O2 PSICOLOGIA 2

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ROBIN WILLIAMS IL PERSONAGGIO Preparatevi a vivere per sempre! TEORIA E PRATICA DEL BENESSE RE DOSSIER INTELLIGENZA EMOTIVA Emozioni Distruttive e Positive Dream SPA Un viaggio tra Las Vegas e Madrid nelle Spa da sogno WII ACTIVE La suite completa per il benessere OSSIGENO PER LA TUA MENTE Estetica del Sesso L’Arte della seduzione Anno 1 Numero 2 Bimestrale Con Virtual e-Book € 3,90 SALONE INTERNAZIONALE DEL BENESSERE MAGAZINE UFFICIALE WELLNESS PSYCHOLOGY

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Corpo, Mente & Arte Numero 02

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ROBIN WILLIAMSIL PERSONAGGIO

Preparatevi a vivereper sempre!

TEORIA E PRATICADEL BENESSERE

DOSSIER

INTELLIGENZA EMOTIVAEmozioni Distruttive e Positive

Dream SPAUn viaggio tra Las Vegas eMadrid nelle Spa da sogno

WII ACTIVELa suite completaper il benessere

O S S I G E N O P E R L A T U A M E N T E

Estetica del SessoL’Arte della seduzione

Anno 1 Numero 2Bimestrale

Con Virtual e-Book € 3,90

SALONEINTERNAZIONALEDEL BENESSERE

MAGAZINE UFFICIALE

WELLNESS

PSYCHOLOGY

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La maggior parte di noi occidentali passa gran parte del suo tempo, durante tutta la vita, cer-cando di svelare nel prossimo, nelle relazioni, tutti gli aspetti negativi possibili. Fateci caso, se conoscete una persona brillante, che vi affascina, e siete tentati di stabilire un rappporto basato sull’empatia, una vocina dentro di voi, chiamata pregiudizio, vi dirà che c’è qualcosa che non funziona, non può essere, oltre quella “facciata” c’è sicuramente del mar-

cio. E parte la ricerca, una spietata investigazione fatta di misere piccolezze che quasi sicuramente ci porterà a dire “ecco, non poteva essere vero, anche questa è una persona cattiva”. Missione compiuta. Rapporto condizionato e destinato a morire o a vivere in un oblio fatto di ipocrisia e di colpi bassi. Da qui, spesso, nascono invidia, gelosia, rancore. Anche perché, l’altra parte, sentendosi accusata, cambierà molto probabil-mente il suo modo di relazionarsi a voi e non vi risparmierà il suo repertorio peggiore. Perfetto. Uno contro l’altro, con i sensi ben attenti a non farsi fregare. D’altronde i media del nostro tempo non fanno altro che propinarci questo: politici contro, etnie contro, poveri contro ricchi, ricchi contro poveri, guardie e ladri, papi e scomunicati. Per non parlare del territorio delle fiction, vera e propria scuola del male. Ma avete visto che famiglie? Ce ne fosse una normale… Nuore messe incinte dal suocero, bambini con due o tre padri tra cui il nonno, tradimenti a go go… I videogiochi tradizionali? Beh, lì andiamo alla grande: spesso si fanno tanti punti quante più persone si investono e uccidono e, comunque, ad essere onesti, si perde sempre. Il problema è che il nostro cervello, adattandosi al nostro tempo mediatico, fa sempre più fatica a distinguere tra realtà e finzione e così ci ritroviamo una bella società che ha un livello di felicità personale radente lo zero. E se invece, nella realtà di tutti i giorni, al lavoro, in famiglia, durante ogni momento della nostra vita, provassimo ad invertire il nostro approccio relazionale con chiunque incontriamo? Proviamo a cercare la parte buona di ogni persona che si ritrova nelle fitta e complessa rete delle relazioni umane. Di ognuna, nessuna esclusa. Paura eh? Eh sì perché così ci si sente scoperti… Un attimo, non voglio dire che il male non esista, caspita, esiste eccome, ma a quello, quando si manifesterà realmente, siamo già istintualmente prepa-rati. Quindi, mettete le vostre difese in secondo piano e proponetevi di usarle solo quando sarà realmente necessario. Torniamo alla ricerca del buono, nel prossimo. Certo, è più difficile trovare gli aspetti positivi, bisogna dedicarsi all’altro, fare in modo che questi diventino visibili. Anche chi avete di fronte ha timore di porsi positivamente… Non scordatelo. Bisogna saper ascoltare invece di criticare, bisogna avere la giusta umiltà per apprezzare le qualità dell’altro, ci risultino pure strambe o fuori dal nostro modo di essere. Ci vuole apertura mentale e disponibilità, tolleranza, compassione. Una volta capito chi si ha di fronte, provate a relazionarvi ad esso intrattenendo discorsi che tengano conto anche delle sue passioni, dei suoi problemi, e vedrete che i suoi lati negativi diverranno invisibili, o quanto meno decisamente tollerabili. La cosa pìù importante è che per effetto del meccanismo azione-reazione vedrete tornare a voi molte più attenzioni e sorrisi di quanto vi aspettiate. Questa è la filosofia positivista di O2, che apre alla ricerca della felicità, proponendovi pensieri, tecniche e suggerimenti che siano un buon “ossigeno per la mente”. Chiudo con un aforisma del Dalai Lama al quale potete pensare durante il vostro percorso di vita: “Cerco sempre nelle persone il lato buono di esse, a volte è molto difficile trovarlo, quasi fosse in fondo ad un pozzo, ma alla fine riesco sempre nell’intento. Solo quando mi accorgo che in una persona non vi è proprio assolutamente niente di buono, la allontano. Ma è un caso rarissimo”.

Sergio PisanoPsicologo

www.myspace.com/spisano

EditorialeLa ricerca del buono

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6 14 22 28 34 40 48 54 66

Anno 1 Numero 2

Sommario

www.oxygenemedia.it

Spagna

USA

Italia

O2 Psicologia è pubblicata nei seguenti paesi

Be Well Readwww.zinio.com

OSSIGENO PER LA TUA MENTE

Psicoterapia Breve

Interdipendenza

Paziente mio ti amo

Pat Metheny

Consapevolezza del Sé

Il Futurismo

Emozioni Distruttive e Positive

DOSSIER Teoria e Pratica del Benessere

Il personaggio: Robin Williams

Psicologia lampo per un sollievo immediato e duraturo

Scopri i fili della tua esistenza

Perché scegliere la medicina personal centred

Immergiti nel sound emozionale

Per conoscerti, incontra il tuo doppio

Un’inedita interpretazione della loro arte

Impara a governare i tuoi stati d’animo

Il Salone del Benessere di Ischia e il Natural Self Improvement

Il più grande comunicatore di Hollywood

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54

40

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72 80 88

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Direttore ResponsabileDr. Sergio Pisano

CaporedattriceDott. ssa Melania Battista

Consulente EditorialeDott. ssa Melina Chiapparino

Art DirectorMario Spiniello

Marketing & PubblicitàDott. ssa Anna Roca

GraficaAntonio Montana

Licenze InternazionaliSpecial ProjectCinzia Pisano

CollaboratoriBald Eagle, Dott. ssa Rosa Mininno, Dott. ssa Francesca Viti, Dott. Domenico Di Donna, Fabiola Giordano, Dott.ssa Roberta Prestinenzi, Roberta Vitiello,Dott.ssa Angela Malafronte,Dott.ssa Gabriella Ceccarelli, Dott.ssa Maria Frandina, Carmela Maria Barbaro, Dott. Roberto Cavaliere

Distributore ItaliaParrini & C.

Versione Digitalewww.zinio.com

Aut. Trib. Beneventon. 17/2008 - 10/12/2008

StampaPoligrafica Ruggiero (AV)

EditoreOxygene s.r.l.Sede legaleVia Taburno, 70 - Montesarchio (BN)Indirizzo RedazioneVia G. Dorso, 13 - AvellinoPhone 0825 781734 - Fax 178 [email protected]

<ISSN 1974-2878>

80

Nuove figure nel futuro dei centri benessere

Concediti il massimo a Las Vegas e Madrid!

Tutto quello che c’è da svelare

Qual è la tua carica seduttiva?

Divertiti, gioca e resta in forma!

L’arte che ti aiuta a vivere

Lasciati cullare dal “lettino sonoro”

...Il potere delle immagini

Perdi peso senza perdere il buon umore

Sogni e fantasie parlano di te

Lo Psicologo nelle Spa

Spa da Sogno

L’Arte della Seduzione

Test

Wii Active

Teatroterapia

Arpa per l’Anima

DVD VideoRelax

Dimagrire senza Sforzo

Una Vita da Sogno

In fase di certificazione secondo il Regolamento CSST

Virtual e-Book

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www.o2psicologia.it

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PSICOLOGIA

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PsicoterapiaBreve

Prendersi cura dellapropria anima non

è mai statocosì facile

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Quando si pronunciano fra-si del tipo: “Prendersi cura di sé”, “Stare bene con se stessi” oppure “E’ impor-tante raggiungere il benes-

sere psicologico”, ad alcune persone la pri-ma cosa che viene in mente è quella di curare il proprio corpo. Ecco quindi che la reazio-ne quasi automatica è correre dal parrucchie-re, dall’estetista o in palestra per migliorare la propria immagine e aspettare poi, conferme esterne su quanto si è cambiati in positivo. Al-tre persone, invece, rievocano nella loro men-te l’immagine hollywoodiana a cui Woody Al-len ci ha abituati: sdraiati sul lettino con occhi chiusi a raccontare i propri sogni con alle spal-le uno psicoanalista un po’ stralunato e anno-iato che prende appunti. Entrambe queste im-magini ci raccontano una confusione di fondo che purtroppo ancora esiste riguardo un argo-mento molto importante: chi e cosa può aiuta-re la ricerca del vero benessere psicologico?Migliorare la propria qualità della vita è spesso difficile, soprattutto se si è in presenza di un malessere esistenziale. Solo un cambiamento significativo dello stile di pensiero e comporta-mento può portare alla risoluzione del proble-ma attraverso la cura della propria anima. La psicoterapia (dal greco “psichè” anima, soffio vitale e “ therapeia” cura) ha come scopo pro-prio la terapia dello spirito e la strada che intra-prende per giungere al cambiamento è quella del colloquio. Da diversi anni si è diffusa in Italia la Psicote-rapia Breve che, a differenza della psicoterapia

Il sollievo immediato dal sintomo aiuta a ristrutturare la percezione di

sé e degli altri, ristabilendol’armonia con il mondo

8 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

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classica, ha come fulcro centrale la compren-sione del problema “qui ed ora”, una dimen-sione che rende dunque necessaria l’analisi del sintomo, fonte di disagio per il paziente. Que-sta nuova forma di terapia ha tempi di risolu-zione più brevi, ma allo stesso tempo è capace di dare risultati stabili. Chi si trova di fronte ad uno psicoterapeuta ad approccio breve, non ha alle spalle nessun taccuino e non è nemme-no sdraiato su di un lettino, non è condotto all’origine del problema, ma affronta il disa-gio attuale e il malessere legato al sintomo per arrivare alla soluzione pratica. Il terapeuta e il paziente instaurano un rapporto fondato sul-la fiducia, ma soprattutto sulla collaborazio-ne, in quanto attori fondamentali nella risolu-zione del problema e nell’individuazione di soluzioni efficaci. Il punto di partenza? La comprensione del sé e la ridefinizione de-gli obiettivi, due temi che vanno affrontati allenando le risorse possedute dal paziente in modo da rafforzarle, giungendo così agli obbiettivi preposti e all’ambito traguardo: il cambiamento. I risultati ottenuti da questo tipo di psicoterapia sono riferiti alla perce-zione che il paziente ha riguardo il grado di risoluzione del disagio raggiunto e la sua sta-bilità nel tempo. Principalmente le tecniche di Psicoterapia Breve appartengono all’orientamento co-gnitivo-comportamentale, proprio perché mirano a cambiare non solo i comportamen-ti del paziente, ma anche gli aspetti cognitivi, cioè il suo modo di percepire la realtà.Le critiche più frequenti mosse nei confron-

9Psicoterapia Breve

L’uomo non è che una canna, la più debole in tutta la natura, ma è una canna che pensa

B. Pascal

WEBRADIO

MUSICA CONSIGLIATAPER LA LETTURA

www.smoothlounge.com

“L’urlo”E. Munch

Olio tempera e pastellosu cartone(1893)

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11Psicoterapia Breve

Affronta il disagio attuale e ilmalessere legato al sintomo perarrivare alla soluzione pratica del problema

ti della Psicoterapia Breve sono quelle riferite al fatto che, non puntando alla conoscenza dell’origine del problema, le soluzioni pos-sono risultare superficiali e poco stabili nel tempo. Ma la vera forza della Psicoterapia Breve è nel sollievo immediato dal sintomo, attraverso cui il paziente ristruttura la perce-zione che ha di sé, degli altri e del mondo che lo circonda. Per questo motivo la Psicotera-pia Breve è un intervento radicale e duraturo e non una terapia superficiale e meramente sintomatica. Il cambiamento dell’individuo, infatti, avviene non solo a livello comporta-mentale, ma anche emotivo e cognitivo. Per risolvere una situazione ritenuta problema-tica, il terapeuta strategico, anziché andare alla ricerca delle cause originarie, indaga sul funzionamento e sulla persistenza del disa-gio per individuare la modalità d’intervento

più efficace. Un aspetto ritenuto fondamen-tale dal terapeuta, fin dal primo incontro, è l’indagine sulle “tentate soluzioni”, ovvero tutto ciò che il paziente stesso e le persone intorno a lui hanno tentato di fare per cerca-re di risolvere il problema. I tentativi disfun-zionali, riprodotti nel tempo, alimentano la situazione problematica, complicandola ul-teriormente. Occorre mettere in atto strate-gie più efficaci. In questo senso il terapeuta strategico lavora sul presente piuttosto che sul passato, su “come funziona” il problema, piuttosto che sul “perché esiste”, sulla ricer-ca delle “soluzioni” piuttosto che delle “cau-se”. Secondo questo approccio, il punto di vista del paziente subisce uno spostamento: dalla sua posizione originaria disfunzionale (che si esprimeva nelle “tentate soluzioni”) ad una prospettiva più elastica e funzionale,

””

Per perdere la testa, bisogna averne una!

A. Einstein

””

Pattinando sul ghiaccio la sicurezza sta nella velocità

W. Emerson

Relatività - Maurits C. Escher - litografia (1953)

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La nostra mente e il nostro cuore sono il nostro tempio

DalaiLama

12 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

con maggiori possibilità di scelta. Un cam-biamento di prospettiva che consente, alla persona oggetto del trattamento, di acqui-sire la capacità di fronteggiare i problemi senza rigidità, sviluppando un ventaglio di diverse possibili strategie risolutive. Per rag-giungere questo obiettivo, nella maniera più efficace e rapida possibile, l’intervento stra-tegico è di tipo attivo e prescrittivo e deve produrre risultati a partire già dalle prime sedute. Indiscutibilmente la Psicologia Bre-ve, considerati i limiti di tempo, privilegia il lavoro sui conflitti centrali dell’individuo; d’altro canto trascurare alcune aree tramite un lavoro focale, implicherebbe una attività terapeutica solo parziale. La psicanalisi clas-sica, invece, offre una splendida occasione di andare al fondo di sé e del proprio “es-sere nel mondo”, non senza sacrifici, però,

per chi vi si sottopone.

“Empatia e contatto tra terapeuta e paziente, ep-pure anche un rigoroso distacco. Nulla di contrad-dittorio, perché anzi le limitanti contraddiz ioni sono la realtà dell’esistenza, e dunque il cibo della mente. Perciò la psicoanalisi è terapia dell’inesau-ribile costruzione dei limiti. Lo è per il terapeuta, il quale deve contemperare partecipazione e distac-co, impulsività e riflessione, attività e passività, allo scopo di accogliere nel proprio cor po e nella propria mente i fantasmi, le pulsioni e le emozioni che abitano nell’inconscio del paziente. Lo è per il paziente, il quale, impegnato in questo compi-to insieme al terapeuta, oscillerà tra dipendenza e ritiro, avidità e rabbia, amore e odio.”

(Prof. Marco Alessandrini)

Gabriella Ceccarelli

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InterdipendenzaSiamo interdipendenti

come le corde e i nodi

di una rete da

pescatore:

i nodi rappresentano

i nostri momenti cruciali,

le rette il percorso

intrapreso

FILOSOFIA

15L’interdipendenza

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Nulla esiste per sua stessa causa. La fisionomia della vita si rivela come

una concatenazione di accadimenti reciprocamente dipendenti

16 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

Nella società moderna l’uo-mo appare sempre più chiuso in se stesso. La cor-sa alla carriera, la brama di potere, condanna l’essere

umano all’individualismo, ad una visione per-sonalistica della vita. L’ “homo economicus” si ispira ai principi della razionalità e dell’utilità, fagocitato dall’egoismo e dall’egocentrismo. Una condizione che, trascurando la dimensio-ne solidaristica, dimentica i benefici derivanti dalla mutua reciprocità. Nel “cooperative learning” è l’interdipenden-za positiva, ovvero la percezione del vincolo con l’altro nel lavoro di squadra, che determi-na il successo nel perseguimento degli obiet-tivi. Il concetto di interdipendenza stabilisce che i fenomeni non possono essere definiti in termini assoluti, ma solo in relazione agli altri. Galileo stabilì che moto e quiete in sé non han-no valore, ma sono concetti relativi al sistema inerziale di riferimento. Emblematico l’esem-pio della nave: “Se si pongono degli uomini dentro la cabina di una nave assieme a degli in-setti e a dei pesci in una vasca d’acqua, oltre a un catino che raccolga dell’acqua gocciolante, ci si accorgerà che il movimento della nave, se costante e privo di scossoni, non influenzerà in nessun modo l’ambiente della cabina: i pesci continueranno a nuotare, gli insetti a volare, l’acqua gocciolerà sempre verticalmente. An-che i passeggeri della cabina non capirebbero di essere in moto, ma penserebbero di esse-re fermi, pur muovendosi insieme alla nave”. Una concezione saggiamente ripresa nella cul-tura orientale. Nella psicologia buddista nulla

Una riga di dodici centimetri è corta rispetto ad una di sedici. Una riga di sedici è corta rispetto ad una di venti

DettoTibetano

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19L’interdipendenza

esiste per sua stessa causa. Un fenomeno può accadere solo se connesso ad altri. La realtà non può essere suddivisa, ma va considerata in maniera olistica e globale. All’occhio ride-sto, la fisionomia della vita si rivela come una concatenazione di accadimenti reciprocamen-te dipendenti, che si generano l’uno dall’altro. Al contrario, il fraintendimento della natura dei fenomeni, derivante dall’errato assunto se-condo cui persone e cose esistono in sé e per sé, porta l’uomo a vivere nell’ignoranza e nella sofferenza. Ignorando questa consapevolezza, ciò che vediamo sembra possedere una qua-

lità intrinseca, i fenomeni sembrano esistere indipendentemente, senza connettersi ad altri fattori. Assegnando a persone e cose una con-dizione sovradimensionata ed erronea, si ge-nerano emozioni distruttive tra cui la bramosia e l’odio. Solo allontanandoci da una visione di-storta della realtà, sapendo distinguere la falsa apparenza dalla vera natura dei fenomeni, pos-siamo intraprendere il cammino verso il fine universale dell’uomo: la felicità. Un valore a volte confuso, nascosto dietro errati principi di valutazione della crescita di una comunità, identificata con l’esclusivo benessere economi-

IL LIBRO

Attingendo al pensiero buddista e pro-ponendo una serie di esercizi graduali, il Dalai Lama ci prende per mano e attraverso la meditazione ci condu-ce verso la capacità di distinguere fra come appariamo a noi stessi e come siamo davvero, abbandonando la visione indipendente delle cose a fa-vore di una dimensione di interdipen-denza tra tutti i fenomeni. La riflessione sulla falsa apparenza apre la via all’il-luminazione, rivelando l’inutilità delle emozioni distruttive e del dolore. La conoscenza di sé diventa, quindi, la chiave dello sviluppo personale e di una relazione positiva con il mondo e con gli altri.

