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2014 n ° 6 10 VELE PER NAVIGARE NEL MERCATO GLOBALE CREDITO nuove opportunità i nostri nuovi servizi per le imprese

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2014n°6

10 VELE PER NAVIGARE

NEL MERCATO GLOBALE

CREDITOnuove opportunità

i nostri nuovi servizi per le imprese

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Il credito per le imprese è come la linfa vitale per le piante, senza un accesso al credito adeguato e con costi accessibili non ci possono essere investimenti e le aziende

stesse non sopravvivono. Oggi, dopo anni della peggiore crisi economica che ha investito l’Italia dal dopoguerra, il credito è una delle emergenze nazionali, senza credito è illusorio anche solo pensare alla ripresa. Questa è la convinzione che ci ha animato come Confartigianato Imprese Arezzo e in questa linea abbiamo portato avanti il nostro lavoro, volto a mettere a disposizione delle imprese tutti gli strumenti possibili per agevolare l’accesso al credito e per disporre delle garanzie necessarie. Per questo ci siamo strutturati e abbiamo qualificato il personale di Confartigianato per mettere a disposizione delle imprese il migliore know how e offrire gli strumenti e i servizi

adeguati affinché le imprese potessero accedere ai bandi messi a disposizione dalla Regione Toscana e sulle linee di intervento dell’Unione Europea.

Sotto questo profilo l’anno appena trascorso è stato avaro di opportunità in quanto proprio il 2014 è l’anno di avvio della nuova programmazione europea 2014-2020 che vedrà l’arrivo delle tanto auspicate nuove ingenti risorse solo dai primi mesi del 2015. Nonostante questo, abbiamo puntato sull’utilizzo dei fondi residuali o in anticipazione messi a disposizione dalla Regione Toscana garantendo l’accesso alle agevolazioni per oltre 150 aziende. Abbiamo partecipato attivamente, supportando la nostra struttura regionale, nell’elaborazione degli attuali e futuri provvedimenti regionali di incentivazione, non solo per eliminare tutti gli orpelli che hanno in passato reso più difficile l’accesso agli stessi per le nostre imprese ma formulando anche proposte per attrarre risorse per il nostro territorio.

Un esempio qualificante di questo percorso è dato dall’intervento previsto per il settore orafo che favorisce l’accesso al prestito d’uso o all’acquisto di metallo prezioso per le aziende che si impegnano ad un incremento occupazionale. Grazie a questo si è così dato un sostegno per nuove assunzioni e si sono assicurati nuovi posti di lavoro. Proseguiremo in questa direzione e ci stiamo organizzando per orientarci e rappresentare un punto di riferimento, anche in collaborazione con strutture specializzate esterne, per i prossimi bandi che stanno per uscire.

Nelle pagine interne di questo numero potrete trovare alcune importanti iniziative a sostegno del credito. Per una più approfondita analisi della propria situazione e per consultarsi sullo strumento migliore per la propria azienda consigliamo di contattare i nostri uffici o in alternativa chiamare il numero verde 800.352203

Mauro Giovagnoli Segretario Confartigianato Imprese ArezzoCredito, il ruolo di Confartigianato come punto di riferimento per le imprese

Mauro Giovagnoli Segretario Provinciale

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“Dieci vele per navigare nel mercato globale- Nuovi servizi per le imprese”: è un titolo significativo quello che riunisce la nuova “piattaforma” di servizi di Confartigianato per il mondo delle piccole e medie imprese della provincia di Arezzo.

L’intero pacchetto è stato illustrato durante una conferenza stampa, svoltasi nella sede di Confartigianato, alla quale hanno partecipato il Segretario Mauro Giovagnoli, la responsabile dei Servizi Alessandra Papini e il responsabile del Tesseramento Francesco Meacci“Si tratta di servizi offerti da Confartigianato, che si avvale di legali e di partner esperti nei diversi settori – spiega Giovagnoli- in grado di fornire alle piccole e medie imprese del territorio un aiuto vero per affrontare le diverse problematiche che oggi si presentano e che l’imprenditore, specialmente quello artigiano, non è in grado di sostenere con le sue sole forze. Sono 10 servizi che si avvalgono anche di tecnologie innovative e per i quali gli uffici di Confartigianato sono a disposizione di chiunque volesse maggiori informazioni e chiarimenti.”Ma vediamo nel dettaglio quali sono questi servizi e quali utilità ne derivano alle imprese.

START MEPA CONSIPCon START (Sistema Telematico Acquisti Regionale della Toscana) e MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) sono attivi gli sportelli per abilitare le imprese alla partecipazione delle gare on-line da parte delle pubbliche amministrazioni, che oggi sono obbligate ad acquistare beni e servizi attraverso piattaforme telematiche.

ATTESTAZIONE SOA PER LAVORI PUBBLICI L’attestazione Soa è il documento necessario a dimostrare la capacità di sostenere appalti pubblici di importo pari o superiore a 150 mila euro. I requisiti richiesti alle Imprese Edili per ottenere l’Attestazione Soa riguardano lo stato dell’impresa e di chi la rappresenta; le capacità economica, quella finanziaria e quella tecnica della stessa.

MEDIAZIONE - CONCILIAZIONEUna giustizia più veloce e al passo con i tempi: questo l’obiettivo dei servizi di conciliazione e mediazione del sistema Confartigianato Imprese Arezzo che ha stipulato un accordo con la Camera di Commercio di Arezzo, consentendo la possibilità di riduzione costi e tempi per la soluzione delle controversie. Le aziende saranno supportate dai Legali di Confartigianato a costi estremamente contenuti. Tutto il procedimento dovrà concludersi entro 3 mesi dalla sua attivazione.

MARCHI E BREVETTI: SPORTELLO DELL’INVENTORE Lo sportello, fortemente voluto da Confartigianato, si avvale del supporto tecnico ed operativo di società di livello internazione. L’obiettivo è quello di mettere in comunicazione e creare sinergie fra “aziende” e “idee”. Lo sportello è collocato nelle sedi di Confartigianato. Fra i suoi compiti quello di aiutare le imprese a trovare nuove strade di business, aiutare gli “inventori” ad individuare il miglior percorso per portare al “mercato” la loro idea, offrire supporto nelle fasi di deposito presso la Camera di Commercio dei marchi, brevetti e modelli di utilizzo, offrire un quadro completo delle possibilità di registrazione, nazionale o internazionale dell’invenzione stessa.

INTERNAZIONALIZZAZIONE E’ uno sportello in grado di fornire dati, informazioni e opportunità sui mercati esteri, attraverso la ricerca di operatori e buyer e il supporto tecnico-logistico finalizzato all’organizzazione di incontri commerciali. Fornisce inoltre un primo orientamento per attività di marketing internazionale, consulenza legale, fiscale e doganale.

MULTIENERGIAConfartigianato Arezzo è socia del consorzio Multienergia per l’acquisto e la contrattazione sul libero mercato nazionale dell’energia elettrica. Ad oggi le oltre 2000 aziende con fornitura “in bassa e media tensione” aderenti al Consorzio hanno ridotto notevolmente la spesa energetica di fine mese. Il consorzio Multienergia ha attualmente a disposizione tariffe per le varie necessità aziendali e in grado di competere con gli altri fornitori.

BOTTEGA SCUOLA - TAESTRO ARTIGIANO Il servizio offre supporto tecnico scientifico alle imprese che intendono ottenere la qualifica di “Maestro Artigiano” e l’accreditamento della “Bottega Scuola”, aiutando nella compilazione del formulario della Regione, elaborando la documentazione, informando sulle normative in tema di formazione continua e garantendo assistenza durante la fase di audit di accreditamento.

RETI D’IMPRESALo sportello mira ad offrire nuove prospettive di organizzazione, occupazione, sviluppo e formazione alle imprese associate, è in grado di assistere le imprese nella pianificazione del processo aggregativo determinante per la costituzione della Rete di Impresa.

FEDERIMPRESA ERBEE’ un’associazione di servizi per le imprese del settore erboristico. Offre assistenza e consulenza on-line su tutte le problematiche che riguardano le imprese del comparto. Rappresenta gli interessi dei produttori di integratori alimentari a base vegetale di fronte al mercato e ad una legislazione sempre più “europea” e “pressante” in adempimenti. Mantiene inoltre un ruolo di interlocuzione istituzionale ufficiale costruito in oltre 10 anni di attività.

TELEMATIZZAZIONE ACCISEIl servizio è rivolto a quanti lavorano l’alcool. Comprende anche la formazione e l’assistenza sull’utilizzo del programma e l’invio del file telematico presso l’Agenzia delle Dogane.

Dieci vele per navigare nel mercato globaleEcco il pacchetto di nuovi servizi per le imprese di Confartigianato

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FONDO UNICO ROTATIVO PER PRESTITI (“FURP”)

BeneficiariMicro, Piccole e Medie Imprese aventi sede legale in Toscana, anche di nuova costituzione, del settore artigianato e CooperazioneFinalitàprogetti di investimento da iniziare di importo minimo pari a 42.000 € fino ad 1 ml di euro.AgevolazioneFinanziamento a tasso zero per un importo pari al:• 60% del programma di investimento ammesso

all’agevolazione, nel caso della linea di intervento “Sviluppo aziendale”;

• 70 % del programma di investimento ammesso all’agevolazione, nel caso delle linee di intervento “Industrializzazione dei risultati di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale” e “Sviluppo aziendale”, limitatamente ai programmi di investimento proposti da imprese giovanili e femminili come definiti dalla L.R. 21/08;

• 100% in caso di prestito partecipativo (per società di capitali);

Durata del finanziamento• 5 anni, per programmi di investimento di importo

complessivo fino a €300.000;• 8 anni, per programmi di investimento di importo

complessivo superiore a € 300.000;• 8 anni, nel caso di imprese cooperative;• 8 anni, nel caso dei prestiti partecipativi.Il piano di rientro può variare da 5 ad otto anni, a seconda dell’importo dell’aiuto ai quali si aggiunge un preammortamento massimo di due semestri.Interventi finanziabili e spese ammissibili:Il fondo supporta programmi di investimento in attivi materiali e/o immateriali per installare un nuovo stabilimento, ampliare uno stabilimento esistente, diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi o trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.Spese ammissibili:• terreni (max 10% della spesa ammissibile totale);• impianti industriali;• macchinari ed attrezzature varie, escluse gli arredi;• edifici esistenti;• edifici di nuova costruzione;• opere murarie e assimilate;• mezzi e attrezzature di trasporto;• acquisizione di diritti di brevetto, licenze, marchi,

know-how o altre forme di proprietà intellettuale;• spese relative all’acquisto di servizi di consulenza (perizie,

progettazione e direzione lavori) (max 10% del totale delle spese ammissibili);

• partecipazione a fiere (locazione, l’installazione e la gestione dello stand);

L’agevolazione è soggetta a requisiti di bilancio, alla valutazione del merito creditizio e sono previsti criteri di premialità.La domanda di contributo può essere presentata esclusivamente in via telematica

SOSTEGNO ALL’IMPRENDITORIA GIOVANILE, FEMINILE E DEI LAVORATORI GIA’ DESTINATARI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI (L.R. 21/2008)

Con questo intervento la Regione Toscana, attraverso la concessione di una garanzia su finanziamenti, intende sostenere la costituzione e l’espansione di imprese giovanili, femminili e di lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali.BeneficiariPossono presentare la richiesta di garanzia Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), in corso di costituzione, di nuova costituzione o costituite nei tre anni precedenti alla domanda, per investimenti ancora da avviare di tutti i settori (escluso agricoltura)Investimenti ammissibili:i) impianti industriali;ii) impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;iii) macchinari;iv) attrezzature;v) arredi;vi) opere murarie e assimilate, se funzionalmente correlate agli investimenti in impianti,macchinari o attrezzature;vii) impiantistica aziendale;viii)acquisizione di diritti di brevetto, licenze, marchi;ix) avviamento;x) servizi di consulenza, ivi compresa la predisposizione del piano di impresa; il costo del piano di impresa non può eccedere il 3% dell’investimento complessivo e l’importo massimo di Euro 5.000,00;xi) attività promozionali;xii) costi di brevetto e altri diritti di proprietà industriale;xiii)capitale circolante connesso agli investimenti, nella misura massima del 40% del finanziamento oggetto delle agevolazioni.La garanzia è gratuita e copre fino all’80% dell’importo di ciascun finanziamento fino al massimo di 250.000 euro per singola impresa. Per piani di investimento superiori a 50.000 è di norma previsto un concorso dell’impresa pari almeno al 20%.I finanziamenti devono avere una durata non inferiore a 60 mesi e non superiore a 120 mesi.Per finanziamenti destinati alle aziende in espansione sono previsti parametri di bilancio.La domanda di garanzia può essere presentata esclusivamente in via telematica.

