Numero Extra 2 Speciale
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[1]
MAGGIO
EDITORIALE
Abbiamo deciso di rendere il secondo numero di Giov@net un po’ “speciale”, dato che quello che si troverà, scorrendo le pagine, riguarda il nostro territorio ginosino relativamente all’ambito storico.
L’idea iniziale la si deve ad una serie di immagini inviate alla nostra redazione da parte degli Istituti Comprensivi R. Leone e San Giovanni Bosco, i cui allievi hanno realizzato una sorta di album virtuale con foto relative alle parti
più caratteristiche della gravina di Ginosa. In modo anche divertente, ogni foto è stata spiegata attraverso delle didascalie in lingua dialettale con riferimenti precisi alla storia, o alla flora di quei luoghi.
Ci è sembrato opportuno completare il discorso iniziato dai ragazzi della scuola media Leone, inserendo un interessante articolo della prof.ssa Filomena Ribecco, docente di scienze dell’Istituto Superiore Marisa Bell isario, sul ritrovamento di un sito del Paleolitico
medio nei pressi della zona L’ Oscurusciuto a nord della gravina ginosina.Lo scopo di questa nostra scelta è stato quello di far interagire la tradizionale maniera di leggere con la più moderna tecnica dell’ eBook (libro elettronico).Sperando di aver reso tutto abbastanza coinvolgente, vi auguriamo una buona lettura e anche una buona visione.
Lo staff di Giov@net
Giornale
onLine
Mag_2013SCUO
LA20
13
[2]
Riparo “L’Oscurusciuto” Il sito, che consiste in un riparo sotto roccia, sulla parete destra della Gravina di Ginosa, possiede uno spessore stratigrafico di oltre 5 m.
GINOSA NELLA STORIA DELLA TERRARiparo “L’Oscurusciuto”: Sito del Paleolitico Medio nella Gravina di Ginosa (TA)
Nella Gravina di Ginosa, in località
“L’Oscurusciuto”, a nord di Ginosa, a circa
1 km dall’abitato, è stato scoperto un sito
che gli archeologi dell’Università di Siena
hanno individuato come sito del Paleolitico
Med io , f requen ta to da l l ’ uomo d i
Neanderthal (Homo neanderthalensis). Il
primo sondaggio del sito è stato effettuato
nel 1988 e gli scavi sono proseguiti negli
anni successivi, nel mese di Agosto e
Settembre, fino al 2012 e proseguiranno
ancora negli anni futuri. Il sito, che
consiste in un riparo sotto roccia, sulla
parete destra della Gravina di Ginosa, si è
rivelato molto importante e possiede uno
spessore stratigrafico di oltre 5 m. In
pratica, in questo luogo l’uomo di
Neanderthal viveva, costruiva i suoi utensili
di pietra e si nutriva degli animali che
cacciava. In seguito alla sua permanenza
nel sito, si è formato un deposito di resti
litici e ossa, di cui gli archeologi stanno
studiando i vari strati,da quello superiore
più recente a quello inferiore più antico,a
contatto con la roccia,cioè la calcarenite
pleistocenica. Gli scavi sono stati effettuati
dagli archeologi Paolo Gambassini, Paolo
Boscato e Annamaria Ronchitelli, del
Dipartimento di Scienze Ambientali
“G.Sar fa t t i ” , sez ione d i Eco log ia
preistorica, dell’Università di Siena, su
incarico della Soprintendendenza per i
Beni Archeologici della Puglia. Gli scavi
hanno portato alla luce gli utensili che
l ’uomo d i Neander tha l cost ru iva ,
utilizzando ciottoli, prevalentemente di
diaspro, quarzite,selce,che raccoglieva nei
dintorni del sito. Tali utensili,costruiti
secondo l’industria litica Musteriana di
tecnica Levallois ricorrente,che comporta
MAGGIO 2013
BitGeneration - Il giornale Online dei nativi digitali
GIORNALINO DEGLI STUDENTI
SPECIALE
GRAVINA
DI GINOSA
[5]
l a produz ione d i manufat t i mo l to
regolari,allungati e piatti,consistono in
grattatoi,bulini,raschiatoi,punte,denticolati,
becchi ,che l ’uomo di Neanderthal
utilizzava per la caccia,per tagliare la
carne,per la pulitura delle pelli e per le altre
attività quotidiane.Sono stati trovati anche i
nuclei da cui venivano estratti i manufatti,e
c iò d imostra che la scheggiatura
(lavorazione)avveniva sul posto. L’uomo di
Neanderthal si cibava. oltre che di vegetali,
anche di animali che uccideva e portava
