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Milano, 11 luglio 2013
Nuovi modelli di sviluppo: la valorizzazione del patrimonio culturale
- Il caso del Distretto Culturale della Valle Sabbia -
Sviluppo vs crescita
“Lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica.
Per essere autentico sviluppo deve essere integrale, il che vuol dire volto alla promozione di ogni
uomo e di tutto l’uomo”
Paolo VI (Populorum Progressio – 1967)
“Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones né i successi del
Paese sulla base del Prodotto interno lordo. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie,
della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Può dirci tutto
sull’America, ma non se possiamo dirci orgogliosi di essere americani. Non possiamo misurare lo
spirito nazionale sulla base dell’indice Dow Jones, né i successi del Paese sulla base del Prodotto
interno lordo. Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria, la pubblicità delle sigarette. Mette
nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa e le prigioni per coloro che cercano di
forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti
ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende la
ricerca per disseminare la peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa
per sedare le rivolte e aumenta quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari”.
Robert Kennedy (1968)
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Sviluppo vs crescita
“Lo sviluppo umano è il processo che permette alle persone di
ampliare le proprie gamme di scelte.
Il reddito è una di queste scelte, ma non rappresenta la somma
totale delle esperienze umane.
La salute, l’istruzione, l’ambiente salubre, la libertà d’azione e di
espressione sono fattori altrettanto importanti”
Rapporto UNDP n. 3 - United Nation Development Program
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La Cultura
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“Per cultura intendiamo quel corredo di cognizioni alla mano su diverse
materie che l’uomo s’acquista or coll’esercizio delle sue facoltà or colla
convivenza c’o saggi. Questa molteplice cultura unita all’abito di maneggiare le
proprie facoltà abbrevia incredibilmente il tempo e la fatica di imparare”.
Rosmini
“The integrated pattern of human behaviour that includes thought, speech,
action and artefacts, and depends on man’s capacity for learning and
transmitting knowledge to succeeding generation”.
Webster Dictionary
“The way we do things around here”.
Uomo d’affari americano
Sviluppo locale
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I fattori chiave di ogni progetto di sviluppo locale sono tre:
• il territorio,
• il popolo,
• la cultura del popolo e del territorio
Hugues de Varine (Le radici del Futuro – 2002)
un territorio può essere individuato anche sulla base del suo patrimonio culturale, ed il patrimonio culturale è al servizio dello sviluppo locale che a sua volta non può prescindere dalle radici e dalla storia del suo territorio.
Economia
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Samuelson (in “Economia”):
“L’economia è lo studio degli uomini, nella loro attività quotidiana e di lavoro”; “L’economia è lo studio di come migliorare la società”.
Adam Smith (in “La Ricchezza delle Nazioni”)
“il benessere di una nazione, cioè il rapporto tra le cose necessarie e utili che le occorrono e la quantità delle persone che le consumano, viene regolato in ogni singola nazione da due circostanze distinte: • la prima è l’arte, la destrezza e l’intelligenza con cui vi si
esercita il lavoro; • la seconda il rapporto tra gli individui occupati in un lavoro
utile e quelli che non lo sono”.
I soggetti economici
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I soggetti economici di un territorio non sono soltanto coloro che svolgono una qualche attività economica, ma sono tutti coloro che con il loro agire, pubblico o privato, operano in un territorio e possono determinarne la valorizzazione e quindi essere partecipi di un progetto di sviluppo.
• Ruolo di grande responsabilità degli enti locali.
• Una delle principali responsabilità è quella di individuare la corretta strategia per il proprio territorio
• Buon stratega è colui che sa leggere bene la realtà, i termini del problema, i punti forti ed i punti deboli, per poi individuare la strada migliore da percorrere.