GARANZIA A SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI DELLE PMI DEI SETTORI INDUSTRIA, ARTIGIANATO, COOPERAZIONE E ALTRI SETTORI

Le garanzie sono concesse su finanziamenti a fronte dei seguenti programmi di investimento delle Micro e PMI di produzione con sede legale o operativa in Toscana:

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- Sviluppo aziendale: programmi di investimento in attivi materiali e/o immateriali per installare un nuovo stabilimento, ampliare uno stabilimento esistente, diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi o trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.- Acquisizione di attivi di uno stabilimento se connessi all’attuazione di un piano di crescita dell’attività dell’impresa.La garanzia è rilasciata ai soggetti finanziatori per un importo massimo garantito non superiore all’80% dell’importo di ciascuna operazione finanziaria. La garanzia è gratuita.L’importo massimo garantito è pari a € 1.600.000 per singola impresa e pari a € 2.400.000, per gruppi di imprese. Sono ammissibili programmi d’investimento, realizzati in Toscana relativi a: Attivi materiali.1.Terreni nel limite del 10% della spesa ammissibile totale,;2. Impianti industriali;3. Macchinari ed attrezzature varie, escluse gli arredi;4. Edifici esistenti5. Edifici di nuova costruzione6. Opere murarie e assimilate7. Mezzi e attrezzature di trasportoB. Attivi immaterialiAcquisizione di diritti di brevetto, licenze, marchi, know-how o altre forme di proprietà intellettuale;Sono ammesse operazioni finanziarie, finalizzate ad investimenti sotto forma di finanziamento e locazione finanziaria ed emissione di obbligazioni “mini bond”.I finanziamenti devono avere una durata non inferiore a 60 mesi e non superiore a 120 mesi,La domanda di garanzia può essere presentata esclusivamente in via telematica.

FONDO DI GARANZIA PER INVESTIMENTI IN ENERGIE RINNOVABILI

BeneficiariPossono presentare la richiesta di garanzia :a. le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), anche di nuova costituzione iscritte alla CCIAA b. gli enti locali, le aziende sanitarie ed ospedaliere, le associazioni che svolgono attività assistenziali, culturali e ricreative senza fini di lucro, associazioni e società sportive dilettantistiche, persone fisiche.Le MPMI ammissibili alla garanzia sono quelle operanti in tutti i settori (esclusi solo alcuni codici ateco). Caratteristiche dell’agevolazioneGaranzia gratuita non superiore all’80%;Importo massimo garantito per beneficiario: euro 100 mila per le persone fisiche, euro 250 mila per gli altri soggetti beneficiari, euro 375 mila per gruppi di imprese.

La garanzia può essere concessa su operazioni finanziarie di durata compresa tra un minimo di 5 e un massimo di 10 anni per tutti i soggetti beneficiari tranne che per gli enti locali la cui durata massima è fissata in 25 anni. La garanzia deve essere

richiesta per operazioni non ancora deliberate dai soggetti Interventi finanziabili e Spese AmmissibiliSono ammissibili le operazioni finanziarie finalizzate alla realizzazione di investimenti voltialla riqualificazione energetica e all’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili e devono essere realizzati in Toscana successivamente alla data di presentazione della richiesta di garanzia. Le spese ammissibili sono relative a:a. impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria;b. impianti solari fotovoltaici da connettere alla rete di trasmissione elettrica, di potenza di picco compresa tra 1 kilowatt e 100 kilowatt;c. impianti eolici fino a 100 kilowatt;d. impianti di riscaldamento, cogenerazione e trigenerazione a biomassa di potenza nominalenon superiore a 1000 kilowatt termici e 350 kilowatt elettrici, solo se alimentati da biomasse dafiliera corta;e. impianti mini-idroelettrici, fino a 100 kilowatt;f. impianti per l’utilizzo diretto del calore geotermico mediante pompe di calore anche senzaprelievo di fluido;g. impianti di illuminazione pubblica che utilizzano tecnologie ad alta efficienza, lampade a risparmioenergetico, sistemi di alimentazione elettronica con tele controllo e telegestione o lampioni fotovoltaici;h. impianti centralizzati anche di tipo cogenerativo alimentati a gas naturale fino a 500 kilowatt termici e250 kilowatt elettrici;i. impianti e reti di teleriscaldamento a servizio di utenze pubbliche e private;j. coibentazioni ed interventi di riduzione dei consumi energetici ed installazione di uno degli impianti dicui alle lettere da a) a i).Il progetto d’investimento deve:a) prevedere una riduzione dei consumi di energia o la produzione di energia da fonti rinnovabili;b) essere di pregio ambientale. Sono considerati di pregio ambientale i progetti che consentono una riduzione delle emissioni di gas serra e quelli che prevedono la rimozione di elementi cemento amianto dalle coperture degli edifici, destinati ad alloggiare gli elementi fotovoltaici. Non sono di pregio ambientale i progetti che prevedono l’installazione di impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli.La domanda di garanzia può essere presentata esclusivamente in via telematica.

SOSTEGNO ALLA LIQUIDITÀ DELLE PMI DEI SETTORI INDUSTRIA, ARTIGIANATO, COOPERAZIONE E ALTRI SETTORI

Con questa misura la Regione Toscana intende agevolare l’accesso al credito per la liquidità delle imprese.BeneficiariPossono presentare la richiesta di garanzia le Micro, Piccole e Medie Imprese aventi sede legale in Toscana, (escluso commercio e ed agricoltura).

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La garanzia è rilasciata ai soggetti finanziatori per un importo massimo garantito non superiore al 60% dell’importo di ciascun finanziamento, elevata all’80% per mutui in oro o prestiti d’uso con impegno dell’azienda all’incremento occupazionale o per liquidità alle imprese che hanno subito danni a seguito di calamità naturali in Toscana.

La garanzia è gratuita e l’importo massimo garantito è pari a € 640.000,00 per singola impresa e € 960.000,00 per gruppi di imprese.

Sono ammesse alla garanzia le seguenti operazioni finanziarie finalizzate a:1. consolidamento a medio e lungo termine di debiti a breve termine, purché sulla nuova operazione finanziaria siano negoziate condizioni migliorative per le imprese; 2. finanziamenti per reintegro di liquidità a fronte di investimenti già effettuati entro e non oltre i tre anni precedenti la data di presentazione della richiesta di garanzia; 3. rifinanziamenti di debiti a medio e lungo termine; 4. acquisto di scorte o altre forniture; 5. finanziamenti per la copertura del costo complessivo del lavoro dipendente che l’impresa sosterrà nei 12 mesi successivi all’erogazione del finanziamento; 6. finanziamenti per il reintegro di liquidità delle piccole e medie imprese che vantano crediti verso imprese appartenenti, al momento dell’emissione della fattura non pagata, a specifici settori individuati con atti di giunta. 7. mutui in oro o prestiti d’uso con impegno dell’azienda all’incremento occupazionale, a condizione che l’impresa si impegni, nei successivi 24 mesi alla concessione del finanziamento; 8. cambiali finanziarie; I finanziamenti devono avere durata non superiore a 60 mesi.La domanda di garanzia può essere presentata esclusivamente in via telematica.

ACQUISTO DI BENI STRUMENTALI (SABATINI bis)

Tipologia di agevolazione Contributo in conto interessi per finanziamenti erogati da banche o intermediari finanziari convenzionati. Beneficiari PMI con sede operativa in Italia.Finalità Sostenere l’acquisto di beni strumentali all’attività imprenditoriale. Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data della domanda di accesso al contributo e devono essere conclusi entro dodici mesi dalla data di stipula del finanziamento. Il finanziamento richiesto deve essere compreso tra € 20.000,00 e 2 milioni di euro, a copertura totale delle spese ammissibili.Scadenza Il finanziamento potrà essere concesso fino al 31 dicembre 2016. Spese ammissibili Acquisto o l’acquisizione in leasing, di macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché di hardware, software e tecnologie

digitali, ovunque localizzate nel territorio nazionale. Tra le spese escluse, quelle relative a “terreni e fabbricati” e le “immobilizzazioni in corso e acconti”. TIPOLOGIA ED INTENSITÀ DELLE AGEVOLAZIONI A fronte del finanziamento ottenuto, il Ministero dello Sviluppo Economico concede un’agevolazione nella forma di un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati al tasso del 2,75% su un piano convenzionale di ammortamento, con rate semestrali e della durata di cinque anni, di importo corrispondente al finanziamento.

EBRET CONTRIBUTI PER INNOVAZIONE AZIENDALE

Beneficiari:Le aziende che, al momento della presentazione della domanda, abbiano regolarmente versato la contribuzione EBNA tramite F24 per almeno 24 mesi o che, nel caso di aziende che abbiano iniziato l’attività con dipendenti da meno di 24 mesi, abbiano versato tutti i mesi nei quali sussisteva per esse l’obbligo di adesione all’EBRET.

Nel caso di mesi non coperti da contribuzione, l’impresa deve provvedere a sanare le quote mensili non versate.Carattere e finalità dell’erogazioneLa prestazione viene erogata per tutte quelle azioni, verificabili e documentate, intraprese per l’innovazione del prodotto, del processo produttivo o del servizio erogato, al fine di accrescerne la qualità e la competitività con particolare riferimento ad azioni di:- innovazione tecnologica, intraprese mediante l’acquisto di macchinari, strumenti, tecnologia, brevetti. Sono considerati innovazioni tecnologiche anche l’acquisto di beni informatici utili alle diverse esigenze innovative; non è compreso l’acquisto di autovetture, furgoni o simili, mentre è compreso il relativo allestimento tecnologico; è compreso l’acquisto di autocarri, se non utilizzati per il solo trasporto delle cose;- ottenimento della certificazione di qualità dell’impresa o di altre certificazioni dell’azienda internazionalmente riconosciute;- interventi di promozione e/o internazionalizzazione. Tale intervento comprende i costi sostenuti per realizzare progetti di marketing aziendale con particolare riguardo a quelli che utilizzano strumenti informatici. Sono ammessi a contributo i costi sostenuti per: acquisto spazi espositivi in fiere di livello nazionale e/o internazionale, creazione grafica di cartelloni pubblicitari e di cataloghi dei prodotti dell’azienda sia in forma cartacea che digitale, consulenze nella gestione di contratti internazionali, realizzazione siti internet.

