Nuova Edizione Un voto di conferma, la strada continua

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OTTOBRE 8/2008 Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27.02.2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB Roma Nuova Edizione Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma a pagina 4 a pagina 22 Rimborsi ritardati interessi dovuti È una strada irta di insidie quella del farmacista che intraprende un'azione legale per recuperare gli interessi prodotti dal ritardo nel rimborso delle ricette Ssn. Un conto, infatti, è il diritto al risarcimento, un altro riuscire a vederlo riconosciuto. L'avvocato spiega perché, in ogni caso, è meglio ricorrere Un voto di conferma, la strada continua Le consultazioni di ottobre per il rinnovo del direttivo si sono risolte in un plebiscitario attestato di fiducia nei confronti della lista che ha guidato l'Ordine nell'ultimo triennio. Il dato più rilevante, però, è la massa di iscritti - ben 2080 - che si sono presentati alle urne. Una partecipazione che è il segno della voglia di impegno della professione Farmacisti per la vita un impegno… di cuore Mettere la professionalità di farmacista a disposizione di chi non ha accesso alle cure mediche di base, rivolgendosi in via primaria ai Paesi del Sud del mondo: è l'impegno di Farmacisti per la Vita, una Onlus di colleghi che con la loro attività confermano la tradizionale sensibilità della professione all'impegno sociale e per i più deboli. Ecco come sostenerli a pagina 15 Riparte il confronto sulla professione Con l'autunno, tornano sul tappeto i temi e i problemi della farmacia e della professione farmaceutica. A sollevarne qualcuno, su questo numero di Rif, sono tre qualificati Colleghi, che intervengono su temi cruciali come deregulation, sicurezza e tavolo sulla farmaceutica a pagina 8

Transcript of Nuova Edizione Un voto di conferma, la strada continua

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Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma

a pagina 4

a pagina 22

Rimborsi ritardatiinteressi dovuti

È una strada irta di insidiequella del farmacista che intraprende un'azionelegale per recuperaregli interessi prodotti dal ritardonel rimborso delle ricette Ssn.Un conto, infatti, è il diritto al risarcimento, un altroriuscire a vederlo riconosciuto.L'avvocato spiega perché,in ogni caso, è meglio ricorrere

Un voto di conferma,la strada continuaLe consultazioni di ottobre per il rinnovo del direttivo si sono risolte in un plebiscitarioattestato di fiducia nei confronti della lista che ha guidato l'Ordine nell'ultimo triennio.Il dato più rilevante, però, è la massa di iscritti - ben 2080 - che si sono presentati alle urne.Una partecipazione che è il segno della voglia di impegno della professione

Farmacisti per la vitaun impegno… di cuore

Mettere la professionalità di farmacista a disposizione di chi non ha accesso alle curemediche di base, rivolgendosiin via primaria ai Paesi del Suddel mondo: è l'impegno di Farmacisti per la Vita,una Onlus di colleghi che con la loro attività confermano la tradizionale sensibilità della professione all'impegnosociale e per i più deboli.

Ecco comesostenerli

a pagina 15

Riparte il confrontosulla professione

Con l'autunno, tornano sul tappeto i temi e i problemidella farmacia e dellaprofessione farmaceutica.A sollevarne qualcuno,su questo numero di Rif,sono tre qualificati Colleghi,che intervengono su temicruciali come deregulation,sicurezza e tavolo sulla farmaceutica

a pagina 8

N. 8 - OTTOBRE 2008 3

EditoreOrdine dei Farmacisti della Provincia di RomaDirezione e amministrazione Via A. Torlonia‚ 15 - 00161 Roma Direttore responsabileEmilio CroceCoordinamento redazionaleMargherita ScaleseRegistrazionedel Tribunale di Roma n° 11959 del 25/1/1968Coordinamento stampa e pubblicitàArt Director Design Strategy srlImpaginazione e graficaVincenzo FuriatiStampa Cimer snc Spedizioneabb. post - D.L.353/2003 (conv. in L.27.02.2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB RomaFinito di stampareOttobre 2008

Gli inserzionisti di questo numero:

Studio Mario FanelliArchitettura d’interni pag. 2

CofarmitDistribuzione farmaci pag. 4

Laboratoires BoironProdotti omeopatici pag. 9

Phyto PerformanceProdotti per la farmacia pag. 13/16

IDI Farmaceutici S.r.l.Prodotti per la farmacia pag. 19

Farma&tec - MondofarmaTecnologie per la farmacia pag. 21

ZambonProdotti per la farmacia pag. 23

Welcome Pharma S.r.l.Integratori alimentari pag. 27

Banca Popolare di SondrioIl mutuo per i farmacisti pag. 28

per informazioni sugli spazi pubblicitari tel.: 06.87179247 mail: [email protected]

Rassegna Informativa del farmacistadell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Anno XXXIV N. 8 - OTTOBRE 2008

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8/2008

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B Ro

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Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma

a pagina 4

a pagina 22

Rimborsi ritardati

interessi dovuti

È una strada irta di insidie

quella del farmacista

che intraprende un'azione

legale per recuperare

gli interessi prodotti dal ritardo

nel rimborso delle ricette Ssn.

Un conto, infatti, è il diritto

al risarcimento, un altro

riuscire a vederlo riconosciuto.

L'avvocato spiega perché,

in ogni caso, è meglio ricorrere

Un voto di conferma,

la strada continua

Le consultazioni di ottobre per il rinnovo

del direttivo si sono risolte in un plebiscitario

attestato di fiducia nei confronti della lista

che ha guidato l'Ordine nell'ultimo triennio.

Il dato più rilevante, però, è la massa di iscritti

- ben 2080 - che si sono presentati alle urne.

Una partecipazione che è il segno

della voglia di impegno della professione

Farmacisti per la vita

un impegno… di cuore

Mettere la professionalità

di farmacista a disposizione

di chi non ha accesso alle cure

mediche di base, rivolgendosi

in via primaria ai Paesi del Sud

del mondo: è l'impegno

di Farmacisti per la Vita,

una Onlus di colleghi che con

la loro attività confermano

la tradizionale sensibilità

della professione all'impegno

sociale e per i più deboli.

Ecco come

sostenerli

a pagina 15

Riparte il confronto

sulla professione

Con l'autunno, tornano

sul tappeto i temi e i problemi

della farmacia e della

professione farmaceutica.

A sollevarne qualcuno,

su questo numero di Rif,

sono Maurizio Bisozzi,

Vittorio Contarina e Giancarlo

Esperti, che intervengono

su temi cruciali come

deregulation, sicurezza e tavolo

sulla farmaceutica

a pagina 8

IN QUESTO NUMEROPrimo piano

Ma la conferma più bella è il numero dei votantiSono stati 2080 i farmacisti che a inizio ottobre hanno onorato l’appuntamento con le urne: una rispostadavvero straordinaria, che dimostra come l’Ordine sia sempre più considerato la “casa della professione”

a pagina 6

Deregulation, orari, sicurezza, federalismo: ma che farmacia farà?Riflessioni, denunce, analisi: Rif propone ai lettori i contributi di tre iscritti del nostro Ordine che intervengono su temi attuali e cruciali per la professione.

a pagina 8uCambiare per migliorare,

non per stravolgerea pagina 8

uSicurezza, una questioneda affrontare. Subito

a pagina 10uFinanziaria e tavolo

per la farmaceutica: servono norme certe, qui e ora

a pagina 11

È successo

Omeopatiaalla ricercadi integrazione

Stomie, un corso per migliorare la risposta al paziente

a pagina 14

Farmacisti per la vita, ma davveroa pagina 15

In agenda

Incontri Ucfi, dibattere per conoscersi e crescere

a pagina 16

Focus

La chirurgia robotica per il cancro della prostata

a pagina 18

La microflora e le malattie infiammatorie intestinali

a pagina 20

Dalle piante un valido aiuto contro il colesterolo

a pagina 21

Codici e codicilli

Ritardi nei rimborsi:questione di interesse. Dovuto

a pagina 22

l’Ordine per te

Convenzioni specialia pagina 24

si scrive

COFARMIT

A scuola di Farmacese, la lingua dei farmacisti

Noi parliamo la lingua dei farmacisti. E gli altri?

Lezione 2

si legge CONDIVIDERE

PER FARE MEGLIO. INSIEME, TUTTI

ChiamacChiamaci al numero 06.90.19.72.22 - www.cofarmitspa.it...ci capiremo

Cofarmit è la più importante azienda di distribuzione eservizi gestita da farmacisti del Lazio e una delle prime delPaese. Nata dalla fusione di due società storiche come Farmauno eCofaro, autentiche espressioni della migliore cultura impren-ditoriale e di servizio della professione farmaceutica,Cofarmit si muove nello stesso solco e nella stessa direzio-ne: affiancare e sostenere i farmacisti e le farmacie nel-l’attività quotidiana con servizi puntuali e precisi, allemigliori condizioni di mercato e con l’irripetibile valoreaggiunto di parlare farmacese, la loro lingua.

Questo permette a Cofarmit di interpretare e comprenderei problemi professionali e aziendali come nessun altro, e didare le risposte più efficaci e adeguate alle necessità in con-tinua evoluzione della farmacia moderna. Preoccupandosicon competenza e fino al dettaglio dei bisogni dell’aziendama senza mai dimenticare che a gestirla è un professionistache si preoccupa della salute dei cittadini. Cofarmit aiuta latua farmacia a crescere e te a essere, al meglio, il professioni-sta che sei, condividendo i tuoi problemi e affrontandoli erisolvendoli insieme. Perché “fare” è bello, ma “fare insieme”è meglio. Prova a chiamarci, ci capiremo subito: parliamo lastessa lingua

Ar t D

irector Design Strategy

di Emilio Croce

in fondo

N. 8 - OTTOBRE 2008 5

Grazie. Per una volta, potrei davvero e tranquillamente terminare qui il consueto appun-tamento mensile con i Colleghi. Altre parole, di fronte all’esito del voto per il rinnovo degliorgani direttivi del nostro Ordine, non servirebbero.Grazie per la fiducia che è stata confermata al direttivo uscente, con un consenso che nonha bisogno neppure di aggettivi, giacchè basta il dato numerico a darne la misura: i com-ponenti del consiglio sono stati infatti riconfermati con un’alta percentuale di voti.Un risultato bulgaro, verrebbe da dire, se il termine (con il suo carico evocativo) nonstridesse con la pratica democratica che invece distingue le nostre consultazioni pro-fessionali.Comunque la si voglia leggere, si tratta di un’inequivocabile espressione di apprezzamen-to per quanto è stato fatto nel triennio passato e di fiducia per la gestione futura. Un risul-tato che – sarebbe ipocrita non ammetterlo - indubbiamente gratifica. Ancora di più, però,responsabilizza. Perché sarà tutt’altro che facile onorare un mandato di rappresentanzaconferito con un consenso così largo e diffuso e con tanta fiduciosa aspettativa. Al riguar-do, posso però garantire fin d’ora a nome di tutti i Colleghi che siedono con me nel diret-tivo professionale che l’impegno per essere all’altezza del voto espresso dalla professionesarà ancora più alto che in passato.Se c’è un dato che colpisce, nel leggere i risultati delle elezioni del 5 ottobre, non è però quel-lo delle altissime percentuali di consenso che hanno premiato il consiglio direttivo, quantoil numero dei votanti. Sono stati infatti 2080 i Colleghi che si sono presentati alle urne, pocomeno della metà degli iscritti. Un numero che, se in termini assoluti è appena inferiore aquello record (2236) registrato nelle elezioni di tre anni fa, in termini relativi va considera-to addirittura superiore. Nel 2005, infatti, la professione era arrivata al voto tra mille pole-miche e contrapposizioni, che poi si erano sostanziate nella competizione elettorale tra dueliste rivali, particolarmente agguerrite. La grande affluenza, dunque, fu il prodotto di unalunga campagna elettorale, condotta anche attraverso un capillare lavoro di “chiamata alvoto” svolto da entrambi i competitors nella speranza di prevalere l’uno sull’altro. Non cisono ovviamente controprove, ma è ragionevole ritenere che il sorprendente balzo in avan-ti dei votanti (dai 1708 del 2002 ai già ricordati 2236 di tre anni fa) molto sia dipeso da unclima elettorale particolarmente acceso e battagliero, che invece è venuto a mancare nelleconsultazioni elettorali di quest’anno.Quanto di buono è stato realizzato tra il 2005 e oggi, infatti, ha ricomposto molte dellelacerazioni presenti all’interno del corpus professionale, il”fare”, e soprattutto il “fare

bene”, è notoriamente un’ottima medicina, soprattutto se producerisultati che vanno a beneficio di tutti. Quella del-

l’operosità fattiva, concreta e condivisa è unalingua che tutti capiscono e che libera il campo

da tante incomprensioni. Sono così venute amancare le “guerre guerreggiate” fino all’ultimo

voto e va anzi registrato con estremasoddisfazione il fatto che del nuovo

consiglio direttivo facciano partedue rappresentanti designati da

chi, solo tre anni fa, stava esat-tamente dall’altra parte

della barricata.