Conosci te stesso

AUTOREDalai Lama

ANNO2006

EDITORE Mondadori

Poiché comprendono la dottrina del sorgere-dipendente, i saggi non condividono in alcun modo punti di vista estremi

Buddha

“Le Amiche”G. Klimt

Olio su tela(1916)

La felicità è al centro della nostra interconnessione Sviluppando l’empatia verso gli altri, si intraprende il percorso virtuoso dell’illuminato

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20 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

co. Quanti di noi sono a conoscenza del fatto che nel regno del Bhutan la felicità rappresenta un elemento fondamentale per valutare la cre-scita del paese? In questo piccolo stato della catena himalayana viene misurato il Fil (Felici-tà Interna Lorda), un indicatore che pone la fe-licità della persona al centro dello sviluppo del paese. La persona, dunque, non è identificata esclusivamente come produttore o consuma-tore di beni, ma come uomo che coltiva il suo benessere in solidarietà con gli altri, attraverso i valori spirituali, ambientali e affettivi. In questa ottica il benessere non è patrimonio dei singo-li, a discapito di altri. Il desiderio di felicità è al centro della nostra interconnessione con gli al-

tri. Ognuno di noi possiede dentro di sé tutti gli strumenti per vivere un’esistenza significativa, strumenti che consentono di agire in maniera illuminata. Sviluppando l’empatia verso gli altri si intraprende il percorso virtuoso dell’illumi-nato, di colui il quale ha compreso che l’indivi-duo e il suo ambiente sociale e naturale possono vivere in perfetta armonia, riconoscendo pro-fondamente quanto la felicità dell’uno dipenda dall’altro. La saggezza e la consapevolezza abitano den-tro di noi, hanno soltanto bisogno di essere risvegliate.

Melania Battista

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Pazientemioti amo

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Pazientemioti amo

Non c’è medicinasenza relazione

Dal modello disease-centreda quello person-centred:

il ben-essere dell’altro

“L’arte della medicina consiste nel divertire il

paziente, mentre la natura cura la malattia”

Voltaire

MEDICINA OLISTICA

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24 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

Chimica, protocolli, diagnosi, prognosi sono tutti aspetti legati alla medicina e alla figura del medico. Tuttavia, quando parliamo di malat-tia non possiamo non considerare il malato, la persona affetta dalla malattia. Il passaggio dalla disease, che prende in considerazione le variabili biologiche oggettive ed il funziona-mento fisiologico, alla illness cioè la “mia ma-lattia”, la malattia presa in considerazione con tutti i vissuti soggettivi del malato, diventa un punto fondamentale se vogliamo considerare la persona nella sua totalità.La medicina person centred non è un insieme di tecniche, non è un modo di fare, ma un modo di essere. Il medico non può concentrarsi solo ed esclusivamente sulla malattia, ma deve sem-pre di più essere in grado di promuovere il ben-essere della persona, secondo quanto auspicato dall’OMS (World Health Organization).

La capacità da parte del medico di affrontare il dolore nei suoi due distinti, ma non separati aspetti di sofferenza psichica e organica

è ben sintetizzata da Archibald Cochrane, il padre della Evidence Based Medicine, nel suo libro “L’inflazione Medica” quando parla dei suoi ricordi giovanili: “C’era la guerra e i feriti giungevano a decine. Tra questi ve ne era uno gravis-simo, per il quale non c’era nulla da fare. Gli avevo dato tutta la morfina che potevo, ma continuava ad urlare, in un modo lancinante. Allora l’ho abbraccia-to: in quel momento si è tranquillizzato e dopo qual-che tempo è morto tra le mie braccia. Ho capito che le sue grida non erano per il dolore fisico, che in qualche modo avevo lenito, ma per lo strazio di essere solo e lontano da tutti coloro che lo amavano: io ero stato per lui la medicina. Da quel momento sono stato un medico diverso”.

Ciò che si può fare di più per coloro che amiamoè di essere felici noi stessi

E. Alain

Non esiste un medico e una malattia, ma la relazione con tutte le sue sfumature, i suoi vissuti, le emozioni, i bisogni

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25Medicina Olistica

Imparate a guarire nello stesso modo in cui avete imparato ad amare

Ovidio

La medicina “centrata sul paziente” diviene un meto-do clinico in cui hanno pari dignità sia la patologia, in senso biologico, del malato, sia il suo vissuto di malat-tia: la medesima malattia, pur presentando caratteri-stiche uniformi che la rendono riconoscibile da malato a malato, è vista anche in ciò che distingue un paziente dall’altro, nel modo, cioè, in cui ciascun malato la vive a seconda della propria storia.

(Moja E.A., Vegni 2000)

La salute appare non tanto un adattamento alle variabili biologiche predeterminate, quanto il risultato dell’azione, di un’azione costruttiva che coinvolge la persona umana nelle sue tre dimensioni: mente-corpo e spirito. La medicina centrata sulla persona è chiamata a modificare l’approccio riduzionista di natu-ra bio-molecolare alla scienza medica, verso un’integrazione che pone la totalità della per-sona al centro della scena. Non parliamo più, o meglio, non parliamo soltanto di un profes-sionista che incontra un paziente che ha biso-gno di aiuto, ma di un incontro tra persone: al centro c’è la relazione. Se da una parte il medico deve raccogliere le

informazioni necessarie per l’anamnesi, d’al-tro canto non può non prendere in considera-zione aspettative, desideri, paure del pazien-te. Non ha a che fare con la malattia, ma con la persona che ha una malattia, non parliamo di una malattia, ma del malato. Non ci si può fermare, quindi, al protocollo teorico, ma è la persona nella sua totalità che deve essere presa in considerazione e questo non può che essere fatto all’interno della relazione.

“All’inizio è la relazione. Solo nella relazione con l’altro uomo, l’individuo ritroverà se stesso”.

(M. Buber)

Diventa, dunque, essenziale, che il professio-nista padroneggi non solo le conoscenze me-diche tradizionali, ma sviluppi anche adeguate abilità di counseling. La capacità di relazionarsi efficacemente con il paziente diventa fondamentale per l’instau-rarsi di una buona alleanza terapeutica, fon-damentale soprattutto in una società come la nostra, dove spesso il paziente si rivolge al me-dico dopo aver già acquisito personalmente

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26 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

una serie di informazioni dai mass media. Nel-la rete virtuale possiamo trovare tutte le rispo-ste alla malattia, ma solo dal medico possiamo aspettarci di essere capiti nel nostro dolore ri-spetto alla nostra malattia. Lo stesso medico deve imparare a confrontarsi col malato: non c’è più un medico e una malattia, ma la relazio-ne con tutte le sue sfumature, i suoi vissuti, le emozioni, i bisogni. Essere consapevoli di tutto questo significa considerare l’altro come perso-na, lavorare non solo con la patologia, ma per il ben-essere dell’altro. L’obiettivo sarà lo svilup-po dell’empowerment personale e sociale del pa-ziente: ben-essere non è assenza di patologia, ma il raggiungimento di un equilibrio armoni-co tra mente, corpo e cervello. È solo con una medicina person centred, infatti, che si può dare alla persona la libertà di scelta, attraverso lo svi-luppo di una relazione che porti a valorizzare le risorse e le possibilità creative dell’individuo, considerato in quanto tale e non più esclusiva-mente come “paziente”. Ogni “paziente” prima di essere tale è una persona e pertanto va con-siderata nella sua totalità. Ognuno di noi pri-ma di avere una malattia ha una propria storia personale, vissuti, valori, bisogni, desideri, oltre ad avere delle informazioni più o meno appro-fondite e veritiere sulla malattia stessa. In par-ticolare, Moja, prendendo in considerazione le aspettative, i desideri ed il contesto del paziente, parla di “Agenda del paziente” (Moia-Vegni -2004- La visita medica centrata sul paziente, Raffaello Cortina Editore), che sta ad indicare “ciò che il paziente porta con sé e con la sua ma-lattia nel momento in cui si presenta nello stu-dio medico”. L’Agenda del paziente si articola

in quattro categorie che includono:

i sentimenti del paziente e in particolar 1. modo la paura di essere malato;le idee e interpretazioni del paziente riguar-2. do a ciò che non va;le aspettative e i desideri riguardo ciò che 3. dovrebbe essere fatto;il contesto familiare, sociale, lavorativo.4.

Ed è proprio dalla complessità della malat-tia, che comprende le molteplici sfaccettature dell’Agenda del paziente, che nasce l’esigenza di superare il tradizionale modello bio-medico per approdare a quello bio-psico-sociale. Un approccio che resta ancorato alla biologia, ma in cui appare fondamentale il vissuto del pa-ziente. Non c’è cura se non si instaura un clima di fiducia in cui rispetto incondizionato dell’al-tro e autenticità diventano punti cruciali della relazione. La persona deve essere considerata un soggetto nella sua globalità, come l’insieme di tre dimensioni - corpo, mente, spirito - in re-lazione con altre persone a partire dal concepi-mento fino alla morte. La medicina, dunque, non può che essere olistica, i fenomeni biolo-gici, il significato simbolico ad essi associati e le emozioni correlate sono in continua integrazio-ne tra loro. Il passaggio ad una medicina person centred è un’urgenza dei nostri tempi. Il pazien-te ha il diritto di essere protagonista delle sue scelte di salute (OMS, carta di Ottawa 1982), e allo stesso tempo questo è l’unico modo per sviluppare una maggiore compliance e raggiun-gere migliori risultati sul piano clinico.

dott. ssa Maria Frandina

Essere consapevoli significa considerare l’altro come persona, lavorare per il suo ben-essere

””

Non esistono malattie. Esistono solo malati

Ovidio

“Al di là del tempoe lo spazio”

Maurizio CastagnaOlio su tela

(2004)

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MUSICA

Metheny

Pat

Quando gli emisferi destro e sinistro

del nostro cervello si armonizzano e si

completano vicendevolmente, nascono

artisti geniali capaci di trasmettere

emozioni profonde e creare veri e propri

capolavori

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30 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

L’immediatez-za dell’improv-visazione e la sofisticatezza del nostro linguaggio mu-sicale ci spin-gono natural-mente a voler rappresentare l’universo che ci circonda

PatMetheny

Ascoltare la sua musica,dedicarle la giusta attenzione,

equivale ad un atto d’amorenei confronti di noi stessi

Quando la musica si spinge oltre l’armonia estetica del suono, le emozioni corro-no sulle note di Pat Me-theny. Le sue vibrazioni

acustiche infrangono e smuovono l’universo affettivo, contaminando ogni fibra del nostro essere con la sua appassionata emozionalità. E’ questa la musica che O2 sceglie per la sua carica emotiva, per la sua straordinaria capa-cità di influenzare tutte le componenti umane, materiali e non, incidendo positivamente sul loro equilibrio. L’uomo e le note si fondono, attraverso un fluire di sensazioni che risveglia-no i sensi, la mente e le dinamiche della nostra interiorità. La musica si manifesta vitale, come una trasposizione di gesti, significati, parole che appartengono alla nostra esistenza, e l’ar-ricchiscono ulteriormente, attraverso l’ascol-to delle composizioni del genio statunitense, conosciuto come uno dei più grandi chitarri-sti jazz al mondo. La produzione musicale di Metheny è una vera e propria opera d’arte che punta dritto al cuore, suscitando un fiume di emozioni, supportati da una tecnica eccellen-te e da una singolare maestria compositiva. Di lui, capace di spaziare da brani freddi e lucidi, segnati dalla perizia strumentale, a componi-menti appassionati e all’insegna di un’improv-visazione quasi selvaggia, ci interessa la voglia di trasmettere emozioni. A guardarlo, Pat ri-vela senza filtri la sua forte energia comunica-tiva. Una chioma leonina e perennemente ar-ruffata sembra accordarsi perfettamente con la sua concezione di jazz ecumenico, un ge-nere musicale aperto alle contaminazioni ver-

Page 31: O2 PSICOLOGIA 2

31Pat Metheny

so l’ambito pop-rock, tracciato da sprazzi di avanguardia e influenzato anche dal gusto per la melodia latina, specialmente quella brasilia-na. Il suo jazz è una forma musicale alternati-va capace di abbracciare ogni genere sonoro e di muoversi in qualunque direzione, senza perdere mai energia e freschezza, con una sola priorità: trasmettere lo spirito della musica, l’emozione. La sua personalità, ipercritica e sempre alla ricerca di nuovi stimoli artistici, è ispirata costantemente dall’improvvisazione, come se la componente istintiva dello sparti-to musicale giocasse un ruolo fondamentale nella trasmissione di emozioni. Forse perché, il fondo dell’esistenza, secondo Pat, è pro-prio un groviglio magmatico di emotività che non aspetta altro che trovare la via giusta, la direzione da intraprendere, appunto, la nota musicale con cui accordarsi. Sempre infatica-bile e alle prese con mille progetti, tra cui nu-merosissime collaborazioni artistiche ed una sfilza di Trio musicali, Pat raggiunge dei veri e propri picchi nel genere emozionale che culmina nell’album “Secret Story”, un appas-sionante viaggio caleidoscopico tra melodie spirituali e suggestioni emotive. Ammiriamo la sua versatilità, ritratta spesso dall’imma-gine che lo immortala alle prese con l’amata chitarra a dodici corde, il suo impegno etico, sottoscritto dalla considerazione che la mu-sica ha una responsabilità nei messaggi che trasmette, ed infine, apprezziamo il suo amo-re per la qualità, che lo induce a progettare dischi curati fin nei minimi dettagli delle note di copertina, per fornire un senso compiu-to all’interezza del progetto artistico, prima

“I Tre Musici”Pablo PicassoOlio su tela

(1921)

WEBRADIO

MUSICA CONSIGLIATAPER LA LETTURA

www.patmetheny.com/live365/index2.html

Pat MethenyUna Chitarra Oltre Il Cielo

AUTORELuigi VivaEDITORERiunitiANNO2003

E’ la prima biografia in italiano dedicata al chitarrista Pat Me-theny. Il libro si rivolge sia all’intenditore, sia al semplice ammira-tore, ripercorrendo la storia pubblica e pri-vata dell’artista ame-ricano. Un prospetto sulle chitarre utilizzate dal musicista; il reso-conto di una giorna-ta in tournée con lui; note e interventi dei suoi collaboratori; un’ampia discogra-fia comprendente pubblicazioni come solista e collabora-zioni. Metheny è rac-contato attraverso dichiarazioni inedite del protagonista, dei suoi familiari e dei molti musicisti che l’hanno avuto al fianco.

IL LIBRO

Page 32: O2 PSICOLOGIA 2

che musicale. Pat, stacanovista del suo par-ticolare e anticonvenzionale jazz, è il creato-re di linguaggi musicali in grado di fondere mondi completamente diversi tra loro, sacri-ficando le regole e gli assunti strumentali per generare un flusso travolgente di emozioni.

Ascoltare la sua musica, dedicarle la giusta attenzione, equivale ad un atto di amore nei confronti di noi stessi. Un dono prezioso per chi voglia emozionarsi ancora e sempre, in modo diverso.

Melina Chiapparino

IL CD: SECRET STORY

Un concentrato di emozioni

L’album che rappresenta l’apice del genere emozionale realizzato dal grande Pat Metheny è il collage musicale di ‘Secret Story’, un affresco multietnico che attraversa suggestioni sonore lontanissime come l’Oriente, ma anche molto vi-

cine e attuali, all’insegna della ricchezza ritmica e armonico – melodica. L’opera, pub-blicata nel 1992, incuriosisce a cominciare dalla copertina dell’album, realizzata da un mosaico vivace di foto e immagini coloratissime che sommergono la vista e la mente. Geroglifici, richiami pop, foto antiche, immagini stilizzate ed una sovrabbondanza di sim-boli custodiscono le note più emozionanti della discografia di Pat. ‘Above the Treetops’ apre il cammino emozionale da intraprendere con l’ascolto dell’intero album, trasmette un fascino mistico che lascia spazio al suggestivo coro di voci intervallato dalle dolci me-lodie della chitarra classica nel pezzo ‘The Choir of the Cambodian Royal Palace’. Tutto è un fluire di immagini, nell’introspezione di un viaggio tra intensa emotività e dolcezza espressiva. Il ricordo di un’estate, di una giornata di sole, di una persona cara. Una ca-scata di emozioni da assaporare ad occhi aperti…

32 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

Il GiocoDel Falco

REGIAJohn Schlesinger

INTERPRETIT. Hutton, S. Penn, P. Hingle, J. Van Patten, R. Dysart, P. Pointer, C. Makepe-ace

NAZIONALITÀUSA 1985

La colonna Sonora è scritta da Pat Me-theny e comprende un brano cantato da David Bowie, in-titolato “This Is Not America”. Una storia di spionaggio, perva-sa da una profonda sensibilità visiva e in-trospettiva dell’ani-mo umano, esaltata dal sottofondo dei componimenti musi-cali del maestro Pat Metheny. O2 ti consi-glia, in particolare, di ascoltare il filone so-noro delle scene che ricalcano ed esalta-no la rispondenza tra emozioni e impatto visivo delle stesse.

IL FILM

PAT’S LIFE IN PILLOLE

Patrick Bruce Metheny nasce a Lee’s Summit, nel Missouri, il 12 agosto del 1954. Si avvicina alla musica studiando corno francese, ma, da adolescente, concentra i suoi interessi sullo strumento che avrebbe segnato per sempre la sua carriera

musicale e la sua vita: la chitarra e le sue innumerevoli applicazioni e sperimentazioni. La sua spiccata predisposizione artistica è dimostrata dalla facilità e dalla tempestività con cui divenne docente all’Università di Miami ed alla Boston’s Berklee College of Music, una delle scuole di jazz più famose al mondo, quand’era ancora un teenager. Per il suo ingresso nel mondo “adulto” della musica, giocò un ruolo fondamentale Gary Burton, il celebre vibrafonista che introdusse Pat, appena ventenne, nel suo gruppo. Da quel momento seguirono i contratti discografici, il primo con l’etichetta ECM, ed i numerosi successi artistici a cominciare dall’esordio di “Bright Size Life”, che testimonia già il gran-de valore e le straordinarie potenzialità del giovane chitarrista. Il suo talento crebbe di anno in anno, attraverso progetti solisti, in duo e nella forma a lui più congeniale del Trio musicale. Si spinse in nuove esperienze, come il free jazz con Ornette Coleman, e fondò il Pat Metheny Group. Ad oggi è vincitore di ben quindici Grammy Awards. Per essere sempre aggiornato visita: www.patmetheny.com

Page 34: O2 PSICOLOGIA 2

Consapevolezzadel sé

Page 35: O2 PSICOLOGIA 2

in un racconto visionario della prima metà degli anni ‘70, lo scrittore argentino Jorge Luis Borges narra di un incontro con il suo “doppio” avvenuto su di una panchina in riva ad un fiume...