Sono ammissibili gli investimenti sostenuti nell’anno in corso e quindi rilasciate entro il 31/12/2014.Contributo del 10% a fondo perduto dei costi sostenuti fino ad un massimo di Euro 2.600,00 (duemilaseicento).

Le Imprese che hanno beneficiato dell’intervento non potranno presentare ulteriore richiesta per i successivi 24 mesi, a far data dall’ultima fattura su cui è stato dato il contributo di innovazione.

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Una nuova opportunità per le imprese innovative toscane e italiane arriva dall’ Europa grazie ai fondi strutturali collegati al piano di sviluppo “HORIZON 2020”

Si tratta di un programma da circa 78 miliardi che coprirà il periodo di programmazione 2014-2020. Il nuovo piano europeo subentra, rafforzandolo, al Settimo programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico e alle sezioni per l’innovazione contenute nel Programma competitività e innovazione. Le novità, oltre al potenziamento del budget di circa il 30%, sono legate innanzitutto alle procedure improntate a una maggiore semplificazione con l’obiettivo di facilitare la partecipazione da parte di piccole imprese e piccole organizzazioni e centri di ricerca.

Il programma si basa su tre pilastri: Excellent sciences, Industrial leadership e Social challenges. Tra i suoi elementi principali ci sono il rafforzamento dei fondi per il Consiglio europeo della ricerca; la valorizzazione di partnership pubblico private nelle nuove frontiere della medicina, nell’elettronica e dell’aeronautica “verde”; gli investimenti in tecnologie abilitanti come la fotonica, le nanotecnologie e il biotech.Soprattutto, ci sarà uno strumento dedicato alle piccole e medie imprese, un “Fast track to innovation”, per accorciare il “time to market” delle idee innovative.A differenza delle programmazioni precedenti, questa volta la Commissione Europea ha cercato di favorire le Micro, Piccole e Medie Imprese europee riservando per queste ben il 20% dello stanziamento complessivo. Una prima agevolazione consiste nell’aver assegnato un budget specifico per tutti i progetti in cui è suddiviso HORIZON 2020. Le MPMI potranno partecipare a progetti collaborativi con Grandi Imprese e/o Centri di Ricerca e Università italiane ed europee ed è riservato loro complessivamente il 13% del budget di tutti i progetti nelle due aree.

Una prima importante applicazione dei criteri HORIZON 2020 si è vista in Toscana grazie al recente Bando Ricerca, Sviluppo e Innovazione 2014. La Toscana, prima regione italiana ad emanare un bando sulla ricerca aderente ai nuovi parametri, ha riguardato alcuni ambiti specifici di intervento. In particolare i progetti presentati sono stati afferenti alle seguenti macro-aree:1. ICT e Fotonica2. Fabbrica Intelligente (robotica, meccatronica,

sensoristica, ecc.)3. Chimica e Nanotecnologie

Tutte e tre le aree toccate sono compatibili con le azioni della “leadership in enabling industrial technologies” dell’area “Industrial Leadership”. Rispetto ai precedenti bandi del POR CReO 2007-2013 una delle principali novità è stata la presentazione dei progetti in due fasi:

1) nella prima fase, chiusasi il 12 novembre u.s., tra le altre cose le aziende partecipanti hanno dovuto dimostrare di essere “dinamiche”, ossia avere una sostanziale tenuta o crescita negli

ultimi anni rispetto al fatturato. Nella prima fase è stato quindi chiesto alle imprese di presentare delle idee progettuali che saranno valutate con giudizio positivo o negativo su cinque punti (grado innovazione, validità tecnica, validità economica, sfruttamento aziendale, competenze coinvolte)2) I progetti ritenuti meritevoli, avendo ottenuto giudizi positivi su tutti i precedenti punti, saranno ammessi alla seconda fase, quella di presentazione del progetto vero e proprio e della documentazione necessaria alla presentazione della domanda di finanziamento.

I risultati del passaggio dalla prima alla seconda fase si conosceranno presumibilmente entro i primi giorni del 2015 con presentazione delle domande entro fine febbraio 2015.Le idee progettuali, fra tutte le tre azioni in cui era suddiviso il bando, sono state complessivamente circa 500. Per quanto riguarda la graduatoria delle domande ammesse e finanziate, si dovrà invece attendere almeno fino a giugno 2015.

HORIZON 2020Il nuovo Programma Quadro europeo per la Ricerca e l’Innovazione 2014-2020

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“L’infanzia negata ai giorni nostri”: questo il tema della serata inaugurale dell’edizione 2014-2015 della “scuola per genitori” di Confartigianato Arezzo. Protagonisti il Dott. Paolo Crepet e il Garante Grazia Sestini,

nell’inedita veste di intervistatrice. Sul tema dell’”infanzia negata” Sestini inizia la serata riallacciando il filo del dialogo con l’edizione precedente della “scuola” e ricorda una definizione di Crepet “la sindrome della tachipirina” o della “febbre negata”. “C’è una vulgata – attacca Crepet – che nega la febbre dei bambini, questa vulgata che diventa a volte un’ossessione con lati umoristici, celebra l’ostentazione della perfezione fisica e scapito di quella morale. Come quella mamma che, a bordo di un campo di calcio, gridava al figlio “corri piano, perché altrimenti sudi”. E’ come la “fissa” di impedire che i bambini non facciano a botte, ma la lotta – insiste Crepet - serve per conoscere il corpo dell’altro. Pensate che toccarsi non vada bene? Allora ribaltiamo la questione: pensate che non sia inquietante non toccare mai? Ma pensate – continua – che un bimbo stia meglio da solo con la nonna, o la mamma o il papà, invece che all’asilo dove può giocare con altri 20 bambini? I bambini hanno il diritto di giocare con gli altri bambini, quello di giocare con dei pari-età è un diritto universale dell’infanzia”.

Autonomia, libertà e dolore ma c’è un’altra cosa negata ai bimbi di oggi: il desiderio. “Dando loro tutto – dice Crepet – abbiamo tolto il desiderio dalla vita dei bambini. Noi pensiamo che un bambino stia male se gli manca qualcosa, ma è vero il contrario, il bambino sta male se non gli manca nulla. Non c’è mai stata una cosa bella se non c’è il desiderio di averla. La vita – prosegue – non è un supermarket dove i prodotti entrano da soli nel carrello e dove non si passa neppure a pagare, perché è già tutto pagato.” E allora, cosa fare? “Bisogna ragionare – dice Crepet – oggi chi ha una possibilità è colui che è autonomo, colui che ha stima di sé. La vita è una meravigliosa

navigazione, ma bisogna fargliela fare questa navigazione ai figli. Basta con la retorica della fuga dei cervelli. Ma pensate – interroga Crepet - che il massimo per un figlio sia il posto fisso, magari a due passi da casa? Ma questa è roba da anni 50, oggi il mondo va avanti. Volete che un figlio sia felice, o preferite che sia triste, ma stia sotto casa? Il 70 per cento degli italiani ha messo via i soldi per comprare la casa ai figli – incalza Crepet – ma anche questo è il frutto di un’idea che vede il futuro di una persona legato solo a qualcosa di materiale”. E invece? “Bisogna rafforzarli permettendo loro di sbagliare. Dando loro l’esempio, e l’esempio non è solo quello di un padre lavoratore, ma magari di un padre sognatore.” Quali consigli pratici ai genitori? “L’autostima – dice Crepet – parte dalle piccole cose. Per esempio lasciando che il bambino impari a lavarsi denti da solo. Vedrete, se avrete il coraggio di credere in loro, i vostri figli ce la faranno”.Poi Crepet fa ricorso ad un vecchio proverbio per andare avanti. “La fame aguzza l’ingegno”:non sto dicendo che bisogna tornare indietro – dice- ma se togliamo la fame dobbiamo mettere un’altra parola, ossia “necessità”. E necessità si deve legare ad “umiltà”. I veri geni – dice Crepet – sono umilissimi. L’umiltà è educativa, se il maestro è umile, anche l’allievo lo sarà. E invece i giovani oggi dicono spesso “io mi basto”, questa è la negazione della “necessità”. E Crepet sintetizza: “terribile.”

Talento e autonomia: la ricetta di Crepet per educare i figliIniziata la 6° edizione di “Insieme per crescere”

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A far data dal 1 gennaio 2015, le domande di Assegno al Nucleo Familiare per le ditte cessate o fallite potranno essere presentate esclusivamente in via telematica. Nella Sezione allegati Il cittadino è tenuto ad allegare uno dei seguenti documenti a seconda che la ditta sia cessata o fallita:

LAVORATORI DI DITTE CESSATE• La dichiarazione della ditta da cui risulti:• La data di cessazione attività della ditta;• I motivi della mancata erogazione, nei periodi indicati, dell’ANF al

richiedente;

• L’impegno a non effettuare il pagamento della prestazione successivamente al rilascio della dichiarazione.

LAVORATORI DI DITTE FALLITE1. La dichiarazione del curatore fallimentare attestante gli estremi del

fallimento e l’esistenza del rapporto di lavoro. 2. La dichiarazione del lavoratore che attesti il mancato ricevimento

dell’assegno e l’impegno a non insinuare nel passivo fallimentare i crediti per la prestazione che viene richiesta con pagamento diretto.

NUOVE MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI ASSEGNI per il Nucleo familiare per i Lavoratori di ditte cessate o fallite

inapainapa

Nella seduta del 1° ottobre u.s., il Senato ha approvato in via definitiva il D.D.L. recante “Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l’accesso al trattamento pensionistico”.

Con il provvedimento sono state apportate modifiche alle disposizioni che via via hanno regolamentato le varie salvaguardie ed è stata introdotta una sesta operazione di salvaguardia.In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e della emanazione dei relativi adempimenti si elencano le tipologie dei destinatari della nuova salvaguardia.

SOGGETTI INTERESSATI alla sesta operazione di salvaguardiaI soggetti interessati alla nuova operazione di salvaguardia, con la sola esclusione di quelli menzionati alla lettera a), per poter accedere al pensionamento secondo le disposizioni precedenti alla riforma Monti, devono perfezionare i requisiti in tempo utile affinché la decorrenza della pensione si collochi entro il 6 gennaio 2016.

a) Soggetti collocati in mobilità ordinaria a seguito di accordi - governativi o non governativi - stipulati entro il 31 dicembre 2011, cessati dal rapporto di lavoro entro il 30 settembre 2012 e che perfezionano i requisiti per il diritto a pensione:

- entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità,- mediante il versamento di contributi volontari entro dodici mesi dalla fine dello stesso periodo.

b) Lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria anteriormente al 4 dicembre 2011 che:

- possono far valere almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data del 6 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data del 4 dicembre 2011, qualsiasi attività, non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato;- non possono far valere almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile al 6 dicembre 2011 a condizione

che abbiano almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attività lavorativa nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 30 novembre 2013 e che alla data del 30 novembre 2013 non svolgano attività lavorativa riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

c) Lavoratori il cui rapporto di lavoro si è risolto:- entro il 30 giugno 2012 in ragione di accordi individuali, sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo il 30 giugno 2012, qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato;- dopo il 30 giugno 2012 ed entro il 31 dicembre 2012 in ragione di accordi individuali, sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo la cessazione, qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato;- per risoluzione unilaterale nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data di cessazione, qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

d) Lavoratori che nel corso dell’anno 2011 risultano essere in congedo ai sensi dell’articolo 42, comma 5, del decreto legislativo n. 151/2001, o aver fruito di permessi ai sensi dell’articolo 33, comma 3, della legge n. 104/92.e) Lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato cessati dal rapporto di lavoro tra il 1º gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, non rioccupati a tempo indeterminato.