Grazie. Quandobasta una parola

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Non sono state elezioni per gli amantidelle emozioni forti, quelle per il rinno-vo del Consiglio direttivo dell’Ordineper il triennio 2008-2011, prive com’era-no di quel pepe che sanno dare solo lecompetizioni serrate e combattute.Come furono, ad esempio, quelle cheagli inizi degli anni Sessanta contrappo-nevano le liste composte in prevalenzada farmacisti non titolari a quelle ispira-te dal sindacato dei farmacisti titolari:veri e propri “duelli rusticani” che idecani della professione ancora ricor-dano bene e che - lo scriviamo per onorcronaca e a beneficio dei più giovani -videro prevalere per tre mandati conse-cutivi la lista dei non titolari. Ma senza andare tanto lontano, baste-rebbe ricordare le consultazioni chesolo tre anni fa videro due diverse listecontendersi, voto su voto, il consensodegli iscritti, in uno scontro a trattianche piuttosto duro.Stavolta invece le cose sono andate inmodo del tutto diverso: la lista del diret-tivo uscente, che ha riproposto la suacandidatura, non aveva infatti antago-nisti sostanziali, dal momento che il sin-dacato dei titolari, che nel 2005 ingaggiòun vero e proprio braccio di ferro con lalista guidata da Emilio Croce e NunzioGiuseppe Nicotra che poi sarebbe risul-tata vincitrice, ha invece scelto la stradadella collaborazione e dell’integrazione,ottenendo di inserire due suoi esponen-ti nel nuovo Consiglio. Una scelta, quella dell’Assiprofar, allaquale, oltre a sagge e lungimiranti con-siderazioni sulla necessità di mettere daparte le divisioni e le polemiche internealla categoria in un momento di grandedifficoltà come l’attuale, non è probabil-mente estranea una positiva valutazio-ne dell’operato dell’Ordine nel triennio2005-2008. In verità, a sfidare la lista del consigliocapeggiata da Emilio Croce e rappre-sentativa di tutte le componenti della

professione, ha provato un altro grup-po di colleghi, in prevalenza collabora-tori di farmacie pubbliche. Gli esiti,però, in termini di consenso, non pos-sono davvero dirsi positivi, forse anchein ragione di una discesa in campo cheè risultata tardiva, almeno rispetto allanecessità di proporsi all’attenzionedegli iscritti. Ma non poteva esserci partita, sia dettocon il massimo rispetto per il coraggio-so e apprezzabile tentativo della listacontrapposta. La conferma della listaCroce è stata infatti plebiscitaria, adimostrazione che il grande lavoro deltriennio appena trascorso ha evidente-mente incontrato il favore e il consensoincondizionato dei colleghi.Il dato rilevante è però un altro, l’altissi-mo numero dei votanti: sono stati infat-ti 2080 i colleghi che hanno onoratol’impegno con le urne di via Torlonia.Ovvero soltanto 246 in meno del 2005.Sbaglierebbe chi considerasse la contra-zione in termini negativi: tre anni fa laradicalizzazione dello scontro tra le listein palio generò infatti, del tutto com-prensibilmente, un vero e proprio sus-sulto partecipativo, testimoniato dalbalzo di oltre 550 votanti in più rispettoalle elezioni del 2002. Ma, appunto, siannunciava una consultazione dagliesiti incerti, che opponeva due diverseproposte di gestione dell’organismo

professionale e due liste particolarmen-te agguerrite: ogni voto, dunque, potevarisultare decisivo.Questa volta, invece, l’esito delle vota-zioni professionali appariva franca-mente scontato. Ed era dunque facilecadere nella tentazione, sempre inagguato in questi casi, di disertare ilvoto, “tanto si sa già come va a finire enon ci sono problemi”.Da questo punto di vista, dunque, la sfi-lata degli oltre duemila colleghi che sisono succeduti nei seggi allestiti nellasede di via Torlonia è davvero confor-tante, perché attesta una tensione par-tecipativa che non può davvero esserecasuale, come spiega nel suo articolo difondo il presidente Croce.A suffragare questa lettura è anche ilclima che si è respirato nella tre giornielettorale: sono stati moltissimi ivotanti che, al voto “scrivi e fuggi”,hanno preferito modalità più distese,fermandosi con i colleghi per unoscambio di opinioni e valutazioni sulmomento che vive la categoria ingenerale e a Roma in particolare. Nésono mancate - e anche questo è indi-cativo - le indicazioni sulle questioniche l’Ordine dovrebbe affrontare in viaprioritaria, a partire da quella - sottoli-neata da molti - della sicurezza. Insomma, il 5, 6 e 7 di ottobre l’Ordinepieno di iscritti è stato davvero quella“casa dei farmacisti” che il Consigliodirettivo vuole che sia: un luogo dovericonoscersi e confrontarsi, sulla basedei principi condivisi e non negoziabilidella professione. Un obiettivo che, agiudicare dai segnali, sembra staremolto a cuore anche ai farmacistiromani, che al voto e alla vita del loroOrdine partecipano in misura sensibil-mente superiore a quella che si registraaltrove: qualcosa - ci sia consentito,per una volta, un giustificato moto diorgoglio - vorrà pur dire. Al termine di tre giornate certamente

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Elezioni dell’Ordine, fiducia plebiscitaria al Consiglio uscente

Ma la conferma più bellaè il numero dei votanti

Sono stati 2080 i farmacistiche a inizio ottobre hannoonorato l’appuntamento con le urne: una rispostadavvero straordinaria,

che dimostra come l’Ordine sia sempre più considerato la "casa della professione"

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Il nuovo Consiglio direttivo dell’OrdineEcco qui di seguito la composizione del Consiglio direttivo dell’Ordine di Roma per il mandato 2008-2011, così come scaturita dalle elezioni del 5,6 e 7 ottobre scorsi e dalla successiva riunione del 16 ottobre per l’attribuzione delle cariche

Eppure, l’altissimo numero di votanti è lì a dimostrare come non vi sia stato alcun calo di tensione ecome la “vis partecipandi” dei farmacisti della provincia di Roma sia rimasta impregiudicata, su livellialtissimi. Un dato che può essere spiegato solo ammettendo una crescita, negli iscritti all’Ordine, delsentimento di collegialità e di appartenenza alla grande famiglia professionale. Sono convinto cheproprio questa partecipazione – che interpreto come voglia di esserci, di esprimersi, di contare e di inci-dere sulle scelte da compiere per permettere alla professione farmaceutica di affrontare con successo lemolte e difficili sfide che ancora l’attendono – sia la prova provata di come quella intrapresa dal nostroOrdine sia la direzione giusta.Pur nel rispetto della diversità delle opinioni e delle posizioni, ritengo che vi sia una nucleo forte di valo-ri e di principi intorno al quale la professione può e deve stringersi: il rigore nell’esercizio professiona-le, il senso del servizio, l’interazione e integrazione profonda con il territorio, l’aggiornamento per-manente dei saperi sono ciò che, da sempre, identifica il farmacista, precisandone senso, ruolo e fun-zione. Nel corso di questi tre anni, il nostro Ordine ha lavorato proprio nella direzione di far “stringere acoorte” gli iscritti – tutti gli iscritti - intorno al nucleo fondante della professione. I 2080 votanti del 5ottobre ci dicono ora – anzi, ci gridano, con la loro presenza alle urne - che la strada è quella giusta e chebisogna solo continuare a percorrerla. È quello che il nuovo direttivo intende fare, con responsabilità eun impegno rinnovato. E con la certezza confortante di avere a fianco la stragrande maggioranza deiColleghi iscritti all’Ordine, a camminare con altrettanta responsabilità e non minore impegno. A tuttiloro non posso che rivolgere la stessa parola con la quale ho iniziato queste righe. Una parola che, forse,sarebbe bastata da sola: grazie.

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senza suspence ma comunque moltointense e ricche di spunti, incontri esuggestioni, è stato effettuato lo spo-glio, reso anche questa volta laboriosodalla grande affluenza al voto, sotto ildiligente controllo della Commissioneelettorale, presieduta, come prescrive lalegge, dal presidente uscente Croce ecomposta da Pasquale Oddi, EnnioGnocchi e Angela Carpentiero con lafunzione di segretario. Dopo la proclamazione degli eletti, èstato convocato il consiglio direttivoper il 16 ottobre, data nella quale si èproceduto all’attribuzione delle cari-che (si veda al riguardo la scheda inquesta stessa pagina), privilegiandoanche in questo caso la scelta di con-tinuità con il precedente mandatoordinistico.I problemi e le cose da fare non manca-no davvero e le aspettative nei confron-ti del nuovo-vecchio consiglio sonoaltissime, a giudicare dal consenso rice-vuto: servirà davvero un grande impe-gno, questa volta, per essere all’altezzadel compito. “Ma quello” spiega Crocesorridendo “è l’unica cosa che i colleghidel direttivo ed io possiamo garantire.Sperando ovviamente che basti”.

