dalla sua promessa.

Ambedue le omelie sono piene di spunti ricchissimi e molto validi anche per noi Pastorelle e in piena sintonia con quanto stiamo approfondendo in preparazione al nostro 8°CG. Possono essere testi da leggere per intero e farne oggetto di meditazione. Si possono scaricare nelle diverse lingue dal sito:

www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2010/index_it.htm

(Fonte: Il Regno 13/2010, pp. 385-390)

Medio Oriente: comunione e testimonianza

Sulla base di quanto afferma l’Instrumentum Laboris, l’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei vescovi partirà da una constatazione: «La storia ha fatto sì che diventassimo un piccolo gregge. Ma noi con la nostra condotta, possiamo tornare ad essere una presenza che conta» (n. 118). Il documento, che raccoglie le risposte ai Lineamenta e sulla base del quale i sinodali si prepareranno all’incontro, è stato reso pubblico nel corso del viaggio di Benedetto XVI a Cipro ed è organizzato in tre capitoli: la Chiesa cattolica in Medio Oriente; la comunione ecclesiale; la testimonianza cristiana.

Fra i punti di maggiore evidenza: la domanda per una «laicità positiva» e l’invocazione della pace, consapevoli che i conflitti dell’area sono all’origine dell’emigrazione dei cristiani; la questione dei rapporti con l’islam e l’ebraismo, che fa da cerniera fra i temi esterni e quelli interni alla vita ecclesiale.

Ricordiamo che il Sinodo ha per tema «La Chiesa cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza. “La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima sola” (At 4,32)», e si svolgerà a Roma dal 10 al 24 ottobre 2010.

(Fonte: Il Regno 13/2010, pp. 395-411)

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Dal Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la 84a Giornata Missionaria Mondiale, 24 ottobre 2010

"La costruzione della comunione ecclesiale è la chiave della missione"

Una fede adulta, capace di affidarsi totalmente a Dio con atteggiamento filiale, nutrita dalla preghiera, dalla meditazione della Parola di Dio e dallo studio delle verità della fede, è condizione per poter promuovere un umanesimo nuovo, fondato sul Vangelo di Gesù. (…).

"Vogliamo vedere Gesù"… risuona anche nel nostro cuore… e ci ricorda come l’impegno e il compito dell’annuncio evangelico spetti all’intera Chiesa, "missionaria per sua natura" e ci invita a farci promotori della novità di vita, fatta di relazioni autentiche, in comunità fondate sul Vangelo. In una società multietnica che sempre più sperimenta forme di solitudine e di indifferenza preoccupanti, i cristiani devono imparare ad offrire segni di speranza e a divenire fratelli universali, coltivando i grandi ideali che trasformano la storia e, senza false illusioni o inutili paure, impegnarsi a rendere il pianeta la casa di tutti i popoli. (..)

Anche gli uomini del nostro tempo, magari non sempre consapevolmente, chiedono ai credenti non solo di "parlare" di Gesù, ma di "far vedere" Gesù, far risplendere il Volto del Redentore in ogni angolo della terra davanti alle generazioni del nuovo millennio e specialmente davanti ai giovani di ogni continente, destinatari privilegiati e soggetti dell’annuncio evangelico. Essi devono percepire che i cristiani portano la parola di Cristo perché Lui è la Verità, perché hanno trovato in Lui il senso, la verità per la loro vita. (…)

La comunione ecclesiale nasce dall’incontro con il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che, nell’annuncio della Chiesa, raggiunge gli uomini e crea comunione con Lui stesso e quindi con il Padre e lo Spirito Santo (cfr 1Gv 1,3). Il Cristo stabilisce la nuova relazione tra l’uomo e Dio. "Egli ci rivela «che Dio è carità» (1 Gv 4,8) e insieme ci insegna che la legge fondamentale della umana perfezione, e perciò anche della trasformazione del mondo, è il nuovo comandamento dell’amore. (…)