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L’ Inapa (Istituto Nazionale Assistenza e Patronato per l’Artigianato) è il Patronato istituito da Confartigianato ai fini della tutela previdenziale, assicurativa, ed assistenziale degli artigiani e di tutti i cittadini in genere. Offre la sua assistenza, gratuitamente, a coloro che hanno bisogno di conseguire le prestazioni previdenziali, assicurative ed assistenziali, agendo da interlocutore nei confronti degli enti previdenziali.Il Patronato Inapa mette a disposizione competenza e professionalità per la consulenza e lo svolgimento di pratiche che riguardano le pensioni (domande

di pensione, verifica dei requisiti, domande di riscatto e ricongiunzione di contributi, verifica delle posizioni contributive ecc.), ma anche per tutto ciò che concerne le prestazioni per infortuni sul lavoro e malattie professionali e per quelle riguardanti invalidi civili, ciechi civili e sordomuti.Per avere la certezza dei propri diritti e per avere gratuitamente assistenza nelle pratiche è importante rivolgersi a personale qualificato. Venite a trovarci nella nostra sede di Arezzo, in via Tiziano 8, oppure telefonate 800 864190

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Acconciatura-Estetica-Centri Benessere

In data 8 SETTEMBRE 2014, le Parti hanno stipulato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL per i dipendenti delle aziende ARTIGIANE DEL SETTORE Acconciatura-Estetica-Centri benessere Di seguito evidenziamo le principali novità dell’accordo.Decorrenza e durataIl CCNL Acconciatura avrà validità dal 1° gennaio 2013 fino al 30 giugno 2016. Incrementi retributiviL’accordo prevede un incremento salariale da erogarsi in tre tranches con le seguenti decorrenze: 1° ottobre 2014, 1° ottobre 2015, 1° giugno 2016. Nelle tabelle seguenti sono riportati gli aumenti retributivi convenuti per tutti i livelli, da corrispondersi nelle suddette tre tranches.

Livello Retribuzione tabellare al 30-09-2014 Incremento a regime Retribuzione tabellare

a regime1 € 1.326,71 € 69,28 € 1.395,992 € 1.211,97 € 63,29 € 1.275,263 € 1.149,00 € 60,00 € 1.209,004 € 1.083,33 € 56,57 € 1.139,90

Livello Retribuzione tabellare al 30-09-2014

Prima tranche di incremento dal 1° ottobre 2014

Retribuzione tabellare dal 1° ottobre 2014

1 € 1.326,71 € 28,87 € 1.355,582 € 1.211,97 € 26,37 € 1.238,343 € 1.149,00 € 25,00 € 1.174,004 € 1.083,33 € 23,57 € 1.106,90

Livello Retribuzione tabellare al 30-09-2014

Seconda tranche di incremento dal 1° ottobre 2015

Retribuzione tabellare dal 1° ottobre 2015

1 € 1.355,58 € 17,32 € 1.372,902 € 1.238,34 € 15,82 € 1.254,163 € 1.174,00 € 15,00 € 1.189,004 € 1.106,90 € 14,14 € 1.121,04

Livello Retribuzione tabellare al 31 maggio 2016

Terza tranche di incremento dal 1° giugno 2016

Retribuzione tabellare dal 1° giugno 2016

1 € 1.372,90 € 23,09 € 1.395,992 € 1.254,16 € 21,10 € 1.275,263 € 1.189,00 € 20,00 € 1.209,004 € 1.121,04 € 18,86 € 1.139,90 Eventuali somme erogate a titolo di anticipazioni contrattuali cesseranno di essere corrisposte a partire dalla retribuzione del mese di ottobre 2014.UNA TANTUML’una tantum, prevista “ad integrale copertura del periodo di carenza contrattuale” è stata fissata in 120 euro lordi. Essa copre l’intero periodo dall’1/1/2013 al 30/9/2014. L’importo “una tantum” da erogare è pari a 120 euro lordi e deve essere erogata alle seguenti scadenze:-la prima tranche, di 60 euro, deve essere corrisposta con la retribuzione relativa al mese di febbraio 2015;

- la seconda, di 60 euro, deve essere corrisposta con la retribuzione relativa al mese di novembre 2015. Si ricorda che, come da consolidata prassi, l’una tantum è esclusa dalla base di calcolo del TFR.Gli importi eventualmente corrisposti a titolo di futuri aumenti contrattuali devono essere detratti da tale importo, fino a concorrenza, poiché devono essere considerati a tutti gli effetti anticipazioni degli importi di una tantum. Tale importo compete ai soli lavoratori in forza alla data di sottoscrizione del presente accordo (8 settembre 2014). L’intero importo sarà riconosciuto ai lavoratori anche in caso di dimissioni o licenziamento.L’importo deve essere suddiviso in quote mensili, o frazioni di queste, a seconda della effettiva durata del rapporto nel periodo interessato. L’importo una tantum va inoltre ridotto proporzionalmente, come di consueto, in caso di servizio militare, assenza facoltativa post-partum, part-time, sospensioni per mancanza di lavoro. La quota da erogare agli apprendisti è pari al 70% dell’importo e dovrà essere erogata con le medesime decorrenze sopra stabilite.PERIODO DI PROVAIl periodo di prova è stato esteso, pertanto la clausola del contratto individuale di lavoro potrà prevedere tempi più lunghi in relazione al livello di inquadramento: Livello 1º: 4 mesiLivello 2º: 3 mesi Livello 3º: 3 mesi Livello 4º: 3 mesiCONTRATTI A TERMINENel testo del rinnovo è stato recepito quanto previsto dal DECRETO RENZI circa la possibilità di stipulare un contratto a termine senza l’obbligo di dover indicare la ragione giustificatrice, fino ad un massimo di 36 mesi e per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione.Limiti quantitativi di assunzioneI previgenti limiti quantitativi per le assunzioni a tempo determinato sono stati confermati secondo la seguente modulazione: -nelle imprese che occupano da 0 a 5 dipendenti è consentita l’assunzione di 3 lavoratori a termine; -nelle imprese che occupano da 6 a 10 dipendenti è consentita l’assunzione di un lavoratore con rapporto a tempo determinato ogni 2 (o frazione) dipendenti in forza, con arrotondamento all’unità superiore; -per le imprese con più di 10 dipendenti l’assunzione dei lavoratori a tempo determinato è consentita nella misura del 25%.Per calcolare la consistenza dell’organico aziendale ai fini della corretta applicazione di tali limiti quantitativi occorre prendere in considerazione sia i lavoratori a tempo indeterminato che gli apprendisti, in forza al 1° gennaio dell’anno di assunzione.Nel computo del personale con contratto a termine ai fini della verifica del rispetto dei predetti limiti quantitativi non deve tenersi conto dei contratti instaurati per la sostituzione del personale assente con diritto alla conservazione del posto. Con l’accordo viene ribadito che ai sensi della legislazione vigente il periodo di intervallo tra un contratto a termine e il successivo è fissato in 10 giorni per i contratti a termine di durata fino a 6 mesi e in 20 giorni per i contratti a termine di durata superiore ai 6 mesi; inoltre le parti hanno convenuto di non prevedere intervalli temporali nel caso di assunzioni a tempo determinato effettuate per sostituire lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto.

LAVORO A TEMPO PARZIALE Per ciò che concerne il contratto di lavoro a tempo parziale si segnalano due importanti novità.La prima riguarda la maggiorazione del lavoro supplementare che è stata portata dal 15% al 20% ed è stato chiarito che si tratta

RINNOVO CCNL

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di una maggiorazione onnicomprensiva. La seconda riguarda le clausole flessibili. In particolare è stato previsto che il ricorso a tali clausole, che – si ricorda – consentono al datore di lavoro di variare la collocazione della prestazione lavorativa contrattualmente predeterminata, sarà ricompensato con maggiorazioni più basse rispetto a quelle previste dallo stesso CCNL, ciò a condizione che le prestazioni oggetto della variazione siano rese nei fine settimana o nei periodi estivi.Più nello specifico è stato previsto che in tutti quei casi in cui la prestazione contrattualmente convenuta viene spostata da uno qualsiasi dei giorni della settimana ai giorni del weekend (sabato o domenica), per uno massimo di 24 weekend in un anno di calendario, la maggiorazione retributiva applicabile sarà del 3% per i primi 12 weekend e del 4% per i restanti 12. La maggiorazione retributiva del 3% è stata inoltre prevista in tutti i casi di utilizzo delle clausole flessibili nel periodo estivo. Ciò vale per l’intero periodo che va dal 1° luglio al 31 agosto, dunque a prescindere dal giorno della settimana in cui le prestazioni “variate” vengono effettuate. In entrambe le ipotesi qui descritte il datore di lavoro può comunicare la variazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa con un preavviso di 2 giorni. Nell’accordo le parti hanno convenuto e precisato che ai fini del computo dei 24 weekend in un anno di calendario, che consentono di applicare la disciplina “in deroga”, si considerano anche quelli ricompresi nel periodo estivo (1° luglio – 31 agosto).APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE La regolamentazione dell’apprendistato professionalizzante ai sensi del D.lgs. 167/2011 - disciplinato nel solco già tracciato dall’Accordo interconfederale del 3 maggio 2012 - nonché la sua definitiva messa a regime, costituiscono le più importanti novità per le imprese dell’Acconciatura. Essa si applica ai rapporti di apprendistato costituti a partire dall’8 settembre 2014.Periodo di provaE’ stato convenuto un allungamento del periodo di prova per gli apprendisti secondo le durate previste per i lavoratori qualificati. In precedenza erano previsti 45 giorni.Durate massime dell’apprendistatoLe parti, dunque, hanno confermato le previgenti durate per le figure professionali operaie, fatta eccezione per gli impiegati la cui durata è ridotta a 3 anni. Per gli apprendisti dipendenti dalle piccole medie imprese, vale a dire per le imprese non artigiane, la durata massima del periodo di apprendistato è fissata in 3 anni, a tutti gli effetti contrattuali ivi compresi quelli retributivi.E’ stata inoltre recepita nel contratto la durata minima legale dell’apprendistato di 6 mesi. Considerato che le durate stabilite dal contratto collettivo costituiscono un “minimo” e un “massimo” deve ritenersi possibile per il contratto individuale stabilire una durata che si collochi tra questi valori temporali. Le percentuali utili alla determinazione della retribuzione degli apprendisti sono state confermate secondo la precedente progressione, fatta eccezione per gli apprendisti destinati a svolgere il periodo formativo per il conseguimento delle qualifiche impiegatizie per i quali è stata prevista una specifica progressione percentuale.Formazione professionalizzanteIn materia di formazione le parti hanno confermato il monte ore stabilito dall’Accordo interconfederale del 3 maggio 2012, vale a dire 80 ore medie annue comprensive delle ore per la formazione in sicurezza prevista dall’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011.In aggiunta a ciò, con una nota chiarificatrice le parti hanno condiviso che qualora il datore di lavoro assuma un apprendista che abbia già seguito i corsi della formazione in sicurezza durante un precedente periodo di apprendistato svolto presso un altro