Consiglio Direttivo

Presidente Emilio Croce

Vice Presidente Luciano Ricci

Segretario Nunzio Giuseppe Nicotra

Tesoriere Marcello Giuliani

Consiglieri Maurizio BisozziGaetano De RitisFernanda FerrazinVito GaleppiGiuseppe GuaglianoneGiacomo LeopardiLeopoldo Mannucci Vincenzo PastoreEnnio PonziGiulio Cesare PorrettaEmanuela Silvi

Collegio dei Revisori dei Conti

Effettivi Arturo CavaliereSandro GiulianiAntonella Soave

Supplente Mehdy Daroui

Il nostro Paese, per usare un eufemi-smo, non brilla per l’affidabilità e l’effi-cienza dei suoi pubblici servizi, che sta-zionano spesso agli ultimi posti delleclassifiche internazionali. Ogni regola,però, ha le sue eccezioni e tra queste vaannoverato il sistema di distribuzionedei farmaci, invidiatoci in tutta Europa -e non solo - per capillarità, facilità di ac-cesso e soddisfazione dell’utente.La farmacia rappresenta il terminale “sustrada” dell’intero Servizio sanitario na-zionale, il primo e immediato presidiodella salute al quale il paziente si rivolgeper avere assistenza e soccorsoIl legislatore ha voluto riconoscere eistituzionalizzare l’importanza del ruo-lo che la farmacia ricopre nell’econo-mia del Servizio Sanitario esaltandonele caratteristiche di pubblico servizio.Le farmacie - ovviamente tutte, senzadistinzioni - sono tenute per legge alladotazione dei farmaci compresi nellatabella II della Farmacopea Ufficiale -cito fra i tanti l’ossigeno, la morfina indiverse forme farmaceutiche, gli anti-doti per avvelenamento, i farmaci perla terapia del dolore - e sono tenute alrispetto di orari, turni e distanza fra lo-ro, allo scopo di fornire il miglior servi-zio possibile alla cittadinanzaCome ribadito anche recentementedalla Corte Costituzionale, “esiste, nel-la non irragionevole valutazione del le-gislatore, un nesso tra il contingenta-mento delle farmacie e la limitazionedegli orari delle stesse, concorrendoentrambi gli strumenti alla migliore

realizzazione del servizio pubblicoconsiderato nel suo complesso”.Insomma il legislatore si è occupato - amio avviso giustamente - di agevolare ilcittadino nell’esercizio di quel diritto allasalute sancito dalla Costituzione, garan-tendo a tutti la possibilità di accesso alfarmaco 365 giorni all’anno, notti com-prese, nella metropoli come nel paesinosperduto, obbligando il professionista incamice bianco al rispetto degli orari alloscopo di realizzare “l’ottimale funziona-mento del servizio nel suo complesso”,mentre “la ratio della legge ed il principioche ne va ricavato sono quelli della con-tinuità dell’assistenza farmaceutica pre-stata, in un adeguato ambito territoriale,dal servizio nel suo insieme e non giàdalla singola farmacia”.Siamo dunque in presenza di una con-quista civile e democratica, checché nepensino coloro che tentano di girare lafrittata, bollando di vetero-protezioni-smo il rispetto di regole che nascono acompleta ed esclusiva tutela e garanziadel malato. Anche in Lombardia, delresto, la nuova legge regionale ha riba-dito e confermato questi principi, resi-stendo alle derive mercantili che manieconomicamente "forti" e politica-mente ben spalleggiate intendevanostravolgere, ribadendo quindi con fer-mezza le caratteristiche di “pubblicoservizio” delle farmacie. Un concetto,questo, supportato anche nel Lazio dauna recentissima sentenza del TarLe fughe in avanti di qualche singolocollega, dunque, benché quasi sempre

dissimulate dietro il paravento di in-tendimenti nobili come quello di “ga-rantire un maggiore servizio ai clienti”non obbediscono in realtà alle esigen-ze della collettività ma a quella di unarricchimento personale a danno deicolleghi rispettosi delle leggi e a dannosoprattutto del cittadino che potrebbetrovarsi a pagare, se il verbo della dere-gulation arrivasse a prevalere, le conse-guenze dello smantellamento del ser-vizio farmaceutico, uno dei pochi cheancora il mondo ci invidia. Roba da “furbetti del quartierino”, in-somma, che in qualche caso si avval-gono purtroppo della complicità diquei rappresentanti istituzionali checavalcano le loro istanze, magari al so-lo scopo di trarne un ritorno in terminimediatici.Il risultato, come spesso accade inquesto meraviglioso e sfortunato Pae-se, è che a pagare l’avidità di pochi fi-niscano per essere le fasce più debolie meno protette, i meno abbienti, glianziani che le statistiche indicano co-me i più bisognosi del rassicuranteconforto di avere sempre e comunqueuna farmacia aperta vicino casa, an-che se non hanno la fortuna di abitareaccanto ad un centro commerciale oun ospedale.Il tema, nonostante la coerenza del le-gislatore, riemerge purtroppo in con-tinuazione come i polloni delle pianteinfestanti, spinto dalle brame di chivorrebbe entrare nel ricco mercatodella salute a mani libere, abbattendoi paletti che, regolandolo, ne ricono-scono invece la specificità, la dimen-sione etica e la funzione sociale.Non è davvero difficile immaginare loscenario che andrebbe a delinearsi se

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Con l’autunno, riparte il dibattito sulla professione

Deregulation, orari, sicurezza,federalismo: ma che farmacia farà?Riflessioni, denunce, analisi: Rif propone ai lettori i contributi di tre iscritti del nostro Ordine - Maurizio Bisozzi, Vittorio Contarina e Giancarlo Esperti - che intervengono su temi attuali e cruciali per la professione, offrendo interessanti spunti di riflessione senza rinunciare a stigmatizzare quel che, almeno a loro giudizio, proprio non va.

Cambiare per migliorare,non per stravolgere

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il cosiddetto “mercatismo” irrompes-se nella salute pubblica: mega-farmaciesimili a ipermercati nelle zone centrali,commercialmente appetibili e remune-rative; abbandono e disservizio nelleborgate, nelle realtà rurali più disagiatee in tutte quelle situazioni economica-mente non soddisfacenti per l’impren-ditore-farmacista. È la mera logica delprofitto che ha portato alla progressivasparizione delle comode botteghe di vi-cinato. Ma, con tutto il rispetto per ledegnissime attività del salumiere o delmacellaio, qui si parla di salute: in tempiin cui è finalmente compreso che la tu-tela sanitaria funziona meglio in un’otti-ca di deospedalizzazione e di rafforza-mento dei servizi sul territorio, imboc-care strade che segnerebbero la morteper asfissia delle farmacie di quartiereappare francamente del tutto privo disenno e di senso. Insomma, il servizio farmaceuticonon ha bisogno di ulteriore deregula-tion (della quale ormai cominciano adiffidare anche le quinte colonne delliberismo più spinto: chi l’avrebbemai detto, solo qualche mese fa, che ilPaese alfiere del capitalismo e del libe-ro mercato sarebbe massicciamente

intervenutocon aiuti diStato per sal-vare il salva-bile del suosistema ban-cario?), ma dii n t e r v e n t iche migliori-no gli aspettiperfettibi l i :snellendo lenorme con-corsuali perl’apertura dinuove farma-

cie ove il territorio ne reclami la pre-senza, ad esempio, per renderle menofarraginose e più puntuali. O interve-nendo sulla regolazione di quegliaspetti - come i turni delle farmacie -che risultassero sbilanciati rispetto al-le necessità dell’utenza: basterebbe, alriguardo, che il Comune utilizzasse lafacoltà, coordinandosi con le Asl inte-ressate e l’Ordine dei Farmacisti, diprocedere a una revisione che ne rie-quilibri la distribuzione e la frequen-za, sempre nel superiore interesse del

Gianni Alemanno, nuovo sindaco di Roma: un confronto ormai necessario.

Da tempo la nostra categoria èvittima di continui atti di violen-za che, solo per miracolo, nonsono ancora sfociati in tragedia.Soltanto nella mia farmacia, ne-gli ultimi 6 mesi ci sono state bencinque rapine a mano armata inun drammatico crescendo di vio-lenza ed efferatezza (nell’ultimail rapinatore ha giocato alla “rou-lette russa” contro la testa di miopadre!).Una situazione che sta diventan-do davvero insostenibile. La sicu-rezza delle farmacie è ormai di-ventata una questione su cui nonsi può e non si deve più sorvola-re: per questo ho deciso di porta-re avanti una campagna di sensi-bilizzazione del problema, ancheavvalendomi del mio impegnocome consigliere di uno dei mu-nicipi della città. Una campagna

mirata a prevenire questi reati e arispondere a questo attacco fron-tale alla nostra categoria me-diante una maggiore collabora-zione tra le forze dell’ordine e at-traverso una adeguata ridistribu-zione degli uomini nelle zone piùa rischio.Negli ultimi tempi ho avuto mododi incontrare alcuni esperti di si-curezza delle farmacie. Parlandocon loro, ho scoperto l’esistenzadi diverse validissime soluzioniper proteggere noifarmacisti daeventuali rapine,tra cui, ad esem-pio, quella diinnalzare unvetro anti-proiettile sulb a n c o n e .In d u b b i a -

Sicurezza, una questioneda affrontare. Subito

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malato, e la questione troverebbe unasua fisiologica soluzione. La coscienzacivica e il senso del ruolo e della fun-zione che hanno sempre caratterizzatol’impegno professionale della stra-grande maggioranza dei farmacisti ro-mani, in questo senso, rappresente-rebbe una garanzia. Si tratta di prendere atto delle mutateesigenze della cittadinanza romana: imeno giovani come me ricordano unacittà che durante le ferie estive lette-ralmente si svuotava, mentre oggi leabitudini dei cittadini vanno versoperiodi di riposo frammentati nel cor-so dell’anno e di conseguenza non èpiù accettabile che un servizio dipubblico interesse consenta la chiu-sura estiva di farmacie per un meseconsecutivo.L’iniziativa presa dalla giunta prece-dente, almeno a mio giudizio, ha pe-raltro acuito la sperequazione fra citta-dini, consentendo l’apertura su basevolontaria delle farmacie nella giorna-ta di sabato, ma ottenendo in pratica -l’adesione in massa delle farmaciecentrali o logisticamente premianti,

mentre nelle borgate e in periferia ilfarmacista non è sempre motivato aoffrire servizi simili a quelli goduti daicittadini "fortunati" delle zone piùcommercialmente favorite, con buonapace del concetto di servizio pubblicoche non dovrebbe discriminare gliutenti tra quelli di serie A e quelli di B.È un mio pensiero, ovviamente. Ma cheso largamente condiviso da altri colle-ghi. E che - anche alla luce del cambiodi amministrazione in Campidoglio -potrebbe essere uno dei possibili terre-ni di confronto con il nuovo sindaco ela sua giunta. Un confronto al quale laprofessione - attraverso il suo Ordine -certamente non si sottrarrà, consape-vole com’è del suo ruolo di organo ausi-liario della pubblica amministrazione.Si tratta soltanto di verificare la disponi-bilità del nuova Giunta a discuterne, esono certo che quella disponibilità ilSindaco non vorrà davvero negarcela.

Maurizio BisozziConsigliere dell’Ordine

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mente questo risolverebbe il pro-blema e ci consentirebbe di lavora-re serenamente. Ma... no grazie.Non possiamo. Il nostro è un lavoro che si basasulla fiducia, sul contatto direttocon i clienti, su un rapporto strettoche si instaura nell’attimo in cuiuna persona sconosciuta ti rivelaparticolari non di rado intimi dellasua vita, quei particolari che pro-babilmente non avrebbe rivelatonemmeno al suo più caro amico.Come si potrebbe stabilire questamagica empatia se tra i nostrisguardi si interponesse il freddo ri-flesso di un vetro e se quelle parolefossero distorte da un microfono?Noi farmacisti siamo spesso dei“confessori laici” che puoi guar-dare diritto negli occhi e a cuipuoi parlare senza doverti ingi-nocchiare.Per questo continueremo a svolge-re il nostro lavoro cosÏ come ab-biamo sempre fatto: non ci prive-

remo della gioia di dare una carez-za a un bambino che piange per-chè ha paura del nostro camice enon permetteremo che una perso-na anziana, che scambia con noi leprime parole della sua giornata, lofaccia attraverso un microfono. Ma allo stesso modo non abbiamonessuna velleità autolesionista e,soprattutto, non vorremmo doverfare “gli eroi” ogni giorno che an-diamo a lavorare. Penso che la ca-tegoria dei lavori “eroici” non do-vrebbe esistere in un paese civile, etroppi “eroi” ancora muoiono perfare il loro lavoro. Ancora meno,vogliamo esporre i nostri clienti –coloro, cioè, che varcano con fidu-cia la soglia della farmacia alla ri-cerca di una soluzione e unconforto – al rischio di trovarsicoinvolti in fatti criminosi che pos-sano metterne a repentaglio l’inte-grità fisica e psichica.Per eliminare il problema, c’è chisuggerisce di assumere una perso-

na addetta alla sicurezza: un modopratico, ancorchè oneroso, di com-prare la nostra tranquillità. Maquesta non sarebbe una resa? Se icriminali ci costringessero a paga-re qualcuno per la nostra protezio-ne, avrebbe tanto il sapore del“pizzo” o, quantomeno, di una sor-ta di imposta addizionale sulla si-curezza, che assolutamente sareb-be intollerabile dover pagare.Possiamo dunque solo confidareche il nuovo sindaco della città,che proprio della sicurezza deisuoi abitanti ha fatto una dellepriorità del suo programma, assu-mendo al riguardo le prime efficacimisure, darà anche all’emergenzafarmacia l’importanza che merita,coordinando una soluzione che cipermetta di svolgere il nostro lavo-ro serenamente.

