NUOVI MERCATI Opportunità di business in Russia, Cina e India · 2012. 8. 27. · Opportunità di...

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6 Focus Centro Nord Eventi Lunedì 27 agosto 2012 L’Istituto studia biomateriali per ricostruzioni ossee I ricercatori Istec sono impegnati anche nello sviluppo delle celle Dssc sono i biomateriali per la ri- generazione di tessuti ed in particolare, la ricerca sulla ri- costruzione ossea dal legno, che ha messo a punto una tec- nica per trasformare il legno di rattan in idrossiapatite, un minerale che è anche uno dei componenti principali delle ossa, ed è stata inserita dalla rivista Time tra le 50 scoperte più importanti del mondo. E a proposito di biomateriali e dell’impegno di Cnr Istec nel sostegno alla ricerca in- dustriale, oggi la leadership mondiale nella generazione e ■■ NUOVI MERCATI / Unioncamere Emilia-Romagna e i progetti di internazionalizzazione in ogni settore ■■ CNR ISTEC / Ricerca scientifica: un patrimonio a disposizione delle imprese italiane e internazionali Opportunità di business in Russia, Cina e India Un progetto con Nasa e Us-Air Force riparazione della teca cranica la detiene Fin-Ceramica Faen- za, una società nata nel 1992 come spin-off dell’Istituto la cui forza deriva dal brevetto in contitolarità con Cnr Istec. Rivoluzionaria è l’idea della ceramizzazione di tessuti svi- luppata nei laboratori Istec, un processo di rivestimen- to del tessuto con particelle nanometriche di biossido di titanio, trasparente, unifor- memente distribuito e stabile nei confronti dei trattamento di lavaggio e test di usura. Il tessuto così trattato, se esposto alla luce ultravioletta è in gra- do di decomporre le sostanze organiche depositate sulla sua superficie, trasformandole in vapore acqueo e anidride car- bonica. Altra novità uscita dai labo- ratori di Faenza è la ceramica superidrofobica. Ne derivano piastrelle, rivestimenti e sani- tari di ceramica così tanto re- pellenti all’acqua che sulla loro superficie l’acqua scorre senza fermarsi, innescando un “na- turale” meccanismo di pulizia. Quanto all’energia da fonti rinnovabili, l’attenzione dei ricercatori Istec è oggi concen- trata in particolare sulle celle a combustibile ad ossido solido (Sofc) e sulle dye-sensitized solar cell, celle solari a coloran- te fotosensibile che utilizzano materiali meno costosi del sili- cio monocristallino e possono essere applicati su varie super- fici attraverso tecniche di de- posizione tipiche dell’industria ceramica come la serigrafia o la stampa a getto d’inchiostro. È possibile applicare queste celle organiche su tessuti e superfici verticali mantenendo costante l’efficienza anche senza tene- re conto dell’angolo ottimale di inclinazione dei tradizioni pannelli fotovoltaici. Nuove frontiere si aprono quindi per l’edilizia che potrebbe sfruttare questa nuova tecnologia su pa- reti vetrate o finestre. Guidare le imprese verso nuovi mercati di sbocco e consolidare il volume di affari per chi già esporta Il mondo ci invidia l’Istituto di Scienza e tecnologia dei materiali ceramici di Faenza I l luogo in cui la scienza dei materiali incontra la do- manda di tecnologia e, attra- verso progetti di ricerca di base o applicata, si traduce in appli- cazioni industriali di rilievo. È questo il profilo con cui si presenta oggi Cnr Istec, l’Isti- tuto di Scienza e tecnologia dei materiali ceramici che, nato nel 1965 a Faenza, è ora la più grande struttura italiana spe- cificatamente indirizzata allo studio globale dei materiali ceramici. L’Istituto, caratterizzato da una ricca e articolata rete di rela- zioni e collaborazioni nazio- nali ed internazionali, ricopre una fondamentale funzione di interfaccia con le realtà in- dustriali, mettendo a disposi- zione delle imprese un patri- monio di capacità di ricerca scientifica. Il suo impegno alla ricerca in- dustriale e al trasferimento tec- nologico rivolti ad utenti ester- ni è certificato anche dal peso delle diverse entrate elencate in bilancio: a fronte di soli 200 mila euro annui di fondi pub- blici, il Cnr Istec introietta 500 mila euro derivanti da progetti con co-finanziamenti pubbli- ci per attività di supporto alla ricerca industriale e all’innova- zione delle imprese e 600 mila euro l’anno da contratti con aziende ed altri terzi, di cui 150 mila da imprese dell’Emilia Romagna. Fulcro delle ricerche è la pro- gettazione di materiali cera- mici di diversa natura, con proprietà e prestazioni inno- vative, ottenuti attraverso l’in- gegnerizzazione delle strutture e il controllo dei processi pro- duttivi. Applicazioni di eccellenza di questi materiali si riflettono nei settori meccanica, aero- spazio e difesa. Cnr Istec col- labora con le maggiori aziende italiane produttrici di tenute meccaniche e componenti ce- ramici per problematiche di usura e corrosione. Inoltre, le barriere termiche per applica- zioni aerospaziali sviluppate nei laboratori Istec hanno at- tirato l’attenzione della Nasa e dell’Us-Air Force. Una de- legazione Istec è stata invitata presso le sedi Nasa a Cleveland ed AirForce a Dayton e sono in corso accordi per un progetto comune di lungo termine. Altro esempio di successo I risultati