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~" 11 CuLCcO\ E E E — A Vi a V NoTcmbit 9 - Te! 689 121 63.521 61.460 689.845 : Anmiimtration. « 706 e 670.49S PKK2ZJ D'AHUONAMVNIO UNITA* . . . (con «dizione dal lunadl) . . RINASCITA Anno 6.260 7260 1.200 1.800 barn ìm Trtm. 1.700 1960 600 Spedinone la abbonamento postalo Conto corrente postale 1/297 ! mm colonna . Commercial*: Cinema . - nicale . 200 Echi spettacoli . 150 * Cronaca U 160 . Necrologia . 130 . Finanziarla. Basche U. XJ0 . ) > 200 . i ) Via del Parlamento 9 a Tei 61J79 - 6&9 e tuccura. in a - t ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO —4, V quosio nu- mero Cini il discordo di al C.C. ANNO XXX (Nuova Serie) - N. 103 * 13 E 1954 Una copia . 25 - Arretrata . 30 O A E O O ON E Trovare un accordo tra il mondo cattolico e il mondo comunista per salvare la civiltà minacciata di distrazione dalla bomba sviluppo delle armi termonucleari ha creato una situazione mai esistita finora nel mondo - strada americana della minaccia atomica è una follia e porta l'umanità alla catastrofe - responsabilità di coloro che possono esercitare un'influenza sui governi e sugli Stati e l'importanza decisiva della lotta delle masse - Combattiamo la che crea le condizioni per uno spaventoso conflitto compagno To- gliatti è intervenuto al termi- ne della seduta di ieri mattina del Comitato centrale del che aveva cominciato la di- scussione sulla relazione del compagno il testo integrale del discorso pronunciato dal segretario generale del partito: Compagni, un intervento breve vorrei fare, perchè il compagno o ha dato nel suo rapporto un quadro am- pio ed esatto della situazione che sta oggi davanti a noi, in questo quadro non vi sono da introdurre modificazioni e non vi è da aggiungere, quindi ho intenzione di farlo a mia intenzione è piuttosto di sottolineare alcuni degli elementi di questo quadro, perchè ritengo che questo possa servire a dare il neces- sario rilievo a determinati compiti nostri e quindi a fai ci comprendere meglio, nelle condizioni nelle quali oggi dobbiamo lavorare, come ì compiti siano diversi da quelli di ieri, come essi siano impegnativi, ma come, nello stesso tempo, la soluzione si presenti, per certi aspetti, più favorevole che nel passato. E' evidente per tutti che i fatti più importanti sono quelli che si riferiscono alla situazione internazionale. E' da parecchio tempo che è così, e particolarmente nel nostro paese. Ora, nella situazione inter- nazionale, e il compagno - go lo ha messo bene in luce, e in corso un processo con- traddittorio. a una parte sono stati fatti alcuni passi, è passi anche importanti, verso una distensione dei rapporti internazionali e quindi verso ìì raggiungimento di quello che è uno degli obiettivi im- mediati della nostra politica di pace; dall'altra parte però — e questo è l'elemento con- traddittorio — ci troviamo di fronte a una esasperazione delle posizioni aggressive del- l' imperialismo americano. dirigenti della politica impe- rialistica americana sono at- tivamente intervenuti, nel corso della Conferenza di Ber- lino. per impedire che questa conferenza giungesse ad am- pi e concreti risultati sulla \ :a di una più larga disten- sione intemazionale. o la Conferenza di Berlino, da parte dei dirigenti della poli- tica imperialistica americana e di coloro che ad essi ubbi- discono, nuovi passi sono stati compiuti per acutizzare la si- tuazione, per spingerla sopra una via opposta a quella del- la distensione. n questo quadro, un fatto predomina su tutti gli altri, e consiste nei progressi che so- no stati fatti nella produzione di esplosivi atomici. Questi progressi hanno portato a su- nerare ampiamente il livello che era stato raggiunto con la produzione delle prime bom- be atomiche; hanno portato alla produzione delle bombe all'idrogeno di cui si sono costatati gli effetti spaventosi; e, a quanto si dice, rapida- mente porteranno alla costru- zione di ordigni esplosivi an- cor più spaventevoli di quanto non siano le bombe atomiche e termonucleari sino ad oggi costruite ed esperimentate, con una capacità di distruzio- ne di massa della vita umana, della vita animale e di quella vegetale, quale sino ad oggi non era stata nemmeno pen- sata dagli uomini come pos- sibile. Non c'è dubbio che i pro- gressi degli uomini nel do- minio della energia nucleare sono da salutare. Sono pro- gressi che gli uomini fanno nella conoscenza delle forze della natura e nello sforzo che da millenni compiono per riuscire a dominare queste forze e porle al proprio sei- vizio. Però, oggi, questi pro- gressi, per quello che riguar- da il gruppo dirigente della politica estera americana, vengono condotti e sfruttati in un modo tale che apre alla umanità prospettive di cata- strofe, ma non di catastrofe come se ne è parlato sino ad ora, come se ne poteva parla- re alla vigilia della prima guerra mondiale o della se- conda, ma di catastrofe totale. Bisogna infatti partire pri- ma di tutto dall'esatta visione del fatto che questi strumenti di distruzione di massa della vita in tutte le sue forme so- no posseduti dalle due parti e non da una parte sola. Quindi la posizione dei diri- genti della politica imperiali- stica americana, quale è stata proclamata dal Presidente degli Stati Uniti d'America nell'ultimo suo discoiso e precedentemente annunciata nei furibondi discorsi del se- gretario di Stato americano, e cioè la posizione che consiste nel considerare gli strumenti di distruzione di massa (bom- be atomiche, bombe termonu- cleari, bombe ancora più di- struttive! come mezzo di minaccia e di intimidazione verso gli altri, questa posi- zione non ha un contenuto reale concreto. E' follia il pensarlo. a posizione che consiste, ripeto, nel servirsi del possesso di queste armi e della dimostrazione dei loro effetti spaventevoli, per mo- dificare la situazione interna- zionale. non è, in sé, qualcosa che possa servire a raggiun- gere lo scopo che si propone. Questo vale per tutti gli Stati che oggi sono l'oggetto di questa minaccia. Vale per l'Unione sovietica, che non ha mai ceduto a nessuna traco- tante minaccia. Vale però an- che per la Cina popolare, che probabilmente è già oggi, co- me si dice, una » potenza ato- mica v, e sopratutto non si può escludere lo diventi assai presto. E' assurdo credere che agi- tando la minaccia atomica e termonucleare si possa otte- nere di modificale quelle giu- ste direttive di politica inter- na, di costruzione di una eco- nomia socialista o di rafforza- mento di questa economia per il passaggio ad una economia comunista, oppure quelle giu- ste direttive di lotta per una distensione internarionals cne vengono seguite dalla Unione sovietica, dalla a popolare cinese, dagli Stati di nuova democrazia. E' puerile credere che seguendo questa strada si possa raggiungere lo scopo che vorrebbero rag- giungere gli imperialisti ame- ricani e cioè di modificare a loro favore la situazione mondiale e di preparare con- dizioni in cui essi possano at- tuare più facilmente il loro dominio su tutto il mondo. Però, se questo è .ouerile, la politica della minaccia e pro- vocazione atomica e termonu- cleare h.i in se stessa un coti- tenuto terribile, spaventoso, a cui nemmeno si può pensare con tranquillità. Essa infatti tende, oggettivamente, a esa- sperare la situazione interna- zionale. ad aggravare conti- nuamente la tensione dei rap- porti tra i più grandi Stati del mondo in modo tale che, ad un certo momento, l'impie- go di queste armi spaventose diverrà cosa inevitabile. Sap- piamo tutti come scoppiano le guerre, sappiamo come il pretesto per affermare che ab- bia avuto luogo una aggres- sione in qualsiasi parte del mondo può sempre essere tro- vato dai responsabili dj una politica imperialista. Fu tro- vato da i per aggre- dire il popolo abissino, fu tro- vato da r per aggredire l'Europa intiera ed op,gi i «e- (Continua n 3. pag. 1. col.) l/<Osservatore nomano > siili» bomba all'idrogeno e o ha dedicato ieri un articolo, dal titolo « Cirilla della paura », agli ultimi esperimenti termo- nticleari. Scrive fra l'altro l'or- gano eflticauo a tuie proposto: « Gli tritimi esperimenti delta tiomba all'idrogeno fiatino com- mosso il mondo. si traci di fronte a forze distruttive per cui se si poterà fm qui pen- sare e dire die fa guerra è una cosa più grande delle armi con cui la A combatte, d'ora in- nati:! $i deve pensare e di r e che essa è cosa ben più picco- la. Nella rapirla, precipitasti corsa di queste invenzioni la ina economia è .superata. Si combatte distruggendo niente- meno che il suo teatro per quanto vasto esso sia. Se è una esagerazione asserire, come si è pur fatto, che l'impeto di tali .strumenti cafastro/ici sfugge versino al controllo della scal- za che le escogita e costruisce.} e esattamente vero che la loro potenza sfugge allo scopo pei cui \urà usata in qualsiasi con- flitto. Sorpassa ti bersaglio. colpisce certamente, ma non s<; quanti altri ne potrà polvenz- zare insieme ». scritto dell'Osservatore , dopo aver ricordato la posizione della Chiesa a pro- posito della politica fondata sul motto i. «i vis pacem para bel- lini! , evita tuttavia una pre- cida presa di posizione sulla questione specifica della inter- dizione o meno delle armi utii- miclie e conclude affermando che >< c'è una responsabilità in solido di tutti. Quella di aver negato, nel pcniiero o nel co- stume. le uniche premesse eter- ne che escludessero assoluta- mente questi effetti ». A A E SU O E E A A ' A o 24 ore di patteggiamenti ricatti e intimidazioni Sceiba e Saragat racimolano cinque voti di maggioranza La breve seduta ài ieri alla Camera dei deputati - I "franchi tiratori ft democristiani messi sotto inchiesta - Agitata seduta del gruppo parlamentare clericale - Alcuni deputati monarchici e fascisti votano a favore del governo Sceiba Conferma della crisi L'Associazione mutilali contro ia bomba H Alle 14,55 di ieri, il vice presidente della Camera, on. , ha annunciato il risul- tato della nuova votazione a scrutinio segreto sul bilancio delle Finanze, resasi neces- saria in seguito alle contesta- zioni sulla votazione di sa- bato sera, che aveva visto il governo in minoranza. Eccolo: Votanti: 579 a necessaria 290 Favorevoli 295 Contrari 284 l risultato della votazione è stato accolto dal centro con Un applauso puramente for- male: il governo, infatti, se l'era cavata con soli 5 voti di maggioranza, ottenuti, per di , soltanto grazie a una mo- bilitazione senza precedenti dei deputati del quadripar- tito e. con molta probabilità, di qualcuno dell'estrema de- stra. 11 computo delle presenze rivelava infatti, che nono stante le intimidazioni del gruppo dirigente clericale e la ritirata dei capi delle cor- renti frondiste. almeno tre «- franchi tiratori > d.c. ave- vano votato, ancora una vol- ta, contro il governo. a seduta si era aperta alle ore 13 in punto con una ri- chiesta del compagno i alla presidenza. l segretario del gruppo comunista, aven- do costatato che alcuni gior- nali avevano attribuito alle sinistre la responsabilità del- la dispersione delle palline e del conseguente annullamento del voto di sabato, ha chiesto che il presidente precisasse che la votazione era stata in- validata non perchè fossero state trovate in terra sette palline nere, ma perchè man nizio le operazioni dj voto. Nonostante l'ora insolita, la aula era al completo. Al ban- co del governo erano presenti tutti i ministri, tranne Scei- ba che è arrivato mezz'ora dopo. Ai piedi del settore di sinistra, una folla di deputa- ti era ammassata dinanzi al- l'imboccatura del corridoio delle urne, come avviene di solito. Questa volta, peiò, l'affollamento è durato per oltre un'ora, a causa dell'e strema lentezza delle opera- zioni di voto. Allo scopo di evitare confusioni e irregola- rità. la presidenza aveva in- cava quell'unica a bian-ifatti disposto che non più di ca che era indispensabile per assicurare ia maggioranza al governo. i conseguenza, era chiaro che l'opposizione non avrebbe mai potuto influire sull'annullamento della vota- zione- li vice presidente e ha risposto che egli non poteva chiarire il provvedimento da lui preso sabato, perchè que- sto era stato già sufficiente- mente spiegato nella sua di- chiarazione. Alle 13,10 hanno avuto i- un deputato alla volta potes se occupare il corridoio delle urne. Sfilando a uno a uno nel corridoio, i deputati non po- tevano controllarsi a vicenda: la segretezza del voto era quindi assicurata. Senonchè. l'on. Cappa (de), prima di deporre le palline nelle urne, le ha mostrate al ministro e Pietro, che sedeva pro- prio li davanti, per provare la sua fedeltà al governo; al- tri deputati de hanno seguito il suo esempio, fino a quan- do. in seguito alle proteste dell'Opposiziohe. il presiden- te non è stato costretto a ri- cordare che la votazione era segreta e che sarebbe stato umiliante il violare questa garanzia. Questo incidente ha mes- politica espressa da un voto di fiducia. Tale effetto può essere detcrminato solo dal voto aperto e responsabile provocato secondo la pioce- dura per la fiducia prevista dalla Costituzione o dopo che il Governo abbia messo la questione di fiducia su un so per alcuni minuti in agi- d . aU » argomento; 2) a diie fazione l'assemblea, ma il ri- chiamo di e è servito a ristabilire la regolarità del voto e far sgomberare l'emi- ciclo dai « sorveglianti » go- vernativi disposti dai diri- genti clericali. Già nella mattinata tutti i deputati d.c. erano stati con- vocati in sede per ascolta- re una reprimenda dell'on. o contro i «franchi tira- tori di sabato scorso. Al termine della riunione è stato diffuso un commento ufficio- so che. per il o contenuto più che significativo, vai la pena riportale per intiero. Eccolo: « a riunione so- no emersi i seguenti punti: li , imboscate od errori in una votazione segre- ta non possono avere l'ef- fetto di mutare la situazione Si è speso a a per lo sciopero di 48 ore più di quanto i tranvieri avevano richiesto l servizio è ripreso * mezzanotte dopo 48 ore di astensione totale - Solo 45 Tettare sa 1400 hanno circolato - i Vittorio conferma che Sceiba e i hanno impedito ogni tentativo di evitare lo sciopero Stanotte, alle 24. gli auto- ferrotranvieri romani hanno ripreso il lavoro. e linee not- turne hanno ripreso nuova- mente a circolare dopo 48 ore di sciopero deciso dalle orga- nizzazioni sindacali di catego- ria della , e per sostenere le richieste di miglioramenti economici. Anche nella giornata di ieri l'astensione dal lavoro sia al- l'ATAC che alla , è stata pressoché completa. l servizio della STEFE (Ca- stelli, o e Fiuggi) è rima- sto totalmente paralizzato. e le ultime 24 ore di sciopero, dai depositi della ATAC sono usciti solo 46 mez- zi. su circa 1400. in parte gui- dati da elementi affiliati alla e in parte da perso- nale raccogliticcio; i crumiri sono stati il solito gruppetto, isolato nella categoria. Essi, del resto, hanno generalmente preso posto nelle vetture in abiti civili. Non ha avuto infatti gran successo e l'appello del sin- daco e quello della . o la particolare per- sonalità giuridica e la disci- plina militare vigente nel corpo dei vigili urbani, un nu- mero insignificante di essi, valutabile al 5 o 6 per cento si è prestato all'* invito » del- l'amministrazione comunale al crumiraggio. o da un gruppo di giornalisti sullo sciopero tranviario di a e sulle sue possibili ripercussioni, il compagno Giuseppe i Vit- torio ha dichiarato: i tutto, esprimo le mie più vive felicitazioni ai tranvieri romani di tutte le categorie e di tutte le cor- renti per la nuova e magnifi- ca prova di unità e di com- pattezza che hanno dato, nel- la lotta che è stata loro im- posta dalla intransigenza della controparte. < a popolazione romana, In vigore la legge sull'acconto agli statali La Gazzetta Ufficiai* hs pubblicato ieri la tace* falativa alla coictuion* al personal* statai* in attività in quiescenza di un* anticipazione «una tantum» sui futuri mici torà man ti. Per il personal* statai* in servizio ali* data di entrata in vigore d«lla leggo, l'anticipazione e pari alla meta dell'importo netto della tredicesima mensilità prevista per la posizione d'im- pioto posseduta al 31 dicembre 1S63. L'acconto al personale delle magistrature e pari al 30 per cento dello stipendio mensile lordo previsto dalla legge del 1962. Quanto ai pensionati, l'antioipazìone e pari alla meta di un* mensilità d*l trattamento di qulascanza loro spettante alla data di entrata in vigore della lesi*, a titolo di pensione e di caroviveri. Le somme corrisposte saranno recuperate in unica solu- zione in sede di prima applioazione dei futuri miglioramenti. All'onera di 20 miliardi previsto dalla logge sarà fatto fronte eon l'entrata derivante dal provvedimento relativo all'applica- tion* dal contributo straordinario istituito con la lag*» 28 luglio 1*68. per il periodo 1. gennaio-30 giugno V La loggo entra in vigor* oggi. , che ha dovuto sopportare i disagi derivanti dallo scio- pero, deve sapere che la re- sponsabilità di esso ricade unicamente sul sindaco - becchini e sul governo, che hanno sabotato volontaria- mente tutti i tentativi fatti dalle organizzazioni sindaca- li per evitare lo sciopero tranviario, nella vana spe- ranza d'imbastire su questo sciopero una speculazione faziosa e reazionaria. « o dichiarare, infatti, che la segreteria della , allo scopo di evitare alla po- polazione romana gli incon- venienti derivanti dallo scio- pero tranviario, fece sapere al governo ch'essa sarebbe intervenuta in senso mode- ratore verso la categoria per sospendere lo sciopero, se l'Atac si fosse impegnata a partecipare in settimana a una riunione promossa dal ministro del , nel ten- tativo di trovare una equa e concoide soluzione della ver- tenza. a segreteria della aveva pure sondato le altre due Confederazioni, per un passo comune nel senso indicato, ottenendo il loro accordo. « E' avvenuto un fatto in- (ConttBu* in 4. par. e. col.) zione del partito si riserva di procedei e a una regolare in- chiesta per accertare la posi- zione degli assenti e per prendere le più gravi misure conti o quei pochissimi che, in contraddizione nei confronti della quasi totalità del grup- po. risultassero di aver agito nella votazione segreta contro il dovere di disciplina e di lealtà ». Nel cor^o della riunione, si erano avuti violentissimi di- scorsi di e Gasperi. Brusa- sca ed altri pochi deputati conformisti; e Gasperi. in particolare, era arrivato al punto di minacciare perfino l'espulsione dal partito per coloro che avessero osato ri- petere le « cecchinate di sa- bato. Fanfani si è quindi sen- tito in dovere di aggiungere un suo pistolotto personale r dimostrare che egli e ìa .-Uà corrente erano estranei al colpo di mano contro Scei- ba e Saragat. a in serata, venivano rac- colte negli ambienti giornali- stici alcune voci, secondo le quali l'azione intimidatrice dei capi clericali avrebbe in- fluito solo limitatamente sui ribelli; essi avrebbero pertan- to votato contro il governo nella stessa misura (circa una decina) della volta scorsa. l governo sarebbe riuscito in- vece a Euadagnar.-i la mag- gioranza grazie all'apporto diretto di voti monarchici e fascisti da parte di deputati dimostratisi particolarmente sensibili allo preghiere di n Sturzo. inviato persona- le di Sceiba. Che i « franchi tiratori > siano stati, comun- que. tre o dieci, il significato della votazione non cambia n questo ultimo caso. anzi. la posizione di Sceiba e Sa- ragat sarebbe ben più grave. in quanto es?i continuerebbe- ro a reggersi non già sullo schieramento quadripartito in piena crisi, bensì su quella - maggioranza allargata ». sia pur sperimentalmente e a ti- tolo personale di alcuni vo- lenterosi deputati di destra, che gli stessi Sceiba e Sara- gat hanno più volte condan- nato a chiacchiere. a Camera tornerà a riu- nirsi il 27 aprile per l'esame dei bilanci delle Poste e Te- lecomunicazioni e dell'Agri- coltura. l Consiglio dei mi- nistri. che avrebbe dovutr riunirsi «in da martedì scor- so, ancora nessuna notizia: og- gi Sceiba se ne va a Calta- girone e si prevede quindi che non se ne faccia nulla fin dopo Pasqua. // guocrno e riuscito a ot- tenere alla Camera J noti di maggioranza. riuscir- vi dovuto procedere con raffinata e complessa tecni- ca poliziesca. dirigenti de- mocristiani hanno organiz- zato una specie di <seroizio spionistico, hanno fatto te- ner d'occhio lo urne durante il voto, hanno prescritto che i deputati di maggioranza tenessero le palline diligen- temente in ohta tra l'indice e il pollice, hanno disposto inchieste e minacciato espul- sioni. hanno aooicinalo e < lavorato >, a quanto si dice, deputati dell'estrema destra. Così il bilancio delle finanze, respinto di sabato, è stato approvato di luneifì. Sabato, il governo è stato salvato da un'urna difetto- sa. è stato salvato in virtù di intimidazioni e ri- catti. due voti di sabato e di lunedì si integrano a in- tenda, illuminando entram- bi su quali (radice basi si regna l'attuale formazione governativa. Certo, non saranno Sceiba e Saragat a trarre ria tutto questo le ovvie conseguenze politiche. Al contrario. Scei- ba e Saragat hanno con molta solerzia fatto capere che non si sarebbero dimes- si in nessun caso, neppure se il bilancio delle non bastando una volta fosse stato respinto per due volte consecutive. pir- the poi dovrebbero dimrt tersi? Hanno formato un io verno che è in minoranza nel con ciò dimo- strando che essi, come osnt fazione che si rispetti, inten- dono esercitare il potere sen- za il consenso popolare, con tro il ooto popolare. Con naturale coerenza, quando si *on oisli battuti anche nel e hanno temuto (Tesser battuti di '.uovo, hanno preannunciato che avrebbero fatto a meno an- che del consenso parlamen- tare. solo che un minimo ap- pìglio lo avesse consentilo. Ce da credere che, muoven- do da queste premesse, con- sidereranno 5 ooti di mag- gioranza ottenuti col ricatto come una smagliante vitto- ria e una inoestitura divina. la realtà è un'altra. anche se i dirìgenti clericali si ostinano a ignorarla, la realtà è che il governo e sta- to battuto alla Camera sul- l'ordine del giorno Amendo U e ha riportato graoi in- successi nelle sui bilanci real- è die la maggioranza governativa è presso che inesistente, contraddittoria, e quand'anche riesce mira- colosamente a prevalere si fonda noti su un accordo po- litico ma su compromessi in- confessabili e sterili artifici. realtà ù clic la crisi po- litica è aperta, non si è anzi mai chiusa dui 7 giugno, e l'opinione pubblica ne è per- fettamente consapevole. stabilità, paralisi e involu- zione reazionaria: questo è quanto ti può atten- dersi dal protrarsi di una siffatta situazione, ed è dif- ficile pensare che l'opinione pubblica sia disposta a pa- gare un prezzo così alto per consentire a Sceiba e a Sa- ragat tli continuare per la loro strada. Comitato Centiale dell'As- -ocia7ione Nazionale i e i di Guena, convocato a a pei discutere la linea di londotta dell'Associazione a so- stegno del pi esentato piogetto di legge per la i ivalutazione delle pensioni di guetia e altri pioblemi associativi. nel coi so della i ìunione ha oppi ovato il seguente oidine del giorno: « à è oggi per i pri- ma volta nel corso dei secoli, non per ragioni naturali, sotto l'incubo della sua possibile, to- tale. distruzione. e grandi con- quiste dell'uomo, i segretti più gelosi strappati alla natura di e in generazione, lino al primordi della vita, attra- verso secoli di lotte, ili lavoro e studio, possono essere can- cellate d'un tolpo dalle forze cieche e hicontrollabtli scate- nale dalla scienza moderna. Grandi agglomerati cittadini. prlvincic e regioni intiere, po- polose e fiorenti, possono tro- varsi, quando meno se n aspet- tano, entro il raggio d'azione delle armi moderne. c recenti, nuove, scoperte nel campo nucleare, manifesta- zione ultima del grado di sape- re raggiunto dall'uomo, sfrut- tate per scopi dì guerra e quin- di di distruzione — la scusante «OFFESA» o a » in questo caso non ha valore né senso — portano in sé 1 germi di un possibile, pauroso, re- gresso dell'uomo stesso, dall'al- to livello di civiltà e dì pro- gresso raggiunto, alle sue pri- mordiali forme di vita animale. n ragione di ciò. il Comi- tato Centrale . interprete del pensiero dei pio. pri associati e dei presupposti associativi, sanciti nel 1. arti- colo dello Statuto Sociale; ri- conoscendo che le armi nuclea- ri. col loro immenso e incon- trollabile potere di distruzione — maggiormente rilevato dai recenti esperimenti — costitui- scono una grave minaccia per la civiltà; considerato che ogni eventuale ricorso alla guerra potrebbe comportare la loro utilizzazione; richiama l'attenzione di tutti gli uomini politici, italiani e stranieri, dirigenti di grandi e di piccole potenze e li invita a voler considerare seriamente e sinceramente la opportunità di: un irciproco controllo sull'ener- gia nucleare: la messa al bando delle più terribili armi di ster- minio in massa e, quindi, la successiva riduzione degli ar- mamenti: manifesta inoltre, la sua con- vinzione che facendo ciò si rafforzerebbe sensibilmente la organizzazione collettiva della Tace nel quadro ' ». L'AMBASCIATORE B060M0L0V ALLA XXXII FIERA DI MILANO O — E! stata inaugurata ieri nella metropoli lom- barda la Fiera campionari». Nel padiglione del- S l'ambasciatore sovietico Bogomolov (a destra) si intrattiene con il ministro deU'AfricOitaxa i fTelefoto)