datore di lavoro, il medesimo datore di lavoro sarà tenuto ad erogare la formazione in sicurezza solo a condizione che la nuova attività lavorativa si collochi in una diversa classe di rischio e conseguentemente il monte ore andrà ridotto (cd. principio di non ripetizione).Per gli apprendisti del 1° Gruppo con titolo di studio post obbligo di attestato di qualifica professionale la cui durata del rapporto è ridotta a 4 anni e 6 mesi, l’obbligo formativo è pari a 70 ore medie annue. In attuazione del D.L. 34/2014 è stato previsto che il Piano Formativo Individuale (PFI) da allegare al contratto di apprendistato deve essere redatto “in forma sintetica” e può essere elaborato entro 30 giorni dalla stipula del contratto.La disciplina del recesso è stata adeguata alle disposizioni della normativa speciale in materia di apprendistato. Inoltre l’accordo prevede che in caso di licenziamento dell’apprendista la malattia insorta durante il periodo di preavviso non è in grado di sospenderne gli effetti, per cui il rapporto cessa, una volta decorso il preavviso, alla data comunicata dal datore di lavoro. E’ stata dunque esclusa, in questi casi, l’operatività del principio del cd. “preavviso lavorato” che la giurisprudenza ha spesso utilizzato in assenza di diversa indicazione delle parti contraenti, causando di fatto uno slittamento degli effetti risolutivi. MALATTIA In aggiunta all’ordinario periodo di comporto previsto dal contratto collettivo il lavoratore che sia affetto da patologie per le quali venga riconosciuto lo stato di «grave infermità» (es. patologie oncologiche) da parte delle strutture ospedaliere e/o delle AA.SS.LL. potrà usufruire di un ulteriore periodo di comporto per malattia, per un periodo continuativo e non frazionabile, prolungabile fino ad un massimo di ulteriori 12 mesi in un periodo di 24 mesi consecutivi senza oneri aggiuntivi per l’azienda.GRATIFICA NATALIZIACon riguardo all’istituto della gratifica natalizia è stata prevista la possibilità per le imprese di erogare mensilmente ai lavoratori i ratei maturati di tale mensilità supplementare. Al fine di dare attuazione a questa nuova previsione contrattuale è necessario che il datore di lavoro acquisisca il consenso del lavoratore interessato. FLESSIBILITA’ E’ stato convenuto l’ampliamento del monte ore annuo che consente alle imprese di gestire le ore settimanali successive alle 40 secondo il regime di flessibilità di cui all’art. 17 del CCNL; in particolare tale monte annuo è stato portato da 120 a 180 ore.

Lapidei (Artigianato)Una tantumAd integrale copertura del periodo di carenza contrattuale, ai

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soli lavoratori in forza alla data di sottoscrizione dell’accordo (25/03/2014) verrà corrisposto un importo forfetario “una tantum” pari ad euro 160.00 lordi, suddivisibile in quote mensili, o frazioni, in relazione alla durata del rapporto nel periodo interessato(01/01/2013-31/03/2014).L’importo “una tantum” di cui sopra verrà erogato in due soluzioni: -la prima pari ad euro 80.00 con la retribuzione del mese di ottobre 2014,-la seconda pari ad euro 80.00 con la retribuzione del mese di settembre 2015.Agli apprendisti in forza alla data di sottoscrizione del presente accordo sarà erogato a titolo di “una tantum” l’importo di cui sopra nella misura del 70% con le medesime decorrenze sopra stabilite.L’importo di “una tantum” sarà inoltre ridotto proporzionalmente per i casi di servizio militare, assenza facoltativa “post-partum”, part-time, sospensioni per mancanza di lavoro concordate.L’importo dell’”una tantum” è stato quantificato considerando in esso anche i riflessi sugli istituti di retribuzione diretta ed indiretta, di origine legale o contrattuale, ed è quindi comprensivo degli stessi.L’”una tantum è esclusa dalla base di calcolo del t.f.r.Secondo consolidata prassi negoziale tra le parti gli importi eventualmente già corrisposti a titolo di futuri miglioramenti contrattuali vanno considerati a tutti gli effetti anticipazioni degli importi di “una tantum” indicati nel presente accordo. Pertanto, tali importi dovranno essere detratti dalla stessa “una tantum” fino a concorrenza. In considerazione di quanto sopra tali importi cessano di essere corrisposti con la retribuzione relativa al mese aprile 2014.L’importo di una tantum verrà riconosciuto al lavoratore anche in caso di dimissioni o licenziamento.

Legno e arredamento (Artigianato)Una tantumAd integrale copertura del periodo di carenza contrattuale, ai soli lavoratori in forza alla data di sottoscrizione dell’accordo (25/03/2014) verrà corrisposto un importo forfetario “una tantum” pari ad euro 160.00 lordi, suddivisibile in quote mensili, o frazioni, in relazione alla durata del rapporto nel periodo interessato(01/01/2013-31/03/2014).L’importo “una tantum” di cui sopra verrà erogato in due soluzioni: -la prima pari ad euro 80.00 con la retribuzione del mese di ottobre 2014,-la seconda pari ad euro 80.00 con la retribuzione del mese di settembre 2015.Agli apprendisti in forza alla data di sottoscrizione del presente accordo sarà erogato a titolo di “una tantum” l’importo di cui sopra nella misura del 70% con le medesime decorrenze sopra stabilite.

L’importo di “una tantum” sarà inoltre ridotto proporzionalmente per i casi di servizio militare, assenza facoltativa “post-partum”, part-time, sospensioni per mancanza di lavoro concordate.L’importo dell’”una tantum” è stato quantificato considerando in esso anche i riflessi sugli istituti di retribuzione diretta ed indiretta, di origine legale o contrattuale, ed è quindi comprensivo degli stessi.L’”una tantum è esclusa dalla base di calcolo del t.f.r.L’importo di una tantum verrà riconosciuto al lavoratore anche in caso di dimissioni o licenziamento.

Tessili – lavanderie (Artigianato)Una tantumAd integrale copertura del periodo di carenza contrattuale (01/01/2013-31/07/2014), ai soli lavoratori in forza alla data di sottoscrizione del’ accordo di rinnovo (25/07/2014) verrà corrisposto un importo forfetario “una tantum” pari ad euro 105 lordi, suddivisibile in quote mensili, o frazioni, in relazione alla durata del rapporto nel periodo interessato.L’importo “una tantum” di cui sopra verrà erogato in due soluzioni:-la prima pari ad euro 55 con la retribuzione del mese di ottobre 2014,-la seconda pari ad euro 50 con la retribuzione del mese marzo 2015.Agli apprendisti in forza alla data di sottoscrizione del presente accordo sarà erogato a titolo di “una tantum” l’importo di cui sopra nella misura del 70% con le medesime decorrenze sopra stabilite.L’importo di “una tantum” sarà inoltre ridotto proporzionalmente per i casi di servizio militare, assenza facoltativa “post-partum”, part-time, sospensioni per mancanza di lavoro concordate.L’importo dell’”una tantum” è stato quantificato considerando in esso anche i riflessi sugli istituti di retribuzione diretta ed indiretta, di origine legale o contrattuale, ed è quindi comprensivo degli stessi.L’”una tantum è esclusa dalla base di calcolo del t.f.r.L’importo di una tantum verrà riconosciuto al lavoratore anche in caso di dimissioni o licenziamento.

Lavanderie e tintorie (Artigianato)Una tantumAd integrale copertura del periodo di carenza contrattuale (01/01/2013-31/07/2014), ai soli lavoratori in forza alla data di sottoscrizione del’ accordo di rinnovo (25/07/2014) verrà corrisposto un importo forfetario “una tantum” pari ad euro 105 lordi, suddivisibile in quote mensili, o frazioni, in relazione alla durata del rapporto nel periodo interessato.L’importo “una tantum” di cui sopra verrà erogato in due soluzioni:la prima pari ad euro 55 con la retribuzione del mese di ottobre 2014, la seconda pari ad euro 50 con la retribuzione del mese marzo 2015.Agli apprendisti in forza alla data di sottoscrizione del presente accordo sarà erogato a titolo di “una tantum” l’importo di cui sopra nella misura del 70% con le medesime decorrenze sopra stabilite.L’importo di “una tantum” sarà inoltre ridotto proporzionalmente per i casi di servizio militare, assenza facoltativa “post-partum”, part-time, sospensioni per mancanza di lavoro concordate.L’importo dell’”una tantum” è stato quantificato considerando in esso anche i riflessi sugli istituti di retribuzione diretta ed indiretta, di origine legale o contrattuale, ed è quindi comprensivo degli stessi.L’”una tantum è esclusa dalla base di calcolo del t.f.r.L’importo di una tantum verrà riconosciuto al lavoratore anche in caso di dimissioni o licenziamento.

Pulizie Artigianato Rinnovo Ccnl In data 18 settembre 2014, le parti hanno stipulato l’ipotesi di

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accordo per il rinnovo del CCNL per i dipendenti dalle imprese artigiane esercenti servizi di pulizia, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione.INCREMENTI RETRIBUTIVI Dopo un vuoto contrattuale di oltre 8 anni, le Parti hanno convenuto un aumento retributivo da erogarsi in sette tranches alle seguenti scadenze: •adecorreredal1°ottobre2014;•adecorreredal1°gennaio2015;•adecorreredal1°aprile2015;•adecorreredal1°settembre2015;•adecorreredal1°aprile2016;•adecorreredal1°settembre2016;•adecorreredal1°marzo2017.Gli incrementi retributivi risultano i seguenti:

01-10-14 01-01-15 01-04-15 01-09-15 01-04-16 01-09-16 01-03-17 Totale

1°Q 44,58 38,21 12,74 25,47 25,47 25,47 31,84 203,771° 44,58 38,21 12,74 25,47 25,47 25,47 31,84 203,772° 40,86 35,02 11,67 23,35 23,35 23,35 29,19 186,83°S 39,61 33,95 11,32 22,63 22,63 22,63 28,29 181,053° 38,25 32,78 10,93 21,86 21,86 21,86 27,32 174,854° 36,16 30,99 10,33 20,66 20,66 20,66 25,83 165,295° 35 30 10 20 20 20 25 1606° 33,72 28,9 9,63 19,27 19,27 19,27 24,08 154,13

Gli importi eventualmente già corrisposti a titolo di acconto su futuri aumenti contrattuali (AFAC), stabiliti unilateralmente, cessano di essere corrisposti con la retribuzione relativa al mese di ottobre 2014. A partire dal 1° ottobre 2014 viene stabilito il conglobamento in un’unica voce denominata “Retribuzione tabellare” dei seguenti istituti retributivi: paga base (o minimo tabellare), ex indennità di contingenza, elemento distinto della retribuzione (EDR) pari ad euro 10,33. Il conglobamento non modifica i riflessi economici delle singole voci sui vari istituti retributivi previsti dal CCNL.

