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Scuola secondaria di primo grado classe 3° - Libro di geografia Pagina 1 LA CINA I CONFINI La Cina è delimitata a nord dalla Mongolia e dalla Russia, a nord-est dalla Russia e dalla Corea del nord, a est dal Mar Giallo e dal Mar Cinese Orientale, a sud dal Mar Cinese Meridionale, dal Vietnam, dal Laos, dal Myanmar, dall'India, dal Bhutan e dal Nepal, a ovest dal Pakistan, dall'Afghanistan e dal Tagikistan, mentre a nord-ovest dal Kirghizistan. IL TERRITORIO Il territorio della Cina è in gran parte inospitale per la presenza di deserti e catene montuose. Solo la zona costiera orientale è occupata da pianure. Procedendo da Nord verso Sud si trovano la pianura della Manciuria e il Bassopiano Cinese, attraversato dall’Huang He (fiume Giallo) e dai suoi affluenti, e un’altra vasta pianura alluvionale, formata dai depositi del Chang Jiang (fiume Azzurro). Procedendo verso occidente si trova un territorio arido e brullo.

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LA CINA

I CONFINI

La Cina è

delimitata a nord

dalla Mongolia e

dalla Russia, a

nord-est dalla

Russia e dalla

Corea del nord, a

est dal Mar Giallo

e dal Mar Cinese

Orientale, a sud

dal Mar Cinese

Meridionale, dal

Vietnam, dal Laos, dal Myanmar, dall'India, dal Bhutan e dal Nepal, a ovest dal

Pakistan, dall'Afghanistan e dal Tagikistan, mentre a nord-ovest dal Kirghizistan.

IL TERRITORIO

Il territorio della Cina è in gran parte inospitale per la presenza di deserti e catene montuose. Solo la zona costiera orientale è occupata da pianure. Procedendo da Nord verso Sud si trovano la pianura della Manciuria e il Bassopiano Cinese, attraversato dall’Huang He (fiume Giallo) e dai suoi affluenti, e un’altra vasta pianura alluvionale, formata dai depositi del Chang Jiang (fiume Azzurro).

Procedendo verso occidente si trova un territorio arido e brullo.

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IL TIBET L'estrema regione sud - occidentale della Cina è occupata dall'altopiano del Tibet, che posto ad un'altitudine media di 4510 m sul livello del mare, è la regione più elevata della Terra. Qui si trova la sorgente del Gange. Il Tibet è visitabile tutto l’anno in condizioni climatiche poco buone, ma sempre accettabili. In inverno l’escursione diurna si fa molto sensibile, ma di notte la temperatura scende a -15 /-20°C, per poi risalire a

15/16°C nel corso della giornata. La religione che prevale in questo meraviglioso posto è il Buddismo. Il Buddismo è una religione spirituale praticata in monasteri situati ad altitudini elevate. Il Tibet è sempre stato considerato un luogo mitico dove i saggi potevano volare, dove la gente era sempre felice e dove alcuni uomini avevano forse trovato l’immortalità. Era così

che lo rappresentavano molti libri dell’800 e dei primi del 900. Naturalmente la situazione è molto diversa, ma la civiltà Tibetana resta sempre di grande valore, anche se è poco sviluppata nel campo tecnologico è molto sviluppata nel profilo filosofico e della ricerca interiore. La popolazione in questo vasto territorio supera di poco i 6 milioni di abitanti, che si dividono tra nomadi, monaci, pastori, contadini e abitanti delle poche e piccole città. Questa popolazione, anche se non ha un tenore di vita molto alto, vive la propria vita sfruttandola al meglio senza farsi troppi problemi e cercando sempre il lato positivo di ogni situazione. Il vestiario tradizionale dei tibetani è molto dettagliato, si usano lunghe tonache che variano di colore come le fasce da portare poggiate sulla spalla. Inoltre i tibetani usano dedicare almeno un po' del loro tempo alla preghiera, che definiscono sacra poiché libera la mente e l'anima. Tratto da: http://www.liceoberchet.it/ricerche/geo4d_03/Cina/geografia_1liv.htm

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IL CLIMA

Il monsone asiatico esercita una forte influenza sul clima della Cina. Durante

l'inverno, venti freddi e secchi soffiano dalla Siberia centrale caratterizzata da alta

pressione, portando basse temperature e un periodo di siccità nella maggior parte

del Paese. Durante l'estate, l'aria calda umida si sposta verso l'interno dall'Oceano

Pacifico, provocando piogge sotto forma di cicloni. Le precipitazioni diminuiscono

man mano che ci si allontana dalle coste.