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ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO —4,

V quos io nu-m e r o Cini i l d iscordo di al C.C.

ANNO XXX (Nuova Serie) - N. 103 * 13 E 1954 Una copia . 25 - Arretrat a . 30

O A E O O O N E

Trovar e un accordo tra il mondo cattolico e il mondo comunista per salvare la civilt à minacciata di distrazione dalla bomba

sviluppo delle armi termonucleari ha creato una situazione mai esistita finora nel mondo - strada americana della minaccia atomica è una follia e porta l'umanità alla catastrofe - responsabilità di coloro che possono esercitare un'influenza sui governi e sugli Stati e l'importanza decisiva della lotta delle masse - Combattiamo la che crea le condizioni per uno spaventoso conflitto

compagno To-gliatti è intervenuto al termi -ne della seduta di ieri mattin a del Comitato centrale delche aveva cominciato la di-scussione sulla relazione del compagnoil testo integrale del discorso pronunciato dal segretario generale del partito :

Compagni, un intervento breve vorrei fare, perchè il compagno o ha dato nel suo rapport o un quadro am-pio ed esatto della situazione

che sta oggi davanti a noi, in questo quadro non vi sono da introdurr e modificazioni e non vi è da aggiungere, nò quind i ho intenzione di farl o

a mia intenzione è piuttosto di sottolineare alcuni degli elementi di questo quadro, perchè ritengo che questo possa servire a dare il neces-sario ril iev o a determinati compiti nostri e quindi a fai ci comprendere meglio, nelle condizioni nelle quali oggi dobbiamo lavorare, come ì compiti siano diversi da quelli di ieri , come essi siano impegnativi, ma come, nello stesso tempo, la soluzione si presenti, per certi aspetti, più favorevole che nel passato.

E' evidente per tutt i che i fatt i più important i sono quelli che si riferiscono alla situazione internazionale. E' da parecchio tempo che è così, e particolarment e nel nostro paese.

Ora, nella situazione inter -nazionale, e il compagno -go lo ha messo bene in luce, e in corso un processo con-traddittorio . a una part e sono stati fatt i alcuni passi, è passi anche importanti , verso una distensione dei rapport i internazionali e quindi verso ìì raggiungimento di quello che è uno degli obiettiv i im -mediati della nostra politic a di pace; dall'altr a part e però — e questo è l'elemento con-traddittori o — ci troviam o di front e a una esasperazione delle posizioni aggressive del-l' imperialismo americano.dirigent i della politic a impe-rialistic a americana sono at-t ivamente intervenuti , nel corso della Conferenza di Ber-lino. per impedir e che questa conferenza giungesse ad am-pi e concreti risultat i sulla

\ :a di una più larga disten-sione intemazionale. o la Conferenza di Berlino, da part e dei dirigent i della pol i -tica imperialistic a americana e di coloro che ad essi ubbi -discono, nuovi passi sono stati compiuti per acutizzare la si-tuazione, per spingerla sopra una via opposta a quella del-la distensione.

n questo quadro, un fatt o predomina su tutt i gli altri , e consiste nei progressi che so-no stati fatt i nella produzione di esplosivi atomici. Questi progressi hanno portat o a su-nerare ampiamente il l ivell o che era stato raggiunto con la

produzione delle prim e bom-be atomiche; hanno portat o alla produzione delle bombe all'idrogen o di cui si sono costatati gli effetti spaventosi; e, a quanto si dice, rapida-mente porteranno alla costru-zione di ordigni esplosivi an-cor più spaventevoli di quanto non siano le bombe atomiche e termonucleari sino ad oggi costruite ed esperimentate, con una capacità di distruzio-ne di massa della vit a umana, della vit a animale e di quella vegetale, quale sino ad oggi non era stata nemmeno pen-sata dagli uomini come pos-sibile.

Non c'è dubbio che i pro-gressi degli uomini nel do-mini o della energia nucleare sono da salutare. Sono pro -gressi che gli uomini fanno nella conoscenza delle forze della natur a e nello sforzo che da millenni compiono per riuscir e a dominare queste forze e porl e al propri o sei-

vizio. Però, oggi, questi pro-gressi, per quello che riguar -da il gruppo dirigent e della politic a estera americana, vengono condotti e sfruttat i in un modo tale che apre alla umanità prospettive di cata-strofe, ma non di catastrofe come se ne è parlat o sino ad ora, come se ne poteva parla-r e alla vigili a della prim a guerra mondiale o della se-conda, ma di catastrofe totale.

Bisogna infatt i partir e pri -ma di tutt o dall'esatta visione del fatt o che questi strumenti di distruzione di massa della vit a in tutt e le sue form e so-no posseduti dalle due part i e non da una part e sola. Quind i la posizione dei diri -genti della politic a imperiali -stica americana, quale è stata proclamata dal Presidente degli Stati Unit i d'Americ a nell'ultim o suo discoiso e precedentemente annunciata nei furibond i discorsi del se-gretari o di Stato americano, e

cioè la posizione che consiste nel considerare gli strumenti di distruzione di massa (bom-be atomiche, bombe termonu-cleari, bombe ancora più di -struttive ! come mezzo di minaccia e di intimidazion e verso gli altri , questa posi-zione non ha un contenuto reale concreto. E' folli a il pensarlo. a posizione che consiste, ripeto, nel servirsi del possesso di queste armi e della dimostrazione dei loro effetti spaventevoli, per mo-dificar e la situazione interna-zionale. non è, in sé, qualcosa che possa servire a raggiun-gere lo scopo che si propone. Questo vale per tutt i gli Stati che oggi sono l'oggetto di questa minaccia. Vale per l'Union e sovietica, che non ha mai ceduto a nessuna traco-tante minaccia. Vale però an-che per la Cina popolare, che probabilmente è già oggi, co-me si dice, una » potenza ato-mica v, e sopratutto non si

può escludere lo diventi assai presto.

E' assurdo credere che agi-tando la minaccia atomica e termonucleare si possa otte-nere di modificale quelle giu-ste direttiv e di politica inter -na, di costruzione di una eco-nomia socialista o di rafforza -mento di questa economia per il passaggio ad una economia comunista, oppure quelle giu-ste direttiv e di lotta per una distensione internarional s cne vengono seguite dalla Unione sovietica, dalla a popolare cinese, dagli Stati di nuova democrazia. E' pueril e credere che seguendo questa strada si possa raggiungere lo scopo che vorrebbero rag-giungere gli imperialist i ame-ricani e cioè di modificare a lor o favore la situazione mondiale e di preparare con-dizioni in cui essi possano at-tuar e più facilmente il loro dominio su tutt o il mondo.

Però, se questo è .ouerile, la

politic a della minaccia e pro-vocazione atomica e termonu-cleare h.i in se stessa un coti-tenuto terribile , spaventoso, a cui nemmeno si può pensare con tranquillità . Essa infatt i tende, oggettivamente, a esa-sperare la situazione interna-zionale. ad aggravare conti-nuamente la tensione dei rap-port i tr a i più grandi Stati del mondo in modo tale che, ad un certo momento, l'impie -go di queste armi spaventose diverr à cosa inevitabile. Sap-piamo tutt i come scoppiano le guerre, sappiamo come il pretesto per affermare che ab-bia avuto luogo una aggres-sione in qualsiasi parte del mondo può sempre essere tro -vato dai responsabili dj una politic a imperialista. Fu tro -vato da i per aggre-dir e il popolo abissino, fu tro -vato da r per aggredire l'Europ a intier a ed op,gi i «e-

(Continua n 3. pag. 1. col.)

l/<Osservatore nomano > siili» bomba all'idrogeno e o ha

dedicato ieri un articolo, dal titolo « Cirill a della paura », agli ultimi esperimenti termo-nticleari . Scrive fra l'altro l'or-gano eflticauo a tuie proposto: « Gli tritim i esperimenti delta tiomba all'idrogeno fiatino com-mosso il mondo. si traci di fronte a forze distruttive per cui se si poterà fm qui pen-sare e dire die fa guerra è una cosa più grande delle armi con cui la A combatte, d'ora in-nati: ! $i deve pensare e dire che essa è cosa ben più picco-la. Nella rapirla , precipitasti corsa di queste invenzioni la ina economia è .superata. Si combatte distruggendo niente-meno che il suo teatro per quanto vasto esso sia. Se è una esagerazione asserire, come si è pur fatto, che l'impeto di tali .strumenti cafastro/ici sfugge versino al controllo della scal-

za che le escogita e costruisce.} e esattamente vero che la loro potenza sfugge allo scopo pei cui \urà usata in qualsiasi con-flitto. Sorpassa ti bersaglio.colpisce certamente, ma non s<; quanti altri ne potrà polvenz-zare insieme ».

scritto dell'Osservatore , dopo aver ricordato la

posizione della Chiesa a pro-posito della politica fondata sul motto i. «i vis pacem para bel-lini ! , evita tuttavia una pre-cida presa di posizione sulla questione specifica della inter-dizione o meno delle armi utii -micli e e conclude affermando che >< c'è una responsabilità in solido di tutti. Quella di aver negato, nel pcniiero o nel co-stume. le uniche premesse eter-ne che escludessero assoluta-mente questi effetti ».