Retribuzione al dal dal dal dal dal dal dal30-09-14 01-10-14 01-01-15 01-04-15 01-09-15 01-04-16 01-09-16 01-03-17

1°Q 1.254,45 1.299,03 1.337,23 1.349,97 1.375,44 1.400,91 1.426,38 1.458,221° 1.254,45 1.299,03 1.337,23 1.349,97 1.375,44 1.400,91 1.426,38 1.458,222° 1.149,93 1.190,79 1.225,82 1.237,49 1.260,84 1.284,19 1.307,54 1.336,733°S 1.114,57 1.154,18 1.188,12 1.199,44 1.222,07 1.244,70 1.267,33 1.295,623° 1.076,39 1.114,64 1.147,42 1.158,35 1.180,21 1.202,06 1.223,92 1.251,244° 1.017,53 1.053,69 1.084,68 1.095,01 1.115,67 1.136,33 1.156,99 1.182,82

5° 984,97 1.019,97 1.049,97 1.059,97 1.079,97 1.099,97 1.119,97 1.144,976° 948,81 982,53 1.011,42 1.021,06 1.040,32 1.059,59 1.078,85 1.102,94

ELEMENTO DISTINTO E AGGIUNTIVO DELLA RETRIBUZIONE (EDAR) A favore dei soli lavoratori in forza alla data di sottoscrizione dell’accordo (18 settembre 2014), a copertura del vuoto temporale contrattuale, è prevista la corresponsione di un Elemento Distintivo e Aggiuntivo della Retribuzione (EDAR) mensile pari ad euro 5,00 per 30 mesi consecutivi a partire dal 1° ottobre 2014. Tale importo, di natura temporanea, va riproporzionato in caso di lavoro part-time e nell’ipotesi di apprendistato viene erogato sulla base delle percentuali in atto nei relativi semestri. Inoltre, l’EDAR non rientra nella base di calcolo per l’applicazione degli istituti contrattuali e non ha effetti sugli istituti di legge e di contratto indiretti e differiti, nessuno escluso, ivi compreso il TFR. Esso costituisce una quota fissa mensile, non frazionabile su base oraria. In ogni caso di risoluzione del rapporto lavorativo, anche a seguito di cambi di gestione in un appalto, l’azienda deve liquidare al lavoratore la parte residua di tale elemento in un’unica soluzione, insieme alla altre competenze economiche di fine rapporto. INDENNITÀ SPECIALE A partire dal 1° ottobre 2014 l’importo mensile corrisposto a titolo di indennità speciale, non utile ai fini della 13.ma mensilità, è fissato nelle seguenti misure:

Livello Importo Livello Importo

1°Q 121,55 3° 91,811° 121,55 4° 83,732° 103,58 5° 78,173°S 99,86 6° 71,97

Si sottolinea che tale indennità: •èriconosciutaincasodiassenzadallavoroperferieedentranellabase di calcolo per il trattamento di malattia ed infortunio; •perilavoratoriatempoparzialevariproporzionataall’orariodilavoro effettivamente prestato.

AUMENTI PERIODICI DI ANZIANITÀ Viene confermata la corresponsione, nei confronti dei lavoratori per l’anzianità di servizio maturata presso la stessa azienda per ogni biennio e fino ad un massimo di 5 bienni, un aumento in cifra differenziata per ciascun livello retributivo nelle seguenti misure:

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AREZZO - tel. 0575 906373 - AREZZO CENTRO - tel. 0575 20294CASTIGLION FIORENTINO - tel. 0575 657571 - MONTE SAN SAVINO - tel. 0575 849686

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Livello Importo Livello Importo

1°Q 30,47 3° 21,171° 30,47 4° 18,592° 26,85 5° 17,043°S 23,76 6° 15,49

Tutti i lavoratori, compresi quelli in forza alla data di stipula del presente CCNL, esclusi gli apprendisti, hanno diritto a maturare 5 aumenti periodici di anzianità. PERMESSI In sostituzione delle 4 festività abolite spettano gruppi di 4 e di 8 ore di permessi retribuiti; si precisa che i permessi maturati nell’arco dell’anno solare (1° gennaio – 31 dicembre) possono essere utilizzati entro il 30 settembre (in precedenza 31 gennaio) dell’anno successivo. In caso di mancata fruizione entro tale termine, gli stessi permessi decadranno e saranno pagati con la retribuzione globale di fatto in atto al momento della loro scadenza. Si ricorda che per la festività civile del 4 novembre (spostata alla prima domenica del mese) è riconosciuto il trattamento stabilito per le festività che coincidono con la domenica. LAVORO A TEMPO PARZIALE - Clausole elastiche e flessibili È prevista la possibilità, con il consenso del lavoratore formalizzato con atto scritto, dell’apposizione di clausole che permettano la variazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa (clausole flessibili) e/o, per i rapporti di tipo verticale o misto, di clausole che consentano la variazione in aumento dell’attività lavorativa (clausole elastiche), previo preavviso di almeno 5 giorni lavorativi. In presenza di oggettivi e comprovati gravi motivi familiari e/o personali, è consentita una sospensione temporanea dell’applicazione delle suddette clausole. Le suddette variazioni comportano, per il periodo in cui le stesse vengono effettuate, una maggiorazione retributiva del 10% da calcolarsi sulla retribuzione oraria globale di fatto. In presenza di emergenze tecniche e/o produttive, il termine di preavviso può essere ridotto fino a 2 giorni lavorativi e, in tal caso, la maggiorazione viene elevata al 15%. LAVORO SUPPLEMENTARE In presenza di specifiche esigenze tecnico, organizzative e sostitutive, previo accordo scritto tra le parti, è ammessa la prestazione di lavoro supplementare, che non può superarre il 50% dell’orario part-time convenuto. Per il lavoro supplementare è prevista la maggiorazione del 22% da calcolarsi sulla retribuzione tabellare. Le ore supplementari con la relativa maggiorazione sono utili ai fini del computo del TFR. CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO Sono apportate alcune modifiche alla disciplina di tale tipologia contrattuale.In conformità alle previsioni legislative vigenti, l’assunzione di personale con contratto di durata non superiore a 36 mesi è ammessa per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione. Affiancamento Nel caso di assunzione a tempo determinato per sostituzione, è consentito un periodo di affiancamento fino a 90 giorni di calendario, sia prima che inizi l’assenza sia successivamente al rientro del sostituito per consentire il passaggio delle consegne. Qualora l’assenza delle lavoratrici/tori, ovvero di titolari, familiari collaboratori e soci, sia stata programmata per più congedi , il contratto a termine stipulato per ragioni sostitutive, oltre a tale affiancamento, potrà essere prorogato fino alla scadenza del diritto di usufruire di permessi giornalieri/orari previsti per l’allattamento. Limiti quantitativi

Sono previsti i seguenti limiti quantitativi all’impiego di lavoratori con contratto a tempo determinato: imprese da 0 a 5 dipendenti (comprendendo tra questi i soli lavoratori a tempo indeterminato): 2 lavoratori a termine; imprese da 6 a 10 dipendenti (comprendendo tra questi i soli lavoratori a tempo indeterminato): 4 lavoratori a termine; imprese da 11 a 18 dipendenti (comprendendo tra questi i soli lavoratori a tempo indeterminato): 6 lavoratori a termine; imprese con più di 18 dipendenti (comprendendo tra questi i soli lavoratori a tempo indeterminato): 8 lavoratori a termine con arrotondamento all’unità superiore. Sono esclusi dai suddetti limiti i lavoratori assunti a tempo determinato per sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto e per stagionalità. I predetti limiti vanno calcolati prendendo a riferimento il numero di lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell’anno di assunzione. In base al dettato normativo (art. 10, comma 7, lett. a) del D.Lgs n. 368/2001), sono in ogni caso esenti da limitazioni quantitative i contratti a termine conclusi nei primi 12 mesi della fase di avvio di nuove attività d’impresa, ovvero dall’entrata in funzione di una nuova linea di produzione o di servizio, ovvero di una nuova unità produttiva aziendale (per quest’ultime non devono intendersi i cambi d’appalto). Intervalli temporali In tema di successione di contratti a tempo determinato stipulati con il medesimo lavoratore, l’intervallo temporale tra due contratti è fissato in: •10giornipericontrattiaterminediduratafinoa6mesi;•20giornipericontrattiaterminediduratasuperioreai6mesi.Le Parti convengono sull’assenza di intervalli nel caso di assunzioni a tempo determinato per la sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto. Diritto di precedenza Il lavoratore che nell’esecuzione di uno o più contratti a termine presso la stessa azienda, abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a 6 mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dai datore di lavoro entro i successivi 12 mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporto a termine, a condizione che manifesti la propria volontà per iscritto al datore di lavoro entro 6 mesi dalla data di cessazione del rapporto stesso. Tale diritto si estingue entro un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Anche il lavoratore assunto con contratto a termine per lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza, purché manifesti per iscritto la propria volontà entro 3 mesi dalla data di cessazione del rapporto lavorativo. APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE In attuazione delle previsioni contenute nel Testo unico dell’apprendistato (D.Lgs n. 167/2011), le Parti hanno ridefinito la disciplina dell’apprendistato professionalizzante, considerato un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all’occupazione dei giovani. La disciplina dell’apprendistato professionalizzante è regolata dalle vigenti norme legislative, dalle disposizioni del CCNL e da eventuali disposizioni stabilite da accordi e contratti regionali. La disciplina definita dalle Parti si applica ai rapporti di apprendistato professionalizzante o di mestiere sottoscritti a partire dal 1° ottobre 2014. Ai contratti stipulati anteriormente a tale data continua ad applicarsi la previgente normativa fino alla loro naturale scadenza. Sfera di applicazione Possono essere assunti con contratto di apprendistato professionalizzante i giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni. Per i soggetti in possesso di qualifica professionale, conseguita ai

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sensi del D.Lgs n. 226/2005, il contratto di apprendistato può essere concluso a partire dal 17° anno di età. L’assunzione con tale tipologia contrattuale è consentita per alcuni specifici profili, riportati di seguito a proposito della durata dell’apprendistato. Nel contratto scritto concluso dalle parti vanno indicati: la qualifica che sarà acquisita alla conclusione del periodo formativo, la durata del periodo di apprendistato, che coincide con il periodo di formazione, la retribuzione, il periodo di prova, il rinvio al piano formativo individuale (PFI) ed ogni altra indicazione contrattuale utile. Periodo di prova Può essere convenuto un periodo di prova, da indicare nella lettera di assunzione, per un durata non superiore a quella prevista per i lavoratori qualificati inquadrati nei rispettivi livelli di destinazione dell’apprendista. Durante tale periodo il rapporto di lavoro può essere risolto da entrambi le parti senza obbligo di preavviso o della relativa indennità sostitutiva e vanno retribuite le ore o le giornate di lavoro effettivamente prestate, con diritto agli istituti indiretti e differiti maturati. Nell’ipotesi di malattia insorta durante il periodo di prova all’apprendista spetta la conservazione del posto di lavoro per un periodo massimo di 1 mese, decorso il quale il rapporto di lavoro potrà essere risolto senza obbligo di preavviso o di indennità sostitutiva. Durata La durata minima del contratto di apprendistato è fissata in 6 mesi, mentre quella massima è stabilita nelle seguenti misure, in relazione alla qualificazione da raggiungere:

Gruppo Qualificazione professionale Durata

Addetto al trattamento delle acque, pulizia e manutenzione di piscine

4 anniCapisquadraOperatori dei servizi di disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e