Vittorio Contarina

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Finanziaria e tavolo per la farmaceutica:servono norme certe, qui e oraIn questi ultimi anni la sanità in generalee il settore farmaceutico in particolaresono stati i veri “banchi di prova” di de-centramento politico-amministrativo re-gionale, con prove tecniche di devolu-zione di poteri che sono culminate nellarecente, importante approvazione delDdl sul federalismo fiscale, ma hanno fi-nito per lasciare, almeno fin qui, un qua-dro denso di incertezze e certamente di-versificato da Regione a Regione.È fondamentale, per riportare il farma-ceutico al centro dei servizi offerti in ma-niera omogenea su tutto il territorio, in-dicare le risorse a disposizione e la tipo-logia dei servizi che si intende offrire: iltesto del federalismo fiscale approvatocon il consenso delle regioni e degli altrienti locali, privo com’è, al momento, diindicazioni e previsioni chiare dal puntodi visto delle risorse, non offre in questosenso chiarimenti sufficienti, almeno al

momento, e non lo farà per parecchiotempo ancora, dal momento che è ra-gionevole ritenere che “calibrare” il pas-saggio dal criterio di ripartizione basatosulla spesa storica a quello calcolato suicosti standard sarà operazione delicatache richiederà certamente tempo. La filiera del farmaco, l’industria, la di-stribuzione intermedia e la farmacia,però, devono avere delle norme di riferi-mento strutturali tali da poter pianifica-re una produzione, programmare l’atti-vità distributiva e attuare al meglio il ser-vizio di distribuzione del farmaco e deiservizi ad essa correlati.Quali saranno i nuovi centri decisionalipolitici non lo sappiamo con certezza;dopo la revisione del titolo V della Costi-tuzione non si riesce a capire se alla de-volution seguirà un vero federalismo oun neo-centralismo regionale, ma aldilàdi come evolverà l’impatto istituzionale,

credo cheuna conside-razione difondo vadaopportuna-mente sotto-lineata: ilSSN deveporre al cen-tro della go-vernante farmaceutica tre aspetti fonda-mentali, e cioè la convenzione farma-ceutica, il riassetto del sistema farmaciae i LEA (i livell essenziali di assistenzafarmaceutica).È fondamentale rafforzare il ruolo centra-le della farmacie quale elemento istitu-zionale nella dispensazione del farmaco ecentro di garanzia nell’espletamento deiservizi di salute. In questa direzione simuove il Governo nell’aver introdotto, al-l’art. 30 della Finanziaria 2009, la cor-

Pier Luigi Bersani, già ministrodello Sviluppo economicodel Governo Prodi: a lui si devela vendita degli Otc anchefuori dalle farmacie.

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Primo no

FARMACIA ______________________________________________________________________________________________________________

DENOMINAZIONE _______________________________________________________________________________________________________

VIA - PIAZZA ____________________________________________________________________________________________ N. _____________

CITTÀ ______________________________________________________________________________________ CAP _______________________

E - MAIL FARMACIA_______________________________________________________________________________________________________

Il sottoscritto dichiara di dare il proprio consenso al trattamento dei dati personali ai sensi dell'art. 13 Dlgs 196/2003.

LUOGO E DATA ____________________________________ FIRMA LEGGIBILE_____________________________________________________

COGNOME E NOME______________________________________________________________________________________________________

DATA E LUOGO DI NASCITA _______________________________________________________________________________________________

RESIDENTE IN VIA - PIAZZA ________________________________________________________________________________ N. _____________

CITTÀ ______________________________________________________________________________________ CAP _______________________

TEL . FISSO __________________________________________ TEL. MOBILE ________________________________________________________

E - MAIL PERSONALE______________________________________________________________________________________________________

Migliorare la comunicazione con gli iscritti rendendola più ve-loce: è uno degli obiettivi prioritari dell'Ordine. Si può ancora fa-re molto, al riguardo, sviluppando in particolare l'uso della postaelettronica e degli Sms. Ecco perché invitiamo tutti gli iscritti acompilare il modulo sottostante e a inviarlo per posta agli ufficidell'Ordine, in Via Alessandro Torlonia 15 00161 Roma, o a mez-zo fax al numero 06.44236339.

Lo stesso coupon è disponibile sul sito www.ordinefarmacistiro-ma.it: basterà scaricarlo, compilarlo e inviarlo per e-mail.I titolari dovranno inviare sia l’indirizzo e-mail della farmaciache quello personale.Ricordiamo inoltre che è opportuno registrarsi al sito, ricevendola password che consente di accedere ai servizi informatici, chesaranno incrementati a breve scadenza.

Dacci una mano a comunicare meglio

nice entro la quale la farmacia offrirànuovi servizi, integrandosi ancor più conil Ssn, come presidio territoriale chiamatoa recitare un ruolo importante in unaprospettiva di continuità assistenziale.Tutto ciò non è però sufficiente se nonsi rinnova la convenzione farmaceuti-ca, che dovrà contenere elementi digaranzia e omogeneità su tutto il terri-torio del Paese.Le leggi neoliberali (vedi Bersani) nondevono essere strumentalizzate percreare centri alternativi alla farmacia.Una legge di riassetto del sistema farma-cia deve essere tale da portare reali van-taggi al cittadino sia in termini economi-ci, avendo i presupposti concorrenzialitra farmacie, sia aumentando il numerodelle farmacie, rendendo ancor più ca-pillare il servizio.La chiarezza normativa di settore nonè più procrastinabile a fronte di unafase di pre-crisi che la filiera del farma-co sta vivendo:1) I prezzi dei farmaci sono al di sotto

della media europea;

2) I margini dei distributori sono tra ipiù bassi dei paesi UE;

3) Il fatturato, a fronte di un aumentodei volumi, è in diminuzione;

4) Vi è una reale interdizione dei canalitradizionali a favore di una distribu-zione diretta (Asl – paziente)

5) La non gestione in farmacia dei far-maci innovativi e biotecnologici.

Gli aspetti sopra evidenziati meritanoun separato approfondimento; la ria-pertura del tavolo sulla farmaceutica haaffrontato le problematiche degli extra-sconti sui farmaci equivalenti e dove laparte pubblica nel definire “anomala”tale pratica ha regolamentato, con unaccordo, un comparto che nei prossimianni rappresenterà un segmento signi-ficativo e di risparmio per il mercatofarmaceutico.Non entro nel merito della liceità degliextra-sconti. » innegabile però registrareche gli extra-sconti hanno liberato risor-se economiche e hanno cosÏ consentitoai grossisti e alle farmacie di investirenell’area della logistica, mantenendo e

creando posti di lavoro; oltre ad esserestati determinanti nel diffondere la cul-tura dei farmaci “generici”.Questo è un esempio di come la politi-ca delle “toppe” non può funzionare; unsistema farmaceutico come quello ita-liano, tra i più avanzati a livello mon-diale, necessita di opportuni aggiusta-menti e non di radicali e sconvolgentitrasformazioni: corner della Gdo, para-farmacie, esercizi farmaceutici, centridella salute sono realtà dove tantissimi“mercanti nel tempio” vogliono appro-priarsi di un luogo di garanzia salutisti-ca qual è la Farmacia.Non ho mai visto un chirurgo che operain mezzo alla strada, nè un parroco cele-brare la messa, se non in casi ecceziona-li, in un luogo diverso dalla chiesa.Credo è di questo ne sono più che con-vinto: la farmacia è il luogo esclusivo do-ve il farmacista sostanzia la professione.

Giancarlo Esperti

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È successo

Un convegno a Roma

Omeopatiaalla ricercadi integrazionePromosso dal Centro europeo ri-cerche mediche applicate dellaFondazione europea Dragan, incollaborazione con l'Associazione

dei pazientiomeopatici,si è tenuto alForo Traiano,il 30 ottobrescorso, unconvegno suun tema chefa discutereda tempo,quello del-l'integrazio-ne della me-

dicina omeopatica nel Servizio sa-nitario nazionale. Un'ipotesi che icustodi più rigidi dell'ortodossiamedica fondata sulla "evidence ba-sed medicine" avversano con forzama che, anche in ragione di espe-rienze positivamente condotte inaltri Paesi, comincia a trovare più diun consenso, puntualmente regi-strato nel corso dei lavori del con-vegno romano, dove i sostenitoridell'omeopatia peraltro avevano ilvantaggio di "giocare in casa". Tra gli interventi che si sono suc-ceduti, meritano un cenno parti-colare quelli del professor Lucia-no Fonzi, presidente della Con-sulta nazionale per la Medicinaintegrata, che ha sottolineato co-me, nella prospettiva della tuteladella salute, le "guerre guerreg-giate" tra le diverse medicine nonservano a nessuno e bisognereb-be invece lavorare in direzione diuna collaborazione tra le varie di-scipline, nell'interesse dei pazien-ti, e quello di Simonetta Bernar-dini (foto), presidente della Sio-mi, la Società italiana di Omeopa-tia e medicina intergrata, che hariferito alcune interessanti espe-

rienze di integrazione della medi-cina omeopatica nei servizi sani-tari di altri Paesi, come la Franciae la Germania.

L’evento formativoè stato promosso dalla Sifo

Stomie,un corso per migliorarela risposta al paziente“La stomia: definizione, indica-zioni, complicazioni, gestionedei dispositivi medici dedicati,leggi e rimborsabilità”. Questo iltitolo, esemplarmente esaustivodei contenuti, del corso organiz-zato dalla Società Italiana diFarmacia Ospedaliera e dei Ser-vizi farmaceutici delle Aziendesanitarie (Sifo) con il patrociniodell’Ordine dei Farmacisti dellaprovincia di Roma,tenutosi il 25 set-tembre scorso pres-so l’ospedale San-dro Pertini. All’e-vento formativo,coordinato dai col-leghi Angelo Peceree Um b e r t o E l i a ,hanno partecipato31 farmacisti di di-sciplina ospedalie-ra e territoriale. Dopo i saluti affidatial presidente del-l’Ordine Emilio Croce e alla refe-rente regionale Sifo AlessandraCheccoli, la sessione mattutinamoderata da Antonietta Iovinoha affrontato le modalità di con-fezionamento di una stomia e lepatologie che portano a questo ti-po di intervento, illustrate dalprofessor Ambrogio Panucci, pri-

mario di chirurgia generale. Si èanche approfondita, dal versanteinfermieristico, la gestione delpaziente stomizzato e delle com-plicanze che possono verificarsinel tempo. Il presidente naziona-le dell’Associazione italiana ope-ratori sanitari di stomaterapia(Aioss), Gabriele Rastelli , haquindi declinato il tema spostan-dolo nel vissuto dei pazienti, pro-ducendo la commovente testimo-nianza di una paziente portatricedi una colonstomia permanente.Sono quindi seguite alcune provepratiche, nel corso delle quali ifarmacisti hanno potuto eserci-tarsi ad “apparecchiare” una sto-mia avvalendosi di un appositomanichino.La sessione pomeridiana, mode-rata da Gerardo Miceli Sopo, havisto l’intervento di farmacisti eprovveditori che hanno dibattu-to sulle procedure d’acquisizio-ne, gestione e distribuzione deidispositivi medici per stomia. Lasessione si è conclusa con la re-lazione del collega GaetanoMauro che ha analizzato una ga-ra regionale, focalizzando l’at-tenzione sulle criticità rilevate

dall’attenta letturadel capitolato tecni-co di fornitura.In conclusione, i lCorso ha raggiuntol’obiettivo di au-mentare le capacitàdi comunicazione edinterazione del far-macista con le altrefigure professionali,in modo da superareantichi e anacroni-stici comportamentiche portavano a un

approccio sui dispositivi medicivisto solo come gestione di ma-gazzino, per collocare il farmaci-sta al centro di un processo in-terdisciplinare che ha come mis-sion fondamentale la migliorecura per il paziente.