A A E SU O E E A A ' A

o 24 ore di patteggiamenti ricatt i e intimidazioni Sceiba e Saragat racimolano cinque voti di maggioranza

La breve seduta ài ieri alla Camera dei deputati - I "franchi tiratorift democristiani messi sotto inchiesta - Agitata seduta del gruppo parlamentare clericale - Alcuni deputati monarchici e fascisti votano a favore del governo Sceiba

Conferm a dell a cris i

L'Associazione mutilali contro ia bomba H

All e 14,55 di ieri , i l vice presidente della Camera, on.

, ha annunciato i l risul -tato della nuova votazione a scrutini o segreto sul bilancio delle Finanze, resasi neces-saria in seguito alle contesta-zioni sulla votazione di sa-bato sera, che aveva visto i l governo in minoranza. Eccolo:

Votanti : 579 a necessaria 290

Favorevoli 295 Contrar i 284

l risultat o della votazione è stato accolto dal centro con Un applauso puramente for -male: i l governo, infatti , se l'er a cavata con soli 5 voti di maggioranza, ottenuti , per di

, soltanto grazie a una mo-bilitazion e senza precedenti dei deputati del quadripar -tit o e. con molta probabilità , di qualcuno dell'estrema de-stra.

11 computo delle presenze rivelava infatti , che nono stante le intimidazion i del gruppo dirigent e clericale e la ritirat a dei capi delle cor-rent i frondiste. almeno tr e «- franchi tirator i > d.c. ave-

vano votato, ancora una vol-ta, contro i l governo.

a seduta si era aperta alle ore 13 in punto con una ri -chiesta del compagno i alla presidenza. l segretario del gruppo comunista, aven-do costatato che alcuni gior -nali avevano attribuit o alle sinistre la responsabilità del-la dispersione delle pallin e e del conseguente annullamento del voto di sabato, ha chiesto che il presidente precisasse che la votazione era stata in -validata non perchè fossero state trovat e in terr a sette pallin e nere, ma perchè man

nizio le operazioni dj voto. Nonostante l'or a insolita, la aula era al completo. A l ban-co del governo erano presenti tutt i i ministri , trann e Scei-ba che è arrivat o mezz'ora dopo. Ai piedi del settore di sinistra, una foll a di deputa-ti era ammassata dinanzi al-l'imboccatur a del corridoi o delle urne, come avviene di solito. Questa volta, peiò, l'affollament o è durat o per oltr e un'ora, a causa dell'e strema lentezza delle opera-zioni di voto. Al l o scopo di evitare confusioni e irregola-rità . la presidenza aveva in -

cava quell'unica a bian-ifatt i disposto che non più di ca che era indispensabile per assicurare ia maggioranza al governo. i conseguenza, era chiaro che l'opposizione non avrebbe mai potuto influir e sull'annullamento della vota-zione-

l i vice presidente e ha risposto che egli non poteva chiarir e il provvedimento da lu i preso sabato, perchè que-sto era stato già sufficiente-mente spiegato nella sua di -chiarazione.

Al l e 13,10 hanno avuto i-

un deputato alla volta potes se occupare il corridoi o delle urne.

Sfilando a uno a uno nel corridoio , i deputati non po-tevano controllarsi a vicenda: la segretezza del voto era quind i assicurata. Senonchè. l'on . Cappa (de), prim a di deporre le pallin e nelle urne, le ha mostrate al ministr o

e Pietro, che sedeva pro-pri o l i davanti, per provar e la sua fedeltà al governo; al-tr i deputati de hanno seguito

il suo esempio, fin o a quan-do. in seguito alle proteste dell'Opposiziohe. il presiden-te non è stato costretto a ri -cordare che la votazione era segreta e che sarebbe stato umiliant e il violar e questa garanzia.

Questo incidente ha mes-

politic a espressa da un voto di fiducia. Tale effetto può essere detcrminato solo dal voto aperto e responsabile provocato secondo la pioce-dur a per la fiducia prevista dalla Costituzione o dopo che il Governo abbia messo la questione di fiducia su un

so per alcuni minut i in agi- d.aU» argomento; 2) a di i e fazione l'assemblea, ma il ri -chiamo di e è servito a ristabilir e la regolarit à del voto e far sgomberare l'emi -ciclo dai « sorveglianti » go-vernativ i disposti dai diri -genti clericali.

Già nella mattinat a tutt i i deputati d.c. erano stati con-vocati in sede per ascolta-re una reprimenda dell'on.

o contro i «franchi tira -tor i di sabato scorso. Al termin e della riunion e è stato diffuso un commento ufficio -so che. per il o contenuto più che significativo, vai la pena riportal e per intiero . Eccolo: « a riunion e so-no emersi i seguenti punti : l i , imboscate od error i in una votazione segre-ta non possono avere l'ef-fetto di mutar e la situazione

Si è speso a a per lo sciopero di 48 ore più di quanto i tranvier i avevano richiesto

l servizio è ripreso * mezzanotte dopo 48 ore di astensione totale - Solo 45 Tettare sa 1400 hanno circolato - i Vittori o conferma che Sceiba e i hanno impedito ogni tentativo di evitare lo sciopero

Stanotte, alle 24. gli auto-ferrotranvier i romani hanno ripreso il lavoro. e linee not-turn e hanno ripreso nuova-mente a circolar e dopo 48 ore di sciopero deciso dalle orga-nizzazioni sindacali di catego-ri a della , eper sostenere le richieste di migliorament i economici.

Anche nella giornata di ieri l 'astensione dal lavoro sia al-l 'ATA C che alla , è stata pressoché completa. l servizio della STEFE (Ca-stelli, o e Fiuggi) è rima -sto totalmente paralizzato.

e le ult im e 24 ore di sciopero, dai depositi della ATA C sono usciti solo 46 mez-zi. su circa 1400. in part e gui-dati da elementi affiliat i alla

e in part e da perso-nale raccogliticcio; i crumir i sono stati il solito gruppetto, isolato nella categoria. Essi, del resto, hanno generalmente preso posto nel le vettur e in abit i civili .

Non ha avuto infatt i gran successo e l'appello del s in-daco e quello della .

o la particolar e per-sonalità giuridic a e la disci-plin a militar e vigente nel corpo dei vigil i urbani , un nu-mero insignificante di essi, valutabil e al 5 o 6 per cento

si è prestato all' * invit o » del-l'amministrazion e comunale al crumiraggio .

o da un gruppo di giornalist i sul lo sciopero tranviari o di a e sul le sue possibili ripercussioni, i l compagno Giuseppe i V i t -tori o ha dichiarato:

€ i tutto , esprimo le

mi e più v iv e felicitazioni ai tranvier i romani di tutt e le categorie e di tutt e le cor-rent i per la nuova e magnifi -ca prova di unit à e di com-pattezza che hanno dato, ne l-la lott a che è stata lor o im -posta dalla intransigenza della controparte.

< a popolazione romana,

In vigor e la legg e sull'accont o agl i statal i

La Gazzett a Uf f ic ia i * hs pubblicat o ier i la tace * falat iv a al l a c o i c t u i o n * al personal * s ta ta i * i n a t t i v i t à i n quiescenz a d i u n * ant icipazion e « u n a t a n t u m » su i fu tu r i mic i tor à ma n t i .

Per i l personal * s ta ta i * i n servizi o a l i * dat a d i ent ra t a i n vigor e d«ll a leggo , l 'anticipazion e e par i al l a met a dell ' import o nett o dell a tredicesim a mensi l i t à previst a per la posizion e d'im -piot o possedut a al 31 dicembr e 1S63.

L'accont o al personal e dell e magistratur e e par i a l 30 per cent o dell o st ipendi o mensil e lord o previst o dall a legg e de l 1962.

Quant o ai pensionati , l 'antioipazìon e e par i al l a met a d i u n * mensi l i t à d* l t ra t tament o d i qulascanz a lor o spet tant e all a dat a d i en t ra t a i n vigor e dell a l e s i * , a t i to l o d i pension e e d i caroviveri .

Le somm e corrispost e sarann o recuperat e i n unic a solu -zion e i n sed e d i pr im a applioazion e dei f u t u r i migl ioramenti .

All 'oner a d i 20 mi l iard i previst o dall a logg e sar à fa t t o front e eon l 'entrat a derivant e da l provvediment o relat iv o all 'applica -t i o n * da l cont r ibut o straordinar i o is t i tu i t o co n la lag* » 28 lugli o 1*68. per i l period o 1. gennaio-3 0 g iugn o V

L a logg o en t r a i n vigor * oggi . ,

che ha dovuto sopportare i disagi derivant i dal lo sc io-pero, deve sapere che la re-sponsabilità di esso ricade unicamente sul sindaco -becchini e sul governo, che hanno sabotato volontaria -mente tutt i i tentativ i fatt i dall e organizzazioni s indaca-l i per evitare lo sciopero tranviario , nella vana spe-ranza d'imbastir e su questo sciopero una speculazione faziosa e reazionaria.

« o dichiarare, infatti , che la segreteria della , all o scopo di evitare alla po-polazione romana gli incon-venienti derivant i dal lo scio-pero tranviario , fece sapere al governo ch'essa sarebbe intervenuta in senso mode-rator e verso la categoria per sospendere lo sciopero, se l'Ata c si fosse impegnata a partecipare in sett imana a una riunion e promossa dal ministr o del , nel t en-tativ o di trovar e una equa e concoide soluzione del la ver-tenza. a segreteria della

aveva pur e sondato le altr e due Confederazioni, per un passo comune nel senso indicato, ottenendo il lor o accordo.

« E' avvenuto un fatt o in -

(ConttBu* in 4. par. e. col.)

zione del partit o si riserva di procedei e a una regolare in-chiesta per accertare la posi-zione degli assenti e per prendere le più gravi misure conti o quei pochissimi che, in contraddizione nei confronti della quasi totalit à del grup-po. risultassero di aver agito nella votazione segreta contro il dovere di disciplina e di lealtà ».

Nel cor^o della riunione, si erano avuti violentissimi di -scorsi di e Gasperi. Brusa-sca ed altr i pochi deputati conformisti ; e Gasperi. in particolare , era arrivat o al punto di minacciare perfino l'espulsione dal partit o per coloro che avessero osato ri -petere le « cecchinate >» di sa-bato. Fanfani si è quindi sen-tit o in dovere di aggiungere un suo pistolotto personale

r dimostrar e che egli e ìa .-Uà corrente erano estranei al colpo di mano contro Scei-ba e Saragat.

a in serata, venivano rac-colte negli ambienti giornali -stici alcune voci, secondo le quali l'azione intimidatric e dei capi clericali avrebbe in-fluit o solo limitatament e sui ribelli ; essi avrebbero pertan-to votato contro il governo nella stessa misura (circa una decina) della volta scorsa. l governo sarebbe riuscit o in-vece a Euadagnar.-i la mag-gioranza grazie all'apport o dirett o di voti monarchici e fascisti da parte di deputati dimostratisi particolarmente sensibili allo preghiere di

n Sturzo. inviat o persona-le di Sceiba. Che i « franchi tirator i > siano stati, comun-que. tr e o dieci, il significato della votazione non cambia n questo ultim o caso. anzi.

la posizione di Sceiba e Sa-ragat sarebbe ben più grave. in quanto es?i continuerebbe-r o a reggersi non già sullo schieramento quadripartit o in piena crisi, bensì su quella - maggioranza allargata ». sia pur sperimentalmente e a t i -tolo personale di alcuni vo-lenterosi deputati di destra, che gli stessi Sceiba e Sara-gat hanno più volte condan-nato a chiacchiere.

a Camera tornerà a riu -nirs i il 27 april e per l'esame dei bilanci delle Poste e Te-lecomunicazioni e dell 'Agri -coltura. l Consiglio dei mi-nistri . che avrebbe dovutr riunirs i «in da martedì scor-so, ancora nessuna notizia: og-gi Sceiba se ne va a Calta-girone e si prevede quindi che non se ne faccia null a fin dopo Pasqua.

// guocrno e riuscito a ot-tenere alla Camera J noti di maggioranza. riuscir-vi dovuto procedere con raffinata e complessa tecni-ca poliziesca. dirigenti de-mocristiani hanno organiz-zato una specie di <seroizio spionistico, hanno fatto te-ner d'occhio lo urne durante il voto, hanno prescritto che i deputati di maggioranza tenessero le palline diligen-temente in ohta tra l'indice e il pollice, hanno disposto inchieste e minacciato espul-sioni. hanno aooicinalo e < lavorato >, a quanto si dice, deputati dell'estrema destra. Così il bilancio delle finanze, respinto di sabato, è stato approvato di luneifì.

Sabato, il governo è stato salvato da un'urna difetto-sa. è stato salvato in virtù di intimidazioni e ri-catti. due voti di sabato e di lunedì si integrano a in-tenda, illuminando entram-bi su quali (radice basi si regna l'attuale formazione governativa.

Certo, non saranno Sceiba e Saragat a trarre ria tutto questo le ovvie conseguenze politiche. Al contrario. Scei-ba e Saragat hanno con molta solerzia fatto capere che non si sarebbero dimes-si in nessun caso, neppure se il bilancio delle— non bastando una volta — fosse stato respinto per due volte consecutive. pir-the poi dovrebbero dimrt tersi? Hanno formato un io verno che è in minoranza nel con ciò dimo-strando che essi, come osnt fazione che si rispetti, inten-dono esercitare il potere sen-za il consenso popolare, con tro il ooto popolare. Con naturale coerenza, quando si *on oisli battuti anche nel

e hanno temuto (Tesser battuti di '.uovo, hanno preannunciato che avrebbero fatto a meno an-che del consenso parlamen-tare. solo che un minimo ap-pìglio lo avesse consentilo. Ce da credere che, muoven-do da queste premesse, con-sidereranno 5 ooti di mag-gioranza ottenuti col ricatto come una smagliante vitto-ria e una inoestitura divina.

la realtà è un'altra. anche se i dirìgenti clericali si ostinano a ignorarla, la realtà è che il governo e sta-to battuto alla Camera sul-l'ordine del giorno Amendo U e ha riportato graoi in-

successi nelle sui bilanci real-tà è die la maggioranza governativa è presso che inesistente, contraddittoria, e quand'anche riesce mira-colosamente a prevalere si fonda noti su un accordo po-litico ma su compromessi in-confessabili e sterili artifici.

realtà ù clic la crisi po-litica è aperta, non si è anzi mai chiusa dui 7 giugno, e l'opinione pubblica ne è per-fettamente consapevole.stabilità, paralisi e involu-zione reazionaria: questo è quanto ti può atten-dersi dal protrarsi di una siffatta situazione, ed è dif-ficile pensare che l'opinione pubblica sia disposta a pa-gare un prezzo così alto per consentire a Sceiba e a Sa-ragat tli continuare per la loro strada.

Comitato Centiale dell'As--ocia7ione Nazionale i e

i di Guena, convocato a a pei discutere la linea di

londotta dell'Associazione a so-stegno del pi esentato piogetto di legge per la i ivalutazione delle pensioni di guetia e altr i pioblemi associativi. nel coi so della i ìunione ha oppi ovato il seguente oidine del giorno:

« à è oggi per i pri -ma volta nel corso dei secoli, non per ragioni naturali , sotto l'incub o della sua possibile, to-tale. distruzione. e grandi con-quiste dell'uomo, i segretti più gelosi strappati alla natura di

e in generazione, lino al primord i della vita, attra -verso secoli di lotte, il i lavoro e studio, possono essere can-cellate d'un tolpo dalle forze cieche e hicontrollabtl i scate-nale dalla scienza moderna. Grandi agglomerati cittadini . prlvinci c e regioni intiere, po-polose e fiorenti , possono tro -varsi, quando meno se n aspet-tano, entro il raggio d'azione delle armi moderne.

c recenti, nuove, scoperte nel campo nucleare, manifesta-zione ultim a del grado di sape-re raggiunto dall'uomo, sfrut -tate per scopi dì guerra e quin-di di distruzione — la scusante «OFFESA» o a » in questo caso non ha valore né senso — portano in sé 1 germi di un possibile, pauroso, re-gresso dell'uomo stesso, dall'al -to livell o di civilt à e dì pro-gresso raggiunto, alle sue pri -mordial i forme di vit a animale.

n ragione di ciò. il Comi-tato Centrale . interpret e del pensiero dei p io. pr i associati e dei presupposti associativi, sanciti nel 1. arti -colo dello Statuto Sociale; ri -conoscendo che le armi nuclea-ri . col loro immenso e incon-trollabil e potere di distruzione — maggiormente rilevato dai recenti esperimenti — costitui-scono una grave minaccia per la civiltà ; considerato che ogni eventuale ricorso alla guerra potrebbe comportare la loro utilizzazione;

richiama l'attenzione di tutt i gli uomini politici , italian i e stranieri , dirigent i di grandi e di piccole potenze e li invit a a voler considerare seriamente e sinceramente la opportunit à di: un irciproc o controllo sull'ener-gia nucleare: la messa al bando delle più terribil i armi di ster-mini o in massa e, quindi , la successiva riduzione degli ar-mamenti:

manifesta inoltre , la sua con-vinzione che facendo ciò si rafforzerebbe sensibilmente la organizzazione collettiva della Tace nel quadro ' ».