Le temperature estive sono sorprendentemente uniformi su quasi tutto il territorio,

mentre gli inverni sono caratterizzati da grandi differenze di temperatura tra il Nord

e il Sud. La Cina del Sud-Est gode di un clima subtropicale che assume tratti

marcatamente tropicali nelle zone più meridionali.

La Cina del Nord, priva di catene montuose che la proteggono contro i flussi d'aria

provenienti dalla Siberia, presenta inverni freddi e asciutti.

STORIA ED ECONOMIA

La Cina ha attirato sul proprio territorio le industrie dei paesi in cerca di manodopera a buon mercato, diventando così l'officina manifatturiera del mondo, in particolar modo delle imprese asiatiche.

Possiamo suddividere in quattro fasi lo sviluppo dell'economia del Paese, dopo la caduta dell'Impero Cinese nel 1911.

La prima fase, pre- comunista, fino alla proclamazione della Repubblica Popolare Cinese avvenuta nel 1949, viene definita a economia semifeudale.

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La seconda, comunista vera e propria e ispirata alle idee guida della Rivoluzione culturale, fino alle riforme di Deng Xiaoping, è stata caratterizzata dal tentativo di realizzare un'economia pianificata centralizzata.

La terza fase, partita con il programma delle "quattro modernizzazioni" (agricoltura, industria, scienza e tecnica, forze armate), è durata fino metà degli anni Novanta, e coincide con l'apertura a un'economia socialista "quasi di mercato".

Infine, la quarta fase sarebbe cominciata nel 1995-1996 la quale ha stabilito la necessità di due fondamentali trasformazioni socio-economiche, da realizzare entro l'anno 2010: trasformare il tradizionale sistema pianificato cinese in un sistema di "economia socialista di mercato", funzionante con regole di libero mercato, e trasformare lo sviluppo economico da estensivo a intensivo. Il che, nei termini occidentali ormai largamente mutuati anche in Cina, significa anche puntare implicitamente allo sviluppo sostenibile, o almeno ispirarsi idealmente a questo traguardo. Oggi in Cina sono presenti tutte le maggiori produzioni industriali, sia di base (acciaio, alluminio, petrolio, chimica industriale, cemento) che manifatturiere (mezzi di trasporto, elettronica di consumo, microelettronica, informatica, telefoni, giocattoli, armi, abbigliamento, chimica fine, lavorazione del legno, prodotti alimentari). Inoltre le varie attività vanno incontro ad un rapido ammodernamento ed alla crescente competitività internazionale, specie grazie ai bassi costi di produzione, dovuti in gran parte alla manodopera a basso costo. Tratto da: http://it.wikipedia.org/

PRIMARIO

SECONDARIO

TERZIARIO

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LA POLITICA

La Repubblica Popolare Cinese è ufficialmente una repubblica popolare. In passato ha avuto una serie di governi autoritari e nazionalisti, sin dalla prima rivoluzione cinese del 1912.

Il Partito Comunista, a capo del governo dal 1949, è il più grande partito del mondo, con più di 66 milioni di

membri. Negli ultimi anni la Cina sta lentamente trasformando il suo sistema politico/economico in un sistema capitalistico.

DIRITTI UMANI

La Repubblica Popolare Cinese, nonostante le riforme e la conversione al libero

mercato degli ultimi quindici anni, non ha introdotto alcuna libertà dal punto di vista

politico. Essa è considerata responsabile di crimini contro i suoi stessi cittadini. La

situazione dei diritti umani nella Repubblica Popolare Cinese continua a subire

numerose critiche da parte della maggior parte delle associazioni internazionali che

si occupano di diritti umani che riportano numerose testimonianze di abusi ben

documentati in violazione delle norme internazionali. Da un lato il governo ammette

le deficienze, dall'altro parla della situazione dei diritti umani come la migliore di

tutti i tempi. Il sistema legale è stato spesso criticato come arbitrario, corrotto e

incapace di fornire la salvaguarda delle libertà e dei diritti fondamentali. Nelle

carceri, secondo molte fonti, vigerebbero condizioni di vita disumane al limite dello

schiavismo e sarebbe applicata sistematicamente la tortura.