Gabriele Rastelli,Presidente A.I.O.S.S.

Simonetta Bernardini

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Un impegno della professionenel sociale in Italia e in Tanzania

Farmacisti per la vita,ma davveroL’associazione Farmacisti per la VitaONLUS è una organizzazione chepromuove attività e progetti per met-tere la competenza e la professiona-lità dei farmacisti a disposizione dipopolazioni che non hanno accessodiretto alle cure mediche di base, ri-volgendosi primariamente ai paesi invia di sviluppo, nonché a realtà na-zionali particolarmente disagiate. Nello scorso anno l’associazione hadato vita a due progetti chiamati“Lavoriamo con il cuore” uno nel-l’ambito nazionale l’altro dedicatoai bambini della Tanzania.Nel primo caso sono state raccolte500 confezioni di latte in polvere“Neolatte” e donate al Lactoriumdell’ospedale pediatrico “BambinGesù” di Roma. Nel secondo casosono state consegnate agli istitutipediatrici della Congregazione deiMissionari del Preziosissimo San-gue, dove vengono accolti i bambiniorfani sieropositivi e le mammecontagiate dal virus Hiv, 1500 confe-zioni di latte in polvere Un ulteriore progetto, sempre diret-to alla popolazione dellaTanzania, è stato nel mar-zo 2008.In questo nuovo proget-to l’associazione si è oc-cupata dell’ implemen-tazione tecnico-infor-matica della farmaciainterna dell’ospedale S.Gaspare di Itigi e con-testuale formazionedel personale localesull’utilizzo dei softwa-re gestionali nonché delfinanziamento del WaterProject presso Manyoniche ha reso possibile l’in-stallazione di generatori

elettrici e pompe per il pescaggiodell’acqua dai pozzi.Oggi, avendo constatato sul campoquali siano le necessità primariedelle strutturesanitarie presentinei paesi in via disviluppo, nonchéle esigenze pro-fessionali delpersonale medi-co appartenentead altre associazioni umanitarieche già operano sul territorio, Far-macisti per la vita ONLUS per que-sti ultimi mesi del 2008 e per il 2009si propone di:1) effettuare uno studio epidemiolo-gico teso ad individuare le patologiegestibili con le risorse a disposizione(scelta terapeutica mirata all’indivi-duazione della terapia low-cost eprogrammazione della produzione)2) fornire adeguata consulenza tec-nico-farmacologica-scientifica alpersonale medico europeo3) allestire laboratori galenici in locoper la produzione di farmaci di base 4) provvedere alla formazione tecni-co-scientifico-informatica del per-sonale locale5) ingegnerizzare i processi interniattraverso l’utilizzo di software ge-stionaliLa realizzazione di questo nuovoprogetto “Lavoriamo con il cuore2008 – 2009” porterà alla riduzionedel numero di decessi causati dalla

mancanza di me-

dicinali di base, al raggiungimentodi una parziale autonomia produtti-va e terapeutica da parte del perso-nale sanitario locale e alla ottimiz-

zazione delle risorsefarmaceutiche edeconomiche a di-sposizione dellestrutture sanitarieed in accordo con imedici che già ope-rano sul campo.

Inoltre il progetto “Lavoriamo con ilcuore”, conferisce al farmacista la vi-sibilità del suo ruolo professionale econsente al pubblico di compren-derne il fondamentale compito so-ciale che riveste.Chi volesse aiutare questa associa-zione, può decidere di aderirvi: conuna minima quota di 20 euro al me-se, soli 66 centesimi al giorno, si puòinfatti diventare Associato ordinarioe partecipare dinamicamente in pri-ma persona alle attività ed alle mis-sioni umanitarie organizzate dal-l’Associazione. Chi vuole, può inve-ce partecipare ai destini dell’asso-ciazione con una donazione. Leiscrizioni, le donazioni, e le libereofferte possono essere inoltrate al-l’Associazione con versamento inte-stato a Farmacisti per la vita ONLUSattraverso:c/c bancario: Banca Nazionale delLavoro ag. 6360 di Mentana c/c 8670IBAN: IT66E0100539190000000-008670c/c postale : Poste Italiane c/c61889929 IBAN: IT65S076010320-

0000061889929. A riconoscimen-to delle sue alte e meritorie

attività, il progetto “Lavo-riamo con il cuore” ha ot-tenuto il patrocinio dellaFofi (Federazione OrdiniFarmacisti Italiani) e del-la Fenagifar (Fede-razionale Nazionale As-sociazione Giovani Far-macisti) e si avvale dellacollaborazione di Cofar-mit - Farmacisti Insiemee CFS SUD.Sono tre i progetti di “Farmacisti per la vita” in Tanzania: il sostegno ai bambini sieropositivi,

lo sviluppo delle dotazioni tecniche della farmacia della missione di Itigi e l’attivazione dipozzi d’acqua a Manyoni.

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In agenda

A partire dal 10 novembre,avranno luogo nella sede del Nobile Collegio ai Fori Imperiali

Incontri Ucfi,dibattereper conoscersie per crescere

L’Ucfi, l’Unione Cattolica Farmaci-sti Italiani presieduta dal collegaPiero Uroda, ha organiz-zato tre incontri-dibattitosu temi di grandissima ri-levanza e attualità, ai qua-li sono invitati tutti gl iiscritti dell’Ordine profes-sionale. La serie dei con-fronti, che saranno ospita-ti nella sede secolare delNobile Collegio ChimicoFarmaceutico ai Fori Im-

periali avrà inizio il prossimo 10novembre sul tema Morte cerebra-le o cardiaca? Il 19 gennaio sarà lavolta di Tolleranza eviolenza religiosa eantireligiosa, mentreil 16 febbraio verràaffrontato i l temaStaminali: i progressipossibili . Gli incon-tri (tutti calendariz-zati il lunedì, a iniziosettimana) comince-ranno sempre al leore 20.30. Negli in-tendimenti dell’Ucfi,

oltre ad approfondire temicentral i per la cosietàodierna e particolarmentedensi di significati per chi,come il farmacista, è unpunto di riferimento socia-le al quale spesso si chie-dono indirizzi e consigli,gli incontri-dibattiti do-vrebbero essere un’occa-sione per conoscersi me-

glio tra colleghi, aprire nuove ami-cizie, e - per usare le parole del

presidente Uroda “af-frontare i nostri pro-blemi di lavoro conuna marcia in più”. In-sieme al rafforzamen-to dei vincoli di colle-gialità, però, gli ap-puntamenti dell’Ucfivogliono anche essereun’occasione e unostrumento per cercarecon vera rel igiositàuna maggiore cono-scenza di Dio e delsenso del la vita: un

bene che chi, come il farmacista,lavora per la salute è chiamato perdefinizione a tutelare sempre e co-munque. Ulteriori informazionisul ciclo di incontri potranno esse-re richieste direttamente all’Ucfi,00193 Roma - Via della Concilia-zione, 10 - Tel. 06.6873109 - Fax06.6869182

Piero UrodaPresidente dell’UnioneCattolica Farmacisti Italiani

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Dr. D’Elia, che cosa è la chirurgia ro-botica ?E’ una chirurgia molto meno traumati-ca e molto più precisa rispetto alla chi-rurgia tradizionale. Evita le grandi inci-sioni e fa uso di sottili strumenti chi-rurgici, che vengono inseriti all’internodell’addome attraverso piccoli fori. Glistrumenti chirurgici vengono sostenu-ti dalle braccia di un robot che li rendemolto più stabili e precisi.Ma se fa tutto il robot,il chirurgo cosa fa?Il robot non ha autonomia decisionaleo di movimenti. Non si sostituisce maial chirurgo. Al contrario, lo affianca, neesalta l’abilità manuale e ne perfezio-na i movimenti. E’ infatti sempre il chi-rurgo che opera, seduto ad una con-solle a pochi metri di distanza, guar-dando in un visore tridimensionale adalta definizione. Con la sola differenzache tra il chirurgo ed il paziente è in-terposto un robot che traduce i movi-menti della mano umana inviati dallemanopole della consolle chirurgica.Gli strumenti chirurgici robotici nonfanno altro che riprodurre fe-delmente i movimenti del pol-so, della mano e delle dita delchirurgo.Quali sono i vantaggi dellachirurgia robotica ?Innanzitutto, la visione dellestrutture anatomiche, che, ol-tre ad essere ingrandita, è adalta definizione e tridimensio-nale. Ed un chirurgo che vedemeglio, opera meglio. Il chi-rurgo è letteralmente immer-so nel campo operatorio. E’come quando andiamo al ci-nema, ci mettiamo gli occhialitridimensionali per vedere unfilm in 3-D ed abbiamo lasensazione di essere perso-nalmente all’interno della scena delfilm. In secondo luogo, i movimentidelle mani del chirurgo, seduto alla

consolle, vengono tradotti in modofluido, “senza scatti”, in precisi movi-menti degli strumenti chirurgici, so-stenuti dalle braccia del robot. Graziea particolari articolazioni meccaniche,i gradi di movimento della parte finaledi questi strumenti robotici sono su-

periori a quelli della mano umana odei classici strumenti laparoscopici.Questo permette manovre più delica-

te, più precise e meno traumatiche.Infine, il terminale di controllo del ro-bot ha anche il compito di filtrare imovimenti delle mani eliminandone iltremore naturale, che anche i chirur-ghi più bravi hanno. Per quali motivi la chirurgia roboticatrova una così vasta applicazione nel-la terapia del cancro della prostata ?L’intervento di prostatectomia radicaleconsiste nell’asportazione totale dellaprostata e richiede livelli di precisionechirurgica elevatissimi, sia di demoli-zione che di ricostruzione, in un cam-po operatorio ristretto e di difficile ac-cesso. Nell’intervento robotico, l’arti-colazione ed i gradi di libertà nei movi-menti degli strumenti robotici rendo-no la procedura più sicura. Certo, sonosempre le capacità del chirurgo chefanno la differenza, non la tecnologiache si usa. Se un chirurgo non ha leabilità manuali per utilizzare il robot,non sarà certo il robot a renderlo piùcapace. Negli Stati Uniti, le proiezioniper l’anno 2008 prevedono che più del

75 % degli interventi chirur-gici per il carcinoma prostati-co verranno eseguiti con latecnica robotica. In altri ter-mini, dalla sua introduzionepoco più di 7 anni fa, la tec-nica robotica è diventata lostandard per la terapia chi-rurgica di questo tipo di tu-more. Che vantaggi offre l’inter-vento di asportazione totaledella prostata con il robot ?All’Ospedale San Giovanni diRoma la degenza post-opera-toria media è di soli due gior-ni. Questo è dovuto alla mi-nor invasività dell’intervento,al minor traumatismo sui

tessuti ed al sanguinamento trascura-bile, che, al contrario, nell’approcciotradizionale, può essere sostanzioso.