MENTEConsapevolezzadel sé

Sospendi ogni ricerca e trova te stesso, perché

“la via dell’accettazione è il percorso verso la felicità”

Page 36: O2 PSICOLOGIA 2

36 O2 Psicologia - N.ro 1 Anno 2

ti scrivendo e disegnando il contenuto dei propri sogni ogni mattina e immaginan-do continuamente il segui-to di storie a cui aveva già dato inizio, aveva lo sco-po di far emergere le im-magini inconsce e suscitare la loro comparsa nella co-scienza. L’uomo, e Jung di-chiara di averlo appreso in

via maestra per esplorare l’inconscio e Jung chiamò «individuazione» il progres-sivo passaggio dall’incon-scio al conscio e dall’Io al Sé. Tale processo conduce l’individuo alla scoperta dei più intimi componenti del-la propria personalità, il Sé appunto. La tecnica adot-tata da Jung, portata avan-

Ad e s se r e dopp i , o l -tre a se stes-so, sono lo spazio e i l

tempo in cui i l narrato-re ed il suo doppio si in-contrano, un tempo data-bile tra il 1914 e il 1918. Per il primo, che dichiara di aver vissuto l’incontro nel 1969, il fiume è il Charles (a Cambridge, vicino Bo-ston), per l’«altro» è il Ro-dano a Ginevra. Se uno dei due stesse sognando, af-ferma Borges fin dall’ini-zio, è naturale che l’altro sia il sognato, così com’è naturale che entrambi co-noscano gli stessi dettagli sulla propria vita. Eppure, complice il gioco di ricor-di e rivelazioni, le notizie sugli amici “comuni” e sui familiari, ma soprattutto su passi di letteratura che non potrebbero non piacere ad entrambi, Borges mostra al lettore che la possibilità di aver realmente rivissuto nel futuro la visione per-fetta di un sogno passato, non è meno lecita che aver semplicemente sognato. Il sogno, secondo Freud, è la

L’uomo può apprendere da sé stessocose di cui non è consapevole

ConsapevolezzaLa chiave per vivere inarmonia

AUTOREOshoEDITORERizaANNO2006

Osho accompagna il lettore in un per-corso affascinante, che regala energia nuova, nuovo fuoco e nuova vita. Scopri come abbandona-re i sentimenti nega-tivi, gli ostacoli che arginano le nostre vite: rabbia, avidità, insicurezza!

IL LIBRO

...

Page 37: O2 PSICOLOGIA 2

127Psicologia & Arte

Se hai sbagliato a costruire distruggi tutto e ricomincia da capo

S. Pio

sogno dialogando con un saggio di nome Filemone, può apprendere da se stes-so cose di cui non è con-sapevole. La conoscenza di sé, in questo senso, è usa-ta nel metodo di guarigione dai contenuti conflittuali inconsci, poiché permette di analizzare il modo in cui un soggetto si rapporta a sé stesso e agli altri. Sicura-mente interessanti sono le analogie tra le teorie di Jung e le religioni orientali. En-

trambe affermano, infatti, che se l’Io scruta a fondo se stesso, osserverà che le sue facoltà e la sua coscien-za derivano da una sorgente che trascende la personalità individuale. Anche per Jung la mente inconscia è perso-nale solo in superficie. Nel-la sua sostanza essa è col-lettiva o forse addirittura universale. Miti e simboli che Jung osservava ripro-dotti nei sogni di uomini e donne sembravano essere

atavici, tant’è che egli uti-lizzò la definizione di “ar-chetipi” per indicare queste figure ricorrenti. Per la re-ligione Hindu, il sé dell’uo-mo si identifica con l’indi-viduo solo a causa della sua visione limitata. Una vol-ta allargata questa visione, egli scoprirebbe che il suo vero sé coincide con Brah-man (il Tutto). E’ possibile sintetizzare queste due vi-sioni nell’affermazione “la via dell’accettaz ione è il percor-

Approfondire la conoscenza di séè metodo di guarigione

Conosci te stesso e conoscerai l’Universo

Talete

””37Consapevolezza del sé

“La Condizione Umana”R. MagritteOlio su tela

(1933)

Page 38: O2 PSICOLOGIA 2
Page 39: O2 PSICOLOGIA 2

so verso la felicità”.Della conoscenza di sé, nel senso di autocoscienza, ne ritroviamo traccia già ne-gli antichi greci per i quali non era possibile pervenire alla conoscenza delle cose del mondo, senza avere pre-ventivamente conosciuto il modo in cui l’uomo si rap-portava con esse. “Conosci te stesso”, massima incisa nel tempio dell’oracolo di Delfi, e fondamento degli insegnamenti di Socrate, è esortazione all’analisi intro-spettiva, perché per il sag-gio è essenziale conoscere i propri limiti al fine di prati-care la moderazione, come assenza della presunzione di essere di più. In senso

analogo, la conoscenza di se stessi, come conoscenza dei propri limiti, è l’idea alla base del criticismo di Kant ed il motivo per cui Abba-gnano definiva la teoria del-la conoscenza del filosofo di Königsberg “ermeneuti-ca della finitudine”: si trat-tava di uno studio dei limi-ti della ragione, nei limiti della ragione. Socrate non sapeva con precisione qua-le fosse la sua ricerca, ma era talmente consapevole della propria ignoranza, da essere indicato dall’oraco-lo di Delfi, come il più sag-gio tra gli uomini. Il valore della consapevolezza è an-cora una volta paragonabi-le alla ricerca della felicità

39Consapevolezza del sé

in alcune dottrine orienta-li, soprattutto nella religio-ne Buddista e negli inse-gnamenti di alcune scuole Zen: la felicità non può es-sere trovata attivamente. L’invito è quello a sospen-dere ogni ricerca e limitar-si a guardare se stessi e ciò che si è già: più che trova-re bisogna rendersi consa-pevoli.

È così chiara che ci vuol tem-po per vederla. Devi sapere che il fuoco che cerchi è il fuoco che arde nella tua lanterna, e che il tuo riso è stato cotto fin da principio.

(Mu-Mon-Kwan)

Dott. Domenico Di Donna

IL LIBRO

Il Segreto del Cuore

AUTORERuediger Schache

EDITOREMacro Edizioni

ANNO2009

Dopo il successo di The Secret, grazie al quale tutto il mon-do ha potuto conoscere la legge sull’Attrazione, Il Segreto del Cuore ci rivela come utilizzare la forza che è in ognuno di noi e come riuscire a determinare ciò che avviene nella nostra vita. Ruediger Schache ci rivela piccoli segreti per vivere con più consapevolezza le straordinarie capacità che ognuno di noi ha dentro di sé, attirando nella propria vita le persone che desidera.

Chi vuol muovere il mondo, prima muova se stesso

Socrate

””

Page 40: O2 PSICOLOGIA 2

Numeri Innamorati - Giacomo Balla - Olio su tela (1924)

Page 41: O2 PSICOLOGIA 2

Mente

vortici, parole e libertà

A cento anni dalla nascita, idee e innovazioni di una delle più affascinanti

avanguardie storiche

FuturismoARTEIL

“Sintesi Futurista della Guerra”Marinetti, Boccioni, Carrà, Russolo, Piatti (1914)

Page 42: O2 PSICOLOGIA 2

42 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

L a rivoluzione inflitta dal mo-vimento futurista al XX se-colo, non è un mistero. Al contrario, l’approfondimen-to di alcuni suoi aspetti, pro-

fondamente significativi e positivi, trova un vuoto speculativo e teorico che O2 si pro-pone di sviluppare. Se la letteratura e la cri-tica, fino ad oggi, hanno abbondantemente trattato i temi incentrati sulla volontà, sulla fisicità, l’aggressività e la componente spet-tacolare e nazionalistica della corrente fu-turista, specie nelle sue esasperazioni poli-tiche, è pur vero che altri spunti ideologici sono caduti nel vuoto, nonostante la loro

sorprendente portata psicologica. Senza dubbio, il Novecento è stato profondamen-te segnato dalla filosofia fondata da Mari-netti e dalle propaggini dell’avanguardia let-teraria e artistica nata con il suo Manifesto, pubblicato su Le Figaro. Questo solco futu-rista, tracciato influenzando ogni possibile forma d’arte, a cominciare da poesia, pit-tura, architettura e scultura, si è strutturato anche intorno a caratteristiche che si iscri-vono in un ambito attualissimo. Un quadro riconducibile ad una visione olistica dell’uo-mo, impegnato nella contemplazione tota-lizzante di sé e della realtà che lo circonda, per coglierne l’essenza, al di là della sua per-

Dalla pittura, all’architettura, dalla letteratura alla poesia, i futuristi, con la loro carica rivoluzionaria,

esplorano le più svariate tecniche espressive

Il segreto

dell’esistenza

umana non

sta soltanto

nel vivere, ma

anche nel

sapere per che

cosa si vive

F.Dostoevskj

Grattacieli e Tunnel - Depero Fortunato - Tempera su cartoncino (1930)

Page 43: O2 PSICOLOGIA 2

Poema “Parolibero”: Zang, Tum

b Tumb - F.T. M

arinetti (1914

Page 44: O2 PSICOLOGIA 2

cezione superficiale. Questa considerazione deriva proprio dall’inflazionato “mito della velocità” che, se da un lato vuole “cantare la civiltà della macchina”, dall’altro accoglie il “dinamismo” come il mezzo principale per attingere a nuove sensazioni provenienti dal mondo e da una diversa percezione della re-altà. Lo sguardo dinamico poggia gli occhi sulle cose, sul loro cambiamento, sui mo-vimenti per afferrarne le molteplici forme. Quest’apertura rivolta alla conoscenza degli altri e di noi stessi è un elemento costruttivo e determinante dal punto di vista psicologi-co, perché induce a mettere in discussione gli assunti, le convenzioni, le singole verità cristallizzate, per ricercare sensazioni pure, autentiche, sentite, provenienti dai vari modi di percepire il reale. In questa direzione va ri-preso anche il tema della “sensibilità gagliar-da”, un argomento che, tralasciando la ter-minologia intrisa di orgoglio futurista, punta a “svegliare la sensibilità” attraverso il coin-

volgimento di tutti e cinque i sensi, proiet-tati in una continua sollecitazione”. Ancora una volta si palesa l’aggancio con la moder-na visione olistica dell’uomo, materializzata nella partecipazione futurista alla totalità dei sensi. Un concetto rivoluzionario che rom-pe la concezione antropologica di un essere fatto “a scompartimenti”, diviso tra cervel-lo, corpo e cuore, introducendo un immagi-nario e necessario collegamento tra le sen-sazioni ed il loro potere extracorporale, in grado di influenzare le componenti razio-nali ed emozionali dell’uomo. Un potere, in grado di produrre arte, se lasciato libero di esprimersi senza la supervisione e la censu-ra della ragione. Dunque, si esaurisce la su-premazia del pensiero razionale, del ragio-namento asettico, per sottoporre l’uomo alla contaminazione dei sensi. Una rivoluzione al di fuori di ogni logica verticale di gerarchie, che non considera i sensi e la ragione all’in-terno di una scaletta da sviluppare in ordine

IL FILM

Thaïs

REGIAAnton Giulio Bragaglia

INTERPRETI A. Bandini, A. Casanova, T. Galitzky, I. Leonidolf, D. Paletti, M. Parpagnoli

NAZIONALITÀItalia 1917

Un film da vedere per ammirare le straordinarie scenogra-fie del pittore Enrico Prampolini, che rompono con forza gli schemi estetici classici delle pellicole dell’epoca. Thaïs Galitzy è una contessa russa dall’indiscutibile fascino. Se-durre uomini sposati è una sua vocazione che irrimediabil-mente conduce le “vittime” del suo appeal sull’orlo della rovina. Sarà il fascino esercitato sul marito della sua miglio-re amica (che muore cadendo da cavallo) a condurla alla disperazione. Uccidersi nella sua villa-labirinto diviene l’unica soluzione per il rimorso che assale la spietata, ormai debole, protagonista. O2 ti consiglia questo film, perché è un esempio unico e raro di come il movimento futurista abbia rivoluzionato le arti. Il gioco tra il bianco e il nero, l’incombente geometrismo delle immagini ipnotizzano ed emozionano. Lasciati condurre in un mondo illusorio in cui finzione e realtà sembrano inscindibili…

L’arte è per noi

inseparabile

dalla vita.

Diventa arte-

azione e come

tale è sola

capace di forza

profetica e

divinatrice

F.T. Marinetti

44 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

Page 45: O2 PSICOLOGIA 2

L’Uomo Razionale - Nicolaj Diulgheroff - Olio su tela (1928)

Page 46: O2 PSICOLOGIA 2

suoi elementi, con la convinzione che ogni porzione del suo essere abbia una funzione fondamentale per il raggiungimento del suo pieno equilibrio.

Melina Chiapparino

di importanza, ma che riconosce il valore di entrambi, sia come singole componen-ti, sia nella loro fusione. Allo stesso modo, oggi, riconosciamo l’importanza di conside-rare l’uomo nella complessità e totalità dei

46 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

Il Futurismo esalta, prima di ogni altra cosa, la libertà espressiva. Dal punto di vista psi-cologico, la possibilità di esprimersi senza ostacoli, rappresenta un gesto liberatorio molto significativo. Ci piace l’idea di sconfinata rivelazione di sé, attraverso qualsiasi

mezzo che possa aderire alla nostra personalità. Parole in libertà e senza le gabbie gram-maticali e sintattiche che appartengono alle caste dei poeti, sdoganano la letteratura trasformandola quasi in uno strumento terapeutico per esternare le proprie emozioni. Il superamento di ogni limite, che sia la linea finita di una statua, la punteggiatura o la di-struzione della quadratura, rafforza l’idea della massima libertà espressiva di cui l’uomo è dotato. E’ nella manifestazione immediata del meccanicismo psichico dell’impressione che l’avanguardia futurista rivela l’importanza psicologica dell’impatto emozionale sul-la nostra vita e le nostre decisioni. Sicuramente la valenza rivoluzionaria delle molteplici sfaccettature artistiche e filosofiche di questo movimento non si esaurisce nella libertà espressiva che, però, rimane un elemento costitutivo della sua essenza innovatrice.

CI PIACCIONOPERCHÉ?

Tutto comincia con lui. Filippo Tommaso Marinetti, nato Emilio Angelo Carlo Marinetti ad Alessadria d’Egitto, il 22 dicembre del 1876. Poeta, scrittore e drammaturgo, ma soprattutto fondatore del movimento d’avanguardia trasfigurato nel “Manifesto del

Futurismo” del 1909. Per lui, una vita di scandali e successi votati alla rivoluzione ed al ribaltamento degli schemi del passato e delle tradizioni, tacciate di anacronismo. Dalle accuse di oltraggio al pudore per il suo primo romanzo “Mafarka, il futurista” del 1910, alla distruzione della sintassi ed il ricorso agli artifici verbo-visivi di “Parole in libertà”, il passo è breve. La “globalizzazione” posta in essere dal proselitismo marinettiano che invade i campi artistici più disparati, come la fotografia, la gastronomia, il cinema, la danza, sorprende ancora oggi per la dirompente forza espressiva messa al servizio di ambiti così diversi tra loro. Un riconoscimento, da non sottovalutare per la sua stretta relazione con il sound moderno, riguarda la musica. A partire dall’ideologia futurista anche il rumore diventa un suono da utilizzare alla stregua delle canoniche note musicali.

IL CUORE DELMOVIMENTO: MARINETTI

“Il Cavaliere Rosso”Carlo Carrà

Tempera e inchiostrosu carta intelata

(1913)

IL CODICE DI PERELA’

AUTOREAldo PalazzeschiEDITOREMondadoriANNO2001

Perelà è un uomo di fumo e la sua incredibile storia è intrisa di simbo-li e rappresenta-zioni allegoriche. I l protagonista dell’opera, che personifica la leg-gerezza, dopo aver vissuto trenta-tré anni nella cap-pa di un camino, indossa un paio di stivali e si reca in città. Incon-trerà personaggi curiosi, le donne gli confideranno amori e passioni sensuali ed il re gli affiderà il compito di redigere il Codi-ce della città. Fino al giorno in cui un suo ammiratore cercherà di darsi fuoco per divenire anch’egli di fumo e l’ascesa sociale di Perelà sarà ine-vitabilmente osta-colata.

IL LIBRO

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Page 49: O2 PSICOLOGIA 2

E M O Z I O N ID I S T R U T T I V E

E M O Z I O N IP O S I T I V E

Fai in modo che

RABBIA INTOLLERANZA

COLLERA INVIDIA

lascino il posto a

TOLLERANZA AMORE

COMPASSIONE

INTELLIGENZA EMOTIVA

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50 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

Le emozioni sono componenti fondamentali della nostra vita, danno colore e sapore all’esi-stenza, anche se, in una civil-tà come quella occidentale, im-

postata sul primato della ragione, spesso sono considerate con sospetto e timore. Del resto non potrebbe essere altrimenti: infatti, se la ragione promette all’uomo il dominio su se stesso e sulle cose, le emozioni spesso produ-cono una situazione di turbamento e di con-flitto per la loro caratteristica più importante, e cioè per il fatto che spesso risultano non to-talmente controllabili. Tra le emozioni più dif-ficilmente gestibili dalla ragione umana sono annoverate l’invidia, l’aggressività e l’illusione, definite da psicologi e studiosi di neuroscien-ze, come emozioni “distruttive” o negative. In

L’invidia è così magra e pallida perché morde e non mangia

F.G. QuevedoY. Vilegas

Le emozioni danno colore e sapore all’esistenza, ma spesso generano sospetto e timore. Impara a

governarle con l’esercizio della meditazione

genere esse tendono a provocare un danno a se stessi o agli altri, un danno di natura fisica, affettiva, sociale, cioè, si trasformano fino a diventare incontrollabili dalla mente e, con il tempo, aumentano sempre più il loro potere sulla nostra esistenza. Nel libro “Emozioni Di-struttive. Liberarsi dai tre veleni della mente: rabbia, desiderio e illusione” scritto dallo studioso di neu-roscienze Daniel Goleman e dal Dalai Lama, viene posto a confronto proprio il pensiero oc-cidentale e quello orientale, nel rapporto che l’essere umano ha con questo tipo di emozioni. Nella cultura buddista le emozioni distruttive disturbano il proprio equilibrio interiore, quel-le sane, invece, favoriscono l’instaurarsi di un equilibrio della mente. L’invidia, l’aggressività e l’illusione sono, sempre secondo il pensiero buddista, i tre “grandi veleni” che inquinano

Page 51: O2 PSICOLOGIA 2

51Emozioni Distruttive

IL LIBRO

Daniel Goleman - il profeta della co-siddetta “intelligenza emotiva” - si è confrontato con il Dalai Lama per in-dividuare la strada verso la felicità. Li-berarsi dai veleni della mente: rabbia, desiderio, illusione, è la chiave. Nel libro il Dalai Lama spiega come tra-sformare le emozioni ostili in sentimenti positivi, mentre Goleman illustra, attra-verso metodi scientifici, come la prati-ca della meditazione possa rimuovere le cause delle pulsioni negative.