E’ questo però un compito che non va affrontato in solitudine ed in isolamento
Distretti Culturali di Fondazione Cariplo
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I Distretti Culturali avviati da Fondazione Cariplo sono:
• il distretto culturale della provincia di Cremona
• il distretto culturale della provincia di Monza e Brianza
• il distretto culturale della Valle Camonica
• il distretto culturale dell'Oltrepò mantovano
• il distretto culturale Regge dei Gonzaga
• il distretto culturale della Valtellina
Il Distretto Culturale della Valle Sabbia
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Le premesse di tale iniziativa, come citate nella convenzione stessa sono:
• che il patrimonio archeologico, storico e artistico della Valle Sabbia esprime l’identità culturale dei suoi cittadini e rappresenta una fondamentale risorsa per la crescita culturale e per la promozione dello sviluppo sociale ed economico delle comunità residenti;
• che tale patrimonio, per il suo essere interprete unico dell’evoluzione millenaria della civiltà umana, per la sua uniforme e capillare diffusione sul territorio, per il suo perenne valore di stimolo alla produzione di nuova creatività ed innovazione, costituisce l’elemento fondante del progetto di “Distretto Culturale della Valle Sabbia”;
• che l’interesse delle istituzioni, delle associazioni, degli operatori del territorio ad una adeguata valorizzazione delle risorse culturali garantisce un continuo apporto di idee, opportunità, risorse umane e finanziarie per la costruzione di progetti per la conservazione, lo studio, la diffusione della conoscenza e la fruizione pubblica del patrimonio in oggetto;
• che le attività di cui sopra costituiscono adempimento di legge, come stabilito dal Codice dei beni culturali e del paesaggio emanato con d.lgs. n. 42/2004, che impegna in primo luogo gli enti locali, i quali ai sensi dell’art. 1, comma 3, “assicurano e sostengono la conservazione del patrimonio culturale e ne favoriscono la pubblica fruizione e la valorizzazione”.
Il Distretto Culturale della Valle Sabbia
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• Convenzione tra Comuni e Comunità Montana
• Organizzazione coordinata di uffici e servizi
• Svolge azione nei confronti di tutto il patrimonio culturale, materiale
ed immateriale
• Riconosce quale propria declinazione organizzativa le reti di servizi e
sistemi culturali esistenti e già attivi sul territorio
• Costituisce l’Ufficio Associato, privo di autonoma personalità giuridica,
ma dotato di autonomia operativa e funzionale secondo la convenzione
che favorisce anche il coinvolgimento e la partecipazione alla sua
attività di enti pubblici e di soggetti privati.
Il Distretto Culturale della Valle Sabbia
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ORGANI DEL DISTRETTO CULTURALE
• Assemblea, con funzioni di indirizzo
• Giunta Esecutiva, con compiti di attuazione degli indirizzi
• Comitato tecnico-scientifico, con funzioni consultive di supporto alla
programmazione e al monitoraggio
FUNZIONAMENTO
• Garantito, in termini economici, dalla partecipazione dei comuni associati con una
quota annuale paritaria per abitante di 1,0 euro per ogni residente al 31 dicembre di ogni
anno
Il Distretto Culturale della Valle Sabbia
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L’obiettivo del Distretto Culturale della Valle Sabbia è sintetizzabile nella
volontà di armonizzare le strategie e la realizzazione delle attività
istituzionali e non nell’ambito di un progetto unitario di
valorizzazione del patrimonio culturale del territorio e delle sue
specificità (naturalistiche, paesaggistiche ed economiche) che sia un
elemento fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico
della Valle.
Il Distretto Culturale della Valle Sabbia
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Il Distretto Culturale della Valle Sabbia si radica in un terreno
abbondantemente arato:
• Piano di Sviluppo Economico e Sociale del 1977 che ha portato in Valle il
“Centro polivalente”, Istituto Superiore di istruzione G. Perlasca
• Centro teatro ragazzi della Valle Sabbia nel 1988
• Sistema bibliotecario comprensoriale, dal 1978
• Sistema archivistico
• Sistema Muesale della Valle Sabbia
Il Sistema Culturale della Valle Sabbia
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• Il Distretto Culturale fissa la propria attenzione sul PATRIMONIO
CULTURALE della Valle Sabbia.
• Il progetto CASTELLI DI SABBIA, presentato a Fondazione Cariplo
nell’ambito del bando “Valorizzare il patrimonio culturale attraverso la
gestione integrata dei beni” , identifica il SISTEMA CULTURALE della
Valle Sabbia come elemento centrale per un nuovo processo di sviluppo
locale.
