Numero Extra 2 Speciale

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[1] MAGGIO EDITORIALE Abbiamo deciso di rendere il secondo numero di Giov@net un po’ “speciale”, dato che quello che si troverà, scorrendo le pagine, riguarda il nostro territorio ginosino relativamente all’ambito storico. L’idea iniziale la si deve ad una serie di immagini inviate alla nostra redazione da parte degli Istituti Comprensivi R. Leone e San Giovanni Bosco, i cui allievi hanno realizzato una sorta di album virtuale con foto relative alle parti più caratteristiche della gravina di Ginosa. In modo anche divertente, ogni foto è stata spiegata attraverso delle didascalie in lingua dialettale con riferimenti precisi alla storia, o alla flora di quei luoghi. Ci è sembrato opportuno completare il discorso iniziato dai ragazzi della scuola media Leone, inserendo un interessante articolo della prof.ssa Filomena Ribecco, docente di scienze dell’Istituto Superiore Marisa Bellisario, sul ritrovamento di un sito del Paleolitico medio nei pressi della zona L’ Oscurusciuto a nord della gravina ginosina. Lo scopo di questa nostra scelta è stato quello di far interagire la tradizionale maniera di leggere con la più moderna tecnica dell’ eBook (libro elettronico). Sperando di aver reso tutto abbastanza coinvolgente, vi auguriamo una buona lettura e anche una buona visione. Lo staff di Giov@net Giornale onLine Mag_2013 SCUOLA 2013

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Uno Speciale sul territorio

Transcript of Numero Extra 2 Speciale

[1]

MAGGIO

EDITORIALE

Abbiamo deciso di rendere il secondo numero di Giov@net un po’ “speciale”, dato che quello che si troverà, scorrendo le pagine, riguarda il nostro territorio ginosino relativamente all’ambito storico.

L’idea iniziale la si deve ad una serie di immagini inviate alla nostra redazione da parte degli Istituti Comprensivi R. Leone e San Giovanni Bosco, i cui allievi hanno realizzato una sorta di album virtuale con foto relative alle parti

più caratteristiche della gravina di Ginosa. In modo anche divertente, ogni foto è stata spiegata attraverso delle didascalie in lingua dialettale con riferimenti precisi alla storia, o alla flora di quei luoghi.

Ci è sembrato opportuno completare il discorso iniziato dai ragazzi della scuola media Leone, inserendo un interessante articolo della prof.ssa Filomena Ribecco, docente di scienze dell’Istituto Superiore Marisa Bell isario, sul ritrovamento di un sito del Paleolitico

medio nei pressi della zona L’ Oscurusciuto a nord della gravina ginosina.Lo scopo di questa nostra scelta è stato quello di far interagire la tradizionale maniera di leggere con la più moderna tecnica dell’ eBook (libro elettronico).Sperando di aver reso tutto abbastanza coinvolgente, vi auguriamo una buona lettura e anche una buona visione.

Lo staff di Giov@net

Giornale

onLine

Mag_2013SCUO

LA20

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Riparo “L’Oscurusciuto” Il sito, che consiste in un riparo sotto roccia, sulla parete destra della Gravina di Ginosa, possiede uno spessore stratigrafico di oltre 5 m.

GINOSA NELLA STORIA DELLA TERRARiparo “L’Oscurusciuto”: Sito del Paleolitico Medio nella Gravina di Ginosa (TA)

Nella Gravina di Ginosa, in località

“L’Oscurusciuto”, a nord di Ginosa, a circa

1 km dall’abitato, è stato scoperto un sito

che gli archeologi dell’Università di Siena

hanno individuato come sito del Paleolitico

Med io , f requen ta to da l l ’ uomo d i

Neanderthal (Homo neanderthalensis). Il

primo sondaggio del sito è stato effettuato

nel 1988 e gli scavi sono proseguiti negli

anni successivi, nel mese di Agosto e

Settembre, fino al 2012 e proseguiranno

ancora negli anni futuri. Il sito, che

consiste in un riparo sotto roccia, sulla

parete destra della Gravina di Ginosa, si è

rivelato molto importante e possiede uno

spessore stratigrafico di oltre 5 m. In

pratica, in questo luogo l’uomo di

Neanderthal viveva, costruiva i suoi utensili

di pietra e si nutriva degli animali che

cacciava. In seguito alla sua permanenza

nel sito, si è formato un deposito di resti

litici e ossa, di cui gli archeologi stanno

studiando i vari strati,da quello superiore

più recente a quello inferiore più antico,a

contatto con la roccia,cioè la calcarenite

pleistocenica. Gli scavi sono stati effettuati

dagli archeologi Paolo Gambassini, Paolo

Boscato e Annamaria Ronchitelli, del

Dipartimento di Scienze Ambientali

“G.Sar fa t t i ” , sez ione d i Eco log ia

preistorica, dell’Università di Siena, su

incarico della Soprintendendenza per i

Beni Archeologici della Puglia. Gli scavi

hanno portato alla luce gli utensili che

l ’uomo d i Neander tha l cost ru iva ,

utilizzando ciottoli, prevalentemente di

diaspro, quarzite,selce,che raccoglieva nei

dintorni del sito. Tali utensili,costruiti

secondo l’industria litica Musteriana di

tecnica Levallois ricorrente,che comporta

MAGGIO 2013

BitGeneration - Il giornale Online dei nativi digitali

GIORNALINO DEGLI STUDENTI

SPECIALE

GRAVINA

DI GINOSA

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l a produz ione d i manufat t i mo l to