Le mani del chirurgo “sostituite” da tecnologie ultrasofisticate consentono livelli di precisione elevatissimi

La chirurgia robotica per il cancro della prostata

Focus

In un’intervista al nostro giornale, Gianluca D’Elia,

direttore dell’Unità Operativadi Urologia Mini-invasivadell’Ospedale San Giovanni

di Roma, spiega come la tecnologia robotica

amplifichi le possibilità di intervento del chirurgo.

Le cui capacità e competenzarestano ovviamente decisive

La prostatectomia radicale robotica con il risparmio dei nervi erigenti dà potenzialmente più garanzie di conservare la funzione erettile dopo l’intervento chirurgico

N. 8 - OTTOBRE 2008

Tutto grazie all’estrema precisione del-la dissezione chirurgica. Ci può dire qualcosa riguardo laqualità di vita dopo la guarigione daltumore ?Prendiamo ad esempio un giovanesessantenne a cui, nel pieno del suo vi-gore sociale e lavorativo, viene diagno-sticato un cancro della prostata. Nonvuole solo guarire, ma vuole anche ri-prendersi velocemente per non perde-re produttività e continuare a svolgeretutte le attività che svolgeva prima del-l’operazione. Ha bisogno anche di ras-sicurazioni sulla funzionalità sessualeconseguente all’operazione. Una delleconseguenze più temute della prosta-tectomia radicale è infatti la disfunzio-ne erettile. Quali sono a questo proposito i van-taggi della prostatectomia radicalerobotica ?In casi selezionati, quando l’anatomiache si incontra durante l’intervento equando l’estensione del tumore lopermettono, si può tentare di rispar-miare i cosiddetti nervi erigenti. Que-sti nervi decorrono adiacenti alla ca-

psula prostatica e tra-smettono l’impulsonervoso che è unadelle componentiprincipali del mecca-nismo dell’erezione.Con l’avvento della la-paroscopia ed, oggi,della robotica, le tec-niche chirurgiche dirisparmio dei nervihanno ricevuto nuovoimpulso e sono statemodificate in manieratale da dare più ga-ranzie per salvaguardare la funzionesessuale.Per quale motivo la chirurgia roboti-ca dà più garanzie ?Primo, perché si vede meglio e si lavo-ra in un dettaglio anatomico mai vistoprima. Secondo, perché l’estrema deli-catezza e precisione con cui si muovo-no gli strumenti robotici comandatidal chirurgo permette una ultradisse-zione di tutte le strutture anatomichefondamentali. Terzo, perché la minutapreparazione di queste strutture ana-

tomiche garantisce unminor trauma sui tes-suti e gli organi.La prostatectomia ra-dicale eseguita con ilrobot è quindi superio-re alle altre tecniche ?Appartengo alla genera-zione di urologi che haavuto la possibilità di ci-mentarsi con tutte letecniche di prostatecto-mia radicale, da quellatradizionale “a cieloaperto”, a quella laparo-

scopica, sino alla robotica. Questaesperienza mi permette di affermare,che, nelle mie mani, la prostatectomiaradicale robotica è superiore. E’ perquesto che, sulla base dei miei risultati,spiego ai pazienti i vantaggi della tecni-ca robotica. Eseguo con le vecchie tec-niche solo gli interventi con controindi-cazioni specifiche alla robotica.

Giuseppe Guaglianone

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Gianluca D’Elia, Direttore dell’Unità Operativa di Urologia Mini-Invasiva dell’Ospedale S. Giovanni di Roma

N. 8 - OTTOBRE 200820

Focus

Recenti acquisizioni in campo medicoindicano che la colonizzazione intesti-nale gioca un ruolo di ri-levo nei processi fisiolo-gici intestinali, ma so-prattutto in alcune pato-logie di natura infiamma-toria. Numerosi dati indi-cano che esiste un equili-brio dinamico tra la mi-croflora intestinale, inparticolare quella dei bat-teri commensali, e la mu-cosa intestinale che fun-ziona da barriera difensi-va, e questa interazione ha un ruolo dirilievo nella patogenesi delle MICI (Ma-lattie Infiammatorie Croniche Intestina-li, quali la colite ulcerosa, il morbo diCrohn e la paucite). L’evidenza terapeu-tica sul ruolo esercitato dalla microfloraintestinale deriva da una certa efficaciatemporanea della terapia antibioticanella maggioranza dei casi di MICI. Spe-rimentalmente diversi studi hanno di-mostrato che soggetti affetti da MICIhanno una colonizzazione intestinalepiù scarsa in Lattobacilli e Bifidobatteririspetto a soggetti sani, e che in topi IL-10 deficienti, un modello animale diMICI, si osserva una colonizzazione in-testinale ridotta in Lattobacilli e unamancanza di processi infiammatori inassenza di colonizzazione intestinale.Da queste osservazioni nasce l’ipotesiche manipolazioni della microflora in-testinale possano avere un ruolo tera-peutico rilevante in queste patologie.Ciò può essere ottenuto mediante l’uti-lizzo di antibiotici per limitare la cresci-ta di batteri potenzialmente associati al-la patologia. Tuttavia, essendo tali bat-teri a tutt’oggi ancora oggetto di contro-versie tassonomiche, nonché per evitareil fenomeno sempre più diffuso della re-

sistenza antibiotica, trattandosi di ma-lattie croniche, tale pratica non gode del

favore della maggioranzadegli specialisti. Un’altramodalità di modificare ilcontenuto intestinale con-siste nel somministrareprobiotici. La letteraturascientifica riporta un sem-pre maggiore numero dimicrorganismi ad attivitàprobiotica, e attualmentesul mercato sono presentimoltissimi prodotti pro-biotici che offrono al con-

sumatore una vasta scelta. Le più comu-ni specie batteriche caratterizzate edutilizzate per la produzione di probioti-ci sono i Bifidobatteri (B infantis, B. lon-gum, B. breve, B. bifidum) e i Lattobacil-li (L. plantarum, L. casei,L. reuteri). Queste specieche in origine sono stateselezionate dalle indu-strie alimentari, ora co-stituiscono la base tec-nologica per molti pro-dotti intesi a curare oprevenire vari tipi di di-sordini intestinali. Essendo consideratiGRAS (Generalmente Riconosciuti Co-me Sicuri), questi prodotti sono libera-mente accessibili al pubblico, senza li-mitazione di prescrizione medica. Lascelta di particolari ceppi appartenentialle specie elencate è stata effettuatamediante test in vitro o su modelli spe-rimentali, volti ad evidenziare particola-ri caratteristiche di quel determinatobatterio. Sulla base di queste evidenzesperimentali, molti probiotici sono statilanciati sul mercato. Tuttavia, sebbenealcuni ceppi (come il Lactobacillus GG)abbiano mostrato di essere efficaci adesempio nel ridurre la durata della diar-

rea indotta da terapia antibiotica o dalRotavirus, essi hanno fallito quando im-piegati nelle malattie infiammatorie in-testinali. Tutte le preparazioni probioti-che contenenti solo uno o due ceppibatterici, e con una quantità di batteriinferiore ai 10 miliardi, che sono pre-senti sul mercato da molti anni, hannodimostrato scarsa efficacia in studi cli-nici condotti nei pazienti con MICI. Come evidenziato dalla prestigiosa rivistastatunitense Scientific American, nel pa-norama dei probiotici l’unica eccezionedegna di nota è il prodotto VSL#3. Taleprodotto è costituito da Streptococcusthermophilus, Bifidobacterium breve, Bi-fidobacterium longum, Bifidobacteriuminfantis, Lactobacillus acidophilus, Lacto-bacillus plantarum, Lactobacillus paraca-sei, Lactobacillus delbrueckii subsp. bul-

garicus; questa composi-zione lo rende un probio-tico di nuova concezione,attualmente disponibile incommercio come integra-tore alimentare in varipaesi al mondo. Studi cli-nici randomizzati in dop-pio cieco hanno dimostra-

to che il VSL#3 è efficace nel trattamentodi patologie intestinali infiammatorie,quali la paucite e la colite ulcerosa. Invirtù della efficacia del VSl#3 nella pouchi-te, tale probiotico è sulle linee guida dellesocietà scientifiche di gastroenterologiaamericana, inglese e tedesca.

*Dipartimento Malattie Infettive e Tropicali,Università “La Sapienza”, Roma

**Professore a contratto,Università “G. d’Annunzio”, Chieti

Segretario Nazionale SIOMI, Società Italianadi Omeopatia e Medicina Integrata

L’interazione tra “batteri commensali” e mucosa intestinale avrebbe un ruolo nell’insorgenza di patologie come la colite ulcerosa

La microflora e le malattieinfiammatorie intestinalidi Vito Trinchieri* e Gino Santini**

Lactobacillus

Bifidobacterium longum

N. 8 - OTTOBRE 2008 21

Abbiamo assistito recentemente all’immis-sione in commercio di alcuni integratori ali-mentari mirati a combattere l’ipercolestero-lemia contenenti Berberina. Questo alcaloi-de a struttura isochinolinica è contenuto nelBiancospino, nell’Idraste, nel Crespino e inmolte altre piante appartenenti al genereBerberis. Il nome di questo genere, appa-rentemente arabo, usato per il frutto dallaScuola Salernitana, deriva dal latino medie-vale. Il genere Berberys comprende circa175 specie, senza contare i molti ibridi; sonopiccoli alberi ed arbusti, spinosi e no, diffusiin tutti i continenti esclusa l’Australia. Alcu-ne curiosità sul Berberis vulgaris: l’irritabi-lità degli stami, che si chiudono sullo stim-ma non appena toccati alla base, contribui-sce all’autoimpollinazione (si è addiritturasupposto che la pianta possegga un rudi-mentale sistema nervoso). Altra caratteristi-ca del B. vulgaris, comune anche ad altrecongeneri, è che costituisce ospite obbligatodella Puccinia graminea. Questo dannosis-simo fungo del grano, infatti, compie partedel suo ciclo di vita sulle foglie e sui rami diBerberis; in passato queste piante sono sta-te oggetto di indiscriminati tagli (in Franciaed in Germania furono perfino emessi edittiche ne ordinavano la distruzione). Il legnodelle Berberis era apprezzato dagli artigianiper produrre piccoli oggetti, mentre la cor-

teccia è ancora oggi utilizzata per tingere digiallo tessuti e cuoio.Fino ad oggi le piante del genere Berberis era-no impiegate tradizionalmente per l’attivitàbatteriostatica e battericida (es. Staphylococ-cus aureus, Escherichia coli, Salmonellatyphi). Sembra che la sensibilità dei patogenialla Berberina non sia molto elevata ed è quin-di da confermare solo l’azione locale per infe-zioni oftalmiche e dermatologiche. Interes-santi le proprietà fungicida ed antiparassitaria(es. Candida albicans, Trichomonas vaginalis,Leishmania donovani, Giardia lamblia). An-che l’azione tonica, febbrifuga, antinfiamma-toria e spasmolitica sono conosciute dalle me-dicine tradizionali di vari popoli, dal sud Ame-rica al subcontinente indiano. Studi condottiin Giappone nella metà degli anni ‘90 hannoipotizzato l’impiego della Berberina comeprincipio antitumorale. In effetti, test in vitroed in vivo su modelli animali hanno dimostra-to l’attività citostatica e stimolante dei macro-fagi determinata dall’alcaloide.Le ricerche si sono concentrate negli ultimianni sulla possibilità di impiegare la Berbe-rina contenuta nell’estratto della cortecciadei giovani rami e delle radici di B. vulgaris(Crespino) e di B. aristata per combattere leiperlipidemie. Un nuovo studio condotto daun’equipe cinese e statunitense la indica co-me possibile alternativa alle Statine contro

le ipercolestero-lemie. Sembradimostrato ilm e c c a n i s m od’azione dellaBerberina, dif-ferente da quel-lo delle Statineche agisconobloccando lasintesi endogena del colesterolo; l’alcaloideagirebbe aumentando la ricaptazione epati-ca del colesterolo e facilitando la sua elimi-nazione. La ricerca asserisce che la sommi-nistrazione di 500 mg di Berberina due volteal giorno per 90 giorni avrebbe determinatola riduzione della concentrazione ematicadi colesterolo circa del 29 % e la contempo-ranea diminuzione del 35% di trigliceridi. E’auspicabile, quindi, un impiego in terapia diquesto alcaloide in associazione con altriprincipi attivi utilizzati in fitoterapia (es. Lie-vito rosso del riso fermentato con Monascuspurpureus). Anche se la Berberina sembraben tollerata, rimangono da fare studi di far-macodinamica su possibili interazioni confarmaci normalmente utilizzati in caso diipercolesterolemie (es. Statine e Fibrati).