L'AMBASCIATOR E B060M0L0 V ALLA XXXII FIERA DI MILANO

O — E! stata inaugurata ieri nella metropoli lom-barda la Fiera campionari». Nel padiglione del-

S l'ambasciatore sovietico Bogomolov (a destra) si intrattien e con il ministr o deU'AfricOitax a i fTelefoto)

Page 2: O A E O O O N Edellarepubblica.it.s3.amazonaws.com/Partiti/Cartella PCI/PCI- comitati... · da parecchio tempo che è così, e particolarmente nel nostro paese. Ora, nella situazione

Pag. 3 — ì 13 april e 1954 « ' »

L'APPELL O DI TOGLIATT I DALL A /TRIBUNA.DE L COMITAT O CENTRAL E V t V . '.***-. „ i ' j r /

Contro il maccartismo del governo Sceiba - Saragat che mira a esasperare i conflitt i interni e internazionali

(Continuazione dalla 1. oag.)

sponsabili della politic a ame-ricana già dicono aoertamente che vogliono considerare co-me pretesto per scatenare una aggressione atomica le stesse trasformazioni polit ich e e so-ciali che sono in corso nel mondo per il fatt o che vi sono popoli intier i che si risveglia-no, che vogliono l ' indipenden-za, che non vogliono più es-sere servi coloniali, che vo-gliono costruir e una economia non più capitalista ma sociali-sta, come hanno fatt o i popo-l i dell 'Union e sovietica, come btanno facendo il popolo c i-nese, e i popoli oggi rett i a regimi di democrazia popolare.

E* evidente che. qualora la posizione che è stata formu -lata nelle ult im e due sett ima-ne dai responsabili della poli -tica imoerialistica americana dovesse venire conseguente-mente applicata per un certo periodo di tempo, si arr ive -rebbe inevitabilmente a uno scontro di potenze le quali hanno a disposizione, da ambe le parti , e la bomba atomica, e la bomba termonucleare, e probabilmente anche stru -menti di distruzione più po-tenti .

a questo che cosa vorreb-be dir e ? a cosa è stata espo-sta in modo che tanto p i ù è drammatico quanto più è semplice, da coloro che cono-scono le cose come stanno. e conseguenze dell ' impiego di questi modernissimi strumenti di distruzione di massa, in qualsiasi part e del mondo esso abbia luogo, si traducono nel-la distruzione completa di qualsiasi manifestazione vi ta -le. l modo ed i l imit i in cui si manifesteranno queste con-seguenze, inoltre , non sono prevedibil i da coloro stessi che si accingessero ad impie-gare questi mezzi di distruzio-ne di massa, anzi, è quasi cer-to che si rivolgerebbero anche contro i lor o paesi, e ciò an-che a prescindere dalla inev i-tabil e ritorsione. Gli uomini .sono dunque costretti a pre-vedere che, qualora si vada avanti per questa strada, qua-lor a si giunga a un conflitt o quale quello a cui guardano oggi apertamente, e dicono di guardare, i dirigent i della po-litic a imperialistic a america-na. si ha davanti a sé la pro -spettiva di un globo terrestr e nel quale si creerebbero zone sterminate, dove qualsiasi manifestazione vital e sarebbe stata distrutta , e che sarebbe-ro inabitabil i per decenni e decenni. e zone minacciate di questa line, poi, sono effet-t ivamente le zone più popola-te del mondo, quelle dove la civilt à è andata più avanti, so-no cioè le zone desìi Stali Unit i d'America , delle isole inglesi, dell'Europ a occiden-tale, le part i più popolose e progredit e del Continente a--iatico, il Bacino -neo, e così via. Si tratt a della sede, in una parola, della o-dierna civiltà .

a prospettiva che offron o al mondo coloro i quali pro -pongono la politic a americana di minaccia e rappresaglia a-tnmica è dunque — dobbiamo ciirl o apertamente — prospet-tiv a della fine dell 'attual e c i-vilt à e dell'inizi o di un nuo-vo periodo che non sapremo nemmeno come si qualifiche-rebbe e da qual punto potreb-be partire . Sarebbe la scom-parsa totale o quasi totale dei risultat i di un lavoro, di uno sviluppo materiale e di uno .-viluppo spiritual e che sono durat i ormai decine di secoli, che hanno portat o alla crea-zione. da part e degli uomini , di quel mondo nel quale noi lutt i oggi v iv iamo.

Porr e la questione in que-sto modo, è giusto o è sba-g l ia to? Non vi è un e lemen-to di esagerazione e di fata-l ismo nel fatt o di considerare inevitabil e che si giunga a questo punto? E' evidente, cosi sarebbe, cioè la prospet-t iv a sarebbe sbagliata se non ponessimo, a un certo punto, un < se ». e che io faccio, però, e che è giusta. l'affermazion e che dobbiamo prendere come punto di par -tenza del nostro lavoro, della nostra attivit à in questo cam-po, è che questo punto di ar -riv o è inevitabil e ed è fatale t e si segue la strada che v iene oggi proposta ed esaltata dai dirigent i della politic a impe-rialistic a americana. Se si se-gue questa strada, se si se-gue. — diciamolo pur e nel modo più preciso e concreto — la strada americana, la .strada che propongono Eisen-hower. Foster . e gii a--tri , con quella crudezza e bru -talit à che sappiamo, l 'umani -tà non può che essere condot-ta alla catastrofe.

Naturalment e a questo punt o vi è tutt o un campo di -verso da esplorare, per deci-dere se questa strada debba essere seguita fatalmente dal-la umanità o se invece non esistano altr e strade e sia in -vece possibile spingere l 'uma -nit à intier a per una strada d i -versa. Questo campo da esplo-rare , è il campo dei rapport i politici , dei rapport i sociali. dei rapport i umani, tr a 1 grupp i umani oggi esistenti. o sostengo, però che l'esplo-

razione di questo campo e cioè l'esame delle possibil ità di fa-r e ostacolo alla applicazione della l inea distruttiv a che si propone dagli imperialist i a-mericani, deve essere oggi condotto con uno spirit o pr ò fondamente diverso da quello con cui è stato condotto fino-ra. con uno spirit o radical-mente nuovo, perchè la que-stione che sta oggi davanti a noi è nuova, è diversa, non è

i esistita prim a di ora. n

queste condizioni nuove dob-biamo tutt i assumerci le no-stre responsabilità. Si devo-no assumere la toro responsa-bilità . prim a di tutti , coloro che dirigon o un movimento il quale, in qualsiasi modo, possa esercitare una influenza sulla condotta dei governi e degli Stati e quindi sulle sorti della politic a internazionale. Questi uomini debbono sent i-r e la responsabilità che sta davanti a lor o e che è, ripet o e sottolineo, una responsabi-lit à nuova, diversa da quella che stette davanti agli uomi-ni che vissero alla vigil i a im -mediata delle guerre del pas-sato, dei grandi conflitt i che già tanta part e della nostra civilt à hanno messo in peri -colo o distrutto .

Quello di cui oggi si tratt a è la distruzione di tutt a la no-stra civiltà : questa è la pro -spettiva, questo il punto di arriv o della strada che pro-pongono oggi i dirigent i della politic a imperialistic a ameri-cana.

i front e a questa prospet-tiva , diventata oggi in modo improvviso cosi evidente, le posizioni che gli uomini pos-sono prendere sono due: la disperazione, oppure la r icer -ca di mezzi di azione. Parlo anche della disperazione per-chè non si può escludere che esistano gruppi di uomini i quali cadano in essa, dicendo che « non c'è più niente da far e ». Un compagno mi d ice-va che a Torin o vi sono per-sone le quali vanno a far d i -

r e delle messe per scongiura r e i l pericolo che si giunga a un conflitt o con l'impiego di bombe atomiche e dì bombe termonucleari. Qui è già con-tenuto l'elemento della dispe-razione, .perchè ci si rivolg e a qualche cobu che sta al di fuor i di noi e chi lo sa — an-che per coloro che ci credono — come potrà influir e sulle sorti dell'umanit à ! Qui si r i -nuncia di fatt o a una azione effettiva condotta dalle grandi forze che si muovono sulla Atena del mondo per riuscir e a chiedere, a esigere, a impor -r e che venga seguita una stra-da diversa.

a linea di condotta degli uomini ragionevoli deve esse-r e la ricerca dei mezzi dì a-zione. E qui siamo portat i an-cora una volta all'esame som-mari o della situazione inter -nazionale come sta oggi da-vanti a noi. e poli vengono presentati, due poli estremi: l'Union e sovietica da una par-te, gli Stati Unit i dall'altra .

a linea che viene seguita da questi ultim i oggi, dopo uno sviluppo conseguente che ha portat o i dirigent i della pol i -tica americana a questa posi-zione, si sa qua le: le minacce, le provocazioni, i l considerare con apparente estrema indif -ferenza lo scoppio di un con-flitt o in cui vengano impiega-ti 1 più spaventosi mezzi di distruzione, il servirsi, anzi, di questa prospettiva per far e la voce uiù grossa e quindi rendere sempre più tesa la si-tuazione e sempre più grave il

pericolo. E veniamo alla po-sizione dell 'Unione sovietica.

a cosa più interessante da osservare è che l'Union e so-vietica è arrivat a per prim a alla costruzione delle bombe termonucleari. Quando ci è arrivat a lo ha comunicato, ma non ha fatt o nessuno di que-gli att i che sono stati invece compiuti a scopo terroristic o dai dirigent i dell' imperialism o americano. Nel momento s tes-so in cui comunicavano di a-ver costruito la bomba termo-nucleare. i dirigent i sovietici ribadivan o la loro posizione, che consiste nell 'esigere un divieto della fabbricazione e dell'uso di questi strumenti di distruzione e in una attuazio-ne pratic a di questo divieto attraverso a un controll o se-vero esercitato intemazional-mente verso tutt i gli Stati.

E* passato il periodo — che fu abbastanza breve del resto — in cui il povero conte Sfor-za credette di poter ingannare l'opinion e pubblica italian a dicendo che la differenza tr a l'Union e sovietica n i dirigen-ti dogli Stati Unit i in questo campo era che quelli respin-gevano il controll o mentre «li Stati Unit i lo richiedevano. Smentimmo facilmente i l con-te Sforza tirand o fuor i i do-cumenti concreti che prova-vano la sua menzogna, ed og-gi questa menzona non può più aver corso fr a persone oneste. E' vero che talora ha corso sui giornal i sanfedisti. ma questi giornal i non sono scritti , di solito, da persone oneste !

Un movimento per la conservazione della civilt à e della stessa umanità Esiste dunque una chiara

contrapposizione di posizioni aj due poli dello schieramento mondiale. E qui ci si potr à dir e che è sempre la stessa storia, che noi finiamo sempre col proporr e che si adotti la posizione sovietica. Anche della attuale tragica situazio-ne che sta davanti agli uomi-ni , noi ci serviremmo solo per tirar e l'acqua al nostro mul i -no, per ripeter e che la -sia, che i comunisti hanno sempre ragione, che i capi-talist i e coloro che non sono comunisti hanno sempre tor -to. No, noi non prendiamo questa posizione. E' vero che la posizione sovietica è, tr a le due che si contrappongono a-gli estremi, quella giusta, ma noi consideriamo tutt o i l cam-po. Vi sono i due polì estremi ma poi, anche se si considera-no soltanto gli Stati e i gover-ni . già appariscono numerose posizioni intermedie contrari e a quella americana, e queste

i intermedie si stanno moltiplicando . Vi è una posi-zione del governo inglese che è differente, anche se non to-talmente. dalla posizione de-gli imperialist i americani. V i è una posizione francese, essa pur e differente. V i è una posi-zione del governo del Giap-pone. che si avvicina alla po-sizione sovietica. V i è la posi-zione del governo indiano, che sta a capo di un paese abitato, se non erro, da più di 300 milion i di uomini .

Se estendiamo l'attenzione-a tutt o il mondo, vediamo dunque che non si tratt a di es-sere a favore o contro l 'Unio -ne sovietica, ma di sostenere gli sforzi che da tutt e le par -t i si fanno per allontanare un pericolo mortale. Nel lo stesso tempo ci si presenta in modo concreto la possibilità, attra -verso ad una azione ben con-dotta. di riuscir e a impedir e che la strada americana, chej port a alla distruzione del la! nostra civiltà , venga seguita-

e posizioni dei governi, i n -fine, dipendono da quello che i popoli sentono, pensano e riescono ad esprimere eù es i-gere in modo organizzato, in modo che abbia un valore. O l -tr e ai governi, cioè, vi sono nel mondo le grandi masse u-mane le quali sono immedia-tamente minacciate dalla pro -spettiva americana, le quali hanno la lor o parola da dire, e le quali devono essere chia-mate. nel modo più adeguato alia situazione che sta oggi davanti a noi, a far sentire e a far prevalere la loro vo lon-tà. Se consideriamo la si tua-zione in questo modo, già v e-diamo che ci si apre una va-stissima possibilità di dar v i -ta a qualche cosa che io non vorre i nemmeno chiamare un front e — perchè è una parola scomunicata ! — ma un mov i-mento, uno schieramento di forze molto diverse le une dall e altr e per la lor o natura, per i l lor o carattere sociale e politico , e che sarebbe, di fat -to. un movimento per la con-servazione della civilt à uma-na. per la conservazione della umanit à stessa. Questo è il problema che sta oggi davanti a noi, e che sta al di sopra di tutt i gli altri . E scusate se lo sottolineo in questo modo. o non vogl io anticipar e i tem-pi . Non esagero. Non vogl io sfruttar e la legittim a paura degli uomini . Penso soltanto che bisogna vedere e valuta-r e nel modo giusto quelle t ra -sformazioni e quelle condi-zioni oggett ive da cui sor-gono problemi completamente nuovi. .

l compito che sta oggi da-vanti a tutt i coloro i quali nutron o sentimenti di uma-nità , apprezzano la vit a uma-na e la civilt à che gli uomi-ni hanno creato, a tutt i co lo-r o i quali sanno che questa

a questo risultato . Vi è un po' di ironi a nel fatt o che i dirigent i laburist i oggi rac-colgano firm e per richiedere questa politica, calcando le orme che sono state segnate da noi nell 'azione che abbia-mo svolto negli anni passati. ma questo è un elemento se-condario, del tutt o seconda-ri o della situazione. Oggi non è i l momento di far e re-criminazioni ; è il momento di vedere che cosa si deve far e in concreto e di apprezzare in modo posit ivo tutt o ciò che viene f a t t o l a chiunque ven-ga fatto, nella direzione che è stata indicata. l compito nostro, in particolare, il com-p i t o degli uomini che dir igo -no il movimento comunista, è di vedere concretamente come sono organizzate oggi le grandi masse umane a cui ci rivolgiamo, quali sono i l o -r o grandi schieramenti, qua-l i sono le autorit à a cui ub-bidiscono, quali l e organizza-zioni a cui appartengono, per riuscir e a scoprire quali so-no le v i e da seguire per sta-bilir e quei contatti , per ren-dere possibili quelle collabo-razioni che possono dar vit a al l o schieramento che : noi auspichiamo. :

Se ci applichiamo a questa analisi, e dopo aver costatato la1, posizione nuova che si fa strada nel movimento labu-rista . e che non potr à man-care, se continuerà, di avere un grandissimo valore per determinar e spostamenti dei-

si sollecitano e richiedono i l 'opinion e pubblica in tutt a contatti e gli accordi interna- una part e del mondo anche zinnali necessari per giungere'al di fuor i ,

è la aola cosa d i e ha valo-re nel mondo e che deve ad ogni costo essere salvata, il compito è di riuscir e a crea-r e questo larghissimo schie-ramento di uomini per la con-servazione della nostra ci-viltà . a dargli un peso deci-sivo nella situazione di ogni paese e nella situazione in -ternazionale, a farl o diventa-r e una forza irresistibile .

Per riuscir e a realizzare questo compito, numerose questioni che già fin o ad oggi sono state considerate, part i -colarmente da noi comuni-sti, con una grande ampiez-za di vedute, devono essere viste in modo che rinnov i qualche cosa, in un modo più largo, spingendo più a fon-do la ricerca, che ci deve in -dicare ciò che concretamente è da farsi per dar vit a a que-sto grande movimento di con-servazione della civilt à l i -mami.

Passi avanti in questo cam-po sono già stati fatt i e si stanno facendo. Alcune delle posizioni di governi che ho ricordat o testé già lo dicono chiaramente. Considero tr a l'altr o un passo in avanti di importanza notevole i l fatt o che nel movimento laburist a inglese, che è un grande n.o-vimento di lavoratori , oggi si faccia strada la convinzione della necessità di condurr e un'azione energica per ot te-nere il divieto della costru-zione e dell'uso delle rrm i atomiche e termonucleari, e

credo che per noi, che vivia -mo nel cuore del mondo ca-pitalist a e in un paese che è dirett o oggi ria foive reazio-nari e — e noi sappiamo qua-l i — deve essere chiaro che un elemento che può essere decisivo è quello dell'orienta -mento delle grandi masse cattoliche.