2°*

sanificazione

3 anni

Levigatori e vetrificatori pavimenti in legnoLamatoriLucidatori a piomboConducenti di pale caricatriciAddetti alle cabine e linee di verniciatura negli impianti industrialiLavoratori addetti ad operazioni ausiliarie alla disinfezione,derattizzazione, disinfestazione, sanificazione e risanamento ambientaleLavoratori addetti ai lavori di pulizia anche con l’uso di lucidatrici,lavasciuga, monospazzole ed aspiratori, nonché ai lavori di pulizia deivetri anche con uso delle scalette a libretto di comune uso lavorativo chenon superino 1 metro d’altezzaAddetti a lavori di manutenzione di giardini e di aree verdi

3°**

Pulitori finiti che effettuano tutti i lavori di pulizia (comprese le pulizie di

1 anno e 6 mesi

vetri e delle vetrine con uso delle scale) anche con uso delle macchineindustrialiAddetti ad operazioni di disinfezione, derattizzazione, disinfestazione,sanificazione e risanamento ambientaleConducenti

4° Apprendisti impiegati (dal 4° al 2° livello) 2 anni e 6 mesi

(*) Si tratta di lavorazioni ad altro contenuto professionale (**) Si tratta di lavorazioni a medio basso contenuto professionale Si ricorda che i lavoratori sono classificati in 7 livelli, secondo un

sistema di inquadramento unico per operai, impiegati e quadri. Gli operai sono inseriti nei livelli dal 3° Super al 6°; gli impiegati dal 1° al 4° (con esclusione del 3° S); i quadri nel 1° livello. È prevista una riduzione delle suddette durate nelle seguenti misure: • per gli apprendisti in possesso di titolo di studio post obbligoidoneo rispetto all’attività da svolgere: 6 mesi da applicarsi al termine del periodo di apprendistato; •pergliapprendistiinpossessodiattestatodiqualificaprofessionaleidoneo rispetto all’attività da svolgere: 3 mesi da applicarsi al termine del periodo di apprendistato. Tali riduzioni sono valevoli a tutti gli effetti contrattuali, ivi compresi quelli retributivi. Per essere ammesso alla minore durata del periodo formativo, l’apprendista, all’atto dell’assunzione o all’atto del conseguimento del titolo scolastico (se conseguito durante il periodo di apprendistato), dovrà presentare il titolo scolastico originale o apposito certificato debitamente autenticato. Trattamento economico

1° gruppo (durata 4 anni) 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno70% 80% 90% 100%

2° gruppo (durata 3 anni)1° anno 2° anno 3° anno 70% 80% 90%

3° gruppo (1 anno e 6 mesi) 1° semestre 2° semestre 3° semestre 65% 80% 90%

4° gruppo (2 anni e 6 mesi) 1° anno 2° anno Ultimi 6 mesi 70% 80% 90% Attività formativa Il datore di lavoro deve impartire all’apprendista la formazione di tipo professionalizzante e di mestiere necessaria per il conseguimento della qualifica finale, considerando i profili formativi definiti dal CCNL (vedi allegati) o, in assenza di questi, delle declaratorie o dei profili professionali stabiliti nel sistema di classificazione e inquadramento del CCNL, ovvero di quelli previsti dalle corrispondenti classificazioni dell’lsfol. L’impresa deve erogare 80 ore medie annue di formazione tecnico-professionale, ivi compresa la formazione in materia di sicurezza. Pertanto, qualora il datore di lavoro assuma un apprendista che abbia già ricevuto tale formazione durante un precedente periodo di apprendistato svolto presso un altro datore, la formazione in sicurezza è dovuta soltanto a condizione che la nuova attività lavorativa si collochi in una diversa classe di rischio.La formazione professionalizzante è integrata, laddove prevista, dall’offerta formativa pubblica, interna o esterna all’azienda. Il piano formativo individuale (PFI) definisce il percorso formativo dell’apprendista in ragione della qualifica da raggiungere e delle conoscenze e competenze già possedute dallo stesso. Il PFI può essere definito entro 30 giorni di calendario dalla stipula del contratto di lavoro e può essere modificato a seguito di concordi valutazioni dell’apprendista e dell’impresa anche su istanza del referente aziendale. La formazione effettuata e la qualifica professionale a fini contrattuali eventualmente acquisita vanno registrate nel libretto formativo del cittadino ed in assenza di esso la registrazione della formazione potrà avvenire mediante apposita dichiarazione del datore di lavoro. Recesso Al termine del periodo di apprendistato ciascuna delle parti può recedere dal contratto (art. 2118 c.c.), con preavviso decorrente dal

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termine del suddetto periodo. Durante il preavviso continua ad applicarsi la disciplina del contratto di apprendistato. In caso di mancato esercizio della facoltà di recesso, il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA Le Parti convengono di promuovere le iscrizioni e la relativa contribuzione a favore del Fondo sanitario nazionale integrativo intercategoriale per l’artigianato SAN.ARTI, secondo le modalità stabilite dall’accordo interconfederale del 21 settembre 2010. Di conseguenza, a partire dal 1° ottobre 2014, sono iscritti al Fondo i dipendenti a tempo indeterminato (anche apprendisti) cui si applica il CCNL. Sono altresì iscritti anche i lavoratori a tempo determinato se il rapporto ha una durata iniziale almeno pari a 12 mesi; le iscrizioni non sono dovute nei casi di contratti a termine instaurati per durate inferiori, e successivamente prorogati o rinnovati fino a superare il limite dei 12 mesi. A decorrere dal 1° ottobre 2014 viene attivato un contributo per dipendente a carico del datore di lavoro (da versare al Fondo con la periodicità e le modalità stabilite dal Regolamento) pari ad euro 10,42 mensili (per 12 mensilità). Si sottolinea che la mancata iscrizione al suddetto Fondo comporta l’obbligo per il datore di lavoro di erogare un importo forfetario, quale “elemento aggiuntivo della retribuzione” (EAR) pari ad euro 25,00 lordi mensili (per 13 mensilità) così come previsto dal CCNL in materia di bilateralità.BILATERALITÀ Sono estese al settore delle imprese di pulizia artigiane le previsioni in tema di bilateralità concordate con gli accordi interconfederali e, di conseguenza, a partire dal 1° ottobre 2014, le imprese si devono iscrivere al fondo Ebna. In difetto dovranno corrispondere a ciascun

lavoratore un importo forfetario pari ad euro 25,00 lordi mensili (per 13 mensilità), a titolo di elemento aggiuntivo della retribuzione (EAR).

Alimentari e panificatori Nuovi minimi di paga da novembre 2014Alimentari

Livello Retribuzione a partire dal 1° novembre 2014 Livello Retribuzione a partire dal 1°

novembre 2014

1°S 2.022,18 3° 1.464,99

1° 1.815,60 4° 1.405,24

2° 1.662,09 5° 1.340,35

3°A 1.548,85 6° 1.254,04

Panificazione

Livello Retribuzione a partire dal 1° novembre 2014 Livello Retribuzione a partire dal 1°

novembre 2014

A1S 1.710,22 B1 1.674,41

A1 1.589,92 B2 1.375,60

A2 1.489,04 B3S * 1.338,78

A3 1.363,49 B3 1.295,08

A4 1.291,82 B4 1.228,25

Trasporto e spedizione merci (Artigianato)Nuovi minimi dal 01/10/2014

Livelli Minimo conglobato Indennità di funzione

Q 2.059,74 51,65

1 1.933,94 ---

2 1.776,74 ---

3S 1.604,37 ---

3SJ 1.567,90 ---

3J 1.561,93 ---

4S 1.485,30 ---

4J 1.446,31 ---

5 1.416,67 ---

6S 1.323,17 ---

6J 1.217,56 ---

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Arezzo è tra le prime cinque province italiane più colpite dal mercato del falso. Lo rivela il Rapporto Contraffazione di Confartigianato,

che spiega come livello provinciale, il pericolo dei falsi riguarda soprattutto le imprese di Arezzo, Prato, Fermo, Firenze, e Pistoia. Praticamente 4 su 5 sono province toscane. Il fatto che Arezzo sia tra queste cinque nasce da fatto che i settori produttivi più bersagliati dai falsari, sempre secondo i dati Confartigianato, vi sono alcune delle nostre più importanti eccellenze: il tessile, l’abbigliamento e le calzature, vero e proprio spazio privilegiato per chi vuole sfruttare un marchio in maniera fraudolenta.Proprio per questo anche ad Arezzo, sempre secondo il rapporto Confartigianato, negli ultimi 5 anni le imprese artigiane sono state decimate, con un calo pari al 9,9%. Soltanto nell’ultimo anno le imprese artigiane di questi settori ‘invasi’ dai falsi sono diminuite del 2,1%.“Un fenomeno criminale di dimensioni globali come la contraffazione – spiega il presidente di Confartigianato Arezzo, Ferrer Vannetti - va combattuto con armi globali. Serve un’azione congiunta di tutti i livelli di Governo, in Italia, in Europa e a livello internazionale. L’azione repressiva, la collaborazione tra le forze dell’ordine di tutti i Paesi, devono essere accompagnate da attività di prevenzione e da iniziative legislative a tutela dell’origine

e della qualità dei prodotti, a cominciare dall’approvazione di una regolamentazione europea, come quella sul ‘made in’, che obblighi a indicare l’origine dei prodotti e garantirne la piena tracciabilità”.Ma secondo Vannetti l’azione a livello repressivo non basta: “Bisogna anche intensificare anche sul territorio – afferma il presidente di Confartigianato Arezzo - le attività di formazione e informazione alle imprese a ai consumatori aretini sui danni provocati dalla contraffazione, sulla difesa della proprietà intellettuale e industriale, sulla tutela dei nostri prodotti di qualità che tanto lavoro costano ai nostri eccellenti artigiani”.

Più in generale, sempre dal rapporto Confartigianato, si evince che, per quanto riguarda la tipologia delle merci, che il valore più alto di sequestri effettuati in Italia tra il 2008 e il 2013 riguarda gli accessori di abbigliamento (34,6%). Seguono i capi d’abbigliamento (14,1%), apparecchiature elettriche (9,9%), calzature (7,9%), occhiali (7,4%), profumi e cosmetici (6,6%), giocattoli e giochi (4,5%), orologi e gioielli (4,1%), cd, dvd, cassette (1,2%), apparecchiature informatiche (0,5%).La rilevazione di Confartigianato mostra, infine, che la Cina guida la classifica dei Paesi di provenienza di merce contraffatta con una quota del 66,1% dei prodotti sequestrati dalle autorità italiane.