Vittorio Iammarino

Dalle piante un valido aiuto contro il colesterolo

Berberys vulgaris

N. 8 - OTTOBRE 200822

Codici e codicilli

Un po’ per l’esasperazione difronte a all’andazzo ormai istitu-zionalizzato del ritardo nei paga-menti dovuti per un’assistenzapuntualmente erogata; un po’per non subire impunemente leonerose conseguenze del-l’inefficienza amministra-tiva; un po’ per trovareuno sfogo ai continui tra-vasi di bile e un po’, piùsemplicemente, perchéanche i più pazienti degliuomini alla fine non cistanno proprio a passareper fessi, sono sempre dipiù i farmacisti titolari chedecidono di intraprendereun’azione legale volta alrecupero degli interessiprodotti dal ritardo nelrimborso delle ricette spe-dite in regime di Ssn.Una decisione più che le-gittima e assolutamentecomprensibile, ma – pur-troppo – dagli esiti meno sempli-ci e scontati di quanto dovrebbe-ro essere: un conto, infatti, è cheil farmacista, in riferimento al-l’applicabilità degli interessi mo-ratori stabiliti dal D.Lgs. n.231/2002, vanti diritti specifici,altro conto è quello di vederseliriconosciuti, quei diritti. Ma an-diamo con ordine.Come è noto, l’appena citato de-creto legislativo n. 231/2002 at-tua le disposizioni emanate dal-l’Unione europea contro i ritardidi pagamento nelle transazionicommerciali (direttiva 200/35/CE), prevedendo contro taliritardi l’applicazione del tassoBce maggiorato di 7 punti. Per

questo motivo in molti casi i far-macisti hanno richiesto l’appli-cazione di tale tasso d’interesse,con fortune alterne.Nel corso del 2008, diversi tribu-nali hanno riconosciuto il diritto

al risarcimento del danno pecu-niario da ritardato pagamentonella misura stabilita dal231/2002. In particolare, va ri-cordata la sentenza n. 1042 del15 luglio 2008 resa dal tribunaledi Nocera Inferiore, II sez. Civile,che ha affermato l’applicabilitàdecreto legislativo n. 231/2002 airapporti tra farmacie e Ssn.La determinazione del tribunaledi Nocera Inferiore riconfermaquanto stabilito dal tribunale diReggio Calabria (Sent. 656 del 6giugno 2008), ed è stata assuntain quanto, come rileva l’organogiudicante, le prestazioni dei far-macisti sono obbligazioni di du-rata che si distinguono in due

momenti: la stipulazione dell’ac-cordo e l’esecuzione del rappor-to stesso.Gli atti esecutivi, quindi, com-piuti successivamente all’entratain vigore del D.Lgs. n. 231/2002

sono assoggettati a tale de-creto, anche se derivantida un atto quale la Con-venzione nazionale farma-ceutica, di cui al Dpr n.371/98 precedente al de-creto stesso. Solo per inciso tale senten-za ha ritenuto applicabilela decorrenza degli inte-ressi dal ricevimento delledeliberazioni del Consiglioregionale e quindi senzaalcuna necessità di messain mora.Purtroppo, le decisioni ap-pena citate rimangono an-cora isolate e in molti tri-bunali, come quello di Ro-ma, non si è ancora otte-

nuta una decisione “illuminan-te” sull’applicabilità o meno delD. Lgs. n. 231/2002.In molti casi i magistrati interes-sati dalle richieste di decreto in-giuntivo applicano il richiamatodecreto legislativo, ma gli entidebitori oppongono tali proce-dure, dando vita a giudizi ancorain fase istruttoria. Ma vi è di più. Oltre alla difficoltàoggettiva di ottenere un decretoingiuntivo con l’applicazione deltasso d’interesse Bce maggioratodi 7 punti, per il povero farmaci-sta si va a paventare anche l’im-possibilità di ottenere la “soddi-sfazione”, ovvero il recupero ma-teriale delle somme.

Le norme sono chiare, ma non è semplice vederle riconosciute

Ritardi nei rimborsi:questione di interesse.Dovuto

La sede del Tribunale di Reggio Calabria, che con una sentenza del 6 giugno 2008, ha espresso una delle prime pronunce sull’applicabilitàdel risarcimento alle farmacie del danno pecuniario da ritardato pagamento

N. 8 - OTTOBRE 2008 23

Difatti, il farmacista che inizial’esecuzione dei propri creditisoggiace al termine di cui al de-creto legge 669/1996, che preve-de l’obbligo di attendere 120giorni dalla notifica del titoloottenuto prima di notificarel’atto di precetto (primo attodell’esecuzione), necessario perpoter pignorare eventuali creditipresso le Tesorerie dell’Enteerogatore.Tale termine, peraltro, già sotto-posto al vaglio della Corte diGiustizia Europea, è stato ritenu-to legittimo (con sentenza 11settembre 2008, 1

asezione)

Non è ancora finita: alla fine ditutto questo “periodo di dilazione”legittimato dalla normativa sopra-citata, il farmacista trova ancoradifficoltà nel reperire i fondi daaggredire con le procedure esecu-tive, situazione che costringe il le-gale chiamato a rappresentarlo

(come è accaduto e accade a chiscrive) a intraprendere dispendio-se e lunghe azioni innanzi al Tarper ottenere una pronuncia cheobblighi l’ente erogatore al paga-mento entro un determinato ter-mine (spesso 90 giorni), e in casodi inadempimento ulteriore a ve-dersi assegnato un commissarioad acta che ottemperi in vece del-la Regione.A un farmacista, quindi, occor-rono svariati mesi (se non anni)per vedere concretizzarsi il recu-pero dei propri crediti, senza te-ner conto dei tempi tecnici ne-cessari per compiere i variadempimenti legali connessi allarichiesta del decreto ingiuntivo edelle eventuali opposizioni.L’effettivo recupero delle sommerappresenta davvero un elemen-to di grave preoccupazione per ifarmacisti che nel frattempo so-stengono onerosi costi per inte-

ressi passivi a causa dei ritardinei pagamenti delle ricette spe-dite in regime di Ssn e alle con-seguenti necessarie richieste dianticipazione (ovviamente co-stose) a finanziarie o istituti dicredito. Verrebbe la voglia di get-tare la spugna… Ma, notizia de-gli ultimi giorni, sembrerebbeche lo Stato stia rifondendo lecasse delle Regioni al fine di ga-rantire i pagamenti .Non agire per ottenere il rispettodei termini di pagamento, quin-di, oltre ad aggravare il dannodei farmacisti, suonerebbe di fat-to come una “autorizzazione” alcomportamento dilatorio delleRegioni.Insomma... chi la dura la vince!

Paolo LeopardiAvvocato

N. 8 - OTTOBRE 200824

Segue la pubblicazione di alcune convenzioni di cui potranno beneficiare i nostri iscritti, grazieall’accordo stretto con l’AdePP, Associazione della Casse previdenziali dei professionisti.Visto il positivo riscontro dei colleghi abbiamo ritenuto opportuno dare seguito a questa attivitàfinalizzandola alla ricerca e alla stipula di convenzioni con catene alberghiere che, in vista delleprossime ferie estive, riteniamo possano risultare gradite.Vi ricordiamo che tutte le convenzioni riconosciute agli iscritti all’Ordine dei Farmacisti di Roma sonoconsultabili sul sito www.ordinefarmacistiroma.it, nella sezione “Iscritti” , alla voce “Convenzioni”Per poter fruire delle convenzioni basta presentare o comunicare il numero di tesserino di iscrizioneall’Ordine e fare riferimento alla convenzione AdePP

Convenzioni speciali

Starhotels è una collezione di alberghi 4 stelle situati nellepiù belle città in Italia, in Europa e in USA, con diverse offertein base a location, design, atmosfera e stile.

TARIFFELe tariffe si intendono:• confidenziali, non divulgabili e applicabili a terzi. Le tariffe

preferenziali potrebbero non essere applicabili durante pe-riodi fieristici o di alta occupazione.

• per camera e per notte, ed hanno validità per soggiorni ef-fettuati o da effettuarsi entro il 31 Dicembre 2008;

• comprensive di prima colazione a buffet ed IVA al 10%.(per il Castille Paris comprensive di IVA al 5,5%);

• riservate alle sole prenotazioni individuali (per soggiornicollettivi, relativi a meeting o ad eventi di gruppo sarannoquotate tariffe preferenziali ad hoc)

• applicabili per day use fino alle ore 18,00 del giorno di ar-rivo con sconto del 50%

Consultando il sito www.starhotels.com potrebbero essere di-sponibili occasionalmente tariffe promozionali a cui accedere,alle condizioni per esse previste e in alternativa alle presentitariffe privilegiate, restando inteso che le tariffe promozionalieventualmente disponibili sul sito e le presenti tariffe privile-giate sono in ogni caso alternative e non cumulative.Fare riferimento alla convenzione AdePP

PRENOTAZIONILe prenotazioni potranno essere effettuate tramite:• Il Reservation Center Starhotels al Numero verde 00800

0022 0011, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 20,sabato dalle ore 9 alle ore 13 (domenica e festivi chiuso),salvo casi particolari.

• Le prenotazioni sono garantite dal numero di conferma chepotrà su richiesta essere inviato, senza costi aggiuntivi per ilcliente, anche via SMS; verrà riconosciuta priorità nelle listedi attesa.

• I sistemi di distribuzione GDS: Italy SY; Paris PH• Web, Self-booking: possibilità di prenotare via internet le

tariffe preferenziali attraverso link diretto sulla intranetaziendale o accesso al booking on.line Starhotels, previaassegnazione di password

• E.mail: [email protected]

CANCELLAZIONI:Le cancellazioni potranno essere effettuate senza alcun adde-bito come segue:• entro le ore 12.00 del giorno di arrivo (ora locale) per le

prenotazioni dirette; • per lo Starhotels Splendid Venice entro 48 ore prima del

giorno di arrivo (ora locale) • per le prenotazioni via GDS entro 26 ore prima del giorno

di arrivo (ora locale).È importante che il cliente chieda sempre il numero di cancellazione.

NH Hotels è una catena alberghiera che ha integrato Framon e Jolly,combinando l’offerta business travel con un prodotto leisure di altissimo li-vello e garantendo, quindi, la piena soddisfazione di esigenze lavorativee di tempo libero.