La Cina è il paese al mondo in cui si eseguono più condanne a morte, sebbene le

autorità si rifiutino di rendere pubblica alcuna statistica ufficiale. Riguardo le

condanne eseguite nel 2007, Amnesty

International ha raccolto notizie su 470 esecuzioni,

ma ne stima un totale di almeno

6000 nell'arco dell'anno.

Nessuno tocchi Caino stima

una cifra simile di almeno 5000

esecuzioni nello stesso periodo.

Entrambe le associazioni riconoscono però che c'è stata una

diminuzione nel numero delle esecuzioni.

Il governo cinese si è frequentemente macchiato di violazioni dei

diritti umani nei confronti di minoranze tecniche e religiose e dissidenti politici:

l’esempio più celebre, per l’opera di sensibilizzazione mondiale in cui si è prodigato il

Dalai Lama, è l’occupazione armata del suolo tibetano.

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Si pensa da più parti, inoltre, che in Cina vengano applicate gravi limitazioni alla

libertà di informazione, alla libertà religiosa, quella di parola e persino alla libertà di

movimento dei cittadini. Non esistono sindacati indipendenti ed è permesso solo il

sindacato statale. Lo stato, almeno sulla carta, assicura i diritti dei lavoratori; ma la

quantità annua di morti sul lavoro ha destato molte preoccupazioni e parecchie

critiche e denunce non solo da organizzazioni umanitarie, ma anche dall’interno

degli stessi organi di governo cinesi.

L'evento più conosciuto in occidente delle azioni di forza perpetrate dalla Cina nei

confronti dei dissidenti politici è rappresentato dalla repressione della Protesta di

Piazza Tien An Men il 4 giugno 1989, in cui perse la vita un numero imprecisato di

manifestanti e soldati.

LA POPOLAZIONE

Gli abitanti della Cina sono oggi 1 miliardo e 300 milioni, circa un quinto della popolazione mondiale.

I Cinesi vivono soprattutto nelle pianure orientali, dove sorgono le principali città.

Più della metà della popolazione vive nei villaggi, tuttavia negli ultimi tempi, si è verificata una forte migrazione verso le città.

Tratto da. http://it.wikipedia.org

La repressione di piazza Tien An Men

poneva fine a quella che è stata definita la

"primavera" di Pechino. Il 18 aprile 1989

un pugno di studenti, diventati nel corso

delle settimane alcune migliaia,

occuparono piazza Tien A Men al grido di

"Abbasso la rivoluzione, viva la

democrazia, viva la Cina". Chiedono di

rimettere in sesto l'economia, che già

dall'anno precedente viaggiava nel caos

più totale, e di avere voce nelle scelte del

paese.

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LA RELIGIONE

La Repubblica Popolare di Cina è ufficialmente atea.

La popolazione religiosa si suddivide però in:

Confuciana e Buddhista (95%)

Cristiana

Islamica

LE CITTA’

PECHINO - La metropoli di Beijīng (悲京, in lingua cinese, che letteralmente vuol dire

CONFUCIANA E BUDDHISTA

CRISTIANA

ISLAMICA

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"Capitale del Nord"), o Città proibita, o Pechino come è maggiormente conosciuta in

italiano, è la capitale della Repubblica Popolare Cinese.

L'intera municipalità ha

dimensioni pari a più della metà

del Belgio e conta 10 milioni di

abitanti. Pechino è la seconda

città più popolosa della Cina

dopo Shanghai con 11.500.000

residenti.

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SHANGHAI - Shanghai 上海?, Shànghǎi, in italiano anche Sciangai, è la più popolosa città della Cina e una delle città più popolose del mondo.

E’ una delle città più moderne della Cina.

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