Un Sistema Culturale
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Secondo quanto proposto dalla Commissione Nazionale dei siti Unesco un SISTEMA
CULTURALE è un “insieme di nodi o sub sistemi”:
• Sub sistema delle risorse territoriali che coniuga in un prodotto globale di esperienza
distinta i beni ambientali del territorio, la cultura materiale e immateriale locale, i prodotti tipici
della sua industria agroalimentare e la produzione di eventi;
• Sub sistema delle risorse umane e sociali che comprende il capitale umano, i processi
formativi collegati alle esigenze dello sviluppo e alle relazioni sociali;
• Sub sistema dei servizi di accessibilità che comprende l’offerta di servizi di trasporto;
• Sub sistema dei servizi di accoglienza che comprende sia i servizi ricettivi che quelli
del tempo libero e dello sport;
• Sub sistema delle imprese che appartengono ai diversi settori come l’artigianato,
l’agroalimentare, l’industria che incorporano in termini di tipicità i segni caratteristici del
territorio.
Le eccellenze del Sistema Culturale della Valle Sabbia
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• Rocca d’Anfo
• Rocca di Sabbio Chiese
• Carnevale di Bagolino
• Carnevale di Livemmo
• Tradizione degli intagliatori del legno
• Sistema museale
• Sistema bibliotecario
• Polivalente di Idro – Istituto di istruzione superiore G. Perlasca
• Il Bagoss, formaggio tipico
Analisi Swot del Sistema Culturale
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Punti di forza
Storia antica legata alla propria terra
Forte e radicata identità locale
Presenza di un numero consistente di risorse culturali ed
ambientali di eccellenza
Buona qualità della vita legata ai servizi disponibili e alle
piccole dimensioni dei centri urbani
Imprenditorialità diffusa e presenza di imprese leader in
campo nazionale ed internazionale
Presenza di un importante polo scolastico superiore a Idro (il
Polivalente)
Presenza di una diffusa rete di associazionismo e terzo settore
in vari ambiti
Punti di debolezza
Insufficiente integrazione dei servizi culturali e turistici sul
territorio
Scarsa riconoscibilità interna (in Valle) ed esterna (fuori dalla
Valle) del sistema culturale della Valle Sabbia
Insufficiente integrazione e collaborazione con i territori
limitrofi (Garda e Trentino)
Frammentazione degli interventi di valorizzazione del
patrimonio culturale
Opportunità
Valorizzare le precedenti esperienze di gestione unitaria dei
problemi della Valle
Contesto ambientale culturale e sociale favorevole all’avvio di
progetti integrati che ottimizzino le risorse scarse (finanziarie
e non)
Nuove tecnologie a supporto di progetti territoriali che
possono coinvolgere anche i giovani
Cultura della “sostenibilità” in aumento che favorisce progetti
locali di valenza turistica (Green way, trekking, bicicletta,
enogastronomia)
Minacce
Frammentazione, localismo e conflittualità che ostacolano un
approccio unitario
Crisi dei sistemi economico sociali montani e spopolamento
delle aree rurali
Crisi dei settori produttivi tradizionali che può fare allontanare
risorse e competenze dal territorio
Competizione con i territori contigui
Rischio di perdere i connotati culturali che caratterizzano il
territorio e ne conferiscono valore
Il Progetto Castelli di Sabbia
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• Il Progetto Castelli di Sabbia si pone l’obiettivo di intervenire per colmare le lacune del
sistema e per ridurre le incertezze derivanti dalla minacce, ponendo al centro della propria
azione la popolazione ed il territorio in cui la stessa vive ed opera.
• Attraverso un complesso di azioni integrate tra loro che da una parte tutelino, preservino
e conservino il patrimonio culturale ed immateriale e dall’altra rendano possibile la
valorizzazione e gestione del patrimonio stesso, attivando un percorso virtuoso di
autoalimentazione che attraverso la gestione e la valorizzazione alimenti un continuo
processo di tutela e conservazione.
TUTELA E
CONSERVAZIONE
VALORIZZAZIONE GESTIONE
Territorio
Popolazione
Cultura
Il Progetto Castelli di Sabbia
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Due azioni coordinate tra loro:
1. Tutela e conservazione del patrimonio culturale
2. Valorizzazione e gestione del patrimonio culturale
Le due linee di intervento trovano la loro unitarietà nella gestione integrata ed unitaria del
sistema culturale da parte del Distretto Culturale.