I dati allarmanti nel Rapporto ConfartigianatoDalla Cina il 66% dei prodotti taroccati

Ferrer VannettiPresidente Confartigianato

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Maestri artigiani e “botteghe scuola”: una formula felice, che dimostra la sua validità per trasmettere le conoscenze alle giovani generazioni, e che si afferma fra gli artigiani aretini. Cresce infatti l’elenco dei

“Maestri Artigiani”, che giungono a quota 9 in totale, con l’ultimo riconoscimento a Luisa Bisaccioni. Luisa Bisaccioni è infatti la decoratrice di Confartigianato che ha ottenuto recentemente la qualifica dalla Camera di commercio di Arezzo. E’ una straordinaria decoratrice ed esponente di punta della Federazione Artistico di Confartigianato e si aggiunge agli altri 8 Maestri Artigiani della provincia di Arezzo già riconosciuti in precedenza. Si tratta di Andrea Roggi, ceramista, Stefania Bracci, decoratrice e restauratrice, Alano Maffucci, orafo e virtuoso dell’arte sacra, Piero Stocchi e Lina Sposato, pastai, Mazzi Graziella, modellista per confezioni e sarta su misura, Santi del Sere, falegname e intagliatore, Aldo Cappetti, pellettiere. Nel suo laboratorio di Pieve al Bagnoro Luisa Bisaccioni esegue splendide decorazioni di mobili e complementi di arredo, utilizzando le stesse tecniche impiegate dai grandi maestri italiani del Rinascimento come ad esempio le tempere grasse, pigmento e caseina, pigmento e calce.Le opere di Luisa Bisaccioni sono al centro della Mostra itinerante intitolata: Il volto e la memoria. Vittoria Colonna e Michelangelo. Rare incisioni del XVI-XIX secolo” in programma a Vasto a Palazzo d’Avalos, a Roma presso il Palazzo del Collegio Romano, a Caprese

Michelangelo al Museo Michelangiolesco e ad Ischia presso Palazzo d’Avalos.Intanto si registra anche il primo “diploma” alla Bottega Scuola Aule di Alano Maffucci. Infatti l’allieva Arianna Orsato, ha terminato con profitto il primo corso e ha ricevuto in questi giorni l’attestato dal suo “Maestro”, che le ha insegnato le principali tecniche dell’oreficeria artistica. Alano Maffucci è entusiasta. “Questa esperienza – dice – è molto bella, non solo perchè mi consente di trasmettere le mie competenze ai giovani che vogliono apprendere, conoscenze che ai miei tempi venivano insegnate a scuola, ma oggi non si insegnano più.” L’insegnamento delle principali tecniche dell’artigianato orafo riveste ancora oggi un valore strategico per garantire continuità alla gloriosa tradizione del made in Italy. Sbalzo, cesello, incisione e incastonatura sono arti che non possono essere sostituite dall’uso dei moderni strumenti informatici e dalle macchine a controllo numerico.“Questa ragazza – conclude Maffucci – è bravissima e animata da grandissima volontà. Ha appena concluso il primo corso di 200 ore, si è già iscritta al secondo corso e ha chiesto di focalizzare l’insegnamento sulle materie che esaltano la manualità, come il cesello e la finitura a martello.”Nella “Bottega Scuola” di Alano Maffucci c’è anche un altro giovane “apprendista” che sta studiando il mestiere con profitto e che presto otterrà l’ambito attestato.

Crescono le “botteghe scuola” ad ArezzoNuova “maestra artigiana” e primo diploma ad una brava allieva

Obiettivo anche per la Toscana: ridurre le tariffe Rc auto e tutelare i diritti di consumatori e carrozzieri

Difendere al meglio i diritti degli automobilisti, salvaguardando la professionalità delle 17.000 carrozzerie italiane e dei 72.000 addetti (in Toscana oltre 2.000 carrozzerie e 6.000 occupati). E’ quanto prevede il disegno di legge depositato alla Camera dei Deputati il cui primo firmatario è l’onorevole Sara Moretto (PD) membro della sesta Commissione Finanze. La proposta di legge di fatto recepisce le osservazioni avanzate dalle Associazioni nazionali dei Carrozzieri di Confartigianato, Cna e Casartigiani in materia di RC auto e riforma del Codice delle assicurazioni private, presentate pubblicamente il 1° ottobre scorso a Roma. Si tratta di un provvedimento che avrà rilevanza particolare in Toscana:“La proposta di legge firmata da Moretto recepisce l’esigenza di intervenire con norme che difendano i diritti dei cittadini/consumatori perseguendo l’obiettivo della riduzione dei premi assicurativi, senza compromettere il livello qualitativo delle riparazioni e la conseguente sicurezza della circolazione stradale – spiegano Roberto Carria Presidente ANC Confartigianato

Imprese Toscana e Ivo Bobini, Presidente Carrozzieri CNA Toscana -. Per questo è necessario intervenire al più presto sull’assetto del mercato assicurativo dell’RC Auto, soprattutto al fine di ridurre il gap con gli altri Paesi UE relativamente ai costi delle polizze che in Italia, negli ultimi dieci anni (marzo 2004-marzo 2014), sono aumentati del 27,9%, vale a dire più del doppio dell’Eurozona (13,6%), tre volte e mezzo di più che in Germania (8%) e quattro volte e mezzo di più che in Francia (6,6% )”. In questo contesto, prendendo in considerazione la dinamica del valore aggiunto reale tra il 2007 e 2011, il comparto assicurativo è cresciuto del 6,8%, in controtendenza rispetto al valore aggiunto del commercio e della autoriparazione che cala dell’11,3%. Ciò dimostra che, pur in presenza di una grave incidenza della crisi sulla redditività del comparto della manutenzione e riparazione dei veicoli, i premi RC auto hanno subito significativi rialzi con positive ricadute in termini di valore aggiunto, segnale evidente che, alla base dell’alto costo delle assicurazioni auto non vi è l’incidenza del costo assoluto della riparazione, ma, evidentemente, un assetto del mercato assicurativo con una scarsa dinamica concorrenziale.

Rc auto. Buone notizie per automobilisti e carrozzieriRecepite in un Ddl le proposte dei Carrozzieri di Confartigianato, Cna, Casartigiani.

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Il 13 dicembre entrerà in vigore la nuova etichetta europea sulla etichettatura degli alimenti, che si basa sul regolamento europeo 1169/11. “La normativa – spiega Mauro Cornioli presidente della

federazione alimentaristi di Confartigianato Arezzo – è frutto di una lunga trattativa condotta a livello europeo volta a realizzare una base comune per regolamentare le informazioni sugli alimenti e consentire ai consumatori di compiere scelte consapevoli. In linea teorica, dunque, le nuove regole rispondono a un’esigenza di maggiore trasparenza, contribuiscono a uniformare le legislazioni dei singoli paesi e a garantire la libera

circolazione di alimenti sicuri. Fin qui andrebbe tutto bene – continua Cornioli - ma a leggere con attenzione gli articoli del regolamento, che modifica e abroga tutta una serie di direttive precedenti, ci si accorge che qualche lacuna c’è.”

Quale ad esempio? “La più lampante -spiega Cornioli - è la mancanza dell’indicazione obbligatoria della sede dello stabilimento di produzione o confezionamento. In Italia la legge 109/1992 prevede l’obbligo di indicare la sede dello stabilimento, ma una volta entrato in vigore il nuovo regolamento europeo la legge 109 decadrà e tale indicazione potrà essere mantenuta solo a condizione che il governo italiano provveda alla notifica di questa norma alla Commissione europea. Insomma – sottolinea Cornioli – questa è una vittoria delle multinazionali, che va nella direzione opposta rispetto alla trasparenza verso il consumatore.”

Ma ci sono anche aspetti positivi. “Si, in realtà – spiega ancora Cornioli – si può dire che vi sono luci ed ombre. Se infatti la mancata indicazione dello stabilimento di produzione è un passo indietro,salvo che per alcune carni dove si dovrà indicare l’origine, vi è anche la norma che prevede di indicare gli allergeni, che invece rappresenta un fatto altamente positivo. Altro fatto positivo sarà che l’etichetta dovrà essere più grande, dunque più leggibile per i consumatori.”E per quanto riguarda le calorie? “Sul punto sono scettico – dice Cornioli – perchè l’indicazione delle calorie di per sé rischia di diventare fuorviante. Mi riferisco in particolare ai prodotti della nostra tradizione alimentare, come ad esempio i tortellini e la pasta ripiena in generale. Certo, hanno più calorie di altri tipi di pasta, ma non è quello l’elemento distintivo che qualifica questi prodotti. Non vorrei – conclude Cornioli – che questa previsione invece di dare indicazioni utili ai consumatori finisse per penalizzare i prodotti della dieta mediterranea, finendo per privilegiare prodotti cosidetti “light”, ma che in compenso non hanno il sapore e la valenza nutrizionale dei nostri prodotti, e magari sono ricchi di conservanti, coloranti e additivi vari.”

Luci e ombre nella nuova etichettatura alimentiCornioli: “Bene indicazione allergeni, male mancanza stabilimento produzione”

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VETRINA DELLA MODA.IT , lo spazio web nato dalla volontà di Confartigianato, Cna con il contributo finanziario della Camera di Commercio vede nel corso del suo primo anno di nascita la partecipazione anche

delle altre due associazione rappresentative del modo della Moda, Confindustria e Confapi, tale sodalizio accentua ancora di più la possibilità di valorizzare e promuovere le imprese della manifattura del comparto moda del territorio, un comparto che conta oltre 1400 aziende e 40 mila addetti e rappresenta una delle colonne portanti dell’economia aretina.Il portale, al quale hanno già aderito numerose aziende, si arricchisce e sbarca sui social media per diventare strumento ancora più efficace e fare marketing d’avanguardia nell’intento di promuovere attività e prodotti, per condividere esperienze e progetti, tecniche e metodologie produttive, fasi di lavorazione integrate.

“Questo progetto dedicato alle aziende dei diversi settori del comparto Moda aretino, dall’abbigliamento alle calzature, dalla pelletteria ai tessuti, punta a valorizzare la qualità, la buona fattura, la filiera artigianale della moda – sottolinea Carlo Donati Presidente della federazione Moda di Confartigianato e della consulta della Moda - e oggi il web è lo strumento più promettente ed efficace per creare una rete di condivisione e di relazioni. Noi vogliamo evidenziare il valore del prodotto artigiano, creato da aziende del territorio che sono capaci di fare tendenza e sono punto di riferimento, sia per il consumatore che per gli “addetti ai lavori”.

vetrina della moda.It garantisce visibilità ad imprese che hanno proprie linee di prodotto, presidiano i mercati, studiano tendenze, internazionalizzano e affrontano la difficile sfida di conquistare una fetta di mercato dove l’elemento qualitativo prevalga sulle logiche di marchio e di prezzo

“Oggi – conclude Donati- il portale sbarca anche sui social media, perchè proprio loro sono lo strumento che crea condivisione intorno ai prodotti e perchè le bacheche dei social media sono il moderno “passaparola”, attraverso il quale i clienti si scambiano opinioni sui prodotti e le aziende possono interloquire con loro.

Ecco perchè abbiamo deciso di aprire, per cominciare, un profilo Facebook che servirà a condividere condividere foto o album fotografici, aggiornamenti di status e video, in modo da poter sfruttare la vera forza della comunicazione su facebook che è data dalla velocità con la quale quello che vogliamo comunicare arriva al nostro interlocutore. Siamo convinti che questo sarà un modo ulteriore per promuovere l’intero settore della Moda della provincia di Arezzo.”

Vetrina dello moda sbarca sui social mediaApre un profilo Facebook il portale delle aziende della provincia di Arezzo

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Stampato su carta Fedrigoni Freelife Gloss certificata FSC® costituita in pura cellulosa E.C.F. e da un elevato contenuto di fibre di recupero (almeno 25%)

Progetto Grafico:Settore8 Srl

Stampa:Tipografia La Zecca Srl

Ass. USPI

Direttore Responsabile:Giacomo Guerrini

Con la collaborazione di:Laura Pugliesi

Editore:Media Srl - C.P. 555

Settimanale della Confartigianato Toscana Anno XXII N°12 del 9/12/14Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Iscr.Trib. FI - n° 4161 del 12/12/91. Copia: euro 0,50