Emozioni Distruttive

AUTORED. Goleman, Dalai Lama

ANNO2003

EDITORE Mondadori

l’animo umano. Questo tipo di emozioni non a caso sono chiamate proprio klesha, o vele-ni. Come funzionano? I klesha operano pa-lesemente, attraverso sentimenti ed emozio-ni forti quali odio, avidità, gelosia, rabbia, ma anche in modo più sottile, mescolandosi quo-tidianamente ai nostri pensieri. In genere noi possiamo educare la mente a sostituire le emo-zioni distruttive con stati emotivi positivi, e il buddismo offre in questo campo il proprio importante contributo, aprendo all’Occidente culture e metodi che fino a pochi anni fa, nel-la nostra cultura, venivano totalmente igno-rati. Sono molti gli psicologi e gli studiosi che avanzano l’ipotesi di una cultura della “mente

positiva”, cioè di atteggiamenti positivi, tra cui l’ottimismo, la cura di sé e degli altri, il sorriso donato con frequenza, tutti stati emotivi a lun-go ripetuti, con benefici riscontrabili oggetti-vamente nel breve, ma soprattutto nel lungo periodo. Le emozioni positive, dunque, inne-scherebbero reazioni positive a catena, senza il bisogno di altri rimedi, sicuramente meno efficaci e con effetti non sempre previsti. La “coltivazione” della meditazione, inoltre, sem-bra possa assicurare lo sviluppo della capaci-tà di provare emozioni costruttive quali gioia, amore e compassione. La persona controlla le emozione negative al loro insorgere e coltiva costantemente quelle che la rendono, dal pun-

“La calunnia”S. Botticelli

Tempera su tavola(1495)

Invidia, aggressività e illusione si mescolano quotidianamente nei nostri pensieri. Sono emozioni distruttive che inquinano l’animo umano

””

Chi sa ridere è padrone del mondo

G. Leopardi

Page 52: O2 PSICOLOGIA 2

52 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

to di vista dell’equilibrio interiore, capace di esprimersi adeguatamente nei singoli contesti. Ci si libera, dunque, dalle emozioni distrutti-ve in diversi modi: riconoscendo se stessi e il mondo sociale, accettandosi serenamente, tanto da migliorare la qualità della vita solo esprimendo le qualità positive e umane che albergano nell’animo. Accettare se stessi è si-curamente il primo passo per avere un sereno rapporto con il mondo che ci circonda. Rico-noscersi significa soprattutto fare un lungo la-voro su se stessi, un lavoro che in seguito può aiutare ad avere relazioni più stabili e durature. Un animo più sereno è un animo più felice. Si crea, dunque, una situazione in cui si tende a valutare positivamente la propria persona: ci

si sente pieni di energia, si considerano meno gravi i propri difetti e si pensa meno alle dif-ficoltà. In ultimo, si è visto che più si è felici, più si curano e si allargano i propri interessi sociali e artistici, si pone maggiore attenzio-ne alle questioni politiche generali, ci si sen-te più inclini ad accettare dei compiti nuovi e stimolanti. Gli stati d’animo positivi possono, quindi, influire in modo considerevole sia sul comportamento sia sui processi di pensiero, rendendoli maggiormente adeguati e funzio-nali alle situazioni di vita dell’individuo. Una condizione che naturalmente si ripercuote in maniera positiva anche sullo star bene dell’in-dividuo con se stesso e con gli altri.

Carmela Maria Barbaro

””

Non è felice chi non pensa di esserlo

P. Siro

Page 54: O2 PSICOLOGIA 2

La filosofia e gli ideali di O2 Psicologia trovano

interessante terreno di scambio e di sviluppo scientifico

e culturale al Salone Internazionale del Benessere di

Ischia. Un appuntamento da non perdere, che vanta

importantissimi patrocini, tra i quali:

Teoria &Praticadel benessere

SALONEINTERNAZIONALEDEL BENESSEREOFFICIAL MAGAZINE

UNINA - Università degli Studi di Napoli“Federico II”

Regione Campania

Federazione Medico Sportiva Italiana

Comune di Casamicciola

CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche - Roma

Coni

Ordine dei Medici

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Page 55: O2 PSICOLOGIA 2

DOSSIER

Parco Termale CastiglioneCasamicciola - Ischia

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sensi e il mondo interiore. Stia-mo bene quando siamo invasi da un equilibrio gioioso che si rinnova quotidianamente tra le suggestioni delle nostre emo-zioni, la profondità del nostro spirito, l’energia del nostro fisi-co e le potenzialità della nostra mente. Ogni aspetto che carat-terizza l’esperienza individuale e sociale degli uomini è alla ri-cerca di questo equilibrio e ogni soluzione, interpretata nella lo-gica del puro agire o del puro sentire o ancora della predo-minanza del pensiero, in quan-to esseri dotati di intelletto, ci svuota irrimediabilmente. Noi

parliamo di come, in un mon-do all’affannosa ricerca di con-solazioni usa e getta per lenire stress, stanchezza e insoddisfa-zione, sia possibile appropriar-si del puro benessere. Il nostro antidoto, per guarire dalla mer-cificazione emozionale, fisica e spirituale che minaccia il ter-zo millennio, è da ricercare nel modo in cui ci rapportiamo alle cose dell’esistenza e non nelle cose stesse. Non sarà la ritrova-ta forma fisica a renderci felici e neanche il sapore di una vit-toria professionale, ma il nostro modo di guardare con occhi di-versi le stesse cose e, soprattut-to, riuscire a scoprirne di nuo-ve. Prendersi cura di sé, in ogni senso, con attenzione, amore e senza trascurare i reali bisogni, quelli che non sempre emergo-no in superficie, è la chiave di volta per scoprire ed apprezza-re tutto il buono che c’è in noi. Prendersi cura di sé è il leitmotiv della rivista “O2”, la fucina cre-ativa e teorica della Psicologia del Benessere, ma è anche il filo conduttore del ‘Salone Interna-zionale del Benessere di Ischia’, un vero e proprio laboratorio sperimentale dove si realizza

Il Salone rappresenta il momento culminante, ma anche itinerante, del concetto di Natural

Self Improvement promosso da “O2 Psicologia”

La conquista del benessere è un cammino, rige-nerante e tota-lizzante, a cui

partecipano le componenti vita-li del nostro essere. Questo bene è il senso ultimo di “O2 Psico-logia”, che apre nuovi orizzon-ti fondati sulla radice olistica dell’uomo, tracciando un rap-porto inscindibile tra il suo re-spiro, i pensieri, le azioni e la globalità della sua vita. Noi stia-mo bene perché la dimensione esistenziale che ci appartiene è completa, piena e traboccante di proporzioni armoniose tra i

Lo splendido paesaggio Ischitano fa da cornice alla manifestazione

Non è mai troppo tardi per essere quello che decidi di essere...

Film: “Il Curioso Caso Di Benjamin Button” di DavidFincher

Per conoscere le date e gli appuntamenti del Salone Internazionale del Benessere visita il sito

www.o2psicologia.it

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di ciò che la scrittura può solo teorizzare. Il Salone rappresen-ta il momento culminante, ma anche itinerante, del concetto di Natural Self Improvement promosso da “O2 Psicologia”. Si tratta dell’insegnamento su come pensare al benessere, su come intraprendere un cammi-no “sostanziale” che riguardi il contenuto ed il significato del-la vita dell’uomo, per raggiun-gere un equilibrio tra le essenze più profonde della sua natura, i bisogni primordiali mai estinti e il tributo positivo del progres-so e del nostro presente. Il NSI (che letteralmente significa: cre-scita naturale di sé) accorpa fi-losofia, psicologia e spiritualità, ma rivela il suo alto potenziale

benefico, per il raggiungimen-to di un benessere unitario, sul campo d’azione pratico che, al Salone del Benessere, abbraccia tutti gli aspetti dell’esistenza. E’ così che il vecchio concetto di relax, che richiama l’immagine di un’oasi felice e breve per stac-care la spina da una vita caotica, viene sostituito con l’esperien-za del Salone Ischitano, da una più equilibrata cultura termale. Un modus vivendi da conosce-re a fondo immergendosi nelle acque balsamiche del rigoglioso Parco Termale Castiglione e, so-prattutto, un insegnamento da praticare con il supporto di le-zioni e stage che si alterneranno durante la tre giorni all’insegna del Benessere.

l’incontro sinergico tra l’eser-cizio pratico dello star bene e l’esperienza filosofica della re-dazione di “O2”. Tra le pagine del periodico targato dall’espli-cito richiamo all’ “ossigeno per la tua mente”, esploriamo con-cetti nuovi e rivoluzionari su come vivere al meglio il proprio benessere, suggeriamo appro-fondimenti concettuali e ricer-chiamo la conoscenza in grado di promuovere una crescita in-teriore, culturale, spirituale ed emotiva. Invece, tra gli stand e le straordinarie location del “II Sa-lone Internazionale del Benes-sere”, che si svolge abitualmen-te nel mese di settembre nella splendida isola d’Ischia, pro-poniamo l’esercizio e la prassi

57Teoria & Pratica del Benessere

Il Parco Termale Castiglione digrada

con terrazzamenti fino al mare

Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile

Film: “A Beautiful Mind” di Ron Howard

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Carta dell’isola d’Ischia a cura di Francesco Massari, allegata alla seconda edizione del libro “De’ rimedi naturali...”Napoli, 1689

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didattiche per approfondire le ultime nozioni scientifiche sui giovamenti delle pratiche a base di acqua, assunta in va-rie forme e modalità. Il Salone dedica ampi spazi anche allo sport ed al fitness, perché se è vero che l’occhio vuole la sua parte, è altrettanto vero che l’aspetto psicologico dell’at-tività motoria si dimostra un elemento altamente positi-vo per la stabilizzazione del buon umore. Terzo e quarto settore riguardano, rispettiva-mente: la medicina e la Psi-cologia del Benessere, che sono da considerare come il background culturale di tutta la manifestazione, e l’alimen-tazione e la nutraceutica che aprono gli orizzonti sulla die-tetica, l’erboristica e lo studio degli alimenti particolarmen-te benefici per la natura uma-na. A seguire, per la gioia del-le donne ma, oramai, anche di molti uomini, non mancano le sezioni dedicate alla cosme-si e alla cosmeceutica, per co-noscere le novità della tecno-logia a servizio della bellezza, ma sempre nel rispetto di pra-tiche salutari e assolutamente non nocive. Anche la scienza

60 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

Il Vademecum delBenessere Ischitano

Bellezza e armonia, che identificano uno degli aspet-ti più evidenti del benesse-re, sono le prime impressio-ni che si accompagnano alla vista di Ischia e del suo stra-ordinario patrimonio natura-le. L’isola partenopea, cono-sciuta in tutto il mondo per le proprietà delle sue sorgenti termali, si consacra madrina dello star bene con ‘Il Salo-ne Internazionale del Benes-sere’, un’esperienza unica da cui poter cominciare, o mi-gliorare, la conquista del pro-prio equilibrio psicofisico. Il Salone ‘Vivere in’, promosso dall’associazione ‘Insula Ma-jor’ nello splendido scena-rio del Parco Termale Casti-glione, è dedicato al vivere in armonia con tutti gli aspetti dell’esistenza e abbraccia set-te aree tematiche che rappre-sentano, simbolicamente e di fatto, la totalità del nostro es-sere. La prima è il contrasse-gno dell’esistenza, nella sua infinita evoluzione. L’elemen-to vitale per eccellenza. L’ac-qua, proposta come esperien-za di termalismo e idrologia, attraverso momenti pratici e immersioni, ma anche lezioni

IL LIBRO

Giulio Iasolino, medico calabre-se dell’università di Napoli, effet-tua il primo cen-s imento del le sorgenti termali dell’isola. La sua analisi della com-posizione delle acque ed osser-vazioni sul loro uti-lizzo per varie pa-tologie, restano ancora puntuali e valide.

De’ rimedi naturali che sono nell’isola di Pithecusa hoggi detta Ischia

AUTOREGiulio Iasolino

ANNO1588

EDITORE Imnaga Enaria

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fa la sua parte, quando le solu-zioni high tech si sposano con le esigenze fisiche e sportive, per recuperare il benessere nel settore Wellness Techno-logy, con la possibilità di visi-tare grandi aree espositive at-trezzate. I restanti spazi del Salone sono rivolti ad un approccio più specificatamente intellet-tuale ed emotivo al benessere, perché abbracciano i temi del-la vacanza e della cultura, due poli del benessere che a volte si incrociano con l’esperienza di viaggi dal grande arricchi-mento culturale oppure di let-ture che scalfiscono l’anima, al punto di convincerci a partire. In programma sono previsti anche veri e propri workshop sul benessere, con convegni e tavole rotonde presenziate da eccellenze nazionali ed in-ternazionali, uomini di cultu-ra e lettere, giornalisti, medi-ci e, più in generale, esperti del settore. Ma la particolarità che rende quest’evento un’oc-casione unica e che rispecchia esattamente la natura totaliz-zante di “O2” e del Salone stesso, sta nel coinvolgimento di artisti e scrittori con l’alle-

stimento di vernissage di pit-ture, mostre, premi culturali e letture di libri. Si premiano i testi che riecheggiano i con-tenuti della Psicologia del Be-nessere, si aprono confronti e dibattiti sulle tematiche più attuali, dal benessere alla qua-lità della vita, dal ruolo delle terme alle “Panel Discussion” sulle discipline orientali per il benessere psicofisico. Ancora una volta ripetiamo la paro-la “totalizzante”, con cui de-finiamo questa manifestazio-ne e ribadiamo l’importanza di far confluire ogni aspetto dell’esistenza ad un tutto si-nergico ed in perpetua inte-razione con ogni sua com-ponente. “Vivere in” nasce grazie alla volontà e alla parte-cipazione delle aziende e degli operatori impegnati nell’effi-cienza dei servizi e nella qua-lità del benessere, essendo l’unico Salone Internaziona-le che si propone come sede privilegiata e all’avanguardia per un confronto tra studiosi e operatori, università, ammi-nistrazioni, aziende, ma so-prattutto utenti. Tutti insie-me per diffondere la cultura del benessere nel mondo.

61Teoria & Pratica del Benessere

IL LIBRO

Idroterapia, ov-vero la cura con l’acqua, è uno dei più antichi metodi terapeu-tici, riscoperto nel 1800 dal sa-cerdote tede-sco Sebastian Kneipp e tutto-ra praticato nel-le stazioni termali di tutto il mondo. In questa mappa sono illustrati i più comuni, semplici e sicuri metodi di cura: bagni, doc-ce, vapori, spu-gnature, impac-chi, compresse e tutte le altre ap-plicazioni.

Mappa di Idroterapia

AUTOREAutori Vari

ANNO2006

EDITORE Red edizioni

“Gigli d’acqua”Mario SchifanoSmalti su tela(1980 ca.)

Tutti insieme per diffondere la cultura del benessere nel mondo

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so tra passione e razionalità. Non è un semplice momen-to di incontro tra appassio-nati ed esperti del settore, il Salone rappresenta la vera e propria messa in atto di una filosofia di vita che mira a far conquistare il benessere con la cura di corpo e men-te in sintonia l’uno con l’al-tro. In ogni caso un evento aperto a tutti, per ristabili-re il proprio baricentro esi-stenziale, ricollocare le prio-rità e abbandonarsi alla dolce

cura di sé. Seguendo questa filosofia, il tema centrale del benessere dell’individuo si sviluppa in una complessa e intensa intersezione tra indi-cazioni sui più sani alimen-ti di cui cibarsi, la cosmesi più adatta ad ogni esigenza, lo sport più indicato, le te-rapie idrologiche e termali più efficaci. Gli interessanti stimoli culturali e molte al-tre variabili che chiudono il cerchio dell’armonia perso-nale, per migliorare la pro-

63Teoria & Pratica del Benessere

Appuntamento al Salone Intenazionale del Benessere “Vivere In”

L’appuntamento è a Ischia, stazione termale di fama mondiale già nota per le sue acque miracolose sin dall’an-tichità. La tre giorni del Be-nessere che guarda alla ri-nascita culturale di Ischia e della Campania, come au-spicato dall’illustre filoso-fo, nonché presidente del Comitato Scientifico del Sa-lone, prof. Aldo Masullo, si svolgerà al Parco Terma-le Castiglione. Tutte le date e le ultime news dell’evento ischitano, la cui importanza è stata colta con una visione acuta e prospettica dall’ On. Nicola Marrazzo in siner-gia con il prof. Antonio Ma-lorni (ISA - C.N.R. Avelli-no), sono disponibili sul sito www.o2psicologia.it. Un ap-puntamento per offrire qua-lità alla vita e gioia di vive-re. Un punto di partenza per alcuni di voi, un’esperienza di benessere da aggiungere al proprio percorso per al-tri, un modo per riflettere sulla combinazione dell’hu-mus vitale di ciascuno, divi-

La salute non è semplicemente l’assenza di malattia, ma lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale

OMS

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ne tra ciò che siamo dentro, ciò che siamo fuori e il no-stro universo creativo. Men-te, corpo e arte.