ottenuti dall’Istec trovano vasta applicazione nell’industria DESK BRASILE DELIZIANDO AGROALIMENTARE RUSSIA MECCANICA BALCANI TURISMO E AGROALIMENTARE CINA NAUTICA INDIA MECCANICA, ABITARE, AMBIENTE EAU E QATAR ABITARE, COSTRUIRE AMERICA LATINA MULTISETTORIALE DESK INDIA DESK NORD AFRICA DESK CINA DESK RUSSIA DESK EAU romagnola in Cina”. È inoltre in fase di completamento il progetto India 2012, che, in continuità alla prima annua- lità, punta a realizzare una se- rie di iniziative di promozione commerciale volte a favorire la creazione di stabili rapporti e durature partnership sul mer- cato indiano per i settori: edili- zia e infrastrutture; tecnologie ambientali; meccanica, food processing; arredamento; mac- chine utensili. “Alla base c’è un programma pluriennale - pre- cisa Girardi - che permette alle imprese di avere un orizzonte a medio-lungo termine”. Un altro filone di intervento risponde all’esigenza di eleva- re l’attrattività territoriale nei confronti dei tour operator stranieri. Nell’ambito del pro- getto “Innovazione e qualità per elevare l’offerta turistica in- tegrata in Emilia-Romagna”, la rete regionale delle Camere di commercio è impegnata a svi- luppare attività di promozione all’estero del settore turistico e della filiera agro-alimentare, in collaborazione con l’Apt Ser- vizi - struttura operativa che si fonda sulla partnership tra Regione e sistema camerale -. In questo modo, viene data at- tuazione a specifici Protocolli d’intesa sottoscritti con l’asses- sorato regionale al Turismo e L’ internazionalizzazione rappresenta una fonda- mentale modalità con cui l’im- presa crea valore, remunera le risorse investite, estende il proprio vantaggio competitivo e accede a nuove opportunità. Per motivare le imprese, di mi- cro, piccola e media dimensio- ne, ad intraprendere percorsi di internazionalizzazione e far fronte, così, alla contrazione dei consumi interni, il sistema camerale emiliano-romagnolo ha individuato il filo condut- tore di specifici progetti inte- grati: mercati e Paesi prioritari, pluriannualità degli interventi, individuazione delle filiere da proiettare all’estero, suppor- to alla aggregazione in reti di imprese, utilizzo dei desk esteri per offrire un supporto in loco alle azioni di accompa- gnamento. “L’obiettivo comune - afferma Ugo Girardi, segreta- rio generale di Unioncamere Emilia-Romagna - è di guidare le imprese verso nuovi merca- ti di sbocco, per aumentare il numero di aziende esportatri- ci, ma anche per consolidare i volumi d’affari di quelle che già esportano”. In base ai dati diffu- si dall’ultimo rapporto Ice-Istat sono 205.382 le imprese espor- unità) realizzi solamente il 4% del valore export nazionale.In sinergia con la Regione e le As- sociazioni di categoria, al fine di evitare la sovrapposizione degli interventi e la dispersio- ne di risorse, la rete camerale sta collaborando alla realiz- zazione, nell’ambito del Pro- gramma Pluriennale regionale Bricst 2011-2013, dei progetti “Opportunità di business in Russia per le imprese emilia- no-romagnole dell’industria meccanica” e “Rafforzamento della filiera nautica emiliano- tatrici. Nello specifico per il 5% di esse (circa 9.800 imprese) la commercializzazione all’estero rappresenta un’attività pre- valente e costante; una quota pari al 0,5% (circa 1.000 realtà imprenditoriali) esporta più di 50 milioni di euro e complessi- vamente realizza circa la metà dell’export nazionale; una per- centuale del 16% (circa 32.100 aziende) ha un fatturato export variabile tra i 750mila e i 50 milioni di euro. Significativo il fatto che l’85% delle impre- se esportatrici (pari a 179.300 Commercio e con l’assessorato regionale per l’Agricoltura. I prodotti e vini regionali a qua- lità regolamentata del paniere “Deliziando”, brand ormai con- solidato, diventano così “am- basciatori” della promozione all’estero del “made in Emilia- Romagna”. Con il supporto di Isnart (Istituto Nazionale Ri- cerche Turistiche) e Apt, è in fase di organizzazione di un tour degustativo che si svolge- rà a Parigi nel mese di ottobre (in occasione del Salone inter- nazionale dell’agroalimentare Sial) in alcuni ristoranti italia- ni certificati Ospitalità Italiana (marchio a garanzia dell’eccel- lenza del servizio offerto). Sa- ranno predisposti menù parti- colari con l’utilizzo di prodotti e vini del paniere Deliziando. Obiettivo dell’iniziativa è valo- rizzare le eccellenze enogastro- nomiche dell’Emilia-Romagna e il loro legame con il territorio di origine. “Quasi l’11 per cen- to delle imprese esportatrici, pari a circa 24mila unità, ha sede in Emilia-Romagna - ag- giunge Ugo Girardi -, com- plessivamente realizzano il 13 per cento del fatturato export nazionale. Rispetto al 2008 le imprese esportatrici in regione sono aumentate del 12,1 per cento, rispetto all’incremento del 9,8 nazionale”. “La maggior crescita - conclu- de Girardi - è sicuramente un fatto positivo. Poiché anche per i prossimi anni il commer- cio estero rappresenterà il vero volano di sviluppo, obiettivo è ampliare sempre più il bacino delle imprese esportatrici”. Alla base un programma pluriennale che permette di avere un orizzonte a medio-lungo termine