nel sito dell’Oscurusciuto. Qui infatti sono
stati trovati i resti ossei degli animali di cui
si nutriva e di cui utilizzava non solo la
carne,ma anche le ossa per estrarne il
midollo.Nel sito è stata trovata un’enorme
quantità di frammenti ossei e di denti che
hanno permesso di risalire alle specie
animali.L’uro (Bos primigenius) e il cavallo
(Equus) sono i più abbondanti,mentre il
cervo (Cervus elaphus),il daino (Dama
dama), il capriolo (Capreolus capreolus) e
lo stambecco sono presenti in minor
numero.Sono stati trovati anche rari resti
ossei di lupo,leone,rinoceronte.Da ciò gli
a rcheo log i hanno dedot to che la
vegetazione del luogo,in quel lontano
passato,doveva essere costituita da
prater ia arborata,con piccole aree
forestate. In uno strato del deposito è stato
trovato un focolare di forma quasi
circolare,ricco di ceneri e carboni. La
datazione radiometrica con Carbonio 14
dei reperti ossei, ha dato un’età del sito di
circa 40000 anni. Ma chi era l’uomo di
Neanderthal?L’uomo di Neanderthal
(Homo Neanderthalensis)è vissuto in un
periodo compreso tra 130000 e 30000
anni fa circa. I suoi resti scheletrici sono
stati trovati in Africa,in Europa,in Asia,fino
in Afghanistan. L’uomo di Neanderthal,
p r e n d e i l n o m e d a l l a v a l l e d i
N e a n d e r , p r e s s o D u s s e l d o r f , i n
Germania,dove furono trovati per la prima
volta i suoi resti fossili nel 1856.Egli aveva
una postura eretta,una corporatura più
robusta e muscolosa dell’Homo sapiens (la
specie a cui l’uomo moderno appartiene),
una statura media più bassa,un cranio
massiccio e allungato e con massa
cerebra le s imi le a l la nost ra , v iso
prognato,mento sfuggente,fronte bassa
c o n a rc a t e s o p r a c c i g l i a r i m o l t o
marcate,naso largo.Sembra che l’uomo di
Neanderthal sia derivato per evoluzione
dall’Homo erectus. I Neanderthaliani
costruivano utensili più sofisticati di quelli
utilizzati dall’Homo erectus e la loro
i ndus t r i a l i t i ca v i ene denomina ta
Musteriana dal Riparo Le Moustier in
Dordogna (Francia). La prima età della
pietra, i l Paleol i t ico,si div ide in tre
p e r i o d i : P a l e o l i t i c o
inferiore,medio,superiore. L’uomo di
Neanderthal è vissuto durante il Paleolitico
medio . La sua a l imentaz ione era
prevalentemente carnea, e quindi la caccia
sembra essere stata la sua principale
attività. Viveva in gruppi e abitava in ripari
sotto roccia o in recinti comprendenti
strutture infossate nel terreno (forse
capanne) e officine litiche. Utilizzava
prevalentemente utensili di pietra ma
anche di osso e valve di molluschi.Si
copriva con pelli di animali e seppelliva i
morti,ponendovi accanto delle offerte
funerarie(corna di animali,fiori,ecc.). Poco
prima di estinguersi cominciò ad usare
o g g e t t i o r n a m e n t a l i ( c o n c h i g l i e ,
denti,anelli), forse in seguito al contatto
con l’uomo moderno(Homo sapiens)
che,evolutosi in Africa, si era poi diffuso
prima in Medio Oriente e poi in Europa, nel
Sud Est Asiatico e in Australia. L’Homo
sapiens arrivò in Europa circa 40000 anni
fa e convisse per circa 10000 anni con
l ’uomo di Neanderthal,entrando in
competizione per territorio, cibo e altre
risorse,senza mescolarsi geneticamente
con lui,come è stato dimostrato dal
confronto del DNA di alcuni reperti fossili
neanderthaliani e Homo sapiens. Circa
30000 anni fa gli uomini di Neanderthal si
estinsero per motivi non noti,forse perché
svantaggiati nei confronti dell’Homo
sapiens,dotato di maggiore creatività e in
grado di costruire e utilizzare strumenti più
efficienti.
Prof.ssa Filomena Ribecco
Bibliografia:TARAS, rivista di archeologia.
Editrice SCORPIONE
I RAGAZZI RACCONTANO IL TERRITORIO
Qui trovate i Link per accedere alle immagini e alle didascalie inviate alla nostra redazione da parte degli Istituti Comprensivi R. Leone e San Giovanni Bosco, i cui allievi hanno realizzato una sorta di album virtuale con foto relative alle parti più caratteristiche della gravina di Ginosa.
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