Melina Chiapparino

pria qualità della vita. Noi di O2 Psicologia, che sposia-mo una visione olistica del-lo star bene, suggeriamo di non perdere questo appun-

tamento. L’incontro concre-to tra teorie e applicazione pratica delle stesse è la chia-ve per il giusto equilibrio di ognuno. Una linea di confi-

64 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

Una delle bellezze dell’isola di Ischia: il castello Aragonese

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ROBINWilliams

Il talento di un

genio ribelle

“Preparatevi a vivere per sempre”

IL PERSONAGGIO

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Commovente, emozionante, esilarante. Quanti aggettivi si possono utilizzare per Robin McLaurin Williams (Chicago 21 luglio 1952), una delle più

amate celebrità statunitensi…Williams è un raro esempio di quanto un atto-re possa essere istrionico, capace di districar-si in ogni declinazione artistica, multiforme e, soprattutto, possa trovare consenso e stima da ogni tipologia di pubblico. I bambini lo adorano per film come “Jumanji”, “Hook - Capitan Un-cino” e “Flubber - Un Professore Tra Le Nu-vole”, è apprezzato da chi predilige i film sen-timentali e drammatici come “Patch Adams”, “L’Uomo Bicentenario” e “Al Di Là Dei Sogni” e da chi preferisce i ruoli più oscuri di “The Fi-

nal Cut” e “Una Voce Nella Notte”. Parteci-pando alla trasmissione televisiva statunitense Inside the Actor’s Studio, Al Pacino ha dichiara-to che Williams è uno dei suoi attori preferiti, a dimostrazione del riconoscimento conferitogli anche dai cosiddetti “addetti ai lavori”.Dallo strampalato extraterrestre della serie te-levisiva, “Mork&Mindy” (chi non ricorda il suo “Na-no Na-no” proferito allargando le dita!) all’acuto professore de “L’Attimo Fuggente”, dallo psichiatra di “Will Hunting, Genio Ribel-le” (che gli valse il premio Oscar) alla dolcezza del dott. Malcolm Sayer di “Risvegli”, Robin Williams non smette mai di offrire se stesso al pubblico.Senza filtri e difficoltà, l’attore cinquantaset-tenne passa da ruoli impegnativi a ruoli comi-

La gente spesso definisce impossibili cose che semplicemente non ha mai visto

Film: “Al Di Là Dei Sogni” di Vincent Ward

Sa recitare con convinzione e capacità comunicativa, sa improvvisare e

impersonificare, è ingegnoso e sagace

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69Robin Williams

ci senza mai deludere il pubblico, che coinvol-ge mostrando i suoi talenti: dal mimo, grazie al quale guadagnava i primi soldi per mantenersi gli studi presso la celebre scuola di recitazio-ne drammatica Juilliard School di New York, ai suoi strepitosi virtuosismi vocali, dalla fantasia incontenibile, alla capacità di toccare il cuore con il suo sguardo al contempo malinconico e accattivante. Nel 1987 con “Good Morning, Vietnam”, in-terpreta il sovversivo Adrian Cronauer, milita-re americano che intrattiene i soldati impegnati in Vietnam lavorando come deejay per la ra-dio dell’esercito statunitense. Un ruolo, que-

Scenografia dal film“Al Di Là Dei Sogni”

(1998)

sto dell’anticonformista Adrian, energico e tormentato dai sensi di colpa, che consente a Williams di sprigionare le sue potenzialità co-municative tramite un’interpretazione febbrile, che sfiora il delirio e che gli valse la candidatura per l’Oscar. Questo film lo consacrò a pieno ti-tolo nell’Olimpo hollywoodiano, dal quale non si è mai allontanato!Robin Williams, sempre in cima alle preferenze di appassionati del cinema, è uno degli attori più amati e apprezzati dal pubblico. Perché? Perché sa recitare con convinzione e capacità comuni-cativa, sa improvvisare e impersonificare, è in-gegnoso e sagace. E, come nessun altro, sa far

Per la prima volta nella mia vita, so cosa voglio fare! E per la prima volta, lo farò! Che mio padre lo voglia o no! Carpe diem!

Film: “L’Attimo Fuggente” diPeter Weir

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70 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

FILM CONSIGLIATI

In un futuro in cui ognuno può farsi inse-rire nel cervello un chip capace di re-gistrare gli avvenimenti della propria vita, c’è chi, come Alan Hackman (Ro-bin Williams), svolge il lavoro di ”monta-tore di ricordi”. Grazie al suo lavoro, e al sistema dei chip, è possibile creare un archivio personale in cui conservare i ri-cordi e utilizzarli per creare sulle tombe video-memorie del defunto! Alan è il più esperto nel suo campo, professionista se-rio e dotato di una freddezza quasi spie-tata. Un ricordo, però, mette in crisi la sua freddezza e determinazione, emer-gendo nella sua memoria nonostante il suo tentativo di rimozione di quell’even-to che gli ha segnato profondamen-te l’esistenza. E’ così che il protagoni-sta si mette alla ricerca della verità…

Ispirato all’omonimo romanzo di Richard Matheson e indissolubilmente legato, tra-mite richiami allegorici alla Divina Com-media di Dante Alighieri, Al di là dei so-gni è un film incredibilmente toccante. Racconta di un amore che non vuole fi-nire: quello tra Chris (Robin Williams) e sua moglie, la pittrice Annie. Dopo la tragica morte dei loro figli, coinvolti in un inciden-te stradale, è Chris ad andare via. Anche lui ucciso da una terribile fatalità. Il loro le-game, troppo forte e troppo vero, è infini-to. Chris raggiunge un Paradiso che la sua fantasia ambienta in uno dei dipinti di An-nie, che ora lotta con una incolmabile de-pressione. Annie si suicida e Chris la rag-giunge in un meraviglioso e coloratissimo viaggio che riunirà la famiglia e darà nuo-va linfa vitale a quell’eterno sentimento…

AL DI LÀ DEI SOGNI

Regia Vincent WardInterpreti Robin Williams, Cuba Gooding Jr., Annabella Sciorra, Max Von Sydow, Jessica Brooks Grant, Josh Paddock, Rosalind ChaoDurata h 1.53USA 1998

THE FINAL CUT

Regia Omar NaimInterpreti Robin Williams, Brian Tyler, Jim Caviezel, Mira Sorvino, Mimi Kuzyk, Thom Bishops, Stephanie Romanov, Geneviève Buechner, Brendan Fletcher, Vincent Gale, Lee WalkerDurata h 1.45Canada/Germania 2004

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71Robin Williams

commuovere il pubblico con la delicata “impac-ciatagine” con cui interpreta personaggi come il papà tuttofare di “Mrs. Doubtfire”.Qual è il segreto del suo successo? Una sua celebre battuta, tratta dal film “L’At-

timo Fuggente”, può riassumere la filosofia di un attore poliedrico che riesce ad interpretare ogni ruolo con estrema facilità: “Parole e idee possono cambiare il mondo!”

Francesca Viti

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Il prossimo futuro di tutte le spa sarà

quello di contribuire a creare un

reale equilibrio tra mente e corpo. Per

un benessere che continui anche al

ritorno alla vita di tutti i giorni

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PSICOLOGIA

Lo psicologonelle spa

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74 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

“Superare un limite, un con-fine stabilito, prima che co-raggio, è disciplina, espe-rienza, aiuto della scienza, della medicina, della fisiolo-

gia, della psicologia. Solo concentrando nel corpo e nella mente queste cose si può diventare padroni dell’estremo”. (Patrick De Gayardon).

Non è un caso che questa frase appartenga ad un dei più famosi paracadutisti del mondo. L’inven-tore della tuta alare, passato alla storia per le sue innumerevoli imprese spinte al limite del pos-sibile, divenuto celebre grazie allo spot Sector negli anni ‘90. Un vero sportivo, un uomo che faceva della sua preparazione fisica il punto di partenza delle sue eroiche imprese, ma che ritro-vava in se stesso la forza per affrontare ogni sfi-da anche grazie all’aiuto della psicologia. Eppure c’è ancora chi nutre diffidenza nei confronti del-la psicologia. Per molti, andare dallo psicologo è come gettare la spugna, ammettere di non farce-

la. Esiste un pregiudizio di massa che spesso ac-compagna chi si rivolge allo specialista. “Perché andare da uno psicologo, non sono mica mat-to!” Quante volte avrete sentito uscire dalla boc-ca di qualcuno questo vecchio stereotipo? Ma se imparassimo ad occuparci dei bisogni della nostra mente, così come facciamo per quelli del nostro corpo, anche la qualità della nostra vita migliorerebbe, raggiungendo una condizione di benessere psicofisico quotidiano. Essere prota-gonista della propria vita significa prendere co-scienza di se stessi anche a costo di mettersi in discussione. Il risultato? L’autenticità e l’autore-alizzazione. Noi di O2 Psicologia crediamo che il ruolo dello psicologo in una Spa debba essere proprio questo: agevolare le persone a conqui-stare un benessere a lungo termine, aiutandole a superare le fonti di stress e a focalizzare l’atten-zione sugli obiettivi che si intende raggiungere. Il lavoro, la famiglia, lo studio, gli aspetti legati alla vita quotidiana di ciascuno di noi possono determinare condizioni di tensione, che si riper-

Il rapporto curativo con l’acqua, dunque protettivoall’interno delle vasche o in appositi luoghi terapeutici, può essere visto come quel complesso rapporto tra l’Io e l’inconscio

Dott. LuigiMastronardi

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cuotono a livello fisico: insonnia, rigidità musco-lare, disturbi dell’alimentazione. L’attività fisica riduce notevolmente le condizioni di malessere. L’effetto immediato è l’allentamento della ten-sione muscolare e la conseguente diminuzione dello stress. Spesso, però, si tratta di una sen-sazione assolutamente momentanea che tende a svanire al primo sopraggiungere di un nuova condizione di stress. Per prolungare gli effetti benefici, è possibile intraprendere un percor-so verso il benessere che ci aiuti a focalizzare l’attenzione sugli obiettivi che intendiamo rag-giungere con l’attività fisica e su come riuscire a mantenerli una volta conseguiti. Un viaggio che ci consenta non solo di aumentare la consapevo-lezza del nostro stato di stress, imparando a con-trastarlo attraverso le tecniche di rilassamento, ma anche ad utilizzare le immagini mentali per aumentare i benefici dell’attività fisica, ed infine che ci permetta di imparare ad ascoltare il no-

stro corpo, cercando di percepirne le sensazioni e le emozioni. Concretamente l’intervento del-lo psicologo in un centro che si occupi del “be-nessere totale” della persona si potrebbe attuare nell’arco di tre/cinque incontri della durata di circa un’ora ciascuno. La durata e la tipologia de-gli incontri può comunque essere personalizzata in base alle esigenze del cliente. Sottoponendo la persona alla compilazione di una serie di test motivazionali, si può arrivare ad individuare gli ostacoli che concorrono al mancato raggiungi-mento degli obiettivi prefissati. In ogni incontro, facilitato dal clima ovattato e di relax della spa, si realizzerà lo scambio di parole e di emozioni tra l’esperto ed il cliente/paziente, che, in questo modo, si sentirà coccolato non solo dal punto di vista fisico, attraverso i benefici dei trattamenti, ma anche psicologico grazie agli effetti positivi delle sedute. Risultato? L’ampliamento dei ser-vizi della Spa offerti al cliente, la soddisfazione

In contrappo-sizione ad una visione dell’es-sere umano meccanicista e determinista, è necessario valorizzare l’au-torealizzazione, la creatività, le scelte

AbrahamMaslow

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acqua alternati

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dei suoi bisogni e la conseguente fidelizzazione. Entrando nello specifico dell’azione, lo psicolo-go, nel corso del primo incontro, aiuterà la per-sona a focalizzare la sua attenzione sugli obiet-tivi che intende raggiungere con il trattamento benessere e su come possa fare a mantenerli una volta raggiunti. Un test consentirà di individua-re il livello dello stato di stress e di tensione del cliente. E’ possibile che il grado di tensione sia eccessivamente elevato. In questo caso sarebbe difficile per la persona trarre il massimo benefi-cio dal trattamento proposto e soprattutto man-tenerne i vantaggi. Per questo risulta essenziale l’apprendimento di una tecnica di rilassamen-to elementare da mettere in pratica da soli, fino a raggiungerne la padronanza. Nel secondo in-contro lo psicologo aiuterà la persona ad affron-tare le eventuali difficoltà riscontrate nella pratica dell’esercizio di rilassamento acquisito; al tempo stesso lo specialista insegnerà al cliente/paziente ad aumentarne i benefici tramite l’utilizzo delle proprie immagini mentali. Nel terzo incontro, lo psicologo fornirà dei sug-gerimenti pratici per prevenire e gestire meglio lo stress e i pensieri negativi che influenzano la nostra vita e ci impediscono di raggiungere uno stato di benessere duraturo. Ecco, quindi, in maniera sintetica, un possibile

intervento psicologico in un “centro benesse-re”; il protocollo elaborato dagli psicologi Luigi Mastronardi e Rosamaria Coda:

1° incontroa. Colloquio (20 minuti)b. Valorizzazione della sceltac. Ottimizzazione delle risorse disponibili ed ottenute con il trattamentod. Perfezionamento dei risultati conseguiti e da conseguiree. Presentazione delle attività dei tre incontrif. Motivare all’apprendimento delle tecniche di rilassamentog. Spiegare l’obiettivo del testh. Test sulla scala dell’ansia (10 minuti)i. Tecnica di rilassamento (20 minuti)

2° incontroa. Colloquio (20 minuti)b. Approfondimento dei risultati conseguitic. Discussione su eventuali difficoltà incon- trate nel fare gli esercizid. Suggerimenti pratici per superare eventuali ostacoli incontratie. Suggerire il lavoro di scrittura dopo l’incontrof. Restituzione Test scala dell’ansia (20 minuti)

Luigi Mastronardi è psicologo e psi-coterapeuta. Lau-reato in Filosofia e Psicologia è stato direttore della rivi-sta Scienze Psico-logiche e attual-mente è docente nel corso di Per-fezionamento in Psicoimmunologia presso la Facoltà di Medicina e Chi-rurgia dell’Univer-sità La Sapienza di Roma. Autore di numerose pub-blicazioni scienti-fiche, tra cui i vo-lumi: Le Tecniche della Psicoterapia e La Psicologia dei Proverbi, da mol-to tempo studia i rapporti mente-corpo e applica in psicoterapia le più recenti tecniche della psicologia cognitivo-sugge-stiva, da lui fonda-ta. Inoltre dedica ampio spazio alla psicologia appli-cata al benesse-re. Tra i suoi scritti anche Il Benessere con la Psicologia.

77Lo psicologo nelle spa

LUIGIMASTRONARDI

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78 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

g. Tecnica di rilassamento. Alla tecnica dell’incontro precedente si aggiunge quella della utilizzazione delle immagini men- tali (20 minuti)

3° incontroa. Colloquio (20 minuti)b. Puntualizzazione dei risultati conseguiti e mantenimento del nuovo equilibrioc. Discussione in merito alle sensazioni provate con il lavoro di scritturad. Suggerimenti e tecnica di riduzione del- lo stress (20 minuti)e. Suggerimenti e tecnica di superamento dei pensieri negativi (20 minuti)

Il benessere psicofisico non è la somma tra lo

stato di salute di due aspetti differenti. L’osmo-si continua tra mente e corpo cancella i confi-ni, dando vita ad un unico sistema. Il raggiun-gimento dell’armonia psicofisica è come una sinfonia che va eseguita facendosi guidare da mani esperte, capaci di dirigere il tempo, gli ingressi e le dinamiche della partitura musica-le con estrema precisione, ma soprattutto con trasporto ed emozione.

“La preparazione psicofisica è fondamentale: lo strumento di cui disponiamo per le imprese è il nostro corpo, e questo è gestito dalla nostra mente. Tutto nel nostro organismo deve funzionare come un’orchestra: sono elementi che vanno accordati tra loro” (Angelo D’Arrigo)

Melania Battista

Solo provocando il silenzio mentale si può procedere sulla strada della vera conoscenza, e la vera luce nasce laddove il buio è più profondo

Prof. Mario Scaffidi Abbate

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Quando la Spa diventa

sognoUn viaggio nell’esperienza

corpo-mente:

tra i minerali del

Mar Morto in Spagna

e le cascate di cristalli

a Las Vegas

DREAM SPA

Eleven Spa Vegas e Premier Spa - Madrid

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stra mente o meno, possiamo godercelo se sia-mo felici o essere indifferenti alle sue bellezze se prevale la rabbia in noi stessi. Si innesca, dunque, quel meccanismo che porta gli studiosi a soste-nere che lo stress provoca problemi di salute e che il sorriso aiuta a curarli.E’ fondamentale, proprio per questi motivi, prendersi cura non solo del proprio aspetto fi-sico, ma anche di tutto ciò che riguarda la sfera emotiva del nostro essere, che va alimentata co-stantemente, aprendo la mente all’idea che bi-sogna considerare l’individuo come un tutt’uno. E’ fondamentale essere consapevoli del princi-pio secondo cui la mente, le emozioni e il corpo sono interconnesse.Trovare la propria isola felice sembra, a volte, un sogno inafferrabile. Bisogna, invece, provare a concentrarsi su pochi, ma essenziali elementi: l’acqua, la luce, gli aromi, i suoni, le emozioni. Solo così si può iniziare a sfiorare quella sensa-

Prendersi una pausa solo per se stessi è la scelta migliore che si possa fare per capire la propria in-teriorità, per stimolare il rapporto con la propria anima. Difatti, l’es-

senza di ogni essere umano si basa sul rap-porto tra corpo, mente e spirito che, su diver-si piani, si attraversano tra loro confluendo l’uno negli altri.Ogni piano ha la sua rilevanza, ogni piano in-tersecandosi con l’altro forma emozioni, pen-sieri e ricordi, che creano una dimensione in-dividuale, diversa da persona a persona. Tutto ciò condiziona il carattere e gli umori di ognu-no di noi, oscillando tra rabbia e sorrisi, felicità e sofferenza. Inevitabilmente questi meccanismi influenzano il vissuto e il quotidiano, fornendo una diversa visione delle cose in relazione ai dif-ferenti stati d’animo. Per questo, per esempio, un paesaggio può rimanere impresso nella no-

Esistere è essere lì, semplicemente. Gli esistenti appaiono, si lasciano incontrare ma non li si può mai dedurre

J.P. Sartre

82 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

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Nella città del divertimento a Las Vegas: Eleven Spa Vegas, dove il

sogno diventa realtà

””

Essere obenessere?

M. Marchesi

zione tanto attesa… Il sogno diventa realtà a Las Vegas, capitale del divertimento degli Stati Uni-ti. La maggior parte delle Spa di Las Vegas, così come nel resto del mondo, si trovano all’interno di grandi luxury hotel oppure di resort polivalen-ti e decentrati che uniscono, all’insegna del wel-lness, il fitness, la buona cucina, lo sport e l’este-tica. Questo fenomeno trova una meravigliosa eccezione in Eleven Spa Vegas, centro benes-sere di 20.000 metri quadrati. La Spa nasce con l’idea di un open space: quando gli ospiti varcano la soglia d’ingresso, vengono accolti in un grande cortile che conduce a sette “cabine da spiaggia”. Piscine con cascate d’acqua e cristalli, 28 sale per i trattamenti, 6 saloni per il trucco, un wine bar e anche una boutique. Sono solo alcuni degli spazi messi a disposizione degli ospiti. Dall’esperienza negativa di consumatrice, Nicole Oden, creatri-ce del marchio, è nato Eleven Spa, brand di lus-so completamente innovativo che mira alla cura del sé, senza i limiti imposti dall’esclusiva cura del corpo, puntando alla stimolazione dei sensi attraverso l’immersione in ambienti ispirati al so-gno tipicamente hollywoodiano. Si comincia con la sala relax, avvolti in accappatoi di colore nero, una evocazione degli spazi aperti di Beverly Hil-ls, con vegetazione lussureggiante che circonda le fantastiche chaise-longue su cui cominciare la fase di rilassamento. I trattamenti sofisticati van-no dai massaggi al cioccolato bianco, con bacche rosse, o al cioccolato nero a partire dai piedi fino al collo su cui i personal-massagers indugiano per sciogliere tensioni e blocchi emotivi. Ci si può far coccolare avvolti in un telo imbevuto di vino rosso o con una seduta di riflessologia plan-

Eleven Spa Vegaselevenspavegas.com

6611 Las Vegas BlvdLas Vegas, NV 89119,

United States+1 702-967-1100

84 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

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Madrid

85Spa da sogno

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86 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

le. Ed infine la ciliegia-terapia, che si basa sulle proprietà disintossicanti, antinfiammatorie e ri-mineralizzanti della ciliegia. Immerso nel lusso, questo centro-parco termale aiuta la propria clientela ad arricchirsi di salute e benessere e ad assaporare una sensazione di armonia psi-co-fisica. Niente fa bene più di un massaggio al cuoio capelluto, ai piedi e alle mani, con sapienti manovre e diverse tecniche, tutte orientate alla medesima finalità: cullarsi in una pausa di benes-sere, sentirsi sospesi in un limbo senza tempo e spazio e riappropriarsi della propria vita con un rinnovato entusiasmo e una grande energia.