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6 Focus Centro NordEventi

Lunedì 27 agosto 2012

L’Istituto studia biomateriali per ricostruzioni ossee

I ricercatori Istec sono impegnati anche nello sviluppo delle celle Dssc

sono i biomateriali per la ri-generazione di tessuti ed in particolare, la ricerca sulla ri-costruzione ossea dal legno, che ha messo a punto una tec-nica per trasformare il legno di rattan in idrossiapatite, un minerale che è anche uno dei componenti principali delle ossa, ed è stata inserita dalla rivista Time tra le 50 scoperte più importanti del mondo. E a proposito di biomateriali e dell’impegno di Cnr Istec nel sostegno alla ricerca in-dustriale, oggi la leadership mondiale nella generazione e

■■■ NUOVI MERCATI / Unioncamere Emilia-Romagna e i progetti di internazionalizzazione in ogni settore

■■■ CNR ISTEC / Ricerca scientifica: un patrimonio a disposizione delle imprese italiane e internazionali

Opportunità di business in Russia, Cina e India

Un progetto con Nasa e Us-Air Force riparazione della teca cranica la detiene Fin-Ceramica Faen-za, una società nata nel 1992 come spin-off dell’Istituto la cui forza deriva dal brevetto in contitolarità con Cnr Istec.Rivoluzionaria è l’idea della ceramizzazione di tessuti svi-luppata nei laboratori Istec, un processo di rivestimen-to del tessuto con particelle nanometriche di biossido di titanio, trasparente, unifor-memente distribuito e stabile nei confronti dei trattamento di lavaggio e test di usura. Il tessuto così trattato, se esposto alla luce ultravioletta è in gra-do di decomporre le sostanze organiche depositate sulla sua superficie, trasformandole in vapore acqueo e anidride car-bonica. Altra novità uscita dai labo-ratori di Faenza è la ceramica superidrofobica. Ne derivano piastrelle, rivestimenti e sani-tari di ceramica così tanto re-pellenti all’acqua che sulla loro