Esiste oggi un mondo co-munista e socialista. Noi sap-piamo che esso abbraccia centinaia di milion i di uomi-ni . paesi intier i che sono go-vernati dai comunisti, e da questi dirett i sulla via ilei so-cialismo e della pace. Vi so-no paesi come il no.-tio. co-me la Francia ed altri , dove il movimento comunista e so-cialista schiera nelle sue fi -le . la grande maggioranza della classe operaia e part i important i delle masse lavo-ratrici , del ceto medio, dei contadini. a parte, alle volte contrapposto, alle volte, intrecciato in modo ori -ginale col mondo comunista, vi è il mondo delle masse cattoliche, e vi sono le orga-nizzazioni di queste e le lo-r o autorità . E' possibile tro -vare la via non di un con-tatt o occasionale per risolverò questioni politich e contingen-t i dell 'una o dell'altr a parte, ma di un incontr o più pro -fondo, da cui possa uscire un decisivo contribut o alla crea-zione di questo ampio mo-vimento per la salvezza della nostra civiltà , per impedir e che i l mondo civile, quale è oggi, venga spinto sulla stra-da americana della distruzio-ne totale?

Quale è, in questo campo, la situazione? a situazione è difficile , dobbiamo ricono-scerlo. a se ci sono diffi -coltà, questo non ci deve ar -restare, perchè non possia-mo non sentire che il giorno che fossimo riuscit i a risol -vere questa questione, a rag-giungere qui un risultat o po-sit ivo. avremmo realmente posto una barrier a solida per la salvezza della civilt à u-mana.

e difficolt à esistono per il modo stesso come il mondo cattolico è organizzato e d i -retto . Qual' è la situazione di oggi? All a testa del mondo cattolico sta un gruppo dir i -gente del quale, ormai, non può più essere messo in dub-bio che è legato alle posizio-ni e agli sviluppi della pol i -tica impcrialistic a americana anche nel le sue manifesta-zioni che più urtano, perchè pi ù terribil i prospettive apro-no all 'umanità . -ne a cui non si riesce a sfug-gir e è che in questo gruppo dirigente, e soprattutt o in una part e di esso (e basti pensare a quel cardinale Spel lman che ieri batteva le mani al fascista c Carthy) , non esiste più una capacità di quei profondi slanci uma-ni che derivano dal fatt o di sentire veramente, in tutt o il lor o peso, i problemi che si presentano all 'umanit à e sol-lecitare con le propri e azioni l e soluzioni che si impongo-no. Si ha l' impressione che per molt i di costoro la fede cattolica sia soltanto più v e-ramente la « santa fede ». che è servita nel passato e do-vrebbe servire ancora adesso ad animare dei movimenti reazionari, a sbarrar e la stra-da a quei progressi che l 'u -manità non può non com-piere.

ganizzazione politic a o in una organizzazione sindacale, op-pur e si esprima nell 'attivit à di un potere che sta alla te-sta di uno Stato — nessuno può chiedere a questo movi-mento di sopprimere se stesso. Questo vorrebbe dir e chiede-re agli uomini , alle masse che compongono questo movimen-to. di rinunciar e a vivere e a pensare. Noi non chiediamo al mondo cattolico di ces-sare di essere il mondo cat-tolico. Noi avanziamo quel-la dottrin a che è stata giusta-mente esentata come dot-trin a della possibilità di con-vivenza e di pacifico svi lup-po. e indichiamo quali sono le conseguenze che devono es-sere ricavate oggi da una ap-plicazione di questa dottrin a nel campo dei rapport i inter -nazionali e anche nel campo elei rapport i intern i di un solo Stato. Tendiamo cioè aiia comprensione reciproca, tale soprattutt o che permetta di scorgere che esiste ogni un compito di salvezza delia ci-viltà , nel quale il mondo co-munista e il mondo cattolico possono avere gli stessi obiet-tiv i e collaborare per rag-giungerli .

Se scendiamo, ora, al le auestioni politich e contingen-ti , una prim a conseguenza che a noi si impone è che non possiamo condurr e nessuna a-zione attorn o a un determi-nato tenia di politica interna-zionale, per esempio attorn o al tema della . senza col-legarci strettamente alla ne-cessità vit i le di creare que-

sto grande movimento per la salvezza della nostra civi lt à dal pericolo, dalla minaccia che incombe su di essa.

Non si separano le due que-stioni. Spezzare l'Europ a in duo e dare ai militarist i tede-schi una egemonia sul l 'Euio -Pa significa creare le condi-zioni, nell'Europ a stessa, di quella rottur a e di quel con-flitt o che oggi, dato che alla testa di una delle part i sareb-bero gli imperialist i america-ni . ci e presto o tar -di a quella catastrofe che so-pr a abbiamo descritto. l pro -blema è uno solo. a CE è. oggi, la traduzione in mu tu a in Europa della politic a im-perialistica americana è il passo concreto che l 'Ameri -ca vuole imporr e a un deter-minat o gruppo di Stati euro-pei per metterl i sulla strada americana, e noi sappiamo dove la strada americana og-gi porta. o chiara-mente dove porta questa .stra-da. e sarà più chiaro a tutt i quale è il significato concre-to sia della CE che della lot -ta contro di essa alla quale chiamiamo tutt i i cittadini .

Poste così le cose, molto più agevole si presenta una azione che tenda a inso.-ire le masse decisive del oopojo italiano , che sono essenzial-mente socialiste e comuniste da una part e e cattoliche dal-l'altra . nel grande movimen-to di cui auspichiamo la at-tuazione su scala mondiale.

Naturalmente, anche le co-siddette forze intermedie han-no un valore. Quando però

usciamo dai particolar i e cer-chiamo di vedere le linee ge-nerali del movimento odier-no. il peso di queste forze in-termedie ci appare sempie più piccolo. Saragat conta poco, poco contano i nostti ult im i liberal i di front e ai due campi sterminati cne rg -gi occupano così gran parte del mondo. Potranno avere un valo ie. cei to. anche que-sto forze intermedie, se coni prenderanno che anche a lo-r o si pone il compito di sai varo il genere umano dalia distruzione. Certo è poro che una soluzione di salvo/za sa-rebbe senz'altro raggiunta, o-vo si riuscisse a trovar e un comprensivo contatto tr a il mondo comunista o socialista e il mondo cattolico.

Quello che ho detto smura significa che ritengo possibi-le in a faro grandi pa--i in avanti in que.-ta direziono. Non sono in noc ini modo di accordo con una opinione la quale consistesse nel dir o clic l 'avvento del governo Sceiba o il ritorn o a un;i e di governo sanfedista chir.'i a la prospettiva delle azioni unitari e che già abbiamo in-cominciato a realizzalo. -sogna ben precisalo ì giud'./.i, a questo proposito, perchè al-lo volte accade elio coloro stessi i quali considerano che esista questo sbarramento, so-no poi quelli che .sbagliano completamente nel giudicare il modo come si è sviluppata la situazione italian a dal me-se di giugno fino ad o jg i .

Gli attentati del governo Sceiba contro le libert à costituzionali

e proposte dell'Unione sovietica per la sicurezza e la pace nel mondo

a diversa è la situazione nel complesso del mondo cat-tolico. organizzato e non or -ganizzato. Se vi staccate, an-che solo un poco, dal gruppo dirigent e più elevato, trova-te una situazione diversa, trovat e uomini che vedono e sentono le gravi questioni che oggi si pongono agli uomini , ma sono incert i sulla via da seguire e quindi scettici e sf i-duciati . Così giungono, alle volte, a posizioni assurde, che consistono per esempio nello attendere, per un nuovo o-ricntamento del mondo cat-tolico su questioni che sono di vi t a o di mort e per l 'uma -nità . che avvengano non so quali fatt i che non dipendo-no dalla volontà umana. So-no posizioni infantil i , che un uomo di rett o sentimento re-spinge. Se poi scendete ai quadr i medi e alle grandi masse cattoliche sentite che la situazione è molto diversa. Una part e molto grande di ev«p già sta con noi, ci se-gue. vota per noi. a anche in quella part e che non sta con noi e ci avversa anco-ra. voi sentite che è viva la stessa esigenza che è nelle masse che noi dirigiamo , e che noi assumiamo da Quelli che sono i più profondi sus-sulti dell 'anim o degli uomi-ni in questo momento di sv i-luppo della nostra civiltà . Vogli o dir e che tr a le masse su cui si fonda i l mondo cat-tolico organizzato e le mas-se comuniste e socialiste vi sono oggi molt i più punt i di contatto che non tr a i qua-dr i che le dirigon o e soprat-tutt o fr a le sommità dei due mondi. Perciò vi è una este-sa possibilità di comprensio-

ne, di avvicinamento, di ac-cordo, e questa è la strada nella quale noi dobbiamo muoverci, questa è partico-larmente la strada sulla qua-le dobbiamo lavorar e noi co-munisti italiani , che ci t ro -viamo al centro del mondo cattolico e a cui quind i la s to-ria , le cose stesse, affidano un compito particolare.

Taccia colui che s ia si d i -spone a gridar e che qui si tratt a del le solite lusinghe No. qui si tratt a dì salvare dalla distruzione l'umanit à e la civi l tà . Qui si tratt a di a deguare l'azione de l le- due masse di cui ho parlat o a questa necessità, cioè di fare assieme quello che per tale salvezza SÌ deve fare.

a situazione è nuova. l tema è nuovo. Nuove siano le indicazioni e soluzioni che vengono presentate.

Questo, del resto, è s ia i l grande insegnamento, è eia i l contenuto delle ult im e pro-poste di politic a internaziona-le fatt e da v a nome dell 'Union e sovietica. Quale pena leggere i faticat i com-pit i giornalistic i di questi scribacchini agli ordin i di ambasciate straniere che i r -ridon o a queste proposte di

, perchè ieri , dicono. i russi respingevano i l Patto atlantico ed oggi vogliono e n-trarvi . ier i non volevano usa organizzazione europea ed og-gi propongono una organiz-zazione europea, e cosi via.

a propri o qui sta i l valore delle proposte fatt e da -lotov a nome dell 'Union e so-vietica. Esse contengono un prim o deciso passo per r i -spondere e aderir e alla situa-zione nuova con parole e con cose nuove, che siano adegua*

te al pericolo che sta, in que sta situazione nuova, di f ron -te a tutt a la umanità. Cosi il Patto atlantico inteso come patt o di aggressione si propo-ne venga trasformat o in patto di sicurezza e di controll o re-ciproco per la riduzion e de-sìi armamenti. Così v iene proposta una associazione di tutt i gli Stati europei, non per aggredirsi, e nemmeno per far sorgere le condizioni di una pretesa aggressione degli unì contro gli altri , ma una asso-ciazione europea che escluda dal nostro Continente la guer-r a e salvi la nostra civi l tà .

Nel le proposte dell 'Union e sovietica vi è la chiara con-sapevolezza dei pericoli nuo-vi . spaventosi, che sono nella situazione di oggi ed è questa consapevolezza che noi dob-biamo far penetrare nel m o-do Più ampio, prim a di tutt o nel movimento che noi con-trol l iamo . e poi. attraverso questo movimento le cui ra -mificazioni sono oggi stermi-nate. nel popolo italian o tutt o intiero , mirand o in particoiar modo alle masse cattoliche. con l'obiettiv o preciso di sp in-gere il mondo cattolico per una via ragionevole, giusta. verso lo scopo che oggi a tut -t i dovrebbe imporsi .

Comprendo che ci si può chiedere, a questo punto, che cosa ci proponiamo di far e noi stessi per rendere possi-bil e questo avvic inamento tr a questi due mondi oggi in gran part e ostili . o comprendo, e la nostra risposta deve esse-r e e sarà chiara. Noi siamo un movimento che combatte per rinnovar e il mondo in no-me del lavoro. Nessuno può chiedere a questo movimento — si esprima esso i n una or -

i hanno detto che ci sa-rebbero dei compagni i qua-li considerano che la situa-zione transitori a che .si creò nel periodo del governo Pe l-la sarebbe stata per il Pae-se peggiore della situazione attuale. E' un assurdo. -gionare cosi vuol dir e avere completamente perduto i l me tr o di giudizio marxista, il quale part e sempre dall 'esa-me delle cose concrete, del le cose come accadono. Può dar -

i che in quella si tuazione fosse più difficil e a questi compagni elaborare una buo-na politic a comunista. Que-sto lo ammetto, ma questo è soltanto un l imit e dei com-pagni che danno questo g iu-dizio. Fatto sta che in quel periodo, non in conseguenza di quello che Pella volesse, ma in conseguenza del voto del 7 giugno e delle sue r i -percussioni immediate, si as-sistette a un tentativo, an-che se fatt o male, di impo-stare in qualche modo una politic a nuova nei confront i delle grandi potenze imperia -listiche che hanno spadro-neggiato in a sotto e Gasperi. n pari tempo furo -no introdott i nel paese a l-cuni elementi di distensione interna , che sembrava doves-

s e ro rendere più facile g iun-gere a seri accordi positivi per ottenere risultat i che s o-no vital i per il popolo i ta -l iano.

Oggi la situazione è peg-gior e anche di quella che esisteva sotto i governi e Gasperi, e dobbiamo dirl o apertamente. e gover-no Scelba-Saragat tende a peggiorare la situazione del paese esasperandone tutt i i rapport i interni . Si tende cioè a passare da un or ien-tamento anticomunista pre-valentemente propagandistico a un vero e propri o maccar-t ismo. cioè a un intervento organizzato delle autorit à del lo Stato, con misure am-ministrative . in tutt i i cam-pi . per applicare una linea non soltanto reazionaria con-seguente, ma per trasformar e profondamente i rapport i po-litic i e sociali tr a i cittadin i e lo Stato e tr a ì diversi grupp i che esistono nel pae-se. l blocco che at tualmen-te è̂ alla testa del governo è già un blocco reazionario ci tendenza estremista e at torn o ad esso, alla sua o m-bra , lavorano forze che ten-dono a renderlo in modo aperto anche più reazionario di quanto non sia ora, dando di nuovo v i t a e ponendo alla testa del paese quella unit à di forze monarchiche, cler i -cali e fasciste, o di t ip o fa-scista. che devastò a e la port ò alla rovin a nei de-cenni passati.

Pr im a di tutt o s i - tende a porr e fine, di fatto, al le l i -bertà costituzionali per i la-voratori . n tutt a una serie di grandi fabbrich e le l iber -tà costituzionali per gli ope-ra i già sono soppresse o in vi a di soppressione, e sol tan-t o con una lott a tenace si possono difendere. Tutt e l e altr e libert à sono minaccia-te. E* di ieri , per esempio, la disposizione del questore di

a che impone ai proprie -tar i delle tipografie, sotto pena di ritir o della l icenza, di consegnare alla questura, per una censura preventiva, una copia di tutt e l e pub-blicazioni periodiche, fatt a eccezione dei quotidiani e dei « grandi n settimanali. l proprietari o della tipografi a ha l'obblig o di non conse-gnare i l materiale stampato

se prim a non è stato dato mente il visto della questura. Si tratt a di una soppressione di fatt o della libert à di s tam-pa. Una misura analoga era stata introdott a nel famoso progetto di e Gasperi per la stampa e dette luogo a una protesta alla quale si asso-ciarono liberali , socialdemo-cratici , repubblicani , uomini di tutt i i partiti . Oggi l ibe-ral i e socialdemocratici so no nel governo che attua una misur a simile senza avere dietr o a sé alcun provvedi-mento che sia riuscit o a strappare alle assemblee par -lamentari .

P iù grave ancora è la ten-denza alla esasperazione di tutt i i conflitt i sociali. Non è per un caso che ieri e oggi abbiamo avuto a a uno sciopero dei trasport i pubbl i -ci che ha pesato su tutt a la popolazione, ma che poteva essere evitato attraverso un intervent o dei le autorit à go-vernative. Questo intervento fu sollecitato dalle organiz-zazioni operaie di tutt e e tr e le correnti , ma non ebbe luogo solo perchè vi si op-pose il Presidente del Con-siglio, mentre i l o del

o era favorevole. Si tende a esasperare tutt i i conflitt i sociali e politic i per-chè si vorrebbe giungere, at-traverso questa esasperazio-ne. a un totale capovolg i-mento reazionario della s i-tuazione del paese. E" ev i-dente che ci troviam o di front e a una azione conse-guente, la quale si sforza di tradurr e nella realtà i tal ia -na l e direttiv e del maccar-t ismo. a spingere cioè -li a sempre più pericolosa-

avanti, per quella strada americana che noi sappiamo dove porti .