Roberta PrestinenziRoberta Vitiello

Spa Premierwww.spapremier.com

C/Rosario Pino, 1228012 Madrid, Espana

+34(91)1853424

tare che riequilibra l’armonia corpo-mente.Un altro luogo da sogno, in cui la sfera fisica e quella psichica convergono in una dimensione olistica del benessere, è Spa Premier. Il cen-tro, situato nella città di Madrid in Spagna, sem-bra essere nato proprio per questo: viaggiare nel cuore dell’esperienza mente-corpo, puntan-do non soltanto alla perfezione della forma fi-sica, ma soprattutto al benessere totale dell’in-dividuo.Spa Premier offre trattamenti estetici esclusivi: il “Bagno di Cleopatra” secondo l’antichissima ricetta di bellezza che utilizza il burro di capra; il peeling corporale con polvere d’oro; la ceri-monia del bagno secondo la tradizione orienta-

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L’Arte della Seduzione

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Dal bisogno

al desiderioil mistero come

arma di seduzione

ESTETICA DEL SESSO

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“Damasco, oasi in tutti i sensi, porto aperto sul vasto mare di sabbia, terminale carovaniero, punto di partenza e di

arrivo, luogo di sottili strategie, di passioni distillate, di pas-sioni appena represse… di saggezze sedimentate, di malie soavemente diffuse… di allusioni fini ed ardite, di sguar-di fuggenti ed attenti, di occhiate rapide, di occasioni colte all’istante e di lunghe sempre eterne attese… di calme so-vraumane e febbrili aneliti, di spiritualità sublime e di ma-terialità densa, scivolosa, unta… di intensi aromi, di miste fragranze e di itineranti melodie… di sensualità ostentata-mente nascoste, coperte, di sessualità proditoriamente mo-strate, svelate… perché, loro malgrado, permanentemente clausurate, di desideri intensi e di vibranti che pervadono l’aria, sospesi nell’eco, nel canto… nell’andare ritmico del corpo di donna che danza, innocente nella sua possanza, elegante nella sua grazia elementare, allusiva ed ingenua, evocativa, ambigua eppure completa, racchiusa in se stes-sa… che tutto vela e tutto svela, che tutto dice e tutto tace, che tutto concedendo rivela, che tutto rivelando concede…

Qualcosa della magia di Damasco si trasmette a chi arriva, a chi ci vive, a chi scrive di Damasco, a chi è stato a Da-

masco. Damasco è complice e testimone, crea il contesto e lo sfondo, ma è più che un contesto, è più che uno sfondo…”

(Giovanni Girolamo)

Queste parole rappresentano un viaggio alla ri-scoperta del desiderio. Uno sguardo misterioso, un movimento accennato, un profumo, un corpo da scoprire, un certo tono di voce, un silenzio, un respiro… oppure un corpo ostentato, un corpo nudo, una richiesta di sesso, una sessualità diretta esplicita… cos’è la seduzione?Seduzione è desiderio.

“L’abbraccio”Egon SchieleOlio su tela(1917)

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5Estetica del sesso e dei sentimenti

“E’ la forza sottile che attrae gli esseri umani l’uno verso l’altro, li avvicina e li avvince, e in un certo senso li consu-ma e li perde”

(Carotenuto, 1994)

Troppo spesso oggi la sessualità viene vista come bisogno: bisogno di essere amati, di rompere i muri della solitudine, di uscire dai propri vestiti e spogliarsi della maschera indossata, bisogno di essere guardati e di mostrarsi, di uscire dall’isola-mento. La seduzione è un viaggio che si compie in due, ma che richiede, innanzitutto, un contatto con se stessi. E così, solo attraverso il riconosci-mento dei nostri bisogni, il bisogno dell’altro può trasformarsi in desiderio.

“Spesso è l’altro che mi rivela il mio corpo”.(Callieri, 1982)

“Alcune persone ritengono di essere tanto più inna-morate quanto più sentono il bisogno dell’altro, ma il bisogno sta al desiderio come la fame all’appetito. Non è piacevole, generalmente, mangiare per fame: perché ci si avventa sul cibo con un senso d’urgen-za, voracemente, senza badare alla qualità, ai sa-pori. È l’appetito che ci permette di gustare, con la giusta lentezza, le pietanze. E questo vale anche in amore. Il bisogno nasce dall’ansia di soddisfare un legame affettivo e ci spinge verso persone che, a volte, risultano inadeguate, il desiderio no. Il desi-derio ha altri tempi, può essere procrastinato e in-tensificarsi, senza lasciarci in preda all’angoscia dell’abbandono”

(Pasini, 2003)

L’altro, chiunque esso sia e qualsiasi cosa sia, deve essere per noi un desiderio e non il soddisfacimen-

... Un silenzio, un respiro… oppure un corpo ostentato,

una richiesta di sesso… cos’è la seduzione?

Seduzione è desiderio

””

La mente può essere anche una zona erogena

R. Welch

91L’arte della seduzione

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93L’arte della seduzione

to di un bisogno, non la compensazione di una nostra mancanza. Amare l’altro presuppone amare se stessi, accet-tando in primis quelli che sono i propri limiti. Se non abbiamo ricevuto amore, amarci diventa diffi-cile, ma non impossibile. Per ognuno di noi, amar-si non è una meta, ma un cammino da percorrere. Amarsi è innanzitutto accettarsi per quello che si è e non per quello che si vorrebbe essere o avere. Amarsi è sentirsi nelle emozioni, nel respiro, libe-rarsi dall’antica rabbia e dal dolore, scoprire con occhi innocenti e meravigliati l’universo, guardare il sole come se fosse la prima volta, vivere nel qui ed ora consapevoli del passato e di un futuro. È il cuore che guida, istintivamente, verso una vita sincera, spontaneamente creativa. Avvicinarsi alla vita creativamente è un donarsi quotidianamente risposte nuove e fantasiose, è un porsi ogni giorno nuove domande, un essere alla ricerca, un essere in viaggio. Il desiderio ha a che fare con i sogni, la fantasia, l’illusione, ma parte inevitabilmente da ciò che siamo per arrivare a ciò che vorremmo essere, per noi, per l’altro. Ciò che sentiamo e ciò

che siamo si intrecciano, le emozioni diventano universali nella forma che assume il nostro viso. La sessualità invade il nostro corpo, lasciando che l’altro possa vedere il nostro desiderio.

“Fermati per un momento e guarda qualcuno che sta ese-guendo l’atto più comune e ovvio della vita, fissalo in modo tale che quello che fa non è chiaro per noi e può allo stesso modo non essere chiaro per lui stesso; fai questo e la sua fi-ducia in se stesso si offusca improvvisamente ed egli inizia a desistere”

(Pirandello, 1926)

Il nostro corpo comunica ciò che siamo, come ci sentiamo.

“Cerchiamo di controllare il modo in cui ci sentiamo con-trollando il modo in cui si appare”

(Kilborne, 2005)

La sessualità, a diversi livelli, ha sempre a che fare con la nostra intimità. L’altro incarna l’ignoto e spesso a sedurci è proprio la sua capacità di diso-

Non mostrarsi subito nasconde uno scenario misterioso e seduttivo che aumenta il desiderio. L’essenza stessa della seduzione è un mistero da svelare

IL LIBRO

Terapia della gelosia e dell’invidia

AUTOREGiusti, FrandinaEDITOREEdizioni SoveraANNO2007

Comprendere la passione patologica dei tormenti e dei deliri assillanti a sfondo pa-ranoico di soggetti gelosi, consente di re-alizzare trattamenti clinici specifici per la rabbia ansiosa derivante dalla minaccia della perdita.

Il pudore è una provocazione sessuale. La vera innocenza è impudica

C. Dossi

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94 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

rientarci, di distoglierci dal presente per por-tarci in un “non ancora” che già assaporiamo. Negli incontri fra i sessi, c’è un momento cru-ciale dell’interazione: il primo contatto fisico. In genere, quando si presenta questo momen-to, le due persone parlano con tono più cor-poso e spesso sussurrato, non fanno più ge-sti per accompagnare il discorso e si inclinano gradatamente l’uno verso l’altro. Qualcosa nella relazione sta cambiando, l’altro diventa il cen-tro del nostro mondo, inizia un gioco che può essere consumato o prolungato… Paradossal-mente una sessualità consumistica può essere considerata una sorta di difesa verso lo svilup-po di una possibile intimità. È il gioco di sguar-di, l’avvicinarsi e l’allontanarsi delle distanze, lo scoprirsi e il ricoprirsi che alimenta il desi-derio e nutre il piacere. Chi teme l’intimità la evita o può diventare d’improvviso più animato e apparire più estroverso e, a volte, passionale. D’altra parte il non mostrarsi subito nasconde uno scenario misterioso e seduttivo, che, pre-scindendo dal soddisfacimento del bisogno, au-menta il desiderio. La seduzione si nasconde dietro uno sguardo senza parole, una riservatezza che ci incuriosi-sce, un silenzio misterioso. L’essenza stessa del-la seduzione è un mistero da svelare, un miste-ro che ci può sorprendere. Nella seduzione la

discrezione è negativa solo se diventa bloccante, altrimenti può diventare un’eccellente arma di fa-scino, soprattutto per le donne. La seduzione del-la donna, infatti, è un gioco che si snoda nell’atte-sa, in un rimando di sguardi, in un velo che lascia immaginare senza mostrare, nel piacere del de-siderio piuttosto che dell’azione. L’ascolto stes-so, insieme all’osservare, è un’arma di seduzione che allo stesso tempo ci permette di entrare in contatto con l’altro, di ascoltarlo profondamente e, quindi, di sedurlo. Il silenzio, l’attesa ed il sot-tile piacere ad essa collegato, sembrano essere il filo conduttore di un comportamento che spes-so viene vissuto come decisamente “interiore”, fonte di gratificazioni profonde e spesso arcai-che. Il desiderio è una danza dal ritmo insolito, presenza e assenza, avvicinamento e allontana-mento. Separazione e fusione si alternano in un gioco che alimenta il piacere.

“Bisogna essere molto pazienti”, rispose la volpe. “In prin-cipio tu ti siederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu po-trai sederti un po’ più vicino.”

(Dal Piccolo Principe)

Dott.ssa Maria FrandinaPsicologa e Counsellor

Unire l’estrema audacia all’estremo pudore è una questione di stile

F. Mauriac

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Page 97: O2 PSICOLOGIA 2

ConosciL’Arte dellaSeduzione?

L’ambiguità di un gioco millenario che si fonda sulla debolezza di

ogni Cleopatra o Casanova:il desiderio di piacere.

Nelle pagine seguenti scegliete, fra

le alternative alle varie domande o

situazioni, quella che più s’avvicina al

vostro modo di sentire o di essere...

TEST

97Test - Conosci L’Arte della Seduzione?

Page 98: O2 PSICOLOGIA 2

98 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

Dovete incontrarvi con una persona che vi in-1. teressa:

Sono solito arrivare con un leggero ritardo e me a. ne scusoSono sempre puntualeb. Non sono sempre puntualec.

Nella conversazione con l’altro, in quale delle 2. seguenti condizioni vi ponete?

Mi pongo in una condizione di ascolto attivo, a. possibilmente empaticaTendo a condurre la conversazioneb. Ho un ascolto passivoc.

Nel pensare al vostro prossimo incontro galan-5. te:

Cerco di essere concreto e lo pianifico nei det-a. tagliLo vedo già realizzato in base ai miei desideri di b. seduzioneNon pongo limiti al mio desiderio di seduzione, ma c. cerco di pianificare ciò che lo può perseguire

TEST

“Essere morti è non poter sedurre o essere sedot-4. ti” afferma il filosofo Jean Baudrillard. Concordi con tale affermazione?

Non concordo affatto. Ci vuole ben altro per a. sentirsi mortiConcordo appieno con tale affermazioneb. Concordo sul principio, nei fatti le cose vanno c. diversamente

Ritenete che il tipo di abbigliamento sia un ele-7. mento essenziale nella seduzione?

Per niente. La seduzione gioca su altre compo-a. nentiAbbastanza, anche se non è indispensabileb. E’ essenziale, in una società dell’immagine non c. si può prescindere dall’aspetto esteriore e quin-di dall’abbigliamento

In s i tuazioni part icolarmente mister iose 3. cosa provate?

Tale tipo di situazioni mi provocano un turbinio a. d’emozioniRiesco sempre a mantenermi lucidob. Inizialmente ne sono molto coinvolto ma poi ri-c. prendo il controllo di me stesso

Nel raccontare un incontro:6. Mi limito a descrivere i fatti e non parlo delle a. emozioni provateParlo soprattutto delle emozioni provateb. Riesco a descrivere sia fatti che emozionic.

A cura del dott. Roberto Cavaliere psicologo e psicoterapeuta

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99Test - Conosci L’Arte della Seduzione?

Nell’incontro con una persona tendete a privi-10. legiare il comportamento verbale o quello non verbale, sia vostro che dell’altro?

Privilegio il comportamento verbale d’entrambia. Non saprei, privilegio a seconda delle circostanzeb. Attribuisco molta importanza al comportamento c. non verbale mio e dell’altro

Quale di questi comportamenti è un segnale di 12. seduzione?

Toccare i capellia. Stringere a sé le bracciab. Entrare ed uscire il piede dalla scarpac.

“Fa che tema e speri insieme; e tutte le volte [...] 9. gli venga una speranza più certa e una paura minore.” Cosa pensate di tale affermazione?

Ritengo che sia profondamente veraa. Far alternare timore e speranza nell’altro, riten-b. go servi a pocoDipende dalle situazioni in cui ci si trovac.

Di fronte ad un invito a cena che desideri, come 11. ti comporti?

Accetto subitoa. Accetto dopo un breve indugiob. Affermo di non ricordare se ho altri impegni e c. che potrò confermarlo solo dopo tale riscon-tro

14. Quando incontri una persona per te potenzial-mente interessante per la prima volta, dove si rivolge il tuo sguardo?

Alla boccaa. All’intero corpob. Agli occhic.

13. Quale genere di pittura preferite:

Realismoa. Impressionismob. Pittura del ‘600c.

Quando siete al cinema vi capita di:8. Essere molto coinvolto dalla trama del film o a. v’immedesimate nel protagonista principalePur coinvolti dal film riuscite a mantenere un b. certo distaccoVisionate il film con attenzione ma, tranne qual-c. che scena, non ne siete coinvolti

15. Qual è il colore che preferite?

Rossoa. Blub. Neroc.

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TEST

100 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

RisultatiScegliete una risposta per ciascuna domanda e calcolate il numero di ◊ , □ e ο che avete totalizzato. Poi consultate i profili

DOMANDA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15A ο ο ο □ □ □ □ ◊ ο □ □ ◊ □ ◊ ◊B □ ◊ □ ο ◊ ο ο ο □ ◊ ο □ ο □ □C ◊ □ ◊ ◊ ο ◊ ◊ □ ◊ ο ◊ ο ◊ ο ο

Profilo corrispondente in base al punteggio

Maggioranza di ο (Ottima presenza dell’arte della seduzione)Siete in perfetta sintonia con l’arte della seduzione. Avete compreso che sedurre ed essere sedotti è un gioco alche-mico che si spinge ben al di là dei luoghi comuni sulla seduzione. Infatti per voi seduzione non significa solo aspetto esteriore (bellezza, abbigliamento e quant’altro) ma è soprattutto ascolto, attesa, indugio, comportamento non ver-bale, emozionalità. Attenti, però, a non cercare di essere troppo seduttivi, si rischia di ottenere l’effetto opposto in quanto si perde la propria autenticità. Ed essere autentici è forse la migliore arma di seduzione che possiamo avere.

Maggioranza di ◊ (Buona presenza dell’arte della seduzione)Riuscite a essere ben equilibrati nella vostra arte della seduzione e tale equilibrio vi permette di cogliere il meglio da voi stessi e dagli altri. Questo non toglie che, a volte, secondo le circostanze, potreste osare di più, sia come prota-gonisti della seduzione sia abbandonandovi al fascino sedutore dell’altro. Talvolta è necessario, soprattutto nei primi approcci, fare il primo passo.

Maggioranza di □ (Difficoltà nell’arte della seduzione)L’arte della seduzione non è il vostro forte. Se tale mancanza è dovuta a timidezza, bassa autostima o ad un atteg-giamento razionale e riflessivo, necessita di ben altro approfondimento. Ma non essere seduttivi non è un aspetto obbligatoriamente negativo. Talvolta la mancanza di aspetti seduttori si sposa con l’essere sedotti. Ed essere sedotti è un modo indiretto di sedurre.

La maggior parte delle persone che effettuano il test presentano una maggioranza di ◊ Vale a dire buona presenza dell’arte della seduzione. Se rientrate in questa “maggioranza”, utile è calcolare quale tipo di risposte risulta al secondo posto nel conteggio totale. Tale seconda posizione potrebbe rivelare una vostra maggiore o minore abilità nell’arte della seduzione.

Conosci L’Arte della Seduzione?

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HIGHTECHWELLNESS

Il mix perfetto diBenessere, Sport e Divertimento

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Quando la forma fisica si accompagna ad un equi-librato benessere psicolo-gico, l’armonia del corpo e delle sue forze, riflette

l’immagine di un’interiorità in sintonia con ogni parte del nostro essere. E’ questa la fi-losofia totalizzante di ‘Sports Active’, il ri-voluzionario gioco proposto da Eletronics Arts, per la console Wii, che offre divertimen-to, fitness ed un personal trainer virtuale per migliorare il proprio stile di vita. Prendersi cura del corpo, con esercizi calibrati a secon-da delle esigenze fisiche e mentali, è un pas-

Il mix perfetto diBenessere, Sport e Divertimento

Active è compatibile con la Balance Board Nintendo. Per un allenamento davvero completo.