superficie l’acqua scorre senza fermarsi, innescando un “na-turale” meccanismo di pulizia.Quanto all’energia da fonti rinnovabili, l’attenzione dei ricercatori Istec è oggi concen-trata in particolare sulle celle a combustibile ad ossido solido (Sofc) e sulle dye-sensitized solar cell, celle solari a coloran-te fotosensibile che utilizzano materiali meno costosi del sili-cio monocristallino e possono essere applicati su varie super-fici attraverso tecniche di de-posizione tipiche dell’industria ceramica come la serigrafia o la stampa a getto d’inchiostro. È possibile applicare queste celle organiche su tessuti e superfici verticali mantenendo costante l’efficienza anche senza tene-re conto dell’angolo ottimale di inclinazione dei tradizioni pannelli fotovoltaici. Nuove frontiere si aprono quindi per l’edilizia che potrebbe sfruttare questa nuova tecnologia su pa-reti vetrate o finestre.

Guidare le imprese verso nuovi mercati di sbocco e consolidare il volume di affari per chi già esporta

Il mondo ci invidia l’Istituto di Scienza e tecnologia dei materiali ceramici di Faenza

Il luogo in cui la scienza dei materiali incontra la do-

manda di tecnologia e, attra-verso progetti di ricerca di base o applicata, si traduce in appli-cazioni industriali di rilievo. È questo il profilo con cui si presenta oggi Cnr Istec, l’Isti-tuto di Scienza e tecnologia dei materiali ceramici che, nato nel 1965 a Faenza, è ora la più grande struttura italiana spe-cificatamente indirizzata allo studio globale dei materiali ceramici. L’Istituto, caratterizzato da una ricca e articolata rete di rela-zioni e collaborazioni nazio-nali ed internazionali, ricopre una fondamentale funzione di interfaccia con le realtà in-dustriali, mettendo a disposi-zione delle imprese un patri-monio di capacità di ricerca scientifica.Il suo impegno alla ricerca in-dustriale e al trasferimento tec-nologico rivolti ad utenti ester-ni è certificato anche dal peso delle diverse entrate elencate in bilancio: a fronte di soli 200 mila euro annui di fondi pub-blici, il Cnr Istec introietta 500 mila euro derivanti da progetti con co-finanziamenti pubbli-ci per attività di supporto alla

ricerca industriale e all’innova-zione delle imprese e 600 mila euro l’anno da contratti con aziende ed altri terzi, di cui 150 mila da imprese dell’Emilia Romagna. Fulcro delle ricerche è la pro-gettazione di materiali cera-mici di diversa natura, con proprietà e prestazioni inno-vative, ottenuti attraverso l’in-gegnerizzazione delle strutture e il controllo dei processi pro-duttivi. Applicazioni di eccellenza di questi materiali si riflettono nei settori meccanica, aero-

spazio e difesa. Cnr Istec col-labora con le maggiori aziende italiane produttrici di tenute meccaniche e componenti ce-ramici per problematiche di usura e corrosione. Inoltre, le barriere termiche per applica-zioni aerospaziali sviluppate nei laboratori Istec hanno at-tirato l’attenzione della Nasa e dell’Us-Air Force. Una de-legazione Istec è stata invitata presso le sedi Nasa a Cleveland ed AirForce a Dayton e sono in corso accordi per un progetto comune di lungo termine. Altro esempio di successo

I risultati ottenuti dall’Istec trovano vasta applicazione nell’industria

deskbrasile

deliziando agroalimentare

russiameccanica

balcaniturismo

e agroalimentare

cinanautica

indiameccanica, abitare, ambiente

eau e qatarabitare, costruire

america latinamultisettoriale

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deskcina

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romagnola in Cina”. È inoltre in fase di completamento il progetto India 2012, che, in continuità alla prima annua-lità, punta a realizzare una se-rie di iniziative di promozione commerciale volte a favorire la creazione di stabili rapporti e durature partnership sul mer-cato indiano per i settori: edili-zia e infrastrutture; tecnologie ambientali; meccanica, food processing; arredamento; mac-chine utensili. “Alla base c’è un programma pluriennale - pre-cisa Girardi - che permette alle

imprese di avere un orizzonte a medio-lungo termine”. Un altro filone di intervento risponde all’esigenza di eleva-re l’attrattività territoriale nei confronti dei tour operator stranieri. Nell’ambito del pro-getto “Innovazione e qualità per elevare l’offerta turistica in-tegrata in Emilia-Romagna”, la rete regionale delle Camere di commercio è impegnata a svi-luppare attività di promozione all’estero del settore turistico e della filiera agro-alimentare, in collaborazione con l’Apt Ser-vizi - struttura operativa che si fonda sulla partnership tra Regione e sistema camerale -. In questo modo, viene data at-tuazione a specifici Protocolli d’intesa sottoscritti con l’asses-sorato regionale al Turismo e