Cosi deve essere giudica-ta la situazione attuale. a appunto perchè la giudichia-mo in questo modo, sappia-mo clip essa apre nuovi oriz-zonti alla nostra lott a in di -fesa del le condizioni del la-voro, per i l l iber o sviluppo delle organizzazioni dei la voratori , in difesa delle li berta democratiche elemen tari , di tutt e le libert à che sono scritt e nella Costiti ! zione, per il miglioramento delle condizioni di esistenza dei lavoratori , del ceto me-dio, per at tuale quel le r i -form e sociali di cui a ha bisogno.

e si la più am-pio, più attraente, più ricco di svi luppi . Non vi è lott a che r iempi a di entusiasmo l'anim o degli uomini come la lott a per la libertà . Non si tratt a di difendere noi, le nostre organizzazioni, le no-stre sedi. Si tratt a di denun-ciare a tutt i la minaccia che su tutt i incombe. Si tratt a di smascherare un indirizz o polit ic o che tende a far pre-cipitar e il nostro paese sem-pr e di più sulla via della

aperto e conseguente, alle di -rettiv e che vengono seguite, nel campo intern o e in quello internazionale, dai responsa-bil i della politic a di oggi. Noi dobbiamo far e il necessario per aiutar e il pronunciarsi di queste forze, il lor o affer-marsi. o aiutar e le lor o iniziative.

o che noi saremmo l'ostacolo al mutamento della situazione porche abbiamo un patto di unit a coi socialisti. Fino a un accordo coi sociali-sti, dicono alcuni, ci arr ive -rebbero per date scacco alla reazione, ma siccome i socia-list i sono alleati nostri non se ne può far nulla. Saremmo dunque noi coloro che impe-discono il progresso, le * aper-tur e a sinistra e cose simili . Un tale argomento è assurdo, sopratutto quando viene dai dirigent i di un partit o come quello democristiano. che proclama di essere interclas-sista, nel quale cioè dovreb-beio stare assiemo il grande proprietari o di terra , il gran-de industrial e e i lavorator i sfruttati . Come osano, i fau-tor i di questo « interclassi-smo , protestare e levare scandalo per l'alleanza di so-cialisti e di comunisti, cioè di forze che hanno la stessa ori -gine sociale? E' evidente che l'argomento non regge, ma noi siamo disposti a far e tutt o il necessario perchè anche sotto questo aspetto le cose risult i -no sempre più chiare.

o credo che il nostro Co-mitat o centrale debba dir e chiaramente che è d'accordo con la posizione che è stata espressa dal compagno Nenni nella sua ì daz ione al Comi-tato centrale del suo partito , dove dice che i socialisti sono disposti a far e ciò che è n e-cessario perchè venga supe-rat o questo ostacolo, senza che sia distrutt a quella fraternit à e quella unit à che non possono n on esistere fr a due movimenti i quali sorgono

dalla stessa classe e sono animati dagli stessi ideali.

Nel campo parlamentare domani queste questioni p o-trebbero ancora una volta presentarsi. Perciò è bene sia detto chiaro che noi non a b-biamo mai pensato che il pat-to che ci unisce al Partit o so-cialista possa diventare un ostacolo a trovar e quelle po-sizioni parlamentar i c h e aprano davanti a f i -nalmente una via diversa, che non sia là via dell'odio di classe divenuto strumento di governo, della scissione per-manente della Nazione e del mondo, ma sia una via di d i -stensione internazionale ed interna , di libert à e di pro -gresso sociale, ed eviti che

a sia una pedina di quelle forze imperialistich e americane, che oggi concre-tamente spingono verso la d i -struzione di tutt a la nostra civiltà .

i auguro che da questo Comitato centrale esca, per tutt e le questioni che esami-niamo. una maggiore chiarez-za per i compagni ed esca sopratutto un maggiore s lan-cio nella direzione fondamen-tale che ho indicato, per r e -

scissione interna, della esa- s c i r c a trovar e un contatto spe ra tone ò i j tu t t i i conflit- 1 tr a i l mondo comunista e i l

mondo cattolico, tale che ci ti . della distruzione delle possibilità di svi luppo paci fico della nostra civi l tà . Si tratt a di risvegliare, di smuo vere, di organizzare; tutt i co-lor o i quali vedono questo pericolo e sono disposti a combattere enntro di esso Ed è qui che l'orizzont e si estende, che va al di là. mol-to al di là di quei gruppi che sino ad ora abbiamo raggiunto.

Fermenti e forze nuove nel campo dei cattolici Nel campo della difesa de l-

l a libert à noi, al le volte, s ia-mo tropp o timidi . Accett ia-mo tropp o tranquillament e divieti , proibizioni , interven-t i i l legali delle autorit à am-ministrative . del governo. Naturalmente, non dico che ogni volta si debba ricorre -r e al le armi supreme; ma dico che ogni volta bisogna riuscir e a trovar e i l modo di rendere consapevole il nu-mero più vasto possibi le di cittadin i di quel lo che sta avvenendo e chiamarl i alla protesta, al lavoro, al m o-vimento per impedir e che questo avvenga. Una volta, a Camil l o Prampolin i — che voi sapete quanto fosse un uomo tranquil l o — proibiro -no una conferenza che dove-va tenere ne l la sua città . Cosa, fece quest'uomo? Non stette quieto. Si mise a pas-seggiare per la città. la do-menica mattina, fermando tutt i ì suoi amici via via che l i incontrava ed espo-nendo lor o i l contenuto de l-la conferenza che gli ave-vano proibita . Ogni volta che parlav a la gente si racco-gl ieva intorno , si formava un assembramento, il traffic o veniva 60spesc. o far uscire dalle caserme i soldati per sgombrare la pubblica via; ma in questo modo tutt a la citt à venne mobilitat a contro quel lo che era un sopruso commesso dall e autorit à amministrat i -ve. Noi abbiamo un po' d i -ment icato queste form e di

lott a più semplici, ma più efficaci.

o saper condurr e il nostro lavoro in tutt e le for -me necessarie, svi luppando tutt e l e iniziativ e che qui sono state indicate e tutt e quelle che la si tuazione richiede. a un lato lavorar e per una estensione sempre più grande della nostra influenza sulle masse lavoratric i e sul le mas-se dei cittadini , partendo dalla classe operaia, dalle fabbriche, dai contadini la-voratori . Questo processo è m corso. Fino ad oggi non ab-biamo nessuna indicazione da cui si possa dedurr e che vi è un arresto nella estensione della nostra influenza. Però è un processo lento, che non ancora assume carattere tra -volgente. anche perchè vi è la resistenza organizzata delle forze reazionarie e del le au-torit à governative.

a oltr e a questo esistono forze a cui noi possiamo ri -volgerci, che sono schierate oggi in campo avverso a noi ma che hanno in sé, o dicono di avere in sé. qualche cosa dì progressivo. Queste forze esistono e noi dobbiamo sa-perl e individuare . e più im -portant i di esse sono forse oggi da cercare noi campo cattolico. Esiste senza dubbio un movimento, nel campo cattolico, che part e dalla ba-se. arriv a ai quadri intermedi . ed ha una sua espressione all e vol te persino nel le as-semblee parlamentari . Si tratt a di un movimento il

quale è contrario , in sostanza, anche se non lo è in modo

consenta di dare un contr i -buto decisivo per salvare la civilt à umana minacciata e in nericolo.

ali altr i intervent i l dibattit o al Comitato cen-

tral e sul la relazione del com-pagno i O era co-minciat o ier i matt in a alle ore 8,30. l compagno To-gliatti , che presiedeva, ha lett o i telegrammi di saluto inviat i al C.C. da numerosi congressi di sezione e dai la-vorator i della d Ginor i di a e ha dato poi la parola al compagno Girola -mo , membro delia

-i Causi, richiamandosi a l-

la relazione . sottolinea la necessità di trasformar e l a denuncia delle conseguen-ze economiche dell'azione go-vernativa sulle forze sociali intermedie in una denuncia che investa tutt a la politic a del governo. Perchè ciò sia possibile occorre che queste orze sì creino una organiz-

zazione politic a autonoma. capace di far sentire i l lor o peso nella vit a politic a na-zionale. Particolarmente in Sici l ia, dove in vista del'.e e le-zioni regionali del 1955 i par -tit i reazionari si accingono a preparar e una legge-truffa capace di assicurare a prior i l a vittori a al blocco che com-prenderebbe clericali , monar-chici e missini, è possibile che

ceti intermedi j quali non subiscono più il ricatt o del-l 'anticomunismo riescano a trovar e una piattaform a e una organizzazione politic a auto-noma. comunisti — dice i Causi — debbono favorir e questo processo politic o ev i-tando di cadere nel setta-rismo.

Successivo orator e è i l compagno o . membro della , i l quale affronta , nel quadro della nostra politic a di al lean-ze. il problema dei nostri rap-port i con l e grandi masse dei coltivator i diretti . Grieco af-ferma che seri passi avanti sono stati compiuti -postazione di questo proble-ma. anche dal punto di vista delle form e d'organizzazione, ma che esiste ancora un r i -

( Continua in f. p*g. \ >

Page 3: O A E O O O N Edellarepubblica.it.s3.amazonaws.com/Partiti/Cartella PCI/PCI- comitati... · da parecchio tempo che è così, e particolarmente nel nostro paese. Ora, nella situazione

Pag. 6 — ì 13 aprile 1954 » »

l'Unit à E L O O SULLA A A

Primi colloqui di Foster s con Eden e Churchil l a a / rappresentanti britannici resistono alle pressioni del Segretario di Stato americano

O ,

E

12. — e c o n-versaz ioni ; i ng lo -amer i cane sui p iob lemi e s t r e m o - o r i e n-tal i , per usare l ' espress ione u f f i c ia lment e adot ta ta, si so-no svo l te oggi al Of-fice, ?en7a tu t tav i a che le due part i abb iano ragg iun t o un accordo: una nuova, non pre-v is ta r iun ion e ver r à infat t i tenuta domani ma t t i na , pr im a che s p renda l 'aereo a l-l a vol ta di Par ig i .

a tesi espos ta oggi da Eden —' d o po un co l l oqu io con Churchi l l — per g ius t i -l i cor e l 'es t rema re t icenza in -g lese ad acce t ta re il p roge t-t o amer i cano di u l t ima tu m al l a Cina la cui « bozza » è stata p resenta ta oggi da -les al co l lega b r i tann ic o si è tondnt a sui seguen ti a rgo-ment i :

1) e poss ib i l i tà di rag-g iungere un accordo al l a c o n-ferenza di G inev r a non d e-v o no essere messe in per i co-lo , a s s u m e n do posiz ioni p re-g iud iz ia l i che e s c l u d o no di la t t o il negoz ia to.

2) l gove rno ing lese r i -

t iene che la s i tuaz ione m i l i -tar e in a non sia c o-si g rave per i co lon ia l is ti t rancesj quan to Wash ing ton a f ferma, o c he non r ich ieda qu ind i un ges to d rammat i c o da pai te degli a l leati del la Franc ia . . l 'avv ic inars i del periodi» de l le p iogg ie in

a l e n de i m m i n e n t e una sospens ione de l le ost i l i tà , e qu ind i fa presag i re un p e-r iod o di ca lma sui front i , d u -rant e il qua le le posiz ioni m i -litar i non dov rebbe ro sub i r e grandi var iaz ion i .

3) A pai te ques te cons i-deraz ion i, la Gra n Bre tagna devo tener con to de l l ' op in io -ne dei paesi del C o m m o n-wrtilt e pai t i co la rment o di que l la , la qua le non r iconosce nel la campagna di a una « lott a pei la d i l esa del m o n do Ubero >». ma p iu t tos t o v e de in essa un ch iar o e s e m p io di aggress ione co lon ia l is ta. Quan to a l l ' Au -stral i a e al la Nuova Z e l a n-da, questi due paesi non v o r -rebbero essere messi di f r o n -t e al la necess i tà di sceg l ie re fr a le r ich ieste amer i cane di

UN O A A »

Oli S. . tentano di sfuggire alla crisi

Una precisa e documentata denuncia della politica americana di aggressione alla Cina

O E

, 12. — Una grave accusa viene elevata da l l a s t a m pa sovietica per addita-re a l l ' op in ion e p u b b l i c a mon-diale gli Stati Uniti c o me r e -sponsab i li di u na c o n t i n ua po l i t i c a di aggressioni contro la Cina, po l i t i c a c he m i n a c-c ia di mettere a ferro e fuoco non soltanto O riente ma il mondo intero. « azioni aggressive contro la Cina sono diventate lo orientamento fondamentale della politica americana in Asia » ha scritto la P r a v da in un lungo articolo non fir-mato, e quindi dosato di par-ticolare au to r i t à , c he ha d e-s ta to a a grande i n t e r e s-se p er i l t o no d e l le sue affer-mazioni, e n e r g i co q u a n to o c-co r r e p er far fronte a una minacc ia che, secondo il giu-dizio dei sov i e t i c i, n on va sottovalutata,

Nella politica degli Stati Uniti verso la Cina si posso-no constatare gli estremi ca-ratteristici dell'aggressione: le forze a m e r i c a ne o c c u p a no il territorio cinese disa, definita dall'ammiraglio Cagney «un nostro bastione

f wlitico e geografico i>, nel-'isola, ufficiali a m e r i c a ni or-

ganizzano e istruiscono b a n-d e armate da scagliare al-l'attacco del continente. Con-tro la Cina viene condotta da Washington una vera « guerra economica » me-diante il blocco dei porti: decine di navi mercantili di differenti n a z i o n a l i t à, sono state fermate e sequestrate con azioni c he la P r a v da de-finisce « da pirati ». N on con-tenti di armare CianScek. gli Stati Uniti ricosti-tuiscono l'esercito giappone-se affidandone il comando agli stessi c r im ina l i che dal :31 in poi diressero la guerra contro la Cina. nume

contrato una forte resistenza. governi di e di

rigi h a n no accantonato per il momento le proposte del segretario di Stato, e allo stesso modo si sono compor-tate persino le F i l i pp ine . A-vendo fatto un ennesimo er-rore di ca l co lo, l a d i p l omaz ia americana ha i n c a p p a to in una nuova sconfìtta. con q u e s to il pericolo non può airsi scomparso. conta di riguadagnare terreno: i suoi piani di aggressione in

devono premergli a tal punto da fargli sfidare con una mossa arrischiata il clima europeo oggi decisa-mente sfavorevole alla sua pol i t ic a

E BOFFA

in te rven t o e le r iserv e i ng le-si, e sarebbe qu ind i « es t r e-m a m e n te oppor tun o », anche da ques to punt o di v is ta, r i n -v iar e l 'esame del la poss ib i-lit à di un ul/imriftt m al l a Cin a a dopo la conferenza di G inev ra .

4) Una l 'azione comune», in ogni caso, dovi ebbe esse re p ruden temen te coper ta da l l a bandiera de l le Naz ioni Un i te, in modo da non impegnare ind iv idua lmen t e i \ ar i g o-vern i .

Per quan to r igua id a in par t i co la i e l ' imminen t e in -cont r o in te rnaz iona le nel la ci t t à sv izzera. Eden ha me^so in c h i . uo che gli Sta ti Uni t i non possono p r e t e n d e ie di imporr e i l lor o pun t o di v is ta al l e al t r e po tenze occ identa l i, c o me a v v e n ne nel caso del la Corea, rna d e v o no tenere con to che in questa occas io-ne la Franc i a è la pr inc ipa l e potenza in teressata e che il g o v e r no f rancese non può a-gi r e in comp le to d ispreg io del manda to de l l 'Assemb lea f ran -cese e del la s i tuaz ione par -l amen ta re e pol i t ic a e s i s t e n-t e nel Paese.

E' qu ind i necessar io d i e le Po tenze occ identa li si rech i-no a G inev r a senza e s c l u d e-r e la possib i l i tà eli un c o m-promesso e. anzi, a v e n do già e labora to un proget to in q u e-sto senso.

Quan to questi a rgomen ti s iano r iusci t i a conv i nce re

s de l la imposs ib i l i t à di impor r e i m m e d i a t a m e n te al g o v e r no ing lese la sua s t ra te-gia di sabo tagg io e di guer r a è d i f f ic i l e d i re , ina non s e m-in a che, s ino a questa sei a. le posiz ioni r i spet t i v e si s iano mol t o avv ic ina te.

a grav i t à deg li impegni che il segretar io di S ta to a-mer i cano es ige dal gove rno ing lese non poteva non susc i-tar e l e preoccupaz ioni d e l Par lamen to, ed e s se si sono man i fes ta te oggi in una ser ie di in ter rogaz ioni u rgenti a l-l e quali il rappresen tan te del gove rno non ha potu t o dar e a lcuna r isposta ma che. e v i-d e n t e m e n t e. sono s ta te a p-prezzate dal Office come un ut i l e con t r ibu t o a l -la schermag l ia con .

a p i ù net ta e prec isa d e l-l e in ter rogaz ioni è s tata for -mula t a dal labur is t a di dest ra S t rachey, ex m in i s t r o de l la d i fesa, i l qua le ha ch ies to al min is t r o degli es teri di ass i-curar e al P a r l a m e n to che il g o v e r no non sot toscr iverà a l -cun impegno « ad inv ia r e

t rupp e in a in q u a l -s iasi c i rcostanza ipotet ica ». S ir d A d a m i ha c h i e-sto che il gove rno respinga « ogni par tec ipaz ione a una az ione amer icana di rappre -sagl ia cont ro la Cina, az io-ne che pot rebbe compor ta r e l a d is t ruz ion e di mi l ion i di v i t e pei l 'uso di a n ni a tom i-che o termonuc leari .