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Suore di Gesù Buon Pastore

sr Marta Gabrielli (ICN) 09.08.2010 sr Maria Stella Lipparoni (ICS) 27.08.2010

Familiari

fratello di sr Grazia Salaris (ICN) 16.03.2010 papà di sr Jessica Aglavia (PI-AU-SA) 18.03.2010 fratello di sr Estelita Mañabo (PI-AU-SA) 22.03.2010 papà di sr Claudia Davis (ARG-BO) 27.03.2010 sorella di sr Letizia Selle (PI-AU-SA) 24.03.2010 fratello di sr Giuseppa la Barbera (ICS) 16.04.2010 papà di sr Nubia Stella Rangel (CO-VE-ME) 23.04.2010 fratello di sr Rita Nardon (ICS) 02.06.2010 papà di sr Lusleia Scheffer (CdS) 09.06 2010 fratello di sr Eugênia Pedroza (BR-SP) 15.06.2010 mamma di sr Maria Veronica Gungon (PI-AU-SA) 19 06 2010 fratello di sr Amparo Hilot (PI-AU-SA) 22 06 2010 sorella di sr Luiza Santos (BR-SP) 23.06.2010 sorella di sr Aurora Mondini (CO-VE-ME) 26.06.2010 fratello di sr Antonietta Ricciu (ICS) 27.06.2010 sorella di sr Luciana Floriani (ICS) 30.06.2010 sorella di sr Alba Bellançon (ARG-BO) 10.07.2010 sorella di sr Lucita Saligumba (PI-AU-SA) 17.07.2010 sorella di sr Franca Bartolini (ICS) 12.07.2010 sorella di sr Silvana Vidor (ICS) 24.07.2010 fratello di sr Margarete, sr Letícia e sr Ana Maria Lopes (BR-SP) 29.07.2010 fratello di sr Teresina Fontanili (ICN) 10.08.2010 sorella di sr Donata Confortini (ICN) 17.08.2010

CTN anno XXXV 2010/2 - 69

Figlie di San Paolo sr Teresa Migliorini Albano Laziale (RM) 17.03.2010 sr Costanza Paola Bianciotto Alba (CN) 30.03.2010 sr Francesca Lanzafame Albano Laziale (RM) 08.04.2010 sr Cristina Pieri Albano Laziale (RM) 28.04.2010 sr Celestina M. Emma Delpogetto Alba (CN) 11.05.2010 sr Marcellina Maria Dal Corso Albano Laziale (RM) 18.05.2010 sr Bernarda Angela Vicario Albano Laziale (RM) 22.05.2010 sr Teresina Melis Alba (CN) 26.05.2010 sr Elisea Adalgisa Scarpa Alba (CN) 10.06.2010 sr M. Concetta Dall’Igna Anna Albano Laziale (RM) 11.06.2010 sr Sebastiana Careglio Palmina Alba (CN) 14.06.2010 sr Faustina Giaretta Parodi São Paulo-Brasile 16.06.2010 sr Pia Francesca Geraci Albano Laziale (RM) 04.07.2010 sr Angela M. Magri Alba (CN) 05.07.2010 sr Teresa M. Lucia Bernardini Roma 06.07.2010 sr M. Pierpaola Mariotto Albano Laziale (RM) 19.07.2010 sr Paola Maria Uchino Setsu Tokyo 20.07.2010 sr M. Eugenia Cecchinato Roma 22.07.2010 sr M. Candida Pirrone Albano Laziale (RM) 26.07.2010 sr M. James Theresa Manthra Mumbai (India) 30.07.2010 sr Maria Claudia Parco Lolita Pasay City (Filippine) 14.08.2010 sr M. Giuseppina Di Miceli Albano Laziale (RM) 16.08.2010 sr M. Liliana Ventresca Albano Laziale (RM) 19.08.2010 sr Maria Rosa Ballini Albano Laziale (RM) 24.08.2010 sr Renata Innocenza Bertolusso Albano Laziale (RM) 24.08.2010 sr M. Alba Matagawa Hiratsuka (Giappone) 27.08.2010

Pie Discepole del Divin Maestro sr M. Angioletta Letizia Manduchi Rimini (Italia) 02.04.2010 sr M. Adalgisa Marcellina Tozzi Fresno (Stati Uniti) 11.05.2010 sr M. Pauline, Mabel Mendes Bangalore DM (India) 05.06.2010 sr M. Inmaculada Doradia García Madrid (Spagna) 29.06.2010 sr M. Metilde - Chizuko Shindate Tokai (Giappone) 13.07.2010 sr M. Teresia Margherita Gastaldo Sanfrè (CN) 02.08.2010 sr M. James Theresa Tharappel Bangalore (India) 02.08.2010

Società San Paolo fr Mario Paolino Camparmò Roma 06.05.2010 don Rui Agustin Prates Cortiço Lisboa (Portogallo) 18.05.2010 fr Luigi Timoteo Montanaro Alba (CN) 26.06.2010 don José Del Valle Echeverría Santiago del Cile 27.06.2010

CTN anno XXXV 2010/2 - 70

fr Antonio Gabriele Donato Torino 21.07.2010 fr Paul Gerard James Canfield (Stati Uniti) 17.08.2010 don Luigi Gabriele Todaro Alba (CN) 18.08.2010 don Carmelo Venanzio Panebianco Roma 21.08.2010 don Emilio Ilario Cordero Ariccia (RM) 28.08.2010