CONDIZIONI DI APPLICAZIONE:• Tutte le tariffe sono comprensive di piccola colazione a buffet, tasse ed

IVA (se non diversamente specificato nello specchietto allegato) e sonosoggette a revisione nell’eventualità di modifiche dell’aliquota e/o perl’introduzione di ulteriori tasse od imposte indirette;

• Le tariffe del presente accordo devono intendersi al netto, per l’Albergo,di oneri d’intermediazione;

• Le tariffe allegate sono valide esclusivamente per prenotazioni indivi-duali (max 09 camere);

• Le tariffe preferenziali potrebbero non essere applicabili in concomitanzadi manifestazioni fieristiche, congressuali e/o periodi di alta occupazione.In questo caso sarà l’ufficio prenotazioni dell’albergo o il Centro Prenota-zioni a comunicare la miglior tariffa disponibile (Best Availble Rate);

• La prenotazione si considera garantita con carta di credito. È necessarioautorizzare l’addebito della eventuale penalità di no-show (mancato arri-vo senza cancellazione) o di tardiva cancellazione (quando eseguita suc-cessivamente alla dead-line prevista). Detta autorizzazione potrà essereacquisita da NH-Jolly Hotels mediante estremi carta di credito su cui pro-cedere all’addebito (tipo carta, numero completo e data di scadenza).

• Le prenotazioni non garantite si intenderanno con time-limit e verrannoconsiderate dall’Albergo con arrivo entro le ore 16.00 (ora locale del-l’albergo). Dopo tale orario la prenotazione si riterrà automaticamentedisdetta. In particolari periodi, il time-limit potrà subire restrizioni, in talcaso sarà comunicato all’atto della prenotazione.

PRENOTAZIONI:Le prenotazioni possono essere effettuate direttamente all’albergo interessa-to, oppure tramite il Centro Prenotazioni - operativo dalle 08.00alle 20.00 dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 alle 14.00 il sa-bato (Numero Verde: 800-017703, fax 0445-413988 -422888, e-mail: [email protected]), oppure 800878787 (aperto 24 h su 24)Basta indicare il numero del tesserino di iscrizione all’Ordine efare riferimento alla convenzione AdePP

CANCELLAZIONI:Per le prenotazioni garantite, nessuna penale verrà addebitata per cancella-zioni effettuate fino alle ore 16.00 (hotel local time) del giorno d’arrivo.In caso di no-show e/o cancellazione giunti oltre i termini indicati, l’alber-go addebiterà un importo corrispondente alla prima notte di soggiorno.La suddetta politica di cancellazione è valida esclusivamente in caso diapplicazione delle allegate tariffe negoziate.Potrà essere previsto addebito di penalità in caso di partenza anticipata.Differenti termini di cancellazione e modalità di calcolo della penale potrannoessere previsti in caso di manifestazioni fieristiche/periodi di alta occupazioneed in caso di prenotazioni effettuate tramite canali telematici. In ogni caso fa-ranno fede le indicazioni specificate in sede di conferma della prenotazione.

N. 8 - OTTOBRE 2008 25

La ReMarhotels opera nel settore alber-ghiero con strutture di qualità tutte recente-mente rinnovate e localizzate nei punti dimaggior prestigio delle rispettive località:

ROMA• Hotel delle Nazioni (Fontana di Trevi).

• Hotel Genova (Santa Maria Maggiore).

• Hotel Memphis (Piazza di Spagna) in cor-so di ristrutturazione, apertura 2009.

FIRENZE• Hotel Pierre (Piazza della Signoria)

MARINA DI PIETRASANTA• Versilia Palace Hotel (Forte dei Marmi).

CONDIZIONILa Convenzione riserva ai Beneficiari unosconto di circa il 30% sui prezzi ufficiali e lagaranzia di poter comunque usufruire dellamigliore tariffa disponibile in hotel al mo-mento del soggiorno o della prenotazione.Durante il fine settimana (venerdì,sabato edomenica) verrà praticato il prezzo dellacamera doppia uso singola anche nel casodi soggiorno di due persone in cameradoppia (condizione di miglior favore nonvalevole nei mesi di maggio e ottobre in cuiverrà applicata comunque la tariffa di con-venzione). Le tariffe offerte sono le miglioriottenibili mediante rapporti di convenzione.Qualora in determinati periodi gli alberghidel gruppo ReMarhotels proponessero tarif-fe promozionali migliorative rispetto a quel-le accordate con la Convenzione, tali tariffesaranno automaticamente applicate alCliente convenzionato AdEPP.

Basta presentare o indicare il numero deltesserino dell’Ordine e fare riferimento allaconvenzione AdePP

ASSISTENZA E PRENOTAZIONIwww.remarhotels.comemail: [email protected]. 06-4824894.

UNA Hotel & Resorts è la catena al-berghiera italiana che offre originalità,stile ed unicità, nonché un’offerta diffe-renziata che oggi si declina in tre diffe-renti linee di strutture ricettive:

- UNA Hotels, eleganti alberghi me-tropolitani rivolti in particolare a chiviaggia per affari ma adatti anche percoloro che vogliono scoprire alcune dellepiù belle città italiane;

- UNA Resorts, raffinate dimore im-merse nel verde, lontano dai centri urba-ni e al mare, ideali per un soggiorno de-dicato al benessere, al relax e allo sport.

- UNAWAY Hotels, alberghi situatilungo le aree di servizio della rete auto-stradale, che si propongono al mercatocome una nuova tipologia ricettiva.

Le strutture, pensate per rispondere aduna domanda multi target, sono infattiun funzionale punto d’incontro per mee-ting di lavoro, luogo ideale di sosta perla famiglia durante lunghi viaggi, cosìcome per il motociclista e il gruppo diamici di ritorno da lunghe serate di di-vertimento.Negli UNA Hotels Resorts e negli UNAWay Hotels vengono applicate condizioniesclusive ai Beneficiari della convenzione:

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• ospitalità gratuita per i figli fino a 16anni, se in camera con i genitori.

Per qualsiasi informazione contattare il nu-mero verde 800606162 fare riferi-mento alla convenzione AdePP.

ALBERGHI ATAHOTELSSconto del 20%, da calcolarsi sulle BestAvailable Rate del giorno, sul trattamentodi pernottamento piccola colazione o sultrattamento in pensione scelto. I bambiniusufruiranno delle riduzioni previste comeda listino ufficiale.

RESORT ATAHOTELSSconto del 20% sulle tariffe da listino,sul trattamento in pensione scelto I bambiniusufruiranno delle riduzioni previste comeda listino ufficiale

RESIDENCE ATAHOTELSSconto del 10%, da calcolarsi sulle BestAvailable Rate di solo appartamento e con unsoggiorno massimo di 30 giorni consecutivi

RIPAMONTI HOTEL & RESIDENCE(ASSOCIATO ATAHOTELS)Sconto del 10%, da calcolarsi sulle ta-riffe ufficiali di solo appartamento e conun soggiorno massimo di 30 giorni conse-cutivi. I bambini usufruiranno delle riduzio-ni previste come da listino ufficiale.

CONDIZIONI DI UTILIZZO DELLACONVENZIONETutte le prenotazioni devono pervenire di-rettamente dal fruitore del servizio tramitefax, e-mail e telefono; direttamente agli uf-fici prenotazioni delle strutture prescelte;Al momento della prenotazione è obbligato-rio citare il numero dell tesserino dell’Ordinee fare riferimento alla convenzione AdePPper potere usufruire delle agevolazioni;All’arrivo in hotel il titolare dovrà presenta-re la tessera d’iscrizione all’Ordine dei far-macisti. Ricordiamo che tale tessera è per-sonale, non è cedibile né trasferibile.Central Booking Office: 06-69646964 oppure www.atahotels.it

LO SCONTO NON È CUMULABILECON ALTRE AGEVOLAZIONI E/O FA-CILITAZIONI E NON È APPLICABILENEI SEGUENTI CASI

- In tutti i casi di prenotazione di tariffeparticolari (Lastminute, Best AvailableRate e simili) e/o pacchetti (ivi compresii Pacchetti riservati a ENPAM) tramiteAgenzia, Tour operator o siti internet (ivicompreso il sito Atahotels).

• In tutti i casi in cui la prenotazione com-porti altri oneri per l’albergo (quali com-missioni ad agenzie)

• In tutti i casi in cui si è preso contatto inprecedenza con un’Agenzia di Viaggi oun Tour Operator.

• Essendo una convenzione per soggiornivacanza, non è applicabile a prenota-zioni di gruppi e manifestazioni. Per usufruire delle agevolazioni, basterà presentare il tesserino

di iscrizione e fare riferimento alla convenzione Adepp

N. 8 - OTTOBRE 200826

L’Ordine per te

PresidenteEmilio Croce

Vice PresidenteLuciano Ricci

SegretarioNunzio Giuseppe Nicotra

TesoriereMarcello Giuliani

ConsiglieriMaurizio BisozziGaetano De RitisFernanda FerrazinVito GaleppiGiuseppe GuaglianoneGiacomo LeopardiLeopoldo Mannucci Vincenzo PastoreEnnio PonziGiulio Cesare PorrettaEmanuela Silvi

Revisori dei Conti

EffettiviArturo CavaliereSandro GiulianiAntonella Soave

SupplenteMehdy Daroui

Consiglio Direttivo

A chi rivolgersi

Direttore degli ufficiMargherita Scalese [email protected]

Responsabile di amministrazioneMassimo [email protected]

Attività istituzionalisegreteria operativa e gestione sitoSilvia Benedetti [email protected] De Dominicis [email protected]

Organizzazione corsi ECM Valentina [email protected] [email protected]

Gestione albo e istruzione pratiche iscrittiGiovanna Pisegna [email protected]

Segreteria di presidenzaLoredana Minuto [email protected]

ConsulentiConsulenza fiscale Francesco d’[email protected]

Consulente del lavoro Fabrizio [email protected]

Orari di apertura al pubblico

Dove siamo,come raggiungerci

Via Alessandro Torlonia n.1500161 Romatel. 06.44236734 – 06.44234139 fax 06.44236339www.ordinefarmacistiroma.ite-mail: [email protected]

Lunedì 9:00 - 14:30Martedì 9:00 - 14:30Mercoledì 9:00 - 15:30Giovedì 9:00 - 14:30Venerdì 9:00 - 14:30

Un caldo benvenuto a:I nuovi iscritti

Bacci Luca, Battaglia Giovanni, Chiap-

petta Daniele, Di Fraia Mariagrazia,

Faioli Francesca, Giglio Lilia, Marino

Gaetano, Mercadanti Federica, Mosca Do-

nato, Nobile Luigi, Pitera Francesco,

Quattrini Carlo, Spina Agnese

I reiscritti

Taralli Renata

Iscritti per trasferimento

Campana Pia, De Iovanna Maria Assun-

ta, De Maio Salvatore, De Sando Annali-

sa, Farina Maria Grazia, Laise Stefano,

Maglione Teresa Maiorino Sabrina, Na-

poli Samuel , Nigrelli Bernardetta, Pen-

nello Maria Grazia , Pezzuto Francesca,

Riggio Carmela, Rosato Gianpaolo, Rossi

Emanuela, Serraino Tito Maria

tutti iscritti all’Albo del nostro

Ordine nel mese di settembre 2008

La cerimonia dei salutiL’Ordine dei Farmacisti e la professionetutta porgono l’ultimo saluto a:

Sanasi Raffaele Nato Il 10 Settembre 1951 A Torre SantaSusanna (Brindisi) , laureato a Bologna il24 Giugno 1976 che ci ha lasciato nel mese di settembre

Alla famiglia, le condoglianze sentite e sinceredell’Ordine e di tutta la professione.