La confezione completa di Active contiene un DVD, un estensore elastico ed una fascia per le gambe

103EA Sports - Active

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104 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

HIGH

TECH

WELLNESS

so importante per il raggiungimento del vero benessere e non vi è giovamento migliore che allenare muscoli e testa divertendosi. Sports Active è un gioco creativo, adatto ad ogni età, che stimola la fantasia con un’infinita varie-tà di immagini e filmati, relativi alle diverse sessioni di fitness, ma è anche un gioco che porta con sé una “carica sociale”, perché di-venta una vera e propria occasione conviviale quando si gareggia in coppia, quando si orga-nizza un torneo oppure quando si coinvolge tutta la famiglia. Non ci sono limiti di spazio e tempo per l’allenamento, perché ciascuno di noi può ricavare il proprio momento fit-ness, ritagliando venti minuti dall’ordinario iter quotidiano e scegliere tra più di venticin-que esercizi per bruciare calorie, tonificare i muscoli, migliorare la circolazione o superare i propri record di resistenza. Ballare, gioca-re a tennis e pallavolo, andare sui rollerblade e danzare sono solo alcune delle attività che rendono vincente il binomio fitness-diverti-mento che caratterizza il prodotto della Elec-tronics Arts, un mix che rende irresistibile la voglia di sport anche per i più pigri e indaf-farati. Il video ludico, approvato dalla FiF – Federazione Italiana Fitness – è adatto ad un pubblico largamente variegato, perché oltre a prevedere consigli, report giornalieri sui pro-gressi, esercizi basic ed un personal trainer virtuale, particolarmente adatti per i princi-pianti, contiene anche attività indicate per chi già frequenta la palestra o, semplicemente da sportivo, ha voglia di integrare il proprio alle-namento. Un altro elemento che segna la for-te identità wellness di Sports Active è la fun-

Non ci sono limiti di spazio e tempo per l’allenamento, perché

ciascuno di noi può ricavare il proprio momento fitness

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HIGH

TECH

WELLNESS

SPORTS ACTIVE VIAGGIA SU INTERNET

106 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

L’obiettivo è star bene e l’efficacia degli esercizi active sulla forma fisica, è un dato lampante e che

si evidenzierà a partire dalle prime sedute

Sports Active è interattivo al 100% e ti propone nuo-vi suggerimenti fitness, da abbinare a consigli prati-ci sull’esecuzione e la scelta degli esercizi, attraver-so il portale web e la pagina Facebook (digitando EA Sports Active Personal Trainer - Italia). Risposte in tempo reale e forum per gli appassionati del gio-co EA per la Nintendo Wii, sono gli elementi coa-diuvanti per creare delle vere e proprie comunità sportive virtuali, in grado di scambiarsi pareri e per-ché no, idee nuove, per realizzare combinazioni originali tra le varie attività proposte dal gioco. Per essere sempre aggiornato sulle novità e gli appun-tamenti sportivi active in programma basterà visi-tare l’indirizzo www.easportsactive.it, una pagina dettagliata con informazioni sulle caratteristiche del prodotto, sulla sua struttura software e su truc-chi e segreti per scoprire esercizi sempre nuovi con video promo, recensioni ed una sezione per regi-strarsi, accedendo alla newsletter delle novità last minute. Dal sito è possibile acquistare il prodotto ed eventualmente prenotarlo.

Page 107: O2 PSICOLOGIA 2

zione incoraggiante, quasi da psico-trainer, che il gioco fornisce, tracciando una linea di interazione con l’utente a cui infonde moti-vazione psicologica, sostegno e incitamento, funzioni amplificate dalla grande interattività offerta dal prodotto. L’obiettivo è star bene e l’efficacia degli esercizi active sulla forma fi-sica è un dato lampante e che si evidenzierà a partire dalle prime sedute, ma il divertimento e l’aspetto ludico del programma fitness sono le carte vincenti per non limitare il gioco ad un fine puramente estetico o meccanicistico, perché la macchina del corpo umano va al-lenata anche nell’animo. Potrete cominciare dall’attrezzatura base, con un estensore ela-stico ed una fascia per le gambe, forniti insie-me al software, per iniziare la scalata verso il benessere totale, tra sudore e divertimento, ma sempre con il sorriso sulle labbra.

Melina Chiapparino

La varietà di esercizi offerta riguarda sia at-tività aerobiche che capacità di resistenza e potenziamento muscolare. Per questo mo-tivo l’utilizzo del gioco si adatta a qualsia-si età, forma fisica ed esigenze sportive. La regolazione dell’intensità e della frequenza delle ripetizioni di ciascun esercizio, permet-te una forma di azione fitness “su misura” per ognuno. Oltre alle sessioni mirate come quelle indirizzate specificatamente agli ad-dominali, piuttosto che ai bicipiti, è possibile cimentarsi nella corsa, nel salto in alto, o per i meno allenati, in una passeggiata a pas-so svelto, per beneficiarne a livello cardio-vascolare. Ancora più divertenti, soprattut-to per smaltire stress e tossine, le attività di Cardio box, Cardio dance, Cardio running oppure il pattinaggio, la pallavolo e le par-tite di basket. Non mancano esercizi e mo-menti per la distensione e lo stiramento del-la muscolatura, prima fra tutte la sessione di Stretching, ideale dopo un’attività spor-tiva intensa ma anche godibile come atti-vità a parte, per prendersi un pò di merita-to relax!

Per utilizzare Sports Active è indispensabile una console Nintendo Wii, un Wiimote e un Nunchuck. La Wii Balance Board non è in-dispensabile né obbligatoria. Gli esercizi e tutte le attività sportive si possono eseguire facendo a meno di questa periferica. Dal-la confezione active, oltre al software con-tenuto nel disco, sono forniti due accessori che, a seconda del loro utilizzo, adempio-no a sessioni sportive multifunzionali. Si trat-ta di un estensore elastico ed una fascia per le gambe, che costituiscono l’attrezzatura di base per poter eseguire esercizi di livello semplice, ma anche attività per i più esper-ti. L’estensore è utilissimo per agire sulla mu-scolatura della parte superiore del corpo, un’azione complementare a quella della fa-scia, indirizzata, alla parte inferiore e fornita anche di una tasca porta Nunchuck. Questi due accessori si trasformano, di volta in vol-ta, in guanti per la box, pattini, corde elasti-che, racchette da tennis e molti altri attrezzi virtuali per godersi lo spasso del gioco, insie-me ad una sana attività fisica.

UNA PALESTRA A CASA TUA

SPORT’S TIME!

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TERAPIE

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TeatroTerapia

Quando l’arte aiuta a vivere

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Immaginare di es-sere qualcun altro. Pensare e agire in maniera total-mente diversa da

ciò che gli altri si aspetta-no da noi e, soprattutto, da ciò che crediamo di essere. Tutti lo abbiamo pensato, almeno una volta nella vita. Cambiare pelle, cambiare qualcosa di noi, magari solo per qualche ora. Ecco la ma-gia del teatro, la possibilità di reinterpretare noi stes-si, allontanandoci dai rigidi schemi di comportamento che, spesso, seguiamo qua-si inconsapevolmente. Ecco l’antidoto allo stress quoti-diano, alla rabbia inespres-sa, all’angoscia taciuta, alla tristezza, alla noia. Ecco la Drammaterapia, un percor-so di ricerca e confronto con se stessi per recuperare le proprie capacità creative e liberarsi dei piccoli e gran-di “drammi” personali. La messa in scena del proprio-vissuto, attraverso l’imma-ginazione ed alcuni principi narrativi e di presenza sce-nica propri del teatro, per-mette di rivivere se stessi in maniera nuova, profonda,

s p e -r i m e n -tando visioni inedite del mondo e di sé. Questa for-ma di arte terapia, che si svolge in gruppo con il supporto di psicologi ed attori professionisti, agisce mediante l’educazione alla sensorialità, alla percezio-ne del proprio movimento corporeo e vocale, ma so-prattutto grazie all’improv-visazione. L’assenza di un copione e di precise rego-le sceniche stabilite a prio-ri, permettono una grande libertà espressiva da model-lare a seconda delle proprie esigenze e rendono acces-sibile a chiunque l’approc-cio con questa straordinaria terapia. L’obiettivo è sfrut-tare ed incrementare la pro-pria creatività interpretati-va per armonizzare ogni tipo di conflittualità, ripro-ponendo, a se stessi ed agli altri, le singole esperienze vissute o, ancora, i propri drammi interiori. Duran-te le sedute, ciascun atto-re-paziente potrà recitare se stesso nella cornice del dramma che gli permetterà

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112 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

diagnosi ma rafforza nuove visioni di sé, è un ottimo me-todo per riattivare dimensio-ni psicologiche e sociali, ma anche per affiancare cure psicologiche o cliniche (an-che in casi patologici, come nevrosi, disturbi alimentari, ansia, depressione e distur-bi del tono dell’umore). Al concludersi delle tre fasi di ciascuna seduta, non avre-te più dubbi sull’importanza e l’autenticità della finzione scenica.

Fabiola Giordano

di assumere più ruoli, inter-pretare personaggi al di fuori dell’ordinario, provare emo-zioni estreme e, ancora, mo-rire, uccidere, partorire, spo-sarsi, fuggire, scavare dentro di sé e scoprire l’importanza del gioco. La Drammatera-pia, difatti, rappresenta an-che un’occasione per recu-perare il senso di leggerezza e divertimento che concer-ne la dimensione ricreativa dello stare insieme. Giocare con se stessi, anche con le proprie paure, affrontando-

le e sublimandole nel dram-ma, è un potente rimedio per recuperare fiducia, stima e consapevolezza di sé e del-le proprie forze. Gli incontri drammaterapici renderan-no armonico il rapporto tra corpo, voce e mente nella re-lazione con l’altro e con sé, producendo effetti sul sin-golo paziente, anche dopo le sedute, così da integrare e maturare l’esperienza tea-trale drammatica nella vita di tutti i giorni. Questo tipo di terapia, che non produce

Il dramma per me è tutto qui, nella coscienza che ho, che ciascuno di noi si crede “uno” ma non è vero è “tanti”, secondo tutte le possibilità d’essere che sono in noi...

L. Pirandello

“L’intrigo”James EnsorOlio su tela

(1890)

TeatroterapiaRecitare tra verità e finzione

LIBRO + DVD

AUTOREWalter OrioliEDITOREMacrovideoANNO2008

Un libro e un DVD per scoprire la magica rivelazione dei personaggi, il coinvolgimento emotivo che il teatro sa regalare. Scopri come trovare il tuo ruolo nello spettacolo della tua vita. Acquista consapevolezza di te stesso mettendo a nudo, tramite la recitazione, le tue potenzialità e le tue capacità di armonizzare corpo, voce e mente nella relazione con gli altri e con te stesso!

“Vivere meglio è possibile” con il libro-guida da sfogliare diretta-mente sul tuo pc, per intraprendere un cammino che migliorerà la tua quotidianità in modo semplice e immediato. Il rivoluzionario e-book ti propone suggerimenti, esercizi e test che ti guideranno, pas-so dopo passo, una pagina dopo l’altra, verso ciò che realmente ti può rendere felice.

Per leggere e scaricare gratuitamente il virtual e-book collegati al sito www.o2psicologia.it ed entra nell’area Download digitando il codice sottostante ed il tuo indirizzo e-mail

Un percorso di ricerca e confronto con se stessi per recuperare le proprie capacità

creative e liberarsi dei piccoli e grandi “drammi” personali

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MUSICOTERAPIA

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ArpaLe corde che

nutrono l’anima

La musica per curare corpo e mente

per riscoprire come armoniche melodie

possano offrire benessere ed armonia

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Sogni una sensazione di rilassamen-to, di equilibrio interiore e benes-sere totale? Allora rilassati e lasciati andare ascoltando musica. Questo processo influirà in maniera pro-

fonda e duratura sulla tua salute e sulle tue stra-tegie d’esistenza.E’ risaputo, infatti, che sdraiarsi e lasciarsi coc-colare dalle calde note musicali ripristina lo sta-to di salute emozionale e psichico e consente una stima più alta del proprio essere. Ogni volta che chiudiamo gli occhi, abbando-niamo i pensieri e ci lasciamo coinvolgere dal potere emozionale della musica si raggiunge uno stato di serenità ed armonia. E se questa pratica fosse svolta su un lettino dotato di un’ar-pa che, suonata da un terapeuta esperto, produ-ca in real-time un sottofondo sonoro calibrato per il vostro problema? Il risultato, testato e garantito, è ancora più emo-zionante! Lo assicura Monika Paul, terapeuta del Lettino Overtoni, un innovativo strumento del-la musica terapia prodotto artigianalmente da un liutaio tedesco che impiega circa 6 mesi per completare il processo di costruzione ed usa legni particolari e pregiati per ciascun compo-nente. Sdraiati e rilassati sul lettino si ricevono, amplificate dalla speciale cassa armonica, le be-nefiche vibrazioni delle morbide onde di ben 112 corde suonate da un terapeuta opportuna-mente preparato. Non si tratta di vere e proprie sequenze musicali ma con il lettino sonoro po-trete sperimentare l’opera magica di un’ orche-stra di toni e overtoni. Le vibrazioni musica-li attraversano il corpo del paziente, scorrono morbidamente in tutte le cellule e fanno effetto

116 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2 117L’Arpa

Lasciarsi coccolare dalle calde note musicali ripristina lo stato di salute

emozionale e psichico della persona

VINCENZOZITELLO

Vincenzo Zitello è considerato, per ta-lento e tecnica, uno dei più importanti arpisti del mondo. Giovanissimo inizia lo studio della musi-ca suonando flauto traverso e viola. Poi la sua passione per le tradizioni musicali, lo porta ben presto a diventare il pionie-re dell’arpa celtica. Nei suoi concerti lo strumento fa da ponte sospeso tra le sponde di antiche culture musicali e gli affascinanti ter-ritori delle più mo-derne innovazioni tecnologiche. La sua originalità e le indiscusse capacità tecniche gli hanno consentito collabo-razioni di eccezio-ne tra cui Franco Battiato e Ivano Fossati. Il risultato espressivo afferma una nuova, incon-fondibile identità musicale il cui frut-to è una perfetta fusione di poetiche acustiche e di mo-derne suggestioni elettroniche.

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esattamente là dove il corpo, il campo energetico e l’ anima ne hanno bisogno. Attraverso un rilas-samento profondo potrete trasformare vecchie programmazioni negative, che compromettono la qualità della vita, in consapevolezza, supera-mento e programmazione positiva. Il Lettino Overtoni riprende il percorso di be-nessere iniziato già nell’antichità, laddove i suoni rappresentano un mezzo per armonizzare cor-po e anima. Studi scientifici dimostrano che la musica apre le porte a un livello di coscienza più alto e che attraverso i viaggi musicali di rilassa-mento si riesce ad ottenere un’armonizzazione e sincronizzazione delle diverse aree cerebrali.Più riusciamo a rilassarci e più intensa è l’espe-rienza per il cervello. In tal modo irrequietez-za, paura, blocchi emotivi ed energetici e stress svaniscono con un conseguente effetto benefico sui disturbi fisici e immunitari. Durante questo processo si attiva quello che gli scienziati chia-mano “sistema di ricompensa”.Comunemente si percepisce questo effetto tra-mite la pelle d’oca, le risate, le lacrime, il “nodo alla gola” o altre sensazioni più o meno inte-se. Ad esempio: quante volte vi sarà capitato di provare brividi ascoltando una canzone? Ebbe-ne la pelle d’oca non è altro che la riposta fisi-ca allo stimolo ricevuto dal corpo. Tale reazio-ne fisica aumenta positivamente la disponibilità ad apprendere, la capacità di realizzazione e di benessere. Nello stato normale del cervello dominano le onde Beta (da 14 a 40 vibrazioni al secondo); Quando ci rilassiamo aumenta la quota delle onde Alpha (da 7 a 14 vibrazioni al secondo). Lo stato Alpha ci permette un migliore intreccio

116 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2 117L’Arpa

“Meditazione su un’arpa”

Salvador DalìOlio su tela(1932-1934)

WEBRADIO

MUSICA CONSIGLIATAPER LA LETTURA

www.liveireland.com

ALANSTIVELL

Pirografia. Da: L’Ulivo e La Luna

Si deve in gran par-te ad Alan Stivell la rinascita ed il rin-novamento della musica tradiziona-le bretone, che, a partire dagli anni settanta, lo ha reso celebre nel mon-do intero. Grazie ai suoi virtuosismi il suo nome è legato indissolubilmente all’arpa celtica. Nel 1973 la celebre rivi-sta musicale Melo-dy Maker incorona il suo album Chemins de Terre come mi-glior album dell’an-no. Il 2002 segna il cinquantesimo anniversario di car-riera di Alan Stivell. Per l’occasione, esce l’album Au-delà Des Mots, un disco interamente strumentale dove il musicista suona sei tipi differenti di arpa Il 15 marzo 2003 Alan Stivell chiude la seconda Nuit Celtique allo Stade de France di Parigi St.Denis: lo ascolta-no 68.000 persone.

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di improvvise visioni mistiche e di soluzioni creative per situazioni complesse. Nel The-ta si può realizzare una guarigione fisica e emozionale. Lo stato Delta (spesso durante lo stato di trance) addirittura rende possibi-le un accesso diretto a cognizioni collettive, chiaroveggenza e telepatia.Insomma stendersi su un lettino ed ascoltare musica, da sempre uno dei modi più utilizza-ti per rilassarsi, può trasformarsi in un’espe-rienza unica grazie al Lettino Overtoni e al tocco sapiente di mani esperte.

Francesca Viti

118 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

dei due lobi del cervello. Ciò facilita i processi di apprendimento perché il lobo destro del cer-vello riesce ad assorbire impressioni in modo integrale e a trasportarle nel lobo sinistro. In uno stato di rilassamento particolarmen-te intenso si possono realizzare onde The-ta e Delta che possono portare a processi di esperienza curativa. In questo stato, l’animo riesce a sintetizzare più velocemente del so-lito. Si accelerano processi di comprensione, fiorisce l’intuizione creativa (si riesce a visua-lizzare più facilmente i problemi e a rintrac-ciare le possibili soluzioni). Theta è la fonte

Monika Paul vive in Germania dove è titolare da circa 20 anni di uno stu-dio di Omeopatia Classica e realizza seminari su questa materia sia per un pubblico generico che specializzato. E’ inoltre specializzata in riflessologia plantare (metodo Marquand) ed in riflessologia dei muscoli (metodo Myo-reflex) ed ha al suo attivo una lunga esperienza di terapia con l’arpa. Da qualche anno alterna la sua attività tra la Germania e l’ Italia dove preva-lentemente lavora come riflessologa nelle varie specialità e nella terapia con l’arpa. Per l’autunno attiverà il se-minario “L’Uso Consapevole Dei Gra-nuli “ mini - corso pratico – conoscitivo in 4/6 incontri sull’uso dell’Omeopatia nel quotidiano rivolto ad un pubblico generico.