RISULTATI ATTESI
• Conservazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale della Valle
• Fruizione dei beni del territorio da parte della popolazione locale e da parte degli esterni
• Consapevolezza, tramite la fruizione, della propria storia e della propria cultura
• Nuove attività economiche legate alla fruizione da parte degli esterni che trovano
fondamento nel “capitale turistico” del territorio
• Superamento delle criticità demografiche in corso (invecchiamento della popolazione e
progressivo abbandono delle aree montane più svantaggiate ed isolate)
Il Progetto Castelli di Sabbia
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Obiettivi strategici Azioni pianificate Risultati attesi
Integrare i servizi culturali sul territorio Costituzione del Distretto Culturale di Valle
Sabbia la cui convenzione di istituzione prevede il
sostegno economico da parte dei comuni aderenti
in base al numero dei residenti (nel triennio €
70.000)
Gestione integrata e coordinata degli eventi
culturali della Valle
Collaborazione stabile con GAL Garda Valsabbia e
Comunità Montana della Valle Sabbia
Incontri specifici con le diverse realtà economiche
che operano sul territorio
Funzionamento autonomo del Distretto Culturale
sostenuto dal contributo dei Comuni aderenti
Organizzazione di eventi/progetti culturali
“unitari” e di riferimento per la Valle (
Ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse
finanziarie evitando sovrapposizioni e/o
duplicazioni di iniziative tra Comuni
Creare sinergie e collaborazioni tra i vari soggetti
istituzionali e non pubblici e privati coinvolti a
vario titolo nella gestione del territorio
Rafforzare il processo di conoscenza e
valorizzazione del patrimonio culturale da parte
delle Comunità locali
Organizzazione, in collaborazione con l’Istituto
Perlasca, di un corso di formazione per guide
turistiche
Organizzazione di percorsi guidati per gli studenti
delle scuole, dalle elementari alle superiori
Coinvolgimento nelle varie attività delle
associazioni culturali e di volontariato del
territorio
Accrescimento del patrimonio culturale messo a
sistema
Aumento del numero delle scuole, di docenti ma
soprattutto di studenti coinvolti nel processo di
valorizzazione
Aumento del numero delle organizzazioni non
profit e istituzioni coinvolte nel processo unitario
di valorizzazione culturale e territoriale
Rafforzare il processo di conoscenza esterna del
patrimonio culturale della Valle Sabbia
Ammodernamento riorganizzazione e
coordinamento dell’offerta escursionistica
(trekking, ciclo turismo , ecc.): produzione di
materiale informativo
Studio e realizzazione di nuovi pacchetti turistici
per un turismo rurale sostenibile
Creazione di un centro unico di tele prenotazione e
gestione tramite internet dei visitatori
Accrescimento del patrimonio culturale messo a
sistema
Aumento dei visitatori , turisti, studiosi ecc. in
Valle
Il Progetto Castelli di Sabbia
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Obiettivi strategici Azioni pianificate Risultati attesi
Avviare un processo di valorizzazione economica
del patrimonio culturale della Valle Sabbia
Ammodernamento riorganizzazione e
coordinamento dell’offerta escursionistica (trekking,
ciclo turismo , ecc.): produzione di materiale
informativo
Studio e realizzazione di nuovi pacchetti turistici
per un turismo rurale sostenibile
Creazione di un centro unico di tele prenotazione
Aumento dell’offerta di servizi turistici
Creazione di nuovi posti di lavoro
Mantenimento di posti di lavoro potenzialmente a
rischio nel settore commercio, turismo, artigianato e
agricolo
Diminuzione dell’abbandono del territorio da parte
dei giovani alla ricerca di occupazione
Tutela del territorio e del patrimonio culturale
Avviare processi di integrazione e collaborazione
con altri territori contigui e/o affini per costruire
reti che promuovano e valorizzino il sistema
culturale della Valle Sabbia accrescendone anche
la fruizione
Protocollo di intesa con il GAL Garda Valsabbia
sulla base del quale il GAL garantirà il supporto alla
gestione del parternariato connesso alle iniziative
del Distretto Culturale
Organizzazione del convegno annuale “Tra
Montani” in Valle Sabbia
Collegamento con il Distretto Culturale della
Valcamonica sul tema unificante della produzione
artistica di Da Cemmo e sulla tradizione della
scultura lignea
Collaborazione con il Distretto Culturale della
Valcamonica per la valorizzazione della cultura
immateriale rappresentata dalla tradizione delle
produzioni alimentari di montagna
Attività in coordinamento con il Garda
Rapporti stabili e coordinati con il Distretto
Culturale della Valle Camonica
Rete di relazioni istituzionali e non istituzionali fra
territori delle Alpi italiane, svizzere, austriache,
francesi con l’intento di favorire la reciproca
conoscenza, la collaborazione, lo scambio di analisi
e di possibili proposte
Promozione e valorizzazione delle produzioni
tipiche di montagna
Tutela e conservazione del patrimonio culturale
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• L’intervento è frutto del lavoro svolto sul territorio nel corso degli ultimi anni di analisi e valutazione dei siti culturali presenti su di esso, siano essi di proprietà pubblica, ecclesiastica o privata.