IMSA e ISGA Elena Ciaglia Roma 19.03.2010 Elisa Deidda Oristano 21.03.2010 Maria Sciarratta Agrigento 11.05.2010

e-mail

Nezahucalcoyotl (Messico): [email protected]

San Paolo (BR), Casa Provinciale: [email protected]

sostituisce quelli che sono sull’indirizzario.

sr Saveria Demontis dal Perù 02.03.2010 sr Dina Ranzato dal Mozambico 11.04.2010 sr Francesca Longoni dal Brasile 03.05.2010 sr Aurora Mondini dalla Colombia 20.05.2010 sr Suzimara Barbosa dal Brasile 29.05.2010 sr Sonia Batagin dal Gabon 30.05.2010 sr Clara Ariza dalla Colombia 30.05.2010 sr Mirina Ibarra dal Perù 01.06.2010 sr Erika Cabrera dal Perù 01.06.2010

CTN anno XXXV 2010/2 - 71

sr Aurora Mondini per la Colombia 03.06.2010 sr Brenda Balingasa dalle Filippina 03.06.2010 sr Teresa An dalla Corea 04.06.2010 sr Ales Paz Pamplona dalle Filippine 05.06.2010 sr Rita Ruzzene dall’Australia 05.06.2010 sr Salette Besen dal Brasile 06.06.2010 sr Eunice Grespan dal Brasile 06.06.2010 sr Lupita Ortega dall’Argentina 06.06.2010 sr Adriana Galay dall’Argentina 06.06.2010 sr Gerlandia Amaro dal Brasile 08.06.2010 sr Maria De Fatima Piai dal Brasile 08.06.2010 sr Magally Marin dalla Colombia 08.06.2010 sr Carmen Cecilia Rozo dalla Colombia 08.06.2010 sr Francesca Longoni per il Brasile 17.06.2010 sr Sonia Batagin per il Gabon 22.06.2010 sr Lupita Ortega per l’Argentina 22.06.2010 sr Ales Paz Pamplona per le Filippine 23.06.2010 sr Salette Besen per il Brasile 25.06.2010 sr Eunice Grespan per il Brasile 25.06.2010 sr Gerlandia Amaro per il Brasile 26.06.2010 sr Maria De Fatima Piai per il Brasile 26.06.2010 sr Adriana Galay per l’Argentina 26.06.2010 sr Magally Marin per la Colombia 28.06.2010 sr Carmen Cecilia Rozo per la Colombia 28.06.2010 sr Mirina Ibarra per il Perù 28.06.2010 sr Erika Cabrera per il Perù 28.06.2010 sr Teresa An per la Corea 29.06.2010 sr Rita Ruzzene per l’Australia 29.06.2010 sr Cristiane Ribeiro per il Brasile 30.06.2010 sr Benedetta Kim Hye Kyoung per la Corea 01.07.2010 sr Cristina Lee Jae Kyoung per la Corea 01.07.2010 sr Clara Ariza per la Colombia 02.07.2010 sr Brenda Balingasa per le Filippine 02.07.2010 sr Carmen Dominguez Soto per il Perù 05.07.2010 sr Suzimara Barbosa per il Brasile 03.07.2010 sr Uezineire da Silva per il Brasile 03.07.2010 sr Mariana Basualdo per l’Argentina 18.07.2010 sr Doris Arcon per le Filippine 20.07.2010 sr Marites Perez per le Filippine 20.07.2010 sr Roselle Dela Cruz per le Filippine 20.07.2010 sr Jessica Aglavia per le Filippine 20.07.2010 sr Adriana Ciacchini dal Cile 21.08.2010 sr Carmelita Pereira de Jesus dal Gabon 21.08.2010 sr Julia Nolasco Mendoza dal Cile 26.08.2010 sr Maria Isabel Paredes dal Cile 26.08.2010

CTN anno XXXV 2010/2 - 72

Sommario Scrivo a voi Sorelle… p. 39

Dai gruppi di governo p. 42

Il Governo generale informa p. 44

Dalle Circoscrizioni … p. 46

Cammino di riconoscimento della Santità … p. 54

Provvidenza e Solidarietà p. 57

Famiglia Paolina p. 61

Chiesa Mondo p. 64

Ricordiamoli p. 68

Aggiorniamoli p. 70

Arrivi e partenze p. 70

Sommario p. 72

Responsabile: Équipe informazione – Uso manoscritto Consegnato alle P.I. il 3 settembre 2010