regolari,allungati e piatti,consistono in

grattatoi,bulini,raschiatoi,punte,denticolati,

becchi ,che l ’uomo di Neanderthal

utilizzava per la caccia,per tagliare la

carne,per la pulitura delle pelli e per le altre

attività quotidiane.Sono stati trovati anche i

nuclei da cui venivano estratti i manufatti,e

c iò d imostra che la scheggiatura

(lavorazione)avveniva sul posto. L’uomo di

Neanderthal si cibava. oltre che di vegetali,

anche di animali che uccideva e portava

nel sito dell’Oscurusciuto. Qui infatti sono

stati trovati i resti ossei degli animali di cui

si nutriva e di cui utilizzava non solo la

carne,ma anche le ossa per estrarne il

midollo.Nel sito è stata trovata un’enorme

quantità di frammenti ossei e di denti che

hanno permesso di risalire alle specie

animali.L’uro (Bos primigenius) e il cavallo

(Equus) sono i più abbondanti,mentre il

cervo (Cervus elaphus),il daino (Dama

dama), il capriolo (Capreolus capreolus) e

lo stambecco sono presenti in minor

numero.Sono stati trovati anche rari resti

ossei di lupo,leone,rinoceronte.Da ciò gli

a rcheo log i hanno dedot to che la

vegetazione del luogo,in quel lontano

passato,doveva essere costituita da

prater ia arborata,con piccole aree

forestate. In uno strato del deposito è stato

trovato un focolare di forma quasi

circolare,ricco di ceneri e carboni. La

datazione radiometrica con Carbonio 14

dei reperti ossei, ha dato un’età del sito di

circa 40000 anni. Ma chi era l’uomo di

Neanderthal?L’uomo di Neanderthal

(Homo Neanderthalensis)è vissuto in un

periodo compreso tra 130000 e 30000

anni fa circa. I suoi resti scheletrici sono

stati trovati in Africa,in Europa,in Asia,fino

in Afghanistan. L’uomo di Neanderthal,

p r e n d e i l n o m e d a l l a v a l l e d i

N e a n d e r , p r e s s o D u s s e l d o r f , i n

Germania,dove furono trovati per la prima

volta i suoi resti fossili nel 1856.Egli aveva

una postura eretta,una corporatura più

robusta e muscolosa dell’Homo sapiens (la

specie a cui l’uomo moderno appartiene),

una statura media più bassa,un cranio

massiccio e allungato e con massa

cerebra le s imi le a l la nost ra , v iso

prognato,mento sfuggente,fronte bassa

c o n a rc a t e s o p r a c c i g l i a r i m o l t o

marcate,naso largo.Sembra che l’uomo di

Neanderthal sia derivato per evoluzione

dall’Homo erectus. I Neanderthaliani

costruivano utensili più sofisticati di quelli

utilizzati dall’Homo erectus e la loro

i ndus t r i a l i t i ca v i ene denomina ta

Musteriana dal Riparo Le Moustier in

Dordogna (Francia). La prima età della

pietra, i l Paleol i t ico,si div ide in tre

p e r i o d i : P a l e o l i t i c o

inferiore,medio,superiore. L’uomo di

Neanderthal è vissuto durante il Paleolitico

medio . La sua a l imentaz ione era

prevalentemente carnea, e quindi la caccia

sembra essere stata la sua principale

attività. Viveva in gruppi e abitava in ripari

sotto roccia o in recinti comprendenti

strutture infossate nel terreno (forse

capanne) e officine litiche. Utilizzava

prevalentemente utensili di pietra ma

anche di osso e valve di molluschi.Si

copriva con pelli di animali e seppelliva i

morti,ponendovi accanto delle offerte

funerarie(corna di animali,fiori,ecc.). Poco

prima di estinguersi cominciò ad usare

o g g e t t i o r n a m e n t a l i ( c o n c h i g l i e ,

denti,anelli), forse in seguito al contatto

con l’uomo moderno(Homo sapiens)

che,evolutosi in Africa, si era poi diffuso

prima in Medio Oriente e poi in Europa, nel

Sud Est Asiatico e in Australia. L’Homo

sapiens arrivò in Europa circa 40000 anni

fa e convisse per circa 10000 anni con

l ’uomo di Neanderthal,entrando in

competizione per territorio, cibo e altre

risorse,senza mescolarsi geneticamente

con lui,come è stato dimostrato dal

confronto del DNA di alcuni reperti fossili

neanderthaliani e Homo sapiens. Circa

30000 anni fa gli uomini di Neanderthal si

estinsero per motivi non noti,forse perché

svantaggiati nei confronti dell’Homo

sapiens,dotato di maggiore creatività e in

grado di costruire e utilizzare strumenti più

efficienti.

Prof.ssa Filomena Ribecco

Bibliografia:TARAS, rivista di archeologia.

Editrice SCORPIONE

I RAGAZZI RACCONTANO IL TERRITORIO

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