• L’analisi ha vagliato il valore culturale del bene e lo stato di conservazione in modo da predisporre protocolli per interventi di restauro conservazione e tutela nell’ottica di una rappresentazione unitaria, integrata e coordinata del sistema culturale della Valle Sabbia.
• Una particolare attenzione è stata posta ai beni che rappresentano al meglio i tratti caratteristici ed esplicativi della cultura valsabbina da cui ne discende l’attenzione particolare riservata ai beni di devozione popolare (Chiese e Santuari) ai siti che richiamano la tradizione e la realtà industriale della Valle (restauro conservativo delle antiche fucine) e alle tradizioni popolari ed alla cultura locale da testimoniare e tramandare (intervento per il Centro Documentazione Valsabbino ed un museo etnografico).
• Gli interventi di conservazione e tutela, siano essi manutentivi o di
restauro conservativo, sono la condizione preliminare affinché
un sito culturale possa trovare la sua gestione e valorizzazione nell’ambito di un progetto integrato.
Chiesa di S. Antonio
Chiesa Madonna della Neve
Chiesa Madonna della Neve
Chiesa di S. Domenico in Posico
Ex Chiesa di San Sebastiano
Chiesa di S. Zenone
Futura sede del Museo Etnografico
Santuario Madonna della Rocca
Santuario della Beata
Vergine Maria di Visello
Chiesa dei Ss Apostoli Pietro e Paolo
Chiesa di S. Bartolomeo
Anfo
Parco delle Fucine
Tutela e conservazione del patrimonio culturale
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Comune
Anfo Restauro dell'apparato decorativo interno della Chiesa di Sant'Antonio
- Restauro delle superfici affrescate
- Restauro delle superfici non afferscate
Bagolino
Casto
Lavenone
Mura
Odolo
Pertica Alta
Pertica Bassa
Preseglie
Sabbio Chiese
Vallio Terme
Vestone
Risanamento e restauro conservativo del santuario della Beata Vergine Maria
di Visello
Restauro conservativo del Parco delle Fucine
Restauro conservativo della Chiesa di San Domenico in Posico
Intervento conservativo sulla Chiesa di San Bartolomeo
Restauro conservativo Santuario Madonna della Rocca
Restauro conservativo dell’immobile ex Chiesa di San Sebastiano per uso a
sala polifunzionale
Risanamento e restauro conservativo delle facciate della Chiesa de SS Apostoli
Pietro e Paolo
Progetto
Consolidamento e risanamento conservativo della Chiesa della Madonna della
Neve detta "degli Adamino
Riparazione e consolidamento statico della Chiesa della Madonna della Neve -
Frazione Bisenzio
Ristrutturazione e riqualificazione immobile futura sede del Museo
Etnografico
Consolidamento statico e sistemazione della copertura della Chiesa
parrocchiale di San Zenone
Valorizzazione e gestione del patrimonio culturale
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• Si tratta di azioni ed interventi tesi alla messa in rete dei beni
finalizzata ad aumentarne la conoscenza e la fruibilità da parte sia
della popolazione locale sia di visitatori esterni al territorio con l’obiettivo di una adeguata e coerente proposizione del sistema culturale anche ai fini turistici nell’ottica della conseguente potenzialità di sviluppo economico collegato.
• Ambiente delicato da un punto di vista ambientale ma anche sociale: una comunità di montagna.
Valorizzazione e gestione del patrimonio culturale
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• Il capitale turistico di un territorio è rappresentato dall’insieme delle risorse naturali, artistiche, culturali, ambientali, storiche e sociali disponibili, alle quali conferiscono dinamica l’intreccio delle relazioni imprenditoriali ed istituzionali esistenti.