W o o d i o ow Wyat t ha c h i e-sto, dal canto suo, »< n < vorr à ine t te ie in ch iar o con il s ignor s che la g u e r-r a in a non è una lot -ta del c o m u n i s mo con t r o le democraz ie occ identa l i, ma una insurrez ione naz iona l is ta diret t a dai comun is ti con t r o la Francia, che nega al paese l ' ind ipendenza ». E. in f ine , il deputa to labur ist a Ayncl ha p iega to il m i n i s t i o « di sp ie-g a ie a s eh e le v i o l en-te d ich iaraz ioni che egli fa di tant o in tanto, pr im a de l l ' in i -zio di negoziati i n te rnaz iona-li , non servono la causa de l-la democ iaz ia o de l la l e c i-p ioca comprens ione ».

A

Disfatt a clerical e nell e elezion i beigl i * / socialdemocratici avanzano - hù ri-versato i suoi voti, in alcune circoscrizioni, sui candidati socialdemocratici ostili alla

I lavor i del Comitat o central e , Gli interrenti di Girolamo i Cauti, o Grieco, o Alitata, Ambrogio

, Severino Bolognesi, o Tremolanti, Paolo i e Francesco e

, 12. - l pa r -t i t o c le r ica le soc ia lcr is t iano, c he d e t e n e va la magg io ranza asso lu ta in Pa r lamen to e m o-nopo l i zzava il gove rno belga, ha sub i to una c lamorosa d i -s fa t ta nel corso de l le e lez ioni pa r lamen ta r i svo l tesi d o m e-nica. 11 par t i t o soc i a l demo-cra t ico, che aveva impos ta to l a sua campagna e le t to ra le su l la t i ch ies ta di r iduz ion e de l la dura t a del la fe rm a m i -l i tare , ha invece fo r temente acc resc iu to i suoi vot i . l pa r -t i t o comun is ta, che a v e va in va r i e c i rcoscr iz ioni r i t i ra t o i propr i cand ida ti per fac i l i tar e i l successo, cont ro la coa l i-z i one reazionar ia, di quel l i s o-c ia ldemocra t i ci ost i li a l l a

. ha sub i to una l ieve fles-,' s ione. '

n conseguenza dei r isu l ta t i , e le t tora l i , il part i t o cat to l ico ha perdu t o la magg io ranza asso lu ta tan t o al la Camera quan to al Senato, ed il g o v e r-no c le r i ca le Van e ha dovu to i m m e d i a t a m e n te ras-segna re le d imiss ioni ne l le mani del r e Ba ldov ino, che ha inv i ta t o il a r i -m a n e re in ca i i ca per gli af-far i di ord ina i ia a m m i n i s t r a -z ione.

Ecco i r isu l tat i e le t to ra l i (fr a parentesi que l l i de l le p recedenti e lez ion i, svo l tesi nel 1950); c ler ica li 2.121.978. 41,14% (2.354.965, 47,96»/«); soc. d e m. 1.926.205. 37,34 per c e n-

t 3. pagis»)

tardo . Tu t tav ia , agg iunge, e s i-s tono oggi tu t t e l e cond iz ioni ob ie t t i v e per r imuove r e l e cause d e l le nos t re def ic ienze: i l vo to del 7 g i u g no ha d i -most ra to, t r a l 'a l t ro , che i con tad ini ce rcano una nuova d i rez ione po l i t ica : l o ha c o n-fe rmat o i l fat t o c he i part i t i di s in is t ra h a n no spesso o t -tenuto suffragi a n c he d o ve non a v e v a no mai portat o d i -re t t amen te la lor o parola. C i ò è a v v e n u to in conseguenza del la cr isi agrar i a in at to e

def ic ienze ancora es i s t en ti nel nos t ro l avo r o o rgan i zza t i vo e p ropagand is t i co n e 1 c a m po de l la lott a per la pace e c o n-tTO l a . n par t i co la r e Bo lognesi m e t te i n ch ia r o c o-m e l 'un i t à e l a la rghezza del f ront e c reatosi a t to rn o a l l e r i vend icaz ioni e c o n o m i c he e sociali de l le masse l avo ra t r i -ci non possano ven i r e incr i -nate dal l a lot t a c he si d e ve condur r e con t r o l a : a n-zi fr a le d ue lo t t e ci è s o s t a n-

ne l l e c a m p a g ne cont r o o s t ru t tu r e feuda l i , reaz ionar ie e consci vat r ic i , e per il p ro -g resso e c o n o m i co del Paese. Ques ta ed a l t r e in i z ia t i v e s a-rann o al c e n t ro de l la p ross i-m a l i u n i o n e del Comi ta t o n a-z iona le per la a del

o c he >i r iun i r à a Napo li il 15 apr i le .

l s u c c e di vo ora tore, il c o m p a g no , port a l ' e -sper ienza de l le lo t t e del Javo-

o ne l la p rov inc i a di V e r r e i -z ia le un i ta , in quan to la Q u o t e lo t t e hanno res minacc ia d i r e t t a m e n t e i d i - i lV ra ìo^ i in a 7 i r p t t à ' " u m t à ' d i -ritt i e r cond iz ioni di v . t a ' 7 1 ( ) l i e a n c h c c o n h l C J S k>-del con t ras to tr a l e p romesse

del la . e i fat t i . e c o n- dei lavorator i . j t . a l f ? c u n a i „ h i , s i t n a ade diz ioni e c o n o m i c he dei p ic - i c o m p a g no Pao lo - U i o ne d: m a - s a. Tu t tav ia , di

. / i ™ - . o «m OA si coli e medi co l t i va to r i si a g -( T dedica il suo i n t e r s e n to a i : f ront e al pro lungarc i de l la t o (1.704.380, 34,51 per j e n - g ravano, e si ass is te al f a l l i - m e t o d i da segu i re per reagì-1 bat tag l i a sa lar ia le e to) ; c o m u n i s t i 184.U&8. ' " . . .

(234.325, 4,75%); l i be ra -li 626.173 (12,14% (557.019. 11,28%); l iste comuni l ib . e soc. d e m. 108.114, 2,09%; al tr i 190.700, 3.84%.

n base ai r isul tat i e l e t t o-ral i i seggi ne l la n u o va Ca-mera sa ranno così d is t r ibu i t i (fr a parentesi i seggi de tenu ti da c iascun par t i t o ne l la p re-c e d e n te assemb lea):

c ler ica l i 95 ( 10S) soc ia ldem. 86 ( 7 7 ) l iberal i 25 ( 20) comun is ti 4 ( 7) altr i 2 ( —) P er quan to r iguaeda il S e-

nato, ecco la d i s t r i buz ion e dei 106 seggi assegnati m e d i a n te il vo to a s c i u t i n i o d i re t to . (Altr i 46 sena to ri ve r rann o elet ti dai Consig li p rov inc ia l i e 23 saranno cooptati dal n u o-vo Senato ):

c ler ical i 49 (54) soc ia ldem. 42 (39) l iberal i 13 (10) comunis ti 2 ( 3) coal iz l ib . e socia l. 2 (—)

. - . . . - - . - . . „ - , „ per i -men to di n u m e r o se imprese r e al l e m inacce g o v e r n a t i v e1 coli de l l ' appar iz ion e di s i n-contadi t te. a l l 'esodo da l l e can i- cont r o la As-.ociaz.ione - ' t.nni di sf iducia in a lcuni

A . A A E UNA

Violenti scontri in Francia a i gollisti e i

pagne. a l l o a l l on tanamen to del la g i o v e n tù dai campi. n questa s i tuaz ione, abb iamo potut o cos ta ta re che. o v u n q ue svo lg iamo una in te l l i gen t e a-z ione pol i t ica , o v u n q ue p r e n-d iamo conc re te in iz ia t ive , là o t t en iamo dei successi e d e-s t iamo in te resse tr a le masse pi ù larghe.

j p rob lema che abb iamo di i f ronte , dunque, è que l lo di come spostare in maniera permanente a lcuni m i l ion i di co l t i va to r i d i ret t i dal b locco conse rva to re - ì e a-z ionar io . che è incapace di r i -so lvere i lor o p rob lemi e a n-zi li agg rava, e di portar l i nel front e del la r inasc i ta, de l la d e m o c i a z ia e de l la pace. Gr ieco r icord a a ques to p ro -pos i to le in iz ia t iv e che h a n-no g ià assunto, o c he a s s u m e-ranno, la fo rm a di progetti di legge: ass is tenza san i tar ia. p rev idenza, esenz ione da l l ' im -posta sul v ino, e s e n z i o ne d a l -l ' impost a sul b e s t i a me per i contad ini p i ù debo l i, fac i l i t a -

jz ion i per la cos t i tuz ione di [ can t in e socia l i, d i fesa an t i -j g rand ine, r i duz ion e degli af-

l'fìtt i i n canapa, a u m e n to del p rem i o dj co l t i vaz ione in g r a -no ai con fe ren t i, d i fesa del pred i o fami l ia re . «i-si-tr t n7al

^ j a i nuovi con tad ini a5=psn- ' ; i -» ! t i . r i app rovaz ion e del la l e g-

ge di r i fo rm a dei cont:*. , <.

S e a l t r e o r g a n i z z a z i o n i ' - t r a n m e no avanza ti di i a-cul tura l i , agli arb i t r i i , ai d i - 1 \ orator i , è ind ispensab i le r ea-viot i di man i fe - ta ' n i . . ; l izzare nuovi e più f requenti

i inaiate su l la n e c e s s i - ' l e g a mi con i l a\ orator i stessi

ques t i one auest u i t n r a . i e ,v

acqu is ta par t ico lar e a t tua l i t à

tà di e s ^ r e e las t ic i, di sosti tu i r e quando è necessar io un de te rm ina to t ip o di m a n i f e-s taz ione con i n i z i a t a e di t ip o d iverso. , eg'n d i -ce. è di sv i l uppa r e c o m u n q ue un 'a t t i v i t à sui temi de l la pa-ce, degli scambi cu l tu ra l i . de l l 'amic iz i a fr a i popol i, a-do t tando qua ls iasi f o rm a p ro -pagand is t i ca r isul t i p i ù eff i -cace e rea l izzab i le. i c r i t ic a poj l ' insuf f ic ient e c a m-pagna sv i luppatasi finora s f i -la s tampa democra t i ca sui per ico l i de l la . su l le r e -centi p ropos te di v per-la d i s tens ione in te rnaz iona le. su l la d i f fe renza tr a la po l i -t ic a degli U.S.A., che r e a g i-scono al l a crisi e c o n o m i ca pun tando sul ter ror e a t o m i -co. e l a po l i t ic a S che tende ad acc rescere il b e n e s-.-ere del p ropr i o popo lo

o segue al m ic ro fon o i i c o m p a g no o . Ne l l a lot t a con t r o la , d i -ce A l lea ta, n on es is te so lo un prob lema di o rgan izzaz ione, ma anche un p r o b l e ma di o r i en tamen to. Occor re, c ioè, che i compagni s i ano p r o f o n -d a m e n te conv in t i — e s iano cosi in grado di d i f f onde r e e p ropagandare ques ta c o n v i n-z ione — del la poss ib i l i tà c o n-

\A> " garanzie inglesi giudicato insufficienti dai gollisti — Gli

vorrebbero la fissazione immediata della data per la ratifica

s a p r e mo c o l l e g a ie la ìotta con t r o la C E ad a l c u ne a l -t i e ques t ioni d e c i s i ve ( l e a r -mi t e r m o n u c l e a i i. la d i s t e n-

O

. 12. — Una ag i-tata a tmosfera pol i t ic a ha cont radd i - t in t o a Par igi la v ig i l i a de l l 'a r r iv o di Fos ter

. Nel » di un C o n-s ig l io dei min is t r i , che lo stesso comun ica to ul ì ic ia l e def in iv a < eccez iona le >. con-vocato b ruscamen te s tamane a l l 'E l iseo, il g o v e r no ha p re-sii in esame, per o l t r e due ore, la s i tuaz ione in te rnaz io-na le e in par t i co la r e la p o-siz ione del la F ranc i a r ispet t o al l a . l e B idau l t i n tendevano forzar e l o s v i-lupp o degli a v v e n i m e n t i, per presentare un i m p e g no c o n-creto al segre tar io di S ta to.

i i l min is t r o degli Ester i, in P l e v en una lunga espos iz ione, ha s o-stenuto che ormai tut t e le cond iz ioni p reven t i ve poste da var i grupp i par lamentar i f rancesi per la ratif ic a dei trat tat i e rano o sodd is fa t te o in v i a di so luz ione, ed ha let to, per c iò che r iguard a l e g a ì a n z. ì e b r i tann iche . una nota di Church i l l sul proget to di v assoc iaz ione » prev is to a a di cui i l g o x e r no ing lese in tenderebbe ch iede re l 'approvaz ione d e l-la Cantera dei Comuni nei pross imi g iorn i .

, la c o n-t rovers i a fr a sosten i tori e avversari de l la . si è r iaccesa. B idau l t . Te i t gen,

. CONVEGNO A O L O O

Gli industrial i chiedon o i l riconosciment o della Cina e la revisione del l ' embargo economico

a mozione finale auspica la distensione internazionale - Conferenza dell'on., Barbieri sul commercio con S

A E E

, 12 — Nella gior-nata di domenica, i l c o n d e-g no naz i ona le per il com-mercio estero, organizzato dalla Camera di Commercio di e forte della pre-senza di tutti i settori produt-tivi nazionali, è giunto ad uno dei suoi pun t i culminanti: la discussione sull'opportunità e possibilità di allargare o ri-prendere. secondo i casi, i nostri scambi con i varidell'Oriente europeo e del-

Oriente. . _, . e degli operatori

rosi esponenti po l i t i c i o m e r i - italiani per questa discussio-ne. era dimostrato nella re-cani parlano regolarmente di

piani b e l l i c i piànti ver com-battere il governo fli P e c h i-n o. piani che * prevedono « l'impiego di qualsiasi arma, ivi comprese q u e l le atomi-che ». ' * - ' * - '

si afferma a Washington intende

costituire una nuova * testa di ponte >» c a p a ce <f» minac-ciare la Cina dal sud.razione progettata " mira a trasformare i l tonflitto in corso in una guerra in-ternazionale a l l a manie-ra coreana ». già allo stato attuale delle cose, gli Stati Uniti partecipano atti-vamente alla campagna mili-tare contro) il Viet Nan: for-niscono aerei, tftfi, carvi ar-mati, bombe m a n d a no lor o aviatori sulla linea del fuoco. impediscono alla di condurre trattative di ' pace e si preparano ad attirare nel conflitto mitri paesi d'Suropm e d'Asia. Ne*e sfar*americane TÌÉT » sopri rimi $tati accantoiuttirifW0i^ptog9tti, «c ui i l Ch r i s t i a n S c i e n ce -n i t o r dice che dovrebbero prima o poi portare all'an-nientamento del regime co-munista m C i n e v.. .Tali p r o -g e t t i sono tornati però in evidenza con l'accentuarsi della crisi economica:cina dovrebbe diventare una v a l v o l a di sicurezza per l'e-conomia americana come la Corea fu dopo la depressione del 1949, Ne è prova la ven-tata di depressione che è passata sulla borsa di New York dopo le recenti minacce di

Sia in che in Asia l piani a m e r i c a ni hanno in-

iezione ufficiale del dottor Vo l ta , lunghissima, do-

cumentata e con riferimenti alle memorie in merito pre-sentate, al convegno, in nu-mero veramente rilevante, da singoli operatori o studiosi.

m i l commercio internazionale a tutte le aree

mondia l i — /in esclamato i l r rìoft. a Vol t a —.

risponde ad una esigenza di sviluppo e di benessere, par-ticolarmente per i Paesi come il nostro, per « q u a l i le cifre del commercio internaziona-le rappresentano una percen-tuale così eletmta rispetto a q u e l l e del reddito nazionale ».

rilievo vien da-to dall'oratore alta memoria del dott. sugli s c a m bi fra e dettagliata sulla composizione merceolo-gica degli scambi italo-sovie-tict. che dimostrano la com-plementarietà delle due eco n o n n e, e la poss ib i l i t à, p er

di collocare prodotti ad alta percentuale di la-voro. contro materie prime

memoria del dottofsottolinea i no l t r e l'opportu nità di s v i l u p p a r e operazioni triangolari come ha già concluso, per esempio, con la F i n l and i a e la Svezia

Si è iniziata, qu ind i , la d i -scuss ione. nu t r i t a di nume-rosi i n te rven t i , ne l la q u a le si è chiesto al Governo di pronunciarsi cìiiaramcnte sul-le sue intenzioni in merito agli scambi con richia-mandosi anche ad un edito-riale di .< 24 Ore » che invi-tava il governo a sortire dal-l'equivoco.

dottor suggerisce la poss ib i l i tà ìli colmare in parte il nostro deficit di 100 mil iard i c i rca ne l la b i lanc i a dei pagamenti generali, con un ampliamento dei nostri traffici con l'Untone Sovie-tica susce t t ib i li di essere svi-luppati fino a 40 miliardi annui,

Sul tavolo della presidenza si ammucchiavano intanto le mozioni per un miglioramen-to del commercio con iorientali: una dell'Assoscam-bi. per la stipulazione di ac-cordi commerc ia li r di e i ra-

La XXXI I F ier a di Milan o inaugurat a ier i da Einaud i

l «cu. Gasparotto rivendica l'autonomia dell Enti*

A E E

. 12. — a c i t tà . da l l e p r im e ore del m a t t i n o . p resentava un aspet to inso l i t o per l ' i nauguraz ion e de l la F i e-ra : un traff ic o pa r t i co l a rmen -t e imponen te, grupp i di t u r i -s ti p er l e s t rade, band ie re sui t ra m Er a una ci t t à i n fes ta.

a F ie ra, c he al suo 32. a n no di v i t a , è s tata inaugurat a dal P res iden te de l la , ve rso l e d ieci del mat t ino . p resenta una e n o r me fol l a di m i lanesi e di forest ier i .P res iden te è g iun t o a o a l l e 9,10 c on l a s ignora , al l a s taz ione cen t ra le: e rano a r i cever l o i l s indaco, prof . Ferrar i , rappresentan ti dei part i t i , pa r lamentar i , l e a u t o-rit à p rov inc ia l i . E ran o p r e -sen t i, a n c he i l v i ce P res iden te de l la C a m e r a, Ta r f e t t i , i l v i -ce P r e s i d e n te del S e n a to o n.