Per contatti e info sul seminario:ITALIAVia Fontana, 43 - 40037 Sasso Marconi (BO)cell: 348 897 22 54 – tel: 051 / 675.01.48GERMANIASchaffhauserstr.28 D - 78266 Buesingencell: 348 897 22 54 - tel: 004915222422117

mail: [email protected]: monika.paul4

MONIKA PAUL

Io sono portato a pensare che la ricerca di canzoni folkloristiche sia meglio della caccia all’uomo di certi eroi che vengono esaltati così tanto

L.V. Beethoven

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120 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2 121Multimedia - DVD

dalla proiezione di determinate forme e imma-gini. Video con scenari rilassanti, immagini che ispirano la meditazione o qualsivoglia filmato in grado di creare un rapporto di partecipazione sociale ed emotiva con immagini positive. Non serve addentrarsi nei tecnicismi delle teorie for-maliste e della fenomenologia della percezione, per capire che l’ambiente che ci circonda e le sue forme esercitano da sempre un ascendente incontestabile sulla percezione di sé. Immagini positive non potranno che stimolare pensieri po-sitivi nello stesso modo in cui potranno indurre atmosfere rilassanti e rasserenanti, per chi sen-te la necessità di staccare dallo stress quotidia-no, e non solo. La videoterapia non è una cura né una medicina ma può portare molto lontano, salvandoci dal “bombardamento” di immagini che quotidianamente cattura la nostra atten-zione attraverso le forme di comunicazione mass mediatiche.

Provare la Videoterapia è la ma-niera più semplice ed effica-ce per apprezzarne i vantaggi. L’immagine provoca emozioni che vanno al di là dell’apprezza-

mento estetico per collocarsi nel campo del-la “psicologia della percezione”. Ecco il pun-to. Le forme comunicano, lanciano messaggi e pervadono l’intelletto di sensazioni. Le forme emozionano e influenzano gli stati d’animo, così come avviene quando la proiezione di un video provoca degli effetti sulla nostra psiche e sul no-stro fisico. Non è un mistero come la cromote-rapia, e la visione di determinati colori, possa causare delle associazioni inconsce di sensazioni positive o meno. Dunque, occorre sottolineare, che così come un video composto da sfumature cromatiche sia in grado di determinare influen-ze emozionali sul nostro stato d’animo, lo stes-so effetto, se non di più, potrà essere causato

MULTIMEDIA

Rilassati. Lascia che i tuoi pensieri scorrano tra le immagini di un tramonto, abbandona lo

sguardo e le preoccupazioni tra il dolce fluire delle onde marine. Viaggia con la mente

mentre i tuoi occhi contemplano gli orizzonti e i paesaggi più affascinanti che tu abbia mai visto. Non sei su un’isola deserta. Stai

guardando Video Relax

Video Relax

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120 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2 121Multimedia - DVD

DVD VIDEO VERSION

ORDINA IL DVD

Se hai comprato la versione senza DVD, scrivi una mail a [email protected] per ordinare l’inno-vativo Video Relax a soli € 6,00 senza spese postali.

Scene dal DVD VideoRelax

Ruscello - Music - Beethoven - Piano Sonata,Opus 13 No.8, Movement 2

Porto - Music - Bjorn Lynne - Spellcraft

Mare - Music - Bjorn Lynne - Relaxing Evening Crickets

Camino - Music - Vivaldi - Concerto forCello and Chamber Orchestra

PERCHÉ VIDEORILASSARSI FUNZIONA?

Viviamo le immagini che ci circondano in maniera passi-va. Questo accade, in particolare, quando guardiamo la televisione, che trasmette di continuo e senza criterio discriminante qualsiasi tipo di immagine e filmato. Tale sovraofferta televisiva ha promosso un atteggiamento deleterio, ma ormai diffuso, che consiste nell’abitudine di lasciare accesa la tv e “subire” in maniera passiva il suo contenuto. La video terapia invece considera il proprio utente come una parte attiva e non passiva della corrispondenza tra la sua condizione psicologica e l’ambiente che lo circonda. E’ questa la sua forza. Videorelax non ha lo scopo di vendere un prodotto o di aumentare l’audience incollando l’utente alla pol-trona, ma recupera l’armonia tra il mondo interiore e ciò che si percepisce all’esterno. In questo senso la video-terapia può essere un buon metodo per accom-pagnare ed aiutare l’evoluzione e l’equilibrio tra nostri stati d’animo. Prova a videorilassarti anche tu…

Candele - Music - Bjorn Lynne - Tranquil Landscapes

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DimagrireSenzaSforzoPiccoli passi per aiutarti in una delle imprese più agognate: perdere peso

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STILI DI VITA

poche e semplici indicazioni, che, a quanto pare, risultano essere un toccasana:

Bevete un bicchiere d’acqua al mattino ap-1. pena svegli. Abitudine che rimette in moto il metabolismo e i processi depurativi. Fate un’abbondante colazione. Ricordando 2. che l’80 per cento di chi gode di un’ottima forma fa regolarmente un’abbondante co-lazione, Trudeau sostiene che il primo pa-sto della giornata dovrebbe essere basato su frutta di produzione biologica (mele, frutti di bosco, ananas, pompelmi, pesche, pru-gne), caffè (non fatto con acqua di rubinet-to) con zucchero di canna integrale o mie-le grezzo, tè in foglie, pane integrale, burro naturale e addirittura salmone affumicato, carne bovina, di pollo o di agnello, sardine, uova, verdure di qualsiasi tipo. Evitate aspartame e altri dolcificanti arti-3. ficiali.Bevete otto bicchieri d’acqua ogni giorno. 4. Seguire questo consiglio vuol dire depurar-si eliminando le tossine accumulate nei tes-suti adiposi.Camminate almeno un’ora al giorno: abitu-5. dine sana, da non dimenticare.

Diete non stop? Solo verdure? Niente carboidrati? Bevande miracolose? No! Equilibrio, questo il consiglio principa-le. Una corretta educazione

alimentare, ricca e variegata, con pochi grassi e nessuna demonizzazione di ciò che imprescin-dibilmente ci serve per vivere: il cibo, questa è la chiave di una dieta che funziona.Ci sono tante teorie, consigli profusi al limite dell’esoterico, “santoni” e prodotti che promet-tono miracoli… e, spesso, procurano solo guai!Lo stile alimentare adeguato, che non vuol dire solo estrema attenzione, ma capacità di sapere godere anche di eccezioni, è l’elemento essenzia-le (laddove non siano presenti particolari patolo-gie, da trattare con specifiche cure) per ritrovare la giusta forma. Noi di O2 Psicologia non inten-diamo proporvi una dieta, ma semplici sugge-rimenti desunti dall’esperienza che Kevin Tru-deau in “Vogliono farti ammalare!”racconta. I consigli di Trudeau, puntano su alcune buone abitudini che consentono di dimagrire più fa-cilmente e di non vanificare i risultati raggiunti. Trudeau, ex grasso ed ex sperimentatore di die-te e pillole di ogni genere, suggerisce di seguire

La chiave per ogni dieta alimentare? Nessuna demonizzazione di ciò che imprescindibilmente ci serve per vivere: il cibo

Mangia quando hai fame, bevi quando hai sete e dormi quando hai sonno

Padre Cleopa

123Dimagrire senza sforzo

””

Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.

Ippocrate

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125Dimagrire senza sforzo

Evitate cibi e bevande dietetiche e il glutam-6. mato monopodico. Fanno ingrassare e pro-vocano dipendenza. Evitate i fast food. Offrono alla clientela 7. cibi che fanno indiscutibilmente ingrassa-re. Basti pensare che ogni alimento da fa-sto food è stato “creato” per non andare a male per anni! Limitate i latticini e mangiare tanta verdu-8. ra. Secondo Trudeau, quest’ultima ha effetti migliori laddove condita con aceto di mele, sale marino, pepe macinato e uno spicchio d’aglio.Usate il peperoncino, che accelera il meta-9. bolismo e fa bruciare i grassi. Respirate a pieni polmoni, perché l’ossigeno 10. brucia i grassi. Imparare a respirare è pos-sibile grazie a numerose tecniche che inse-gnano a rendere efficiente l’inspirazione e

l’espirazione, stimolando i processi meta-bolici.Rafforzate i muscoli. Trudeau suggerisce di 11. intensificare il tono muscolare con il pilates, lo yoga, il kung fu. Saltare per circa dieci mi-nuti al giorno, secondo Trudeau stimola il sistema linfatico e accelera il metabolismo. Trasgredite, quando ne avete voglia. “Avete 12. voglia di un gelato, panna, biscotti, ciocco-lato, patate fritte, pizza? Non privatevene. Meglio mangiare qualcosa senza sentirsi in colpa che non mangiarla soffrendone”. Le “regole di Trudeau” sono interessanti e, lad-dove seguite, aiutano sicuramente a perdere peso e a sentirsi più in forma, ma è impor-tante ricordare un altro principio, prove-niente da civiltà antiche: In medio stat vir-tus, la virtù è nel mezzo!

Francesca Viti

IL LIBRO

Le cure naturali che il business sanitario ti nasconde

Kevin Trudeau, uno dei più noti difensori dei diritti del consumatore e del cittadino ameri-cano, espone le sue rivoluzionarie tesi: i medicinali e la maggior parte di ciò che mangia-mo ogni giorno ci avvelenano lentamente, i medici e l’industria farmaceutica coltivano i loro interessi ostacolando la guarigione dei pazienti. Scopri le rivelazioni dell’autore ame-ricano che, scoperchiando il vaso di Pandora, rivela gli inganni del business farmaceuti-co e alimentare e offre al contempo una speranza indicando i grandi risultati ottenuti da diverse cure naturali e pratiche mediche alternative.

Vogliono farti ammalare!

AUTORETrudeau Kevin

ANNO2007

EDITORE Mondadori

“Donna allo specchio”Picasso

Olio su tela(1932)

Uno stile alimentare adeguato non significa solo attenzione ai cibi, ma capacità di godere anche di piccole eccezioni

RIFLETTERE

IL LIBRO

Fattore Enzima

AUTOREHiromi Shinya

ANNO2009

EDITORE Macro Edizioni

Nel suo libro - Il fat-tore enzima - Il Dr. Hiromi Shinya, presti-gioso medico giap-ponese che da anni opera negli Stati Uniti, rivela le sor-prendenti capacità di auto-guarigione d e l l ’ o r g a n i s m o umano. La base di questo processo risiede negli enzimi: quando la loro ca-rica energetica si indebolisce, ci am-maliamo; quando la loro carica ener-getica è ottimale, stiamo di nuovo bene. Uno stile di vita inappropriato, l’assunzione di far-maci, l’inquinamen-to ambientale e lo stress contribuisco-no all’esaurimento della nostra riserva di enzimi.

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Una vitada...

sogno

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Una vitada...

sognoTra scienza

e mistero per

scoprire il

compagno di

ogni notteE non solo!

127Il Sogno

PSICOLOGIA

Page 128: O2 PSICOLOGIA 2

“I l sogno è un fenomeno che si verifica nelle persone sane,

forse in tutte e forseogni notte...”

(Freud, 1899)

Il sogno è un’attività del pensiero umano che ha interessato l’uomo fin dai primor-di della civiltà. Gli antichi non lo consi-deravano come un prodotto della psiche, bensì come manifestazione della divini-tà. Essi suddividevano i sogni in due fon-damentali categorie: la prima inf luenzata solo dal presente e dal passato, e la se-conda invece determinante per il futuro. Rientravano in queste categorie le profe-zie, la previsione di eventi imminenti e i sogni simbolici. Non esiste una definizione biologica uni-versale dei sogni. In generale si osser-va una forte corrispondenza con la fase REM, quella più profonda in cui l ’elet-troencefalogramma rileva un’attività ce-rebrale paragonabile a quella della veglia. Non si sa in quale area del cervello ab-biano origine i sogni, né se essi abbiano origine in una singola area o in più parti del cervello.I sogni sono, e questo è appurato, provo-cati da una vasta serie di stimoli: stimoli sensoriali esterni che ci raggiungono duran-te il sonno, come un bagliore intenso che colpisce gli occhi, un rumore che riesce a farsi udire, una sostanza odorosa; stimoli sensoriali interni, relativi a sensazioni, vi-sive ed uditive, che nello stato di veglia

È proprio la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita interessante

PauloCoelho

128 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

IL LIBROL’interpretazione di sogni

AUTORESigmund FreudEDITORE1ª Edizione OriginaleANNO1900

Freud segna la storia con un testo che dopo più di cento anni non esaurisce la sua linfa vitale. Prima di quest’ope-ra il sogno era quasi considerato privo di validità psichica. La pubblicazio-ne di questo volume segnerà, invece, l’indelebile superamento dei confini tradizionali per accedere ai contenu-ti inconsci della psiche e dei processi inconsci.

conosciamo, e in particolar modo le ec-citazioni soggettive della retina, giacché le immagini visive sono la componente fondamentale dei nostri sogni; stimoli cor-por ei interni , laddove nel sonno la psiche raggiunge una consapevolezza delle sen-sazioni corporee molto più profonda e ampia di quella della veglia. Fonti psichiche, gli uomini sognano ciò che fanno durante il giorno e ciò che li interessa da svegli. Ma poiché le rappresentazioni oniriche sono illusioni prodotte dall’impressione sensoriale che non cessa mai la sua atti-vità durante i l sonno, non esistono mai sogni di origine esclusivamente psichica e i pensieri dei nostri sogni provengono

È una verità indiscussa che tutto il materiale che forma il contenuto del sogno venga dall’esperienza

vissuta, ricordata e riprodotta nel sogno

WEBRADIO

MUSICA CONSIGLIATAPER LA LETTURAwww.crooze.fm

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dall’esterno. Freud giunse all’idea secon-do cui i l sogno è la continuazione della vita vigi le, che si r ial laccia sempre al le rappresentazioni presenti nella coscien-za. Il contenuto dei sogni è sempre de-terminato dalla personalità individuale, dall’età, dal sesso, dalla posizione socia-le e dagli avvenimenti ed esperienze che hanno interessato tutta la vita dell ’ indi-viduo. E’ infatti una verità indiscussa che tutto il materiale che forma il contenuto del sogno venga dall ’esperienza vissuta, r icordata e r iprodotta nel sogno. I due principali meccanismi deputati al la tra-sformazione e rappresentazione del ma-teriale onirico sono lo spostamento (di

“Il Sogno”S. Dalì

Olio su tela(1937)

IL SOGNO GUIDATO

Bisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile. Ma non esiste un sogno perpetuo. Ogni sogno cede il posto ad un sogno nuovo. E non bisogna volerne trattenere alcuno

HermannHesse

129Il Sogno

Sogna ad occhi aperti e riscopri te stesso. Immagina situazioni, persone e luoghi da vive-re nella tua mente, lasciandoti andare… E’ così che la fantasia può essere considerata uno strumento terapeutico. E’ questo il filone psicologico proposto da O2 per scopri-re le grandi potenzialità della visualizzazione creativa. Una tecnica in bilico tra mondo onirico e realtà, che permette di svelare le nostre paure ma anche i nostri desideri, per ottenere diversi scopi, da quelli più specificatamente terapeutici alle sensazioni di puro relax o di alleviamento dello stress. Con la visualizzazione si possono sollecitare muta-menti in molte funzioni del corpo solitamente considerate inaccessibili all’influenza della mente. Se osserviamo l’attività del cervello nel momento in cui si immagina qualcosa, la sua attività è del tutto simile a quella di quando ciò che percepisce è reale. Per que-sto, sono sempre più numerosi i medici e gli operatori della salute, come i counsellor e gli psicoterapeuti, che considerano la “fantasia guidata” una terapia complementare potente, a lungo sottovalutata dalla medicina ufficiale. Tra gli iniziatori delle tecniche immaginative, primeggia Robert Desoille ed il suo “Rêve éveillé dirigé (RED)”, il Sogno Guidato. Con questa tecnica si fa un uso attivo dell’inconscio e si pilota il soggetto ver-so la manifestazione delle sue potenzialità. Si fanno vivere alla persona, posta in stato di rilassamento, alcune situazioni mentali fornendo immagini iniziali e poi lasciando che esprima quello che man mano la sua fantasia le suggerisce. Arriva così a liberare alcuni contenuti repressi che bloccano la sua crescita oltre che minare il suo equilibrio. Con la sperimentazione nel sogno guidato, attraverso anche i suggerimenti del counsellor, del potere dei simboli, della possibilità di superare gli ostacoli, il soggetto diviene in grado di avviare un processo di maturazione, di assumere un atteggiamento attivo, di superare i suoi conflitti, i suoi problemi e i suoi ostacoli e di aprire le porte alla sua energia creativa.

oggetto rappresentato) e la condensazio-ne (una crasi di temi e simbolismi). Può, però, accadere che nel contenuto del so-gno vi s ia del materiale che al la vegl ia non si riconosce come appartenente alle proprie conoscenze. Invece, inconsape-volmente, cose, persone o eventi hanno lasciato in noi una traccia che proprio nel sogno diviene “visibile”.Ci sono molte ipotesi sulla funzione dei sogni , che possono per mettere anche al le par ti represse del la mente di esse-re soddisfatte attraverso la fantasia, op-pure tenere la mente lontana da pensieri che causerebbero un risveglio improvvi-so. Freud suggerì, invece, che gli incubi

Page 130: O2 PSICOLOGIA 2

Il sogno è la strada maestra che conduce alla conoscenza dell’inconscio

S. Freud

lasciano che il cervello controlli emozio-ni r isultanti dal le esperienze dolorose. Inoltre i sogni lasciano anche esprimere alla mente sensazioni normalmente sop-presse da svegli, mantenendo così i l so-gnatore in armonia.Non bisogna poi dimenticare che sogna-re può essere anche un modo per “dare uno sguardo” alle emozioni legate ad eventi fu-turi, come ad esempio accade nel perio-do di veglia, in occasione di un colloquio di lavoro o comunque di una esperienza emozionante.Possiamo definire il sogno come “la via maestra per esplorare l’inconscio”. Ed è con l’ interpretazione del materiale onirico che nasce una nuova via di cono-scenza, un approccio che fece di Freud il pioniere e i l padre di quella moderna psicologia detta psicoanalisi che ha at-tratto a sé una quantità enorme di medici e pazienti. Recenti studi di Griffin han-no condotto alla formulazione della “Te-oria di adempimento dell’aspettaz ione di sogna-r e .” Secondo questa teoria, sognando si completano metaforicamente modelli di

130 O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 2

aspettazione emotiva con il conseguente abbassamento dei livelli di stress. Quando si esce dal sonno spesso il ricor-do che abbiamo del sogno stesso si dis-solve; spesso ci sembra di ricordarlo solo in parte. Il ricordo di un sogno, ancora vi-vido al mattino, nel corso della giornata si dissolve e le composizioni oniriche, prive della possibilità di costruire un ricordo, vengono dimenticate perché di solito si sgretolano sin dai primi momenti.Freud esprime questo concetto con un paragone: “ le immagini oniriche si ritrag gono alle impressioni del giorno come il rif lesso delle stelle alla luce del sole .” Vivere i l sogno appena svegli è uno dei suggerimenti di O2 Psicologia, perché il sogno è un elemento fondamentale delle nostre giornate e, tentare di dare un’inter-pretazione ai propri richiami onirici, può aiutare a rif lettere sulla realtà.

Dott.ssa Annarita Vignapiano

Arrivederci al prossimo numero...