• La presenza di risorse specifiche non è quindi condizione sufficiente per uno sviluppo turistico a meno che non vi sia un ambiente economico e sociale efficiente.
• E’ quindi evidente la necessità che si sviluppino relazioni virtuose di collaborazione tra i vari soggetti privati e pubblici coinvolti. Il settore pubblico deve operare come agente di regolazione (programmando l’utilizzo ottimale delle risorse pubbliche, salvaguardando l’ambiente e controllando gli impatti) e anche di garante della qualità e del valore sia per i visitatori che per i residenti. Il settore privato svolge invece un ruolo di “agente di mercato” regolando l’incontro tra domanda e offerta e rendendo il prodotto turistico disponibile sul mercato.
• La gestione del prodotto territoriale deve svilupparsi in modo tale da garantire la qualità della visita, la competitività sul mercato e la qualità della vita dei residenti.
Valorizzazione e gestione del patrimonio culturale
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Azione
Creazione di un centro unico di teleprenotazione e gestione tramite internet dei visitatori
- Raccolta dati e definizione delle caratteristiche de sistema
- Realizzazione software
- Attività di coinvolgimento operatori
- Posizionamento su motori di ricerca
- Applicazione per la lettura dei portali di ricerca su smartphone
- Monitoraggio sistema e assistenza operatori turistici
Ammodernamento riorganizzazione e coordinamento dell'offerta escursionistica (trekking, cicloturismo,
ecc.): produzione materiale informativo
- Raccolta dati per cartografia d'insieme e schede
- Informatizzazione della cartografia esistente
- Selezione e verifica in loco dei percorsi tematici
- Struttura mobile personalizzata per promozione
- Organizzazione eventi di valorizzazione dell'economia rurale
- Servizio assitenza in loco e accompagnamento giornalisti e tour operator
Incentivo all'avvio di attività legate all'organizzazione del turismo rurale
- Recupero marchi di qualità
- Azioni per l'ottenimeto del marchio verso potenziali operatori aderenti
- Analisi normativa in materia
- Censimento sul territorio delle realtà da coinvolgere
- Predisposizione pacchetti turistici
- Informatizzazione dei dati
- Studio grafico e stampa per la realizzazione di flyer su pacchetti turistici
- Assistenza operatori coinvolti
- Monitoraggio pacchetti turistici
- Presentazione dei risultati ai portattori d'interesse e agli operatori locali
Coordinamento e gestione strategica dei progetti culturali
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Azione
Coordinamento e gestione strategica di progetti culturali
Studio del territorio e sviluppo di un piano di marketing per la sua valorizzazione
Realizzazione di eventi culturali di sensibilizzazione destinati sia alla cittadinanza
locale che ad utenza esterna
Convegni di studio e di promozione di tematiche legate allo sviluppo locale attraverso
la valorizzazione del patrimonio culturale locale
Corso di formazione per guide turistiche in collaborazione con l'Istituto Perlasca
Pubblicazioni e attività di pubbliche relazioni con la stampa ed i media in genere
anche a carattere nazionale
Piano finanziario
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Le risorse proprie dei Comuni e della Parrocchie Partners sono a disposizione del progetto mediante le apposite convenzioni sottoscritte dai Partners (Parrocchie e Comuni) con il Capofila del progetto e del Distretto Culturale, il Comune di Vestone.
La Comunità Montana Valle Sabbia, nel ruolo di Finanziatore dell’intervento di valorizzazione e gestione del patrimonio culturale, partecipa con i fondi rivenienti dall’ammissione a finanziamento nell’ambito del Piano Sviluppo Rurale 2007/2013 – asse 4 – leader Misura 313 Piano di sviluppo locale” terra tra i due laghi – orgoglio rurale”.
Intervento Importo Comuni e Parrocchie
Comunità
Montana di
Valle sabbia
Contributo
richiesto a
Fondazione
Cariplo
Tutela e conservazione del patrimonio culturale 1.907.500 937.500 970.000
Valorizzazione e gestione del patrimonio culturale 363.000 - 363.000 -
Coordinamento e gestione strategica di progetti culturali 100.000 70.000 30.000
Totale 2.370.500 1.007.500 363.000 1.000.000
100,0% 42,5% 15,3% 42,2%
Partners