L’internazionalizzazione rappresenta una fonda-

mentale modalità con cui l’im-presa crea valore, remunera le risorse investite, estende il proprio vantaggio competitivo e accede a nuove opportunità. Per motivare le imprese, di mi-cro, piccola e media dimensio-ne, ad intraprendere percorsi di internazionalizzazione e far fronte, così, alla contrazione dei consumi interni, il sistema camerale emiliano-romagnolo ha individuato il filo condut-tore di specifici progetti inte-grati: mercati e Paesi prioritari, pluriannualità degli interventi, individuazione delle filiere da proiettare all’estero, suppor-to alla aggregazione in reti di imprese, utilizzo dei desk esteri per offrire un supporto in loco alle azioni di accompa-gnamento. “L’obiettivo comune - afferma Ugo Girardi, segreta-rio generale di Unioncamere Emilia-Romagna - è di guidare le imprese verso nuovi merca-ti di sbocco, per aumentare il numero di aziende esportatri-ci, ma anche per consolidare i volumi d’affari di quelle che già esportano”. In base ai dati diffu-si dall’ultimo rapporto Ice-Istat sono 205.382 le imprese espor-

unità) realizzi solamente il 4% del valore export nazionale.In sinergia con la Regione e le As-sociazioni di categoria, al fine di evitare la sovrapposizione degli interventi e la dispersio-ne di risorse, la rete camerale sta collaborando alla realiz-zazione, nell’ambito del Pro-gramma Pluriennale regionale Bricst 2011-2013, dei progetti “Opportunità di business in Russia per le imprese emilia-no-romagnole dell’industria meccanica” e “Rafforzamento della filiera nautica emiliano-

tatrici. Nello specifico per il 5% di esse (circa 9.800 imprese) la commercializzazione all’estero rappresenta un’attività pre-valente e costante; una quota pari al 0,5% (circa 1.000 realtà imprenditoriali) esporta più di 50 milioni di euro e complessi-vamente realizza circa la metà dell’export nazionale; una per-centuale del 16% (circa 32.100 aziende) ha un fatturato export variabile tra i 750mila e i 50 milioni di euro. Significativo il fatto che l’85% delle impre-se esportatrici (pari a 179.300

Commercio e con l’assessorato regionale per l’Agricoltura. I prodotti e vini regionali a qua-lità regolamentata del paniere “Deliziando”, brand ormai con-solidato, diventano così “am-basciatori” della promozione all’estero del “made in Emilia-Romagna”. Con il supporto di Isnart (Istituto Nazionale Ri-cerche Turistiche) e Apt, è in fase di organizzazione di un tour degustativo che si svolge-rà a Parigi nel mese di ottobre (in occasione del Salone inter-nazionale dell’agroalimentare Sial) in alcuni ristoranti italia-ni certificati Ospitalità Italiana (marchio a garanzia dell’eccel-lenza del servizio offerto). Sa-ranno predisposti menù parti-colari con l’utilizzo di prodotti e vini del paniere Deliziando. Obiettivo dell’iniziativa è valo-rizzare le eccellenze enogastro-nomiche dell’Emilia-Romagna e il loro legame con il territorio di origine. “Quasi l’11 per cen-to delle imprese esportatrici, pari a circa 24mila unità, ha sede in Emilia-Romagna - ag-giunge Ugo Girardi -, com-plessivamente realizzano il 13 per cento del fatturato export nazionale. Rispetto al 2008 le imprese esportatrici in regione sono aumentate del 12,1 per cento, rispetto all’incremento del 9,8 nazionale”. “La maggior crescita - conclu-de Girardi - è sicuramente un fatto positivo. Poiché anche per i prossimi anni il commer-cio estero rappresenterà il vero volano di sviluppo, obiettivo è ampliare sempre più il bacino delle imprese esportatrici”.

Alla base un programma pluriennale che permette

di avere un orizzontea medio-lungo termine