, i l m in is t r o , per i l g o v e r n o, i l so t tosegre ta r io

, g iunt i da a o a v er b r e v e m e n te r i -

spos to al s a l u to del s i ndaco, i l P r e s i d e n te ha p reso pos to i n u n a macch ina scoper ta, i n s i e-m e con l 'on . , e i l s e g r e-ta r i o g e n e r a le de l la b b l iea, a t t r ave rsando poi. c on u n l u n go co r teo di m a c c h i n e, b u o na par t e de l la c i t tà , s a l u-ta t o l u n go i l pe rco rso da v i v i app lausi de l la fo l l a ass iepata sui marc iap ied i .

a ce r imon ia de l l ' i naugu ra -z ione. c he è s ta ta m o l t o s e m-p l i ce, si è svo l ta ne l l ' appos i ta t r ibun a d 'onor e e re t ta davan ti agli edif ìci de l la F ie ra. a par la t o i l sen. Gaspa ro t t o. P res iden te de l l 'En t e d e l la F i e-ra . e ha f a t t o un c o n-sun t i vo de l l 'a t t i v i t à d e l l ' E n t e , accennando a n c he a q u e l la c he fu - l a pr ima - fiera d i o

nel 1920, con poco p i ù di d u e-mi l a esposi tor i- a F iera, i n -tan to . oggi ha 12 mi l a e s p o-s i tor i , di cui 3.380 s t ran ier i . 50 paesi present i, ecc.: un g rande merca to i n te rnaz iona-l e. l iber o da ogni p revenz ione ideo log ica. . Gasparo t to ha sot to l ineato, ino l t re , r i vo l -

r i n g con a l cuni di queiper un allargamento dei con-tingenti e per l'invio di mis-sioni commerciali. Una mo zione chiede al governo ita liano di contribuire: in sede

a facilitare le opera-zioni di pagamento tra l'area

occidentale e lo insieme dei e dell'America del Sud: mentre in altra si chiede di affian-care in sede NATO l'azione di revisione delle liste di em-bargo verso già i n i z i a -t a dalla Gran Bretagna e da-gli altri occidentali: una mozione riguardante il commercio con la Cina, ch ic de al governo italiano la nor-malizzazione dei rapporti di-plomatici ed i l riconoscimen-to della popola-re.

Nella mozione generale conc l i t s i r a del Convegno, si può leggere che « p er quanto più particolarmente riguarda gli scambi con i orien tali, il convegno ritiene che il massimo i m p u l so d e b ba es-sere dato ad ogni attività in tesa a ripristinare le antiche correnti di traffico, nel quadro sia di un miglioramento eco-nomico e dei generali indtriz zi della po l i t ic a estera del nostro sia ai fini della

; ausp ica ta distensione della j 5 i l e internazionale » \ Va segnalata una confe-renza che, p a r a l l e l a m e n te ai lavori di questo Convegno, è

gli a l t r i f ed i s ti cons ide ravano sodd i s facen te l 'a iu t o venu to da ; n on cosi i minist r i e x -go l l i s ti d e i-

: i l gene ra le C o r -r r i l evav a che

l e < garanz ie > b r i t ann i ch e non por tavano e l e m e n ti né va l id i né dec is iv i:

l cont ras to è st=»to v i v i s -s imo, A l l a r ich iesta dei f e -dist i di una dec is ione i m m e-diata, sul la f issazione de l la data per il d iba t t i t o di r a -tific a in P a r l a m e n t o. C o r n i -

r e g li a l t r i m i -nis t r i gol l is ti h a n no a n n u n-c ia to che nel pomer i gg io si sarebbero r iun i t i per d e c i d e-re: e anche i min is t r i ' r a d i -cali p rendevano una d e c i s i o-ne ana loga.

A l t e rm in e di ta l i d iba t t i t i dei g rupp i , l a s i t uaz ione a n-z iché chiar i t a è r isu l ta t a a g-grava ta, nonos tan te l ' i n te r -v e n to di , e l e t r a t t a -t i v e da lu i svo l te c on i va r i g rupp i de l la sua coa l i z ione, nel ten ta t i v o di app iana re i l con t ras to.

P l e v en e Te i tgen, r i cevu t i ne l la sede de l la p res idenza del Cons ig l io al l ' « l -t i gnon » si s o no t rova t i d 'ac-co rdo nel r i p resen ta r e l a r i -ch ies ta di so l lec i ta f issaz ione de l la data. m in is t r i d e l-

. i nvece, r i f e r i van o che. dopo un n u o vo e s a me de l la proposta i ng lese, essi m a n t e n e v a no la l o r o r i se rv a

e sa le del l ' * l -g n on » d i v e n i v a no a l lo r a t e a-tr o di rap id e e d r a m m a t i c h e consu l taz ion i. l a n n u n-c iava ai gol l is ti c he la f re t t a e ra de te rmina ta da l l a n e c e s-si tà di da r e una r ispos ta al g o v e r no br i tann ic o e n t r o s a-bato p ross imo.

gol l is ti r i se rvandosi u na r isposta, l c h i a m a va i n propr i o a iu t o i l m in i s t r o B a r -rach in , che nel g o v e r no r a p -presenta . a l t r o g r u p -po di ex -go l l i s t i, p r e g a n d o lo di in terpors i c o me arb i t r o f r a g l i . e gli ; m a Bar rach i n r i spondeva di n on esse re neppure lu i s o d d i s f a t-t o de l la espos iz ione g o v e r n a-t iv a

U n n u o vo co l l oqu io a v-v e n i va al lor a f r a l e

. Te i t gen, i l q u a le ne usc i va p iu t tos t o ag i ta to, r e -p l i cando seccamen te ai g i o r -na l is t i che g li c h i e d e v a no n o-t iz ie: « Se ì go l l is ti n on a d e-r i scono non h a n no a l t r a s t r a -da c he d imet te rsi ».

, da par t e sua. r i c o n -v o c a va i min is t r i . e l i p regava di r i nv ia r e p r o v v i so r i amen te o g ni d e c i s i o n e, per non prec ip i ta r e p ropr i o i n ques to m o m e n to i l P a e se i n una cr isi di g o v e r n o, e c o-m u n i c a va lo r o la p ropos ta di c o m p r o m e s so sugge r i ta dai min is t r i rad ica l i , di aff idar e P e s a me de l le ga ranz ie ing lesi

l Pa r l amen to, i l q u a le p o-

s ta ta tenuta a o dal-l'on. Barbieri, segretario ge-nerale dell'Associazione

nel g r a n de s a l o n e. - ^ .--della Barbieri.] t r a dec ide re c o n t e m p o r a n ea a f f ron tand o i l tema d e g l i ' n i e n t e al l a rat i f ica . scambi con europeo e\ go l l is ti o s s e r v a v a no a

q u e s to pun t o c he n on si t r a t -cer.do-i al m in i s t r o i i n c o n S m pa r t i co la re , ha . qua le modo si s ta ce'rcandò di fc?ra u,m c ° ' . ' a s o t t o l i n e a to 4ava p i ù di d i scu te re un s o lo contes tare e di negai e l 'aut,, - | * " » ? ? ? , ~ d i v e n t a ta o r m ai nomia de l la F ie ra, c on u na ub}bca " . < *«« ' « P u -legge fascista del 34: l egge « # J » ""ore della i ncomprens ib i le nel r i nnova t o ^ " ^ ' « ' J f ' 0 " 0 — * " " S ta to i ta l iano , al qua le, n on * 0 , c e ,T o n e s t o

i nvano, ha de t to l 'on . G a s p a -i rot to , è s ta to da to i l n o me d i !

a del lavoro. J Termina t a la ce r imon ia d e l-

C. . C.

l a inauguraz ione, u na fol l a di o l t r e 20 mi l a pe rsone è e n t r a -t a ne l la F iera, c he da un m o-m e n to al l 'a l t r o ha a s s u n to o aspet to di una g r a n de e m o-v imen ta ta c i t tà ;

121 i uccìsi nel a

, 12 — e trupp e britannich e hanno ucciso ier i 121 africani . Altr i 700. sono sta-ti arrestati e rinchius i n ipe* ciali campi di concentranvsnto.

aspe t to de l la s i t uaz ione de te rmina tasi da s t a m a n e, ma u n p rob lema p i ù g e n e r a le c he supe rava o r m a i l a l o r o c o m-pe tenza: e c o m u n i c a v a no c he anch 'ess i, c o me i l o r o c o l-leghi , a v r e b b e ro convoca to i l lo r o g r u p p o p a r -l amen ta re

En t ramb e q u e s te r i un ion i , c he per p i ù ve rsi si p r e an nunc iano dec i s i ve, a v r a n no ce r tamen te l u o go n e l la g i o r -nata., di d o m a n i. _ : ,

E S A GO

j mezzadr i l i . S ia ques te in iz i a l i v e c he i numerosi c o n v e g ni di a g ià svo l ti e in p i o g e t to ne l le d i v e r se zone del Paese ci o f f ron o la base per modi f icar e e m i g l i o r a r e tu t t o i l nos t ro lavor o po l i t i c o e o r -gan izza t i vo ne l le c a m p a g ne e sos tene re una oppo r tun a t r a -s fo rmaz ione de l la Cos t i t uen te de l la Ter ra . G r i eco conc lude avanzando la propos ta d 'un a con fe renza n a z i o n a le c o n t a d i-na per l a pace, per l ' i n te rd i -z ione de l le a rm i t e r m o n u c l e a-r i e contro" la , in q u a n to la pace è la p remessa d 'ogni p rogresso e c o n o m i co e s o c i a-l e n e l le c a m p a g n e.

e qu ind i i l c o m p a-g no A m b r o g i o sui p rob lemi de l la lo t t a per l a pace. Eg l i m e t te i n r i l i ev o i comp i t i c he d e b b o no a s s o l v e-r e i comun is ti nei comi ta t i de l la P a c e, p e r c hè l 'or ror e e l a c o m m o z i o ne c he l e e s p l o-s ioni t e rmonuc lea ri h a n no d e-t e r m i n a t o ne l l ' op in ion e p u b ' b l ic a si e s p r i m a no i n u n g r a n de m o v i m e n to per l ' i n -te rd iz ion e d i q u e s te a rm i s te rmina t r i c i . i so t t o l i -nea c he i n tu t t o i l m o n do l e forz e c he si ba t t ono per l a pace h a n no oggi magg io ri poss ib i l i tà di az ione, c o me d imos t rano l e p rese di p o s i-z ione dei P a r l a m e n ti g i a p p o-n e se e ing lese per i l con t ro l l o e l ' i n te rd iz ion e d e l le a r m i a t o m i c he e te rmonuc lea r i .

p rob l emi con tad ini t o r n a -no ne l l ' i n t e r ven t o del c o m p a-gno o . Egli so t to l inea c o m e il g r a n de m o v i m e n to un i ta r i o sv i l uppa tosi a t t o rn o al p r o -ge t to di l e g ge i per l 'ass is tenza ai co l t i va tor i d i re t t i abb ia cos t re t to P a o lo B o n o mi e la C a modi f icar e i l lo r o p roge t to accog l i endo i l p r i nc ip i o del con t r ibu t o s ta ta le. Ques to è senza d u b -b i o un g r a n de successo, t u t t a -v i a occo r re sub i to me t te re i n ch ia r o a lcuni pun t i . i tu t t o i l p roge t to -t in i p r e v e de l 'ass is tenza p er 7.200.000 co l t i va to r i , con u na spesa comp less i va di 27 m i -l iard i e un con t r i bu t o s ta ta le di 17 mi l i a rd i : i n v e ce il n u o-v o p roge t to B o n o mi r iguard a 6.500.000 co l t i va to r i , con un con t r i bu t o s ta ta le di c i rca 10 mi l ia rd i . Tu t t av i a l a cosa p i ù g rave è che P a o lo B o n o mi tende, a t t rave rso l a sua l e g g e. a sca rd ina re tu t t o i l s i s t ema ass is tenz ia le e p rev idenz ia le i n agr ico l tu ra , appogg iando propr ie tar i ter r ier i nel la lo r o p re tesa di non pagare p i ù i cont r ibut i uni f icat i . e de l la C è d i re t t a a far r i c a -dere sui consuma to ri l e s p e-se ass is tenz ia li ( c on la Sov ra-imposta su l lo z u c c h e r o ), a l -l e g g e r e n do gli agrar i dei l o -r o obb l i ghi con t r ibu t i v i . n tal m o do si ce rca di r i cos t i tu i -r e una un i t à di in te ressi fr a l e c lassi d o m i n a n t i in a g r i -co l tu ra . un i t à c he è stata r o t -ta da l l a cr isi agrar i a e dal con t ras to tr a i t e r -r ier i e grandi aff i t tuar i . -t r o pe r i co lo ins i t o nel p r o g e t-t o d.c. oer l 'ass is tenza è q u e l-l o de l la cos t i t uz ione di un par t i co la r e o r g a n i s mo oer la assegnaz ione de l la ass is tenza s tessa, o r g a n i s mo che a g i r e b-b e al di fuor i d 'ogni con t ro l -l o democ ra t i co e po t rebbe t ras formars i i n un n u o vo s t r u m e n t o di co r ruz ion e e di d i sc r im inaz ione. E ' necessa r io au ind . accan to a l l a va lo r i z zaz ione del successo o t t e n u t o. s v i l uppa r e un 'ope ra di c h i a-r i f icazion e tr a l e masse, l o t -t ando per l ' a f fe rmaz ion e dei nr inc ìo ì i del p roge t to -Per t i n i . '

o S e v e r i no B O - ' sì ' s o f f e r m a- s u l l e

e mig l io ra r e il l avor o n rga-ni / .zat ivo. po l i t i c o e s inda-ca le.

o l ' i n te rven t o ci.-»! l 'om -pa«no Tog l ia t t i la -edutn e '-tat a r inv ia t a al pome, - iq '4io .

n domani i! (O eie»!: in te rven t i che > om vii—egu:t i fin o a .-era. S ' r n . u ii ° ì lavor , o ' e 8,:ÌO .

o a l l e

O ) o («lorxii t i'olor m i n e direte, rrsp .

Stabilimento 1 i l ' t b l h A . Via V Novembre. 11'»

l l l i l I t i l i t| > M I M I I M I M i l l i I | | M I | |

I l I I M I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I

ANNUNCI SANITARI

s ione in te rnaz iona le, il p ro -b lema di Tr ies te, la m i n a c-c ia al l a l iber t à e a l l ' i nd i -pendenza) per spos ta re in , s e n so anti - CE st ra t i di op in ione pubb l ic a e g rupp i po l i t ic i . e cond iz ioni per gre to la r e al l a base i l r i co -

s t i tu i t o quadr ipa r t i t o e s i s t o-no. A n c he l e vo taz ioni pa r l a -menta r i di ques ti g io rn i h a n-no d imos t ra t o che, n o n o s t a n-t e la r ipresa de l l ' o f f ens i va a n-t i comun is ta c o i n c i d e n te con la nasc i ta del g o v e r no S c e i-ba - Snragat, non sono a f f a t -t o f init e l e incer tezze e le d i -v is ioni in s e no a l l o s c h i e r a-m e n to di m a g g i o r a n z a. n ques to quad r o A l i ca t a v e de l 'u t i l i t à e l 'u rgenza di i n t e n-si f icar e e sv i l uppa r e nel -zog io rno i l m o v i m e n to di r i -nasc i ta, v a le a d i r e l 'az ione un i ta r i a per i l r i n n o v a m e n to democ ra t i co del . A l l a rga r e e a r r i cch i r e di i n i -z i a t i v e i l m o v i m e n to di r i n a -sc i ta s igni f ica of f r i r e un c o n-t e n u to conc re to a l l ' az ione pei i m p e d i t e « l ' a p e r t u r a a d e-st r a » de l la . C- e per s m a-sche ra re i g rupp i d i r igen t i monarch i ci e m iss in i. a n o-st r a az ione per la r i n a s c i -t a nel o è i n -fat t i az ione per l a d i fesa e i l ra f fo rzament o de l la d e-mocraz ia. e c o me ta l e è una az ione c he ha un cara t te r e po l i t i c o g e n e i a le e un v a-lo r e naz iona le. A d e s e m p i o. la lo t t a in t rapres a n e l le r e -g ioni mer id iona l i per la t r a -s fo rmaz ione dei con t ra t t i a-grar i ( c h e c u l m i n e r à nel p ross imo c o n v e g no di C o s e n-za) è una lot t a per l 'a f fe r -m a z i o ne d e l l a democ raz ia

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